Un ordine internazionale democratico?

Comunque sia
Certo
Allora
Sì
Per la buona sera
Diamo inizio da questo incontro che un incontro dedicato a un tema che è quello di un nuovo ordine democratico cioè sostanzialmente del rapporto democrazie legittimità perché anche il tema che costituisce l'argomento principale della rivista che nello stesso tempo presentiamo anche perché è una rivista giunta soltanto secondo numero e la nuova rivista dell'iscritte la verità vecchia rivista dell'ISPI che si chiama quaderni di relazioni internazionali
Una rivista che uscirà una volta ogni quattro mesi con un tema di discussione
Che sarà l'argomento sostanzialmente di cinque articoli cinque articoli principali il numero di questa di questa volta è appunto democrazie legittimità e delicata democrazie legittimità
Su questo tema e cioè sul tema del rapporto democrazie legittimità parleranno questa sera il professor Filippo Andreatta dell'Università di Bologna il professor Alberto Martinelli dell'Università di Milano il sottoscritto
Dal momento che Filippo Andreatta ci dovrà lasciare in anticipo
Nel senso che prende il treno
Lascerei la parola subito a lui e poi decideremo noi come eccome passarsi la parola
Grazie
Grazie ad essa stabilito chiedo scusa
Un po'riportato
Prendo spunto dal da un ottimo
Di ottima fattura sia nei suoi
Singoli
Interventi sia nel modo si presenta un problema così centrale come rapporto tra democrazia legittimità
Taci sistema internazionale
Ma per la politica internazionale contemporanea
Dico non solo ottima fattura dei pezzi ma anche ottima fattura della
Redazione in qualche modo nel riuscire a presentare le varie anime di questo dibattito c'è infatti un
Articolo dei due Fratelli Archibugi
Che presenta le tesi ottimistiche rispetto al rapporto tra democrazia e pace l'importanza del rapporto tra democrazia e pace nel attuale sistema internazionale da sua stabilità c'è un articolo di Alberto Martinelli su la
Gli sviluppi ulteriori che la democratizzazione prenderà non solo tra gli Stati ma anche a livello di governance complessiva del sistema internazionale e c'è
Una
Articolo di Alessandro Colombo su invece i problemi che questo comporta non è solo
Una aspetto ottimistico quello de la democrazia ci sono anche problemi nuovi in una trasformazione di un sistema internazionale che una volta non era così tanto dominato dalle democrazie come lo è oggi
E poi ci sono due articoli invece più empirici su due aspetti fondamentali come quello dell'allargamento della zona democratiche quindi delle istituzioni dei club delle democrazie l'Unione Europea nato
Di Marco Clementi e poi un esperto mendicante alcolici che parla del rapporto tra democrazia questioni nucleari perché come vedremo che c'è una
Finestra particolare nella strategia di non proliferazione nucleare che ha a che vedere con gli aspetti democratici
Quindi complessivamente di me trattato in tutte le sue forme e quindi a una sinceramente un ottimo lavoro che di Consiglio e spero autocopianti gli altri numeri siano di questa qualità perché diventerebbe veramente un punto di riferimento fare lo studio della politica internazionale unita studio peraltro si sta rafforzando et quindi è una iniziativa che viene a fagiolo su questo
Sulla merito della questione mi prendo spunto da alcuni degli interventi perché io sono un ottimista credo che sia una buona cosa che la democrazia si diffonda e abbia degli effetti non solo sulla politica interna dove
Ovviamente ne siamo tutti i beneficiari ma anche a livello internazionale cioè credo nel fatto che ci sia un affetto
Della cosiddetto fenomeno della pace democratica cioè che democrazie producano una pace separata tra di loro non combattono fra di loro che questo quindi riduca complessivamente le probabilità di conflitto
Ci sono tanti modi statistici che
Così non citati politici
Utilizziamo in maniera anche un po'sterile ma e in
E qui toccabile il fatto storico che la più grande bella notizia
Degli ultimi quattrocento anni sicuramente e forse anche di più cioè la pacificazione nel sistema europeo che aveva visto invece la lotta tra grandi potenze per secoli a che vedere anche con la democrazia non solo probabilmente con la democrazia ma anche sicuramente con la democrazia quindi c'è un fatto storico molto importante molto rilevante
A livello sistemico e soprattutto per le nostre vite il fatto che non si combattano più guerre ad ogni generazione come succedeva prima e sicuramente la democrazia a che vedere con questo e quindi ulteriori allargamenti rafforzamenti a democrazia sicuramente hanno un aspetto a mio avviso positivo però comuni è stato sottolineato in più di un articolo in particolare quello di Alessandro ci sono anche dei problemi particolare delle opportunità non necessariamente solo del
Delle cose sicuramente negative ma ci sono appunto una nuova serie di problematiche che emerge che in qualche modo anche vedere con il titolo
Democrazia e legittimità a livello di legittimità internazionale ci sono alcuni problemi che emergono che val la pena quindi affrontare per poter
Eventualmente cercare di risolvere il primo
A che vedere con la natura primitiva vede della politica né di dimettersi dominata dall'opinione pubblica e quindi dagli umori dell'opinione pubblica di questo richiede
Una grosso sforzo perché il sistema di formazione la lotta politica produca delle percezioni più corrette possibile se ci sono percezioni scorrette nella
Dibattito politico evidentemente anche le democrazie possono commettere degli errori e quindi anche fare delle guerre i delle guerre anche sbagliate sulla base di percezioni che non hanno a che vedere con una corretta interpretazione della realtà e quindi
Una richiamo
Alla responsabilità
Delle democrazie nel cercate di avere delle politiche estere il più corrette possibile basate su uno scambio
Di informazioni più vicino a verità possibile
Dopodiché c'è un tema che sollevato dalle sanno molto bene e del fatto che le democrazie in questo momento stanno lancia una sfida rivoluzionaria al sistema internazionale e cioè stanno proponendo l'idea che gli unici statiche degni
Di una piena rappresentanza del sistema internazionali siano proprio democrazia e che gli Stati non democratici in quanto non governati da una
Sovranità popolare in qualche modo abbiano diritto a una cittadinanza di serie di nella società internazionale e questo è evidentemente un problema perché generati tensione di quanto non possa viceversa generare
Una spinta verso la pacificazione c'è un problema ulteriore che sottolineare rispetto questo Prandelli assicurazione che ha a che vedere col fatto che le democrazie
A causa di una forte legittimazione dall'interno che ricevono dal sistema elettorale dalla sovranità popolare fanno fatica a volte a rispettare le regole di diritto internazionale
Perché quando intorno in conflitto le decisioni di un Parlamento sovranamente letto
Con le regole internazionali questo lo vediamo che molto ricorrente nella politica estera americana
Allora ovviamente tende a prevalere la fonte interna di sovranità cioè il parlamento il congresso in questo caso anche a scapito delle Nazioni Unite e anche a scapito
Delle decisione in diritto internazionale su questo
C'è una il ridente fenomeno di tensione tra le due sponde dell'Atlantico l'ispettore all'aspetto e rafforzamento delle regole internazionali cioè la visione più europea
Più consona diciamo aspettare
I dettami del diritto internazionale ad allargare il diritto internazionale penso per esempio al tribunale per dai crimini di guerra penso alle varie convenzioni che servono a rafforzare il sistema delle Nazioni Unite penso ai progetti di riforma Venezia dove sicuramente gli Stati europei hanno una visione più legittimista più
