L'attualità in archivio: la riforma della previdenza e le proposte radicali del novembre 2000

Ancora un ulteriore momento di informazioni e di riflessione realizzato con documenti d'archivio questa volta abbiamo scelto di riproporli una registrazione andrà al ventotto novembre due mila
Quando a Roma la lista Bonino organizzò un convegno dal tema pensioni una bomba ad orologeria più mercato e meno Stato nella previdenza è una riforma necessaria urgente doverosa
Convegno a quale parteciparono esperti del settore ed economisti
Rinviamo una sintesi di quanto venne discusso in quella sede a partire da quanto disse Emma Bonino a seguire
Li ascolterete interventi
Della professoressa Maria Luisa c'è primi
Coautrice insieme al premio Nobel Modigliani
Di una proposta sul tema aveva riforma della previdenza
Il professor Mario Baldassarri
Il professor Tito Boeri
Marco Pannella
Nei fili diretti e nel rapporto diretto con gli ascoltatori oggi Burnout che siano il tema delle pensioni è uno di quelli più sentiti
E la consapevolezza me pare dall'opinione pubblica in generale sul fatto che una qualche riforma Barbra pure fatta che il sistema così non regge è una consapevolezza molto diffusa
Poi evidentemente sui modi di soluzione
Su questo le idee mi sembrano ancora più confuse ma che di fatto il sistema così come non possa perdurare mi sembra una consapevolezza diffusa
Ma mentre lo è nell'opinione pubblica mi sembra questo uno dei temi meno presenti almeno ad oggi negli impegni di una lunghissima campagna elettorale
Sia da destra che da sinistra si commettono una serie di ragioni ma su cui mi soffermerò dopo
Domenica scorsa e i cittadini svizzeri hanno votato su una serie di referendum nove per l'esattezza
Uno dei quali due quesiti anzi chiedevano che l'età minima per le pensioni tornasse ad essere a soli sessantadue anni
Contro gli attuali sessantacinque per gli uomini e sessantaquattro per le donne entro il due mila quattro
Ebbene i cittadini svizzeri hanno votato e hanno detto a larga maggioranza no al riduzione dell'età
Cioè hanno seguito le indicazioni di quanti ritenevano che fosse necessaria realtà alzare l'età pensionabile per una serie di ragioni che sono sulle quali credo torna vanno i relatori aggiungo così che intanto ha votato meno del cinquanta per cento degli aventi diritto anzi ha votato il quaranta per cento
Ma che il referendum appunto non essendoci l'obbligo di quorum
E valido lo sarebbe stato anche se l'esito fosse stato lo porto Mantova la giusto per sottolineare un'altra anomalia che a me sembra molto evidente e aggiungo altrettanto per finire queste brevi osservazioni sul referendum che poco più di un mese fa sempre cittadini svizzeri avevano votato su altri quesiti tra cui per esempio l'immigrazione giusto per prendere di petto anche l'altro pregiudizio per cui non si è meglio sottoporre a San a referendum domande semplici e chiari che comunque perché se no la gente si confonde quaranta per cento degli svizzeri che non credo abbiano un quoziente d'intelligenza per nascita superiore al nostro non sia confuso né poco tempo fa ni
Domenica scorsa
E non credo che sia una questione di appunto di di nascita o o di ereditarietà
Comunque torniamo a bomba sulle pensioni anzi ha la bomba pensioni il titolo che abbiamo voluto dare a questo nostro incontro non è neanche originale
Se è vero che è la in realtà l'abbiamo copiato pari pari dall'economista di un paio di settimane fa che intitolava un sua inchiesta al Sud pancia Antoine bomba
Quindi l'abbiamo copiato paro paro e mi pare che renda l'idea
Sotto il profilo tecnico e sul perché la riforma della previdenza sia non solo in Italia ma soprattutto in Italia è necessario e urgente doverosa ritorno torneranno credo gli altri hostess a me pare comunque devo al dover sottolineare ripeto ancora soprattutto per gli ascoltatori
Tre elementi il primo è che è evidente che il sistema finanziariamente insostenibile
Per cause neanche troppo complicate e altrettanto evidenti che sono da una parte l'invecchiamento della popolazione dall'altra la denatalità
Non credo che basti basti il flusso degli immigrati a controbilanciare non apro qui il capitolo immigrati lo accenno solo perché il flusso intanto nel nostro paese non c'è ma se anche ci fosse non credo giudice riuscirebbe da solo a controbilanciare
Segnalo sembra perché gli svizzeri sono più intelligenti di Noemi si si dice che uno dei referendum sottoposte all'appunto sulla quota degli immigrati
Che attualmente per la Svizzera del diciotto per cento e uno dei referendum chiedeva di diminuire così presto a quota il referendum è stato respinto
E segnalo anche che a parità a parità di cifre di dati più o meno omogenee la quota formale di la presenza di non nati sul territorio italiano non è del due per cento nel nostro Paese
Contro una media europea del cinque per cento che poi appunto è del nove dieci per cento in Germania questo solo per dare una serie di elementi il secondo punto è che ogni mese che passa senza che si faccia nullo si faccia magari poco e male
La situazione è già grave Peugeot una e si accumulano costi che necessariamente si scaricheranno sul genere sulle generazioni dei più giovani sulle generazioni future
Il terzo punto che credo vada molto benna spiegata sottolineato è che l'attuale sistema produce iniquità
Perché concede troppo a chi magari cinquantenne sia vicino alla pensione a tutto svantaggio di chi oggi paga contributi elevatissimi
In previsione di pensione assai più basse se tutto andrà bene anche riscuoterà solo inetta molto più tardi quindi è il sistema eh iniquo diverse
Magari qualcuno pensa che richiami costanti che ci vengono fatti dalla Banca d'Italia dalla Banca centrale europea dalla commissione dal Fondo monetario e chi più ne ha più ne metta
O da e da tutti gli istituti di ricerca qualcuno può pensare che questi richiami siano un complotto di liberisti selvaggi e del capitalismo internazionale
In crede invece che siano nient'affatto un complotto di liberisti selvaggi semplicemente la visione
Che dovrebbe avere e non a la nostra in particolare politica che mi pare il mio Paese e per alcuni versi persino e irresponsabile quando rimane sorda a questo tipo di monistico e sono normalmente moniti tutt'altro che ideologico ma basati sui numeri calcoli
Esportabili
è vero che i giovanissimi suo il quelli sulle spalle dei quali si mantiene l'attuale sistema
Ancora non votano e quindi probabilmente l'interesse nell'immediato ma di una lunghissima campagna elettorale che è stata preceduta da altrettanto lutto quello del siamo impertinente perenne permanente campagna elettorale in un modo in un altro
Però è vero che c'è il ruolo della politica è anche quella di governare i fenomeni perché li vede arrivare e questi non è che c'è bisogno di vedermi arrivare ci vengono richiamati detti messi sotto gli occhi credo quotidianamente
E mi sembra quindi che ha anche in in questo momento non sia serio nascondere lo sporco cioè il debito previdenziale sotto il SAP il tappeto facendo finta appunto che siccome non si vede magari non c'è invece c'è e mi sembra che prima o poi salterà fuori
Il problema non è solo che i giovanissimi non votano io sono convinta lo dicevo prima che la gente come si vince o l'opinione pubblica sia molto più consapevole della necessità di riformare le pensioni di quanto non si voglia non si voglia far credere
La verità è piuttosto che i partiti e sindacati hanno usato mi sembra le varie leggi sulla previdenza anche e soprattutto per acquisire consenso o per farsi delle clientele su questo farò solo qualche esempio
Il primo è la dimostra durante un'ostruzione più lampante dei di questa o affermazione e per sono per esempio le baby pensioni per i dipendenti pubblici che sono davvero una pura follia
Ma possiamo anche citare la famosa quanto scandalosa legge Mosca ma quella per intenderci che assegnava la pensione dipendenti dei partiti e dei sindacati a prescindere se avessero o meno versato i contributi
E infine mi sembra che non possiamo non toccare e non citare le pensioni di anzianità
O di giovinezza come io amo chiamarle avendo superato la soglia dei cinquanta la stessa definizione mi mette in una categoria che non sento molto
Omogenea insomma ma comunque tutte scelte che sono state fatte mi sembra più per avere consenso senza badare a costi perché poi appunto sono scaricate una volta di più sulle generazioni future
E badate bene che io non biasimo affatto il sindacato sulle pensioni
Come non lo biasimo avo sul mercato del lavoro perché Sergio Cofferati fa egregiamente il suo mestiere
Perché difende l'interesse dei suoi iscritti
Poiché gli iscritti alla CGIL sono nella stragrande maggioranza per non dire o quasi esclusivamente pensionati e pensionandi o lavoratori del posto fisso
Cofferati di fatto interesse difende gli interessi degli insider i suoi iscritti
Contro gli interessi degli outsider cioè contro gli interessi di tutti gli altri e però quello che è grave è il fatto che in molti alimentano l'inganno di un Cofferati difensore dei più deboli che è appunto un inganno
Noi crediamo che le riforme liberali sul mercato del lavoro come sulla previdenza sono oggi la vera speranza per i più deboli come come si usa dire certo ci si potrebbe aspettare anche da Cofferati una politica più lungimirante come quella dei suoi colleghi olandesi ma tante Cofferati difende appunto i suoi dischi
Il problema vero è che i politici non o la classe politica non sarà affrancarsi dalla subalternità al sindacato
Su questo tema o sul tema economico così come non nel merito di questo convegno ma non posso non
Sui temi delle libertà civili la classe politica non sa affrancarsi dalla subalternità alla Chiesa o al dettato che anche lì di giorno in giorno
Viene detto e soprattutto viene viene assorbito
Sicché mi sembra che dobbiamo ribadire che con molta forza che il problema vero è costituito dalle forze politiche che accettano che la spesa sociale sia servito assorbita dalle pensioni
Mentre poi che ne so per la povertà per la maternità portare la formazione professionale o restano solamente poche briciole che peraltro restano impigliate nella concertazione e confondono l'interesse delle categorie quelle rappresentate i famigerati tavoli della concertazione medesima con l'interesse generale
Ovvero interessi di parte e quando sono molto sostenuti da organizzazioni forti forti
Diciamo politicamente per intenderci
Poi si confondono gli interessi di di di dei parti degli delle parti Assisi ai tavoli del conversazioni con l'interesse generale
E la responsabilità torno a dire mi sembra soprattutto di de della classe politica più o meno demagogica continua a dire che tutto va bene è una bugia cui non credo non crede più nessuno
Non trovano il coraggio di una riforma seria che indubbiamente nell'immediato non può fare tutti contenti
Sicché la non riforma delle pensioni è un attentato di responsabilità contro credo soprattutto le giovani generazioni e i vari Bertinotti ad esempio che difendono questo stato di cose lo sanno benissimo preferendo però chiudere gli occhi di fronte a realtà
Peraltro creando pericolosissime illusioni
Noi abbiamo presentato delle proposte che sottoponiamo anche la discussione dei nostri esperti
E in primo luogo che sono di due tipi in primo luogo alcuni presenteremo al Senato alcuni emendamenti alla Finanziaria che abbiamo preparato con la collaborazione di Giuliano Cazzola e di altri e che sintetizzo
Primo è l'abolizione delle pensioni di anzianità
E l'innalzamento a sessanta anni dell'età minima pensionabile
Si tratta di misura per nulla drammatica
Che però sono in grado di correggere almeno temporaneamente gli scompensi della legislazione vigente in attesa di una sua riforma più radicale che comunque resta necessario
Sarebbe un modo per avvicinarci ad altri Paesi europei anche se non è più virtuosi
Su questo tema un anno fa avevamo raccolto oltre ottocento mila firme per il referendum che chiedeva l'abolizione delle pensioni
Di giardinetta Rep quesito bocciato non faccio altre considerazioni dalla Corte costituzionale con delle motivazioni
Che andrebbero rilette nella loro bizzarria un veramente nella loro insostenibilità
La seconda proposta è quella del innalzamento ad un milione al mese delle pensioni minime e ottocento mila lire delle pensioni sociali
Come già ricordava Benedetto ai radicali e Marco Pannella in primo luogo avevano condotto già nei primi anni Ottanta una battaglia anche con gli strumenti della non violenza per aumentare ad un livello dignitoso le pensioni sociali
Oggi mi sembra che si i due leader sia Berlusconi che Rutelli promettono il milione e pensionati e disoccupati
Però senza vere mi sembra il coraggio di dire che questo aumento si potrà davvero assicurare sono se si risparmiano soldi sul resto della spesa pensionistica ad esempio appunto abolendo le pensioni di anzianità
E mi sembra che promettere in modo indiscriminato aumento e a tutti significhi in realtà una concessione molto grave dei dati di demagogica
La seconda proposta invece più strutturale che sottoponiamo alla vostra attenzione
E consunto parte dalla convinzione
Che noi abbiamo che si debba cominciare a discutere in termini politici di una riforma che avvii la transizione dal sistema a ripartizione quello insomma in cui le pensioni degli ex lavoratori vengono pagate dai lavoratori attivi ad un sistema a capitalizzazione quello in cui le pensioni siano il frutto del risparmio accumulate investito nel corso della vita lavorativa
Su questo credo che verteranno in particolare gli interventi di questo convegno in cui è necessario penso sia necessario approfondire vantaggi e anche le comunità di questa transizione
Comunque a mio avviso necessaria
Al per passare ad un sistema presidenziale in cui appunto ci sia sempre meno stato e possibilmente sempre più Merk mercato
A questo proposito io voglio solo sottolineare solo un paio di aspetti in conclusione
Perché i meccanismi a capitalizzazione
Perché i meccanismi a capitalizzazione mi pare sottraggano a ai partiti alle burocrazie sindacali quell'arbitrio nella definizione dei benefici pensionistici che come abbiamo visto mi sembra finiscono per avvantaggiare alcune categorie ed alcune classi di età
Che sanno fare valere il loro potere di pressione e finiscono per svantaggiare chi paga o pagherà ma non può fare la voce grossa per intenderci
In secondo luogo consenta una risparmio previdenziale un atto che è una quantità di denaro notevole di entrare nel circuito produttivo prima di tornare poi sotto forma di rendita ai lavoratori
Il terzo aspetto che probabilmente il principale anni pare che i meccanismi a capitalizzazione esaltano il ruolo e la responsabilità dei singoli
Perché li liberano dal paternalismo di matrice statalista sostanzialmente in questo caso statalista e sindacale
Io non dico affatto che noi non diciamo fatto che si debba cancellare l'obbligatorietà del risparmio presidenziale
Crediamo però che la copertura obbligatoria debba assicurare un minimo dignitoso sempre attraverso meccanismi di mercato e a capitalizzazione
Ma lasciare libertà di scelta ai lavoratori sui tempi in modi e canali di investimento dei propri ulteriori risparmi
E questo terzo elemento e quello che nel merito e nella impostazione complessiva ci sembra quello più rilevanti
Infine questo convegno cade dicevo all'inizio o a metà non so bene dove siamo comunque di una campagna elettorale lunghissima in cui credo e penso che non sarò smentita
Nessuno parlerà di riforma delle pensioni
Se non per promettere appunto dicevo aumenti e o per rassicurare che la bomba è stata disinnescata
Ne abbiamo invece tutte le intenzione di farne una propria una priorità di dibattito e di sfidare concorrenti se ve ne saranno alleati a fare delle scelte chiare
A scegliere ad esempio tra gli interessi dei cinquantenni che si apprestano ad andare in pensione e iniziare magari un nuovo lavoro quasi sempre in nero
E quelli dei più giovani che rischiano di continuare a pagare il pizzo dal trenta al quaranta per cento del loro stipendio in contributi previdenziali per avere alla fine
Sempre che ci siano ancora i soldi per pagarle la una pensione Ventimiglia
Credo che questo che alcune ricordo una volta già alla mia collega il commissario Monti chiamò il conflitto generazionale
Credo se il senso di una campagna elettorale quello di confrontare i programmi impegni impostazioni visione
Visione davvero del di quello che uno vuole andare a costruire credo che sia questo nella sua impatto di scontro generazionale che quello è da disinnescare insomma possibilmente
Credo debba essere uno dei temi portanti di confronto di posizione perché appunto conoscere può persino aiutare a deliberare grazie
Grazie Emma Bonino cominciamo con gli interventi per gli ospiti virgolette degli Esperti e che esperti saluto anche Mario Baldassarri che c'era giunto abbiamo il plenum quindi degli interventi allora io darei la parola a per prima non solo per questioni di cavalleria alla professoressa Maria Luisa Semprini
Sì son mettiamo il proiettore con la vertenza per cortesia di leggere magari qualcosa della slide perché altrimenti dice assunta dalla radio rischia di perdere tutto perché Maria Luisa c'è primi perché
Lei ci presenterà immagino un nuovo schema un Progetto definito di transizione a un sistema da dal nostro attuale sistema a ripartizione al sistema a capitalizzazione che il modello conosciuta in Italia come modello appunto Modigliani Semprini professor Modigliani Nobel per l'economia molto attenta a questi temi tra l'altro Kimi
Gli ascoltatori radio radicale probabilmente l'hanno sentito nei giorni scorso in un'intervista proprio radio radicale in cui si discuteva di questi temi in vista di questo convegno ecco però non perdiamo più tempo la parola alla professoressa Maria Luisa cittadini
Perché innanzitutto ringrazio per questo per quest'invito
E non sarà unanimità facilmente chi Emma Bonino veramente ha toccato un po'tutti i punti nelle nostre la nostra relazione quindi in questi paesi mi domandavo ma perché lo faccia fare no poeta sei Nesta già
Questo un sono siamo coautori con Franco Modigliani quindi anche a nome suo presentiamo questo lavoro e che oggi lo presentiamo qui per vedere per il per il partito radicale infetti uno dei primi punti fondamentali che ha toccato la relazione di Emma Bonino sono i punti perché questi sistemi a ripartizione non funzionano non funzionano più
Perché si chiamano a ripartizione anche detto come lo diciamo noi in America Pericu cioè entrano nel sistema e se ne vanno immediatamente perché sono immediatamente utilizzati per pagare
Le intenzioni qui sono i contributi degli attivi
Perché servono per le pensioni attuali
Questo significa che questi sistemi quando all'epoca sorsero erano dei sistemi che funzionavano benissimo perché i tassi di crescita della produttività il tasso di crescita della produzione del della popolazione erano tassi che stavano crescendo oggi c'è un'inversione di tendenza di questi di questi tassi questo purtroppo a creando un non pochi problemi ma non soltanto in Italia
L'ha creato un po'in tutta Europa e noi vediamo Infanti
Che basta vedere i tassi d'indipendenza certo un tasso di dipendenza italiana un tasso di dipendenza che ci spaventa perché che cosa ci dice civile e sia oggi ancora oggi
Ogni lavoratori per ogni pensionato per ogni pensionato ci vogliono tra i lavoratori e mezzo per pagare i contributi nel due mila e cinquanta ce ne vorranno due e Sicilia prossime minimo molto facilmente verso l'unità
E
Ma questo è ancora più evidente
Se noi andiamo a vedere i tassi di contribuzione
I testi di contribuzione sono tassi molto elevati in Europa sono ma non soltanto in Europa in tutti i Paesi industrializzati
Ma vediamo che il tasso di contribuzione per l'Italia e il tasso di contribuzione più elevato
E li mettete soltanto trentadue punto sette perché viene non è stato inclusa la quota delle Tfr che poi vedremo come utilizzeremo per fare quello che c'è stato
Che Emma Bonino c'ha detto nella sua relazione di vedere se è possibile di trasformare questo sistema togliere
Ai nostri giovani di domani Rampulla questa riforma non è non è per me non è non è per molti di noi e per i nostri figli per i nostri nipoti
E cerchiamo di lasciare gli non soltanto un debito cerchiamo di lasciargli un sistema che funziona un sistema che regge un sistema solido
E vediamo che italiane
La cosa stranissima
Ma il tasso di contribuzione più elevato anche se e questo la Spagna ci piacerebbe tanto che ce l'ho ce lo spiegasse anche se la Spagna e il tasso di sostituzione uguale a dire paga delle funzioni più alte che non quelle pagate in Italia
Ma è recentemente in un incontro che abbiamo avuto un po'tutti voi abbiamo visto da un rappresentante spagnolo che gli Effetti
Che in effetti il sistema sta cercando di cambiare le sue regole ma ancora decisamente è un po'difficile vediamo dunque un po'al caso italiano abbiamo visto che
I quattro elementi dell'inefficienza dell'onerosità del liquidità e così via di un sistema di partizioni in Italia sono inaspriti sono inaspriti perché innanzitutto c'è un fenomeno il fenomeno delle pensioni di anzianità che porta non pochi problemi al sistema
Poi l'altro punto fondamentale è che qui non è ancora emerso molto bene c'è anche un sommerso un sommerso che dà i dati dell'INPS solo nel mille novecentonovantotto era un l'uno per cento della spesa totale delle pensioni questo significa in termini di di di di di moneta circa due mila miliardi
E questo è un problema che che si dovrà inevitabilmente risolvere
Ma infatti il sistema il risanamento di un sistema previdenziale porterà non pochi benefici sul mercato del lavoro
Ci sono state delle riforme la riforma Amato la riforma Dini poi successivamente anche diverse modifiche tecniche con la riforma di con la riforma Prodi ma decisamente la riforma Dini e la riforma più importante perché
Alla fine e qui anticipiamo un pugno cosa molto importante che l'alt le la riforma Dini andrà a regime non oggi ma nel due mila e cinquanta questa anticipa che qualunque riforma che voglia risanare un sistema previdenziale
Ah beh che ti davanti
Allora ci si può impiegare un po'di più un po'di meno
Noi abbiamo preferito farla un pochino più lunga ma non tanto più lunga della riforma Dini tant'è vero che nel due mila e cinquanta noi possiamo dire di poter avere già oltre la dimezzato i contributi obbligatori
Qui nel due mila e cinquanta il sistema mano a mano scivolerà da un sistema con calcolo della pensione dal retributivo a contributivo
E questa è una cosa che noi manteniamo anche la nostra proposta
Però il sistema rimani a ripartizione questo che cosa significa significa che i contributi degli attivi continueranno a pagare continueranno a pagare
Le pensioni allora significa che continueranno ad essere rivolte verso continua ad essere rivolte verso i consumi e non verso verso gli investimenti
Questi sono un po'quello che sono i quello che sono
Punti le condizioni del sistema attuale con una riforma Dini che mano a mano stanno andando stava andando verso il regime ma allora quali sono i i nodi fondamentali che l'Italia deve sciogliere sono nodi importanti uno e il più fondamentale
è l'abbattimento
Del tasso di contribuzione queste diventando insostenibili in Italia
è veramente un punto di quaranta punto quattro e non è sufficiente perché perché l'aliquota di equilibrio enti oltre il quarantacinque per cento quindi questo significa che ci c'è un un deficit
Che deve sopperire alla differenza
L'altro le riforme sono molto importanti molto importanti oggi
Possiamo dire con chiarezza e questo mano a mano che cominciamo ad aprire
Sicurezza con i dati del sistema Italia
Che la riforma Dini allontanato allontanato lo spauracchio della bancarotta
Mar continua a rimanere
In in deficiente piuttosto pericoloso
L'altro punto che l'abbiamo già evidenziato e un po'tutti per tutti quanti quelli che vedete qui
I altri che siamo abbastanza numerosi la mancanza di dati uniformi ed attendibili
Cioè ci sono diverse fonti tant'è vero che noi andiamo avanti lavorando sulle spine
Delle dell'INPS e sulle stime delle regia S. alla vediamo con queste stime vediamo questa riforma Dini quando sarà il due mila cinquanta che cosa porterà vediamo che nel due mila e cinquanta rimane continua a rimanere elevato il tasso di contribuzione
Cioè uno schiacciamento
Delle pensioni
Le pensioni troppo elevate
E allora
Ci ritroviamo con una contribuzione elevata con un deficit che rimane e qui vorrei specificare quel dieci per cento che voi vedete nel due mila e cinquanta e la quota girasse gli affetti
C'è un po'di sociale in questo sistema previdenziale
La quota GS sì giustamente è la gestione sono quote che un un comprende la maternità la disoccupazione
Assistenza sino assistenza in F
E questo rimane nel sistema le pensioni c'è un abbattimento
Questa è un po'in anticipo se ci pensate questa contribuzione elevata questa abbattimento delle pensioni giustifica un po'ci faccia capire perché è il governo sta facendo una certa proposta
Allora
Abbiamo visti davanti commentiamo le a regime che cosa accadrà
Vedremo che il sistema rimane sempre con rischio di insolvenza perché è vero abbiamo detto è vero che questo contribuzione pur rimanendo una ripartizione a contribuzione
Allontanato il rischio della bancarotta ma è anche vero che rimangono dei forti squilibri finanziari
L'altro punto rimane inefficace perché perché i contributi devono continuare a mantenere i consumi a mantenere le pensioni non possono andare sul mercato non possono non possono servire l'ammissione investimento non dà mai niente alla ricchezza nazionale
Poi
Che fa frena preda che cosa frena quello che dovrebbe essere il secondo pilastro della previdenza
Della previdenza obbligatoria e allora veniamo a noi che cosa ci siamo inventati abbiamo
Che cosa vediamo vediamo un sistema due pilastri
Il pilastro del sistema obbligatorio e il pilastro della previdenza complementare
Per il pilastro delle della previdenza obbligatoria noi chiediamo vogliamo che venga trasformata
Questo sistema ritrae a ripartizioni con un sistema a capitalizzazione capitalizzazione completamente al cento per cento
Ma soprattutto che venga mantenuto uno schema de fine bene fitte che significa a prestazioni definite che cosa significa ancora che venga garantita la pensione
Un altro punto fondamentale è che il calcolo contributivo rimane contributiva ad accumulazione come quello che poi sarà a regime la riforma Dini
Poi come che cosa succede di questo capitale questo capitale lo mettiamo in questo nuovo fondo a capitalizzazione e matura quindi un capitale che intendiamo sono il contributo e che cos'è questo per un tributo lo storno della quota del TFR una quota del quattro punto cinque per cento
Complessivamente sappiamo che a sette e settanta ma sappiamo già che il due e settanta è andato alla previdenza complementare non ha funzionato ci sono tanti piccoli fondi ma non riescono a decollare perché perché la previdenza obbligatoria è troppo onerosa le per la gente non ha più soldi in tasca non ce la fa ammetterne altra
Allora che cos'è questo chi Fr in fondo l'Italia che che cosa ha fatto in tutti questi anni
Ha fatto una forma atipica i previdenza complementare era una forma tipica obbligatoria ma era una forma atipica di previdenza complementare
Oggi
Che l'Italia a una contribuzione elevata oggi che l'Italia a un sistema obbligatorio Inge serie difficoltà questo Tfr piuttosto atipico
Usiamo lo per sanare il pilastro della previdenza obbligatoria poi mille tutto il risparmio di blu disponibile rilasciando man mano che vengono abbattuti i contributi possono volontariamente ognuno decide qual è la quota di pensionamento che vuole di pubbliche complementare e lo manda alla previdenza complementare
Allora vediamo un attimino rapidamente e sono arrivata comunque rapidità
Vediamo un attimo quelle che sono che con a quando arriveremo a regime
Arriveremo con degli obiettivi aveva quali sono i nostri obiettivi gli obiettivi della nostra riforma
Abbiamo creduto opportuno mettere a confronto gli obiettivi della riforma Castellino Fornero
Che un'altra proposta molto seria e gli obiettivi della riforma di governo allora noi che cosa che cosa vogliamo
Innanzitutto il punto fondamentale
L'abbattimento
Ma non è un abbattimento quando arriveremo a regime starà lì all'incirca appena dopo il due mila e cinquanta
Avremo un po'più che dimezzato i contributi obbligatori che passeranno da un quattordici a un felicitazioni
Che passeranno da un quattordici a un sedici per cento
All'incirca Tfr compreso questo che significa significa che questo noi prendiamo questa quota del quattro e cinquanta ma non possiamo tutta mandarla
Tutta mandarla a capitalizzazione perché perché
Nei forni in questo fondo entra i lavoratori
Che ha già fatto ha superato i trent'anni di contribuzione ha superato i trentadue trentatré trentaquattro e così via anni di contribuzione quindi entra probabilmente mature si hanno un anno due anni certe pochino però gli si dà ugualmente la possibilità di entrare
Ora non possiamo fare entrare a capitalizzazione quattro punti e mezzo noi prendiamo quattro punti e mezzo e dobbiamo mettere come entrata nel fondo ma in effetti la maturazione addirittura l'inizio dello zero nove per cento quello che va effettivamente a capitalizzazione
L'altro punto fondamentale manteniamo uno schema benefici definiti proprio allo scopo di garantiti la pensione
E questo proprio per questo dal momento che noi proponiamo
Di sostituire un una ripartizione con un sistema a capitalizzazione dobbiamo garantire il rendimento perché perché quando il capitale va sul mercato
Il rendimento del portafoglio che ha un portafoglio diversificato indicizzato è un rendimento incerto
E allora che cosa ci siamo inventati abbiamo detto ok utilizziamo un swap che sarebbe uno scambio è un'operazione finanziaria per cui scambiamo
Il rendimento incerto
Delle nuovo sistema di questo fondo a capitalizzazione pubblico obbligatorio che abbiamo creato
E lo scambiamo con il rendimento certo del tesoro che un portafoglio in titoli
Certamente sono non lo fa gratis lo fa con un per un premio
Ma questo prende gli verrà dalla differenza di rendimenti
Terzo punto
Che una volta che noi possiamo mano a mano abbattere i contributi contributi previdenziali obbligatori del vecchio sistema allo che significa ci il sistema rilasciate al risparmio
Di questo risparmio ognuno volontariamente manda la propria quota alla previdenza complementare allora abbiamo a una aumentando le pensioni
Nella proposta Castellino o Fornero
Loro propongono proprio il sistema pubblico
Misto un po'un un sistema misto tolgono sempre del primo tempo propongono uno cauta dell'otto di una quota dell'otto per cento
Da mandare alla previdenza complementare
Però
Non tengono conto che questo quando io a quella previdenza pubblica gli tolgo quella quota dell'otto per cento ho creato un deficit il sistema è già in deficit quindi il sistema aumento del deficit allora quell'aumento di pensione che tu mi garantisci asseconda sì Ciaia applichi un piano a soltanto questo storno del questo opta Haute dell'ottobre la quota l'otto per cento oppure un piano B
Un lotta otto e della quota dell'otto per cento più tutto il sette per cento del del sette sette e settanta
Del Tfr questo che cosa farà darà probabilmente un amento del trentacinque per cento ma momento lordo
Perché perché in questo momento lordo noi dobbiamo è un risparmio che si cancella con il deficit che automaticamente deve essere aperto fatto richiesto da parte del sostegno da parte dello Stato quindi in ultima istanza da parte di tutti noi per potere
Per poter sostenere questo questo su questo questo formali ottavo
Il governo il governo quando da una parte mandala Dini a regime
E abbiamo già visto contribuzione obbligatorio molto elevata
Una bassissime un abbattimento della pensione allora è che ti fa cioè ok allora
Siccome la contribuzione rimane alta ma la pensione si schiaccia diminuisce
A casa e che facciamo storniamo tutto il Tfr alla previdenza complementare
Ma in un secondo a capitalizzazione come una cosa a capitalizzazione come tutti i fondi a capitalizzazione tipo di quello che che proponiamo noi però come si può come come si può varare un sistema previdenziale
Quando io a un sistema obbligatorio che non funziona
Quindi l'obiettivo della riforma non tiene conto che vero che crea probabilmente un sistema complementare ma è anche vero che rimane un sistema obbligatorio
Cogne forti deficit
L'altro punto importante l'uso dei contributi noi il Tfr lo utilizziamo per sanare prima
Il sistema obbligatorio poi finalmente decollare la previdenza complementare la riforma Dini invece la riforma Dini e la riforma attuale del governo quindi la proposta di riforma del governo
Oltre mandar regime ladini
E cerca di varare un una previdenza complementare che rimane in difficoltà perché perché la contribuzione del sistema obbligatorio rimane troppo elevato
Castellino e Fornero
Che è una cosa che si è un pochino difficile da accettare perché questo questa otto cautele di contributi obbligatori ce li manda
A portafogli individuali
Chi sono automaticamente a definire a definizioni contribuito contributive questi che cosa significa significa che il rischio di questa previdenza fatta con contribuzione obbligatoria
E non contribuzione volontaria come dire estere la previdenza complementare
Questa quota rimani al rischio dei pensionati a rischio dei partecipanti significa che alla fine io avrò dato trentacinque quarant'anni quello che saranno non ha importanza
Io non so che cosa prenderò perché non so
Quel il mio io ho fatto un'assicurazione per il mio momento del pensionamento in effetti ricevo indietro un biglietto della lotteria può essere vincente e può essere perdente
Quindi è un gioco diventa un gioco d'azzardo
Questo non si può fare è inaccettabile con la contribuzione obbligatoria può essere accettabile un quella volontà
Voglio concludere
Questo è quello che ho anticipato l'assunzione del rischio
Il nel nostro sistema
è giusto che il rischio del Pilastro obbligatorio rimanga a carico dello Stato
Il pilastro della previdenza complementare
è giusto che vada rischio di ciascuno di noi
Perché ho ognuno di noi definite benissimo io ci voglio mettere un per cento due per cento o quello che sarà del mio reddito anche di più per esempio la mia esperienza è qui porto una mia esperienza personale io all'MT
Ho informo qualche e che posso andare da zero quindi posso decidere di partecipare alla previdenza complementare o meno fino a un cinque per cento del mio reddito
E poi posso fare una scelta annuale
Annualmente posso dire se
Quale la proporzione di rischio voglio assumermi allora noi sappiamo che ognuno di noi a propensioni di rischio diverso
Quindi io possedere una propensione più elevata quindi decide di Urciuoli oltrepassare la soglia del cinquanta per cento quindi cinquanta oltre cinquanta per cento in azioni e spesso in obbligazioni e così via
Questo dipende da quello che è in ognuno di noi ma questa è previdenza complementari
Ma riteniamo alla slide è in chiusura
Alla slide è iniziale
Noi desidereremmo che venisse neanche rivisto un po'una una proponiamo una revisione del sistema della parte di fondi complementari
Cioè averi euro una una maggiore equità Rita tra fondi chiusi e fondi aperti
Ma che perché due possano accudirli degli stessi privilegi
Poi il diritto di gestire il portafoglio cioè che non un posso io dire quando qual è la percentuale di reddito che voglio mettere alle come contribuzione che voglio come contribuzione mettere alla previdenza complementare
E qual è la mia percentuali di assunzione del rischio
E poi decidere anche chi è India gestore
Esenzione dei contributi sia dei contributi che dei rendimenti
Che dei rendimenti da una tassa sul reddito chiaramente in benefici invece saranno soggetti a tutela la normativa in vigore
E questo non solo in Italia ma anche in tutti i Paesi dell'Europa
Se così
Potesse essere riviste lo il previdenza complementare significa che c'è anche una un'apertura e la possibilità di un autofinanziamento e cioè io posso utilizzare questo questo questo capitare che mano a mano vada accumulando per necessità mie voglio comprare un'automobile
Voglio comprarmi la casa queste son cose che mi compro maggiormente quando sono giovane no quando Sone ormai in età di pensionamento
Al termine
Grazie mille amari usa già i primi che ha formulato una proposta una proposta definita di passaggio fa un sistema a capitalizzazione dall'attuale sistema a ripartizione gli esami introducendo tra l'altro uno degli elementi e dei nodi più spinosi del dibattito sulla riforma previdenziale della previdenza obbligatoria integrativa cioè quello dell'utilizzo del TFR io do la parola verso chiedendo di mantenere gli interventi entro il venti minuti
Anche per avere poi la possibilità di fare un secondo brevissimo giro do la parola a Mario riprendendo l'ordine alfabetico a Mario Baldassarre
Grazie Benedetto
Se posso approfittare per dare un'indicazione di servizio nel senso che nella rivista che ho l'onore di dirigere che la rivista di politica economica l'antica rivista di economia italiana sono raccolti
Gran parte dei contributi e delle proposte attorno alla riforma del sistema pensionistico quindi nel numero di luglio agosto del due mila
è disponibile c'è un sito internet sia la proposta Modigliani c'è Prini sia la proposta Castellino Fornero sia tutto il dibattito che è stato svolto in questi due anni e soprattutto nell'ultimo due-tre mesi su questi temi in modo che chi ascolta possono avere anche un riferimento preciso perché non è facile
Esprimere a parole in venti minuti tutto un progetto come per esempio quello di Modigliani ciprinidi è molto articolato
Documentato e provato con i numeri
Io invece
Vorrei sottolineare come il dibattito in corso sul sistema pensionistico italiano danni ma soprattutto nell'ultimo anno
Si è concentrato su più su due su tre elementi importanti
I tre elementi sono una grande ipocrisia una grande bugia e un grande trucco
La grande ipocrisia è quella di continuare a dire che l'attuale sistema pensionistico italiano a ripartizione fa parte di un sistema di giustizia sociale di un sistema di welfare State di un sistema di sicurezza sociale
I numeri
Dell'INPS dimostrano quello che è scritto nel titolo di questo incontro di oggi cioè l'attuale sistema pensionistico italiano nei dati dell'INPS
Non
Non è un giudizio di valore sono realtà numerica
E insostenibile dal punto di vista finanziario nel futuro
è iniquo dal punto di vista della redistribuzione tra le generazioni e all'interno di una stessa generazione è inefficiente dal punto di vista economico perché sottrae risorse distruggendo risparmia destinando al consumo facendo saltare all'economia come fanno tutti i sistemi ripartizione quel grande polmone
Che sono i fondi pensione che non è un polmone per le imprese per i capitalisti per è un polmone del sistema
Il risparmio dei lavoratori attivi
Investito nel sistema produttivo aumenta ingigantisce le potenzialità di investimento di sviluppo dell'economia
E migliora le condizioni di di occupazione le condizioni di reddito recondito di benessere e le condizioni di incertezza delle pensioni presenti o future
Questo è il dato di partenza perché se continuiamo a farci prendere in giro da coloro che continuano a dire
Che l'attuale sistema in equilibrio che l'attuale sistema fa giustizia sociale che l'attuale sistema in qualche misura sostiene i consumi e quant'altro e allora ci siamo presi in giro reciprocamente
Questa è la grande ipocrisia qual è la Grande Bugia
La l'ho notata in tutti i commenti
Abbiamo già fatto la riforma pensionistica
Punto a della Bugia abbiamo già fatto la riforma pensionistica l'abbiamo già fatta è un po'quando il ministro Visco disse
Di fronte all'annuncio del pacchetto di sgravi fiscali tedesco disse sulla parte fiscale noi in Italia l'abbiamo già fatta e credo che l'Europa
Qualche reazione esilarante ci sia stata bene sulle pensioni noi da anni ci sentiamo dire ma la riforma l'abbiamo già fatto
Puntuale pur tubi
La riforma l'abbiamo già fatta e tutto è sotto controllo
Tutto è in equilibrio
Capita almeno una volta a settimana che escano i dati o dell'INPS o dell'Inpdap e i titoli dei giornali dicono tutto è sotto controllo anzi quest'anno le pensioni di anzianità sono diminuite
Sapete che cosa era quella notizia è che si prevede si prevedevano centoventi mila pensioni di anzianità in PV
Sono state novantacinque mila in più e i giornali hanno titolato che si sono ridotte
Allora su questa bugia della riforma fatta
Vorrei spendere qualche minuto
Per dimostrare che la riforma non è stata affatto fatta
Giustamente come ha appena detto alla Maria Luisa ciprinidi se non si fosse fatta la riforma Dini e sistema sarebbe esploso già negli anni scorsi
Ma questo non vuol dire fare le riforme non vuol dire spostare nel tempo la bomba ad orologeria fare la riforma vuol dire disinnescare la bomba togliere la spoletta
Non significa spostare la bomba ad orologeria innescata da una stanza all'altra nel tempo della nostra società
Primo grande trucco della riforma Dini
E questo ve lo posso testimoniare per conferma diretta dei maggiori sindacalisti dell'epoca che sono almeno hanno soltanto uno è ancora sindacalista rispetto a quel periodo
Gli altri due hanno cambiato mestiere lo stanno cambiando mestiere
Nel novantacinque
Si è studiato nella riforma Dini con grande attenzione
Il meccanismo di aumento
Dell'età pensionabile per le pensioni di anzianità
Ed è il minimo di anni contributivi
In modo tale che questo meccanismo scattasse ogni volta l'anno dopo che gli aventi diritto erano già andati in pensione
Questo il trucco della riforma Dini sulle pensioni di anzianità
Nel mille novecentonovantacinque nove avevamo circa un milione e mezzo di persone
Più o meno duecentocinquanta mila all'anno
Tra privato e pubblico
Che avrebbero maturato dal novantacinque al due mila
Due mila due mila uno
Il diritto di andare in pensione di anzianità con cinquantacinque anni di età e trentacinque anni di contributi
Allora che cosa se andate se l'andate a ristudiare la riforma Dini chiunque può scoprire questa cosa
Si è fatto uno spostamento graduale nel tempo dell'età un anno ogni due eccetera e uno spostamento graduale nel tempo degli anni di contribuzione
Studiando lo in modo tale che nel novantasei
Chiunque aveva diritto di andare in pensione di anzianità col vecchio sistema ci andava perché lo spostamento in avanti dell'età e degli anni di contribuzione scattava nel novantasette
Poi nel novantasette chiunque allora diritta ci andava perché scattava nel novantanove l'altro l'altro scalino ed è stata studiata esattamente in questi termini
E quando i sindacati entrarono nella riunione convinti più o meno di dover cedere sul limite dei cinquantasette cinquantotto anni di età spostato immediatamente per l'età pensionabile si trovarono di fronte la proposta del governo e furono atto lungamente disarmati
Questa è la testimonianza diretta dei maggiori sindacalisti dell'epoca Cofferati D'Antoni e Larizza
I quali quando feci notare in vari incontri questo elemento di sì ma insomma e basta è è venerdì è visibile il trucchetto
Per non toccare le pensioni di anzianità salvo nel due mila otto quando quando non ci sarà più nessuno
Che avrà sessant'anni e quarant'anni di lavoro perché nel due mila otto la gente è andata a lavorare un po'più tardi
Quindi questo aspetto delle pensioni di anzianità o lo si faceva nel novantacinque o lo si fa domani mattina oppure non lo si fa più
Il che vuol dire che per i prossimi trent'anni
No perché questi muoiono prima o poi però pur alla vita s'allungava insomma non di tanto ma per i prossimi venti trent'anni questi c'era abbiamo sul groppone
In queste condizioni
Secondo trucco
La riforma Dini ai allora introdotto il passaggio del metodo litri retributivo al metodo contributivo è una purissima formuletta matematica
Che non cambia assolutamente nulla
Molto semplice
Il sistema ovviamente rimane a ripartizione i contributi continuano a essere pagati dai lavoratori attivi e immediatamente usati e spesi per pagare le pensioni pensionati quindi non niente di di modifica
è molto semplice fare il conto io posso promettere in un sistema a ripartizione l'ottanta per cento del salario
Questo è il metodo retributivo cioè la pensione la formula che stabilisce il diritto pensionistico è collegata al al Salario
L'ottanta per cento del sarà ma io posso fare esattamente lo stesso calcolo ed è una moltiplicazione impiego
Perché passando al contributivo come la riforma Dini perché se io pago il trentatré per cento di contributi sociali
Va bene allora posso dire che la pensione o è l'ottanta per cento del salario
Oppure è ottanta per trenta due volte e mezzo ai contributi pagati
è una semplice moltiplicazione
è esattamente la stessa pensione quindi questa è una cosa che è stata sbandierata per anni che la riforma Dini passa dal retributivo al contributivo è una cosa assolutamente minuscola irrilevante puramente aritmetica matematica
Diverso è il discorso di dire però mentre prima io promettevo l'ottanta per cento dell'ultimo sta
Mario adesso promettono ottanta per cento degli ultimi cinque anni oppure degli ultimi dieci anni oppure degli tutta la vita lavorativa
Ma questo non ha niente a che vedere con retribuzione e contribuzione significa tagliare le pensioni punto invece di dire
Non ti do l'ottanta dell'ultimo stipendio titolo ottanta un sessanta al settanta della media degli ultimi trenta poiché comunque sia c'è una progressione di carriera e di stipendio di salari in tutti i lavoratori
Tu stai semplicemente dicendo che gli sta riducendo la pensione a parità di contributi
Questo è l'elemento
Terzo elemento di Bugia
Ne chiamare riforma la riforma Dini
Sgombrato il campo che se non se forzo non si fosse fatta oggi non staremmo discutere qua
Perché l'INPS avrebbe già portato i libri in tribunale ma questo non significa ripeto aver fatto la riforma aver spostato alla stanza successiva la bomba ad orologeria
Punto
Terzo elemento della riforma che non riforma
è quello che accennava anche la Maria Luisa non qualche minuto fa e cioè che in tutto il perito da qui al due mila cinquanta i contributi sociali
Rimangono al trenta tre per cento
I contributi sociali rimangono trentatré per cento
La pensione scende al cinquanta per cento
Quindi voglio dire è molto facile fare una riforma mascherando le cose non facendo capire ai poveri lavoratori anche perché quelli attuali li proteggo perché sono vivi e vegeti votano
Quelli futuri s'accorgeranno forse troppo tardi fatti loro
Chi viva Ledra questa è la logica
Della della riforma di
Accanto alla bugia di tipo A
Cioè l'abbiamo già fatta la riforma e mi pare che si qualcuno può sostenere in contraddittorio rispetto alle cose che ho appena detto si dimostra che la riforma non è stata fatta
C'è la bugia mi il sistema in equilibrio tutto è sotto controllo la spesa pensionistica
La gestiamo in qualche modo questa è una bugia ancora più clamorosa
Tutto è nato con la faccenda delle gobbe di Monorchio
Cioè qui è stata fatta un'operazione non necessariamente da parte del Ragioniere generale dello Stato e della Libreria dello Stato la quale Ragioneria dello Stato si è limitata a fare con un modello matematico aritmetico mettendo dentro ipotesi
Economiche abbastanza discutibili la crescita al tre per cento per cinquant'anni l'inflazione al due per cento per cinquant'anni e ha fatto delle proiezioni
La ragioneria generale dello stato due anni fa circa ha detto
Guardate che attualmente la spesa pensionistica italiana e pari al quattordici virgola otto per cento del prodotto interno lordo
Questa quota tende a crescere fino al due mila trentacinque e ad arrivare a circa il sedici per cento e solo dopo il due mila trentacinque tenderà ridursi leggermente questo è quello che ha detto
La proiezione della ragioneria generale dello Stato si è parlato della gobba di Monorchio proprio perché dal quattordici al sei si passa al sedici e poi si scende questa andamento al comma
Bene
Questa questa a proiezione è stata usata per una operazione ipocrita e demagogica politicamente
Ipocrite demagogica per dire due cose primo
La Seat il sistema è sotto controllo
Secondo poiché in questa gobba e da qui al due mila trentacinque insomma abbiamo tutto il tempo di discutere ragionare prender provvedimenti non c'è niente d'urgenza non c'è un'emergenza
Va bene
Allora il problema vero del nostro sistema pensionistico attuare non è la gobba di Monorchio
Cioè il fatto che dal quattordici virgola sei passi al sedici per cento
Il problema vero è che l'attuale quattordici virgola sei per cento di spesa pensionistica sul PIL italiano non quella spesa che ci sarà fra vent'anni fra trenta avrà quaranta ma quella che c'è stata negli ultimi dieci quindici anni
è quattro punti in più del prodotto interno lordo rispetto alla media dei Paesi europei in termini di spesa pensionistica
Non a caso noi schiacciamo tutte le altre spese cosiddette sociali
Per cui abbiamo chiamato pensi la la pensione come cosa sociale e non facciamo poi le spese sociali queste leggi garantisco squilibrio la spesa pensionistica in Italia Enzo oltre il sessanta per cento del totale della cosiddetta spesa sociale quando nei paesi non dico gli Stati Uniti pane in paesi a tradizione europea solidità di stato sociale in Francia e Germania star quaranta
Quindi il problema non è la gobba da qui al due mila trenta ma il punto di partenza che è fuori luogo che sballato ecco il quattordici e sei che è sballata
Poi si dice però in equilibrio ma questa è una veramente di cosa si tratta di prendere gli italiani per cretini
L'INPS danni
Passati non nei prossimi
Riceve un trasferimento dal bilancio dello Stato che è arrivata ad essere cento mila miliardi all'anno su trecentoventi trecentotrenta mila miliardi di pensioni che paga
Cioè l'intero accoglie duecentoventi mila per miliardi di contributi sociali
Soldi paga trecentotrenta mila miliardi trecentoventi di pensioni questo buco è trasferito dallo Stato
Per cui si dice l'INPS è in equilibrio quando vedete sui giornali scritto i conti sono sotto controllo anzi stanno migliorando e perché si dà per scontato si mette a bilancio il trasferimento dallo Stato
è come qualunque famiglia che guadagna cinque milioni al mese ne spende dieci
E c'era un nonno o bisnonno un parente che di trasferisce cinque milioni al mese di reddito e questa famiglia dice siamo in equilibrio abbiamo speso esattamente quanto abbiamo incassato
Cento mila miliardi all'anno quindi
Ogni cittadino italiano lavoratore paga
Trentatré per cento di contributi sociali
E nove per cento oggi di tasse il PEF
Ho dal bilancio dello Stato che vanno a coprire il deficit pesaresi non è vero che l'aliquota contributiva delle pensioni Italia sia il trentatré per cento oggi è già il quarantadue per cento
Questa si chiama l'aliquota di equilibrio cioè in base alla spesa pensionistica qual è
Il finanziamento necessario questo quarantadue per cento destinato ad arrivare al quarantaquattro quarantacinque per cento
Più il Tfr al sette per cento cioè il cinquanta per cento del salario dei lavoratori italiani eh sottratto e messo nel calderone del sistema pensionistico
Sì mi fa vedere la Luisa algebriche l'aliquota di equilibrio raggiunge una punta massima nelle previsioni del quarantotto per cento nel due mila trenta
Ecco
Allora come si fa a dire la riforma l'abbiamo fatta il sistema in equilibrio con questi dati numeri dell'INPS
Ultimo elemento della bugia
Che si collega al primo punto sul trucchetto delle pensioni di anzianità
Se noi applicassimo
Al nostro INPS così come oggi
Lo schema pensionistico tedesco
O francese non quello che Scredo Air vuole adesso riformare quello che c'hanno
Prima della riforma tedesca quello storico tedesco
L'INPS sarebbe in pareggio o in un lieve surplus e non avrebbe bisogno del trasferimento del bilancio dello Stato e cento mila miliardi l'anno più o meno
Perché e semplice perché novanta mila miliardi all'anno di spesa pensionistica italiana
è destinata a pagare una cosa che chiamiamo pensioni ma che va a dare il reddito a persone che hanno molto ma molto meno di sessanta anni di età
Ci sono quattro cinque mila miliardi di pensioni
Lasciate stare l'invalidità ai superstiti
Quindi è un altro disco parlo di pensioni no
Pagate a persone che hanno tra i quaranta e i cinquant'anni che hanno appreso pensioni a trentotto trentanove quarantadue anni
Se applicassimo al nostro INPS al bilancio dell'INPS in parametri pensionistici tedeschi
Attuali non quelli ripeto che escretore intende riformare
Sparirebbero settanta ottanta mila miliardi all'anno di pensioni di anzianità questo il tema
E l'INPS sarebbe in equilibrio ovvie presuntuoso lieve ed è quindi ma avremmo un pochino il tempo delle decisione
Infine
Trucco
E il trucco
Riguarda le proposte varie sul TFR
Ora come è nato il discorso sul Tfr è nato nel seguente modo
Maria Luisa Cipollini può testimoniare visto che protagonista con Franco Modigliani di questo della verità di come è nato il tema Tfa
C'è il premier Modigliani stavano lavorando sul problema americano delle pensioni
Dico bene
Perché c'è un problema in America delle pensioni perché hanno calcolato gli americani che la pensione della Social Security questa è un'idea geniale
Abbiamo
No caffè il caffè un'idea geniale
Il sistema americano né in America stavano discutendo stanno ancora discutendo è stato oggetto della campagna elettorale tra l'altro sul fatto che hanno previsto nel circa il due mila venti la creazione di un deficit della socia Security americana
E allora hanno cominciato a preoccuparsi che siccome nel due mila venti il nostro sistema pensionistico pubblico va in deficit come possiamo prevenire oggi questo
Beh in America le cose per loro fortuna stanno in modo radicalmente diverso rispetto all'Italia perché perché in America il bilancio pubblico è in avanzo
L'intero bilancio pubblico in avanzo il Bilancio della Social Security americana è in avanzo
E allora tutto il dibattito in America è stato quello di dire come investiamo gli avanzi di questi anni
Per capitalizzare lì in modo da creare le risorse e tappare il buco in prospettiva che ci sarebbe nel due mila venti se non facessimo questo era il dibattito in America
Il dibattito palese della campagna elettorale quando i repubblicani dicono
L'avanzo di bilancio orrore lo vogliamo usare per tagliare le tasse è i democratici dicono l'avanzo di bilancio vogliamo usare per informare di più sul fronte della spesa sociale
Il battito serio concreto contrapposto poi ognuno la può pensare come vuole
Allora Modigliani dice Brini hanno cominciato a lavorare il loro primo paper è sul mezzo sul sul sistema americano che però era in queste condizioni
Tant'è vero che giustamente qualcuno in America detta ma se voi usate il surplus della sicurezza sociale o del bilancio pubblico per investire in Borsa capite che c'è una piccola commistione istituzionali cioè lo Stato americano
Con i fondi pubblici si mette a fare l'investitore in Borsa è ovviamente l'indice no cioè un blind trust sinfonico o veniamo a noi
Quando parlammo di questi ragionamenti con Modigliani Semprini
Modestamente fece subito notare guardate che per applicare questo nella mente l'Italia bisogna partire da un punto di fondo che in Italia il bilancio pubblico è migliorato ma è ancora in deficit
Ma soprattutto il bilancio del sistema pensionistico dell'INPS è in profondo deficit quindi tu non ce l'hai quel volano iniziale di risorse quel motorino d'avviamento che ti serve a cominciare la capitalizzazione
Allora si disse e io dissi va da dell'onirico
Pezzo del sistema italiano che è utilizzabile l'unico non c'è altro
Per fare questa transizione è il Tfr
E così nacque la proposta Modigliani Semprini sull'uso del TFR in Italia per fare la transizione dalla ripartizione alla capitalizzazione
Perché ho detto il trucco e beh perché capite che qui il tema è è cruciale
L'unica possibilità di usare il TFR in Italia in modo diverso da quello che è stato finora è nell'ambito di una riforma pensionistica che tagli e a meno della metà il peso dei contributi sociale questo è la proposta Modigliani cioè i primi al di là delle tecnicalità
Loro ci fanno vedere con dei calcoli e quindi voglio dire con una chiacchiere
Che dobbiamo passare dal trentatré per cento di contributi sociali nella ripartizione più il nove per cento a deficit e vi diciamo per essere seri dal quarantadue per cento
Allora quattordici per cento
è garantire la stessa pensione
Allora tutti hanno detto il più sciocchi limiti meno avveduti soprattutto coloro che non hanno in Italia in Europa l'antica tradizione della ragioneria e di frà Luca Pacioli perché queste sono le radici storiche
Hanno detto Hammond Modigliani dice fra i miracoli io ricordo un segretario generale di un grosso sindacato che in un dibattito televisivo disse avrei Viarengo spiega gesto miracolo
E non è messo miracolo è la potenza della formula della capitalizzazione composta tavole finanziaria di qualche secolo fa prodotte in Italia e Germania in Europa o in America ancora non è che avessero grandi doti e capacità in quel periodo
Il quattordici per cento di contributi sociali investiti è capitalizzati nell'economia nei fondi pensione ad un tasso di rendimento del cinque per cento
Dopo quarant'anni di lavoro consentono consentono di garantire la stessa pensione che non è garantita da un sistema a ripartizione che richiede il quarantadue per cento all'anno perché perché la capitalizzazione è fuori dalla demografia
Fuori dalle incertezze e sul lungo periodo quarant'anni di lavoro e anche fuori dai rischi realtà perché è vero che investire sui mercati è rischioso
Ma è rischioso se investa tre mesi a sei mesi sull'arco di quarant'anni tutti i dati dimostrano che insomma il rischio si spalma per di più loro dicono se volete proprio di minare il rischio di facciamolo swap col Tesoro e quindi a quel punto il tesoro che si assume il rischio quando il rendimento dei mercati azionari
Sta sotto il cinque per cento il Tesoro paga la differenza perché siano diventa la pensione d'annata se un povero Cristo è capitato in dieci anni di grande crisi internazionale si trova senza pensione alla fine
Quando il rendimento dei mercati è sopra il cinque per cento il Tesoro recupera e bilancia sostanzialmente la sua cosa allora
Chiudo con questa cosa del trucco del Tfr perché al di fuori di un uso del TFR per la riforma pensionistica come transizione del nel passaggio dalla ripartizione la capitalizzazione qualunque altra proposta è un trucco è un furto è uno sceicco
Ricordo soltanto che la prima idea venuta al ministro Salvi quando si parlò della proposta sul Tfr perché sono stati loro a mettere in campo il Tfr
Poi è stata turbe come sempre in Italia il padre delle proposte cretine non si trova mai però uscì la proposta nella quale il Tfr dalle imprese passava al Tesoro
Ricordiamocelo questo
Andava al Tesoro
Senta
E in un fondo speciale nel tesoro ma vaglielo a raccontare lavoratori che invece di tenere i loro soldi dentro l'azienda dove vede la faccia dell'imprenditore centra e li mettiamo nel calderone del Tesoro chissà dove va a finire
Oggi il blitz che è stato tentato in questi giorni a due elementi
Gravissimi
Uno detto e uno non detto
Quello detto è nel titolo nel nome
State molto attenti quando vi si parla di fondi integrativi
Mi stanno fregando
Per un semplice motivo perché il Tfr deve essere usato come fondo sostitutivo non integrativo
Fondo integrativo vuol dire rimane tutto così io comunque prima o poi la pensione della tolgo se la vuoi fatta la per conto tuo questo è il concetto del fondo integrativo
Con l'ipocrisia di andare a raccontare ai lavoratori normali che guadagnano due milioni e mezzo tre milioni quattro milioni al mese e dire guarda tu paghi il quarantadue per cento fra contributi e tasse per coprire le pensioni attuali
Poi paghi diretta F per tutto il resto va bene poi quando vai a fare la spesa paghi viva tutto quanto poi quel che ti resta chi fa il fondo integrativo
E veramente di una follia pura presa in giro di una iniquità assoluta perché chi può permettersi il fondo integrativo la fascia alta di reddito non la fascia media
Quindi stare molto attenti perché quando chiunque parli di fondo integrativo nasconde la fregatura cioè
Nasconde l'idea che non vuole esplicitare che tutto il resto rimane così come poi il di più tutte lo può andare investire ora
Il blitz tentato in questi giorni finché cosa consiste
Consiste nel dire
Spostiamo i fondi Tfr il TFR nel pieno né i fondi pensione
Con due elementi veramente osceni
Primo obbligatorio nei fondi chiusi almeno per cinque anni solo dopo cinque anni poi valere l'opzione di scegliti il fondo che ti pare secondo il silenzio assenso
Cioè variamente tenuto conto una legge che direbbe al lavoratore io ti prendo i soldi tuoi te li metto obbligatoriamente in un fondo
Se tu non mi dice niente io lo faccio
Poco male ma insomma è come se all'improvviso io avessi depositato dei soldi del conto corrente bancario la banca per conto suo lì José si mette a fare speculazioni in Uganda
Poi torna indietro sei abbiamo perso
E sì ma io quando vi dovete andare a fare investimenti in Uganda c'è no ma il silenzio assenso è nemica che ha contestato la tua che veramente un elemento di
Non so come chiamarlo insomma follia demagogia furberia non lo so
Ma la cosa interessante su questo chiudo
è che io metto il TFR nei fondi pensione
E non viene detto
Ma ecco comprensibile
Ma mano che cresceranno questi fondi pensione che cosa succede poi che il lavoratore vedrà crescere la sua pensioni integrativa quella che luce pagando col TFR allora tenendo ferma la contribuzione sociale per la parte pubblica ripartizione poiché emergerà
Perché c'è già il disavanzo del sistema pensionistico verranno tagliate le pensioni
Ma mano che cresce il fondo integrativo quando sarà politicamente e socialmente contabilmente ragionevole si dirà
Ma adesso tutto è una pensione di un milione al mese un milione e mezzo al mese dovuta al fondo pensione che tu hai accumulato
E allora quel diritto pensionistico di avere un'altra pensione dell'INPS di due milioni al metro porta un milione perché tu c'hai la pensione integrativa questo è l'aspetto che non viene detto
Questo è l'aspetto che non viene detto cioè l'idea di usare il TFR per fare i fondi integrativi senza dire e senza capire che l'unico modo serio è quello di fare i fondi sostitutivi cioè il progetto della transizione
Ma mano che accumulo in questo fondo pensione
I contributi sociali all'INPS passano dal trentatré al trentuno al ventinove al ventisette al venticinque chiama mano che cresce il mio fondo a capitalizzazione tu mi devi ridurre il mio contributo io la pago il contributo a fondo perduto ma che diventa a fondo perduto in quel senso serve solo per coprire finanziare la transizione
Ma se tu continui a dirmi che questi sono fondi integrativi
E non sostitutivi vuol dire che è in testa
Fra cinque anni fra dieci l'idea di dire adesso sono cresciuti i fondi integrativi possiamo tagliare le pensioni
Dopo aver fatto pagare alla gente e continuata pagare alla gente il trentatré per cento di contributi sociali più il nove per cento di IRPEF che deve andare a coprire quel deficit come abbiamo visto l'aliquota di equilibrio del quarantadue per cento
Grazie
A Tito Boeri chiederei anche di
Intervenire su alcuni aspetti alcuni profili dell'indagine che ha condotto assieme per l'Italia Guido Tabellini
Sull'indagine che abbiamo condotto circa la disponibilità alla predisposizione dei cittadini europei e italiani in particolare
Nei confronti di una riforma del welfare e anche di una riforma previdenziale perché lo accennava Emma Bonino nel suo intervento noi ci troviamo di fronte a un muro pressoché unanime
Dal sul fronte politico dispetto una a una modifica per esempio l'assetto previdenziale perché la cosa che si dice sempre o che si sente dire sempre forse tranne questa mattina e non vale penso che non si possono toccare per siamo sotto elezioni zero ma siamo davvero sicuri domanda retorica anche perché sul solo in parte pericoloso stato anticipa siamo davvero sicuri che la gente se lo così spaventate non capisco le ragioni di uno dei suoi due torna
Grazie Benedetto no in effetti pensavo proprio di parlare di questo sondaggio anche perché in convegni di questo tipo è facile essere ripetitivi devo dire tra addetti ai lavori
Ormai c'è accordò insomma sulla diagnosi sui problemi
Mi è capitato di ritrovarmi appunto a parlare con molti dei relatori oggi presenti in altre occasioni e devo dire che anche tra economisti insomma gli economisti spesso danno opinioni divergenti e consigli di politica economica divergenti ma sul nodo delle pensioni ormai c'è un accordo molto ampio diciamo quasi l'unanimità
Credo che non si trovi più nessuno che disposto a sostenere l'utilità di un sistema a ripartizione credo poi soprattutto in un caso come quello italiano nessuno sottacere i problemi e la necessità di intervenire al più presto insomma di andare oltre alle riforme fatte in questo in questo decennio
Quindi me diciamo gli interrogativi più interessanti e quelli su cui si può discutere di più riguardano il come fare le riforme piuttosto che cosa fare
E devo dire che su questo ancora non sappiamo molto ed è utile appunto andare rizzare più a fondo i problemi
Non dimentichiamo tra l'altro appunto parlando di consenso sul fatto di fare le riforme che ci sono state anche delle prese di posizione
Pensiamo per esempio anche a livello governativo che lasciavano prevedere delle riforme si sarebbero attuate che qua non sono state messe in atto
All'atto di e di avvio del governo Prodi stato insediato una commissione la commissione no free il cui rapporto conclusivo contemplava una serie di riforme che sicuramente avrebbero dovuto riequilibrare in larga misura il sistema di welfare italiano
Queste queste queste opinioni queste raccomandazioni della commissione Onofri sono rimaste lettera morta e non è un caso che ne oggi ci ritroviamo a parlare di queste cose
Come se niente fosse accaduto come se questa Commissione non fosse mai esistita quando si chiede anche agli autori di questa rapporto perché nulla è successo la risposta è un problema politico
Quindi cerchiamo di capire in che misura effettivamente è un problema politico e che tipo di problema politico
Ne abbiamo per cercare di capire questi problemi condotto un'indagine su quattro paesi europei quattro paesi europei che hanno problemi fondamentali di sostenibilità di lungo periodo dei loro sistemi pensionistici quindi l'Italia sicuramente ma anche Francia e Germania
Spagna è un'indagine che abbiamo condotto su campioni rappresentativi della popolazione di questi quattro Paesi
Non intero nel dettaglio non vi darà oltre soprattutto non non non ho preparato delle dei lucidi perché appunto pensando che fosse stato una trasmissione radiofonica mi limiterò a dare alcuni dati e quindi non a non creare asimmetrie tra chi seguici sequestrati e chi ha oggi più presente tra l'altro appunto il rapporto il rapporto completo è disponibile sul sito sul sito web della della Fondazione De Benedetti che www F. RDB punto Oronte
E quindi ecco chi è chi fosse interessato ad avere ulteriori dettagli può andare a appunto a scaricare il rapporto dalla dal sito dal sito web
Spesso ci si trova non è la prima volta che vengono condotti dei dei sondaggi sui sistemi di welfare ma tipicamente le domande poste agli interessi alla l'appunto agli intervistati era un bel tipo puoi avere più trasferimenti sociali le risposte sono abbastanza ovvio niente tutti dicono di sì
Ne abbiamo loro posto delle domande dei quesiti un po'più complessi ma reali perché abbiamo detto volete avere più prestazioni e chiaramente propagare per queste prestazioni c'è più tasse più prestazioni o meno tasse e meno prestazioni
Oppure volete sottoscrivere un'assicurazione contro la disoccupazione che vi costruito otto quindi sono tutte domande che cercano di mettere in luce i vincoli bilancia anche che stanno di fronte ai singoli cittadini e poi allo stato nel suo nel suo complesso
Il questionario era articolato in tre parti una prima parte sui sussidi di disoccupazione
Una seconda sulle pensioni e queste due parti riguardavano la forza lavoro cioè gli occupati e disoccupati
E poi c'è una terza parte su questioni di politica più generale queste domande di opzioni di politica economica più generale erano poste a tutti intervistati quindi non solo agli indaghi appunto agli appartenenti alle forze lavoro ma anche pensionati
E a chi ai giovani che non sono in cerca di un lavoro
Molto brevemente una cosa prima di entrare nel merito delle pensioni ci sono alcuni dati sui sussidi sulle domande su sussidi di disoccupazione che mi sembrano importanti da raccontare anche perché si legano a iniziative su cui appunto la lista Bonino è stato particolarmente attiva referendum sull'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Le risposte che l'abbiamo tenuto sulla le domande sui sussidi di disoccupazione mostrano l'iniquità dei regimi di protezione dell'impiego esistenti nel nostro Paese e molto no anche che sono possibili delle riforme che oggi potrebbero raccogliere la maggioranza nel nostro Paese riforme dei regimi di protezione dell'impiego dell'istituzione del mercato del lavoro negli individui chiedevamo se erano disposti a sottoscrivere delle assicurazioni contro la disoccupazione assicurazioni che potevano fornire al beneficiario
Un una compensazione del proprio del reddito perso a seguito della perdita del posto di lavoro e con un particolare lo schema che noi proponevamo agli intervistati e disoccupati prevedeva rimpiazzo di circa settanta per cento del reddito del lavoratore precedente alla perdita del posto di lavoro per un anno
Abbiamo notato questa cosa in in primo luogo che appunto vi è una fortissima componente dalla forza lavoro questo è una cosa che peraltro si sapeva per larga parte già che non è è coperta non solo dai regimi di protezione dell'impiego cioè l'articolo diciotto oggi copre una fascia di lavoratori che è diventata minoritaria quindi la protezione forte quanto rischio disoccupazione ormai riguarda un una una componente minoritaria della della forza lavoro
Ma anche che vi è fuori da questa componente minoritaria una fortissima domanda di protezione sociale ne abbiamo che tra i disoccupati le persone che oggi non sono coperte dei sussidi di disoccupazione vi è la disponibilità a pagare dal cinque al sei fino al sette per cento del proprio salario per sottoscrivere un'assicurazione del tipo di quella che lui formulavo prima cosa significa questo significa che il nostro sistema è iniquo perché protegge
Pochi sempre meno e chi protegge
Ed è proteggendo questi pochi lascia fuori una fascia maggioritaria di lavoratori che non ha oggi di fronte a sé alcun tipo di assicurazione contro la perdita del posto di lavoro quindi non ha la protezione forte quella garantito allo Statuto dei lavoratori non ha neanche la protezione di mercato fornita dai sussidi di disoccupazione
Questo ci dice tra l'altro che possibile uno scambio è possibile una riforma una riforma che preveda un'estensione del grado di copertura dei sussidi di disoccupazione che faccia sì che i disoccupati
Quelli che hanno Brady esperienze di lavoro ma sappiamo che oggi chi entra nel mondo del lavoro a di fronte a sé un mondo che prevede esperienze lavorative Brevi frequenti anche episodi di non occupazione che per che possano coprire queste fasce di lavoratori
E che
Preveda meno protezione forte della della di quella garantita oggi dello Statuto dei lavoratori quindi su questa base possibile uno scambio
Quindi riforme intelligenti dei regimi di protezione dell'impiego dovrebbero proprio agire su questo su questo compromesso che esiste e che si vede sia a livello individuale sia a livello aggregato se noi guardiamo ai diversi Paesi notiamo che i Paesi tendono ad essere allineati su diversi punti di uno scambio possibile tra copertura contro rischio disoccupazione fornita dal mercato
E dal mercato nel senso che e favorevole alla mobilità del lavoro c'è sussidi di disoccupazione invece la copertura e la protezione forte garantita del regime di protezione dell'impiego quindi è possibile fare questa riforma è possibile
Riformare in regime di protezione dell'impiego nel nostro Paese a ridurre i costi e licenziamenti
Ampliando il raggio di copertura dei soci disoccupazione quindi bisogna far sì che appunto questi nuovi lavori siano coperti dei sussidi
Di disoccupazione e che invece chi oggi è già protetto del regime di protezione dell'impiego forte dall'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori abbia di fronte a sé anche dei sussidi meno generosi di quelli attuali oggi tutto appannaggio esclusivo di queste fasce di lavoratori
Bisogna redistribuire queste forme di assicurazione
E faceva in questo modo si troverebbe il consenso per riformare l'istruzione del mercato del lavoro
Questo è un'indicazione importante anche alla luce dei referendum dei risultati del referendum sull'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori è possibile fare queste riforme non è vero che non è che non si può più parlare che c'è una maggioranza contraria il nostro sondaggio mostra che è possibile ma bisogna farlo in modo intelligente
Passiamo alle pensioni
Sulle pensioni ne abbiamo posto diversi tipi di quesiti
Vi racconto di due in particolare un soprattutto perché sono molto vicini alle proposte che abbiamo discusso sia la proposta Modigliani e centrini che la proposta Castellino
Castellino Fornero noi proponevamo agli interviste uno scambio meno contributi
Meno pensioni vi leggo il testo il quid quesito
Supponga che da oggi le si offre la possibilità di ridurre del cinquanta per cento i contributi che versa all'INPS ad esempio invece di versare il trenta per cento del salario verserà il quindici per cento
Ricevendo tale somma in busta paga
Poi abbiamo fatto delle altre proposte in cui formula l'amo invece questo diversamente proponevamo all'individuo di versare diciamo che questo questa parte Veronesi sarebbe stata versata su dei fondi pensione
Tuttavia da pensionato qui appunto al l'aspetto meno pensioni da pensionato riceverà una pensione ridotta come se avesse lavorato al cinquanta per cento del suo salario da oggi in poi
Accetterebbe questo scambio
Bene noi abbiamo riscontrato di fronte ad una domanda di questo tipo un profilo delle risposte che chiaramente riflette una divisione di tipo generazionale molto forte
Cioè tra le persone che hanno meno di trentacinque anni di età ne troviamo una larghissima maggioranza favorevole ad uno scambio di questo tipo
Tra le persone che hanno trentacinque del settanta per cento tra le persone che hanno tutta trentacinque quarantaquattro anni di età
Invece la sia sempre la maggioranza ma questa maggioranza tende a diminuire tra le persone che hanno più di quarantacinque anni di età invece abbiamo una maggioranza di contraria ad un'opzione di questo tipo
Questo ci dice che è possibile effettivamente proporre uno scambio di questo tipo soprattutto al ai più giovani
E che è uno scambio di questo tipo viene percepito come qualche cosa di vantaggio sul per i più giovani perché chiaramente da la possibilità ai più giovani di compensare il fatto che hanno ormai un regime pensionistico pubblico che offre loro dei rendimenti
Che diventato molto meno generoso di quello delle generazioni precedenti con i rendimenti che viene loro offerto da capitale gestito abbiamo proposto altre varianti di questa domanda una variante proponeva il fatto che anziché ricevere queste somme in busta paga
Queste somme sarebbero state versate obbligatoriamente ai fondi pensione però fondi pensione scelti dal lavoratore non nascenti da altri
E notiamo che quando abbiamo notato che quando appunto si prevedeva il fatto che questo fondi sarebbero stati versati
Obbligatoriamente alla maggioranza di persone falda nella percentuali persone favorevoli a questa ipotesi tendeva ad aumentare quindi viene visto positivamente il fatto che vi sia un vincolo al versamento di questi minori contributi in in fondi pensioni Candy abbastanza incoraggiante anche rispetto all'ipotesi di cui ieri di cui ci parlava appunto la c'è primi alla proposta Modigliani fatto di viene apprezzato il fatto di poter avere dei rendimenti migliori ma si ritiene importante che comunque queste somme vengano destinate alla previdenza alla previdenza integrativa tra l'altro anche nell'ipotesi di SDI libera scelta
La stragrande maggioranza dei il del degli intervistati si diceva che queste somme che sarebbero state poi le avrebbe che avrebbero ricevuto in busta paga sarebbero poi state destinate ad accantonamenti per la vecchiaia quindi questo è coerente con la risposta cioè sia abbiamo anche proposto degli scambi ancora più che prevedevano il fatto che gli individui
Di fronte una parte di questi contributi in cui questa questa formula diretti di uscita dal sistema del sistema pensionistico pubblico contemplasse anche il fatto per il queste generazione di farsi carico di parte dei costi della transizione in particolare in questo caso il quesito era posto in modo tale da dire
Voi recita da oggi in poi contribuì elette il cinquanta per cento in meno del del del vostro salario al sistema pensionistico pubblico
E quando andrà a te andrete in pensione la vostra pensione di verrà ridotta non del come se aveste il contribuito il cinquanta per cento in meno da oggi in poi ma addirittura del cinquantacinque del sessanta per cento in meno
L'idea è quella che siccome c'è un costo della transizione siamo in un sistema a ripartizione per cui gli attuali lavoratori devono pagare per gli attuali pensionati e c'è un problema di sostenere questo questo questo costo della transizione sul genere su diverse generazioni e anche di fronte all'ipotesi di questo tipo che sicuramente più penalizzanti di quella che vi ho raccontato in precedenza ne trovavamo tra le generazioni più giovani una una un consenso superiore a qualsiasi nostra perché avevamo anche dell'appunto tra i tra i più giovani conteniamo ad avere una maggioranza di persone favorevoli e questo ci dice che ipotesi come quelle contemplate per esempio dalla proposta
Castellino Fornero dire fuoriuscita dal sistema pubblico in cui si alleggeriscono i contributi ieri
Chiaramente al tempo stesso si alleggeriscono anche le prestazioni e le prestazioni pensionistiche sono sembrerebbero politicamente sembrerebbero politicamente fattibile chiaramente si tratta di spalmare questi costi della transizione su un arco di generazioni piuttosto piuttosto ampio
Passo alle domande vice su opzioni di politica più generale che venivano rivolte a tutti i cittadini qui erano due le domande che venivano poste la prima contemplava appunto un quesito circa la perdita di dimensioni dello stato sociale la domanda era questa secondo lei lo Stato dovrebbe ridurre tasse e contributi obbligatori riducendo pensioni trasferimenti alle famiglie
Secondo ipotesi seconda opzione mantenere le tasse i contributi ai livelli attuali
Terza opzione aumentare pensioni e trasferimenti alle famiglie aumentando le tasse e i contributi
A chi sosteneva l'opportunità di mantenere le tasse e i contributi delle attuali veniva poi posto una seconda domanda circa la distribuzione di questa della spesa sociale
Contro la domanda era la seguente in questo caso secondo lei lo Stato dovrebbe dare più risorse ai pensionati e meno ai giovani e disoccupati oppure seconda ipotesi dare meno risorse pensionati più giovani e disoccupati terza opzione mantenere tutto com'è adesso combinando le due risposte
Se prendendo quelli che alla prima domanda dichiarano di volere ridurre tasse e prestazioni ai trasferimenti e quelli che nella seconda domanda quindi a parità di spesa diciamo e di tasse
Propendono per una distribuzione a favore dei giovani disoccupati si ottiene pure la percentuale di intervistati di popolazione dello spot del campione rappresentativo che è favorevole ad una riduzione della spesa pensionistica riduzione che può essere raggiunta
Sia attraverso la riduzione delle dimensioni dello stato sociale sia attraverso il riequilibrio della spesa sociale
Ebbene noi notiamo che in Italia a differenza degli altri Paesi europei degli altri paesi in cui l'abbiamo condotto l'indagine sia una maggioranza di persone che sono favorevole alla riduzione dalla spesa pensionistica
Secondo appunto il nostro sondaggio si avrebbe più del sessanta per cento di intervistati che sono favorevoli a questa opzione tolto questo conferma i risultati di un'indagine precedente che ne avevamo condotto solo sul caso sul caso italiano quindi è di conforto anche e sembrano dei risultati abbastanza
Ma sfida attendibilità questo da questo punto di vista chiaramente ripeti sondaggi non sono un'elezione ma dimostrano il fatto che vi sono delle maggioranze in Italia disponibile a delle riforme importanti del dello stato sociale di più che questa supporto e più forte in Italia che in altri Paesi europei
Può essere perché appunto lo stato sociale particolarmente inique diviene particolarmente percepito come tale
Può essere perché i cittadini italiani mostrano di essere relativamente bene informati su alcuni problemi dello stato sociale presenta differenze degli spagnoli che sotto stimano
Fortemente i costi dello stato sociale e soprattutto che sono eccessivamente ottimistici rispetto al futuro i cittadini italiani sono pessimisti è abbastanza consapevoli dei costi dello stato sociale
Quindi se noi crediamo ai risultati di questo sondaggio ci rendiamo conto che i problemi politici da cui sono partito questi vincoli politici cui si sente sempre a parlare quando si dice perché non si fanno le riforme il problema è politico
Sarebbero principalmente dei problemi di rappresentanze più che di maggioranza delle rappresentanze distorte
Ecco prima le punta Emma Bonino parlava del del sindacati sono molto d'accordo con la con quel quanto diceva ma riguardo al fatto che e il sindacato oggi fa il suo mestiere in quanto rappresenta certe fasce di lavoratori e non altre
Anche questa è una cosa che l'abbiamo studiato con l'aiuto del nostro sondaggio non chiedevamo una delle domande la sede per saranno iscritte al sindacato
Ebbene se noi proviamo a guardare la distribuzione di chi è scritta sindacato e di chi non è scritta sindacato sui quesiti che mi ponevo prima notiamo in effetti che chi è iscritto al sindacato tende a essere sull'atto diciamo della conservazione dello status quo
Su tutti in poi quesiti che riceviamo riassunti in precedenza
Tuttavia se noi controlliamo per le caratteristiche individuali ci andiamo a guardare più a fondo per esempio studiamo la distribuzione per fasce di età omogenei
Vediamo che questa discriminante tra chi è scritto a sindacati e chi enorme cessa sparisce cosa vuol dire vuol dire che non è tanto il fatto di essere iscritti a sindacati in quanto tale che modifica unire le posizioni che crea una divisione nell'elettorato quanto il fatto che oggi chi è iscritto al sindacato sono quelli che per ragioni di età di reddito di posizione sul mercato del lavoro si oppongono a queste riforme quindi il sindacato e contro le riforme non tanto per delle posizioni ideologiche che provengono dal fatto di essere membro del sindacato ma per il fatto che si è più vecchi noi sapevamo già questo era era era era era che si sapeva era già conosciuto il fatto che oggi più del cinquanta per cento iscritti sindacato sono pensionati nostro sondaggio mostra anche altre cose che non sono invece notte perché i dati sulla distribuzione per facilità descritte sindacato non sono resi pubblici abbiamo posto queste domande conto risalto al fatto che oggi chi ha meno di trentacinque anni nel sindacato tra il dieci e il quindici per cento quindi tenete conto che non è un caso che conti così poco nelle condizioni dei e dei sindacati quindi dicevo è un problema di rappresentanza se è un problema di rappresentanza e allora io credo che bisogna riflettere quindi essendo ad un'iniziativa politica vorrei appunto proporre uno come tema anche di discussione il perché oggi nel nostro Paese manchino nonostante l'attualità di formazioni politiche che esistano in Italia
Un movimento trasversale anche che sia che che che che prenda le partite dei giovani oggi ma anche una rappresentanza dei giovani nel nostro Paese in altri Paesi in parte esiste perché in Germania i Verdi hanno assunto questo ruolo
Se oggi Schroeder porta avanti con determinazione la battaglia delle pensioni e in parte anche perché ha dietro il alle spalle che inglesi i Verdi che spingono molto in questa in questa in questa direzione note venisse in Germania secondo nostro sondaggio supporto riforma del welfare è minore che in Italia
Eppure mi sembra che il il governo attuale AN in Germania si è impegnato molto molto molto fortemente su questa strada con ostacoli forti ma comunque impegnato e credo che una delle ragioni che c'è qualcuno che rappresenta almeno in parte queste istanze dei più giovani quindi oggi i giovani su molti problemi la pensano diversamente degli anziani credo che interpretare questo conflitto intergenerazionale
Sia molto importante e bisognerebbe appunto che qualcuno si prendesse carico di queste stanze offrisse una rappresentanza dei ai giovani c'è forse un vantaggio nel fatto di avere una campagna elettorale molto lunga che quello che appunto questi temi possono essere posti all'attenzione ed è molto importante far parlare di questi temi né ci rendiamo conto nostro sondaggio che chi è il più informato sui costi del sistema pensionistico più a favore delle riforme quindi la maga aumentare la consapevolezza dei costi del sistema attuale qualche cosa che dire
E grande aiuto per la riforma ecco su questo solo su questo aspetto io mi permetto di dissentire su una cosa detta da da Baldassarri prima io sono invece crede chiamare quello sul che fare un blitz ed una ed una forzatura a mio giudizio è sbagliato perché io credo che le riforme bisogna bisogna farle quando se ne aprono l'opportunità è una riforma come quella del TFR e qualche cosa di molto importante
Dare la possibilità ai lavoratori di investire i propri risparmi in fondi
Di previdenza integrativa
E molto importante che si sono perfettamente d'accordo con lui sul fatto che non bisogna fermarsi al TFR ma bisogna poi andare alla decontribuzione quindi perseguire quelle
Quelle proposte che
Appunto ne abbiamo posto non a caso gli intervistati cioè ridurre i contributi al al alla all'all'INPS e dare la possibilità ai lavoratori di investire queste somme quindi perché è l'unico modo per far veramente decollare la previdenza integrativa al nostro Paese
Io ritengo che far partire subito smobilizzare il TFR sarebbe un segnale molto importante
E darebbe molto ancora più sostegno ad una riforma pensionistica futura perché permetterebbe immediatamente lavoratore di poter misurare le differenze tre rendimenti che viene loro offerto oggi dal sistema
Pubblico con quelli che potrebbero ottenere dal capitale gestite questo è qualche cosa che dati e di grande sostegno alla alle riforme uno deve avere la piena consapevolezza dei costi del sistema pensionistico pubblico e questi costi si trasmettono soltanto in quanto ognuno versa ogni mese della propria busta paga all'INPS ma anche nel mancati rendimenti che non può temere dove di mobilizzare queste somme attraverso il capitale gestito e perché questa consapevolezza si crei è importante che ai lavoratori venga data immediatamente la possibilità di partecipare e di ricevere dei rendimenti da capitale gestito sotto forma appunto di fondi pensione per cui possiamo discutere dei dettagli sul fatto sono d'accordissimo che il trattamento attribuito ai ai fondi chiusi è sbagliato tra l'altro è qualcosa che che impedisce il decollo di queste forme di previdenza integrativa perché i giovani e ho già bisogno di diversificare hanno bisogno di diversificare i propri investimenti modo diverso di quanto lo facciamo gli anziani ci sono tante ragioni per dirlo
Ma è importante io credo oggi sta Sensi smobilizzato se TFR se questa riforma andasse in porto e non si perdesse ulteriore tempo sarebbe una cosa a mio giudizio molto positiva perché permetterebbe di di creare aumentare questa consapevolezza e quindi supporto alle riforme ultima cosa ecco credo che quindi chi si impegna oggi a far discutere in questa lunga campagna elettorale del tema delle pensioni
E obbligare diciamo anche lei gli schieramenti principali a dire cosa fanno fa una un compito punto rispondo ad un quesito generalizzato
Perché se vi dicevo prima che sulle riforme c'è una divisione di tipo intergenerazionale
E i giovani tendono a pensarla diversamente dagli anziani quanto al futuro il pessimismo è generale tanto di anziani quanti giovani sono pessimisti rispetto al futuro rispetto al futuro del sistema previdenziale
L'ottanta per cento degli italiani ritiene che nei prossimi dieci quindici anni ci sarà una crisi del sistema pensionistico che stiate Cisco come con l'attuale non sia in grado di sostenere di mantenere le proprie promesse che quindi si renderanno necessarie altre riforme questo dice qualcosa circa oggi fa politica dice che il non detto può essere peggio del Battle perché non detto lascia aperta qualsiasi congettura su quello che avverrà quindi credo che chi oggi obbliga agli schieramenti a misurarsi a dire cosa pensano di fare sulle pensioni
E diamo anche una risposta a questi questi elettori grazie
Così dunque lei professore Tito Boeri il ventotto novembre due mila e al convegno organizzato dalla lista Bonino a Roma
E dal tema pensioni una bomba ad orologeria più mercato e meno Stato nella previdenza una riforma necessaria urgente doverosa
Che discutiamo adesso l'intervento conclusivo di Marco Pannella
Direi che forse due o tre o quattro cinque anni fa si sarebbe proposto perse nettezza oltre che per l'eleganza davo per moderazione
Piuttosto il tema è una mina vagante le pensioni una mina vagante
Oggi mi pare che siete tutti d'accordo che è una bomba do orologeria
Sui tempi
Ormai di questa orologeria scartata avete delle differenze di valutazione
A crescere
Ma la neutralizzazione della bomba nell'oggi ecco l'ultimo intervento mi pare quantomai appropriato mi pare
Appartenga
Dicevo sia stata e sia in un modo patente delegato dalla scienza economica
Alla politica alla burocrazia politica in modo totale
Cosa intendo dire
Sono ormai molti molti molti anni che ma alcuni di noi io personalmente dall'ottantacinque che facevo senza sapere nulla comunque sempre però comizi di ore a Bologna in piazza Maggiore di ore ci sono
In cui denunciamo il fatto che ha la pensione era stato una grande conquista sociale
Ma la pensione obbligatoria comunque riveniva un elemento pericoloso in un mondo nel quale la terza età veniva configurata come una età
Socialmente non utile individualmente forse nemmeno da desiderare
In più appunto l'obbligo della pensione denunciavamo allora l'obbligo della pensione
Se con data appunto della pensione d'anzianità seconda cadere le gela le norme dal sindacato e da tutti quanti
Aveva un costo manifestamente sociale ma costituiva un assurdo dicevo allora arriviamo a vivere ottant'anni avevamo una pensione di vecchiaia conquista sociale
E lo diceva la gente che seguiva attenta direi d'accordo
No
Voi abbiente una pensione di vecchiaia nostra grande conquista adesso diventa l'obbligo di pensione sapendo che spiegheremo al di là della pensione vent'anni quindici anni e anche diciamo nelle proiezioni sul due mila quaranta o due mila trenta al regime o no abbiamo messo per esempio la variazione per una persona preannunciata della retta
Me dell'età media di vita d'allora novantatré anni novantacinque
Ecco e poi con un'accelerazione ma perché anche questo ne continuiamo a discutere allora
La bomba a orologeria in realtà scattata cioè non c'è un sistema di bombe orologeria che sono scattate contemporaneamente alla Dini cioè due camini parallele c'è da Dini con i suoi tempi c'è quello che accade costantemente cosa accade costantemente io ho votato a favore contro tutti
Della Finanziaria di Amato del novantadue novantatré controllori dicevo agli altri al tubo Lonate dei e avemmo lì un Parlamento splendido il miglior Parlamento della Repubblica italiana per i partiti erano tutti terrorizzati
No da Tangentopoli e si ebbe il coraggio di misure di grande impopolarità cessando finalmente di essere antipopolari nella loro economi
Con piove votammo per votammo ancora
La Finanziaria Ciampi
Con critiche maggiori perché ci sembrava una frenata
Inutile o non necessaria dopo l'avvio dato dal governo Amato
Ho noi abbiamo votato contro la Finanziaria Berlusconi
Perché una notte a lettere
Deboli pubblicato Dini e Berlusconi spaventati
Dalla sinistra sociale la sinistra politica della sinistra intellettuale dalla finestra scientifica hanno mollato
La finanziaria che affrontarla nei tempi nei termini suggeriti già allora
Da Modigliani e da tutti non solo dal del silos da Modigliani
