Riforme e Mezzogiorno per lo sviluppo dell'Italia: l'impegno dei socialisti

Regge nostri lavori buonasera a tutti
La qualità di coordinatore della regione che ospita del partito della regione che ospita questa due giorni mi è stato affidato l'odore il compito di aprire i lavori di questo incontro dibattito ma perché si svilupperà appunto nelle giornate di oggi è di domani mattina a me tocca ringraziare tutti i partecipanti i compagni i militanti del nostro diciamo della nostra piccola comunità ma coriacea che a proprie spese sono qui per seguire i lavori del nostro convegno incentrato sul Mezzogiorno e le riforme necessarie per farlo ripartire
Un saluto e ringraziamento ai partecipanti ho detto prima all'onorevole levi di questa ex tavola rotonda purtroppo per motivi di spazio non abbiamo potuto liberarci di questo tavolo enorme vogliamo fare una cosa un po'più snella non ci è stato consentito quindi ringrazio senatore Covatta l'onorevole sottosegretario Richi levi
Saverio Zavettieri presidente nostro partito il ministro Gentiloni delle delle indicazioni un applauso cumulativo
Senatore Marini
Massimo Lo Cicero federalisti editorialista e l'onorevole Falanga rappresentanza dei Repubblicani europei
E la nostra prima uscita se così si può dire ufficiale dopo le elezioni del nove e dieci aprile che hanno decretato la vittoria del centrosinistra
Sappiamo che è risultato non ha sorriso al nostro piccolo partito ma quanto meno i nostri consensi
Raccolti un po'a macchia di leopardo su tutto il territorio perché eravamo presenti solamente nove Regioni hanno determinato assieme a quelle di altri la vittoria della coalizione guidata dal presidente Prodi
Di fatto siamo una forza extra parlamentare che si prepara a fare il tesseramento in via del nostro congresso di fine anno ma tutto ciò non ci impedisce di analizzare l'azione politica della nostra maggioranza
Di favorire il dibattito sulle cose che riteniamo non vadano bene
Di capire gli scenari che davanti a me si prospettano argomento quest'ultimo che credo sarà toccato non so quanto incidentalmente da protagonisti dell'odierna tavola rotonda il tema del dibattito innovare modernizzare il Mezzogiorno per unità la crescita del Paese e il nostro impegno e il tema da dei nostri due giorni diceva
è sotto gli occhi di tutti che il Sud ha perso negli ultimi anni grandi occasioni ma è difficile immaginare che la questione meridionale possa essere archiviata senza conseguenze una piccola forza politica come la nostra può rimanere anche i margini della politica ma al dovere se si sente davvero forza politica di tenere alta la soglia dell'attenzione si problemi importanti del Paese ah ma Giorgio maggiore se si tratta di un partito il nostro figlio di una cultura politica autenticamente riformista che ha rappresentato in un recente passato e per il nostro Paese la sinistra di governo che ha saputo interpretare i cambiamenti tentando di adattarle ai bisogni della gente
I socialisti sono stati sempre sensibile al problema mezzogiorno la discussione di oggi è volta a sensibilizzare le forze del centrosinistra che rivestono importanti responsabilità nel Paese e nel governo quindi serve a ricordare che c'è un Sud che ripudia l'assistenzialismo che ha una propria coscienza che vuole produrre crescere anche con il resto del Paese
Certo una politica secco per così dire nuova una politica riformista impone la necessità di dare risposte diverse a quelle del passato
No l'aria dizione la fotocopia sbiadita di vecchie pratiche clientelismo dispute di potere ricerca del consenso e compromessi più o meno estenuanti
L'attuale classe dirigente che ha il merito di riscuotere nelle regioni del Sud da anni il consenso dell'elettorato e che si riconosce nettamente in questo centrosinistra non ci sembra immune da vecchie logiche di gestione di potere
E lo diciamo certamente noi in tono sommesso non polemico a dispetto di quanto fatto tra i sessi parte della coalizione di governo qui ad esempio in Campania
Il Mezzogiorno ha diritto ad esercitare un ruolo nuovo anche nell'interesse del Paese il superamento di questo assistenzialismo Kulsum destato per troppo tempo abituato non ha portato all'emancipazione del sud
Il Mezzogiorno non riesce a cogliere le opportunità che i mutamenti geopolitici Castrignano
La lista dei mali del Sud è lunga carenza dei servizi pubblici costituzionalmente garantiti sanità istruzione ordine pubblico strutture di assistenza agli anziani
In una popolazione sempre più matura che sono completamente inesistente inadeguati un paese civile
Sono solo alcuni dei mali che attanagliano il nostro Mezzogiorno atavici per non parlare della ripresa del fenomeno migratorio verso le aree del Centro-Nord del Paese
I giovani diplomati e laureati ventenni e trentenni si vedono costretti ad abbandonare i loro territori d'origine per l'assenza di un mercato del lavoro figlio dell'economia di mercato tutta ancora da costruire
Leggevo qualche giorno fa sul l'inserto del Colella serico nel Mezzogiorno
Una ricerca che ha certificato che i giovani laureati del Sud se trovano lavoro entro l'anno di laurea lo fanno solamente a duecentoquarantacinque ci chilometri di distanza dal luogo d'origine
A fronte di trentadue chilometri di quelli del nord e dei quarantacinque per cento
C'è ancora molto da lavorare
è mancata una politica di concertazione che costringesse attorno a un tavolo il mondo dell'impresa dei sindacati delle associazioni le stesse istituzioni per favorire con le loro scelte gli obiettivi di sviluppo delle regioni del sud delle grandi aree urbane in esso presenti
Il sud della macro aree ritardo depressa ma con grande prudenziale inespresso
E assente una politica strutturale produttiva scarsa la concorrenza con le imprese del Nord debole il turismo nessuna Pilla nei confronti di chi vuole investire
Negli ultimi dieci anni alcune città italiane come Genova Torino per non parlare di Milano hanno cambiato i loro connotati realizzando opere performances eccellenti
Diventando città europee dal punto di vista dei servizi della qualità della vita delle relazioni culturali e commerciali non ci risulta che le città del Sud abbiano fatto altrettanto
E pensare che il Nord idolo di nord del Mediterraneo per così dire connaturato al nostro Sud decisivo per tutto il sistema Paese altro che poi problema o palla al piede del Nord
Bisognerebbe provare a definire gli ambiti su cui operare dal punto di vista fiscale contributivo amministrativo per gli imprenditori del Sud e per quelli che vogliono operare
Per non dimenticare la possibilità di favorire la crescita delle reti autostradali
Il Mezzogiorno andrebbe messo nelle condizioni di svolgere la funzione viaria di comunicazione più vasta in vista della creazione di quella zona di libero scambio
Non a caso prevista dalla Conferenza euromediterranea di Barcellona dieci anni or sono prevista dicevo entro il due mila dieci
Non a caso con letto la bellissima intervista all'onorevole Fassino che stiamo attendendo sul Mattino di stamani mi dicono che è arrivato
Che appunto richiamo a ruolo fondamentale il Mezzogiorno per le possibilità per le porte ad avere risorse che a mezzogiorno spesso può offrire
Concludendo ecco l'onorevole Fassino chi per godere l'applauso graziato
Concludendo di tutto ci si può accusare
Persino di autolesionismo per quanto riguardano i socialisti delle mancate scelte politiche unitarie e le capacità di saper proporre un soggetto unico socialista che tanto bene avrebbe fatto al Paese o la coalizione
Di scarsa capacità negoziale in questa politica votata al mercato dei posti data anche esigua differenza di voti voti tra i due schieramenti contrapposti
Di certo noi socialisti non saremo mai accusati di scarso interesse per i problemi del Paese per i problemi di un Mezzogiorno che richiede grande attenzione
E l'impegno coerente di tutti sia a Roma che le realtà locali
La Courau la Curia che in un futuro non troppo lontano i socialisti sappiano Nessi o unirsi alle forze riformiste e democratiche di questo Paese
Vi ringrazio lascio la parola finalmente ai protagonisti della giornata senza non avere prima ricordato che nella giornata di domani daremo spazio a dati interventi importanti esponenti politici altrettanto importanti esponenti politici e al nostro esecutivo in toto e poi le conclusioni e Bobo Craxi ringrazio la stampa e le televisioni auguro buon lavoro e cedo la parola al presidente a Saverio Zavettieri grazie
Abbiamo poco
Non abbiamo molto tempo in cui
Cerchiamo di dare
Un ritmo
Molto spesso ridicolo il nostro lavoro anche perché ci sono
Ospiti illustri che ringrazio
La Salle strippaggio molto strutturata
A dimostrazione
Qualche prevedessero suscitiamo
Ringrazio Antonio
Non solo per il suo contributo ma perché
La sua presenza dimostra che in questo partito ci sono pure gioca invece
Lui ha usato
O non solo
Il nostalgici si sbaglia di grosso
Io ringrazio vuoi per l'accoglienza questa Opel sale ai compagni ovviamente di Napoli
Ringrazio tutti i presenti
Che sono venuti credo da da quasi tutte le regioni d'Italia vedo anche presenza dal Nord la Lombardia e del Veneto
Del Piemonte ringrazio in particolare
I nostri illustri ospiti che con la loro presenza esprimono tutta la considerazione invieranno nei confronti e questa formazione politica
Questo è il primo confronto vero abbiamo come socialisti con i nostri interlocutori privilegiati
Dell'Ulivo Margherita e della Rosa nel Pugno su contenuti politici e programmatici che a suo tempo non abbiamo avuto modo di effettuare
Vogliamo comunque stare con i piedi per terra senza voli pindarici o fughe in avanti tipiche delle piccole forze
Che ovviamente vanno troppo rumore per compensare probabilmente diciamo la scarsa udienza ma proprio perché vogliamo restare con i piedi per terra non le vogliamo fornire spunti di riflessione ad una maggioranza e ad un governo che abbiamo concordato con i nostri volti a dare al Paese in un momento di svolta che confronto sulla legge finanziaria e sulle altre misure di riforma mette chiaramente in luce con tutta Lacan la concertazione che se in pratica norme per nulla polemico
Con le forze sociali e sindacali a mio avviso sommessamente si dovrebbe trovare un modo una serie una forma per consultare coinvolgere anche quelle forze di maggioranza come la nostra che non hanno presenze
Adeguate le istituzioni anche se non siamo presenti dice Bobo Craxi sottosegretario del governo Prodi
Oggi l'Italia nonostante i segnali di ripresa indotta da fattori interni ed internazionali
Si presenta con un Paese in affanno che stenta a ripartire bloccata con dalla perdita di competitività che la vede scivolare la trentottesima quarantaduesimo posto nella graduatoria tra i Paesi più sviluppati del mondo
Come risultato effettivo velatura berlusconiana che in questi anni
Grava sulle spalle un enorme debito pubblico ad una spesa sociale crescente non solo per assicurare servizi fondamentali nel campo della sanità dell'istruzione della previdenza
Per secoli in misura esponenziale anche i costi della politica
Con l'attivazione ad ogni livello di mode forme tra le più disparate per acquisire consenso che esaltano la tendenza a dare spazio specie nelle regioni meridionali dobbiamo dirlo autocriticamente ad un sistema clientelare funzionale a procurare ai partiti Shocker loro venuto meno a causa della crisi nei canali politici tradizionali
Radicamento sul territorio partecipazione legami di reali e politici
L'occupazione sistematica nelle istituzioni e nel potere risponda soprattutto a questa esigenza
Dinanzi a tale stato di cose la sinistra riformista si trova di fronte ad una grande sfida comunque è chiamata a misurarsi a dimostrare la sua capacità di coniugare giustizia sociale ed efficienza competitività e garanzia dei diritti acquisiti libertà individuale e collettiva e sicurezza interna ed esterna
In una fase nella quale irrompono sulla scena nuovi fenomeni
Quale l'immigrazione dai Paesi mediorientale del Nordafrica e del terrorismo di matrice islamica
E si profilano grandi cambiamenti climatici con i loro effetti unitamente ai nuovi equilibri economici internazionali indotte dal Polo qui come in Cina e Giappone
Costringono i Paesi occidentali ad una revisione profonda delle politica nelle scelte fin qui operate
C'è bisogno di una politica forte ed istituzioni forti in Europa e in Italia
Per fronteggiare governare fenomeni di questa portata e la coalizione di centrosinistra è chiamata oggi e non domani ad una prova molto difficile
Che riuscirà a superare come negli auspici di tutti
Se può contare su una forte omogeneità ecco edizione SR sultani malata da un altrettanto forte spirito riformista e da una grande voglia di cambiamento
Delle regioni meridionali tessuto sociale e democratica quelle istituzionale anche in conseguenza dello scadimento del ruolo della politica dei partiti e dell'assenza di regole e controlli rischia di superare il livello di guardia
Mettendo in pericolo la coesione e la convivenza sociale rendendo assai debole e vulnerabile all'intero sistema democratico
Il delitto Fortugno il segnale gravissimo che deve aprire gli occhi a tutti quanti
E notevolmente cresciuto il divario Nord Sud o negli ultimi anni l'effetto Lega ci ha fatto sentire sembra raggiunta la piena occupazione al Nord mentre al Sud la disoccupazione al dodici per cento
Doppia rispetto alla media nazionale quadrupla rispetto alle regioni del Nord
è aumentato il numero delle famiglie al di sotto della soglia di povertà una su quattro nelle regioni meridionali a causare la Bundeswehr disoccupazione massiccia del precariato nel lavoro nero
Dei bassi salari e delle pensioni al minimo mentre al nord o risulta povera
Una sola famiglia su quindici vorremmo arrivare alla metà del Nord non abbassare certamente quella del Nord
La forte ripresa del flusso immigratorio l'assurdo che vede accanto per la prima volta ai giovani laureati in cerca di prima occupazione intere famiglie
Dei professionisti e imprenditori in cerca di luoghi più tranquilli e sicuri dove vivere se da una linea di confine molto grave per il voto che si lascia alle spalle la sfiducia sul futuro adempiere donne meridionale destinate alla carenza all'abbandono
Urge una svolta profonda nelle politiche nazionale regionale comunitarie che solo una spinta riformista coerente e rigorosa può determinare che solo la coalizione di centrosinistra
è in grado di interpretare perseguire sede dotata di un grande motore riformista di una guida ed anche del carburante appropriato
Non servono le perse le mezze misure mediazione dosaggi tardi verso il settore territorio rompe patetiche categoria sociale o tra i soggetti della concertazione ma una strategia chiara che sappia creare un nesso inscindibile tra equità e sviluppo anche perché senza sviluppo l'equità risulta priva di valore effettivo in quanto spinge all'intera società sempre più verso il basso
Giusta e sacrosanta errata distribuzione più equa delle risorse e la tutela delle dei bus come del resto nel DNA dei socialisti ma la ricchezza ma rappa prodotte da cresciuta ed una manovra economica e finanziaria
Chiamata a sciogliere i nodi della ripresa della competitività deve intervenire efficacemente ha anche al suo contenimento della spesa pubblica non solo sulle entrate fiscali
Se non vuole compromettere ogni possibilità di sviluppo e di disporre delle risorse necessarie per finanziare nuove impresa innovazione ricerca scuole formazione grandi infrastrutture specie al Sud indispensabile per ammodernare
Per rendere più competitivo il nostro Paese
Persino il modello delle svedese che sembrava inattaccabile avendo resistito per oltre sessant'anni è entrato in crisi con la vittoria dei moderati senza provocare purtroppo
Riflessione adeguato in casa nostra anche se quella esperienza presenta un certo interesse quantomeno dal lato degli ammortizzatori sociali
Cresce nel Paese anche se non trova i giusti canale politici e mediatici per affermarsi la consapevolezza che l'Italia può svilupparsi solo tre vengono impiegate le grandi risorse ambientale culturale romane rimaste inutilizzate nel Mezzogiorno
Che per la sua collocazione strategica nel cuore del Mediterraneo si presenta come grande piattaforma naturale per relazione economica e culturale
Con i paesi dell'Arena anche oltremare come previsto da Prodi in occasione della recente fiera del levante a Bari
La strategia della locomotiva al nord appartiene al passato e non sembra più riproponibile dopo la crisi del blocco sovietico l'allargamento della Comunità europea ventisette paesi
E l'apertura di nuovi mercati e col Medio ed Estremo Oriente che fanno del Mediterraneo e il crocevia obbligato per i nuovi rapporti economici e commerciali ed del Mezzogiorno
La porta d'ingresso in Europa con tutte le funzioni connesse ivi comprese quelle appunto di nuova locomotiva di sviluppo
Vanno poi tanto assunte come prioritari superate rapidamente le difficoltà attuale delle regioni meridionali
A connettersi con l'Europa per carenze debolezza delle grandi infrastrutture dei trasporti e della comunicazione
E rendono periferie quel marginale il Mezzogiorno e Baggio recuperato
Il differenziale negativo rappresentato dall'alto costo del denaro al soldo e dalla grave inefficienza dei servizi ai cittadini e alle imprese
Trovo giusto l'accento posto da Prodi sulla realizzazione del corridoio numero otto Banque Bari parla proprio alla Fiera del levante
Per collegare l'Adriatico con i Balcani ed il Mar Nero
Mentre il contraddittorio è negativo appare il silenzio su corridoio uno Berlino Napoli Palermo specie se accompagnato dal disimpegno sul ponte sullo Stretto sancito dalla mozione della Camera
Scriverà opera prioritaria Eckert rischia di annullare l'intera operazione che va comunque tenuta in piedi che è bene sul tetto corridoio
Nei sistemi urbani meridionale di Napoli dello Stretto ripartire di Palermo Ponte delle forze d'eccellenza per il decollo dei grandi aree metropolitane
Come non vanno ai Rosi note strutturale che scoraggiano le potenzialità e l'energia vitale presente del Mezzogiorno
Quale il blocco sociale burocratico improduttivo Sempre più consolidato che prospera sulla spesa pubblica assistenziale
O il fenomeno della criminalità mafiosa che trova nel sistema clientelare dell'illegalità diffusa il terreno fertile in cui crescere determinando financo in molti casi il prevalere di una riversa rappresentanza elettiva inquinate da aggressiva a danno dei quella politicamente più qualificati
Anche in politica come in economia vale la legge del Teresa secondo cui la moneta cattiva scaccia sempre quella buona
Amedeo Lepore sul Riformista mette sull'avviso l'Unione
Sostenendo che sordo può farcela da solo se non trascura il peso negativo dei nodi strutturali che ne bloccano la crescita e si impegna a scioglierli positivamente mentre Massimo Lo Cicero sempre sul Riformista
E invita l'Unione a non dimenticare o sorvoli proponendo una politica tradizionale tutta centrata sulle risorse locale capitale fisso al capitale umano esistente
Specie in assenza di una classe dirigente autorevole responsabile capace di garantire l'autonomia delle istituzioni locali e regionali senza dipenderà dalla finanza pubblica
E di compiere scelte coerenti fuori dalla logica assistenziale in grado di eliminare inefficienze e sprechi degli sprechi in partitura vi in pratica si chiede meno Stato e più mercato
Le alte percentuali di voto al referendum nelle regioni meridionali settantacinque per cento di mezzo contro la riforma costituzionale valuta voluta dal Polo che andava comunque bocciata
Non possono lasciare tranquillo e soddisfatto una classe dirigente chiamata a riflettere seriamente sul seno e sulle ragioni di quel voto così massiccio che essi presente a volte più come ricerca di protezione e rifugio sotto l'ombrello statale eccome scrive voglia di autogoverno di una popolazione di una dirigenza consapevole e responsabile
Basti pensare al picco calabrese dell'ottantadue per cento di no che certamente non rinnego per avere l'idea non sempre Oro tutto ciò che luccica
Per tutte queste ragioni
La questione meridionale va assolta non è in contrasto con quella settentrionale Gebhard rivisitata anche alla luce del voto referendario e in quelle regioni
Come altre portante della politica del governo e non solo come risposta alle tante emergenze occupazionali
Sociale e democratica che caratterizzano le regioni meridionali o all'insorgenza di forme di localismo e leghismo sempre in agguato
Ora il cambio di orientamento elettorale divenuti ormai una costante che le ricette proposte dai sindacati nazionali non sempre riescono a sprovveduta
Fiscalità di vantaggio grandi infrastrutture di trasporto e telecomunicazioni sistemi urbani metropolitane e innovazione società della conoscenza sono tutte scelte importanti
E se non vogliono restare titoli privi di contenuto hanno bisogno di un sistema istituzionale politico meridionale è chiamato a gestire questi procedersi molto più forte autonomo ed immune da condizionamenti esterni di natura speculativa affaristica e malavitosa
Regioni e sistema delle autonomie locali sono chiamate a misurare su questo terreno e non sui colori politici la loro capacità di governo del cambiamento ciò vale in primo luogo anche per noi del centrosinistra
La finanziaria varato dal governo Prodi presenta segnale apprezzabile
E centri referenziato e per le imprese per l'occupazione meridionale revisione delle quali delle aliquote IRPEF a favore dei redditi bassi ma non solo vigente
Rispetto alla gravità della situazione a segnare un'inversione di tendenza
Possibile solo con una terapia d'urto e riforme incisive in grado di intaccare il sistema assistenziale consolidato e l'inefficienza della macchina amministrativa
è burocratiche
Il Paese ha urgente bisogno di riforme compiute condivise che forse l'attuale bipolarismo non sembra ancora in grado di assicurare prima fra tutte la riforma della politica
Non me ne voglia nessuno e se non vuole diventare epicentro dell'esplosione di una nuova questione morale
Causata dalla commistione crescente politica economia dall'espansione oltre misura dell'aria del sottogoverno e dai costi altissimi della politica
Che è paradossalmente l'hanno resa più debole rispetto ai poteri forti rappresentati da nuovi soggetti grande manager pubblici e privati banche rappare istituti di credito la polemica Prodi Tronchetti Provera è solo un primo esame
Carenti vide la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica del Paese dando corpo e sostanza giuridica se necessario
A quanto disposto dagli articoli quarantotto e quarantanove della Costituzione
Rivedendo la legge elettorale capitale del diritto al tende a vanificare ed assicurando il rispetto degli statuti e delle regole nella vita dei partiti delle associazione dei gruppi politici organizzati che poggiano quasi per intero cofinanziamento pubblica non possono più considerarsi zone franche
è un imperativo ineludibile per lo scadimento della democrazia verso un sistema oligarchico chiuso e autoreferenziale del resto nuovi siamo la vittima
Rileggiamo evidente di questo sistema abbiamo vinto un congresso però poi abbiamo avuto bisogno più risposte un responso non favorevole di un magistrato
Affrontare seriamente la riforma della pubblica amministrazione nei servizi pubblici che producono inefficienze onere insostenibile per l'economia e per gli utenti rappresentano specie nel Mezzogiorno il vero ostacolo allo sviluppo come e quanto
La criminalità mafiosa è una scelta da perseguire con coraggio se si vuole affermare una politica di cambiamento anche al rischio di collidere consentitemelo con le resistenze dei conto della Corser botulismo delle corporazioni ed anche del sindacato della sinistra radicale
Non posso non citare scandalo le proposte di Nicola Rossi o di pieno sugli organici orrori presuntuoso possibili licenziamenti
Nella pubblica amministrazione i socialisti nei limiti delle loro forze o forse in virtù di ciò anche perché liberi con loro uno per cento da ipoteche calcolo elettorale possono farsi carico sul piano delle idee dei progetti di queste priorità
Riscoprendo la loro vocazione riformista che proprio nella regione meridionale può trovare il terreno più favorevole di applicazione anche perché è più marcati che altrove sono i problemi della modernizzazione del sistema dell'efficienza della pubblica amministrazione dell'innovazione dell'illegalità diffusa da combattere senza tregua ed è la cultura della legalità e delle istituzioni ad affermare a tutti i costi
Al di là delle primavere enfatizzate di questi anni devotamente di facciate intervenuti nessun vero riconoscimenti è assolto a Palermo a Napoli o a Bari o in Calabria e nessuna modifica strutturale degna di questo nome negli assetti economici e sociali e di potere Calabria Campania Puglia o Sicilia
Solo a seguito di cambio di schieramenti ed è maggioranza politica e di governo proprio per queste ragione per una riflessione più attenta e meditata i socialisti hanno deciso di tenere a Napoli questa conferenza politico-programmatica ringraziando ancora una volta di in granito illogico oltre i tempi
Per la loro presenza e per il loro contributo grazie lavoro
Altre
Allora
Fare Gallotti
Nordica Prevert apriamo belli esperte economisti quale il senatore compatta Massimo Lo Cicero editorialista meridionalista
Cesare Marini nella segreteria nazionale della Rosa nel Pugno l'onorevole Sbarbati purtroppo non è potuta intervenire ha mandato
L'onorevole Falanga Daniele Capezzone non ce del Pen Club domani perché impegnato questa sera a Reggio Calabria l'onorevole Paolo Gentiloni ministro della Comunicazione
E l'onorevole Piero Fassino segretario nazionale dei DS e credo che proposta seguire quest'ordine almeno almeno che non ci siano esigenze debbo rettifica debbo rettificare vedete alla presidenza l'onorevole ricchi le questo sottosegretario alla presidenza del Consiglio
E inizialmente per un errore no era stato previsto nella giornata di domani e ci ha fatto il piacere di venire questa sera ovviamente prenderà
La parola nel corso bella serata se si accetta questo ordine aggeggi Covatta scusa se ti chiamo Gigi anche perché abbiamo puramente frequentazione a la parola Point Cesare Mari
Guarda
ARPA
Qua
Ma io
Innanzitutto vi ringrazio per avermi invitato
Io sono
Un socialista Sanpapié
E quindi non era dovuto quest'invito vedo che per definirmi mi avete definito senatore ed economista allora devo fare due precisazioni
La prima è che sono senatore del secolo scorso perché dati mille novecentonovantaquattro hanno sono candidato
La seconda è che sono economista più o meno come lo era cercherà
Però essendomi occupato dalla mia vita soprattutto di formazione e di valorizzazione del patrimonio culturale
Sono un esperto
Di due delle principali materie prime del Mezzogiorno
E allora vorrei partire
Proprio da un'analisi di come si sfruttano queste materie prime
Cominciamo dalla cosa più semplice quella del patrimonio culturale
Cioè qui a Napoli tra l'altro è stato oggetto di intuizioni felici
Il Maggio dei monumenti
Esperimento di Artecard cioè di uno strumento che consente di valorizzare tutti i siti culturali del territorio
Come mai nonostante queste intuizioni felici
Il comparto dei beni culturali e quello che occupa la minor percentuale di lavoratori intellettuali
Come mai l'unica occupazione che si trova in questo comparto e quella ripetitiva dequalificata
E alla fine inutile
Dei custodi
Forse
Se vogliamo dare uno sguardo riformista
A questa problematica dobbiamo
Un po'contraddire quella che è la tradizione riformista e comincia a certi ed elesse il sindacato in questo caso
è un soggetto riformista o non è piuttosto un soggetto conservatore che impedisce
Uno sviluppo adeguato perché occupa risorse
Che potrebbero essere invece impiegate per sviluppare quella che è la vera valorizzazione della natura della cultura del paesaggio del patrimonio culturale
Quanto al capitale umano
Il ragionamento
è simile
Demitri e anche Zavettieri hanno già ricordato come ci sia come sia ripreso
Leso do
Dei cervelli dal Sud al no
C'è un altro paradosso
Una volta
Quaranta cinquanta anni fa lo schema era
Che al Sud c'erano gli abbandoni scolastici
E al nord e invece si andava a scuola fino a università
Adesso è vero tutto il contrario
Magari Angelo nel veronese dopo la terza media sita nella fabbrichetta
Non essendovi qui fabbrichette
Si fanno non solo
Le scuole superiori non solo i corsi di laurea peraltro
Moltiplicati essi in maniera esponenziale poi ci sono i Mastery contro master e
La formazione diventa un parcheggio
Disoccupati intellettuali
E anche qui bisogna
Rovesciare
Qualche considerazione tradizionale per esempio io non riesco a capire
Rispetto ai problemi di riforma scolastica le preoccupazioni che da sinistra si muovono
Circa quel tentativo di alternanza scuola-lavoro che bene o male la riforma Moratti ma prima ancora anche la riforma Berlinguer avevano proposto
Forse per il sud sarebbe una soluzione pellicce
Ma io
A questo proposito
Voglio solo riprendere
Un brano di un
Libero che in qualche modo è stato già citato nel suo titolo
Date militari il medico il Nord mediterranea Mediterraneo del Nord
Nord del Mediterraneo e Mezzogiorno questo libro di Nicola Rossi
E quale pone un problema in termini schiettamente riformisti a proposito
Della valorizzazione del capitale umano
Meridionale
Dice delle due l'una
O accettare le migrazioni interne come strumento di regolazione del mercato del lavoro
E quindi disegnare esplicitamente un Welfare capace di governare e accompagnare i fenomeni migratori interni
Per esempio sul problema per abitazione
O riconoscere le segmentazioni del nostro mercato del lavoro e adattare ad esse i sistemi contributivi quegli schemi contrattuali
