La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Rubrica
Manifestazione
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10:44 - Roma
12:24 - Roma
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Otto e quarantaquattro minuti di Novara fiato in studio per all'edizione del mattino del notiziario di radio radicale torniamo a parlare nella pagina pubblicitaria del Foglio di ieri e del relativo intervento di Marco Pannella sulla situazione della Rosa nel Pugno
Abbiamo dentro di noi meno di un anno scritto Pannella qualcuno
Poteva anche solo immaginare che l'affermarsi di questa grande forza sociale politica ambientale istituzionale riformatrice non dovesse proseguire ancora formarsi affermarsi
E il divenire un partito come altri con qualche ma chi ha sia anche solamente possibile
Non stiamo andando avanti tutti non solamente l'Associazione Luca Coscioni nella realizzazione dei punti di Fiuggi
I fondatori riacquisti la fiducia in se stessi nella loro unità nelle loro idee nei loro obiettivi nella forza fondata che passi da gigante può passare ad Asso
In quanto tale la normalità democratica di un grande soggetto politico non partitico non oligarchico volto e dato da alta avviare la grande rivoluzione liberale la laica socialista radicale ambiente
Sto tra l'altro appunto Pannella in questa inserzione pubblicitaria allora sentiamo su queste parole di Pannella le valutazioni del professor Pasquino docente di scienza della politica all'Università di Bologna lo ha intervistato Claudio
Io credo che sia giusto utilizzare gli strumenti possibili è uno di questi sempre evidentemente sono i giornali per rendere noti i termini di un dibattito intenso e delicato come quello che si sta volgendo trentanove del pus
Ecco ma secondo lei professore sarebbe giusto sarebbe più giusto dal punto di vista politico valido anche tenendo conto delle caratteristiche diciamo così del sistema politico italiano
Una presentazione della Rosa nel Pugno a livello locale a livello amministrativo e in che termini che con che meccanismi concreti come
Ma credo che sia utile essere presenti a livello locale anche cone letti perché il proprietario del pubblico che il messaggio non è arrivato a tutti i potenziali elettori forse la presentazione di liste a livello nazionale è stato costruito in un tempo troppo breve e quindi i radicali il partito sul territorio potrebbe essere utile
E anche attraverso presentazione di liste di candidati e poi sperabilmente l'ingresso nei consigli comunali provinciali e così via perché questo produce visibilità del simbolo produce attualmente mobilitazione direttori che altrimenti sarebbero disinteressati voterebbero altri partiti e produce anche quelle risorse che sono per fare politica altrimenti si rischia anche di rimanere senza denaro e quindi senza la possibilità di comprare spazi e di ottenere visibilità
Evitiamo nell'apparire del senatore Carlo Vizzini di Forza Italia sempre al microfono mi sto arrivando
Quando è nata la Rosa nel pugno l'ho vista come una speranza per i riformisti e italiani come l'inizio di un processo e non una tappa qui il problema è invece che fatta la unificazione è iniziato il processo
Alla Rosa nel Pugno ed è un processo tutto celebrata all'interno con il riti del delle liti storiche dei socialisti e dei riformisti dei laici italiani sempre condannati a dividersi e litigare sino al punto da ridurre
Questo schieramento dal punto di vista numerico
Risibile rispetto alla vicenda politica italiana a loro sia la capacità
Di continuare di riprendere di ritentare un volo auto che un volo di Progetto che il volo per spiegare che chi ha radici di altra natura difficilmente può diventare campione di laicismo e di riformismo in questo nostro Paese chi viene dalla storia delle due chiese che si sono che hanno vissuto simul stabunt simul cadent in questo la nostra nazione per tanti tanti anni parlo dalla Democrazia cristiana e del Partito Comunista Italiano
Non può pensare di essere titolare del di una storia per riproporle rilanciarla per il futuro
Come invece la la Rosa nel pugno con i suoi esponenti può fare
Ma qui e e la la politica che deve prego prevalere sull'interesse di bottega e la politica che deve prevalere sulla presentazione di una lista a Palermo Bagheria o a Corleone come a Benevento in cui entra in discussione chi è titolare del sisma
Eccola sull'intervento di ieri Pannella sentiamo ora le valutazioni di Salvatore Buglio deputato della Rosa nel punto Walter vistato Orazio Flacco
Pannella fa bene a dire guardate ce la possiamo ancora fare sostanzialmente lui dice questo ce la possiamo ancora fare
Perché questo è questo che vogliono gli italiani anche quelli che non ci votano però se è vero quello che dice pannelli io credo al suo appello
Bene a questo punto dobbiamo rimetterci insieme e camminare sui progetti sui programmi
Ma questo vuol dire che quel simbolo la rosa nel pugno non possiamo chiuderlo in un cassetto
Non può essere una cosa che prendiamo una volta ogni tanto come una fotografia ingiallita per cui guardiamo diciamo guarda quando siamo belli quella fotografia quel simbolo deve essere fatto vedere a da me a milioni di italiani e la questione delle politiche amministrative
Dove ci saranno dodici milioni di persone che ci guardano che ci misurano
Bene il problema non è il presentarla Rosa nel Pugno non è quelle prove problema come ci presentiamo a quei dodici milioni di persone
Allora se quel po'dodici milioni di persone ci presentiamo con un programma liberale laico dove facciamo vedere che per semplici gli ordine professionale dove ci sono grandissime resistenze
Facciamo vedere che noi lavoriamo per aprire le porte a milioni di giovani bene il per svecchiare e modernizzare questo benedetto Paesi io penso che quello è il problema se non siamo d'accordo su quella ma il fatto di portare la Rosa nel Pugno meno diventa un fatto secondario
Ecco perché dico raccolgo l'appello di Pannella e dico
Uniamoci di nuovo faccia una direzione mettiamo un programma serio e a quel punto credo che ne possiamo anche competere nelle prossime elezioni amministrative
E sempre Falconio ha intervistato un alto esponente della Rosa nel Pugno Enrico Buemi responsabile Giustizia dello SDI
Se vi è una responsabilità forte in questo fallimento è certamente quella di Pannella che ha pensato di trasformare la Rosa del Pugno in un partito radicale più grande non accettando le regole di un partito o organizzato democratico non accettando il confronto di merito ovvero e non la polemica giornalistica che certamente serve per andare sui giornali ma non costruisce niente di positivo
Rispetto un progetto che deve vedere solidarietà non conflitti oggi la partita credo che sia persa
E la delusione di uomini e di dirigenti politici come me che avevano creduto nella Rosa del Pugno è grande
Novità in già da molti anni abbiamo un progetto
Che abbiamo chiamato in modo diverse ma non lo sta diverso ma ne nella sostanza è sempre lo stesso Nara questo nostro Paese col nostro concorso
Una grande forza riformista
Ispirata a principi di solidarietà sociale ma anche capace di modernizzare il nostro paese che vediamo anche oggi quanto ce ne sia bisogno
Prima l'abbiamo chiamato con il congresso di Genova la casa dei riformisti che il Partito democratico riformista
E oggi pensavamo si potesse chiamare il la Rosa nel Pugno
La Rosa nel pugno non come elemento esaustivo ma come seme di un processo più ampio che avrebbe dovuto coinvolgere anche altri soggetti anche quote di elettorato deluso dalle vicende di altri partiti
Abbiamo anche pensato al Partito Democratico come approdo finale
Con me il concorso appunto di una forza certamente aggressiva certamente in grado di proporre contenuti più avanzati
Con l'apporto anche della cultura radicale
Questo però oggi non è possibile e quindi bisogna far cadere come si può dire
Questa nebbia che si è alzata
A chiarire le posizioni riprendere il dialogo che le asperità pannelli Année hanno impedito con quelle parti in per i democratici di sinistra e della Margherita più aperte a un confronto di tra forze che hanno una visione liberale della società ma anche una visione sociale dei rapporti tra gli esseri umani e tra i soggetti e quindi cercare di riprendere un filo di un ragionamento
Un altro deputato della Rosa nel Pugno Giovanni Crema
Ma programma del singolo è uno dei problemi
Problema di presentare partito dalla Rosa nel Pugno liste della Rosa nel Pugno le elezioni amministrative uno dei problemi
Sono tanti altri problemi che sono sorti in questi mesi e chi purtroppo Stano dimostrare che la Rosa nel Pugno rischia di essere un sogno per alcuno di noi permane ad esempio che ho creduto profondamente questo obiettivo e non l'obiettivo di una lista elettorale perché io appartengo
A quel mondo che socialista che si è avvicinato al progetto da Rosa del Pugno per costruire un partito un partito vero anzi io sono rimasto sempre sulle parole di Emma Bonino l'apertura della campagna elettorale a Verona
Nelle elezioni politiche quando Emma disse la Rosa nel pugno non è non sarà una solo lista elettorale
Ma sarà un partito è un partito che sarà il primo nucleo per la costruzione di un grande partito riformatore ecco io sono rimasto a questo progetto
è il progetti Boy delle nostalgie movimentismo fine a se stesso di dire tutto lei contro il tutto per ritrovare un'antica logica natiche importazione io le rispetto ma non appartengono a questo patto politico che andava una verifica elettorale
Io ho fatto un congresso nazionale del mio partito dove abbiamo provato l'unanimità il progetto della Rosa nel Pugno noi non abbiamo approvato all'unanimità
Nel chiuso di una stanza il progetto della rosa nel pugno ma in piena e totale trasparenza e lì
Negli indenne nei nelle registrazioni di radio radicale è stato fatto lì di fronte all'intero gruppo dirigente
Del partito radicale dei radicali italiani lì di fronte alla politica italiana che ora Pannella ci faccia sapere a pagamento sul foglio il Pannella pensiero io posso prenderne atto
Ho grande rispetto per la persona ma che Pannella sia l'unico depositario della verità di cosa abbiamo fatto in questi dieci mesi e di cosa sia la Rosa nel Pugno
Beh mi rifiuto di pensarlo
Stiamo infine Sergio D'Elia deputato della Rosa nel pugno è segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino sempre al microfono di Alessio Falconi
Innanzitutto i fondatori della Rosa nel pugno devono essere oggi
Dopo sei mesi sette mesi all'altezza delle loro ambizioni
All'altezza soprattutto delle speranze che hanno ingenerato in quel milione di elettori italiani che hanno dato fiducia alla rossa nel pugno
Devono essere all'altezza del novità politica unanimemente riconosciuta
Riguardo alla comparsa sulla scena politica italiana ed anche elettorale di questo nuovo soggetto soggetto politico
Non si possono tradire queste ambizioni queste speranze e questa novità insomma non si può costruire una gabbia nella quale rinchiudere il Progetto ambizioso Della Rosa nel pugno proprio di tutto abbiamo bisogno fuorché di una come dire normalizzazione partitica
Del soggetto politico Rosa nel pugno costruiamo una gabbia e la chiamiamo nuovo soggetto politico nuovo soggetto politico c'è c'è già si è presentato ed è agli elettori avuto un milione di voto di voti bisogna continuare non chiudendo ma allargando
Diciamo la sfera di influenza nella nella Società Italiana della Rosa nel Pugno facendo entrare nuovi soggetti quindi aprendo all'esterno non rinchiudendolo in una gabbia quelli che sono gli sconfitti o che si considerano tale o i delusi del risultato delle delle ultime elezioni
Otto e cinquantotto minuti questa è l'edizione del mattino del notiziario di radio radicale torniamo a parlare adesso del DDL Gentiloni e dell'ipotesi d'imperio di prive di trazione della prima avete su questo sentiamo Marco Beltrandi deputato De Rosa nel Pugno
Positivo il fatto che Casini abbia sentito il bisogno in questo clima politico di parlare di privatizzazione della RAI
Questo davvero è una novità perché di fatto a parte noi non ne parlava davvero più nessuno e questo è il primo è il primo dato quanto poi invece al fatto deprivati Hillary solo una letterari
Quindi lasciando le altre due così come sono oggi e quanto anche al fatto che quella proposta
Preso a così sembra un po'limitata nel senso che poi non si capisce se casi cosa Casini realtà pensi davvero del disegno di legge Gentiloni quindi di tutto il resto della riforma non andrebbe assolutamente bene uno perché non credo che il problema sia di fare lo spezzatino della RAI
Di per sé ma di imporre limiti antitrust che valgano
Per tutte le emittenti quindi sia per la RAI e per Mediaset
Due perché sicuramente ripeto il problema va affrontato nella sua globalità insomma in un tenendo sempre presente noi siamo in uno scenario di convergenza multimediale che non si sa ancora quale percorso prioritariamente prenderà ma che è già in atto
E sentiamo ora Beppe Giulietti esponente dei DS al microfono di Alessio Falconio
Volato per anni in RAI ma non si può ripetere nella vita sempre lo stesso dibattito la prima volta come diceva il filosofo
Un dibattito tragico forte la seconda volta diventa ridicolo e patetico
La verità è che si sta cercando di fare una trattativa tra il cosiddetto partito RAI il cosiddetto partito Mediaset per lasciare le cose così come stanno nel tentativo di bloccare anche il timido tentativo di riforma avanzato dal ministro Gentiloni
Io credo che se modifiche dovranno esserci dal dibattito parlamentare devono andare nel segno di una più radicale liberalizzazione
Un tetto del quarantacinque per cento di risorse un tetto ancora troppo alto che non consente ai nuovi entranti di poter agire
Allora invece di continuare a fare delle dispute che non si capiscono mi permetto di avanzare una proposta
Qualche giorno fa gli editori italiani hanno addirittura affittato una pagina di un g principali quotidiani italiani
Per segnalare che nell'ambito della Commissione europea c'è il rischio di una modifica della cosiddetta direttiva media che ancora una volta premi soltanto alcuni grandi gruppi televisivi e riduca il ruolo per le piccole aziende
Per via vittoria libraria periodica e quotidiana potrebbe provocare un disastro al già debole mercato italiano chiediamo tutti assieme destra e sinistra ministro Gentiloni
Di rappresentare questa esigenza della sede della Commissione e del Parlamento europeo si può partire da questo può anche chiedere un mercato più libero e più aperto deve essere considerato un reato nel nostro discussione
E nove è un minuto al momento di girare la linea Yuri Maria Prado
Poi un giorno sulla polemica Malpensa Fiumicino
Intervenuto ieri l'articolo il presidente del Consiglio dei ministri Rutelli articolo cui risponde oggi di
La controparte
Politica Formigoni
Sulla contenuto della polemica
Molto da dire molto è stato detto sicuramente una cosa poteva mettere
Trascurata o quanto meno affrontate in maniera diversa da Francesco Rutelli cioè lui ha osservato nel suo articolo ieri pubblicata dal Corriere che cui si favoleggia
Di una questione settentrionale
A parte
Così una dimostrazione
Capita in questo modo
Della esistenza effettiva di una distanza incolmabile
Scatta culturale
Appunto settentrionale quella di qui espressione Francesco Rutelli per cui la questione settentrionale sarebbe una fa ora a parte questo mai molto significativo già solo questo Eckert in realtà che il mitra polemica nella questione
L'ultima tenta di Fiumicino
Eccetera è implicata in pieno
La cosiddetta questione settentrionale di cui davvero non si favoleggia perché Cristea immediate
Evidenti diretto appunto implicazioni a cominciare da quella relativa ai ai dipendenti citiamo soltanto una i dipendenti diciamo così di
Di Alitalia che avrebbero resistente a a che Malpensa sia diversamente organizzata anche sul fronte del personale quindi con i conseguenti spostamenti sarebbe necessario
Provvedere ora che di questa vicenda
Silvia una lettura come quella offerta dalla vicepresidente Rutelli secondo cui in realtà non si tratta d'altro che di capire che la concorrenza vera
Rispetto a Malpensa è fatto dare porti minori del non spesso che la questione Fiumicino a barrare Italia nulla a nulla rileva sullo stato attuale sul destino e sulle prospettive di di Malpensa porre in questi termini indicando che un'interpretazione diversa avrebbe soltanto come verbale
Favola della questione settentrionale è puramente e semplicemente non capire il problema o per meglio dire perché di questo si sta far finta di non capire ancora una volta nascondere sotto
Così tappeti piuttosto impresentabili una questione che non è oggetto di favoreggiamento rimane pienamente sussistente anche e soprattutto in questo caso degli apporti della compagnia di bandiera è fallita
A risentirci
Nove quattro minuti termina qui l'edizione del mattino del notiziario di radio radicale grazie ad Alessandro Teodori alla regia un saluto e non grazie per l'ascolto da Dino Marafioti ora stampa e regime Massimo Bordin
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