Con Flaiano e Fellini a via Veneto dalla "dolce vita" alla Roma di oggi - Presentazione del libro di Giovanni Russo (Edizioni Rubbettino)

Vorrei dare il benvenuto intanto all'autore del libro che presenta questa sera che Giovannino Russo
Giovanni Russo
Accanto a lui
Grande nome del cinema italiano Carlo Lizzani
Storico del cinema sceneggiatore un giornalista critico d'arte credo di poter dire grandi amico sui giorni di Giovannino Russo che Duccio Trombadori Lucio mandato
Devo mi tocca dire una cosa non esattamente allegra ma oggi voi sapete tutti certamente dell'incidente capitato nel metro a piazza Vittorio
In conseguenza di ciò il Festival la festa del cinema di Roma ha deciso di assumere un atteggiamento giustamente molto austero nei confronti di se stessa se posso permettere di dire questo vuol dire che sono premesse oggi per scelta del sindaco Veltroni e del presidente dell'azienda
Dell'Auditorium che organizza il festival sono consentite le proiezioni le conferenze stampa presentazioni nient'altro quindi tutte le feste sono state cancellate e i festival sono fatti anche di feste e quindi tutto ciò non sappiamo neppure se ancora momento se barra per oggi e domani ma anche fino alla fine della manifestazione mi pare d'aver capito Carlo che anche la serata finale festosa che s'annunciava pagina città
è stata cancellato
Era un'informazione doverosa da darvi la seconda informazione soprattutto per la parte il pubblico più presente che ha seguito finora la presentazione del della documentario in tre puntate dedicato ma c'è Mastroianni
In ragione di una variazione di programma che abbiamo comunicato già una settimana fa e che pure era affisso giù potrà vedere se vorrà al termine di questo incontro dalle diciannove in poi quella parte terza che abbiamo interrotto avendo voluto modificare l'ultima cosa prima di passare poi a Carlo a Duccio eventualmente a Giovannino Russo il microfono che il il programma Mastroianni alla Casa del Cinema non subirà variazioni da alcun tipo non ci limitiamo esclusivamente alle proiezioni come abbiam fatto peraltro in questi giorni e alle presentazioni dei film con gli autori
Dèi degli stessi film interpretati da Marcello forse voi sapere ieri sera c'è stato qui
Ettore Scola per parlare nella nella giornata dedicata ai cinque finiscono abbiamo presentato i suoi film nei giorni scorsi c'è stato Mario Monicelli Stefania Sandrelli Giuliana De Sio questa sera è la volta le diciannove e trenta di Piera Detassis gran scusate
Piera Degli Esposti prima
Dacia Maraini dopo la presentazione di Storia di Piera di Marco Ferreri e continueremo domani con Bellocchio poi con con i fratelli Taviani
Perché però ultima notazione abbiamo voluto ripresentare perché l'abbiamo già fatto qualche tempo fa il libro di Giovannino Russo
Perché il libro Giuni Russo parla di via Veneto che è la strada su sulla quale siamo qui sapete che la piazza su cui siamo si chiama largo Marcello Mastroianni a cinquanta metri da qui al culmine di via Veneto c'è largo Federico Fellini quindi la loro di Marcello Di Federico strada
E il libro di Giovanni che pure non è focalizzato nessun Mastroianni e su Fellini ma sulla storia culturale
è umana con i personaggi che erano popolata questa straordinaria strada di cultura e se mi permettete di spettacolo e protagonista di questa storia raccontata attraverso i gli articoli
Spesso strepitosi e sempre straordinari di Giovannino Russo che quando ho avuto la fortuna di leggere a suo tempo quando giovane ma dato la prima copia del libro io molto non solo ammirato e apprezzato ma in qualche modo mi sono riconosciuto come cittadino prima ancora che come per l'uomo di cinema grazie giovani Roberto lavoro e grazie a voi
Buonasera allora parlo brevemente anche perché diciamo avevo già presentato questo libro minimi era già occorso di parlarne bene a quindi tra lascio tutto quello che ho detto in una prima occasione e faccio qualche Breve aggiunta
Che però viene in perfetta sintonia con questa simpatica esperienza di questo festival del cinema anche riattualizzazione sia pure con molta
Diciamo così effervescenza un'esperienza che tipica della Roma moderna
A Roma il Novecento
Avuto una immagine molto forte per quanto riguarda un episodio della storia italiana della sua crescita
Con la nascita di Cinecittà con la nascita di un'industria cinematografica che fu una grande industria o comunque tentò di non esserlo tant'è che gran parte dirla intelligenza italiana migliore non tutta ovviamente sì no dico
Periodo importante la sua vita di tocco di Giulio Petroni che diciamo che mi rappresenta tante corse diciamo anche se non hanno in questo momento non è l'occasione di rammentarle ma dicevo un'intelligenza che e la Borsa progetto fino dalla la seconda metà degli anni Trenta
