Puntata di "Notiziario del mattino" di lunedì 9 ottobre 2006 , condotta da Giovanna Reanda .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 16 minuti.
Rubrica
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
Otto e quarantasei minuti Bal trovate all'ascolto di radio radicale questo è il nostro spazio di informazione del mattino oggi a lunedì nove ottobre Jenna regia c'è Silvio Farina studio Giovanna Reanda
E consueto appuntamento come tutte le domeniche sera nei nostri studi con Marco Pannella per la conversazione settimanale sia parlato tra l'altro della prima Assemblea
Nazionale dell'Associazione per la Rosa nel Pugno la Rosa nel pugno per una grande e moderna sinistra liberal socialista che si è attenuta sabato a Montecatini sentiamo Marco Pannella
Il problema del simbolo non esiste resta a disposizione è piena e totale della Rosa nel Pugno
Come non resta
Secondo gli accordi che i compagni socialisti ci hanno chiesto socialisti o i compagni dello SDI ci hanno chiesto che nemmeno noi nessuno può disporre di quel simbolo fino al due mila undici se non d'intesa con quell'altro qui diremo che noi non abbiamo il nostro simbolo loro già Jannone trovano quanti nel mondo
E io son d'accordo e che questo di volta in volta dovremmo quindi decidere quando siamo d'accordo no
A a partecipare a una delle elezioni
A questo punto viene fuori una esigenza dice no ma per le elezioni di primavera di centododici milioni poliedrico lealmente eccetera l'anno dopo il dialogo J. Seward del dodici milioni
Poiché milioni quindi dobbiamo decidere che assolutamente la Rosa nel Pugno presentai le sue scelte noi diciamo questo è contro gli accordi no stipendi e ho anche detto che dobbiamo decidere oggi la risposta è no legittima no perché noi siamo a abbiamo letto lo abbiamo spot dobbiamo fare solo quelle cose sulle quali siamo unanimi perché anche trasmettono abbastanza convenzione
Dopo tra l'altro le esperienze gli atti sono stati comunque su questo chiarezza credo cioè e non ci si muoverà di un di un solo rigore un solo dito
Fino al Duemila e undici la Rosa nel Pugno attraverso il suo nucleo fondatore
Su nulla dirigente la Rosa nel Pugno d'decidere di volta in volta se la Rosa nel pugno in quel verbale il presidente del
Vi ricordiamo che potrete di ascoltare integralmente la conversazione con Marco Pannella questo la mattina a partire dalle ore undici conversazione che disponibile anche in versione audio video sul nostro sito www punto radio radicale punto ET
E radio radicale ha seguito anche quest'anno accanto il ventunesimo Convegno dei giovani imprenditori di Confindustria dove inevitabilmente ci sia confrontati anche sui contenuti della Finanziaria sentiamo il ministro Emma Bonino al microfono di Claudio Landi
Radio radicale abbiamo ora qui con voi ministro del commercio internazionale Emma Bonino Emma qual è il tuo giudizio su questa convegno di Capri che cosa gli risponde alle critiche anche dure riduzione fatta la finanziaria mai sia stata importante ciò per quanto io seguito a tutta questa mattina due elementi una una migliore comprensione insomma di che cosa c'è realmente da una finanziaria che non vuol dire l'accettazione vuol dire almeno che i dissensi possono avvenire a partire da quello che c'è e non a partire dal sentito dire
Da questo punto di vista ritengo che al governo a certamente per lo meno della responsabilità dei non comunicazione io mi ero sbracciato tento ti consiglio dei ministri a dire che al di là de del merito si facesse uno sforzo di comunicare esattamente quello che c'era in modo che poi insistenze avvengono su quello che c'è non quello sì
Che si è sentita dire mi pare d'aver capito da le le critiche quindi sono appartiene in particolare dall'esposizione del ministro Padoa Schioppa un po'pedagogica ma secondo me molto opportuna
E e il il confronta è stato sicuramente duro all'opposizione rimangono diverse ma per lo meno discutiamo di quello che c'è e non di quello di di di fantasia
Mi pare d'aver capito una disponibilità del ministro a trovare delle soluzioni per quanto riguarda la TFR penso e mi auguro soprattutto adesso anche a partire dalle mie responsabilità io devo fare in settimana alla relazione su Lisbona è lo stato di attuazione insomma spero di a mettere già lì tutta la parte diciamo d'innovazione riforme modernizzazione mi auguro possa entrare ancora in un collegato alla Finanziaria perché indubbiamente non accelerare questa poco ma sicuro infatti a me dalla finanziaria
Come ho detto mille volte mi preoccupa più quello che non c'è rispetto a quello che c'è ringraziamo nominare
E a proposito di finanziaria continuano ad arrivare le adesioni al tavolo dei volenterosi fortemente voluto dal segretario dei radicali italiani Daniele Capezzone sentiamo proprio il presidente della commissione Attività produttive della Camera ieri al microfono di Roberto Spagnoli
Come nasce questa iniziativa nasce da una convinzione che ha espresso molte volte Mario Monti che spesso molte volte Francesco Giavazzi che hanno espresso molte volte i radicali
E cioè che senza pasticci ma invece cercando intese limpide suo bikini chiari ci siano alcune cose che diciamo i riformatori dei due schieramenti possono provare a fare insieme
Qui c'è una finanziaria che
Comprendo è stato molto serio ieri l'intervento di Padoa Schioppa che diciamo ha cercato ha ragione su questo Emma Bonino ha ha ad accendere i riflettori su questo ha cercato Padoa Schioppi intanto di far conoscere di cosa parliamo perché c'è stato un problema anche di comunicazione
Però c'è anche un problema di sostanza politica il Governo si era impegnato a fare una manovra con il DPEF questo era l'annuncio e questo è ciò che il Parlamento ha votato dando un indirizzo al governo
Si è impegnato a fare una manovra sul lato della spesa e con riforme strutturali pensioni sanità pubblico impiego finanza locale
E invece ci ritroviamo una manovra che tutta segnata sul lato delle entrate delle tasse ecco noi ci siamo uniti per dire meno tasse più riforme ci siamo uniti pro bono cioè con buone intenzioni diciamo
Per puntare in positivo a delle modifiche risolveremo dei punti ovviamente le riforme strutturali che mancano la questione del Tfr
La questione ovviamente del rapporto anche alcuni comuni la questione della tassa di successione questa premetto una beffa che è stata inserita sotto falso nome ma potevano pure chiamare Filippo però insomma sempre quella ecco queste sono cose che vanno corrette
Io trovo molto apprezzati l'atteggiamento di Berlusconi Fini
Dei leader del centrodestra che hanno su questo ha avuto un di tutta l'UDC un atteggiamento aperto a mio avviso a questa apertura il governo dovrebbe corrispondere con altrettanta apertura senza arroccarsi senza paura senza temere
Chissà cosa e invece applichiamo un lavoro parlamentare per andare diritti su tre quattro emendamenti qualificanti per portare a casa un risultato i radicali servono anche questa seconda tele appunto le aperture che in qualche modo sono venute da Padoa Schioppa e da Prodi lasciano ben sperare
Non lo vedremo io mi auguro che non ci siano arroccamenti perché se il governo tentasse
La prova di forza sarebbe una prova di debolezza in ultima analisi invece secondo me farebbero bene però il fatto che manda la fiducia certo blindando to chiudendo baracca e burattini sarebbe una prova di debolezza io vorrei ricordare che questo Governo al Senato una maggioranza di che sconsiglia prova di forza perché appunto le tramuta unità muterebbe in prove di debolezza io credo che noi stiamo davvero collaborando in modo importante su cui sto aprendo dei percorsi lo stesso può avvenire anche su mille altri fronti dei diritti civili dove c'è questo lavoro splendido sull'eutanasia dell'associazione Coscioni e su mille altre questioni sulla politica internazionale dove sarà rilanciato il Satyagraha
Di panna nel sulla vicenda degli otto senatori dove c'è un'apertura anche del centrodestra ecco noi stiamo portando fieno politico in cascina spero che tutti se ne accorga
E al tavolo dei volenterosi aderito tra gli altri anche Gianni Alemanno esponente di Alleanza Nazionale sentiamo al convegno dei giovani imprenditori intervistato da Claudio Landi
Periodica l'abbiamo qui con noi Gianni Alemanno già ministro per le politiche agricole esponente di Alleanza Nazionale onorevole Alemanno che cosa ne pensa del tavolo dei volenterosi lanciato da Capezzone da Daniele Capezzone proprio oggi ce l'ha perito parlando con Capezzone parlando con Bondi per quale ragione nessun mandato di Alleanza nazionale perché noi siamo interessati a correzione sostanziale questa finanziaria crediamo una protesta di piazza e ne diamo la presente Gori e non rinunceremo la protesta ma saremo il Parlamento a fare le contromosse speriamo a questo tavolo possa essere l'incubatore proposte che passino realmente quali potrebbero essere alcune di queste contro proprio prosegue partecipa ma io credo che sicuramente una cancellazione ovunque la modifica della norma sul TFR sia la priorità assolute principale poi ci sono molte altri elementi che si possono in qualche modo introdurre su varicose però questo è il primo dato da cui partire cosa ne pensa dell'idea non il collegato sul proprio liberalizzazione lanciato dal ministro Chiti mi sembra un'ottima idea noi accettiamo la sfida liberalizzazione quelle vere no nelle confuse deregolamentazione di Bersani sulla liberalizzazione vogliamo realmente smontare dei monopoli sia pubblici che privati che oggi esistono e che gravano pesantemente sull'economia del Paese che siamo già nelle mano però come sempre andare a Derrick
E ora come tutti i colleghi la rubrica del professor Luigi De Marchi
In questi giorni un ascoltatore di queste mie conversazioni Angelo Verga residente a Milano mi ha inviato una e-mail che costituisce la testimonianza al tempo e al tempo stesso una verifica prezioso del teoria liberale della lotta di classe figlio di un operaio milanese Verga ricorda infatti che certe certe discussioni che suo padre e i suoi compagni operai che avevano con i burocrati del Comune residenti nello stesso quartiere
Mio padre racconta dunque Verga per quarant'anni operaio nelle fonderie Brad ATC Sesto San Giovanni
Morto a sessantadue anni ovviamente di silicosi mi diceva spesso quelle che hanno voglia di lavorare entrano alla Breda Avola Baldini gli altri si imboccano nei comuni nello Stato
Forse guadagnano un po'meno ma incompreso fanno poco o niente
La lotta di classe che lei caro De Marchi è così bene individuato e analizzata continua Verga io dal rilievo dunque già quarant'anni fa nel cortile della mia casa dove gli operai comunali parastatali discutevano spesso tra loro
Mio papà e gli altri operai dell'industria privata chiamavano lazzaroni comunali e i parastatali che a loro volta li chiamavano stupidi accusandoli di massacrare di lavoro sulle macchine per pochi soldi in più
Io a quei tempi era un bambino e non capivo il significato di quelle discussioni
Ora ho più di cinquant'anni mi rendo conto che le sue analisi caro De Marco inquadrano perfettamente il vero antagonismo grazie
Che già allora contrapponeva ai lavoratori del privato alla burocrazia questa mia e-mail conclude Verga oltre ad essere un piccolo sfogo personale vuole esprimere me il mio sincero apprezzamento per la chiarezza e l'originalità dei suoi interventi
Mi era già capitato di ascoltarli alla radio radicale oggi per la prima volta ho consultato il suo sito www punto Luigi De Marchi punto it perché mi è molto piaciuto ai stia certo che continuerò a criticare purtroppo ai tempi in cui il bambino Angelo Verga ascoltava le animate discussioni del padre coi coinquilini passacarte
L'oggettiva lotta di classe tra burocrati e lavoratori del privato non solo è continuata nella sostanza ma si è ulteriormente inasprita
Mentre la volontà di lotta dei lavoratori del privato si è molto indebolito
Si è inasprita perché lo sfruttamento della classe burocratica
Ai danni del popolo dei produttori del privato si è molto aggravato estendo più che raddoppiato il numero dei burocrati che pretendano di essere mantenuti nella sicurezza nel privilegio spesso nell'occhio
Dal popolo dei lavoratori del privato cioè da chi lavora nella pratica e nell'insicurezza come il papà di Augello Bergkamp o i piccoli imprenditori e lavoratori autonomi
Così oggi i quattro quinti del gettito fiscale finiscano nelle tasche dei burocrati
La responsabilità di questo vergognoso sfruttamento di classe
Cade in larga misura sui sindacati di regime che hanno un utilizzato la coscienza di classe la volontà di lotta dei dipendenti del privato dando loro avvenire che i loro interessi e in quelli della burocrazia parassitaria coincidevano
E sotto accende il fatto che ogni assunzione nel settore pubblico andava a gravare sulle spalle dei lavoratori del privato perché mentre ai tempi di papavero che ai dipendenti del privato guadagnavano
Qualche soldo in più dei dipendenti pubblici ossia oggetti ne guadagnano molti di meno perché mentre l'imprenditore deve ridurre al minimo gli aumenti salariali per garantire la sopravvivenza dell'azienda
Contenendo il più possibile i costi di produzione e quindi anche il costo del lavoro per affrontare la concorrenza le retribuzioni dei dipendenti pubblici sono fissate talché burocrazia UFO da esponenti politici che non pagano mai di tasca propria ma come sempre Scarano scaricano sui lavoratori del privato i miglioramenti riprendo egli accordati ai burocrati
Per questo la classe politica è stata così spesso complice della burocrazia non solo perché come ho detto in altre occasioni le assunzioni in burocrazia assicurano ai politici parte clientele anche perché politico può farsi ben volere
Accordando ai dipendenti pubblici vantaggi che vanno al di là granata aggravare solo le tasse dei produttori del privato il re della classe esportata
Oppure un rovinoso debito pubblico con cui il politico italiano convive beatamente da mezzo sì
Insomma tutto il sistema di sfruttamento e parassitismo burocratico funziona ma tanta meraviglia perché nella macchina statale sindacale e politica nessuno ha interesse a denunciarlo e ad eliminare
Perché nel popolo dei produttori il veleno della teoria leninista della lotta di classe che contrappone indipendente i piccoli imprenditori esaltato del presunto ruolo mediatore riequilibratore della burocrazia
Al mercato ogni volontà di lotta unitaria contro il nemico comune appunto da burocrazia parassitaria virtù e ha spinto molti dipendenti del privato tra le braccia di un sindacato infeudato a mio parere alla sinistra scritta lì questo schieramento risoluto del sindacato di regime al fianco dei burocrati emerge in modo lampante anche in questi giorni in cui la triplice sindacale ha minacciato lo sciopero generale qualora i danni e qualora venissero ridotti
I tre miliardi e mezzo di euro di nuovi aumenti salariali soprattutto attacchi al Governo
Che li preleverà come sempre dalle tasche dei lavoratori del privato per distribuirli ai suoi prediletti burocratica beninteso evidente la difficoltà di un drastico dimezzamento della nostra pletorica burocrazia
Tuttavia un modo politicamente realistico relativamente indolore per attuarlo c'è di sicuro per parte mia però
Credo che sia proponibile solo ad un autentico governo di Rivoluzione liberale che peraltro non si profila neanche da lontano questo almeno amici e la mia visione del problema che naturalmente è una visione personale intanto di ieri confermo che quest'articolo reperibile tra un'ora circa sul mio blog www punto Luigi De Marchi punto it
Ringraziamo il professor Luigi De Marchi ieri ci fermiamo qui con l'informazione da radio radicale ringraziano Silvio Farina Ina regia un soluto tutti voi che ci avete seguito da parte di Giovanna Reanda verso stampa in regime Massimo Bordin
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