Rassegna stampa estera del 4 ottobre

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì quattro ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dei quotidiani internazionali a cura di David Carretta in apertura
Questo rischio copre Modica o caso e degli scontri per ora solo verbali e diplomatici tra Georgia in Russia dopo l'arresto di quattro ufficiali russi per spionaggio da parte dell'autorità di Tiblisi ufficiali russi che sono stati anche rilasciati leggeremo in particolare i commenti l'editoriale di ieri del Guardian ritorna l'Unione sovietica il titolo
Del quotidiano britannico diarie laburista del commento del Washington Post che dice basta prepotenze da parte del presidente russo Vladimir Putin escalation russa è un tentativo di schiacciare una democrazia vicina quella e la Georgia scrive tra l'altro il post tornammo poi sul Guardian con un'analisi più prudente diciamo di sì Montis dalla la guerra fredda ribolliva esce ancora a Tiblisi e altrettanto prudente un intervento pubblicato ieri dall'International Herald Tribune ha firmato da nato lieve nen John al Sudan
Che chiedono di essere realisti sulla Georgia e due repubbliche separatiste i cui movimenti per la successione sono alimentati sostanzialmente da Mosca Chico però poi delle elezioni in Bosnia lo faremo con l'editoriale di oggi di le Monde che parla di una falsa apparenza quella in particolare della vittoria dei moderati sui partiti più nazionalisti un altro puntamento elettorale importante quello che c'è stato domenica in Austria che ha visto la vittoria dei socialdemocratici sui Popolari del cancelliere uscente Schüssel
I proporremo un commento dalla Francia al Times ritorno al centro l'Austria torna la sua tradizione di governo di grande coalizione constata il quotidiano della City e in chiusura parleremo
Dei Tories dei conservatori britannici che hanno tenuto il loro congresso annuale il Times quotidiano diaria per l'appunto conservatrice
Fa un polpo punto lo stato dei conservatori l'immagine importante per i Tories manovre anche una chiara identità scrive il Times cominciamo però dalla situazione in Caucaso dove sale la tensione ci sono scontri verbali e diplomatici almeno per ora tra Georgia e Russia dopo
L'arresto di quattro ufficiali russi accusati di spionaggio loro rilascio tutto questo però non ha calmato la situazione ne parla Guardian nel suo primo editoriale di ieri Russia e Georgia ritorna l'Unione Sovietica il titolo
Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili ha ceduto per primo cercando di mettere fine a una pericolosa impasse con Mosca attraverso la liberazione di quattro
Ufficiali russi accusati di spionaggio si è trattato di un gesto di buona volontà colto positivamente dalle capitali occidentali sia per ragioni umanitarie sia per interessa in particolare per la sicurezza degli oleodotti del Caspio
Ma non è bastato il presidente russo Vladimir Putin che domenica ha descritto l'arresto dei russi come terrorismo di Stato
La risposta di Putin è stato un blocco totale delle comunicazioni con la Georgia
La crisi
Delle spie e relativamente minore scrive il Guardian e la decisione di Putin di imporre un blocco potrebbe essere solo simbolica
Ma lo stallo e parte di uno scontro più ampio tra un ex Repubblica sovietica che democratica indipendente e alla ricerca di un'alleanza formale con l'Occidente
E una Russia assieme autoritaria che rimane Pretoria Ale su quel che ritiene essere la sua aree d'influenza al suo cortile
La vera causa dell'attuale scontro non sono le spie ma l'adesione della Georgia alla NATO
Due settimane fa è stato raggiunto un accordo tra la NATO la Georgia per iniziare un dialogo intensificato primo passo verso l'adesione all'Alleanza atlantica e la Georgia spera di diventare membro a pieno titolo nel due mila otto
Putin non è ancora riuscito digerire la perdita dell'impero sovietico il presidente russo di conseguenza cerca di tirannie Giare e di indebolire il governo georgiano non ultimo incoraggiando il separatismo in Ossezia del sud e Abkhazia
Ma è tempo che Putin si fermi avverte Gardi era l'accordo tacito della guerra fredda secondo cui credute Landi potenze avevano un loro spazio d'influenza e per esempio gli Stati Uniti consideravano il Sudamerica come loro cortile
Ha smesso da tempo di essere accettabile e questo vale anche per la Russia e le sue ex Repubbliche non ci sono più cortili la Georgia e libera di fare le sue scelte da sola e visto il trattamento subito
Dalla Russia negli ultimi due secoli non sorprende che lei Tiblisi abbia scelto di guardare a occidente così
Il Guardian su cui torneremo tra poco altrettanto duro nei confronti della Russia un editoriale di ieri del Washington post basta prepotenza l'escalation russa è un tentativo di schiacciare una democrazia vicina a quella Giorgiana scrive il post
Il presidente russo Vladimir Putin non ha mai veramente accettato l'implosione dell'Unione Sovietica quella che una volta definito la più grande catastrofe del ventunesimo secolo la fine dell'Unione Sovietica avendo consolidato il suo potere a Mosca
Smantellando la nascente democrazia del suo Paese negli ultimi anni Putin si è speso per restaurare il dominio politico economico del Cremlino sulle ex repubbliche sovietiche diventate indipendenti nel mille novecentonovantuno uno dei suoi obiettivi maggiori il piccolo stato caucasico della Georgia che ha fatto infuriare Putin abbracciando la democrazia liberale indirizzandosi verso l'Occidente
Il tentativo russo di strangolare la Georgia sta lentamente crescendo
In marzo Mosca vietato le esportazioni georgiane danni poi sta incoraggiando due regioni separatiste
Abkhazi all'Ossezia del Sud proteggendo i ribelli i regimi ribelli con soldati russi fornendo nazionalità russa molti dei residenti lo scorso inverno le forniture di gas la Georgia sono state interrotte e ora c'è una nuova escalation la scorsa settimana al governo Giorgiano ha annunciato di aver arrestato quattro ufficiali russi basati in Georgia per attività di spionaggio
E Putin ha subito colto l'occasione per ritirare il suo ambasciatore chiudere i collegamenti ieri navali via terra tra i due Paesi e sospendere la concessione di visti il suo Parlamento ora sta tentando di bloccare le rimesse di denaro dei molti emigrati georgiani in Russia pressata dall'Amministrazione Bush la Georgia a finito corri lasciare gli ufficiali russi
Ma la Russia ha continuato con i suoi atti bellicosi affermando di essere vittima di un'aggressione cosa improbabile aggiunge il posto fisso che l'aggressore sarebbe un piccolo paese di cinque milioni di abitanti in una conversazione telefonica Putin han detto Bousquet inaccettabile che altri Paesi compiano passi che la Georgia posso interpretare come un sostegno Bush però Secondo il posto deve rigettare queste minacce prepotenti del presidente russo la diplomazia americana si è spesa negli ultimi anni per ottenere cautela dal molto impulsivo presidente georgiano Mikhail Saakashvili
Ma gli Stati Uniti non solo hanno il diritto ma hanno anche il dovere di sostenere l'indipendenza georgiana ed aspirazioni di Saakashvili diconsi della consolidare la democrazia liberale
E di fare entrare il suo paese nella NATO come ha detto giustamente Saccà scritti il messaggio che deve essere inviato la Russia e che quando è troppo per troppo così il Washington post
Torniamo sul Guardian per un'analisi più prudente
Nel Ward briefing di si Montis dal dal titolo la guerra fredda bullish ancora ripulisce ancora Tiblisi le tensioni tra Russia e Georgia covano da mesi e non verranno meno nemmeno con la soluzione Allo scopo allo scontro sulle presunte spie russe le dispute territoriali gli atti che religiosi la politica locale l'ideologia e la storia sono tutti fattori che contribuiscono a queste tensioni russo georgiana
Ma il contesto generale la continuazione della battaglia dalla guerra fredda tra Mosca e Washington per l'influenza nella strategica regione del Caucaso quando arrivato al potere con la rivoluzione delle rose il presidente Mikheil Saakashvili spiega Tisdale si è mosso per integrare la Georgia nella NATO e nell'Unione Europea gli Stati Uniti lo hanno sostenuto non ultimo con una visita del presidente Bush lo scorso anno Saccà civili accusa la Russia di perseguire il cambio di regime ed incoraggiare i movimenti separatisti in Abkhazia e Ossezia del sud
Parlando all'ONU lo scorso mese usa carte gli ha detto che Mosca sta conducendo un'occupazione da gangster di alcune parti del suo Paese
E veniamo Vladimir Putin animato dalla sconfitta parziale della rivoluzione arancione in Ucraina alle scorse elezioni politiche Putin ora puntato gli occhi sulla Georgia a rinviato al ritiro di quattro mila soldati russi presenti in due basi in Georgia ha imposto sanzioni economiche ed ha incontrato i leader separatisti di Abkhazia e Ossezia del sud
In chiaro russi avete la Georgia come parte della sua area di influenza lo spazio posso vi etico che cerca di indovinare con qualche ragione Saakashvili dice che gli sforzi di mediazione dell'Unione europea dell'OSCE dalle Nazioni Unite si sono dimostrati inadeguati
Il rischio per le giorni di tornare ad una guerra sulla sua proposta di una forza internazionale di peacekeeping intera casi Ossezia del sud che prenda il posto di sulla tiro Ussi
Proprio l'opposizione di Mosca e Putin in più collega la questione del separatismo in queste due regioni con i negoziati in corso sullo status finale del Kosovo
Secondo Mosca se l'Occidente concede l'indipendenza del Kosovo dalla Serbia allora Abkhazia e Ossezia del sud devono ricevere lo stesso trattamento
Tra le proteste georgiane
Cioè la Russia sta promuovendo un referendum sull'indipendenza in Ossezia dopo un analogo voto
In settembre nella provincia dell'altra assistiamo in Moldavia quanto l'Amministrazione Bush scrive Things dalle ragioni del suo sostegno economico e militare a Saccà civili non sono totalmente altruistiche
Importanza geostrategica della Georgia per Washington sta aumentando Georgia e Azerbaijan sono una porta da e verso il Mar Caspio e sono vitali per controllare gli idrocarburi dell'Asia centrale
La Georgia poi rientra nell'agenda democratica di Washington ma nello sfidare l'orso russo scrive ancora il Guardian la Georgia deve stare attenta nel caso di una guerra la Russia infatti ignoro e rende le proteste americane tenteremo invece di conquistare una vittoria decisiva per schiacciare l'amministrazione sa carciofini umiliare Washington per contro idea che gli Stati Uniti possono rischiare un conflitto con Mosca
A proposito dell'Ossezia del Sud è quanto mai illusoria questi gli avvertimenti di sì Monti Islanda sul Guardian di ieri
Ancor più prudente però un intervento pubblicato dall'International Herald prima firma India Natolo Rattle lieve né John ALS Manna e chiedono di diventare realisti questo il titolo
Ricordano un episodio avvenuto nuovo settembre in una cena con esperti e giornalisti occidentali Putin ha lanciato un avvertimento severo
Per cercare di impedire all'Occidente di concedere l'indipendenza al Kosovo la Russia ha detto Putin potrebbe usare questa mossa come precedente per risolvere due conflitti congelati nelle repubbliche autonome georgiane di Abkhazia e Ossezia del sud
Queste province sono sotto la protezione militare informale dell'esercito russo così come il Kosovo è sotto la protezione della NATO e questo l'avvertimento che l'Occidente deve prendere in modo estremamente serio avvertono i due autori perché il il il rischio il rischio è quello di una guerra nel Caucaso e se raggiungono ancora lieve né ULSS Man se gli europei non vogliono rischiare questa guerra
Devono arrivare concedere indipendenza anche alle province georgiane legame col Kosovo dunque e dalla costo Kosovo da Pristina ci vogliamo spostare alla Bosnia dove nel fine settimana ci sono state elezioni vinte dai moderati ma secondo Remondi oggi nel suo editoriale questa potrebbe essere una falsa apparenza falsa apparenza il titolo
Scrive il quotidiano francese undici anni dopo la fine de la guerra il risultato delle elezioni in Bosnia Erzegovina all'apparenza di una svolta storica per la prima volta i tre partiti nazionalisti i tre nemici ma alleati che si dividevano le rovine del Paese sono stati sconfitti eppure questa vittoria sul sistema politico mafioso
Ereditato dalla guerra potrebbe essere solo una fard sa apparenza leggiamo perché a risse si Lai zittisce il musulmano eletto la presidenza Three partitica conduce una campagna aggressiva contro i dirigenti serbi accusati di voler annientare la Bosnia
Milorad dopodiché il principale dirigente della Repubblica serba è un nazionalista che minaccia di organizzare un referendum sul sull'indipendenza serbo bosniaca
E sullo leader croato Zeljko come si dice incarna una linea realmente anti nazionalista la comunità internazionale vuole che i bosniaci si governo da soli
Teme che i musulmani Serbia Tiziano la frattura comunitaria per ragioni opposte
I musulmani vogliono l'unificazione tutti i costi del Paese
Serve invece vogliono la divisione a ciò si aggiunge la bassa partecipazione elettorale che dimostra il poco entusiasmo per la situazione politica attuale
Il problema per secondo le Monde
Il problema della politica internazionale in Bosnia e che non ha mai affrontato la radice del problema qual è la radice del problema gli accordi di Dayton
Se queste nome suo fino alla guerra non essendo stati riformati in fretta hanno perenne usato un sistema di divisione comunitaria e sarebbe ora che la comunità internazionale che vuole mettere fine alla sua tutela sulla Bosnia nel due mila sette
Così finalmente compiere il passo di una riformati Dayton almeno se vuole condurre verso l'Europa una Bosnia funzionale e confuso o conforme ai suoi valori così le monde c'è stato un altro appuntamento elettorale nel fine settimana in portantina nostre elezioni politiche la vittoria dei socialdemocratici sui Popolari del cancelliere uscente Wolfang Schüssel
Ne parlava ieri il Financial Times è al suo secondo editoriale ritorno al centro l'Austria ritorna la sua tradizione di governo di grande coalizione scrive il quotidiano da siti
Le elezioni austriache si sono concluse come quelle tedesche dello scorso anno un piccolo margine tra i due principali partiti
Popolari e socialdemocratici che sono più o meno condannati a condividere il potere ma a differenza della Germania questi accordi di grande coalizione sono comuni nella storia austriaca del dopoguerra c'è però una differenza rispetto al recente passato cioè a quando nel mille novecentonovantanove cadde l'ultima grande o coalizione
Tra socialdemocratici e popolari ripopolare volta Souls il andò al potere imbarcando al governo del partito della libertà di Haider per cercare di addomesticato lo l'estrema destra rimane una forza anche se divisa due sono i partiti di estrema destra
E ha contribuito a spostare e soprattutto ha contribuito a spostare il Paese su posizioni molto più dura in particolare sull'immigrazione che allargamento dell'Unione Europea il dramma le elezioni di domenica
è stato il crollo del Partito popolare otto punti in meno rispetto quattro anni fa scrive ex tipo e ci sono due ragioni per spiegare questo crollo una riguarda la le preoccupazioni sull'immigrazione e in particolare le preoccupazioni per l'ingresso della Turchia
Nell'Unione Europea cui Brussel proprio sotto presidenza austriaca di Wolfang Schüssel ha concesso l'avvio di negoziati di adesione
E poi c'è il malessere sociale la politica economica di fustella sostenuto la crescita con tagli alle tasse continue privatizzazioni riforme del mercato del lavoro
Ma il cancelliere è stato giudicato dagli elettori indifferente alle sempre più grandi divergenze Saglia salariali e alla necessità di una politica pro attiva nell'ambito dell'educazione
Mentre riderà socialdemocratico Alfred
Uso in Bauer ha promesso di rimediare a questo spendendo di più nella scuole riducendo le tasse per i redditi medio-bassi
Fortunatamente prosegue estinto gli elementi chiave dell'approccio economico di Schüssel sopravviveranno alla grande coalizione
Ma nessuno si aspetti che i socialdemocratici adottino una linea soft su allargamento dell'Unione Europea dalla Turchia emigrazione come chiunque altro in Austria anche i socialdemocratici si sono spostati a destra su queste questioni
Così il Financial Times la destra
Anzi da sinistra a destra avviene i socialdemocratici di di Vienna ma c'è anche chi si sposta da destra al centro avviene nel Regno Unito con i nuovi Tories i conservatori di David Cameron che nel fine settimana hanno avuto il loro congresso annuale ne parla il Times in un editoriale lo stato dei conservatori immagine Po è importante per i Tories ma lo è anche una chiara identità Secondo questo quotidiano diaria conservatrice
E giusto che Cameron cerchi di cambiare la percezione del suo partito in particolare il tre spostandolo verso il centro si è parlato molto di tasse Cameron ha fatto una marcia indietro una piccola marcia indietro rispetto ai tagli alle tasse
Proposti in passato dei Tories ma l'immagine non basta per andare al governo un'opposizione efficace deve anche avere una sua identità e da questo punto di vista c'è molta incertezza nei conservatori la vera domanda qui Cameron non ha risposto e quella dello Stato le sue dimissioni i suoi obiettivi del suo carattere
Io a visione che i Tories hanno di questo Stato pose al mare cosa molto astratta
Ma la questione va al cuore di che tipo di paese un governo cercherà di modellare
Se i conservatori non lo faranno il rischio che il labour compia questo esercizio al posto loro
I conservatori non devono sottovalutare il probabile prossimo primo ministro il laburista Gordon Brown Brown è un formidabile stratega sarà spietato
Essays conservatori sembreranno ambigui su chi sono Brown definirà al posto loro l'identità dei tori
A quel punto l'immagine non sarà più abbastanza per Cameron così il Times abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale