Crescita del paese, sviluppo locale e competitività. Per un rapporto tra Stato ed Autonomie Locali efficiente e sostenibile

E molte grazie per questo invito Grazia banche intesa Corrado Passera per quest'invito io ovviamente non penso oggi in pochi minuti di potere
Proporre soluzioni o ricette
Porro quindi delle questioni che sono aperte che sono aperte per il presente e per il futuro dell'Italia
Particolarmente un'Italia vista dall'Unione Europea in una giornata come quella di oggi che purtroppo segna un momento di preoccupazione perché è chiaro che il da un prete in gara parallelo di due importanti importanti agenzie di rating è intervenuto oggi e con dei segnali per così dire delle motivazioni che vanno al di là dalla reggente della pura semplici analisi dei conti ma segnalarono una sofferenza del sistema Italia nel suo complesso e quindi una carenza del sistema Italia nel suo complesso rendono quest'incontro di oggi ancora più importante per la capacità di analizzare che cosa c'è dietro che cosa siamo tutti chiamati a fare
A me piace molto il collegamento che il titolo del convegno di oggi ma anche la ricerca che banche intesa commissionato della quale i credo abbiate parlato profondità stamattina fa tra lo sviluppo del sistema Paese il ruolo delle autonomie territoriali
Questo credo che sia un tema chiave che noi stiamo direi affrontando studiando a livello anche europeo cioè e come le autonomie territoriali come il territorio è coatto ore dello sviluppo di un sistema paese
Beh c'è un primo fattore da considerare per io credo che sia un dato di fatto che prescinde dal dibattito politico che è in corso se in termini reali gli enti locali vendono
Diminuire in modo progressivo le risorse a loro assegnate
Beh le autonomie territoriali non solo perdono quella capacità di essere attori di sviluppo ma di Erba diventano fattore critico nello sviluppo del Paese
Quando poi mi accade come
Mi permetto di dire
Esiste un po'nel patto di stabilità interno che c'è nel nostro Paese che agli enti locali meno virtuosi finiscono paradossalmente per essere premiati di più
E e quelli che sono virtuosi finiscono per essere penalizzati allora probabilmente qualcosa ettari vedere nel funzionamento del Patto di stabilità io non mento ovviamente nelle importanti discussioni che anche i comuni le Province le Regioni italiane stanno facendo adesso ma se noi guardiamo ad esempio
Una riduzione di specie io guardato non essendo
Un esperto di bilanci ma alcuni dati a campione che mi sono molto interessati quest'anno noi abbiamo una riduzione netta per le province italiane questo mi ha colpito molto
Di circa seicento milioni di euro ebbene quali sono le Province italiane più penalizzate sono Milano Torino Roma Treviso Brescia e Pisa
Sono tra quelle che stanno tra le prime quindici province italiane per tasso di investimenti migliore allora le province più virtuose hanno
Subiscono in qualche modo il taglio più significativo questo è un dato di fatto allora credo che su questo noi dovremo ragionare come in altri paesi d Europa si sta facendo da molto tempo in primo luogo su un rafforzamento delle entrate proprie
In secondo luogo sud dei dicendo diciamo così meccanismi trasparenti di perequazione
Tra enti territoriali virtuosi ed enti territoriali
Meno virtuosi in altri termini se noi vogliamo dare un premio diamolo alle gestioni locali migliori non alle gestioni locali peggiori o comunque meno capaci
Questo è un tema del quale stiamo molto fortemente parlando e ne stiamo parlando in Europa perché come voi sapete il nuovo fondo europeo per i cosiddetti investimenti strutturali
Prende esattamente in considerazione le realtà geografiche le realtà territoriali dei venticinque e tra poche settimane direi ventisette paesi membri dell'Unione europea
C'è un altro tema che il nostro moderatore ha toccato
Il tema di tre grandi settori tematici grandi infrastrutture Energia e trasporti ebbene se l'Italia che soffre storicamente un deficit infrastrutturale
Non approfitta delle occasioni che anche l'Europa può offrire
Per almeno parte recuperare questo deficit infrastrutturale l'Italia perde un'occasione storica che per i prossimi anni se non decenni non si ripeterà
Mi riferisco alle grandi infrastrutture transeuropee in particolare di trasporto per le quali l'Italia è riuscita lo devo dire grazie anche al lavoro svolto durante la presidenza italiana dell'Unione europea nel due mila tre a marcare alcune opere di grande interesse nazionale che sono anche opere di interesse europeo
Il tunnel del Brennero ad esempio la Torino Lione avesse
Se però come la Commissione europea e i comitati tecnici hanno già detto vi è incertezza nazionale ad esempio sulla Torino-Lione su quale sarà il trattato il tracciato
Su quale saranno le eventuali modifica del disciplinare
Che deve essere la base per il cofinanziamento europeo insomma
L'Europa è disponibile ad attendere un po'ma come voi capite ci sono delle segnalazioni per non dire delle attenzioni molto forti che dicono ma in fondo
Se il corridoio passa sopra le Alpi o sotto le Alpi importa poco l'importante che si faccia io vi devo dire con estrema franchezza l'Europa non è in condizioni di attendere
Troppo tempo perché quel corridoio si deve fare si deve fare ora se l'Italia non è in grado di prendere questo treno nel vero senso che la parola perché sarà un treno veloce questo treno rischiano di prenderlo altri
E suggerisco grande attenzione alla Francia
Perché alla Francia può non essere indifferente il fatto che il tracciato sia in un modo o in un altro perché come sapete la Francia compartecipa con un grosso investimento alla Torino-Lione questo è soltanto un esempio ma l'altro esempio lo voglio fare per lo sviluppo territoriale per quanto riguarda
Chiudo la parentesi delle infrastrutture di trasporto dicendo che qui non c'è un gioco una piccola somma ci sono in grado ci sono in gioco un miliardo e mezzo di Europ che l'Italia può prenderei come abbiamo già deciso a Brussel o perdere sì in tempi estremamente rapidi la decisione finale tracciato compreso non sarà appresa
L'altra considerazione che volevo fare riguarda l'Energia lo ricordava il nostro moderatore e insomma
Abbiamo presentato da poche settimane il piano europeo per l'Energia in questo piano europeo dell'Energia al di là delle discussioni sull'energia nucleare che io personalmente condivido ma che richiede probabilmente Investimenti di lunghissimo termine
Guardiamo alle opere che ci sono guardiamo alla grande polemica che ogni giorno si crea sui rigassificatori che sono fondamentalmente essenziali ma nessuno vuole nel suo territorio dicono tutti fatto lo da qualche altra parte
Ebbene
Qualche tempo fa qualche giorno fa il mio collega commissario all'Energia venendo in Italia visitare rigassificatore a la la centrale a carbone pulito di Civitavecchia ha fatto grandi complimenti all'Italia
Poi è tornato a Bruxelles e mi ha detto ma io non pensavo che ci fossero tanti polemiche persino dagli enti locali che dovrebbero essere non felici ma più che felici che si faccia una centrale a carbone pulito che si faccia subito allora anche qui l'Europa si aspetta delle scelte
Se i rigassificatori bisogna farli perché bisogna farli le decisioni vanno prese
Questo voglio dirlo perché l'Europa è disponibile a considerare dei meccanismi di compensazione territoriale
Cioè per quei territori che accolgano sulle loro spalle anche l'impatto che può essere apparentemente impopolare
Di un'opera importante come questa nel settore energetico ma mentre noi su questo siamo pronti non siamo pronti francamente come Unione Europea ad accettare una situazione di inerzia in cui c'è il rimpallo delle responsabilità si si sono molto utili purché si facciano da qualche altra parte
Terzo tema che voglio rapidamente toccare il tema delle aiuti all'impresa
Voi sapete che la Commissione ha presentato un nuovo progetto che sarà il nuovo progetto sulla fa rivisitazione del sistema di aiuti all'impresa e che dovrà valere per i prossimi anni ebbene perché questo meccanismo possa funzionare noi non possiamo continuare a assistere diciamo così a ad un meccanismo non parlo solamente dell'Italia è un male un po'comune ma l'Italia potrebbe distinguersi da questo ad una eterogeneità delle politiche industriali sul territorio
Che rischia se così posso dire tra di essere un po'uno spezzatino cioè politiche industriali tanto diversificate
Da non avere qualche volta una ragionevole spiegazione e quando all'Europa bisogna spiegare perché c'è un differente trattamento differenziato e perché si chiede una politica di sostegno bisogna spiegarla
Con politiche
A
Un pochino più coerenti ed ispirate ad un disegno un po'più sistematico voglio dire questo
Non solo perché è interesse dei paesi membri dell'Unione rafforzare i sistemi Paese per reggere alla concorrenza extra europea
Ma anche perché così non si moltiplicheranno le situazioni di crisi in cui si interviene a livello locale poiché Unione europea è costretto a dire che quello è un aiuto e quindi non lo possiamo consentire non lo possiamo tollerare
Meglio sarebbe armonizzare le politiche industriali per evitare esperienze di questo genere
Direttamente collegato a questo è la vocazione diciamo così ai nazionalismi e ai protezionismo I che come Commissione Europea siamo obbligati a contrastare abbiamo detto una parola di fermezza
Quando l'Italia ha giustamente denunciato un tentativo protezionistico francese
Siamo costretti a dire una parola di altrettanta fermezza per a diciamo così
Esprimere preoccupazione e mandare un messaggio di allarme preventivo se l'Italia pensa di proseguire in materia di fusione Autostrade Abertis con passi successivi tutti negativi abbiamo detto che la fusione non può essere bloccata
Se si dice però noi ritiriamo la concessione francamente e come dire di fatto impediamo che la fusione abbia luogo questa cosa nella lettera che abbiamo scritto credo ieri al Governo italiano
Auspichiamo una risposta
Chiara che permetta all'Italia come io da italiano fortemente mi auguro di essere vincente quando rivendicherà nei confronti degli amici francesi
Una azione contro il protezionismo in materia Energia ma che non venga poi a soccombere in una materia altrettanto importante come quella delle autostrada una ultima riflessione la voglio fare sulla mercato del lavoro da un lato il sulla internazionalizzazione del sistema Italia dall'alto
Sul mercato del lavoro francamente le regioni hanno molto da fare e gli enti locali hanno molto da fare in quale ambito
Ma c'è un esame che noi stiamo conducendo sulla legislazione in materia di lavoro negli Stati membri emerge
Come voi sapete perché lo abbiamo detto altre volte con documenti della Commissione europea
Che la cosiddetta legge Biagi è una legge virtuosa c'è una legge che ha permesso di ridurre il trenta di disoccupazione e che ha garantito un livello di flessibilità allineato agli standard europei
Manca un tassello
Che è una mancata applicazione di un punto importante della legge Biagi noi lo segnaleremo è il tema dell'apprendistato io ve lo anticipo oggi perché è materia in cui le regioni
Hanno una parola importante se non primaria da dare
I percorsi formativi i sistemi di attuazione territoriale della legge Biagi sull'apprendistato ecco su quella materia io credo ci sarà un appello dell'Europa affinché il sistema delle regioni italiane siano più attive nell'applicare questo aspetto di una legge che fino ad ora riportato almeno a Brussel giudizi positivi collegato a questo è l'internazionalizzazione del sistema Italia
Dove l'Italia può portare un sistema paese che è veramente virtuoso e veramente vincente certamente il connubio tra cultura e capacità di innovazione e ricerca questo è un connubio per il quale l'Italia è una superpotenza nel mondo io sono stato ministro degli esteri Banca intesa tra le sue attività importanti nel sistema
Di internazionalizzazione esattamente tra l'altro questo accento sul valore aggiunto del sistema Italia all'estero attraverso la ricerca attraverso l'innovazione attraverso la cultura
Ma dobbiamo aggiungere il sistema turismo
Il sistema turismo è un sistema italiano io
Condivido l'idea che il ministro Rutelli ha di promuovere il sistema turismo italiano che sta perdendo di fronte a Paesi europei assai più competitivi di noi come la Spagna ma qual è una delle ricette per essere più competitivi
Fare più sistema Italia anche nel turismo noi vediamo una moltiplicazione
Degli interventi totalmente scoordinati degli enti locali che per legittime loro ragioni e preoccupazioni promuovono il micro turismo in una microarea dico micro
Per riferirla al sistema Paese
Questo indebolisce l'azione dell'Italia nel promuovere il turismo italiano la indebolisce perché all'estero non si fa così
La Spagna non promuove il turismo della Catalogna promuove il sufismo spagnolo poi la gente vale Baleari in Andalusia in Catalogna e visita il Paese questo è un appello che ancora una volta noi faremo proprio per quanto riguarda l'internazionalizzazione dei sistemi e io da italiano mi permetto di farlo oggi a voi
A
L'ultima davvero considerazione ho parlato di ricerca e di innovazione
L'investimento sulla cultura e sulla ricerca
Abbiamo deciso ieri in Commissione di barare l'istituto europeo di ricerca scientifica e tecnologica
Credo che questo darà un valore aggiunto darà un valore aggiunto a quei Paesi come l'Italia
Che hanno degli investimenti pubblici che dovrebbero essere superiori nella ricerca della e nella innovazione ma lo dico francamente non hanno abbastanza investimenti privati
Allora anche qui è il momento che il sistema Italia faccia la sua parte sia nel pubblico ma anche nel privato abbiamo ora un nuovo Istituto Europeo che promuoverà la ricerca scientifica e tecnologica il nostro sogno domani
E di essere competitivi con i grandi istituti di ricerca non europei con i grandi atenei scientifici che ci sono nel mondo
Pensate all'MIT che si trova a Boston pensate a quanti centri si moltiplicano nel mondo e l'Europa se non ha una sua voce nel mondo della ricerca scientifica e tecnologica non può essere un attore sulla scena internazionale
Queste sono alcune suggestioni che mi permetto di dargli dicendo che ovviamente se l'Italia non capisce ogni giorno di più
Che l'Europa non è l'Europa che accusa e che punta il dito l'Europa aiuta e fa accrescere i sistemi Paese
Ma a condizione che i sistemi Paese si sentano fortemente integrati nell'Europa perché se ci si difende dall'Europa l Europa è costretta ad intervenire vi ringrazio
Ringraziamo noi il presidente Frattini per il suo intervento è previsto dalla all'ordine dei lavori di questo pomeriggio che ci fosse alla fine qualche domanda quali spunto di interrogativi da parte di Corrado Passera di chiedere visto che per impegni sopravvenuti Frattini dovrà lasciarci subito di fare un'eccezione all'ordine dei lavori e di fare subito magari una domanda prima che Ciracì Frattini anche perché è deputato a farlo nel senso che il presidente Frattini ha citato molto nel suo intervento il sistema a Pato modo di sistema Paese e che passerà è uno dei banchieri italiani che con più frequenza e compiuti e a più attenzione che oltre ad richiama questa tematica cioè l'importanza che le banche si facciano carico anche dei problemi del sistema Paese e di conseguenza
Ha una ragione in più per porre ora una domanda prima che Frattini ci lasci c'è il doppio dell'alluvione tua virtù al appena avvertibile direzione doveva andare ma una domanda che a me verrebbe in mente riguarda la ricerca riguarda l'innovazione riguarda come
Il discorso molto giusto che ha fatto Frattini prima può diventare concretezza nel quadro del grande piano di promozione della ricerca che l'Europa appena tranciato settimo con con il settimo programma quadro stiamo parlando di fai svariate decine di miliardi
Di
Di di di tipi di di euro di appoggio a programmi nazionali e internazionali europei di ricerca ecco noi come Italia siamo particolarmente poco utilizzatori di questi fondi
Sono fondi che devono andare nella direzione dell'innovazione giustamente Frattini ha citato la cultura che non è un altro mondo rispetto rinnovazione anzi per certi Paesi può essere il modo per crescere in maniera in maniera nuova cosa ci dici di di cosa potremmo fare per partecipare di più questo grande problema
Domanda diciamo da un milione di dollari perché purtroppo come tu hai detto fino ad oggi noi siamo stati poco utilizzatori io credo che il valore aggiunto dell'Italia si possa trovare
Nel mettere in Rete i centri di eccellenza nella ricerca che l'Italia ha già noi vediamo troppo spesso centri di eccellenza che lavorano isolatamente che
Presentano progetti magari interessanti che rappresentano una microaree
Del grande obiettivo che può stare ad esempio nel settimo programma
Quattro che abbiamo appena approvato in uno dei tanti settori che ci sono lì che invito veramente tutti leggere perché è uno stato uno sforzo grandissimo che abbiamo fatto come Commissione europea
Mentre altri paesi
Presentano programmi che sono il risultato di una Rete nazionale che ha già coordinato il meglio di dieci atenei di cinque laboratori di ricerca scientifica che tutti in un settore danno un contributo allora viene il Progetto del sistema Italia
Io credo che il valore aggiunto per minori è il valore della Rete
E questo valore della Rete in un paese come siamo noi di fantasia e di individualismo è stato poco utilizzato è un grande merito che tutto il mondo ci riconosce in questo caso deve farci fare un sacrificio in più mettere in Rete non vuol dire rinunciare all'originalità di quello o di quell'altro laboratorio o di quel dipartimento universitario
Vuol dire contribuire ad un'azione del sistema Paese altrimenti qual è il risultato
Che abbiamo una frazione di Progetto un altro Paese siccome il meccanismo è quello della competizione presenta un progetto organico il più completo quel Paese vince e noi perdiamo quindi io credo che è una questione di metodo non di merito se noi sommiamo tutti i tasselli avremmo inno auto e le capacità
Fino ad ora abbiamo lavorato con azioni individuali su Brussel Bruxelles vuole un interlocutore Italia non vuole un interlocutore laboratorio X università Icsid dipartimento zeppe vuole il sistema Italia
Questa credo che sia la ricetta
E sulla quale ci dobbiamo applicare e che da qui al due mila sette due mila tredici perché ha un programma di sei anni potremo sperimenta
Grazie piazzetta ciao esaurita
Visto il tema evocato sarei portato a dare la parola a Pasquale Pistorio che su fronte ricerca
Certamente un'autorità ma i programmi dei lavori prevedono
Una una scansione diversa del pomeriggio abbiamo due interventi che sono i prossimi in programma uno e di Angeletti UIL sindacato l'altro e del sindaco di Venezia Massimo Cacciari
Non si delinea come un botta e risposta tra un sindacato che voleva vere
E gli enti locali che sono chiamati a dare dalla finanziaria però forse è un tema che può essere tenuto presente negli interventi perché certamente la finanziaria
Di grande attualità e quindi un un da tenere presente nello svolgimento dell'argomento all'ordine del giorno Baglione no no
Lei personalmente temi come sindacalista o nulla da chiedere a ma si può cacciare i per un motivo che rapporto da dare
Volevo
Affrontare il primo aspetto del titolo la crescita del Paese perché io credo che questo sia il nostro problema
Quando
Ci siamo cominciata ad accorgere che la nostra economia
Non era in grado di tenere il passo
Con la competizione
Quasi senza regole
Ci siamo concentrati
Su un aspetto su del problema
Pensando secondo me illudendosi
Che la soluzione a questo problema era la soluzione cioè quello di ridurre costi
La eravamo poco competitivi perché in fondo lavorare in Italia stava
Troppo
Questo non perché questo problema ovviamente non esista anni che non meriti di essere affrontato risolto positivamente ma la illusione
Pensare che questa la soluzione
Mentre
Credo che tutte le persone tutti gli analisti più attenti hanno potuto costatare che il male del nostro Paese dal punto di vista ovviamente economico ma poi alle conseguenze anche sul piano sociale sul piano politico
E il fatto che l'Italia è l'unico Paese dell'OCSE che negli ultimi quindici anni invece di aumentare la produttività la vista ridotta
E un un Paese dove si per si investono cento euro
Se va bene sisma pari
Cioè se ne ricavano altrettanti
è un Paese che non può risolvere nessuno dei problemi pur abbia risolvere il problema di cioè riprendere ad aumentare la produttività del nostro sistema economico non è ovviamente una cosa semplice
Bisogna agire su molti fattori
A vedere la capacità e la forza di modificare addirittura consuetudini
Direi anche del degli atteggiamenti
Delle priorità
Di quella che può essere definita una la classe dirigente
Quindi non è una cosa semplice
Ciò nonostante credo che sia l'unica cosa che possiamo e dobbiamo fare
Io non voglio ovviamente fare l'elenco di tutte le azioni o le buone pratiche dovremmo fare per rimettere insieme il nostro sistema economico e renderlo finalmente più produttivo e quindi più competitivo mi limiterò a farne a citare quelli che a me sembrano degli snodi politici oltre che economici fondamentali
Il noi dobbiamo aumentare l'efficienza del sistema economico nel suo complesso
Ma soprattutto della pubblica amministrazione
Aumento dare
L'efficienza della pubblica amministrazione non significa
Banalmente spendiamo troppo riduciamo respinse la pubblica amministrazione oppure dicendo delle cose non vere
Al oppure abbiamo troppi dipendenti pubblici eliminiamo lì
Perché tutte le statistiche di mondo dimostrano che abbiamo addirittura meno dipendenti pubblici degli Stati Uniti d'America ovviamente tenuto conto della proporzione
Per per abitante
Non li paghiamo nemmeno
Di più
Probabilmente lavorano in maniera molto meno prodotti quindi il problema deve essere visto alla rovescia
Quali sono
I servizi che bisogna erogare
Facciamo in modo nomi tagliare e dintorni di servizio facciamo in modo che questi servizi vengano erogati al minor costo possibile fermo restando che devono essere erogati
Che non li si può tagliare
Perché questo comprometterebbe il funzionamento della parte cospicua anche la nostra economia
Quali sono i limiti oltre quelli politici storici che abbiamo che secondo me hanno aggravato la situazione
Lei
Modifiche costituzionali che sono intervenuti
Che ha aumentato
Quando non ce n'era proprio bisogno
La sopra posizioni di competenze
Di ruoli di potere
E
Come normalmente accade diluito le responsabilità
Per ci sono due cito solo due settori
I trasporti e l'esercito
In un Paese come il nostro solo un'autorità nazionale
Può risolvere questi
Se non c'è se i meccanismi istituzionali la distribuzione del potere delle componenti delle conto del competenze delle responsabilità non è coerente con l'obiettivo noi ne parliamo ne potremo continuare a parlare fare tavole rotonde come simile queste dei prossimi dieci anni ma fa dice anni non avremo nei una centrale elettrica in più né un degassificatore neo una smaltitore di di rifiuti
E né tanto meno la tarda
Semplicemente non ne avremo poi potremmo recriminare Coppa di questo governo colpa di quell'altro colpa di Tizio vuol praticare
Il risultato non cambierà
Quindi a e questa è una questione noia indico a questa volta non è un noi
Diciamo così di cortesia
Ivi compreso il sindacato io personalmente abbiamo sottovalutato
Che l'aspetto del istituzionale del funzionamento delle istituzioni non è una questione degli uomini politici
Come spesso anzi come tuttora sì sì immagine si crede
è un problema fondamentale della nostra società
Adesso sta diventando il problema
Un Paese deve essere governato
La governabilità è un valore non politico in astratto è un valore
Il la capacità di prendere decisioni
è una questione fondamentale do della politica o della democrazia che peraltro non non di per sé Jamma sarebbe più che sufficiente
è un valore fondamentale per il funzionamento dell'economia della nostra quotidiana modo di vivere
Quindi c'è stata una grande sotto produzione e il susseguirsi di interventi di riflessioni dibattito degli scontri di opinione non c'ha risolto il problema
Molte decisioni anche quando vengono prese in realtà non possono funzionare
Grazie a questo atto disordine o con un ordine di carattere
Istituzionale
E questa è una componente fondamentale
Del al rapporto fra sviluppo aumenti la produttività e della utilizzo delle risorse che abbiamo
Noi dobbiamo possiamo
Essere un Paese che non retrocede nelle gerarchie
Mondiali anche se la notizia di oggi come dire non ci conforta ovviamente per nessun motivo
Abbiamo tutte le caratteristiche
E finanche anche come dire una condizione geopolitiche ha
Di cui ovviamente non possiamo vantare nessun merito
Che può consentirci di
Migliorare le aspettative di crescita del nostro Paese di rientrare all'interno di una Ubu di quel nucleo di Paesi che cresce che crea buoni posti lavoro che migliora seriamente la prospettive di vita dei propri cittadini e che sa offrire speranze e o concrete opportunità ma non lo si può fare queste opportunità queste possibilità che abbiamo se la classe dirigente in senso lato non a comprende che
Occorre oggi sul serio fare
Uno sforzo di coerenza cioè che una qual volta ogni qual volta si fissano degli obiettivi sui quali magari è facilissimo trovare dei consensi poiché decisioni
Le pratiche politiche devono essere coerente con questo Pitti
Quindi se
Il problema è crescente
Tornare a crescere torna smetterla di stare immobili
Io credo che queste
Con questa scelta questa convinzione questa opzione debba essere seguita da una serie di scelte che significa dire che certe cose si possono fare oggi e certe cose non si possono fare oggi bisogna fare domanda
Io sono un sindacalista per me il mio a la mia mestiere non la mia attività la mia missione fondamentale quella di di operare una redistribuzione
I sindacati nel mondo ci sono per questo
Il sindacato
Accetterei
Una coerente scelta di politica economica
Sapendo che cosa comporta
Che dicesse oggi utilizziamo tutte le risorse che abbiamo in maniera coerente per far crescere il Paese
Per puntare allo sviluppo
Domani
Si può discutere di come
Le maggiori risorse vengono utilizzato se invece ci troviamo in presenza di UFO una banale e semplice
Come dire
Scontro su come ridistribuire no quello che abbiamo
E la mission quindi tornare a crescere lo sviluppo è poco più che una opzione residuale a cui normalmente pigliamo poi tutto il resto è ovvio che i scatta nel sindacato quello che è normale che che cambia
Perché capita nella coscienza e nella mente dei nostri rappresentanti cioè diventiamo dei conservatori
Cioè ci
Atteggiamo con lo stato d'animo e con la prassi di coloro che tengono semplicemente di veder perdere qualcosa
Che forse hanno o che forse non non hanno più ma non se ne sono ancora resi conto
Senza che in come dire invece si ci si possa impegnare su un obiettivo concreto realizzabile che tutti quanti possiamo invece condividere
Quindi
Quello che oggi ma anche concludo
La un ridisegno coerente
Che passa del rapporto anche nelle istituzioni no
Perché se i sindaci
Ed è l'unica nota che voglio fare o i presidenti delle Regioni
L'unico aspetto che il come dire in cui vengono coinvolti è o nello spendere soldi pubblici
Più o meno veri maniera meritoria perché poi in fondo spendono soldi per fornire dei servizi ai cittadini in esattamente quello che è previsto che dalla nostra Costituzione e motivo lo stesso per cui vengono eletti per cui noi vogliamo
Ma poiché sulla come dire sull'obiettivo fondamentale che è quello che viene considerato di più lamentare recita no c'è una continua contrapposizione tra
Ma gli interessi degli abitanti di quella valle contro gli interessi degli altri e non c'è nessun meccanismo
Che risolve questo problema
Il paese si ferma non fa nulla noi continuiamo a discutere inutilmente e forse cominciamo a mettere in discussione anche una ragioni di fondo
Della democrazia
Che ha un valore perché
Le decisioni vengono prese tende o per lo meno dovrebbero essere
Tenendo conto degli interessi
Della maggioranza
Cioè
Si contano io opinioni una volta prima delle forme di democrazia invece di contarli Sagliano del teste
E quindi di nella diamo di più alla fine prendeva la decisione giusta
In democrazia si contano i testi si prenda la decisione giusta quando in un paese lei minoranze gli interessi delle minoranze
Riescono a prevalere sugli interessi maggioranze con dobbiamo cominciare servizi
Grazie
Il sottotitolo del tema all'ordine del giorno dell'ordine del giorno oggi pomeriggio è per un rapporto tra Stato e autonomie locali efficiente e sostenibile
La Finanziaria in discussione forse pone qualche problema il sindaco Cacciari l'intervento previsto dopo quello di Angeletti sui tuttavia prima di parlare dei finanziaria volevo riprendere alcuni spunti degli interventi precedenti perché il tema del riordino della riarticolazione tra i diversi Poteri che costituiscono il cosiddetto Stato
è un tema che nel nostro Paese all'ordine del giorno
Da quasi quindici anni
Questo è più una generazione
E ed è stato affrontato in modo
Direi occasione distico
Inseguendo emergenze
A colpi di maggioranza risicata
Senza nessuna visione di sistema cioè esattamente nel modo in cui un disegno di riforma istituzionale non deve essere preso
E dibattito continua così allora questo sarebbe la il caso di metterlo rimetterlo di nuovo a fuoco non mi pare che le contingenze attuali permettano o permetteranno in breve dire metterlo a fuoco come si vede
Questo è un Paese che continua a navigare in emergenza ma la nave va un po'come dire riaggiustata e perché aggiustarla bisogna stare un po'fermo in un porto
La situazione secondo me è veramente drammatica per le cose che andò dicendo
In questi anni al posto di una riforma istituzionale che riordina se davvero le diverse competenze e fondarsi e questa competizione
E insieme concertazione tra i diversi livelli istituzionali qualcosa è passato
Di cui non si parla
E io me ne sono reso conto tornando a fare il sindaco dopo un per me felice intervallo
Che cosa è passato è passata una una botta tremenda
Al potere dei comuni
A favore di un potenziamento reale dei poteri delle Regioni e delle Province
Questo è avvenuto
Di questo nessuno parla
E secondo me questo è stato un disegno
Un disegno culturale prima che politico assolutamente trasversale
Per tanti motivi dettato da tanti motivi dettato da una
Centralità anche fasulla per certi aspetti retto ricca populistica che avevano assunto lente e l'occhio
Che aveva assunto l'ente locale Comune dopo Tangentopoli nel periodo novantadue novantaquattro tutti ce lo ricordiamo
Chi ha vissuto quella fase come sottoscritto chi vive questa fase avverte una differenza proprio d'epoca
Beppe
I poteri di Regioni Province sono state rafforzate
Senza che si modifica su alcuni meccanismi di fondo per esempio nel caso per la Regione che continua ad essere puro trasferimento di risorse senza alcuna responsabilità dal punto di vista delle entrate
Mentre voi sapete che i comuni romani ci sono sì finanziano con entrata top
Noi i soldi dobbiamo andazzo a caccia
Non circa a caccia
Si è rafforzato il ruolo dalla Provincia per quanto riguarda materie delicatissime per i comuni materie urbanistiche spesso in modo talmente confuso sovrapponendo le alle competenze che già aveva la Regione
Se adesso io da te lo faccio un piano in Comune Pompiano banalizzo ma poter spiegare quello con
In modo come dire scientifico qua dobbiamo i posso andare in chiede se mi conviene farlo con con concertando più con la Provincia con la Regione
C'è stato un una occasionali Isma'normativo impressionante il cui unico filo rosso è stato la l'indebolimento dei comuni che sono guarda caso quelli che il cittadino conosce
Perché cittadino non sa dove stia di casa il presidente della Regione
Non sa dove stia di casa il presidente la Provincia
Per qualsiasi motivo sia esso la il servizio di leva del figlio o la guerra in Afghanistan viene dal sindaco
E soprattutto per motivi e per ragioni che riguardano il welfare
E per ragioni che riguardano le delicatissima materia urbanistica e territoriale
Su queste regioni ne abbiamo avuto un oggettivo indebolimento perché perché il il taglio che anche qui una linea continue coerente non c'entra né destra né sinistra
Sono quindici anni che la linea e quella di ogni finanziaria si taglia ai comuni
Sui tagli agli enti locali in generale e ai comuni in particolare è una linea coerente Conti si scarica lì
Ma scaricare lì significa
Siccome ha un significato cioè bisogna vorrei essere chiaro
Una linea di questo gene che ripeto non è di destra di sinistra e una linea nazional-popolare nel definire così
Questo un Paese che a questa cultura da cui classe politica questa cultura
La cui classe politica nella stragrande maggioranza non hanno avuto la cultura autonomistico e federalista
E neanche le grandi organizzazioni prima Angeletti lo ricordava con comunque concorrenza coraggio dicendo Thompson c'erano non è che nel mio dialogo con i sindacati e l'ho trovato dalla tappato una cultura autonomistico e federalista
E in e neanche tanto e tanto meno di Ray
Dottor passata con la Confindustria insomma
Sono organizzazioni terroristiche fondista
Questa è la verità
Culturalmente
Per cui solo sono sono veramente benemeriti e queste iniziative che dimostrano l'attenzione da parte delle grandi gruppi eccetera per questi tempi ma è una novità
E quando rinvia la finanziaria da finanziare la tratti così le grandi corporazioni terroristiche e provviste quello che governa il lavoro dipendente
L'industria sull'organizzazione tradizionale
Ma una visione di questo gene significa regole di preciso cioè significa presente sul tema del welfare il fatto che i comuni siano appunto nelle condizioni che ho detto significa una cosa molto precisa che il welfare tu continui a concepirlo nei fatti come assistenzialismo dall'alto perché soltanto se il Comune in grado di avere le risorse per fare un welfare puntuale il mirato dal basso
Suscitando il promuovendo tutte l'inizio allora poi avere un welfare più efficiente con minore spesa se il Comune tu lo tratti come continua a trattarlo by partisan perfettamente by partisan
Non c'è stato nessun mutamento nessun mutamento
Da finanziario finanziario vissuto e finanziari di Dini finanziaria di Prodi uno le finanziarie di D'Alema di finanziare di Berlusconi uno i duelli finanziarie eccetera cioè
Significa che durante lo concepisce come uguale perché sostanzialmente vede come attori e basta
Stato e regioni
Se nei giorni che significa che cosa ospedali ospedali
Ma un welfare che si radica si articola nel territorio ospedali modello ospedaliero di nuovo cultura fordista la grande fabbrica il grande ospedale
Questo è fonte di maggiori sospese e minore efficienza ma il Comune Somaini alle impossibilità sarà sempre più nell'impossibilità di fare un welfare locale mirato
Investimenti capitolo degli investimenti e chiaro e chiamò a voi
E chiamo il governo chiamo tutti che
Quando io pongo un
Un detto
Alle alle spese per investimento io comprimo la possibilità di quando io comprimo la possibilità di indebitamento da parte dei Comuni in generale io comprimo le possibilità di sviluppo in questo Paese e chiamo no
Non ho assistito al dibattito di questa mattina ma spero che ci sia stato qualche grafiche tu che mostrava quanti Comuni investono
Se io comprimo le possibilità di indebitamento in generale dall'alto
Ha voluto centro io comprimo le possibilità di sviluppo
Ha senso questo
Ha senso questo
Oppure non dovrebbe il modello di autonomia locale che abbiamo in mente
Esprimere con chiarezza il concetto che oltre a responsabilizzare il Comune per quanto riguarda le entrate a poppa venti si e cosa me ne farei io il Comune di Venezia di aumentare le entrate
Non potrei spenderne
Cosa me ne faccio oggi io Mentana le entrate non posso spendere
Chiusa parentesi
Non sarebbe più logico un modello di autonomia per cui è la capacità proprio del Comune qualcosa che si diceva prima al analogo capacità proprio del Comune l'unico vincolo
Io sulla piazza di Londra il Comune di Venezia non per non perché sia bravo ma perché e Venezia va be perché c'ha il casino
Io ciò capacità di accendere Muti sulla piazza di Londra per un miliardo di euro
Non potrei d'accordo con i sindacati con i miei cittadini eccetera fare qualche investimento
Danneggia il paese questo io non posso fare
Assenso
Veniamo all'altro tema riguardante i i servizi
Qui i Comuni sanno e sono i Comuni di nuovo in prima linea non c'è dubbio alcuno
Non c'è dubbio alcuno
Io sono dell'avviso che bisogna
Tentare in tutti i modi e sempre e lo sto provando al di là delle diversità politiche di
Accordarsi su ogni progetto con provincia con Regione eccetera eccetera però è evidente che sull'erogazione dei servizi sociali in prima linea sui Comuni
Asporto rifiuti pulizia delle città il sistema di trasporto mobilità soluzioni comuni
Che hanno tutte le responsabilità onori ed oneri bisogna aumenti le domande sono domande cioè lo sapete no sociologico parlano di una in frazione di domande io ritengo che sia bene così
Perché la pressione di domande è una molla fondamentale dello sviluppo capitalistico e credo anche dello sviluppo del cervello
Quando ti ho scelto sottoposto a stress e tu riadattati il tuo organismo per poter rispondere a sfide sempre più impegnative quindi io sono per il conflitto sono poi il confronto sul punto le sfide va bene
E c'è un'inflazione di domande servizi sempre più efficienti
Senza gravare sulle tariffe e molte volte ai Comuni è stato messo il vincolo di non gravare sull'età io ti taglio i trasferimenti ma trovo mentale le tariffe
Non è la finanziaria di questa di questa volta dalla finanza a tavola obbligo a volte fanno i prodotti
Bene allora non c'è alcun dubbio ritengo e credo che voi sarete d'accordo lo diceva anche Angeletti quindi che però aumentare per ottenere questo il discorso è quello dalla produttività tra virgolette cioè io devo per rispondere a questa domanda di maggiore qualità mantenendo i costi inalterati
Competitività concorrenza
Bisogna procedere in questa direzione ma avete voi visto analiticamente le normative a proposito di servizi pubblici a proposito di
Ex municipalizzate di società disservizio di società strumentali eccetera eccetera
Altri visti i volumi
E e io fiumi di interpretazioni di contenziosi e di e di e di e di sentenze TAR eccetera eccetera a questo proposito perché bisogna almeno cioè io vita già almeno vivere una settimana all'interno di un comune per rendersi conto di che cos'era cosa
Noi siamo in una situazione che dir caotica e dire niente
Che cosa sono le società strumentali
Che cosa rientra che cosa non rientra la società che mi fa manutenzione strumentale non strumentale che cosa posso fare in house che cosa non posso Farina Angeletti sai che cosa deriva da questo tu lo sai
E allora deriva che se io non ho una chiarezza normativa assoluta
A livello locale oltre a non poter e sono d'accordissimo Conte che a livello locale non si decide non si può decidere la centrale nucleare non si può decidere il grande il il pianto di disinquinamento un forno
Benissimo sono scelte strategiche nazionali bene sentito l'Ente locale tu fai sentito prima va sentito ovviamente secondo Luca va va
Ma se non c'è chiarezza su questa questione fondamentali che sono i servizi e di società di servizio
Io una pressione che a livello politico locale è assolutamente inarrestabile
Nei confronti di una scelta conosce consociativa conservativa del i Haus
Non me la posso Spangaro
Abbiamo bisogno di norme chiarissime inequivocabili
Che diano adito al minimo possibile di interpretazioni e di contenzioso per andare diretti alla maggiore competitività alla maggiore efficienza alla concorrenza e certamente e alla privatizzazione
Se no non me la posso sfangare
Io le delibere su queste questioni non le decide un consiglio d'amministrazione passerà deciso in consiglio comunale
Che è la cosa un po'diversa per opportuna aggiungo
Vice City gruppo con no
No per fortuna Giuliano sentimento generalità
Quindi quindi qui è una normativa farraginosa
Caotica contraddittoria e soprattutto voluminosa in moto assolutamente delirante alla faccia della dei registi delegificazione alla pazzia della semplificazione alla faccia di queste bande che ci siamo raccontati in questi paesi per quindici anni e che non è stato fatto nulla nulla di nulla
Queste e e non e non su questioni marginali giurisdizioni che determinano lo sviluppo di un anno e vivacità di un Paese
Ultima questione della finanziaria
Prima di tutto la Buitoni di metodo ma che anche di sostanza ma è possibile che si continuino a fare finanziarie concertando
Ex ante con tutti fu che i cui comuni e con le Province con ottimi locali è mai possibile
Ma è mai possibile
Si concerta o si cerca di concertare con tutte con gli otto mila ettari noi ci troviamo la patata praticamente già condotta e possiamo soltanto emendare ex post
Questo la dice lunga appunto la dice lunga sulla cultura politica io ripeto non non accuso nessuno singolarmente questo o quel governo è una cultura politica che non è che non si è modificata in questo Paese
E che determina quello stato tra le istituzioni nel rapporto tra le istituzioni che se non si modifica ne va di mezzo anche l'economia come dicevi giustamente tu
Allora queste obiezioni di metodo ma anche di sostanza secondo
Cerchiamo un appello che
Vorrei che venisse condiviso da alcuni porrebbe alcuni dei presenti cerchiamo di vedere che almeno dal patto di stabilità non vengono conteggiati che non rientrino nel conto del Patto di stabilità i contributi regionali e i e e le spese per per i mutui di leggi speciali
Questo mi permetto permettetemi un
Un piccolo appello localistico per quell'accusa i tagli che c'è in Italia che si chiama Venezia e qualche altra città che fosse un po'non fu con piccolo contributo visto che prima si parlava in cultura e di turismo e o se lo porta al benessere nazionale
Per fare alcuni investimenti di salvaguardia nella città io avrei bisogno che i mutui che pago per le per la legge speciali hanno inizio contabilizzate nel Patto di stabilità se no più una lira per fare opere di salvaguardia Venezia interessa questo la comunità
Romana o no
Ha qualche interesse
Punto di domanda
Ecco
Fare alcune cose di questo genere qui lasciarci veramente modello di autonomia locale essa darci la possibilità di applicare imposte di scopo tasse particolare come possesso è quella di soggiorno senza metterci lacci e lacciuoli vincoli vincoli vittima perché San Siro è un uomo in come spendere questi soldi e dobbiamo anche fatti dire come dobbiamo spenderli oltre a dover andare in cerca dei soldi nomi dopo sono io che devo andare dall'albergatore eccetera spiegarmi la tassa di soggiorno eccetera oltre fare questo mestiere io
Devo anche sentirmi dire di nuovo da non so da chi come poi devo spendere questi soldi
Saprò io quali sono le esigenze le priorità della mia città o no ancora una volta un problema di modello di autonomia locale
Responsabilità piena autonomia
Non c'è
C'è sempre più responsabilità e sempre meno autonomia
Anche rispetto ripeto a province e e regioni
E queste sono alcune cose che ritengo
Badate sono anche stufo di Ripetta mentre le dico da quindici anni
Invano
Allora forse è giunto il momento di capire anche tra l'altro
Quali sono gli ostacoli formidabili che cambiano i governi cambiano le maggioranze impediscono che questi discorsi diventino patrimonio culturale politico comune di questo Paese
Deve dopo l'intervento del sindaco Cacciari la tentazione
Quella di chiudere qui ci vediamo la prossima volta non ne parliamo più almeno per qualche tempo il compito di farci cambiare idea che si prospetta abbastanza difficile tocca a Michele Vietti
Di cui è previsto nell'ordine dei lavori il contributo
Grazie grazie a Banca Intesa per questa opportunità di riflessione
Comune per io non lo so se riuscirò a a farvi cambiare idea perché per la verità debbo dire che non retoricamente condivido gran parte delle cose che ha detto Cacciari quindi non so se questo
Neo inciuci cinismo o semplicemente come dire ragionevolezza
Noto che purtroppo il tavolo del pomeriggio un po'zoppo
Perché
Non c'è il governo
E dato che l'altr'anno venni ospite del vostro convegno come sottosegretario all'economia e mi feci carico
Delle non poche critiche che erano mosse allora alla manovra una una piccola tentazione di arrivati di rivalsa di rivincita l'ha mai avuta
Oggi pomeriggio
Ma
Mi dicono che l'amico Pinza parlato questa mattina
E poi me lo impedisce il titolo che voi avete messo alla nostra tavola rotonda perché parlate di politica economica e collaborazione tra le istituzioni e io appartengo ha una tradizione e una storia politica che sente forte il senso delle istituzioni e dunque cerco di come dire contenere la tentazione di una polemica che
Sarebbe fin troppo facile nei confronti della manovra finanziaria
Una manovra finanziaria che ha scontentato tutti i giornali di oggi riporta hanno il crollo del indice di gradimento del governo nelle ultime settimane purtroppo questo e più grave perché il primo dato ovviamente sarebbe personalmente confortante meno confortante il dato che Standard&Poor'
Ritocca in negativo il rating dell'Italia
Sulla valutazione della manovra finanziaria
Una manovra finanziaria insomma criticare la quale come sparare sulla Croce Rossa
Però però se dobbiamo farci carico del senso istituzionale chi sta all'opposizione non può ciò ire del fatto che il governo abbia partorito una così debole o una così insufficiente una così inadeguata
Manovra finanziaria perché ne vanno di mezzo i cittadini tutti indipendentemente dalle appartenenze politiche ne va di mezzo il sistema economico
In sostanza
Governo ha scelto contro le proprie promesse elettorali contro il Documento di programmazione economica e finanziaria
Di non incidere sulla spesa corrente anzi di lasciar correre la spesa corrente e di farvi fronte aumentando la pressione fiscale
In questa in soldoni eh la filosofia della manovra non entro nel dettaglio
Di
Un'illusione dirigista che immagine ancora di poterlo fare la redistribuzione del reddito attraverso la modifica delle aliquote
Luca Ricolfi in un bell'articolo della stampa di qualche giorno fa Ricolfi credo non sia sospetto di simpatie per il centrodestra ha detto che alla fine di tutta questa grossa agitazione sulle aliquote si toglieranno meno di cento euro al mese a chi e sopra di due mila cinquecento euro e siete daranno meno di dieci a chi sta sotto due mila e cinquecento euro se questa è la distribuzione del reddito
Mi pare che non andiamo molto lontano non parliamo dell'Effetto poi perverso che questo a su io
Sui nuclei familiari il singolo tutto sommato la scampano perché hanno una grave solo a partire da un reddito lordo
Di quaranta mila euro in su con una maggiorazione di ventotto è ormai i gruppi familiari con genitori un figlio hanno un aumento della pressione di centosettantuno euro con un reddito di trenta mila euro dunque anche qui alla faccia della e quinta e della redistribuzione
Ma
Perché dico che questo numero mi
Fa piacere
Perché perché perdiamo tutti insieme il Paese perde una grande occasioni
Abbiamo vissuto al Periodo una fase di ripresa economica di timida ripresa economica ci sarebbe stata l'occasione di cavalcare questa ripresa economica investendo fortemente sulla competitività lo diceva anche Cacciari
Perché e la competitività il terreno in cui il nostro Paese può vince o perde che la sfida sui mercati che globali
Competitività avrebbe voluto dire però interventi seri su quei pilastri che il ministro dell'Economia Padoa Schioppa indico nel Documento di programmazione economico-finanziaria quando parlo di previdenza di pubblico impiego di sanità e di enti locali
Della Previti sappiamo come è andata a finire di previdenza non se ne parla se non con un generico arrivederci al marzo due mila e sette
Del pubblico impiego non se ne parla se non in termini di incremento da uno a tre miliardi per aumentare il contratto dei dipendenti pubblici
Di sanità sostanza rete non se ne parla se non introducendo i ticket che insomma come dire è una manovra poi banale e degli enti locali ha già detto Cacciari e su questo come dire non aggiungo altro per non aumentare l'effetto depressivo
Tutto il resto è
L'aumento della pressione fiscale generalizzata e il trasferimento coatto del Tfr al INPS dopo di che confesso che straordinariamente difficile commentare nel dettaglio la manovra economica perché siamo di fronte a una sorta di e entità gassosa che
Sì modifica non non di settimana in settimana ma di ora in ora il Presidente della Repubblica giustamente ieri ha richiamato il governo al fatto che la manovra che gli era stata sottoposta dal Consiglio
Dei ministri non ha più nulla a che fare con la manovra che e il Parlamento dovrebbe apprestarsi a votare per di più con la fiducia quindi senza emendamenti e senza discussioni
Dopo cambia di ora in ora sulla base delle pressioni delle categorie delle forze delle corporazioni
Più o meno come abbiamo già assistito in occasione della manovrina perché la cosiddetta manovrina cioè il decreto Visco Bersani in realtà doveva fare le grandi
Liberalizzazioni e privatizzazioni è finito a tarallucci e vini con i terzisti che si sono messi d'accordo con Veltroni e tutti sappiamo come la situazione dei taxi a Roma non è certamente migliorata
Gli avvocati protestano tra l'indifferenza generale non credo che le liberalizzazioni si possono considerare o compiute avendo abolito le tariffe minime dei professionisti
Perché non era liti la resistenza dei monopoli e delle corporazioni la resistenza dei monopoli e corporazioni come sappiamo benissimo sta
Nelle forniture dei servizi pubblici e nelle utilities
Sono quelle che costano troppo care e penalizzano l'utente consumatore non i limiti delle tariffe professionali perché in realtà i nostri professionisti come è noto guadagnano certamente meno degli altri professionisti
Europei e non parliamo di quelli anglosassoni mentre invece i nostri imprenditori pagano il gas l'energia elettrica e l'acqua molto più cara
Che gli altri degli altri Paesi europei perché siamo passati dal monopolio statale al monopolio periferico ebbene
Io credo che questa strada sia una strada sbagliata mi avrebbe fatto piacere ripeto
Poterlo dire nel contraddittorio con il Governo lo diremo nei giorni prossimi in Parlamento
Me ne dispiace perché temo che questo momento questa contingenza economica avrebbe potuto consentire un intervento di manovra finanziaria che aiutasse
La ripresa
Voglio non per Nostalgia o per Mania
Di rivendicazioni sta ma voglio ricordare che nei primi cento giorni del del passato governo furono fatti alcuni interventi sui nodi strutturali
Che attenevano alle regole di alcuni settori particolari
E poi nel corso della legislatura altri hanno seguito ora io penso che il tema che voi indicate come politica economica e collaborazione tra e istituzioni stia tutto qui
Cioè la politica e in particolare la politica economica
Non teme sostituire gli imprenditori
Ma deve fare il suo lavoro che è quello di scrivere regole chiare come dice Cacciari perché altrimenti complichiamo la vita tutti e scrivere regole moderne
Cambiare le regole cambiano e l'ordinamento è il compito della politica
E se la politica fa bene questo compito aiuta l'economia del Paese aiuta l'impresa perché l'impresa Congo regole più moderne più agile più flessibili riesce a fare meglio proprio lavoro
Qui sta il punto
Una cultura Vetero dirigista immagina invece che la politica debba mettersi ad occuparsi direttamente di che cosa deve fare il il sistema produttivo e fa danni
Lo in gesso lo intralcia
Allora io mi permetto di ricordare che e della scorsa legislatura facemmo una riforma del diritto societario cioè cambiamo dopo sessant'anni dal mille novecentoquarantadue
Le regole con cui funzionano nel nostro Paese le società di capitali cioè le strutture giuridiche attraverso cui operano le impresa
E io credo che sia stata una riforma epocale e sia stata un buon modo di dimostrare la collaborazione tra la politica e l'impresa
No ma un intervento settoriale nonno e l'intervento di tosatura fiscale finale lasciando inalterato il quadro ordinamentale
Ma la modifica del Codice del quarantadue cambiando la regola principale e poi via via facendo le applicazioni fino alle conseguenze di carattere fiscale e tributaria
Abbiamo cambiato il diritto fallimentare
Anch'esso risalente al mille novecentoquarantadue cioè al sessanta due anni rispetto alla riforma
Un diritto fallimentare che da tutti veniva indicato come una delle ragioni per cui gli investitori stranieri non venivano in Italia perché incappare in un fallimento in Italia come è noto e la considerata una sciagura e poca Ale perché determinava
L'avvio su un binario morto da cui non si usciva più
Abbiamo introdotto un fallimento non penalizzante un fallimento che favorisca l'emersione preventiva un fallimento che consenta all'in prenditore che ha adempiuto correttamente ai suoi doveri se anche inciampato in questo incidente di percorso di tornare nel più pulito
Prodotti
Abbiamo
Fatto un Codice della proprietà industriale a tutela delle invenzioni che
Non c'era prima abbiamo fatto nel terzo settore la riforma dell'impresa sociale
E avevo tentato anche lo dico a futura memoria la riforma delle associazioni e delle fondazioni cioè del libro primo del Codice civile che anche se fondamentale è urgente noi oggi abbiamo in questo Paese
Soggetti che si chiamano fondazioni che devono fare i conti come le regole del mille novecentoquarantadue quando in realtà fanno tutt'altro quando è cambiato il mondo delle fondazioni rispetto al quarantadue
E ci siamo accapigliati per anni su il regime fiscale delle fondazioni o o sul sul controllo delle fondazioni bancarie ma non riusciamo a cambiare
E le norme ordinamentali del Codice a proposito di associazioni e di fondazione
Abbiamo provato anche a fare la riforma delle professioni pubblico può non ci siamo riusciti questo è un rimpianto ma anche questo credo che sia uno di quei nodi ordinamentali sulle regole che devono essere velocemente affrontati anche il mondo dei professionisti in questo Paese
Sarebbe una risorsa economica importante non è vero io non ci credo che sia un mondo fatto tutto come ci viene raccontato di evasori e di corporativi è una risorsa non solo economica ma anche sociale del Paese
Certo non può continuare a vivere con regole che risalgono al mille novecentotredici per i notai con il mille novecento e trentatré per gli avvocati anche qui son passati trent'anni dobbiamo dargli delle regole molte ma il nostro sforzo lo sforzo della politica per aiutare l'economia sta tutto qui cambiare e ammodernare le regole
Perché nel mercato globale la concorrenza non è concorrenza soltanto di attività produttive non è la concorrenza soltanto di chi fa meglio i prodotti o di chi vende meglio i servizi
è anche la concorrenza delle regole oggi viviamo in un sistema in cui c'è la concorrenza degli ordinamenti
E mercato globale vuol dire che gli investimenti che circolano nel mercato globale vanno ad allocarsi liberamente laddove trovano regole più agili più flessibile più moderne
Quella è la concorrenza degli ordinamenti e allora un un un governo che abbia senso delle istituzioni
Deve fare questo lavoro cambiare le regole ammodernare le regole dei grandi comparti dei grandi settori in modo sistemico in modo non isolato e non spezzettato
Di tutto questo nella finanziaria non c'è traccia di tutto questo della manovra economica non c'è traccia
E io temo che con tutto quello che è alle viste non ci sarà traccia e allora io temo
Che perderemo un'occasione non non non dico sono contento perché la maggioranza sarà penalizzata in termini di consenso nel Paese dico sono scontento
Perché il Paese sta correndo una una gara difficile in un circuito in cui i nostri competitor hanno le gambe molto più lunghe delle nostre noi abbiamo gambe piccole noi siamo affetti da da nanismo per ragioni storiche economiche che non sto qui a ricordare abbiamo bisogno di crescere di Rho portici ma per farlo abbiamo bisogno di queste regole
Nuove e mode su questo l'opposizione
è d'accordo ma vorrebbe vedere qualche cosa di concreto e di sistemico e un po'meno demagogia grazie
Non posso che constatare che nel suo intervento onorevole Vietti non è andato verso la nostra speranza quello di tirati su morale documenti avete di Cacciari temo che anche il prossimo il del cioè Pistorio non hanno andrà forse in quella direzione si occupa di ricerca
Non da un punto di vista teorico ma la persona che insieme uno dei fondi forse nel nostro Paese che l'ha fatta sul serio temo però che al di là di questo il panorama lo scenario complessivo non utilizzi non autorizzi molto ottimi
Il suo è l'ultimo intervento previsto tra i partecipanti di oggi pomeriggio dopodiché faremo un giro finale e poi le conclusioni saranno della Total passa
Grazie beh intanto il tema centrale la crescita del Paese la competitività e lo sviluppo locale
Diciamo che il tema della competitività per Confindustria è stato il tema maestro centrale di questa presidenza da quanto Montezemolo
Dirige Confindustria ha messo al centro la competitività e vorrei dire che ci sono alcune grande priorità che ha indicato per la punti-chiave del Paese dal precedente governo e a questo Governo quinti con continuità comunque sia dei governi le voglio ricordare perché sono le grandi priorità di Confindustria per la competitività del Paese anzitutto le liberalizzazioni e la concorrenza
E devo dire che vi si è fatto molto poco
Vorrei dare un piccolo atto al presidente governo perché il Comune famoso decreto Bersani pure in completo pur limitato puri che i tassi eccetera ma è stato un atto di coraggio di discontinuità su un fatto che non avveniva nella Repubblica e cioè cambiare le regole su quelle che erano questi diciamo caratteristiche immobili spinti qualche passo in quel senso se sfatto molto poco c'è ancora molto da fare ma la direzione giusta
La semplificazione burocratica amministrativa
Anche lì c'è molto da fare e comunque
Bisogna fare ora un voglio con Montale ciascun ciascun punto voglio fermarmi su quello che più mi interessa che la ricerca
Capitale umano ricerca innovazione cuneo fiscale e contributivo
Il capo tra nord e sud le infrastrutture essenziali il costo dell'Energia sono questi canti temi dalla competitività che è stato sempre indicato Confindustria e su cui devo dire le reazioni politiche sono state modeste
Nel precedente governo e finora in questo governo
Però Montezemolo aveva già indicato l'inizio del suo mandato che nel momento in cui sia nella competizione globale in cui viviamo ricerca innovazione o innovazione a trecentosessanta gradi come lui diceva devono essere la priorità delle priorità nell'agenda politica del Paese nella gente economica del paese se si vuole veramente competere un fatto così ovvio ma è bene ricordarlo viviamo in un mondo globale
Ci sono Paesi emergenti che hanno strutture di costi che noi non possiamo avvicinare se non sia la capacità di competere sul valore aggiunto intellettuale e con maggiore produttività e assurdo pensare di competere sui costi
Ebbene
Purtroppo da vent'anni da trent'anni l'Italia inchiodata quell'uno virgola due per cento del PIL di spese in ricerca per cui abbiamo un po'Lori aggiunto molto modesto ormai pecca italiano come percentuale dello sport sul dodici per cento al nostro export contro una media europea del ventitré per cento è chiaro quindi che perdiamo quota del Mercury accesso l'abbiamo perso un quarto dal nostro couture come accesso negli ultimi dieci anni
La produttività ricordata prima aveva Angeletti addirittura gli ultimi cinque anni è stata negativa caso unico nella storia repubblicana nella storia i paesi sviluppati meno zero uno per cento negli ultimi cinque anni veramente un disastro
E tutto è legato al fatto che abbiamo poco investimento ricerca innovazione che è direttamente proporzionale con un fatto differito con un tempo differito sia a alla produttività che alla crescita del PIL
Ebbene in termini di ricerca innovazione
Dal punto di vista centrale e dal punto di vista locale Confindustria le dei chiare e li ha indicati molto chiaramente al governo e vorrei ricordare che la prima volta che mi tocco di farlo per Conde Confindustria fu nel due mila quattro subito dopo che arrivare Confindustria
Proponemmo allora un pacchetto molto chiaro che abbiamo ripetuto recentemente la giornata alla ricerca sia sfotte il diciannove settembre a Roma il pacchetto è praticamente identico né che si rinvengono politica la ricerca innovazione nei tre anni
Ed era articolato in tre criteri
Due strumenti
Oggi quattro proposto vola cinque proposte perché delle cinque proposte che facemmo allora solo uno venne accolto dal Governo
Che era l'abolizione dell'IRAP sul costo dei ricercatori peraltro compensata dall'abolizione del perché non Tremonti cioè esattamente quello che veniva dato con quello veniva tolto come perché o Tremonti
Quindi praticamente zero sulle proposte di Confindustria era stato fatto pro governo indi abbiamo riproposto questo governo le stesse cose
Vorrei ricordarle perché credo che sono molto importanti i tre criteri sono primo un orizzonte temporale lungo se si vuole fare veramente una politica di certe novazione non può essere l'orizzonte morale di un anno noi proponiamo dieci anni Secondo criteri il più possibile automatici come per esempio leva fiscale che rendono la certezza del beneficio e devono evitano tutto il clientelismo burocrazia
E terzo meccanismi che favoriscano favoriscano la con l'abolizione tra pubblico e privato questi criteri
Due gli strumenti uno orizzontale su tutto la leva fiscale uno verticale focalizzato su temi prioritari
E infine le quattro proposte che noi abbiamo presentato
La prima proposta era un credito d'imposta automatico del dieci per cento su tutte le spese per ricerca che un'azienda fa
Con un certo tetto in Francia questo tetto è rotto medio e otto milioni in Italia non proposto cinque milioni
La seconda è un credito d'imposta automatico del cinquanta per cento su ogni commessa che un azienda privata da un istituto pubblico di ricerca
Certamente ancora qui con un certo tetto la terza era le sono degli oneri fino sociali per tutti gli start up innovativi per tutti lo porto restata Pino utili per tre anni e Perry ricercatori per otto anni
E queste erano tre proposte che vanno nella direzione orizzontale
E poi una verticale simile a quella dell'Agenzia francese per novazione che diceva di dare di definire alcuni grandi filoni strategici nazionali su cui allocare risorse in modo da mobilitare
Il sistema Paese con imprese piccole medie garante dedicando queste risorse per lo sviluppo di filoni prioritari per lo sviluppo del Paese
Devo dire come soddisfazione che nelle condizioni difficilissime in cui opera il governo dobbiamo riconoscere il debito pubblico è quello che purtroppo l'avanzo primario sì azzerato
Dai sessantasei miliardi che era nel due mila e uno nel due mila si è ridotto zero praticamente al due mila e cinque cinque miliardi quindi la situazione molto difficile i principi che non abbia un posto sono stati recepiti
Non tutti tre dei quattro il più piccolo è stato recepito la misura non è quella chiesta perché il nostro misura ammontavano a circa un miliardo e mezzo di trasferimento alle imprese abbiamo calcolato che con i tetti diversi messi finanziaria sepolta sarà se poi sarà approvata sono circa novecento novecentocinquanta milioni di euro quindi molto meno di quel che abbiamo chiesto ma comunque molto importante ma è importantissimo dei principi sono recepiti il credito di imposta automatico al dieci per cento è stato recepito anziché un tetto di cinque miliardi di cinque milioni di euro per imprese sono stati nessun mi dà un milione e mezzo
Il credito come atto d'imposta è stato recepito con un limite del quindici per cento ma il cinquanta per cento spero che sarà modificata
In discussione e queste la pressione che stiamo facendo quindi miste competenti restando il pacchetto totale diamo suo cinquanta per cento se non si libera questa collaborazione pubblico privato quello dei Grandi Progetti è stato recepito collocazione di trecento quattrocento quattrocento milioni da parte del decreto Bersani più altri trecento da Mussi
Quindi io credo che da questo punto di vista non commento su questo dalla Finanziaria dove Confindustria molte critiche come sappiamo particolarmente sul che fare ma su questo punto di vista la risposta non può che essere di moderata soddisfazione perché sono state recepite i principi fondamentali la quantità allocata non è adeguata ma certamente e buona novecento cinquantasei per molto più di zero
Pur non essendo un miliardo e mezzo e poi i meccanismi essendo stati recepiti si può progredire negli anni per arrivare ai valori che si vuole quindi mi pare che c'è in questo senso un primo passo specialmente per quanto riguarda i criteri
I criteri che sono stati quelli che noi abbiamo suggeriti che sono fondamentali per le scale questa competenza questa diciamo rivitalizzazione da cui dipende moltissimo la competitività
Per quanto riguarda tuttavia le nostre richieste non abbiamo fatto anche della richiesta di Governance
E cioè non soltanto delle misure per favorire la ricerca e il trasferimento pubblico-privato permettete una piccola parentesi su questo si discute sempre anche arrestato ricordato stamattina che se si spende poco ricerca e spende poco il privato e pubblico
O i né spende poco il privato e spende poco e pubblico
In Italia spende poco il privato spende poco il pubblico si sa che spende poco e privato e ci terrei a dire che spende poco il privato con una qualifica
Uno studio fatto la comunità europea dimostra che in percentuale del fatturato le grandi imprese italiane spento come per cento al fatturato allo stesso livello dei loro chi alza di settore le medie imprese molto vicino le piccole imprese pure problemi che noi abbiamo tantissime piccole imprese tante medie pochissime grandi e siccome la ricerca fanno veramente i grandi nel complesso il settore privato spende poco
Quindi il nostro problema più che una scarsa propensione delle imprese a fare ricerca
è un sistema dell'assoluto delle imprese che molto frazionato decomposto da troppe piccole imprese che comunque nel mondo hanno poca propensione
La seconda ragione e che i trasferimenti del pubblico verso il privato per la ricerca sono state storicamente molto bassi
Vorrei ricordare a questo proposito un dato che qui continua a citare perché poi si dice che lo Stato spende non è vero
Negli ultimi nell'ultimo periodo che sullo studio OCSE dall'ottanta al due mila e due quindi un periodo molto lungo a parità di potere di acquisto e a valori costanti i trasferimenti totali dallo Stato all'impresa in Italia sono stati ventiquattro miliardi di euro
Sono stati cinquantasei miliardi di euro in Gran Bretagna sessantadue miliardi di euro in Francia sessantatré miliardi di euro in Germania
Quindi è chiaro che è mancato l'effetto di trascinamento perché poi anche statisticamente provato perché così la struttura leggi che c'è un rapporto circa uno due per ogni euro che lo Stato dall'impresa duelli di emettere l'impresa
Quindi questo effetto di trascinamento manca quindi il privato spende poco per due ragioni la prima è che c'è questo frazionamento dell'impresa e la seconda della di dimensione imprese la seconda che il trasferimento dello Stato e quindi l'effetto trascinamento la spesa pubblica non è stato adeguato in Italia lontanissimo quasi un terzo un po'più di un terzo di quello francese o tedesco e quinti lontanissimo meno della metà di quello impresse
Quindi spende poco sia lo stato che le imprese private
Tuttavia ripeto i meccanismi sono corretti e va aumentata questa spesa va aumentata anche va migliorata anche la governance prima ci vuole molto più coordinamento tra i ministeri abbiamo
Troppi ministeri con propri strumenti che si occupano di ricerca
E credo che c'entra come in un principio di coordinamento nel nella nuova finanziaria in modo da utilizzare strumenti in modo più coerente su questi programmi di ricerca e poi ci vuole un coordinamento tra livello nazionale leader locale
Ora
Da noi non c'è questa chiarezza
Noi crediamo noi Confindustria chiediamo che la politica di ricerca deve essere fatta sia a livello nazionale sia a livello locale a livello nazionale sono tutti i programmi diciamo così orizzontale il credito d'imposta automatico
Per tutte le regioni per tutti i settori d'impresa verticale
Cioè mai cioè nazionale ma anche nazionale i grandi progetti verticali di tipo strategico che come è stato ricordato oggi credo dal dal commissario Frattini
Bisogna che siano coerenti con i grandi programmi europei con le piattaforme europee perché altrimenti perdiamo quel marcia perché la comunità europea fa dalle piattaforme tecnologiche europee programmi italiani
E questo c'è perché già i settori individuati sono perfettamente coerente con i programmi strategici europei con le più piattaforme tecnologiche europee
A questi grandi programmi nazionali vanno associati una serie di programmi regionali e locali che abbiano l'obiettivo della diffusione della tecnologia
E gli strumenti ci sono però non sono efficaci se essenzialmente ci sono strumenti di tre tipo oggi esistenti in Italia ci sono i distretti tecnologici
Che secondo me è un'ottima iniziativa tra l'altro presa dal ministro Moratti cui dal dato atto di questa iniziativa presa prima dei poli della competitività francese che però hanno avuto il difetto di non essere finanziate adeguatamente ne abbiamo ventidue undici al Nord undici al sud ancora una volta le risorse sono modeste
Da parte delle regioni ce ne sono state da parte dello stato ce ne sono state quindi anche lì occorre che ci sia una documento di risorse regionali che però lo Carla devono Gerrard e come dicevo Sindaut Cacciari prima quindi non si può dare solo responsabilità senza dare l'autonomia ma comunque non voglio entrare in tutte queste programmi istituzionale diciamo semplicemente che i distretti ecologici sono corretti purché ci sia la possibilità di allocare le risorse correttamente secondo ci sono questi centri di trasferimento tecnologico che nella grande misura uno sperpero di risorse
Pensate che abbiamo in Italia quattrocento centro il trasferimento tecnologico quattrocento e che alla fine sono una serie di piccoli centri burocratico amministrativi che poco veramente vanno per il trasferimento tecnologico quindi ci vorrebbe una più forte selezione evitare che ci sia questa dispersione in modo da evitare burocrazia dispersione di risorse e infine a strumenti come dotato la Regione Lombardia molto corretto quello del voce in modo che una piccola impresa riceve un bonus da spendere come vuole in reciproche si estese ricerca queste sono attività regionale che vanno diciamo così supportate con un sistema di marcia come nel caso che stretta tecnologici laddove lo Stato riconosca centri di eccellenza nazionale che vanno supportati quindi occorre che ci sia una politica di sviluppo nazionale e sembra che su questo ci siamo sulla direzione giusta con la presente finanziaria una politica regionale che sia mirata soltanto la diffusione tecnologia e non copie quello che sono i grandi progetti nazionali ne cerca di sostituirsi ma che complementi
E infine che lo Stato supporti queste nella misura in cui hanno interesse nazionale cercando sempre di evitare la dispersione che è comune
Io credo che queste politiche
Sono fondamentale se vogliamo veramente far ripartire il Paese se tutte le misure che Confindustria enumera per la competitività del Paese venissero realizzate e non fosse scambiata la struttura dell'offerta e non fosse cambiata questa struttura dalla ricerca fra cinque anni dieci anni ci troveremo ancora severa a ragionare perché il declino del Paese perché non è possibile essere competitivi se non cambia non solo il contesto e tutte le altre vetture cerco violentare ma anche la natura dell'offerta che ripeto è un'offerta povera in un mondo globale non può essere povera vorrei chiudere questi commenti sulla ricerca e l'innovazione anche con un commento di un tema che mi sta molto a cuore che è stato citato lo vorrei fare propria un passato scusatemi se è stato parlato di energia
Io credo che l'energia è un tema estremamente importante per il Paese perché uno dei temi di Confindustria ma anche perché può costare molto poco nel senso che c'è una fonte energetica estremamente competitiva e a buon mercato che il risparmio energetico nell'efficienza energetica io sono convinto che una politica
E in questa finanziaria ci sono
Ottimi tracce d'incentivazione dell'efficienza energetica ci sono delle misure che non possono niente che possono dare un cambiamento totale nelle bollette
Energetica sia le imprese che al Paese attraverso una forte politica risparmi aggettivo si tratta anche lì tra l'altro di previene Giare progetti di ricerca non per nulla uno dei grandi filoni indicati in finanziaria
Per quanto riguarda i programmi di ricerca e proprio l'energia su cui appunto possono essere convogliate questi programmi ecco questa è la posizione di Confindustria sulla Finanziaria per quanto riguarda ricerca innovazione fermo restando che su altri temi ci sono punti
Importanti di diciamo così di insoddisfazione ma su questo punto almeno possiamo dire che la direzione è quella giusta
Onorevole Vietti si scusa con voi a un aereo quindi ci lascia
è arrivata invece chiude interventi previsti nel pomeriggio
Lorenzetti
Presidente Regione Umbria introducendo il suo intervento mi piace ricordare che
Venezia a sotto un intervento ricco di gli stimoli anche un discreto numero pensioni ha sostenuto una tesi che mi permetto di diverso due battute e cioè una continuità tra governi di centro destra e centro sinistra nella penalizzare a favore del governo centrale delle province e vedere
Non aggiungo una parola sull'opinione di Cacciari proposto perché facilmente
Arena dopo il giorno perché non c'erano le province e regioni
Intanto discusso ovviamente perché la conferenza unificata Stato-Regioni sulla Finanziaria sul pacchetto Bersani e sul disagio abitativo la casa non mi ha consentito di arrivare prima quindi che scusandomi con possibilità interloquire con quello che voi avete detto e quindi vado in solitaria ecco questa la pur avendo scorte al progresso
E beh segni Massimo
La la prima questione
Siamo reduci da una serie di audizioni in parlamento proprio sull'attuazione del Titolo quinto che cosa vogliono dire le modifiche riforme istituzionali e costituzionali il riferimento a quelle che sono le tematiche dello sviluppo e ai rapporti dunque con quelle che sono le trasformazioni sociali che vanno così rapidamente
E
Siamo nella fase di interlocuzione abbastanza corposa con il Governo per ciò che concerne il Codice delle Autonomie quindi le questioni che riguardano le competenze di Regioni Province Comuni il rapporto alla asceta fondante il Titolo quinto cioè l'equiordinazione la Rete di la Repubblica
Beh sicuramente si devono vogliamo davvero parlare
Di crescita di sviluppo locale di competitività
Non possiamo che porre fra le condizioni più forti e quella della necessità di aprire una nuova stagione di collaborazione istituzionale e progettuale fra i vari livelli istituzionali
Presenti in Italia
Basta con nelle continue modifiche di carattere costituzionale
Penso che il nostro ordinamento così come la società le esigenze delle imprese e delle famiglie dei cittadini non sopportano più davvero che e le i processi di riforma siano così lunghi
Come quelli a cui stiamo assistendo ormai da moltissimi anni
La durata di queste
Riforme lunghissima a fronte di trasformazioni della società cambiamenti epocali che vanno con rapidità incredibile
Quindi noi non non possiamo rimetterci ancora una volta a produrre modifiche costituzionali contenziosi e quant'altro
Dobbiamo ritrovare la strada di una cooperazione vera vera uscendo dalla separazione rigida delle competenze uscendo dai sindacalismo istituzionale delle rivendicazioni
Inefficaci dal punto di vista dei rapporti con i cittadini con le imprese voli famiglie e con i territori
Dobbiamo ritrovare la strada della cooperazione finirla con il contenzioso costituzionale speriamo e la Selleri sentenza della Corte costituzionale ci hanno consegnato per la verità strumenti anche nella loro saggezza
Strumenti importanti di collaborazione di cooperazioni che noi dovremmo saper prendere e senza ripensare modifiche un'altra volta per cui ricominciamo daccapo queste legislature la prossima ancora con una con una
Incredibile iattura che penso sia addosso a questo nostro Paese ma cominciamo a fare sul serio tutti quanti insieme prendendoci sul serio assumendoci le nostre responsabilità credo che questa sia la prima cosa
Da dire Massimo Cacciari ha detto sentito le affermazioni
Non la direi così direi che ognuno forse una fatto fino in fondo la propria parte è vero che lo sport popolare scaricare addosso a quello che viene dopo vite
E dunque bisogna smetterla lì di fare come è stato fatto fino adesso da parte di governo regioni province e comuni cercare di fermarci fare la nostra parte
Bersani dice voglia cerchiamo di voler bene a questo Paese e cercare di voler bene a questo Paese significa veramente
Decidere di uscire ognuno dalla come dire dalle poltrone su cui si siede decise diamo tutti quanti in termini istituzionali questo significa che veto quali sono libici e che in qualche maniera sono incoerenti rispetto a questa direzione di marcia di cui sto parlando vengo adesso da una da un incontro in conferenza unificata e è stato regioni abbiamo parlato esattamente di questo
C'è necessità c'è necessità di ritrovare quello spirito guardate che se non ritroviamo dirlo dico dal versante nostro delle istituzioni davvero non facciamo un buon servizio a questo Paese
Queste è la scelta che abbiamo fatto come Regioni ce la faremo spero di sì perché non credo che che abbiamo soluzioni dive grazie o percorsi diversi da questa cioè dimostrare di essere serie di assumerci le nostre responsabilità ne abbiamo fatto una proposta
Al governo così come alle ai Comuni alle Province cerchiamo di trovare sedi di concertazioni efficace in cui la parola cooperazione non sia chiacchiericcio da convegni Massiah bene
Abbandoniamo la logica delle decisioni separate adeguiamo le sedi le modalità di consultazione facciamo una specie di accordo per la consultazione preventive reciproca fra i vari livelli quando e diamoci dei tempi alla fine di questo percorso facciamo uscire provvedimenti che a questo punto sono provvedimenti concordati tra i vari livelli
Non è impossibile si può fare se usciamo diciamo da queste da questi atteggiamenti che sono quelli di cui parlavo poc'anzi ci crediamo molto abbiamo cominciato anche a dimostrarlo faccio due esempi uno riguarda il turismo e l'altra l'agricoltura ad esempio avevo detto basta con sono stati i referendum
Competenza in capo alle regioni però sappiamo che c'è la necessità di chiamare qui di di una chiamata in sussidiarietà di altri livelli se vogliamo davvero governare nell'interesse delle nostre impresa sede il nostro sistema Italia ad esempio partite come il turismo e come la di culture così abbiamo fatto l'ultima comparsa penso solo al turismo l'ultima Conferenza nazionale che abbiamo fatto abbiamo detto questo è competenza esclusiva delle Regioni ma è assurdo Miliotto idiota pensare di promuovere il sistema Italia
Separando regioni per regione ottenuto sprecando anche soldi pubblici andando in giro per il mondo e non combinando niente per il sistema Italia e quindi per tutte le partite che riguardano internazionalizzazione l'Est forte
La la promozione e quindi anche la partita del turismo prendiamo la da qualche parte cerchiamo di costruire accordi cabine di regia davvero e efficaci queste la scelta che non abbiamo fatto come come Regioni cercando di superare queste eredità istituzionale sfilacciate cercando di superare quello che c'è perché poi dobbiamo dircelo
Questo neocentralismo strisciante questa conflittualità permanente questo
Come dire anche ritorno indietro da parte delle associazioni delle imprese
E nazionali e non solo che hanno investito molto sul Titolo quinto e sul federalismo e che oggi vivono aspettare un po'
Questo Paese ridotto com'è ridotto siamo molto in giù con competitività produttività
Abbiamo visto quello che ci ha fatto stende Pulse ufficio da poco
Sappiamo che cosa questo vuol dire allora forse se facciamo poche buone cose
Avendo un solo punto con cui concertare e il punto centrale lo Stato
Può lo Stato se la veda ma ne vogliamo sapere come cambio le misure incentivazioni e quant'altro
Questo cioè dobbiamo dircelo
Si è cambiata idea in questo Paese perché non ce l'abbiamo fatta perché non siamo stati all'altezza tutto vero tutto vero lo sfilacciamento tutto vero modifiche continue una sull'altra io penso che dovremmo ritrovare un punto di equilibrio con un po'di saggezza e buonsenso
Il punto di equilibrio è trovare come dicevo queste sedi di cooperazione tenendo conto che non voglio farla lunga perché volevo dire altro ma non posso essendo arrivata questura tenendo conto che il segno delle esperienze e delle economie più forte
Che ce l'hanno fatta ce la stanno facendo comunque è la coerenza di movimento dell'intera filiera istituzionale che possiede le politiche di sviluppo
I Paesi che ce la stanno facendo e che sono meglio messi
E perché adesso alla sfida trovare questa coerenza di movimento e l'intera filiera istituzionale ora se non ce la facciamo se non siamo all'altezza le impresa il sistema Italia corre con un handicap forte
Nella concorrenza europea in quella con l'impresa del resto del mondo
Ora che significa essere all'altezza ovviamente come di la qualità della pubblica amministrazione complessivamente Presa
Senza essere dirigisti
Ma attuando politiche selettive e mirate avendo condiviso prima gli obiettivi le criticità i punti di forza i punti di debolezza la qualità dell'amministrazione pubblica amministrazioni sono una che ci tiene molto
A cercare le risorse però ovviamente non è solo quando è in grado di mettere a disposizione risorse importante ovviamente decisivo in alcuni momenti però prima di tutto la qualità della pubblica amministrazione deve risiede nella capacità di recepire informazioni analizzarle insieme condividerle senza cogestione
Nel pieno dell'autonomia ma sul tavolo i neri in cui si ragiona sulle prospettive definire parametri di scelta e monitorare e diciamo la l'adeguatezza delle scelte pubbliche per ragionare su e costruire politiche selettive davvero
Finora torna quello che dicevo poc'anzi non sembra che si sia creduto fino in fondo proprio anche perché non abbiamo dato
Dappertutto buona prova Dinoi fanno delle regioni per le Province parlo dei comuni ovviamente questo caso parla con le regioni non sempre si è creduto fino in fondo le potenzialità in questo caso dico dell'azione regionale
Mi permetto di dire che questa cosa è avvenuta anche perché è mancato punto di riferimento centrale io ci credo
Oggi veniamo dalla discussione in conferenza Stato-Regioni super sulla provvedimento Bersani
Quando dico è mancato un punto di riferimento centrale non intendo dire per un indirizzo ogni formante
No che sarebbe sbagliata che questo ovviamente per per per quello che penso io ma per poter contare su una serie di cose assolutamente importanti e per poter
Costruire d'intesa per esempio questa finanziaria una barca di fondi e fondini
La cosa che noi abbiamo detto su questo tavolo è vediamo di gestire ed in testa contenti procedure certe perché non ne non è vengano a soffrire le imprese e sistemi economici territoriali perché qui sta la forza se noi riusciamo a a costruirla a costruirla davvero è mancato un punto riferimento centrali come dicevo non per un indirizzo riformatore per poter contare sulla definizione di un programma strategico nazionale a cui essere chiamati a contribuire
Cioè la classe dirigente nazionale di cui si sente tanto il bisogno sia come formazione come selezione vale per la parte nazionale come vale per le parti territoriali Senes tutta la classe dirigente non solo quella politica tutta
è chiaro che c'è necessità che venga chiamata a uno sforzo è un'assunzione di responsabilità
Per potere essere fortemente radicata nei territori ma contemporaneamente essere chiamato a condividere a costruire un un programma strategico nazionale questa per esempio l'esperienza che lo in Umbria stiamo cercando di fare con alti e bassi chiaroscuri per carità si chiama Patto alla vecchia maniera ma insomma cercare di fare una lettura condivisa di punti di forza e di punti debolezza
Costruire obiettivi e mirare selettivamente collocare in modo selettivo le risorse cercare ognuno di assumerci impegni per cercare di raggiungere quell'obiettivo del resto con risorse un è solo del pubblico ma di tutti
Senza ledere l'autonomia e senza concessioni i sorta o senza patti Colbert Tiani neo corporativi ma cercare di di fare ognuno la propria parte quindi vale anche bar da parte delle Regioni nei confronti della mancanza di un riferimento centrale allungo a lungo si è pensato che le uniche politiche dovessero essere quelle fiscali
E non quelle di politica industriale per lo sviluppo
Ma non per calar le dall'alto in modo piramidale tutt'altro ma perché a Rete ma modi sistema chiamare e come dicevo i vari livelli istituzionali per costruire un programma strategico nazionale una parte del provvedimento Bersani va in questa direzione
Costruire insieme sedi di cooperazione e di cofinanziamento anche
E ancora è mancato un punto di riferimento centrale fra le politiche regionali anche esclusive ma che hanno bisogno di un quadro nazionale sulla capacità di coordinamento aperto ovviamente delle scelte autonome regionali
Il per alcune competenze esclusive per la gestione di tutta la partita dei fondi strutturali dei fondi del fondo aree sottoutilizzate i tanti altri pezzi dei bilanci regionali
Utili questi punti di riferimento per diffondere certamente buone pratiche perché anche questa importante per evitare inutili duplicazioni
Queste modo assolutamente faticoso
Però io difficilmente vedo una strada alternativa a questo metodo perché se noi pensiamo di accentrare basta adesso che c'è un momento brutto delicato dobbiamo correre la competitività la produttività tutte cose assolutamente vere se pensiamo di porre solo qui un punto di riferimento a livello centrale senza asse chiamare la responsabilità lei e livelli istituzionali e locali diventa davvero un problema invece le regioni avrete col sistema delle città ma perché la strategia di Lisbona
Collocarle cita i saperi le competenze le nuove tecnologie è giusto che ci sia anche e questa partita della Rete delle città però se ne vogliamo
Come anche ho letto il l'indirizzo del del presidente a Repubblica per una
Per politiche per la competitività è due se vogliamo politiche per lo sviluppo e che superino anche gli squilibri territoriali non si può più fare così
Così come su ricerca innovazione le risorse e gli assi che gestiscono e le misure che gestiscono le risorse sono le regioni sono importanti
Vediamo come costruiamo insieme e a crediamo e anche ridiamo i punti di debolezza nazionali strategici affrontiamo insieme nel mentre si risponda ad esigenze regionale si contribuisce via e con le idee e con i progetti e con le risorse a cofinanziare
Questioni strategiche nazionali così come sulle reti d'impresa delle dimensioni e così come sull'internazionalizzazione del sistema
Produttivo cooperazione fra livelli istituzionali
Sedi di concertazione vera cofinanziamento utilizzazioni in modo selettivo e mirato su alcuni punti strategici utile al sistema Italia e utili anche al Complesso delle regioni credo che questa sia una strada dura perché non è facile ma in cui ognuno si deve misurare per dimostrare se ha senso di responsabilità capacità di governo e come giustamente concludo come diceva Bersani anche a dimostrazione che vogliamo bene a questo Paese grazie
Prima di dare la parola la a Cacciari
Mi permetto una brevissima considerazione avrà visionato manda ma come è possibile che i sindaci secondo i sindaci delle grandi città che rappresentano la parte elettoralmente vincente anche dello schieramento del centrosinistra finiscano per rimanere del tutto inascoltati non è per caso
Che sia un po'anche colpa loro
Va
Non sopra francamente risponda alla domanda
Io credo che dipenda da quanto non fatto generale e di portata storica
Non c'è nulla da fare questo è un Paese che ha una sua storia la storia non è acqua che si caratterizza per un per una un accentuato statalismo
Molto semplice è un fatto di cultura politica che è assolutamente trasversale
Rafforzato dall'organizzazione delle grandi delle grandi corporazioni dico il termine non in senso spregiativo in senso tecnico
Lo stesso centralismo che la politica il centralismo dello penetrazione industriale il centralismo dall'organizzazione sindacale
Sono è una cultura politica del Paese
Segnato tutta la sua storia unitaria è segnata da queste luci può anche comprendendo non la sto unità designati in contrapposizione tendenti attendenti discreta e poi se a queste su questo su questa cultura ti ripeto trasversale emergono delle degli accoglie insomma no allora sai sia sia sia nella cultura cattolica sia cultura socialista c'hai degli attori che emergono da questo cioè che non c'erano orientato in quel senso
Faccia gli spinelli cioè gli Sturzo ma sono c'è un po'di Rinaldi è questa la storia del Paese e che vogliamo farci
Salandra diagnosi poi bisogna avere alla cura perché è lo a questo punto che non vorrei che nel riassunto che lei ha fatto provocatore del mio intervento quasi sembrasse lieto evento forse non so contro le Regioni cioè era una una una una un sta di fatto che certamente beh insomma facciamo l'esempio più eclatante
Non ho nulla contro le Province assolutamente nulla ma quindici anni fa questo Paese discuteva si eliminavano le Province
Sono d'accordo con te e che e dopo e dopo quindici anni dopo vince sono state strato forzato rispetto i comuni ma quindici anni fa discutevamo di abolire le Province subisce ma forse chi lo sa continuo discuteva anche l'industriale i sindacati ora difatti che abbia avuto una legislazione successiva che l'hanno rafforzata in materia che si sovrappone perfettamente alle Regioni in materia urbanistica se invece la corte allora ho qui siamo capre pazze
Oppure questo va riportato ad una cultura
E che è una cultura che non vede la città e la rete delle città e le comunità originarie come diceva atto quindi no Antonio poliziotto qui meglio come il il perno del sistema istituzionale non vede questo
è anzi diciamo meglio è filosoficamente culturalmente politicamente contrario acquisto
Questo significa anche che poi farà le difficoltà tremenda a incardinare istituzionalmente il principio di sussidiarietà perché ha ancora a maggior ragione non vedi i corpi intermedi le loro funzioni pubbliche eccetera eccetera
è questa la cultura maggioritaria delle forze politiche che hanno governato questo Paese dal governo e dall'opposizione per si governa anche dall'opposizione quando c'è opposizione forte si governa dall'opposizione e come chi ha fatto il parlamentare nella Prima Repubblica sa bene come in materia di lavoro in materia sindacale governasse l'opposizione
Allora
Vogliamo fare una piccola ammettano Yo
Piccola con verso una piccola rivoluzione mentale e culturale oppure no se non la facciamo queste cose noi le risolviamo
Non lo risolviamo non risolveremo mai metteremo Tamponi e me emergenziali Stitch
E qui e quindi welfare continuiamo a tagliare il PRIT comuni bene
Sappiate che no
E possibile soltanto un welfare assistenzialistico dall'alto
Diciamo tra virgolette ospedaliero perché unguento l'efficace o si radica nel territorio ed è e il loro o io le risorse di fare medicina del territorio di quali servizi sociali eccetera eccetera oppure ci sarà ospedali punto perché quello possono fare le Regioni cosa possono fare aiutarci fra ma
Tagliamo gli enti locali vediamo tagliamo le risorse tagliamo le spese correnti agli enti locali perché
Leggenda metropolitana le spese correnti gli enti locali sono le auto blu sono e e batte il via balle Giandoso a cui oppure sappiamo che tagliare le spese correnti significa tagliare i servizi sociali
Prima col seconda cosa limitiamo le capacità di indebitamento dei Comuni anche dei Comuni che appunto vanno domani a Londra come Comune di Venezia si becca un miliardo di euro
Gli mi chiamo bene sappiamo che divideremo lo sviluppo perché il Comune non potranno più investire una lira infrastrutture
Faccio un esempio concreto il Comune di Venezia nella situazione attuale stante la finanziaria del Comune divanetti il prossimo anno spendeva circa cento milioni di euro in meno investimento
Cento milioni di euro che andavano a industriali artigiani imprese edili eccetera eccetera
E mi chiamo a pioggia dall'alto dal centro dallo Stato dal panottico che vede tutto è regola tutto invitiamo le capacità di indebitamento di tutti i comuni dalle dalle Alpi al Lilibeo mentre intervengo capacità lì Lupoli questo Paese
Non facciamo delle norme chiare sui servizi eccetera eccetera bene si sappia che efficienza e competitività migliori servizi a costi uguali unitario non saranno realizzabili
Ciò conseguenze precise scelte culturali politiche anzi diciamo meglio cultura politica scelte politico programmatiche conseguenze economiche tutte rilevabili alla lira
Questa e questa è la filiera perversa vogliamo cercare di rovesciare la bene si sappia che per rovesciare questo divieto bisogna rimettere al centro dalla nostra agenda politica più ruolo delle Autonomie locali il ruolo delle città e soprattutto in questo Paese
Il Passera banchiere è impegnato in una sfida importante quella di costruire una grande banche di cui questo Paese
Estremo bisogno di Passera a cui sono affidate le conclusioni di questo dibattito è impegnato in un impresa altrettanto forse ardua quella di evitarsi la speranza
Allora non sono conclusioni perché
Sarebbe troppo difficile però alcune cose ci tengo a dirle
Negli ultimi tre anni quest'anno compreso noi organizziamo
Il convegno di oggi più o meno sempre sullo stesso titolo il tema della crescita il tema dello sviluppo il tema del come le Autonomie territoriali possono devono contribuire
A alla all'obiettivo numero uno che la crescita economica e in tutto questo il ruolo che possono avere le banche
Per far la loro parte
E anche quest'anno siamo lì sulla crescita e sullo sviluppo sul gruppo locale sulla competitività
E di nuovo sono venute fuori molte cose lucide
Stamattina sull'importanza del ruolo della mi delle delle Autonomie locali oggi pomeriggio sul quel che non va è quello che si potrebbe fare
Per a affrontare alcuni problemi ben chiari a tutti e c'è un filo conduttore nelle negli interventi che ho sentito
Cioè tutti quelli di oggi pomeriggio perché tutti in fondo sono disponibili a mettere un po'in discussione la loro parte tutti hanno concreta coscienza che si non affronteremo non solo a parole
Ma concretamente questi problemi beh il rischio è grosso il rischio riguarda la crescita che alla fine il tener insieme i conti pubblici ma tenerissimo i conti pubblici volitive tenere insieme il contratto sociale vuol dire davvero non avere un sistema di protezione sociale come quello cui ci siamo abituati
Può voler dire un una vera aprire o non aprire una crescita dell'occupazione vuol dire riuscire o non riuscire
A
Affrontare
Le
Si è totalmente nuove che le nostre società hanno in termini di invecchiamento in termini di immigrazione in termini di denatalità ecco sono tutte cose nuove più grosse più difficili mentre non l'Italia non sta neanche approfittando della
Storicamente più alta che mai crescita che dal da ormai da tanto tempo da decennio
Insomma quattro cinque anni sicuramente ma incerti per certi Paesi da un decennio sta succedendo nel mondo cioè noi non stiamo crescendo
Stiamo crescendo un tasso che non permette di quadrare i conti
Permette di fare degli interventi emergenziali come diceva Cacciari e rimandare i problemi
Però noi dobbiamo sapere che con una crescita economica come quella che oggi abbiamo noi non ne usciamo il nostro benessere e a rischio lo stato sociale nella sua forma migliore non certo nella sua forma di sprechi
E a rischio
E
La
La la classe dirigente un comma la il mondo di chi ha responsabilità di cui parlavo Lorenzetti non se ne sta facendo concretamente abbastanza carico
Leggendo i comunicati delle due agenzie di rating che oggi hanno declassato di un pezzetto l'Italia si parla di un Paese che ha una crescita potenziale dell'un per cento
Vuol dire che se anche sfruttare simboli intero
Potenziale che abbiamo a disposizione noi saremmo ben al di sotto di ciò che è necessario avere sia per creare
Sufficiente occupazione sia per tenere insieme i fondi pubblici e come nelle aziende che usano soltanto poi la fine Italia alla fine non c'è più l'azienda e il risultato per definizione non non c'è più
Quindi crescita
E per la crescita la leva più importante in assoluto che quella di cui ha parlato Pistorio
A a lungo che per un Paese come il nostro un po'per tutti ma sicuramente per un Paese come il nostro
L'innovazione la ricerca su cui stiamo accumulando un ritardo l'anno scorso quando ne abbiamo parlato
Abbiamo stimato lei svariate centinaia di miliardi di euro di ritardo che e di gatto gli investimenti in ricerca e sviluppo che stiamo accumulando per tutte le ragioni che diceva
Pistorio rispetto ai nostri diretti concorrenti che non sono la Cina o l'India ma sono la Francia la Germania l'Inghilterra
In tutto questo il funzionamento dell'autonomia
L'importanza ripeto abbiamo ne avete parlato stamattina
Della della parte del del dei dei nostri paesi che sono delegate decentrate comunque nelle mani delle autonomia a tutti i livelli ne sono emersi mi sembra in maniera
Più clamorosa del solito
I limiti di un federalismo che non riusciamo ad assestare per della regioni molto chiare con questo nessuno va a chiedere nuovi centralismi a intendiamoci semplicemente si sta chiedendo che tutti l'hanno fatto loro modo
Un modo funzionante un modo funzionale di far funzionare il
Gli autonomi
Ne sono emersi
Tre caratteristiche preoccupanti da tutte conosciute ma che vogliamo ripetere perché poi dobbiamo affrontarle la non chiarezza
Cioè è inutile parlare di
Autonomia o di utilizzo dell'autonomia e fintanto che non sarà chiaro chi deve fare che cosa noi abbiamo quattro livelli decisionali dal Comune fino a a Bruxelles e in molti casi abbiamo
Concorrenza tra i vari livelli su quello che devono fare questo è impensabile solo l'Italia poteva immaginarsi
E che in questo sono diciamo così negativo poi vedrete che non lo sono del tutto poteva immaginarsi la legislazione concorrente tra diversi livelli che vuol dire morire di contenzioso vuol dire bloccare le decisioni vuol dire vedere impugnate praticamente
Quasi tutte le decisioni importanti così tutti a tutti i livelli sostanza su esasperando il concetto hanno diritti di veto senza vere la responsabilità delle conseguenze questi veti comportano il contenzioso l'ho accennato e
La fuga mento nella normativa a me ha fatto un'enorme simpatia cacciare quando ha parlato di questi tomi di legislazione nella quale ci stiamo
Di di
Dimenando un po'rassegnati e ho pensato però a quando questi tomi da una parte mi avevano spaventato e poi una volta buttati ci avevano dato l'acceleratore ai tempi delle poste c'era uno scaffale so di due metri
Di volumi di normativa
Noi l'abbiamo grazie a chi ci supportava Maccanico era mista a quel tempo Ciacera il nostro controllore diretto
C'era Ciampi al al Tesoro noi l'abbiamo d'
Cioè o così o niente
E l'abbiamo trasformato in alcuni libretti insigni ma non libri quasi folk quasi folder ma questo non per voglia distruttiva ma perché nell'altro modo non andiamo da nessuna parte io mi immagino la frustrazione di chi continua ad aprire richieste di fare e nello stesso tempo montagne di carta di regolazione di regolamentazioni a cui sottostare Cusin non ne usciamo
E non è
Decentrando ulteriormente potestà legislativa che noi aggiustiamo le cose non è che moltiplicando per venti alcune legislazioni andiamo nella direzione giusta
Poi naturalmente in alcune cose è giusto che sia così fra con lo stiamo facendo quello che dovremmo fare questo spedì realismo per certi versi sbagliato e poi l'hanno detto un po'tutti ci sono cose che assurdo decentrare
A livelli locali dotarla di infrastrutture europee e portiamo i diritti di veto all'ultimo livello ma non esista al mondo giustamente Lorenzetti diceva
Promuoviamo il turismo diviso per venti o diviso per centosette per cui uno vanno Jorge si trova lo dicevamo che l'anno scorso ventuno uffici turistici italiani non esista
E continueremo dirlo perché è una roba che non è accettabile poi siamo noi esso particolare è la politica che deve eliminare queste cose ma sono cose così clamorose
E così cambiati facilmente se si volesse che dobbiamo avere il dovere di
Ripeterlo vale per l'energia cui accennava
Pistorio insomma è chiaro che alcune cose devono e possono essere fatte solo a livello locale
Ma è assurdo spaccarci in venti
Anche cose che potrebbero effettivamente essere gestite meglio a livello locale con tutti i dubbi del modello ospedale un modello decentrato dell'assistenza ma diciamo che la che la sanità deve essere fatta a livello
Più decentrata ma ne vogliamo avere il venti sistemi sanitari nazionali come sta succedendo
Non esiste al mondo cioè non c'è nessun altro che si sta sui citando dal punto di vista dell'organizzazione come abbiamo deciso non nessuno può ricorda più perché noi oggi unita
E poi questo sistema non incentiva i comportamenti virtuosi uno che ha risparmiato oggi si trova più bloccato dagli altri
Uno che si è messo in condizione di avere la credibilità di andare a prendere dei soldi all'estero non lo può fare perché sente lo facesse non potrebbe spendere Deco delle
Esasperazioni negative che uno direbbe non è possibile invece è la situazione in cui noi oggi stiamo vivendo e che a cui secondo me dobbiamo un po'dire basta perché ne abbiamo proprio abbastanza
Non vado in altri esempi perché basta dire quanto è confuso quanto è sbagliato in quanto non incentiva i comportamenti virtuosi per dire che abbiamo signor problema e questo signor problema sul funzionamento delle Autonomie
Malgrado la strana grande voglia e buona volontà che tanti amministratori dimostrano e quindi fanno funzionare lo stesso le cose ma tutti in maniera così faticoso non è soltanto un fatto istituzionale non è soltanto un fatto di funzionamento che potrebbe essere meglio vuol dire minore crescita
Vuol dire peggiore democrazia lo accennava Angeletti non è che se poi a un certo punto i la filiera istituzionale non funziona è solo una così una roba bella che non abbiamo più cioè non funziona più meccanici e la gente non ci crede più che il consenso
Sia rilevante cioè i meccanismi decisionali che si impaludamento e non escono più da questi Cassi cioè mettono a rischio la fiducia della gente nel sistema così come quando non sistema non funziona il sistema giudiziario così quando non funziona il sistema
Amministrativo quindi si attenta alla fiducia fondamentale che le persone hanno nella società della quale sono parte
E poi certe volte ci si dedica a una a un a un punto che è pure importante ma al limite
Sarebbe un costo da pagare se ci fosse le finché l'efficienza e l'efficacia delle Autonomie che quello del si raddoppiano i costi per l'amor di Dio è un problema anche quello che taluni costi di funzionamento che sono stati deportati verso il basso non hanno portato ancora risparmi verso l'alto
Ma sarebbe il minor dei mali se questo avesse portato a più efficienza potesse portare più efficienza
Il problema è che questa filiera impazzita di re
Buoni rapporti responsabilità che si sovrappongono e che non permettono di chiarire responsabilità in un permettono di dare in mano a chi deve far le cose poi i mezzi per farlo vuol dire tempo che si perde
Investimenti che si perdono occupazione che si ferma che si che che che si perde
Disagio sociale che aumenta perché togliere ai comuni i soldi per fare l'assistenza che solo in maniera micro può essere fatto vuol dire disagio vuol dire disagio profondo che poi è un'altra via attraverso la quale si porta a
Indebolire il funzionamento democratico di un Paese che fare non sono certo io a poterlo riassumere però sentendo quello che che ho sentito
Ci sarebbe da chiarire chi deve fare che cosa a quale livello banale capitolo primo del del del manuale di organizzazione ma questa è la cosa che ci deve che chi ci chiede
Senza ricadere comizio Lorenzetti in rimettiamoci organizzare tutto forse adesso è più
Da trovare meccanismi di coordinamento che ridefinire le responsabilità però non c'è dubbio che il concetto della legislazione conferma concorrente piuttosto che la duplicazione delle responsabilità progressivamente deve essere deve essere ridotto
Cosa vuol dire sussidiarietà e qui ritorniamo al modello di assistenza Cerciello il ruolo per l'ospedale e ci vuole o Piero l'aiuto magari alla fonte attraverso la fondazione locale alla Onlus locale che fa la birra assistenza al vero anziano locale
Cioè ci stanno tutte e due ecco però non pensiamo che tagliando da una parte
Lì si possa soddisfare entrambi
Meccanismi di perequazione occhio meccanismi di
Regole di bilancio non c'è dubbio però io direi prima di tutto chiarire chi deve fare
Che cosa semplificare e del tema dei volumi da gettare e da e
Il blocco che bisogna mettere alla Licci federazione in in in taluni campi per arrivare alla coerenza della filiera istituzionale che mi sono segnato e mi sembra un buon buono slogan per tutti
Tutto deve portare alla meritocrazia anche nella nel in questa filiera e nell'amministrazione
Non si può premiare come dicevamo prima chi si è comportato peggio bisogna premiare coloro che dimostrata mente fanno un servizio migliore
Quanto cresce l'occupazione in una in un comune in una provincia di una regione quanto come vengono investiti i soldi non avendo speso meno potrei spendere meno in più ti trovi le cose
Spendi le naturalmente splendide e dimostrarmi che sarà in grado coi di restituire quel debito perché se poi ti indebiti chiede a me la garanzia e spendi questo non va bene lo stesso ma non è certo quello che diceva Cacciari
Prima
Noi continueremo ogni anno a battere e ribattere su queste cose perché queste cose stanno alla base del
E la Del Ponte la crescita del funzionamento del nostro Paese le banche ci sono
Noi parliamo di per noi però sono tante le banche che in questo periodo si stanno dimostrando capaci di affrontare
Le difficoltà che noi abbiamo perché ormai siamo in un in un mondo dove chi non innova chi non efficiente chi non è molto capace di operare va sotto
Il sistema bancario italiano oggettivamente in questi ultimi anni ha fatto la sua parte più sicuramente di altri settori industriali ci siamo fatti le nostre strutturazione ci siamo fatti la nostra il nostro assestamento il nostro consolidamento abbiamo privatizzato con effetti oggettivamente buoni e il il sistema abbiamo da fare un milione di altre cose e di meglio però l'Italia che non era in classifica ancora qualche anno fa che solo l'anno scorso
Compariva verso il quindicesimo posto delle banche dell'eurozona oggi a due banche molto ammira una potenziale una già cioè
Unicredito
Tra le prime quattro dell'eurozona
Intesa era cinquantesima qualche anno fa era trentesima l'anno scorso è tredicesima al mondo ma questo non lo dico perché uno si mette il cosa vuol questo è per dire che il nanismo non è uno una specie di maledizione storica da cui non possiamo toglierci facendo le cose giuste facendo le regole giuste
Al vero forzato le fondazioni a vendere le loro di precari è stato il contesto normativo che ha messo in moto un bar un meccanismo fantastico prima era stato l'operazione tra Ambroveneto e Cariplo a cui ne sono seguite altre la stessa operazione Intesa San Paolo viene dal fatto che queste fondazioni hanno dimostrato grande lungimiranza in un quadro di regole molto sagge
E poi ci sono state persone molto capaci in tante in tante in tante banche di fare questo non vuol dire che non abbiamo cose da migliorare lo ripeto
Io non so più neanche se le nostre organizzazioni sono terroristi che Ford viste in parte lo devono essere per la parte operativa però anche il modello che vendono i stiamo portando avanti della federazione che non è la parola giusta di banche locali che mettono in comune lei cosiddette sinergie e collaborazioni le produzioni i contatti col resto del mondo ma rimangono banche
Molto legata al territorio va un po'nella direzione del come far fare far far combaciare rendere compatibili entrambi gli obiettivi
Abbiamo un gran lavoro da fare lo dicevo prima
Mi sembra che le imprese abbiano come grandi loro sfide rinnovazione ne parlava Pistorio l'internazionalizzazione se ne è parlato che prima ne parlava Frattini la crescita dimensionale
Molte banche noi siamo sicuramente tra questi ci stiamo mettendo in gioco su sui modo su modi furbi tu modi tutti i modi efficaci per finanziare queste cose come banche intesa e sarà lo stesso per Intesa San Paolo siamo disposti lo facciamo spesso a mettere anche il capitale quando l'imprenditore il Progetto
Lo merita e non c'è un mezzo migliore per assicurare all'azienda il il capitale non sa non soltanto i mezzi
Di di credito
Ci siamo dotati di una banca specializzata nel mondo della pubblica amministrazione delle infrastrutture
Di tutto ciò che è servizi pubblici di tutto ciò che Public Finance e questa banca sta crescendo ai più alti ritmi all'interno del nostro del nostro del nostro gruppo e sarà l'impegno anche del nuovo del nuovo gruppo che stiamo creando impegnarci fortemente su progetti ancora più grossi dove necessario o più diffusi dove necessario progetti che magari come singole banche non avremmo potuto fare ma adesso possiamo permetterci di fare
Insomma noi
Ce la stiamo mettendo in maniera magari non ancora sufficiente però mi sembra anche con questi fatti
Il fatto della del della banca grande banca italiana che stiamo mettendo insieme è stata grandemente apprezzata all'estero cioè non si presenti va da te lo si leggevano da tanto tempo articoli in Francia in Germania in Inghilterra così positivi SUNAS cose italiane e questo è un è una soddisfazione anche come cittadino
Basta sicuramente ho dovuto dimenticato cosa importante però gli interventi sono stati ancora più concreti del solito e quindi speriamo che arrivino alla agli alle orecchie giuste
Nostro impegno totale mi sembra che abbiamo dimostrato di saper far squadra in tanti casi di sapere fare un po'punte tra istituzioni pubblico-privato università
Aziende il nostro impegno è forte fra un anno ce parliamo dico grazie
è una cosa che accettato processato
Domande
Compagni diciamo fare pubblicazione alle imprese
Insomma il mercato non è che sul piano dell'equilibrio tra i vari gruppi sociali automaticamente risolve il problema
Stretti quindi tra domande sul di maggiore equità sociale
Tra pressanti esigenze del sistema produttivo di avere interventi mirati al sostegno al nuovo sviluppo
La politica e le istituzioni hanno da tempo sul tavolo questi temi
E si cercano
Spesso un po'troppo affannosamente risposte incisive
Questo è il posto e ovviamente non sono solo di carattere economico o finanziario
Ma interpellano
L'organizzazione dello Stato
Il funzionamento della sua macchina amministrativa
L'efficienza e l'efficacia del suo ordinamento
Nei primi anni novanta
Con modifiche alle leggi elettorali abbiamo introdotto alcune importanti semplificazione
Nel sistema istituzionale
Con l'avvio della democrazia bipolare al centro e nei governi locali
E con l'elezione diretta dei presidenti di Regione e dei sindaci
E qui la politica un'urgenza
Io la sottolineo a voi ma anche alle forze politiche starà a loro
Stabilire i tempi e i modi
Ma la legge elettorale ultima con la quale il Paese è andata al Bolton nelle recenti elezioni politiche
Non è il sito a definirlo una forte arretramento
Una cancellazione dell'idea del cittadino arbitro
E quindi il Paese il Parlamento ma le forze politiche che in genere con i loro confronti avviano questi cambiamenti
Hanno il problema della legge elettorale come un'urgenza
Non mi fermo a sottolineare perché ma proprio lo spostamento di potere troppo grandi alle forze politiche un rapporto di esclusione quasi con i cittadini creeranno grossi problemi se non si arriverà ad una correzione
Questa ultima legge elettorale
In parallelo a queste decisioni si è sviluppato un lavoro di riflessione di dibattito per la riforma della Costituzione
Riflessione dibattito che non hanno impedito
Di far cadere in errore entrambi gli schieramenti
Come quelli determinati dal centrosinistra nel due mila e uno con la frettolosa
E unilaterale riforma del titolo quinto
O quelli del centro destra con il progetto complessivo di revisione nella seconda parte della Costituzione
Largamente bocciato dai cittadini italiani con il referendum di quattro mesi fa
Nel quadro attuale
L'esigenza sentita dai cittadini ed imprese di una revisione profonda del sistema degli apparati pubblici centrali e locali rimane ancora senza adeguate risposte
è questo l'argomento
Per che più mi convinse nella relazione del presidente Montezemolo all'assemblea generale di Confindustria
Come pure
La ritrovo nelle considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia Draghi
Ma allora sia pure brevemente per cento coll'oggi al dibattito che ci sarà tra di voi questi giorni
Cosa bisogna fare concretamente per dare qualche vera risposta al problema
Il buongoverno dipende assai di più da una buona amministrazione che dà una buona Costituzione
Questa affermazione contenuta in un antico manuali di diritto pubblico
Torna utile per capire quanto le istituzioni concrete
Quelle deputate alla cura e alla promozione degli Enti Raisi sociali ed economici
Continuo realmente nell'assicurare efficienza
Tempestività e quindi competitività alle comunità al cui servizio sono opposte
Occorre dunque passare da una fase di costante instabilità sia negli ordinamenti che nei generici giudizi
Di inefficienza rivolti alle strutture al personale pubblico da questa fase di costante instabilità ad una fase che vorrei riassumere con tre concetti
Stabilità regolarità e responsabilità
Ora non c'è dubbio che limitati aggiustamenti costituzionali sono necessari
Per dare stabilità
Al nostro originale modello federalista e completarlo con gli aspetti della fiscalità
Insistere però nel momento in cui bisogna fissare delle priorità rispetta l'urgenza del problema insistere però sull'ingegneria istituzionale
Senza cambiare la mentalità la qualità gli obiettivi che ogni amministrazione pone a se stessa significa continuare a terremotare le regole gli apparati
Rendendo impossibile all'efficienza alla cui base vi è innanzitutto la certezza della stampa
Quale grande organizzazione aziendale
Potrebbe mai affrontare una profonda ristrutturazione senza una certezza e una stabilità degli ordinamenti e delle regole
Dunque stabilità e regolarità ovvero rispetto delle regole esistenti che sono tante e spesso già in grado di incidere se non sono ammesse sempre in discussione
Voglio sottolineare questo punto
Perché mi sembrerebbe davvero una grande rivoluzione per il nostro Paese troppo abituato purtroppo ad invocare sempre
Nuove soluzioni e ricette invece di applicarsi ad usare bene e rispettare intanto quello che esibiscono
E poi decisivo
Il tema della responsabilità come molti degli amministratori che sono qui sanno più di me
Cosa vuol dire oggi responsabilità nel nostro sistema pubblico
Vuol dire ad esempio capacità attitudine delle diverse istituzioni
Ah commerci era verso obiettivi comuni
E non solo ad dialettica Zare senza limiti
Vuol dire credere nel principio della leale collaborazione
Tra istituzioni e corpi dello Stato
Rinunciando alla classico gioco del rimpallo
Vuol dire pure nell'alternanza naturale democratica del cambiamento dei gruppi dirigenti alla guida delle amministrazioni
Cento
Attuare
Gli impegni politici presi nel rapporto con l'elettore
Ma sempre nel rispetto dell'interesse generale che non si presta a cancellazioni repentine di responsabilità ma cambiamenti programmati e traguarda ti sembra all'interesse generale
Le democrazie di più lunga tradizione si fondano su questi principi
E vivono la complessità e la pluralità dei poteri istituzionali con l'impegno e la condivisione di finalità comunque
Tra guardate all'interesse generale
Da quando la legislatura iniziata e e non solo
Per l'esiguità della maggioranza di centrosinistra al Senato
Perché problemi seri li ha avuti anche il centro destra nella scorsa legislatura con una maggioranza ben più larga
Da allora vado dicendo che è necessario consolidare e far maturare il nostro giovane bipolarismo
Le forze politiche di maggioranza e di opposizione alla luce del sole del confronto parlamentare
Devono poter convergere su temi essenziali del Paese
Il richiamo del capo dello Stato che mi pare sia oggi sugli organi di stampa
Si ispira così lo interpretò io proprio a questo sforzo in una situazione politica che ci ha visto molto divisi di individuare però momenti sui quali mettere al primo posto
L'interesse generale
I cittadini e gli operatori economici credo io sarebbero avvantaggiati da scelte più solida ed equilibrata
La decisione frutto di azioni determinate dalla ricerca dell'interesse generale
Io queste cose le dissi anche quanto ringraziare Senato
Della elezione
E insomma io capii allora e capisco anche oggi
Che dinanzi a questa sostanziale divisione a metà della Camera che io presiedo
Forse non è giusto dirlo qualcuno no perché in democrazia anche un voto
E determinante
Voglio dire che non votando più io secondo solo gli eletti in Italia al Senato
Di voti in più lo schieramento da cui provengo ce l'ha proprio uno
Centocinquantotto a centocinquantasei col presidente che non vota
C'è poi certo quegli stessi diritti l'area dei senatori a vita dei i dialetti sei eletti all'estero
Però il problema esiste
E lo scetticismo quando c'è chiarezza di idee ed energie nel portarle avanti e sembra ingiustificato
Perché io senza alcun trionfalismo
Perché ci avviamo ad affrontare l'impegno della Finanziaria anche in Senato e sarà un impegno dove la dialettica
Tra maggioranza e l'opposizione ci sarà e sarà forte brezza quindi senza nessun trionfalismo perché non è il caso e non ce ne sono le condizioni debbo però sottolineare che almeno in queste ultime settimane al Senato in quella così imposizione così difficile la buona volontà di tutti
E la disponibilità io credo quanto c'è nella ragione a convergere su un mondo interesse generale ha portato all'approvazione bipartisan larga ieri sera del decreto Mastella o del governo sulle intercettazioni
Concordando faticosamente
Le
Dentro la Commissione giustizia modifiche anche alle decisioni qualche modifica importante
C'è stato già un risultato di questo genere
Sui decreti legislativi sempre sull'ordinamento giudiziario del ministro Castelli poi in parte fermati
Per un'azione di riforma da sviluppare successivamente che doveva essere un punto di se non ci ascoltano alla fine porta al voto siamo riusciti e io sono grato a chi ha lavorato per questo alle forze politiche una dibattito sul terrorismo fondamentalismo islamico reazioni all'intervento sua Santità
Il Pontefice a Ratisbona alla fine partito da posizioni ed a mozioni presentato dai vari gruppi politici molto distanti tra di loro alla fine è arrivato alla conclusione con un voto di quasi l'unanimità
Mi fermo qua perché sono infatti il suo troppo
Beh quando ci sono le divisioni e le logiche da contrapposizioni vanno rispettate
La dialettica tra le forze politiche scontata però io insisto nel dire che al e almeno lo sforzo come ho detto il primo giorno ripeto dirò ancora quando si individua un punto sul quale si concentra un interesse fondamentale del Paese il dovere almeno e provare a chiarirsi
Da cercare di risolverlo e non sempre questo sforzo e sicuramente vanno a volte può avere risultati positivi queste un'esigenza che ha politica
Concludo
Così come tra i livelli centrali e quelli regionali l'impegno ad un maggiore costante confronto costruire insieme le soluzioni idee idonee mi sembrerebbe il terreno più serio di lavoro
I paesi che vantano un federalismo avanzato ed efficiente funzionano attraverso patti ed accordi tra le diverse istituzioni
Con l'impegno di tutti a cercare le soluzioni equilibrate
E ragionevoli per i problemi se saremo capaci di sviluppare queste cose credo che faremo veramente quelle riforme opposta dobbiamo tendaggi che il Paese attente per esprimere tutta la sua forte capacità competitiva
Tutte le energie profonde le capacità straordinarie delle quali disponiamo perché io alla ineluttabilità del declino proprio non credo se
Guardo le conosco bene il nostro paese anche alla luce di una lunga esperire
Sul piano sociale sul piano politico
Sono convinto che queste mie breve considerazione
Espresse qui tra di voi in un'occasione promossa da una banca
Che si sta impegnando con serietà e continuità nelle sfide di adeguamento ai nuovi scenari europei e mondiali
Potranno trovare una qualche attenzione ed io mia spero contribuire ai lavori del vostro convegno grazie
Prima di passare un attimo lo la parola al
Mi sono legato del San Paolo che ci sono ora con lo scopo senza dalla maggiore forza quello che sta accadendo in questi giorni vorrei leggervi un telegramma che ho mandato al presidente Napolitano qualche ora fa
Presidente della Repubblica esprimere il proprio apprezzamento per il convegno promosso da Banca inteso sul tema riuscito del Paese sviluppo locale competitività il risanamento dei conti pubblici il rilancio del condominio della competitività del Paese
L'efficienza della rete di servizi pubblici per il cittadino
E più rafforzamento del sistema infrastrutturale passano infatti anche attraverso l'iniziativa delle istituzioni regionali e locali
L'autonomia di regioni province del Comune
Che la carta costituzionale riconosce e promuove Piersilvio anzitutto responsabilità ed un forte impegno per un esercizio coordinato delle funzioni assegnate ai diversi livelli di governo una leale collaborazione istituzionale fra lo Stato cioè il sistema delle Autonomie ed una volta la frazionato di protezione delle competenze e costituiscono premessa indispensabile per favorire un gruppo economico durevole e sostenibile
Che tuteli la trasparenza del mercato sostenga obbligo di circa l'innovazione io assicuri la coesione l'integrazione tra Regioni posteriore il regioni economicamente meno favorite a tutti i partecipanti
Rivolgo a nome del capo dello Stato augurio di buon lavoro cui unisco il mio personale Donato Mauro Segretario generale Presidenza della Repubblica ora vorrei
Amministratore delegato Iozzo le aspettiamo di sentire qualche parola grazie
Signor presidente del Senato Torrita partecipanti
Una grande occasione per me essere qui oggi a portare un saluto
Perché questo avviene in un momento particolare com'è noto la settimana scorsa il consiglio d'amministrazione di banche intesa Sanpaolo IMI hanno deliberato di convocare l'assemblea per fondersi se tutto procede secondo i piani previsti dal primo gennaio ci sarà una nuova banca
Questa nuova banca sarà la terza banca dell'eurozona e la sesta banca in Europa
Questa banca potrà quindi svolgerà un ruolo decisivo per far sì che il nostro Paese ritorni a essere un grande protagonista del rilancio economico che deve attenderci e che di cui vediamo già i primi segni in Europa
Il progetto diffusione dalla nuova banca discusso durante quest'estate tra e il dottor Passera articola la nuova banca su quattro pilastri
Una banca per le famiglie i privati una banca per le imprese una banca per lo Stato gli enti locali e le aziende pubbliche una banca che per lo sviluppo internazionale
Vorrei solo fare una due due considerazioni la nuova già avrà diciotto milioni di clienti dodici milioni di clienti in Italia ma già sei milioni di clienti fuori d'Italia
E io credo anche in particolare la nuova banca che sarà è già presente in dieci Paesi della zona del centro est europeo
Avrà un grande ruolo nell'espressione e credo che sia stata una delle decisioni è stata assunta avendo anche in mente che la fusione
è stata quella che il San Paolo IMI ha partecipato all'asta e si è aggiudicata la terza banca egiziana quindi il nuovo gruppo cominciano ad avere una presenza rilevante anche nel Mediterraneo che riteniamo sia uno dei punti di espansione future
Ma come ho detto il progetto prevede proprio vi era chi uno dei quattro pilastri sia l'azione a sostegno del settore chiamiamo pubblico non so il settore pubblico è il cinquanta per cento dell'economia e un settore come dire che deve diventare con un elemento della competizione e questa credo è la sfida che abbiamo tutti davanti
Il fatto che ci sia questo forte accentuazione sulla questo ruolo della banca non deve stupire e nella tradizione i due istituti che si fondano perché la banche intesa alle sue spalle la Cariplo che è stata un elemento fondamentale per lo sviluppo della Lombardia
E San Paolo IMI non solo alle sue spalle a San Paolo e ma anche diciamo l'eredità del Banco di Napoli e del dell'IMI quindi di due istituti che si sono presi carico in passato dello sviluppo del Mezzogiorno dell'intera Italia
Quindi credo che ci sia tutte le condizioni per poter rispondere efficacemente alla sfida che anche oggi viene sottoposta alla discussione trentotto che ci sia un concetto importante che se ne vada quando si dice oggi settore Pubblico settore statale io credo che questo settore cosa debba essere interpretata alla luce dei cambiamenti intervenuti
Cioè oggi noi dobbiamo fortemente radicarsi sul principio di sussidiarietà e quando pensiamo al settore pubblico
Street dobbiamo pensare che il settore pubblico può essere nazionale ma può essere locale e può essere europeo e che sono i tre livelli che oggi la è la sintesi tra i tre livelli quello che ci dirà se siamo in grado vince ci sono delle cose che vanno fatte a livello europeo il progetto Galileo
è un progetto pubblico è un progetto europeo Christie può farti vincere una sfida importante nello spazio
Ci sono bisogna però dare una grande importanza evidentemente all'autonomia locale
Quali sono allora io questo breve saluto vorrei chiudere indicando tre elementi fondamentali per in cui si può articolare l'appoggio che un grande gruppo bancario può dare al settore Primo e necessario garantire l'accesso al credito degli enti locale
Questo però va fatto avendo in mente i mutamenti profondi che sono intervenuti ed in particolare bisogna garantire agli enti locali particolare italiani parità di trattamento con gli Enti locali e degli altri Paesi
Il che vuol dire l'accesso al mercato internazionale lo dobbiamo dotarci di tutti gli strumenti tanti acconsentono agli enti locali italiani di essere incombe ritiene di avere le stesse condizioni nella città di Lisbona della Dell'Andro dell'Assia e così via
Questo e non solo va fatto diciamo ma bisogna che questa garanzia ci sia anche nei momenti di mercato difficile
E quindi questo in questo senso la creazione di una grande banca specializzata in in questo settore che abbia per una capacità di dimensione internazionale è un elemento che può dare questa garanzia
La seconda e che bisogna accompagnare la profonda trasformazione che o a ogni livello territoriale deve essere fatto per perché bisogna sostenere una profonda trasformazione sì possiamo così direbbe nuove dei vecchi bisogni ai nuovi bisogni
Oggi ci sono dei nuovi bisogni basti pensare alla questione dell'ambiente agli investimenti necessari per garantire la qualità della vita per capire schermo come si debba agire ma questo indica che il comune la Regione la Provincia per gli enti locali hanno bisogno come le le imprese bisogna avere una banca che li posso fare l'assistenza
Infine il terzo elemento
E che per vincere la sfida non bisogna Stalingrado
Vittima
Raccogliere i fondi necessari e questi fondi non potranno più tutte arrivare tutti dal settore pubblico e quindi diciamo la capacità di mettere insieme a seconda del settore il capitale pubblico il capitale privato sarà decisivo per vincere la sfida ci sono settori dove solo il capitale pubblico può agire settori dove solo nel regista al capitale privato
Ci sono settori dove ci vuole una prevalenza pubblica
Comparti del capitale privato ci sono settori dove ci vuole il capitale privato in maggioranza con una presenza pubblica però rilevante
Io credo che queste sfide sono le sfide che il nuovo gruppo si si è data e spero che avremo successo nel conseguirlo grazie
La prima di iniziare i lavori soltanto un minuto per dar tempo al presidente Marini generoso da altri impegni proprio andar via dal Papa
Allora tanto avvio ai lavori della parte scientifica di questo convegno desidero innanzitutto esprimere a nome di tutti un saluto particolare alla senatrice a vita trivalente lei fino
Allora
Da parte mia desidero innanzitutto ringraziare anche intesa per avermi invitato a presiedere i lavori di questa mattinata
Vorrei subito sottolineare come il convegno di oggi affronti i due temi fondamentali per la crescita del Paese da un lato si vuole approfondire il ruolo degli enti territoriali in questa nuova fase caratterizzata da un forte decentramento di poteri verso i livelli inferiori di governo avviato con la riforma del titolo quinto della Costituzione
E d'altro lato si intende mettere in luce i fattori che possono influenzare positivamente la competitività del sistema italiano sia nei confronti dei Paesi industrialmente più forti sia verso i Paesi industrialmente emerge
Sul primo tema un contributo significativo viene dalla ricerca viene presentata oggi e che si concentra sul ruolo delle amministrazioni locali nell'attivazione di una rete di servizi a sostegno dello sviluppo
Mi limiterò qui soltanto qualche osservazione introduttiva
Prendendo spunto anche da analisi portate avanti all'interno dell'istituto che presiedo qui a Roma sui temi oggetto di riflessione in questo comunque
In primo luogo da alcuni anni design presento un rapporto sull'attuazione del federalismo interno
Ma anche sui problemi che emergono nel nostro Paese con riferimento al processo di costruzione dell'Unione Europea
è infatti necessario ricordare sempre che l'Italia si trova all'incrocio di due processi di riforma istituzionale
Caratterizzati rispettivamente da un trasferimento di funzioni sia verso l'alto che verso il basso
Un fattore che caratterizza entrambi i processi è quello fiscale
Che si manifesta verso l'Unione europea con i vincoli imposti dal patto di stabilità e crescita e verso i livelli inferiori di governo con il patto di stabilità interno per quanto riguarda il patto di stabilità interno sostanzialmente dal mille novecentonovantanove al due mila quattro è stata applicata una variante della colte Yul
Escludendo in particolare dal calcolo del disavanzo gli investimenti pubblici considerati Spesal meritoria per lo sviluppo economico locale per l'occupazione e quindi finanziabile con il ricorso al credito al debito
Tuttavia dal due mila cinque sono andati imponendo detti distesa
Alla spesa in conto capitale e nella nuova legge finanziaria del progetto di legge finanziaria per il due mila sette per quanto riguarda le regioni viene assunto come base di riferimento per il patto di stabilità interno il saldo finanziario
Anche se per il triennio due mila sette due mila nove viene fissato un tetto alla crescita delle spese finali definite come sommatoria delle spese correnti in conto capitale al netto della spesa per la sanità
Ed è la spesa per la concessione di crediti per i Comuni le Province viene fissato un obiettivo intermedio miglioramento del saldo finanziario sia in termini di competenza e di cassa
La Finanziaria prevede opportunamente anche un monitoraggio trimestrale da parte della Ragioneria generale dello Stato sui dati sia di competenza che di cassa
Su questi temi vorrei soltanto ricordare che dal due mila cinque designer offrendo insieme ad altri istituti di ricerca un contributi conoscenza quello pubblicazione di un rapporto sulla finanza locale
Che può rappresentare un utile strumento di lavoro sia per gli amministratori che per gli studiosi i problemi della finanza dei livelli inferiori di governo per quanto riguarda il secondo tema
Credo che il convegno di oggi si proponga di fornire un contributo positivo per affrontare i temi della competitività del sistema Paese
Reagendo così in termini propositivi e a una cultura del declino che sembra invece limitarsi a una compiaciuta descrizione dei limiti alla crescita che hanno caratterizzato nell'ultimo decennio l'economia europea
Per quanto riguarda in particolare il nostro Paese Design un nati in un'analisi sul tema della crescita della struttura produttiva dell'Italia
Ha sottolineato come negli ultimi anni la produttività del lavoro abbia decida nato i due virgola sei punti percentuali rispetto al periodo novantatré novantanove
Su questa decelerazione hanno inciso sia rallentamento pari a uno virgola quattro punti percentuali della produttività totale dei fattori sia la riduzione di tre decimi di punto del rapporto capitale e lavoro
Ma anche la contrazione pari a un punto del rapporto input intermedi lavoro
Nell'insieme l'abbassamento della produttività del lavoro nel periodo successivo al novantanove per circa metà spiegato dalla minore intensità dei fattori produttivi diversi dal lavoro e per l'altra metà dalla flessione della produttività totale dei fattori
Ipotesi avanzata nel rapporto ISAE è che questi fenomeni possono essere spiegati non solo da una modifica della struttura dell'economia verso settori che fanno un uso meno intensivo di input intermedi e di capitale
Ma anche da mutamenti nei pressi relativi dei fattori conseguenti alla trasformazioni che hanno investito negli ultimi anni il nostro mercato del lavoro
Questo non significa che non si debbono portare avanti gli sforzi necessari per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda di Lisbona e per portare il maggior numero di persone nelle forze di lavoro nelle attività produttive
Ma per limitare gli affetti gli effetti avversi sul prodotto per addetto derivanti dagli interventi che mirano ad accrescere i tassi di attività appare assolutamente necessario innalzare la produttività totale dei fattori è un fatto che in Italia esistono margini significativi di miglioramento dato che si stima che la produttività multifattoriale distinti circa un venti per cento alla frontiera americana
Ma occorre altresì ricordare che essa dipende anche in larga misura dalle esternalità del sistema in questa prospettiva un impegno congiunto dello stato e dei livelli inferiori di governo per migliorare le condizioni di fondo in cui si realizzano le attività produttive può rappresentare un fattore decisivo per rafforzare non soltanto lo sviluppo locale
Ma anche la competitività delle prospettive di crescita dell'intero sistema Paese
Ora
Ecco chiuse queste brevi considerazioni introduttive io credo possiamo entrare nel alle nostri lavora avviare i nostri lavori dando la parola per la relazione introduttiva alla professoressa Pia Saracino amministratore delegato direi il fatto che si presenterà i risultati di questa ricerca condotta da resta banche intesa
Sul tema oggetto del convegno di oggi ricordo a tutti i relatori che abbiamo vincoli abbastanza stringenti quindi mi permetterò di segnalare quando si vicino al termine delle prove introduzione grazie
Io ringrazio banche intesa chi ci ha dato ancora una volta l'opportunità di approfondire alcuni temi riguardanti funzionamento
Per lo stacco delle amministrazioni pubbliche quest'anno con un occhio al ruolo deve amministrazioni locali nella
Promozione nella determinazione dello sviluppo
In Italia
E la ricerca e disponibile quindi io i temi già affrontati sono stati tantissimi e quindi qui mi limiterò a sottolineare solo alcuni aspetti e poi cercherò
Di trarre alcune conclusioni anche alla luce conclusi alcuni riflessioni conclusione una parola troppo grossa
Alla luce dei lei
Quello che sta o è stato introdotto nella finanziaria
Ricerca è stata fatta da destra coordinata per dottor parlato che e qui in sala e
E io in quanto rappresentante di resta adesso per il vostro ma in merito non è mio
Dunque il tema del
Il punto di partenza è quello che il professor Majocchi a
Ha appena illustrato e cioè declino rallentamento molto rilevante dell'economia italiana
E in questo fase come e che attraversata da grandi riforme del sistema economico italiano perlomeno riforme annunciate molto spesso e mai portata a termine
Definitivamente una delle riforme importanti ecco i quali sia confrontato lo sviluppo del Paese è stato quello il passaggio dell'intervento pubblico su livelli di governo più decentrato
E che quindi ha modificato le relazioni che dedicano le scelte di politica economica e lo sviluppo ponendo mentre subito territorio e sul ruolo delle amministrazioni locali
Quello che possiamo vedere diciamo più che dalla riforma costituzionale ancora dare Bassanini quindi poi prima
Dal due mila uno saliamo un po'indietro abbiamo otto anni forse di fronte a lui
E che i risultati al momento non sono di del tutto confortanti evitando vero il numero proprio rallentamento ha avuto
Era ha avuto una crescita modesta più modesta pratici Armani Francia e si guardiamo la combinazione degli elementi vediamo che Italia è stata al Paese in cui la produttività è cresciuta di meno produttività del totale dei fattori così come è stato già detto ma anche se guardiamo il rapporto tra dinamica delle retribuzioni dinamiche le partite della produttività molto sfavorevole mani elitaria e nello stesso tempo il Paese che ha avuto il più alto aumento delle retribuzioni
Nominali se ci confrontiamo con Francia
E anche se
Ma il più basso aumento delle retribuzioni reali e quindi c'è un problema di
Inflazione di confronto competitivo che soprattutto nei settori meno aperti alla concorrenza dove l'Italia certamente non ha fatto quello che lei euro egli e d'appartenenza a una a un mondo più globale avrebbe forse dovuto ricchi
Questo come introduzione e quindi non siamo andati a guardare come le amministrazioni locali si sono mossi in questo fase di forte informa e cambiamento delle relazioni tra soggetti istituzionali e problema di sviluppo che l'Italia andata affrontando e la ricerca
Nate la relazione mia relazione svolge
Appunto come ho detto prima affronterà i temi della ricerca e poi alcune considerazioni
La ricerca si è concentrata su questi
Cinque punti
Una un inquadramento che poi forse serve anche per la discussione successiva come intervento pubblico
è cambiato in questi anni
Io muoio delle politiche regionali incentivo pubblico all'impresa e nei primi anni di decentramento delle funzioni come le risorse si sono hanno costituito un vincolo e se
Sono state usate pezzi dai Comuni per i servizi ai cittadini l'anno scorso avevamo affrontato il problema degli investimenti e questi questa questa non ci siamo concentrati e di più su un'altra persona
Darete delle infrastrutture per lo sviluppo locale quale nostro punto di partenza e se eccome i vincoli di bilancio e le problematiche dei conflitti influenzano le decisioni di sviluppo delle infrastrutture
E infine qualche scenario per lo sviluppo del territorio appunto Narducci della finanziaria detenuta ecco mi disse
La prima evidenza è che come dire e lei
L'obbligo di risanamento a fortemente condizionato le decisioni anche di decentramento e le modalità con le quali di decentramento è avvenuto
E
Guardando a livello aggregato noi notiamo vi sono grato ci fosse un pochino complicati grafico quello con le linee mette in luce che sia una correlazione tra incidenza della specie stabilità finanziaria
Prima dell'entrata del la stesa ricucita però dominanti squilibri e quindi vi è una certa correlazione tra capacità di controllo dinamica della spesa e
Degli inquinanti ed era stesa rigida che a sua volta si tira dietro una capacità di controllo della dinamica della spesa sentirsi flessibile l'uno e l'altro si influenza
Osservando voi l'andamento della spesa per funzioni lo spazio riservato alle funzioni più strettamente connesse allo sviluppo è
Bassissimo è modesta
E in generale
Però dobbiamo ragionare che la qualità della stesa che dovrebbe influire sul Posillipo in generale quindi non soltanto la spesa dedicata al a funzioni più propriamente identificabili come lo sviluppo se però guardiamo nel confronto internazionale noi vediamo che ci sono livelli di spesa non distanti da quelle degli dell'italica ma con livelli di indebitamento molto
Differenziate Italia ovviamente si colloca su un livello di indebitamento molto è vietato quindi se ne confronto internazionale non è che la nostra qualità della
Diciamo il Paese assorbe risorse
E in misura per la spesa pubblica in misura non particolarmente lontana e diversa quelle degli altri Paesi ciò che conta è la qualità e quindi l'eredità anche che ci ha lasciato il passato
Di un dimensione della stesa fortemente condizionata dalle inefficienze
Quindi è
Tassi di crescita terrà specie e orientamenti per lo sviluppo sono fortemente condizionati dalle politiche di risanamento questo molto molto io poi dopo quando si va a valutare il come
Il federalismo o decentramento delle funzioni posso avere influito sul rimuovere alcune condizioni
Poco sviluppo o modificato l'assetto territoriale prossimi gruppo questo è un fatto che trattiene per
Se stesso dei scendiamo
A farci alcune domande
Il decentramento rispetto a questo quadro sta migliorando il cosa cosa possiamo vedere che è successo
Avendo in mente le motivazioni che hanno portato a un'organizzazione più federale dello Stato possiamo dire che potenzialmente si ma nei fatti no
Perché accanto al decentramento delle funzioni sono immerse fu duplicazioni difficoltà di coordinamento tra i livelli di assistenza
Se guardiamo il grafico a destra
Alla vostra destra quello che mette al confronto la dinamica in rapporto al PIL totale del
Delle speso per
Fissazioni pacato istruzioni statali si consideri che che globalmente la riduzione della spesa terapia del decentramento delle funzioni ma anche per altri motivi anche perché è difficile poi distinguere ma diciamo per il decentramento delle funzioni che era il mento
Indica di rottura che strutturale
Dello Stato non
è stata più che compensata dall'aumento della spesa delle amministrazioni locali c'è stata una in particolare super stesa per il personale
Vediamo una dinamica molto sostenuta molto sostenuta a soprattutto arriverebbero decentrato i
E questo è un problema che poiché ci vediamo anche ne ne vedremo anche le conseguenze in parte nel decisioni della finanziaria
La spesa per il personale in parte età anche a finanziare
Servizi ai cittadini ma certamente una componente molto rigida e quella
E e e molto come dire meno prostituta o di quello che o di o di rottura rise rispetto a precetti di sviluppo di quanto
Non possono essere altre funzioni insistenza
Il
Il decentramento migliorerà le cose
Noi vediamo che quello che è successo in questi anni è stata una sorta di convergenza nella stesa verso i livelli superiori
Un po'in tutti i campi
Soprattutto quello del personale come abbiamo visto
E quindi le dinamiche che vediamo sottostanti non sono dinamiche
Che vanno a vedere i i deliri fabbisogni del territorio ma sono quasi un'omogeneizzazione miei difetti distesa con grossi problemi
Che portano a
Evidenziare neve nei comuni e nelle realtà locali con minore risorse proprie e questo è il
E e l'elemento che che guida un pochino le dinamiche di di dei dei progetti che era anche le dinamiche dei prossimi anni i i Comuni e gli enti locali con minori risorse proprie che incontrano vincoli di bilancio significativi
Di fronte a fabbisogni di di di sviluppo
Del proprio territorio più elevati anche perché partono da livelli di spesa pro capite inferiori
Quindi
Diciamo in parte e su questo alla convergenza verso livelli superiori distesa concorso anche la deresponsabilizzazione dei primi anni del federalismo rispetto ai ai vincoli di bilancio
Perché l'aumento delle competenze non è stato accompagnato da un'analisi che un da un'analitica
Aumento delle
Decreti spunti la della possibilità di agire sulle entrate
Quello che è emerso che Intini più ricchi spendono di più anche per la spesa rigida ma anche per la spesa comizi That flessibile
E i clienti meno ricchi e con squilibri di bilancio non vedo non è vincolo di bilancio motivi di contenimento della spesa
La revisione del patto di stabilità nella direzione come è già stato retto dal professor Majocchi vedremo anche in che modo aiuterà a prendere il controllo di queste dinamiche ma certamente
Il
Gli anni del federalismo hanno visto una esplosione della spesa senza responsabilità su come finanzi
Secondo capitolo era
Riguardo alla mi interrompa il professore
Le faccio sempre
Le politiche di incentivo dell'ente declini prese e ruolo delle regioni Kemp dovrebbe è stato molto potenziato in questi primi anni sul federalismo
Quello che noi notiamo e che riducendo sul ruolo dello Stato nell'ultimo decennio lo Stato ha diminuito la dimezzato da dieci a cinque miliardi di euro
Il il proprio intervento ritratti incentivi i i programmi distesa relativi Egidi dall'impresa è non è stato compensato lei il questa riduzione dall'aumento delle dotazioni delle regioni
Quindi il risultato che siccome questa voce di bilancio questa voce distesa nel settore pubblico
Da a dovrebbe andare a funzioni di riequilibrio il risultato vecchi qui della Spesal propriamente dedicata a questa funzione ha visto una riduzione significativa
Nel due mila e sette probabilmente fondo è vuoto su questa su questo fronte la finanziaria è intervenuta intervenuta modificando
Con un'innovazione
Sul
Istituendo una dotazione del fondo innovazione tecnologica comitati novecento milioni die euro e mo'propone alcune modifiche nella gestione delle risorse che
Andranno valutate il modello francese è stato riferimento
Con con con qualche innovazione qualche problema comunque il tema non è non può essere oggetto di discussione
Diciamo siamo in una fase mi hanno una nuova fase sperimentale per orientare le decisioni dello Stato verso
La promozione dello sviluppo con strumenti diversi modalità diverse rispetto a
Quello che diciamo si è visto più più analiticamente mai ritrovare nella ricerca che
Il la dimensione della Spesal complessiva a delle politiche di incentivo pubblico all'impresa molto sbilanciata verso
Diciamo mente cinquantacinque per cento dei fondi nazionali sono finalizzate al riequilibrio ma si sono ridotti in volto
Circa il sessanta per cento di quelli regionali decentrati in si concentra sugli investimenti il cinquanta per cento degli interventi non è però caratterizzato per molta segreti
Il il terzo capitolo
Ha riguardato i servizi ai cittadini e le scelte dei confini anche qui diciamo andai Matisse
E quello dei vincoli che i Comuni hanno incontrato nella
Nel gestire di servizi alla persona un vincolo sostanzialmente determinato dalle rigidità del bilancio e dalle dinamiche sottostante alla spesa rigida in particolare vetrate del personale
E dai dai punti di partenza però grosso modo il questi sono i numeri che che fanno il Bilancio dei comuni
E e le risorse che sono destinati quei servizi e cittadini sono circa il ventitré per cento delle spese della spesa corrente dei comuni in media per il Mezzogiorno sono solo il diciassette per cento perché la spesa rigida
Ne occupi né copre una parte più significativa e solo
Mezzogiorno spende per servizi alle persone solo poco poco più di metà di quanto spende no neanche meno dignità di quanto non si spende nel Nord-Est
Quindi diciamo rigidità del stese convergenza delle dinamiche della spesa verso livelli superiori soprattutto per la spesa rigida hanno poi anche portato a un impoverimento dei servizi alla persona dove delle risorse erano inferiori
Vi risparmio la correlazione che c'è tra dinamica della
Della della sospese sociali e autonomia finanziaria tende tende Divella non dinamica della spesa sociale l'autonomia finanziaria dei Comuni ma cosa e molto evidente i servizi alle persone che poi risultano particolarmente
Diciamo limitati piante ai dei vincoli di bilancio sono quelli per la per i bambini né quelli per gli anziani ovviamente che sono servizi più propriamente dei comuni
Dove le differenze a livello regionale sono molto significa
Avendo solo tre minuti rendere chiaro un fatto
Infine il lavoro si è concentrato sulla analisi della Rete delle infrastrutture per lo sviluppo locale
I descritti dice dottor De Felice parlerà delle dei servizi pubblici locali
Quello che qui
In modo molto
Molto veloce si fa vedere perché la differenza infrastrutturale nel paese è piuttosto significativa
Che
Non ci sono indicazioni così univoche come si erano viste per i servizi alla persona quanto a contributo positivo deve
Ministro azioni locali verso la convergenza delle dotazioni territoriali però ci sono gravi carenze e qui si apre il capitolo avevo riportato per mancanza di tempo credo che andrà via velocemente al problema dei conflitti di competenze che si sono generati in queste anni nella gestione delle infrastrutture
Nella decisione degli investimenti nelle infrastrutture e su questo noi come si che come resta però hanno fatto una serie sul sulle sulle autorizzazioni che sono state tutti richieste al ministero delle attività produttive verrà per l'insediamento di centrali per vedere quali centrali elettriche per vedere qualche quali sono le motivazioni essi per eccesso decisionali è stato accelerato data decisioni di accentrare le decisioni
Presso il ministero
Soprattutto per le centrali di grandi dimensioni il risultato è stato che una accelerazione delle procedure autorizzative dell'analisi è stato che ed evidenzia che l'accelerazione delle procedure
Autorizzative al centro non significa assolutamente una velocizzazione delle dei processi realizzativi a Valmy Macchi
Il vincolo della diciamo Q coordinata decisione sul territorio
Essenziale perché le infrastrutture possano effettivamente essere realizzate analisi della causa di conflitti vette ha messo in luce che laddove decisioni non sono sono state prese in un po'senza super su senza coinvolgere tre identità mente
Dei
Ho coinvolgenti in modo non non sufficienti
Le
De le popolazioni locali territori
La decisione di investimento incontra intoppi soprattutto nella parte diciamo di
Di giustizia ordinaria consentiti
Con con enti e stakeholders locali che rendono il processo impossibile polarizzare il signor
Da ultimo le prospettive alla luce della finanziaria
Diciamo rispetta le esigenze che si sono manifestate negli ultimi anni in materia di federalismo la finanziaria compie sicuramente un passo in avanti
Sul versante dell'autonomia degli enti decentrati che era stato appunto uno degli anelli mancanti io poi come presidente federale finisco subito
C'è c'è il segnale di autonomia sul versante delle entrate
E viene
Un ridefinizione del fatto
Il patto di stabilità su quello che io penso però valga la pena di considerare è che diciamo processo all'inizio bisogna vedere come sarà realizzato ma se noi andiamo a guardare pieghe della finanziaria ricordando sicché
Uno degli elementi che chirurgicamente della stesa che ha caratterizzato questi primi anni di federalismo è stata la dinamica della spesa per il personale
Sulla dinamica della spesa per il personale questa finanziaria non ha fatto meglio delle precedenti e in particolare
Questa sarà un problema
Diciamo chi è interessato può e nella presentazione alcune alcune cose sono spiegate meglio
Quello che è considerato è stato un problema l'anno negli anni passati lo sarà ancora di più in futuro visto che la dinamica della spesa
Iscritta nel bilancio in finanziaria per il personale vincolante la spesa dei comuni e di condizionerà allora realizzazione del Patto di stabilità su una voce distesa molto che è la metà
Diciamo dell'Est della spesa complessiva il che vuol dire che eccomi cosiddetta spesa flessibile quella su che dovrebbe essere più a promozione dello sviluppo ancora esso forse più che in passato
Non potrà avere sufficienti leve per realizzare quello che si posti può pensare sia necessario per prostitute
Quindi diciamo un aspetto critico
Spero possa essere guarda
Grazie purtroppo spetta c'è amante frenare limitati interventi le avrebbero esigenza di espansione ed interesse più ampio ma a darei adesso la parola a anzi Gregorio De Felice responsabile servizio studi ricerche ma anche intesa che ha collaborato con il referto nella preparazione di questo rapporto
Trovò subito un foglietto ancora tre minuti che interpreto in maniera elastica
Beh nel nel mio intervento io vorrei concentrarmi sui servizi pubblici locali in particolare su quale è stato l'impatto del diverso grado di attuazione delle riforme messi in atto nell'ultimo per decenni ormai possiamo dire sulle performances economico reddituali delle stesse aziende che offrono appunto servizi pubblici e particolare presente risultati di uno studio curato da Laura Campanini che trovate poi all'uscita militari liberi banchetti
In altri termini cosa vogliamo fare vogliamo verificare vogliamo capire
Se all'anno con l'avanzare del processo di attuazione delle riforme c'è un qualche difetto importante positivo o negativo sui risultati di bilancio delle aziende pubbliche
è correlato a questo tema e se vi è poi un piccolo approfondimento legato all'impatto sui bilanci dei Comuni
Sempre legato allo stato di attuazione delle riforme a questo impatto con un focus specifico legato ai servizi idrici integrati
Questo è in estrema sintesi lo stato di attuazione delle riforme un flash sulla sul loro livello di avanzamento credo che non abbiamo tempo certamente e tutti voi siete bene a conoscenza di qual era la filosofia a di di queste riforme la filosofia finalizzata a introdurre sempre più concorrenza nell'Offerta a dei vari servizi e parallelamente a fare uscire
Le amministrazioni locali dalla gestione diretta dei servizi
Non abbiamo molto tempo ma importante ricordare due punti che caratterizzano queste riforme il primo è che non tutte le riforme settoriali prevedeva notte in Pisti che di attuazione
E il secondo punto collegato a questo è che ciò ha implicato un diverso grado di realizzazione delle riforme stesse e quindi effetti reali sul mercato alquanto diversificati
Volendo provare a sintetizzare
Il livello di attuazione possiamo affermare che e abbiamo uno stato di attuazione abbastanza elevato per quanto riguarda il settore dell'elettricità il settore del gas
Un po'meno sono rimasti più indietro i servizi igienici e direi ancora di più
A il campo il settore dei trasporti pubblici locali e quelli dei servizi di igiene urbana quindi questa è un po'la sintesi rapidissima dello stato di attuazione
Ma veniamo ora al punto centrale del mio intervento ossia gli effetti dei processi di liberalizzazione ma anche di industrializzazione
Di tutti questi settori sui bilanci delle locali Utilities
Lo spirito che c'è un po'qui dato in questa in questa analisi è stato quello un po'di voler andare a toccare con mano
Se effettivamente ad un diverso grado di attuazione delle riforme sia o meno corrisposto un insieme i risultanze reddituali di performances che permettono di fare una classificazione che permettono di stabilire che il livello delle riforme incide sulla sull'andamento di bilancio come costruito l'esercizio all'esercizio e banditi basato su centoventotto bilanci
Di di aziende che hanno realizzato complessivamente un giro d'affari pari poco meno di undici miliardi di euro e circa la metà dell'intero settore delle locali Utilities italiane e abbiamo guardato questi bilanci nel corso degli ultimi cinque anni con una ripartizione
Chiede dette l'indicata non mi soffermo per le multiutility per i servizi idrici trasporto pubblico locale le imprese energetiche che cosa emerge emerge innanzitutto una a decisa una forte crescita dei ricavi il volume d'affari complessivo è salito globalmente ad un tasso medio di oltre l'undici per cento e in più a tutte queste in media queste aziende sono state capaci di generare maggiori utili c'è stato un notevole miglioramento della loro capacità di generare utili
A fronte di una stabilità dell'occupazione cresciuto appena dello zero cinque per cento incrementi di produttività
E cresciuto il fatturato e cresciuta la redditività che passa da un Roe del del due virgola tre per cento alla cinque nove virgola nove per cento in appena cinque anni
Ma i dati aggregati che riportano tutto sommato delle evidenze credo abbastanza abbastanza note
Nascondono delle profonde differenze presenti a livello di singola impresa e a livello di in prese di settori diversi
Cosa spiega allora queste differenze differenze che sono anche marcate e molto significative
Per certamente c'è la capacità dei singoli operatori di sfruttare le opportunità offerte dal mercato a in maniera in maniera evidente
C'è poi una peculiarità di natura settoriale evidentemente ogni settore non è non è uguale all'altro ma l'aspetto che ci interessa sottolineare e l'incidenza del diverso grado
Di apertura del mercato verso la concorrenza quindi vogliamo capire come la panza are delle riforme ha poi inciso sui risultati e questo lo possiamo vedere proprio nell'ottica attitudinale di questa analisi ecco in sintesi le differenze
Promette è difficile generalizzare però un elemento importante e che emerge e che le uniche aziende
Che riescono sia a ad a vere un incremento del fatturato un incremento del loro volume di affari
E sia ad avere una buona e crescente redditività bene le uniche aziende sono quelle che offrono multiservizi le multiutilities oppure quelle che operano nel settore del gas
E nel settore del della elettricità quindi i settori in cui c'è stato un avanzamento maggiore a dell'attuazione delle riforme in particolare le aziende energetiche gas ed elettricità ottengono una crescita del fatturato superiore a quella complessiva delle centoventotto aziende e grazie ad un incremento della produttività è una riduzione dell'incidenza del costo del lavoro sul fatturato migliorano significativamente la redditività del capitale investito le altre categorie di aziende invece o riescono ad a vere buoni risultati economici
Ma con uno scarso dinamismo del fatturato
Ed è questo il caso delle imprese edili che e delle imprese ambientali oppure hanno una crescita sostenuta del giro d'affari ma una performance reddituale non di particolare rilievo come e il caso delle aziende impegnate nei trasporti pubblici locali
Ma al fine di comprendere ancora meglio gli effetti della liberalizzazione importante un'analisi infra settoriale cioè all'interno del settore
Per vedere se c'è un'omogeneità di comportamento tra le imprese oppure invece ogni impresa alla sua specificità
Ciò che si nota e che la maggior dispersione dei risultati aziendali e presente in modo particolare tra le imprese energetiche e le imprese di multi servizio questo cosa ci dice che se c'è disomogeneità vuol dire che abbiamo impresa e che sono state in grado di cogliere le opportunità della liberalizzazione e imprese che evidentemente sono state meno brave poche hanno avuto difficoltà a tenere il passo con le nuove sfide
Dove invece abbiamo una trasversalità dei risultati un'omogeneità dei risultati allora la interpretiamo come la mancanza di riforme la mancanza di a progresso sul fronte della concorrenza fa sì che tutto il settore si muova esattamente nella stessa maniera
E quindi concludiamo su questo primo ma che poi il punto c principale
Con questa slide un po'colorata Ricci
Speriamo anche un po'dove la c'è è contenuta la sintesi
Che può condensa sa in questo cioè le imprese che operano nei settori che si sono aperti di più registra no sia una maggior crescita a livello aggregato
Ma anche una rilevante disomogeneità nei risultati aziendali
E rientrano in questo gruppo di imprese quelle energetiche che operano nel gas e nella elettricità e le imprese molti servizio che poi hanno una forte incidenza nel loro portafoglio legata al business dell'Energia
I settori invece in cui le riforme sono state soltanto parzialmente attuate come il settore dell'acqua il settore dei rifiuti ad mostrano non solo una minore crescita ma anche una maggiore trasversalità a dei risultati conseguiti elemento che può essere è messo in luce con il mantenimento e il consolidamento di posizioni già acquisite
Diverso il caso scendendo in basso nella slide a dei trasporti pubblici locali TPL dove la performances può essere in parte è spiegata da un cosiddetto effetto annuncio il posticipare all'ultimo l'apertura del mercato ha reso comunque difficile ha reso comunque credibile la minaccia della liberalizzazione e quindi le imprese hanno di focalizzare toh almeno in parte le proprie eserciti le proprie
Le proprie strategie
E veniamo ora all'ultimo punto se ho ancora quattro cinque minuti tre
A cosa cambia nei bilanci dei Comuni
è chiaro che il miglioramento della gestione delle imprese e si riflette in vantaggi per le casse comunali
Quindi abbiamo alcuni flash gli utili delle centoventotto imprese analizzate hanno significato un incremento da duecentocinquanta a settecentocinquanta milioni degli utili ha di queste aziende utili anni se guardiamo i dividendi delle società quotate all'interno di questo campione sono cresciute da ottanta a duecento milioni una crescita quindi del trenta per cento medio hanno l'andamento di questi settori è particolarmente rilevante per i bilanci dei Comuni perché i Comuni spendono per servizi pubblici locali all'incirca il venti per cento delle loro spese correnti con una spesa che non è per nulla omogenea
Perché l'asse dimensionale dei comuni per per settore geografico e così via
Tralascio questa slide che implica molto tempo
E qui abbiamo un focus sui servizi idrici e quindi vediamo anche come l'andamento delle isole delle delle riforme ha cambiato l'incidenza sulla spesa dei Comuni
La spesa per il servizio idrico è coperta assolo in parte dai relativi introiti cioè circa il venticinque per cento grava ancora sulla fiscalità generale cioè quindi i comuni non sono in grado con le sole entrate di far fronte a tutta la spesa questo dipende da una miriade di biglietti peculiarità la disponibilità di acqua alle caratteristiche della Rete eccetera eccetera penso magari se il sindaco Emiliano che l'acqua in in terra di Bari è un problema abbastanza complicato magari ci dirà qualcosa anche su questo aspetto ma quello che volevo mettervi individui già e e questo ed è questo un altro pezzo importante dell'indagine qui abbiamo visto per tre grandi regioni Piemonte Lombardia Campania
Che cosa succede alla stesa pro capite dei comuni in Province che hanno liberalizzato che hanno attuato la legge Galli e in Province che non lo hanno non lo hanno ancora fatto allora vedete qui
Da un l'abbiamo fatto per regione per avere una certa omogeneità vederle come se in Piemonte sia in Lombardia che in campagna le province dove la legge Galli è rimasta indietro
Hanno una spesa pro capite per i servizi idrici
E più elevata in media più elevata rispetto alle stesse Province della stessa regione
Dove invece la legge Galli è stato attuato
Cosa possiamo allora concludere che l'attuazione delle riforme ha certamente portato a risultati positivi sia per le aziende sia per le casse dei Comuni non consideriamo per il momento gli affetti sui consumatori ma vorrei sottolineare appunto questo impatto che il processo di riforma fatta e importante contribuisce al miglioramento delle finanze pubbliche e contribuisce al Benessere spesso dove c'è un ménage mente capace al benessere spesso delle delle aziende locali e tutto questo non ha nulla a che vedere con il tema della proprietà di delle delle aziende pubbliche avrete notato che non ho mai citato il tema della proprietà
Soltanto alla fine quindi il messaggio vuole essere che è più importante
Il processo di liberalizzazione e di industrializzazione delle aziende piuttosto che fans pensare unicamente al tema degli assetti proprietari
Grazie
Grazie greco allora il prossimo intervento è sempre sul tema delle Utilities credo su costo non realizzazione delle infrastrutture necessarie
Sola
La parola con la solita raccomandazione che segnala sono i tempi
Al professor Gilardoni Andrea Gilardoni onesta Bocconi grazie presidente credo che i suoi vincoli di tempo mi imporranno di dire molte meno cose rispetto a quella mente ma sarà un beneficio per tutti
Allora
Io penso di focalizzare mente letto sul seguente solo se queste strutture da un lato a
Riconoscere che il complesso dell'infrastruttura fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese e questa è un'ovvietà di cui tutti siamo penso spero un compito
Sappiamo però che esistono una serie di ostacoli di vincoli hanno sviluppo alla realizzazione di queste infrastrutture che vanno rimossi
E
Così quel sono numerosissimi io focalizzano l'attenzione su due vincoli
Che sono il problema della dimensione dell'impresa nel settore delle utilities
E il problema della infetto membri
Che come fosse lo Cosa Nostra pernotto in my backyard quindi si facciano gli impianti e infrastrutture ovunque tranne che vicino a casa mia
E in ultimo concluderò a dandogli qualche anticipazione di una voi stiamo facendo
Sulla prospettiva un po'diversa rispetto a quella che normalmente si applica al tema infrastrutturale cioè quanto costa al Paese non tanto fare quanto non fa le infrastrutture
E devo dirvi che questo su questo punto stiamo trovando dei risultati che di cui noi stessi siamo abbastanza impressionante dice
Ci sono infatti notevolissimo
Allora
Prima di tutto fabbisogno infrastrutturale
Dal dai nostri lavori emerge un fabbisogno infrastrutturale diffuso in moltissimi comparti qua ci sono alcuni esempi
Che abbiamo preso in esame nell'entrare nei vari studi per esempio nel settore dei rifiuti abbia bisogno di non meno Cinti cinquanta termovalorizzatori nel Paese ma semplicemente per perseguire una policy
Medio normale di sviluppo del comparto
Abbiamo bisogno di impianti di compostaggio abbiamo bisogno di linee ad alta tensione per tre mila cinquecento chilometri abbiam bisogno di almeno tre grandi rigassificatori no per pensare a grandi cose ma semplicemente per stare al caldo per poter accendere la luce
Nei prossimi anni abbiamo bisogno di centrali a carbone se vogliamo cercare di contenere il prezzo per l'Energia
Abbiamo bisogno dice Natalia gas abbiamo bisogno di di perseguì una politica sulle fonti rinnovabili quindi di molti impianti sulle fonti rinnovabili
Abbiamo bisogno di chilometri e chilometri di autostrade semplicemente per adeguarsi alla media europea non dico per fare cose come dire l'una quindi il nostro fabbisogno infrastrutturale
Notevole
Importante
Il
Il tema delle infrastrutture è un tema che vede iniziative veramente molto diversificate quindi io ho difficoltà a fare delle generalizzazioni valide ovunque in tutti i casi
Certamente se ci mettiamo
Dal punto di vista di chi queste infrastrutture deve poi realizzarle il profilo di business la valutazione economico finanziaria è un tema a assai rilevante
Ogni soggetto che pensa di realizzare un'infrastruttura deve predisporre dei documenti che tocchino questi aspetti
Il profilo di rischio varia in molti
Da molti punti di vista
Però certamente c'è un aspetto che particolarmente rilevante e cioè la fase che precede la costruzione
Dell'infrastruttura rispetto alla fase della gestione dell'infrastruttura
Come si vede da questa sulla et
Le fasi i profili di rischio gli aspetti di rischio anche le dimensioni del rischio e quindi le problematiche
Tendono a diversificarsi e tendono a diciamo ad assumere connotazione di Rex è importante osservare
Cominciando introduca il tema del del Nimby che l'effetto Nimby tende a concentrarsi nella fase di sinistra nella fase di costruzione dell'impianto cioè le opposizioni che si hanno su ed legami fra strutture
Riguardano le fasi a monte
Anche chi finanzia queste attività sa bene che
Una volta avviata l'infrastruttura preso in considerazione il profilo di rischio tende a crollare ridursi drasticamente
Quali sono dunque avendo così rapidamente introdotto l'idea dell'indie i fattori che incidono e che determinano questa sindrome
Anche qui non esistono generalizzazioni però
L'impatto ambientale paesaggistico e spesso richiamato come elemento importante
L'impatto sulla salute è considerato un aspetto centrale ma anche dall'esperienza che ho potuto toccare con mano spesso e volentieri cioè l'impatto economico sugli individui e sulla collettività
Cioè di fatto la realizzazione di infrastrutture sposta degli equilibri economici a livello locale
Economico sociale a livello locale che determinano l'insorgere di opposizioni
Una e al molto rilevante che determina senza dubbio l'effetto in questione
è la scarsella frequente scarsa credibilità o anche la scarsa capacità dei promotori di queste iniziative nella presentate in modo convincente nel dialogare con le
Istituzione e con le popolazioni locali
Qui ci sono alcuni dati che sono piuttosto interessanti dell'Osservatorio che abbiamo avviato qualche tempo fa e come vedete qui rileviamo il numero di volte che appare su una testata su un giornale su un media
Una certa opera sottoposta da opposizione come vedete il la l'asta percorsi Ciferri questa classifica e la tata ma se lasciamo perdere la tata vediamo che i termovalorizzatori si collocano sempre
In posizioni piuttosto rilevante nei primi dieci se non ricordo male ce ne sono cinque o sei casi i rigassificatori anch'essi hanno una rilevanza notevole
Lo studio di questo posizioni
Passano rapidissimo ma importante ricordarlo è uno studio che affonda le radici sulle questioni sociali e su l'analisi degli stakeholders cioè le opposizioni
Sono diciamo il frutto di una serie di relazioni una serie di interessi di una pluralità di soggetti che quotano intorno alla Progetto infrastrutturale la comprensione
Degli obiettivi
Del tipo di attitudine di atteggiamento che i vari soggetti hanno nei confronti delle singole iniziative
è un elemento fondamentale per gestire questo processo
Io avevo un'altra slide spettava scomparsa nel passaggio
Secondo punto prima di
Che volevo brevemente ricordare riguarda il problema della dimensione dell'Utility
Anche questo è un fattore assolutamente rilevante nella realizzazione delle infrastrutture apparentemente Mindy dimensione aziendale sembrano due temi tra loro scollegati tratta hanno veramente questo comun denominatore
Collegato al fatto della
Essere funzionali o a ostacolo alla realizzazione del
De delle delle strutture materne
Qui sono indicate i fattori che in qualche modo sono collegati alla dimensione
Delle intese
Purtroppo molte sulla ecco no questa è venuta se nel settore dell'energia noi abbiamo almeno due imprese che hanno delle dimensioni rilevanti a livello internazionale
E che quindi sono come ben noto molto attive anche nella realizzazione di infrastrutture nazionali anche internazionali
Negli altri settori dell'utility essa la presenza dei player italiani è molto limitata se guardiamo per esempio nel settore dei rifiuti
I nostri lei era i vari operatori per comparto hanno una dimensione di fatturato che una quota percentuale spesso anche minima dei leader europei una analisi una così azione analoga vale anche per il settore dell'idrico settore li dobbiamo assumere serve che sta vendendo
E a e Veolia che hanno delle dimensioni nettamente superiori rispetto ai nostri player dove la posizione leader è detenuta da Acea ma come vedete si tratta di dimensioni molto piccole
Uno dei profili più interessanti che sta emergendo dall'analisi che facciamo è la con la relazione tra dimensione d'impresa e redditività ma non le divinità in valore assoluto misurata col va in ma avvertita in misura percentuale
E sembra emergere una relazione tra
Redditività e dimensione cioè cresce la dimensione cresce la capacità di reddito dell'azienda
Questo come sapete è un punto anche importante perché le aziende che hanno maggiori flussi di cassa hanno anche un maggior orientamento all'investimento come perno
Se guardiamo il caso italiano si conferma la pillola si conferma la regola nel senso che vediamo che le aziende di dimensioni
Minori hanno una a livello di poiché più basso rispetto alle aziende con alcune varianza messo a dispetto alle aziende ma Ciampini cresce la dimensione d'azienda cresce la redditività
Se guardiamo però mettiamo insieme i due grafici vediamo un fatto interessante
Che
Le nostre in paese vedete l'inclinazione della della sbarretta rossa rappresenta
L'andamento della redditività rispetto al fatturato delle imprese italiane come vedete è in forte
Che ma è collocato a un livello di dimensione molto un contenuto ancora e quindi abbiamo o penso ancora molta strada da percorrere per raggiungere delle dimensioni adeguate a livello europeo
Che a livello mondiale
Ricordando i processi di fusione in corso in queste settimane
Possiamo notare che se dovesse andare in porto la fusione tra MSM il fatturato delle due aziende fuse sarà pari a una quota del settanta ottanta per cento dell'utile netto di E.ON dell'utile netto quindi fatturato delle due aziende pare una quota dell'utile netto
E lo stesso se andrà in porto la fusione era in mia Iride di cui si sta discutendo questa un'ipotesi quindi diciamo le aziende stanno crescendo di dimensione stanno muovendosi lungo un percorso di crescita diretta che dovrebbe consentire anche di gestire meglio la realizzazione delle infrastrutture
Tuttavia siamo ancora molto distanti dalle dimensioni delle aziende europee hanno Anna seminario
Ultimo punto costo del non fare se statistico qua alcuni brevemente alcuni risultati di questa indagine di questo studio che stiamo facendo
Emergono dei numeri abbastanza rilevanti se rispetto per esempio a una politica dei rifiuti che preveda anche degli importanti conseguimento in tema di raccolta differenziata dire quasi incredibili conseguimento idem tener conto differenziata
C'è un'esigenza di un certo numero come dicevo prima di cinquanta impianti di termovalorizzazione nel Paese e di un certo numero di altre tipologie di impianti
Se noi non saremo in grado di realizzare questi impianti il Paese
Il Paese sopporterà una serie di costi che noi abbiamo quantificato in termini economici anche misure anche trasformando internet col nome ci delle variabili ambientali cosa non facile ma insomma
Dello delle dei come dire dei trenta miliardi di Erba cioè dei sessanta mila miliardi di UPA nel prossimo quindicennio sei non si sarà in grado di realizzare la politica sui rifiuti
Se non saremo in grado di realizzare la politica sull'energia i valori sono un po'superiore parliamo di trentasette quaranta miliardi di euro se non saremo capaci di realizzare
Le infrastrutture nel settore che che ricordato in particolare nel settore degli elettrodotti abbiamo visto che la mancata della realizzazione di elettrodotti ha un impatto particolarmente elevato
Sul sistema
In ultimo autostrade
Autostrade a pedaggio abbiamo verificato che la mancata realizzazione di struttura autostradale a pedaggio per circa mille settecento mila ottocento chilometri che significherebbe arrivare fra quindici anni ai livelli medi odierni di paesi media europea odierne quindi comunque sotto a Paesi come la Francia Germania eccetera
Allora potrebbe avete
Dei costi per il sistema che abbiamo misurato in centotrenta centoquaranta miliardi di euro
Dovuti essenzialmente a due o tre parametri cioè a tempo penso al costo del tempo perso e a al problema dell'incidentalità e anche in qualche misura agli aspetti diciamo ambientale
Vi ringrazio
Grazie Andrea sempre sul tema delle Utilities credo che cambiamo concludiamo questo prima parte del
Mattinata dando la parola Raffaele Morese che è presidente di Confservizi
Buongiorno
Io posso portare
Come dire una valutazione e qualche proposta il tema fondamentale del nostro Paese credo che sia la competitività come qui è stato detto
E ovviamente
Trascuro tutti gli aspetti che stanno
Diciamo a al di sopra del tema la competitività che Marini ha svolto mi sembra in maniera egregia senza stabilità politica anche la competitività
Rischia molto
La competitività questo Paese l'assicurato per un lungo periodo di tempo con le svaluta azione che finita la fase delle svalutazioni nasce ha scelto a impostato tutto sulla riduzione la flessibilità riduzione cosa proporre flessibilità del mercato del lavoro
Anche questa fase mi sembra finita siamo nella fase in cui dobbiamo individuare quali sono i fattori fondamentali dalla competitività e io credo che al di là di tutte le misure che si possono fare ovviamente per ridurre il costo del lavoro e che la finanziaria fa
Penso che la vera competitività sarà garantita dal miglioramento e dall'efficienza delle infrastrutture e dei servizi apre e dei servizi il Rete nazionale e locali qui si gioca la vera possibilità di questo Paese di rimettersi
A a viaggiare dei tassi dignitosi di incredibili rammendo del PIL
Sotto questo aspetto le aziende di servizi pubblici locali
Hanno dato già un loro contributo io che devo aggiungere alle cose che ha detto De Felice
Si sono mosse con una velocità appena liberate dalle condizioni di ex municipalizzate si sono si sono mosse con una velocità
E se mi permettete adesso io aggiungo rispetto al resto del sistema produttivo S in una sede bancaria come questa si può citare un'altra banca che vedo che non è un
Un peccato ma i dati di Mediobanca sono illuminanti
Su un campione di due mila e cinquecento aziende medio alte fatto cento
Le risorse disponibili
Le aziende del industriali e dei servizi negli ultimi cinque anni con regolarità straordinaria hanno questo tipo di distribuzione il trend il trentuno per cento di quelle cento di quei cento euro
Il trentuno per cento vanno a investimenti tecnologici il ventisette per cento va a investimenti finanziari e il quarantadue per cento per la gestione
Le imprese di servizi pubblici locali hanno questa tripartizione
Il cinquantasei per cento ad investimenti tecnologici l'undici per cento a investimenti finanziari il trentatré per cento per la gestione
Il dato sulla gestione non è indicatore di virtù di virtuosità perché le aziende di servizi pubblici locali free riscuotendo le bollette non hanno i problemi di cassa che hanno le altre azienda la virtuosità sta negli altri due punti le aziende di servizi pubblici locali non hanno compartecipato a processo di finanziarizzazione del sistema produttivo italiano
Troppi soldi destinati a investimenti finanziari
Io devo dire che poi ci sono sempre le palle al piede Celli i vagoni il treno è sempre fatta di tanti vagoni e c'è sempre quello Pia per carità ma nell'insieme
Negli ultimi dieci anni da quando si è avviato il processo di liberalizzazione queste aziende hanno fatto passi da giganti compreso il settore del trasporto pubblico locale per il quale maggiormente influito il problema dell'aumento del prezzo del petrolio perché dei loro ne risentano grandemente e voglio dire anche se la giusta lamentela che si sente in giro su tariffe molto alta
Di in gran parte non dovute non decise dalle aziende ma vengono presenterà in altre sedi queste decisioni comunque
Le aziende ammesso che le tariffe siano troppo alto come sono troppo alta ma per altre per diciamo ragioni utilizzano queste tariffe nella modo virtuoso in cui ho detto prima
La finanziaria non cinico mette nelle condizioni di diventare più virtuose perché ne dobbiamo diventare più virtuose ma c'abbiamo una Finanziaria che non ho mai vista una finanziaria come questa
Così ferocemente
Contro chi è stato virtuoso in questi anni
Non partecipiamo alla riduzione del cuneo fiscale
Siamo nel club dei ricchi
Con le banche e le assicurazioni le telecomunicazioni a cosa ammette di partecipare a sto salotto non mi interessa Pitti preferisco stare con quelle non sono considerati ricchi
E avevo anche detto
Che se ci davano la riduzione di tre punti di cuneo fiscale come è stato dato alle altre imprese noi eravamo pronti a trasferire la metà del questo in riduzione delle tariffe
Lettera anzi aumenta il costo del lavoro
Perché c'è in gioco la discussione del ti afferra e c'è in gioco un aumento del dieci per cento dei contributi su lavoro sull'apprendistato siccome noi siamo aziende che non far ricorso alle forme spurie del lavoro atipico ma fanno ricorso soprattutto alle forme di quattro tempo determinato o apprendistato queste un costo che si accresce e non ci aiuta ma soprattutto un altro punto considero un divertissement l'articolo ottanta dalla finanziaria
Sulla base del quale il Governo pensa che il presidente di Hera debba guadagnare il settanta per cento del sindaco del comune più piccolo partecipante alla società R.
Che lo considera un divertissement spento
E quindi come mai riflette forse una mentalità come dire qui dirigista altro che liberalizza
Ma lasciamo da parte questo il vero problema è che siamo di nuovo in un ballo sulla regola
Non solo il lodevole tentativo della Lanzillotti deve riferì dirle due risistemare il sistema delle regole ma nel nel frattempo ciascun settore energia elettrica e gas ambiente trasporti ciascun settore vorrebbe fare una legislazione nulla dalle regole quindi con dei problemi di raccordo
Complica
Una delle cose che ha più frenato la possibilità di diventare più virtuosi al fatto che le regole venivano cambiate
Con una certa frequenza sul gas abbiamo avuto il blocco degli investimenti per due anni per un articolo messo nella legge Marzano di cui io non sono mai riuscito a trovare chi era l'assassino
Perché netto Totti sedici dichiaravano contrari eppure c'era abbiamo fatto una fatica terribile a modificarlo due anni si è voluto
Per cambiare
E ovviamente appena era stato introduci sblocca degli Investimenti
Quindi prima cosa abbiamo bisogno di regole stabilite
Sia sulle liberalizzazione sia sul modo come possono nuove se secondo
L'ultime cose che ha detto Gilardoni siamo Nanni nonostante tutto siamo ancora Anna
Allora il la e lo sforzo principale per diventare più virtuosi ad essere utili al sistema produttivo e utile alla competitività e favorire il superamento del nanismo
Favorire le aggregazioni fare un sistema premiale
Nei confronti di quegli enti locali che si liberano del vecchia concezione municipale Istica che era quella di tenersi stretto stretto l'acquedotto Tino Piccolomini
E delibera e e avere delle dei campioni io dico non non ci dobbiamo accontentare del campione
Stiamo va benissimo che si mettano assieme SM
Ma se lo facciamo solo su base volontaria come sta avvenendo o di moral suasion come sta avvenendo noi avremo qui Elli dei campioni in un mare di gregari
Abbiamo bisogno di creare invece alzare il livello e fare tanti campioncini che crescono Crespo e bisogna incentivare questo di questo non c'è traccia ancora nella politica industriale
Di questo Paese e che quindi è un elemento di affaticamento visivo perché bisogna aiutare gli enti locali proprietari di queste aziende a liberarsi
Dalla voglia di tenersi stretti e delle cose piccole ma di invece diventare dei soggetti che compartecipano alle decisioni strategiche di un'azienda che deve diventare sempre più grande secondo me si siano questi due elementi
Regolare più certe definita non immobili
E volatili
E politiche incentivanti i processi di aggregazione di questa impresa il sistema dei servizi pubblici locali è in grado di dare un forte contributo all'incremento della produttività
Grazie
E darei adesso la parola diciamo al nostro padrone di casa la Mario Ciaccia amministratore delegato banche Intesa Infrastrutture su
Sviluppo per il suo intervento
Grazie professore
Dico subito che ero incerto se introdurre alcune provocazioni a dire che interventi prima di girare Doni
Sui suoi costi del non fare
E poi vi morisse mi inducono anzi fa insomma fa piacere un'udienza alla ci sia anche l'onorevole Pietro Colonnella che seguita vicino Padova Regioni-Enti locali quello che poco
Insomma è mia opinione che il treno
Del potenziamento delle reti di servizi pubblici è partito
Ma non da tutte le stazioni del territorio e direi consentitemi con il freno a mano tirato
E questa è la conclusione d'altra parte che possiamo trarre se guardiamo le analisi che sono state condotte da banche intesa nel corso degli ultimi due convegni che abbiamo fatto
Due mila quattro due mila cinque
è vero
Che negli ultimi anni
Come diceva anche riferisce il settore dei servizi pubblici locali sta sperimentando forme evolutive verso un sistema industriale ma
In un'economia che viaggia alla velocità della luce
Quasi azzerando con la globalizzazione i confini geografici non è possibile non è possibile che il nostro Paese possa restare tanto all'indietro rispetto ad altri Paesi dell'Unione europea
Non abbiamo nulla nulla nulla di meno quanto a capacità professionali lo ricordava anche un po'Molise evocare alcune alcune esigenze
Ha capacità professionali e imprenditoriali però in particolare l'Italia rispetto ai principali Paesi europei industrializzate presente ritardi guarda caso nel campo delle infrastrutture energetiche i fabbisogni ricordava prima Giraldo in quelle dei trasporti
In particolar modo impietose quelli ferroviari senza dimenticare poi il ciclo dei rifiuti
Al suo interno Boy la distribuzione territoriale delle infrastrutture caratterizzare come sappiamo conoscendo il territorio da ampie diversità e allora in questa breve riflessione
Mi voglio limitare riassumere i passaggi più delicati in cinque nodi tutti contrassegnati con la stessa lettera iniziale che chiamerei i nodi delle cinque N ora
Che è un po'quello si ricollega che la ricchezza che faceva presidente morisse la normativa
Che non solo non assicura agli operatori l'indispensabile guardi certezze durature per ben operare ma alimenta una forte confusione di ruoli responsabilità e poteri
Specialmente in ordine alle competenze dei vari livelli di governo centrale e delle autonomie territoriali
E poi facciamola una volta per tutte finita se vogliamo veramente far decollare liberalizzazioni e concorrenza è necessario rivisitare profondamente l'articolo centotredici del Testo unico sugli enti locali
Due anche qui è stato solo ricordato nanismo delle imprese
Che esprime certamente la modestia e spesso le inadeguatezza della dimensione media degli operatori del settore rispetto al nuovo contesto competitivo le aggregazioni sono lente
Per la difficoltà diciamocelo pure di trovare consenso tra le amministrazioni locali la qui dotino no
Tre lo ricordava anche tiratore Mindy la sindrome del non nel mio giardino ma forse la soluzione migliore potrebbe essere quella di coordinare la collocazione delle infrastrutture su tutto il territorio
E poi anche qui ho detto in altre occasioni se si vuole recuperare il tanto tempo perduto
Bisogna avere il coraggio a tutti i livelli di riconoscere che la ricerca del consenso del territorio non può diventare ricerca dell'approvazione da parte di tutti
Quattro nuove tecnologie per un sistema che funzioni per lo sviluppo necessario unire le linee di un triangolo virtuale su ricerca e quindi università o centri di ricerca banche
Adeguamento dell'impresa le nuove tecnologie dell'innovazione
E quinto nord-sud
No al sud non deve essere visto con rapporto di contrapposizione in un contesto mondiale radicalmente nuovo sul piano economico e sociale occorre valorizzare al massimo le energie e potenzialità di cui l'Italia dispone dal nord al sud in termini istituzioni dire cronologie di capacità imprenditoriali di sistema bancario e comunque basta una volta per tutte di considerare il suo Dell'Omo problema il sud è può essere è ne siamo convinti una risorsa
Una risorsa per il Paese
Certo i servizi costituiscono la piattaforma di lancio per tutti gli altri settori basti pensare all'effetto moltiplicatore del settore dell'energia che da solo pesa circa l'undici per cento del PIL mondiale influenza in modo significativo molte altre attività economiche pure
Malgrado ciò è mancata una visione strategica del rapporto dei servizi all'economia e si sta ripetendo per gli enti locali il fenomeno che ha caratterizzato inizialmente le dismissioni
Delle partecipazioni statali e cioè un'estesa privatizzazione in senso formare saluto ministro Pinza
E cioè la soluzione per la veste di società da parte dell'ex nemici municipalizzate ed una minima privatizzazione in senso sostanziale cioè la cessione delle partecipazioni ai privati
E quindi se appaiono è vero dai dati che abbiamo visto in crescita i gestori che hanno assunto la la forma di società di capitali la gran parte direi delle società per azioni create continua ad essere controllata dagli enti locali
In generale insomma può dirsi credo serenamente gradevole la liberalizzazione non decolla perché vi sono come ho già detto troppi interessi particolari
Si tratta ancora di un sistema insomma fortemente frammentato dove gli amministratori di organismi di aziende pubbliche spesso non riescono a trovare nemmeno un progetto industriale comune si vedevano anzi lo vedo nella mia attività progetti palesemente contrastanti nell'ambito dello stesso territorio per gli ambiti territoriali ottimali per l'Energia per le reti stradali e ferroviari
Con l'aggravante degli operatori finanziari anche quelli più disponibili come noi ad assistere territorio sono avvolte chiamati sullo stessa zona sullo stesso territorio ad assistere diversi soggetti
Con progetti diversi tra di loro con il rischio quindi che si abbia la paralisi progettuale o comunque l'inefficienza del sistema
Sì dunque e qui diceva bene qualcosa che ho sentito alla dal presidente Morese
Non sono tanto d'accordo su alcune conclusioni riferisce sia la concorrenza a tutto campo anche per l'ente locale a differenza però delle vecchie municipalizzate di un gestore di servizi pubblici locali
Quello che oggi li deve fare oggi che richiesta dal Gruppo Impresa è quella di far girare il mercato chiudendo il cerchio dei fabbisogni essenziali con cinque fattori efficienza qualità celerità rispetto dell'ambiente comunicazione
Ponte di efficienza le ha sono state ricordate alcune fusioni che ci sono sono già leggibili ma a macchia di leopardo direi con forti squilibri tra nord e sud
Si pensi al problema dell'acqua
Che è quello che nel Mezzogiorno ancora irrisolto e alle continue emergenze rifiuti che producono conflitti territoriali resistenza
è di tutta evidenza comunque che le problematiche che ho appena denunciato anche se usando un'espressione del mio amministratore delegato da capogruppo con la bacchetta magica potessero essere
Risolte richiederebbero un poderoso sforzo economico in termini di risorse e allora è qui che si chiamano in causa le banche per qui per questo stoppa
E infatti o si fa sistema o non se ne esce io credo che le banche siano pronte ha svolto irresponsabilmente il proprio ruolo
Oltre naturalmente ad una magia amministrazione più efficiente e ad un maggior coraggio da parte di imprenditori anche qui che debbono a vere
Le avere li abitua arsi direi ad accettare ragionevoli rischi all'investimento senza attendersi in qualche maniera che il pubblico funga da ombrello
Ricordo che nella sostanza occorrono tre cose risorse fiducia incertezza bene
Non sono certamente le risorse che mancano ho già detto prima il settore bancario
Da la massima disponibilità in particolare lo sta dimostrando non perché siamo a casa Banca Intesa la fiducia voi dobbiamo sempre più guadagnarci e la
Lavorando insieme col mondo dell'impresa però le certezze certezze lo dico anche agli esponenti politici in sala
Gli esponenti parlamentari soltanto l'ordinamento le può dare e senza certezze credetemi non c'è gatto infrastrutturale che possa essere superato
Quanto al gruppo dalla banca che qui rappresento vorrei evitare non vorrei fare il marketing e quindi non vorrei evitare un noioso seppur sintetico elenco delle operazioni che ci hanno visti attenti protagonisti nei servizi pubblici ma soltanto vorrei ricordare qualcosa per testimoniare il fatto che il nostro non è soltanto la la non è soltanto la posizione di si mette sul pulpito per ricordare le buone cose siamo abbiamo favorito la ricostruzione di efficientamento della degli impianti di produzione energetica siamo mettendo in pista quattro termovalorizzatori in Sicilia
Impianti termici a biomasse rigassificatori emette quello che è possibile impianti termici a biomassa
La ricerca professoressa Montalcini
La ricerca la stiamo cercando di portare avanti anche con uno strumento di Intesanova per le piccole e medie imprese che non dispongono di garanzie reali e vogliono investire in ricerca
Senza dimenticare poi tutta la lente infrastrutture anche col project financing la riqualificazione dei quartieri urbanistici la Fiera di Milano ne è un esempio
Senza poi trascurare dei numerosi interventi
Fatti per l'aggregazione di municipalizzate e quelli nel campo della sanità degli asili nido dei prestiti d'onore agli studenti ha ricorso al credito per l'acquisto della casa anche i lavoratori a tempo determinato mi basta dire che viviamo il territorio
E che siamo accanto alle istituzioni che debbono erogare servizi però tutti devono fare la loro parte
Innanzitutto come ho detto le istituzioni dettando regole chiare
Ci sta maturando ormai una domanda di uno Stato meno invasivo e più vicino alle singole aree territoriali che sia in grado liberando l'iniziativa privata e di dettare le regole per lo sviluppo dell'economia e di salvaguardare la qualità della vita
Quale che sia il sistema dei rapporti tra Stato Autonomie regioni che si vorrà scegliere quello che si aspettano gli operatori economici anche noi quindi
Per un effettivo miglioramento dei servizi rilancia l'economia e la costruzione di un ordine istituzionale che attraverso una sufficientemente chiara ripartizione delle funzioni tra Stato e autonomie Marini stamattina diceva che forse
Il Titolo quinto qualche deficienza da presenta
Fornisca un quadro di certezze indispensabili
Per ben operare di utilizzare senza irragionevoli rischi e con adeguate garanzie gli strumenti più innovativi nell'ambito del partenariato pubblico privato e poi c'è l'aspetto fondamentale correlato alle garanzie
Che fanno soffrire gli operatori perché il sistema normativo così come costruito in gesso alle linee di credito per lungo tempo perché è lento il processo decisionale e definitivo delle opere
In tema poi di interventi infrastrutturali ricordo in estrema sintesi che il problema non è quello delle risorse che a fronte di risorse private pronte manca
Come dicevano può dicevamo prima la certezza che le opere realizzate o il capitale rimborsato
Vi siano basta guardare i casi BreBeMi Brescia Bergamo Milano mio dirigente ieri ha fatto nottata ancora al ministero per vedere se si riesce a sbloccare un'opera fondamentale per una regione importante del Paese
Ivi gassificatori cinquanta rigassificatori cinquanta
Magari riuscissimo a fare i tre che oggi stanno ancora lì sul piatto a perdere gas
La spinta naturalmente non può che arrivare anche innanzitutto dal legislatore considerato che la legge obiettivo ma la normativa satellite
Ha lasciato intatti guardate di di nodi sono debbono essere sciolte consenso sul territorio l'impatto ambientale la complessità la lungaggine procedure le garanzie era debolezza della progettazione
E quanto ai servizi pubblici locali l'esigenza di misurarsi con la concorrenza comporta per le nuove strutture mi certamente una riorganizzazione profonda dei servizi e delle infrastrutture
E nuove forme di aggregazione in gruppi opportuni
E tutto ciò richiede naturalmente rilevanti investimenti che devono minare non solo a valorizzare le aziende in vista di una reale privatizzazione ma anche a favorire la creazione di gruppi di livello e uno Peo in grado di competere in condizioni di par condicio sia sul mercato interno sia su quelli esteri
Attualmente tra l'altro stiamo assistendo proprio in questa visione di aggregazione la provincia di Pesaro per dire che qualcosa si muove siamo cercando di mettere piede sull'acceleratore nel settore delle aggregazioni ma le banche che troppo spesso vengono chiamata in campo a sproposito non è che possono fare tutto da solo
Occorrono che rientri
Specialmente quando gli investimenti necessari per una riorganizzazione di questo genere siano imponenti e che quindi non sono molto apprezzati dal mercato dal nell'attuale momento economico occorrono anche decisivi interventi da parte del settore pubblico
E quanto alla politica del Mezzogiorno appare necessario e qui mi richiamo quello che ha qualche altra occasione ha detto anche lo stesso ministro Pinza
Concede la ripassaggio da incentivi a fondo perduto a prestiti perché così si favorisce certamente un maggiore coinvolgimento proprio nostro degli istituti di credito
In definitiva insomma creare certezza evitando duplicazioni di costi allungamenti della catena decisionale significare are pregare indubbi vantaggi alla finanza pubblica ma significa anche per le imprese ivi comprese le banche realizzare una precondizione perché tutte quelle tutte queste possono sviluppare la propria azione sul territorio con questa tranquillità organizzativa passate nera anche in termini di costi impresa di banche potranno massimizzare la propria collaborazione con le Autonomie per l'erogazione anche differenziate di beni e servizi
Le banche dal canto loro devono avvicinarsi di più ai cittadini alle imprese alle Autonomie occorrono infatti istituzioni finanziarie che agiscono con una maggiore presenza e trasparenza sul territorio
In modo particolare nel Mezzogiorno
Attraverso modelli di presidio del territorio che siano coerenti con un miglioramento dell'efficienza
E tali da consentire una riduzione dei costi e il potenziamento delle professionalità necessarie per una valutazione dei progetti oltre che dei famosissimi rating
Il ruolo delle banche a riguardo va posto in una cornice di una politica nazionale però per lo sviluppo economico che tenga conto delle realtà diverse locali Milano come Venezia Bologna non è Bari Cagliari non è Palermo
E poi senza dimenticare episodi diversità e differenze anche all'interno delle stesse regioni ecco in questo quadro può generarsi un circolo virtuoso in cui le imprese
A loro volta possono essere messe nella condizione di ricevere stimoli di investire di più riappropriandosi dei compiti e delle responsabilità che le sono proprie certo nella direzione giusta ma il decreto Bersani
Che ha riformato il settore del commercio aprendo la concorrenza ed eliminando alcune gabbie burocratiche però non si deve dimenticare che il DPEF parla di promozione della concorrenza come strumento per innalzare il benessere dei consumatori
E nel contempo liberare risorse da allocare in settori più produttivi o da investire in ricerca sviluppo e in capitale umano
Però questo documento non assume impegni precisi in ordine al completamento della riorganizzazione delle utilities e dei servizi pubblici
Anzi passate neanche questa di dire che via c'è il pericolo che le discussioni che ha originato il decreto Bersani sulle professioni cosiddette protette possano corti costituire una cortina fumogena sui problemi di liberalizzazione delle grandi utili disse dei servizi a rete
Naturalmente eri dobbiamo vedere riconosce che nella direzione giusta l'ha anche la delega sulle modifiche da portare all'affidamento Inarcassa però anche li aspettiamo la disciplina particolareggiata prima di esprimere un'opinione definitiva
E certamente voi sono utili anche le recenti disposizioni in materia tributaria e finanziaria che prevedono il miglioramento della qualità dei servizi resi dalla pubblica amministrazione però il piano appare un utile tassello mai di fatto è una precondizione
Ma di fatto una precondizione per la riuscita di questa valutazione di qualità e che esso sia inserito in un contesto della piena applicazione dei principi di concorrenza
Ecco nella prospettiva di un miglioramento di alcune scelte di fondo nella direzione io abbozzato naturalmente non la pretesa di dettare l'agenda politica nessuno penso alle soluzioni che il sistema bancario potrà essere in grado di offrire in un nuovo quadro
La moneta e le idee sono pronte a correre
Le punte più avanzate del sistema bancario sono già in grado di concorrere lo sviluppo dei fattori innovativi
Quali le infrastrutture grandi medi e piccoli servizi le fonti di energia la ricerca la formazione d'altra parte il più grande cliente da servire e la collettività dei cittadini e delle imprese
Favorire la realizzazione delle imprese degne di un Paese evoluto e la modernizzazione dei servizi pubblici significa d'altra parte creare un effetto moltiplicatore per la crescita economica e civile che giova del resto anche lo stesso sistema bancario sì che dire che tra la finanza tradizionale intesa a privilegiare la rendita ed una finanza nuova che tenga conto anche delle esigenze civili e sociali del Paese non vi possono essere contraddizione
Il rapporto banca impresa nel nostro Paese poi assume una particolare articolazione specie sotto il profilo dell'informazione
Sulle reali potenzialità dell'impresa e così la banca disponesse di maggiori informazioni fosse libera di valutare al meglio la solidità
Dell'impresa che i suoi progetti di investimento e le sue strategie operative sarebbe certamente facilitata nel proporre sostegni finanziari adeguati già lo facciamo potevo farlo ancora meglio
In questo senso ha ragione
Il recente rapporto della Fondazione Rosselli quando ci dice che la banca locale ideale ed è vero che questa compagnia spesso la prima fase quella di lancio di piccole realtà territoriali ma direi alla Fondazione Rosselli che ci si dimentica che vi sono anche grandi banche
Che dispongono di un'estesa capitalizzazione sul territorio come la nostra sempre più domani
In grado di realizzare economie di scala attraverso prodotti innovativi uniformi e di trasferire questo valore aggiunto a vantaggio della clientela
D'altra parte le grandi banche consapevoli della loro responsabilità e sensibile agli interessi del Paese del territorio nel quale operano hanno assunto ormai un ruolo che direi indispensabile
Per il funzionamento di qualsiasi modello economico in specie di partenariato
In una prospettiva che non è di mero profitto ma di crescita della comunità e di servizio alle istituzioni direi che il ruolo delle banche è determinante nel processo di decentramento bancario di recente a metà amministrativo
Le istituzioni bancarie che operano a livello nazionale con una loro rete capillare tra poco ne avremo quasi sei mila
Possono porsi infatti in grado di svolgere una importante funzione di coesione e coerenza del sistema
Anche attraverso modelli di intervento uniformi opportunamente adattate alle diversità del Paese le banche possono fungere sul piano finanziario ed anche sociale
Da vero e proprio collante tra le diversi componenti autonome del Paese
è vero
Una banca per il Paese può costituire il collante per il territorio
Ma
I pezzi da unire debbono avere una forma ed una coerenza diversamente le banche correrebbero il rischio di restare semplici barattoli di colla
Imprese competitive in mercati sviluppati in Italia e dall'estero il binomio da seguire non c'è altra soluzione per rilanciare lo sviluppo e questo treno porterebbe vantaggi a tutti i vagoni
Banche impresa famiglie ma deve essere un treno che segue la via del territorio lo dice dovrà dirlo ancora meglio il legislatore lo vuole l'utente
Le avviato territoriale naturalmente in Italia e differenziata e proprio dire però la differenziazione può creare valore
Vince quindi la capacità di legare esigenze diverse specialmente per soddisfare le esigenze dei servizi al pubblico capacità che già possiedono le grandi banche articolate fortemente radicate sul territorio
Senza dimenticare l'intensificazione della concorrenza
E complementare a scelte di equità la concorrenza costituisce il migliore fattore dire di giustizia sociale
In un'economia come quella italiana in cui resistono ancora privilegi monopolistici fondati sulla protezione prima dello stato e ora degli enti locali le piccole municipalità basta quindi insomma con la confusione dei ruoli a livello locale in cui l'amministratore pubblico con fare contemporaneamente il regolatore il gestore dei servizi pubblici specie poi attraverso la partecipazione di maggioranza in società
Le azioni l'amministratore pubblico deve chiaramente svolgerà il ruolo di geloso custode dell'interesse della collettività attraverso la regolazione ma non può farsi anche micro operatore del mercato
Solo lasciando al mercato una partecipazione decisionale processi gestori si possono creare le condizioni perché il sistema bancario possa dare il proprio determinante apporto se tutto questo si realizza penso ad una finanza meglio strutturata il cui obiettivo sia quello di valorizzare gli attivi di un'entità economica e la capacità degli stessi generare reddito al fine di attrarre risorse finanziare dedicate si realizza in altre parole un adeguato mix di strumenti giuridici che consentono finalmente la piena realizzazione di un vero partenariato pubblico-privato
Vi è un imperativo comunque quello di crescere dovuto semplicemente al fatto che il mercato europeo ed è a questa scala che vanno rapportate le dimensioni delle banche e un impegno di grande responsabilità perché non si tratta soltanto di ricercare i processi aziendali
Meglio in grado di rispondere alle nuove esigenze imposte
Dall'habitat
Ma di creare più che trasferire valore per tutti coloro che fanno parte che gravitano intorno all'impresa azionisti dipendenti di enti istituzioni collettività Territorio Ambiente
Così per le nostre imprese bisogna superare i profili più critici che non investono tanto nel la quantità del credo quanto la qualità prospettica dal momento che spesso non vengono finanziate le intrise
E specie le medio-piccole che promettono meglio quanto a innovazione
Sia di processo che di prodotto internazionalizzazione
Perciò nell'immediato futuro italiano a carattere prioritario il l'obiettivo di sviluppare una concezione più estesa della creazione di valore economico per quelli che chiamiamo gli stakeholder tale da comprendere un ruolo decisivo per lo sviluppo civile e sociale
Di tutta la collettività specie in occasione dei rapporti con la pubblica amministrazione
Del resto tra gli obiettivi alla base delle scelte strategico operativo della banca rientra la soddisfazione dei bisogni finanziari e non dell'argenteria e quando l'amministrazione pubblica e cliente
Una banca avveduta non può non concorrere con l'amministrazione nella soddisfazione del suo più importante bisogno e cioè il conseguimento del pubblico interesse
Insomma
E concludo veramente tutti possiamo e dobbiamo fare di più
Nello spirito di quell'insegnamento che mi ha dato un maestro di vita Antonio Maccanico
Il quale si ricorda che bisogna guardare al futuro con gli occhi dello statista che pensa al futuro del Paese
Lo statista però non può restare solo
Noi ci siamo
E vogliamo fare sempre di più perché crediamo nel futuro e nella crescita del Paese grazie
Grazie mentre saluto il viceministro Pinza il ministro Santagata che c'hanno raggiunto che interverranno nel corso la mattinata darei subito la parola Salvatore Rossi capo servizio Scundi la Banca d'
Grazie
Ma io vorrei proporvi
Qualche considerazione da economista generico o generalista
Questioni battute oggi sulle cose che sono state dette fino a questo momento
Cominceremo a questi
Ci sono due
Fondamentali interessi pubblici
In gioco
Quando si parla di servizi pubblici
Il primo e più ovvio
E l'interesse della cittadinanza delle cittadinanze a fruire di servizi pubblici efficienti al minimo prezzo possibile cioè al minimo prezzo compatibile con l'equilibrio economico dei produttori di questi
Ma c'è un secondo interesse pubblico in gioco che è legato alla fase storica presente che l'economia italiana attraversa e lo vediamo dal fatto che fra gli utenti dei servizi pubblici nazionali e locali ci sono le imprese e le imprese produttrici in particolare le imprese impegnate nella concorrenza internazionale
Ci sono le imprese estere
Che possono essere tentate di investire su territori italiani e che nel valutare a opportunità di investimento giudicano le facilita in cui potranno disporre
Sui territori nei quali potrebbe localizzare un investimento produttivo e fra queste facili chiavi sono ovviamente in primo luogo i servizi
Ora questo è uno snodo cruciale perché e
Lo hanno ricordato numerosi fra coloro che sono intervenuti fino a questo momento è innanzitutto il presidente Marini il suo indirizzo di saluto perché
L'economia italiana
Attraversa in questo momento una delicata crisi di crescita economica l'attraversa da dieci anni per la verità per dieci quindici
E non sarà questa ripresa congiunturale che è in atto a risolvere il problema
è una buona ripresa anche più vivace di quanto la maggior parte dei tre visori economici si aspettassero ancora qualche mese fa ma non è lì la soluzione
Del male strutturale dell'economia italiana e Della sua tendenza a crescere molto meno di quanto potrebbe e meno di quanto fanno le altre economie nazionali che con noi
Competono e e si conferma e beh queste crisi di crescita economica e una crisi di competitività internazionale e una crisi di produttività delle imprese in particolare di quelle torno a dire che sono che sopportano sulle loro spalle il peso dalla competizione internazionale
è una crisi che viene da lontano è una crisi innescata da fondamentali mutamenti di scenario
Che sono avvenuti nel mondo in questi anni sono cambiati i termini della concorrenza internazionale con i nuovi paesi emergenti è cambiato il paradigma tecnologico di fronte a questi mutamenti di scenario la struttura produttiva italiana è in affari
Perde competitività il Paese perde competitività perde nelle sue impresa e nei suoi territori
La perde a causa di tratti strutturali profondi
Del sistema che sono una eredità del passato
E che si dimostrano oggi di ostacolo oggettivo all'adeguamento a questi cambiamenti di scenario tecnologici e di condizioni della concorrenza primo fra tutti la dimensione delle imprese
Dunque la politica economica è chiamata a uno sforzo straordinario
Pensa
Correggere la deriva che il sistema produttivo italiano ha preso
Che non è un declino ineluttabile come diceva il presidente Marini non lo è affatto però è una deriva pericolosa
Che va corretta
In una corretta con quali
Strumenti di politica pubblica beh innanzitutto con buone regole
Più ancora che con soldi pubblici quindi stiamo parlando di cose che
La politica economica
Dovrebbe fare in parte sta facendo dovrebbe ancora fare che stanno largamente fuori della legge finanziaria per definizione perché non implicano
Risorse finanziarie
Da trovare da destinare implicano regole buone regole
I servizi pubblici sono una delle grandi aree di intervento su cui la politica economica dovrebbe esercitarsi
Ridefinendo le regole migliorandone
Altre grandi aree lecito di di sfuggita di passata sono istruzione particolare l'istruzione superiore e la ricerca scientifica
L'ambiente giuridico amministrativo
Tutte queste aree che sono le più disparate hanno in un comune un elemento che poi è una necessità un'esigenza e questa esigenze e che vengano iniettate nel sistema delle dosi di mercato regolato mercato regolato
Che vuol dire concorrenza con regole
Qui sta
L'interesse primario
Dei cittadini in generale torniamo a parlare di servizi pubblici
Pubblico privato si diceva prima diceva regole felice è questo un tema importante è questo il tema di cui dibattere serie aziende che producono servizi pubblici debbano essere di proprietà pubblica o di proprietà privata beh è un tema di una certa rilevanza in tema anche delicato perché poi ha implicazioni di di di di conflitto di interesse quando si ci si addentra sul sul terreno della regolazione lo vedremo fra un secondo ma io sono con assolutamente d'accordo con Gregorio De Felice non è questo il tema prima prioritario primario e un tema secondari
Se
Come dalla relazione di De Felice viene fuori emerge che molte aziende produttrici di servizi pubblici locali guadagnano un sacco di soldi fanno un sacco di profit io da cittadino utente mi preoccupa
Mi preoccupa molto
Perché vuol dire che non c'è abbastanza concorrenza e io sto pagando un prezzo per i servizi
Di cui mi servo ricche di cui fruiscono che è troppo alto
E non mi conforta affatto sapere che la proprietà di quella azienda il punto e che quell'azienda riverserà i suoi utili per esempio nel bilancio di un comune del mio comune non mi conforta questo perché poi l'utilizzo di quelle risorse sfugge largamente il mio controllo io preferisco di gran lunga che il mio comune mi tassi esplicitamente se ha bisogno di risorse finanziari da spendere per questo per quell'obiettivo piuttosto che estrarre una rendita in modo silenzioso da un prezzo che dovrebbe essere invece un prezzo di mercato
Ora
Qual è allora il tema
Primario di cui vale la pena di discutere a lungo e il tema è il nuovo quello di iniettare concorrenza con regole mercato regolato
In questo settore dei servizi pubblici e qui il discorso che che era a fare lo stesso che si tratti di servizi nazionali o di servizi locali tra l'altro adesso il confine
Si sta anche attenuare
La stella polare da guardare costantemente e che stiamo parlando di servizi che transitano su venti
Che le reti fisse che si tratti di acquedotti di metanodotti di energia elettrica
Di strade
Le reti fisse sono un monopolio naturale
Dunque potevano essere di proprietà pubblica io non mi scandalizzo affatto che una rete fissa sia di proprietà
Possono anche essere affidati alla proprietà di un privato ma in quel caso
La rete fissa è un monopolio naturale va attenta mente e intensamente regolata da un'apposita autorità e quell'autorità desse un'autorità indipendente qui torna il punto dei conflitti di interesse sì quell'autorità e al tempo stesso la proprietaria dell'azienda ed è regolare di un problema c'è oggettivamente
I servizi che transitano sulle reti fisse quelle non sono affatto un monopolio naturale salvo rare eccezioni si può discutere della
Dunque lì concorrenza concorrenza concorrenza in che modo beh dipende dal settore dalla tecnologia
Ci sono alcuni settori nei quali si possono proprio consentì si può consentire una concorrenza fra fornitori simultaneamente una concorrenza simultanee
E in Italia questa cosa l'abbiamo vista soltanto nel settore della telefonia mobile in parte adesso anche un po'nel settore della telefonia fissa
Forse c'è qualcosa in nel nel nel trasporto pubblico locale mai molto poco
Se la tecnologia non consente la natura stessa del servizio non consente la concorrenza farà più fornitori simultaneamente allora la concorrenza desse intertemporale cioè bisogna affidare il servizio in concessione a un privato con una gara per un tempo non lungo
In modo che
Ci sia la ragionevole possibilità di passare a un altro fornitore se ci si rende conto che il fornitore presente non serve gli interessi della collettività
In Italia siamo ancora molto indietro
Su su tutte e due le possibilità e questo lo hanno ricordato tutti coloro che mi hanno preceduto e quindi non mi ci soffermo ancora
Il decreto legge il la la la proposta riforma
Bersani Lanzillotta
Va nella direzione giusta nel momento in cui lei introduce l'obbligo di via
Però la legislazione in questa materia
Viene cambiata continuamente da dieci quindici anni a questa parte
Ha sofferto di confusioni tuttora soffrì confusioni
E a mio parere ancora non ha introiettato il un un sufficiente grado di senso del mercato
Torno a dire di mercato regolato venti
Stiamo parlando di far west
Il mercato sopravvive e la concorrenza fiorisce soltanto in un contesto di attenta regolazione altrimenti le tendenze monopolistiche naturali pubbliche o private che siano finiscono sempre col col prevalere
Dunque questo è un terreno su cui c'è da riflettere ci dà ragione dove c'è ancora da fare per soddisfare quei due grandi interessi pubblici che citavo in i disordini quello generale ad avere servizi buoni a prezzo basso ma soprattutto in questa chiave di rilancio della crescita e di risoluzione del problema di competitività che all'economia italiana
Che
Fare adesso la parola al sindaco di Bari Michele Emiliano per una
Testimonianza su un caso concreto di un'amministrazione locale forme di collaborazione interventi istituzionali
Detto bene perché io stesso mi stavo interrogando sul perché Banca Intesa avesse ritenuto di invitarmi
Questo convenne soprattutto di coniugare il mio intervento a quello autorevolissima quelli autorevolissimi che mi hanno preceduto che sono di natura molto tecniche
Forse perché la città di Bari
La città della regione euro adriatica con aspettative di sviluppo più elevate di tutto tutte le altre città di quell'area
Forse perché
Bari dopo sessanta anni
Di difficoltà diciamo così sotto l'aspetto della sua identità e della sua immagine esterna è diventata una città del sud della quale la lotta alla mafia è stata condotta in modo coerente con successo
Forse perché la città dove le regole
Dell'urbanistica
Hanno trovato una icona naturale nella abbattimento del l'ecomostro di Punta Perotti che oggi viene citato in migliaia di siti nel mondo
Al posto degli ecomostri di rispettiva competenza di tutti i luoghi di tutte le città che hanno visto
Appunto questa questo atto simbolico di rissa caramente a Nizza azione civile di un'area che era stata diciamo così deturpata da un intervento edilizio sbagliato forse perché
Più in generale è una città
Governata con una maggioranza di centro sinistra ma che vede come primo prima forza politica una una lista civica che ha addirittura il doppio dei consiglieri comunali della del primo partito
Che viene dietro e che quindi rappresenta una novità un laboratorio
Al quale si sta guardando per cercare di comprendere credo molti dei nessi che oggi sono stati esaminati sotto il profilo della struttura dalla spesa pubblica
La dottoressa Saraceno la professoressa Saraceno
Sotto il profilo della NATO Iside le aziende pubbliche De Felice sotto l'aspetto in generale del rapporto tra la politica investimento l'innovazione e le prospettive di sviluppo Gilardoni
Morese che ha fatto una difesa
Coerente
Del sistema complessivo delle aziende pubbliche
E poi Ciaccia che
Sono cioè ma esposto un vero e proprio programma di governo insomma dal dal dal punto di vista delle del delle banche diciamo così
Assolutamente gradito penso anche perché non so se Giulio Santagata l'abbia ascoltato tutto ma essendo tu ministro per l'attuazione del programma
Tu devi far dare perché
Oggettivamente si tratta di un intervento oltre che molto brillante
Dicevo di di grande importanza sotto l'aspetto proprio dell'analisi della situazione del Paese e quindi mi permetterò prescindendo dalla relazione che poi sarà agli atti di questo convegno prescindendo in buona parte
Di constatare che
Per esempio la difficoltà a realizzare lo Stato regolatore molti interventi ritornato questo concetto c'è uno stato che non sia lo Stato minimo
Diciamo così di quelli che io chiamo i predatori dalla cosa pubblica dei beni pubblici notte vorrebbero uno Stato quasi inesistente per poter sostanzialmente col sistema delle Signorie occupare il territorio senza regole
No uno Stato regolatore che si incarichi di studiare analizzare e indirizzare il rapporto tra pubblico e privato senza ovviamente o o quanto meno o retrocedendo da un intervento diretto nella economia
E soprattutto dando vita ad una struttura del potere perché quando noi parliamo delle cose di cui abbiamo parlato oggi non possiamo aziendali alzare il discorso noi stiamo parlando la struttura del potere nel nostro Paese sotto l'aspetto economico e quindi quando dobbiamo comprendere le ragioni per le quali per esempio la riforma federalista del Titolo quinto della Costituzione
Non si è completato perché essi sono decentrate le competenze ma non la capacità di raccogliere le risorse in autonomia da parte degli enti locali si sta discutendo di una questione della struttura di potere nel nostro Paese una struttura di potere che a mio ove Modolo
Di vedere io non sono iscritto a nessun partito politico e non sono un professionista della politica
Però l'impressione che l'incompletezza della frammentazione delle teorie che tutti evidenzia e che sono teorie consolidate almeno a livello di Unione europea
La incapacità del nostro paese in particolare di completare i percorsi di ristrutturazione di riforma dello Stato oltre che del dei servizi pubblici
Sono un problema della politica prima ancora che della teoria economica o prima ancora che una carenza di analisi
Diciamo da parte di chi
Come i Sindaci per esempio sono soggetti fondamentali della trasformazione urbana dell'attrazione degli Investimenti della gestione dell'attrazione turistica e culturale e non hanno alcuno strumento strategico reale per intervenire su questi settori un sindaco ha competenze
Straordinarie
Che sono anche molto efficace anche nella forma in cui sono date attualmente ma che mancano del braccio fondamentale cioè della autonomia finanziaria concessa ai coloro che devono concepire una strategia in funzione di un Baggio
E inimmaginabile avere qualcuno che progetta e poi un altro che fa il Baggio perché queste due
Azioni non possono essere coordinate però il fatto che i sindaci o i presidenti delle Regioni non abbiamo un Budget costruito in questa maniera è un problema di governance all'interno dello Stato nazionale
Anzi
è un po'oltraggioso e io parlo di governance all'interno della della struttura dello Stato
E oltraggioso perché lo Stato nazionale la nostra concezione storica filosofica di scienza politica evidentemente non ha un problema diciamo di governance con il gli enti locali ha un problema diverso tre gerarchi via
Però oggi oggettivamente visto che siamo nell'Unione Europea
Ho l'impressione che lo Stato nazionale nella sua forma di Stato regolatore non interventista e non selvaggio diciamo liberatore dei dei pirati
Non possa che accettare questa
Sorta di limitazione della sovranità in funzione della sua capacità di guida politica di una evoluzione di una strategia che non può essere
Non condivisa da tutti gli attori mi dicono che si dica stakeholders come ternario
Sono un magistrato antimafia per professione quindi
Sono forse più familiarità con latino che con l'inglese per vi chiedo scusa
Da questo punto di vista quindi credo che più in generale questa visione alla quale io volentieri collaboro però non non ho Lost lo stesso ardire
Di Mario nel nell'enunciare quella secondo il mio punto di vista perché la presenza di Giulio mi intimidisce non vorrei che poi il Presidente del Consiglio mi rimproverarsi dico noi sindaci o con lo spirito voi sindaci che peraltro tra breve ci riuniamo
All'asse dell'ANCI per discutere della questione delle città metropolitane
Siamo pronti a raccogliere questa sfida di una nuova governance che sostenga lo sviluppo
Anche nei servizi pubblici scusate se sto bypassando l'argomento specifico ma è stato affrontato egregiamente da chi mi ha preceduto siamo pronti per esempio la città di Bari ha investito quattro milioni di euro nella strutturazione del suo piano strategico del dell'area metropolitana attratto trentaquattro comuni nella costruzione del piano strategico e pronta era pronta ad affrontare la sfida della costruzione della città metropolitana aveva programmato tutto in questa avevo fatto un'intera campagna elettorale su questa questione
Abbiamo cambiato la concezione del capoluogo
Avevo detto Bari sempre sorda ingorda nei confronti della sua provincia adesso
Si immagina come piattaforma dei servizi ma materiali ed immateriali nei confronti dell'intera regione in particolare della sua area metropolitana è qualcuno improvvisamente questo lo dico senza polemica
Dice che le questo meccanismo delle città metropolitane
Deve essere adattato solo ad alcune delle città individuate dal Testo unico degli enti locali e non a tutta curve non ha tutte quelle già previste credo dal mille novecentodue adesso non ricordo dal due mila dal mille novecento
E rotti questo onestamente mi sfugge vi chiedo scusa
Allora io dico è mai possibile che se sparliamo di sviluppo parliamo di città protagonista della trasformazione parliamo di sindaci che devono dialogare con gli investitori esteri noi abbiamo relazioni internazionali
Che sono che erano inimmaginabili fino a poco a pochi anni fa da parte di un sindaco se è vero che letizia Moratti chiede addirittura potere dirette di politica estera in concorrenza con le col ministro sarà difficile per Comeglio conosco Massimo D'Alema ma
Vuol dire che esistono esiste un ruolo politico
Di prossimità in funzione di e in applicazione del principio di sussidiarietà che non può non dotare le città almeno quelle indicate
Nel testo unico attualmente vigente di potere di area vasta cioè dei poteri per aiutare lo Stato centrale ad attuare questa governance orientata allo sviluppo
Senza continue oscillazioni come peraltro quello indicato da Rossi
Con riferimento alle normative sugli affidamenti dei servizi pubblici Now sono in altre adesso facciamo così e poi facciamo gola e poi torniamo su poi torniamo giù quel poi adesso c'è un altro decreto io sono continuamente quando mi viene un'idea di come gestire la mia città cembro che c'è sempre un mio dirigente che mi dice Roma in questo specifico settore a hanno cambiato
E adesso basta cioè noi abbiamo bisogno di lunga prospettiva abbiamo bisogno di re poche regole chiare come nel tre sette e mezzo secolo giocata il tre sette un gioco che apparentemente semplice
Però che a poche regole bisogna saper giocare e ci si diverte solo e soprattutto perché le regole sono poche semplici sempre quelle allora io credo che questo Paese
Non abbiamo parlato di un altro fattore fondamentale dello sviluppo i valori
Questo Paese parla di patria solo quando gioca la nazionale
Questa storia non può continuare non esiste sviluppo economico
Che non intenda realizzare un risultato umano che non rientri non non intende realizzare un risultato collettivo non esiste un Paese che possa competere se non ha coscienza della sua identità nazionale e rispettando quella degli altri
All'estetizzante la politica ne stette zar la gestione delle aziende anestetizzare il tutto in una marmellata nella quale non si capisce più chi siamo
E soprattutto da dove veniamo e quali valori intendiamo proporre al nostro Paese perché abbiamo continuamente il problema di far quadrare i numeri in Parlamento al al in Senato né i consigli comunali bene queste cose non possono continuare in questa forma ne abbiamo bisogno
Di condividere anche con le opposizione indipendentemente da dove voi guardiate il concetto di opposizione
Anche con le opposizioni un idea unitaria dello Stato un'idea unitaria del futuro che non può spaccarsi come ha persino dopo l'incidente che c'è stato ieri alla metropolitana di Roma c'è qualcuno che ha dato la colpa
Dell'incidente al sindaco di Roma io sono rimasto esterrefatto di questo modo di concepire lo Stato non la politica lo Stato
E lo Stato per chi ovviamente per fortuna o purtroppo ha avuto la formazione che ho avuto io e quel datore di lavoro per il quale indipendentemente dalla sua inefficienza indipendentemente dai suoi limiti è straordinariamente emozionante poter lavorare questo lo dico in una sede come questa perché ho avuto l'onore di conoscere di lavorare di vivere con persone che hanno servito lo Stato nel pubblico pubblico realizzando prestazione di lavoro che nessuna azienda privata al mondo avrebbe mai potuto sostenere sapete bene a che cosa mi riferisco a persone che hanno avuto la capacità lavorando di sacrificare anche la propria vita
Per lo Stato è bene un progetto di sviluppo e di competitività del Paese non si può dimenticare dei valori che l'Italia intende esprimere in Europa e nel mondo
Grazie con questo intervento del silo Emiliano abbiamo
Fatto avviato l'ultima parte della nostra mattinata con interventi da parte di uomini politici abbiamo quindi adesso
Do la parola al senatore Giuseppe Vegas già vice ministro dell'Economia e delle Finanze del governo precedente
Grazie io direi che gli stimoli sono stati talmente tanti è quasi difficile dare una risposta organica ma cerchiamo di andare per partire per iniziando dalle parti più alte per vedere se qualche conclusione sederci arrivare per innanzitutto mi sembra che il problema dei problemi sia e ovvio nell'ambito della ricerca di una maggiore competitività del nostro sistema quello del meccanismi istituzionali Behrami altri sostanzialmente della stabilità delle regole perché è un tema fondamentale
E troppe regole vanno cambiando e allora mi domando se non sia il caso per poter affrontare con ragionevole possibilità di successo la sfera internazionale di concentrarsi chiudo Gestioni la stabilità delle regole e la coerenza Interna delle politiche che vengono adottate alla stabilità delle regole il presidente del Senato ha fatto come dire un appello un appello in forte a cercare no non noi diciamo con la famosa parola bipartisan che mi procura sempre lì Terezia ma cercare un dico in concordare almeno sulle grandi linee il che ovviamente giusto e Santo bisognerebbe che per fare questo non ci fosse e cosa che continua a succedere il disconoscimento come dire tra virgolette della legittimità democratica dei propri predecessori da parte di chi arriva allora quando si butta tutto quello che sa correzione giusto che ciascuno e facciamo quando si butta tutto forse la cosa non funziona troppo si dà anche un'immagine all'esternata non che non è l'ideale mi ricorda un po'quello che successe in Piemonte dopo la cacciata di Napoleone che si apri un auro dibattito sull'opportunità di abbatte romeni ponti che non stati costruiti da Napoleone forse
Forse questo è un po'eccessivo
D'altra parte quando esaminiamo le politiche bisogna che queste politiche abbiano un'intima coerenza tra di loro se ne cerchiamo un maggiore sviluppo allora bisogna stare attenti a che politiche si adottano per l'impresa e per il fisco per le infrastrutture per l'amministrazione per le famiglie per il decentramento altrimenti
Qua effetti contraddittori ne possiamo avere questi effetti possono essere tali da soffocare direttamente queste politiche
E ma a ancora la base prima entra sulle singole politiche anche qui
Una piccola cautela è d'obbligo Noè e contrattiamo agiamo in un mercato globalizzato agiamo in un mercato dove le corna e gli operatori economici si spostano con facilità
E allora bisogna anche tener presente che quando si assumono iniziative economiche che hanno riflessi sull'andamento del mercato
E la tutela dell'affidamento del mercato uno dei beni fondamentali e a me dispiace che recentemente siano state adottate politiche rischiose sotto questo fatto o sotto questo profilo farò un esempio banalissimo senza rete ritornare alla solita questione Telecom che ormai un Ponte Giacomo ma quando si modifica il meccanismo dell'affidamento delle concessioni di autostrade si pasta al price cap alla cosche si si modificano questi meccanismi che servono anche per la determinazione delle delle scelte di acquisto e di vendita di settori di reti e probabilmente si creano dei problemi
Negli azionisti e negli investitori internazionali che come dire fanno fuggire dall'Italia capitale che invece sono indispensabili per far crescere il Paese ma dicevo le regole riguardano in primo luogo la regola delle regole perché non c'è possibilità di sviluppo se ce n'è se non esiste un fisco orientato allo sviluppo allora sotto questo quadro anche qui continuiamo a dare delle sensazioni
Tra di loro contraddittorie le politiche fiscale adottate nel Paese gli ultimi anni Cecchi si va verso un movimento di diminuzione generalizzata della pressione fiscale che l'unico strumento poter consentire uno sviluppo e di carattere generale del Paese
Improvvisamente dopo che questa politica era stata percorsa dai governi
Da da quello di centro sinistra che ha lavorato dal novantasei al due mila uno dal successivo di centrodestra
E quindi c'era una coerenza intima del sistema Italia verso una diminuzione la pressione fiscale improvvisamente si scopre che la questione non è l'abbassamento della pressione fiscale ma la redistribuzione la redistribuzione senza entra nel merito di come viene proposta però la redistribuzione una questione che può avere un senso all'interno di una politica fiscale che tende allo sviluppo
Altrimenti anche qui diamo un segnale contraddittorio rispetto a un'esigenza di generale diminuzione della mano pubblica sull'economia
La stessa cosa vale per la regolamentazione se estenderlo al sistema dell'impresa allora intanto il mercato è stato detto efficacemente il mercato deve essere regolato giusto quindi le regole devono esistere però attenzione e anche qui non voglio fare esempi troppo recenti
Attenzione che non ci sia troppe regole e troppo poco mercato perché altrimenti si rischia di avere un sistema perfetto sotto profilo della regolazione ma poi manca la spontaneità degli operatori economici perché quando vengono in sostanza che esistono iniziative che vanno storiche
Meccanismi di mercato vengono cancellati a favore di meccanismi di regole più o che favoriscono più o meno questo o quel settore
Chiaramente anche qui abbiamo un effetto di fuga dal nostro sistema
Con ricadute nocive sul livello di sviluppo
Certamente
Le la questione riguarda l'impresa e concerne anche è stato detto oggi la questione della dimensione dell'impresa ma allora se così e la questa è la cosa anche qui bisogna adottare politiche coerenti per far sì che le soglie dimensionali le soglie la crescita dimensionale esistente ne sono state calcolate
Circa una trentina ma non è solo la questione di soglie esplicite come per esempio il il numero dei dipendenti e così questo diede ma anche le soglie implicita la crescita delle delle imprese vengano rimosse bisogna introdurre un meccanismo concorrenziale anche con riferimento a livello delle dimensioni delle imprese
Quando certe iniziative vengono e mi riferisco per esempio a cuneo fiscale
E vengono determinate in modo da creare squilibrio tra un tipo d'impresa un altro tipo di impresa questo probabilmente non è efficace per uno sviluppo complessivo del sistema
C'è poi il problema fondamentale delle infrastrutture anche qui è stato detto con efficacia le ha fra strutture sono ormai diventato un costo per la loro mancata attuazione certamente
Non tutto è oro quel che luccica molte
La la legislatore cioè Inter registrazione di riforma
Probabilmente a livello locale ancora trova delle difficoltà attuative Piero vero
è significativo il fatto che rispetta l'inazione che ci sia stata è già stata nel passato qualcosa se non altro se iniziata muovere questo Paese il Paese nel quale Milano centosettantacinque fa approvato una legge che vietava la costruzione di un otto strade
Allora da una cultura del di dieta una cultura del promuoverlo attività forse qualche cosa bisognerebbe anche lavorare a livello culturale non solo legislativo si sa che tutte le leggi necessità non certo per il tempo per essere implementate
Se iniziamo però a interrompere questo trend gli effetti vanno recuperati in un tempo molto più lungo
E poi ci sono anche qui delle indicazioni che lasciano qualche perplessità faccio un esempio senza che prendere posizione pro o contro nel merito ma quando si dice noi sospendiamo anzi cancelliamo la costruzione del ponte di Messina io non voglio dire che il ponte sia un bene o un male
E lo sostituiamo con una serie di micro opere locali cioè attuiamo legislativamente corretto controlli cioè quando ci si mette d'accordo anziché per finanziare una grande opera per sudditi della è fare le piccole stradine che vanno da casa mia a casa di mia zia
E probabilmente faccio un favore a delle lobby e l'Inter ad interessi locali settoriali ma non faccia bene al Paese perché a me sarebbe piaciuto per esempio
Se il governo vuole sospendere il Ponte di Messina fare una grande un'altra grande opera che abbiano apportate trivalente ma non cancellarla per farne Mino tale perché questo non è non ha efficacia anche dal punto di vista economico c'è poi il grande problema che forse qui è stato lumeggiato un po'meno del così detto rette il cioè dei costi amministrativi
E anche qui si apre una questione che forse è un postata trascurato ottimamente cioè quella dei costi dello stato con riferimento anche a livello da pressione fiscale ce ne dobbiamo andare una diminuzione da pressione fiscale razionalizzando contemporaneamente i costi dell'amministrazione perché senza razionalizzazione noi avremo una spesa che tende sostanzialmente all'infinito
Ed è questo uno dei motivi di preoccupazione relativi alle recenti innovazioni contenute nella Finanziaria per quanto riguarda il settore regioni enti locali
Cosa fa la finanziaria di quest'anno torna indietro nel sistema del patto di stabilità interno sostanzialmente rimuovendo
La clausola che era stata messa l'anno scorso della in posizione di tetti alla crescita della spesa ritornando al meccanismo di saldi
Certo da un punto di vista se vogliamo istituzionale estetico il meccanismo di saldi si presenta meglio perché in realtà dovrebbe teoricamente dare più autonomia agli enti locali che ne è giusto quello che dice il sindaco Emiliano dateci più autonomia noi siamo responsabili faremo per il meglio
Questo va bene a due condizioni uno
Che l'autonomia non si significhi anche responsabilità quindi va bene se noi abbiamo delle imposte regionali e locali che siano conosciute dai contribuenti come specificamente regionali e locali cessione imposta che del volgo lo Stato l'imposta rivolto all'Unione Europea perché così è un'imposta che Volvo alla Regione una comune io so per cosa pago so se quello che pago poi mi dà un servizio che reputò valido o meno
Nel regime attuale invece non è così perché nel regime attuale sostanzialmente io pago un'addizionale una sopra imposta risposte rispetto all'imposta erariale
Quindi io sono convinto di pagare al Governo centrale sostanzialmente incerto tranne poche persone che sanno benissimo cosa fanno ma in fondo una minoranza nel Paese io pago sono convinto di pagare al governo centrale poi dei servizi dal mio Comune ma sostanzialmente se mio comune mi aumenta l'addizionale io non ho un nesso di causalità preciso tra spesa comunale e imposta comunale quindi il ragionamento va bene ma a condizione che sia collegato all'imposta specifica e riconoscibile infatti per quest'aspetto Licci funziona meglio rispetto alle sopra imposte
Ma la questione anche una questione di livello generale di tassazione per cui se io dico faccio un ragionamento relativa è salda e cioè la differenza tra le spese e le entrate
Questo ragionamento che in astratto funziona benissimo però è chiaro che il suo funzionamento concreto varia a secondo che Olivelli tassazione generale che circa la metà del PdL se avessi un livelli tassazione superiore o strade sulle pelli inferiore
Se avessi livelli inferiore mi porrei meno problema
Con livelli di tassazione di spesa pubblica che noi abbiamo dobbiamo stare molto attenti perché ogni euro in più che chiediamo il contribuente significa togliere un euro dal circuito della produzione diretta dell'investimento
E dalla del reddito e quindi sostanza pregiudicare un po'con l'obiettivo generale di sviluppo che invece dovrebbe essere l'obiettivo fondamentale del paese quindi anche sulla questione degli enti locali attenzione alla meccanismo dei saldi anziché dei tetti
Per quanto riguarda poi specificamente il tema fondamentale per servizi pubblici incerto il disegno di legge presentato al governo è condivisibile per molto spesso non nego che qualche ritardo e qualche ripensamento ci sia stato negli ultimi anni in una materia che invece è fondamentale per lo sviluppo del Paese
Penso che il il tempo perduto si posto a comunque
Recuperare in qualche modo qualche perplessità mi lascia la questione che necessariamente le reti siano rappresentino un monopolio naturale
Può darsi che lo rappresenta in molti casi forse in qualche altro caso non è sempre così e d'altronde se guardiamo una rete diciamo molto strutturata per esempio quella ferroviaria la scissione dalla rete all'esercizio non è che fino adesso abbia dato
Risultati molto brillanti né per quanto riguarda la diminuzione dei costi né sostanzialmente si son rimasti pubblici ma anche dove son stati liberi date anche in altri paesi non è che abbiamo portato a grandi risultati per quanto riguarda anche uno degli aspetti principali che quello la diminuzione del costo per gli utenti perché tutto questo dovrebbe servire in sostanza razionalizzare e sonda e a diminuire le tariffe
Sì d'accordo anch'io che quello che è stato fatto fino adesso ha consentito degli accorpamenti dei miglioramenti della redditività dell'impresa e ma non ha portato a un abbassamento delle tariffe che il punto fondamentale per quanto riguarda questo tipo di servizi quindi anche qui proseguire nella strada
Ad avendo di mira che il il nuovo sistema però deve arrivare sicuramente a un abbassamento dei costi perché se no non avrebbe senso e in questo quadro credo che la funzione per concludere del credito sia una funzione importante
Adesso che anche qui per certi aspetti il settore è stato liberalizzato perché il credito agli enti locali da una parte soffre di giuste per cautela e perché
Il che gli enti locali non possono più finanziasse in disavanzo come in passato l'ultimo comma articolo centodiciannove la Costituzione esclude questa questo rischio
Si stanno finanziando con operazioni molto innovative rispetto al passato e questo è un bene anche se anche qui c'è un rischio perché mai dovendo stare nel patto di stabilità europeo dobbiamo monitorare gli interventi sul mercato degli enti locali e anzi sono stato adottato agli ultimi anni molte cautele anche per accompagnarli perché qualcuno forse ha fatto qualche operazione come dire un po'
Aumentata un po'
Un po'troppo brillante quindi se l'esposto poi a rischi per il futuro notevoli e considerando che comunque dobbiamo rispondere a livello europeo a livello di pubblica amministrazione So complesso quindi lo Stato nel suo complesso e comunque cittadini sarebbero chiamati a fa salvi questi sforamenti sono a bisogna stare molto attenti però anche qui il mercato in qualche modo si è aperto quindi se aperto il mercato del credito che io credo che sia importante anche perché
Deve secondo me fare come per certi aspetti ha fatto il sistema del credito Pellin Festi menti infrastrutturali e per gli investimenti destinati allo sviluppo delle zone che una volta si chiamavano depresse un può compagna re gli enti locali in questo tipo di azione cioè non lasciarli soli solo nel momento della del credito e dell'erogazione del credito ma anche nella fase pur di progettuale e nella fase oltreché progettuale ormai progettare non basta più anche di controllo e di accompagnamento per esempio quando si tratta di credito
Destinato a interventi per servizi pubblici anche nella fase dello svolgimento del servizio pubblico in modo da garantire sempre l'efficienza l'efficacia e la redditività del servizio credo che questa sia una fase nuova che si apre per gli istituti di credito che avendo assunto o andando assumendo sempre
Più anche consistente strutturale del nostro Paese e all'estero possono effettivamente aiutare ad aprire un mercato nuovo che potrebbe darci prospettive di diminuzione dei costi all'interno e quindi di miglioramento dalla complessità generale del Paese all'estero
Prima di dare la parola al ministro Santagata che concluderà
Il cui seguirà poi catering per tutti e vorrei che poi poi potesse intervenire il ministro Pinza che oggi pomeriggio a qualche problemino se ci potesse dire quattro battute di quelle che avrebbe sicuramente detto oggi se vuole invece può venire qua preferisci ai miei
Grazie io sono un abusivo come è evidente perché dovevo chiude la sessione di oggi pomeriggio non non potendo soluto stamane
Del porgere un saluto sotto di amicizia
Banche intesa dottor Ciaccia
Se tutto il mondo economico avesse la stessa vitalità che ha dimostrato in questi ultimi anni soluto gli ultimissimi il mondo bancario
Tra questi non certamente fra gli ultimi banchi intesa molti problemi in Italia non ci sarebbero
Il vero problema è che quello che dieci anni fa sembrava la palla al piede del sistema economico cioè la mondo bancario
Tant'è che tu dici esitavano sul tema di come distrutto di come cambiare radicalmente euro ognuno aveva una sua ricetta ma comunque non tutte Riccetti dileggio
Oggi mondo bancario non è più oggetto nel cuore di discussione si ha la fortuna anzi di verificare continui iniziative mentre un'altra parte col proprio prevalente del sistema economico italiano e drammaticamente fermo
Se guardiamo le iniziative del l'informazione che ci sono arrivati sui grandi fatti e l'economia
Degli ultimi mesi o degli ultimo dell'ultimo anno
Vediamo spesso banche protagoniste vediamo invece grandi silenzi intensi dal parte del mondo economiche sia un po'rovesciata la situazione di metà degli anni novanta quando allora il suo è un mondo bancario e timoroso e tutte le innovazioni
Quando venne emanata una direttiva CEE sulla liberalizzazione in pezzi quando venne fatto il Testo unico bancario al novantatré cercò di reagire negativamente in qualche maniera di ritardare l'applicazione ma poi alla fine ci fu un processo di autocoscienza in quel modo bancari capito io cambiavo soccombe
E questo processo di autocoscienza e quello che manca oggi in tanta altra parte l'economia e probabilmente anche dalla politica perché non dirlo
E che impedisce che si modificano radicalmente di cose oggi no è all'interno del nostro Paese abbiamo prevalentemente un problema industriale lo dico entrando brutalmente all'interno dei problemi perché insolute in questo periodo la finanziaria ci stiamo dilettanti due tipi di giochi e molto interessanti del due maggio secondo i quali non serve a nulla al nostro poi paesi uno è il gioco della della teoretica
Economica essendo noi privi di ideologia politiche c'è stato sottratta io direi fortunatamente all'inizio degli anni novanta cerchiamo disperatamente di sfogare la nostra se l'ideologia dell'ideologia economica
Mo'cose molto interessanti ma di fatto intraducibile comunque molto mutevoli perché i sostenitori dice di devo dire poi distanti qualche tempo
La pensano in modo diverso ed altre utenze quando si tratta di problemi concreti il Paese sta reagendo in un modo drammaticamente corporativo diano il problema di come della finanziaria
La finanza e andrà a compimento no mi interessa la fotografia c'è la vecchia domanda che canidi poneva al fra i sostenitori non mi chiedete ve lo posso fare pare per voi
Ma chiedetemi cosa voi potete fare ma di timido lo voi potete fare per il vostro Paese è una domanda che posti in questo momento in Italia avrebbe dei grandi problemi è un'affermazione che avrebbe dei grandi problemi di risposta negativa in questo momento non si riesce ad affrontare la discussione Palma economia sul tema centrale della politica economica cioè come facciamo a Schio dalla crescita zero
Sono otto se sono esatte le osservazioni io temo di sì e spero di no del professor Rosie continua magnifica tradizione degli uffici studi di Banca d'Italia e cioè che il miglioramento che abbia avuto nel due mila sei è in grande parte contingente non strutturali e vedremo perché tante volte ti vengono riservati sorprese anche anche positive ma comunque se la votazione dovesse essere queste in parte sicuramente lo è o davo dei canali a un problema strutturale la domanda a cui dobbiamo rispondere come facciamo a fare dieci molto paese
E perché non siamo cresciuti
E quando vediamo un dato sull'industria da cui risolta per gli usi italiani è stato lo per lunghi anni il prevalente come andamento sopra l'andamento industria europea per voi sostanzialmente stare un punto due punti sotto verso la fine degli anni novanta per poi invece creare questo sia un cuneo
Crea creare una divaricazione completa e gli anni che vanno negli ultimi cinque anni che non in cui non ha nulla a che fare con le scelte politiche di governo non non mi interessa nulla questo mezzo è l'abbiam fatta insomma
Non credo che dobbiamo torna domani insomma e quindi dobbiamo ci possiamo possiamo esimerci da questo tipo di argomentazione alla domanda è la diagnosi e questo punto che cosa facciamo allora quando esaminiamo la questione finanziaria alla Standa adeguato il mio amico e collega
Santagata quando affrontiamo il problema del che fare che fare questa Finanziaria risponde a questa domanda
Allora le indicazioni sono entrati nel senso giusto sto sbagliando sbagliate meglio fare carta capo
Adottare altri tipi di di provvedimenti lì dentro che cosa c'è
Ne dentro c'è una prima idea che diciamo la verità come dice giustamente lei spiacente a Repubblica azzannati al valore di una svolta seria senza avere le controindicazioni dal rotazione il coniglio e Quercia
Il coreano abbattimento abbastanza zero alzato non del tutto zero Rizzato che serve a ridurre i costi per un certo periodo di tempo e non alle controindicazioni invece
Delle valutazioni per motivi obiettori per produzioni comportano aumento dei costi delle importazioni proprio quello
Trovo poi un grandissimo silenzio invece sorprendente dopodiché la domanda non è penetrata c'è vuol dire che non ci si è posti il problema di come modificare lo sviluppo e portare a livelli europei normali sulle altre parti
Cioè sulle altre parti questi fondi che sono stati creati sui tre temi fondamentali che si chiama l'innovazione industriale finanza d'impresa
E in ricerca ricerca ed innovazione
Nella fase pre diciamo imprenditoriale son questi tre strumenti buoni cioè questi servono no questa domanda è una delle domande alla quale bisogna rispondere io sono convinto di sì
Proprio perché la dialisi che io faccio Chioggia da una crisi impresa e la crisi imprese lì Prodi questi sino settori sui quali si vuole intervenire
Quella norma che dice che c'è un significativo credo d'imposta
Per tutti gli investimenti che vengono fatti nei processi antecedenti la fase produttiva che vanno dai prototipi un po'all'indietro per capirsi ma prima della ricerca vera e propria
Questa è una fase giusto no
è un importo è uno strumento giusto no ma se la diagnosi è quella che abbiamo difetta di innovazione su questo che dobbiamo che dobbiamo investire cioè lo dico perché sa perché io sono appassionati di finanziare il non essere niente di queste ma di Firenze in generale
Mi ha passato per forza perché se avessimo i conti pubblici in altra maniera potremmo evitare di appassionati di potremmo fare a meno di farle ma siccome ne abbiamo almeno si chiami farle bene
E cercando di penetrare fino in fondo le motivazioni sa credo che queste siano gli elementi caratterizzanti
Di una poetica economiche che io vorrei fosse discusse negata ma no negati in chiave corporativa dicendo dove c'è per me per me non c'è abbastanza non serve a niente
E danni che noi stiamo facendo e questo ci inchioda perennemente creste zero che attraverso di reale diversità fra il nostro Paese e gli altri che non riusciamo a ragionare in termini collettivi o al massimo sei collettività limitate son collettività d'interesse di territorio
Io credo che questo sia la fase quello che c'è dentro stanze a mente queste finanziarie che si lega però ad una cosa molto importante perché le attese non possono essere tesi che si sia Visco trentun dicembre due mila sei no però che abbia un po'di tempo sul quale sul quale ragionare ed è quella sulla tutto lavoro che sta facendo la commissione Biasco che si sta credo si concluderà fra poco sul tema della fiscalità d'impresa
è questo l'altro grande tema di caccia cede fa dei bellissimi convegni ci ospiterà io spero per discutere anche di questo policroma Colnago solo che riguarda le infrastrutture
Insomma lì dentro di sta emergendo l'impostazione che dice noi non dobbiamo fare una fiscalità Scott ma dobbiamo fare una fiscalità stabile
Io non ho note polemiche nei confronti del ministro Tremonti col quale mi sono ha fatto Anteo qua mi son trovato
Nel solito inesorabili trasmissioni televisive che ognuno dice quello che pensa che sono stati conta l'altro ma questo inevitabile Nazioni Unite avere credi che gli ho rivolto accanto all'altra
Ma quella che non si fa la fiscalità sport cioè non si fa la Tremonti bis non si fa Tremonti-ter ma si fa la non si fanno cioè senza problema che noi abbiamo è un problema strutturale del nostro mondo produttivo noi dobbiamo dare una risposta anche interni fiscalità strutturale
E quindi quello che facciamo non foss'altro che creiamo dell'economia d'impresa che il mutamento il sistema fiscale fonti enormi spese ma perché ha problemi strutturali si danno risposte strutturali e il tema della patrimonializzazione che il i tre temi fondamentali che ci sono dentro questo tipo di attività io spero possano diventare iniziativa politica
Dell'anno prossimo sono i temi della dimensione i temi della patrimonializzazione ed il tema dell'innovazione ci vorrà nome trentuno di mercati lontani a che sarebbe per la verità un quarto tema insomma siamo stati siamo i tre temi principali allora la risposta
Che io credo debba venire dato risoluta sembra estremamente consapevole come queste anche di grande e anche di grande rilievo è questo tipo di impostazione è una politica giusta o ce ne son delle alternative
Per migliorare il sistema produttivo ma cosa male raccontare dalla mattina alla sera e piange sul fatto che abbiamo sistema di imprese piccole ma ne avremo perché sa quanti decenni ancora se abbiamo il novantadue per cento imprese piccole lavorando con lavorando alacremente potassio che propugna anni sì ottantasette ottantotto in e tecniche di modificazione degli apparati produttivi sono questi in questi tempi però intanto dobbiamo far lievitare tutto ciò che vogliamo i militari dal piccolo al grande al grandissimo
In un dibattito di ieri di Business International diciamo giro economisti c'era tutto il tema di come avvengono le fusioni a in altri Paesi ed è il cosiddetto premio la fusione apre una concentrazione son d'accordo
Se anziché perdere tempo a lamentarci gradiamo dimensioni sufficienti concordasse Emo su una politica fiscale di maggioranza e di minoranza
Di di di San targato mia udita e grasso di chi altri non importa su tutto il mondo economie questioni intende fare in modo per passi in avanti insomma
è la vera strada patrimonializzazione anche questa eterna polemica fra imprese banche ci fate pagato voce noi facciamo pagare poco a partire dagli ultimi tempi sicuramente troppo è stato fatto perché tutto il mondo
Produttivo sia giovato e non solo quello di un sistema di tasse assolutamente straordinario
Nella storia nella nella storia del nostro Paese ma anche ma anche quello insomma abbiamo interesse tutti avere un livello maggiore di patrimoni il fedele impressionò perse l'abbiamo occorrano a fiscalità premiante per quello che riguarda le imprese per quello che riguarda l'impresa su innovazione non dico altro allora
Il passo successivo sul quale dovremmo intenderci tutti indipendentemente dai ruoli che abbiamo è che passiamo dalla fiscalità sporta una fiscalità stabile
E dalla fiscalità né altra dalla fiscalità quando egli scoprì siamo d'accordo su questo se siamo d'accordo mi ha fatto un bel tessuto comune
Di ragionamento mi fermo qui per dire solo una cosa mi cacciati a tanti altri a tanti amministratori che sono presenti
Che tante altre persone che hanno competenze specifiche che hanno come dire specifica in questo problema le infrastrutture sono un problema che dobbiamo affrontare razionalmente perché è inutile che ci raccontiamo un mondo che non c'è
In Italia abbiamo un deficit di infrastrutture che servono a te negli anni anche qui non mi interessano
Le responsabilità rassicura l'amico Vegas saltata dei conti non si rifanno c'era un grande volitivi se i conti sono comici fatti
E i fatti dice colui hanno la testa di cartone cioè non si smontava con le parole e bensì fra noi perché le idee quindi sono non c'è inevitabilmente diciamo una prosecuzione un prendere atto delle situazioni per quello che sono ma le disparità sono limitate
Avendo trovato una situazione per infrastrutture pericolosissima per quando siamo andati a verificare gli abbiamo visto che fra le strutture infrastrutture dichiarati finanziati dal CIPE è la realtà
C'era un una cifra enorme che la storia delle cambiali Stura governo abbia detto ufficialmente non è il caso del deve però interessare nessuno di differenza
E questo ci ha costretto a buttare immediatamente soldi nelle infrastrutture sia la nave la manovrina di luglio che all'interno della finanziaria perché il problema non era quello di non riuscire a fare di nuove Bergodi interrompervi cantieristica
Una in corso problemi ancora più gravi siamo per le ferrovie queste la situazione del danaro pubblico la esigenza c'è c'è una sola maniera pervenne fuori cioè lavorare insieme con procedure corretta e di mercato
Per utilizzare le disponibilità finanziarie che oggi sono in enorme quantità nel mercato privato e voi siete tra questi e siccome siete fra quelli che le cose che ha visto non prima
Assieme a qualcuna di studio di grande rilievo avete fatto un'istituzione ad hoc per quello che riguarda il tema delle infrastrutture rapporti con gli Enti oggi resto e canalizzare questo tipo di finanza sulle infrastrutture
Cose che altri Paesi conoscono a memoria altri meno altri per niente noi correnti sempre lì fase iniziale Proglio per poterli anticipare che non passa molto tempo del governo chiamerà me ne occupo direttamente chiamerà le maggiori istituzioni creditizie le fondazioni le assicurazioni fondi tutti quelli che hanno qualcosa da dire a questo proposito per coinvolge in un in un'iniziativa dal di finanza privata di infrastrutture finalizzata infrastrutture ch'io credo signor delle cose
Più ragione per il più utili che possiamo fare per il nostro Paese
Ringrazio il viceministro influsso sull'intervento e chiudiamo i lavori della mattina ricordando che i lavori riprenderanno alle quindici e trenta con la tavola rotonda
E nel frattempo c'è un lancia qui di fianco darei la parola per la conclusione della mattinata ministro Santagata visto per l'attuazione del programma di governo
Sì io vi ringrazio
Mi tranquillizzano un faro conclusioni anche perché non ho potuto seguire tutto il dibattito
Me ne rammarico mi prenderò quindi la libertà di dire alcune cose molte nel solco di quelle che il collega Pinza ha già detto per la verità
Noi ci siamo disperatamente alla ricerca di agganciare
Una fase positiva del ciclo economico e di vedere se riusciamo a trasformarlo in una crescita
Che abbia un minimo di durata
Ci sono problemi
Non non mi nascondo credo che non ci si nasconde nessuno che gli ostacoli strutturali alla crescita di questo Paese sono ancora tutti lì
Sono lì ormai da dieci anni abbondanti
Abbiamo io credo buttato via un po'di tempo abbiamo
Perso qualche opportunità perché avevamo creato alcune precondizioni almeno per trasformare fasi positive del ciclo in crescita
Ma è inutile fare
Analisi retrospettive si tratta di capire oggi come riusciamo a muoverci
Stando al tema
Questo dibattito di questo convegno
Lasciamo un Paese dove il rapporto fra territorio e sviluppo è stato per anni la chiave
Di volta del nostro modello economico sociale
I distretti le reti di impresa eccetera
E credo che siccome non dobbiamo che non possiamo inventarci tutte le volte
Risorse che non abbia quindi che so campioni nazionali grandi imprese
Dobbiamo per forza ripartire da quello
E interrogarci che consente che oggi non funziona in quel modo
Sul versante delle imprese rimando a quello che ha appena detto Roberto Pinza che condivido totalmente
Forse c'è un punto che abbiamo strutture sottovalutato
E che quello che oggi
Limita molto la nostra capacità di crescita
E proprio un deficit strutturale
Che sta dentro al nostro territorio
E non sono solo le infrastrutture che pure sono uno dei deficit fondamentali
Ma ci metto oppure tutta la questione legata all'ambiente all'energia ci metto l'elemento decisivo per me
Della formazione e diffusione della conoscenza della formazione la scuola gli abbiamo dei deficit
Significativi direi che abbiamo dei benefici significativi di beni pubblici
Abbiamo anche un'esigenza io credo il imprescindibile per la nostra crescita di riformare coesione sociale
Di riprendere un percorso di coesione sociale e in questo sta uno dei ruoli fondamentali degli enti locali
Credo che al welfare locale lo dobbiamo ridare fiato
Non perché questo sia spreco questo ci sono investimenti che secondo me in un paese almeno io la penso così in un Paese che cresce di più e meglio se
Ha una distribuzione del reddito più omogenei meno polarizzata c'è un livello di coesione e di sicurezza sociale Maccione
Ma se questi sono i nostri deficit allora
Torno un punto sollevato anche da Vegas ed è un punto bizzarro secondo me un punto un bizzarro che la sollevate in maniera bizzarra ma che è bizzarro il fatto che
C'è una specie di ciclicità tutte le volte che governa il centro sinistra rientra rinasce in maniera quasi ideologica come diceva pizza la questione del ruolo del fisco
Del ruolo delle tasse si chiede al centro sinistra di sposare una tesi
A mio avviso tutta da dimostrare
Che i soldi stanno meglio nelle tasche dei cittadini comunque a prescindere dalla qualità e dagli obiettivi della spesa di quanto non siano invece investiti
Né i beni comuni nei beni collettivi nella ricerca nella scuola nella sua
Eccetera
Che poi a ben vedere è un modo abbastanza strano perché
Giusto ieri sera Tremonti in una trasmissione televisiva commerci vantava del fatto che di undici miliardi di maggiori entrate di questi mesi sono figli suoi e allora saranno figli suoi come mi ricordava prima
Dottor Maiocchi anche l'aumento di pressione fiscale in questi giorni
Perché o sono un risultato della politica o non lo sono se lui ritiene che sia un risultato della sua politica ci prenda anche il merito di avvieremo zero sei per cento di pressione fiscale in più e non me lo butti sulle spalle tutto a me io sono contento invece
Che i cittadini italiani abbiano cominciato a pagare
Le tasse secondo una
Vi sono un pochino più equa
Non voglio fare distinzioni e divisioni sono ben lontano dall'idea di di di buttarmi nell'ipotesi
Evasori contro pagatori di tasse lavoro dipendente del contro lavoro un tono mo'cose di questo tipo che sono secondo me dannose per il Paese
Ma non ritengo dannoso che
E non ritengo
Sbagliato che ci sia un temporaneo e sottolineo contemporaneo aumento di pressione fiscale c'è questa deriva essenzialmente da recupero di evasione
Dopodiché spetta hanno migliorare la qualità della spesa e usare
Questo recupero di base imponibile per ridurre sostanzialmente le aliquote
Ma il gatto che si morde la coda lo dobbiamo fermare da qualche parte e credo che il modo migliore ci apprenderlo per la coda non prenderlo davanti se no ti graffia e siccome per me la coda non sono aumentare le imposte
A chi oggi dice che le paga già o ridurre i servizi
Che già oggi sono posti in molti casi insufficienti la coda migliore del posto miglior prende il gatto e la coda dell'evasione
Ciò detto io credo appunto che noi siamo intervenendo in una situazione in cui abbiamo contemporaneamente da mettere a posto
Un bilancio i conti perché abbiamo detto sopra il condizione per fare un discorso di crescita duratura
E abbiamo contemporaneamente ad affrontare dei deficit strutturale
Vengo al punto specifico dei servizi pubblici locali e del liberalismo
è indubbio che uno degli elementi che bloccano la crescita e che hanno bloccato una crescita del nostro Paese è un'incrostazione
Che impedisce di utilizzare al meglio la concorrenza per far funzionare le cose
Un'incrostazione che
Ritroviamo non solo
Dove c'è il pubblico
Un in Costa sezione che troviamo ahimè in gran parte
Del modo di funzionare nella nostra economia
Ci stiamo mettendo mano convinti come siamo che
Appunto non spetti allo Stato nelle sue articolazioni fare tutto anzi che allo stato spetti sempre più regolare piuttosto che fare
Siamo altrettanto convinti che se vogliamo che il privato faccia
Cose che hanno anche e soprattutto un impatto di utile diciamo per la collettività
Queste cose debbono stare dentro un livello di regolazione più forte e più chiaro di quello che abbiamo avuto fino ad oggi
Ma perché noi insistiamo come centro sinistra sulle liberalizzazioni sembra quasi
Un'inversione di ruoli dopo cinque anni in cui non si è fatto nulla su quel versante se non passo indietro
Va be da un lato c'è questa idea che ritengo centrale
Del fatto che liberalizzare dovrebbe aiutare
Il consumatore cittadino consumatore e l'impresa pagare meno costi
Uso il condizionale perché non è sempre ahimè nell'esperienza nostra Stato così ma questo è un deficit del modo con cui si è liberalizzato non credo ci sia un problema alla all'origine che tocca l'idea ma c'è un altro motivo per cui non ci siamo interessati fortemente alla liberalizzazione va anche a processi di privatizzazione
Siamo convinti che il nostro Paese abbia bisogno di nuovi soggetti imprenditoriali
Qui c'è stato
Forse il deficit maggiore
Risultato meno brillante di tutta l'operazione di liberalizzazioni e privatizzazioni fatte nel Paese
Perché non abbiamo avuto un gran risultato sul versante dei nuovi soggetti imprenditoriali
Se guardo
Il problema delle reti e dei servizi pubblici locali
Dico con molta franchezza che siamo in ritardo e ci sono stati anche andamenti
Non lineari in questo percorso perché a mio avviso c'è stata non c'è mai stata
Una reale pressione di soggetti imprenditoriali
Credo che se i soggetti imprenditoriali di questo Paese
Avessero seriamente definito l'ambito dei servizi sul territorio come un ambito interessante
Per fare business non sapremmo dove ci troviamo
Non saremmo ad a vere i sindaci che hanno un guardaroba di giacche
Sembra quello di Armani
E mi spiego non avremmo fatto
In alcuni casi in troppi casi una falsa liberalizzazione
Non avremmo S.p.A. che non sono S.p.A.
Non avremmo sindaci che ci mettono la giacca del regolatore la giacca del gestore che si mettono la giacca di chi rappresenta gli interessi dei cittadini e chi invece ha bisogno di far quadrare il bilancio
Non butto la croce su ovviamente tutta la croce
Sulla scarsa pressione degli imprenditori ma lo vorrei sottolineare perché
Credo che se vogliamo davvero fare un percorso positivo su questo versante abbiamo bisogno di chiarirci
Abbiamo guardato più a a giocare in difesa Confindustria contro municipalizzate
Cooperative che guardavano più al all'idea che forse più che liberalizzare privatizzare la medio esternalizzare piccole parti del CP produttivi cose di questo tipo
Che alla fine ci hanno impedito di vedere e di far nascere un settore imprenditoriale vero dentro il servizio
Io credo che questa cosa debba e possa finire
E che allo stato spetti del suo ruolo che è quello di rendere possibile la concorrenza rendere possibile che ci sia un mercato queste cose
Il disegno di legge che abbiamo presentato va in quella direzione
Cerca di rimettere di limitare al massimo
La gestione in house e cerca di aprire su basi credibili
E regolate correttamente la concorrenza ed altri
è uno dei tanti esempi di punti di frizione che dobbiamo lubrificare in questo Paese
Credo che la Finanziaria su questo qualche passo avanti
Anche in altri campi lo stia facendo cito per ultimo e chiudo la richiesta decido quel miliardo più miliardo giustamente rivendica mi fa piacere che lo faccia un sindaco del sud peraltro rivendica autonomia
Credo che abbia ragione
Ha ragione anche Vegas per la verità che dice sì dell'autonomia deve essere accompagnata da una visibile responsabilità
Credo che la finanziaria contenga passi avanti su questo versante sia sul fatto che la introduzione dei saldi la reintroduzione dei saldi del patto interno di stabilità è un elemento indubbio di autonomia
Sia perché cerchiamo di dare
Anche dei segnali su altri versanti
Citava le aree metropolitane scendo Ko di Bari fa e ha ragione io lo invito a ragionare nei termini che in ogni area metropolitana vorrei vedere sparite le funzioni della Provincia
Perché altrimenti continuiamo ad aggiungere livelli istituzionali a livello istituzionale
E quindi cioè ha fatto un buon lavoro ma manca la parte che non spetta evidentemente a lui ma che noi sappiamo ad esempio di favorire limitando i ruoli delle delle nuove Province limitando la presenza dei servizi statali sul
Degli uffici statali delle nuove prove
Siamo quindi
A dire che
Forse ha ragione pista stiamo buttando troppa ideologia nel dibattito economico
L'ideologia che abbiamo parte tolto dal dibattito politico
Dirigisti contro liberisti senza vedere né gli uni né gli altri forse in maniera chiara liberisti pochissimi per la verità in circolazione in questo Paese
Se è dirigismo
Dare sette miliardi di conti aiuti a vario titolo alle imprese allora questa è una finanziaria dirigista
Io ritengo che invece
Noi dobbiamo farci carico di una fase in cui abbiamo ancora bisogno di sostenere lo sviluppo
E quindi abbiamo fatto una scelta che è una scelta che vedo è criticata dai più
Perché spezzettata nelle varie componenti ma che complessivamente vuole dire né più né meno ci prendiamo la responsabilità di essere al fianco dell'impresa e dei cittadini in una fase di superamento di una difficoltà e di avvio di una fase di sviluppo speriamo che
Questo ci aiuti a recuperare una visione condivisa del futuro di questo Paese sapendo che abbiamo le risorse per affrontare questo futuro
Risorse imprenditoriali in primo luogo risorse umane e spero anche qualche risorsa politica vi ringrazio
Va bene la ringrazio il ministro Santagata per le sue per il suo intervento ringrazio sia a destra che l'ufficio studi di ma anche intesa insano presentato questi questo rapporto tutti coloro che hanno partecipato al dibattito di stamattina ricordo appunto e dopo il buffet alle quindici e trenta i lavori riprenderanno in questa sala grazie a tutti