Rassegna stampa estera del 6 ottobre

Buongiorno ascoltatori di radio radicale ventisei ottobre questo l'appuntamento con la rassegna di quotidiani internazionali a cura di David Carretta in apertura
Questo li supremo della nuova crisi nucleare come stavolta non con l'Iran con la Corea del Nord che ha minacciato di condurre un test nucleare nelle prossime settimane mi leggeremo
I commenti della stampa internazionale il Financial Times ieri la sfida di Kim Kim Jong il il dittatore nordcoreano
Secondo quotidiano della city Cina e Stati Uniti devono assumersi le responsabilità diplomatiche più duro invece il Washington posto nel suo con mento risponderà la Corea del Nord
Per il quotidiano americano tocca alla Corea del Sud e alla Cina dire chiaramente che è un test nucleare di Pyongyang sarebbe intollerabile e poi il Times di Londra anche in questo caso l'editoriale di ieri cooperare con il signor Kim ha solo Pezzino può risolvere la crisi nucleare con la Corea del Nord
Non ci occuperemo anche della situazione della popolazione nordcoreana lo faremo con
La figlia o e un reportage dalla Thailandia che è un punto di transito di quella che viene definita la Via Crucis degli evasi nordcoreani proporremo alcune testimonianze di chi è riuscito a fuggire da questa enorme prigione ci occuperemo poi di più Turchia lo faremo Colle mondi oggi un'analisi di Thomas Lenci Turchia rottura o compromesso la domanda
Che si chiede in quotidiano francese in riferimento al ai negoziati in corso per l'adesione
I Ancarano all'unione europea nel mondo non è ottimista lo diciamo sin da subito
E sullo stesso quotidiano vedremo anche un'analisi a proposito delle elezioni presidenziali francesi o meglio delle primarie interne al partito socialista secondo le monde la partita non è ad armi impari nel per essere la vera favorita quasi certa di vincere Ségolène Royale
Ma cominciamo dalla Corea del Nord e la nuova minaccia nucleare con il Financial Times del secondo editoriale di ieri dal titolo la sfida di Kim Kim Jong-il Cina e Stati Uniti devono assumersi le responsabilità diplomatiche scrive
Il quotidiano da siti con l'annuncio di un test nucleare nordcoreano
Strategicamente la posta è molto alta una Corea del Nord armata della bomba atomica potrebbe facilmente provocare il Giappone che sta già riesaminando la sua dottrina di difesa post Seconda guerra mondiale
Fino al punto di costringerlo a per seguire una propria bomba nucleare
E questo potrebbe avere ripercussioni severe sulle difficili relazioni tra il Giappone la Cina e destabilizzare una regione in cui l'India è stata innalzata dai sedici nicchia contrappeso della Cina dopo decennio di negoziati a sei con Pyongyang uscito nel eh comprensibilmente sempre più scettica a proposito della diplomazia
Ma parte del problema in Asia come in Medioriente secondo il Financial Times che l'amministrazione Bush si rivolge alla diplomazia solo in ultima istanza dopo aver speso la maggior parte del suo capitale politico con minacce di guerra
Per questa ragione sono la Cina è in questo momento i mezzi per dissuadere la Corea del Nord dal compiere l'annunciato test nucleare
Se la Cina vuole essere accettata come potenza mondiale tempo che si assuma le responsabilità di una potenza almeno regionale non c'è più spazio per il dialogo con Kim Jong il
Pechino fornisce la Corea del Nord la maggior parte degli aiuti alimentari e del carburante sono necessari per sopravvivere
E posare queste leve per spingere a favore di più moderazione se la Cina lavorerà all'unisono con gli Stati Uniti
E in loro alleati sulla Corea del Nord otterrà al contempo anche un approccio più morbido da Washington sull'Iran dossier rispetto a cui Pechino è molto cauta gli Stati Uniti stava cercando di porre fine agli inutili colloqui dell'Unione Europea con Teheran come preludio a sanzioni dell'ONU ma in cambio di ambizioni nucleari ridotte da parte di Teheran gli americani dovranno offrire anche garanzie in termini di sicurezza all'Iran e queste sono proprio le stesse garanzie che occorrerà offrire Kim Jong il il giorno in cui deciderà di uscire dal suo folle isolamento così il Financial Times nel suo editoriale Vieri più duro l'Washington post risponderà la Corea del Nord tocca alla Corea del Sud alla Cina dire chiaramente conteso nucleare di Pyongyang sarebbe intollerabile il titolo del principale commento di ieri
Scrive il post la minaccia nordcoreana di condurre un test nucleare prima di tutto una minaccia diretta i suoi vicini Cina e Corea del Sud