Già accennati da De Benedetti da Michele Salvati ma in realtà di già col Fondo monetario complessa e via dicendo che si erano già accordati
E quindi che a livello accademico più o meno queste cose di già quando c'erano di Valderice venali oltre corsi accademici questo di già veniva registrato e diffuso da allora sono passati gli anni di fronte ai continuano a passare
è accaduta una cosa però che interverrà caduto il governo Berlusconi sulle pensioni
Finalmente sul Corriere della Sera e venne una lettera ufficiale di Franco Modigliani Michele Salvati Paolo sì dicendo che Prodi che bisognava che il nuovo governo trova la sinistra e ha fornito vede la democrazia non è facile parla di battute dovevano fare quello che i fascisti erano state i progetti intendiamo liberiste d'altro ma verrà
Sarebbe dei derivati
Venne fuori venne fuori quella letterina in prima pagina del Corriere della Sera
Mo'coro uscì fuori di comporre vendere non potevate
Mandarla opere sieda pubblicarla avendo il coraggio di essere complici le per dieci giorni impopolari per non essere antipopolare
Perché alle ferite del mattino
No questi non molla però io stavo Palazzo Chigi quella la notte prima insomma che non va però su questo avevo intuito
Da allora abbiamo avuto quello che abbiamo e oggi
Accade un'altra cosa
In quel Santissimo momento felice del governo Berlusconi in cui per la prima volta nel nostro Paese il Presidente del Consiglio la presa pernacchie da tutti la stampa tutti quanti ritardi né mai stata libero in quel momento i magistrati dicevano che era un criminale
I giornali dicevano le sue gaffe professore tutto quanto per quello che sappiamo benissimo passato in quel periodo però se Franco Modigliani di un'Italia dice alcune cose e velocità di Genova quadro di Bologna chirurghi chi lo sa
I giornali quali ostaggio dal vostro lavoro a Madama molto meno di allora
Siamo d'accordo ma molto molto cioè la circolazione della scienza e e della intellettualità siamo ricerca liberale siamo quello che c'è la tradizione no
E Alberto Rossi sarebbe implicato oggi va be'impiccato credo
Sarebbe indicato nel Baltico dappertutto come il fascista principe in nemico principe liberista selvaggio no
Sicuramente Bertinotti e lo dice svolge nel linguaggio comune non ci sentivamo perché liberali di sinistra di sinistra liberale
Eravamo accusati di essere peggio dei fascisti come Shell accusata dagli anni Trenta
Il socialdemocratici ed essere peggio dei fascisti e i Rosselli diretta del peggio dei fascisti tutte cose documentate ebbene a questo punto siamo arrivati in una situazione della quale siamo nel due mila e uno
Il due mila e tre invece Dini fino al vanta la gobba comincia forse va poi supera tutto e abbiamo ma quello che il professor Boeri oggi Cerri Reed dimostrato quello che noi come radicale imponendo un intuiva voce guidato in questi anni non siamo dei democratici stessa Piaggio momenti della storia nel quale il gioco democratico diverse può portare nell'immediato a cose tremende
Ma proprio conoscendo la realtà italiana noi abbiamo puntato sulla democrazia
No al massimo sulla gente del ecco Demos creato in Italia abbiamo Bur creato ma non è un insulto è un'individuazione che facciamo nel democratico sulla circolazione delle élite di buona memoria un parere tomo scuole e altre cose bene o male qualcosa che c'è
Nella realtà burocratiche
Credo schiacciate ed è una struttura da studiare di per sé quale tutto è il partito unico come modello cioè si moltiplica per dieci ma quello è è pubblico ed è stato senza capitalizzazione
E capitalizzazione diffamato e quindi si ripercuote poi anche in altri settori le fondazioni italiane come stanno venendo fuori tutto quello che ci conoscevamo allora per fare fuori un trattino di conseguenze prima cosa
Non essendoci Berlusconi ancor
Essendoci incombente il pericolo di nuovo del Berlusconi di oggi
Berlusconi del novantaquattro era praticato io
Ero buon profeta dicendo scusate
Che questo destra sia un pericolo per i prossimi sei mesi da ridere
Che sia un pericolo per il prossimo anno si è il rischio che questi abbiano il coraggio di fare quello che la scienza ci chiede rosa
Che gli organismi internazionali ci chiederà e che la gente pronto ad accertare
Contro appunto il molo della trimurti del Bureau della burocrazia
Deve produrre un burocratizzazione della vita sociale la verità scientifica della scelta politica in quel momento adesso cordata se viene Berlusconi oggi se la un'altra cosa Berlusconi del novantaquattro il terzo Stato che allora poteva essere Espresso come alternativa dei ceti emergenti dei commercianti di bordo
Dei degli savoiardi influenzati da Calvino ed errori se anche di di di di e Ginevra ed altro allora era possibile appunto pensare perché oggi abbiamo delegato di fatto l'apposito la necessità di multare per lasciare spazio alle vostre proposte quali che esse siano ma che non Moyano nel caffè che non muoiono nelle dichiarazioni dei congressi
Che non vogliono le dichiarazioni di D'Alema che è giusta ma che un mese dopo sicuro che non sono affatto vuol dire innanzitutto B augurarvi la conclusione è questa una conclusione
E che chi ha la Sapienza spero
Del sapere
Chi ha la moralità della ricerca delle invenzione percorre tende
Scientifiche sul piano dell'economia per io credo che deve sottrarsi pena pena il disastro per la scienza del per la vita e per la politica dalla organizzazione la divisione tagliolini spiega Ford Ka
Del lavoro delle classi dirigenti
Voi
Ma insomma voglio dire lo scranno di come radicali abbiamo avuto
Ritorno su quella parte
Sen dall'altra
Che hanno scritto delle cose sui referendum radicali entrando nel merito Amerigo scandalosa
Ma se la Sapienza avete detto una cosa del genere ma insomma
Avrebbero sospettato delle peggiori esattamente io ho trascritto
Questi referendum che si erano fatti votare o no costituiscono il quinto elemento tutto dello scrittore costituiscono un punto insuperabile attraverso il quale deve passare
La scelta politica economica italiana
Perché straniero non capisce nulla può darsi
Serve grosso modo ha detto questo ecco l'altro giorno ho sentito Franco voglia a radio radicale nel quale diciamo dopo storie psicologiche succedono insomma hanno i giovanissimi al punto cioè novanta degli ottantenni ottant'anni bel c'è in effetti questo intendersi come ci si intendeva malgrado tutto malgrado le differenze di scuola quando c'è sto Rossi e Franco Modigliani
C'erano gli altri con la differenza però all'addio allora adesso però e questo
Bene si dimostra Luís con i suoi bellissimi studi sociologi esce non economici
Le banche invece vogliamo allora
Che
Il terzo Stato
Che in Ongaro infittisce sono grande maggioranza numerica
In tutte le generazioni
Ma soprattutto nelle generazioni che vanno dai quarantacinque mi verso i più giovani che tutti quanti e sono in sintonia con le vostre e nostre proposte
Quando Noè
Osama proporre
Quella sul pensioni di anzianità
I sondaggi sono stati unanimi credo che Giuliano manco ci
Il settanta per cento degli italiani altro che il punto di contingenza il trentadue per cento antica aveva capito non si sa come per chi gli aveva spiegato
Ma aveva capito che quella era una cosa da fare
Cinquantasette Nicola Bardelle
Tutto qua ma d'altra parte invece da meravigliarsi a Chiasso
Allungano al settantatré per cento stabiliscono che dire no ad abbassare dai sessantacinque sessantadue va dove stanno in un altro possiamo lo stesso tipo di società ormai e quindi a questo punto però Boeri fa quegli studi Onofri faceva quegli stupidi che sappiamo voi elevate come dire il vostro lavoro diveniva patrimonio sociale
Quando c'era la destra incombente
No oggi di nuovo lavoro accademico uscire
In America si ma qui ricordate
Io ogni tanto devo informarmi quand'è l'ultima volta che Franco voglia venuto per quando verrà la prossima volta
Allora era preannunciato né interviste telefoniche in prima pagina abituali
E questo Pennisi
Forma penso dovrebbe formare il come Elena forma alcune cose d'altra parte prego
King sente questo nostro convegno stamattina è un'aberrazione che sia i radicali
E che sia radio radicale www radio radicale e ti eccetera che lo terranno in altra a disposizione di tutti domani dopodomani o forse si farà anche un'edizione in inglese perché è possibile questo farlo no sul piano proprio di di internet tutto il lavoro
Allora io son d'accordo qualche quando dici le riforme sono lente lo dico sempre ai miei compagni lo sanno la rivoluzione nel senso non violento nel senso astrofisico del parola dunque la politica è un millimetro al giorno da subito nella direzione giusta
E non ci siamo sempre mossi ma questa direzione giusta Alba marcata per l'Unione
Allora se tutti i le vostre analisi
Dimostrano che in fondo la gente famosa ma le categorie le fasce di età sociale Boeri sono mature perché senza ancora nessuna guida con diciamo il potere
Mel massmediatico invece su conservatore
Già hanno capito e sono per la riforma
Va be'la parte
Quasi l'unanimità di quello che possiamo chiamare la scienza economica
Anche essa
Coincide col sentimento con la vox populi per una volta
Per una volta ebbene perché non passare all'azione
Si è detto l'opposizione poi si è prossima chi dell'opposizione
E il quale opposizione quanti via del terreno ad Antony
All'opposizione domani alla maggioranza Cofferati
Dalla maggioranza all'opposizione
Poi la UIL e altro quali sono le prospettive quindi io le mie conclusioni sono seriamente come
Noi riteniamo per esempio dico con molta franchezza con molta durezza
Io credo che in Italia non si possa fare e non si debba fare
L'economia dei radicali del movimento radicale lo dico convinto che appunto al periodico dodici o ad altri oggi proprio rispetto ai temi che stiamo discutendo
Se siamo venti trenta in Parlamento se ci fossimo stati
Qual è il dubbio
A causa di una volta in quattro tutti lo ricordano oggi regolarmente le nostre proposte erano suffragate da ottocento mila firme raccolte autenticate col sistema dei media in media italiani
Il professor Mario Baldassarri certo con un tono l'angolazione che non è la sua ma mi pare che nessuno
Si adonti dei termini costui costantemente quello dice che sembra quasi un radicale questo è tutto di quel tono truffa questo è una menzogna questo inganno perché un'apparenza
Però grandi contestazioni poi delle cose che qualifica in questo modo così pesante
Non ci sono e succede come al solito ne abbiamo avuto sempre l'anno scorso contro la Confindustria
Un comunicato perché bisogna queste cose dirle chiaramente
Una sera un comunicato imprudente sbagliato viene diffuso il nove dicembre l'indomani mattina stava per essere ritirato per una volta Cofferati è stato imprudente ha sparato contro quel comunicato riceve che la Confindustria avrebbe appoggiato
Il referendum
Grazie quella la cosa è una fuori poi dopodiché manco sull'articolo diciotto si sono mossi se non quando gli abbiamo conquistato qualche spazio televisivo
Per venire a dire due parole
Mentre tutto il resto lo sappiamo quindi a questo punto io credo che il sentimento popolare l'istinto di conservazione forse del popolo europeo
Le misure in cui siamo europei anche noi
Del popolo italiano anche l'insegnamento la sapienza che malgrado tutto per vie carsiche la scienza e la riflessione ma anche l'Accademia d'un tempo no si è riuscita
Riuscita ad animarci
Credo che non è sapremmo bene
Nella prossima legislatura subito
Creare dei fatti voglio dire in Parlamento il nuovo
E infatti dalla Confindustria
A dire tutti non c'è nessuno che abbia il coraggio di dire bella bella legge elettorale italiano essendo quello che essendo chiaro che Berlusconi e il leader dei quaranta partiti
è proporzionale a a carattere pubblico definanziamento
Queste cose già più tremontiana che Martini ha no quelli che vengono fuori non si capisce bene
E bisogna cautelarsi contro i rischi
Fondo chi vota tipologia ha un problema di garantirsi un po'de di rischi decisa ci sono e che magari col rischio di impresa che occorre che occorre correre chi vota Ulivo dallo stesso
Bene noi abbiamo chiesto che venisse difesa
Senza infingimenti senza ipocrisie la funzione radicale la necessità che i radicali non vennero trovati
Non possono scrivere sulle Sole ventiquattro Ore in nessun posto non possono parlare di economia no posso semplicemente
Come dire e cercare di spartire attraverso Radio Radicale
La vostra sapienza il vostro sapere la vostra parola che altrimenti non circola in Italia dall'alto e di docenti che non circola negli poi devono degli studenti e più facile
Che li raggiunga magari radio radicale con le lepri che magari notturne che le ore in cui potrebbe fare lezione con quelli che ci vengono tutto qui quindi le conclusioni sono
Non disperate sono precise rivendico da hanno il dovere di dire che passa attraverso la cruna d'ago del partito radicale delle liste radicale
Una garanzia
è una speranza che le cose possono continuare in un modo diverso da come stanno andando lo credo e credo che non sia una visione settaria
Sia la convenzione abbastanza oggettiva vi chiedo scusa ma vi dovevo questo franchezza grazie
Grazie
E con questo intervento di Marco Pannella da dal ventotto novembre due mila pronunciato durante un convegno organizzato dalla lista Bonino a Roma sul tema della riforma delle pensioni termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio