La riforma elettorale: quesiti per un referendum

Verso la transizione
Allora
Pur
Intanto buonasera a tutti
Vorrei iniziare ringraziandovi
Mi sento di poter dire che nessuno
Che qui oggi e qui per motivi di convenienza
E un particolare ringraziamento va oltre ai nostri introduttore se mi consentono va in particolare a coloro che pur nel dubbio e forse anche nel dissenso
Venendo qui oggi
Hanno voluto testimoniare interesse per questo tema e disponibilità a discuterne
E da questo punto di vista non vi nascondo una grande soddisfazione
Sono passati appena tre mesi dal referendum sulla riforma costituzionale
E oggi siamo qui riusciti a riprendere un dialogo tra orientamenti culturali e ispirazioni diverse che forse da troppo tempo non riuscivano ad incontrarsi
Il rischio di essere tutti risucchiati in un permanente fronti Isma'istituzionale
In una logica degli opposti estremismi sui temi delle riforme mi pare così almeno per oggi scongiurato
E di questo sono molto contento
D'altra parte oggi in Italia la discriminante in questa materia non è a mio parere tra destra e sinistra ma tra trasversalmente tra innovazione e conservazione dello status quo
Tra coraggio di osare rendite di posizione
Credo di condividere con voi come almeno l'idea che la variabile istituzionale sia decisiva per sostenere la spinta all'innovazione
Una condizione certo non
Sufficiente ma sicuramente necessario
E sono altrettanto convinto che questa prospettiva debba essere seguita perseverando nello sforzo di costruire
Una democrazia competitiva bipolare
Maggioritaria dell'alternanza e soprattutto fa fondata sulle operazioni coese
Ma non per caso si va approfondendo la leggenda metropolitana che il maggioritario italiano sia stato un fallimento totale
Che abbia tradito le proprie promesse che non abbia Steel che non abbia saputo assicurare la stabilità e i risultati promessi
La mia tesi molto chiaramente invece che di maggioritario in Italia ce ne sia stato ancora troppo poco
Basti pensare alle regole parlamentari
Ai criteri di finanziamento pubblico dei partiti all'editoria politica eccetera
E che quel processo di evoluzione
Abbia subito una terribile battuta d'arresto con la legge elettorale approvata alla fine della scorsa legislatura
Innanzitutto va detto che al di là delle leggende il maggioritario ha funzionato
Ha dato i frutti che poteva dare
E il frutto principale si chiama bipolarismo
Nelle ultime quattro legislature si è realizzato un'alternanza stabile è sempre più netta fra schieramenti
è stato possibile realizzare politiche impensabili sono fino a qualche anno fa basti guardare l'andamento del debito pubblico negli ultimi anni
Ma il bipolarismo da solo non basta
I successi ottenuti sono non sono irreversibili i limiti riscontrati che pur ci sono
Non saranno a lungo tollerabili
E necessario lo dico molto chiaramente anche con una certa dose di come dire
Di ottimismo mi rendo conto è necessario oggi oltrepassare questa prima fra fase ed aprire la strada ad un orizzonte tendenzialmente o fondamentalmente bipartitico
La prima fase del bipolarismo si potrebbe dedurre denominare quella del bipolarismo di coalizione
Si fonda su di un equilibrio strabico è schizofrenico che non può durare a lungo
E strabico perché crea una tensione in componibile tra spinta all'unità della coalizione
E spinta alla competizione nella coalizione
Ci si unisce contro lo schieramento avversario ma poi l'esercito l'esigenza di preservare l'identità e la visibilità di ciascun partner scatena una strisciante o conclamata concorrenza dentro la coalizione
E quanto più sono vicini come si dice nel mercato elettorale quanto più la loro offerta politica si somiglia tanto più i partiti competono reciprocamente nello stesso schieramento
Dentro le coalizioni insomma continua ad operare prepotentemente la logica proporzionalisti Ca'e contrattuale
Ed anzi in un contesto così frammentato la conflittualità
è una necessità fisiologica non un accidente
In un contesto del genere fisiologico cioè che la conservazione dell'identità diventi il fine e il potere di Rete di interdizione il mezzo con cui operano i singoli partiti
La nuova legge elettorale anziché arginare questa contraddizione la se possibile ancora più accentuata quali che ne fossero le intenzioni gli effetti sono sotto gli occhi di tutti
Quell'esile anche se instabile equilibrio tra uninominale maggioritario proporzionale proprio del cosiddetto Mattarellum è stato drasticamente sbilanciato a favore della logica proporzionale
Basta guardare la scheda elettorale è scomparso il nome della coalizione è scomparso il nome del candidato premier sono scomparsi collegi uninominali e scomparse il nome del candidato uninominale
L'elettore intuisce che ci sia una coalizione perché i partiti sono sì sono indicati sulla scheda uno accanto all'altro ma è tutto qui
Ed il meccanismo elettorale e perfettamente coerente con questo sbilanciamento
Il voto va solo al partito
Le soglie di sbarramento di fatto non esistono più
I candidati sono inseriti in un in un elenco così lungo è anonimo che praticamente ci si può nascondere chiunque
La possibilità di candidature plurime conclude questo scempio un terzo dei parlamentari sono oggi eletti in conseguenza delle opzioni dei pluri eletti detto in altri termini sono scelti da chi già è stato eletto
Ciò vuol dire che un terzo dei parlamentari fino al momento dell'opzione stacco con il cappello in mano ad attendere che il suo dominus si decida in suo favore
Un sistema elettorale parassitario in cui tra pezzi agganciano all'immagine di pochi leader e notabili ed affidano al loro il proprio destino
Un sistema elettorale che consente anche a chi abbia lo zero virgola sette per cento di voti di avere una presenza in Parlamento e condizionare la condizione non conduce inevitabilmente per una logica delle cose allo sbriciolamento della rappresentanza
Questo stato di cose non può che preoccupare ed è questo a mio parere il momento di intervenire
è giunta l'ora di affrontare il nodo fondamentale del rinnovamento della democrazia in Italia e questo nuovo nodo si chiama sistema dei partiti e della rappresentanza
è chiaro che non può essere solo la la l'istituzionale ma la leva istituzionale può avere la sua grande importanza
Il bipolarismo di per sé non è più sufficiente c'è bisogno di un salto ulteriore se non si vuol precipitare all'indietro
E questo santo riguarda il modo di costruire la rappresentanza si chiama di partiti Isma'
Si tratta di concepire infatti una nuova divisione del lavoro politico facendo dei partiti non il luogo delle identità statiche ma quello delle mediazioni culturali e programmatiche del pluralismo
Lasciando così all'aggregazione unitaria il compito di dare coerente responsabile attuazione agli indirizzi politici di governo elaborati in base a sintesi né i partiti e non negoziati e rinegoziati continuamente tra i partiti
Si tratta d'altra parte della divisione del lavoro politico tipica delle democrazie europee secondo il modello che gli studiosi soprattutto i politologi chiamano governo di partito responsabile
Ed è questa una percezione presente nelle stesse forze politiche laddove si fanno strada faticosamente contante contraddizione proposte di riaggregazione come il partito dei moderati o il partito dei democratici
Il destino dei nuovi partiti politici si gioca pertanto sulla credibilità elettorale di essi come partiti di governo e sulla capacità di riconoscere il ruolo del cittadino come arbitro di questa competizione
Le primarie o equivalenti meccanismi di selezione della dirigenza politica e la legge elettorale sono gli anelli fondamentali di questa trasformazione in un contesto bipolare e bipartitico
In questa prospettiva a mio parere il modello del collegio uninominale collegato ad un sistema di primarie di collegio resta ancora il più auspicabile
Il sistema tedesco invece ed è bene dirlo con chiarezza è un abbaglio
Non è un sistema misto ma è un sistema totalmente proporzionale
Dove i collegi uninominali servono solo a scegliere i candidati dei partiti che vincono nel proporzionale
In Germania funziona per tre fondamentali motivi perché i partiti estremisti sono stati fin dall'inizio messi fuorilegge perché la soglia di sbarramento è molto alta ed è impensabile che si realizzi
Una soglia analogo in Italia perché non c'è una tradizione trasformisti che ha se mi consentite il neologismo ribalto mistica come cedano
In quel sistema per di più sono presenti espressamente norme anti trans trasformisti che e norme che impediscono regolamenti parlamentari di aggirare la soglia di sbarramento presentando in un presentandosi uniti e dividendosi poi in Parlamento
Nessuna di queste condizioni è presente oggi in Italia
Imitazione del sistema tedesco e dunque un'illusione perché tra i due Paesi sono del tutto diverse le condizioni politiche culturali la tradizione di discipline autodisciplina dei partiti la propensione all'aggregazione la lealtà di coalizione
Tutti ci attendiamo che il Parlamento trovi le risorse per approdare ad una riforma ma certo l'imitazione della Germania sarebbe in questo caso veramente faustiano
Ma cosa fare se ancora una volta si registra rincari l'incapacità di autoriforma del sistema
Cosa fare nel caso in cui si materializzi il famoso paradosso delle riforme per cui quanto più le riforme del sistema sono necessario tanto è poi difficile farle da parte di un sistema politico in crisi
Ripropongo qui a voi le idee maturate negli ultimi tempi la prima proposta è quella di un referendum abrogativo parziale della legge elettorale di Camera e Senato rivolto ad eliminare le coalizioni elettorale i collegamenti tra più liste
E da costringere chi voglia candidarsi per il governo e concretamente ottenere il premio di maggioranza a costituire un'unica un'unica lista una lista appunto unitaria
Solo singole liste infatti potrebbero con questa ipotesi referendaria aspirare ad ottenere il premio d'altra parte però esso non impedirebbe alle minoranze più intense che non vogliano concorrere per il governo di ottenere una rappresentanza e godere di un diritto di tribuna qualora con qualora conquisti non una sufficiente consistenza elettorale nel Paese
Senza che però ciò minacci la governabilità
La soglia rimarrebbe quella del quattro per cento
La seconda proposta mira a colpire l'ATER la deriva notabili Lare oligarchica impressa dalla legge elettorale
In particolare attacca quell'odiosa forma di cooptazione che consegua le candidature multiple e che induce inevitabilmente atteggiamenti di sudditanza psicologica di disponibilità alla subordinazione dico portanti o dei cooptati
Atteggiamenti che danneggiano fortemente la dignità e la natura della funzione parlamentare
Per questa ragione ritengo che si debba proporre le limitazioni le l'eliminazione della facoltà di candidature multiple sia alla Camera che al Senato
E d'altra parte non convince l'argomento che la presentazione in più circoscrizioni servirebbe a nazionalizzare la competizione ed a rafforzare le leadership Tony Blair com'è noto si presenta diligentemente in un unico collegio e non per questo mi pare sia carente di leadership la terza proposta riguarda invece la formazione delle liste
Purtroppo non c'è modo in via referendaria di intervenire sul sistema delle amplissime liste bloccate
Questo però non può essere un alibi
Ne è una soluzione può essere l'introduzione del sistema delle preferenze già bocciata con il referendum del mille novecentonovantuno
Un sistema inutile nasconderselo che produce uniti tra gli unici al mondo che produrrebbe tientela correntismo voto di scambio e spaccone Rebbe ancora di più la rappresentanza in clan e cordate
Anche le preferenze sono un evidente abbaglio agitato davanti agli occhi degli elettori con l'illusione e nel nome della libertà
Se cioè per un intervento significativo sulla formazione delle liste può essere già da subito realizzato attraverso un'autodisciplina all'interno i partiti
Una disciplina dei partiti possono elaborare senza necessità di una legge una sfida a loro stessi
Credo che la strada da battere sia quella delle primarie di collegio recuperando adottando se necessario le circoscrizioni uninominali già previste nella legge elettorale precedente
Le candidature dovrebbero cioè essere scelte con il sistema del collegio uninominale
I candidati selezionati nei singoli collegi dovrebbero poi essere ordinati nella lista ahimè bloccata Inc in base al proprio consenso relativo in ciascun collegio
Esattamente il sistema già sperimentata dalla vecchia legge elettorale del Senato per assegnare i seggi nella quota proporzionale
In questo modo le liste verrebbero composte sulla base di competizione primarie in collegi uninominali
In conclusione
La legge elettorale è stato un fulmine a ciel sereno ha interrotto un processo che tra limiti ed esitazioni si stava lentamente ci stava lentamente conducendo fuori della secca e vorrà pur dire qualcosa se il Financial Times di oggi in un editoriale sull'Italia afferma senza mezzi termini che la priorità assoluta è la riforma della legge elettorale e che cito il nuovo sistema proporzionale è praticamente una garanzia di stallo politico
Tutti attendiamo un risoluto intervento del Parlamento
Ma se ciò non avvenisse in tempi brevi credo sia doveroso assumersi la responsabilità di un'iniziativa civile aperta e condivisa dalle più varie dista Spi spiegazioni politiche e culturali
A quasi quindici anni dal mille novecentoventi novantatré la prima fase del bipolarismo è ormai consolidata i cittadini possono scegliere tra due schieramenti contrapposti premiando o punendo la condotta di governo si tratta di aprire una prospettiva ulteriore due grandi aggregazioni che raccolgano gli orientamenti ciascuno schieramento e facciano le sintesi da presentare ai cittadini
Una democrazia nella quale l'indirizzo politico continuamente minacciato da veti incrociati da congiure di palazzo non può aspirare ad un ruolo significativo nel contesto del ventunesimo secolo
Non c'è dubbio che la democrazia contemporanea non può che essere un democrazia con i partiti cui spetta l'ineliminabile funzione di essere tramite tra i cittadini e le istituzioni
Ma a seconda delle fasi e dei contesti politici le funzioni di perdite i partiti variano anche perché varia le dico che l'equilibrio tra esigenze rappresentative dei siti ed efficacia decisionale la combinazione di questi due elementi e la sfida eterna della democrazia rappresentativa
Nell'attuale scenario i partiti attribuito un compito più gravoso del passato
Non si tratta più di rappresentare identità statiche pezzi di un mosaico da comporre dopo in sede di contrattazione consociativa
Ma di operare una selezione la semplificazione a monte degli interessi e delle domande adeguate alla complessità senza che tutti i conflitti e i relativi costi siano continuamente scaricati sulle istituzioni e ne spara in me paralisi nel funzionamento in estenuanti trattative
Anche per questi motivi la prospettiva della Costituzione della costruzione di un orizzonte bipartitico mi pare un'idea ardua
E appassionante un'appassionante sfida all'altezza dei tempi
La Costituzione affida partiti due funzioni selezionare Programmi attraverso una sintesi del pluralismo e selezionare persone
Una democrazia in cui sono necessari più di venti partiti e quattordici gruppi parlamentari più o meno grandi per sintetizzare il pluralismo non è una democrazia sana
Una democrazia nella quale un terzo del Parlamento scelto da chi già è stato eletto non è una democrazia sana
E necessario guardare al futuro
E i leader moderati molti italiani potrebbero oggi domandare ma siete sicuri che i vari De Gasperi Moro
Nenni Spadolini Berlinguer e la Malfa oggi proprio per le diverse condizioni storiche avrebbero sostenuto una formula di grande centro
E non invece offerto una spinta verso quella fase matura della democrazia verso la democrazia compiuta quella terza fase Moro Thea in cui coloro che hanno più filo da tessere note saranno ai leader dei partiti delle estreme molti italiani io credo potrebbero domandare ma siete sicuri che coltivare gelosamente un piccolo consensi identitario e residuale sia meglio che spendere in un grande partito contaminando della propria radicalità le posizioni altrui
I cittadini sono molto preoccupati io credo scandali come quello tele Como quello degli scorsi mesi diffonde un sentimento di incertezza e di doppiezza della vita pubblica e civile che difficilmente tollerabile
Il sistema appare vulnerabile penetrato da forze anonime refrattaria al controllo democratico e rimanenti riemerge prepotentemente la tentazione di cercarsi un patrono di cui essere cliente
C'è oggi in Italia un grande bisogno di di orientamento e anche una grande domanda di partecipazione
Tali attesi possono degenerare in una deriva populistica o evolvere verso una politica di qualità responsabile operativa
Una cornice istituzionale solida e stabile un elemento fondamentale per determinare quale dei due scenari prevarrà
E per tutti questi motivi dell'iniziativa di oggi si rivolge a tutti coloro che hanno a cuore il destino della nostra democrazia siano essi impegnati in una società civile siano essi militanti di partito
L'invito se mi posso permettere quello di guardare avanti ed evitare l'errore della moglie di lotte che volgendosi indietro fu trasformata in una statua di sale e lì rimase ringrazio
Bene adesso darei la parola al professor Panebianco
Buio sono qui perché condivido l'iniziativa che professor Guzzetta via illustrato
Forse è che si capirà dalle cose che dirò sono un po'più pessimista di lui sulla possibilità che abbiamo di incidere in profondità sulla nostra democrazia dei partiti
Penso che anche per per dare esce successe un'iniziativa come questa occorre occorra
Collocarla in un
Realisticamente nel quadro della situazione italiana di cocci bisogna credo teneramente che che c'è una una differenza fondamentale fra l'epoca vedo qui davanti Mario Segni accanto Augusto Barbera l'epoca in cui in tanti si impegnarono
A sostenere la riforma maggioritaria all'inizio degli anni Novanta e oggi questa iniziativa si colloca in un clima completamente diverso da quello di allora
Allora la riforma elettorale era pensata come una leva importantissima per innescare un grande cambiamento del sistema politico istituzionale italiano
Si ritenne ha ragione per certi versi con un eccesso di ottimismo per altri che si fosse aperta una finestra di opportunità
La la la fine dalla guerra fredda quello che la fine da guerra fredda comportò per il sistema politico italiano la la crisi e poi il crollo dei partiti tradizionali in Italia si pensò che per quella strada non solo avremmo avuto una democrazia maggioritaria ma poi avremmo potuto anche razionalizzare puntellare cambiare il nostro sistema costituzionale per dare forza a a alla alla democrazia maggioritaria stessa
Non era una scomparsa commessa campata per aria tant'è vero che non ci fu solo la riforma elettorale ma su quella scia sia vivo anche a una profonda riforma dei sistemi di governo locali
Però la riforma maggioritaria restò a metà
A metà strada a livello di istituzioni non fu possibile incidere e quindi non fu possibile fare in modo che le istituzioni diventassero coerenti con il sistema maggioritario che era stato creato da attraverso la riforma elettorale
L'eccesso di ottimismo stava nel fatto che naturalmente i sistemi politico istituzionali non se non si cambiano mai in profondità c'è sempre il peso del passato che ritorna occorrono le rivoluzioni per cambiarle in profondità e sappiamo da Tocqueville che persino le rivoluzioni possono come dire comportare poi il club conservazione di molti elementi di conti di continuità del passato
Tuttavia e comunque sia il fatto è che il ciclo caratterizzato già prima della riforma elettorale fino agli anni Ottanta secondo me
Dalla retorica della grande riforma iniziata con la commissione Bozzi si è secondo me concluso e di questo dobbiamo avere Chiara percezione con il referendum istituzionale del venticinque giugno che secondo me si è concluso un ciclo
Io credo magari mi sbaglio forse un eccesso di pessimismo che di riforma costituzionale in modo serio se dei conti si continua a parlarne naturalmente ma forse la faranno i nostri nipoti
Cioè non credo che l'una riforma della Costituzione sia a questo punto all'ordine del giorno due parole sul perché
Abbiamo scoperto che il mondo è cambiato totalmente dall'epoca nella Costituente ma due elementi
Che erano presenti allora sono presenti oggi e sono i due elementi che portarono la Costituente a scegliere una forma di governo debole
Un governo debole i due elementi erano il complesso del tiranno e la mancata Rent legittimazione reciproca tra gli schieramenti
Cioè la paura che se l'altro vince io la mia sopravvivenza sarà in gioco bene questi due elementi pur nei cambiamenti profondi radicali completi del mondo esterno e dell'Italia sono rimasti e questo secondo me impedisce di andare a e toccare in profondità la forma di governo
Noi dobbiamo tenerci un sistema di governo istituzionalmente debole
Con un bicameralismo paritetico che a sua volta è un forte elemento di indebolimento dell'efficienza dei governi e anche un un elemento che attenta alla stabilità dei governi e forse anche la stabilità del sistema bipolare
E credo che con questo dobbiamo fare i conti cioè realisticamente io non vedo in un futuro vicino
Un altro tentativo di riforma della Costituzione cattivo o buono non non ne vedo di nessun tipo quindi non resta che la legge elettorale
Però la legge elettorale importante
Soprattutto perché la legge elettorale
Incide
Sulla possibilità di mantenere esasperare o ridurre il grado di frammentazione del sistema dei partiti
Più di questo alla legge elettorale non si può chiedere se gli si può chiedere di favorire il bipolarismo e di ridurre certe leggi o mantenere altre leggi
Il grado di frammentazione partitica noi abbiamo un problema di riduzione del grado di frammentazione partitica che era già altissimo all'epoca del maggioritario
Del maggioritario perfetto io non lo chiamo Mattarellum credo che l'uso di quella parola abbia contribuito a delegittimare quella legge
E poi dopo si scopre che si può sempre ci si si può sempre trovare una soluzione peggiore di quella che si sta criticando quindi io non lo chiamo Mattarellum era un sistema maggioritario imperfetto abbiamo tentato si tentò con il referendum di eliminare la quota proporzionale
Il fallimento
Del referendum novantanove secondo me è alla base poi della riforma elettorale successiva cioè non si può rimanere fermi
Quella quella sconfitta a voi creato le condizioni per la successiva legge
Proporzionale con premio di maggioranza
Quindi dicevo l'attuale tentativo che io appoggio proprio per questa ragione si colloca in un clima completamente diverso da quello dei primi anni novanta
Si tratta cioè di salvare il salvabile del bipolarismo perché adesso è anche il bipolarismo che è a rischio
Come ben sappiamo come le cronache ci dicono
Se cadrà questo governo forse si andrà verso soluzioni che non necessariamente rispetteranno la logica bipolare o almeno su questo scommettono magari sbagliando molti osservatori della della vita politica allora si tratta di introdurre qualche antidoto contro l'eccesso di frammentazione delle coalizioni che oltre a minare l'efficace dei governi minaccia anche di travolgere il bipolarismo che anche
Per me come Peruzzi tra è un valore un qualcosa da difendere perché comunque aumenta
L'efficienza del sistema e la stabilità dei governi
Questa proposta naturalmente verrà criticata e anche con con argomenti
Che in astratto possono essere considerati validi
Verrà criticata perché il sistema elettorale che può uscire dal d'iniziativa referendaria
è un sistema elettorale che lascia comunque nelle mani dei leaders il potere sulla formazione delle liste quel virus da diceva o non si può affrontare il problema per via referendaria e quindi bisogna affidare il tutto a una legge
Una a un'iniziativa che però in Parlamento a
Le forze molte forze parlamentari hanno interesse a non attuale
Alcuni diranno che il doppio turno resta il sistema migliore va be'certi il sistema migliore probabilmente il doppio turno ma sappiamo anche che il doppio turno farebbe la stessa fine doppio turno serio la francese che vuol dire trentuno tra primo turno secondo turno con uno sbarramento alto no
Un un doppio turno del genere farebbe la stessa fine che farebbe
Una legge proporzionale alla tedesca con sbarramento del cinque per cento non c'è nessun Parlamento che fa passare questo perché le piccole forze politiche sono in grado di ricattare c'ho l'impressione che molte delle obiezioni
Saranno ispirate a una logica sbagliata cioè la logica secondo e e non terranno conto del fatto che il meglio e in genere nemico del bene
Ci sarà un altro obiezione
Anche questa giusta per molti versi noi abbiamo appunto e ci terremo un sistema bicamerale
Questo significa che facilmente
In una direzione o nell'altra ci sarà un diverso un una diversa maggioranza in una camera che succede
Se il premio di maggioranza alla Camera va una coalizione a e il premio di maggioranza al Senato va alla coalizione di però signori questa è la situazione che è prodotta dalla dal bicameralismo e questa situazione può darsi con qualunque legge elettorale
Ultimo punto io credo che il collegio uninominale non verrà mai più reintrodotto
Si è capito in cui quindi quei con doppio turno con un turno non non credo che faccia differenza
Si è capito che la classe politica mal sopporta il collegio uninominale
Per molte ragioni
In parte perché il collegio nominale obbliga contrattazioni con forze politiche obbliga a dare collegi sicuri
Fa dissangua le grandi partiti a favore dei piccoli in parte credo anche perché il collegio uninominale può rafforzare soprattutto nei collegi competitivi
Il la forza del singolo di chi di chi vince
E e quindi metterlo in una posizione di forza nei confronti nei confronti delle delle leadership quindi credo che l'esperienza Breve del collegio uninominale non sia
Riproducibile anche perché questa volta non c'è più l'aggancio referendario che c'era l'altra volta si poté fare il referendum sul Senato perché appunto il al Senato c'erano collegi uninominali
Adesso questo non sarà possibile
E quindi quello che si può sperare con questo tentativo è di mettere il Parlamento commettere una quella parte della classe politica che resiste
Che contro ogni evidenza difende un sistema frammentato metterla di fronte alle sue responsabilità obbligarla a trovare qualche soluzione per invertire la tendenza mi rendo conto che non è un modo molto
Come dire entusiasta dischi di difendere una iniziativa invece ha bisogno di lì entusiasmo di ma questo è credo realisticamente il quadro nel quale secondo me ci troveremmo amo circa
Approda entusiasmo immaginette io presente non è tanto quella della Ferrari quanto quella del diesel quindi anche il diesel non entusiasma granché
Darei adesso la parola a Nicolò Zanon
Grazie Giovanni Guzzetta dell'invito
Io esordisco dicendo che non ho fatto parte di quella pattuglia nutrita
Di coloro che hanno lamentato l'incostituzionalità addirittura per vari profili della nuova legge elettorale
Nel di coloro che hanno censurato l'idea stessa che ha un cambio della legge elettorale la maggioranza di allora procedesse da sola
A fine legislatura perché mi pareva che quegli argomenti di contrasto
Da una parte dei notassero un eccessivo costruttivismo costituzionale cioè si deduceva
Dalla Costituzione più di quanto essa in realtà dice dall'altra per caso ero perdonatemi una certa ingenuità probabilmente finta piuttosto che reale perché accade che le leggi si cambino più facilmente a fine legislatura anche perché si potrebbe dire che cambiarla l'inizio di legislatura finisce per gettare un'ombra di legittima di delegittimazione sul Parlamento appena eletto
Che è stato eletto con una legge che già si vuol mutare ma questo fa parte del passato sappia
E se non ho condiviso allora quelle critiche ciò non toglie che nutrirsi allora l'ho anche scritto molti dubbi sull'impatto che questa legge elettorale avrebbe avuto sulla funzionalità sull'efficienza e sulla trasparenza del nostro sistema
Politico li nutrivo allora e a maggior ragione io nutro oggi ed è la ragione per cui sono qui oggi quindi la condivisione degli obiettivi è fuori discussione
Preservare l'alternanza consentirà al bipolarismo di coalizione di evolvere e giungere addirittura prefigurare qualcosa di molto di più cioè quello di cui parlava Giovanni addirittura il bipartitismo
Aggiungerei che però questo è solo una parte del problema perché l'altro è appunto avere sarebbe avere un sistema costituzionale istituzionale efficiente
Che metta nelle condizioni di decidere quando si deve decidere e che comunque non sia paralizzato dai veti di piccole formazioni che coltivano orticelli di consenso eccetera
Figurarsi se non sono obiettivi da condivida perseguire da e da condividere
E da questo punto di vista io purtroppo solo un po'di ottimismo della volontà ma ho un forte pessimismo della ragione che mi scuserete se qui si farà sentire soprattutto il pessimismo della ragione più che l'ottimismo della volontà ma appunto i rilievi che farò dovranno essere intesi in questo spirito cioè che è uno spirito di forte condivisione degli obiettivi di cui si diceva
Problema centrale quindi qui per essere molto concreti riguarda gli strumenti per raggiungere questi obiettivi e allora qui c'è chiaramente sul tappeto la questione del referendum
Abrogativo manipolativo diciamo necessariamente produttivo di normative di risultato applicative
Usato sia come arma di pressione sul Parlamento prima come arma di pressione sul Parlamento e poi come extrema ratio diciamo per cercare di ottenere la modifica della legge elettorale
Ora non insisterò su una cosa ben nota cioè l'uso del referendum abrogativo nei suoi rapporti con le dinamiche parlamentari
Apre la strada meccanismi molto delicati che una volta messi in moto possono anche produrre evoluzioni ed esiti che non sempre sono prevedibili
Ora lo diceva Giovanni uno dei quesiti forse il più importante anche anche gli anche l'anche secondo importante ma il più importante tenderebbe a trasformare la legge elettorale eliminando le coalizioni
Ai collegamenti tra più liste costringendo chi voglia candidarsi a governare e a ottenere il premio
A costituire un'unica lista unitaria e la lista unitaria che vince ottiene il premio allora lo ripeto a scanso di equivoci figurarsi se a me non piacerebbe ottennero il bipartitismo
Però ecco rendiamoci conto che è difficile negare che un meccanismo elettorale di questo genere
Imposto per via referendaria diciamo così
Costituirebbe un intervento di straordinaria costrizione artificiale sui processi politici che devono portare agli all'edificazione di due grandi soggetti unitari nei due poli del nostro sistema politico
Posso permettermi di dire che sarebbe sì è pura Sprouse spiccata vile un intervento un po'brutale
Anche perché effettivamente se vincesse un sistema di questo tipo
E se la riunificazione forzata tra i partiti non si verificasse perché nulla esclude che questo accada
C'è la fondata possibilità se prendiamo i risultati delle elezioni insomma vi fatte col sistema attuale che la lista che arriva prima il venticinque per cento dei voti si porta a casa si porterebbe a casa il cinquantacinque per cento dei seggi più o meno sarebbe
Ora
Permettetemi di dirlo insomma durante la campagna per il referendum costituzionale non abbiamo ascoltato autorevolissime preoccupazioni contro i rischi di dittatura di un premier troppo forte e tra l'altro secondo alcuni quasi insostituibile
Io mi attenderei mi attendo che a questo punto qualcuno estenderà mutatis mutandis quelle preoccupazioni a un caso del genere qui la dittatura non sarebbe del premio ma se del premier ma sarebbe della lista vincente
Allora è e poi naturalmente mi immagino ci immaginiamo tutti le le critiche che verrebbero fuori che verranno fuori di chi vuole preservare l'identità
Anche le più piccole
I processi di integrazione politica non funzionano così l'intervento normativo artificiale ha dei limiti e non può supplire alle lenti a maturazione i le scomposizioni e le ricomposizioni dell'identità politica richiedono processi condivisi e spontanea eccetera eccetera
Mi sarebbe tantissima retorica in tutto questo questo è sicuro però il dato politico di fronte al quale siamo è questo presentando un quesito di questo tipo si sa già di incontrare
Dissensi fortissimi in un arco abbastanza ampio di forti forze partitiche che stanno in Parlamento
E al e anzi direi di più se si è nel mondo e non si vive su Marte si sa già che in queste condizioni politiche il quesito referendario diventa solo un punto di partenza per intavolare in Parlamento una discussione
Su quali modifiche introdurre si dice si è proprio questo che si vuole e ma allora io faccio se mi permettete tre brevi osservazioni allora la prima presentare un quesito di questo genere che ha una sua durezza di risultato ma almeno va in una chiara direzione
Per poi avere esiti parlamentari di tutt'altro genere ecco sarebbe una cosa che personalmente mi lascerebbe molto perplesso
Seconda
La seconda in considerazione sembra quasi una contraddizione logica però per funzionare realmente come arma di pressione sulle forze parlamentari
Io credo frasi che mi sbagli ma credo che il risultato dell'eventuale vittoria del sì
Non dovrebbe presentarsi nelle sue linee generali troppo sgradito a un arco di forze partitiche più troppo ampio
Perché se invece fosse così e se gli avversari delle istituzioni sono tanti e sono forti
è la stessa forza di pressione dello strumento referendario potrebbe scemare grandemente perché chi non ne gradirebbe l'eventuale esito positivo sa perfettamente fin dall'inizio
Di avere a disposizione l'arma della propaganda astensionisti Carlo che fa mancare il quorum disinnesca la minaccia cioè qui tra l'altro si disinnesca noi in facili dubbi che che tutti abbiamo naturalmente che anch'io ho già espresso sulla perdurante efficacia dello strumento referendario
Non sarebbe certo facile mobilitare il corpo elettorale al grido
Abroghiamo la facoltà di collegamento tra le liste diamo il premio di maggioranza alla lista che ottiene più voti
Perché abbiamo visto qual è l'esperienza dei degli ultimi referendum perché non è facile riprodurre la tensione ideale la passione che ci fu nel mille novecentonovantatré e allora chi non vuole cambiare sa benissimo che la minaccia di fare una campagna astensionista si innesterebbe su una tradizione di disinteresse che certo
è stata disinnescata se volete scarsità dal referendum costituzionale del venticinque ventisei giugno ma ormai noi sappiamo bene abbiamo capito che la partecipazione al voto referendario cioè se non c'è quorum metà se il quorum c'è l'astensionismo militante ha un compito facilitato
Terza e ultima osservazione
Ammettiamo per un attimo che il percorso sia davvero referendum si fa perché in Parlamento nulla viene fatto
Ecco però io ho l'impressione che sia già molto diffusa l'idea che l'esito del voto non chiuderebbe la partita
La legge avrebbe bisogno di modifiche anche piuttosto ampie proprio per le ragioni che prima dicevamo del resto il legislatore referendario è per sua natura un legislatore molto rudimentale non può che essere così
E allora io mi permetto di dirlo con una certa chiarezza
Chi chiama al voto referendario il corpo elettorale però già pensa alle modifiche successive da fare in Parlamento
Ecco ora a chi fa questo io potrei muovere la stessa osservazione critica di cui siamo stati oggetto
Il Pd pochi costituzionalisti per il sì al referendum per quelle che definivamo Easy dialogante diciamo qualcuno gli diceva Easy intelligente dicevamo beh ci rendiamo conto che è una riforma che ha tanti difetti però è un passaggio necessario per tanti motivi ma dopo sarà indispensabile mettersi al lavoro per correggere quei difetti
Bene e allora però che cosa è accaduto che nella campagna referendaria quello che non era sembrato come un tentativo di ragionamento pacato veniva sfruttato come contraddizione noi sì era inchiodati a questa contraddizione dice ma come dite sì
Ma riconoscendo i difetti della cosa qui di testi già prefigurate la necessità di nuove revisioni è una cosa che non ha senso
Qui si potrebbe muovere la stessa critica io forse mi rendo conto di precorrere i tempi però lo dico solo se si chiama il corpo elettorale a votare su una certa opzione poi non è facile dire
Beh ma insomma tanto può in Parlamento cambiamo tutto allora poi c'è il doppio turno eccetera insomma
Giuridicamente lo sappiamo che si può fare
Anche se
In dottrina nella giù qualche raro spunto della giurisprudenza costituzionale ci sono tracce del contrario ma politicamente forse tutt'altra questione
L'idea della legge elettorale scritta sotto dettatura del corpo elettorale anche se poi nel novantatré il
Chiedo scusa
Professor Panebianco il Mattarellum si prese molte libertà rispetto al voto referendario ecco un dell'idea della legge elettorale scritta sotto dettatura è una questione legata alla forza politica di un esito referendario in cui si esprime il corpo elettorale non è una cosa secondaria allora
Per arrivare alla fine io ci sto a un patto
Cioè sono disposto personalmente per quel poco che conta insomma dare una mia disponibilità a una prospettiva di questo tipo una condizione che tutti insieme si dica chiarissimamente prima
Che la presentazione di quelli questo quesito non è l'occasione poi per fare in Parlamento modifiche magari altrettanto unilaterali di quelle che sono state fatte nella legislatura precedente
E in secondo luogo Sensi va davvero al referendum la condizione che tutti insieme poi decidiamo di difendere quell'esito lì a queste condizioni totale ed incondizionata adesione grazie
Grazie al professor Zanon c'è qualcuno più pessimista del professor Panebianco
Grazie comunque anche perché esso so che
Questa questo tema è oggetto di un travaglio Liguria abbiamo anche discussa riflessioni
Do la parola a Sergio Fabbrini
Dell'università di Trento grazie Giovanni
Di avermi dato l'opportunità di esprimere tipicamente si è un supporto a questa iniziativa
Io non posso essere pessimista non posso essere pessimista perché altrimenti credo
Tutti uscirà ancora un'altra
Cerco di guardare al PRA al presente a non funziona
Quorum cercano di guardare al presente più che futuro cercando di mettere appunto alcuni pensieri che potrebbero esserci utili nella riflessione che dovrà sostenere il referendum quando Giovanni mi parlò per la prima volta di questa sua proposta pensai che questo referendum Guzzetta
La personalizza anche se una catena Satanus verrà mai fare
Il referendum Guzzetta è un po'come il bastone che si mette nella ruota che gira Serra rallentare scomposto sembra rallentare a scombussolare la traiettoria di te la ruota che gira certamente da solo non basta e quindi più ha una funzione come dire di rendere difficile la vita ad una traiettoria che va in direzione opposta
A me pare politicamente audace giuridicamente ineccepibile ma sono un politologo quindi su questo piano lascia investire ad altri
E sì perché mette in discussione la democrazia delle coalizioni frammentate che la democrazia e che si è affermata in Italia negli ultimi dieci anni e la emette la democrazia delle coalizioni frammentate la mette di fronte le proprie ambiguità quella di accettare a parole la competizione poi di negarla nei fatti e questa mi pare il nodo come dire contraddittorio ambiguo della democrazia italiana
E fa questo creando le condizioni diciamo così giuridiche del passaggio dal bipolarismo al da al bipartitismo
A fronte di settori della élite politica che lavorano a minare il bipolarismo
Questa referendum Guzzetta difende la democrazia competitiva rilanciando la posta spingendo verso il bipartitismo
Da questo punto di vista io non sarei Simplicio perché a mente preoccupato del fatto che in campagna elettorale qualcuno possa dire ma come date la maggioranza
Dei seggi parlamentari alla lista che nell'ultima elezione avuti venticinque per cento in realtà il meccanismo è quello di incentivare forme di aggregazione se gli attori non comprendono questo ci sarà una fase di apprendimento
Abbastanza dura per loro
Altri temi mi sembra che questo referendum sostiene il punto di vista che la difesa più efficace democrazia competitiva e andare all'attacco
Tema ovviamente questo attacco sarà complicato su questo egli pessimisti hanno ragione
Però credo che almeno dobbiamo almeno io ho cercato di fissare tre punti su cui questo attacco dovrà essere condotto il primo sono le ragioni che hanno condotto però che possono condurre alla sfida referendaria
Il secondo le ragioni che rendono necessaria la sfida rapper referendaria
E il terzo sono gli obiettivi chiamiamoli così sistemi ci non partigiani che si vogliono perseguire con il referente
Il primo punto perché è necessaria la riforma elettorale
E perché il sistema elettorale introdotto dopo recentemente ha messo in evidenza dei difetti vistosi nella disciplina Polito logica dia un consenso abbastanza diffuso su almeno questi punti negativi della riforma elettorale
Ha prodotto maggioranze difforme mi difformi nell'una e nell'altra Camera quello che gli americani chiamano in qualche modo il Governo diviso
Non può quindi garantire la stabilità degli esecutivi che è uno degli aspetti fondamentali della pressione referendaria del novantatré e che in qualche modo riflette la diciamo così lo spirito migliori lo spirito costituzionale migliori degli ultimi quindici anni ha incentivato la frammentazione partitica non solo sul piano elettorale
Ma anche sul piano parlamentare
I dati che abbiamo raccolto per esempio solamente alla Camera dei deputati si è passati da otto gruppi nel precedente legislatura a tredici gruppi nella tua legislatura nonostante l'aggregazione che si è realizzata e che ha dato vita un partito diciamo dell'Ulivo
E ha favorito la rivalità dentro le coalizioni una rivalità molto Cossu consistente e nonostante il premio di maggioranza il nuovo sistema elettorale
Può ipotecare ancora il fragile di Polaris ma italiano
Innanzitutto Four for favorendo ulteriormente la differenziazione proporzionale all'interno delle due principali coalizioni come vediamo tutti già tutti i giorni
Ostacolando la formazione di identità programmatiche che facciano aggio sulle identità diciamo così ideologica e che siano più stabili
E introducendo incentivi significativi al ritorno delle coalizioni governative centristi e questo è un pericolo permanente di questa legislatura
Perché il referendum allora ancora inutile le cose che diceva Angelo insomma sono ovviamente da da da tutti condiviso a rifiutare premette che il referendum perché abbiano reso tonale oggi è molto difficile attivare c'è una stanchezza non solo sullo strumento ma anche certamente sul contenuto sul tema la riforma elettorale tuttavia per questa cruna che dovrà passare il cammello della riforma
Per alcune ragioni a mio modo di di vedere innanzitutto perché il Parlamento emerso dalle elezioni dell'aprile due mila sei è un Parlamento proporzionalisti come e i Parlamenti proporzionalisti ci sono vincolati dei poteri di veto
E se non riusciamo a capire che c'è questa istituzionalizzazione dei poteri di veto certamente continuava a fare retorica sulla capacità della politica di autoriformarsi ma quella retorica difficilmente seguiranno dei fatti
Così non era il parlamento della legislatura precedente che proprio perché era maggioritario ha potuto cambiare la legge elettorale con semplice maggioranza quindi c'è stato un salto di qualità negativo
Tra il Parlamento precedente e l'attuale Parlamento il parlamento post due mila sei non avrà mai una maggioranza partigiana e né una maggioranza trans coalizione are
Per riformare la legge elettorale ci potrà discutere sulla opportunità politica di cambiare la legge elettorale
Con un semplice voto di maggioranza fatto si è che il Parlamento precedente così come Parlamenti maggioritari è in grado di mutare cambiare le istituzioni a prescindere dall'accordo tra le parti ricordo tutti che la devolution di Brea fu portata avanti da un forte sostegno di maggioranza sulla maggioranza laborista che andrà in quella direzione
Laddove gli equilibri politici sono retti dalla minaccia di poteri di veto siamo ritornati quindi di nuovo il potere di veto Lai è molto più probabile che emerga la stima conservazione dello status quo
Rispetto al mutamento la riforma dello status quo
Si potranno avere alcune razionalizzazioni dell'esistente ma a me sembra che la riforma per via parlamentare e altamente improbabile
Per di più una riforma per essere tale e con ottanta da costi notti e dà vantaggi ignoti
E già questo è sufficiente per negare la basilare condizione che può rendere una riforma efficace il cosiddetto ovvero dell'ignoranza da parte di tutti gli attori coinvolti in realtà i gruppi leader i Comunisti Italiani leader dell'Udeur quelli dell'UDC le varie minoranze nei partiti maggiori tutti sanno quali sono i costi
E certamente conoscono anche i possibili svantaggi di quella riforma
Quindi non solo le ragioni istituzionali ma ci sono anche poi ragioni culturali che mi sembra rendono difficile un'azione riformatrice da parte del Parlamento
L'attuale sistema elettorale ha portato in Parlamento in particolare sul versante del centrosinistra
Un numero considerevole di professionisti della politica
Che vive ha vissuto più di cooptazione che di contenuti che di competizione per darvi alcuni Piccoli brevissimi dati
I cosiddetti politici di professione rappresentano circa il trentasei otto punto otto per cento nel nel partito dei DS quasi il dieci per cento nella Margherita i quasi il ventiquattro per cento in Alleanza nazionale il dieci per cento o poco più in Forza Italia
Se consideriamo i politici professionisti i rappresentanti di professionisti dei propri interessi potremmo dire che nel Parlamento mi sono circa venticinque per cento di parlamentari che a quell'entroterra
Che a quel retroterra e quindi questo rende estremamente difficile in un Parlamento in cui un parlamentare su quattro
Sì al un retroterra di mediazioni di cooptazione rende molto difficile trasformare quel Parlamento una parte un Parlamento che è disponibile a mettersi in gioco ad accettare delle sfide ad mutare
Paradossalmente ma non poi tanto
Sembra di capire che la disponibilità la riforma è maggiore tra i leaders nazionali che devono fare i conti quotidianamente con le quotidiane difficoltà diciamo del governare in condizioni di coalizioni frammentate che entrai collocheremo chiamati ben venti ma proprio perché al Senato in particolare la maggioranza risicata ogni leader sa che senza i vecchi venti al senza i parlamentari non si governa se così è mi sembra che vide l'evidente che l'unica possibilità che ne abbiamo quella comune in cui deve passare il cammello e quello di alterare il calcolo dei costi e dei benefici da parte dei vari parlamentari e questo modo per alterare i costi benefici non può che essere un modo referendaria
Ora quali obiettivi bisogna raggiungere e qui chiudo previamente questa mia comunicazione io direi che sarebbe bene questa volta chiarire subito anche sulla base dell'esperienza successiva al mille novecentonovantatré
Che il sistema elettorale è uno strumento e non un fine in se stesso
Sarebbe desiderabile questa volta evitare discussioni normative sul miglior sistema elettorale se non addirittura su quello che più democratico di altri
I sistemi elettorali servono a raggiungere degli sconti e non a promuovere quello quell'altro diciamo modello portata avanti da qualche professore o accademico e lo scopo che non riformato il sistema elettorale dovrebbe favorire è il seguente creare le condizioni di una democrazia stabilmente competitiva
La qualità di un sistema elettorale va commisurata all'efficace nel raggiungere tale scopo e su questo sono perfettamente d'accordo con Tremonti
Heaney non già in in astratto sulla base della sua coerenza tecnica io ho avuto come dire rilievi critici da muovere anche nei confronti di alcuni miei colleghi che nel passato hanno trasformato il Mattarellum
In un oggetto di denigrazione permanente senza pensando quasi che il cambiamento di un sistema elettorale
E un'attività che si svolge un seminario accademico e non all'interno di processi complessi che hanno che fare con strutture di interessi valori condizionamenti istituzionali
E quindi pensare che la politica e Mary ingegneria e semplicemente avere un'idea estremamente astratta se non addirittura ingenua e talora controproducente della politica stessa
Noi non non non agiamo in contesti in cui controlliamo tutte le variabili in gioco ed è bene secondo me è che questa volta questa idea in qualche modo sia chiara coloro che muovono l'iniziativa
Fare in Dario non ha importanza se il referendum Guzzetta non produrrà un sistema elettorale per
è importante che il suo esito positivo sia la dinamica competitiva del nostro sistema politico
Tale competizione potrebbe di nuovo creare un'alleanza virtuosa e questa è una variabile interveniente che potrebbe essere considerata tra settori delle élite politiche in particolare l'hit nazionale che sta muovendo ha compreso le ragioni di un bipartitismo per lo meno di costruire due grossi partitiche
In qualche modo stabilizzino definitivamente la competizione politica nel nostro Paese e la pressione di fare la persona e per andare a potrebbe cioè prendere più forti questi attori istituzionali all'interno dell'élite politica e favorire una loro iniziativa che senza presidente dentaria probabilmente rimarrebbe di nuovo iniziativa retorica
Perché l'Italia ha bisogno di una democrazia competitiva è questo il punto non è che ne abbiamo bisogno di un sistema elettorale perfetto ne abbia bisogno di una democrazia competitiva sistema elettorale funzionale a raggiungere quell'obiettivo è uno strumento per raggiungere quell'obiettivo non è un finisce steso e abbiamo ragione bisogno di una democrazia competitiva per due ragioni che sono a me pare evidenti non solo agli studiosi ma sono evidenti a buona parte del
Sono ragioni intero e sono ragioni esterne per ragioni interne sono le seguenti che la competizione l'alternanza e la condizione sistemica per individuare la responsabilità di chi governa rendere possibili ora indicano il rendiconto di chi governa e consentire ai cittadini di decidere chi deve governare ormai buona parte le democrazie occidentali gli sviluppi degli ultimi quindici anni stanno evolvendo in direzione competitiva financo le democrazie che né i nostri nelle nostre tassonomia dei nostri tipologie venivano considerate democrazia consensuali Ideal tipiche penso albeggia l'Olanda lastre allo stesso il tre ci sono pressioni competitive in tutte le democrazie financo in quelle democrazie tradizionalmente consensuali se non addirittura consociative com'era il peggio ad esempio nel passato
Ma vi sono anche delle ragioni esterne
Che spingono e che motivano la democrazia compete sì potente una campo una battaglia referendari ma il punto è che quella battaglia referendaria è un'occasione per promuovere un punto di vista un discorso pubblico una visione cinica della democrazia
E queste ragioni Sterne sono altrettanto evidente di quell'interno a mio modo di pensare
Ed è singolare devo dire che che queste ragioni esterne sono generalmente assenti dal dibattito sia politico che intellettuale
E come se la politica italiana continuasse ad essere una politica del tutto autosufficiente parla di sé continuamente senza avere un'idea di quello che sta succedendo e dove la politica italiana e collocate
Eppure
Non è possibile discutere sulla democrazia italiana senza prende in considerazione il contesto europeo che è diventato un contrasto altamente integrato che condiziona largamente i nostri comportamenti
E ancora di più il contesto internazionale in cui siamo costretti ad agire che magari qualcuno se ne accorge solamente quando cinquecento seicento politici imprenditori sindacalisti vanno INAIL in Cina
Anzi sempre di più il confine tra politica interna e politica estera si sta sfumando
All'interno sia dei processi di europeizzazione che di globalizzazione
E questi questi cambiamenti attraverso la nostra democrazia
Che si spesse volte la classe politica non sembra essere consapevole dieci sì in contesti di tale complessità competitiva in cui ogni Paese deve fare i conti con gli interessi di molti altri Paesi
Non è possibile svolgere un'azione efficace cioè capace di difendere e promuovere gli interessi sociali economici di quel Paese nel nostro caso interessi sociali economici se non culturali dell'Italia
Senza un Governo stabile relativamente coeso capace di decidere e quindi messo nelle condizioni di rendere conto di ciò che ha deciso una democrazia competitiva non è un regime politico gerarchico verticalizzato controllato anzi l'integrazione europea e l'apertura dei mercati favoriscono il pluralismo interno sia istituzionale si pensi
Ruolo crescente che esercizio gli enti territoriali che sociale si pensi al dinamismo dell'impresa dei gruppi di interesse dell'unicità dei gruppi di ricerca le fondazioni una democrazia competitiva è una democrazia responsabile a responsabilità diffusa nelle decisioni di policy e a responsabilità ristretta nelle decisioni di Politics
La la nelle policy devono aumentare gli attori già ora ci sono molti attori che partecipano le decisioni di politiche pubbliche ma evidentemente necessario conservare individuare precisare
Il ruolo della decisione politica strategica in quanto tale somala democrazia competitiva per la quale varrebbe la pena comunque fare una battaglia e qui c'è quelli moderni come dire rilievo dopo il pessimismo dalla ragione e l'ottimismo dalla volontà è una democrazia governata perché in sistemi ad alta integrazione europea e internazionale
Le democrazie che non sono capaci di governarsi ed governarsi da sole sono destinate a farsi governare dagli altri
Gli altri sei
Sì
Grazie molte Sergio per brina suo appassionato intervento
Pieno di ottimismo anche se una battuta sul fatto che il canto del cigno del maggioritario sia stata la produzione di quest'anno questa legge elettorale reso molto sul realmente malinconica
La la la
La notizia la sua riflessione
Io ringrazio saluto il
Professor Amato
Voluto essere presente sia per autorevolissima collega sia
Nella sua veste istituzioni
Va bene allora senza come come autorevole come autorevole collega come autorevole collega
Che però è schiacciato dagli impegni di governo
E quindi quindi la Ri.Rei facciamo iniziamo il dibattito appena
Allora questo uno
Alla questura intanto potrebbe essere perché mi ha segnalato ragioni di urgenza il professor Quagliariello
E poi io prenotati già il professor se professor Bassanini la professoressa dei lotti chi volesse intervenire Mina un centro
Omaggio
Forse
Siamo in una fase
Di confronto dalla quale non si può dire che come in un governo di gabinetto bisognerebbe dire tutto quello che si pensa sapendo che non esce nulla fuori se non una posizione poi alla fine qualche foto che ci rappresenti tutti ma credo che comunque bisogna insomma parlare in questa fase abbastanza chiaramente
Io mi trovo in questa situazione nella situazione di chi condivide che i risultati ai cui questa iniziativa attende
Di condividere tanto tempo in particolare anche il più ambizioso e cioè quello di poter giungere poter pervenire ad una ad un sistema bipartitico
L'obiettivo al quale siamo partiti negli anni novanta che rimane diciamo sullo sfondo
Devo dire ho invece
Delle differente se di giudizio di sensazioni sia sulla diciamo ricostruzione storica di questo decennio di quello diciamo che si è aperto di questo quindicennio ormai
Agli inizi negli anni novanta e che ci ha portato fino ad oggi sia sulla
Iniziativa insieme due cose evidentemente sono connesse e devo dire innanzitutto che
Io capisco e anzi
Ho a lungo sostenuto questa tesi da un punto di vista culturale e cioè quella che una legge elettorale non è né buona né cattiva non c'è una legge elettorale migliore di un'altra in astratto ma la legge elettorale e fondamentalmente uno strumento e questo lo si desume anche dalla storia d'Italia non si capirebbe se no per quale motivo alcuni dei padri storici della costituzione della proporzionale penso a Sturzo e Salvemini furono poi del maggioritari sì convinti in altra stagione però evidentemente poi sul risultato finale un giudizio a per quanto empirico approssimativo bisogna averlo
E io devo dire e che e pur non avendo mai avuto le remore che altri colleghi hanno avuto rispetto ai rischi di derive plebiscitarie o di dittature del premier
E qualche qualche imbarazzo la dittatura del premio nella nella nel Mella poche norme lo pone e perché in astratto attraverso il risultato
Che si raggiungerebbe attraverso il referendum
Potrebbe anche in astratto
Non mettendo in conto quei meccanismi di adeguamento che probabilmente ci sarebbero ma che sono del tutto quanto ipotetici potremmo a bere addirittura una lì una una lista che viene avvantaggiata con un premio
Dell'ordine del trenta per cento questo francamente è stato previsto una volta nella storia d'Italia non ha portato bene e forse in qualche modo è una cosa che andrebbe considerata
Dicevo dicevo giudizio storico
Perché devo dire che in quest'ultimo periodo in questi ultimi giorni ho avuto la conferma di una di una speranza di una certa quasi di una certezza
E oggi appunto questa questa conferma che è stata rafforzata già i commenti che ho letto dopo la morte di Oriana Fallaci mi hanno fatto comprendere che poi c'è una speranza per tutti una volta trapassati
E devo dire che appunto il giudice sono stati espressi oggi sulla legge elettorale Mattarellum mi hanno fortemente rafforzato in in questa in questa speranza io devo dire non avevo mai avuto
Un giudizio estremamente negativo su quella le però ecco su questo il mio giudizio e diverso da quello di Guzzetta non la vedrei il Mattarellum come un dal punto di
Di diciamo fuga alcun o comunque una tappa intermedia verso il maggioritario compiuto quella è stata una legge maggioritaria imperfetta
Che ha fotografato una situazione politica nella quale due forze contrapposte
Evidentemente hanno trovato in quella soluzione un punto di equilibrio quella situazione di incertezza è rimasta aperta
Per circa un decennio avrebbe dovuto essere il clima il bello per una riforma istituzionale coerente e più completa
Non è venuta quella riforma questa è stata una sconfitta innanzitutto
Dei settori riformisti dei due popoli bisogna sapersi assumere le proprie responsabilità nelle proprie sconfitte parlo in questo caso evidentemente di quella componente del centrodestra la quale mi sento di appartenere ed il risultato finale è stato una riforma in senso maggiormente
In una riforma di tipo di tipo proporzionale ecco io credo che anche i risultati concreti che con quella riforma elettorale si sono raggiunti sono molto il frutto della circostanze e del caso noi siamo riusciti effettivamente ad a vere un sistema stabile
è di alternanza ma questo è stato un risultato casuale perché probabilmente se non si fossero alleati le estreme
A
A in in situazioni differenti né lezioni differenti
è accaduto come voi sapete che nel novantasei è stata la lega nord a non allearsi a correre da sola e poi appunto nel due mila e uno vi è stata la situazione contraria
Non parliamo appunto delle elezioni del novantaquattro che sono state poi un caso ancora asse
Probabilmente quel risultato quel risultato di maggioranze chiare e coese alla Camera e al Senato non si sarebbe raggiunto
E d'altra parte sappiamo perfettamente che questa legge che a me non piace l'attuale ma che non chiamerei legge truffa starei attento perché c'è sempre qualcosa di peggio che si può preparare questa è una legge imperfetta è un po'pasticciata che è stata pasticciata ancor più dal quell'intervento che ha previsto la regionalizzazione del premio al Senato
D'altra parte senza quell'intervento
Si sarebbero avute due maggioranze diverse alla camera e al Senato quindi un pasticcio ulteriore
Ha comportato come conseguenza in intenzionale dal punto di vista del sistema che seppure in maniera risicata seppure in maniera diciamo fortunata il meccanismo della della alternanza sia riuscito in qualche modo a conservare e a rafforzare ecco vengo al punto e vengo ai dubbi ho l'impressione che questa proposta sconti tre cose che dal punto di vista di un liberale sono gravi un eccessivo costruttivismo da una parte e su questo mi sono soffermato abbastanza
La sottovalutazione delle conseguenze non intenzionali che dominano tutte le leggi elettorali e quindi uno alla fine uno scarso realismo
Per quel che riguarda la sottovalutazione delle conseguenze non intenzionali io non vorrei che questa iniziativa lo dico proprio per tirar fuori tutti i dubbi possibili e per essere smentito
Possa servire a chi voglia raggiungere dal nostro punto di vista degli obiettivi ancora meno graditi di quelli che questa legge attuale ci hanno dato vedo fondamentalmente sullo score sullo sfondo due pericoli
Uno e l'introduzione delle preferenze su questo io sono assolutamente d'accordo con Guzzetta uno dei fatti positivi di questa legge che questa legge da quei partiti ai partiti un minimo di forza che quanto meno sta nella selezione della propria classe politica si può poi dire che questo deve essere perfezionato questo meccanismo con uno statuto pubblico dei partiti con la previsione di di di elezioni primarie questo tutto quanto da vedere ma sappiamo che il ritorno alle preferenze sarebbe dal nostro punto di vista dal punto di vista di chi non vuole la disgregazione ulteriore del sistema un disastro
Ed è questo evidentemente quello a cui in tanti
Stanno attendendo e aspettano che si crei uno spiraglio per poter evidentemente perfezionare diciamo il capolavoro introducendo le preferenze la seconda cosa e anche qui sono d'accordo con Guzzetti ha è il rischio che poi la riforma vada a finire
Sul sistema tedesco che senza le condizioni storiche particolari che vi sono state in Germania ci porterebbe al d'un proporzionalismo ancora peggiore di quello che ci ha proposto questa legge
Quindi attenzione alla sottovalutazione delle conseguenze non intenzionali e poi evidentemente
Un dato di realismo e qui è evidente a vorrei
Dire l'ultima cosa
Ora noi abbiamo visto l'evoluzione dello strumento referendario
Ne abbiamo avuto una conferma anche nell'ultimo referendum costituzionale l'ha già detto Zanoni il referendum passa quando non ci sono forse che sfruttano un potere di interdizione che l'evoluzione diciamo tra virgolette sociale delle dinamiche elettorali ormai concetti perché la soglia del cinquanta per cento era una cosa quando a votare andava il novanta per cento degli elettori è una cosa differente quando le percentuali medie sono del settanta settantacinque per cento
E dunque una forza che fa una campagna astensionisti Ka è e e e nel momento in cui questo è previsto non si capisce perché non è nemmeno illegittimo
Evidentemente può con una piccola minoranza vanificare il risultato del referendum
Diciamolo in un altro modo e invertiamo questo ragionamento introducendo di introducendo un elemento di politica
Quanto meno quanto meno perché il referendum perché è un'iniziativa referendaria Possa passare questa deve avere la benevolenza delle due maggiori forze politiche italiane
Una licenza a destra euro l'altra di centrosinistra che poi sono i due polli intorno ai quali noi vorremmo costruire il sistema bipartitico almeno sulla questo credo che sia il progetto di tantissimi all'interno di questa
Sa
Queste due forze evidentemente in una logica come l'attuale non possono dare apertamente questo sostegno
La potrebbero fare se evidentemente ci fosse una grande coalizione ma in una situazione di questo tipo non lo possono fare perché sono ricattati soprattutto quelle di governo dalla necessità di tenere in piedi il governo di alternativa
E allora in questa situazione
Non è meglio cercare un accordo tra queste due forse su una proposta in positivo da fare polvere magari i per dire parlamentari verso la fine della legislatura non è più realistico non è meno costruttivisti Ico non si espone a meno rischi
è iniziare evidentemente un dibattito al loro interno perché essi diventino il veicolo di un possibile bipartitismo tendenziale ecco questa è la proposta ed è questa la proposta sulla quale noi ci vorremmo muove
Noi della Fondazione Magna Carta in maniera ovviamente dialettica stiamo appunto in una fase iniziale di discussione la mia presenza qua è una disponibilità di a discutere
Ma evidentemente forse prendendo in considerazione il sistema spagnolo
Arrivando a proporre delle circoscrizioni più piccole alzando la quota di sbarramento senza interventi tra virgolette di ingegneria istituzionale
Alcuni dei risultati che oggi sono stati qui evocati sia da Fabbrini che da Guzzetta potrebbero essere raggiunti per una via più agevole
Esposta a minori rischi a minori pericoli grazie
Allora mentre
Grazie etano penso che ci sarà da discutere a lungo
Abbiamo tutto il tempo che vogliamo temo
Prima che il Parlamento si muova
Do la parola a andiamo
Sono costrette oggi a questa parte qui ma se non c'era il consigliere cinque ci stavo di più un
Beh contrasti dice che il suo successi è meglio che ci sia il Consiglio dei ministri ti confesso e così si sì
Si chiama subito la nettezza urbana e ci si scarica dentro tutto quello che luccicava scaricata con decreto legge che è stata la cosa da fare
Intanto
Permettetemi di fare una constatazione apparentemente stravagante ieri ma aveva colpito a al Consiglio dei ministri degli Interni informale cui ero adatta in Finlandia
Il collega maltese che insieme all'italiano e lo spagnolo El Greco sono i più interessati agli sbarchi dall'immigrazione
By frequenta la significa siamo pronti a Bassini fortunatamente io ho scoperto che nessuno ne parla dei poveri greci hanno avuto quest'anno quarantotto mila
Arrivi contro quelli a cui siamo noi ora che siamo arrivati a sedici contro tredici dello stesso periodo dell'anno scorso
E gli spagnoli che sono già sopra il ventidue
Allora il maltese
Ha premesso così in questo modo ha detto tenete conto che mille immigrati che arrivano a Malta eccome trecento mila che arrivano in Germania insomma aveva le sue ragioni per dirlo tenendo conto dei metri quadri di cui dispone sulla sulla sua isola non ampliabile
Allora no mi veniva in mente a proposito di una cosa che ci dicevamo fra di noi prima che questa a una queste salette molto piena
E venerdì pomeriggio è una giornata di sole io ho presentato tante cose qua dentro fra intimi no
Anche di recente
Allora s'se questa fosse in mano tutta e l'Italia fosse la Germania il quorum ci sta per un referendum ecco questa questo volevo dire cioè se questo tema riesce quindi a devastare
A destare tanto interesse anomalo rispetto alla media del Cenacolo gradevolissima sarà va che la Camera ci mette a disposizione per i dibattiti vuol dire che è un piccolo sintomo di un sentimento che c'è nel Paese
Che a mio avviso non è detto che accada perché proprio francamente queste previsioni sono difficilissime poi io trovo pessimo che i politologi si occupino di diritto in genere dicono sciocchezze ma noi giuristi diciamo altrettante sciocchezze quando ci occupiamo cose dei politologi sia chiaro sia chiaro per tutti quindi non c'è nessuna tendenza egemonica ma io sento che nel Paese sta crescendo un insofferenza nei confronti dei partiti chi è più potrebbe concorrere
A una volta che un referendum venisse visto come un referendum che dà sfogo a questo sentimento di insofferenza riproporre l'sembra un la stagione la possibilità di quorum ma che negli ultimi anni si è perduta e nei primi anni Novanta invece c'era
E chi è qui la legge elettorale vigente sia in grado di sollecitare questo sentimento di ostilità e che quindi un referendum ma che la riguarda
Possa essere visto come un modo di sfogare quel sentimento di ostilità votando no lo dimostra il come siamo stati eletti quelli di noi qua presenti che sono stati eletti e la percezione che ciascuno di noi quale che fosse il partito
Quando si presentava alle manifestazioni elettorali tanto per cominciare sentiva il bisogno di chiedere scusa quelli che aveva davanti perché in una condizione come la mia e come quella di altri
Sapeva di essere già eletto a prescindere dall'opinione di coloro a cui stava chiedendo il voto infondono ma abbiamo fatto tutti insomma quel perché no percepivamo anch'io eletto in Toscana da anni in Toscana davanti ai miei stessi elettori che magari mi avrebbero eletto comunque però anche tu Marco abbiamo vissuto insieme questa situazione
Sentivamo che glielo verdiano dovevamo dire ecco di chiediamo scusa sappiamo che vi stiamo chiedendo il voto e e allora poi passavamo al merito insomma discutendo di questioni eccetera e quindi questo ha contribuito fortemente qui listoni quindi tu dici giustamente per di più poi con le candidature multiple
C'erano anche quelli che venivano fuori dalle scelte graziose di chi decideva di optare qui anziché optare rapini
I partiti non sono quegli animali cattivi diciamo che sto io sono contrarissimo ad alimentare un sentimento anti partito ma mi preoccupa che il sentimento posso essere alimentato da congegni istituzionali
Che li fanno apparire anche diverse righe sono e in coscienza
Insomma noi del noi del centrosinistra questa legge l'abbiamo subita e abbiamo dovuto pagare le conseguenze che c'era quindi anche sui nostri partiti ha finito per ribaltarsi quel tipo di sentimento quindi
Noi abbiamo tutte le ragioni io sono per in questa materia per fare una legge by partisan sono le regole del gioco io a questo ci credo che le regole del gioco le dobbiamo stabilire insieme però
Vedo nel centro dei partiti del centrosinistra un interesse in più a cambiarla in fondo questa legge ha delle conseguenze negative nel rapporto tra eletti ed elettori e tra partiti ed elettori
Noi che siamo quelli che queste conseguenze negative ce le siamo trovate addosso non avendo voluto una legge dovremmo essere i primi a muoverci perché questa legge sia cambiata e se non lo facciamo
Primo argomento secondo argomento che volevo sottolineare anche tu lo hai sottolineato nella tua introduzione se hai detto quello che c'ha inondato poi se hai detto un'altra cosa che non Tōsen Tito Asama riferendomi a quello che ci sta scritto qua
Questa cosa questo è anche un modo per avviare un percorso di riforma un'altra volta perché non c'è dubbio
Non non vado al merito della riforma
Costituzionale che nel referendum costituzionale non ha avuto il consenso confermativo degli elettori ma non c'è dubbio che
Se quella riforma ormai bocciata e noi restiamo qua ha ragione chi dice che siamo conservatori al di là del necessario in realtà e insomma essere conservatori non è in principio sbagliato francamente dipende da quello che si conserva e ci sono tante cose che meritano di essere conservate no
Ma in materia istituzionale c'è un bisogno di cambiamento che rimane in appagato altrimenti saremo proprio il paese più stravagante del mondo venticinque anni che parliamo di riforma istituzionale
Evidentemente un bisogno sotto questo nostro parlarne per venticinque anni ci deve essere
Dobbiamo muoverci errate stamattina il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di Bersani che sullo sviluppo che corrisponde proprio ad una quella che viene chiamata la domanda del Paese no un Paese in difficoltà nel mercato internazionale che chiede non dirigismo e statalismo ma di sicuro chiede delle politiche industriali altro alla a Allo stato che accompagnino la la la il rafforzamento delle nostre imperiese su questi mercati internazionali che sono venuti cambiando la divisione del lavoro che è avvenuta cambiando
E insomma
Se seguissimo alla lettera al Titolo quinto che avevamo fatto noi così come è rimasto politica industriale in materia di competenza regionale non
Quel che insomma qualcosa da cambiare c'è
Noi c'abbiamo formalmente il re sostegno all'innovazione tecnologica come materia di competenza concorrente qui siamo in tanti che conosciamo l'articolo centodiciassette non ha memoria perché credo che nessun essere umano riesca a saperlo tutta a memoria
Però più o meno queste cose qui
Le lei sappia
Quindi la rimettere a posto il Titolo quinto del rapporto tra tra Stato e Regioni il problema del Primiero Ecce conteniamo ad avercelo del premier come viene chiamato in italiano
Ce l'abbiamo o ce l'abbiamo tutto davanti i il bicameralismo ce l'abbiamo tutto davanti insomma era una cattiva soluzione quella della riforma bocciata dagli elettori se c'era una parte che dimostrava che era proprio
Un come dire
Qualcosa che non aveva gli evitato chi in cui i i vari pezzi erano rimasti sconnessi questo era bicameralismo il processo legislativo no quindi lei è chiaro che riforma toccava un problema che c'è io trovo assurdo che insomma abbiamo due camere che fanno le stesse cose una con seicentotrenta persone l'altra con trecentoquindici
Il Senato e la prova provata che quelle funzioni di si possono esercitare con la metà delle persone insomma perché se no non avremmo un bicameralismo paritario con una camera che è la metà dell'altra questo
è un assurdo che ci stiamo trascinando dal mille novecentosessantadue sessantatré cioè da quando abbiamo rinunciato ad ogni differenziazione tra Camera e il Senato che di questo è un problema pessima mentre risolto dalla riforma bocciata dagli elettori ma chi è rimasto davanti a noi da risolvere
E c'era la legge elettorale
Pareggio elettorale fa parte di questo pacco e quindi muoviamo da insomma io
Sono raccordo fino ad un certo punto con Quagliariello Juan riceve
Non è che basta dire che è uno strumento per dire che sottratta al giudizio di valore insomma anche gli strumenti ci sono strumenti buoni strumenti cattivi uno Stradivari o se è meglio di un violino che magari facessi io con le stringhe niente a casa mia
E appunto ci sono dei hai ragione quando dice che quando dice come hanno detto molti politologi
Non intervenendo a sproposito
Che aspettarsi dalla legge elettorale una capacità conformativa totale di un sistema politico è sbagliato che un sistema politico a ragioni conforme attive che prescindono dalla legge
E quindi la conclusione che in qualche modo tutti condividiamo chi chi è figlio di chi tendiamo a dire il sistema elettorale che è figlio del sistema partitico e non il sistema partitico che è figlio del sistema elettorale questa nessuno di noi è in grado di sottrarsi a questa conclusione non a caso ultimo sistema elettorale il figlio dei
Dei partiti però sappiamo anche che ci sono leggi elettorali migliori e legge elettorali il peggiori e sappiamo che una limitata capacità conformativa i sistemi elettorali ce la
Una limitata capacità conformativa che ha bisogno di essere assecondata da elementi non istituzionali c'è la
Questa ultima appunto non era una buona legge elettorale By the Way baite Gueli aveva un elemento rispetto al quale la legge Acerbo era
Per certi versi meglio perché la legge Acerbo per conferire il premio di maggioranza chiedeva al venticinque per cento
Questa non chiedeva neanche quello
Le uniche solidi e che indica sono l'otto per cento al quattro per cento il due per cento
Ma i applicata ad un sistema no un bipolare ma pluri polare questa è una legge che consente l'attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione che ha preso più voti delle altre punto
Salvo quelle soglie basse che indica per l'ammissione alla spartizione dei seggi non ne indica una per la missione alla fruizione del premio di maggioranza e questo va tenuto presente
Ma insomma questo non significa che io baratterei questa con la legge Acerbo insomma volevo solo di segnalare quali possono essere i problemi che singole leggi elettorali pongono
Io parto dalla premessa che la limitata capacità conformativa che una legge elettorale a possano essere sfruttata Allo scopo di spingere partiti che possono farlo
Che hanno le ragioni per farlo che non hanno ostacoli insormontabili a farlo ad aggregare
Terzo sprint recuperare quella che giustamente con parole semplici ma per me i ineguagliata e nella loro chiarezza
Ha usato più volte Sandro Pizzorno quando ha parlato della funzione dei che seppero esercitare i partiti di massa nella prima parte del ventesimo secolo rappresentare e anche filtrare domanda associa
Dove se c'è infiltrare senza rappresentare dice chiaramente un problema ma dove è un problema c'è anche se c'è il rappresentare senza filtrare ora
La caratteristica del nostro sistema attuale convalidata e confermata dal sistema elettorale
Che consente che si Stigliano nell'arena partiti che rappresentano in un film e non hanno il problema di filtra re o filtrano veramente poco perché
E quindi filtrano nel senso che quando sono costretti a mediare con gli altri ciò che essi rappresentano c'era un che ha di
Contaminarsi un poco ma le ragioni degli altri ma non c'è nel partito come tale un'operazione di filtraggio c'è un'operazione di rappresentanza questo non è che rende impossibile sempre la mediazione Democratic perché può avvenire e noi lo vediamo nelle nostre due coalizioni sarebbe ingeneroso che noi del centrosinistra dicessimo che nel centrodestra non ci sono state mediazioni tra partiti anche lontani tra di loro ci sono state anche tra la lega e Forza Italia
In che modo e tra questi e e gli altri partiti quindi c'è una possibilità di mediazione così come c'è tra Rifondazione comunista e e la Margherita per per rendere quelli che sono i due estremi topografici del centrosinistra ma ragazzi
Il tempo che ci vuole per queste mediazioni e i risultati a volte male alberi di queste mediazioni
Rendono la macchina di governo a di governo in genere il governo è anche il Parlamento assolutamente fatico USA
Difficile da percepire
E ed espone i partiti ad un ulteriore logoramento d'opinione e di cui i partitini anche si rendono conto perché è necessario passare in sei giorni di riunioni terrà rappresentanze di partiti per trovare un punto d'incontro sull'Afghanistan
Sul Senato federale o su qualunque altra cosa ma davanti all'opinione pubblica sei giorni
Spesi in questo genere di mediazione appaiono
Logorante mente dedicate al al le loro questioni di partiti e non ai miei problemi di cittadino anche se servono a raggiungere dei punti d'incontro su questo quindi costano in termini di tempo per di capacità decisionale e anche di immagine
Contro concorrono a logorare sempre di più l'immagine dei Nets i leaders di una coalizione hanno
Due binari sui quali si devono muovere uno e quello del trovare la soluzione migliore per i problemi del Paese che si trovano sull'agenda
L'altro è quello di effettuare le mediazioni interne alla coalizione che servono per avvicinarsi il più possibile alla soluzione
Ecco e e sul secondo binario e c'è molta più visibilità molta più lentezza molte più frizioni
Chi poi dunque giustamente vengono riprese nove quindi l'opinione pubblica
è una pessima cosa quest'è una pessima cosa e quindici bisogna riportare direi ciascun partito ad una capacità di filtraggio ecco nonché è costretto al filtraggio sono perché
Ai ha incontrato l'anno
Cosa che quotidianamente viene fatta ora dalla maggioranza nei rapporti tra di e che quotidianamente veniva fatta dal centrodestra tra al CIE di MoMA e in termini fondamentalmente analoghi
Ecco qui c'è veramente un interesse per i pubblici e che questo roba qui venga modificata ed è il secondo elemento che segnalo che appunto poi può concorrere al al logoramento le coalizioni
Reggono veramente bene quando
Segmenti consistenti dell'opinione pubblica sentono di essere rappresentati efficacemente dai segmenti rappresentativi che stanno nel sistema politico e allora va bene le democrazie consociative di vip hard laddove si applicano
Gruppi religiosi diversi gruppi etnici diversi hanno sei insomma
Noi devo dire questo preoccupa abbiamo
La stessa fatica Dine Gozzi auto di coalizione che sia in sistemi con etnie diverso
Ma le nostre non sono detti niente
Che ed è bene che non lo diventi ed è bene che non lo dico
Allora il sistema elettorale ripeto può essere cambiato per rafforzare stimolare e promuovere aggregazione filtraggio laddove possibile
E deve essere tale da evitare la rottura del rapporto cogliere
Da questo punto di vista io condivido totalmente la tua posizione collegio uninominale comprimaria veramente l'assoluto
Primarie abbiamo cominciato a sperimentare le tutti non soltanto alle primarie di ottobre
Che insomma noi qualità infatti siamo se avessimo una in sosta in ci faremo fare un film
Ma a voglio dire in Toscana più umilmente routinariamente le primarie re abbiamo sperimentate funzionano si possono fare anche in Italia è l'ora di farla finita di dire male Franz son cose che fanno gli americani
Ne fanno anche i toscani punto
Ecco allora facciamo le prendiamo esempio via collegio uninominale
Aggiungerei che io la legge tedesca
La comprerei anche se fosse il secondo prodotto che mi viene ceduta
Io per comprare la legge tedesca astrattamente
Avrei bisogno di una legge che precederà legge elettorale nella quale sta scritto che quale che sia la legge elettorale che adotteremo la clausola di sbarramento non sarà mai inferiore al cinque per cento
E che
Nessuno può in Parlamento presentarsi in composizione diversa da come si è presentato agli elettori io qua fatemi lanciare nella casa della Camera una spada
A favore della legge che può in qualche modo vincolare i regolamenti parlamentari che sono fonti parallele il cui rapporto non è di gerarchia ma di competenza le ho studiate in un'insegnate queste cose qua
Ma se si comincia a stabilire che non ho una lira che provenga dal contribuente
E anche i soldi delle Camere ebbene che noi parlamentari lo sappiamo
Non fanno parte del bilancio dello Stato ma vi informo che vengono anche loro dal contribuente Massimo Troisi non avrebbe avuto dubbi su questo che il portafoglio era sempre uno ed era sempre il suo insomma non ha
Allora siccome vengono sempre dal contribuente è vietato dare i soldi in Parlamento ad aggregazioni diverse da quelle con cui ci si è presentati davanti agli elettori per cominciare allora se io avessi queste due con me norme superiori già approvate io lo compro anche il sistema tedesco
Hai ragione tu che il sistema tedesco in Italia rischia di diventare il contrario di di di di se medesimo io me lo ricordo quand'ero ministro per le riforme istituzionali
Tentai di introdurre la clausola di sbarramento per le europee di non mi ricordo quale anno
Quando capì che l'accordo si faceva sul zero settantacinque rinunciare perché dissi
Insomma no non esageriamo fa chiamiamo la clausola ma non di sbarramento allora che Claudio che tra usava il livello zero settantacinque
Le mie preferenze vanno è noto al maggioritario a due turni le mie personali preferenze non vedo per un Paese come l'Italia sistema elettorale migliore di quello
Mi posso fermare a soglie precedenti ma sono ostili al collegio uninominale danno il senso di un strumento per un sistema che dà luogo a un risultato maggioritario e non a un risultato
Proporzionale ultima osservazione
Il certo che il sistema elettorale che esce da un referendum ma abrogativo fatto con un ritaglio più limitato di quelli che lui da giovane faceva perché la corte era più generosa quando tu eri giovane no ora è diventata un po'più tirchio otto
Sulla riscrittura dei testi attraverso le cancellazioni
Questo insomma
Come aggregazione anche troppo no nel senso nel senso io io sono favorevole a che questa cosa si fa
Però sono abbastanza consapevole che se come dire la maturità dei partiti
Rimane ai livelli come quelli attuali noi rischiamo di trovarci davanti a un listone da una parte è un listone dall'altra non è cambiato assolutamente niente nel senso che mondo insomma montano a cavallo di qualunque cavallo in effetti e quindi e questo può offrire un cavallo a tutti e ci montano tutti quanti ed è tutto esattamente come prima
Si sta signor
No approntò
Se poi è lontano se non è passata non essendoci quella roba che dicevo io in Parlamento che a quel punto non sarebbe anche a però è talmente sgradevole
Nel offrire un unico cavallo a tutti che secondo me come minimo come pistola sul tavolo io non me ne prive rei
Io proprio non me ne priverebbe gli affari di questa di questa cosa qui perché questo è un tema su cui tutti sono disposti a parlare pochi sono disposti a decidere
Il sistema come fa comodo in questo momento ha troppi e quindi rischia di rimanere quello che un bel Pistone come questo nella peggiore delle ipotesi fondo loro lo potranno sempre gestire saltando tutte in groppa questo unico che Vallone ma intanto se non trovano sommate andate avanti
Andate avanti
Io ho sempre preferito in una situazione come questa una legge del parlamento
Però le chance che questa legge vengano fatte senza uno stimolo gigantesco sono basse
E quindi l'idea che venga preparato questo referendum la consapevolezza che un referendum come questo può incrociare un sentimento forte che magari escrescenze sempre di più nei confronti dei partiti
Potrebbe portare a dei ravvedimento i operosi non si sa mai e mi scuso e vado
Bene
Adesso c'è anche
Va bene in faccia
No no non si allontana
Allora io ho iscritta a parlare
Michele Ainis
Si è dissolto il quorum c'era il quorum in sala ma adesso mi pare che vada allora io molto rapidamente sono qui perché condivido le intenzioni con cui è stata convocata questa riunione ne condivido l'oggetto
N condivido anche
Ne condivide i tempi nel senso che se Nicolò mi permette vorrei dire una cosa dissonante Lecce non so fino a che punto sia vero che le leggi elettorali vanno fatte in coda di legislatura
Perché altrimenti hanno un effetto di delegittimazione sottile a approvate forse è vero il contrario
Forse una buona legge elettorale si può approvare all'inizio legislatura sotto il velo d'ignoranza
Di cui parlava rosso cioè quando ancora e difficile calibrarla gli affetti
E quindi diciamo se non ora quando rispetto a questa cosa
L'oggetto di questi Sissy Spacek proposta
Ecco io qua mi mi pare di poter dire che non si tratta soltanto di semplificare il quadro politico di demolire questa brutta legge che coniuga e difetti del maggioritario
Con il premio senza senza soglia minima con i difetti del proporzionale
Ma che il collante di questa proposta sia alla fine una reazione contro la partitocrazia contro le no contro i partiti contro le degenerazioni del sistema dei partiti
Che sono tanto più gravi oggi che i partiti sono diciamo può le sedi dei partiti sono vuote di scritti rispetto al mille novecentoquarantanove quando ne parlo Maranini e allora questo vale sia per il primo sia per il secondo quesito
Perché il primo quesito alla fine
Tende a tende a ridurre il fra sionismo il multipartitismo di cui di cui il nostro sistema afflitto allora questo ente
Mi pare che lo disse qualche anno fa proprio Giuliano Amato la continuazione del partito nazionale fascista ed una molteplicità di partiti che realtà
Parlano con una sola voce
E vale anche per il secondo quesito che è quello di
Tagliare un po'le unghie ai notabili che decidono degli eletti un terzo un terzo degli eletti sostanzialmente cooptati dai signori di partito veramente una cifra enorme
Allora sequestra fosse la sostanza dei due quesiti Ca'
Elaborato Giovanni
E mi pare che tutto il problema sia di farle emergere perché qui appunto la difficoltà è che lo strumento referendario è in crisi che il quorum non si raggiunge che è facile fare una campagna di tipo astensionistico allora per vincere un eventuale referendum su questi binari
Credo che vada spogliato delle sue tecnicalità regge elettorali non appassionano
Al di fuori del Palazzo e per intercettare un sentimento quello si è diffuso
Il sentimento e la reazione appunto alla partitocrazia
Perché durante la campagna eletto elettorale insomma che ha preceduto il referendum costituzionale si è battuto di qua e di là sul tasto della riduzione del numero dei parlamentari
Perché quella era una cosa molto popolare allora uno diceva la tolgo cento ma io poi ne tolgo duecento e via via allora io da qui vorrei diciamo fare una proposta se questo pacchetto non è un pacchetto chiuso
Perché non aggiungere qualche altro tetto allo al al al al tema di questo eventuale referendum e non aggredire per esempio il tema dei costi della politica
Quando qualche giorno fa il ministro Mussi ha detto mi vergogno di guadagnare non so cinque volte più gravi cercatore
Qui la fa una universitaria è abbastanza rappresentata a intercettato un nostro grido di dolore ma anche una cosa che davvero diciamo tiene rigettata dai più allora
Perché non parlare anche di questo c'è una legge quella nel sessantacinque e sulle indennità parlamentari e successive modifiche come si dice
Io c'ho dato un occhio rapidamente stamattina sapendo di dover venire qui ma mi pare che si presti anche quella ha un lavoro con le forbici degli DTT sartoria di di che che possa fare emergere questo tema dei costi le incompatibilità non so cos'altro anche perché questo se questo venisse fatto potrebbe avere un affetto traino oltre che fare emergere più chiaramente la matrice
Unifica unitaria dei diversi quesiti referendari che a quel punto verrebbero proposti che sarebbero una reazione rispetto al divorzio tra popolo e Palazzo e rispetto alla prepotenza del sistema dei partiti ringrazia grazie
Franco Basaglia
Ma innanzitutto devo portare la decisione di leopoldo Elia professor leopoldo Elia che non ha potuto venire
Questo pomeriggio e che mi ha pregato di dichiarare la sua decisione
Alla proposte all'iniziativa di Giovanni Guzzetta
Nei termini a questo punto devo dirlo altre lo hanno detto anche Giuliano Amato nei termini illustrati nella sua lettera
Chiarirò poi perché anche da parte mia c'è un'adesione e tra l'altro l'adesione Giovanni Dalla primissimo minuto direi da la alla alla proposta e all'iniziativa nei termini illustrati nella sua lettera devo dire
Che appunto alcuni degli interventi qui secondo me non non facilitano non possono non facilitare insuccesso di questa iniziativa perché per innanzitutto io visto riemergere quarte che Nostalgia di una grande riforma costituzionale
Certo il referendum del venticinque e del ventisei giugno non ha chiuso la strada a qualunque
Revisione della Costituzione
Ragionevole dire tuttavia che il referendum ha segnato un punto fermo almeno su la alcuni dei punti nodali del dibattito
La forma di governo
La forma di governo la forma di governo a almeno per un po'di tempo dopo questo referendum forma di governo parlamentare
Si può intervenire con forme di razionalizzazione che là vicino di più o che l'area o che la conformi non sul modello questo mistero sul modello tedesco o su alcuni altri ma è la forma di governo parlamentare che peraltro è la forma di governo più diffuse in Europa e che caratterizza democrazie che funzionano
Non sono una democrazia che funziona male come la nostra democrazie che funzionano
Allora sentire riecheggiare cui l'idea che si debba rimettere mano ad una grande riforma che rimette in discussione il modello della forma di governo al modello della forma di Stato a me sembra qualcosa che divide il fronte anzi che unica fino il problema che noi abbiamo e che noi abbiamo non una cattiva forma di governo come modello
Ma un insieme di strumenti istituzionali alcuni francamente pessimi come l'attuale legge elettorale altri da perfezionare da ritoccare da migliorare questo a me sembra il punto fondamentale
Anche perché ci vuole molto poco per a vere attraverso piccole modifiche costituzionali esattamente il
La forma di governo tedesca oppure britannica
Il problema è che non ci si arriva se non sia delle leggi elettorali dei regolamenti parlamentari della legge sul finanziamento dei partiti
Più adeguati al tema fondamentale che Giovanni Guzzetta posto e apposto fin fin dall'inizio e che io credo sia quello centrale come riuscire ad Atene attraverso le elezioni
L'alternanza tra coalizioni omogenee
E non tra coalizioni frammentate o addirittura Ultron frammentate come quelle attuali
Questo il punto
E se mi consenti Giovanni è un punto che è più generale
Della scelta fra bipartitismo no io rispetto quelli che pensano che il sistema migliore sarebbe di partitico personalmente noto soltanto che in Europa
Non so nel mondo perché perché non ci ho pensato ma in Europa negli oltre me al secolo e mezzo nessun sul sistema hai voluto da pluri partiti qua bipartitico
Quale che fossero i sistemi mentre invece ci sono molte democrazie europee che funzionano in maniera accettabilmente buona pur non essendo bit partitiche ma però avendo l'alternanza tra coalizioni omogenei e questo è il punto
Questa legge elettorale non favorisce questa questa
Anzi
Accentua la frammentazione
Il la legge Mattarella lo favorita la legge Mattarella aveva un punto debole vorrei sottolinearlo Giovanni perché se non affrontiamo anche questo tema rischiamo di ottenere risultati scarsi non per colpa della legge Mattarella che aveva alcuni limiti alcuni difetti principalmente secondo me il fatto il decidere a turno unico e quindi di costringere comunque a raccattare nelle quali lezioni tutti no
Ma il problema più grave che la legge Mattarella così come una nuova legge elettorale se non si affronta il problema con una visione più ampia convivere con sistemi elettorali
A a tutti gli altri livelli istituzionali che sono sistemi iper proporzionalista
Insisto lo sono anche quelli delle lezioni comunali sopra i quindici mila abitanti
Delle elezioni provinciali delle elezioni regionali e ovviamente del Parlamento europeo
Perché è vero che attraverso l'elezione diretta dei capi dell'esecutivo spingono alla alla scelta fra due grandi coalizioni però all'interno della coalizione i sistemi sono proporzionali specie quindi spingono la frammentazione
Spingono alla concorrenza tra i partiti che per fanno parte di una coalizione
Spingono la ricerca della visibilità e alla ricerca della a costruzione del consenso in una lettorato di nicchia
Che necessariamente quello che tiene in piedi piccole formazioni e quindi spingono verso la frammentazione e la competizione interna alle coalizioni allora come
Sì però non c'è dubbio che ci sono alcune però però è indubbio che il nostro sistema
E la legge Mattarella appagato il prezzo della coesistenza con una serie di meccanismi che insomma ogni cinque anni ci sono le elezioni politiche c'erano con la legge maggioritaria con qualche difetto come la legge Mattarella
Però per tutti gli altri quattro anni
I partiti gli stessi partiti politici alleati nella coalizione di governo ed alleati nelle elezioni
Competevano fra di loro per conquistare qualche seggio in più in tutte le elezioni circoscrizionali comunali provinciali regionali al Parlamento europeo
E allora invece della logica della coalizione della logica della squadra
Della logica del programma comune e dell'impegno comune e c'era la logica della competizione del marcare e quello che Giuliano Amato diceva diceva mo'molto bene da questo punto di vista io insisto nel dire che il referendum è soprattutto una pistola fumante messo sul tavolo
Attivismo
Viaggia spara come non fumante perché vorrebbe dire ad alta no punta non caricata la pistola carica ma giusto non non penso che
Il risultato che verrebbe dal referendum
E che comunque un miglioramento
Sotto tutte e due i profili indicati ancor più lo sarebbe se ci fosse poi anche l'impegno politico le primarie la scelta dei candidati con le primarie eccetera comunque un miglioramento
Però non non non non sarebbe un risultato decisivo dal punto di vista del del di una modernizzazione del nostro sistema politico e istituzionale
Per una ragione la Regione ha detto Giuliano prima perché il listone sarebbe in un in una serie di
Serate
Di nottate verrebbe formato tra i capi partito tra i loro tra i loro rappresentanti di una coalizione inevitabilmente larga e disomogenea perché
Col premio di maggioranza a turno unico bisogna mettere assieme tutti se no sì
No si perde ma poi avendo messo assieme tutti si governa male e sarebbe come dire la traduzione della dell'attuale frammentazione delle coalizione una lista unica con con alcuni vantaggi indubbi
Dal momento che sarebbe più difficile come dire
La rissa durante la campagna elettorale la rissa durante la campagna donare diventa più difficile durante i cinque anni però tra una campagna elettorale all'altra e l'altra continuerebbe a esserci
Sia perché ci sono quelle altre lezioni che dicevo sia perché bisogna presentarsi al tavolo della futura composizione del listone alla fine della legislatura potendo marcare che io valgo il tre virgola due per cento e quindi ho diritto ad avere quei posti e quella certa collocazione in lista quindi come dire
C'è un progresso ma è un progresso limitato e non decisivo per però non c'è dubbio
Che questo referendum può può rompere le scatole e quindi può come dire vincere alcune resistenze ad affrontare il tema di una riforma elettorale realmente migliorativi
Si dice ma per esse una pistola sul tavolo bisogna che sia credibile cioè bisogna è che
Sia prevedibile che il cuore uno si possa fare
Io sono su questo moderatamente ottimista se si verificheranno due ipotesi che entrambe ritengo possibili la prima la già dette Giuliano anche a me è capitato di dirlo spesso io sono convinto che siamo vicini a una implosione dell'attuale sistema
C'è ci fu ci fu negli anni del referendum che con Mario Segni Augusto e altri Peppino Calderisi ma divenne mo'e era evidente che lì c'era una grande rivolta contro le degenerazioni della partitocrazia
L'arroganza di partiti deboli
E poco radicati quali sono in grande maggioranza quelli attuali
E ancora più insopportabile dell'arroganza di partiti forti radicati rappresentati
Noi abbiamo segnali di questo gene ne abbiamo di molto forti ne abbiamo di molto forti
E allora io penso che il referendum potrebbe incrociare
Una come dire un una protesta di questo genere e in qualche modo incanalare una verso una modernizzazione del nostro sistema
La seconda cosa è che noi non possiamo più andare avanti e il Governo intende a quanto ho capito fare delle proposte in questo senso
Quindi con un sistema per il quale le scadenze elettorali le consultazioni elettorali si ripetono a ritmo di sei sette dieci
Per ogni anno
C'è una ragione anche per ragioni di costo ma c'è una ragionevole ipotesi di accorpamento delle scadenze elettorali
Di accorpamento delle scadenze elettorali intanto di averne almeno mi intanto una sola per anno e poi anche di vedere se si riesce ad evitare che tutti gli anni allora se i referendum cadono in una grande la consolazione del referendaria e contestuale ad una grande scadenza elettorale
Da grande tornata di elezioni amministrative e regionali o le elezioni europee voglio dire
Beh
Diventa più difficile
Predicare l'astensionismo per ragioni di parte e meno certo il successo di chi ragioni con la leva astensionisti e quindi io sono moderatamente ottimista sulla possibilità che il referendum
Abbia come dire possibilità di successo cioè di fare quorum e quindi si presenti alle forze politiche come come un una una un'arma di pressione un'arma di pressione vera per spingere ad affrontare il tema di una riforma della legge elettorale
E ecco io penso che a quel punto forse a quel punto può valere non prima può valere la proposta di Quagliariello mi spiace che non
Non c'è più credo non non lo vedo più ma forse a quel punto
A quel punto a quel punto si può come dire far valere il fatto che le grandi forze politiche possono a vere non solo per senso di responsabilità istituzionale ma anche perché in fondo nel loro nel loro interesse possono avere interesse ad una legge elettorale maggioritaria ben costruita
Soprattutto se questo cadesse in un momento in cui il velo di ignoranza c'è
E questo mi spinge a dire un'ultima cosa su cui non sono pienamente d'accordo con Giannone
Io non non capisco la ragione per la quale a parte il Consiglio d'Europa che ha come Zanon sa benissimo sollecitato a a fare le riforme elettorali non negli ultimi anni o negli ultimi mesi di una legislatura ma nella prima parte della legislatura ma nella prima parte di una legislatura le riforme elettorali si avvantaggiano del fatto che normalmente
Sono sostenute dal velo d'ignoranza mentre nell'ultima fase della legislatura spesso con i sondaggi attuali qua spesso come dire si può già immaginare chi vince o chi perde quindi può essere forte la tentazione di fare riforme elettorali come dire misurate sui propri sugli interessi della proprietà
La prima parte del dottore più difficili delegittimata rammento un campione cambiamento di legge elettorale ma quando mai
è un Parlamento eletto per cinque anni con la legge elettorale legittimamente in vigore quando è stato eletto
Non c'è ragione per pensare che una legge elettorale fatta nei primi tre anni della legislatura debba necessariamente comportare le elezioni anticipate
Mentre ci sono forti ragioni per pensare che questo renda più libere le forze politiche soprattutto le grandi forze politiche di trovare delle ragionevoli e oneste intese su sistemi elettorali maggiori su buoni sistemi elettorali maggioritari nel momento in cui non si sa in realtà keep voi se ne avvantaggerà per a vere condizioni favorevoli a governare dopo la vittoria nelle successive elezioni quindi in questo senso a me pare che l'iniziativa di Giovanni Guzzetta vada sostenuta sia uno strumento utile vada sostenuta senza dargli come dire senza fughe in avanti senza dargli significati ulteriori non è detto non è affatto detto che questo referendum spinga verso il bipartitismo perché può aprire altri esiti appunto i listoni possono non dar luogo al bipartitismo Non è neppure affatto detto qui il bipartitismo sia una soluzione utile nel caso italiano e soprattutto non è affatto detto che su una soluzione realistica
Certo è utile e realistico a vere perché questa la regola nei Paesi europei delle quali il sionismo meno frammentate più coesa e più omogenee possibilmente con un partito privo
E da questo punto di vista resta del tutto del tutto sostenibile l'idea che accanto alla riforma della legge elettorale
Si debba lavorare per avere il partito dei democratici il partito dei moderati come partiti pivot delle due coalizioni
Come esistono normalmente Mele democrazia dell'alternanza europee che sono di solito alternanze fra coalizione ma in queste collezioni e c'è sempre un grande partito che rappresenta l'asse della della coalizione e chi aggrega
E che e che da e che dà continuità e che rappresenta e che rappresenta e che da come dire il senso anche delle avverte la responsabilità istituzionale perché non cerca un insegue lettorati di nicchia
Ma insegue insegue il consenso della maggioranza della maggioranza degli elettori io penso che su questo si possa lavorare se posso anche dire tranquillamente agli amici di maniacale
Il problema è che voi ponete non è che non esiste
Ma si pone dopo
Dopo che attraverso il referendum
Un po'perché il referendum sia celebrato o perché comunque ha ottenuto il suo risultato di sbloccare le resistenze a una seria disponibilità a una riforma elettorale
Sostanziose diciamo non non semplicemente a ritocchi all'attuale legge elettorale tabù quando si pone il problema del consenso dell'intesa tra le forze politiche allora sì delle maggiori forze politiche potrebbero essere i promotrici
Di una di un intesa verso un sistema elettorale maggioritario funzionali io personale convinzione sempre favorevole al nominale a doppio turno con le primarie
Penso che sarebbe quello che consentirebbe più facilmente di creare o coalizioni omogenee non frammentata responsabili agli elettori di scegliere di ricostruire anche il rapporto di rappresentanza tra il territorio degli eletti che non è ha fatto una cosa da disprezzare
E che non è che
Non è che sopra di chi
I partiti ma costringe i partiti a fare i conti anche con con con la realtà degli elettori e a scegliere i candidati tenendo conto del del delle persone che presentano e non soltanto delle non soltanto costringendo al fresco in qualche modo in qualche modo prefabbricate io però voglio dire chiaro che non si può partire
In questo dibattito avendo delle posizioni precostituite questa è la preferenza mia e di credo di molti di noi
Però bisogna essere aperti anche al confronto su altre soluzioni maggioritario purché siano soluzioni maggioritarie non siano la riproposizione di un sistema
Di frammentazione del
Ha dato grazie
Paola serio
Prego
Io vorrei primo luogo ringraziare Guzzetta
Comunque il gruppo che ha promosso questa iniziativa che interpreto come un'esigenza che mi sembra fondamentale in questo passaggio
Un'esigenza di forte mobilitazione democratica sul tema della legge elettorale quali che siano le forme che potrà prendere questa mobilitazione
Con qualche messo anche credo che Bassanini sia d'accordo con me con alcuni aspetti della riforme costituzionali prima di tutto il bicameralismo e la e la composizione del Senato federale insomma cioè voglio dire chiaro che il tema della legge elettorale prevede anche certamente sistemi di elezioni differenziati e così via per spiegare che cosa intendo con mobilitazione democratica vorrei richiamarmi o due
Elementi politici trattati da Guzzetta ma anche tornati in alto
Il trasversalismo dell'iniziativa non c'è dubbio che su questi temi
Siamo tutti d'accordo sono temi che devono riguardare tutte le parti si deve trovare il consenso delle parti però però non sottovaluterei quello che diceva anche Amato non c'è dubbio che il peso di questo tema che è il tema della crisi della democrazia
Ha un riscontro nelle sensibilità delle esigenze degli interessi del centrosinistra
Che è molto maggiore rispetto a riscontro che ha di fatto senza credo di essere faziosa nelle sensibilità negli interessi nelle attese del centrodestra e che quindi le l'obiettivo del trasversalismo non puoi in qualche modo ignorare
Il suo nesso
Con il suo questo dato di fatto
Senti mobilitazione deve trattarsi
Il secondo aspetto è quello che pure al per ma giudizio sulla effetto reale dei referendum elettorali il cui unico limite è stato Prodi una questo
Creato i soggetti o per lo meno di aver curato dei soggetti abbastanza improprio della della alternanza del bipolarismo e quindi e quindi una prima considerazione di fondo il nesso molto forte
Che l'obiettivo mobilitazione democratica sulla legge elettorale non può valere in connessione con il processo di costruzione del partito democratico
Questo è lo sfondo dentro il quale non ci si può non muovere in qualche modo se vogliamo parlare di mobilitazione democratica in senso in senso ampio
Che tipo di mobilitazione democratica io riconosco il ruolo forte del referendum è stato riconosciuto anche da amato da Bassanini come pistola fumante come deterrente
Come in qualche modo pressione sulla realtà politica lo riconosco tanto di più perché è questo il punto che mi interessa io credo che noi stiamo sottovalutando ma mi pare che qualcuno qui la Grecia ha detto
Che la mobilitazione democratica oggi ha più spazi
Non solo per la scontentezza in generale da perché abbiamo già verificato
A in più di un'occasione come le strategie dei partiti sono state condizionate hanno dovuto rimangiarsi le proprie posizioni dalle primarie al referendum costituzionali cioè questa mobilitazione democratica nel Paese c'è questa mobili questa possibilità di fare appello a una è a un insieme di umori di attese di speranze di stanchezza e di rabbia e così via nel Paese c'è e io credo che la prima cosa è saperla usare saperla stessa per la guida ora il referendum da questo punto di vista che ripeto ha una sua funzione non c'è dubbio come deterrente ha una debolezza in primo luogo il risultato che produce non incrocia le attese del paese è insufficiente
Le attese del Paese
è insufficiente e appena un aggiustamento sappiamo benissimo certo ma terrà questo può forse non rappresentare un ostacolo nel momento della raccolta delle firme ma può rappresentare un elemento di debolezza nel momento del raggiungimento del quorum
E in secondo luogo
E
è così invece vorrei proprio questo preferisco
Sì lo so era appena formale però insomma siccome poi io ritengo che allora obiettivo e strutturazione del referendum raccolta del primo quesito presentazione del primo quelli andrebbero accompagnati altre iniziative di mobilitazione democratica in positivo che sono quelle che cita in parte la lettera di Guzzetta
Petizione condivido anche alcuni criteri fondamentali che bocche si vorrei petizione al Parlamento raccolta di firme di una petizione al Parlamento che raccolga alcuni elementi fondamentali che si ritengono essenziale in una nuova legge elettorale
E al limite proposta al Parlamento che è la cosa più delicata ma per lo meno qualcosa di che può essere anche di mezzo fra la petizione la vera e propria proposta cioè che la mobilitazione ha bisogno di farsi con la pistola del conferendo un ma per attraverso una raccolta
Di indicazioni di di di Indirizzo di trenta che rappresenti una pressione reale nei confronti dei partiti che faccia emergere questa questa in qualche modo questa tesa del Paese da questo punto di vista una le alcune esigenze sono fondamentali questo collegamento che ho già detto
Con la disegno Partito Democratico
Quello dei collegi uninominali che sono in realtà una cosa quindi lettorato italiano sia Caffi
E come dirò poi un altro
Cioè a me parrebbe di no che ha fra l'altro io faccio parte del coordinamento nazionale della Rete dei Cittadini dell'Ulivo all'interno di questo coordinamento con rapporti con altre associazioni del partito democratico
C'è una spinta volere cercare di annunciare questa petizione se si potesse costruire insieme
Il nell'anniversario delle primarie
Cioè cercando di rimo bibitari in qualche modo il popolo delle primarie intorno a un obiettivo di questo genere
Cioè io credo che noi dovremo pensare a un obiettivo di mobilitazione più articolato e più ampio di quello che può essere quali ecco costretto soltanto intorno al referendum aggiungo un'ultima considerazione finora
E questa Assemblea è stata abbastanza
Prevalentemente fatta da maschietti io vorrei ricordare
Che nella denuncia dell'oligarchia politica che vizia il sistema politico italiano
Cioè un aspetto particolare
Che è quello della donne come vittima di questo tipo di selezione politica
C'è stata una patetica ingenuità al tempo dell'approvazione di questa legge elettorale né il ministro Prestigiacomo che ha proposto le quote rosa per una legge che era fatta apposta per confermare la vecchia oligarchia maschi
Una mobilitazione democratica che in qualche modo dovrebbe davvero sapere parlare ai anche da questo punto di vista a metà dell'elettorato nel nostro Paese
Buona sera mi chiamo Augusto Zucaro sono un dirigente pubblico
E ricordo con altri allievi della Scuola superiore della pubblica amministrazione di cui sono stato allievo anch'io abbiamo discusso anche tematiche relative alle riforme elettorali
E devo dire che io personalmente per quanto riguarda il sistema elettorale italiano sommi sono convinto che il fino ad oggi sono mancati almeno tre elementi
A parte il premio di maggioranza che è stato recentemente introdotto e la differenziazione delle leggi elettorali a seconda dei livelli istituzionali di cui si è parlato poc'anzi
Io credo che siano mancate le elezioni primarie sia mancato anche il doppio turno e sia mancato anche un elemento che esiste nei Paesi anglosassoni il fatto che per candidarsi in un collegio si debba essere residenti da almeno cinque anni nel territorio di quel collegio
Di questo si parla poco e credo che invece sarebbe molto utile perché ancore Rebbe veramente il candidato al territorio probabilmente fasi faciliterebbe anche la partecipazione femminile
Renderebbe ovviamente impossibile legando la candidatura multipla perché non si può che essere residenti in un territorio potrebbe essere utile anche con le circoscrizioni elettorali più ampie però ovviamente più sono ristrette più un senso assenso soprattutto in un collegio uninominale
E devo dire
Che i due quesiti che sono stati proposti anche se non soddisfano tutte queste esigenze comunque danno una prima risposta
Perché impediscono il malcostume della candidatura multipla che poi consente il potere di ricatto del vertice politico di una forza politica che può evidentemente scegliere anche gli eletti e a quel punto scegliere chi far risultare letto conoscendo già il risultato elettorale quel punto quindi sapendo con certezza chi risulta eletto chi no a seconda delle opzioni
E poi elimina l'altro malcostume che è quello di consentire il potere di ricatto delle forze politiche minori
Anche rappresentative di interessi minimi che fanno parte dell'estrema frammentazione sociale politica ed economica di questo Paese che è un Paese molto particolare rispetto agli altri spesso si fanno dei paragoni ma non bisogna dimenticare che l'Italia ha delle peculiarità tutte sue
Essendo una nazione relativamente recente
E per di più sostanzialmente creata poi dallo Stato basti pensare che gli italiani ancora nella prima guerra mondiale non parlavano nemmeno la stessa lingua e gli ufficiali dovevano fare da Interpreti fra soldati che parlavano dialetti diversi
Ora in un Paese come il nostro credo che siano fondamentali riforme come quelle che questi due referendum propongono
Siccome faccio parte di associazioni anche alcune di cultura politica parte gli allievi della Scuola superiore per esempio base democratica libertà quale associazioni che conosce anche professor Guzzetta che devo ringraziare di questa eccellente iniziativa
Mi è capitato in passato di raccogliere firme per referendum e mi rendo conto che potrei di nuovo farlo in futuro insieme a questi amici molti dei quali sono fortunatamente più giovani di me
Però siccome c'è in Italia ormai un diffuso senso di scoraggiamento verso la possibilità di incidere realmente
Purtroppo ci sono state tante riforme e la qualità della vita dei cittadini molto spesso non è migliorata per cui c'è molta disaffezione molta sfiducia
E
Il nel referendum abrogativo non bisogna dimenticare c'è il problema del quorum ma che è difficile da raggiungere la partecipazione al voto nel referendum
Abrogativi via via diminuita nel tempo in Italia
E ormai da molto tempo non si riesce a superare la soglia del cinquanta per cento anche su tematiche sentite anche su quella delle riforme elettorali abbiamo avuto una partecipazione via via calante
Ora delle due l'una o si abolisce il requisito del quorum con una legge costituzionale che però
Richiede tempi richiede consenso
E non so quanto sia raggiungibile maggior parte delle proposte in Parlamento sono per alzare
E questo vanificherebbe del tutto l'istituto del referendum a questo punto secondo me sarebbe più razionale abolirlo
Perché o lo si valorizza per questo sarebbe un discorso a latere scusate indiscusso proprio di riforme istituzionali io personalmente credo nella democrazia diretta è una mia posizione però o ha un senso la democrazia diretta o non ha un senso se non ha un senso aboliamo lo almeno evitiamo di spendere i soldi ogni volta soldi dei punti soldi pubblici di tutti i cittadini che si spendono di volta per fare referendum che non servono a niente
E noi spendiamo ogni volta mille miliardi del vecchio conio insomma è questo mi sembra francamente fuori luogo comunque l'altra possibilità perché il referendum abbia successo e che sia abbinato a qualche altra consultazione elettorale questo forse più praticabile
Se da parte del governo vi fosse un orientamento magari anche per una questione di contenimento proprio dei costi elettorali di cui dicevo prima
Ad abbinare magari in in futuro però allora dovremmo anche studiare bene i tempi della raccolta delle firme
Ad abbinare questa consultazione con altre consultazioni elettorali lì mi pare che veramente poi potrebbe diventare molto più facile raggiungere il quorum perché generalmente in elezioni amministrative
Ma anche in quelle europee direi
Si supera il cinquanta per cento e una volta che il cittadino va alle urne e difficile che rifiuti una scheda o non ci va proprio o una volta che c'è andato le schede le prende
Poi magari si non capisce la questione al nulla però ormai ha votato quello è comunque un voto
Quindi bisognerebbe allora capire anche se da parte del governo c'è questa disponibilità che forse ci potrebbe anche essere perché in fin dei conti questo referendum che non avvantaggia uno schieramento politico in particolare
Quindi non si presterebbe a particolari polemiche perché non si favorisce né uno schieramento nell'altro né la maggioranza né all'opposizione
Quindi siccome poi conto avrebbe anche il pregio di ridurre i costi della consultazione elettorale ci potrebbe essere da parte del governo almeno questo quindi non non l'appoggio al referendum ma perlomeno la disponibilità da abbinare la data
In maniera tale da favorire e secondo me sarebbe una grossa chance in più da favorire il raggiungimento del quorum
Ove questo vi fosse credo che sarebbe effettivamente un impegno che varrebbe la pena di prendere perché io sono convinto che anche se andrebbe a magari abbinato ad altre iniziative petizioni raccolto una raccolta di firme per qualche disegno di legge di iniziativa popolare visto che si tratta di raccogliere firme
Per aggiustare tutti gli altri aspetti che potrebbero essere migliorati nella legge elettorale
Però già questo sarebbe un miglioramento e secondo me non da poco
Perché è vero che poi avremmo una lista che otterrebbe da sola il premio di maggioranza ma attenzione che i comportamenti elettorali non sono indipendenti dai sistemi elettorali
A mio avviso a quel punto la con la lista
Che ottenesse la maggioranza relativa non otterrebbe il venticinque per cento probabilmente otterrebbe di più perché ci sarebbe uno sforzo di coalizione
Avremmo a quel punto una forza politica in cui confluirebbero buona parte degli attuali partiti che diventerebbero le correnti interni a questa forza politica per esempio nel Labour Party inglese fino a non molti anni fa c'era una componente trotskista che è abbastanza spuria rispetto al resto della tradizione di quel partito però in un sistema di quel genere ovviamente nel partito ci sono varie componenti e questo potrebbe diventare anche in Italia però ci deve essere una spinta in questo senso quindi dal mio punto di vista la legittimazione democratica del sistema aumenterebbe non diminuirebbe
Proprio perché ci sarebbe questo sforzo di sintesi
Di realizzazione di una coalizione che a quel punto di si trasformerebbe progressivamente in un partito sia pure pluralista sia pure articolato in varie componenti e e questo secondo me rappresenterebbe un miglioramento notevole del sistema specie se poi fosse a accompagnato da sistemi come quello delle elezioni primarie
Che naturalmente migliorerebbero ancora la
Il tasso come dire di democraticità tutto il sistema complessivo
Quindi io penso che questa sia un'iniziativa da appoggiare senz'altro e che porti anche
Se dovessi avere successo
A un miglioramento sensibile tra l'altro magari le forze politiche che si raggruppano
Possono perdere complessivamente qualche voto
Però non è neanche detto perché per esempio nello sforzo di costituzione del costituendo Partito democratico le forze politiche di quell'orientamento addirittura prendono sistematicamente più voti quando si presentano insieme
Che non quando si presentano divise
Fanno più della somma dei voti presentandosi insieme
Quindi a mio avviso un ambito un effetto di bipolari Zazie ore ci sarebbe e porterebbe anche a una maggior democrazia dell'intero sistema grazie grazie
Vittorino fare la
Buonasera a tutti
Grazie ovviamente per l'invito a Giovanni Guzzetta
Io sono qui in rappresentanza di cittadinanza attiva che come penso sapete all'organizzazione di tutela dei diritti dei cittadini che quando siamo venuti qui con Teresa Petrangolini segretario generale che è seduto in sala ci siamo un po'chiesti ma che tipo di intervento dovrebbe fare un'organizzazione civica in un contesto come questo
Credo che
Il nostro ruolo sia significativo anche perché in quale modo facciamo parte di questa tradizione già nel novantatré quando ci chiamavamo Movimento federativo democratico sostenemmo
Il referendum elettorale
Con come dire una missione ben ben precisa
Che in qualche modo
Ritorna oggi e che forse si potrebbe condensare diciamo in in questi punti in primo luogo il tema dell'effettività del diritto di voto
Come organizzazione che si occupi tutela i diritti dei cittadini il tema del voto come diritto politico è un tema per noi molto sensibile
Un sistema elettorale nel quale sostanzialmente il voto rappresenta una delega totale c'è un modo per affidare in maniera incondizionata una una delega
Che poi punto i partiti possono in qualche modo una gestire
Al all'interno diciamo di mediazioni interne non è ovviamente un modo per tutelare il diritto il diritto di voto
Il l'idea diciamo di costruire un sistema in cui si
Crea una catena di responsabilità fra cittadino
Fra cittadini e partiti ci sembra ci sembrava fin da allora più più utile in qualche modo diciamo c'è stata anche una risposta in questi anni da parte del del Paese se noi dovessimo definire un indice di gradimento dei sistemi elettorali ci pare che in questi anni da parte degli italiani sia venuto un messaggio chiaro
Basti pensare al modo in cui si è partecipato diciamo al ultime tornate elettorali e al modo in cui i cittadini hanno partecipato per esempio alla iniziativa delle primarie
In quel punto si scelse shares Romano Prodi quindi in questo senso per noi diciamo l'impegno resta resta forte un secondo punto può essere
Diciamo rubricato sotto la voce il limite della politica
è un tema ovviamente di tradizione Moro tema ma è un tema che oggi ritorna nel momento in cui è necessario una modernizzazione del sistema politica viviamo in una società complessa in cui io e si sono una pluralità di soggetti capaci di prendere decisioni di assumersi potere responsabilità e fra questi ovviamente anche le organizzazioni civiche
E l'idea di un sistema elettorale che sostanzialmente premi allo stallo premia le mediazioni continue fra soggetti politici è un sistema che non aiuta la modernizzazione un sistema che blocca il Paese
Paradossalmente un di meno di politica permette diciamo un migliore un migliore governo
E questa è un'esperienza che noi possiamo sperimentare quotidianamente dal nostro dal punto di vista ed è appunto il terzo tema quello diciamo a del collegamento con la sussidiarietà
Così che si chiederà cosa c'entra la questa della sussidiarietà rispetto appunto alle leggi elettorali ovviamente apparentemente non c'entra nulla
Ma nella nostra esperienza quotidiana
In cui ovviamente noi siamo rappresentiamo diciamo degli attori diretti diciamo della sussidiarietà orizzontale quindi della partecipazione dei cittadini alla implementazione delle politiche pubbliche il fatto di poter avere come interlocutore dei governi che sono chiaramente legittimanti appunto a governare e che hanno anche una precisa responsabilità quindi in qualche modo sono accountable per utilizzare un'espressione inglese quindi
Sono appunto responsabili responsi nei confronti appunto della cittadinanza attiva
è cruciale
In questo senso ha dato buona prova per esempio il sistema nei comuni non si capisce per quale motivo questa evoluzione del sistema politico italiano debba riguardare anche il governo il governo nazionale
Sul tema appunto dello strumento
Lo strumento del referendum ovviamente certamente certamente discutibile
E certamente in qualche modo fra virgolette sbrigativo
Però riteniamo che possano essere utile anche ancora una volta diciamo in questa fase della vita del del Paese
Certo
è un peccato che periodicamente debbano essere utilizzati strumenti del genere per come dire esercitare una funzione di stimolo nei confronti della come dire nei confronti appunto del del sistema del sistema dei dei partiti
Un ultimo punto qui appunto offriamo diciamo la nostra disponibilità ad avviare un percorso comune
Riguarda appunto il ruolo della della cittadinanza ricorda il ruolo della cittadinanza attiva e ruolo punto dei cittadini italiani ne siamo molto preoccupati
Rispetto ad un punto rispetto a rischio cioè che un'iniziativa del genere ossa risolversi diciamo così in una iniziativa autoreferenziale non certamente per il desiderio di chi l'ha promossa
Che ovviamente non va in questa direzione ma per i soggetti che ad un certo punto la prenderanno la prenderanno in carico
E credo che l'unico modo per evitare che un'iniziativa del genere si limiti ad essere un regolamento di conti fra accetti politici sia quello di raccogliere
Appunto la disponibilità di organizzazioni civiche
Quello di mettere al centro il tema della partecipazione dei cittadini
Proprio poco fa Teresa Petrangolini mi raccontava di una chiacchierata di qualche tempo fa con Dario Franceschini a proposito appunto del risultato referendario
Sulla proprio quello l'ultimo recente suo referente il referendum costituzionale sulla Costituzione quello appunto sulla riforma della seconda parte della Costituzione e lo stesso Dario Franceschini ammette vaga sinceramente che se non vi fosse stato una forte mobilitazione da parte appunto del espressioni organizzata diciamo della società civile il risultato non avrebbe potuto essere quello quindi credo che questo è un elemento di riflessione su cui ragionare insieme proprio per questo ovviamente noi mettiamo a disposizione la nostra disponibilità neanche la nostra unica organizzazione per quello che sarà necessario fare grazie
Allora gli ultimi due interventi Stefano Ceccanti il professor Moroni
Ex
Nulla è stato lasciato al caso
Ma io volevo sul primo rapito due punti il primo punto mi sembra che Bassanini abbia risposto in maniera convincente ragionamento che fatto Quagliariello perché ciò Quagliariello ha cercato di mettere sulle basi materiali riposi cambiamento della legge Enzo stanza ha detto che la base materiale per giungere a un cambiamento della legge onde podismo strutturato che le forze che ambedue gli schieramenti sono impegnate a creare dei grandi contenitori che stabilizzino ciascuno le grandi coalizioni si trovino d'accordo su uno schema di legge che aiuti che solidifica sì questo processo no
Quindi una legge che disincentivi la frammentazione e consolidi una volontà politica già in atto di creare due grandi contenitori
Il partito dei democratici il partito dei moderati però appunto il ragionamento come è possibile
Contro le prime Bassanini come è possibile che questo si possa fare solo per decisione dei due suoi dell'UE potenziali soggetti costruzione senza una spinta esterna
Quindi non è che i referendum pretende di creare dal niente un meccanismo di in deframmentazione del sistema ma lo accompagna in fin dei conti non abbiamo avuto anche l'esempio dei gruppi unici di Camera e Senato dell'ulivo che prima si sono costituiti e poi hanno imposto un cambiamento delle regole di finanziamento ai gruppi parlamentari che prima erano smaccatamente fora la frammentazione e quindi mi sembra che questo dovrebbe essere la logica va in questa chiave
In questa chiave in cui appunto il referendum aiuta creare queste condizioni non è l'unico elemento
Io penso che noi dobbiamo stare attenti a cosa chiediamo un quesito referendario
Noi non chiediamo un quesito referendario di costruire da solo legge ottimale
Chiediamo un quesito referendario di essere anche solo un po'meglio della legge che cioè cioè di avvicinarci in una direzione che vogliamo
Abbiamo raccolto delle firme su un quesito sui Comuni io lo ricordo a tutti perché spesso ci scordiamo
Le cose che facciamo il quesito sui Comuni originario
Quello che su cui non si votò ma poi contribuì h dodici ottantuno dava i quattro quinti dei seggi alla lista che arrivava prima senza nessuna richiesta di soglia per accedere al premio
I quattro quinti cioè se avesse votato quel referendum ci fosse stato l'intervento parlamentare di quattro quinti del consiglio comunale andavano alla lista che aveva prima questo è il quesito su cui abbiamo raccolto io firme sui Comuni che fra l'altro fu quello
Diciamo su cui c'era più spinta popolare perché veniva dopo la frustrazione della mancata elezione diretta del sindaco né la legge centoquarantadue novanta anche altre delle cose che sono state dette rispetto al sistema risultante e non solo del sistema risultante ma so che la legge vigente cioè nella legge vigente è previsto che la prima lista o coalizione di liste aprendo il premio
Senza richiesta di una soglia c'è nella legge vigente non viene creato dal referendum referendum toglie riferimento lavorazioni viste ma che si arriva prima un'unica lista questa prende il premio c'è già nella legge cioè non è est non è stata creata dalla volontà perniciosa richiedeva per referendum
Poi Andrea un pochino cauto anche sulla c'è un amento dell'assenza di soglia per conseguire il premio perché diciamo anche per il premio vale quello che vale per i referendum
Cioè se non c'è la soglia la soglia si raggiungeva se la soglia c'è non si raggiunge cioè se io metto il quaranta per cento come condizione per prendere il premio che vuole fare il gioco del terzo polo e mezzo lo fa apposta perché nessuno arriva a quaranta prende il premio che quello che succedeva legge comunale in Trentino proporzionale puro e poi diventa ovazione pure quindi io mi gioco dopo ora ciò non esclude che ci posto io non amo invece apre in maggioranza e preferisco il collegio nominale dopo Tune divo francese però voglio dire è proprio quando manca la soglia che tutti siccome sanno che il primo prende il premio si aggregano perché comunque non possono giocare al gioco il terzo polo post-elettorale
E quindi non è un caso se nel resto d'Italia
Ci si aggrega per le elezioni comunali e in provincia di Trento non ci si aggrega perché lì ti chiedo al quaranta per cento e prendere premi allora tutti presente locanda pure frastagliata apposta per giocare al gioco dopo cosina Coletto quindi diciamo il sistema risultante ai fini di accompagnare questo processo è un sistema migliore di quello della legge certo non risolve alcuni problemi non risolve il problema della vicinanza eletti elettori
Ma non si può dire che dal punto di vista della disincentivazione la frammentazione non sia nettamente migliore dopodiché appunto il problema non si tratta di giurare su questo risultante ma si tratta di scommettere su un processo politico in entrambe le coalizioni che ha accompagnato da questo meccanismo referendario mi sembra questo il ragionamento ciò più politico che giuridico che dobbiamo fare
Nel secolo scorso quando ero giovane Aldo Bozzi che mi onorava della sua amicizia mi dette un consiglio al quale mi sono sempre attenuto dice vedi quando parli in pubblico non ti meravigliare c'è in prima fila qualcuno furtivamente guarda l'orologio ti devi preoccupare quando lo scuote nevrotica mente pensando che si sia fermato
Quindi io dirò soltanto due cose anche perché a mio modo di vedere forse sbaglio gli interventi sono come gli articoli di giornale
Diceva Missiroli non devono contenere più di un'idea e se non c'è e meglio e allora la mia prima preoccupazione
E per Guzzetti io sono molto preoccupato
Per budget che rischia che rischia annotazione io ho seguito con grande interesse sia Gaetano Quagliariello vecchio amico speciale sia Giuliano urbani
Quagliariello in maniera da Giuliano Amato scusate Quagliariello in maniera molto smaccata
Invece Giuliano Amato in in maniera molto al alla Dottor Sottile
Cioè non vorrei che Guzzetta diventasse come il confetto Falqui o se preferite come King Lacks
Mentre tutto negli anni Trenta c'era una réclame ma che diceva mentre tu dormi King Lacks lavorerà
King la c'era un lassativo ma siccome Mussolini che non era molto molto senso dell'ironia aveva pensò che si rivolgesse a luglio e quindi quella pubblicità e quel prodotto sparpagliata spari dalla circolazione perché dico
Che Guzzetta rischia di diventare un confetto Falqui perché quei pochi uomini politici che abbiamo sentito sia pure in maniera diversa
Non dice Buzzetta referendum ci come stimolo come stimolo può andare bene e no
Guzzetta non è non è un uno un semplice stimolo non è un confetto Falqui se la cosa la fa la fa seriamente prova ne sia perché oggi mi sentivo io vecchio allievo di Giuseppe Maranini un congiurato anti partitocratico
Ma
Ma che è un tranquillante
Dunque queste quindi questo come punto primo punto secondo sarò ancora più breve attenzione
A al vecchio Hegel
L'eterogenesi dei fini
Ricordo a me stesso come si dice in questi casi dei salotti buoni che la legge Mattarella
Fu uninominale
Ha un solo turno perché la DC no dicembre ora a questi di freddo siamo in discesa ma siamo sempre il primo partito facciamo ha un solo turno e quindi non Ciccio un paradosso e la DC e sparite
Quindi io francamente non so
Quale può essere l'esito effettivo non quello sperato che è chiarissimo
Tutto sommato però
Io penso che in questa palude
Partitocratica
Dove tutti sono più o meno immersi
Tutto sommato uno stile un un sasso in questa palude in questo stagno dopotutto non faccia male
Certo ci dobbiamo ricordare che in Italia può accadere di tutto anche nulla grazie
Però ammette i suoi consigli e la ringrazio molto delle sue parole lei ha chiesto la parola per un brevissimo intervento bene
Peppino Calderisi
Evidentemente l'effetto di stimolo ha funzionato perché lui è arrivato dicendo che non avrebbe parlato invece
No ma ho voluto sentire il dibattito poi non mi non mi dispiace parlare con numero di presenti diciamo più ridotto a quest'ora
Perché se si vuole diciamo riuscire a dialogare
Io ho un po'di difficoltà
Perché ho difficoltà a ritrovarmi anche nella lettura nelle analisi di ciò che è successo a non avere un linguaggio comune in quello che è successo per cui
Per riuscire a dialogare in assetto di ebbe un po'trovare un po'di sintonia anche su quello che è accaduto
Per esempio ricordare il famoso Mattarellum
E andrebbe ricordato che quella legge che poi siamo stati in qualche modo anche costretti a difendere ma una legge che tradiva totalmente lo spirito del referendum perché in quella sento non c'era nessuna lista di partito
Non c'erano scorpori tutte le diavolerie che furono introdotte e che cosa servivano servirono per consentire a Occhetto e Martinazzoli di presentarsi
Separatamente per poi unirsi dopo il voto quindi Mattarellum non è nata con una legge che doveva consentire la formazione di coalizioni pre-elettorali
I suoi promotori l'anno intensa con un modo di aggirare
è chiaro questo ve lo ricordate
E vi ricordate la polemica sull'Italia divisa in trenta perché se non fosse accaduto quello che poi è accaduto cioè la discesa in campo di Berlusconi avremmo avuto che cosa da quella legge
Avremmo avuto che la lega che aveva vinto pochi mesi prima le elezioni comunali a Milano con Formentini contro Dell'Atti e quindi alle nono in collegio Pedemontana Milano centro
Hai vinto tutti senza eccezione alcuna i colleghi del Nord
E dice il PDS allora non mi sbaglio nella trafila PDS allora sì avrò vinto tendenzialmente in centro al Sud a macchina padano dipinto in gran parte non AN che non sarebbe esistita ma ancora il vecchio Miss
Non l'hanno avuto l'Italia divisa in tre molti lo scrissero con un rischio di situazione pre jugoslava
Chi ha reso il sistema
In chiave bipolare dal terrazzo è stato Berlusconi e unicamente Berlusconi
Che ha preso questa legge la completamente dato una curvatura maggioritaria
E in chiave bipolare Luís a creando due coalizioni forse impossibili ma il mattarello ne prevedeva ventisei ipotetiche diverse e anzi inizialmente il testo originario prevedeva coalizioni diverse da collegio collegio
Fu un po'il nostro emendamento indurlo a fare almeno solo ventisei coalizioni possibili per secoli fece due
E ogni ma al nord con AN al sud con attorno al nord con la lega e a sud con con AN eresse nazionale e bipolare quella competizione creo
Una coalizione Forza Italia la coalizione del Polo libertà allora e costrinse la volta dopo a farmaci e l'Ulivo l'Ulivo è nato grazie alla presenza di Berlusconi per insanabile contraddizione evidentemente ma l'origine poi per carità non è non è che adesso è però l'origine veraci e questa e io non vorrei ricordare faccio qualche flash perché fare tutta la storia e dare queste letture però è indispensabile
Fare la lettura di trent'referendum precedenti
Novantacinque
Nessuno sa neanche di cosa parlo forse in due o tre
Hanno già capito novantanove e due mila sei novantacinque si svolse
I referendum sicuri ma non quello che diceva Ceccanti quello che voleva estendere a tutti i Comuni
Il sistema maggioritarie comuni più piccoli voleva cosa fare voleva sostituire la coalizione di liste con la sinistra di coalizione esattamente il quesito
Attorno attorno a turno unico attorno sì ma non è prima i turni non mi fregava niente a nessuno il problema era sostituire la coalizione di liste con la lista di coalizione esattamente quello che pare fermo utenza
E
Non ci fu nessuno sostenerlo neanche Pamela che va promosso devo dire presti il quarantanove prese fece quorum perché era insieme a quello sulle televisioni ma quello stato quel fallimento il verbale non disastroso perché perché come solitamente dato anche ricordato e difficile costruire un sistema
Fondato su due gambe quando tutti i sistemi elettorali a livello locale eccetera sono diversi frammentano e poi difficile evidentemente che tutto questo non influenzi la dinamica politica sistema politico quindi se avessimo costretto a già allora a una dinamica di coalizione diversa sarebbe stato perché è impensabile che si costruisca un sistema se a livello comunale e circoscrizionale e poi europea eccetera si frammenta tutto
Purtroppo nessuno dei presenti mi sembra nessuno e volevo capire perché nessuno dei presenti capi quella cosa nessuno dei presenti
Sostenne allora preferendo c'era contro Sartori stesse Passigli Rutelli eccetera nel novantanove qui credo quasi tutti invece lo sostengono ma non tutti quelli che sono ritenuti qui l'hanno sostenuto né quello del novantanove
Qualcuno che è parlato qui oggi non lo ha sostenuto affatto e vorrei capire intimi fornisse una spiegazione una motivazione per capire perché adesso invece si e allora hanno che era un referendum che dava un risultato serissimo
Ed era formidabile
Ed era un un esito veramente sostenibile quel quello che li perché un esito sostenibile non andava bene è un esito che è molto discutibile come abbiamo visto invece va bene vorrei capire vorrei capirlo perché
Ho capito ma io e si trattava sempre ma qui non esce doppio turno no dovesse no no no dico novantanove stavano nel novantanove nel novantanove non non era in gioco i due in gioco la quota proporzionale qualcuno che ha parato da qui molto autorevole non era favorevole nel due mila cinque due mila sei referendum costituzionale
Qui siamo in pochissimi che hanno detto non perché condividiamo tutto quello c'era scritto nella riforma da casa di Berta ma perché siano alcune cose
è assolutamente a mio avviso andavano salvaguardate c'è stata pochissima capacità intelligenza lungimiranza
Di capire che forse bisognava tentare che quelle freno avesse un esito quanto meno proporzionalmente diverso
Perché perché adesso abbiamo messo come detto Panebianco abbiamo sepolto completamente la possibilità di riforma costituzionale e dimmi mi dite voi come si fa
Tanto per dirne una garantire la governabilità con due camere che danno fiducia al governo per cui non esiste legge elettorale al mondo che consente di aprire abdicherà garanzia di due maggioranze
E non diversi come si fa avendo dato un calcio nel sedere ad una chance lo porta storiche perché andate voi a convincere il Senato a togliersi il potere politico e dalla fiducia al governo voglio vedere e come si fa a Dante la governabilità quando attenzione non è questo sistema elettorale che è stato approvato qualche mese l'anno scorso a dare questa incertezza
Come è stato già ricordato da Quagliariello nel novantasei nel due mila uno solo perché nel novantasei la Lega non sia alle otto e nel due mila uno al Senato Bertinotti non sollevò che c'è stato un risultato corrente nelle camere perché sono al punto due maggioranze diverse anche col vecchio sistema quindi il problema principale è la governabilità
E quello che siamo l'unico Paese al mondo desse rimasti col bicameralismo perfetto
E che non si intravvede all'orizzonte nessuna proposta nessun iniziativa per superare un handicap di questo tipo che riguarda poi anche proprio al Titolo quinto del federalismo eccetera eccetera come si fa
Far funzionare titolo quinto senza fare un Senato delle Regioni un Senato federale e come si fa dare governabilità ai dita riviste di maggioranze diverse tra Camera e senza risolve questo problema dopo aver tutti voi detto no a quel referendum venticinque giugno ma con che scusatemi come si fa a dimenticare adesso questo problema e non ci fu da undici mi ha detto nulla non è un fatto nulla per affrontare questo problema
Scusate mi c'è qualcosa che non mi funziona perché se non c'è lettura un minimo condivise comune di questo e allora io molti di voi lo sanno ho sempre sostenuto che il referendum anche quello dei quattro quinti dei comuni se si fa un referendum non si può ritenere i referendum un uso solo come pistola per fare una cosa completamente diversa si deve credere che le resti referendum sia un risultato applicabili e sostenibile e tendenzialmente in prima battuta bisogna assumente battersi perché l'esito sia quello o ne sia uno migliore ma va indicato quello migliore
Non si può rimanendo in banca che cos'è l'esito migliore la proposta Franceschini villoni Amato D'Alema del due mila uno quello che era un pasticcio e invece che un Porcellum di centro destra un coltello di centrosinistra e quella l'obiettivo vorrei saperlo vitello perché qual è l'obiettivo quello di magari tentare di portare Lulli le l'UDC
Fuori da casa libertà dandogli il voto di preferenza e togliendo il premio di maggioranza e questo l'uso del referendum che si può fare per esempio molesta per e SECS-S mi vengono dette queste cose
Io posso ragionare capire ma se no difficile
Capirsi
Mi stimi spiego quindi
Uno può anche venire ma bisogna anche il dialogo prosegua il confronto prosegua ma che si trovino delle basi minime comuni di linguaggio di valutazione di analisi su quel che è stato perché è stato del perché ciascuno ha preso certe posizioni e quali sono questura tutto gli obiettivi e la strada che si intende percorrere perché altrimenti sinceramente
E io credo che la strada che è stata indicata
Da quali Edo sia stata giusta
Se l'uso le file non può arrivare questo è tutto da verificare tutto da più di del tutto da vedere dipenderà risposte che vengono date a questo tipo di interrogativi e non mi sembra che quello tempo ha detto Bassanini oggi qui sia in questa direzione per esempio rispetto appunto a quello che ha detto già no
Però quindi o si chiariscono gli obiettivi politici c'è tendenzialmente qual è l'obiettivo a cui si ai può arrivare io non credo sinceramente che l'ha riferito il sistema inglese collegi un migliaio lo voglio un turno ritengo il doppio turno un disastro senza Rizzo del presidente V in Francia il sei tre per Repubblica ma se qui si dice questo qui c'è la dittatura il servo neanche parlare e allora scusate il doppio turno per me non esiste
Perché le esiste solo se c'è sistema francese con eccellente presidente Repubblica senza scusatemi
Per carità via allora è stato purtroppo superato il collegio mi ha io avrei auspicato una modifica il Mattarellum di diverso segno siamo nel sistema che è stato dato forse l'evoluzione a cui si può sperare ottimo sistema quello spagnolo
Quello spagnolo ci fusioni piccole editoriali verrà per davvero lì non c'è bisogno del del premio mafiosi correzioni oltre quattro deputati affinché obiezione c'è un buon rapporto fra contiguità fra elettori ed eletti e ma c'è di fatto lo sbarramento del quindici venti per cento so fanno in Parlamento possiamo immaginare a difficoltà però già capire se si può costruire e sì ci sono
Di qua e di là nei due schieramenti
Persone polvere se non partiti comunque se si crea un consenso attraverso verso un sistema che abbia una sua serietà perché può dava garanzia di funzionamento
Di un sistema bipolare maturo con due grandi rassemblement del trentacinque quaranta per cento
Perché se no una costruzione del bipolarismo fondato su una sorta di legge Acerbo perché non abbiamo nessuna garanzia che i processi politici vadano in porto perché è vero che funzionò gli incentivi ma qui se abbiamo nelle
E sa di chi sono quelli che previsto fa perdere le coalizioni qui non funzionano tutti gli incentivi e chiaro no che dentro le coalizioni sono anche partiti che preferiscono che la coalizione perda
Quindi la garanzia e qui stiamo attenti perché rischiamo di fare gli apprendisti stregoni se non ci sono delle garanzie se gli ha garanzie non cediamo noi stessi
E e i promotori non si tutelano per avere garanzie affinché quello che vi era fuori poi non è molto peggio anziché meglio di quello che si vuole cambiare grazie
Grazie per Pino
Io non credo di dover fare conclusioni pare che abbiamo elementi per riflettere tutti
Sul se sul come questa iniziativa posso avere
O possa meritare il nostro singolo impegno
Due cose però le vorrei dire una che la mia sensazione
E che il i processi politici rispetto a questa iniziativa si accelereranno e quindi questa riflessione che ognuno di noi deve fare bene la faccia rapidamente
La seconda cosa è
Ecco la seconda cosa esattamente questa di l'intervento di Peppino
è un intervento paradigmatico che testimonia quanto assenza di dialogo ci sia stata in questi anni
E quante fondamentale riprendere a tessere la comunicazione
E non essere come dire travolti da questa trappola della
Del diciamo così del della bipolarità azione cerebrale
Da questo punto di vista il suo nel suo intervento è fondamentale ancora anche l'ultimo intervento di stimolo e su questo secondo me bisogna lavorare con la consapevolezza che c'abbiamo alle spalle anni di deserto comunicativo
E che quindi una componente di scommessa per ciascuno singolarmente rispetto a questa
Iniziativa c'è senz'altro il secondo me ineliminabile
Una scommessa sulla buona fede dell'interlocutore
Ecco il fatto che
Oggi ci sia stata questa partecipazione che un merito di ciascuno dei partecipanti è un gesto secondo me di reciproca apertura di fiducia
E quindi di questo io penso che dobbiamo essere tutti quanti molto molto contenti e soddisfatti
Dire che possiamo concludere qui è che insomma ci sarà occasione molto presto credo verrà risentirci arrivederci grazie a tutti