Immigrazione e nuovi cittadini

Dunque buonasera a tutti io mi chiamo Mario Lancisi sono giornalista del Tirreno
Ringrazio gli organizzatori che mi hanno invitata moderati questa tavola rotonda sul tema immigrazione e nuovi cittadini vi ringrazio perché è un onore in quanto il tema che anzi i temi che sono stati sviluppati in questi giorni non sono mi appartengono ovviamente per la professione che taccio ma anche nella vita della mia identità a proposito di identità
Io vengo da una città chiedono cultura
Quella di Firenze la cultura cattolica
Che hanno avuto per esempio in patria Ernesto Balducci di cui io sono stato allievo
Come dire uno dei precursori della della cultura della globalizzazione famose il solito sul villaggio globale
La Firenze di don Lorenzo Milani che proprio quest'anno ricorrono i quarant'anni del processo
Cluj subì per aver scritto una lettera ai cappellani militari dove appunto sosteneva che dove non aveva una patria e che divideva il mondo non più noi gli stranieri ma oppressori
E oppressi
Quella Firenze di Giorgio la Pira che vedeva appunto nella città
Il fondamento quella chiamava in qualche modo la ricollegava alla sua visione
Filosofica e religiosa dell'ad di Firenze come la nuova Gerusalemme inconscio di culture
Diverse di ricuciture religioni diverse
Che sono poi la cultura musulmana e la cultura ebraica
Insomma avete capito come una città e anche luogo di gradisce chi di culture
E la nostra Toscana vuol dire una Regione dai molti campanili che spesso rappresentano un freno allo sviluppo ma che dall'altro racchiudono in sé anche radici forti
Radici di di di identità e di valori importanti tra i quali in primo luogo quello della ospitalità dell'accoglienza degli altri
Io non mi voglio come dire soffermarmi su quella che ha rappresentato Kalvar da questo punto di vista ma quella che ha rappresentato un po'tutte le città Livorno e anche piccoli paesi
Il tema magari che noi dobbiamo affrontare un altro sì
Quel senso dell'ospitalità
Quel senso di essere come dire prossimi agli altri che fa parte della nostra cultura e della nostra identità oggi l'attuale situazione
Sono sufficienti a come dire a rapportarci rispetto a un mondo globale che profondamente mutato soprattutto a partire dall'undici settembre del due mila uno
Allora ecco l'insieme di questi temi sono oggetto di questa nostra tavola rotonda e io vorrei cominciare con il sindaco di questa città
Chiedendogli come in qualche modo la città non solo quindi Carrara ma la città in senso generale può affrontare il ventitré ante tema che secondo me è alla radice del rapporto nuovo che ci deve essere con l'immigrazione
Cioè io penso che queste persone non hanno più bisogno come dire di un pronto intervento cioè ama ancora bisogno ma che oggi la questione non sia tanto quello del pronto intervento questione anche se importante
Ma quanto quello di dare queste possibilità queste persone apposita dimettiti rialzarsi perché spesso sono persone prostrati che hanno bisogno di ritrovare un cammino un percorso per essere uomini e donne normali in una società normale
Sin d'ora per la parola
Prima di entrare
Sui temi che lei ha posto
Io volevo intanto
Dare un primo giudizio su questa iniziativa naturalmente poi bisognerà
Nei tempi che ci vorranno e con le persone che che l'hanno organizzate seguita
Dovremo fare un consuntivo più approfondito
Ma io non posso ecco in questa giornata di chiusura
Non rilevare
Chi
Il V uno degli elementi del successo che questa iniziativa appunto
è stato proprio il tema che avete scelto
Perché
è un tema che questa città
Senta in modo particolare
Anche per la storia che ha sulla quale nulla io voglio dire qualche cosa brevemente
Noi assistiamo ne parlavamo a dorso che questi Festi vadano un po'successo ovunque
Ecco però io
Riferendo una percentuale l'esperienza di Sarzana il festival sulla mente
O a quella di Modena al Festival sulla filosofia
Sono temi importanti che probabilmente avrebbero avuto successo amica Carrara
Ma io credo che nella nostra città questo tema della conferenza abbia un qualche cosa di più
Quindi ne anche a questo io attribuisco il successo fece riscontrato
Che è così grande non ve lo dico con una battuta che scherzosa quanto tempo era che non si facevano iniziative pubbliche in cui non si vedono i politici ci sono ma sono in minoranza
Quindi significa che maggioranza la gente che è proprio l'obiettivo che si doveva c'entra
Perché dico che questa città una storia
Che l'ho un po'ognuno avvicinarmi a questo tema
Io nel svolgere queste riflessioni
Non possono fare riferimento alla mia esperienza e soprattutto alla mia età
Perché vedete il problema della hip hop i problemi della conferenza
Io ho cominciato naturalmente per l'età che avevo
A recepirli
Subito dopo la fine della guerra
Quando nel periodo in cui eravamo noi ad emigrare
Io ricordo anche personale
Di cinque giovani di vent'anni
Tutti del bulletto qua vicino
Che non trovando lavoro
Andando a lavorare la Svezia
Dove tra l'altro
Sulla scorta porta dell'esperienza che fecero
E di riuso conti che mi fecero
Devo dire che il senatore a quel paese
Era molto avanzato
Su questo tema
Dell'accoglienza
Degli emigranti
Andare a lavorare ricordo un'officina meccanica ma nemmeno a Stoccolma a Vasto in opus
Erano in cinque
Tenendo conto però la fortuna di essere richiamati a casa loro perché nel frattempo si erano aperte qualche possibilità di lavoro
I due che sono rimasti da su cui si sono sposati
E tra l'altro vivono ancora devo dire così per una nota perché poi la convivenza comprende anche come ci può rimanere attaccati alle proprie radici
Uno dei due ha chiarito ancora arresti roseo e che io ogni tanto chiamo al telefono
Parliamo di a letto
Parliamo incarico
Rimasto proprio carino fino al midollo
Aveva imparato a penso anche Empoli svedese ma sicuramente la sua lingua è ancora al dialetto di questa città
Ecco quindi le prime esperienze che io ho vissuto dal periodo che veniva qui ricordato quando d'Italia esportava manodopera
Quei tre ritornarono nel caso ai primi anni cinquanta
Quando cominciò la ripresa economica che poi dopo un po'sarebbe stata definita il buco ma
A quel punto
La gli spostamenti
Che si verificarono i loro soprattutto interni
I meridionali che andava a lavorare nell'orto
Con problemi anche lì
Di integrazione eccetto
Poi la città come dire mantenuto
Un rapporto con i Paesi esteri con le culture straniere
Che li derivava anche questo ne ho fatto cenno durante la presentazione di questo iniziativa
Sì derivava anche per il tipo di attività prevalente il mare Omo
Le esportazioni di mare o no
Ma anche l'esportazione di lavoratori nei periodi in cui Mario Mele in crisi
E importazione dei lavoratori nei periodi in cui marabù invece aveva insuccesso
Ma è stata soprattutto questa
Economia del commercio
Ma ammessa dal mondiale
Che avete nominato come dire una rete di rapporti continui continui che non erano soltanto di commercio
E li hanno anche il fatto che
Tanti di Carrara signor si si recavano molto spesso all'estero
Dove andremo a nuove esperienze che evidentemente o o conoscevano situazioni che evidentemente in qualche modo rientravo su questa tematica
Personalmente io mi ricordo la Johannesburg quando c'era ancora la partita ed