A me sembra una soluzione riformista al sindacato no
Ecco allora da una riflessione sulla
Condizione
Per valorizzare le materie prima e del Mezzogiorno
Si evince come il riformismo oggi
Non sia e non possa essere una politica moderata nel senso
Di mediare fra gli interessi consolidati
Ma e inevitabilmente politica
Radicale che deve tagliare alcuni nodi che deve rovesciare la prospettiva compresa la prospettiva
Della collocazione internazionale dell'Italia di cui si è già parlato perché anche da questo che dipende
La possibilità di sviluppo del Mezzogiorno
E allora io non vorrei che
Con la nuova finanziaria
Col governo di centrosinistra
La questione meridionale
Venisse risolta
Con un ulteriore incrementa di spesa pubblica indifferenziata
Per il Sud
Cito Nicola Rossi
Il quale
Non periodi tra la storia per cui in quelli come con la Seconda Repubblica oramai si è abituati a fare
Ma fa un'analisi di tutto l'intervento nel Mezzogiorno dal mille novecentonovantotto
Conferenza di Catania presieduta
Dal ministro del tesoro di allora e che era Ciampi al due mila e quattro
Cosa se ne e vindice
Innanzitutto
Che
Il rendimento
Della capitale investito secondo gli indici che quelli che sono economisti davvero usano
Per capitale pubblico investito nel Mezzogiorno d'Italia in questi dieci anni è stato l'indice sei
Mentre quello della Cina che quattro dalla letteratura economica internazionale viene considerato eccessivamente spaventosamente dispendioso
Secondo
Che in questi anni dal novantotto al due mila e quattro
Sono stati spesi cinquantacinque miliardi di euro che sono un pari al quaranta per cento
Di quanto erogato dall'intervento straordinario nei suoi quarant'anni di vita
Terzo che con questi cinquantacinque miliardi
Si sarebbe completato l'asse ferroviario Salerno Reggio Calabria Palermo Catania portata Terna a termine l'asse autostradale della Salerno Reggio Calabria Palermo Messina Messina Siracusa Gela
Si sarebbe realizzato in corridoio ionico Taranto Sibari Reggio Calabria metropolitane a Napoli a Bari emergenza idrica nel Mezzogiorno
I vuoti reti stradali pugliesi e siciliane e sarebbe rimasto ancora qualcosa
Invece questi cinquantacinque miliardi
Vennero investiti
Nello sviluppo locale
Nella programmazione dal basso
Negli patti territoriali
Nei contratti dare
Io ero ancora in Parlamento quando
Il presidente Amato ci fece votare a tambur battente un decreto legge che stanziava non so quante centinaia di miliardi per l'area torrese stabiese
Le vicende della vita hanno voluto che puoi
Non essendo più parlamentare
Mi sia trovato a disporre di una cospicua somma di quei miliardi
Per un'attività formativa
E allora ingenuamente sono andato all'Unione industriali ai sindacati all'Apt capestro
A chiedere scusate ma questi soldi
Per formare che cosa tipiche quali sono i progetti erano passati tre quattro anni ottanta e cento
E questi mi hanno guardato come se mi occupassi di affari che non mi riguarda no
Dopodiché candidamente c'è stata l'unanimità
Sul fatto che questi quattrini che erano parecchi
Dovevano servire a formare esperti di marketing territoriale
Che una definizione attraverso la quale si sono formati quei quadri
Dei patti territoriali e dei contratti d'area per gli esperimenti di sviluppo locale
Che secondo Nicola Rossi sono elemento non secondario del sistema clientelare di cui parlava prima Zavettieri
E che potrebbero essere oggetto di una riflessione
Preavviso sta finendo potrebbero essere oggetto di una qualche riflessione a proposito
Anche di un sistema di potere
Che si è realizzato nelle regioni del mezzogiorno le quali regioni del Mezzogiorno continentale ricordo per la prima volta nella storia unitaria
Sono tutte governante dalla sinistra
Vorrei fare un ultima considerazione
Più politica
Ieri a Roma c'è stata una manifestazione
Di professionisti che sono
I principali nemici della valorizzazione del capitale umano giovane
Questa manifestazione era contro Bersani
Ed era guidata dall'avvocato De Tilla che se non ricordo male era un nostro compagno
Io sto con Bersani
Nicola Rossi Pietro Ichino
Non mi risulta che siano mai stati socialiste
Ma io sto con Nicola Rossi e Pietro Ichino
Nel senso che la questione socialista
Non è
Una questione identitaria
O di tutela etnica
è una questione divide di cultura politica
Alla quale neanche quando
Il Partito socialista era invita siamo sempre stati fedele
E che oggi
Attraverso percorsi carsici
Riemerge
In alcune posizioni non in tutte
Di quelle che sono presenti nel centrosinistra
E io credo che se questa manifestazione
Deve avere un senso come d'altronde
Gli interventi introduttivi hanno dimostrato essere questo e
Il contributo della cultura politica socialista
Alla politica di governo
Del centrosinistra
Non passa attraverso
Le coppe azione di gruppi dirigenti matassa attraverso la partecipazione al dibattito politico-culturali forse se in questi anni
I compagni che contrariamente a me
Si sono sentiti
La forza e la voglia di continuare la battaglia politica militante
Avessero puntato di meno sull'identità e di più sulle idee qualcosa di meglio
Si sarebbe realizzato un'ultimissima cosa ha visto
E siamo a Napoli in una sede
In cui
Molti anni fa la sinistra napoletana aveva una
Delle sue base
Durante la prima guerra mondiale
A Napoli ci fu una specie di diaspora socialista ante-litteram
I socialisti si divisero fra bloccarlo dei erano quelli che volevano partecipare
A una coalizione coi radicali repubblicani le forze borghese
E i socialisti autonomistica intransigenti identitari
Il capo dei socialisti autonomiste intransigente identitari era Amadeo Bordiga grazie
Carovana
Cesare Marini segreterie della Rosa nel Pugno
Fra più no più fiscale più fresca più fiscale
Ma io io credo che noi dobbiamo esprimere una forte preoccupazione
Perché dopo il due mila e due due mila e tre
Quello che era diventato
Dopo il due mila e due due mila e tre
Quello che era diventato un processo virtuoso
Del Mezzogiorno nel rapporto con il Nord
Si è capovolto di nuovo
Sappiamo che dopo il novantadue
Per la prima volta nella storia d'Italia il Mezzogiorno era cresciuto più del Centro-Nord
Con la dopo il due mila e due due mila tre questo processo si inverte di nuovo
Come ci segnala giustamente la Svimez nella relazione riferita al due mila e cinque
C'è in un certo che stanno a significare come la situazione del Mezzogiorno non solo si è arrestato il processo
Di sviluppo ma incomincia a peggiorare quindi questo deve essere un elemento fermo nelle nostre riflessione le nostre valutazioni
Io credo che sono state importanti incerte
Processi che abbiamo messo in atto nella fase dopo nel governo durante il governo Prodi e D'Alema nella legislatura novantasette mila euro perché sono stati rivisti gli strumenti delle politiche meridionalistiche e qualche risultato ritengo che la più nota
Sia attraverso quello che è stata la nuova impostazione del localismo e quindi la concertazione locale ha seguito anche dall'Inter gli indirizzi delle politiche di coesione europea
E credo che
Probabilmente un errore l'abbiamo commesso che è stato quello di non aver innanzitutto cercato di attuare alcune iniziative che pur non state previste io penso alle zone speciali
Che non è la mia invocate che poi fece la furono parte di una finanziaria non ricordo bene l'anno che prevedevano appunto l'individuazione di zone
Suscettibili di sviluppo
All'interno delle quali si prevedevano
Delle forme di defiscalizzazione o comunque di vantaggio fiscale che però andavano poi definite bello questo questo elemento della politica meridionalistica per la verità l'abbiamo abbandonata in questi anni e probabilmente è stato fatto un errore tra il danno vero l'ha fatto la il governo di centrodestra che in realtà al di là di qualche trasferimento e dei soliti trasferimenti pure per giunta limitate perché basta pensare alla riduzione notevole dei trasferimenti a legge quattro otto otto in realtà per il Mezzogiorno una politica seria non è stata fatta anzi è stata abbandonata lì quella del centrosinistra
In questa situazione quali sono le prospettive occorre un po'quali sono le prospettive
Ma io
Mi sono un po'innamorato dell'idea
Che sento Marta questa possibilità che entro i prossimi anni si faccia
Nel Mediterraneo un area di libero scambio
Tra Europa e Paesi del Nordafrica che guardate
Significa una cosa non di poco conto perché sono interessati a quest'aria di libero scambio parlo di cittadini nuovi che dovrebbe se interessati quello nel Nordafrica e di qualche Paese dei Balcani qualcosa come duecentoquaranta
Milioni di persone quindi un mercato enorme e in questa prospettiva il Mezzogiorno un ruolo dopo l'essenziale
Il ruolo cioè diventare la piattaforma logistica il punto terminale dell'Europa verso il Mediterraneo e noi questa prospettiva non la possiamo non fare nostra e lavorarci seriamente anche perché gli spagnoli giustamente dal loro punto di vista pensano di potersi avvantaggiare e stanno già procedendo a forti investimenti in infrastrutture servizi nell'area meridionale proprio perché pensano che l'Italia alla fine sarà distratta come sempre quindi non provvederà ad attrezzare il Mezzogiorno per questa funzione e quindi loro potranno anche se sono un po'più marginale assolvere alle a questo ruolo di piattaforma logistica noi però su questo piano lavorare e in questo senso debbo dire sono rimasto un po'deluso dalla finanziaria che pur prevedendo come sapete quella che l'automatismo
Dell'utilizzazione della leva fiscale per nuovi investimenti però sul fondo specifico di un Mezzogiorno che diventi piattaforma logistica su cui mi Napoli oltretutto è stata molto attenta perché mi pare che ha fatto circolano padrone prezzo fa un convegno lanciare quest'idea in maniera forte su questo punto io vedo che purtroppo una risposta non c'è e in che cosa deve consistere la risposta io credo che la prima cosa da fare di attrezzare il territorio con le infrastrutture perché le infrastrutture mancano pensare diventare ponte dell'Europa verso il Mediterraneo con l'auto all'Autostrada del Sole
è una
è una cosa ridicola pensarlo solamente all'edicola o pensare che l'attuale sistema aeroportuale o portuale del Mezzogiorno che pure è un sistema notevole perché a molti porti molti ai lo porti però mal funzionante non attrezzati sufficientemente io vedo che difficilmente può assolvere a questo compito
Io penso alle nostre università nel nostro diversità commessi mettono in testa che devono fare formazione verso questo mercato robot che si apre difficilmente se no potranno avere un ruolo all'interno del Mezzogiorno nel futura chi lo pensa queste cose qua certa occorrono grossi finanziamenti che non possono essere certamente
Pensare possono essere come dire serviti da quella che questa impostazione che è stata data della finanziate e l'utilizzazione del DPR anche per fare finanziamenti inni infrastrutture necessario qui un progetto forte nazionale è un progetto forte europeo perché attrezzare un territorio vasto come il Mezzogiorno né cosa semplice però questa è la strada lo stesso problema dei servizi voi sapete chi viene detto giorno sa che cosa sono i servizi e qual è il livello dei servizi
E sa bene che questi servizi così come sono non sono di livello europeo non possono servire all'Europa e che qui allora un discorso a parte ma qui riguarda il discorso anche con le grosse società Trenitalia pensate cosa se cosa sono le linee ferrate del mezzogiorno sono ferme moltissimi anni fa come finanziamenti salvo la tratta Napoli Roma non ancora terminata per giunta dico poi dopo Napoli ce il deserto e allora ecco queste cose mi pare che fanno riproposte riflessi ma qui nasce un problema
Una politica nazionale
Da sola basta o è necessaria una politica nostro del Mezzogiorno delle nostre regioni che cosa facciamo noi meridionale
Io credo che qui c'è molto da discutere
Perché ho l'impressione che dal punto di vista del funzionamento della democrazia del mezzogiorno ci siano molte perplessità Meriggi
Non vanno bene non sono quell'elemento forte di ricambio di cambiamento e di rinnovamento di cui ha bisogno il Mezzogiorno non sono alla guida della rivoluzione meridionale scusatemi questa per una cosa cara Guido dorso ad un liberale
Dell'altro secolo ma ci vuole una rivoluzione liberale una rivoluzione di tipo riformista certo non la rivoluzione
Il tipo più vengono evoluzione riformista con le regioni e la politica quindi che diventa protagonista di questo cambiamento
E allora dobbiamo rimodulare gli incentivi in maniera nuova
Bisogna pensare a come fare sì che l'unico incentivo rimasto serie che la quattro otto otto è rimasto per giunta e senza finanziamenti e quindi questo va ripreso c'è il problema della formazione non so se sapete
Noi per quanto riguarda la formazione il Mezzogiorno sta per avere un primato perché all'interno dell'Unione europea di una roba badate bene venticinque non dell'Unione Europea quindici a venticinque
Della Rocca venticinque per la formazione del Mezzogiorno al per e al penultimo posto e superiamo solo la Grecia quindi siamo per raggiungere il primato poco ci manca che abbiamo l'ultimo poste allora
Qui un discorso si impone è pensabile poter immaginare uno sviluppo se la nostra formazione quella vasta dai nostri giorni coperture sto per chiudere ha riguardato corsi di Barbieri corsi di portatori corso di queste di queste ridicolaggine qua c'è la formazione in funzione di un uso chiamiamolo elettorale clientelare per accontentare l'amico qualche altro che poi farà giura gruppo un certo numero di come dire ditte dei giovani che dovrà essere formate e quindi poi si ferma tutto una rete che renderà non è così che possiamo in magia lo sviluppo e allora ecco qui oppure una prima rivoluzione che dobbiamo fare dobbiamo fare non è la stessa cosa per l'innovazione la ricerca oggi sappiamo che lo sviluppo ha bisogno d'innovazione dice
Sappiamo anche che l'innovazione ricerca per le medie e piccole imprese difficilissimo e noi abbiamo un tessuto di Mary piccolo investe è difficilissimo perché non hanno capitali da investire innovazione ricerca e allora qui deve subire un sistema associativo
Fare cioè dei delle istituzioni che facciano formati faccio l'innovazione ricerca tenendo conto per settori merceologici magari così attraverso un incentivo iniziale pubbliche poi successivamente attraverso un autofinanziamento cioè sono tutte questioni che ci dobbiamo porre seriamente immaginabile un'potersi a bussare alle casse dello Stato
C'è il problema della sicurezza se non risolviamo il problema sicurezza è chiaro M ed immaginabile l'ospite
E sulla sicurezza senza dubbio c'è una carenza storica dice io oltre cento anni di storia dello Stato
E non è riuscita ancora ad assicurare la sicurezza dei cittadini