Una proposta di di cultura forte insomma di
E di immagine cinematografica
Non c'entra niente Roma in questo caso ma mi viene in mente
Di citare un maestro che poche volte è stato chissà perché in questo momento sembrerebbe quasi dimenticato ma quel meraviglioso film
Quel piccolo episodio di grande cinematografia che stato Mario Camerini nel film
Gli uomini che mascalzoni
Con De Sica e quel bellissimo viaggio i laghi che Luisa con la ragazza e con
La Balilla catturata
Dai lì perché era un osso afferma
Signori non molto benestanti e quindi a un certo punto approfitta di un momento magico in cui si può approfittare si può prendere questa Balilla insomma il suo viaggio d'amore gonna la famosa mai diurno
Sembra un film leggero riguarda Roman oggi intanto ha una grande tecnica e poi un racconto pulitissimo
Perché dico questo perché la somma spetti di quello che è stato opportuno essere tutto a una all'azione di cinematografia che in Italia poi ha dato molti frutti portato avanti dal Tibet esibendosi con la storia di Roma
Giovanni non solo con il cinema non c'entra niente
In un certo senso c'entra perché occhio in particolare ed ha una occhio che guarda in profondità in un modo maggiore cristallina per cui la sua scrittura
è una scrittura
Che e in piena sintonia con un certo clima culturale che ci fu a Roma
E che riguarda diciamo così un misto di leggerezza e profondità appartenuto e diciamo ci metto dentro anche un pizzico di ironia a volte anche piuttosto diciamo bruciante
Che era appartenuto a una generazione
Io faccio alcuni nomi di generazione in genere di immigrati Roma è una città di immigrati lo sapete insomma no i romani de Roma insomma non lo so se contano sulla punta delle dita
Non so se Lizzani romano del forse Luisi allora poi dopo farà diciamo il controcanto ma sono rarissimi
In realtà i romani sono degli immigrati guardano Suma ognuno portandoci qualcosa della propria storia del proprio Paese della propria immagine
E per la propria regione di provenienza la città raccoglie tutti Mamma Roma non naturalmente poi insomma è una mamma a volte anche un po'matrigna Hong indifferente
Che si fa un po'cadere tutto addosso chi la sa guardare con attenzione
Può scegliere i verdi di baritoni un panino e quello tragico drammatico violento passionale prendete Pasolini no
Un altro tavolo invece appunto dicevo e quello delle persone come Giovanni
Che Simatronic su quello che era una certa Porcia giornalistica prosa d'arte che appartenne a Ercole Patti ma che fu anche però prima di personaggi straordinari che oggi magari qui la gente del cinema non
Così va a vedere poi quello che c'è quello che passa il convento ma nessuno può ricordare tranne diciamo così quelli un po'più grandicelli che è stato presentato Vincenzo Talarico nel mondo anche della sceneggiatura nel mondo che costeggiare il cinema e gli dava anche un sapore no
Otto chiamato umani
Perché è stato uno straordinario giornalista e poi anche uno dei fratelli ma Micelli
Franco
Franco Antonicelli che
Anche lui guardava oramai la città giornalista di altissima qualità
Quanto basta a Spino Compaq disincantato contando amico
E capace
Di trascrivere fatti
Non in modo fotografico ma è come se avessero così una trasparenza per vederne l'aspetto al di là della superficie una profondità capace di presentarsi in modo tranquillo basi colloquiale mentre in realtà si parla di eventi avvolte passionali opportuno porsi accolte scandalosi osceni perché noi sappiamo che Romeo scena si fa quasi schifo quello che si vede romano appena tutti noi usciamo riguarda facciamo che diciamo
Probabilmente manifestare disgusto per come la città volte viene scienziata decurtata Zani dagli uomini che la comandano e quindi in qualche maniera ne sono responsabili dando al cittadino dall'uomo della strada
Ciò che Roma è una città che produce l'oscenità rabarbaro oscenità con leggerezza è una delle operazioni più delicate e difficili che si possono fare se voi volete
Questo uno del è uno dei tratti dello stile di di Giovannino che in maniera simpatica lei gli editori hanno voluto così incorniciare attorno ai nomi di Flaiano Fellini e Via Veneto
Perché sono i nomi che vengono immediatamente intesa no quelli più conosciuti ma io vi ho citato Monicelli vi ho citato Ercole Patti vi ho citato Vincenzo Talarico e avrei potuto avrei potuto appunto citarne tanti altri come per esempio Mazzacurati va be'ma lascia vede Antonello non valori che naturalmente qualcuno ricordava altri no ma non ha importanza e c'è tutto un mondo che ha dato a un po'la vita poco chiamiamola culturale con i contrasti l'animazione manca onda di di questa di questa città
Quindi che cos'è questo libro una raccolta di articoli Frattini cinquantennio quindi che cosa andiamo a fare abbiamo agli inizi con le sì cesto citava
Laudadio via Veneto il divismo
La vita di Montecitorio le turiste
I ristoranti voi se se il l'affresco ormai a Noemi e amplissimo
E qui sono articoli che sono attratti diciamo tra gli anni Cinquanta e credo sia anche fino oggi che tratteranno di comune
Il fatto che sono appunto a tutti quanti maturati su questa scrittura terza
E che apparentemente discorsiva invece così come dicevo con lo sguardo a Pieve così così profonda
Che mi fa pensare questo libero
Nostalgia va un pochino ma non è questa la cosa principale la Marotta principale c'è lo sguardo sul passato su due cose
Che oggi ci sembrano anche abbastanza belle no quando presentano questi come si stava bene quando la via dei mezzo era violento la via Veneto di di la libreria Rossetti Ave
Se sta bene però insomma non è che si stesse poi benissimo c'era questo c'era un sacco anche ribelle porcheria che circolavano in quei famosi anni Cinquanta Mirò ma diciamo è sempre stata un misto di cose truci e cose anche di un certo di un certo valore quindi ma non credo che la Triennale di
Giovanni marzo sia solo una penna stilografica cioè che ci presenta riportino alla residua speranza di questa Roma delicata eccetera
Olanda sottolineiamo questo elemento della leggerezza ironica sottolineiamo invece il tratto
Che riprende in qualche modo partecipa il critico della vita della città della sua essenza di cui appunto solo in parte e enunciato anche l'elemento scema
Diciamo partecipi delle città in un modo che ha uno stile che io punto dicono giornalistico ma letterario perché ho detto che è uno stile letterario proprio perché appunto non è uno stile superficiale
Non è uno stile da letterato che sarebbe una rottura di scatole infinita è uno stile che è tipico diciamo così che ha il tratto dello scrittore cioè dell'uomo acuto che sa presentare le cose in modo semplice
Ma se tu non leggi con attenzione naturalmente
Bisogna avere pure l'occhio per legge allora scopri che c'è una
Seria meditazione sulle cose della vita è un modo artistico di presentarle antica quando è libero è un bel libro che si legge con facilità ha campo libero H pur parlando di cose spesso di ieri o del nostro
Passato
Ne parla
In una totale che hanno un valore parabolico simbolico dice Alemanno significante fondi la cosa delle in affetti noi lo sappiamo tutti anche se non ci pensiamo poi molto sono cose che non hanno tempo ridiscesa in quelle è del mille novecentotrenta questo fatto no le cose belle sono le cose belle perché ci Pappano
E noi sentiamo che fanno parte della nostra vita del no nostra cultura del nostro modo di guardare il mondo e forse ci insegnano sempre qualcosa perché appunto come dicevo non hanno tempo cioè non sono datate
Allora il professore di russo signora una qualità oltre a quelle che ho cercato di dire che non è un libro datato si legge e si legge con piacere perché lo sentiamo come qualcosa che ci appartiene anche oggi
Quindi auguri e grazie a Giovanni
Sono più che lusingato Mario
Che ringrazio
Tocca a me
Scusatemi ha fatto caso va bene si sente sì
Duccio toccato un tasto quindi permettetemi una prima digressione prima di parlare del libro Roma io sono andata via dei Coronari io sono cresciuto a piazza Madama mio cortile di casa era piazza Navona
E iridata mira Rizzani
Fra a un
Un Lizzani Mario che alla fine del Settecento come spedizioniere spedizione era un carro con qualche cavallo
Animato con la specie di sciopero non si chiamava sciopero forse una serrata che impedivo rese più difficoltoso il trasporto verso la Francia di molte opere d'arte ad opera dei temi insomma c'è
Poi c'è un Carlo Lizzani che fu condannato a morte la fiduciaria di di Mazzini e a Roma Orizio Quadrio fu condannato a morte
Si salvò perché bel tempo mentre per un equivoco andare a pescare un Carlo Lizzani un gruppo avvocato che viveva sul fiume e quindi giannizzeri del Papa persero tempo
E poi gli amanti in cui stavano per decapitarlo finale alla Griffith ha affermato icona Carlo Lizzani Carlo Lizzani vero oramai se ha dato e quindi si salvò
Poi mi ultima ricordo romano Mignini fu proprio il motto toccante quando vidi Antonello Trombadori che per me era come rivoluzionari professore mai pensavo che fosse attaccato certe cose romagnola
Lo vidi di a sua volta un po'intimidito perché mio padre cercare io se altri che avevano fondato la strenna dei romanisti lui venne a proporre naturalmente fu accettato perché tanto che lo sceglievano
Ma io fu ritoccato vorrà sentimentalmente vorrebbe ricordi Damiani vedere Antonello Trombadori da una parte a casa mia
E Mario mezzanine vada dall'altra e lui che cosa poneva ecco voleva scrivere su una strenna dei romanisti insomma fu un bel ricordo
Poi poi si riavvia ma allora era insospettabile nei primi anni Cinquanta non ripeto non non pensavo che un un rivoluzionario con dirigente PJ fosse interessato
Alla misura del sonetto romanesco o della misura alla misura di Roma allora si pensava per grandi linee internazionale evoluzioni e trasformazioni insomma
Detto questo
Vengo invece al libero
E dirò una cosa
Che farà passare con me per megalomane Coco Giovannino Russo che forse mia Spalletti potrebbe avermi suggerito
Perché dirò una cosa
Che vi stupirà
Poi dirò le ragioni cioè io proporrei questo libro come libro di testo di studio di riflessione
Al Centro Sperimentale riceve la grafia all'Accademia d'arte drammatica anche a alla Philharmonie insomma all'Accademia di musica
Insomma a tutti gli istituti scolastici e direi come anche Baedeker o libero guida fondamentale senza il quale non si entra se non lo si allenta alla Casa del cinema
Critica il sale un po'di carne rossa te l'aspettavi verso completata mammo per lo dico perché
Montaggio come si fa nel cinema
Poco fa veniva veniva in uno dei tanti attori giovani dice oppure che vogliono fare i registi come si fa come si comincia la parola
Ecco come si comincia si comincia dal fatto che si deve lavorare insieme ai gruppi non si deve pensare che culture fare cinema ecco ma non devi pensare che il cinema l'ombelico del mondo poi fare teatro non deve pensare che il Théatre ombelico del mondo
Devi pensare che la ricchezza che abbiamo avuto per quei decenni che ha giovato a tutti qualsiasi tipo di firme si facesse non è questione di qualità di generi eccetera
La possibilità di incontrarsi di parlare insieme di elaborare insieme dei Progetti questa è stata la chiave
Fondamentale per questo dico adesso a parte gli scherzi ma insomma darebbe da me io lo dico seriamente sì sia un giovane oggi che va ad imparare qualcosa però come si fa a fare il cinema
Poiché in realtà non è che esce trova via Veneto di quegli anni però bisogna ricordarglielo perché fra l'altro tra
Tale tanto che tra i pochi Soru Dini
Che poi hanno avuto un successo che ci sono stati in questi ultimi anni sono stati per dire quello di Salvatores non sarà stata mal questo che avrà scherma Salvatores ha formato a Milano si è formato a Milano ha fatto lui magari sotto in provetta quello che noi invece vogliamo fare
Dal vero anche creato i collaboratori lavorando di gruppo la stessa cosa l'ha fatta Martone a Napoli e per questo è venuto fuori lucani caroselli chi conosceva Servillo prima dei diritti che che che e e curatore avrà avuto avrà cinquanta sessanta anni
Questo viene dai laboratori dal dal e per dirlo poi in uno slogan che ho detto qui già la Casa del Cinema di Milano va be'riveli sempre le stesse cose mi domando EB vi domando Marchetti e Benigni
Piaccia o non piaccia ma sono soltanto riconosca da Parigi al meglio avranno mai preso un caffè insieme sono mai venuti alla Casa del Cinema avranno litigato perché significava anche ma questo era questo è il bello
Cioè io mi ricordo certe sceneggiature fatte pure delle allieve che volevano in cinque sei
Quelle idee Sica c'era un certo di concerto perché giuro conoscere Adolfo Franci con letterato finissimo uno dei primi che aveva letto Proust
Non è che siete disse stava alle veniva pagato perché oltretutto Meccia bisognava e così lo imbarchiamo Age diceva una battuta poi andava via poi ritornava parlava di Prussia appunto di Kafka eccetera non sembrava che non c'entra se niente
Ma quanto centrato perché un altro grande equivoco
E che il neorealismo sì l'abbiamo fatto perché c'era la guerra dei poveri siamo scesi per la strada guarda caso non è poco
Erano tutti conoscitore dico libero Solaroli un organizzatore altro conoscitori Bruce si parlava di temi qui casca la DTT tutto di pittura
Pittori insieme ad avere le le le liti tra Turcato e c'è ed è quella che era la ricchezza la ricchezza l'uso nel quale c'è dunque queste sceneggiature ricevere poi c'era l'autore del libro Cesare Giulio viola anche lui venivano momento voi se ne andava diceva due stupidaggine c'era poi c'erano sempre la coppia quelli che sanno scrivere
Ma quindi schierano dopo dopo ore e ore di chiacchiere fatte via dalla croce fatta in casa fatti negli alberi di McCoy tutti avevano due mogli luce del divorzio vi odio tutti non glielo perizia perché perché era un modo Lecce comprò perché ha ecco no anche perché le mogli li cacciarono di casa perché queste sceneggiature
Fate a otto mani col fumo che non finiva mai che ridare loro al parroco usciva sbattendo la porta no non vengono più con voi
Sta e poi moglie allibite c'è per cui anche qui io ricordo sceneggiature quando ho fatto celluloide anche messinscena Amidei
Roselline ragiona Caffè Greco
Ho perché allora era c'è stato un momento che era più di moda insomma di Rosate su tre cose sai benissimo a casa
Ecco ma da queste nata è venuta fuori poi per la grande ricchezza e per cui quando Gigetto è difficile dire
Come si diceva si può fare la terza guerra mondiale per permettere a Rossellini fare un'altra Roma città aperta quindi non è che possiamo adesso chiamare degli imprenditori trovare degli sponsor che animano con delle controfigure finte
Via Veneto Rosati Conde con dei sosia di Benigni di cose per far finta che non c'è non c'è non c'è il questo impoverisce voi ogni linguaggio perché diventano tutte operazioni mediare in questi che sono è qualcosa Tuccio la pittura sulla pittura il cinema sul cinema il romanzo sul romanzo e tutte cose bellissime straordinarie ma i linguaggi devono fondersi ci sarà un momento in cui bisognerà ricominciare
A parlare dei pittori
Con i cineasti e questo se ne avvantaggerà di nuovo la pittura la musica il teatro il cinema eccetera eccetera questo per questo tornando a questa laurea ad honoris causa che ti voglio dare libro di testo per far capire almeno perché amara eccome perché da alcuni giovani di oggi allora di allora che cosa diciamo tu vai da Rosati bivaccato di io mi ricordo dei ricordi Giulio e i primi soggetti venduti da Solinas da Pirlo da te e da me e da tutti Siemerink vendesi nascevano ni
Perché era lì che magari capitava quello che che che che stava alla ricerca e di un talento nuovo oppure sentiva dire che c'è un sorge il CIACE sono dei giovani che andiamo a vedere c'è tutto questo avveniva da Rosati
Prevalentemente Rosati a piazza del Popolo più che qui usati Loggia un po'certo Rosati incontravi pure barchino Brachino forse qualcuno sa chi è un leggendario leggendario generico che non riesce a mai però Arata
E un giorno si trova proprio Fellini che gli diceva che diceva una Torino dei vari come banchina Roma varie diciamo abbanchino sono io perché a norma di come allora
Allora tutto qua insomma ecco tornando scendiamo a capofitto
Però non vorrei avere strumentalizzati del libro quindi voglio dire il libro
E grande giornalismo è letteratura è scritto in maniera deliziosa e quindi non è che solo di capita adesso come strumento di lavoro no insomma e anche un po'il libro vinti chi non ha letto l'unica
No no
Molto contenta ma anche molto imbarazzato da
Ecco lei cosa stesse accadendo
Sia caduta
Spiega Carlo Lizzani grande maestro del giornale di di di il cinema che mi considera considera il miglior libero come un libro di testo per fare regista per fare per lasciare cominciare
In merito e io lo ringrazio molto
Non mi aspetto affatto che questo libro possa diventare un libro di testo però mi aspetto che quello che dice Lizzani corrisponda un po'all'idea che ho avuto raccogliendo questi miei scritti perché io ero molto incerto su se l'iscrizione raccogliere o meno questi scritti su Roma
è capitato come poteva capitare intende in cui si facevano improvvisava da Rosati le sceneggiature che il rappresentante di questa casa editrice Rubbettino
L'incontro tant'altresì cinque sei anni fa e mi disse senti bisogna che tu mi dia un libro in lavori come casa editrice
Calabrese nota anche per i suoi studi universitari sui saggi vogliamo entrare un po'nel nell'ambiente romano perché non ci dai una cosa su Roma
E io rimasti un po'perplessi è però lui mi dette dei soldi e allora
Dirigente di anticipo non morto ne anticipo una somma
E io però mi non me ne occupai più di fare il libro
è invece accadde che lo incontrai un anno fa ebbe un misto di ricordi che io ti ho anticipato anche una somma otto
Capii che dovevo farlo volevo anche farlo allora raccolto ho cominciato a guardare gli scritti che avevo su Roma ne ho raccolti alcune alcune abbia un po'modificati e a poco a poco questo libro è nata nato anche perché in qualche modo io volevo rappresentare la mia esperienza di meridionale è arrivata a Roma di come sono entrato nell'ambiente romano di come nel primo nel secondo dopoguerra ho cominciato a capire Roma
A in una frequentare Roma e come diceva Abruzzo ero anch'io come tanti altri che allora anche famose stavano a Roma
Un immigrato che viveva a Roma un meridionale che stava a Roma
In
Rassomiglia un po'il mio rapporto con Roma a quello di Corrado Alvaro di cui parlò spuntone libero
Che nel suo modo di essere rimaneva calabrese però era un protagonista è un personaggio della vita romana
Mi ricordo che veniva al mondo dove io avevo cominciato a collaborare
E quando uscivamo la sera dalla redazione nel mondo facevamo come si faceva nella città meridionale lui abitava a piazza di Spagna io l'accompagnavo fino a largo Goldoni
E a quel punto lui diceva lei dove abita vico viabilità piazza Cavour dormi oggi calore ma compagnia fina all'inizio di via Tomacelli e dopo dicevo io no non posso lasciarlo qui lo accompagnavo fino all'inizio di via Condotti
Ecco sì sembra queste nuove questa capacità di far rivivere certi abitudine sette tradizioni diciamo pure provinciali nell'ambiente romano
E quindi ho raccolto questi scritti pensando alcuni trasformando le altri lasciandoli com'era pensando che poteva venire fuori
Il la rappresentazione di come io ho vissuto romani com'era Roma in quegli anni in quegli anni a Roma era proprio quelle cose che ha detto Vizzani mi hanno fatto rivivere con la sua modo di parlare di come si svolge in una versione riletture mi è un M hanno fatto rivivere proprio quello che mi accadeva di apprendere e di vedere frequentando Roma Roma era allora
Con questi centri di conversazione diciamo così che erano io il caffè di piazza del Popolo
E i caffè di via Veneto
Era un posto dove uno poteva sempre non essere il solo incontrare gli amici e parlare coi è questa Cittadella questa Roma della cultura righe SICAV della Roma degli intellettuali
Ero a Roma dove esisteva un rapporto molto stretto
Tra tutti quelli che svolgevano un'attività culturale e giornalisti
Registi
Scrittori
Questa osmosi che adesso si è persa allora c'era e quindi c'era la possibilità di incontrare di parlare e di capire tante cose
è vero quello che dice Lizzani che il realismo non neorealismo non è nato solo perché si è fatto una scelta
Così guardando intorno di trovare la Toro che viene dalla strada di racconta è nato con dietro una grossa esperienza raffinatezza anche culturale
Per esempio Flaiano Titti io cito in questo libro che io molto frequentato
Era lui quello che uomo di raffinata e grande cultura che però attraverso le sue battute attraverso il suo modo disincantato e affrontare i temi romani
Portava anche forse tu ne sei più di me testimone portava il suo contributo
In maniera diciamo senza senza collegarsi strettamente a come si doveva scrivere la scena portava un contributo
Di fantasia di di novità vinti
Di immaginette aerei contributo dell'UE ha portato al grande Fellini
Che ha aiutato anche Fellini a dare con il film meravigliosi che ancora oggi in tutto il mondo vengano eccitanti come esempio
Il libro del il nucleo del libro Io sono appunto questi anni Doro che vanno dalla metà degli anni Cinquanta agli inizi degli anni settanta
Anni irripetibili durante le quali c'è stato a Roma realizzata forse per la prima volta
Come nel Settecento francese quella che chiamo la società per la conversazione a poco a poco
Attraverso il racconto dei miei incontri con giornalisti e scrittori
Nella relazione soprattutto nel mondo di Mario Pannunzio da Alberto Moravia Arbasino da Antonioni a Sandro De Feo Ercole Patti un possibile Antonello Trombadori si delinea il ritratto di una società dove c'era un rapporto di vivace scambio di idee né i caffè di piazza del Popolo tipiche sono mitizzata e oggi hanno luogo dove c'era proprio una capacità di diffondersi di di di parlare di vivere
Poiché era di fare l'uscita da quel Vincenzo Talarico Vincenzo aveva ricco che io ricordo davanti al caffè Rosati quando arrivavi c'è il rammarico c'era una situazione in cui
Tutti si preoccupavano di vedere l'urlo quello che Luigi avrebbe detto e dove faceva aveva creato insieme a Mazza curante molti soprannome per gli scrittori che non conoscevo per esempio
Alcuni li ho citati qui nel libro il motto mi spezzo ma non m'impiego comunque Mazzacurati definiva l'inflessibile critico d'arte Argan
Io lo ricordo ha detto da Flaiano a proposito SS così invariato mi spezzo ma non m'impiego
E credo che
La terra i Carandini che io era una deformazione dello slogan comunista la terra ai contadini
E che è nata entra fra gli anni andava aggiornerà salotto del mondo e e cane ce n'erano tante per esempio ha scritto un libro di del pittore Bruno Caruso proprio che ricorda quei tempi e quei soprannomi
C'era Nappi cassata alla siciliana per bus tutto del
Trascolorare trascorra altre variazioni positive amaro Gambarotta per morale erano i nomi dei soprannomi che creavano che creava Talarico
Questo non vuol dire che si viveva di queste battute ma si dimostra come c'era un rapporto in cui il gioco la battuta anche la satira circolavano tra entrare persone che frequentavano
Che si frequentavano e che vivevano in questo mondo
Poi che volevo dire per concludere che adesso via Veneto cerca di rinascere cerca di ritrovare di nuovo un aspetto è una capacità di ravvivare un mondo come quello di allora forse non ci riusciremo perché in quel mondo di allora l'ha fatto
Da queste persone che non ci sono più pero questo mi fa pensare
Come diceva Lizzani che occorrerebbe di nuovo incontrarsi parlare conoscersi adesso per esempio non c'è più nulla possibilità di avere questa comunicazione questa possibilità di di stare insieme
Durante un discorso un dibattito con Lina Wertmüller l'inalazione lancio una proposta mi piacerebbe riferire se la sera
Lei diceva perché non chiediamo al Bertolone rifare una fondazione di cinque tappe cinema teatro letteratura pittura io sono convinti che sarebbe importante ricostruire certi caffè anche per i giovani che fanno il cinema i registi
Oggi non si incontrano più invece si vorrebbe stabilire questi luoghi di incontro sarebbe una cosa molto bella io penso che abbia velleità o che è stata compiacere ho visto riff restaurata
E il dove io ricordo che se erano sempre dei momenti di viva di incontro molto molto vivace molto simpatici che porta di nuovo ritornare
Di trovarli quando si ritrovare di trovare questa atmosfera è un problema della società attuale quello di ritornare a incontrarsi a conversare a stare insieme anche perché la televisione il modo di d'essere della società attuale
Dividere crea solitudine e non incontri il mio libro World vuole rappresentare una Roma che fu irripetibile forse ma dove sì
Si riconosceva e si viveva morto umanamente per esempio io ho fatto l'inviato speciale tornavo delle porte a Roma all'improvviso
Se non sapevo dove andare andavo da Rosati a piazza del Popolo andavo nella una trattoria Da Cesaretto ritrovavo gli amici stavo con loro ed ero molto contento di farlo grazie
Io testimoni non sapevo più che completo
Qualche testimone
Vedo Giulio Petroni e Giulio Petroni forse può dire qualcosa
Prego
Perché
E no io ho citato nel libro come ospitato e la quelle c'era anche un soprannome c'era anche un soprannome su di lui come sarà il più grande poeta morente
Grazie
Di
Risanare sembra entro novembre col cappotto Vasco dal consolato dalla scogliera rese sospetti fissi ed è verissimo forse sarò il basco collegata Savino
A
Si riferiva Salis escono in molte di questi nomignoli sono rimasti proverbiali almeno in una certa società così letteraria artistica uno di questi era quello relativo al Alberto Savinio che non era propriamente un Adone
E portava un basco per cui viene chiamato il brutto addormentato dal basco purtroppo
E poi c'era uno molto terribile è morto così ieri di Mazzacurati su De Pisis l'incantatore di sergenti
Però
Erano cattivissimi ma guai poi a non averlo i sogni guai guai a non avere un soprannome Borrelli che non l'aveva proprio non esisteva sì
Sì certo lombardo come vado Luisa lascerò donna Peter riduzione
Simile allora
Signor essere più precisi era all'infinito il Vecchio Testamento insieme
Al Parlamento
Io l'ho ricordato seduto per l'esattezza veloce non è realmente in prima fila e circondato Amidani siccome via F. patti ed altri
Ed è un ricordo e io conserva ancora cos'ho fatto a tempo a conoscere anche Francesco Trombadori se grande pittore
Niente era un mondo come dicevo prima dove non esisteva
La specializzazione diciamo così nessuno si considerava
Solo solo solo capace di fare le cose c'era un rapporto diverso per quello che riguarda il cinema per esempio io mi sono giustamente qualcuno ha detto forse è stato Dutroux che io non c'entro col cinema no
Da dicembre sì io ho tentato di entrarci ma non c'è stato mai possibilità perché ogni volta
Che io frequentando Faiano dicevo forse sia un soggetto mi portava il Flaiano fischi e tanto si allontanava quindi fortemente chic che me l'hanno mai purtroppo dal collocare un soggetta all'Islam
Allora c'erano anche i produttori forse che non so se ci sono ancora oggi
E quindi si incontravano sette è inevitabile super Pino Amato ci sono leggi come no sette in Amato
No io ti posso raccontare beneamato un equivoco che essa così cadevamo io e Carlo Laurenzi perché le pene amarcord fra assomigliava un po'al garantita una economista bravo che era Enzo Storoni
E allora noi credendo che fosse Peppino Amato scherzando dicevamo caro ha visto ha visto è visto dei siti ha invece era Storoni virtuale si guardava
Molto seccato per far fare sempre la stessa e e l'avevamo preso piene amaranto nasce l'idea di vagabondaggi notturni
Noi gonzález vattene lo troveremo il giovane romana vietando in tre o quattro uno di questi gruppi cominciava a deporre ogni incrocio sì sì giocava chi vinceva portava verso casa sua
Nel gioco dell'oca coloro che durava tutta la notte e poi si tornava indietro perché il principio è quello che e poi per c'era anche un tempo non per fare il mio libro non non non non vuole essere nostalgico però c'era un tempo in cui alcuni di questi di giornalisti pittore era non avevano la macchina perché hanno un po'logori
E allora c'era fuori c'era il fatto che quelli che avevano la macchina dovevano riaccompagnare a casa
La sera la notte chi rimaneva perché si rimaneva a volte fino a tarda notte da Rosati o da Canova qui a via Veneto mi ricordo che
Allora
C'era fra i hanno che divise gli scrittori i registi gli intellettuali in di ambo gli hanno tamburi di angoli erano quelli che vivevano di giorno infilarmi mezzanotte come una rabbia precisamente ad andare a casa nottambuli erano gli altri due era nota
Ovviamente vorrei introdurre un altro piccola osservazione sempre per parlare del libro di Giovanni perché e naturalmente è un libro che nasce da questo sguardo tipico di una certa comunità letterario giornalistico artistica e quindi c'è questo e occhio che in qualche maniera richiama come un insieme di riferendo agenzie vicende del cinema il gusto di una certa sceneggiatura
Che è stata tipica della del cinema italiano ma poi dopo l'umorismo del marca Aurelio
Insomma questo mondo che poi è stato così riassunto anche alcuni episodi battute eccetera eccetera
Però non è che c'è solo questo nel libro naturalmente quindi procede come dicevo
Roma Roma con così questa sua episodicità tumultuosa e il fatto che in qualche maniera questa città riferendo che
La la vita italiana sui cambiamenti le sue miserie le sue tragedie le sue illusioni e naturalmente il cinema fa la parte del leone o l'ha fatta anche perché avevo citato prima
La nascita di Cinecittà ma la nascita di un'industria che Prodi e continuata diciamo con grandi difficoltà eccetera ma è continuata fino a un certo momento della storia
Italiana mentre oggi sembrerebbe diciamo proiettata verso altre situazioni
E ma dico questa Roma che viene fuori del libro dal libro dal libro racconto di Giovanni Russo
E anche la Roma dei quartieri popolari che venivano crescendo e allora la Roma dei partiti politici che si formavano
E sono dei ritagli delle letterine esemplari di
Racconti narrazioni di pezzi di vita che funzionano che che che parlano ancora oggi per questo dicevo la loro non caducità sia pure essendo dei contatti che riguardano mai fissati nel tempo non so per esempio il congresso dei Comunisti alla sezione Trionfale è un racconto trionfale di Giovanni Russo perché che cosa c'è di più noioso del congresso di una sezione di un partito politico in particolare il partito comunista credo che sia ma la capacità di Giovanni diciamo di non annoiare chi segue diciamo i resoconti le i problemi della sezione la fontanella e poi il raccordo sempre naturalmente dalle grandi ideologie poi le questioni cioè un più minute vita quotidiana bisogna risolvere insomma
Che invece poi diventa un profilo che forse avrebbe potuto sviluppando diretta deplora sceneggiatura però li Flaiano noti fu non ti fu noti e mezzo corse per pazzia sarà per un'altra volta ma non c'è solo questo poi c'è la Roma prego allora
Fare a dare un saggio tali sale
No ma volevo dire ancora un'ultima cosa a proposito delle
Lo scritto sul congresso dei comunisti del Trionfale dove io per tre giorni sette durezza sezione seguendo tutto e secondo la quello che era lì così l'indicazione di Mario Pannunzio
Bisognava riferì obiettiva mente con un sottile senso anche diciamo di ironia se si vuole però senza fare commenti ideologici questo avvenimento
è uscì io poi scrivevo sul Mondo anche perché come disse una volta anche io come Cederna perché non c'era limite disfagia tu potevi scrivere anche mille righe
Due pagine infatti io scrissi questo congresso fu fu Roddy scrissi nei suoi particolare
Allora io facevo anche il resoconti sta parlamentare per un giornale di Napoli che si amava il mattino d'Italia
Diretto dal fratello di Renato Angiolillo di cui vera identità della ministra aorta una sola persona io temo al mondo mio fratello Amedeo che dirigeva il mattino d'Italia lampo
Incontrai Aniello Coppola giornalista comunista
Molto simpatico a tale di origine napoletana di formazione crociano marxista diciamo così il quale però era molto irritato commenta quel dopo che era uscito questo qualche mese guarda non è possibile mai sono stata chiamata da Togliatti il quale pare che è possibile che per avere un resoconto fu un congresso di sezione comunista lo debbo leggere sul mondo fu ricoverata dal tredici attente esso eccesso dei ottenuto che io ricordo adesso
Grazie
Grazie al sa grazie a Durazzo che hanno fatto questa presentazione così lusinghiera di questo mio libro e niente io spero che alcune profezie erano Esperance Tunisi avvilito però insomma
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