L'emergere di Pyongyang come potenza nucleare creerebbe infatti un gravoso pericolo per i loro cittadini che trasformerebbe la sicurezza regionali in Asia
Danneggiando Pechino S Ulla tra le conseguenze infatti c'è il Giappone che potrebbe scegliere di istituire un suo arsenale nucleare e in questo scenario la politica sul coreana favorevole a relazioni più strette con il Nord
E la strategia complementare della Cina di sostenere la dittatura totalitaria di Kim Jong Ill avranno prodotto nuovo stabilita ma una destabilizzazione dalle conseguenze potenzialmente disastrose
Anche gli Stati Uniti infatti verrebbero minacciati per la presenza di trenta mila soldati in Corea del Sud
è un test nucleare nordcoreano rafforzerebbe quelli nell'amministrazione Bush che sono a favore di un'azione molto più dura terra isolare la Corea del Nord ne consegue secondo il post che spetta a Seul che a Pechino di guidare gli sforzi per fermare Pyongyang
Corea del Sud e Cina più gli Stati Uniti o ONU hanno gli strumenti giusti per esercitare le necessarie pressioni senza le loro forniture elettriche gli aiuti
Alimentari e senza la determinazione cinese nel chiudere la sua frontiera i rifugiati nordcoreani la dittatura di Kim Jong il crollerebbe la maggior parte degli e Sperti ritiene che la Corea del Nord non stia bluffando proposito del test nucleare
Ma questo dipende in gran parte dalle reazioni internazionali alla minaccia di questa settimana e finora constata al post le risposte
Della Cina ed è la Corea del Sud appaiono quanto mai deboli
Un portavoce di se uno ha detto che è un teste provocherebbe una svolta
Nella politica di dialogo ma si è anche affrettato a precisare che non porterebbe all'abbandono di questa politica
Nel frattempo Pechino sembra resistere agli sforzi americani e giapponesi per spingere il Consiglio di sicurezza dell'ONU all'onta lanciare un duro avvertimento contro Pyongyang
E non è difficile immaginare che Kim Jong-il interpreterà queste reazioni come un via libera virtuale
L'ultima provocazione nord coreana lancio fallito di missili balistici lunga gittata sopra al Giappone ha fatto sì che si sollevasse
Una strana accusa contro gli Stati Uniti e cioè che Washington non è abbastanza impegnata in una politica di dialogo di in un dieci man col la dittatura nordcoreana in realtà preciso al posto l'Amministrazione Bush ha già detto chiaramente di essere aperta un dialogo a condizione però che la Corea del Nord torni ai negoziati multilaterali che ha boicottato nell'ultimo anno
Invece di chiedere che un uomo finito ne risponda alle minacce di un regime criminale con l'appeasement quelli che vogliono evitare un test nucleare nordcoreano dovrebbero insistere affinché la Corea del Sud e la Cina cioè i due governi responsabili della sopravvivenza di questo regime si assumano le proprie responsabilità e comincia finalmente ad agire così
Il Washington post
Toni analoghi li abbiamo trovati sulla britannico Times in un altro editoriale comperare con il signor Kim solo Pechino può risolvere la crisi nucleare con la Corea del Nord il titolo
Scriverla quotidiano conservatore cinque settimane fa fonti Intelligence sudcoreane
Avevano avvertito che un treno era stato visto attraversare la frontiera della Corea del Nord con la Cina e che probabilmente a bordo c'era Kim Jong il in il leader nordcoreano era stato invitato da Pechino dopo il lancio provocatorio di missili di lunga gittata
E i primi rapporti su un possibile test nucleare i colloqui faccia a faccia hanno detto alle allora i cinesi potrebbero aiutare a risolvere i problemi relativi al programma nucleare di Pyongyang
In realtà non è andata così
Non è chiaro cosa Kim Jong Ill abbiamo imparato da quell'incontro a Pechino quel che chiare invece che la crisi è più acuta che mai il principale colpevole in questa emergenza
La stessa Corea del Nord ma è chiaro che la Cina ha un ruolo preponderante la vacillante politica di Pechino nei confronti di Kim Jong il
Ha incoraggiato la Corea del Nord a procedere con il suo programma nucleare
Ora prosegue poi il Times Pechino sta chiedendo il resto del mondo di non reagire con durezza l'ultima provocazione del dittatore nordcoreano
Questo potrebbe anche essere un consiglio saggio ma a una condizione e cioè che privatamente se necessario
La Cina mandi un segnale non ambiguo
Che un test nucleare significherebbe la fine dell'unica relazione esterna da cui la Corea del Nord dipende il problema che questo segnale non c'è stato e non c'è nemmeno una politica coerente della Cina nei confronti del suo irresponsabili vicino
Solo la Cina fa a forza di riportare la Corea del Nord al tavolo dei negoziati Pechino ha molto da guadagnare se accetterà la sua responsabilità di potenza regionale
Dall'altra parte c'è il mondo che invece ha molto da perdere se Pechino rinuncerà a farlo così
Il Times nel suo principale editoriale di ieri vogliamo anche approfondire un'altra questione non direttamente legata alla crisi nucleare e cioè la situazione della popolazione nord coreana
Ne parlava ieri le figlia o in un lungo articolo dalla Thailandia dal titolo la via Crucis degli evasi nord coreani dall'inizio
Dell'anno quattrocento non coreani sono stati accolti all'ambasciata sudcoreana in Thailandia e portati discretamente a Seul perché la Thailandia perché infiliamo racconta il lungo viaggio di chi scappa dalla Corea del Nord o fa tra verso la Cina attraverso il Laos
Fino per l'appunto al confine con la Thailandia lungo il fiume Mekong noi vogliamo soprattutto soffermarci su alcune testimonianze che sono state raccolte dal quotidiano conservatore francese c'è per esempio gli io un Xin che ha cercato di fuggire dalla Corea del Nord una prima volta otto anni fa
Ma all'epoca era stata intercettata interrogate picchiata per cinque giorni
Il Codice Penale nordcoreano prevede per i traditori della nazione cioè quegli abitanti che lascio un Paese senza permesso del governo una pena di almeno sette anni di campo di rieducazione all'interno ed è un esempio raccontato da questa fuggitiva le guardie avevano appeso per i polsi una recidiva una ragazza di diciannove anni
Picchiata a morte ma lei due giorni dopo la sua liberazione dal campo il rieducazione subito
Cercato di riattraversare il confine con tra la Corea del nord della Cina un'altra
Ragazza che ha fatto sette infettivi dall'età di quindici anni
Ed è stata separata dai suoi genitori sin dalla prima attraversata della frontiera
A uso aveva un solo obiettivo in testa cioè ritrovare la mia libertà dice a la figlia oppure infine il quotidiano francese racconta anche la storia di Kim Jong ha e che dice la Corea del Nord non è un posto per un essere umano è un inferno che offre solo disperazione chiediamo così questa pagina dedicata in gran parte dalla crisi nucleare con la Corea del Nord e in parte anche la situazione per la popolazione di questo di questo Paese avremo un'altra per parlare di Turchia e unione europea le mondo oggi pubblica una lunga analisi di Thomas F. Lenci dal titolo Tourkya rottura o compromesso con l'Unione europea queste sono le due
Alternative leggiamo alcuni passaggi un anno fa l'Unione europea dopo aver a lungo tergiversato aveva accettato di aprire i negoziati di adesione con la Turchia dall'ora però i colloqui hanno fatto pochi passi avanti
In particolare sono bloccati su alcune questioni il rifiuto dei turchi di aprire i loro porti ero porti alle navi Aglieri ciprioti
Come invece dovrebbero fare in base al Protocollo di Ankara che estende ai dieci nuovi Stati membri dell'unione europea Cipro inclusa l'unione doganale tra Turchia Europa e poi ci sono ci sono anche pochi passi avanti scrive tra l'altro le Figaro la parte del Governo turco nel mettere in opera le riforme promesse per rafforzare la democrazia
Attendiamo risultati concreti durevoli in particolare nel settore dei diritti umani delle libertà di espressione di culto e del rispetto delle minoranze ha ricordato recentemente davanti al Parlamento europeo la presidenza finlandese dell'Unione Europea
E intanto la commissione europea invitato Ankara prendere nuove iniziative al fine di rispondere ai criteri che le sono richiesti
Da una parte e dall'altra il clima è teso scrive le Monde in Europa si comincia a dubitare della volontà dei turchi di piegarsi alle esigenze dell'Unione in Turchia si sospetta
Si sospettano gli europei di essere ostili a qualsiasi prospettiva di adesione di opinioni pubbliche manifestano sempre più apertamente le loro riserve il sostegno alla decisione in calo tanto in Europa quanto in Turchia
E l'inquietudine cresce da un lato in Europa la disillusione dall'altro in Turchia cosa succederà
Chiede le Monde
Secondo il think-tank Franzo Fiorotto sono quattro gli scenari possibili il più spessi mister una sospensione dei negoziati di adesione provocato dal conflitto su Cipro
Per il momento la Turchia dice che non aprirà i suoi porti euro porti almeno fino a quando l'Unione europea non metterà fine all'isolamento dei turco ciprioti
Ma l'Unione europea rifiuta di legare le due questioni e se ciascuno resterà sulle sue posizioni allora la rottura non è da escludere
Lo scenario più ottimista e quello di un compromesso su Cipro che risponda parzialmente le richieste di Ankara sulla stazione dei turco ciprioti
E permetta di ottenere concessioni sul protocollo relativo all'Unione dove doganale
Ma questa accostata a le Monde non è lì l'ipotesi più probabile anche perché per far progredire negoziati occorre che la Turchia acceleri le sue riforme democratiche
Ci sono altre due ipotesi intermedia la meno grave quella di un Dio deragliamento minore e cioè il congelamento di un certo numero di capitoli negoziali
Direttamente legato l'unione doganale la più grave ipotesi intermedia è invece un rallentamento importante dei negoziati accompagnato da una minaccia di sospensione
Ad ogni modo nei due casi le relazioni tra Unione europea e Turchia subirebbero danni che potrebbero condurre ad una crisi seria
In questo gioco di intimidazioni reciproche il rischio di un della pace incontrollato infatti è reale dichiarazioni intransigenti da un lato come dall'altro alimentano la sfiducia se le due parti non riprenderanno dialogare ci si era ci sarà il ritorno in forza dei nazionalisti che già riprendono vigore in Turchia come numerosi Stati membri dell'unione europea così le Monde a proposito dello Stato dei rapporti dei negoziati tra Turchia e unione europea rimaniamo su questo quotidiano per parlare di presidenziali in Francia o meglio di primarie per le presidenziali all'interno del partito socialista francese vogliamo proporci un'analisi di Michel non blu CUF
Incentrata sui rapporti di forza dentro l'apparato socialista tra i vari candidati la capigliatura
La partita non è ad armi pari nel per essere il titolo di Monti che scrive alla fine sono solo tre i candidati che hanno deciso di andare fino in fondo nelle primarie socialiste per le presidenziali cioè Laurent Fabius Ségolène voi alle Dominique Strauss-Kahn
Ma la partita tra i tre pretendenti non è ad armi pari Royale la cui candidatura si è imposta secondo la formula del primo segretario socialista François Hollande
Parte con un netto vantaggio paradossalmente ha conquistato progressivamente quell'apparato per cui era la più lontana il numero due
Del partito socialista portavoce di questo partito la sosta in una apertamente così come i presidenti dei gruppi parlamentari i segretari di cinquantatré federazioni sul centodue hanno optato per lei
E la federazione di Parigi la più importante potrebbe fare altrettanto inoltre Ségolène Royale
Ha unito anche alcuni partigiani del no al referendum sulla Costituzione europea come gli esponenti della corrente Nuovo Partito Socialista
I suoi due rivali meglio radicati e meglio organizzati nel partito fino a qualche tempo fa sulla linea d'arrivo di questa corsa dimostrano di avere meno forza
Strauss Kahn può contare solo su diciannove federazioni spera di recuperare una parte della vecchia guardia legata agli oneri Jospin
Lo fa Laurent Fabius conta sulle forze della sua corrente che all'ultimo congresso ha ottenuto il ventuno per cento controlla solo sedici federazioni
Ma ci sono anche delle incognite scrive le Monde la prima riguarda la scelta dei settanta mila nuovi iscritti al Partito socialista le voci dicono che sono sostenitori di Royale ma non è detto
Se questi dovessero seguire la vox populi dei sondaggi Ségolène sarà nominata al primo turno
Un'altra incognita risiede nell'attitudine indie Consolo onde primo segretario del Partito socialista e compagno di Royale più attore che arbitro si è impegnato a non far conoscere la sua scelta durante il periodo in cui militanti faranno la loro
Ma la preferenza per guai al è evidente tanto che Fabio Fimiani e Strauß Chiani
Mi hanno rimproverato di Prato praticare un socialismo familiare e di essere stato istigatore della candidatura della sua compagna
La terza incognita secondo le Monde riguardo al programma Strauss Kahn o a una postura socialdemocratica che però il Partito Socialista lungi dall'essere arrivato alla fine del suo aggiornamento ideologico si guarda bene dal rivendicare
Fabius si situa più autenticamente a sinistra rispetto al resto del partito però ripete parola per parola lo slogan per la campagna elettorale di violenza spande il due mila e due sulla Francia forte giusta sicura e solidale in partenza dunque
Royal a più a tu
Ma soprattutto se vuole vincere al primo turno dovrà convincere i militanti socialisti che di fronte alla talento oratorio di Fabius a rigore teorico di Strauss-Kahn
La sua concezione singolare dell'azione politica del socialismo e la più adatta a fare vincere il suo campo così le Monde e non abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale