Le elezioni in Bosnia tra divisioni etniche e rischi di conflitto. Intervista Michele Nardelli dell'Osservatorio sui Balcani

Un voto etnico così è stato definito il risultato delle elezioni generali che si sono svolte in Bosnia Erzegovina il primo ottobre un voto che una volta di più ha indicato e ha sancito le profonde divisioni
Traverso nel Paese a a undici anni dagli accordi di Dayton e dalla fine della guerra vogliamo parlarne con Michele Nardelli dell'Osservatorio sui Balcani ecco intanto sei di sei d'accordo con questa semplificazione
Ma diciamo che questo voto rispecchia bar tanta una situazione che
Non si è voluta vedere contro più Centanin con sufficiente nitidezza negli anni passati ma
In realtà non non c'è una grandissima novità l'elemento di novità è rappresentato dal fatto che i partiti che un tempo erano considerati moderati si sono messi a fare i nazionalisti e dunque assunto e dunque
Diciamo hanno rubato il mestiere ai partiti tradizionali che erano i partiti diciamo così protagonisti della guerra e dell'immediato dopoguerra
Questo è l'elemento che in qualche modo deve in Turchia ad una forte preoccupazione perché quello che sta accadendo in bocca è davvero molto preoccupante
Non perché lo dico io che non vorrebbe dire niente ma perché lo dicono osservatori e molto più attenti di me lo dice laico diventare vice parlando della campagna elettorale un della recente campagna elettorale ha detto
Che però della più brutta campagna elettorale dal fine della guerra d'oggi
Decretare visto il giornalista protagonista della stagione di Oslo progenie quando questo giornale veniva fatto nella cantina di Sarajevo bombardata quando il giorno serve tornare la bombarda la signora appunto da tre anni e mezzo di assedio quindi una persona che conosceva molto bene la situazione di quel Paese peraltro ne è stato uno dei protagonisti e insomma
Be'e dunque io credo che dobbiamo davvero riprendere conforta l'attenzione nei confronti di quello che accade all'interno di essere ecco appunto lo diceva che poco fa che appunto che cosa sta succedendo in Bosnia
Ma in qualche modo si arrivano al pettine i nodi non risolti diciamo che e gli accordi di Dayton di undici anni fa hanno avuto il un la prerogativa di fermare i combattimenti
E questo è stato l'aspetto diciamo così positivo ma dopo tutti i nodi che quegli accordi hanno in qualche modo affrontato sono rimasti tali e quali dal fatto che che gli accordi di Dayton hanno diviso labor per le coordinate secondo qual è quello che a quel punto era il fronte di guerra e dunque di fatto ratificando la pulizia etnica che si era determinata durante la guerra
E poi costruendo un cartello istituzionale assolutamente ingovernabile si pensa al fatto che ci sono imporre all'economia certo di Bloom lungo tutti questi undicenne
Quattro livelli istituzionali il Parlamento e il governo della repubblica tedesca il parlamento e il governo della Federazione
Bosniaca croata il parlamento della federazione di Voltaire le novità e il a il livello rappresentato dall'alto rappresentante delle Nazioni Unite che aveva diritto di veto sulle scelte che venivano operati dagli altri livelli quindi quattro livelli istituzionali livello centrale più i livelli rappresentati dai cantoni che che per quanto riguarda la federazione bosniaco croata rappresentano diciamo così altrettante forme di tipo statuale pur non riconosciuta all'interno di quella parte della porta s'se a questo aggiungiamo il fatto che le condizioni sociali in questi undici anni sono peggiorate per la maggior parte della popolazione
Sembra paradossale ma all'economia di guerra
Ha determinato poi il fatto che i signori della guerra si sono trasformati in signori dell'economia
E dunque si è sviluppato un tipo di economia di tipo criminale
Che ha portato a come dire interessi economici forti più chi stava dentro il Byrnes a chi stava fuori dal Viet spesso le persone anziane per esempio hanno avuto hanno visto demolito e Lillo quel po'di stato sociale che c'era e dunque le condizioni di vita della popolazione fa male gli anziani ma anche ci facciamo il tasso di recupero di disoccupazione sono molto molto molto forti e quindi la situazione è peggiorata e per ciascuna di queste contraddizioni la colpa viene dato dei partiti nazionalisti
A questo castello o agli altri cioè all'altra nazionalità Charms e dunque
Diciamo che la situazione
Particolarmente interessante Geppetto senza aggiungiamo la situazione della regione
L'indipendenza del cento del Montenegro la paventata indipendenza del Kosovo o comunque l'anno non ancora risolta questione dello status del Kosovo
Tutte queste contraddizioni si riverberano provano sull'arco sulla Bosnia Erzegovina in maniera piuttosto grave ed abbiamo visto durante la campagna ecco appropriata da questo punto di vista
