"L'Italia, l'Europa, il Mediterraneo, la pace" - manifestazione di chiusura della Festa regionale de l'Unità

Dare compagne cari compagni
Sia tenta di siamo in tanti a conclusione di questa nostra bella festa
Io in pochi minuti
Vorrei solo sviluppare qualche riflessione sulla città sulla realtà
Nella quale abbiamo deciso di tenere
L'edizione di quest'anno della festa regionale Napoli
Della quale si discute tanto
A vedere bene Napoli è un libro aperto
Un libro che ci parla di uno sforzo di governo e di amministrazione
Che ci parla di noi di tutto l'arco di forze del centrosinistra che da tredici anni è impegnato su questo terreno della nostra esperienza di quanto questa esperienza sia chiamata a vivere una fase nuova
E Napoli ci parla dell'Italia che c'è di quella che verrà
Perché Napoli rimane una grande questione nazionale uno dei punti più sensibili della società italiana che vive riflette tutte le dinamiche che la percorrono un libro che ci parla di uno sforzo di amministrazione non ci sono precedenti nella vicenda della città e di questa parte del Paese per durata ampiezza di uno sforzo riformatore
E certo noi dobbiamo ritrovare anche l'orgoglio perciò che abbiamo rappresentato e rappresentiamo per il cammino percorso per le tante cose fatte
Che hanno consentito a questa parte del Paese di riprendere a camminare guardare in faccia i suoi problemi provare a costruire un altro corso della sua storia antica
Smarrire la consapevolezza di questo non aiuterebbe ad affrontare nessuno dei gli enormi problemi ancora aperti
Ed è per questo che napoletani e campani tra il voto alle regionali dello scorso anno e quello delle comunale di Napoli di molti di pochi mesi fa hanno rinnovato un consenso ampio centrosinistra
Perché loro sanno che nel lavoro di donne come Rosa Russo Jervolino al Comune
Come nell'impegno di tanti altri amministratori sindaci di altre città come nell'impegno di un uomo come Antonio Bassolino cioè Sempre null'altro
Che il perseguimento di un interesse generale
In modo sincero e compassione ed oggi grazie alla vittoria alle elezioni politiche cui proprio qui da Napoli dalla Campania non abbiamo dimenticato il compagno Massimo D'Alema capolista della lista all'Ulivo
Nelle elezioni cui ne potremo mai di vent'l'impegno di tanta compagnia tanti compagni
In quella campagna elettorale abbiamo contribuito a quel successo si realizza un'opportunità che non esito a definire storica per noi per l'intera area metropolitana per l'intera regione
Realizzare un impegno comune di tutte le esperienze di governo che tutte fanno riferimento allo schieramento riformatore
E questo impegno Staggia misurandosi con il terreno delle scelte concrete dei Grandi Progetti come dello sforzo per recuperare la normalità di una vita sicura per tutti
Comune Provincia Regione stanno lavorando insieme con un impegno particolare del Governo nazionale
E in modo particolare con il ministro Gino Nicolais ed io spero che si possa giungere presto a quel tavolo con Romano Prodi per selezionare le scelte prioritarie di intervento a cominciare dalla prossima Finanziaria
Esattamente l'opposto di quello che per cinque lunghi anni i governi di centrodestra non hanno saputo e voluto fare per Napoli e per il Mezzogiorno
Per l'acutezza della crisi però dobbiamo dircelo non basteranno buone scelte di programma che vedano in uno sforzo concorde
Come sempre più spesso richiama il Capo dello Stato Giorgio Napolitano e anche da cui correggano è lanciatissimo un saluto al Presidente della Repubblica il Capo dello Stato
Servirà uno sforzo concorde ma occorrerà anche suscitare nel vivo della società napoletana
Un grande confronto sul loro senso su dovesse quelle scelte ci potranno portare costruire consapevolezza attiva e partecipazione come condizione di rinnovata fiducia nella possibilità di un cambiamento
Noi non solo abbiamo bisogno di un rilancio tutore dell'azione di governo
Per inserire le tante cose realizzate avviato in un nuovo orizzonte di sviluppo ma abbiamo anche bisogno di costruire una nuova capacità di relazione tra la funzione di governo e il sentire le ansie le speranze le paure della società
Ed è esattamente in mezzo a cui che si manifesta un bisogno inedito di politica
Nella fase di avvio di questa nostra esperienza di governo la mobilitazione civile della società senza la quale nessuna riforma vera si dà era sollecitate promossa direttamente dalla funzione di governo era il sindaco eletto che diventava il riferimento di questa mobilitazione oggi con la riorganizzazione del sistema politico e dei partiti il modo in cui i partiti si muovono non si muovano
è decisivo per costruire questo ponte di consapevolezza
E quindi siamo chiamati in causa direttamente noi proprio perché siamo entrati una fase nuove tocca alla politica riprende una sua peculiare funzione e ancor più decisivo che noi siamo all'altezza di questa sfida
E questa sfida la vinceremo insieme o per nessuno si darà la possibilità di dire io non c'entro queste quello che diciamo anche a tutti i nostri alleati del centrosinistra
Se il centrosinistra appare invece apparisse
Come un aggregato chiuso nelle proprie logiche autoreferenziali e nelle proprie dispute interne allora non solo si produce meno risoluzione dei problemi della vita della gente
Ma invece di costruire fiducia nella società si costruisce passività chiusura in se stessi non si costruiscono nuovi legami e nuove solo socialista ma si alimentano tutti i particolarismi corporativismi e nella caduta di fiducia
E nella esaltazione dei particolarismi
Trovano più spazio le forze la conservazione le forze che vedono per sé una prospettiva sono nella sconfitta di un disegno riformatore e tra queste forze via sicuramente la camorra
E la sua subculture la sua pratica di violenza e di sopraffazione
E allora vedete come noi abbiamo bisogno di rimetterci in cammino lo voglio dire a noi in modo particolare compagni dalle compagnie al nostro partito hanno voi
Noi che con tutti i difetti limiti le contraddizioni problemi ritardi
Noi rappresentiamo uno straordinario patrimonio umano civile politico culturale e allora tocca a noi dipende anche da noi da come costruiamo ogni giorno consapevolezza nella società cosa facciamo nel quartiere nelle città
E questo non è meno importante di come governiamo e di cosa facciamo al governo è una grande questione come si vede quindi rimettersi in cammino significa ricostruire un impegno civile della politica nella società
E non è una cosa questa che riguarda solo il volontariato la chiesa anzi vorrei dire da cui quanto apprezzamento noi abbiamo per l'impegno l'opera del nuovo cardinale di Napoli il cardinale Sepe per quanto sta facendo
In questa nostra realtà
E siamo noi i partiti che dobbiamo immaginare noi stessi non solo come grandi o piccole agenzie di collocamento istituzionale ma come grandi soggetti di volontariato attivo e utile nei quartieri e lei territorio credo questa questione a farla vivere
Anche se c'è bisogno non lotta politica tende centrosinistra dovremo saperla far vivere solo così il Governo e l'amministrazione saranno più forti e rimettersi in cammino vuol dire anche avere la forza di vedere quello che non va in mezzo a noi e di cambiarlo
Rimettersi in cammino vuol dire costi una tensione ideale e civile la stessa che non ha mai smesso di animare uomini come Antonio Bassolino tale per cui chiunque esercita una funzione pubblica la esercita in termini di interesse generale non persona
In questi anni dobbiamo dircelo
Dentro il centrosinistra anche dentro il nostro partito
Troppi rispondono solo a se stessi troppo micro poteri personali troppi che pensano di aver vinto un concorso a vita come consigliere di amministrazione a prescindere dal merito
No non va bene noi abbiamo la forza alla lungimiranza e la volontà di cambiare anche tutto questo
C'è bisogno di una riforma della politica
E attenzione la prospettiva del partito democratico ci parla anche di questo io credo qui come in Italia
Considero l'ultima considerazione Napoli un libro aperto
E dentro questo libro c'è anche scritto che Napoli non è un fatto localistico però ma è un grande crocevia di tendenze spinte processi che investono nel suo insieme la società italiane ed anzi nell'epoca della globalizzazione anche ben oltre i confini nazionali
E allora c'è un modo di guardare fuori Napoli e fuori da mezzogiorno a Napoli a mezzogiorno nella politica italiana che non funziona
Derubricare queste questioni a fatti localistici no Napoli Mezzogiorno ci parlano di fatti che interessano direttamente la politica nazionale la cultura nazionale il mondo dell'informazione e della sua capacità ad esempio non tanto di dirci che a Napoli c'è la camorra
Perché questo lo sappiamo bene
Ma di dirci che questa camorra non è fenomeno di arretratezza locale un rigurgito non riassorbito di una storia passata
Ma invece una delle facce di una modernizzazione distorta
Perché questa camorra viaggia non solo con le pistole ma viaggia su internet viaggia con la finanza internazionale con i grandi circuito internazionale del traffico degli uomini degli organi dei bambini degli immigrati delle merci dei rifiuti
E va bene parlare in tv anche del vigile urbano napoletano ridotto all'ecografia del luogo come la pizza il mandolino ma proprio chi ritiene di fare giornalismo e grande giornalismo e grande informazione quindi di fare cultura conoscenza credo dovrebbe aiutare l'Italia a capire di più come stanno le cose non a comprendere meno
Napoli chiamo in causa dunque una grande questione nazionale ho finito
Perché è metafora di quello che l'Italia può diventare con una divisione tra nord e sud
Che riprese in modo insopportabile
Con un dilagare del precariato e l'insicurezza con pezzi di territorio meridionale su di controllo delle organizzazioni criminali ma se è così non è il futuro di Napoli adesso indiscussi uno solo quello di Napoli se così è il futuro del Paese ad essere messi in discussione
Questa consapevolezza c'è nelle classi dirigenti nazionali
Io spero che ci sia in quello del centrosinistra e mi fa piacere dirlo qui da questa conclusione la festa alla presenza di un compagno di un uomo delle istituzioni del governo come Massimo D'Alema che invece rappresenta esattamente questa consapevole il nostro ministro degli Esteri insieme a Romano Prodi a tutto il governo è impegnato sul fronte più importante per il futuro del Paese in modo particolare pergole del Mezzogiorno e di Napoli la pace e un Mediterraneo di pace e di dialogo di sviluppo comune
Un'area del mondo nella quale non si elidono nuove barriere ma nella quale possono nascere nuove secondo incontri
Vorrei esprimere insieme insieme a voi il sostegno e la gratitudine per quest'impegno rinnovato dell'Italia che Massimo D'Alema rappresenta in modo così forte in questo avvio dell'iniziativa dell'attività del governo
E non è un caso che abbiamo voluto ospitare alla festa insieme ad una bellissima mostra di artisti campani la mostra fotografica di un bravissimo fotografo napoletano Patrizio Esposito
Che da tre anni il Libano a Chatila nel campo proficuo profughi debba dei paletti
Palestinesi ha aperto una scuola di fotografia con i bambini palestinesi e da lì ha mandato nei giorni della festa le foto indiretta della situazione del nostro Libano ed ecco perché abbiamo voluto avere con noi alla festa uno dei più significativi interpreti del nostro tempo
Un intellettuale europeo che ha fatto dell'impegno per il dialogo e contro ogni scontro di civiltà in questa parte del mondo in questo mare il Mediterraneo
Di cui si racconta da anni compagine intensissime storie culture identità una ragione d'impegno intellettuale culturale spinta in una coerenza estrema che non teme aggressioni offese alla sua stessa libertà Petra Mathieu Ricci che io vorrei che noi salutarsi con un grande abbraccio
Ecco care compagne e cari compagni
Questo penso noi dobbiamo fare
Per testimoniare caratterizzare un impegno civile e politico ideale del quale che hanno straordinarie modernissimo bisogno
Questa nostra bella partecipata viva festa
Grazie a tutti coloro che l'hanno affollata che l'hanno costruita fatta vivere
A tutti gli amici dell'informazione che l'hanno seguita
E vorrei ringraziare tutti gli amici della stampa e delle emittenti televisivi televisiva che in questo momento stanno mandando indiretta questa nostra mente vorrei ringraziare di nuovo il direttore del mattino Mario Orfeo che qui con noi
Questa festa ha dimostrato quanto grandi siano le nostre regia
Che noi possiamo mettere in campo in un progetto di rilancio di unità e consentitemi anche questa è l'unica notazione personale che voglio proporvi in questa che sarà l'ultima festa nostra nella quale per vostra fortuna intervengo da segretario regionale
Di indirizzare un saluto
A tutti i compagni a tutte le compagnie che nel corso di questi lunghi anni abbiamo avuto modo di incontrare e con i quali abbiamo lavorate combattuto insieme andiamo avanti con coraggio determinazione apertura unità
Diamo la parola intervistati dal direttore del Mattino Mario Orfeo a Predappio Mattia Ricci e a chi essi ministro degli Esteri presidente ed è DS nazionale ma per noi è Massimo D'Alema
Buonasera a tutti
Buonasera grazie a Gianfranco Nappi per l'invito
Io colgo l'occasione do subito sia doveroso avendo qui il ministro degli esteri Massimo D'Alema visto che ha cambiato in pochi mesi la politica italiana
All'estero restituito c'è una credibilità e ruolo da protagonista che negli ultimi anni si era perso credo che sia doveroso ministro aprire con un omaggio all'alpino Giorgio Langella che oggi stato vittima nella notte
Italiana
L'attentato in Afghanistan
Va sottolineato come questo ventotto oso tragico
Abbia avuto però una risposta
Anche parlamentare politica la stessa giornata di oggi non solo le creazioni a questo evento così terribile ma anche la discussione
In Parlamento sulla missione in Libano stragrande maggioranza il Parlamento quasi totalità
Ha ribadito il sostegno all'impegno italiano in Libano
Il ponte a cui faceva riferimento un attimo suo intervento questo ponte di pace dell'Italia ha gettato dall'altra parte del mare
Sì è un fatto importante
Che in Parlamento con un voto molto largo
Quasi unanime
Sia stata approvata alla missione italiana nel Libano cioè la partecipazione italiana alla missione delle Nazioni Unite nel libro
E credo naturalmente che questo sia un sostegno importante innanzitutto i nostri militari
Saranno impegnati in una missione difficile impegnativa rischiosa
Ma è anche la testimonianza del fatto che una politica estera giusta può unire il Paese
Era stato detto prima che noi andassimo al governo
Che la politica estera sarebbe stato uno scoglio insormontabile per il centrosinistra
Che noi avremmo dovuto scegliere
Sì diceva e si scriveva battuto autorevoli commentatori quelli che sanno sempre la sostanza delle cose prima degli altri
Avevano già stabilito
Ho per accontentare la sinistra radicale
L'Italia sarà portata su in rotta di collisione con l'Occidente con gli Stati Uniti con l'Europa
Oppure se le forze riformiste vorranno fare una politica coerente mente occidentale la maggioranza si romperà
Era una sentenza già scritta
Dice noi ci troviamo ad essere protagonisti di una forte iniziativa internazionale che ha unito l'Europa che ha avuto il consenso degli Stati Uniti che ha riallacciato un rapporto con il mondo arabo
Io dico sempre qual è il valore di questa missione nel Libano
Il valore di questa missione che in un momento così drammatico in cui
Si corre il rischio di uno scontro di civiltà
E ne abbiamo avuto la percezione
In questi giorni quando di fronte alle parole del Papa sulla base di un fraintendimento di quelle parole ci siamo trovati di fronte
Ad una insurrezione nel mondo islamico
Bene in questa situazione qual è il valore di ciò che avviene nel Libano il fatto che lì non c'è l'Occidente a garantire la sicurezza
C'è una missione internazionale a cui partecipa all'Europa ma con l'Europa c'è la Turchia il Qatar cioè c'è
C'è la comunità internazionale
E il fatto che i militari europee dell'Europa cristiana insieme i militari islamici insieme garantiscono la sicurezza internazionale
è la risposta più forti al terrorismo
E l'inizio di una risposta giusta al terrorista
Ora
Tutto questo tutto questo non soltanto quindi non ha diviso la maggioranza
Che al contrario è concorde
Ma ha spinto persino l'opposizione a sostenere questa politica e quindi la politica estera che doveva diventare il punto di sofferenza addirittura il punto di rottura di questo
Di questo centrosinistra che veniva presentato come una specie di armata Brancaleone
E invece oggi ciò che unisce la maggioranza e unisce anche il Paese perché nel momento in cui
Poi Berlusconi ha detto noi votiamo per il Libano per la pace per l'ONU per i militari per Israele non per il governo ma noi non l'abbiamo chiesto di votare per il Governo va benissimo
Anzi
Ci fa piacere che tutti insieme e votiamo per questi quindi naturalmente non saranno sempre giornate non sono sempre giornate
Di festa
Però io credo che noi siamo partiti con il piede giusto abbiamo colto un bisogno
Cioè c'era una crisi della politica unilaterale che ha dominato questi ha
Negli stessi Stati Uniti questa crisi avvertite
Iraq appare una una palude senza uscite anche gli americani sono alla ricerca
Di un rapporto non con una coalizione di volonterosi come quella che sciaguratamente si è formata negli anni passati o di un rapporto con l'Europa e con le sue istituzioni
Non abbiamo colto
Questo bisogno di multilateralismo questo bisogno di Nazioni Unite dicevano aveva scritto uno dei teorici della destra americana
Nel momento in cui le truppe americane entravano a Baghdad un articolo emblematico Richard parla che diceva
Oggi cadde Baghdad e con Baghdad cadono le Nazioni Unite e finalmente riceva questa finzione del diritto internazionale è stata spazzata via
Ebbene o incidente sotto l'ho proposto possono istrione scopre giorno Italians i costi c'erano anche dei teorici primeggia che cosa accade accade che gli Stati Uniti d'America hanno bisogno delle Nazioni Unite perché perché questo mondo è troppo complicato perché possa essere governata da una sola potenza quanto malgrado sia alla grande potenza americana
Ecco noi quindi abbiamo colto questo bisogno di una svolta nella politica internazionale
E ne abbiamo fatto diciamo non tema di propaganda
Ma tema di iniziativa politica
Iniziativa politica relazioni e anche assunzione di responsabilità perché alla fine
C'è stato persino un momento in cui abbiamo temuto l'isolamento dell'Italia sembrava che noi fossimo spesi don Chisciotte che volesse mandare solo noi nel Libano qualcuno immediatamente ce l'aveva rimproverato invece no
Non abbiamo tenuto il punto
Abbiamo mantenuto una disponibilità nella convinzione che questo alla fine avrebbe smosso la comunità internazionale l'Europa è una fine poi sono venuti tutti quindi
Questo indubbiamente cita una grande responsabilità
Noi torniamo
Ha detto di no l'Italia non è una grande potenza non è che noi ci possiamo occupare in tutto il mondo e siamo anzi in questo momento certamente un Paese molto esposto per esempio dal punto di vista delle mine abbiamo più di dieci mila militari italiani in missioni internazionali di pace
Quindi è un'esposizione norme per un Paese come l'Italia
Quindi dobbiamo come dire definire gli orizzonti della nostra politica estera
A mio giudizio questi orizzonti toglierà possono essere ampi noi siamo un Paese che anche una vocazione cosmopolita però la nostra principale missione nazionale e nel Mediterraneo
Noi dobbiamo ritrovare questa nostra vocazione parleremo del Mediterraneo perché qui abbiamo uno del primo subito tempi più straordinari interpreti delle della civiltà acque del Mediterraneo
Ecco e noi nel Mediterraneo
Pensiamo di avere un ruolo da giocare nel Medio Oriente perché liti c'è il cuore di tutti i conflitti
Il grande errore americano è stato pensare che la guerra in Iraq potesse avere un effetto come dicono gli americani spillover cioè di
Diciamo di potesse espandere un effetto positivo nella regione sbagliato
L'unica vera grande questione la cui soluzione
Può avviare un nuovo corso in tutto il Medio Oriente e la questione israelo palestinese
E bisogna ripartire da lì cioè dal mio cuore del conflitto
Che non a caso è il cuore del conflitto politico perché anche il cuore di un possibile conflitto di religione inciviltà
Ecco ci arriveremo perché diciamo due domande una su Gaza e uno sull'Iraq le altre due e quindi qui e l'altra è l'altra grande questione di cui però non vorrei ed è una bella occasione questa sera di essere qui con Predrag Matvejević
Sono i Balcani
Perché l'altra grande missione nazionale italiana è contribuire a comunque a compiere il Processo di pacificazione dei Balcani
Nell'unico modo in cui questo processo deve compiersi cioè con l'entrata di tutti i Paesi dei Balcani nell'Unione Europea
E io credo che è noi oggi
Noi ci siamo ecco la nostra politica estera è definita da grandi obiettivi nazionali per alcuni anni la nostra politica estera è stata definita dalle scelte americani questa è la verità
Oggi noi ci sforziamo di indicare grandi obiettivi nazionali che risponde all'interesse dell'Italia
E intorno a questi obiettivi cerchiamo di lavorare insieme agli americani c'è ma non contro ovviamente però affidabili grazie agli obiettivi della nostra politica estera non sono definiti dagli altri sono definiti da noi
E sono quelli che corrispondono agli interessi ma anche direi ai valori ecco e alle speranze di un Paese che si ritrova nella sua vocazione più autentica di essere il paese del dialogo e della pace
Pensiamo nessuno aveva avuto il suo primo intervento
I Balcani
Su
Dalle ma fu protagonista nella vicenda dei bancari da Presidente del Consiglio come diciamo vi fece le prove il ministro degli Esteri Lamberto
In quella in quella vicenda metrò scritto recentemente un un un articolo proprio su sui Balcani sua volte sul dialogo interreligioso
Lei ricorda la sua città mostra José vomito approva il ponte è stata usata inizio di serata mostra la propria il nome di un vecchio ponte rimedierà ponti di pace prove dice
Un articolo critico con l'Occidente con gli Stati Uniti con l'Europa e con gli Stati Uniti perché e dice che in Bosnia
Sbagliarono non riconobbero Uboldi come le comunità musulmane più anche nel mondo
Non riuscirono così a sconfiggere integralismo confondendo in modi moderati
I fondamentalisti
Comizio con
O cercato di raggiungere lire due cose Libano in questo momento e i Balcani
Sono stato bambino molto piccolo così contro gli italiani hanno fatto persona do io abitavo proprio a Mostar Herzegovina
Mio padre era era di origine russa era in campo di concentramento ai lavori forzati i soldati italiani sono ben mi ricordo a questi volti questi di alcune smorfie cosa sono venuti fare qui non abbiamo bisogno di loro cosa fanno qui
Mi ricordo così bambino visto la prima volta con una piuma questi soldati particolari
E poi con questa memoria ho visto
In Libano e dovevo tanti anni zio visto i vigili belliche accoglievano i soldati italiani
Non erano gli stessi c'era una fiducia c'era molto diverso la testa gente vedeva che sono venuti Clary che vogliono portar pace
Non credo ecco questo io preferisco così parlare su questo in immagine tornerò ai Balcani
Sono dodici anni sono fra di voi
L'immigrato novantuno
Dissidente nei confronti dei nuovi regimi nazionalisti vedendo che i ministri salutano alla romana
Perdendo da una parte Milosevic d'altra parte Tudjman
E dunque sono tutti e tre i tre anni Francia e poi quando mi hanno chiamato di venire qui sud in mano Rizzo quanto D'Alema ma il mare sulla base ciò che porta anche il mio libro talvolta leggi imperiali e dunque non non esitano
L'ho descritto il mio rapporto così di bambino nei confronti dei soldati italiani pensiline chiude una sorella muore che morirà tra un soldato italiano Salvato quel poco cibo che importava ogni giorno così dunque per me ero felice di di venire qui
Subito qualche mesi dopo ero molto deluso io voglio dire in questo questo è collegato
Innanzitutto mi sono reso conto che non era abbastanza sfruttato pronto però questo termine marxista così appositamente
Non c'è una catena di studi comparati mediterranea
Con un padre russo nella convocati dal serbo-croato lingue solare
Io volevo trent'anni mi preparo per scrivi scrivo sul Mediterraneo c'è sbaglio sì c'è una facoltà di lingua italiana
A Lugano tra le nebbie mediterranea fra le nebbie e le fontane
Dice come dice questo paese tutto l'ambito dai ma questo Paese tutta la sua cultura allarmi questa luce particolare nell'arte nella pittura italiana tutte avviene dal Mediterraneo come mai non c'è una università dove si potrebbero studiare religione non solo improvvisare sulle cose sui Balcani sapere molto di più che quello che io scrivo in atti con un articolo di giornale su sul Libano su tutti questi Paesi
Una volta l'orientale aveva questa missione grandissima c'è un'ancora dei colleghi danno questa ambizione che saluto e con cui intendiamo questi giorni fare qualche cosa dunque vi dicevo ma come mai
Adesso torno presto sono nel momento in cui dicono abbiamo vinto perché ha avuto anche la cittadinanza italiana gli amici hanno proposto presidente ripulita di darmi la cittadinanza e molto aiutato immaginati qualcuno che viaggia sul Mediterraneo col passaporto di un Paese che non c'è più
Il passaporto jugoslavo viaggiare
E dunque
Così vivendo che riguardando mi sono reso conto che quanto da fare c'è tanto da fare c'è una diagnosi che io ho fatto uno dei miei libri sul Mediterraneo su Napoli e la proprio roba esatta Imposimato
Una fortissima identità dell'essere che hanno le città mediterranea queste testi cantati a Napoli
Una lingua un una chiacchiera un modo di vedere le cose di ridere di di ridicolizzare
In tutto queste un identità deve essere nel nei confronti dell'affare c'è una scarsa identità del fare il progetto non riescono a farsi a realizzarsi
I dubbi che vengono dagli altri nei confronti come superare presto e mi dicevo il momento in cui però la sinistra Bynes
Ecco c'è tanto da fare dobbiamo rincominciare
Caro Massimo io era un dissidente all'ex presidente di sinistra scritto anche a Tito una lettera aperta di di non accettare con una presidenza vita così non sono un'offesa elogiare dove rispettiamo molto
Molto da voi
Sono stato per quanto ci riguarda e sono stato molto contento di vedere queste tue frasi capitali così come strumento ti sei inserito alcuna ambiguità necessaria al discorso di un'isola di fari esteri ma positiva
Siamo dinanzi a questi compiti
Anche i Balcani aspettano da voi
Sono stati nella guerra le cose su cui del teste hanno fatto anche parti riposava anche da parte italiana hanno hanno fatto mitologiche non stanno
Sono staia scritto sulle foibe Palmer Jugoslavia io scritto sull'esordio degli italiani Panther in Jugoslavia ma bisogna anche dire che le camicie nere hanno fucilati farmaci tutta una gioventù
Sì collega
Non nessuno dei miei colleghi alla Sapienza non sapeva che uno dei più grandi criminali e la seconda guerra mondiale Ante Pavelic di una madre coraggio dunque posso dirlo addestrato a Lipari cui si peggiori busta lezioni delle squadre peggiori gallette hanno ucciso tanti Comunisti Italiani
Erano addestrati a Lipari
E sono venuti i camion di Mussolini anche i tedeschi erano sorpresi volevano credere qualcuno di più credibile
Dunque con i Paesi con cui storia era difficile
Questi italiani che sono riusciti nell'Esodo erano indigeni non erano credi che Mussolini ha portato lì
E hanno sofferto io sono Sato prima di venire qui sono stato con loro con questa minoranza che avete dimenticare come se non se esistesse adesso ci sono anche questi problemi quei Balcani emettendo questa volontà di fare dicevo prima questa differenza fra identità deve essere identità del fare
Necessaria necessarie al sud una solo cose nuorese troppo lungo so che
Tante cose aspettiamo di Massimo D'Alema
Io sono stato due anni consulente nella Commissione europea durante il mandato di Romano Prodi aveva creato gruppo dei saggi abbiamo osservato la problematica del Mediterraneo gruppo dei saggi per il Mediterraneo
C'è una prevalenza quasi totale dell'Europa continentale
Nel momento in cui l'Unione europea si è allargata su nutritissimo io credo origini si traveste padre russo madre curata sono contentissimo che questo sì spazio
Ma non a scapito del sud
Nel momento in cui le frontiere si spostano si fa un po'Sato tra l'Europa continentale che il sud europea senza parlare dell'abisso che c'è tra le sponde mediterranei del Sud eterno
Siamo in un momento in cui un progetto su cui si è lavorato moltissimo quel buona volontà conferenza di Barcellona è uno smacco non si è riuscito a fare cominciamo a danno potrei rappa rallentamenti e come volevamo creare una fondazione euromediterranea Crimi in Italia
E sei mesi non c'era una risposta da Farnesina così partire sia perché abbiamo eliminato la Francia perché c'è una una vecchia tradizione del colonialismo tra Spagna rapporti tesi con il Marocco la Grecia rapporti con con la Turchia tesi da ugualmente dunque col mondo musulmano d'Italia era voluttà di prendere
Diciamo prendere questa questa posizione non ha voluto perché c'erano così le piccole piccole beghe politiche non vogliamo durante il mandato di Prodi come se fosse questo il più importante
C'è un grandissimo compito
Mi sembra di essere comincia vi sembra pittoriche c'è una coscienza che sa che Cresto paese invece delle sei uno degli ultimi anni fila continentale europea può essere il protagonista della politica europea nel Mediterraneo la sua posizione questo questo
Io mi mi muovo troppo poi perdo dunque questa posizione dicevo poetica dell'Italia questo promontorio delle loro Palermo mare Mediterraneo con questa volontà
Possono veramente fare credo che è necessario e aspetto e siamo qui in questa città così tanto meno in capitale del Mediterraneo con tutti i più grandi
Difetti e qualità chiarimenti si era diamo virtuose perché questi ecco ministro volevo dire queste cose poi sono due giungere una piccola cosa ho portato uno uno nuovissima edizione dei precario mise Nabucco per D'Alema in cui c'è alla fine
Un bel saggio sull'asino grande costruttore del Mediterraneo grande operaio per un erede
Campo dei della nostra sinistra
Voi lo chiamate a Napoli ciuccio e aggiungo un'ultima cosa l'unica città del Mediterraneo che ha messo il ciuccio nel suo al stemma
E il Napoli
Agenda fitta perché io ricordavo prima la questione palestinese con Gaza la possibilità non è ospitata DT Porter anche di una missione Nazioni Unite poi c'è la questione iraniana dove vitale che aspira a diventare sedersi al tavolo del negoziato cinque più uno che dovrebbe diventare il cinque più due di fatto lo è diventato a New York quando lei è stato invitato ad accedere dalla Rice e poi diciamo non scollegato certamente la questione i Balcani degli adepti
Che materici
Formula la prima quanti anni hai dovete governare per tutte queste cose
Per l'appunto perfetta
Cento ulema contatti
Pronto
Intanto questi cinque qui che ci sia c'hanno assegnato sopra proprio ecco
Un altro
Ma
Sì l'Iran innanzitutto noi siamo qui nella speranza che ci sia questo negoziato non lo sappiamo
Abbiamo fatto un grande sforzo per dare uno sbocco a questa crisi iraniana che sia uno sbocco politico
Per evitare che la tensione con l'Iran sfoci nella stessa direzione drammatica in cui sfociò l'attenzione con l'Iraq bisogna dire che questa volta gli americani hanno scelto la via della collaborazione con l'Europa la via del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e quindi della legalità internazionale ora spetta anche all'Iran seguire questa via
Consiglio di Sicurezza chiesto all'Iran di sospendere l'arricchimento dell'uranio
E di aprire un negoziato noi speriamo che il gruppo dirigente iraniano scenica questa via certo un gruppo dirigente diviso dove evidente che ci sono da una parte diciamo la la volontà di aprirsi ad un dialogo con la comunità internazionale ma dall'altra parte anche la forza d'integralismo fanatico le dichiarazioni sulla distruzione di Israele
Insomma in generale secondo me quando si mescola la politica il fanatismo religioso diciamo ne viene fuori un un impasto pericoloso io credo che insomma
L'Europa si parla molto delle radici dell'Europa io sarò sarò legato a convinzioni che sembrano essere meno di moda oggi ma io credo che la grande radice dell'Europa è nel nel pensiero moderno quando il pensiero moderno ha separato la religione dalla politica
E a fondato la democrazia
La democrazia intesa anche con eco come tolleranza io
Figuriamoci se rispetto tutti i pensatori tutte le epoche gli imperatori bizantini insomma ma su questo tema forse le pagine più straordinaria scritte Voltaire nel senso che se ha spiegato
Partirei edilizia
Sull'idea della tolleranza del che la tolleranza e sembra poco la tolleranza ci sono anzi
Ci siamo esercitati a lungo sul dire che la tolleranza non basta perché che bisogna Capri capire il valore del diverso sì
Tolleranza non basta però ci sono momenti in cui ci si potrebbe anche accontentare nel senso che comunque è un punto di partenza irrinunciabile no ecco allora
Io credo che noi dobbiamo cercare di disinnescare il rischio di un conflitto
Interreligioso abbiamo visto come insomma la tragedia dei Balcani è stato un insegnamento pauroso ma forse non tutti ne hanno capito il senso il messaggio cioè in fondo noi eravamo abituati all'idea che ci lì c'era la Jugoslavia questa scoperto miracolo questo miracolo che è stata la Jugoslavia per tanti anni c'è un Paese dove vivevano ma non solo vivevano insieme i mussulmani i cattolici gli ortodossi i non credenti ma si sposavano i croati con i serbi no con i bosniaci costumi e poi improvvisamente si è rotta questa costruzione politica
Che evidentemente era una costruzione politica che aveva anche tratti autoritari in cui non questa fusione non era arrivata in profondità e sono riemersi i conflitti che sono riemersi dal Medioevo no a proposito di sto Balotelli ci spiegare i tempi lunghi della storia come come se siccome sei sei con i fossero passati invano
E le persone hanno ricominciato ad uccidersi in una logica di quel si sono divise le famiglie si sono uccisi vicini di casa
Nella logica della dello scontro tra le religioni
E le linee di frattura del conflitto sono state le stesse gli stessi confini lungo i quali passava appunto il confine tra l'Impero ottomano par poco
Il regno di sette impressionante quello che è successo
Come improvvisamente diciamo è stata una crisi della della modernità
Ed è riemerso un conflitto di natura etnico religiosa che sembrava sepolto da secoli di storia
Bisogna stare molto attenti chiede che quando emergono questi fenomeni divento noi il GIP incontrollabili
Che cosa ecco qual è stato il disastro in questi anni c'è stato uno scivolamento anche semantico
Noi siamo partiti dall'idea che bisognava combattere il terrorismo
Perché il terrorismo è un nemico dell'umanità poi piano piano è diventato un ticket terrorismo nemico dell'Occidente il terrorismo fondamentali dista islamico poi caduto fondamentalista diventato terrorismo islamico a un certo punto noi ci troviamo di fronte al fatto
Che c'è uno scontro tra l'Islam e l'Occidente
E questo non è accettabile
Noi ci siamo trovati in una situazione che via via è sfuggita di mano
Noi dobbiamo tornare al tema il tema non è lo scontro tra l'Occidente e l'Islam il terrorismo non è un nemico dell'Occidente terrorismo e nemico dell'umanità
E non lo dobbiamo affrontare nella logica di una unità della comunità internazionale
Va beh questo è un punto fondamentale
Perché
Siccome il terrorismo non è un esercito
Non è uno Stato non ha la divisa non ha la bandiera non lo si vince con la guerra lo si evince innanzitutto con la politica con la cultura poi certo c'è anche lo strumento della forza
Allora ricostruire ecco lutto dicono riconduco alla politica e cos'è la porte perché noi perché è stato importante lo abbiamo fatto perché di fronte alla guerra nel Libano
Che la guerra su esplode la guerra nel Libano da una parte Israele dall'altra parte non lo Stato libanese ma qualcosa di più complicato un movimento politico-religioso rappresentativo di una grande comunità sciita
Nel frattempo c'è la guerra in Iraq la tensione con l'Iran la guerra del Libano rischia di essere un altro capitolo della guerra fra l'Occidente giudaico cristiano e l'Islam
Allora noi che qual è la prima cosa che abbiamo fatto stato convocare a Roma una conferenza
In cui insieme all'Europa agli Stati Uniti alla Russia cioè il per le riprese c'era il premier libanese c'era il governo egiziano c'era il governo dell'Arabia Saudita
C'era il governo della Giordania come a dire qui non c'è la guerra tra non è un nuovo capitolo della guerra tra l'Islam e l'Occidente giudaico è un conflitto che tutti insieme dobbiamo ricondurre
E dentro l'alveo di una soluzione internazionali
Badate questo è fondamenta
Perché altrimenti se si apre quel tipo di conflitto di civiltà e è finita la nozione stessa di Mediterraneo per forza all'Europa si rifugiano otto perché come avvenne nei secoli oscuri diciamo nel Mediterraneo cioè il nemico
Se noi invece vogliamo che il baricentro dell'Europa torni ad essere qui nel nel cuore di questa civiltà mediterranea noi dobbiamo ritrovare le condizioni
Per vivere per lavorare insieme per affrontare i conflitti in una logica di cooperazione io credo che questo è il punto essenziale cioè tornare
Ad essere noi in Italia quel crocevia di civiltà noi siamo anche qui nella nel furore ideologico di questi anni richiama i parliamo sempre dell'integralismo degli altri ma poi è cresciuto ancora integralismo a casa nostra
Noi abbiamo fatto per le politiche
E noi abbiamo avuto diciamo una
Una hit abbiamo prodotto un'immagine dell'Italia penso a certi scritti di certi politici intellettuali della destra italiana facciamo nomine insomma bisogna la somma delle cose inaudite sull'appunto le radici la nostra civiltà
Ma noi siamo un Paese di Sanguin misti la forza di questo Paese sta nel nel nel suo essere un un incredibile melting pop di civiltà di di razze di religioni altrimenti
Basta girare per l'Italia
Per per scoprire che sommati che cosa siamo noi Quigley siamo passati tutti diciamo io non posso più nascondere anche ormai perché questo sì è politicamente appalesato diciamo che
L'origine araba della mia famiglia e proverò ma che nota alle cronache erano fatto anche un manifesto artista
Che manifesto dal vago sapore razzista diciamo eviterò se vedendo le facce dei miei colleghi di Alleanza Nazionale io sono in grado di indicare tutti quelli che sono i Kiss crediti
Quindi parliamoci chiaro voi queste la vocazione del nostro Paese noi siamo paese che può Adele da questo punto di vista giustamente materiali ci diceva
Noi non abbiamo un passato coloniale
Non siamo una potenza di cui si debba temere diciamo il peso e siamo un Paese che naturalmente predisposto ad essere un crocevia di di civiltà e un luogo del dialogo
E c'è assolutamente bisogno di chi si rimette a fare questo lavoro cioè di rimettere insieme le voci e di ricostruire il terreno di un incontro che io e sono profondamente convinto nel Rispetto del fenomeno religioso
Ma la chiave la chiave non è nel dialogo religioso che pure è fondamentale
La chiave nel ritorno di un primato della politica
Perché quello è il terreni sul acqua altri ritrova un'intesa diciamo che una politica nutrita di valori ma il primato della politica il terzo non c'è niente da fare dialogo religioso a alla fine irriducibilmente a un un nodo irriducibile che che la religione convinzione della propria verità
Soprattutto dei grandi religioni monoteiste
Sono portatrici di una propria virilità e quando tu possiede la verità poi dialogare con l'altro ma alla fine l'altro
E fuori da questa ora la forza della politica invece è quella di di costruire un discorso laico
Che un'etica condivisa
Che è quella sulla base della quale si vive insieme
Ciascuno portatore della propria verità ma si vive insieme patate che questo è fondamenta e
L'emergere degli integralismi è nato anche da un'eclisse della politica
Da una incapacità della politica dominare i grandi processi mondiali noi appunto guardiamo l'integralismo islamico ma quanto ha pesato l'integralismo di un di un certo cristianesimo protestante nella cultura della destra americana cioè noi abbiamo avuto una crisi della politica è un ritorno di culture religiose identitarie
Che è un fenomeno che si è manifestato da qualche parte in modo tragico come nei Balcani da altre parti in modo meno tragico ma complessivamente
Tutto questo ha reso il mondo meno governabile e meno vivibile
Io penso che noi dobbiamo tornare invece a usare la politica come strumento fondamentale per costruire una convivenza umana
E in questo noi giochiamo un nostro ruolo poi parleremo del alla fine del nodo palestinese così aggrovigliato cento alle regole di altro e sì lo so io sono diversi e il sette per c'erano due mi sono appuntato due cose su cui devo dire qualcosa una la questione palestinese
E l'altra e Napoli mi stanno a cuore tutte e due nel corso del dibattito ha visto tagliato
Finanziarie teorico saprà attacca
Approfitto è stato più volte evocato e ringraziato dell'intervento di apertura di Gianfranco Nappi presidente già campagna Antonio Bassolino che saluto
Aggiungere una cosa
Forse due piccole non so se funziona presso funzione testo
O D'Alema ha aggiunto anche alla corona tolleranza la parola laicità
In Italia sci si deve dovrebbe forse concepito e laicità in un modo un po'diverso mi ricordo dieci a vuol dodici anni fa quando venne qui fu intervistato dal settimanale o mensile libera vedi vedo sotto il suo sottotitolo rivista per dialogo dei credenti e laici dunque laici sono imprese non sono credente resto e una riduzione che esiste nella cultura italiana abbiamo visto alla fine della carriera
Il Papa che si chiaramente i padri ma comunque andiamo Giovanni Paolo due che c'era e c'è una laicità è giusta
Che noi credenti o opponiamo al laicismo dunque questa laicità giusta
Che può che può avvicinare i credenti non credenti dunque non una laicità che vuol dire agnosticismo o obbligatoriamente atteso non fece de pensare a questo
Un'altra cosa che è stata menzionata scontro delle civiltà delle culture
C'è uno re errore fondamentale in cresta in questo modo presente l'impostazione di questo problema
Non si scontrano le culture in quanto tali si scontrano le culture che sanno sono già alienate trasformati in e dodici ecco funzionano in quanto da ideologia e non più in quanto le culture
Questa è una una una differenza
Norme altrimenti se si scontra se lo le culture in quanto tali ogni sviluppo di cultura sarebbero sviluppo della virtualità della potenzialità del conflitto allora fermiamo le culture ne mandiamo finì davanti
Si scontrano nucleare culture tra squali e nate ecco un bel termine marxista alienate trasformati in ideologia che funzionano in quanto ideologia la religione dei terroristi proprio una una specie di ideologia fanatica
Un'ultimissima cosa che i tetti con con cui mi collego a quello che è stato detto
In in Italia e talvolta vedo de vocabolari che sono che suonano solitaria anche in Francia in anche in Europa
L'Islam e l'islamismo non vanno identificati
L'islamismo l'integrità sumo islamico non sono la stessa cosa vinte vivissimo il fondamentalismo non sono io la stessa cosa
Malgrado il fatto che si sostituiscono l'uno all'altro ed anche nel fondamentalismo c'è una corrente mistica
E c'è una corrente
Terribile terroristi ah vedete quante sono sfumature e noi non facciamo queste differenze
Questo mi sembra una cosa una cosa su cui riflettere sono d'accordo quando aveva quanti ci vuole una politica Maccione oppure dopo una cultura politica
Ci vuole concepire l'uomo diverso nuovo che noi che abbiamo avuto le esperienze che conosciamo
Non intellettuali del partito ma gli intellettuali che vogliono essere col partito qualche vogliono essere con una politica come devo dire sono stato onorato stasera di essere qui con con D'Alema io che fuggito su di solito così dialoghi con le politiche negli anni nell'Europa dell'Est
Dunque ci vuole questo bisogna che alla politica facce livide riferimento alla cultura e bisogna anche che la cultura intellettuale europee che abbiamo tante volte sbagliato che avendo sbagliato rendendoci conto
Di questi questi nostri enormi errori adesso l'intellighenzia ha paura di schierarsi a favore paura dell'impegno rimane a parte accanto bisogna fare in modo che l'intellighenzia dia il suo aiuto prezioso alla politica al da questo momento in poi le cose potrebbero andare meglio
Gli errori
Intellettuale a cui faceva riferimento al PRC nel suo intervento sono niente rispetto io non gli ho fatto la politica internazionale sulla questione palestinese
Ma io credo che grazie in primo grande errore è stato quello di di lasciare che la crisi palestinese si aggravasse senza un intervento attivo della comunità internazionale
Se io penso che che cosa ha rappresentato il popolo palestinese
Dal punto di vista dell'apertura mentale in fondo i palestinesi e gli ebrei
Termini diversi ma sono due popoli che hanno conosciuto l'esperienza della diaspora e sono popoli popolo palestinese nel nel mondo arabo senza dubbio è uno dei popoli più evoluti che ha conosciuto di più l'esperienza del mondo
Sarebbe stato impensabile vent'anni fa ritenere che potesse vincere le elezioni tra i palestinesi movimento come Hamas
Cioè se
Il fondamentalismo ha messo radici tra i palestinesi questo è avvenuto anche in una situazione in cui è via via le speranze di dare una risposta positiva all'istanza nazionale eccetera si sono attenuate
Diventata cronica la tragedia dei campi profughi in generazioni e generazioni cresciute senza speranza in una condizione umana in materiale
Disperata coltivato nel fondamentalismo l'unica risposta identitaria possibile insomma è anche colpa nostra se a un certo punto
Ciò questo estremismo non è una malattia con ingenuità diciamo è anche il frutto di processi storici
E se ha messo radici incerto estremismo nel mondo palestinese è stato anche perché la tragedia palestinese si è consumata nella sostanziale impotenza della comunità internazionale
E io credo che oggi comincia ad esserci la consapevolezza che la questione palestinese non è soltanto un dramma
Per i palestinesi ma porta con sé un rischio di destabilizzazione di tutta quella parte del mondo
E persino Israele
Ha capito molti hanno capito in Israele che è cambiata la natura del conflitto
Perché oramai il conflitto non è più il conflitto nazionale tra israeliani e palestinesi
Il conflitto per la Terra classico conflitto nazionale no
Perché lì è stata all'origine antica del del del conflitto un tra un conflitto tragico perché diciamo come ha scritto in una meravigliosa pagina questo grande scrittore israeliano Amos Oz
In cui racconta la sua esperienza di di giovani adolescente militante socialista in un kibbutz i kibbutz socialisti
Del sionismo socialista israeliano che di notte fa la guardia al kibbutz col fucile
E e accanto a lui c'è il vecchio militante socialiste Luís dice il giovane adesso se vengono gli arabi svegli spariamo insomma la facciamo vedere noi e e quello gli fa no ma guarda che loro hanno ragione
Allora il giovane rimane che lo stavo fucile insieme a Luigi siccome hanno ragione per certo questa terra la loro che abbiamo portata via vengono ci combatterci ma allora non abbiamo torto no gli dice il vecchio anche noi abbiamo ragione
Che questa era la terra dei nostri anni poi noi non lo sappiamo dove vivere ci hanno cacciato da ogni parte del mondo quindi la tragedia di quel conflitto
Perché lì si scontrano due ragioni che non badate non c'è nessun conflitto i i irrisolvibile come il conflitto di due ragioni è
Ma oggi
Il problema vero è appunto che queste due ragioni che si sono combattute allungo negandosi a vicenda
Oggi sono minacciate da un'altra cosa cioè in realtà la guerra in Libano ha reso evidente agli israeliani che oggi il vero rischio per Israele non è più rappresentato dei palestinesi
Ma è rappresentato dalla possibilità di trovarsi al centro di una guerra di religione
E in cui non hanno più il nemico palestinese che vuole la sua patria ma hanno dall'altra parte la crociata islamica che vuole cancellare Israele in quanto Israele l'avamposto dell'Occidente nel Medioriente
E a questo punto la classe dirigente israeliana più avveduta non so quanti sono Marco
A questo punto cominciano a pensare che l'esistenza di uno Stato palestinese
è una garanzia anche per la sicurezza per disse questa era poi è la verità diffondendo io io sono rimasto colpito in tutta questa
Nel corso di queste settimane drammatiche eccetera avendo scritto una lettera David Gross
Giorno che giorno dopo che era stato ucciso suo figlio
E avendo gliela scritta data dei otto
Dove ero andato insieme la famosa passeggiata fra musica passeggiata sì
Io trovo che definire passeggiata la visita di Beirut sud dopo due ore che sono finiti i bombardamenti in mezzo alla gente che cercava tra le macerie solo avere scritto passeggiata qualche nostro collega dimostra che chi l'ha scritto e un cretino lascio
Non ho altre vizio
Detto questo chiedo scusa diciamo messo tra parentesi questa questo sfogo diciamo
David Grossman è venuto a salutarlo
Io non non c'è nuovo chiuso
Non ha voluto vedere molte persone è venuto venuto a all'arrivo porto di Tel-Aviv diversa arrivato dovevo partire mia lettura dice in una saletta David lavori saluto
Io sono rimasto commosso
Beh quest'uomo che ha perso il figlio in guerra è venuto a dirmi grazie per quello che l'Italia sta facendo
Per cercare di fare capire diciamo anche all'opinione pubblica israeliana che o noi facciamo la pace per i palestinesi oppure anche il futuro di questo Paese è compromesso questo io credo che
Una
Una testimonianza così alta dice ecco una testimonianza d'altro canto avete visto né pubblicate regionali le parole che gli ha pronunciato super fu davvero il film l'orazione funebre
Io penso che voi su noi noi possiamo dare una mano mi hanno raccontato che a Gaza
La notte la sera la notte vi era un po'più tardi cui si giocava la finale dei Mondiali
C'erano gli israeliani erano entrati a Gaza e dall'altra parte c'erano i militanti che si sparavano
Per vedere la partita dell'Italia hanno smesso di spaccarsi eroso pur
Gli uni e gli altri quando è finita hanno festeggiato la vittoria dei vicoli bandiere italiane e poi ancora incominciato a sbarazzarsi
Senta avvertire che razza di curioso miracolo e l'Italia
E c'è un Paese che Pisa quelli si sparano tra di loro ma la simpatia verso l'Italia unisce
E
Cuesta è veramente diciamo la la carta è che noi abbiamo da giocare
Cioè il fatto che noi siamo non è una battuta la destra polemizzato sul fatto di dire noi siamo egualmente amici degli uni e degli altri queste qui badate non è una trovata furbesca
Questa è la chiave di una politica ed è esattamente il ruolo che ci compete cioè essendo amici degli uni e degli altri
Noi abbiamo più di altri la responsabilità di lavorare a costruire questa pace
è stata che io mi sono occupato di questa questione degli umbri per ben quindici anni vent'per ragioni vari familiari personali sono ci sto dentro fino a qua infatti devo stare attento al coinvolgimento emotivo
Per mille ragioni insomma
Ma
E quindi ho seguito questa vicenda
Il paradosso di questa pace Kinski
Se uno si va a rivedere la storia da Oslo e poi i tempra dei vide poi il documento di Clinton che avrà fatto sbagliando non volle Siremar
E poi la pace di Ginevra che è stata negoziata Enza
Cioè questa pace Heskey
C'è scritto quello che si può ragionevolmente fare i confini lo status di Gerusalemme la questione dei rifugiati manca soltanto la volontà e il coraggio politico di dire facciamola
Ed è un atto badate io mi sono convinto che da soli e non lo farà
E quindi è la comunità internazionale che deve accompagnarli a questo gesto deve garantire deve garantire che una volta firmata questa pace si fermerà la mano dei terroristi che ci sarà no per boicottare
E si garantiranno i diritti degli uni e degli altri che la garanzia della della sicurezza di Israele verrà anche dalla comunità internazionale
Quindi questa pace e scritte
Da soli non la faranno mai secondo me la comunità internazionale ha il compito di accompagnarli alla pace e di garantirla
Anche con la forza e l'impegno della comunità internazionale e io credo che questo è
Uno dei grandi obiettivi della politica estera italiana perché RTI interesse nostro
Perché
Siccome noi viviamo nel cuore del Mediterraneo e siccome l'instabilità i conflitti terrorismo non ci vedono in prima linea
Se si chiude quella ferita lì ma badate che il giorno dopo al canile sarà molto più deboli
Cadrà quella che è stata la bandiera di di ogni revanscismo arabo nel corso di questi anni
Io sono convinto che quella pace
Proprio perché c'è se volete c'è un grande fatto simbolico il fatto che si faccia la pace a Gerusalemme non è la stessa cosa che fare la pace in un altro angolo di mondo
Quella parcelle può avere un effetto di pacificazione e molto più grande che non la pace in quel fazzoletto di terra insanguinata
E io credo che questo è un grandissimo tema
Mi sforzo di dire a tutti che nell'agenda internazionale quello deve essere il primo punto e tutte le altre questioni spinose importanti
Devo dire che insomma questa consapevolezza ha fatto qualche passo in avanti siamo in un passaggio di delicato
Io sono convinto che in questo momento è fondamentale sostenere l'azione di quest'uomo Abu Mazen e non sarà un
Non è un leader brillante o particolarmente carismatico ma è un uomo di di grande forza di grande spessore di grande umanità ed è un uomo di pace
Ed è uno che ha avuto il coraggio di mettersi in gioco di dire di dire che non tutti
Di dire che non soltanto il terrorismo inaccettabile ma anche che la lotta armata è sbagliata
E di indicare per il suo popolo la via di una soluzione pacifica viene secondo me insomma non si è arreso perso non si è arreso sei si sente dire ma è debolezza
Questi sono discorsi insomma
Io l'ho detto anche delle riunioni dei dei quelle riunioni cui noi siamo ancora messi dei potenti del mondo noi siamo quasi in fondo alla classifica però sempre nel gruppo dei primi otto di quelli che contano diciamo per cui uno a quelle riunioni è invitato
E quando si sente dire che è debole io quindi ho detto scusate noi qui rappresentiamo quattro quinti del PIL mondiale
Il el la più grande forza militare noi non possiamo dire che uno è debole noi dobbiamo decidere se lo vogliamo rafforzare siamo che cavolo ci stiamo a fare qui
Se siamo convinti
Se siamo convinti che quello lì è la speranza di pace il nostro compito è di renderlo forte se non lo facciamo noi io che lo può fare non lo so se riusciremo ad comunque il prossimo obiettivo è questo però il prossimo obiettivo e questo ora
Dopo l'applauso
Se io se io fossi Michele Santoro
Dopo il conflitto israelo palestinese vista Israele Palestina farà bella domanda su Napoli così tutti diciamo fanno accostare ricevo ad oltre Napoli lo conservo la fine
E va be'sulla Finanziaria perché è vero che durate scivolare sulla politica estera procede qualche altro commentatore
Adesso dice scivolate sulla Finanziaria oggi è successo di tutto
Suso commentatori o iettatore abrogare bisogna cominciare a entrare Vespa a come parlate voi avete a cuore perché sto fatto che stanno dando al verbale che noi scivoliamo deduzioni somiglia a quella figura tipica della commedia napoletana attacca appena fa a trattare
Non viene completato oppure non tutti gli ammalati del breve sì giusto allora oggi successi tutto sul Cile bozze finanziarie vere falsate
La scuola dove scioperare le pensioni sulle pensioni non c'è accordo visto succedersi vero o false perché c'era una voce che mi mette i commi per gli fa fare uno sciopero pure dei diplomati Sandro esatto
C'è un po'il subbuglio come mai non è sempre così negli ultimi giorni prima dell'approvazione della Finanziaria stanno giorni di voci di di conflitti di di di
Posizionamenti
Io però è vero che oltre alla politica estera sulla quale il Governo ha dato un'immagine solida sicura di successo certo su tutto il resto
C'è una confusione Darko preoccupa non è vero perché per esempio il cosiddetto decreto Bersani anni dico così detto perché il povero Visco che spesso maltrattato s'che lui ci mise ma hanno avuto successo è stato conglobati correzione dei suoi trascorsi sugli immobili la sostanza e che ha avuto successo poiché è chiaro che quando va in Parlamento e sono le correzioni e questo fa parte della democrazia che siamo e voi faccia
Questo è ovvio che tu però il provvedimento è stato un provvedimento positivo e utile al Paese e saremmo la finanziaria sono credo di di aver avendo visto le carte quelle vere diciamo credo che siamo ovviamente adesso siamo alla stretta finale quindi il confronto con le regioni con gli enti locali con i sindacati ci sono tante aspettative legittime quindi ci saranno dei punti da aggiustare è una finanza l'ala fine una finanziaria
Le pensioni non non non abbiamo deciso che le pensioni diciamo
Inteso come trattamenti pensionistici non fanno parte della Finanziaria si discuteranno a parte altro momento quindi non non esiste questo problema
Abbiamo deciso su richiesta dei sindacati
Allora io ci riprova in cambio tema tele comma c'è un signore anche auto molto autorevole Presidente del Consiglio che ha detto comprovati non si deve dimettere perché io non sapevo niente il piano non è informato piano
Diciamo dato a Tronchetti Provera poi Rovati si è dimesso e Trio riferì alla Camera siete matti riferisce alla Camera
Ma solo alla Camera riferirà anche al Senato
Che succede perché ci sta tutta questa tanto succede che questo signore molto democratico nel senso vietato sarà dovuto ha voluto prendere atto delle richieste diciamo che sono state rivolte da più parti
Io credo appuntate però
Ma questo
Anche parliamoci chiaro insomma quando poi uno si trova con la testa e il collo il corpo altrove dice io conosco queste queste dinamiche questi meccanismi diciamo in modo come si costruisce la notizia mettici otto ore di fuso orario nel senso che il dibattito politico sfalsato pericolosissimo
Mettici che il giornalista che ti segue di tutti della cinese non gliene frega niente al San Paolo dove sta che è stato mandato lì soltanto per avere la battuta su sulla politica italiana perché purtroppo per quanto noi cerchiamo di allargare i nostri orizzonti il provincialismo una malattia incurabile anche aziende italiane alter ego se io che riguarda ma questo non c'è più nulla diciamo le la questione della allora Telecom evoca diverse cose
Richiamo tutti e due quella reale e quella dell'intercettazione per la cosa più grave appunto lo scandalo delle intercettazioni che veramente è una vicenda oscura su cui speriamo appunto la magistratura faccia luce perché qualcosa che appare come una minaccia proprio a la qualità della libertà dei cittadini
Poi c'è il destino di una grana e ha sempre detto che intervista c'era il maresciallo che ascoltavo le sue conversazioni
Non immaginava che anche Tavaroli Cipriani qualche altro giorno
Io è una folla di gente ulteriore sei come trovare essendo cresciuto come un funzionario del partito comunista ero stato abituato a pensare che quando si parlava al telefono
Uno doveva che tutto sommato diciamo infatti
Che dovrebbe avvantaggiare l'ho saputo da bambini
Infatti aiuta nelle redazioni dei giornali spesso arrivano i rumors sulle famose telefonate di D'Alema ma
Le avete lette ma
Io cerco di stare molto sulle generali viceversa ma la vita però effettivamente questo mio
Questo mio diciamo questa mia prudenza e era molto meno in coppia equivoche sarebbe stato necessario perché la sensazione è veramente abbastanza impressionante insomma di una di un meccanismo di di di di di di ricatto di Gigli malfattori Tronchetti ha detto una zona grigia io non voglio accusare responsabilità sono personali e
Fino a prova contraria non ho il dubbio non ho alcun dubbio che non ci sia una responsabilità dell'azienda in quanto tale quindi
Però sicuramente questa vicenda e un'altra di queste oscure vicende italiane che ogni tanto emergono diciamo e che danno una sensazione della struttura del potere in questo paese che
Molto preoccupa
E poi c'è il destino di una grande impresa italiana
E questo problema innanzitutto che riguarda gli azionisti privati dirigenti privati però naturalmente
Il la rilevanza della questione è tale che è ragionevole che anche il potere pubblico si interroghi voglia essere informato su sul
Su che cosa su che su che fine farà quest'impresa su questo mi pare siamo nell'ordine delle cose francamente ragionevoli diciamo non ce ne nulla di particolarmente vergognoso del nel nel nelle cose che sono avvenute intorno alla vicenda di te lecco
Non mi pare proprio che
Bisogna stare molto attenti anche allo scandalismo alle allusioni alle scelte
Abbiamo vissuto per alcuni anni nella convinzione che si dovessero scoprire se i segreti di Telekom Serbia torno scoperto che erano quattro straccioni ranocchio mi toglievano il loro giro dei dei delle calunnie per conto di qualcun altro fa
La cosa più fastidiosa di queste vicende che naturalmente Telecom Prodi in difficoltà la finanziaria e tutti quanti siamo al novantotto e l'aria quanto è una maledizione che mo'dobbiamo fa costo novantotto cancellarlo del POR
Ma non credo che è un'analisi proprio sbagliata diciamo io credo che
Questo governo
Nessuno sta tramando per far cadere questo governo
Ritengo che questo governo abbia il diritto dovere di governare il Paese
è una maggioranza che ha dimostrato coesione dei passaggi fondamentali nelle scelte fondamentali e sono persuaso che dimostrerà anche sulla Finanziaria coesione
Naturalmente una maggioranza difficile perché causa di una legge elettorale sgangherata al Senato abbiamo la maggioranza estremamente limitata e quindi è evidente che quando sei sul filo di un voto ti trovi in una condizione oggettiva di sofferenza ecco però onestamente io credo che abbiamo bisogno di coraggio abbiamo bisogno di collegialità agili come ha detto Fassino mi pare che ho usato io ero all'all'estero diciamo ma il segretario del mio partito ha detto Blair ha detto bene ha avuto modo di lei c'è un applauso anche a Fassino allora
Le sue dichiarazioni
Proposito di Fassino e impegnato faticosamente in questa costruzione questo Partito democratico io moderato un dibattito tra lui e De Mita la festa regionale la Margherita cioè Dimitar che ha parlato molto bene di lei non gli ha dato scampo al Polo Fassini uscito distrutto da questo match
Diciamo perché c'è un pezzo e la Margherita che non vuole il partito democratico al nessun costo così spero
Si farà quando suona come si opera Ritossa io dico io vorrei partire da un dato metta di questo partito democratico noi l'abbiamo già fatto
Perché quando ci si presenta alle elezioni con lo stesso simbolo e si dà vita ad un solo gruppo parlamentare
Due delle funzioni fondamentali di un partito che sono quello di canalizzare raccoglie il consenso popolare e rappresentarlo nelle istituzioni sono già state attribuite al Partito Democratico
Quindi a
Quindi il problema aggiungo che non ci si può fermare a metà del guado il problema è che questo processo che si è avviato de estendersi in tutto il Paese
Perché è assurdo che lo si faccia a livello delle istituzioni nazionalmente le cose dovrebbero procedere dal basso diciamo e non lo si estenda in tutte le istituzioni locali regionali
E poi dobbiamo costruire un grande partito un'organizzazione di tipo nuovo ci sarete c'è molto da ragionare anche sulla natura di questo partito che probabilmente non potrà essere
Diciamo un partito di tipo tradizionale perché c'è molto da inventare di nuovo anche di una forma più aperta al basso non lo so sono voglio entrare una tematica della quale in questo momento francamente non mi sto occupato
Ma questo ultimo passo richiede una fase costituente insomma che
E non può essere un'operazione burocratica
E io credo che giustamente noi cominceremo a Orvieto
Tra qualche giorno
Da un seminario nazionale nel quale parleremo dei valori i principi un grande partito nasce intorno ad un ad una idea del della propria missione storica dei valori che lo tengono insieme
E poi si aprirà un dibattito nel Paese non ci rincorre nessuno
Io credo che da questo punto di vista il dibattito facciamo prima facciamo dopo il Libardo problema è di avviare questo processo di coinvolgere le persone non può essere un'operazione di ristretti gruppi dirigenti
Perché se si dà a questa ampiezza si si vincono quei timori perché come da una parte c'è De Mita che pensa se si fa il partito democratico i cattolici democratici saranno assorbiti dalla sinistra
Dall'altra parte noi abbiamo a sinistra quelli che pensano se si fa il partito democratico saremo diventeremo tutti democristiani quindi ci sono queste
Queste questi timori incrociati no visti i timori identitari direttamente parliamoci chiaro le radici sono una cosa seria quindi
Vanno trattate con rispetto
C'è chi dice non vogliamo diventare tutti i post comunisti c'è chi dice non vogliamo diventare tutti i post democristiani o poemi
Questo è un dibattito dice anche un voglio l'Inter tutti i rutelliani cioè Mario barile però direttore della cessione o esalazioni sono io penso sempre che questo dibattito è un dibattito fra noi che teniamo una certa età
Mio figlio che c'è sedici anni e che non sa non ha mai visto il PC non ha mai visto la DC si domanda pratiche parliate paralizzata e si può
Perché è tutto un dibattito rivolto all'indietro
E invece noi ci dobbiamo porre il problema di costruire una grande forza politica in cui chi si sente democratico progressista guardando al futuro
Perché non ha vissuto quelle divisioni da qui veniamo noi ci si possa ritrovare a casa propria questo è il grande problema
Per questo io ritengo che non soltanto
Non soltanto è importante che questo confronto coinvolga tante
Ma è fondamentale che ne diventi protagonista una nuova generazione c'è una generazione che non si porti dietro i conflitti le divisioni identitarie che enti inevitabilmente noi ci portiamo dietro parliamoci chiaro io
Noi siamo una generazione particolare yankee è vissuta a cavallo tra due epoche
Che chiesti io
La prima volta io sono andato come presidente del Consiglio in Russia
Ho incontrato il primo ministro russo
Quando siamo stati a tu per tu gli ho detto che io potevo cantare l'inno dei pionieri in russo lui mi ha guardato e mi ha detto oramai non c'è più nessuno nel nostro Paese in grado di fare
Queste lo posso sì a dimenticare test ora capito io sono cresciuto quand'ero ragazzino mi hanno mandato al campo dia Decca
Hai capito
E è chiaro che io mi porto dietro l'otto poi ho fatto degli Sforza residente certe cose non si capiscono erano è evidente il
Io mi porto dietro tutto questo retaggio storie ecco e di marcia vaginale che cosa si porta dietro De Mita qui
Quasi
è inevitabile è inevitabile che
Noi ci possiamo avvicinare ma che c'è sempre tra di noi qualcosa di irriducibile ecco
Noi dobbiamo pensare ad una generazione nuova che non si porta dietro tutto questo peso e che ha diritto ad un ad una politica nuova nella quale possa sentirsi a casa sua diciamo è questo il problema del partito democratico
Adesso diciamo riprendo
Suo block notes dove c'era scritta la parola Napoli tema libero
Ricordando che naturalmente i gli autori protagonisti la trasmissione che tanto ha fatto polemica altro giorno sull'altra settima su Rai due era un ex europarlamentare dei DS un giornalista dell'Unità che il giornale
Fondato da Antonio Gramsci ma io posso dire una cosa non avendo visto la trasmissione perché mi trovavo a New York all'estero no siamo il set sei ore sei ore di fuso orario I con giornate pienissima e di incontri di riunioni quindi
Lo dico nel senso che certamente quello che dirò non è una critica nei confronti di una trasmissioni che non ho visto che sarà stata bellissima
Dice Ferrara che sta annoiare qui non lo so dipende da un team di quest'ordine di cose c'è
Non mi pronuncio sul io voglio dire una cosa il
Governare Napoli
Napoli e la Campania è
Di di tanti lavori che ho fatto in vita mia infatti tanti nella politica questo lavoro se l'avessero Tito ti facciamo fare questo lavoro qui avrei detto di no
Che credo che governare Napoli e la Campania sia per ragioni storiche oggettive per la complessità dei problemi sociali del prete
Sia un'impresa di enorme porta impresa difficile
Mi sono abilmente diffuse
Tanto più in un'epoca in cui la politica nazionale per lungo tratto si è scordata che esistesse il Mezzogiorno
E quindi spicca si si è trovato su questa frontiera si è trovato diciamo su un avamposto abbandonato rispetta rispetto a me
Detto questo
Ci sono due verità inconfutabili
E cioè che nel corso di questi lunghi anni era mai parliamo dell'arco di dire di un quindicennio qua sì sì eccetera
Insomma i
La qualità del Governo in questo territorio affatto uno straordinario passo in avanti
La seconda la seconda cosa incontrovertibile è che siccome viviamo in un Paese democratico su questa classe dirigente hanno giudicato in città e più e più volte
Facendogli vincere le elezioni e questo con tutto il rispetto
Sette
I commentatori diciamo queste un dato incontrovertibile a voi una classe dirigente che ha
Costruito raccolto un grande consenso popolare
Che lo ha confermato negli anni attraverso la prova del governo
E chi ha dato a questa sì ondivaghe sotto tutti i problemi perché nessuno di noi ha risolto tutti i problemi diciamo e tutti i problemi che sono di fronte a noi
Ma non c'è il minimo dubbio diciamo che il salto di dignità di di di di di forza nazionale diciamo del di Napoli e della sua classe dirigente in questi quindici anni è stato un fatto straordinario glielo dico perché o si parte da da questo riconoscimento e poi si discuterà di come affrontare i problemi ma se non si parte da questo riconoscimento non si dice la verità
E quando si comincia una discussione non dicendo la verità si comincia male lo dico sinceramente
Detto questo però naturalmente i problemi si sono come si sono dunque forse qui un po'più percentuale un po'più gravi per certi aspetti
Si è detto negli anni passati la difficoltà governo locale a dialogare col Governo nazionale perché il segno politica era opposto adesso centrosinistra governa Roma il centrosinistra governa in Campania Napoli tra Province
C'è questa sì ci sarà questa sinergia una collaborazione più forte ci sarà quello che diciamo il territorio Bin chiede di cui ha bisogno
Chiaro che ci deve essere questo di questo con questo incontro questo dialogo
Ci deve essere una soluzione forte di responsabilità da parte del governo
E dobbiamo anche creare un quadro di opportunità in cui Napoli possa cogliere le sue occasioni come
Come è stato perché parliamoci chiaro quando questa città sono stati offerti e delle opportunità ha saputo col
C otto non so del ogni qual volta sono state offerte delle opportune propano Raponi la Campania ma un grande sistema urbano quello della campagna in cui non c'è soltanto una quindi
Evidente io dico
Ci mettiamo intorno a un tavolo
Definiamo
Le scelte comuni su cui lavorare in questo lavoro se questo questo lavoro si è avviato si è aperta una discussione si è aperto un confronto dobbiamo da questo punto di vista ciascuno nell'ambito delle sue responsabilità
Vedere insieme che cosa si può fare di non si tratta di fare per Napoli si tratta di avere un'idea dello sviluppo del Mezzogiorno
E di restituire a questa città quel ruolo
Capitale del Mezzogiorno e lo dico io rappresento un'altra un'altra parte del Mezzogiorno che aspira ad un ruolo di guida
Però non ci siamo in fondo arresi che il problema è di creare un sistema fatti credo che tra i grandi obiettivi deve esserci quello del collegamento veloce tra Bari e Napoli sbarcherà quando Mentana creare un sistema
Meridionale qui abbiamo assessore Cascetta grande area urbana meridionale diciamo che faccia leva
Su quella che poi è la risorsa fondamentale di questo mezzogiorno che secondo me sono le grandi ai sono i giovani delle grandi metropoli del Mezzogiorno
Perché perché hanno studiato perché sono colti perché
Perché oramai sono in relazione con il mondo noi dobbiamo metterli in comunicazione tra di loro e guidare un processo di sviluppo
Mezzogiorno partiamo con la difficoltà di una io dico sempre questa Finanziaria non conterrà tutte le risposte perché questa Finanziaria si misura con tutti i guai che ci ha lasciato Berlusconi
E questo purtroppo forse andrebbe detto con maggiore chiarezza avevamo citato fino adesso non so mai per i guai la parola guai mi ha fatto venire almeno rispetto
Il tecnico lo scopo
Noi ci misuriamo con con il lascito di un disastroso del Governo precedente quindi partiamo partiamo con uno zaino pieno disse di sassi sulle spalle
Quindi questa Finanziaria non conterrà tutte le risposte che sarebbero necessarie però via via soprattutto se riusciamo a fare in modo che la manovra sia efficace
Quindi anche un pochino a stringere la cinghia al PIL primo anno poi dopo noi avremo anche più respiro dal punto di vista delle risorse
E io credo che nell'agenda dei in questi cinque anni e Napoli nel Mezzogiorno sono ai primi posti e questo lo ritengo non soltanto un impegno generale del governo diciamo ma anche per quello che mi riguarda una preoccupazione personale perché poi io questo governo sono uno di quelli che rappresenta il Mezzogiorno
E ci tengo anche da questo punto di vista fare in modo che si possa dire che un'impronta meridionalista nuova il governo ce l'ha avuta ecco diciamo che
Mezzogiorno il Mediterraneo sono le due diciamo i due imperi che Massimo D'Alema ha preso questa sera lo tocco di Napoli io ringrazio per la Roma tredici per la la presenza del suo intervento
E ringrazio soprattutto Massimo D'Alema presidente DS ministro degli esteri