Però c'è complicità nostra perché chiunque vive nel Mezzogiorno sa che molte volte la delinquenza ma ambisce la delinquenza organizzata i capi lambisce i partiti politici le forze politiche e anche su questo io credo che un forte rinnovamento noi
Dobbiamo promuovere un forte un forte cambiamento dobbiamo ritiene perché la democrazia si lega la sicurezza non possiamo pensare di poter avere democrazia sono abbiamo sicurezza il problema ripeto la democrazia del Mezzogiorno è un problema se ultima cosa
Io mi sono convinto dall'esperienza che ho fatto sapete non sono più giovane sono stato sempre delle istituzioni pubbliche
E quindi ho vissuto un'intera vita si può dire
Nel rapporto con l'istituzione e con i cittadini
Senza dubbio ho terminato
E l'ultima cosa che devo dire
Senza dubbio
Abbiamo un problema che dette le che si è deteriorato degli ultimi anni fortemente il sistema politico partitico si è frantumato è diventato una specie di esplosione di stelle
Piccole tutte piccole piccolissime è questo non solo ma un aiuto un discorso di cambiamento badate bene ma nemmeno aiuta la possibilità che Sini partiti strumenti di rinnovamento della società
E allora su questo una riflessione va fatta dobbiamo forzare sulle nostre identità dobbiamo capire che l'identità storico di cui siamo portatori ognuno di noi è portatore di un'identità storica o politica non la si salta pensando di poter riprodurre il passato nel presente
Ma si salva soprattutto proponendo quei principi che costituiscono poi i valori dell'identità ed allora e questo motivo per cui Giotto che star come
I compagni socialisti presenti sanno
Come la pensa
Sanno che io sono per l'unità socialista e sto lavorando lo facciamo
Sapete anche che per questa mia posizione ho avuto dei conflitti o dei compiti all'interno del mio partito conflitti anche aspri per carità non intendo rinunciare a questi temi però
Però
La mia visione è che l'unità socialista non può essere fine a se stessi
L'unità socialista non può essere lo strumento di costruzione di un Partito Socialista Nuovo che posta minimamente immaginare di poter vivere in solitudine non è possibile
Io vedo l'unità socialista come possibilità di unificare la diaspora socialista
C'è però una volta fatta questa operazione partecipi al discorso più ampio della ricomposizione della sinistra che oggi si chiama Partito Democratico Barack io so anche le obiezioni che mi si fanno più niente ma sei sicuro che si farà il partito democratico
Io non lo so se si farà io penso che sia una cosa utile il Partito Democratico utile per la democrazia italiana utile per la democrazia del Mezzogiorno noi socialisti non possiamo essere insensibile ad un processo che riteniamo utile per la democrazia italiana
E qualora qualora non si dovesse fare questo primo democratico partecipare al disegno significa che sulle ceneri di quello che non si farà nascerà comunque un raggruppamento riformista e noi dobbiamo essere per questa linea grazie
Professore Lo Cicero può onorevole Fava
Grazie
Grazie grazie presidente
Cercherò di essere molto rapido come sia richiesto di tra e cercherò di essere approfittando della rapidità come un alibi
Essere anche molto provocatorio quando pure rapido è autorizzato a fare affermazioni tranciante a essere più realista del re del resto io sono come tu stesso viene presentato l'editorialista di un giornale osservò
E quindi non faccio nient'altro che Girardi le mie osservazioni come una provocazione per capire dove è possibile andare che cosa è possibile fare qui ed ora nel Mezzogiorno
Dove ci troviamo punto numero uno la stazione di partenza ci troviamo all'indomani di un'elezione
Nella quale è uscito vittorioso lo schieramento di centrosinistra noi meridionali siamo convinti di avere un credito elettorale verso il centrosinistra perché nel Mezzogiorno il centrosinistra ha vinto
Nel centro nord il centrosinistra non ha io ho la sensazione l'ho già detto altre volte l'ho scritto sul mio giornale ma vorrei partire da questo punto io la tentazione che ci troviamo però in uno strano ingorgo
Perché noi abbiamo un credito elettorale verso questo governo e questo governo si sente in debito verso i ceti forti dalla Pianura Padana
è straordinario che nella pre nella conferenza stampa di presentazione della Finanziaria il documento più importante di politica economica di questo Paese
Il Presidente del Consiglio sia stato presente per quattro minuti e per cinquantadue minuti abbiano parlato e due ministri ed è altrettanto tra Ilario che il giorno a due giorni dopo il Presidente del Consiglio abbia ripresentato nel Circolo della Stampa di Milano la legge finanziaria io non capisco per quale motivo il governo di centrosinistra debba venire questo complesso di inferiorità verso la città divisa
Seconda osservazione provocatoria siccome come diceva Totò per andare dove voglio andare da dove devo andare
Io debbo anche capire Da dove sto partendo cioè io sono d'accordissimo con mio amico Covatta e con l'onorevole Marini che hanno raccontato la storia da cui veniamo ma noi oggi dove ci troviamo nel Mezzogiorno
Allora è molto facile capirlo balzava per tre numeri nel Mezzogiorno blindare il trentasei per cento della popolazione italiana purtroppo nel Mezzogiorno c'è anche il settanta per cento delle famiglie povere Italia
La storia che farglielo avere in Italia sono uno su dieci l'undici per cento va benissimo ma il pollo di Trilussa perché su due milioni e seicento mila famiglie povere un milione otto sta a sud di Roma nel Mezzogiorno
Qui c'è un terzo della popolazione e il settanta per cento delle famiglie povere e invece nella pianura padana c'è quarantacinque per cento degli italiani e il venti per cento delle famiglie povere qui ci sono i poveri dell'Italia
Punto questo è il punto da cui noi partiamo
Che vuol dire vuol dire che noi non possiamo fare due cose uno certamente non possiamo fare i leghisti
Perché il leghismo e una politica dei diritti chiesta bene si può isolare dagli altri chi è debole ed è povero ha bisogno degli altri quindi non non possiamo fare i leghisti
Ma noi come dice anche il mio amico Nicola Rossi che il senatore Covatta ha citato non possiamo nemmeno fare lo sviluppo locale
Perché questa è una cosa che ve li diamo sanno bene senza denari non si canta nemesi
E Sentai salti ai poveri non è vero che i poveri da soli possono con quei soldi fare qualcosa
I pareri crescono grazie a due cose alla cooperazione con chi li aiuta e noi quindi siamo quelli che abbiamo più bisogno di una politica nazionale perché abbiamo bisogno della cooperazione col centro nord e poveri crescono quando riescono a diventare forti noi abbiamo bisogno di diventare forti per questo da noi non va bene il leghismo non va bene lo sviluppo locale
E non va bene gente ritmo perché il clientelismo ti lascia debole anzi ti fa diventare ancora più debole ma siamo drogati di clientelismo quindi abbiamo bisogno di una politica che funzioni chi vuol dire una politica che funzioni e qua abbiamo un problema serio
Abbiamo davanti alla finanziaria leggo le parole anzi le tabelle perché i banchieri centrali parlarono e tabelle leggo le tabelle presentate dal governatore della Banca d'Italia al Parlamento nel suo commento alla finanziaria
La Finanziaria si compone delle seguenti quattro cifre ventidue miliardi di maggiori entrate cinque miliardi e tre di minori entrate cioè imposte che invece vengono ridotte sedici punto sei miliardi quindi sono la nuova pressione fiscale della finanziaria
Questa nuova pressione fiscale però siccome la manovra finisce a trentaquattro si combina coniglio undici miliardi e mezzo di euro di minori svizzere
Una delle spese più tagliate la sanità ha giustamente per certi versi e con quattordici miliardi invece di maggiori spinse
Queste quattordici miliardi di maggiori spese sono per poco meno già scusate sono per circa nove miliardi e mezzo maggiori spese correnti e qua Lulic anche forte ci potrebbe interessare come meridionali
E la maggiore spesa per prestazioni sociali disoccupazione malattia maternità ma sono solo quattrocento milioni non vi ho citato diciamo e invece c'abbiamo la partenza in conto capitale per quattro milioni utili purtroppo dice il governatore Mario Draghi
Una delle coperture di questa finanziaria è il discusso trasferimento del TFR allora alle imprese dice il governatore Draghi se l'Europa non ce lo passano anche perché quelle un credito dei lavoratori quindi è difficile immaginare che un debito delle imprese verso i lavoratori sia un'entrata dello Stato se lo voto sarebbe un esproprio al proprietario l'un esproprio proletario a questo punto diciamo se viene meno quel cinque miliardi e rotti
La vera spesa che sta in discussione quella in conto capitale
E senta in discussione la spesa in conto capitale signori e l'unica cosa che ci interessa perché visto che nel Mezzogiorno l'unica cosa che ci interessa sono la creazione di nuove infrastrutture ma siamo i soggetti più a rischio della finanziaria
Che cosa deduco da questo arrivo al quinto punto e poi ho concluso deduco da questo che noi onestamente questa grande tensione sulla battaglia della finanziaria non ce la possiamo permettere noi voglio dire quelli nati a sud di Roma
Noi praticamente non ci guadagnano e non ci perdiamo con questa Finanziaria se non sul piano morale sul piano morale che vuol dire può dire che ci guadagneremmo da una finanziaria che riaccreditare il nostro Paese nella scena internazionale
E allora abbiate pazienza se il nostro consenso immediato e condizionato a questo recupero di credibilità noi dobbiamo stare dalla parte di un mio collega del professor Giavazzi
Basta dai sedici miliardi di nuove tasse per ritornare in Europa non si capisce perché fare questa ambaradan sulle minori Spencer e maggiori specie che in effetti si risolve per una partita di giro che dalle parti nostre gira poco gira quasi tutta dall'altro lato del Paese
E quindi su questo bisogna essere chiari si può appoggiare una manovra di ripulitura della finanza pubblica e si deve appoggiare a mio giudizio perché questo Paese deve ritrovare la sua credibilità internazionale
Ma ne dobbiamo sapere perfettamente che dalla finanziaria non ci guadagna e non ci perdiamo ci guadagniamo la faccia ma francamente perché povero e guadagna difficile da apprezzare
Veniamo quindi all'ultima cosa che dobbiamo chiedere nuovi a questa maggioranza di sinistra con la quale siamo in credito e con la quale se il fidatissimo una mano sulla Finanziaria saremmo due volte in credito rispettare balzando in credito alle elezioni è in credito nello scontro politico sulla Finanziaria
Per noi dobbiamo dire di mette in piedi qualcosa che aiuti nel rapporto tra nord e sud questa parte povera del Paese accrescere
Come può finanziare questo come può funzionare scusate questo qualcosa a furia di parlare di soldi guidato da un lato sul set poi si può finanziare
Parità che non abbiamo tanto bisogno di finanziare questa cosa perché come scritto abbastanza bene nell'altra faccia a faccia come dire intellettuale della finanziaria
La pace intellettuale della Finanziaria la relazione previsionale e programmatica che viene depositata in Parlamento lo sanno tutti i parlamentari presenti insieme alla Finanziaria
Ora per qua è stato un posto di Diego il professor Padoa Schioppa che che in una teen apprezzare prego programmatica di quarantasei pagine ha scritto quattro pagine di commento I numeri del mezzogiorno e mezza pagina di proposte per il Mezzogiorno
Ora quell'insieme un po'poco francamente per un governo che dice che il Mezzogiorno è al centro dell'attenzione a forte diciamo interpretando bene quella mezza pagina di proposte se ne può tirare fuori qualcosa
Che cosa si può tirare fuori da quella mezza pagina di proposte che è vero che la nostra ultima scommessa e la quarta e ultima stagione di politiche di coesione europea
Qua stanno per arrivare tra soldi nazionale soldi europei centoventi centotrenta miliardi di euro in sette anni e che devono essere spesi in sette anni perché l'ultima volta che si gioca questa lotteria poi è finito il film quindi bisogna essere molto attenti a come si spendono questi soldi come si può fare per migliorare la qualità della spesa quello che chiedeva anche il senatore Covatta bisogna secondo me giocare bene in uno schema a triangolo
Il ministero delle politiche di sviluppo vede individuare un vero e proprio con un po'di attenzione verso il Mezzogiorno
Francamente sono molto amico di dell'onorevole D'Antoni che mi è molto simpatico e conosco dai tempi in cui si occupava del sindacato cattolico della CISL
Ho stima di pubblico perché diciamo un salto un bravo amministratore delle regioni meridionali in particolare amministrato molto bene la Basilicata
Ma pensare che questa storia del corno di attenzione del Mezzogiorno si risolve con un viceministro e un volenteroso sottosegretario non funziona c'è bisogno di qualche cosa che sia un riferimento vero rispetto all'azione del governo
Da questo punto di vista l'idea di portare nel ministero delle attività produttive che un ministero dispensa un'unità di intelligenza strategica come il dipartimento per le politiche di sviluppo quello che prima stava al ministero del Tesoro non è un'idea brillante
Perché a questo punto non si sta più nel cuore dello Stato e il ministero del tesoro nazista a valle delle decisioni dispensa e per giunta alla presidenza del CIPE ed è legato un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio si sta lontani dal posto dove si decide
Compito dovrebbe lavorare e in che modo il dipartimento per le politiche di sviluppo dovrebbe lavorare con questo organismo di cui il presidente Bassolino parla molto ma io non ho ancora capito se è nato e come funziona
Il
Comitato dei presidenti delle regioni meridionali
A mio giudizio questa è un'idea intelligente perché le regioni del Mezzogiorno sono troppe e troppo piccole per occuparsi in maniera intelligente di una cosa che vale più di uno Stato ventidue milioni di persone che abitano nel Mezzogiorno tre volte l'Olanda
Troppe e troppo piccole le regioni meridionali per fare questo
Giusta l'idea di Bassolino di fare il Comitato delle Regioni ma un comitato senza un'organizzazione e niente è un simpatico gruppo di persone che si vedono e discutono del futuro
Quindi abbiamo bisogno che questo Comitato delle regioni militari si articola in una vera e propria struttura capace di interfacciarsi con ministero attraverso un dipartimento delle politiche di sviluppo riportato alla funzione di coordinamento delle politiche per tutto il Mezzogiorno
Che era terza gamba di questo tavolo
E in quella mezza pagina di Tommaso Padoa Schioppa testi tu una lista che è intelligente dell'ultima cosa che dico c'è scritto che vuole riformare Sviluppo Italia eccellente idea Dido anche una piccola suggerimento
Che cosa dovrebbe fare Tommaso Padoa Schioppa di Sviluppo Italia
