Parole chiave, chiare e nuove per il futuro dell'Italia - Conferenza Glocus 2006

Buon giorno Benvenuti vi ringraziamo della partecipazione dell'aveva accolto il nostro invito anche perché il luogo è un po'marginale rispetto ai Circuiti anche se è molto bello e per questo che l'ospitalità ringraziamo l'università di Roma Tre il suo rettore due pasto comma due il suo rettore Finazzi Agrò e la presi della facoltà di Economia professor paga netto che è stato un po'l'artefice
Della recupero di questa villa del suo restauro è stato un lungo lavoro
Gliene diamo merito e lo ringraziamo per l'ospitalità
Noi iniziamo questo giorno e mezzo di riflessione che ci auguriamo ci possa dare stimoli evidente restanti per il futuro prossimo e a medio termine e quindi diciamo che ci atteniamo al programma con qualche variazione dei tempi che via via di quei via via vi darò conto e quindi prego il professor Piero Barucci che il presidente del comitato scientifico di locus di fa darci una breve saluto
Buon giorno a tutti e grazie comitato scientifico vi ringrazio per essere qui fra Dinoi così numerosi
Mio compito dire soltanto due parole di quadro di impostazione
Evitando qualsiasi ingresso in questioni politiche o di sostanza
In realtà il tema che è stato posto all'attenzione di questo incontro
Tocca un argomento di grande momento fra gli studiosi di scienze sociali
Il rapporto fra linguaggio e politica
E noi siamo consapevoli non appartenente al mondo gli economisti che in politica a differenza che nel nostro mondo
Le parole sono davvero pietre
Sono davvero strumenti di difesa e di offesa
Semplificando però al limite quasi dell'incoscienza si potrebbe quasi dire che si può distinguere tra all'uso delle parole che viene fatto in politica
Dai militanti i commentatori i potenziali eletti dall'uso delle parole che si fa della politica nelle analisi scientifiche e nel dibattito storiografico
Di norma quelle che divengono categorie concettuali influiscono nel dibattito politico non è detto che avvenga l'opposto lotta politica al messaggio lo slogan l'immagine rapida e convincente può anche finire per muoversi in una prospettiva valida per pochi giorni od anche per poche ore
Intendo dire che il ricorrente dibattito su socialismo riformismo liberalismo sulla dottrina sociale della Chiesa
Ha qualche possibilità
Di fare capolino anche nella relazione politica di un segretario di partito
è più difficile che un preambolo oltre a proposito di tagliare le ali approdi nelle pagine di una rivista scientifica
Ma anche a questo proposito consiglio cautela immagino addirittura slogan siccome il vento del Nord della restaurazione capitalistica le riforme di struttura il piano come libro dei sogni o forse classica fra le classiche
Quella delle convergenze parallele hanno svolto non tanto e non soltanto il ruolo di fare a consolidare una maggioranza ad un certo momento della lotta politica sono anche riuscita marcare consegno forte l'evoluzione di fondo del sistema politico italiano
Si potrebbe forse dire che i politici usano un linguaggio per intendersi fra di loro
E per farsi intendere dagli elettori
E che gli studios vedono un altro per contendersi primati che sono riconosciuti dentro il loro circolo di appartenenza
La ragione la di senso la regione di esistere ma non è del tutto convincente
Per cui il rapporto nel rapporto fra le categorie gridi di battaglia è possibile scorgere in questo rapporto un processo di circolarità
Con ordine di determinazione imprevedibile
Come la vicenda del fattore K potrebbe suggerirci
La vicenda che qui intendo solo accennare completato una fondamentale ragione di metodo noi ci occupiamo di categorie che hanno una fortissima e irresistibile connotazione storica
Una volta trenta o quaranta anni fa dargli socialdemocratico delibera la qualcuno voleva darmi pure a dire conferirgli un marchio distintivo così preciso da procurarle comunque la reazione
Oggi possono dire forma etichetta poco caratterizzante su una bottiglia divino approvata dal gusto di legioni di consumatori omologati
Il fatto è che visto da ci hanno resi avvertiti che in realtà in piena Risiko seguendo le tante ricostruzioni storiche disponibili si possono distinguere diversi tattiche di socialdemocrazia
E altri altrettanti i sistemi liberali
Così fece da assistere con un po'di distacco a questa corsa a dirsi liberale
Credo che so poco tempo qualcuno il bello spirito scriverà un saggio perché non possiamo dirci tutti liberali io non lo firmerò
Ma tant'è nel confronto politico di tutti i giorni anche i camuffamenti servono a guadagnarsi la giornata il fatto è che talvolta in questo gioco di Uno nessuno cento mila è difficile distinguere l'originale dalla coppia e anche dalla caricatura
Se la politica è confronto storico lieta allora conviene guardare con un po'di disincanto a tutti coloro che dicono scoraggiati che ci vorrebbe un nuovo Bretton Woods
Un nuovo IRI nuova Cassa per il Mezzogiorno e che si aprono pateticamente un nuovo che in esse sappiamo che non avverrà nulla di tutto questo
Petto un boss lire da Cassa per il Mezzogiorno furono il frutto di una felice o perisce
Congiunzione di problemi culture equilibri politici a quale qualcuno qualche geniale intelligenza politica dette forma di istituzione
Lo stesso che Enzo è un prodotto di congiuntura Corman ben sappiamo lotta politica nel suo informare la storia che produce questo occasione che sono come tali ripetibili si comincia a parlare di politica dei redditi nel cinquantaquattro in Italia ma temo fu giudicato scomodo e di scarso interesse fu la lotta politica quella cantano e fu lotta politica quello che ci tornare di moda nel novantadue
Non c'è allora da meravigliarsi se la stessa lotta politica non tanto crei il suo linguaggio quanto ne determini l'oblio o insuccesso
E nel fuoco di questa lotta che alcune parole prendono reali che divengono categorie generali di santi oppure che iniziano lungo percorso carsico oppure scompaiono per sempre o almeno così ci appare lo stesso accadrà ne siamo consapevoli noi per le parole attraverso le quali si costruirà e poi crescerà il partito democratico
Con qualche lettura alle spalle non poche repliche della storia sulla pelle sarebbe stato da abbellita ripensare dare la spinta decisiva la nascita del Partito Democratico cominciando a discutere dalle parole
Ma poi perché rispettiamo i tempi e i modi che la politica sta dando per questa intrapresa
C'è parso di qualcun civiltà aprire una parentesi di riflessione che vuole essere anche un tentativo per dare tradisce culturale ad un processo che non possono fondarsi succhi merito qualche merito egualmente un professionista della politica
L'iniziativa dunque nata contenti molto semplici e nella speranza di contribuire a rendere impegnativo un confronto politico al quale tutti gli italiani tutti gli italiani sono interessati
E questa è la ragione per cui si apre oggi un incontro il nostro nel quale non c'è lo steccato rigide appartenenza di partito conti correnti
Anche la scelta delle parole chiave non deve intendersi con uno spartito preordinato ma sono un canovaccio sul quale i singoli attori possono liberamente scegliere la parte che sento più congeniale
Ci sia consentita l'aspirazione che qualche nuova parola d'ordinanza possa vivificare un dibattito che forse troppo legato sia pure effettivamente al passato
Una sola notazione di contenuto mi si permetta farla
Una persona che segue la distanza una distanza ma con grande passione devoluzione la politica italiana
Come me ha la sensazione che l'Italia abbia bisogno di un mutamento di scenario
E non di ripetere storie sentite raccontate per molto tempo sono qui tanti filosofi tanti economisti direi che la politica italiana avrebbe bisogno di mutare il programma di ricerca
Nessuna volontà dunque io escluderei qualcuno oppure di sottovalutare qualche categoria o qualche vena culturale
Né da parte mia né tanto meno da parte del ministro Lanzillotta che l'anima di questa impostazione l'incontro solo intendimento di proporre un'occasione per far crescere l'Italia il confronto politico in modo più ordinato e sistematico di quanto ci sembra cadere
L'augurio è che tutti si sentano comunque a casa propria
Anche attraverso i consensi coi dissensi che vorranno riconoscersi vicendevolmente grazie
Grazie professor Barucci sono un pezzetto di un'anima collettiva perché
Abbiamo bisogno di molto pensiero e il le persone che sono qui credo che reduci da una stagione convegnistica molto densa se sono qui credo che facciano oggi nei nostri confronti un atto di fiducia è questo
Lo apprezziamo molto però credo che sia un atto di fiducia che forse ci siamo un po'guadagnati
Dopo la prima edizione di Frascati dimostrando in qualche misura che un think-tank come il nostro può concorrere a orientare l'agire della politica su temi importanti per la modernizzazione del Paese
Nel due mila e cinque uno dei temi centrali del dibattito della Frascati della prima incontro di Frascati era stato quello della ridefinizione delle regole che devono presiedere ai rapporti tra Stato e mercato per garantire l'autonomia e la libertà della società e dei soggetti economici
Regole che sono a nostro avviso la precondizione di un'economia aperta e competitiva
Molte cose sono cambiate da allora e credo che le indicazioni emerse qui a Frascati un anno e mezzo fa grazie anche al contributo di alcuni degli ospiti autorevoli
Che saranno con noi anche in questi due giorni hanno concorso a stimolare quel cambiamento dunque le riflessioni che vi invitiamo a fare insieme a noi possono a bere un senso per il progresso il cambiamento nella nostra società
Il tema che proponiamo la discussione di questa seconda edizione di Frascati come accennava Piero Barucci è quello dell'innovazione della cultura politica dei progressisti
Un processo indispensabile per realizzare quei cambiamenti di cui il nostro Paese a assoluto e urgente bisogno
Un tema che però rimane marginale nel dibattito politico che appare invece come abbiamo visto molto concentrato sui contenitori piuttosto che sui contenuti
Molto attento a conservare tutelare identità e tradizioni politiche del Novecento sicuramente nobili ma ormai inadeguate in Italia come in Europa a Darida sole risposte efficaci ai problemi all'inquietudine del nuovo secolo
E un dibattito invece molto meno interessato a noi pare a ricercare le vie attraverso cui rileggere quei valori e quelle idealità e trovare nuovi strumenti che ci consentono di affrontare sfide di eccezionale complessità mercati sempre più globali rivoluzione scientifica e tecnologica mutamenti climatici incremento delle domande energetiche immigrazione incontro e convivenza tra una pluralità di culture e di religioni
Le sfide a cui la politica non riesce a dare risposte efficienti tempestive convincenti rassicuranti con il risultato di spingere ciascuno a cercare di tutelarsi difendendo la propria situazione attuale quel poco che c'è
Situazione economica situazione professionale situazione previdenziale l'unica che tra tanti angosciosi incertezze sembra in fondo essere ancora affidabile e solida
Abbiamo pensato per questo di partire da alcune parole che esprimono concetti da tempo fatti proprio dalla politica dei partiti progressisti dei Paesi più dinamici e competitivi in Europa pensiamo la Gran Bretagna la Spagna per alcuni versi alla Svezia
E che da noi continuano invece ad essere percepite non solo come lontani dalla cultura e dei sentimenti di coloro che si riconoscono nei partiti
Che più dovrebbero essere il progresso il cambiamento e le riforme ma che in qualche misura appaiono distanti dalla cultura prevalente nel Paese
Lo dimostrano con una certa chiarezza i dati che abbiamo raccolto nel dossier che vi è stato consegnato dai quali emerge la diffidenza verso meccanismi meritocratici e selettivi e la preferenza per meccanismi egualitarie privi di rischio in cui dunque non c'è relazione tra doveri meriti e responsabilità individuali
Una preferenza che vince anche quando questi meccanismi risultano penalizzanti sul piano della retribuzione o della carriera
Un Paese in cui a fronte di un ancora altissima popolarità dell'Europa risulta però deboli il senso dell'identità nazionale in cui l'uguaglianza conta assai più della libertà
In cui basta e l'apertura per l'attrazione di tecnologie che generano cambiamento nei modelli organizzativi nella struttura sociale nei rapporti di potere
E l'Italia ne emerge come il paese in cui più bassa è la mobilità sociale in cui più lento il ricambio della classe dirigente anche quella politica in cui più difficile risulta per le donne raggiungere posizioni di direzione
E l'Italia invece se non fondo Neumann
Questo risulta evidente ha bisogno di cambiamenti radicali per riprende maniere al passo con il mondo al mondo che cambia
E per offrire alle giovani generazioni una prospettiva positiva nella quali investire
A cui aspirare a cui appassionarsi e ce lo dicono tutti gli indicatori economici quando si ci segnalano che stiamo arretrando in termini produttività di partecipazione al mercato del lavoro diffusione di tecnologie di qualità della formazione dunque le cose come oggi sono non funziona neppure gli italiani
Che singolarmente presi sono convinti della necessità del cambiamento quando poi si trovano ad agire come membri di un gruppo professionale di una categoria di una comunità diventano conservatori restia a fare quello che già nel novantasei Clinton offrì agli americani
Che l'accolsero come la grande sfida dell'America nelle rate crudele tecnologie sperimentare il nuovo la resistenza al cambiamento può allora essere superata partendo da un nuovo Lessico che introduca parole nuove evocative di valori e di politiche capace di rompere un immobilismo che lungi dall'essere fattori di uguaglianza genera ormai forme sempre più gravi di ingiustizia sociale e pone forti freni alla crescita della nostra economia ipotecando negativamente il futuro
Rischio merito nazione libertà responsabilità crescita umanesimo scienza doveri
Sono alcune delle parole ma altre se ne potrebbero aggiungere son quelle che abbiamo ritenuto di scegliere che esprimono concetti chiave attraverso cui ridefinire un Progetto che sposi efficienza economica e giustizia sociale
Sono parole talvolta adottato in passato anche dei progressisti italiani qualcuno ci ha detto ma come queste parole noi le abbiamo usate sì è vero ma una volta declinate in politica in politiche
E se sono state generalmente del potenziate e svuotata della loro carica innovativa
Questa volta vorremmo invece prenderle sul serio perché queste parole tradotte in politiche possano finalmente determinare la discontinuità e l'innovazione
Di cui l'Italia ha bisogno prima notte rimettere in moto un sistema bloccato a partire ovviamente dall'innovazione della politica
Ecco anche in Italia come fece Tony Blair all'inizio della sua felice stagione politica
Dobbiamo saper proporre il cambiamento non come fine a se stesso peggio come qualcosa di penalizzante nei confronti di coloro che godono oggi
Di una situazione di relativo benessere o di vantaggio ma come strumento per realizzare in modo più stabile e duraturo ciò che le persone sta più a cuore
E peraltro l'accoglienza del pacchetto di libera liberalizzazioni è stato forse il primo segnale che questo è possibile
Sì all'innovazione associato un messaggio positivo di opportunità di crescita di qualità della vita di equità sociale di riconoscimento del valore dell'iniziativa individuale
Della capacità creativa dello spirito d'intrapresa
Parole nuove dunque per modernizzare l'Italia e fare di questo obiettivo una nuova missione collettiva quella missione che come ha ripetuto di recente Presidente Ciampi oggi sembra smarrita
In questi due giorni vorremmo riuscire a individuare queste nuove parole le parole di un'agenda politica che metta al centro la modernizzazione del Paese e associare a queste parole
Politiche che offrano agli italiani un progetto convincente in cui investire al quale partecipare al quale del quale essere protagonisti accettando ciascuno di innovare innanzitutto il proprio modo di essere cittadini
Per questo abbiamo chiesto a tante persone che rappresentano punti vitali della nostra società professionisti manager economisti esponenti della politica studiosi scienziati di partecipare con noi a questa riflessione e noi siamo sicuri che anche quest'anno scaturiranno delle indicazioni preziose per il futuro dell'Italia grazie
A show la parola ad Antonio Polito che come da programma coordina la prima tavola rotonda rilasciò anche
Il testamento
Grazie avviamento
Grazie
Abbiamo ben ben spiegato credo con Barucci Linda Lanzillotta no salta
Il il la ragione per cui facciamo un convegno sulle parole anche se credo che meriti Young dire una cosa su questo anche per stimolare i nostri partecipanti al tavolo tondo la discussione
Curioso partire quasi dall'abbecedario non partire quasi dal daccapo dal principio le parole contano non solo per le cose molto acute che ha detto Barucci ma semplicemente ricordando una citazione di Nanni Moretti che lo diceva a una giornalista che le stava a sproposito in Palombella rossa le parole contano no assumono valori simbolici
Io ho notato per esempio che nel nel discorso pubblico del centrosinistra nei convegni diciamo anche dei progressisti e molto se il difficile sentire la prole crescita in genere viene preferito se si preferisce usare la parola sviluppo quasi come a una certa prudenza timidi timidezza paura di usare questa parola perché il Pd non dà la felicità perché il Pd non è tutto questo spesse volte poi ci costa ci spinge a sottovalutare
Il rilievo che la crescita a anche per ai fini dell'equità sociale
Gli ultimi dieci anni italiani sono uno spaventoso una spaventosa dimostrazione di questa realtà se vedete nella nostra nel book che abbiamo preparato con una serie di statistiche di dati c'è un'indicazione abbastanza chiara che in questi dieci anni
Il piglio cresciuto nettamente meno che le sull'Europa e le disuguaglianze sono aumentate nettamente più che in Europa
Il punto di pur di fronte al quale ci troviamo e che vorrei discutere stamattina con i nostri partecipanti
Le polis molto spesso ci sono
La convegnistica nenie piena né ricca tutti sappiamo che la l'incremento non me l'allungamento la vita media comporta la necessità di aumentare
L'età pensionabile che contributivo più sostenibile retributivo che la previdenza integrativa e l'unica condizione di dare una per dare una pensione ai giovani lavoratori giovani di oggi
Che il punto è questa strana divaricazione tra le parole i fatti tra queste consapevolezze che sembrano ormai molto diffuse e le politiche che le realizzano perché è così difficile trasformare queste consapevolezze in azione di governo c'è stato una volta un premier europeo che non in un vertice sono espressione molto efficace dice tutti noi sappiamo che cosa bisogna fare quello che non sappiamo è come vincere le elezioni dopo averlo fatto questo è un po'il punto diciamo di fronte al quale si trova credo la politica non solo in Italia Europa
Qui entrano in gioco temi di cultura politica che hanno a che fare col valore evocativo di quelle parole
Naturalmente ogni paese ha la sua Antropologia una volta mi è capitato di ascoltare una affascinante immaginifiche interpretazione del fatto che della della ragione per cui nella campagna elettorale tedesca la parola più ricorrente negli slogan elettorali e sicurezza
Mentre invece diciamo nella nel mondo anglosassone in Inghilterra la parola diciamo che più ha che più sexy e quella di rischiano a questa questa ricostruzione antropologico culturale diceva che tutto sommato è perché i tedeschi sono un popolo che nato che viene delle foreste in cui diciamo così la conquista della sicurezza era una condizione di di di esistenza di vita e invece gli inglesi sono un popolo che ha dovuto sempre affrontare il mare commerciare quindi affrontare il rischio usare il rischio per costruire una ricchezza e benessere nazionale ora noi italiani abbiamo anche molto mare e anche molto abitudine commerci ma sul tema del rischio
Del rischio individuale diciamo dell'impegno anche della fatica per avere successo per realizzarsi nella vita
Abbiamo perso un po'il gusto nella relazione di Nicola Rossi che voi avete anche la cartella leggerete questa ricerca di Mannheimer in cui risulta ha cresciuto anche tra i giovani il numero di coloro che di fronte alla domanda preferite un lavoro stabile ma poco pagato a un lavoro instabile ma ben pagato rispondono preferisco lavoro stabile ma poco pacato poi c'è di conseguenza una cultura troverà di cultura politica dei partiti
Di conseguenza che tendono a essere come si dice Bondi impartisce partitiche cercano di presidiare i loro confini piuttosto che partiti nazionali Brigitte partisse che tentano di fare punti
Verso il resto della società e credo che tutta la discussione sulla necessità del Partito Democratico nasca anche da questa consapevolezza ecco finito volevo soltanto aggiungere un elemento la discussione c'è una parola che non c'è in nessuno dei workshop ma il cui che in realtà il sottotesto di tutta questa discussione la parola e modernizzazione
Il Po la discussione di oggi che dobbiamo fare un po'su questo cioè come