Giuridica del sistema internazionale rispetto agli Stati Uniti ci tengo a sottolineare che questo non ha nulla a che vedere con la natura più o meno democratica degli stati europei
Ho viceversa rispetto agli Stati Uniti
La rispetto
Per il diritto internazionale da parte degli Stati europei
è più antico
Dell'arrivo della democrazia in Europa a che vedere con le regole di convivenza in un continente stremato difficile e soprattutto con regole di convivenza di Stati antichi che avevano una sovranità una legittimazione prendiamo pratica
La Francia Spagna Inghilterra esistono due ben prima resta democrazia e quindi fondavano la loro esistenza sul rispetto del diritto internazionale sulla reciprocità nel riconoscimento da questo deriva la automatismo nel rispetto del diritto internazionale viceversa gli Stati Uniti che sono
Un paese isolato nato da solo in un continente nuove in un altro pianeta come rispetto alla capacità tecnologica nel Settecento
Nascono da soli nascono senza aver bisogno di riconoscimento nascono infatti contributi indigeni che nulla vengono riconosciute come dei paria
E quindi le fonti di legittimazione non sono Esterne non sono di diritto internazionale ma sono la democrazia
Ed è pertanto una certa propensione degli Stati Uniti entrano in conflitto con il rispetto del diritto internazionale deriva proprio dal fatto che si sentono autolegittimazione in maniera autosufficiente
Essendo la prima forse anche la che antica e gloriosa democrazia
Nel sistema internazionale e questo crea un ulteriore problema da un lato si dice solo le altre democrazie hanno diritto di avere una piena cittadinanza dall'altro
Si dice però la legge non vale sempre per le democrazie perché democrazia appunto se la legge delle elezioni vanno certa direzione allora
Devono prendere quella visione
Questo è un problema questo della potenziale aspetto rivoluzionario delle democrazie politica internazionale molto antico
Quel fatto storico dicevo la pacificazione del Vecchio Continente re e l'arrivo del De Grazia come importante fenomeno rispetto a questo realtà associato normalmente a quarantacinque cioè la pacificazione post seconda guerra mondiale ma un processo che possiamo interpretare un processo storico più lungo più antico ed è cominciato se volete all'indomani delle guerre napoleoniche quando Francia Inghilterra solo qui la coppia di Stati
Che aveva combattuto sette guerre nei cento vent'anni precedenti
Non ha più combattuto e ha cominciato un processo di privatizzazione in città
Quando Francia e Gran Bretagna hanno cominciato a questo periodo c'è stato un periodo di pace importante in Europa occidentale nell'Ottocento
E i pensatori gli ottocento un po'come fanno i pensatori nella numero della rivista dell'iscritto si interrogano sull'importanza
Della democrazia nella o della debutto procedere a regole della Repubblica nel
Produrre un sistema internazionale più pacifico cosa stava succedendo appunto in Europa occidentale
E lì ci sono due visioni
La scuola di necessità che è la scuola liberale inglese supporta questo processo si divide
Fra una visione e si divide in maniera molto simile a oggi per questo che lo riprende si divide in una ipotesi che chiameremo legittimista
Interpretata da Richard Corben che dice
Noi non possiamo perché abbiamo trovato con fatica questa soluzione ai nostri conflitti cercare di esportarlo agli altri
Perché solo con un processo difficile lungo storico e autonomo come è stato quello di Francia e Gran Bretagna che si può riuscire a dalle ad avere una pace stabile e duratura
E viceversa una visione più ogni occorre per capirci se funziona allora esportiamo questa meravigliosa cosa democrazia
Interpretata in questo caso a John Stewart mille dall'imperialismo commerciale in cui bisognava invece cercare di esportare qui le stesse istituzioni che in Francia Gran Bretagna avevano Protopapa
Guardate che in Iraq c'è stato evidentemente l'al massimo della divisione tra Europa e Stati Uniti Fanny oppone altro su questo tema si era saggio un un saggio esportare democrazia ma in realtà in tutte
Le questioni di politica estera che anche vedere con Stati non democratici non ci poniamo di fronte a questo dilemma
Nei confronti della Cina per esempio che appunto uno stato
Perché non non è una democrazia ma col quale abbiamo delle relazioni
Dobbiamo cercare di contestarla nelle organizzazioni internazionali multilaterali nel da Buttiglione dare più importanza di peacekeeping dell'ONU
Ignorando in qualche modo chiudendo un occhio su una natura Interna autocratica il talvolta repressiva di quel regime sperando che ci sia una riforma
Spontanea nei prossimo futuro oppure viceversa dobbiamo
Usare come sanzioni usare bastoni non le carote cercare di indurre la Cina violentemente diplomaticamente Ali a fare le riforme quindi non commerciali non facile facendo imbarcati cercando di tenere fuori dalle Olimpiadi o dati o la Cina
E questo è un dilemma in cui le democrazie sono di fronte qualsiasi momento
Hanno a che vedere uno Stato democratico ed è di questo in qualche modo che
Si parla in questo numero io personalmente
Sono
Non per ragioni ideologiche che hanno a che vedere con grandi temi come la giustizia
La legittimità ma per ragioni molto pratiche sono d'accordo più con la visione di Cobianchi con la visione di John Stuart Mill
Ovvero con una visione prudente della politica estera democratica che non cerchi di confrontarsi eccessivamente
In maniera muscolare con gli Stati non democratici
E questo perché semplicemente mi sembra che le democrazie non abbiano in questo momento le risorse militari ma anche soprattutto morali L'Unità raggiunti non è pubblica sufficienti per una campagna crociata così
Ambiziosa abbiamo problemi miniera a causa di una democratizzazione
Ambiziosa una appunto che incontra difficoltà mi chiedo che i problemi avremmo con l'Iran o addirittura con la Cina
Mi sembra che non sia un'opzione praticabile quella di democrazie che democratizzare o tutto aperto e quindi è quindi purtroppo non esistono soluzioni dell'UCI semplici al fatto che la politica internazionale continuerà ad essere come è sempre stato un posto rischio
Se non ci dimentichiamo che abbiamo di fronte un ambiente pericoloso nella politica internazionale rischiamo di perdere anche quel buono che abbiamo conquistato fino adesso effettivamente cioè una lenta faticosa progressiva democratizzazione intanto dell'amore dell'area euroatlantica e si spera
In futuro sempre più grande
Io credo che sostanzialmente che quindi per quanto sia una splendida notizia quella della pace democratica non sia ancora pronta a modificare in meglio come in una rivoluzione e che quindi non ci siano alternative
Alla diplomazia
Alla prudenza alla moderazione a tutte quelle virtù che hanno saputo Kung precarietà mantenere la pace fino ad oggi e ci auguriamo
Anche in futuro
Basta così grazie
Frigo aveva
Ovvero
Motorola scoppia questo
Accettazione temo
Ripetitiva aperta cogliere quote già detto in questa sede oltretutto a quelle che ho scritto in questo articolo e con una premessa
E cioè il fatto che quando ne parliamo di democrazia e quindi del posto che la democrazia con tutto quello che significa
E dovrebbe avere nell'ordine internazionale ci scontriamo immediatamente con un problema ed è il fatto che
Con tutte le ragioni del caso naturalmente
E la democrazia costituisce il valore positivo per eccellenza della nostra cultura politica
Nella nostra cultura politica almeno questo valore in questionari
Non esistono delle riserve significative oggi sul valore della democrazia liberale all'interno della cultura politica occidentale e quindi per certi versi noi facciamo fatica a ragionare del posto che dovrebbe avere la democrazia perché la nostra prima risposta e naturalmente il maggior costo possibile
Su questo e credo che occorra fare anche un'altra piccola premessa sulla quale forse si è fatta qualche confusione all'epoca della guerra contro l'Iraq che dura tuttora peraltro la democrazia non è un pallino dei neoconservatori americani
Perché che la democrazia costituisca un valore positivo e che questo valore positivo
Lo meritino anche gli altri per usare un'espressione un po'goffa
Ma questo credo che faccia parte molto fortemente di tutte le nostre culture politiche e di tutti i nostri soggetti politici fondamentali non soltanto i governi tra l'altro su questo le organizzazioni non governative per esempio
E non hanno da proporre cose molto diverse
Anche le organizzazioni non governative che nascono dalla società civile occidentale i larghissima misura
Mi farebbe da dire quasi per intero e condividono per l'appunto questo valore
Quindi la domanda che ci dobbiamo porre è una volta che questo valore fa parte della nostra cultura politica
E per quale ragione non dovrebbe essere automaticamente tradotto
Ti saluto
Ti ringrazio
E qui cominciano i problemi a cominciare dal problema basilare naturalmente che è un problema di significati perché noi sappiamo benissimo che cosa significa essere democratici in un sistema politico interno
Mentre abbiamo ragione di interrogarci su che cosa possa significare essere democratici in un sistema politico internazionale cosa significa un sistema politico democratico
E che cosa potrebbe significare un ordine politico internazionale democratico
E tanto per cominciare abbiamo due risposte paradigmatiche
è una non si sarebbe definita così all'epoca in cui è stata posta ma oggi la potremmo anche ridefinire così
è la prima risposta è un ordine internazionale democratiche un ordine internazionale nel quale
Tutti i soggetti della convivenza internazionale cioè gli stati prima di tutto gli Stati anche gli altri soggetti ma prima di tutto gli Stati tutti gli stati hanno gli stessi diritti
E potremmo dire l'idea di democrazia chi ha informato la Carta delle Nazioni Unite e l'Assemblea generale delle Nazioni Unite risponde precisamente a questo che è un principio democratico
Allora se l'ordine internazionale se il diritto internazionale un diritto internazionale fondato su Stati gli stati soggetti del diritto internazionale hanno tutti gli stessi diritti
E questo è un modo di risolvere prima della democrazia dell'ordine internazionale ma ce n'è un altro
E l'altro modo è naturalmente potremmo dire quello esattamente opposto
E cioè quello di sostenere che
Che queste eguaglianza degli Stati è indecente
E che non è legittimo che non è giusto perché non equo persino e dare a tutti gli stati gli stessi diritti considerando che alcuni stati sono democratici altri no ecco questo è un altro modo di concepire la democrazia dell'ordine internazionale
Non dire tutti gli Stati sono uguali ma al contrario dire nel modo più forte possibile gli Stati sono fortemente diseguale perché le democrazie sono migliori e quindi le democrazie meritano di più
Questo ancora una volta non è soltanto il modo dei neoconservatori americani è inutile che la nostra cultura politica si nasconda dietro il dito
Questo è il modo di tantissima cultura politica euro americano
E la democrazia in meglio e quindi merita di più
Allora io credo
E prima ancora di fare qualche osservazione su su questo slittamento io credo per l'appunto che uno slittamento di significati sia sempre più clamorosamente in atto
Se ne stiamo passando dal primo significato al secondo significato dell'ordine politico internazionale democratico
Se noi leggiamo ancora una volta non soltanto gli americani che ruotano attorno l'amministrazione Bush anche molti intellettuali europei penso per fare un nome molto noto a Galli della Loggia in Italia
E l'idea che l'ordine internazionale democratico debba essere questa seconda cosa è un'idea che continua ad acquistare terreni
Ah non soltanto tra l'altro nel dibattito politico non soltanto nel dibattito degli intellettuali ma anche nella pratica
Perché è un principio di discriminazione a favore delle democrazie in qualche misura funziona già
E funziona già non soltanto su cose secondari e non soltanto su questioni di prestigio
Non soltanto su questioni cerimoniali ma funziona tanto per cominciare su quello che nella politica internazionale arresta probabilmente il tema fondamentale anzi mi scuso per il probabilmente resta il tema fondamentale e cioè il rapporto tra pace e guerra
Sul rapporto tra pace e guerra voi operiamo una discriminazione clamorosa tra democrazie non democrazia
Pensiamo soltanto a ciò che è avvenuto
Negli ultimi mesi nell'ultimo anno
E pensiamo a quello che
E tutti chiediamo all'Iran
Allora l'Iran non più tardi di tre anni fa
Ha letto nella National Security stretti degli Stati Uniti che nel programma dell'attuale amministrazione americana c'è l'abbattimento dei regimi criminali
E ha letto altrove ed ho letto molte volte che il proprio regime tra quelli criminali
Un Paese
Di questo tipo in un sistema internazionale nautico qual è quello come nel quale noi ci troviamo e normale che si prepari a difendersi
Ma noi gli diamo con sempre maggiore imbarazzo il diritto all'autodifesa dei soggetti non democratici a maggior ragione quando questo sto diritto all'autodifesa rischia di essere rivolto nei confronti di un aggressore democratico
Non solo
Non dimentichiamo che negli ultimi anni e non c'è soltanto il caso dell'Iraq e nello stesso momento in cui abbiamo fortemente indebolito il principio di autodifesa dei paesi non democratici sulla base di quel principio che abbiamo detto che è un principio forte sia ben chiaro
E nell'arco degli ultimi anni noi abbiamo allo stesso tempo assistito ha un indubbio
Recupero della sovranità militare delle democrazie
Cioè del diritto delle democrazie di cominciare la guerra non soltanto di difendersi di cominciare la guerra
E quello che noi abbiamo di fronte oggi è un contesto internazionale che sia dal punto di vista politico che dal punto di vista giuridico
Pone in modo sempre più differente la soglia tra pace e guerra nel caso dei Paesi democratici dei Paesi non democratici
I Paesi democratici rivendicano il diritto di colpire prima che la minaccia sia interamente formata secondo la dizione della National Security Strategy America
Oppure il diritto di operare una rappresaglia massiccia come quella di Israele questa estate contro il Libano
Quindi c'è una riappropriazione forte di sovranità militare altro che crisi della sovranità ma dall'altro lato i paesi non democratici vengono al contraente o al contrario chiamati a essere sempre più parchi nell'esercizio della propria sovranità al punto di non prepararsi neppure l'eventualità di un'aggressione
Quindi una discriminazione evidente allora è un bene o un male
E la nostra cultura politica ci suggerisce di rispondere è un bene
E ci suggerisce di rispondere un bene perché noi crediamo fortemente che la democrazia sia un bene
E che operare una discriminazione significa tanto per cominciare dare un potente incentivo la trasformazione in senso democratico
Ma io indico soltanto lo farò nel più breve tempo possibile alcuni problemi che credo che siano problemi molto evidenti di questa realizzazione immediata qui e ora del bene
Ma il primo problema il problema della realizzazione di tutti i beni della storia e cioè il problema dei paradossi delle conseguenze dell'eterogenesi dei fini
Allora sarà pur vero che
La trasformazione in senso democratico sarebbe la cosa migliore possibile
Ma è altrettanto vero che questa trasformazione è una trasformazione che con tutte le buone intenzioni
E può produrre degli effetti indesiderati produce effetti indesiderati non soltanto perché le cose possono funzionare male come è stato il caso dell'Iraq ma anche in questo non siamo troppo cinici
Quando parliamo dell'Iraq
Il cattivo funzionamento di questa operazione di ingegneria sociale è già costato cinquanta mila morti
E non dimentichiamoci quando facciamo il bilancio del Novecento che il Novecento è stato il secolo dell'ingegneria sociale
Ma non solo ci dobbiamo chiedere se la democrazia
O l'imperativo è la democrazia
Sia sempre e ovunque
Ciò che merita di essere al primo posto dell'agenda internazionale
E ci possono essere paradossalmente delle cose più importanti o delle cose che sono necessarie perché la democrazia possa essere instaurata seriamente soprattutto consolidata
Facciamo ancora una volta il caso della conflitto israelo palestinese
E quanto assenso ecco su questo europei americani non sono d'accordo e quanto ha senso continuare a chiedere da quindici anni a questa parte ai palestinesi di democratizzare sì prima di ottenere ciò che è nel loro diritto cioè la restituzione dei territori occupati da quaranta anni
E questa richiesta ha facilitato la pace e l'ha facilitato l'occupazione
Secondo problema un problema che non è più soltanto di paradossi delle conseguenze ma è un problema di equità l'equità genera
Ne potremmo anche immaginarci un nuovo diritto internazionale completamente nuovo
Nel quale soltanto le democrazie sarebbero soggetti a pieno titolo
E in questa scelta di per sé non ci sarebbe una ferita all'equità
Ma non ci sarebbe a condizione che vengano soddisfatte
Alcune condizioni tant'è che oggi è difficile soddisfare ne cito almeno tre prima collezione siamo sicuri che tutti sono egualmente liberi diventare democratici
E siamo certi che non ci siano pre condizioni storiche culturali economiche che devono essere soddisfatte prima che la transizione la democrazia sia possibile e siamo sicuri per esempio che è possibile davvero diventare una democrazia efficiente nel pieno di un'occupazione militare
Risentiti sembravano certissimi quando parlavano i palestinesi mi sembrano meno certi oggi nera
La seconda questione siamo sicuri che le democrazie siano facilmente sempre riconoscibili dagli Stati non democratici è così chiara distinzione tra democratici non democratici e anche su questo non facciamoci illusioni non è chiaro
E molto chiaro distinguere tra chi è totalmente perfettamente democratico e chi è perfettamente non democratico
Ma il sistema internazionale e pieno di figure intermedie pensate alle polemiche sulla federazione russa
Quanto è democratica la federazione russa quanto si merita la federazione russa di potere dei diritti le democrazie per esempio del silenzio su quello che all'inizio e cento
Terza condizione chi opera e riconoscimenti
Esistono agenzie internazionali indipendente chi dice chi e democratico e chi no
Oppure a operare il riconoscimento fatalmente è il gruppo dei Paesi più forti o il nostro contesto internazionale il paese più forte allora il Paese più forte può essere molto virtuoso
Ma con una sensibilità liberale io non vorrei dipendere dal grado di virtuosità del più forte
Quindi paradossi delle conseguenze equità terza questione diritto il diritto internazionale
Il diritto internazionale può reggere qualunque diritto non queste
Ma può reggere una condizione nella quale i soggetti non vengono valutati per quello che fanno ma per quello che sono
Il diritto internazionale può reggere una condizione nella quale due soggetti che fanno la stessa cosa vengono valutate diversamente a seconda di come sono al proprio interno
Oppure in questo caso andiamo al massacro del diritto internazionale
Non solo
Ammettiamo pure che il diritto internazionale possa
Operare questa discriminazioni fino in fondo
Ma per quale ragione i soggetti che da questo punto sarebbero buttati fuori del diritto internazionale dovrebbero stare alle regole
Perché una società internazionale molto esigente
è una società internazionale molto esclusi
Ma coloro che non rispetteranno che non resteranno dentro le condizione di appartenenza della nuova società internazionale che cosa faranno avranno ancora diritto a un qualche tipo di relazione giuridica con gli altri
Oppure dobbiamo immaginare che questa comunità internazionale democratica vive in uno stato di guerra permanente con gli Stati canaglia non democratici
E come possiamo aspettarci che questi Stati canaglia non democratici si comportino tra virgolette bene
Una volta esclusi una volta per tutte dal diritto
Ultimissime cose due brevissimo
Prima del potere
Prima essenziale nella politica internazionale ecco su questo ancora una volta la nostra cultura politica rischia una confusione perché poi non ne parliamo di democrazia parole parliamo del valore della democrazia
Noi alludiamo sempre al fatto che la democrazia controlla il potere
Alludiamo sempre al fatto che uno Stato democratico è uno Stato capace di imbrigliare il potere uno Stato democratico liberale è uno Stato capace di imbrigliare il potere
Ma quel ne parliamo della oligarchia illuminata delle democrazie
Il rapporto con il potere diventa esattamente l'opposto
Perché oggi il potere e confortevolmente a favore delle democrazie nel sistema internazionale
E quindi una discriminazione a favore delle democrazie
Non limita affatto il potere raccontare lo scatena perché crea una combinazione potenzialmente distruttiva tra potere e legittimità io sono più forte per di più sono più legittimo quindi posso fare tutto quello che mi pare
Ultimissima cosa
Una dimensione etica credo venga
Trascurata troppo spesso al quale tra l'altro
Penso e spero che potremo dedicare uno dei prossimi numeri della rivista e cioè
La questione della memoria
Quando noi
Pensiamo allo slittamento dal vecchio non a caso io stesso uso questa parola dal vecchio significato di democrazia internazionale cioè l'eguaglianza tra gli stati al nuovo significa la discriminazione a favore degli Stati democratici
Se noi pensiamo
A questo slittamento come a un progresso
E soprattutto come una novità
Diciamo l'Europa la vecchia Europa Westfalia
è un Europa che ha deciso di dare lo stesso peso a tutti gli stati indipendentemente dal loro qualità finalmente noi guardiamo alla qualità degli stati prima di chiederci quanto si meritano allora in Europa questa idea
In Europa questa è una novità straordinaria e questo dal certi punti di vista da quello della nostra cultura politica per esempio può essere rappresentato come un progresso
Ma fuori dell'Europa non è così
E fuori dell'Europa richiamare il diritto di intervento contro il principio di sovranità non significa affatto andare avanti significa andare indietro
Siti che andare a come era il rapporto tra Occidente e mondo fino a cinquanta anni fa
Significa tornare la rivolta dei boxer e alla repressione della rivolta dei box
Cioè significa non quello che noi percepiamo con la nostra dimora storica ma è esattamente l'opposto e c'è una ricaduta nel mondo di ieri
Grazie
Bene si può diceva comunque
Abbia deciso
Differenziare sua pubblicazione bisognerebbe che
Possano diventare
Una lettura importante uno strumento importante per sviluppare la cultura politica del nostro Paese
Lutto nel campo già terrazzo internazionale dalla politica
Internazionale
Ma riassumendo brevemente quanto abbiamo ascoltato nel caso di Andreatta è stato un po'un blitz di già però si coglie
Nelle sue parole una posizione
In fondo che invita
Alla prudenza ma politica estera prudente che sostanzialmente critica la tesi della pace democratica contro ciò che comporta esportazione delle democrazie democratizzazione del mondo
Invitando a un sano realismo non inteso necessariamente come espressione di un paradigma molto importante la razza interna
E Alessandro Colombo come sempre in modo molto lucido
Ha ripreso temi che sviluppati in questo del saggio
Richiamandoci a riflette sul significato delle parole e dei concetti invitandoci a riflettere sulle conseguenze di un uso un po'troppo disinvolto non problematico
Di certe parole che finiscono per creare confusione e anche possono dar luogo a seri problemi di politica internazionale
Io in questo volume ho ripreso temi che ho sviluppato nel mio libro
La democrazia globale
I in cui sostanzialmente cerco di rispondere a due domande
La prima è necessaria una Governance globale cioè a un livello sovranazionale e non meramente intergovernativo cioè nel senso che hanno sempre avuto finora le relazioni internazionali
Seconda domanda
è necessario a questo tipo di governance è possibile e già che ci siamo è possibile che assume una forma democratica
Allora la prima domanda direi che è difficile non rispondere di sì nel senso che sappiamo che nell'epoca attuale
Esistono ormai problemi che possiamo definire problemi dell'agenda politica globale
Dalle questioni ambientali ai diritti umani
E poi molti molti altri
Problemi che devono essere affrontati a livello globale sia perché
Non limitando i loro effetti
All'interno dei confini dei singoli Stati
E sia perché i governi dei singoli Stati se escludiamo alcuni giganti continentali gli Stati Uniti come unica superpotenza rimasta se vogliamo anche Cina India Russia Brasile i singoli governi non sono in grado di risolvere da soli e quindi diciamo chi ha bisogno di una governance globale che poi io cerco di
Nel presentare come una cover ascrive a delle certe caratteristiche dire che questo è diciamo a mio avviso scontato
Anche se esistono paradigmi importanti nelle scienze sociali che o non considerano il problema
Bisticcio particolarmente problematico oppure negano che sia affrontabile
Per quanto riguarda il neoliberismo nati ed economica in fondo si sostiene che il mercato globale o meglio dire
Tendenzialmente globale
E in grado come ordine spontaneo di dare risposte a questi predefinito problemi nell'agenda globale
Al di là di quelle che sfocia ce le intenzioni di volontà dei singoli governi
Per contro il paradigma realista editorialista ritiene che parlare di governance globale
Non abbia molto senso perché la politica internazionale e e su questo siamo d'accordo
Sostanzialmente anarchica ma non può essere diversamente vedrà sempre lotte per l'egemonia lotte per la sopravvivenza dei singoli Stati ed era sempre una contesa per il potere che darà luogo a momenti più o meno bellicosi più o meno pacifici ma che non può dare vita a forme in qualche modo permanenti di mantenimento di rapporti pacifici
E invece appunto a me sembra che sia necessari una forma di governance globale che non può limitarsi a vedere come attori
Unici fondamentalissimo ma non unici i governi dei singoli Stati di qui anche ritengo che ci sia un'evoluzione anche nel campo disciplinare le relazioni internazionali verso
Un tipo di oggetto che non sia soltanto l'analisi dei rapporti interno statali intercorre tra
Una verità come attori importanti anche una serie di soggetti non governativi accanto antistanti e alle organizzazioni governative internazionali organizzazioni di Stati
Non mi soffermerei su questa parte preferisco paga cercare di rispondere all'altro quesito cioè
Quello appunto di una governance globale democratica perché su questo terrena che mi sembra restano Colombo oggi conoscere oggi da molto tempo
Faccia le considerazioni molto interessanti
Innanzitutto c'è da chiedersi che cosa si intenda esattamente per governance democratica e questo dipende dal tipo di definizione
Chiediamo di democrazia dei problemi che sollevava Sandro Colombo dipendono sicuramente da questo
è giustissimo dobbiamo partire dal dato ormai dobbiamo dare per acquisito
Che la democrazia meglio nella sua veste contemporanea di liberaldemocrazia di massa che punta di variante grazie come sappiamo tra l'altro ma è un inciso diversissima dalla democrazia classica
Per cui noi copriamo o usare un nome che è nato una certa epoca storica per definire una certa realtà per definire una realtà che è profondamente diversa ha qualcosa in comune però allora
La democrazia intendiamo
Il principio delle decisioni a maggioranza
Può essere
Il principio delle decisioni a maggioranza da parte di una comunità politica i cui membri godono esattamente gli stessi diritti e doveri questo metterebbe sullo stesso piano le definizioni classiche quelle contemporanee
Ma allora ha ragione Sandro Colombo allora l'Organizzazione delle Nazioni Unite dovrebbe agire di conseguenza spostando già questo sarebbe un passaggio da poco dall'individuo talmente la comunità politica allo Stato e comunque attribuire uguale diritti e doveri e assumere come regola fondamentale le decisioni a maggioranza dell'Assemblea generale
Mentre sappiamo che le decisioni a maggioranza dell'assemblea generale possono al massimo tradursi in raccomandazioni non hanno un potere di diciamo attuazione delle decisioni
Queste spettano al Consiglio sicure
Per democrazia intendiamo invece questa invece sarebbe una caratteristica dei liberal democrazie di massa contemporanee non dal modello classico
Intendiamo la divisione dei poteri
Il controllo del potere attraverso il potere
Primo complici Alessandro Colombo ma avviene questo oggi
Nelle organizzazioni internazionali nel diciamo nel sistema delle Nazioni Unite che in fondo
Diciamo la quello che c'è oggi di democrazia
Internazionale democrazia globale
Non mi sembra
Perché è vero che c'è un sistema di pesi e contrappesi contrapponendo consiglio di sicurezza l'Assemblea nell'alta l'Assemblea
Estremamente debole dispettosi sicurezza non è in nessun modo comparabile al ruolo che al Congresso americano di fronte al presidente americano rifiuta la preside
Anche questo non c'è
Allora in che senso democratico ecco spesso gli studiosi che parlano di democrazia sono tutti democrazia Cosimo politica
Hanno in mente a mio avviso qualcosa di un po'diverso che non è tanto non insiste tanto sull'aspetto dei democratico ma liberale ma come Intel liberale della democrazia
Infatti chiedono certo parità di diritti e doveri ma chiedono soprattutto tutela di minoranze tutte dei diritti umani fondamentali proprio le componenti che caratteristiche hanno invece la cultura liberale l'elemento liberale dentro la liberal democrazia
E però questo
Non solo ma mentre appunto quello che esiste oggi di organizzazione internazionale di governance a livello mondiale nel sistema ONU ha come soggetti gli stati
Tutti gli Stati sovrani
I vari progetti chiamo progetti a teorie e modelli democrazia Corno politica fanno riferimento invece ai cittadini
I cittadini del mondo
Partendo dal presupposto che gli esseri umani in quanto esseri umani abbiano dei diritti inalienabili è nella nostra tradizione
Ma non mediata da un certo tipo di identità di appartenenza di cittadinanza di appartenenza cioè un sistema politico particolare
E questo crea dei seri problemi soprattutto il problema principale è già stato più volte diciamo
Richiamato
E il problema del conflitto che a questo punto si crede con il principio di sovranità degli scatti
E quelli che sono corollari fondamentali e cioè il principio di non ingerenza di non interferenza di non intervento in quelli sono definiti affari quinte
è anche giusto fare riferimento al modo in cui il problema viene percepito
Nei diversi nelle diverse culture delle diverse parti del mondo perché quell'ultima considerazione del sono promossi con me è molto importante
Noi siamo
Non dico convinti ma vediamo la validità di un'opposizione che dice ma per difendere e tutelare diritti umani fondamentali che sono i tuoi diritto alla vita
Ad essere ridotti in schiavitù alla non discriminazione noi riteniamo che si debba superare il Principato interferenza intervento della sovranità io lo Stato
E però com'è percepito questo da Paesi che appunto hanno esperienza coloniale
E soprattutto come è utilizzato questo da parte di oligarchie al potere
Che possono farlo diventare appunto un formidabile strumento di propaganda dicendo che questa appunto è una forma di ingerenza né io colonialista
Il problema è abbastanza complicato e direi che
è possibile
Pensare a forme di governance dei problemi che non sono gestibili dai singoli governi dei singoli Stati separatamente uno dall'altro
Non sono risolvibili e non so neanche gestibili perché comunque sono problemi che trascendono quelli che sono gli interessi di singole cittadinanze
è possibile cercare di gestirli con modalità che cercano di trasferire a livello sovranazionale
Norme procedure istituzioni regimi che
Funzionano
I sistemi nazionali democratici
Però a mio avviso
Questo obiettivo si ottiene
Non
Esportando la democrazia
Cioè cercando di
Operare dei trapianti in contesti che molto spesso hanno delle reazioni di rigetto
Ma cercando di coinvolgere
In reti di rapporti tra virgolette democratici
Anche attori che si comportano secondo modalità diverse
Non so se è chiaro quindi non si può aspettare non si può avere come momento numero uno quello di democratizzare tutti gli Stati del mondo trecento di Germont do perché poi allora ci sarà la governance globale democratica
Si può cercare di sviluppare rapporti di inserire anche stati che hanno regimi non democratici
Dentro organizzazioni regimi reti di rapporti invitarli indurli con incentivi e sanzioni possibilmente non quelle estreme ad avere certi comportamenti in modo che le pratiche le abitudini costumi
Della democrazia si diffondano
Questa la posizione anche un po'diversa da quella molto artistica che ha esposto fin da Andreatta perché in fondo la sua una posizione un po'dice prudente perché il bene sommo e avere rapporti pacifici quindi il fondo che poi ci siano regimi non democratici che esisteva diventeranno democratico i tempi lunghi o con quello che succederà per fattori sostanzialmente interni
Ci interessa fino a un certo punto qual è importante ma tenere bene sommo che a quello della pace
Dire che si può fare qualcosa qualcosa di più cioè cercare di
Stabilire un insieme di appunto ripeto istituzioni norme regimi buone pratiche che permetta di sviluppare progressivamente un modello di governance globale oligarchico che tende ad assumere dei connotati democratici
Realistico questo non è realistico
Io nella seconda parte di questo mio articolo
Riassumendo quanto scrivono ultima parte del mio libro cerco di vedere quali sono i principali processi della politica contemporanea che possono favorire o ostacolare simili sviluppi
Nella politica se vogliamo un CIPE politico tra cultura
Detta di democrazia adesso non sto a riassumerli però
Se si deve fare un bilancio direi che ci sono ragioni
Forse più per un cauto e controllato pessimismo che per un prudente ottimismo nel senso che fattori spessi che io metto come ostacoli e sono più formidabili dei fattori che metto invece a favore dello sviluppo di questo insieme istituzioni norme regimi e pratiche democratiche
Perché insomma quando faccio riferimento appunto alla distribuzione diseguale del potere del mondo alla
Funzionamento delle stesse organizzazioni internazionali nell'interesse dei soggetti più forti
Quando faccio riferimento allo stesso indebolimento
Delle istituzioni democratiche dei paesi più lunga democrazia
E per contro dall'altra parte faccio riferimento a governi autocratici
A movimenti e fondamentalisti
Questi sono ostacoli
Formidabili però metto anche tutta una serie di fattori e condizioni che possono agevolare tra cui cioè sicuramente il fatto che a fronte di una persistente elevata frammentazione politica
E il mondo contemporaneo vede crescere Inter ripensa economica l'interconnessione sociale l'ibridazione culturale e quindi necessariamente sia pure con grande fatica si va formando una sorta di società
In viale
Il fatto che obiettivamente ci sono anche
Tutta una serie di attori che agiscono in questa direzione il fatto che qui ancora ci siano
Finisce si può ma lentamente la società civile transnazionale
Sì
Moltiplicano le forme di collaborazione
Internazionale non solo trattori statali ma anche tra attori non governativi
Sì
Crea sempre di più si sviluppò la cultura dei diritti umana
Anche perché noi siamo in grado di seguire pressoché in modo istantaneo ciò che vi è in altre parti del mondo e quindi non possiamo più diciamo avvalerci della giustificazione della nostra non conoscenza
Il fatto che
Bene o male siamo costretti abituarci a vivere in un mondo che è sempre più complicato ma che è interculturale interetnico e quindi dobbiamo sviluppare degli atteggiamenti
Chi si possono definire di universalismo contestuale cioè la capacità di rispettare anche credenze e convinzioni che non sono le nostre
E soprattutto poi come siccome ci vogliono bisogna anche un pochino accentuare qualche gli aspetti in positivo io continui continua ad attribuire
Ad a vere a nutrire una certa fiducia nei confronti delle unioni sovranazionali
Certo il modello dell'Unione sovranazionali che l'Unione europea
E anche su un po'in crisi di questi tempi però nonostante questo continua a ritenere che ne sopranazionali siano una degli atti a cercare di ridurre almeno la complessità nel senso di ridurre il numero degli attori e possano e consentire di far apprendere alcune esigenze che a mio avviso sono necessarie come ad esempio quella di abituarsi all'idea di cittadinanze multiple
In cui lo stesso individua la stessa persona può sentirsi parte può
Diciamo
Condividere vedere coesistere più identità certo alcune più forti alcune più deboli drappo vere coesistere diverse identità e quindi essere anche soggetto di sistemi ordini diversi diritti e doveri
Che crea sicuramente una serie di problemi non da poco ma può contribuire alla soluzione quindi riassumendo dire
Che ci sia bisogno di anche nuove modalità nuove forme di governance globale
Che integrino i vadano anche al di là di quelle che sono le forme di mantenimento dell'ordine politico internazionale che si fonda esclusivamente su rapporti interstatale intergovernativi ritengo che
Tutto questo si debba risponda senz'altro in modo affermativo
Quanto sia possibile dare forma democratica a questi questo modello di governance globale de qui dibattito assolutamente aperto
Io raccoglierei presso un gruppo di domande e poi vediamo se c'è spazio anche per un certo
Va
Assuma
Ok
Internazionale
Vito meridionale con l'accordo che era stato raccomandato tanto costruita Prodi quando si parla parallela doveva introducendo un coefficiente
Ove è stato un uovo migliori mille abitanti magari molto proporzionale in modo da evitare gli eccessi benediceva di me San Marino sullo stesso piano della Cina
Oppure di dare il voto tira o cittadini rappresenta indicato da cento mila tenendo conto anche dei Paesi paritaria vitali magari unicamente milioni di abitanti
Senza risorse possono avere dei risultati
Tangibili era prima scritte di si può dovrebbero adottare graficamente nichilisti no o l'uno o l'altro siccome bombardarono sapere se lei era favorevole a questa soluzione compromessi dal professor Colombo brevemente anche se regolare sembra di capire dalle sue parole che lei voluto ipotesi di unica come il diritto di una società internazionale cacciatori lo Stato canaglia
Per mantenere la pace nuove squisitamente no sembra niente le chiedo se il diritto d'asilo venga che già esiste per esempio l'Inghilterra che non ha avuto l'abilità aderire capace iniziative della comunità europea in effetti non impedisce che lui Simone nazionalistico ossa bloccare le iniziative totale limitata per esempio di prendere l'iniziativa fare guerre comuni vedremo alcuni no
E non impedisce una volta perché si tira fuori ma continua nella sua politica e quindi se vuole andare alle estreme conseguenze non è il fatto che non venga cacciato è una garanzia
E in effetti la paura di essere cacciato potrebbe essere un incentivo a tacere
Ma se ci sono
Abbia potuto dalle forze però se non ci sono altre domande possiamo rispondere
Possibile brevemente sulla sua domanda io credo
Il dilemma affronta quale ci troviamo è in realtà il dilemma di fronte al quale si è trovata sempre la Società internazionale e di fronte al quale si è trovato sempre il diritto internazionale che noi abbiamo un po'schematicamente ma due soluzioni almeno Id Al tipicamente due soluzioni estreme
La prima soluzione è quella di creare una società internazionale
Molto esigente
Quindi una città internazionale che abbia dei valori forti
E che naturalmente consente l'accesso soltanto a chi riconosce questi valori quindi una città internazionale molto esigente anche una città internazionale che inevitabilmente a degli esclusi
L'altra soluzione è quella al contrario di evitare il rischio di avere esclusi
Avendo una città internazionale che sia un po'meno esigenti
Ecco quelle due idee di democrazia internazionale delle quali ho accennato all'inizio rispondono proprio a due diverse risposte a questo dilemma
Perché il diritto internazionale moderno come
Si è andato configurando dalla metà del Seicento fino al Novecento ha risposto a questo dilemma dicendo noi dobbiamo costruire una società internazionale che sia abbastanza poco esigente in modo da includere tutti
Ne dobbiamo includere tutti gli Stati europei non dobbiamo andare a guardare in casa quali sono le convenzioni del sovrano dei cittadini
E se ne vogliamo costruire un diritto internazionale dobbiamo costruire un diritto che sia in grado di dare norme comuni e di non impicci arsi negli affari di tutti coloro che e fanno parte
E noi oggi tendiamo per la nostra cultura politica a preferire l'altro corno del dilemma e cioè una società internazionale che sia molto più esigente ma attenzione a rischio naturalmente di avere molti più esclusi problema degli esclusi non è tanto il fatto che dei soggetti non faranno parte del club
E prima dell'esplosione il fatto che bisogna pensare a che tipo di rapporti correranno tra chi fa parte del club e chi ne sta fuori
Allora esisteranno dei rapporti giuridici tra i soggetti ammessi soggetti non ammessi e giuridici in che senso
E se non ci saranno rapporti giuridici perché questi non sono soggetti riconoscibili e noi dobbiamo immaginarci inaudite internazionale in cui esistono dei soggetti fuorilegge
E contro i quali non si può che essere in stato di guerra permanente mi limito
Ha un'ultima osservazione a un'unica osservazione io credo che la ragione fondamentale per la quale si sia scelto diversamente a distanza di tre secoli e che il diritto internazionale moderno e la nostra soluzione sono figli di due traumi storici completamente opposti perché il diritto internazionale moderno quello che scelse di avere una società internazionale un diritto internazionale poco esigenti venivano dalle guerre civili di religione
Quindi volevano che l'imperativo della giustizia fosse taciuto
Quindi meglio avere un diritto internazionale povero ma uscire dall'abisso delle guerre civili
E la nostra cultura politica non ha più quel trauma la nostra cultura politica al trauma dell'Olocausto e delle carneficine del Novecento
E quindi è è una cultura politica che fa fatica ad adottare la soluzione libertina scettica del seicento e del settecento euro per
E da questo credo che il primo fatica a uscire perché la nostra cultura politica nel frattempo è davvero cambiato
Ma sempre
Tentazione seducente risorgere quanto
Va be'le proposte così faceva riferimento rientra in questo dibattito per la riforma
Delle Nazioni Unite Bertagna
I
Direi che
Cercare in qualche modo di adottare
Un assetto federale
Ora negli assetti federali in genere ci sono due
Modalità di rappresentanza
Uno che considera un po'tutti i soggetti della qualità politica
Con eguali diritti e uguale peso al di là delle loro anche profonde differenze economiche di potere politico altro nel caso del Senato è stato in America di sette
L'altro invece fa riferimento esplicito alla
Rapporto di proporzionalità che deve esistere tra i rappresentanti eletti alla popolazione
Prodi inserisce un terzo criterio che è in qualche modo legato al contributo
Di risorse che si dal funzionamento dall'organizzazione
Questi tre sono fondo quelli che gioca perché ad esempio il Giappone che il secondo contribuenti in assoluto e nei momenti in cui gli Stati Uniti si arrabbiano si distraggono diventa addirittura il primo contribuente nazioni unite
Chiede maggiore rappresentanza tutta sulla base quindi altre reti risulterebbe un po'peregrina la proposta di correlati in qualche modo al PIL
Tant'è che un indicatore abbastanza rozzo come sappiamo ciò però P più che altro blocco nelle nelle correlarlo all'intimità del contributo
Che sarebbe un po'l'equivalente delle tasse pagate tra però i due criteri altrimenti sono quelli che ho detto cioè il fatto di legato in qualche modo hanno dato e quello che è avvenuto invece
Nasce del sistema nazionalità è stato un compromesso tra
L'Utopia
Del trasferimento del modello democratico a livello sovranazionale quindi ogni Stato autonomo allo splendore ad avere lo stesso peso quindi per intenderci Nauru esattamente come gli Stati Uniti d'America
Diviso Lina di poche migliaia di abitanti esattamente come gli Stati Uniti d'America
E però il compromesso invece con la realtà della distribuzione del potere tra le potenze vincitrici entrano in via alcune venire altre presunte comunque quindi molto presunta poi la Francia ha comunque
Quindi è un è un compromesso molto instabile però adesso come sempre e comunque cambiare qualcosa nel funzionamento di organizzazione che tendiamo perpetuarsi è molto difficile
Ha avuto modo di leggere di recente
Le proposte del governo giapponese come sempre sono
Giusta diplomatico molto raffinato però alla base a una serie
Contro una serie di ANPAS o dicono cose generiche oppure quando entra nel concreto
Si capisce che in fondo chiedono di giapponese così perché questo poi allunga
La vera sostanza anche se dicono le quattro aree fondamentali devono essere la riduzione diseguaglianze campo economico la tutela dei diritti umani la difesa ha domande tutte cose molto belle proposizioni evadere questo
Quindi anche queste proposte mi sembra che lasciano un po'il tempo che trovano nel senso che
Forse più
Interessanti sono proposte del tipo aggiungiamo un terzo organismo ma temo che la situazione si complica ulteriormente
In cui ci sia una rappresentanza in qualche modo correlata magari non in modo proprio proporzionale per carità all'entità della popolazione delle varie regioni del mondo
è talmente complicato inoltre un'eventuale alleanza tra la Cina e l'India breve quasi la faccia perché credo che ci sarebbe una forte resistenza però poteva avere anche il vantaggio di introdurre meccanismi elettorali appunto vota serve una forma separati di esportazione di qualche aspetto del metodo democratico anche in Paesi come l'avete detto però ripeto tutto questo può avere senso invece a livello delle unioni sovranazionali preferiti queste sia una di via comunque da perseguire perché qui zitti si pone
Tentare anche alcuni esperimenti di ingegneria costituzionale
Ci sono altre domande
Colpiremo ancora un giro
Gli anche qualcosa
Notevoli tra
Va
Ecco dettare
Mai
Ma glielo in ordine alla storica lealtà a cui abbiamo Feltrinelli questa sembra problema
C'è qualche altra domanda
Ti lascio un po'più riflettere questo sotto il profilo
Acciona formato
Prego
Va bene
Ma
Non ci si pongono
Ci sediamo a farsi perdonare altamente
Esatto
Non
Sì
Sì interna paura
Fumo
Porta simile
Vorrei si dovrebbero fare
C'è qualche altra domanda se no passiamo le risposte
Questa e cioè
Ma per quanto riguarda la porta democrazia e pace
Io ritengo che io personalmente condivido
La tesi in base alla quale
Statiche hanno sistemi politici democratici
Abbiano maggiori difficoltà a entrare in guerra
Per il rapporto che esiste agitati
Legittimazione del potere di rendicontazione delle decisioni chi governa novantasei perché esistono opinione pubblica perché spesso c'è una reale divisione dei poteri quando non ho chiesto la separazione dei poteri negli Stati Uniti d'America e così via però
Ha ragione Alessandro Colombo nel dire che sviluppi recenti hanno portato di nuovo Paesi democratici degli Stati Uniti
Con tutto quello che sai gli Stati Uniti prima stato chiaro sistema politico democratico iniziano anche delle cure
Con motivazioni diverse dal passato
Non adducendo più motivazioni di se non si in parte di interesse nazionale e l'altro ma iniziano guerra
E allora si pone il problema che è l'opposto
Di appunto trovare delle modalità in base alle quali io direi si cerchi di controllare questa non la tendenza che è piuttosto rischiosa di
Che incrina quella che era una condizione abbastanza profondo e tutto sommato suffragata dalla verifica storica perché ci sono pochi case quelli studiati un po'da tutti da guerra angloamericana Enzo l'Ottocento e pochi altri
Quindi
No cioè adesso questa strana situazione in cui perché tale democrazia europea non opposizione tutt'molto diversa tranne il Regno Unito mentre gli Stati Uniti hanno posizione che la commissione conosce
Pelato riguarda sì è vero be spesso non se la sia gli studiosi fare più domandare porre più domande che risposte questo sta però direi che poi quesito la domanda sua
E sulle terapie vieti molto complesso tutto questo
è vero è vero che
Nella cultura politica americana c'è
La convinsi c'è una componente di eccezionalità convinzione di eccezionalità certo
Un lungo dibattito sul così detto eccezionalismo americano
Per le carati che caratteristiche storiche di questo Paese c'è la convinzione di Avvenire un modello preferibile
Non è l'unico caso nella storia
Se ricordate la stupenda orazione funebre
Che Tucidide attribuisce a Pericle per i morti ateniesi
Propone insomma ricordate che Pericle inizia dicendo più o meno lo dico in modo meno aulico noi siamo i migliori
Sono gli altri che devono imparare da noi non aveva bisogno di parlare a nessun altro
Diciamo unici
Esempio degli altri ecco in questo modo spesso si ha l'impressione che gli americani si sentano gli ateniesi dello spettro
Questo attualmente costituisce un problema
Rispondo brevemente tutte e due le domande non prima viene difeso silicio e attorno al gelato perché chiedo che mi sembra questa sera avevo un impegno e quindi è stato
Infine almeno
Invito
Nella
Sulle due domande rapporto tra pace democrazia in modo particolare il fatto che questo rapporto non funziona altrove adesso senza dilungarsi sulla credibilità sia dal punto di vista empirico sia dal punto di vista teorico di questa di questa correlazione
Bisogna tuttavia osservare almeno tre eccezioni che vengono comunemente considerate anche nella letteratura che questa correlazione da difendere allora tanto per cominciare dire che esiste o che esisterebbe un rapporto tra democrazia e pace
Non significa Mai dire che le democrazie non combattono le guerre si dica semplicemente dire che le democrazie non combattono le guerre tra di loro questa è oggi la tesi della pace democratica seconda eccezione
Non vuol dire neppure dire che le democrazie non cominciano la guerra perché le democrazie anche prima dell'amministrazione Bush le querele hanno cominciato e spesso e tra tutte le democrazie in modo particolare proprio la democrazia americana da un lato e anche quelle israeliane non ha scherzato il Medioriente
Per quello che riguarda una vicenda come quella di quest'anno sulla quale c'è ancora da fare un'infinità di riflessioni ma non è il caso di farle e cioè la guerra tra Israele Libano ecco questa chiama in causa una terza eccezione della Telepass democratica dieci azioni eccezione come immaginate finisce per essere una teoria che si occupa soltanto di Europa e America che uno dei problemi della fioriere relazioni internazionali da cinquant'anni a questa parte giochiamo su di noi
Ma la terza eccezione il fatto che questa correlazione non viene considerata valida tra democrazie non consolidati
Quindi le democrazie non consolidati al contrario si riconosce è uno delle spiegazioni per esempio delle guerre balcaniche le diverse non consolidate sono al contrario particolarmente Belloggi neanche tra di loro
E quindi vale soltanto per le democrazie consolidate vale soltanto tra democrazia e e non esclude il ricorso alla forza questo è grosso modo il contenuto detto molto rozzamente per quello che riguarda gli Stati Uniti
E naturalmente
è molto importante quello che ha ricordato Alberto Martinelli e cioè questo esemplari Isma'tipico della politica estera americana questo connotazione missionaria non dimentichiamo ancora una volta per stabilire una continuità tra questa Amministrazione la cultura politica americana precedente
Una tendenza ricorrente a guardare il mondo in termini teologici psichiatrici per cui il nemico ha sempre qualche cosa che non funziona
Ma al di là di questo io credo che perché la critica nei confronti della politica estera degli Stati Uniti sia efficace
Deve anche essere in grado di distinguere il ruolo che gli Stati Uniti svolgono oggi dal ruolo che hanno svolto
Che decenni scorsi
E qui non mi sentirei di dire gli Stati Uniti oggi governo nel mondo esattamente come l'hanno governato all'epoca della guerra previo sono felicissimo prevista finiti avvenuto Bernato d'Occidente all'epoca della Guerra Fredda vincendo la guerra fredda
Sono meno felice per il modo in cui gli Stati Uniti stanno conducendo la loro politica estera dopo la fine della guerra fredda e soprattutto in certe regioni soprattutto in Medioriente ecco io consiglierei anche nella
Nel crescente nella crescente onda della polemica anti americano in Europa di tenere sempre distinti questi elementi e quindi di rimprovera gli Stati Uniti quello che gli Stati Uniti probabilmente meritano
Mi sentissi rimproverare ma senza con questo condannare tutta la storia americana perché questo credo che sarebbe eccessivo non sarebbe sbagliato
Se non ci sono altre domande io vi ringrazio per l'attenzione ci saranno molte altre occasioni
Segretario