Prendere quelle cento centocinquanta società varie diverse che si occupano di sviluppo locale sviluppi Dario dalla campagna di Luppi Val de la Puglia incubatore delle Molise incubatore del Salento tutto questa simpatica roba che diciamo vale appunto circa cento centottanta società a avrebbe dare alle regioni nel Mezzogiorno cito le regioni le Regioni governano l'economia locale si prendessero questa roba
Quello che rimane di Sviluppo Italia si vuole dividere in due perché da una parte ci sono delle cose che riguardano un'attività di affari
Nel senso buono del termine ci sono società che si occupano di creare una rete telematica in Italia ci sono società che si occupano di valorizzare le aree turistiche tutto questo come si dice normalmente della di una parte della quella parte della RAI che fa la televisione commerciale
Tutto questo è commerciale si può vendere ai privati se lo comprano anche perché dentro c'è materia per fare affari quindi è come la televisione commerciale si vuol vendere ai privati quella parte della RAI che ho sentito dire si potrebbe avviare verso questo destino
Che c'è poi dentro Sviluppo Italia c'è una piccola parte che si occupa di credito per i deboli di supporto alle regioni di creazione di opportunità per lo sviluppo locale
Quella parte della in italiano sì che avrebbe una piccola banca di sviluppo bisogna prendere questa piccola parte bisogna fare una di cooperazione chirurgica spostarla da Roma
Bisogna portare questa roba nel Mezzogiorno
Farla diventare una banca di sviluppo del Mezzogiorno
Che sul modello della World Bank che lei le condizioni a supporto di quella integrazione del Mezzogiorno nell'economia del Mediterraneo nel rapporto con i paesi della sponda nord dell'Africa
E per quanto mi riguarda in un rapporto un po'più stretto voli da poco i Paesi balcanici che secondo me sono quelli dove lo sviluppo ci sarà prima perché la guerra non disturba il processo di sviluppo
Io credo che queste tre gambe potrebbero aiutare il Mezzogiorno e poi dovrebbero essere un accordo non di breve periodo sulla Finanziaria
Ma un accordo di lungo periodo tra gli elettori di sinistra del mezzogiorno e un governo che verso quegli elettori continua Davide un debito elettorale grazie
Grazie al professor
Conoscevamo corre libero menzionato che nell'ordine
La presenza dei due autorevoli esponenti del Governo il sottosegretario alla presidenza del ministro Gentiloni e del segretario generale del maggiore partito della maggioranza lo abbia reso ancora più provocatore
Oppure grazie la parola all'onorevole farla anche in rappresentanza del Partito dei repubblicani europee poi andremo entro i termini che ci siamo proposte verso le conclusioni
L'interventi conclusivi sono altri l'onorevole Richi levi onorevole Gentiloni Del Piero Fassino
Grazie grazie per l'invito
Luciana Sbarbati oggi avevamo la direzione nazionale prepariamo i nostri lavori per il congresso
Un congresso ovviamente così colpi di considerazioni
In questo momento in cui si parla di partito democratico
Noi nella nostra piccola casa piccola probabilmente sotto il profilo dei numeri ma credo invece molto grande sotto quello dei valori ovviamente stiamo a guardare attendiamo e mi vien subito da dire che condivido quanto diceva senatore Marini quando ha affermato sul punto che il partito democratico è un bene per il nostro Paese io attendo e spero che possa esserlo davvero nel senso che possa essere effettivamente un partito democratico che raccolga e i
Comprenda tutte le varie anni nelle varie forze della sinistra storica del nostro Paese
E non sia e non diventi un accordo tra due partiti che è cosa ben diversa e ti democratico avrebbe boh ben poco
Per quanto attiene ovviamente essendo stato invitato all'ultimo momento al tema specifico della vostra serata è evidente che non ho potuto preparare una relazione peraltro i tempi così esigui non mi consentirebbero neanche di illustrarla adeguatamente
Però io penso anche che da meridionale non ho bisogno di studiare non c'è la necessità di essere meridionalista basta essere un uomo del Sud per comprendere pur per poter fare una qualche piccola osservazione una qualche piccola considerazione vedete brevemente io non ho mai amato quel napoletano
Come me
Che ama piangersi addosso
Io potrei dire in questo momento che percorrendo l'autostrada da Roma a Napoli volgendo lo sguardo a destra e a sinistra noi possiamo notare una serie di cattedrali nel deserto di aziende di imprenditori che sono venuti nei felici anni del dopoguerra nella nostra terra ad impiantare le proprie aziende in questo territorio per godere dei benefici che in quegli anni venivano elargiti a questi signori e che sistemavano le loro vecchie macchine che arrivano nelle aziende del Nord lady pulivano un pochino prendevano il danaro e dopo due anni andavano via
Io potrei aggiungere che oggi viviamo in Italia onorevole Fassino
Un degrado così
Preoccupante se si considera che fasce della popolazione si si volge e oppone resistenza alle forze dell'ordine nell'esercizio per loro potere di controllo del territorio la qualcosa lascia intendere evidentemente che queste fasce più emarginate
Non si riconoscono più nello Stato ma preferiscono affidare il proprio destino ha forse alternative allo Stato questo è estremamente preoccupante allora quando si parla di Mezzogiorno quando si parla di favorire la crescita del Mezzogiorno si commette un errore
Ancora una volta storico cioè non si comprende che non significa favorire il Mezzogiorno favorire questa parte del paese perché favorire questa parte del Paese significa favorire il Paese
Perché fino a quando il nostro Paese sarà organizzato in maniera dualistica con due grandi macroregioni
Nord e sud dove c'è una diversificazione dell'economia tra l'una e l'altra macroregione io credo che non crescerà mai l'Italia e allora
Vado subito al sordo e alla ricetta manca la ricerca e l'innovazione condivido il senatore Marini
Noi non abbiamo e di questo ne dobbiamo prendere atto una classe imprenditoriale preparata
Noi non abbiamo una classe operaia qualificata e allora noi dobbiamo il governo lo Stato centrale deve preoccuparsi di offrire opportunità di ricerca e opportunità di qualificazione professionale
E realizzato l'elemento umano abbiamo un territorio io per la verità nono disprezzato l'orientamento per Rusconi hanno di favorire le grandi opere
Per modernizzare il nostro Paese con infrastrutture perché è impensabile avere un Paese moderno con le attuali strutture in particolare nel Meridione d'Italia
E poi bisogna che noi ci si renda conto che l'impresa la piccola e media impresa
La nostra terra ed e anche in un certo senso ricca di piccole e medie imprese molto piccole quasi familiare bisogna rendersi conto che bisogna che la classe imprenditoriale si renda conto che la piccola e media impresa italiana
Non è più competitiva con la piccola e media impresa europea basti pensare che per l'Europa piccola e media impresa significa impresa che abbia dai duecentocinquanta ai cinquecento dipendenti per noi in Italia piccola e media impresa significa impresa familiare con
Pochi dipendenti cinque dieci quindici venti dipendenti e allora occorre che costoro si rendano conto che la unica strada e il percorso consortile io ricordo che da giovane giovane no insomma già avvocato di questa terra ricordo che c'era una gara di appalto in un comune dove per la costruzione di un tribunale mi riferisco al tribunale di Torre Annunziata dove tutte le imprese locali non vi potevano partecipare perché nessuna di essa pipa
Aveva è vero il capitale
Depositato tale da poter consentire l'accesso alla banda di casa io ricordo che mi attribuisco questo merito
In quegli anni fu uno dei primi studi professionali che inventò le atti cioè il consorzio impresa e allora noi ci dobbiamo rendere conto che per accedere la classe imprenditoriale meridionale per accedere ai crediti bancari
Deve necessariamente offrire maggiori garanzie per offrire maggiori garanzie deve necessariamente con socialisti e quindi il modello consortile è la chiave di svolta per l'eventuale ripresa della nostra terra al governo io non parlo della finanziaria
Io dico soltanto che la distribuzione della ricchezza
Deve essere rapportata alla esigenza
Di ciascuna parte del territorio se io nel mio corpo o una parte malata io tecnico tutte le mie attenzioni
A quella parte malata perché essa guarisca e al pari di tutte le altre parti del corpo possa consentirmi di camminare e di andare avanti
Questo non significa interventi straordinari io rabbrividisco quando sento parlare ad interventi straordinari ed ha previsto quando ricordo in aula le reazioni violenti prepotenti cattive della Lega Nord quando si è parlato di interventi straordinari a favore del Sud qui si parla di interventi ordinarie mi pare che qualche sul qualche lustro relatore prima di me l'abbia già scritto non vi è la necessità interventi straordinari occorre che lo Stato centrale si renda conto che questa parte del Paese per poter crescere deve necessariamente aderire più infrastrutture
Più assistenza ma non cultura Sensi allestita attenzione non si confonda garantire i diritti civili fondamentali dell'individuo
Anche perché in questo momento facciamo il decreto sulla concorrenza ma signori miei
Come diceva Mazzini perdonatemi prendo questa frase noi repubblicani scaviamo sempre tra le carte mazziniane era è una grande menzogna la libertà di concorrenza per chi non ha nulla da spendere
E io credo che in questo momento
In questi anni dopo il decremento e l'arresto del della nostra terra meridionale io credo che noi davvero non abbiamo nulla da spendere
E credo quindi che anche per noi la concorrenza la libera concorrenza e la libertà di concorrenza è una grande menzogna grazie
Grazie onorevole Falanga
Stato microfono l'onorevole Richi levi sottosegretario la Presidenza del Consiglio
Grazie
Grazie per l'invito
Però più che un ringraziamento vorrei che fosse un riconoscimento
Con Bobo Craxi con Saverio Zavettieri con incenso Miliotto abbiamo percorsa da altri
I giorni le settimane i mesi che ci hanno portato alle ultime elezioni
Vi è stato un risultato importante per il centro sinistra
Per l'Ulivo per l'Unione un po'meno per il vostro partito
La prima cosa a portarlo non riconosce
Euro che unisce è un riconoscimento per la scelta che avete fatto
Per la dignità politica con la quale avete condotto il vostro partito lungo una strada non facile che non è facile neppure adesso per cui davvero è in termini personali ma anche a nome di sia di coloro che mi sento di rappresentare euro riconoscimento vero a voi che
Guarda ha il non molto e non molto lungo percorso che abbiamo fatto insieme
E a quello invece molto più lungo che vogliamo fare insieme dolore
Questa prospettiva la strada che ci si apre ancora insieme chiaramente quella
Del partito democratico
Una strada che non può essere ragionevolmente percorsa nel nostro paese conoscendo la storia del nostro Paese
Se venisse a mancare
Una componente come quella socialista
Perché sarebbe una prospettiva monca
Per cui io
Conto davvero che ci sia
La vostra famiglia tutta intera tutta insieme ed unità
Ma non è solo un appello ai buoni sentimenti ma è una ragione politica più profonda
Siamo in una fase della storia che richiede di essere governata
Che richiede di essere governata in Italia in Europa e nel Mezzogiorno
Perché se non si riavvia una fase importante di crescita e di sviluppo
L'Europa che non cresce abbastanza l'Italia che cresce meno dell'Europa il Mezzogiorno che cresce meno dell'Italia non avranno futuro
Ebbene questo non potrà avvenire se non ci sarà una forte guida una forte guida politica
Peraltro guardate basta andare in giro ad ascoltare persino coloro che sono più critici nei confronti in questi giorni del governo come gli imprenditori andati da oggi in una la tela di imprenditori troverete un'atmosfera molto diverso da quello di qualche anno fa
Oggi possono essere critici nei confronti del governo
Ma lo sono in modo diverso
Perché sanno che hanno comunque e chiedono una guida politica e allora questa è la differenza vera oggi rispetto ad allora sensu una guida politica lo sviluppo non avviene e lo sviluppo non avviene se non siamo in grado di governarlo nelle sue dimensioni
Complesse
Che sono
Dimensioni economiche che sono dimensioni sociali che sono dimensioni politiche che se loro dimensione ambientali se non teniamo insieme queste componenti tutti insieme lo sviluppo non potrà avvenire non potrà avvenire
In nessuna parte d'Italia ma qui più che altrove guardate venire qui passare attraverso una piazza che è il simbolo di una capitale straordinaria che tutta l'Europa invidia potrebbe invidiare e venire lasciatemelo dire con estrema franchezza in una sede straordinaria come questa e dovere passare attraverso un ascensore che chiede una Moretta di dieci centesimi di euro per salire è una cosa che non fa onore a questa grande circa e che ci pone di fronte ai problemi veri dello sviluppo queste sono strozzatura che bisogna evitare perché con queste strozzature qui non verranno Investimenti e non verrà sviluppo
E non immaginiamo non pensiamo
Che stia per arrivare qui piovuta dal cielo
La grande Vanna
Dei flussi del commercio internazionale senza che noi si faccia nulla
Che possano arrivare così come un regalo che arriva dal cielo c'è la concorrenza della Spagna c'è la concorrenza della Francia tra un poco ci sarà la concorrenza della Grecia noi si sta facendo tanto
E abbiamo ottenuto successi credo importanti in tre mesi di governo per ricollocare all'Italia nel mezzo
Della storia politica europea ed internazionale e Bobo Craxi che in una delle prigioni centrali per il governo
Della politica internazionale dell'Italia ha toccato ed è stato protagonista ha toccato con mano ed è stato proprio corista di questa ricollocazione
Ma è una ricca locazione che dobbiamo continuare a guadagnarci giorno dopo giorno e se non parte di qui insieme uno sforzo comune per ottenere questo attenti che questa grande corrente che a corrente che viene dall'Est dall'Asia ed è una corrente che avviene
Come ricordava anche Lo Cicero anche dall'Europa dai fondi europei è una corrente che rischiamo dite
Due soli
Appunti ed osservazioni
Sulla pressione fiscale
Attenti
A non confondere per pressione fiscale e per nuove tasse
Quelli che sono i recuperi dell'evasione
Il recupero dell'evasione noi non possiamo considerarla come una nuova tassa
Un recupero di una più equa distribuzione del carico fiscale
Così come
Sul TFR attenti a non mettere sul medesimo piano TFR da un lato e cuneo fiscale dall'altro potranno anche valere
Sei miliardi di euro ciascuno ma il cuneo fiscale sono
Flussi finanziari che entrano immediatamente nel conto economico delle aziende
Il TFR costa al massimo
Il differenziale
Sul fronte del credito tra ciò che costa al Tfr e ciò che costa al credito bancario per cui se va bene sono trecentocinquanta milioni di euro con Simona ventesima parte
Del Tfr per cui attenti a fare bene i conti
Ma
Lasciatemi
Ritornare brevemente solo sulla politica perché credo che sui temi delle riformismo
E della politica del governo più in generale forse Paolo Gentiloni che con il disegno di legge sulle televisioni ha dato il segno di che cosa possa essere una politica riformista che apre e riapre il mercato
Piero Fassino che non più tardi di questa mattina adatto
Un'intervista importante per illustrare ciò che può essere una politica meridionalista intelligente vorranno intervenire lasciatemi
Chiudere sul punto da cui sono partito da quello che più mi stava a cuore venendo qui
Io vorrei davvero
Con voi
I socialisti con voi socialisti
Riprendessimo con buona lena
Il percorso
Della collaborazione piena della politica il partito democratico la prospettiva che sta davanti a noi dobbiamo trovare le forme per coniugare l'apertura alla partecipazione dei cittadini che abbiamo visto al mondo delle primarie dobbiamo trovare nella forma di coniugare la partecipazione dei partiti più grandi con quella delle forze minori dobbiamo trovare non dimentichiamocelo
La volontà sempre di coniugare
Ciò che il Partito Democratico che sarà il partito democratico con la partecipazione delle altre forze che sono dentro l'Unione
Perché il partito democratico non può essere da solo il protagonista di quel riformismo che ci serve per governare
La nostra politica
Per cui ripeto d'essere qui oggi essi prima di ogni altra cosa un ringraziamento è un riconoscimento per quello che voi avete fatto e per quello che sono certo insieme
Grazie all'onorevole
Adesso ministro Gentiloni ci avviamo verso le conclusioni ecco ministro si possono
Sì grazie
Grazie vi ringrazio ringrazio Bobo Craxi Zavettieri tutti voi dell'invito che è un'occasione di
Testimoniare
L'interesse innanzitutto per una tradizione politico-culturale
La tradizione socialista in generale direi particolare la vostra tradizione
Che forse con con più coerenza con più nettezza esprime a mio parere
Quella che è stata una funzione importantissima
In questi decenni
E cioè la funzione della tradizione socialista di far fare di costringere in qualche modo la sinistra a fare i conti con la modernità
Con le sfide con le difficoltà della modernità nel Paese
E anche mi fa piacere perché questa sala perché la vostra realtà
Che io conosco ma anche questa sala l'incontro di stasera parla di una politica che si organizza del territorio
Che si radica nel territorio
Che è fatta di amministratori locali di di circoli di iniziativa
E in fondo sono due elementi dei quali noi abbiamo bisogno e avremo bisogno per la politica dei prossimi anni
Una sinistra un centrosinistra che si misura con la modernità
E che si organizza nel territorio
Che cioè tiene insieme
Innovazione capacità di cambiare di aprirsi al futuro
Con dei dei piedi ancorati in delle radici
Che poi sono il modo in cui storicamente si sono organizzati da noi i partiti democratici
Io non sono un esperto di politiche meridionali
Mi occupo di comunicazioni come sapete
Stanze a giudicare
Da quanto ha sostenuto il l'ex presidente del Consiglio
Con una frase veramente da statista sarei un esperto di banditismo
In effetti c'era un nesso storico tra questione meridionale
E banditismo quindici medico dedicare
Ad approfondire
Banditismo che poi sarebbe
Proporre una riforma il cui obiettivo eletti
Moltiplicare l'offerta televisiva aprire il mercato
Preparare la televisione del futuro
Sapendo come credo tutti noi sappiamo che l'esperienza di questi venti trent'anni o cinquanta per chi è più grande
Che ogni volta che la televisione in Italia ha moltiplicato la sofferta
Ogni volta che sono cresciuti i canali della RAI quando c'era il monopolio ogni volta che sono arrivate le televisioni locali e poi le televisioni commerciali nazionali e poi il satellite ogni volta che aumentarla l'offerta in fondo almeno nella prima fase c'è stata una crescita di qualità
E di pluralismo
Poi naturalmente le fasi si assestano e c'è bisogno che il mercato si apra ulteriormente noi siamo esattamente in questa fase grazie al cambiamento anche tecnologico quindi una riforma che ha poi alla fine come grandi obiettivi obiettivi
Costituzionalmente rilevanti
La cultura la qualità dell'informazione l'articolo ventuno il pluralismo
Altro che banditismo
Ma tornando al tema di oggi io
Da non da non esperto credo che un messaggio sia uscito dalla discussione da stasera di stasera penso che noi lo dobbiamo sottolinea
La necessità che si viva la questione delle politiche per il Mezzogiorno
Sempre più più come una opportunità che soltanto come un problema come una difficoltà per il Paese
Perché certamente ci sono chiarissimi tutti i dati della differenza economica sociale
La ricordava prima con con due cifre folgoranti Massimo Lo Cicero
E tuttavia credo che ci sia altrettanto chiaro
Che uscire dal problema
Gravissimo che all'Italia degli ultimi dieci anni che è un problema di assenza di crescita
Di un'economia che non riesce a riprendere non dico il ritmo della crescita cinese o indiana ma il ritmo della crescita europea e soprattutto negli ultimi cinque anni avuto un tasso di crescita
Meno della metà di quello della crescita europea la soluzione di questo problema e nel Mezzogiorno dal punto di vista relativo perché è chiaro che noi qui potremmo avere quei tassi di crescita
Così consistenti da trainare davvero una ripresa della crescita del Paese è difficile che ce li abbiamo nelle zone già molto avanzate che sono tra le zone più avanzate d'Europa e che inevitabilmente avranno i tassi di crescita della barriera o di altre o di altre zone
Sature dello sviluppo
Proprio qui dove c'è più spazio più margine di sviluppo c'è si svolsi gioca una delle carte fondamentali di questi anni della nuova legislatura del centrosinistra la sfida di una crescita che riprende
E riprende attorno a che cosa naturalmente attorno ai talenti
Del Mezzogiorno che in buona parte sono anche talenti d'Italia se ne è parlato qui la cultura il turismo ne parlava all'inizio Covatta
Riprende attorno a quel mix di tra logistica e politiche di scambi commerciali
Che anche
Tutto sommato senza farsi illusioni ma i i i successi del posizionamento nuovo della nostra politica estera possono aiutarci a sviluppare c'è un nesso tra il fatto che questo Paese grazie all'azione di questo governo
Riprende una funzione più rilevante nella politica estera e la possibilità che questo contribuisca
Dal anche ad aiutare la crescita economica
C'è lo sappiamo tutti i paesi con cui buona parte dei Paesi con cui oggi ci si misura nelle aree di crisi sono Paesi di cui l'Italia è il primo partner commerciale
L'aria il il Mediterraneo
Del Nord di cui parlava prima Covatta è una prospettiva di politica estera ed è una prospettiva di economia
Noi da troppo tempo credo abbiamo dimenticato commesso che per le potenze europee è sempre stato nella tradizione tra la Cotica la politica estera e gli scambi economici la crescita economica lo sviluppo di aree economiche
Una cosa che i francesi gli inglesi avevano mai dimenticato
E che i tedeschi hanno riscoperto negli ultimi decente
E naturalmente crescita vuol dire in particolare nel Mezzogiorno anche innovazione
Qualcosa che ha a che fare anche con il mio lavoro nel governo
Penso ad esempio al lavoro che stiamo facendo con con un collega napoletano Gigi Nicolais
Sia sulla diffusione della banda larga
Che sull'innovazione nella pubblica amministrazione
Penso alla valorizzazione dei punti che comunque ci sono di eccellenza sul terreno dell'innovazione arrivando qui come spesso capita nella nelle battute chieste dalle televisioni una delle domande quale sarà il futuro del centro RAI di Napoli non è una domanda corporativa il centro RAI di Napoli è una risorsa straordinaria fondamentale ha inventato un genere televisivo
La la fiction di lunga serialità che c'ha un indotto centinaia di attori doppiatori l'organizzatore organizzatori dei sette è una realtà industriale ormai che però deve sempre fare i conti con le ristrettezze mancate scelte fino in fondo perché poi non lo si vuole valorizzare fino in fondo quindi naturalmente a sprazzi puntare sui talenti
Puntare anche sul nesso con la politica di scambio nella nostra collocazione geografica puntare sull'innovazione
E non sono naturalmente anche puntare a colmare i ritardi che abbiamo nelle infrastrutture e la presenza dello Stato le grandi questioni irrisolte del Mezzogiorno
Anche le infrastrutture guardate si sono fatte tante chiacchiere di sulle infrastrutture negli ultimi cinque anni come mai nella storia della repubblica
Siamo partiti da quella lavagna
A Porta a Porta in cui il candidato premier Berlusconi disegnava con un pennarello i tratti delle infrastrutture che si sarebbero fatte e siamo arrivati due mesi fa a scoprire in una riunione del CIPE che i due terzi delle grandi opere erano state varate senza una copertura finanziaria
Grandi Opere di carta
E il governo sta cercando di rimettere in fila
Questi progetti come una priorità certa metta chiarissima per quelli che riguardano le regioni meridionale
E naturalmente
Molto dipende quando parliamo di futuro di riforme di mezzogiorno anche da noi
Dipende da una riforma della politica
Lo diceva Zavettieri nella sua introduzione da una politica nuova
Penso che sia una delle sfide del Governo Prodi certo in primo luogo e la legge elettorale
Un impegno
A modificarla credo che noi non ce lo possiamo dimenticare non ricordare
è evidente che da all'inizio delle legislature complicato cambiare le leggi elettorali ma deve essere una nostra priorità un impegno lo abbiamo preso con gli elettori nella scorsa campagna elettorale non possiamo dimenticarselo nel corso della legislatura
Il rapporto tra politica e televisione anche quella una forma
Di rinnovamento della politica se riuscissimo a consegnare al Paese una straordinaria riforma
E ci lavoriamo già nelle prossime settimane di rendere un po'più autonomo il rapporto tra la politica e la televisione pubblica pensate che riforma piccola ma straordinaria sarebbe e poi la riforma della politica è anche il tentativo di far nascere una grande forza nell'ambito del centrosinistra
Il progetto di cui oggi parliamo
E che chiamiamo Partito Democratico
Un progetto che può contribuire anche in fondo alla riforma del sistema politico
Almeno per due ragioni
A mio avviso primo perché io credo che la la creazione di una grande forza nell'ambito del centrosinistra è in realtà l'unico strumento vero attraverso il quale noi riusciamo a a incidere a costruire un magnete per lo sgretolamento delle forze di centrodestra
Noi abbiamo cercato spesso negli ultimi dieci anni soluzioni diverse costruzione di piccole forze di consanguinei che cercavano di attirare dissidenti di elettori moderati del centrodestra soluzioni di questo genere tutte nobili tutte utili ma alla fine io credo che non sia questa la ricetta vera
Per costruire nel centrosinistra una forza di attrazione alla crisi dall'altra parte che c'è che ci sarà sempre più nei prossimi mesi
è solo la Nascita di una grande forza politica affidabile credibile di una forza di governo capace di tranquillizzare gli elettori moderati che è la chiave di volta per scongelare il polo di centro destra
Senza inciuci senza sogni di terze forze senza pensare
A di costruire piccoli rifugi per i moderati dall'altra parte ma creando una grande forza di attrazione del centrosinistra e poi perché io son convinto che possa avere un effetto di sistema
Nasce nel nostro campo produce effetti imitativi è possibile probabile addirittura anche dall'altra parte
Certo noi non andremo verso un sistema bipartitico in Italia
Sarebbe una sciocchezza
Non è questo l'obiettivo di questa dinamica manderemo verso un sistema meno frammentato in cui alcune grandi forze possono diventare l'asse fondamentale di un confronto dialetti
Può essere il partito democratico un luogo nel quale identità diverse
Sì si mettono in gioco non dico si fondono perché la fusione di identità e una operazione molto a rischio ma si mettono in gioco lavorano insieme
E in cui
Diceva bene secondo me Luigi Covatta non solo identità ma molte idee e in cui le idee si moltiplicano invece di ridursi è la sfida di questo percorso dipende da come saremo in grado di farlo
Con che grado di apertura con che grado di coinvolgimento delle forze delle tradizioni diverse di quelle che sono già in campo
Noi noi della Margherita guardiamo con rispetto con attenzione assoluta la vostra esperienza
Siamo convinti che nell'orizzonte
Che non è un orizzonte già costruito in cui prendere o lasciare è uno un orizzonte che si costruisce nei prossimi mesi e nei prossimi anni ci possa essere un percorso comune
Ci auguriamo che in questo percorso comune
Lo straordinario valore della tradizione socialista anche attraverso di voi possa trovare il posto che merita perché senza quella tradizione
Quello che chiamiamo Partito Democratico nascerebbe con una dimensione insufficiente
Ed è quindi un percorso
Arricchimento reciproco quello al quale siamo chiama lo dice
Uno come me che rappresenta una forza che non che non viene dalla tradizione socialista e che non vuole approdare
In un delle tradizioni del Novecento ma vuole costruire qualcosa di nuovo in Italia qualcosa di nuovo non si costruisce se non mettendosi in gioco e mescolandosi con i valori e con l'esperienza che voi rappresentate per questo penso che avremo molta materia per lavorare per crescere insieme nei prossimi mesi
Frutti del primo siamo
Alla conclusione di questa nostra prima sessione non voglio ringraziare in maniera convinta a tutti i nostri relatori illustri ospiti che sono state molto bravo nel senso che ci hanno permesso di rispettare i tempi senza sacrificare e contenuti e la qualità dei loro interventi voglio assicurarli che romani nella seconda sessione terremo certamente conto degli inviti e dei suggerimenti dei contributi
Che loro ci hanno dato un ringraziamento particolare debbo fare a Piero Fassino
Col quale abbiamo l'interlocuzione maltempo da più di un anno forse un anno e mezzo da quando siamo partiti
Per questo nostro percorso che rimane
Un nostro il più il nostro interlocutore privilegiato nel bene e nel male
E al quale voglio donare
Voglio osare una prezzo un riconoscimento e un apprezzamento per il grande lavoro che se sotto arcata o sulle spalle conosciamo isole ritiene conosciamo il carico di lavoro che si è assunto come segretario del maggiore partito un doppio carico di lavoro
E in questo progetto nel quale l'utile immensamente alla costruzione del Partito Democratico
E più cui apprezziamo anche le aperture verso i socialisti laici diciamo che sono una costante nel suo intervento è anche il grande carico
Nel lavoro che sosterrà l'azione del governo credo che questo Governo non abbia un sostenitore il più convinto di Piero Fassino che credo sia impegnato quanto è più che se fosse lui stesso a Collecchio gli auguro buon lavoro lo ringrazio per gli cedo la parola
Era
Grazie al compagno Zavatti ieri per queste espressioni
L'amicizia
Grazie Bobo Craxi grazie a tutti voi di questo invito sopra tutto grazie per il contributo che ci avete dato a vincere azione no replica così
S'è un rammarico se è un rammarico c'ero ricordava già
Ricky levi prima
E nella formazione
Del governo nelle scelte riassetto dell'esecutivo
E dell'assetto dei gruppi parlamentari non sempre si è riusciti a
Rendere visibile questo vostro contributo in maniera adeguate che nome esaurisce questo tema ma semmai ci sollecita in si impegna a tenere presente questo problema vedere come lo si possa risolta
Io sono le otto ore tutti credo questo punto sono stanchi quindi io cerco di essere breve essendo volendo essere breve anch'io come ha già detto Massimo Lo Cicero
Mi scuso per
Che taglierò diciamo con una certa schematicità
Le mie considerazioni
E abbiamo vinto le elezioni e abbiamo cominciato a governare questo Paese
Di fronte a noi sta
Una un doppio scenario
Questi i prossimi cinque anni perché io sono dubbio che governeremo per cinque anni noi lavoriamo per governare per cinque anni e garantire quella stabilità alla guida del Paese che è necessario
I prossimi cinque anni possono essere due cose però molto diverso
Possono essere
L'ultima legislatura di un lungo ciclo politico che si chiude
Oppure può essere invece la legislatura che segna un cambio di passo l'apertura di un ciclo nuovo nella vita
Del Paese
Una legislatura caratterizzata da una forte capacità di indurre fattori di innovazione di svolta di cambiamento Dina
Va da sé
Che tutti quelli che siamo in questa sala
Vogliamo che sia la seconda cosa ma non è così scontato che non si
Abbiamo tutti la volontà di far sì che
Questa
Esperienza che abbiamo incominciato in questi quattro mesi che vuole durare fino al due mila undici sia effettivamente un fattore di svolta di innovazione per la vita dell'Italia
Prodi insediando il Governo le camere nel suo discorso
Parlo di scossa di salto di qualità di segnare un elemento di discontinuità di rottura con una fase di stagnazione e di perdita di tutti i fattori di dinamismo e di competizione che l'Italia ha conosciuto negli anni del centrodestra
Ma perché sia così occorre fare le scelte necessarie
E le scelte necessarie per caratterizzare
Il ciclo politico dei prossimi anni come un ciclo di innovazione di cambiamento
Sono sostanzialmente due in termini stordito
La prima è dare all'azione di governo questo segno e l'altro eh
Riorganizzare il sistema politico a partire dall'offrirà al Paese la possibilità di avere una grande forza riformista e democratica che sia il fattore di innovazione del sistema politico istituzionale
Il primo fronte è certamente quello del governo
Di indurre in tutti i comportamenti del governo un messaggio molto forte al Paese e il messaggio appunto di una politica che punta a modernizzare l'Italia
A rimetterla in movimento a
Rompere tutti i fattori di freno di minore competitività del minore dinamismo che nel tempo si sono
Io contrariamente a quello che vinse Lo Cicero e contrariamente a quello che scrivono molti commentatori
Penso che la legge finanziaria
Sia corrisponda a questo tipo di spiegazione
E non lo dico perché essendo il segretario del principale partito della coalizione devo ovviamente sostenere nuove questo va da sé no lo dico con profonda convinzione
Perché penso che
Questa Finanziaria realizza in realtà un'inversione delle dinamiche che hanno e delle tendenze che hanno segnato gli ultimi anni perché noi
Con questa Finanziaria puntiamo a ridurre il deficit e indebitamento dopo che negli ultimi anni il deficit e indebitamento è cresciuto
Puntiamo a determinare un sostegno alla crescita che porti il Paese rapidamente ad avere tassi di crescita adeguati
Verso
Diciamo almeno l'asta del due per cento dopo che veniamo tre anni di bassa crescita che negli ultimi tempi sono state di crescita zero
Questa Finanziaria realizza una redistribuzione di reddito di carico fiscale in termini socialmente equi dopo che in questi anni si sono accentuati in Italia le sperequazione di disuguaglianza
Quello che secondo me non è fondato
Nella critica che viene fatta questa Finanziaria un'accusa di continuismo è un'accusa di poco sta poco come dire di poca ambizione di poca capacità innovativa perché non è così
Non è così
E naturalmente siccome se il budino buono lo si vede mangiando io vorrei che ci ritrovassimo in questa sala nel settembre del due mila
E sette
E a fronte del fatto che avremo realizzato l'obiettivo di stare sotto il tre per cento perché io penso che questa con questa Finanziaria ci riusciremo e tutto il drago bravi che avete fatto quello che era necessario
Quindi in realtà non è vero che questa finanziaria non ha coraggio con ambizione non vuole determinare un fattore di
Sembra e perché allora non è percepita così
Dobbiamo chiederci perché non è percepita secondo e per tante ragioni ma ce ne sono due
La prima ragione
Noi tutti abbiamo archiviato troppo in fretta
E la criticità dell'eredità che ci è stata lasciata nell'urna o meglio abbiamo dato per acquisita e scontata nell'opinione pubblica una consapevolezza diffusa sulla criticità della situazione ecco perché noi di quella criticità abbiam parlato in campagna elettorale in nome di un di un fallimento del modo di governare il Paese abbiamo chiesto un vuoto che gli elettori ci hanno dato riconoscendo che la destra non era stata in grado di onorare
I suoi impegni con gli italiani
E poi dal giorno dopo ci siamo messi a impostare il DPEF e la legge finanziaria come dire senza più stabilire un nesso tra quella criticità e la e la manovra che mediamente a
Per cui per cui noi stiamo vivendo una curiosa situazione per cui una manovra straordinaria è incardinata nel rapporto con l'opinione pubblica su una situazione che viene percepita come ordinario non funzionano
No non è un solo un fattore di comunicazione un fattore molto più troppo
Come noi abbiamo costruito un rapporto di consapevolezza nel Paese sulla criticità della situazione
Che secondo me è stato insufficiente
Non è recuperabile io credo che adesso questa Finanziaria deve andare in Parlamento entriamo nella fase più diciamo importante
Della confronto parlamentare politico-finanziaria e noi dobbiamo recuperare fino in fondo il fatto che questa è una manovra straordinaria per fare fronte a una straordinarietà un'emergenza di situazione va fatta percepire che c'è una criticità di situazioni senza affrontare la quale il Paese non si non riesce da una condizione di stagnazione
E l'altro secondo me il fatto che ha pesato nella percezione
Diciamo
Non è adeguata
E che è evidente che se tu no
Come dire incarni nella manovra
Nel rendere evidente la straordinarietà e la criticità della situazione e assai più difficile anche realizzare una politica di concertazione che ti porti a ottenere quella condivisione che è necessario
Perché la concertazione ottiene condivisione in quanto si sia d'accordo sull'analisi intanto della criticità della situazione se questa non viene fatta percepire come tale è chiaro che ciascuno e portato in una situazione ordinaria più a pensare difendere se stesso che non ha concordato uno sforzo straordinario
E quindi io credo che questo sia un problema un problema che riguarda la maggioranza di centrosinistra un problema che riguarda noi i partiti e l'azione di governo che non è irrecuperabile secondo me ma che dobbiamo affrontare questo
Perché in realtà se no e poi andiamo a vedere le misure varate che le misure sono mica misure se come dire di poco rilievo intanto le facciamo la più grande manovra finanziaria in termini quantitativi che si sia fatta dal mille novecentonovantadue settanta mila miliardi di vecchie lire perché trentacinque miliardi di euro questo fatto
E correggere i conti per settanta mila miliardi non è proprio uno scherzo
Lo facciamo
Con un'operazione di contenimento della spesa che non sacrifica uno sforzo di sostegno alla crescita agli investimenti perché di quei trentacinque miliardi di Euro dieci
Sono di contenimento della spesa ma venticinque sono di sostegno alla crescita
E lo facciamo con una politica di redistribuzione di reddito e di carico fiscale che per la prima volta dopo molti anni è ispirata da una redistribuzione socialmente equa a vantaggio
Di fasce di reddito basse emeriti
Tutto questo non era affatto scontato e così poco scontato che nessuna di queste operazioni nei cinque anni precedenti è stata
Io sono interessato discutere col sistema delle imprese del Tfr ma
Ma quanti anni era che non c'era un
Una
More di risorse finanziarie a disposizione del sistema produttivo come questa volta
Perché
Cinque punte di di di di di prelievo sugli oneri sociali
In riducendo il cuneo fiscale
Di minore prelievo sugli oneri sociali
La reintroduzione di una serie di meccanismi automatici di incentivazione di sostegno agli investimenti
La devoluzione di tutte le risorse quanti possibili era accoglibili a partire da quelle del ponte di Messina per il sostegno agli investimenti alle opere pubbliche
è una serie di altre poste di Bilancio tutte finalizzate al sostegno sosteneva che se agli investimenti alla fine della della Fiera fanno una quantità di soldi che a sostegno del sistema produttivo negli ultimi anni non è mai stato messo
Poche o tante che siano sono più di quelli che sono stati emessi negli anni precedenti
E in termini di redistribuzione sia realizzata una politica di redistribuzione che restringe una forbice di sperequazione dei redditi la richiesta che negli ultimi anni era diventato assolutamente sostenendo
Io penso che questi aspetti non possono essere diciamo
Sottovalutati perché sono elementi di qualità
Tutto questo io una operazione che punta
A rientrare nei parametri di Maastricht
In un solo anno cioè a portarsi il deficit sotto il tre per cento in un solo esercizio a intaccare lo stock del debito il che come io mi sforzo di dire in ogni volta che discuto di queste cose non è un fatto contabile
E non è neanche un qualche cosa che riguarda soltanto il ministro del Tesoro e i suoi collaboratori o qualche tecnocrate
Ridurre deficit indebitamento riguarda noi perché più è alto il dentice più alto indebitamento più sono le risorse che si bruciano al servizio del Veneto anziché metterli sugli investimenti
Più si riduce di due il vertice del delitto che spostiamo risorsa sostenere crescita produzione lavoro e quindi
Non è un
Un fatto un fatto di poco conto per scelta o questo tipo di obiettiva
Quindi io dico che questa finanziare una finanziaria ambiziosa coraggiosa che produrrà dei risultati significativi che non sono solo di credito morale
Anche se in un Paese che ha perso che quello recuperare il credito morale non fa proprio schifo diciamo dopo cinque anni di conflitto di interessi è risolto aver tanto per restare
Detto questo
E se io guardo al Mezzogiorno e Massimo non è così vero che avveduto non ne ci guadagnano il CIPE
Perché intanto diciamo che nei cinque anni che noi abbiamo avuto le spalle il Mezzogiorno è stato il grande dimenticato della politica italiana e che per la prima volta con questa Finanziaria Mezzogiorno torna a essere una delle priorità
E che in una serie di poste di bilancio c'è uno sforzo probabilmente natura anzi sicuramente insufficiente rispetto all'amore drammatica dei problemi del Mezzogiorno di fronte se è espormi quale mezzo
Mi pare evidente fin troppo ovvio dirlo però c'è uno sforzo significativo è notevole
Per
Sostenere una ripresa qui a partire dal fatto che il cuneo fiscale che viene ridotto a condizione più vantaggiosa delle imprese rispetto a quanto avvenga nel Nord
A partire dal fatto che i crediti d'imposta sono quasi tutte finalizzate agli investimenti alla ripresa quindi a partire dal fatto che c'è una quota significativa di risorse delle opere pubbliche che sono destinate al Mezzogiorno
Che per la prima volta nella posta di bilancio sia pure contenuto di investimenti sulla ricerca c'è una locazione significativa dedicata al Mezzogiorno è una sedia ecco poi so anch'io che rispetta i giganteschi problemi siamo a Napoli che ha diciamo metaforicamente la emblema della criticità del Mezzogiorno tutto questo purtroppo come dire
Non dico una goccia in un mare ma poco più che una voce però c'è anche qui un'inversione di tendenza è una volontà diciamo di andare è un'azienda direzione in ogni caso adesso si tratta di discutere di ragionare di vedere
Io poi
Considero questo un Paese abbastanza surreale
Perché non c'è giorno che non ci sia qualcuno che ci richiama al rispetto delle regole e poi come dire
Si ignorano le regole fondamentali e la regola fondamentale di una democrazia matura civile moderna e che il Parlamento propone una legge che il governo propone di finanziare e poi si apre una fase di discussione nella discussione e ci si confronti se bisogna cambiare correggere nel male lo si fa
Questa idea che tutti dicono che non bisogna blindare ma la cultura dei veicoli a perché tutta privato è una contraddizione in termini nel
Senza
Bisognerebbe anche essere un po'più laici democratici e moderne come dire
Non tutte le Rosse Padoa Schioppa con col presenta i comuni e fa un accordo che modifica giorno dopo scrivere l'editoriale dicendo che Padoa Schioppa caso la pazza a me sembra contraddittorio con una cultura diciamo
Dello stato e della funzionamento la democrazia moderna ecco tanto per fame chiede la carta da parati
Detto quindi che il primo fronte questo e io sotto sottolineo
Che le queste condividono le riprendo lo voglio essere previa e le questioni che ha posto Zavatti ieri sulla criticità della situazione del soggiorno effettivamente qualcosa che noi dobbiamo assumere con molta più consapevolezza di quanto fin qui non si sia manifestato a partire dal fatto che la criticità del Mezzogiorno non è solo più un problema
Di
Insufficiente sviluppo delle forze produttive ma come dire sempre di più il rischio di un collasso della tenuta della società in tutte le sue variabili nel suo sistema di relazione in tutte le sue potenzialità e quindi questa è davvero una storia una emergenza straordinaria che noi dobbiamo affrontare con un piglio molto decisivo
L'altro fattore di innovazione che io penso
Può consentirci nei prossimi cinque anni di far sì che la legislatura che abbiamo la fanti non sia appunto
La la fine di un ciclo ma l'avvio di un ciclo nuovo e la costituzione del partito democratico
In che senso
Nel senso che
L'obiettivo che noi ci poniamo
è quello di dare a questo Paese una grande forza democratica riformista progressista
Che sia capace
Di pensare
Il riformismo
Per il ventunesimo secolo
Sapendo che
La ricca e multiforme esperienza delle culture riformiste italiane del Novecento e che ha costi è costituito un elemento di forza diciamo
E l'evoluzione della Cdp mento della del della dimensione democratica di questo Paese
Però non non sia sufficiente
Non c'è sufficiente perché i cambiamenti che sono intervenuti nell'arco degli ultimi quindici vent'anni
In Italia in Europa nel mondo hanno messo in discussione tutte le variabili intorno a cui si era costruita per decenni la nostra identità e le nostre politiche le nostre strategie le nostre esperienze facciamo un esempio concreto
E molto chiaro
Se c'è un un valore che ha caratterizzato l'identità della sinistra delle forze progressiste nel corso del Novecento in Italia come in qualsiasi altro Paese del mondo è il valore del lavoro
Tanto è vero che ci sono partiti che si chiamano laburista la sinistra moderna nasce prima di tutto per rappresentare e tutelare il lavoro e chi di lavoro vive
Io penso che il Partito Democratico dovrà avere nel lavoro un suo valore fondante ma non posso non sapere come sappiamo tutti che
Il lavoro intorno a cui noi abbiamo costruito la nostra identità la nostra cultura le nostre esperienze politiche è lavoro fordista e lavoro della grande fabbrica e lavoro del ciclo meccanico è il lavoro statico e rigido
E che noi siamo passati negli ultimi vent'anni che in Italia dal ciclo produttivo meccanico con tutte le sue variabili al ciclo produttivo informatico è che siamo entrati nell'era del lavoro
Mobile del lavoro flessibile di quella che Bauman chiamerebbe la modernità liquida chiave usata l'espressione glielo
E quindi abbiamo i soldi un pensiero nuovo non perché lavoro sia meno importante e non perché lavorano debba essere tutelato anzi
Continua a essere centrale importante continua a essere quindi prioritario considerarlo un valore fondante e una priorità e sarà un grande partito capace di tutelare
Dobbiamo sapere
Che ci serve un'innovazione di pensiero capace di darsi gli strumenti e le politiche per rappresentare il lavoro di oggi tutelarlo per come il lavoro si esprime si organizzano
E questo esempio che lo potrei fare per mille altre cose il Novecento che il secolo in cui il movimento socialista e gli altri riformismi sono nati e cresciuti è nato dimezzando le sorti magnifiche e progressive dello sviluppo e della crescita finiamo il secolo e passiamo secolo nuova con la parola sostenibilità è una delle parole che usiamo di più
Che vuol dire che tutti siamo alle prese con uno sviluppo che non so può essere misurato solo in termini di crescita quantitativa ma sempre di più ci sono fattori di qualità dall'alimentazione alla tutela dell'ambiente all'habitat naturale
Ma la rinnovata rinnovabilità delle fonti che si pongono il problema di ripensare lo sviluppo la sua qualità la sua dimensione la sua capacità redistributiva e via di questo
E potrei fare mille ad esempio non rifaccio pessimo Pagotto
Però intanto per questo ne abbia bisogno di un grande partito democratico non è un'operazione di voi nomenklatura politica il partito democratico prima di tutto una grande operazione culturale e una grande operazione politica l'ambizione forse ce la faremo lo vedremo ma l'ambizione di mettere in campo un soggetto politico che sia capace di dare al riformismo una nuova linfa e capace di pensare un riformismo per un nuovo secco
Secondo e questo è l'elemento ancora se volete un altro elemento innovativo forte anzi l'elemento più innovativo alla fine
Noi per fare questa operazione
Puntiamo a farlo unificando le culture riformiste
Perché mi si potrebbe anche dire benissimo questo tuo primo ragionamento sul fatto che è necessario innovare è giusto o perché non lo fanno e di esserlo solo perché non lo fa la Margherita non solo perché ciascuno non può fare da solo questo
Noi ci proponiamo un obiettivo più la più ampio cioè non solo pensare un nuovo riformismo a pensarlo insieme
è possibile o no questo
Il la il partito democratico è la risposta positiva a questo quesito si è possibile è possibile per due ragioni
La prima
E che nel Novecento i diversi riformismi
Quello della sinistra quello cattolico democratico quello liberaldemocratico erano divisi perché avevano letture diverse della società e risposte diverse ai problemi che la Società pone
Noi oggi le nostre culture
Hanno letture che sono sempre più
Affini sono uguali
E le risposte che costa abbiamo costruito e stiamo costruendo sono sempre più comuni la grande esperienza dell'Ulivo sta in queste che l'Ulivo ha già dimostrato
Che culture riformiste diverse possono stare insieme e l'Ulivo in questi dieci anni e soprattutto negli ultimi cinque è già stato il vettore di un'elaborazione comune che segna l'inizio di un pensiero comune l'uomo
Per cui io Gentiloni
Ma io penso anche Bobo Craxi anche da Lettieri e altri anche reti
Che veniamo da esperienze diverse abbiamo la stessa idea della necessità
Di affrontare i problemi della globalizzazione affrontando il tema della governance mondiale sapendo che la governance mondiale non basta evocarla bisogna costruire per costruirla bisogna assumersi delle responsabilità e per questo abbiamo mandato i soldati di leva
Abbiamo la stessa idea della essenzialità dell'Europa ed è il fatto che non si può pensare il futuro dell'Italia se non in Europa e dentro l'euro
Che ha tutta una serie di corollario di conseguenza allora ha un senso dire che la finanziaria deve realizzare l'equilibrio di bilancio partiva dall'essere europei
Nel livello di detriti
Abbiamo la stessa idea sul fatto che impresa mercato sono fattori essenziali
Per
Produrre accumulare quella ricchezza senza la cui accumulazione non fa nessuna politica redistributiva
Abbiamo la stessa idea di un welfare che sia capace non solo di garantire universalità dei diritti ma sempre di più universalità di opportunità della necessità quindi di Novara e di non avere una visione statica del web
Abbiamo la stessa idea nel fatto che alla crisi della democrazia si può rispondere se si rischi se si respingono
Le derive prevede populistiche e plebiscitarie che la destra ci ha proposto ma per respingere bisogna innovare profondamente nella democrazia lo Stato il suo rapporto con i cittadini
Emerge da tutto questo che cosa che oggi noi siamo più tenuti separati dalla storia da cui veniamo che dell'idea che abbiamo dell'Italia e del suo futuro questa è la cosa che emerge per questo possiamo metterci insieme
Caro
Tanto più tanto più che non c'è neanche più l'altro fattore di divisione del Novecento e cioè quella di visione del mondo che pesano anche sull'Italia e che teneva ciascun riformismo prigioniero di un campo diverso e opposto
Nicola mi ha fatto dopo la caduta del muro di Berlino prima non l'avremmo potuto fare è ovvio
Allora
Quindi non solo
Quello è l'obiettivo ma possiamo farlo insieme
E per farlo insieme dobbiamo puntare a unire
Le culture riformiste e tutti i soggetti politici che le ultime culture riformiste esprimo
Io ho detto in tutte le sedi e a maggior ragione lo dico quei che così come considero assolutamente essenziale indispensabile
L'intesa tra DS e Margherita per dar vita al partito democratico senza l'intesa tra DS e Margherita per droga non nasce è condizione necessaria
Considero l'ho detto in tutte le sedi l'ho anche scritto quella condizione necessaria non è da sola sufficiente perché no e la Margherita non rappresentiamo sia pure essendo grandi e forti l'intero arco delle culture riformiste di questo nostro Paese
E per esempio tutta quella cultura riformista che nel corso del Novecento si è espressa in tante in tante occasioni in partiti socialisti e socialdemocratici e che ha avuto percorsi e vite travagliate conosciamo benissimo quella cultura e quella soggettività politica
è parte integrante del progetto del partito democratico e deve stare dentro il Partito Democratico e noi dobbiamo lavorare perché per democratico ossia
Effettivamente una nasca effettivamente dal concorso di tutti i soggetti politici che esprimono culture riformiste
E i soggetti politici che si ispirano al riformismo socialista come siete voi
Per quello che riguarda noi Democratici sinistra a tutto a tutto titolo deve essere un soggetto che partecipa alla costruzione del partito democratico ed è parte integrante di questo progetto di unificazione di unificazione
Della riformismo italiano
Poi non bastano i partiti naturalmente se n'è discusso molto Orvieto io sono assolutamente d'accordo
Noi vogliamo non soltanto sommare
I partiti che hanno ispirazione riformista vogliamo parlare a una platea di donne e di uomini che nel riformismo si riconosce anche quando non si riconosce né i suoi parenti e per fare questo dobbiamo allargare
E allargare vuol dire anche inventare partecipazioni nuove le primarie le elezioni dirette nella scelta diretta dei candidati base di cose che sono discusse Orvieto ma vedete
Il punto è che se tu vuoi far tutte queste cose il bisogno di un grande partito
Quello che spesso non si coglie in chi contrappone partiti a società in un falso dilemma e che costruire una politica fondata da una fondate capace di allargare molto la partecipazione della società richiede un soggetto politico forte capace di organizzare quella politica che pare alla società se no se non c'è
E quindi non abbiamo i soldi un Partito Democratico che abbia radici solide e forti capace può al tempo stesso di aprirsi di avere un linguaggio moderno di innovare la sua politica i suoi metodi eccetera eccetera
E quindi superando questa falsa dicotomia questo falso dilemma tra partiti e società
Allora ho finito
Noi concepiamo quindi però democratico anche come un fattore di riforma del sistema politico di riforma dei soggetti politici
Guardate veniamo da un da quindici anni di transizione istituzionale incompiuto
Che cosa ci insegnano questi quindici anni
Che per dare all'assetto politico istituzionali italiani
Una compiutezza noi abbiamo bisogno di riforme costituzionali e istituzionali ma che le riforme costituzionali istituzionali se non sono accompagnate dalla riforma dei soggetti politici non riescono a realizzarsi
E un sistema politico come quello di oggi ha bisogno di essere informato in Parlamento in Parlamento
Ci sono in questo momento rappresentanti di ventun partiti politici ci sono rappresentanti di un numero maggiore di partite rispetto ai gruppi parlamentari
Un sistema che abbia ventun partite in Parlamento sistema condannato alla fragilità fate quello che volete perché non esistono ventun cultura politica in uso un paese al mondo non esistono solo due come quelle che semplificano spesso ci spiegano ma non esistono ventuno
E noi abbiamo i soldi mettere in campo anche per questa ragione un progetto di RAI riaggregazioni che solleciti ad un sistema politico
Che diciamo ritrovi una solidità una robustezza e guardate ce lo dice già al non solo il disegno anche l'esperienza se noi non avessimo avuto
In questi quattro mesi di governo alla Camera al Senato il gruppo parlamentare dell'Ulivo
L'attività del governo della maggioranza sarebbe stata più fragile perché il solo fatto che DS e Margherita forse del golpe di stenti avrebbe obiettivamente al di là della migliore volontà enfatizzato lo spirito competitivo che invece l'essere insieme ai fini Iva
Rendendo più solo dall'attività della maggioranza ed al governo abbiamo già avuto quindi la prova del budino terrosi
D'altra parte noi con l'Ulivo cosa abbiamo fatto abbiamo già unificato i nostri elettorati perché sono tre volte che ci presentiamo consecutivamente agli elettori con il simbolo dell'Ulivo
Costituendo il gruppo parlamentare abbiamo unificato la rappresentanza istituzionale adesso diventa c'è il passaggio più difficile come costruisce un grande soggetto nella società nel Paese
Ma lo possiamo fare anche in virtù del fatto che abbiamo unificato nostro elettorato abbiamo unificato la nostra rappresentanza abbiamo dimostrato che è possibile fare
Allora come sta dentro la sinistra questo disegno ci sta tutto
Io francamente dico che quelli che in queste settimane
Alcuni anche nel mio partito spiegano che il Partito Democratico è l'abbandono della sinistra delle sue finalità e dei suoi valori dicono una cosa non vera
Il partito democratico è
L'evoluzione di un processo di unificazione del riformismo delle forze progressiste
Che per quello che riguarda la nostra forza politica perseguiamo da molti anni
La trasformazione del PCI in PDS se vi andate a leggere le motivazioni che noi adducemmo in quel momento così cruciale erano ispirate dall'obiettivo di mettere in campo una forza capace di unificare il riformismo italiano
E quando abbiamo trasformato il PDS in BSI non abbiamo solo tolto una P perché quella trasformazione
Fu segnata dalla confluenza dentro il PDS di Cristiano sociali socialisti repubblicani cioè culture diverse da quelle che venivano dal pc
Sia il PDS che i DS hanno realizzato parzialmente quel processo di unificazione che non è sufficiente e abbiamo bisogno di renderlo più molto più largo e più forte di quanto non si sia riusciti fin qui
E e il fatto che oggi noi proponiamo il feudo democratico non è quindi un atto di cesure di rottura con un progetto politico che per quello che riguarda il nostro partito ha una come dire ha un'ambizione di lungo periodo
Corrisponde a un'esigenza obiettiva corrisponde al modo nuovo di far vivere i valori e idealità della sinistra in un secolo che ci pone nuove sfide nuovi problemi
E allora ho finito davvero
Tutto questo richiede una forte unità
Di tutti noi
Ma c'è anche una forte unità intanto di quelli che sono tutti più che sono più affini e allora io dico che tutti coloro che si richiamano al socialismo i suoi ideali e ai suoi valori hanno bisogno di ritrovare una grandissima coesione
Prima
Marina
Marini ha detto una cosa che io condivido
Ha detto serve L'Unità
Socialista intendendosi questo l'unità di tutte le forze che si richiamano ai valori del socialismo democratico per il partito democratico io sono d'accordo
Non sia in contraddizione sono in contraddizione queste due dimensioni
Abbiamo bisogno di rendere più evidente
Un carattere di forte coesione di forte unità
Di tutti coloro che si richiamano ai valori e alle idealità del pensiero socialista del pensiero socialista democratico non per farlo vivere in Italia in modo autosufficiente ma per poi con come dire forte di questa nostra coesione incontrarsi con altre culture quindi costruire il partito democratico e quindi unità
Delle forze socialiste e Partito democratico sono due dimensioni complementari che io penso che dobbiamo costruire insieme
E anzi superare una
Lunghissima
Vicenda di dispersione di diaspora di divisione di lacerazione tra le forze della sinistra riformista e oggi una delle condizioni per concorrere alla costruzione di un grande partito democratico e se è così
Ed è questo il mio auspicio i socialisti voi dovette essere parte di questo progetto politico grazie
Piero Fassino romani compagni
Alle nove qua alle nove primo intervento Franco Simone alle nove se non c'è partiamo Bellucci ulcera