La l'indipendenza del Montenegro ha dato ha dato fiato nella Repubblica Sears ska a chi chiede un qualcosa di analogo un referendum comunque insomma una secessione
C'è questo rischio vero o il recentemente c'è stato anche un accordo bilaterale tra Serbia e Repubblica Srpska c'è davvero il rischio che la la Bosnia Possa
Insomma più di quanto non è che non lo sia già seicento questa cosa all'inizio della campagna elettorale però molto sottovalutato da parte della comunità internazionale perché hanno detto va be'dodici crea rilancia il concetto di autodeterminazione per la Repubblica Ceca
Come modalità per sottrarre voti ai partiti nazionalisti
è impensabile però che una lite raccordo come dopodiché fatta questa cosa casualmente e non è neanche immaginabile che
Il successo del partito di Dodi che avvenga in maniera così vistosa anche nelle zone del Repubblica Srpska più profonda parlo delle donne
Diciamo che tradizionalmente hanno fatto da cuscinetto protettivo di Cardito di Mladić per capirci insomma ottenendo anche in quei in quelle zone parte a strapparle penso a Calino dica
Percentuali intorno al sessanta settanta per cento questo cosa significa significa che gran parte dei voti che pievano andavano alle sedi effetto del partito di cattolici di una lezione oggi sono andati ad oggi
è evidente che questo risultato elettorale non è come dire che si possa tranquillamente
Modificare dicendo va be'abbiamo scherzato fino adesso è evidente che questo che questi lettori chiederanno il conto
E dunque il rischio concreto che
Lo stesso dopodiché ha travolto dalla spregiudicatezza con cui ha ha usato il tema dell'autodeterminazione quindi dell'indipendenza della Repubblica Ceca per la Bosnia Erzegovina
è molto forte e questo significherebbe la guerra per dobbiamo capirlo insomma guerra addirittura
Una immaginabile che
La che tutti i popoli che sono rientrati in Repubblica Ceca in questi ultimi undici anni accettino tranquillamente il fatto di essere dentro una repubblica che si dichiara certa non è immaginabile
E dunque questa cosa vorrebbe dire la fine del degli accordi di Dayton vorrebbe dire la fine di quel un meccanismo che finora attenuto a in qualche modo ha reso possibile diciamo l'armistizio ecco
Aggiungiamo il fatto che il dottor dello statuto il costo è uno oltremodo un un elemento oltremodo scatenante ai fatti per educativo insomma la vita citato appunto un eventuale indipendenza del Kosovo
Potrebbe appunto contribuire a spingere ulteriormente la Repubblica Sears ska in qualche modo insomma i serbi a cercare una compensazione in questa
In quell'area dalla perdita del Kosovo ma tutto va in questa direzione e io credo che la comunità internazionale debba
Uscire da questo dilemma con intelligenza e con uno scatto di fantasia
Lo dico lastre molto complessa ma detto in due parole i serbi non possono rinunciare al Kosovo perché la culla della propria cultura la cultura serba la cultura nazionale ortodossa
Una cultura nazionale una religione nazionale che affonda le proprie radici in Kosovo perché lì c'è la sede del patriarcato sono i più grandi monumenti della civiltà dell'identità politica e culturale della della Serbia
I kosovari albanesi dicono mai abbiamo fatto una guerra sostenuti dalla comunità internazionale per avere l'indipendente figuriamoci se rinunciamo all'indipendenza e quindi c'è una situazione di stallo da cui non se ne esce
Noi abbiamo proposto già un anno fa come osservatorio sui Balcani il fatto che con un appunto un po'di fantasia una soluzione si potrebbe trovare abbiamo lanciato l'idea del Kosovo come prima regione europea con passaporto europeo con legislazione europea una sorta di accordo di
Analogo a quello che venne fatto per il Sud Tirolo con l'accordo De Gasperi-Gruber alla fine della seconda guerra mondiale
Una forma di protettorato europeo per garantire il fatto che ci sia auto-governo per il Kosovo e a tempo lo stesso che perché non si mette in mano alla sovranità diciamo così di del delle riserve in questa maniera
Si potrebbero accontentare diciamo sì alle istanze di auto-governo da parte degli albanesi sia anche il fatto che il la per via posso in qualche modo dare un proprio contributo
Alla costruzione di un progetto europeo per i Balcani il fatto è che
Barroso proprio all'indomani presente alla Commissione europea proprio all'indomani dell'annuncio insomma del via libera all'ingresso il prossimo primo gennaio di Romania e Bulgaria ha detto chiaramente che
Il processo di allargamento dell'Unione europea si ferma e questo è un segnale che segnale negativo che arriva proprio ai Balcani e lo so purtroppo l'Europa sta andando a ritroso dobbiamo prenderne atto
Però io dico che non sarà mai una vera unione europea fin quando il cuore dell'Europa tra i Balcani
Non ne faranno parte
Io credo che su questa partita si gioca lì tenta spesso dell'Europa l'Europa
Non può giocare per la funzione internazionale che dovrebbe avere se non riesce ad avere l'autorevolezza per risolvere un problema nel proprio cuore nel cuore del proprio territorio
E quindi io credo che al di là delle paura che si possono essere nel nel nell'allargamento dell'Europa nuovi paesi dobbiamo anche sapere che solo se questi Paesi saranno a pieno titolo parte dell'Unione europea l'Unione europea potrà essere tale
Ci aspettiamo che questi Paesi raggiungano tutti i parametri indicati da Maastricht probabilmente non sono né fra nome parte perché c'è qualcuno che vuole che questi Paesi rimangono fuori dal europea per continuare a fare affari sporchi con questo Paese
Perché avere un'aria d'irregolarità
Cuore dell'Europa fa comodo a molti come abbiamo visto per quanto riguarda la delocalizzazione delle stesse imprese italiane nei confronti dell'Est europeo avere un pezzo di territorio nel quale si può fare quel che ci vuole perché tanto non ci sono regole
è una cosa che non è un valore che va bene a ad alcuni ma
Che determina conseguenze pesanti e negative per l'insieme dell'Europa
Quindi io credo che questa prospettiva di allargamento dell'Unione europea debba essere
Proseguita e ripeto a confortare ossia
Per quello che accade in questi paesi ma anche se dovrà anche perché l'Europa possa avere l'autorevolezza necessaria adesso ed effettivamente un soggetto politico nel contesto globale
Ecco l'ultima cosa proprio seguendo quello che stavi dicendo l'anno prossimo però chiude l'ufficio dell'Alto rappresentante e di ferie unito appunto alla chi sospensione del processo di allargamento significa si può più questa cosa può significare come stavi dicendo tu consegnare la Bosnia generale tutta quest'area a accetta la sua romano o sancire che deve la creazione di un'area del regolata
E questo è il rischio concreto e del resto se manca una politica europea che pure c'è stato in nel negli anni in cui Prodi era presidente del della commissione europea
Io credo che ci sia fatto molto terra accelerare i tempi dell'allargamento all'Unione europea dell'area balcanica oggi questo processo anche grazie al all'esito del referendum in Francia e in Olanda
Ha subito delle forze vive delle delle delle del dei forti colpi contrari così come che penso che il lo splatter chiamata alle armi da parte del degli Stati Uniti in Iraq abbia in qualche modo determinato una divisione dell'Europa per cui una parte dei Paesi hanno subito sono subito accorsi diciamo così al alla chiamata alle armi ed altri hanno appunto ha detto no non è non non non ci stiamo
Ora qui citato proprio di capire se esiste una politica dell'Europa verso aperta questa Regione e se non c'è bisogna farla
Altrimenti questi Paesi cadranno e sono e in parte lo sono già preda della criminalità economica quaderni di bordo un solo fare un solo esempio che mi è capitato direttamente quando io ho iniziato a lavorare aprire dovrà nella entità serba di Bosnia
Era il mille novecentonovantasei mi son dovuto Rocco confrontare con i soggetti che in quel momento guidavano l'amministrazione comunale di Predore che erano i soggetti che avevano organizzato la pulizia etnica in quella città
Tappeti fin deportati che staticità e poi è stato il primo condannato dal Tribunale penale internazionale dell'Aja per crimini di guerra durante appunto la guerra di Bosnia e alla mia domanda attacchi qual è il la prospettiva che lei vede per la Repubblica Ceca lui mi ha risposto in maniera chiarissima che neanche mi ha fatto capire cos'era accaduto perché lui mi ha risposto penso alla riva alla Repubblica Ceca come un porto franco uno stato choro ed è prevista la fine che che rischia di fare il Kosovo e in Montenegro e tutti perché i Paesi che appunto affidano il loro futuro ad al dunque un testo di deregolazione
Allora siamo nel tempo dell'interdipendenza per fare di questa cosa non ci riguardi non esiste perché la deregolazione nel cuore dell'Europa determina e spetti pesanti anche sul i paesi diciamo così più tradizionalmente parte del del del dell'unione e quindi non possiamo far finta che questa cosa non abbia delle conseguenze anche dal punto di vista del criminalizzazione dell'economia sul nostro stesso territorio
Grazie grazie a Michele Nardelli dell'Osservatorio sui Balcani come abbiamo analizzato l'esito del voto delle elezioni generali svoltesi in Bosnia il primo ottobre l'esito le prospettive che scaturiscono da questo voto le prospettive per la Bosnia Erzegovina nell'attuale situazione balcanica e anche nei confronti dell'unione europea