Intervista al vicepresidente del CSM Nicola Mancino sul rischio di una paralisi del Consiglio Superiore della Magistratura

Evitare un vero e proprio ingorgo nell'attività del Consiglio Superiore della Magistratura messi a dura prova dagli effetti della riforma Castelli
è l'obiettivo di Nicola Mancino che al suo secondo plenum da vicepresidente dell'organo di autogoverno della magistratura ha voluto lanciare un appello al governo per scongiurare
Il rischio di e paralisi a palazzo dei marescialli una comunicazione ai consiglieri in apertura di assemblea nell'aula bacile poi un incontro con la stampa per nel chiarire i punti più critici della situazione in particolare i trasferimenti ed azione disciplinare
Illustrati anche alla Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Si teme si legge nella comunicazione di Mancino al plenum una situazione di blocco dei procedimenti riguardanti la mobilità orizzontale e verticale cioè dei trasferimenti dei magistrati
Con gravi ricadute anche sul conferimento degli incarichi direttivi e semidirettivi una considerevole aumento è previsto anche per i procedimenti disciplinari data l'obbligatorietà dell'azione per il procuratore generale la la concessione della sezione disciplinare ha dichiarato Mancino in assenza di strumenti regolamentari e di una adeguata normativa transitoria potrà determinare la paradosso della sottoposizione a procedimento di un gran numero di magistrati
Anche né per fatti di non particolare rilievo e di una sorta di impropria Amnistia e di sostanziale impunità invece per le ipotesi più gravi essendo una così elevato numero di procedimenti non gestibile negli stretti termini di decadenza previsti dalla nuova normativa
Ma su questo appello lanciato dal numero due di Palazzo dei marescialli appello al governo appunto per scongiurare il rischio paralisi al CSM abbiamo rivolto alcune domande allo stesso Nicola Mancino sentiamo
E questo documento rappresenta comunque il primo atto di questo nuovo Consiglio non c'è il rischio che venga letto soprattutto dalla
Posizione come un atto tutto politico quindi che in qualche modo debordante dalle competenze del CSM va tutto può essere politico
Del resto non è che è estranea
La politica da riflessioni fra queste contenutistico non è un atto del Consiglio io sono stato delegato a rappresentare queste difficoltà queste questa problematicità che è presente nelle incombenze del Consiglio superiore dalla magistratura
Era almeno a livello di Consiglio Superiore della Magistratura tutti hanno convenuto che questi sono problemi per reale e poiché sono problemi non sono schieramenti e se i problemi sono reali si può dire che non sono fondati
Però mi pare che anche pretestuoso ritenere dicevo come ho detto ci potrebbe essere il rischio da parte dell'opposizione ex questo paventato sciopero dell'Anm proprio su questo tema il consiglio in tante in questo non rischia di fare da sponda all'Anm si è detto in questi anni è stata sempre la grande criticano della Magiste ne confronti della magistratura vince se ne faceva da sponda all'MM con questo atto si potrebbe porre questo rischio lo dico senza far ricorso lo spunto
E bisogna avere fiducia nella intelligenza nella capacità di riflessione di tutti
Ci sono scadenze
E nel rapporto Governo sua maggioranza al Governo Parlamento tanto meglio Governo Parlamento
Bisogna assumere delle iniziative una risposta bisogna darla alla proposta di sospendere ma questo è compito del Parlamento ride
Rientra fra le responsabilità della maggioranza