Trovare all'Italia un nuovo posto nel mondo che è cambiato poi mi pare che questa sia la grande questione nazionale anche quella che sta affrontando il governo come trovare la sua nuova missione per usare una bella parola che ha usato il Presidente Ciampi di recente abbiamo chiesto di discutere di questo di questo di questo tema
A personalità della vita pubblica italiana vi dice ognuno la la la proprio opinione vedrete che sono personalità che vengono anche da campi molto diversi della della dell'agire dell'agire pubblico dell'agire della del lavoro eccetera ma proprio questo ci interessava tentare un po'di capire da vari punti di vista che cosa si può fare per sbloccare l'Italia
E per rimettere in moto quelle potenzialità di successo di creatività di dinamismo che questo Paese in altri momenti topici in altre svolte della sua esistenza in altri momenti in cui era necessario trovare un nuovo ruolo all'Italia al mondo ha saputo trovare allora io comincerei la nostra discussione abbiamo Khaled Fouad Allam innanzitutto alla nostra sinistra deputato dell'Ulivo docet docente istologico Sociologia del mondo musulmano
A Trieste di credo uno dei delle persone che in Italia ha lavorato di più sul tema dell'integrazione e dell'immigrazione
Abbiamo Pietro Guindani subito dopo di lui amministratore delegato di Vodafone Italia che CD già rappresenta un po'il mondo dell'impresa e il mondo del lavoro con Pier Paolo Baretta che segretario generale aggiunto della della CISL
Abbiamo Barbara Ensoli che la responsabile Progetto Europa sul vaccino per l'ICT una ricercatrice presso l'Istituto superiore di sanità
Già ma ha collaborato riuscirà partecipato ricerche di dire almeno dirlo in questo campo
E Mario Monti che oltre a essere Mario Monti oltre a essere anche Super Mario noto come come tale diciamo
Appellativo che si è conquistato nel mondo grazie al ai due due mandati che ha fatto come commissario europeo e anche presidente la Bocconi e giunte del think tank europeo Bruegel
Allora comincerei con all'anno
Sì io non sono un economista di di formazione sono sociologo un'isola Moro
Matematico pazzo essenzialmente di mondo musulmano contemporaneo e di di migrazione
Comunque per evidente che le questione di di lessico di vocabolario di semantica sono un po'al centro un po'delle question della questione politica e non solo anche perché credo che storicamente sociologicamente parlando ogni secolo ha definito un po'la sua icone linguistica
Lessicale
E se ad esempio per il Novecento una parola ha potuto definire tutto ciò che si costruito definito all'interno del Novecento la parola che secondo me funziona di più da icone per definire ciò che è stato il Novecento est
è stato certamente la parola mondanità modernizzazione il nome di questa parola tutto se fattura politica l'emancipazione dei popoli l'accesso ai diritti d'architettura moderna la musica moderna eccetera eccetera
E per questo noi parliamo opera di di modernizzazione dell'Italia ma è già una palla parola superata storicamente parlando e sociologicamente parlando
E credo che noi abbiamo lasciato il Novecento entrando probabilmente con una nuova icone lessicale
E semantica equamente questa parola che è sulla bocca di tutti e ovviamente la parola globalità globalizzazione modernizzazione cellula le utilizziamo spesso però certamente bisogno avrebbe definirla perché la globalizzazione non è soltanto l'acquisizione della della circolarità ecco dei mercati economici ma la globalizzazione ha da fare con certamente tantissime altre cose
Bisognerebbe definirla un po'di più per capire un po'qual è il vuoto che si sta instaurando fra da una parte una realtà che è presente di fronte a noi e noi e l'incapacità del linguaggio della politica a tradurre concettualmente a progettare posizioni del Polo politicamente parlando
Ecco ciò che ha da fare ovviamente con il nostro essere nella globalità e il nostro essere nella globalità è certamente un oggi la condizione umana del ventunesimo secolo certamente significa tutto il contrario il contro di tutto ma secondo me a delle aderì istanze di di significato come direbbe il linguista sia di nodo Socio distingueva distingueva fra significato e significante e certamente nella parola globalità c'è una serie di piccole icone che tracciano un po'
Il funzionamento e la costruzione e la realtà del mondo
E probabilmente la parola globalità c'è certamente la consapevolezza ecco da una parte che le istanze della costruzione ed era alta non dipendono soltanto più di una tenete territorialità definita ma che queste istanze della Costituzione le rarità dipende nodi una territorialità che non è più territorialità
E il superamento delle territorialità
E perché soggettivamente abbiamo indetto senso di appartenere a qualcosa di più di più grande che lo Stato-nazione con le sue frontiere i suoi confini e le sue lingue eccetera
E d'altra parte perché ci sono dei settore che tendono oggi a definire a costruire ecco una geografia che certamente una geografia molto più più fluido molto più liquida che attraversa le frontiere e che definisce quel cos'altro ecco Cosworth qualcos'altro ne abbiamo la netta sensazione ma abbiamo e enorme difficoltà trovare uno una parola un lessico in grado di di definire di definirla e questo questo quest'altra cosa accertamenti da fare probabilmente con l'economia con il tempo con le colture con le scienze e tutto questo si mescola ecco e questo da una parte e tende ad affascinare la politica mano sovente utente a indebolire la politica
Il dramma della politica è puramente oggi il fatto che concretamente acciocché era il Novecento in modo che talvolta ingenuo cioè la politica non è più un sapere assoluto
Ecco e la politica deve interrogare altre serie queste sfere hanno da fare certamente con ciò questo della condizione umana malconcio che l'economia la storia le culture
Le nuove geografie
Le nuove economie alla nostra visione il nostro vivere nel tempo non so stessa del tempo oggi completamente cambiata perché certamente oggi si vive un tempo chi più dilatato non è più ricca ritmato dal ciclo dell'economia tradizionale ma ritmato da qualcos'altro da un rapporto di posizionamento gerarchico fra il noi o il se e il tempo questo come totalmente la nostra percezione o anche nell'ambito
Delle relazioni delle relazione sociale
Nella globalizzazione oggi certamente da una parte la questione
Delle frontiere che scompaiono materialmente parlando
I Magi tiene alla mente parlando perché ci sono questi nuovi settori di comunicazione che attraversano le frontiere ma c'è la netta sensazione che siamo in presenza oggi
Di nuove frontiere che io chiamo frontiere simboliche sono frontiere che non si vede un'ombra che parteciparono gir
Dal linguaggio delle differenze
E Valentino ovviamente gli ultimi occupo di migrazione disse a me questo non dell'Islam e tutto questo tende indirettamente a territorializzare delle nuove frontiere che diventano oggi nelle grandi metropoli dell'Europa e non solo
Delle frontiere territoriale che giocano sulle appartenenze cultural sulle appartenenze linguistiche e sulle appartenenza religiosa tutto questo è sinonimo oggi della complessità del nostro vivere in società
E compito della politica è proprio di posizionarsi di fronte a questa complessità e credo che non ci sarà mai più
Un potere un partito politico
Che dirà x eguale a y ma ICI potrà essere iguana YZ da più questo il gioco la posta in gioco fondamentale della politica
Di fronte a HD foto è questa immensità del mondo Giulietti ed eteree Itachi si confronto non più con degli assetti definiti ma conti si definisce con immensità
Del modo comune c'erano noi siamo obbligati a far fluttuare a rispondere a questa età complessità che in un certo senso la moltiplicità certamente delle diversità ma la multietnicità anche degli interessi
Prendo un esempio della bioetica ad esempio Silvio analizzo
Semanticamente linguisticamente parlando ecco il discorso che si faceva fino a Tarantini fa sulla un brio Nicola un veglione l'ha visto essenzialmente camuna attraverso un avviso di tipo meccanica puramente biologica oggi con consapevole sentiti con le la biologia molecolare eccetera si sa benissimo che e già tutto iscritto nel nel patrimonio genetico si è arrivato dico di Ficarolo
Questa somma di conoscenza rende ancora molto più complicata la decisione politica in materia di bioetica perché nell'alta cosa cambia non Brion dalla nascita di un bambino è così noi pensiamo oggi alle conoscenza che si sono sommati di fronte a questo e soltanto il tempo
Il tempo la moltiplicità delle imminenti che trasformano non previsione
In un essere umano e non è facile rispondere politicamente e decidere di fronte di fronte a questo perché ad esempio nel discorso sulla ma io non ci vede benissimo ovunque la nascita di un discorso soggettivo
Di fronte non voglio qualcosa che non esisteva
Trent'anni fa ho quaranta anni fa la stessa cosa ovviamente avviene per l'immigrazione che il grande tema propriamente dell'Europa
E e anche dire così come persone mondiale mentre quarant'anni fa si pensava che l'immigrazione era destinata comunque prima poi a tornare nel paese d'origine oggi che statistiche non solo dimostrò che l'immigrazione colpacci ci potrà formazione di un nuovo tessuto
Ed è evidente che al di là di una crisi visualizzazione ottenete utilitaristica dell'immigrazione ovviamente l'immigrazione ponete enormi problemi
Di gestione culturale della diversità e indirettamente pone il problema della coesione all'interno dei nostri sistema di sistemi dei democratici
E non è problema che si pone a ciascuna nazione e ovviamente all'Europa ovviamente la traduzione politica oggi dell'eterogeneità delle quote delle culture come Travo trovare oggi un linguaggio politico unicorni linguistica che traduce un'istanza politica in grado di tradurre la multietnicità la diversità
Delle culture la globalizzazione questa e da una parte l'incertezza di categorie concettuali che abbiamo lasciato durante il nostro viaggio nel Novecento e la l'incertezza che ci accompagnerà almeno per i primi anni di questo ventuno ventunesimo secolo
Che la globalizzazione e questo continuo che fluttua mente fluttua mento scusate fra da una parte l'insicurezza della sicurezza cioè
Consigliere nell'incertezza ma definire attraverso le delle delle nuove politiche la nostra capacità di uscire dall'incertezza per costruire delle nuove cioè certezze certezze
E evidenti che questo anche al mio avviso può non ho un enorme problema alla politica
Nel senso che prudente si è assistito durante il Novecento o un enorme divorzio fra politica e cultura ecco e e cultura e credo che
La globalizzazione ci obbliga a ripensare la questione della cultura o delle culture non è in funzione di un becero comunitarismo ma in funzione della cultura può aiutare ovviamente
La politica a definire il suo posizionamento il suo Paese posizionamento geografico
Pedonalizzazione questo una specie di bussola
L'unico che si muove continuamente
Sulla carta geografica delle nostre istanze e che fra che fa sì che ogni volta e noi dobbiamo ritrovare un centro concerto che può essere presenti in un momento e scomparire anche nello stesso nello stesso momento
Anche perché molte delle cose in politica oggi nella ne parliamo di modernità ma credo che siamo già nella post-modernità qualcuno Marco Cè Palagi Sora modernità
Una una delle nuove pressione che spesso tutte le cose che hanno da fare al pre politico al parà politico la Società inerenti la società civile in generale si stanno formando al di fuori dello Stato
A al di fuori dello Stato e anche lì c'è un enorme problema di comunicazione fra il collegamento fra le istanze statali istituzione nata a parte tutto ciò che viene fuori che prodotto più il prodotto della del del della società altro tema che tutte importanti che che in un certo senso sposta eccoli categorie
Sulla questione ecco del rapporto fra Stato ad esempio religione grande question della della laicità io credo che oppio perché abbiamo il bisogno di un nuovo cavolo di uno volesse ricco di una nuova smentita io credo che la laicità ovviamente va riformulato
Recita come noi l'abbiamo pensato a secondo l'erede categoria un ciclope distinti della filosofia dei lumi
Non corrisponde più alle nostre realtà e perché il tessuto sociale cambiano è cambiato e anche perché ci sono delle nuove domande che non si poteva assolutamente trent'anni fa o quaranta di fa questo può essere una una ricca mento
Allora là dove già sono certamente una rete amento ma anche il regno anche dell'incertezza ma dell'incertezza non non visto assolutamente come deporre gradimento un po'della società ma come capacità in un certo senso di innovare continuamente di diventare quel cosa qualcosa di di nuovo
E probabilmente sulla questione io torno su su su questo che sono più avanti ma le grandi questioni che si pongono non soltanto all'Italia lo all'Europa e certamente la grande questione dell'immigrazione ecco
Pensando che anche i dati statistici sono abbastanza allarmante c'è l'ultimo dossier delle Nazioni Unite GR sulla popolazione mondiale nel due mila cinquanta se l'Italia
Facce self facere
Facesse una politica aperta di immigrazione nel due mila cinquanta nonostante queste politiche aperte Italia perderà comunque il ventinove per cento della sua popolazione il ventinove per cento del Sofocle azione
Altri dati nel due mila venticinque la crescita demografica dei paesi del sud del mito del Mediterraneo sarà del quarantotto per cento la crescita dei paesi dell'unione europea sarà del quaranta del quaranta per cento
Stazioni c'è adesso due mila cinquanta l'età media della popolazione americana sarà di trentasette anni l'età media della popolazione europea sarà AG cinquantasette anni
Sono dei casi allarmanti perché siamo assistant ovviamente all'invecchiamento di un continuo di un intero con da un continente con delle conseguenze è abbastanza
Abbastanza importante anche preoccupanti rara finché non si risolva la grande questo dell'immigrazione e la grande questione del rapporto fra politica e culture
Noi siamo saremo in un certo senso condanna sia navigare ha visto che questo statista e questo si dovrebbe un po'ovunque
Ma proprio il superamento della modernità l'interrata nella post-modernità uso volevo mode uso con la modernità
E lo sviluppo della globalizzazione non possono essere in un certo senso che non soltanto concetti elementi lessicale ma direi bussole che ci aiutano a penetrare questa geografia della
Della complessità ed è questa complessità che modificherà nei prossimi anni universo ecco della politica e il modo con il quale noi abbiamo fatto costruito definito la politica durante il Novecento grazie
Grazie fu al
Per la molto interessante relazione prima di dare la parola Pier Paolo Baretta volevo anche scusare Bonanni che era previsto anche oggi che qui è impegnato per un'iniziativa della del sindacato a Foggia ha dovuto optare per quella allo stesso modo lo stesso problema ha costretto Luca Cordero di Montezemolo non partecipa alla nostra tavola rotonda ci ha mandato comunque un messaggio che poi magari nel corso la discussione vi leggerò
Baretta
Grazie
Il punto è che l'impianto fordista sta crollando
A noi ci sta crollando addosso
E crolla velocemente
è chiaro dal punto di vista intellettuale normali lo abbiamo come dire ben presente ma non è assolutamente chiaro dal punto di vista emotivo dal punto it psicologico dal punto di vista parte della percezione che la gente ha di questo processo così rilevante così irreversibile che comporta poi quei rischi di corporativismo di chiusura di autodifesa di di concentrarsi sull'esistente di di di contenere il minimo che si può sperando in questo modo di di arginare un uno c'era no che ormai travolge
Allora non c'è dubbio che tutto l'impianto legislativo del lavoro ma non solo anche tutta l'impostazione dei delle relazioni economiche
Il nostro sistema di welfare e fondato su sul fordismo
Proprio strutturato
Su la concezione dell'economia direi anche l'architettura urbana no
è stata fondata perché è stato un sistema è un sistema che ha retto non solo economia ma complessivamente gli equilibri sociali
La globalizzazione fino alle frontiere eccetera eccetera crolla allora e necessario a questo punto un disegno come diceva Barucci che coinvolga le persone
Cioè l'approccio esclusivamente tecnocratico necessario
Ai a questa fase delicata di trasformazione insufficiente non è sbagliato insufficiente perché ci vuole anche un messaggio emotivamente coinvolgenti
Questo è il punto delicato per il quale si perdono la seconda volta le elezioni oppure noi siamo condannati a fare scioperi talvolta inutili no perché non c'è questo scatto e questo è un tema
Allora
Probabilmente facciamo i conti con tre questioni di struttura che rendono necessarie delle risposte
La prima il cambiamento dell'organizzazione capitalistica da lavoro
Non c'è dubbio ci sono parole
Che noi dieci anni fa non conoscevamo ed erano patrimonio forse di professori oggi sono il lavoro quotidiano di qualsiasi manager e di qualsiasi sindacalista in qualsiasi categoria outsourcing
Esternalizzazione delocalizzazione
Scomposizione del ciclo la differenza fondamentale tra quindici vent'anni fa ed oggi non cinquant'anni fa quindici vent'anni fa ed oggi
E che quindici vent'anni fa il ciclo produttivo di tipo fordista al ormai alla fine ma era ancora fondato sulla grande azienda produttiva e oggi siamo di fronte a una scomposizione del ciclo
Una frantumazione non dà un giudizio negativo mi chiedo se diventa un allungamento della catena del valore
O se non può in alcuni casi diventare una interruzione della catena delle responsabilità una delle parole che abbiamo usato questa mattina
è un quesito stringente ma non c'è dubbio che uno scenario inedito rispetto al quello con il quale noi abbiamo affrontato la discussione in questi in questi anni questo pone ad esempio dal nostro punto di vista il ripensamento completo del concetto di tutela
Concerti di tutela tradizionale non non regge però non abbiamo la risposta al nuovo concetto di tutela
Quando il call center di ben Galore eccetera eccetera sappiamo di cosa parliamo non abbiamo una risposta facile al concetto di tutela a questo è un primo esercizio fondamentale
Un secondo tema per farla veloce per non c'è dubbio che negli ultimi trent'anni vent'anni adesso fate voi la collocazione più corretta
Il ruolo della finanza alterato modificato completamente il gioco economico
E anche qua nessun giudizio negativo anzi io penso più finanza non meno finanza però non c'è dubbio che ha cambiato la natura stessa dell'imprenditore
Ma cambiato anche la natura stessa della rappresentanza
Nell'interessante dibattito attorno al all'acqua al partito democratico anche ad Orvieto la parola consumatore è stata più forte più presente dalla parola lavoratore
Non lo vedo in maniera preoccupata mi pongo però il fatto che è evidente che se la finanza diventa il metro di misura anche la stessa rappresentanza si modifica e questo è un tema straordinariamente Complesso
Ma non c'è dubbio che pone anche la la natura stessa del per la governance la natura stessa della democrazia economica
Pensate al ruolo dei fondi pensione tralascio le discussioni di questi giorni non sul ruolo del dei fondi pensione a tutela della della pensione
Come sviluppo di di di di intervento né la finanziarizzazione che in tutto il mondo sono uno strumento assolutamente assodato e e molto importante
Io spero che la la previdenza complementare a questo punto decolli sei
Decolla anche con le percentuali chissà come ha fatto il Governo a stimare il trentasette per cento comunque anche con quelle percentuali noi avremmo nel giro di pochi anni una massa liquida
In movimento che nomi è superiore a molte Borse valori son temi della modernizzazione ma cambia la natura dell'imprenditore scusatemi la la la la provocazione schietta
Ma insomma la Parmalat è fallita perché produceva latte cattivo o yogurt scaduti a parte compiere questioni legali di comportamento etico no per la Telecom suddivide o incorporata per ragioni di mercato
Nel mercato quando il mercato giustamente ci viene detto è quello che il premier non premia ma il mercato
Finanziario ha lo stesso peso lo stesso valore del mercato non non non dico che non va bene dico che mai che c'è un buco che il buco dalla governance
Che il buco della democrazia economica che il buco del fatto che la democrazia politica da sola non basta più
Se non è accompagnata se il volto e le libertà non sono sufficienti se non c'è il controllo dei dell'accesso
Agli strumenti terzo la demografia lo lo citava adesso interlocutore che mi ha preceduto
E qui è un per una rivoluzione
Quella dico da sindacalista
Noi veniamo tutti qui anche quest'insalata per pochissimi giovanissimi tutta la nostra veniamo da una società fatta così zero quindici
Salvo quei pochi che si laurearono ventidue mai soli grosso della gente tra i quattordici diciott'anni andava a lavorare l'impianto fordista tant'è che la tabella dei precoci come si dice in gergo non è ancora esaurita
Diciotto sessanta cinquantotto quello che volete l'età lavorativa sessanta se settantotto settantacinque settanta va bene ottanta Linx pagava pensioni per quindici anni diciott'anni già oggi noi viviamo società che potremmo definire zero trenta venticinque ventiquattro ventisei come volete no
Si va a lavorare dopo anche perché per fortuna si studia di più ma c'è una dilatazione se sa perché i sindacati ci sono e sessanta novanta perché il numero degli ultra ottantenni in Italia nei prossimi vent'anni raddoppia passando da due milioni e mezzo a cinque milioni ovviamente aumenta in proporzione anche il numero dei non autosufficienti
Perché l'attesa di vita delle donne che supera di cinque anni quella degli uomini da qui al due mila e quaranta si sposta da ottantadue ottantanove c'è un'altra società
è un'altra società
Tra l'altro con una conseguenza culturale straordinariamente dedicata che mentre li tutta la struttura precedente alla quale noi siamo abituati con la testa eccome eccome legislazioni era fondata che il primo all'ultimo miglio erano corti non zero quindici e quelle in mezzo era lungo qui c'è era si si rovescia viene vengono dilatate le estreme e si contrae la parte lavorativa ma questo lo scenario completamente inedito dal punto di vista del del del del lavoro l'ultima considerazione pone a conclusione
L'ultimo capitolo con quale fare i conti alla distribuzione del reddito
Non non non mi dilungo perché è un tema di straordinaria come dire attualità e verve polemica anche in questi giorni ma le tabelle ufficiali sono quelle di le tabelle ufficiali dicono che il novantaquattro per cento dei redditi italiani sono al di sotto di quaranta mila euro il che dimostra due cose la grande evasione che c'è lì dentro ma anche la il fa di fatto che c'è una uno schiacciamento complessivo verso il basso dei redditi ricchezza occulta povertà palese
Questo è un tema che va affrontato perché pone più il tema dei ceti popolari che non dei ceti medi non dico decide qui uso eccetto il termine popolare in una chiave
Non ideologica anche sociologica
Allora per concludere a me sembra che con le parole con cui ci è stato chiesto di fare i conti che io assumo quindi già nel mio ragionamento però Nenni affiancherei due o tre che ci aiutano Poiano
A rendere il rischio più positivo e il merito più coinvolgente
La parola opportunità
Vs garantismo vs privilegi
La parola comunità vs massificazione
E verso un concetto di nazione freddo
La parola solidarietà sarà vecchia mai moderna verso seguo Isma'e vs individualismo
E infine la parola partecipazione
Verso si sono lamento
E vs solitudine che sono l'altra faccia della condizione contemporanea
E in alternativa al conflitto di classe
La partecipazione è una un modo per rendere compatibile il conflitto di interessi in una chiave diciamo divisione comune del del chiamiamolo come vogliamo del bene comune dell'interesse generale eccetera
Allora per rispondere Apolito che ci ha chiesto anche come si fa fattura si può fare
Io dico quattro riforme immagino e spero che il governo non cada e quindi che avremo tempo no bene allora la prima è già in agenda la previdenza
Noi da gennaio cominceremo a discutere di previdenza
Vorrei che questo negoziato fosse accompagnato da un grande dibattito culturale
Non da un dibattito tecnico e basta da un grande sui nodino di della demografia i nodi dell'integrazione sociale
Coinvolgendo la gente anche nelle differenze di valutazione e del potere anche con le differenze di opinione ma non la differenza di opinione se sono i il calcolo matematico e basta secondo beh la riforma della pubblica amministrazione
Voi sapete che quando abbiamo fatto nella finanziaria l'accordo per il rinnovo del contratto dietro l'angolo c'è c'era ed è evidente la necessità di affrontare questo tema
Noi siamo
Pronti siamo disponibili e va fatto va affrontato anche qui con un dibattito su che cosa la pubblica amministrazione non un covo di cialtroni no ma una grande risorsa per il futuro della competitività Terzo la riforma del modello di governance
La democrazia economica deve entrare nella legislazione di questo Stato e nei sistemi di relazioni sociali
Quarto e ultimo riguarda più noi che voi la riforma dei modelli di relazione negoziali perché un moderazione parziali centrati solo sul sul centro e non decentrati io penso che se nei prossimi due anni per quanto ci riguarda adesso parlo come ci riservano il sindacato
Facessimo questa agenda un piccolo contributo a uno scenario così complesso potremmo provare a darlo
Grazie Beretta anch'io penso che la grande tema per la politica sia quella di mostrare la convenienza delle riforme sembra che sia morto giusto quello che ha detto
Vorrei adesso dare la parola Pietro Guindani amministratore delegato di Vodafone Italia anche diciamo per far parlare l'imprenditore dopo un rappresentante del mondo del lavoro
Colgo l'occasione allora per legge il messaggio che ci ha inviato il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo
Mi spiace non poter essere con voi questa mattina devo essere a Prato per il Forum la piccola industria due mila e sei che cade quest'anno in un momento delicato
Anche in ragione di quelle misure prese la legge finanziaria che incidono direttamente sulle piccole imprese desideravo comunque esprimere a voi la necessità che questo Paese
Si doti veramente di una politica riformatrice Capra il futuro che si lasci dietro le spalle linguaggi e provvedimenti tipici di un passato che non ci appartiene più se fossi riuscito a venire
Mi sarei espresso con maggiori argomentazioni mi limiterò in questo messaggio d'esprimere alcuni pensieri in modo sintetico
Avevamo salutato con soddisfazione il DPEF i primi provvedimenti in materia di liberalizzazione anche se questi ultimi abbiano poi subito significativi ridimensionamenti
Ci aspettavamo una legge finanziaria che ricalca se il DPF quindi avviasse una stagione di riforme strutturali capaci di riequilibrare
In via definitiva le finanze pubbliche lasciare così lo spazio per una politica di sostegno allo sviluppo ma questo non è avvenuto non sottovaluto la riduzione del disavanzo pubblico perseguito da questa legge finanziaria nell'avvio per la prima volta in modo consistente della riduzione del cuneo fiscale
Ma essa è stata presentata al Paese sotto un'altra logica e come tale ha finito per caratterizzarsi al di là degli specifici provvedimenti che hanno riguardato questo o quel settore anche al di là della valutazione puramente aritmetica di chi ci guadagna e chi ci perde
E apparse più che questa legge finanziaria mancasse di anime divisione pretende di raggiungere contemporaneamente una quantità di obiettivi e perciò rischia di mancare di tutti soprattutto appare sorretta da una logica vecchia ossia una moltitudine interventi
Dove prevalgono nettamente gli aumenti entrate fiscali e contributive mentre sono assenti tagli strutturali della spesa pubblica
Non c'è traccia di spirito riformatore mentre sono riemerse vecchie locuzioni classiste che dividono il Paese non è questo di cui il Paese ha bisogno non sarà l'invidia quella che ci porterà nel futuro non è la pioggia di premi e di punizioni che renderà ampio ma del Paese
L'Italia ha bisogno dello sforzo di tutti i lavoratori imprese amministrazioni istituzioni associazioni per partecipare al mondo di domani ci vuole un Paese che capisca lo sforzo che milioni di soggetti stanno facendo e che crei un ambiente capace di favorire soluzioni che stanno emergendo
Non abbiamo bisogno di uno Stato che ci indichi settori in cui investire abbiamo bisogno di imprese di bere che cerchino da soli sono strade di cittadini lavoratori preparati e pronti per il futuro
Nessuno può sapere quale sarà il mondo di domani ma sappiamo per certo che vinceranno quei paesi quell'impresa e quei cittadini
Che sono più preparati e che vivono in un ambiente favorevole ecco il compito della politica preparare il futuro preparando la gente con un buon sistema di istruzione favorendo lo spirito impediti imprenditoriale che per fortuna è grande il nostro Paese
Ma di questo non c'è molta traccia negli atti del Governo ancora si pensa redistribuire una torta nella speranza che tanto ci sarà quasi sempre chi la prepara non è la distribuzione nostro Bleu mamma lo sviluppo questo vi avrei voluto dire con più parole maggiori argomentazioni se fossi riuscito a venire via Prè anche detto che non tutto è perduto che c'è sempre tempo per modificare la rotta anche se il tempo stringe il Paese ha bisogno di forze riformatrice orientate al futuro per battere un massimalismo che ancora troppo diffuso io resto convinto che queste forse ci siano e che se stimolate risponderanno positivamente a chi avrà il coraggio di avviare un discorso nuovo
Ecco
Diciamo la realtà della anche l'attualità sfondo politico ha giustamente fatto irruzione nostra discussione sulle parole ma credo che posso aggiungere qualche spunto molto interessante al dibattito quintali
Grazie ancora buon giorno a tutti voi
Il ministro Lanzillotta nel suo intervento di apertura ha detto che oggi e domani discutiamo di cultura politica
Ora di fronte a un tema di questo tipo una persona come me che gestisce un'impresa deve innanzitutto fare un gesto di modestia di umiltà
Per riconoscere il livello diverso di complessità tra gestire la cosa pubblica e gestire un'impresa per questo motivo nel mio intervento io svilupperò alcune osservazioni da un punto di vista estremamente pragmatico basandomi sull'esperienza per l'appunto di vivere un'impresa e gestirla
La prima osservazione che vorrei sviluppare la seguente noi credo dobbiamo metabolizzare tutti quanti noi dobbiamo metabolizzare il fatto che viviamo in un ambiente
Che improntato alla competizione economica tra Paesi a tutti i livelli
E ho voluto dire competizione economica tra Paesi e non tra imprese proprio perché da quando abbiamo abbracciato alcuni principi di base che sono la libera circolazione delle persone dei capitali dei beni e dei servizi
Non abbiamo più che ci piaccia o no la protezione di frontiere che ci proteggono
E questo è una consapevolezza che io credo pronto ad essere smentito ma penso che sia meritevole di dibattito
Io credo che queste io credo che questa consapevolezza ancora veramente non si sia radicata nella nostra cultura né nella cultura di impresa
Impresa esse stesse a talvolta cade nella tentazione di rifugiarsi in protezionismo in ma forse non si è ancora radicata fino in fondo nella cultura politica ovvero nella cultura dei rapporti industriali nel momento stesso in cui noi accettassimo questo ambiente caratterizzato da aperta competizione tra Paesi
Penso che saremmo immediatamente tutti dalla stessa parte imprenditori le persone che nelle imprese lavorano la classe politica chi governa il Paese
Saremo immediatamente tutti dalla stessa parte per raccogliere la sfida
Ecco io voglio porre in discussione questa parola sfida noi abbiamo di fronte a noi è una sfida che vitale
Per non usare la parola che opposto di vitale
Intendo dire che è vitale per le nostre imprese per le persone che lavorano nelle imprese e soprattutto per le generazioni più giovani di noi
Che riceveranno in eredità un Paese è un sistema imprenditoriale così come noi l'avremmo configurato
Ora poiché capitali si muovono liberamente tra Paesi tutti quanti noi siamo aperti esposti alla sfida competitiva
Anche quei settori che si dice non sono esposti alla competizione come il settore dei servizi qui nessuno escluso le telecomunicazioni l'elettricità alle banche
Si dice che in quanto settori orientati a servire un mercato domestico non sono aperti alla competizione internazionale
Non è vero
Non è vero perché anche lo sviluppo di queste attività prendiamo le telecomunicazioni che conosco meglio di altri perché ci vivo dentro
Anche le telecomunicazioni sono esposte alla competizione internazionale perché per sviluppare le telecomunicazioni occorrono capitali e i capitali si muovono liberamente tra mercati e vanno a collocarsi in quei Paesi dove l'ambiente economico è più favorevole
I capitali hanno una sola regola che può non essere particolarmente sociale ma è una regola che noi dobbiamo sapere coniugare con il sociale come la Agenda di Lisbona ci dice
Coniugare la coesione sociale con lo sviluppo economico
Ecco noi come italiani dobbiamo attrarre capitali in Italia e far sì che i capitali che ci sono resti no
Il settore delle telecomunicazioni ha un'elevata intensità di capitale straniero inglese egiziano dell'Estremo Oriente
Ma anche di molte altre nazionalità i capitali di investitori stranieri che sono azionisti di Telecom Italia
Quindi qualunque operatore è esposto alla competizione internazionale e qui non parlo della finanza quella deviata quella che ha permesso a Parmalat di essere un'impresa fino al giorno in cui non è fallita
Io parlo di quella finanza che si muove secondo regole regole corrette di trasparenza ma che sicuramente a una regola di base ovvero i capitali vanno dove rendono
E allora noi dobbiamo fare una scommessa la scommessa e sullo sviluppo e sulla crescita verrò fra un minuto al distinguo che è stato fatto tra crescita e sviluppo perché non abbiamo alternativa
Qual è l'alternativa allo sviluppo forse il protezionismo sicuramente no
Noi dobbiamo avere il coraggio di dire di no al protezionismo in tutte le forme sia quelle esplicite che in qualche modo distinguono l'azionariato sulla base della bandiera
Ma anche quelle forme di protezionismo implicito
Più difficile da gestire che sono il protezionismo i che talvolta si annidano in regolamentazioni di natura fiscale ovvero anche semplicemente nel mondo delle relazioni industriali
Noi non possiamo accettare il protezionismo come un modo per progettare il nostro futuro è stato già detto non possiamo concentrarci sull'esistente
E vengo adesso ha un breve distinguo tra sviluppo e crescita parlando con i dirigenti dell'azienda di cui io sono responsabile inevitabilmente mi viene fatta la domanda che cosa c'è dietro l'angolo
Noi abbiamo la fortuna e il privilegio di venire da una storia ormai di dodici anni di grandissima crescita dove ogni giorno si assumevano persone nuove dove ogni giorno si sviluppavano prodotti e servizi nuovi
La crescita però oggi è in forte rallentamento lo vediamo a una cifra Sora attendere tende a zero e alcuni riequilibrio regolamentari con i prezzi di interconnessioni e Romina hanno portato la nostra crescita
A essere negativa forse non si sa ma il fatturato delle telecomunicazioni sicuramente quelle mobili è in calo
Allora ai dirigenti che mi chiedono cosa facciamo la mia risposta è sempre la stessa forse avremo meno crescita ma avremo più sviluppo
In altre parole la crescita e quell'elemento che noi misuriamo con grandezze quantitative numeriche lo sviluppo è qualche cosa di più ricco in realtà ed è comunque la premessa della crescita
Lo sviluppo significa sviluppo dell'Offerta
Nuovi beni prodotti e servizi utili al cliente che possano essere acquistati a un prezzo conveniente laddove dunque il prezzo sia davvero significativo del valore per il cliente che la cui lista
Tra parentesi metterei anche il cliente tra le parole chiave su cui soffermarsi
Ecco quindi se vogliamo avere più sviluppo dobbiamo capire qual è il motore dello sviluppo e gli imprenditori devo dire sono desiderosi di sviluppare le proprie imprese imprenditori o sviluppano le proprie imprese o muoiono
Ora qual è il l'unica condizione che dobbiamo assicurare perché sviluppo ci sia e quello di un mercato aperto
Ovvero di un mercato dove nuovi imprenditori soprattutto quelli piccoli quelli che creano un'impresa sulla base di un'idea
E gli Stati Uniti che sono un mercato liberista per eccellenza ce lo insegnano quante imprese di piccole dimensioni nascono ogni anno
Un mercato aperto significa un mercato dove sviluppare l'Offerta premia perché la competizione tra operatori è scusate la parola inglese fare
Cioè c'è un piano di competizione livellato e non ci sono privilegi per alcuno degli operatori economici
Se c'è un mercato aperto se ci sono opportunità di sviluppare l'offerta con successo allora si innesca quel circuito macro economico virtuoso
Che si chiama Investimenti dunque crescita dell'occupazione riduzione dei prezzi e dunque l'aumento del potere d'acquisto dei consumatori
Ecco questa la riflessione che volevo con voi fare partendo come ho detto solo dalla esperienza dell'azienda di cui sono responsabile ma prima di chiudere vorrei anche soffermarmi su un paio di altre parole è stata già detta la ripetono voglio sottolineare il merito la meritocrazia
è una parola che ricorre non abbastanza secondo me
Dobbiamo anche in questo adottare una regola di aperta competizione di aperta competizione tra le persone che si impegnano di più
Tre persone che danno di più tre persone che dunque sono più utili alla collettività qualunque sia la collettività la collettività può essere l'impresa può essere la società può essere un'organizzazione di tipo sociale
E il merito deve poter essere premiato se vogliamo motivare le persone a dare di più
Il merito comunque banda basato su un concetto che non è fare carriera mai essere di servizio questo è qualche cosa che ovviamente noi i nell'azienda di cui sono responsabile abbiamo fatto come si come dire un vangelo
La nostra azienda un'azienda di servizi come tante altre ma servire il cliente l'unica ricetta di successo servirlo bene vi conquistarselo ogni giorno
Io credo che per esempio nella pubblica amministrazione e lo spirito di servizio nona tutto lo spazio che meriterebbe
Se la pubblica amministrazione premiato secolo Oro che servono i cittadini
Nel modo più elevato possibile sicuramente ci sarebbero nuove persone che entrerebbero nella pubblica amministrazione con uno slancio ideale è stato richiamato questo concetto
Quale può essere un progetto per il futuro servire i cittadini nella pubblica amministrazione nel modo migliore possibile
E chiudo con una parola che forse tra tutte quelle che ho usato può sembrare la meno come dire scintillante la meno retorica
Ed è la parola realizzazione esecuzione implementazione
Ecco questa è una cosa che in tutte le organizzazioni che vivono sul mercato si impara molto in fretta in altre parole ci possono essere eccellenti strategie
Ma realizzate o strategie semplicemente discrete ma molto ben realizzate
E nella mia esperienza le seconde vincono sulle prime
è essenziale realizzare eseguire implementare bene ciò che facciamo e questo si collega ovviamente con il ruolo dovrebbe svolgere la pubblica amministrazione
Perché i servizi ai cittadini o sono bene eseguiti o non sono servizi
Ecco in tutto questo io quindi che cosa ho voluto fare ho voluto condividere con voi è un'esperienza che non è sicuramente esclusiva né mia del né dell'azienda che io amministro
Ma è sicuramente un'esperienza che accomuna le imprese che ogni giorno cercano di avere successo nel cercare di avere successo sicuramente facciamo gli interessi degli azionisti
Ma se facciamo il ma ma potremmo fare gli interessi dell'azionista di solo se prima abbiamo fatto gli interessi dei clienti
I risultati sono risultati e i risultati vengono dopo lo sviluppo dell'offerta l'offerta dei servizi che ciascuno di noi propone e io credo che questo sia applichi non solo alle imprese private ma anche a tutte le organizzazioni sociali
Grazie
Grazie davvero Guindani anche per le due o tre parole che ha aggiunto la nostra conversazione vuole dare adesso la parola Barbara Ensoli
Che come sapete come ho detto prima responsabile progetto europeo sul vaccino per Lights presso l'Istituto superiore di sanità
Nella nella parte Scienza di questa discussione
Certo immaginavo fosse partecipa il figlio
Quindi senza senza vuol dire innovazione evidente il sinonimo di Shenzhen innovazione questo vale per tutti i tipi di ricerca io sono nella ricerca biomedica
Che mi però alcuni esempi per la ricerca biomedica e soprattutto vorrei fare delle note random diciamo sempre del verissimo che non ci sono sufficienti fondi per la ricerca
Questo può essere uno dei motivi per cui questo questo Paese non è così innovativo ultimamente così competitivo perché è un fatto ma non è solo una questione di fondo ci sono molti altri punti chiave che servono per spingere la ricerca de a essere innovazione
A diventare sviluppo economico per il paese con un fortissimo impatto anche sociale evidente
Come ricerca biomedica forse l'esempio più classico importante la ricerca traslazionale quindi fare una scoperta
Svilupparla
E portarla all'atto del paziente questa è una ricerca che prendete dice quindic'anni quindi già un punto chiave ci vuole tempo
A non basta frumento un solo governo se ce ne vogliono vari sono processi molto lunghi che hanno bisogno di sicuramente di molti fondi
A qual è l'impatto per il Paese sul sistema sanitario per quanto riguarda la ricerca biomedica migliorare la salute del cittadino e ridurre i costi perché vuol dire migliorare anche la medicina preventiva
Sul sistema industriale vuol dire ha sviluppare nuove biotecnologie vuol dire sviluppare nuovi prodotti
Che quindi diventano compete tipo sul mercato impatto sociale ovvio aumentare i posti di lavoro e la qualità della vita che importante
Ma allora quali sono i punti chiave io abbiamo tantissimi bravi ricercatori in Italia veramente di altissimo livello in tutti i campi ma allora perché tutto questo non va in sviluppo
Io ho lavorato tanti anni in America comperato delle cose che ho cercato di riportare cognitariato il punto più CEA pecche ma anche in tutte le istituzioni di ricerca manca nell'accademia
E saper fare un brevetto capire quanto è necessario coprire protegge le proprietà intellettuali in quasi tutti questi ambienti universitari manca l'esperto sembra una cosa banale ma in chiave ricercatore deve essere insegnato quando una scoperte brevettabile
E e Simplicio deve essere aiutato uno scienziato non si può mettere a fare il parte Loiero incidente che deve essere aiutato in tutto questo faccio un esempio il sito su cristianità fino a qualche anno fa c'era un brevetto due
Con una gran massa di ricercatori brevissimi
Avendo adesso una un ex
Di technology transfer seminato in pochi anni a sessanta
Perché chiave brevettare
Perché così l'industria sviluppa quel prodotto interessata quel prodotto e quindi arriva al cittadino
Si tende spesso a pensare che brevettare occuperà regole indusse non sia etico che e assolutamente contrario se veramente vogliamo migliorare la salute del cittadino
Essenziale l'industria è essenziale brevettare in Russia o vuole che il tutto sia etico ci tiene moltissimo
Poi gli accordi pubblico-privati sono trasparenti tutto questo si può definire
Quindi la brevettazione accordi pubblici privati il coinvolgimento dell'industria
Pronto finanziamenti ripeto sono molto Totti ma bisogna anche insegnare o comunque ai nostri ricercatori che vi sono anche i finanziamenti fuori dall'Italia non solo con l'industria
Comunità europea ovviamente
Penso che noi non abbiamo molti fondi governativi chiamiamoli così il grosso nutriamo dall'Europa e lo portiamo in casa
Ma quasi tutti i paesi europei nelle varie istituzioni hanno quello che viene chiamato un teschio l'esperto
Il per tutti i progetti europei che insegna come devono esser fatte da tutti quelli diciamo il pizzo e per farli in Italia manca quasi dappertutto
Quindi questo è un altro punto io penso che e chiare da spingere perché dire perché
A questi bravissimi ricercatori non portano lo sviluppo
Poi un altro punto chiave penso siano i networks la ricerca per diventare sviluppo anni ci sta di sinergie di cooperazioni quindi parlo di Networks nazionali e di netto internazionali
Ladri perché è stato appena nominato coinvolge sette Paesi e anche i paesi in via di sviluppo come Sudafrica e Suazo e l'altra
Ah no
La navetta siamo riusciti a cornetta Locone il network nazionali che coinvolge settanta centri di ricerca
E tra l'altro rappresenta anche il cofinanziamento per ottenere i fondi europei mettendo in sinergia
Molti ricercatori che adesso in che registravano abbia molte etnologi Trust Expert anche degli chiave per sapere quanto precaria
Poi un altro punto
Penso che sia molto importante Necci serve aiuto dalla politica nella scienza
Ne siamo i tecnici siamo gli e Sperti facciamo le scoperte
Ma ne abbiamo necessità
Di stare accanto al governo il governo ci deve usare
Qui ci deve aiutare
Io vedo che tutto ciò succede ad esempio in Inghilterra c'è una sinergia incredibile tra loro
Comporta un aiuto biunivoco comporta più fondi per i ricercatori e comporta e quando c'è da fare una lotta con il vaccino qualsiasi altra cosa i vari non si sono lì combattono insieme
Questo sarebbe pure molto importante per aiutare la ricerca aiutare innovazione aiutare lo sviluppo e tutto
Tutto collegato
Un altro punto ancora
La condizione dei ricercatori si pensa lecite su un bene di lusso che ricercatori siano del missionario dei visionari faccio il fosso a oppure che si possono sostenere economicamente da soli quindi fanno ricerca
Esattamente l'opposto e questa è la mentalità di di di tutti quanti un pochino
C'è la condizione delle economica dei ricercatori è pessima perché perdiamo i cervelli
Contrizione sono talmente talmente differenti o dopo dodici anni d'America per metter letale Saturn tracollo economico finanziario attracco
L'ho fatto perché ci credo credo nell'Italietta accertato benissimo e lo rifarei ancora
Però ho anche avuto una certa posizione tornando all'URSS succede a tutti
E quindi uno dei vecchi cercare di creare le condizioni per far tornare i ricercatori e importante che vadano fuori è importante per la per la mente è importante pessimi giudiziarie importante perché era le cooperazioni future chiave
Però bisogna creare le condizioni per farli tornare
Cosa penso che sia necessario
Bisogna salvaguardare le competenze che abbiamo adesso
Ma bisogna anche assolutamente liberare una gran quantità di menti
I giovani poi in Italia scusate dei giovani siamo consegno quarantasei anni sono considerate una giovane insomma dice io mia in America sareste già fuori della Gad perché
Così è
Beh ne siamo sicuramente dobbiamo molto più a lungo l'Italia
Liberare energie giovani questo chiave agendo a livello meritocratico anche questo è assolutamente chiave e per valorizzare quello che abbiamo far uscir fuori utilizzarlo
Perché no
Creazioni di netto è necessario una massa critica la massa critica ed anche da sola poi una volta che si e crea
Come si è parlato del di pubblica amministrazione sempre o di quadri amministrativi essenziale non facile
Essenziale tante volte non per colpa loro anzi poverini io parlo per le mie esperienze ovviamente
è un problema
Invece di aiutarti ti bloccano
E non non non si può fare questo manca ma serve proprio l'innovazione ti bloccano che toglie parte no serve innovazione serve formazione
Che è una cosa chiara
E sottolinea anche un'altra cosa che nella ricerca l'età anagrafica non conta
Giovane meno giovane quello che importa è la meritocrazia anzi l'esperienza del meno giovane chiare ma deve essere Licata
Ha la forza
Del de alla forza promotrice del giovane allora io penso sì veramente
Che si utilizza al massimo il Paese si può utilizzare queste ricchezze che abbiamo questo tesoro per lo sviluppo del Paese e per la competitività per questo poi quello che
La fine la parola chiave io penso e mi fermo qui
Molte grazie Barbara Ensoli adesso la parola a Mario Monti che in qualche modo ti dà anche un po'definita non le conclusioni definita
No non solo non tiro le fila ma penso addirittura che non dovrei neanche prenderà la parola perché è stato veramente detto tutto
Essendo però stato invitato qualche parola dirò
In un seminario che riguarda proprio le parole così ben scelte
Mi pare se guardiamo le parole del titolo di questo dibattito
Io mi soffermerò su due
Sbloccare e concorrenza credo che sia mio compito naturale quando parlerò di concorrenza là dentro come una parola che fa parte di un gruppo con mercato con merito
Antitetica a un'altra parola rendita non antitetica alla parola solidarietà o sociale
Men che meno antitetica alla parola regole o Governance e sistema più ma più
Perché in tutti i Paesi avanzati oggi il tema della concorrenza del merito delle liberalizzazioni è diventato così cruciale
Perché si sta smontando una enorme macro rendita deposizione
Quella che il mondo industriale aveva nei confronti del Terzo Mondo lo sfruttamento del terzo mondo una delle conseguenze buone dalla globalizzazione è che non è più possibile tenere questa rendita allora quei Paesi che più riescono nel loro interno
A
Smontare il sistema di micro rendite che era stato possibile costruire negli anni dal cinquanta novanta grazie allo sfruttamento del terzo mondo quei Paesi che riescono a smontare questo sistema di micro rendite di categorie di corporazioni eccetera possono avere una speranza
In quanto scelgono loro di iniettare concorrenza in merito al proprio interno di non essere di non essere spazzati Fia passivamente dalla concorrenza globale
Questo vale credo nei Paesi industriali in generale
In Italia ancora di più perché c'è stato nei decenni
Lo dico in modo totalmente asettico il prevalere della cultura cattolica e della cultura marxista
Antitetiche certo sotto molti aspetti ma fondamentalmente unite nel non credere molto al mercato alla concorrenza al merito individuale
E anche per prevalere storico di queste culture che tanti altri contributi hanno dato al Paese ma non questi ci sono quegli atteggiamenti quell'opinioni rilevanti dall'indagine che Linda Lanzillotta
Richiamato
Anzi direi che nella nostra cultura tradizionalmente
C'è una copertura morale per non amare la concorrenza cioè la concorrenza e antagonismo al conflitto
Il combinato disposto delle nostre due culture privilegia
Forse nei fatti certamente nelle parole e nelle percezioni dei propri sentimenti la solidarietà l'amicizia clan la famiglia visti come valore morale non storici farmi ad esempio del di come sia anti sociale in Italia non far copiare a scuola e di come sia anti sociale in America far coppia scuola
Mentre mentre c'è stata la quasi totale assenza della cultura liberale se posso usare questa parola in presenza professor Barucci
Seguiamo per un attimo la pista che risale alla scuola di Friburgo degli anni trenta quaranta in Germania popolo della foresta anzi proprio la Foresta Nera dove si è forgiata la la ordo Ruspoli tic quella che poi
Ha portato in Europa ad avere una combinazione di mercato apertura concorrenza disciplina di bilancio stabilità monetaria
Queste cose in fondo le vivevano intellettualmente in modo molto simile dopo la seconda guerra mondiale e anche prima per la verità Luigi Einaudi in Italia e economisti su su fino a Ludwig era in Germania il percorso è stato curioso perché in avanti esponente di questa cultura in Italia è arrivato ai vertici dello Stato e ha avuto scarsissima influenza sulla realtà benché fosse un grande opinionista
In Germania senza clamori e riconoscimenti grandi ludoteche era a impiantato nella realtà il modello dell'economia sociale di mercato e ha creato il miracolo economico tedesco
Modello che è stato trapiantato nel tessuto europeo in due fasi nel cinquantasette col Trattato di Roma per la parte concorrenza mercato
E nel novantuno con Trattato di Maastricht per la parte disciplina di bilancio e stabilità monetaria
Questi connotati che ho citato mercato apertura stabilita
Sappiamo benissimo che fino alla metà degli anni novanta in Italia erano anatema anche presso molti economisti mentre oggi c'è un consenso molto molto generalizzato
Su
La concorrenza del mercato che la liberalizzazione
Questo breve
Escludo excursus
Tra l'altro questo è un argomento che ho chiuso di solito in Germania in Francia più che in Italia
Consente di smontare la tesi ormai diffusissima nei dibattiti politici in Germania Francia in questi anni secondo la quale l'economia di mercato in Europa è una costruzione ultra liberale e anglosassone
Perché basta vedere queste date per rendersi conto che il Paese anglosassone d'Europa
Quando grazie alla Germania la Francia l'Italia Benelux il Trattato di Roma a incluso in sé l'economia di mercato cioè nel mille novecentocinquantasette
Quel Paese anglosassone la Gran Bretagna non era certo ultra liberale eravamo ventidue anni prima dell'avvento della signora Thatcher era forse Paleo socialista ma non ultrà liberale e è importante che i Paesi continentali Europa Ria acquisiscano la paternità del modello che con successo hanno poi consentito alla signora Thatcher di trasferire sull'isola quindi conservare con una certa efficacia
La l'Italia per le ragioni che ho accennato ha costruito quindi una selva di di regole di restrizioni eccetera che solo l'onda di ritorno dall'Unione Europea tanti tanti anni dopo avrebbe iniziato a a smantellare
La
Le corporazioni
Se lei sta scritto un bellissimo articolo sul ventiquattro Ore dopo aver ricevuto il premio Nobel
Che riecheggia la relazione che ha tenuto qui grazie all'invito corso pagamento sulle corporazioni con particolare riferimento
All'Italia ecco io senza nessuna esitazione
Forse le endorfine anco di un eminente sindacalista e vicino a come industriale importante dell'industria dei servizi
Non esito a dire che quei Paesi che stanno avendo migliori performances economiche sono quelli che danno meno retta alle forze organizzate sia dell'impresa sia del lavoro è verissimo che ricorre di più la parola consumatore
Che la parola lavoratore però ormai mi sembra che l'esperienza dimostri che quei Paesi che mettono in prima linea il consumatore nei quali la politica pubblica è forte e resiste di più alle pressioni
Delle forze sociali organizzate sono quei Paesi in cui in ultima analisi anche i lavoratori hanno più vantaggi beninteso una volta che siano pienamente rispettate tutte le regole del diritto al lavoro per carità lungi da da Ford a volere la giungla
E nel e l'impresa e non a caso in Inghilterra ci sono stati molti insediamenti industriali
E l'occupazione è cresciuta più che in altre parti
Di Europa quindi credo che dobbiamo passare attraverso la fase in cui istituzioni che hanno avuto un grande ruolo storico
E che hanno anche saputo con originalità evolvere e dare il loro contributo alla cosa pubblica per esempio negli anni della Grande Crisi inflazione come le organizzazioni industriali e dei sindacati
Debbano essere molto ridimensionate nella loro influenza sulle politiche pubbliche Italia abbastanza avanti su questo percorso non ha non è ancora arrivata credo alla menta mai abbastanza avanti se pensiamo che credo nel mille novecentosessantanove
Un governo presieduto dall'onorevole Rumor si dimise alla semplice dichiarazione di uno sciopero generale
E questo non destò clamore nel Paese era ovvio la sovranità vera risiede in fabbrica non Parlamento con quella cultura di allora e sulle fabbriche quasi non ci sono più
Ma è rimasta in parte attenuata ammodernata questo tipo di legittimazione
E
Oggi che si tratta di sbloccarli Italia ci viene detto con il titolo se andiamo a vedere dove sono i blocchi dell'Italia sono in una serie molto più minute ramificata non voglio dare la responsabilità principale alla Confindustria o a ai sindacati ma quando leggiamo
La Repubblica dell'altro giorno
La spazzatura in viaggio lo specchio del Bel Paese tonnellate di rifiuti da smaltire trasferito da una regione all'altra evidentemente il risultato di un potere di blocco analogamente sulle grandi infrastrutture il treno ad alta velocità analogamente nel mondo universitario al quale appartengono molti dei presenti dove molto lentamente con fatica si fa strada l'idea della concorrenza del merito
E così via
Antonio Polito ci ha detto che siamo abbastanza avanti nell'acquisizione sul piano culturale dei principi della concorrenza e e ha ragione e che si tratta di trasformarla in inazione io credo che occorra Elixir l'unica cosa che si possa fare una intensificazione dell'azione pedagogica tutti i livelli a cominciare dai capi di governo perché quando il Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac dice
Il liberalismo altrettanto pericoloso quanto il comunismo come il comunismo non prevarrà questo è indicativo di una posizione culturale e il primo ministro che Antonio Polito ha citato che frutto di un cretino ministro Lussemburgo non ha però ragione quando dice che sappiamo tutti come fare le riforme ma spiegateci come vincere le elezioni dopo averle fatte perché due suoi eminenti colleghi hanno fatto le riforme strutturali più significative d'Europa plebea
E ha su una e
Certo hanno avuto alla fine qualche tipo di difficoltà però non per le riforme economiche hanno rifinito elezioni sulle riforme economiche fatte quindi non facciamoci prendere da questo pessimismo che se si fanno queste cose si viene
Si viene
Esclusi dal dalla gestione del paese vuole fare sulla linea della pedagogia della della concorrenza ma un'ultima considerazione
Essendomi occupato di concorrenza
Ho naturalmente dovuto prendere una serie di decisioni ma
Ma mi sono accorto che forse la cosa più importante
Proprio questa azione di spiegazione del perché è utile questa strana cosa quando parlo di concorrenza voglio dire mercato voglio dire merito eccetera e in particolare verso i diversi verso le diverse parti politiche e le opinioni pubbliche
Io ricordo bene nel nel Parlamento europeo gli argomenti con cui si poteva come avvenuto mobilitare a favore della concorrenza parlamentari di fari di varie forze politiche perché ognuno trova qualche cosa
Se uno è conservatore ovviamente vorrà
Un mercato ordinato eccetera se uno è liberale non ha neanche bisogna spiegazione ma se uno è socialista o come ce ne sono comunista nel Parlamento europeo
Non può non cogliere gli aspetti di equità sociale e distributiva che la concorrenza con il processo di eliminazione delle rendite porta e questo credo sia un tema che dovrebbe essere particolarmente approfondito oggi in Italia non so se si debba arrivare a quello che Dario Di vico suggeriva in un suo editoriale
Qualche mese fa dove dava la raccomandazione al più grande partito della sinistra di farsi interprete degli interessi dei consumatori vera concorrenza io non mi occupo di politica molesto con interesse quell'articolo
Un'ultimissima considerazione la la leva dell'Europa in tutto questo
Credo che si parla di Frascati uno io non c'ero a Frascati nessuno presidente Rutelli e
E fa scatti uno non è stato ricordato ma si è svolto un sabato di maggio del due mila cinque che era alla vigilia del voto dei francesi nel referendum sulla Costituzione
Ho scoperto sì di aver detto forse da lunedì prossimo l'effetto leva dell'Europa sarà ancora meno efficace perché oltre alla minore potenza della leva rispetto alla prima fase quando c'erano il mentre Leo eccetera ci sarà anche una minore autorità del manovratore della leva rispetto alla seconda la prima fase se il referendum francese dirà di no
Si aprirà evidentemente una convulsa fase di recriminazione reciproca nella vita europea
Che temo eroderà anti molto la spendibilità nei dibattiti politici nazionali del riferimento europeo e forse in Italia esploderà la valvola del mancato referendum
Il dibattito diventerà ex post virulento sulle carenze dell'Europa e coloro che intendono usare la leva europea faranno fatica servirsene efficacemente
Questo
Farsi
Che era già prevedibile allora mi sembra confermato dalla realtà che passi avanti verso
Lo sblocco da parte delle singole categorie forze minute che possono bloccare i passi avanti verso verso la concorrenza e la liberalizzazione che tradizionalmente ci sono venuti dall'impulso dell'Unione Europea
Dipendono sempre di più dal convincimento interno per certamente delle forze politiche che sono quelle che poi prendono le decisioni ma moltissimo del mondo della cultura della formazione della pubblica opinione
Ecco perché ho accettato volentieri ministro Lanzillotta tutti
Trovarmi qui con tutte queste persone autorevoli per cercare di portare un contributo di riflessione
Allora molte grazie professor Monti così abbiamo finito questa questo assaggio dalla discussione che adesso come sapete continua divisa in cinque laboratori in cinque workshop
Vorrei dire che workshop sono stati già selettiva selezionati da tutti i partecipanti che hanno scelto in quale andare
Adesso nel nella sala più grande cioè in questa si svolgerà quello sul rischio e merito
Che anche il più numeroso che sarà presieduta Gentiloni con introduzione di Nicola Rossi e rapporto poi in plenaria di Francesco Giavazzi
Nel pomeriggio infatti ci sarà la fine dei lavori dei workshop per il passaggio discussioni in plenaria con le le relazioni dei cinque rapporteur dei dei dei vari laboratori la seconda sessione si svolgono tutte in parallelo e su un'azione Europa sarà presieduta Linda Lanzillotta con l'introduzione di Andrea Romano
La sessione tre libertà responsabilità precedute da Dario Franceschini che saluto e intrusioni Nicola Pasini e rapporto alla plenaria di Francesco Caio sulla sessione quattro ambiente crescita
Presieduta da Giuseppe Fioroni introdotta da Marzio Galeotti e rapporto finale di Ermete Rea Ermete Realacci scusa Ermete
La sessione cinque umanesimo e scienza
Chairs sarà Rosi Bindi introduzione di Alfonso Fuggetta e rapporto di Massimo Cacciari alla plenaria allora nei suoi lavori adesso proseguono così
Ci trasferiamo i vari dei vari ognuno nel proprio nel nel proprio laboratorio
Rischia il merito e qui gli altri li trovate trovate se avete a qualcuno di voi ha dimenticato in quale laboratorio è all'esterno c'è anche affisso un un un elenco poi c'è la discussione comincerà con le relazioni e si concluderà intorno alle tredici e trenta
Abbiamo il pranzo che per ragioni di di clima atmosferico è un il buffet sarà offerto qui nel uscendo a destra nel corridoio laterale ma lo troverete sentirete l'odore lo spicci di Lord Anthony Giddens che era previsto a pranzo per queste ragioni viene svolto invece in questa sala dove saremo più caldi più comodi a partire dalle quattordici e quarantacinque mi raccomando la puntualità
Dopodiché riprenderanno i seminari nei seminari il compito fondamentale dei dei presidenti lo dico lo ricordo a tutti sarà quello di essere inflessibili con i tempi vediamo di lavorare su una base molto concreta ogni intervento Massimo quattro cinque minuti facciamo parlare il maggior numero di persone possibile far venir fuori il maggior numero di del possibile
Poi nel pomeriggio alle ore sedici e quarantacinque in plenaria si torna in plenaria
La presenza di lavori assunta da Giuliano Amato che ascolti riascolteremo le cinque rapporti finali e la discussione e stasera poi a cena
Abbiamo il piacere e l'onore di ospitare due speaker di rilievo André Sapir e Tommaso Padoa Schioppa e poi per i lavori domani ne parliamo più tardi quindi adesso ai workshop al lavoro grazie