E mi ricordo anche Algeri quando c'erano ancora i francesi
Quindi ecco questa esperienza che ci portavano per lavoro veramente un po'in giro per il mondo
Sono concorde che nella cultura ecco di questa città sono rimaste e io credo che anche se non gli avete scoperte l'avevate trattamento quando avete scelto questo tema della convivenza
Ecco quindi io credo che nei questa è una città che su questo tema
L'uscente
Anche se
Evidente che non si fa mai troppo non si fa mai abbastanza
Per risolvere i problemi che comunque sia ci sono
Devo dire che anche in considerazione
Della
Degli stranieri che vivono a Carrara stava nessuno dei quotidiani c'era anche le statistiche relative agli studenti ai piccoli studenti che vivono specie nostro nostre scuole
Ma io penso che ai servizi sociali del Comune storicamente devo dire che questo non è un merito di un'amministrazione o dell'Alta storicamente l'amministrazione comunale di Carrara una esperienza qui c'è anche il sindaco Fassa i conti di fioccano confermare che viene da lontano
Per cui i nostri servizi sociali ieri in particolare anche queste tematiche
Non dico che non abbiamo da imparare niente da nessuno che sarebbe l'esagerazione ma sicuramente abbiamo sempre mantenuto dei livelli accettabili
Ecco io mi fermo qui voglio voglio fermarmi qui anche perché
Al sindaco che è stato nel tempo di
Io darei ora la parola al presidente Adalberto Minucci pigione presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara
Non solo per fare brevemente esplicitamente un bilancio di questa giornata ma volevo in qualche modo interpellarlo
Su un problema che riguarda il credito alle banche c'abbiamo al sindaco chiesto che cosa può fare la politica al suo posto può fare l'amministrazione invece a un presidente di Fondazione bancaria anche se giustamente presenta Fondazione non di una banca ma sicuramente esperto di credito
E vuole partire da due storie io vi è ripresa la giornalista ma in qualche modo vivo nel volontariato del degli immigrati allora due storie un ragazzo bulgaro
Alzo bulgaro arrivata a Firenze per studiare si tenesse ritrova barbone lo aiutiamo eccetera eccetera questo non ha un euro
Finalmente abbiamo trovato un lavoro quest'estate adesso guadagna circa mille cinquecento euro al mese
Il problema di questo ragazzo però quale che non può questi soldi metterli da nessuna parte se non sotto il guanciale Hans nello zainetto e si porta dietro sperando nessuno glielo trenta perché le banche la gestione di questi soldi costerebbero troppo per
E i pochi soldi che venga a riguadagnare allora che cosa fare nei confronti degli immigrati è un'altra storia
Il una coppia indiana domestici
Smettono di pagare l'affitto perché capiscono intelligentemente che con settecento euro possono pagare una rata del mutuo approvano acquistare una casa loro dopo due anni mi hanno detto che l'altra terra perché la rivendono perché non sono in grado di pagare il mutuo è possibile
Che muto perdere certi immigrati che hanno bisogno di rialzarsi S uguale a quello ordinario
O anche questo una cosa una grande ingiustizia perché come diceva di voler dominare non si può dividere in parti uguali ciò che è disuguale
Presidente della risposta
Ma innanzitutto per quanto riguarda questa manifestazione
Il consuntivo è facile
Basta guardarci intorno
Noi abbiamo fatto una scommessa cioè abbiamo investito visto che parliamo di fondazioni bancarie di banche questa volta abbiamo investito in cultura intendendo per cultura di sollecitare la riflessione su dei temi
Che lo riteniamo di grande importanza l'abbiamo fatto ovviamente sapendo che c'era un tema lo diceva ora il sindaco su cui la città ritenevamo fosse particolarmente sensibile e così è stato
Non solo
Per i motivi che ricordava il Sindaco di profonda partecipazione della nostra gente ai problemi dell'emigrazione del confronto con i diversi ma perché c'è un'altra tradizione nella nostra città che la tradizione libertaria
Carrara
La città dov'è nato il pensiero laico e libertario
Quindi c'è una predisposizione a confrontarsi con gli altri e ad accogliere le loro ragioni
Quando uscì parlava di difesa delle cinismo una certa simpatia me l'ha ispirata insomma devo dire che qui trova e ha trovato terreno fertile quindi questo cosa dici Fabrizio
Della laicità accetto la correzione
Poi mi piace anche quando dice che gli stranieri non devono ispirarsi a modelli culturali particolari quando vengono in una nazione ma i valori diceva stamani do la Repubblica che i francesi appunto non parlavo dello Stato parlò della Repubblica ed è così lo diceva Napolitano
Quando vengono gli stranieri non devono ispirarsi particolari
Valori o ideologia devono rispettare dice Napolitano le regole i principi dello stato lui non diceva della Repubblica non è francese a me piace sentirlo alla francese della Repubblica quindi questo il tipo di cosa e di valori che noi chiediamo agli stranieri non ce non chiediamo di omologarsi a colori che poi non esistono perché qui in tutto questo dibattito è emerso che non c'è l'italiano il valore dell'italiano colui che ha il patrimonio dei valori ci sono alcuni valori condivisi che sono i valori appunto della Repubblica e questo e quanto noi chiediamo che vieta a chi viene da loro i valori della rete
Quindi noi abbiamo scelto questo tema e abbiamo Dorina
Qualche volta anche le fondazioni bancarie anche le ma che c'azzecca
è andata bene e venendo invece all'altro problema lì non solo nel mio ruolo io lo so una banca
Le fondazioni bancarie solo l'anima buona del sistema bancario
Le banche sono cattive danno i soldi li rivogliono raddoppiati non gli diamo gratis
Quindi non siamo banche siamo istituti che provengono dalle banche in questo caso tale casse di risparmio basale legge Amato sia separata diciamo la parte della beneficenza e del sociale dell'attività istituzionale della banca vera e propria e quindi noi amministriamo danari tutto sommato pubblici per opere sociali e però culturali è una funzione importantissima anche all'estero anzi all'estro più che mai dove lo Stato sociale ormai sta sparendo il volontariato le fondazioni subentrano in questo campo ora Noè abbiamo per statuto il compito di operare in alcuni settori tra i quali c'è anche la solidarietà quindi poco possiamo fare ma anche su quello ci adopereremo cioè la solidarietà perso gli stranieri rifugiati alcune cose
Le abbiamo fatte altri per fare
Grazie presidente anche se poi il presidente delle fondazioni possono sempre e comunque diciamo licenziare hanno poi conchiglie nomina delle delle banche comunque accetto diciamo la classe il suo primo Ring
Erano in casa vostra
Invece volevo diciamo chiamare a intervenire il senatore Massimo Livi Bacci a cui volevo chiedere ovviamente anche noi un un Bilancio di queste giornate
Che sono tutto volevo chiederti ecco come sarà la nostra il futuro della nostra toscana so che tutta l'altro fai parte di un gruppo di studio del Presidente Martini chiamato
Ad immaginare la Toscana del futuro ecco che Toscana ci dobbiamo aspettare dal punto di vista degli immigrati
Senta il sistema grazie grazie a nostro moderatore
Grazie a
Chi ha tutti coloro che hanno organizzato questo preziosissimo
Sesta Ivan
Non credo che ogni festival abbia successo
è una formula buona ma bisogna saperla gestire mi sembra che Carrara l'abbia allestita nella maniera nella maniera migliore io non posso fare un bilancio perché sono arrivato solo oggi pomeriggio qualche una mezz'ora prima di fare la mia conferenza sul sagrato dalla chiesa del Suffragio ma per quanto ho potuto vedere mi sembra che la partecipazione sia davvero intensissima i temi trattati molto vari e come diceva potrei probabilmente CD fanno uscire da questo festival con più idee con più Problemi di quanti ne conoscessimo quando siamo arrivati quindi questo è un fatto positivo c'è sicuramente arricchito
Lancisi tu mi fai una domanda difficile come sarà la Toscana Borghetti rispondo che credo che la Toscana partecipa la Toscana e in Italia è a metà dell'Italia
E è una media dell'Italia anche se regione eccezionale ovviamente nel suo Scardino sappiamo ma insomma
Noi seguiamo la sorte del paese e quindi la Tosca all'evoluzione del toscano non sarà molto diverso dall'evoluzione del paese in genere la credo che l'aspetto più innovativo ove il il grande cambiamento di grande cambiamento sociale il grande fenomeno sociale di inizio secolo e dei prossimi decenni e quello dell'immigrazione su questo io ho parlato
Qualche nuovo ora fa non voglio qui ripetermi ma il nostro Paese è un Paese che per la sua debolezza demografica e per la sua posizione mediterranea per per anche il fatto di essere un Paese dove la storia migratoria si limita agli ultimi trent'anni è un Paese che riceverà flussi migratori molto molto intensi e forse ancora più intensi di quelli che ha avuto negli ultimi dieci anni
Dicevo che ci sono state qualcosa come duecento mila e immigrati metti impegnati ogni anno negli ultimi dieci anni
C'è una cifra immensa paragonabile proporzionalmente a quella degli Stati Uniti grande Paese di immigrazione per storia e per vocazione che ogni anno riceve un milione di immigrati grosso modo noi riceviamo la stessa quantità
Se fossimo grandi come gli Stati Uniti cinque volte di più
Avremo un milione di immigrati proporzionalmente abbiamo lo stesso tasso di immigrazione così la Spagna i Paesi coi così la Grecia è così
E così il Portogallo cioè i Paesi euromediterranei sono quelle più affamati di immigrazione
E sono più affamati immigrazione per via della loro Fortis grande debolezza demografica anche nella nostra regione ormai la modalità normale e il figlio unico per coppie
Questo è un segno evidente della debolezza demografica del Paese e questa debolezza demografica si risentirà appieno nel prossimo ventennio quando verranno nel età lavorativa i pochissimi figli fatte negli ultimi venti o trent'anni
E quindi questo richiama immigrazione e quindi la prospettiva del Paese la prospettiva della regione di una crescita forte dello stock migratori oggi
La Regione Toscana forse ora non mi ricordo bene le statistiche ma posso dire quelle della provincia di Firenze c'è un dieci per cento della popolazione di origine straniera
Viaggiamo verso proporzioni
Perché tra una ventina d'anni e ci porteranno ad a vere credo quindici venti per cento delitti popolazione di origine straniera prima o seconda generazione quindi e questo è il grande cambiamento al quale occorre prepararci al quale anche queste discussioni tendono a prepararci e questo ci porta al discorso perché forse io
Io guardo il titolo emigrazione nuovi cittadini permetti che dica due parole sui nuovi cittadini
E credo che questo sia l'elemento importante su cui dobbiamo fortemente meditare e il modello di cittadinanza che vogliamo dare su cui detto avete detto qualcosa in precedenza
E una riforma anche della legge di cittadinanza che il ministro Amato ha avviato con un progetto i decreti legge
Perché prevede in qualche modo un maggiore
Uno un percorso più agevole di quanto non sia oggi vie oggi in Italia diventano cittadini all'incirca dieci undici dodici mila stranieri all'anno sono sono quasi tutti per il novanta per cento per matrimonio con un cittadino italiano pochissimi sono i gli emigrati diciamo gli immigrati diciamo così tra virgolette normali
Chi non sposa non cittadino italiano che arrivano alla cittadinanza perché il percorso è lungo e irto di difficoltà allora un Paese che ha strutturalmente bisogno di immigrati deve anche trovare dei percorsi che rendono possibile
Il l'acquisizione della piena cittadinanza del Paese
Il precetto amata come sapete a bassa dieci anni a cinque anni la il termine per di residenza per per per avere la cittadinanza credo che questo sia ecco la con Livia Turco
Allora sospendiamo qua salutiamo il ministro siamo amministra benvenuta
Stante blocchi stradali
Il blocco è stato risolto blocco stradale
Continuo e concludo rapidamente parlavamo tra l'altre cose del progetto Amato di riforma della cittadinanza e dell'acquisizione della cittadinanza quindi questo è un ripeto che rendere possibile
L'acquisizione della cittadinanza credo che sia un punto fondamentale di buona politica per questo governo tenete in conto dico solo dopo qualche cifra oggi in Italia ogni il cui sezione della cittadinanza è di circa un decimo più rara di quanto non sia in Francia cioè in Francia proporzionalmente si fanno dieci volte più cittadini francesi dagli immigrati di quanto non si faccia in Italia
Sette otto volte in Olanda sei o sette volte più frequente in Gran Bretagna sei o sette volte più frequente negli Stati Uniti tre volte più frequente che in Italia in Spagna quindi un Paese che ha strutturalmente bisogno di migrazione deve porsi il problema di come aprire questo percorso di cittadinanza fiuto che questa riforma vada portata avanti dovrà essere messa a punto ma è un fatto essenziale noi avremo più immigrati ma dobbiamo far sì che questi immigrati possono diventare anche i cittadini
Grazie al senatore Massimo Livi Bacci per il suo intervento sempre puntuale anche nei tempi vorrei ring per intervenire invece il professor Remo Bodei direttore scientifico del Festival
Al quale ovviamente io chiederei un Bilancio ovviamente culturale di questo festival
Ma vorrei anche introdurre anche per voi una domanda ulteriore
Fino al dominio al due mila uno mi par di capire che il problema con cui noi abbiamo affrontato l'immigrazione è stato come dire un'idea un po'abbastanza indù ministri e se così la possiamo definire cioè ed era che con attraverso appunto l'economia e anche la politica potessimo risolvere questo grosso problema cioè diamo un lavoro diamo una casa e il problema in qualche modo risolto
Poi con lo dico maniera molto rapida e anche come dire affrettata
Con l'attentato del due mila uno è stato introdotto come dire un fattore nuovo un fattore molto importante che il fattore delle religiose dell'identità per cui siamo arrivati diciamo al hanno introdotto nelle nel problema dell'immigrazione il patto dello sconto di civiltà impatto religioso
Per cui la religione diventata un come dire un elemento della partita tra coloro che sono per l'accoglienza e colore invece sono per il rifiuto ecco secondo lei come si può venirne a capo rispetto al problema dell'identità dei sentimenti delle dei fattori come dire in materiali del problema
Grazie io sarò breve perché ho appena finito di parlare di questi temi in precedenza e non vorrei ripetermi io partirei dalla nostra esperienza di emigranti qual è stata
Trattata quanta Laura Pariani a proposito dell'immigrazione italiani in Argentina tra fine Ottocento e fine novecento
La Pariani osservava che questi emigranti scompariranno non se ne sapeva niente per decenni formavano un'altra famiglia lei si riferiva al nord lombarda
Io presente quello che si diceva in Calabria dell'America l'America era chiamata l'atterrando scordo cioè dell'oblio perché non si avevano più notizie di quelli che parte
Ora
Noi tutti siamo emigranti
Nel tempo
Non tutti invece siamo emigranti nello spazio curiosa questa immigrazione nel tempo noi passiamo da quel passato che c'era noto
A un futuro ignoto attraverso una sottile
Pericolante passerella del presente c'è un fenomeno geografico che aveva appena ricordare gli emigranti del passato
Quando andavano lontano con viaggi di mesi davano ai postini otto in cui arrivavano il nome di posti noti cioè Roma nel Queens Länder in Australia se Cordoba appunto in Argentina Paris Texas come sappiamo e uno si chiede come mai c'è questo bisogno e io credo che questo bisogno sia dato dal
Dal cercare un atterraggio morbido da cercare una transizione in un posto lontano migliaia di chilometri dal punto di partenza al abituarsi al nuovo
Ecco chi emigra oggi che viene da Paesi altrettanto volontario non da nomi nuovi non c'è una nuova Timbuctù o una nuova Nuova Delhi in Italia o in Europa
Però porta con sé cosa che noi dimentichiamo appunto che non è più il fatto economico o il fatto religioso
Cosa che io detesto cioè perché lo ricordavo prima non si può o ridurre un individuo
A quella un senso semplice aspettano di essere musulmano cristiano eccetera quindi questi passaggi questa paura che scatta suscitata
Che ha reso lo straniero ancora più o oggetto di diffidenza va ovviamente superata ma io ritengo che non dimentichiamolo carico di dolore che questi individui si portano dietro un carico di dolore appunto che la nostra emigrazione ha conosciuto è compito nostro e quello come dire di di alleviare anche le loro sofferenze per questo non è soltanto un elemento di carità cristiano
è un elemento di integrazione ci si tratta di dare il lavoro di insegnare nelle scuole di inserirli nella vita sociale ma anche di togliere questa sofferenza che tipica non solo di che abbandonare le proprie case la propria famiglia c'è un problema di ricongiungimento familiare
Ma e tipica anche di chi viene da Paesi dove esiste ancora la tortura allora la guerra di sterminio la violenza politica è un problema che di dignità umana che non è un'aureola che abbiamo attorno alla testa
Perché dignità vuol dire contemporaneamente rispetto dell'altro che un rispetto reciproco ma fonti neanche ricordarsi cos'è stata la nostra storia nel mondo
La recente il concetto di dignità diventato sempre più presente nel dibattito anche nelle Costituzioni della Costituzione europea nel preambolo la Costituzione tedesca perché subito dopo la prima la seconda guerra mondiale si volevano evitare gli orrori dei Lager di campi di sterminio poi successivamente
Quando si sono sul bisticcio le piramidi di teschi né di Pol Pot o quelli delle delle guerre
Tra hutu
Matoussi vale come si chiamano propriamente nonostante l'edizione in Uganda
Il concetto di di dignità diventato sempre più importante
Ecco noi in questi giornate abbiamo preso il tema della convivenza e della creazione di uno spazio pubblico comune
In cui i conflitti che sono inevitabili vengono in un certo modo gestiti insieme come uno dei punti di riflessione ripeto noi non non facciamo bilanci ci continuiamo di aver trasformato quelle che sono percezioni stati d'animo diffusi
Questa specie di di innestare il pilota automatico che noi abbiamo con una certa dose di disinteressi o di diffidenza nei confronti dell'integrazione del convivere in un fatto di riflessione speriamo che ci sia una sorta di lievito delle idee e che ci permetta non di risolvere i problemi ma di avviare a soluzione quello che nell'interesse di tutti una insistenza una forma di con Livenza
In cui sia possibile che che l'altro non sia più uno spauracchio assoluto ma che diventi possibilmente nei limiti in cui ciò è concesso nei tempi lunghi un fattore di ricchezza e di nuova cittadinanza
Grazie professore
Noi abbiamo ora un'oretta di tempo non di più anche su parlando gli organizzatori io se siete d'accordo l'organizzatore in questa maniera
Darei la possibilità a ministro
Che intervenne qui non sono in quanto ministro ma in quanto autrice di un libro i nuovi italiani il problema dell'immigrazione
E non la vorrei stringere una domanda secca ma io vorrei dare la possibilità alla prima mezz'oretta di esplicitare compiutamente il suo pensiero sul tema della nostra tavola rotonda poi magari la seconda mezz'ora
Possiamo fare anche delle domande se anche dal pubblico ci sono alcune domande Brevi
Oppure farò io da mediatore anche su questo e poi entro le otto e mezzo venti alle nove in maniera rigorosa chiudere il tutto
Allora signor ministro punto che vorrei chiedere chi sono i nuovi italiani quale diciamo secondo me è il tipo di politica che dobbiamo fare rispetto alla convivenza e l'immigrazione
Tanto il
Fa piacere rivolgervi un affettuoso
Saluto alle scusarmi brevettato che abbiamo trovato incidente troppo uscendo da Firenze quindi
In devo dire che mi insomma non se ben faticoso mi ha fatto piacere
E mi fa piacere essere qui
Perché molte delle persone che sono qui presenti e per sicuramente per il tema che viene trattato per il modo con cui viene trattato
Perché si mette al centro la convivenza e perché si parte dalle città
Io credo che sia molto importante e visto che adesso il centrosinistra al governo lo dico al mio governo
è importante che
Chi governa oggi il tema dell'immigrazione ma non soltanto insomma chi governa l'immigrazione noi tutti
Dovremmo proprio fare tesoro delle esperienze che sono state costruite nelle città
Perché penso che
Nelle città ci sia anche le città siano un laboratorio di convivenza
Fatta di tante esperienze che andrebbero conosciute indagate e che penso potrebbero aiutarci a rispondere
Alla domanda che fino adesso in modo pubblico non ci siamo posti
E che invece dovrebbe animare un forte dibattito pubblico di cui questa iniziativa ne è un esempio
E appunto come stiamo insieme noi e loro e allora si ha un senso interrogarsi su chi sono
Possono essere oggi i nuovi italiani a ha senso interrogarsi su chi sono oggi i nuovi italiani se noi mettiamo l'accento sul come stiamo insieme
Come si costruisce convivenza perché fino adesso questo tema in Italia non è stato affrontato in un dibattito pubblico professor Livi Bacci credo che tu possa confermare questo un conto sono gli articoli un conto sono i convegni le iniziative altra cosa è il dibattito pubblico c'è il modo con cui
Pubblicamente le persone discutono di un tema purtroppo in Italia
Il la discussione sull'immigrazione resta inchiodata a
Sbarchi clandestini e sbarchi clandestini ma il tema ecco come si costruisce convivenza
Nonostante l'aumento dell'immigrazione nonostante crolli migrazioni sia un fatto strutturale nel nostro Paese e la stia cambiando la stia cambiando delle scuole la stia cambiando dei luoghi di lavoro la stia cambiando dei nostri quartieri
Noi questo questa domanda pubblica ecco questo dibattito pubblico ancora non l'abbiamo promosso per questo ripeto iniziative di questo tipo sono importanti io mi auguro
Che la legge sulla cittadinanza che in modo meritevole questo Chievo governo mantenendo il suo impegno avevamo detto dei primi cento giorni la legge di riforma della cittadinanza e questo è stato fatto
Non viva uno stantio dibattito parlamentare ma sia l'occasione sia l'occasione per promuovere proprio il un dibattito pubblico che coinvolga tutti i cittadini e tutte le cittadine non soltanto il mondo associativo tutti gli italiani nuovi italiani per discutere insomma come stiamo insieme quale modello di convivenza e io credo che se facciamo questo facciamo del bene a noi tutti lo facciamo del bene al nostro Paese e diamo un contributo all'Europa perché
Tutte le esperienze di integrazione a livello europeo vivono un ma una fase di difficoltà
E credo che sia doveroso da parte dell'Italia avere questa ambizione
Mi ha molto colpito lo devo dire che una riforma importantissima come la legge sulla cittadinanza
Sarà perché io ne ho vissuto nel precedente durante la precedente esperienza di governo ironia ha voluto che presentatore di questa la riforma della legge sulla cittadinanza sia stato il ministro Amato cioè lo stesso che qualche quanti anni fa era del due del due mila
Quando io in sede privata e gli dissi guarda che la commissione per le politiche di integrazione elaborato la legge di riforma della cittadinanza è un bellissimo testo testo qui hanno contributo giuristi
E glielo consegna e lui doveva ottenne per sé poi mi chiamò dopo un po'di tempo mi disse guarda questo bellissimo testo
E lo condivido interamente però capisce noi siamo a fine legislatura non possiamo portare questo teste in Consiglio dei ministri perché poi non verrebbe approvato in Parlamento né io devo dire che mi sentì in quel momento
Come dire visse un grande imbarazzo perché mi sentì molto ingenua e mi dissi ma come come ho potuto fare questo errore di valutazione
In realtà non fece l'errore di valutazione ci penso
In un autorevole intellettuale di questo nostro Paese professor Sartori in un articolo sull'Espresso lo ricorda questo nel libro ma lo cito qui perché mi serve per dirvi il problema
Con un articolo sull'Espresso che appunto mi definì la ministra per di voti che voleva presentare una legge sulla cittadinanza che avrebbe fatto perdere dei voti quindi dopo quell'articolo capi qui bisogni veri di a preoccupazione di Amato
Qualche anno dopo ne abbiamo presentato questo provvedimento che considero davvero un non soltanto il disegno di legge allora che cosa mi ha colpito e mi ha colpito che questo provvedimento
Sì è accaduto un po'di silenzio
Cioè abbiamo provato una delle più grandi riforme
Perché sul tema della cittadinanza no io la la deriva sicuramente l'ho detto professor Livi Bacci
Siamo un Paese che ha una legge sulla cittadinanza costruita sul vincolo di sangue pensata la nostra storia non so il nostro è vi pensarci come un Paese di immigrazione
Una legge sulla cittadinanza in cui un bambino è un ragazzo che nasce in Italia per vivere deve vivere consecutivamente diciotto anni nel nostro Paese
E poi rivolgere domande di cittadinanza ci vogliono dieci anni per ottenere la cittadinanza e non a caso siamo uno dei Paesi che più bassi tassi di naturalizzazione
E in quel progetto e e poi dire riforma della cittadinanza significa ragionare appunto sul cosa significa essere italiani e dunque il patto di diritti e doveri
Allora ecco sulle cose da fare io penso che sarebbe importante che questa importante riforma non vivesse soltanto nel dibattito parlamentare ma mobilità forse oggetto di una forte mobilitazione nel nostro Paese
Mi piace utilizzare una occasione come questa
Per dire che sarebbe molto significativo che nascesse un comitato di personalità del mondo della cultura del mondo pulite il mondo da associativo del mondo imprenditoriale
Perché facesse sì che il dibattito parlamentare sulla legge sulla cittadinanza promuovesse
Una grande battaglia ideale e culturale del nostro Paese
Che sposti in avanti il dibattito che c'è
E che ci aiuti davvero a che ci aiuti mi fa piacere che lo condividete
Che ci aiuti a capire appunto il il quale convivenza costruire perché altrimenti rischiamo che cosa rischiamo che o quella legge si arrende in Parlamento
Oppure il dibattito pubblico sarà
Tra ancora una volta quelli aperti tolleranti nei confronti degli immigrati e la lega nord ketchup ma andrà annunciato appunto attraverso le parole dell'ineffabile Calderoli Capra che promuoverà
Un referendum abrogativo di questa legge
Allora non possiamo consentirci di rimanere nelle secche di questo dibattito mettiamo in campo i tanti saperi che proprio nelle città si sono costruiti
Per fare del come dire della del della costruzione di questa riforma
Una appunto un
Un oggetto di mobilitazione culturale e di crescita culturale della nostra società anche perché scusatemi se insisto non potrei non farlo
Fa nei il la
Facciamo
Questo non riguarda soltanto chi è si sente se riconosce nel centro sinistra ma soprattutto coloro che si riconosce nel centro sinistra
Ci dicemmo dopo la sconfitta di della precedente esperienza di governo che non avremmo più potuto consentirci nessuna riformismo dall'alto riformismo senza popolo che non bastano delle buone leggi per cambiare questo nostro Paese che ci vuole invece una forte mobilitazione sociale e culturale
Ecco bisognerebbe che iniziassimo da qui e
Il partire sulle e interrogarsi su quale convivenza
Possibile ecco io su questo mi sono costruita una opinione che vi dico rapidamente
Ed è un'opinione che mi sono costruita
Devo dire molto utilizzando questi Ching ridetti passati cinque anni di opposizione
Per andare in giro per l'Italia è interrogare proprio le esperienze degli imprenditori delle del delle associazioni degli enti locali delle città
Ho solo voluto ritornare soprattutto nella mia città a Torino dove
Il conflitto sul tema dell'immigrazione quando dai facemmo la legge sull'immigrazione
Fu una città che espresse un alto livello di conflittualità altera nativi emigranti per vedere che cosa era nel frattempo Successo
Ecco devo dire che questa o ascolto di esperienze e di di
E di di di punti di vista diversi
Mi hanno
Convinto in in questo che
Il ne abbiamo un grande punto di eccellenza per quanto riguarda l'integrazione
Che sono le scuole
Abbiamo importanti laboratori di integrazione che sono sicuramente i luoghi di lavoro
E che il ci sono due soggetti cruciali per l'integrazione le donne e bambini le donne e le seconde generazioni
Le donne perché
Essendo forse quelle che più si fanno carico di Conte la complessità della vita quotidiana sono quelle che
Vivono
Come dire di più il lei e più in prima persona
Il rapporto tra tradizione e innovazione tra tradizione
Sforzo della modernità sono quelle
Che sono anche di più disponibili poi a costruire legarmi e le e quindi a tessere convivenza perché la convivenza non è soltanto un problema di leggi ma di costruzione di legarmi
E poi i bambini e le seconde generazioni in credo anzi che quello delle seconde generazioni sia davvero l'assoluta priorità il politica
Perché quelli che i bambini che Orne oggi vediamo nelle scuole che
Accettiamo in modo sereno tranquillo
Attenzione perché se ascoltiamo punto quanto ci dicono gli insegnanti
Il successo dell'integrazione positiva
Nelle scuole materne nelle scuole elementari già nelle scuole medie di insegnanti frequentemente parlano invece degli insuccessi formativi
Delle maggior difficoltà di integrazione del la delle si vive si vedono le forme di segregazione che deriva dal fatto che molti dei ragazzi nome proseguiranno la scuola
Dell'obbligo o se proseguiranno squadre l'obbligo lo faranno secondo percorsi formativi come dire molto il
Che in genere sono le scuole professionali
E quindi abbiamo di fronte al rischio che quelli che oggi sono
I il pezzo di società degli immigrati che più ci aiuta
A vincere le diffidenze e le Paure
Domani proprio perché vivono con noi crescono con noi si sentono italiani domani non accetteranno più integrazione subalterna dei loro padri delle loro madri vorranno sentirsi riconosciuti come italiani come italiane
E se non avranno le stesse opportunità
Dei loro compagni della loro campagna opportunità formative opportunità di lavoro opportunità di partecipazione politica beh ne dobbiamo saperlo fin da adesso questi ragazzi e queste ragazze non accetteranno le scorie del lavoro precario
Non accetteranno
Di come dire non avere strumenti di partecipazione politica non accetteranno
Di essere marginale nella nostra società e quindi temo che se noi non affrontiamo con grande forza proprio il futuro dei bambini e dei ragazzi in futuro di delle seconde generazioni
Noi vivremo in Italia paradossalmente conflitti che hanno vissuto altre Società non dimentichiamo che il la Francia ha vissuto appunto il suo conflitto più duro proprio nel rapporto con le seconde e le terze generazioni
Dico paradossalmente perché se noi decidiamo che questo tema delle seconde generazioni dei come crescono i figli degli immigrati
Di commercio facciamo leva su di loro perché siano davvero il motore della convivenza
Se noi non facciamo questo punto rischiamo un conflitto che possiamo invece evitare perché se noi investiamo sui ragazzi e sulle ragazze sui figli dell'immigrazione sulle donne
Beh noi abbiamo
Non soltanto la possibilità
Di costruire convivenza di costruire incontro ascolto reciproco ma appunto evitare un conflitto che sarebbe paradossale però dico paradossale perché lo possiamo evitare
Lo possiamo evitare perché a differenza penso per esempio della Francia i nostri noi non abbiamo una popolazione di immigrati che confinata in Quartieri particolari la nostra emigrazione molto mescolata e mescolata nei quartieri e mescolata nei comuni un dato rilevante che mi ha molto colpito
Della nostra emigrazione che ha ripopolato tanti Paesi che si stavano spopolando
E vedere vi popolati alcuni cover paesi per esempio della provincia di Cuneo del Veneto dell'Abruzzo vederli popolati della presenza di famiglie di migranti e significato far rivivere appunto questi piccoli centri ha significato da fare compagnia agli anziani ha significato ecco introdurre un elemento di dinamismo e di come dire di potenziale ecco di potenziale come dire vivacità
Quindi noi possiamo evitare questo conflitto delle seconde generazioni anzi sarebbe davvero paradossale che noi doti dovesse scoppiare nel nostro Paese però se non lo governiamo
Se noi fin da adesso non decidiamo appunto di dare a questi ragazzi una buona legge sulla cittadinanza
Una buona formazione una formazione che consenta loro di inserirsi in modo adeguato nelle scuole restano la FIAT offriamo lo strumento della partecipazione politica credo che questo conflitto porterà potrà invece in qualche modo affacciarsi
E l'altro punto di cui mi sono convinta e concludo
E che noi possiamo come Paese come l'Italia proprio a partire dalle città è a partire scusate se insisto dalle esperienze talvolta anche piccole ma però molto significative
Nella nella loro come dire però nella loro vivacità se da noi sulle partiamo da queste esperienze penso che possiamo dare un contributo al dibattito che ha aperto a livello europeo su
Quale progetta l'integrazione
Credo che sia improprio usare la parola modello ma quale progetto di integrazione quale idea di convivenza
Il non voglio entrare in un dibattito molto compresso molto
Affascinante sulla crisi del multiculturalismo
Ho visto che uscito proprio in questi giorni un libro di Amartya Sen che ci sollecita ulteriormente
In questa riflessione io penso che sia una riflessione non soltanto culturale ma sia una riflessione politica
E che risponda che ma per la quale punto dobbiamo essere attrezzati al quale possiamo dare un nostro contributo
Io penso che sia che si debba superare sì l'orizzonte del multiculturalismo
Penso perché se nata come idea positiva mi ricordo lo dice lo stesso Amati assente in un recente articolo sul Corriere della Sera poi nella sua traduzione concreta
Questa idea no
Come dire ha conosciuto un limite il limite è stato quello di considerare appunto la convivenza
Come tolleranza
Con me tolleranza reciproca
E non invece come fatica
Del conoscersi e della riconoscersi
Io credo invece che questa sia la fatica che si debba fare
L'integrazione non può significare né la semplice tolleranza stai accanto a me
Rischi rispetto
Come dire ci rispettiamo reciprocamente però mi resti estraneo e non faccio una fatica di riducono di conoscerti e di vedere che cosa ci unisce e che cosa possiamo costruire insieme
E l'altra forma di integrazione che anche c'è
è quella di considerare come dire una integrazione basata sul mantenimento delle distanze
Ti tollerò che accetto però manteniamo le distanze molto diffusa questa forma d'integrazione
Che accetta perché non posso fare a meno di te
Oggetto
Dicevo l'integrazione basata sul mantenimento delle distanze
Non posso fare a meno di te perché non posso fare a meno di te nel lavoro non posso fare a meno di te sul piano economico però manteniamo le distanze
Ecco queste due forme
La semplice tolleranza e il mantenimento delle distanze
Ecco io che credo che sia alla lunga foriera di conflitti perché l'una e l'altra escludono o non ci pongono di fronte alla fatica che invece dobbiamo far che è quella del conoscersi e del a lui conoscersi del riconoscimento per vedere se insieme se insieme non si riesca a costruire ecco un orizzonte condiviso di valori
Ecco a me piace pensare questa perché se pensare che potremmo costruire so che la parola ripeto modello non va bene ma non ne trovo un'altra adesso un modello di convivenza che sia un modello di integrazione politica
In cui lo sforzo e quello di costruire insieme un orizzonte condiviso di valori e dire orizzonte condiviso di valore significa dire qualcosa di più
Che non richiedere ai nuovi cittadini di accettare le nostre regole e i nostri ordinamenti i nostri valori questo è fuori discussione
A chi viene in Italia chi vuole essere cittadino italiano per questo considero molto importante legare la cittadinanza all'apprendimento della lingua e della cultura italiana così come a me piace molto l'idea che il riconoscimento della cittadinanza della carta di soggiorno sì anche oggetto di come dire di un gesto simbolico l'idea che in Comune ci sia una cerimonia pubblica nel municipio di una città in cui il sindaco consegna la carta di soggiorno consegnano riconosce la cittadinanza
Proprio in una cerimonia pubblica in cui pubblicamente sì sottoscrive quel patto che è la nostra Costituzione però se vogliamo appunto costruire convivenza a questi nuovi italiani a questi nuovi cittadini oltre a chiedergli di rispettare le nostre regole i nostri valori forse dobbiamo dire che insieme dobbiamo avere un'ambizione in più
E l'ambizione che attraverso quel reciproco riconoscimento vedere come sia vi
Esce a fare sì Carrie quei nostri quei valori che ci stanno tanto a cuore libertà equità democrazia giustizia
In qualche modo non possano in quanto diverse allargarsi di significati diventare più inclusivi e costruire una democrazia che sia una democrazia più inclusiva ecco io credo questa sia la fatica da fare
E credo che questa fatica
Non sia soltanto oggetto di leggi ecco ma molto di pratica sociale
Molto di pratica sul territorio per questo ricco ritorno a considerare la Cinecittà davvero il luogo per eccellenza
E
Per fare questo ritengo anche che ci sia un altro passaggio questo sì legislativo ma non solo legislativo insieme la legge sulla cittadinanza il diritto di voto perché il diritto di voto almeno il diritto di voto amministrativo
Lo strumento che come dire
Può con costruisce comunità
Perché il diritto di voto non è soltanto il riconoscimento di un diritto
Ma in qualche modo a chiedere al nuovo italiano di assumersi una forte responsabilità nei confronti della comunità e qui anche qui Deacon dato di esperienza personale che mi aveva molto colpito
Andando in giro che proprio qui in Toscana
Che aveva le esperienze più più innovative poi forse le pioniere ecco di consulte degli immigrati di di di di consigliere aggiunto queste forme di partecipazione politica be'quello che mi aveva colpito parlando con questi immigrati che non ti dicevano
Io quando partecipo in coda al Consiglio comunale
O quando Osvaldo in comune sento che questa città è più miglia mi sento di più a casa mia
E se mi sento di più a casa mia sento di dovendo dare un contributo per renderla più accogliente più ospitale per abbellirla in questo senso
è un dovere è una responsabilità
è un elemento che costruisce comunità e l'altro aspetto che considero importante per la convivenza
è quello della del legame sociale della relazione
Insomma
Penso che ci siano questo non l'ho voluto raccontare insomma nel nel
I nelle del libro perché mi aveva davvero come dire fatto molto non soltanto molto colpito ma davvero fatto riflettere
Su quanta politica
Quanta capacità ecco di di costruzione di convivente anche di costruzione di democrazia
Ci siano in gesti quotidiani di reciproco riconoscimento quelle mamme che davanti alla scuola da una scuola del quartiere San Salvario di Torino
Che
All'inizio sono ostili sono Stevie perché una è torinese l'altra e marocchine
Sono nemiche
Doversi l'obbligo fatto il doversi incontrare tutte le mattine davanti a scuola e di dover di avere un free Eddie per i figli che vanno a scuola insieme
Questo gesto quotidiano da è questa in questo luogo quotidiano
Da come dire ostile né Michele fa diventare Poiret per forza amiche perché hanno una cosa in comune che sono i propri figli hanno un uovo in comune che è quella stare davanti a scuola oppure
Il
Il il l'esperienza dei luoghi di lavoro l'esperienza anche all'interno della scuola cioè credo che
Il legame il legame interpersonale il legame sociale il gesto quotidiano punto di incontro e di relazione tra le persone
Possa essere una come dire uno strumento fondamentale per costruire convivenze anche per costruire democrazia lo metto allo stesso piano che non le leggi e lo dico perché davvero non possiamo limitarci a pensare alle leggi ma dobbiamo pensare alla costruzione della convivenza come quel processo complesso in cui ciascuno di noi ci mette un pezzo di ferro fra
Ringraziamo il ministro per il il suo intervento
Cioè vedo che cioè delle persone se ne stava andando via poi abbiamo ancora venti minuti se qualcuno vuole brevemente fare delle domande altrimenti io avrei tre sollecitazione per il ministro
Tre punti
Tre punti molto molto semplice il malto Brevi il prime questo signor ministro mi ha molto colpito nel suo ragionamento
L'ultimo punto dove dei tarda in vita
A costruire il lo stare insieme ecco l'impressione questa che diciamo il volontariato ecco è un tema che verrà affrontato dalla Regione Toscana a novembre con una mese dedicato appunto al volontariato in una regione appunto molto forte da questo punto di vista debba in qualche modo alle tre lettere su questo punto cioè a dire che oggi occorre più che le interventi di di urgenza di di di pronto intervento questi dice di accoglienza
Sia quello di favorire quei gruppi quelle associazioni che promuovono appunto
Quelle quel ragionamento è resa quattrocento cioè che mettono insieme io ne conosco alcune di queste associazioni mettono insieme donne e bambini proprio nell'ottica che venga detto ci sono alcune esperienze in Toscana il secondo punto si sta parlando di riforma della legge Bossi-Fini lei in base anche la sua esperienza passata di ministro
Quali sono secondo lei i punti fondamentali che vanno assolutamente rivisti e ultimissimo punto che mi è stato un po'chiesto dal pubblico che cosa pensa lei del centro islamico o di Colle Valdelsa dopo lei come saprà è apparsa anche sui giornali dopo il documento dell'UCOII c'è chi dice e di vediamo la costruzione di questo moschea ecco come ci si deve comportare
Bene sono
Sul volontariato il io credo che
Insomma il volontariato e tante cose io
Credo che è un pezzo importante
Disperata che che avevamo percorso insieme volontariato istituzioni
Era è stato quello di come dire
Superare il rapporto secondo cui
Il volontario delle istituzioni considerano il volontariato come
Quelli che sanno
Quelli che fanno del bene e quindi gestiscono anch'con la politica che che fare proposte e poi il volontariato che gestisce
Che gestisce le convenzioni che gestisce servizi
Ovviamente nell'accezione migliore perché escludo non prende in considerazione l'ipotesi che pure c'è stata nel nostro Paese che abbiamo ha versato secondo cui il volontariato
è valorizzato in una chiave di sostituti in chiave sostitutiva di quella che è la responsabilità pubblica appalto del presupposto
Che peraltro secondo e stante la nostra Costituzione
Il pubblico le istituzioni per quanto attiene alla promozione della solidarietà dell'equità debbano fare fino in fondo la loro parte
E che quella parola sussidiarietà non debba significare assolutamente
Come dire l'utilizzo del volontariato in chiave sostitutiva
Ma che
Le istituzioni debbano creare le condizioni perché volontariato dia il meglio di sé e il meglio di sé è quell'azione gratuita per l'altro
Il le dicevo il percorso che avevamo compiuto era quello di considerare non soltanto il sa per fare del volontariato ma il sapere i saperi del volontariato
Io di questo come dire dico questo con la particolare convinzione perché se penso a tutte le leggi che facemmo quando
Eravamo lì a fare ero gli affari sociali dalle leggi sull'immigrazione la tratta sulle donne a al
Ha la la legge sull'handicap no insomma quelle leggi non sarei stata in grado di farle
Se non avessi avuto un tavolo di lavoro in cui il saperi del volontariato
Venivano in qualche modo
Erano partecipavano alla elaborazione legislativa
Quindi ecco io credo che questa debba essere la modalità
Che istituzioni che creano i contesti e le condizioni perché il volontariato sia coinvolto nel suo sapere e non soltanto nel suo saper fare
E quindi deve partecipare alla definizione delle politiche Ara coprogettazione questo nero abbiamo scritto è una legge che poi non è stata totalmente abbandonata al centrodestra che mi auguro che sono sia applicata che la legge quadro sulle politiche sociali la tre due otto
Credo che analogo passo passo in avanti debba essere fatto anche per quanto riguarda
Il rapporto del volontariato
Con non soltanto con nell'ambito delle politiche sociali ma nell'ambito di tutte le politiche anche le politiche sanitarie
La Toscana l'assessore a cui sono più affezionata che l'assessore Rossi
La sanità toscana è una delle esperienze di eccellenza nel nostro Paese assolutamente di eccellenza eh tra queste tra questo dato c'è il rapporto il
Il fatto di aver voluto
Mette l'accento anche all'interno della mia governo della sanità sulla partecipazione attiva dei cittadini e quindi sono del volontariato ecco io penso che questa debba esserne l'evoluzione di un di un ente di un volontariato che promuove un cittadino sempre più competente
Di un volontariato che
Aiuta la nostra società
Ad acquisire come idea della cittadinanza non soltanto come buoni sentimenti
Il l'idea della presa in carico dell'altro e
Da questo punto di vista penso allora che bisognerebbe riuscire a coinvolgere non soltanto il volontariato più strutturato
Ma le tante forme di volontariato io lo so bene che c'è un volontariato più strutturato e in genere in quello che più facilmente si siede attorno al tavolo delle istituzioni e c'è un volontariato più informale tante volte fors'anche più fresco più più più più più
Più caloroso più innovativo
Bisogna riuscire a coinvolgerlo tutto e bisogna riuscire a promuovere e sole a sostenere un volontariato che metta molto l'accento sulla come dire sulla non soltanto sul dare ma sulla promozione dei talenti di ciascuna persona dico questo perché so che nell'Inter all'interno del volontariato le come dire Diaz
I filoni culturali e di accenti sono molto diversi non tutti la pensano stesso modo c'è un volontariato più caritatevole c'è un volontariato che invece mette di più l'accento sulla promozione dei parenti delle persone
Non è facile per una istituzione che voglia avvalersi dei saperi del volontariato
E coinvolgiamo tutto e allora qui c'è una responsabilità che compete al mondo del volontariato che quello di
Fare sì che la sua ricchezza non diventi poi una perdita la sua ricchezza e ricchezza se insieme alla peculiarità di ciascuno poi si costruiscono delle sinergie
Io provvedo nulla rischia di un volontariato molto ricco
Molto plurale ma anche molto frammentato quindi l'invito che faccio e duplice alle istituzioni di saper essere le istituzioni che progettano con e al volontariato però di fare sinergia
Come cambiare la Bossi-Fini mi sembra la domanda troppo impegnativa che richiederebbe troppo tempo io poi non sono ministro competente quindi non però insomma nel programma dell'Unione come Program come cambiare la Bossi-Fini l'abbiamo scritto
Io credo che si debba fare anche rapidamente il cambiamento della Bossi-Fini
Ho apprezzato molto la scelta del governo di presentare come prima legge la riforma della cittadinanza perché questo ha avuto un messaggio politico ripeto secondo me non fino in fondo compreso che è quello di dire
Si cambia davvero pagina sull'immigrazione perché si parte dalla convivenza quindi dalla cittadinanza
E poi e sono stati importanti molti molti atti amministrativi che che che il Governo ha fatto dalla regolarizzazione ai piccoli interventi
E per esempio per quanto riguarda con il permesso di soggiorno e ricongiungimenti familiari perché noi sappiamo benissimo
Che a volte poi sono le piccole cose sono i dettagli quelli che incidono poi molto sulla vita delle persone però è giunto il tempo di cambiare la Bossi-Fini
Io credo che
Insomma si debba ripartire dall'esperienza della legge precedente non lo dico per una questione proprio di attaccamento a una legge ma perché credo che
Fossero peraltro pienamente condivisi nella stessa nello stesso Program sono scritte nel programma dell'Unione e che quindi si debba modificare profondamente intanto l'asse culturale della Bossi Fini la Bossi Fini il l'idea dell'immigrazione quella dell'immigrato come lavoratore ospite precario più precario possibile
Professor Massimo Livi Bacci ha detto mi ricordo i suoi articoli preziose nel far capire quanto
Questa precarietà o forse
Non governabile astratta e anche poi dannosa questa idea di un lavoratore
Ospite molto precario sempre con la valigia in mano anche molto astratta è infatti ci hanno lasciato una pesante
Presenza di immigrati regolari irregolari né lo sapeva bene che l'immigrazione clandestina irregolare non è tanto quella che arriva via mare ma quella che arriva via terra attraverso lo strumento del del visto turistico che poi viene ci vieni Italia col visto turistico visto turistico scade resta in Italia diventi clandestino
A questa situazione il governo ha posto fine con la regolarizzazione con alcuni interventi sulla permesso di
Di di di soggiorno
Bisogna sostituire questo messaggio culturale questo asse culturale invece con un con l'altro con l'asse culturale della
E l'immigrato come persona della sua dignità della sua integrità dei diritti e dei doveri e a partire da qui credo comunque che Lemmon modifiche secondo quanto è scritto nel programma dell'Unione
Debbono essere debbano riguardare radi il meccanismo delle espulsioni debbano riguardare il meccanismo dell'ingresso per lavoro
E debba essere rafforzata la parte relativa ai cosiddetti diritti e doveri
Dico rafforzate rivista perché la Bossi Fini non aveva messo radicalmente in discussione la legge precedente però era intervenuta con alcune appunto con alcuni dettagli sui permessi di soggiorno sul
Per quanto riguarda l'accesso università
E altri aspetti la carta di soggiorno che avevano reso la blatta alternativa la sanità che avevano resi più precari i diritti ecco io credo che queste siano le tre grandi aree di modifica della
Bossi Fini peraltro scritte nel programma dell'Unione
Del centro islamico di Malpensa non so molto quindi non vorrei dire delle cose
Non non non vorrei dire delle cose sbagliate credo che sul tema del rapporto con la comunità islamica
Il presidente Amato abbia fatto i passi giusti di
Di di di atti di riattivare la la Consulta di chiedere
All'UCOII di a vere
Come dire una esplicita leale sottoscrizione dei valori della nostra Costituzione di non rinunciare al dialogo con loro perché si tratta di una realtà molto importante
E il mondo islamico del nostro Paese e quindi penso che l'atteggiamento Daloui adottato di di grande fermezza nel rispetto appunto della delle dei valori del nostro Paese e di non rinuncia al dialogo credo che sia la strada più produttiva
Ringraziamo il ministro Livia Turco e tutti i nostri gentili ospiti grazie a tutti voi buona sera