Forum dal titolo "Progettiamo il 2007. Mercati, costi, tendenze"

Signore in buona sera
Saremmo anche pronti ad iniziare se fidate la possibilità potremo dare inizio ai lavori con un passato che ritengo da imprenditore molto molto importante perché è subito un passaggio che entra nell'operatività quotidiana delle nostre aziende noi vogliamo presentarvi oggi e stipulare qui davanti a voi un accordo di collaborazione che riteniamo molto interessante perché coinvolge delle aree geografiche che tutto sommato le piccole imprese non sono solite frequentare con l'ha seguita con la quale magari frequentano altri paesi europei o da altri Paesi del mondo è un accordo che grazie
Alla collaborazione del nostro vicepresidente Vincenzo bozza della piccola Industria di Confindustria
E del dottor appartenendo foro trova oggi sigla ed attuazione proprio in un contesto questo del foro manuale della piccola impresa che vuole iniziare con un messaggio di operatività
Niente di meglio che potersi creare un accordo che ci consenta di valutare quelle che sono le possibilità imprenditoriali in un'area così importante come quella del bacino del Mediterraneo in particolare coinvolgendo le piccole e medie imprese dei Paesi dell'Africa dei Caraibi e del Pacifico
Io devo un ringraziamento particolare all'amico e al vicepresidente bozza che si porta alla conclusione
Di questo possibili questa possibile collaborazione che senz'altro apre dei mercati nuovi per tutte le nostre piccole imprese
Io sono particolarmente felice di poter siglare quest'accordo davanti a una platea di imprenditori in un'occasione che è assolutamente operativa il taglio che abbiamo voluto dare quest'anno ha questo nostro incontro è un taglio proprio relativo a quello che può essere il futuro immediato le aspettative che le nostre aziende hanno le promesse e speriamo che siano promesse perché i mercati che solitamente frequentiamo si possano riservare io vi ringrazio dell'attenzione e passò la parola con piacere al presidente Patrese do fuori grazie
Grazie
Signor presidente
Signore signori
è un onore per il sì di ieri
Essere stati invitati da Hassan Africa il Mediterraneo
Al Foro Amm due mille sei della piccola industria dico Tribute dico Confindustria
Questo invito dimostra
Chiaramente quanto le piccole e medie imprese italiane
Abbiano compreso l'importanza di aprirsi al attività internazionale ed infatti con la molto nei paesi in via dissi sviluppo della zona accipicchia
In questo sforzo di apertura il vostro interessi espressi della vostra associ azioni
Ed in particolar modo As Africa e Mediterraneo secondo te no Conklin interessi del c'è dei insetticidi la cui vocazione e favorire l'emergere di impressa vitali in Africa ma o anche nei carraio degli in del Pacifico
è stato dunque che naturale che le nostre istituzioni abbia hanno Celso al formalizzare la loro volontà di cooperazione attraverso un accordo quadro
Firmato lo scorso trentuno Giulio
Il sì CD Santoro per lo sviluppo delle impressa e un'istituzione paritaria fra gli stati accipiens Africa Caraibi il Pacifico e l'unione europea
Finanziato dal fondo europeo di sviluppo
Il cd incontri di Lecce alla creazione e Allo sviluppo delle imprese specie piccole in media nei Pais paesi CP
Con la partecipazione attiva delle imprese dei pare il PCI della un unione europea il suo intervento consiste nel prendere a carico
Fino a due terzi entro il signor Ricci di sostegno non finanziario
Di cui le impresse
Hanno bisogno
Dispone di uffici regionali e di una rete di corrispondenti che diffondono le informazioni sui suoi in strumenti di intervento e assistono le impresse interessate nella preparazione delle loro richieste di intervento
Sotto il supervisione di corrompe ed il cd assicura anche il gestione Dipro investe programma di parte navigato U e accipiens la cui dotazione e centodieci milioni di puro
Il suo obiettivo
E la Provincia ne degli investimenti idee io trasferimenti dei tecnologia verso le imprese dei paesi ACP
Ci a parte tengono al settore di più frodi mettendoci
Che cosa apporto all'accordo firmato
Tra Assaf richiama eccetera CGIL di lì impegni reciproci sonno considero alcolici informazione periodica privilegiata alle imprese italiane sostegno alle iniziative di ciascun parte
Messa a disposizione delle reti
Lo vi comune
Tutto questo nello spirito di scippo otto alla creazione io allo sviluppo delle impresse nel Paesi accipiens
In maniera più concreta grazie alla sua rete ACP rinnovata il CDA e puro informare sulla mediante delle impresse accipiens
Identificare le opportunità d'affari nei paesi accetti partecipare al ricchezza selettiva di partner accettare e accompagnare le missioni di impresse europee e quindi italiane
Facilitare la miniserie tv
Del partner a Ciprì
Le nostre aspettativa si Fontana sulla diffusione dell'informazione
Sì di tipo interessa la mobilizzazione del no Paolo Italia hanno impresse esso sia tardi con sue Lanza centri di formazione attrezzature
A coincidere le emissioni di impresse accette in occasione di fiere e convegni mobilizzazione delle reti immobilizzazione dei cofinanziamenti
Vorrei concludere con un auspici o che lo di vedere A. Saffi capaci sì fare annualmente alle impresse chi presenti alla riunione della rete uro prima del cd
Ad Amburgo fra un mese contro una sfida venire qui una proposta di collaborazione su un progetto preciso
Che sia un paese un settore o una tematica tanto assale
Il CD San Romolo a tante alla idee che formi le rette
Nella testa permettermi dei dei rincari ringraziare per la costola accoglienza e la costa ospitalità il sede e con scritto che la piccola industria no una fonte di occupazione di ricchezza idee sviluppo in Paesi emergenti
La vostra presenza numerosa attiva e dinamica
Mostra che anche in corrotta le piccole imprese svolgono un duello essenziale
Grazie per la vostra attenzione
Grazie al presidente Dufour per lo sforzo che ha fatto nel parlare italiana quindi doppiamente grazie noi Coni presenta Morandini siamo partiti da una considerazione
Che è quella che è la visione che determina una realtà e non la costatazione proprio nello spirito e nella filosofia di piccola industria del nostro presidente
Abbiamo lavorato sulla visione partendo da alcune constatazioni la posizione geografica dell'Italia
Il due mila dieci accordi di libero scambio euromediterraneo e la dimensione delle nostre imprese
Che sicuramente è una condizione da superare nel futuro ma è un'opportunità nel presente perché le imprese africane vedono nelle alleanze con le nostre piccole imprese
Più piccole delle omologhe inglesi francesi e tedesche delle possibilità di accordi più equilibrati in termini di potere contrattuale
Conoscenza informazioni economia delle relazioni e l'importanza di questo accordo con piccole industrie con sedie e l'Agricole proprio l'elemento essenziale perché con questa filosofia agisce su queste linee
Dello sviluppo delle imprese italiane quindi si conferma la volontà e la visione di considerare le piccole imprese come dei player globali
E in questo si guarda all'Africa al Mediterraneo in termini complementari alla regola l'avviamento a a destra diventa un fattore strategico il salto di qualità che vorremmo fare che vogliamo fare
E passare da produttori a imprenditori da esportatori a player globali e su questo ancora una volta sottolineo l'importanza in termini di filosofia di questo accordo
Io sono fortunato perché ho incontrato persone
Che hanno voglia di fare qualcosa e non solo di dire e quindi ringrazio
Innanzitutto presento Morandini che ci ha permesso di firmare questo accordo facendo sistema all'interno dello Statuto industria la presidenza della piccola i nostri direttori emessi Dufour
E infatti grazie agli uomini che si realizzano le cose e la compatibilità tra visione è in realtà è tra strategia e struttura
Molto tempo fa mi hanno insegnato proprio nella nostra Confindustria che un imprenditore non si stanca mai noi non ci stancheremo mai nonostante le mille difficoltà e l'impressione di vivere in un paese come il nostro
Che non si concentra sui propri fondamentali e sull'impresa
Noi continuiamo ad essere ottimisti nelle aspettative non tanto nelle previsioni abbiamo Nostalgia di futuro quel futuro che dentro di noi ma che vedremo solo domani grazie
Io vi chiedo l'ultimo Consiglio datato devo firmare sulla stessa riga di Vincenza Bozza mi fido lo firmò l'accordo cozze riflettiamo ancora un attimo
Riflettiamo
Grazie ora diamo l'avvio operativo i nostri lavori chiamo al palco il presidente dell'Unione industriali di Prato Carlo Longo per il suo intervento di apertura
Innanzitutto
E dare un cordiale benvenuto a tutti voi che siete intervenuti in questo forum
Che ancora una volta Prato ospita con grande piacere
Un particolare ringraziamento
Chiedo scusa
Un porte colare ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e a tutti i relatori che porteranno avanti questa forma
In in questo mio breve saluto vorrei parlarvi preparati dal tempo
Non non del tempo metodologico da parte chiedo vi chiedo scusa a nome della città perché il tempo brutto
Non è non è normale qui a Prato diciamo così che abbiamo avuto nel tempo fino a qualche giorno fa ne parla di bensì del del tempo cronologico che che come voi ben sapete è un fattore determinante per la nostra compatibilità
Noi i colleghi prese manufatturiere abbiamo corso e corriamo
Abbiamo assicurato correndo sviluppo e ricchezza ai nostri territori è al nostro Paese
Oggi però qualcosa è cambiato
C'è chi pur essendo ancora pur essendo ancora dietro di noi è più veloce nella crescita
Quando voi sia la chiara sensazione che alcuni dei nostri servitori almeno alcuni dei nostri inseguitori
Facciamo uso di doping la fuga diventa certamente sempre più difficile
Non è però di questo che voglio intrattenervi adesso perché penso che durante il Forum ci sarà la possibilità di parlare ampiamente di reciprocità
Vorrei parlarvi invece di quello che che noi noi imprese che noi Istituzione che noi sistema paese possiamo fare per mantenere questo vantaggio di cui ancora curiamo
Il nostro vantaggio
Sempre ammesso che che ancora esista si compone come tutti voi ben sapete di pochi quando Montali elementi la qualità dei nostri prodotti il servizio la credibilità che riusciamo ad applicare e l'innovazione continua
Che non riusciamo a portare nelle nostre imprese
Questi sono stati i nostri punti di forza e su questi dobbiamo continuare ad agire
Per continuare a correre in testa
Non dobbiamo certamente farci illusioni
In Italia nel medio termine
Non sarà
Possibile vederla prosperare se non prospera il suo manifatturiero
Certamente dobbiamo continuare ad investire dobbiamo lavorare verso nuove frontiere dobbiamo investire nell'alta tecnologia
è giusto sicuramente però saremo certamente ingenui se pensassimo che per i prossimi cinque dieci o forse anche quindici anni il PIL italiano fosse fatto soltanto con l'alta tecnologia
Il nostro PIL lo faremo sì saremo ancora in grado di farlo con uno con il manifatturiero e con le PMI che fanno una gran parte
Di questo di
Tutti noi sappiamo bene qui in questa stanza che il manifatturiero un è un dinosauro in via d'estinzione
Ma il vivo e vitale e può rimanere può rimanere sicuramente vivo e vitale
Attraverso l'innovazione che non sapremo portare nelle nostre aziende
Noi dovremmo immettere
Conoscenze scientifiche conoscenze tecniche in grado di qualificarlo di continuare a conferire al nostro manifatturiero il vantaggio significativo che abbiamo oggi rispetto alla maggioranza dei nostri concorrenti internazionali
Insomma dobbiamo
Immettere innovazione le nostre aziende
Ma per far questo
Molto facile dirlo ma per far questo tutti noi sappiamo che non sempre ci sono le condizioni non sempre le PMI possono continuare a fare
Quello che hanno fatto in passato
I termini di riferimento sono cambiati è necessario per arrivare all'innovazione creare delle condizioni tecniche organizzative finanziarie
Che spesso le PMI non hanno
Pochi giorni fa leggevo sul Sole ventiquattro Ore che il Politecnico Oliva innovazione di Milano sta lavorando proprio a questo a consentire alle piccole imprese di assorbire innovazione dall'esterno innovazione già nissena
Ovviamente questo non significa che le nostre aziende devono smettere di fare ricerca
Dobbiamo continuare a fare ricerca anche perché è nel nostro DNA e a Prato qui e sappiamo qualcosa facciamo ricerca continuamente però significa che le PMI italiane avranno un ulteriore possibilità di accedere al patrimonio di innovazione al patrimonio di ricerca
Che viene fatto nel mondo al quale spesso è difficile accedere per le piccole dimensioni delle nostre aziende
E che anche noi Politecnico di Milano si muova su questo piano ci conforta perché noi a Prato all'Unione industriale pratese abbiamo avviato già da due anni tant'è che un progetto che va assolutamente nella stessa direzione
Certamente in questi percorsi e assolutamente opportuno che le PMI siano supportate e siano coadiuvato bisogna credere noi stessi voi stessi restituzione nella potenzialità delle nostre imprese
Nei distretti
Dove molto spesso quasi sempre le nostre imprese sono localizzate
E per questo siamo un po'sorpresi che per questo governo i distretti appaiono superati
Ci sorprende ci sorprende veramente
Vorremmo vedere sette sicuramente più attenzione in questo senso
Ci rendiamo conto c'è una moda adesso
Per parlare diretti allargate
E non abbiamo niente noi contro le mode e non certamente qui a Prato
Visto che proprio la moda il nostro è il nostro principale mestiere però ci piacerebbe tenere lontani dalle politiche economiche che richiedono piuttosto pragmatismo piuttosto lucidità realismo
Per questo
Per questo penso che e lo voglio voglio dire con forza i distretti delle PMI delle nostre piccole e medie imprese ancora oggi sono essenziale per l'equilibrio economico sociale complessivo del nostro Paese
Degli stravolgimenti repentino
Dagli attuali assetti
Da quello che oggi non sono né pensabile ospitato
Non ce la faremo assorbirli potrebbero farci molto molto male
E certamente
Noi siamo anche per l'internazionalizzazione delle nostre aziende
Questo è un processo che assolutamente vogliamo promuovere lo facciamo continuamente lo dobbiamo sostenere
L'internazionalizzazione
Può e deve essere un modo per mantenere i mercati esistenti
Per presi presidiare i mercati in loco
Per realizzare una giunta l'attività originaria
Ma sulla di un cimento di questi obiettivi di cui ho parlato fino adesso l'innovazione e l'internazionalizzazione sicuramente ci sono delle condizioni che dobbiamo tener ben presente
La prima condizione è squisitamente aziendale
Ed è legata alle dimensioni delle nostre aziende piccolo Piccolo e né bello né brutto
Così come grande non lo è
Ciascuna impresa deve arrivare ad avere la massa critica che sia in grado di sostenere gli investimenti necessario al suo sviluppo
E non sono poche le nostre imprese che questa massa critica adesso non ce l'hanno
Ci sono
Sicuramente ci sono gli sforzi fatti dall'Eba istituzione quindi Toscana
è un esempio ma questi sono dei timidi interventi che che non hanno risolto il problema
L'incentivazione
Alle aggregazioni è ben lontana dall'essere un problema risolto
Ci pare invece che vengono creati per ulteriori vincoli
Ci pare che la notizia di oggi sul Tfr vada proprio in questa direzione non
Non so io quanti imprenditori
Adesso si sentiranno di investire e di assumere più dipendenti di quelli che Gianna
Però mi rendo conto che la scelta è stata molto dolorosa
Ma sicuramente
Sarà un problema per la crescita
Un altro elemento fondamentale critico
Che noi riscontriamo ogni giorno è dato dalla base continui competitività dei contesti in cui le nostre imprese si trovano ad operare e qui ritorna il problema tempo
Molto spesso vediamo delle infrastrutture già decisa da tempo che non partono abbiamo qui un esempio e termovalorizzatore di cui si parla da anni però non trova soluzione
Il fattore tempo le nostre aziende lo hanno imparato in fretta che è importantissimo si sono misurati sui mercati internazionali
E hanno imparato come importante adesso noi dobbiamo riuscire a farlo capire alle nostre istituzioni
Le nostre seduzioni devono assolutamente ritrovare la forza per risolvere questi imparasse che ingessa il nostro sistema che ha ingessato fino ad oggi nostro Paese
Un esempio per tutti la notizia che tutti avete letto sui giornali che in Cina stata decisa la realizzazione di quarantotto io porti entro il due mila dieci e hanno già cominciato a lavorarci e probabilmente nel due mila dieci vedremo tutti questi quarantotto reo porti realizzati chiaramente noi non vogliamo diventare come la Cina
Non ci sembra che sia una democrazia non è un Paese democratico e non ci aspettiamo che andiamo in questa direzione però dobbiamo ricordarci che questi sono i nostri concorrenti
Che questi sono i concorrenti con quali ci misuriamo
E questo delle infrastrutture sicuramente un handicap
Che ci investe da vicino
Un altro degli handicap che è sempre legato alle infrastrutture
E l'energia è un altro
Non so quando riusciremo a vedere delle effettive
Liberalizzazione nel settore delle energie che potranno portare dei risultati
Tangibili alle nostre PMI
E poi concludo con questo una parola anche per l'Europa
No non non ci pare che l'Europa in questo momento aiuti in particolare le piccole aziende
Del manifatturiero
Ormai è diventata annosa alla questione della dell'etichettatura di origine
Tutti i produttori del Medina made in Italy si sono appassionatamente impegnati in questo non siamo arrivati ancora niente
E intanto incombe sulle nostre aziende in particolare sull'azienda tessile come ci ricorda anche il commissario Scialoja pensa che i propri testi italiani saranno i più colpiti dalla normativa del Ricci
Questo sicuramente non sarà un altro passaggio facile
Insomma ci troviamo vediamo due velocità
Il provvedimento nefasto che accelera e quello che è esploso che invece in stallo
C'è qualcosa sicuramente in questo sistema che non funziona bene
Gli imprenditori
Sanno bene di dover correre sempre più veloci
Chi ci governa invece in questo momento sembra darci più tempi
Dei Borboni invece dei tempi della Cina mentre noi abbiamo bisogno dei tempi della Cina
Grazie
Più o meno grande piacere ancora una volta essere qui al
Al Forum di Prato che con orgoglio noi toscani
Abbiamo visto nascere e prosperare tant'è che prima parlavo con alcuni rappresentanti del territorio
Si diceva dice be dall'anno prossimo ci sarà una turnazione ma se non fosse diventato così importante e così famoso forse non avremmo potuto continuare dell'attacco al Pini in Toscana quindi dobbiamo essere orgogliosi anche per questo diciamo
Emigrazione che fra diciamo al ad alternanza che avverrà che avverrà nei prossimi a
Quindi io ecco per quanto mi riguarda io vorrei
Dice il cercare di di non dire un po'tutte le le stesse cose che potrebbe potranno che potremmo dire in tanti e quindi i dati sull'economia e e quindi anche sui settori e quindi anche sul perché altrimenti si rischia poi di annoiare veramente o per lo meno di conti di di far sì che le cose che si dicono fiduciosi di verrà vengono poi ripresi e magari anche meglio io vorrei concentrarmi invece su questi su questo cioè ma io sono presidente in questo caso in questa veste sono presidente di Unioncamere Toscana presidente dell'Unione regionale delle carni come se la Toscana
Che siamo sempre stati vicini al sistema economico locale per la sua crescita e vorrei un po'in centrali appunto il mio discorso su questo cioè nel dire
E indubbiamente a abbiamo sempre sostenuto e dobbiamo continuare a sostenere che i sistemi economici locali siano essi provinciali regionali o no anche nazionali
Crescono solo in quanto a è le istituzioni e il tessuto diciamo complessivo che si crea attorno alle imprese
è diciamo solido è vincente
Quindi ecco a parte diciamo le considerazioni sulla sull'economia che vedono diciamo sicuramente sia a livello nazionale che regionale una piccola ripresa e che quindi ci lasciano ben sperare
In in un qualche modo ma anche se questa ripresa appunto come noi sappiamo una ripresa che già si dice abbia toccato il massimo quindici mila nel due mila sette forse le le l'economia nazionale quella toscana cresceranno anche un po'meno di quello su che son cresciute nel due mila sei
Quindi andare un po'analizzare anche quelle che sono le motivazioni e le diciamo e le cause e di questa scarsa crescita che ha caratterizzato la nostra regione
E vedere un pochino a che cosa possiamo fare per cambiare
Ecco che il è chiaro che in a livello regionale non sono cambiate le condizioni di debolezza strutturale e quindi questo è indubbiamente un fatto negativo e tutto questo perché
Perché chi mi dice che diciamo la produttività non cresce ristagna e ristagna per due motivi uno perché diciamo gli investimenti i disinvestimenti e i ma ad esempio gli investimenti in macchinari non sono stati all'altezza del del anche del livello nazionale e lo stesso poi anche le risorse umane qualificate la ricerca di risorse umane qualificate diventa sempre minore questo intinto infatti Investimenti sono diminuiti in Toscana
Del tre quattro per cento negli ultimi quattro anni
E mentre in Italia sono cresciuti del sono cresciuti del due quattro per cento
E poi ecco io vorrei citare le l'indagine Excelsior che un'indagine
Fatte dal sistema camerale nazionale e che da Anna ad analizzare anzi a fare delle previsioni
Su quella che è la domanda dal dal di lavoro e non da dal dell'offerta di lavoro quindi la domanda di lavoro da parte delle imprese
L'abbiamo visto che in questi ultimi anni negli anni in cui eccezione ha funzionato le previsioni sono state realistiche
Ecco dalle previsioni eccelso si si evidenzia presente che in Toscana che le ai rischi cioè le protesi gli altri professioni è la ridda domanda di alta gli altri professori Nicola punto it e risorse umane è calata del dieci per cento
Quindi praticamente blindato oggetto eccelso si dice
Richiesta da parte delle imprese
Dei persone qualificate con laurea comunque qua con un profilo professionale elevato e c'è un calo del di domande del dieci per cento cioè invece un incremento rilevante del trenta per cento
Per la manodopera comune questo è un campanello d'allarme non indifferente ecco quindi questo va indubbiamente considerato nelle nostre riflessioni future
E poi ecco un'altra cosa importante che permette alla quale devi la quale veniva richiamata anche prima dal dall'amico Longo nonché il sul discorso della dimensione di impresa ora io sono stato un a suo tempo vicepresidente del della della piccola industria nazionale e ho sempre militato grafico e delle nelle comporta nel nelle file della piccola industria regionale e nazionale
Quindi però ecco dobbiamo pur dire che e chiaramente e oggi come oggi e più vincente la media impresa
Perché perché poi lei naturalmente De Muro giocò un ruolo migliore con l'internazionalizzazione dei mercati con la mondializzazione dei mercati
E quindi ecco dobbiamo pensare anche a spingere le nostre piccole imprese che in Toscana in particolare in Italia nel partito di in Toscana in particolare
Sono
Di gran lunga dominanti a un salto dimensionale salto dimensionale che non deve essere soltanto inteso in senso di dimensione fisica ma anche a una crescita crescita dal punto di vista organizzativo dal punto di vista della della conoscenza degli strumenti finanziari dal punto di vista
Anche della qualità delle risorse umane
Ecco poi io vorrei spazi saltata assale un momento appunto perché io dicevo bisogna a me è inutile fare l'analisi di quelli che sono i bisogni e e anche le gli elementi di crisi senza poi fare un qualcuna qualche proposta di svolgere un ruolo e qui io direi di devo dire che il il sistema camerale regionale toscano il sistema delle Camere come ce la Toscana
Ha cercato di essere propositivo in più occasioni per esempio una è quella del ruolo dice di di a vedere appunto quello che poteva essere il ruolo de delle istituzioni per la crescita dei sistemi economici locali per esempio noi abbiamo fatto una ricerca una ricerca nel due mila quattro su quello che era appunto le lo stato della della ricerca ed innovazione cioè di come primo spesi Irene fatti gli investimenti per ricerca innovazione
E sia dal punto di vista più della ricerca de delle delle degli interventi pubblici che per quelli privati
Investimenti per la ricerca e e per l'innovazione nel settore pubblico e privato sono praticamente inesistenti per quelli pubblici abbiamo visto per esempio che nella regione e anche altre istituzioni hanno fatto degli investimenti significativi ma troppo parcellizzati e quindi il monitoraggio dei risultati e poi veramente deludente
Ecco poi per scendere quello che indicare alcune cose che il sistema delle camere di commercio sta facendo per far crescere l'innovazione per potenziare l'innovazione per potenziare quella crescita
Anche dei di delle delle imprese e il il la creazione di un certo numero di imprese eccellenti che poi servono sempre a far da traino a tutto il sistema economico locale noi per esempio abbiamo creato un fondo rotativo per le nuove imprese
No che vuol dire appunto che e questo in coerenza con gli orientamenti l'Unione europea perché dice appunto che il quando si tratta di piccoli interventi le merci Alpbach non sono interessati quindi noi abbiamo creato un fondo rotativo che praticamente passi che le Camere di commercio partecipino al capitale di rischio
Delle di nuove imprese innovative no per chi fino a un massimo di duecento mila euro e questo naturalmente è un sistema che è nato a Pisa e poi è stato replicato e si si sta replicando alle da tutte le parti a livello regionale questo è molto importante perché naturalmente appunto consente una a quelle imprese che Pogliano fare innovazione e che mancano di una spinta iniziale
Ah potergliela dare abbiamo anche riflettuto sul sul fatto che dobbiamo affiancare gli interventi finanziari a quelli anche di un rafforzamento delle competenze minacce reali e imprenditoriali perché spesso io al a volte ho ricordato che per esempio al diversi anni fa mi fu proposto di entrare come imprenditore nel settore biomedico no
E e li esamina i due o tre in prese però poi pur essendoci il prodotto
Pur essendoci anche le le le idee semplici prodotto i semplici prodotti ricette però mancava completamente l'impresa mancava voi completamente l'organizzazione dell'impresa e quindi non avendo tempo sufficiente da dedicare rinunciai e credo che feci bene
Ecco qui bisogna naturalmente a o al a oltre agli aspetti finanziari anche pensare affiancare le imprese innovative per quanto riguarda appunto la capacità di essere imprenditori e di fare impresa
E poi in un'altra cosa che non ho fatto al sempre a livello di sistema
Camerale regionale
E quella di nell'idea ridar vita a un vero e proprio sistema regionale di governo dell'innovazione mettendo insieme con la regia della Regione e mettendo insieme però le le le risorse delle camere delle università e delle fondazioni bancarie
Quello questo credo che se si riuscirà a fare potrà essere una cosa che può portare a dei risultati importanti
Ultima cosa che vorrei citare e quella che va poi nella direzione che indicava anche il mio per il mio predecessore l'amico Longo quando appunto parlava prende la semplificazione e della semplificazione amministrativa della rapidità delle decisioni che non ha di cui abbiamo bisogno da parte della pubblica amministrazione
Io la qualche settimana fa incontrai chi aspira presentanti dello stato del Delaware piccolo Stato americano che allo sprint creato una sede appunto qui in Toscana di rappresentanza e squadre sentivo parlare
Di di licenze pervenute nuovi esercizi industriali e imprenditoriali di pochissimi giorni addirittura in Jordan concessi in giornata
Dove la burocrazia non esiste e tutto il resto è quello credo che su questo uno di un affare veramente tanto tanto tanto
E e quindi bisognerà diciamo muoverci che hai che è già un osservatorio regionale che farà Unioncamere insieme la Regione Toscana ma lì l'obiettivo è quello di realizzare un modello di governance uscendo fuori
Dalle logiche appunto di autoreferenza della differenziamento ora autoreferenza della pubblica amministrazione
E che raccolga appunto invece le esigenze di cambiamento che vengono dal mondo delle imprese
E delle professioni in sostanza quindi il mondo delle delle delle pubbliche istituzioni e oggi qui rappresento per quanto di mia competenza
Ecco è ampia quel vuole essere a fianco al delle imprese in particolare delle piccole imprese per una crescita dimensionale qualitativa e per stare meglio sui mercati grazie
Buona sera buona sera a tutti grazie
Della partecipazione al piacere
Di poter evitare al nome della piccola impresa benvenuto a tutti voi questa l'ottava edizione del Forum di Prato
Per me rappresenta la prima volta da questa parte
Del palco ed i confessori la mia grande emozione perché a questo incontro partecipato per parecchi anni dalla dalla platea recuperi coro Dandolo sempre come un incontro nel quale escono
Assolutamente dei contributi fondamentale per le nostre piccole
In prese anche quest'anno il taglio la veste che vogliamo dare quella di fornire ai nostri imprenditori alle piccole impresa e quelle che sono prevalentemente le indicazioni
Congiunturale indicazione di contesto tutte quei numeri quei riferimenti anche certi sentimenti perché sono importanti i sentimenti anche nel nostro mestiere
Che ci possono aiutare a mettere a posto la le caselle giusta e quei numeri che possono rendere vincenti le nostre impresa per l'anno successivo è un taglio a questo forum di Prato esclusivamente operativo
E allora visto che vogliamo lavorare su delle indicazioni io comincio con due comunicazioni di servizio molto semplici
La lingua ufficiale di questo forum vogliamo che sia l'industria lese
E la seconda cosa a tutti noi è severamente vietato volare troppo alto
Vogliamo parlare di argomenti che da lunedì mattina vogliamo ritrovare sui tavoli delle nostre scrivanie e vogliamo poterli utilizzare per il Vate dell'anno che verrà io ho vorrei proprio che questo forum
Diventasse
Il vero consiglio di amministrazione della piccola impresa italiana credo che ce lo meritiamo
E allora
Seguendo con grande attenzione
Le cose fra virgolette anche tristi che succedono in questi giorni
Io credo che la prima cosa che dovremmo avviare
E proprio
Un bel corso d'industria lese
L'industria lese una lingua ahimè troppo poco conosciuta in questo Paese
Io
Non so
Quanti di quelli che così spesso in questi giorni fanno riferimento alla piccola industria nella realtà delle cose sappiano con cognizione di causa cosa significhi nella realtà la piccola impresa
Io credo che se veramente queste persone conoscessero un minimo al mondo che noi siamo abituati a frequentare
Misure come quelle relative al TFR io credo sarebbero state sostanzialmente diverse o nella migliore delle ipotesi quella che noi auspicavamo non sarebbero
Nemmeno state prese in considerazione
In un Paese che vuole crescere in un Paese che è caratterizzato dalle piccole imprese che segna hanno quei rapporti personali che noi abbiamo con i nostri dipendenti segna ne hanno segnato lo sviluppo
Di questo Paese
Io credo che tutti noi sappiamo che chi lavora da noi
Nella maggioranza dei casi sta seguendo le orme del padre
Si trova a lavorare gomito a gomito nelle nostre aziende con tanti altri familiare
Una delle aspirazioni dei padri che lavorano in queste piccole aziende è proprio quella di vedere i propri figli lavorare nelle stesse aziende e in parecchi casi occupare la stessa postazione che occupato al padre
Perché questa è una delle grandissime forte della piccola impresa che non può essere dimenticata questa è la forza che ha fatto grande il sistema produttivo
Di questo Paese perché si basa proprio sulla sulla flessibilità e su un valore insostituibile che è la passione per fare impresa e la passione per il prodotto e la passione di di produrre
Purtroppo sapete che ormai
La via dell'accordo sul TFR è stata tracciata
Io vi darò
Un giudizio istintivo perché sono seppure un imprenditore di quarta generazione credo nel sentimento e spesso mi lascio guidare dall'istinto
Beh io vi dico sinceramente che il limite dei cinquanta dipendenti sinceramente non mi entusiasma
Però dobbiamo fare attenzione
Noi siamo imprenditori abbiamo spesso la responsabilità delle aziende familiare che si tramandano date narrazioni
E dovremmo riflettere su qualsiasi cosa la fantasia politica si proponga e faccia arrivare sui tavoli della nostra scrivania riflettiamo bene anche in questo caso il limite di cinquanta significa che interessa il novantanove virgola cinque per cento delle imprese di questo Paese la stragrande maggioranza è fuori da questo provvedimento abbiamo quattro milioni e duecento mila impresa né di queste il ventitré mila ventitré mila impresa sono sopra la soglia dei cinquanta dipendenti di queste ventitré mila attenzione dobbiamo considerare anche le banche dobbiamo considerare le assicurazioni dobbiamo considerare la grande distribuzione dobbiamo pensare a quelle
Impresa e che hanno un po'meno vincoli industriali rispetto a quelli che hanno le nostre piccole imprese
Io credo
Che si è anche giusto
Che il peso
Più grande di queste decisioni possa gravare su aziende come lei mi come l'ENEL che di tutto fanno per togliere la competitività alle nostre piccole imprese
Noi mettiamo una pezza continuamente agli aumenti e alla non competitività dei costi dell'energia perché noi comunque ogni anno indipendentemente da quando parliamo queste materie prime il bilancio lo dobbiamo chiudere devono essere numeri apposto perché altrimenti da noi le banche vengono a casa
E allora
Analizzando un po'quello che la chiusura di questo incontro di questo accordo
è un accordo tutto sommato transitorio non ne definitivo il passaggio all'INPS non è un passaggio strutturale
Sei un'importante clausola di salvaguardia
Devono essere le compensazioni che sono state messe in campo devono essere contestuali al prelievo altrimenti l'accordo salta
E su questo vi garantisco noi saremmo molto molto molto Rizzi
Questo dicono i numeri
Io lascio a voi
Il giudizio su questo passaggio che comunque rimane un passaggio triste ma sì tengo a ricordare che questo governo avrebbe chiuso anche ad una soglia di Tiezzi dipendenti
Di certo noi
Vorremmo poter avere come interlocutrice una politica
Che ci consenta di parlare soprattutto di sviluppo perché non lo sviluppo l'abbiamo nel sangue gli imprenditori vogliono costruire vogliono essere messe nelle condizioni di poter esprimere
E quel quella quel genio che all'interno di noi che ci porta a produrre costruire sempre delle cose nuove mentre invece
Qui purtroppo girando la patina del TFR e andando a guardare le altre pagine della finanziaria purtroppo noi dobbiamo parlare di studi di settore
Dobbiamo parlare di penalizzazioni sulle auto aziendali
Dobbiamo parlare dell'inversione dell'IVA sulla subfornitura dobbiamo parlare di successione di indici di congruità di estimi catastali della tassa di soggiorno o dell'aumento addirittura dei contributi sull'apprendistato io credo
Che questi siano interi costi di questa finanziaria e vengono nascosti dietro il paravento che comunque è un eroso ma che il paravento del
TFR i costi che vi ho appena elencato sono i veri costi che impattano su quello che significa fare impresa in questo paese e se a questo però aggiungiamo oltretutto
L'ultima l'ultima modifica a quello che
Il Codice
Ambientale
Beh io credo che ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di accanimento burocratico nei confronti delle PMI
Perché sono proprio le piccole imprese che subiscono maggiormente e sentono maggiormente il peso di questi di questi accanimenti noi vorremmo poter destinare le nostre forze le nostre capacità umane le capacità umane dei nostri collaboratori che sono sempre straordinari allo sviluppo delle nostre imprese e invece li dobbiamo educare
A mettere una pezza alle fantasie di uno Stato che non sa più veramente dove colpire
E allora
E allora perché io mi chiedo per una volta invece di continuare a chiedere anticipi di quello che comunque l'impresa deve versare e comunque finora ha sempre passato
Non parliamo di anticipare i rimborsi che la pubblica amministrazione si deve
Oppure perché non proviamo ad accorciare per una volta per un anno facciamo un esperimento
I pagamenti della pubblica amministrazione perché né per una volta non riusciamo tutti assieme acconsentì trarsi su queste misure che incidono sull'esiguo credito che hanno le nostre piccole imprese
Non è possibile lavorare con l'ente pubblico con pagamenti a centoventi e centoquaranta duecento trecento sessantacinque giorni quando le nostre piccole imprese hanno tutte le difficoltà che hanno di accesso al credito e spesso se non hai la firma non hai nemmeno credito queste sono le cose sulle quali noi vorremmo poter confrontarsi
Al corso
Di industria lese che tutto sommato io credo in questo Paese bisognerebbe assolutamente
Istituire io credo bisognerebbe pensare ad una sessione ultras la rata che faccia ricordare a tutti il ruolo di coesione economica e sociale che la piccola impresa
Da noi svolse ed è un ruolo pensate voi che viene riconosciuto nel mondo in Cina
Noi si definiscono come l'impero delle piccole imprese
E noi abbiamo questo patrimonio in casa e stiamo facendo di tutto perdi la PETA hanno stiamo facendo di tutto per tordi e nell'entusiasmo per attivo ai nostri ai nostri imprenditori vedete siamo noi e la piccola impresa quella che tiene costanti i saldi occupazionali
Di questo Paese siamo noi che offriamo continuamente del opportunità di lavoro equamente distribuite sul territorio noi siamo in ogni comune in ogni paese in ogni frazione trovato una piccola impresa che viene condotta con entusiasmo
Da un uomo ENI che si fanno carico
Del rischio del rischio quotidiano e quindi chi se non la piccola impresa è deputata a mettere una pezza a tutte le non competitività dei nostri Paesi insomma dettati dal nostro Paese soprattutto perché comunque noi ogni anno siamo tenuti a chiudere
I bilanci
Devono essere bilanci buoni provate voi a presentare un minimo di flessione nel nostro bilancio di una piccola impresa in qualche anno di fatto noi le banche per noi sono idee risorse di riferimento il più delle volte e noi siamo con le nostre impegno con le nostre famiglie come i nostri uomini perché non è nelle nostre aziende abbiamo uomini straordinari che spesso è un peccato
Non poterli mettere a valore patrimoniale nei nostri bilanci perché sono il vero valore
Che noi abbiamo e l'altro valore grande
Del quale dobbiamo andare orgogliosi che il mondo
Si riconosce e il valore delle nostre idee ma noi non abbiamo un'idea sola nella vita e poi basta noi per stare in piedi come dimensioni nostre dobbiamo avere la capacità di produrre un'idea al giorno e deve essere un'idea vincente perché altrimenti il concorrente
Si supera e ci fa uscire
Dal nostro mercato
Ed infine questa
Senz'altro la forza della nostra piccola industria ho pensato anche al teste finale di questo corso di industria lese e questa dovrebbe essere una prova di applicazione tecnica alle cose che realmente servono alla alla nostra piccola impresa vedete le materie di studio sono proprio quelle misure che noi da tempo come piccola impresa andiamo a proporre al Governo ai ministri ai politici ai referenti occasionali che in più di qualche occasione riusciamo ad incontrare e allora
Il ministro Bersani sta lavorando a un grande progetto
Di politica industriale a Luís
Senatore Giarretta la ringrazio per la presenza spero voglia farsi portatore nei confronti del ministro di questo suggerimento
Noi stiamo sperimentando ed apprezzando una legge regionale in Friuli Venezia Giulia che una legge per lo sviluppo strategico delle piccole imprese
Da dei contributi in modo assolutamente selettivo sulla base di Business Plant molto precisi è molto rigorosa perché il piccolo imprenditore chiede rigore nei controlli
Ed è il primo a chiedere che il denaro pubblico venga utilizzato in forme produttive che portino sviluppo non solo per la propria azienda ma anche per il Paese
Ed è una legge molto severa
E revoca addirittura disincentivi qualora gli obiettivi non venissero se entrate i però è una legge che è capace di generare un volano di uno a tre sui contributi il denaro pubblico viene moltiplicato per tre grazie alla serietà e l'inventiva di questi imprenditori io credo che questo sia un esempio esportabile a tutte le piccole e medie imprese a questo secondo me dobbiamo aggiungere tre cose solamente tre che sono quelle che chiediamo da tempo Emma
Senatore Zubizarreta se mi consente io vorrei non chiederle più in questa sede mi permetto di dire che le pretenda Remo la piccola industria di questo Paese pretende delle misure che ci consentano di poter affrontare il futuro con un con uno nuovo spirito ed essere rilanciato verso quelli che sono i traguardi
Che ci meritiamo queste misure sono molto semplici tutte ormai credo che dovrebbero conoscerle la prima e la rivalutazione gratuita dei cespiti ammortizzabili siano siano essi materiali che in materiali la seconda un adeguamento della vita media dei prodotti l'adeguamento delle quote di ammortamento sulla vita media dei prodotti e la terza una diversa finalmente diversa disciplina delle spese di rappresentanza io credo che poi chi voglio uscire col massimo dei voti e la lode anche il bacio accademico da questo corso dei industria lese dovrebbe avere
Finalmente il coraggio di affrontare un tema che stesse che ci sta particolarmente a cuore ed è il tema del lavoro straordinario una carta vincente per la piccola impresa
Il lavoro straordinario deve assolutamente essere conveniente reso conveniente per il dipendente e praticabile per l'azienda non può essere tassato come tassato ora con aliquote di quasi il quaranta per cento ma poi io credo che il master industrie lese lo daremo a chi finalmente non solo è vera il problema delle coperture delle misure che noi andiamo a chiedere vedete queste le misure alle quali ho fatto riferimento adesso sono misurati sviluppo sono misure che fanno crescere le nostre imprese fanno crescere i fatturati delle nostre imprese e nel Breve medio termine sono in sono senz'altro delle misure che fanno aumentare
Il i gli gli introiti per lo Stato è comunque anche se per un periodo transitorio così non dovesse essere come noi troviamo le coperture a bilancio dando garanzie anche a volte personale sarebbe bene che anche lo Stato iniziasse a rischiare assieme agli imprenditori andando a sperimentare delle misure che possano garantire il futuro di questo Paese
Diversamente vedete io credo che tra qualche anno invece di sedersi ai tavoli dorati
Dei grandi dell'economia dei grandi della Terra parlare di sviluppo del terzo mondo da io credo che dovremmo accontentarsi di un tavolino molto più piccolo attorno al quale riflettere
Se il nostro paese possa essere ancora riferito al primo dei mondi e io credo che l'indicazione di questi giorni delle agenzie di rating si dicano chiaramente che la strada che stiamo percorrendo Am è proprio questa la via di uscita però e davanti a noi
E la piccola impresa siamo qui siamo gli imprenditori che da generazioni da vite lavorano
E salvaguardia no le imprese che magari hanno ereditato ma nella maggior parte dei presenti hanno creato dal nulla queste siamo noi questa è la forza dell'Italia io spero che finalmente qualcuno si dia ascolto grazie
E lasciato
Volevo solo avere l'onore di chiamare al palco il professor Manzocchi grazie
Buonasera diamo senz'altro l'inizio dei lavori
Il titolo di quest'anno progettiamo due mila sette come vedete un titolo
Molto ambizioso mai un titolo indispensabile
Progettare il futuro per le imprese in particolare imprese industriali è molto complicato da oggi per per i segnali assai contrastanti che arrivano se apriamo i quotidiani di oggi
Troviamo che nel momento in cui il rating del debito pubblico viene abbassato
L'Italia è l'unico Paese dove il rating delle banche e più alto di quello del debito pubblico
Sempre sul giornale di oggi con il declassamento accanto al declassamento del debito pubblico troviamo che gli ordini e il fatturato delle imprese industriali non crescono non crescevano così tanto da dieci anni
In particolare gli ordinativi crescono del venti per cento e questo è vero sia sui mercati esteri che sui mercati nazionali
I segnali quindi sono essi estremamente contrastanti e difficili da interpretare
Quello che capitava che siamo un Paese con una grande ricchezza privata ricchezza di affari
Ma ricchezza di idee ricchezza di personalità ma un Paese con una grande povertà pubblica
Ne abbiamo appena parlato abbiamo appena sentito parlare e anche qui povertà di bilanci ma povertà probabilmente anche di idee e ci si chiede anche di personalità questo interroga le classi dirigenti di questo Paese ed interroga naturalmente le classi dirigenti del pubblico
Ma interroga anche noi in questa sala
Le classi dirigenti
Ti dei ricercatori come io sono degli imprenditori dei manager dei funzionari perché pone il problema di come progettare l'impresa in un Paese dove la povertà pubblica
Grava sull'impresa ma dove la ricchezza privata non riesce ad arrivare ricchezza di idee ripetiamo non riesce ad arrivare a contaminare il pubblico quindi il corso di industria lese che il presidente ci propone
Dobbiamo senz'altro proporlo al pubblico ma dobbiamo saperlo comunicare
Dobbiamo essere in grado di parlare al pubblico industria lese è quello che tenteremo di fare oggi pomeriggio
Le tenteremo di farlo come si costruisce facendo come si costruisce un Budget
Ovvero guardando intanto all'anno lato dei ricavi e dei mercati
E poi guardando nella seconda sessione al lato dei costi e degli oneri
Che vanno nel conto economico delle imprese poi nella ultima parte della giornata di oggi
Scenderemo saliremo alla politica
Alla politica economica ed industriale con le ultime relazioni con l'intervento della politica stessa
Chi abbiamo oggi invitato per rappresentarci la parte dei ricavi e dei mercati e delle prospettive per le imprese
Per il due mila sette sono Giorgio Giovannetti che è il direttore dell'Area studi dell'ICE e Luigi bisogna che parte di Prometeia Giorgia ci parlerà dei mercati esteri delle prospettive sui mercati esteri Luigi della situazione dei settori industriali e dei mercati
Italiani mi corre l'obbligo in conclusione prima di dare la parola Giorgia dei guardare che progettiamo
Significa che questo esercizio non è affatto da questa parte del palco ma è un esercizio che coinvolgeva voi col televoto e con le domande che ci aspettiamo dalla platea
Ed è un esercizio che H in volto nella sua formazione sette associazioni industriali di categoria
Che vorrei rapidamente ricordati perché hanno dato un contributo fondamentale sono l'Aniene anima la Federalimentare la Federlegno di Sistema Moda Hill uscimmo quindi una rappresentazione direi completa della struttura produttiva ed industriale del Paese Giorgia
Allora io innanzitutto ringrazio presidente Morandini
Per l'invito e spero di avere di imparare a parlare questa industria lese in realtà spero soprattutto di Flora di fornirvi alcuni che possono essere degli elementi utili per cogliere le opportunità che secondo me ci sono sui mercati esteri
Io farò un breve intervento e in questo intervento vi darò alcune indicazioni generali sull'andamento dell'economia mondiale
E poi mi focalizzerò sulle opportunità e anche sui principali concorrenti che ci sono per le piccole imprese in alcuni dei mercati emergenti a mio parere più interessanti la Cina la Russia l'Europa dell'Est
Negli ultimi dieci anni il commercio mondiale cresciuta a ritmi molto elevati e per quest'anno le previsioni sono buone sono buone abbastanza anche le previsioni per il prossimo biennio per quanto riguarda l'economia internazionale
La crescita nel prossimo biennio sarà superiore alla media dei dieci anni che come ho detto è stata piuttosto elevata
Ma la domanda ovvia è dove si hanno le maggiori opportunità in quali mercati in quali settori
Io cercherò di rispondere a queste domande tenendo conto che naturalmente non sempre è possibile esportare i beni giusti quelle che i mercati domandano nei mercati che sono i mercati più dinamici in particolare per le piccole imprese
Che hanno problemi a raggiungere i mercati più lontani
Non mi ricordo niente di nuovo se vi dico che sei faccio notare che le arie che crescono di più sono l'Asia in particolare la Cina e gli altri Paesi dell'Europa quindi sostanzialmente la Russia la Cina sei
Neanche il Nord Africa o l'America Latina le aree emergenti mercati emergenti questi sono i mercati perché se crescono più dei Paesi industrializzati ma sono mercati lontani sono mercati più difficili da raggiungere
E soprattutto sono mercati sui quali è più difficile rimanere una volta che magari sono stati raggiunti
Il lato positivo della crescita di questi mercati è che il reddito pro capite in questi Paesi è aumentato enormemente
Quello della Cina e aumentato del centoventi per cento negli ultimi dieci anni
Quello dei Paesi dell'Europa orientale e di oltre il centotrenta per cento
Quello della Russia è raddoppiato
Con il reddito aumentano anche le importazioni
I nuovi mercati quindi stanno diventando sempre più delle grandi opportunità
Io non credo al rischio di questi mercati ma credo che siano delle opportunità molto importanti che devono essere sfruttate
Il punto quindi ha come conquistare questi mercati e ancor più come rimanerci diventando una presenza stabile che abbia dei marchi forti riconosciuti riaffermando ogni giorno quello che secondo me è il valore del made in Italy
La seconda questione da chiedersi è
A
Questi mercati che tipo di prodotti chiedono quali sono i settori che crescono di più
Sicuramente la ricomposizione geografica del commercio che c'è stata
E in effetti avete visto è aumentato molto il peso dell'Asia negli ultimi anni ma aumentata anche il peso degli altri paesi emergenti del Nordafrica con cui prima è stato a firma dell'Africa in generale con cui prima è stato anche firmato un accordo e sono scesa è sceso al Paese il peso dei Paesi industrializzati questa ricomposizione del commercio ha sicuramente modificato la domanda mondiale
Oltre a ciò sempre di più ci sono stati dei fenomeni di riallocazione della produzione e frammentazione della produzione stessa e anche questo ha modificato la domanda
Quindi in effetti ad esempio gli scambi di beni intermedi sono aumentati molto più degli scambi dei beni finali
Nei beni finali vedete a livello aggregato la farmaceutica e il tempo libero l'Elettronica sono quelli che crescono più della media ma realtà le cose sono molto diverse
Se noi andiamo a vedere la domanda per aree di verze nei Paesi emergenti cresce la domanda di beni intermedi cresce meno la domanda di beni finali
In questo contesto l'Italia si conferma un grande Paese manifatturiero uno dei principali esportatori a livello mondiale
A fronte delle perdite di tutti i Paesi industrializzati che vedete su questa in questa tabella
Come voi sapete guadagnano la Cina moltissimo ma guadagnano altri Paesi emergenti guadagna la Corea del Sud guadagnata Eluana
Gli Stati Uniti perdono più di quanto non perdiamo noi
Ma in realtà questi dati non tengono conto della delocalizzazione che secondo me è un fenomeno importante che adesso andremo a vedere più specificatamente su alcuni mercati fin qui ho detto poco non ha parlato l'industriale in segreto cosa che probabilmente sapevate già in realtà quello che ci interessa è sapere che cosa succede su questi mercati emergenti che sono i nostri principali concorrenti e né i beni che noi tradizionalmente produciamo meglio degli altri nei beni del made in Italy
Vi farò alcuni esempi guardava la Russia la Russia un mercato dove l'Italia forte le quote l'Italia sono alte vedete nei beni del made in Italy l'Italia nel due mila cinque una quota di circa il quattordici per cento
Chi sono i nostri principali concorrenti
Ne proprio dei beni del made in Italy sul mercato russo la Cina è il nostro principale concorrente
Ma anche la Germania guadagna quote mentre le imprese italiane negli ultimi cinque anni hanno perso quote sul mercato russo
Ma realtà non in tutti i beni anche questo i beni del made in Italy o meno è un diciamo un aggregato se andiamo a guardare nei singoli comparti ad esempio l'elettrodo elettromeccanica abbiamo guadagnato ben tre punti che sono moltissimi su una quota di circa il dodici per cento in cinque anni
Quindi abbiamo guadagnato più della Germania più della Cina per quanto riguarda i prodotti delle nell'elettromeccanica
Il Brasile è un altro mercato emergente
è un mercato più lontano dall'Asia ma anche qui nei beni del made in Italy la Cina è il nostro principale concorrente
Le imprese italiane hanno perso quote nei confronti della Cina
Io qui ho selezionato il ma il sistema casa i mobili e gli elettrodomestici per andare a vedere che cosa succede e anche in questo in questo settore proprio nei mobili
Negli elettrodomestici la Cina è il concorrente più temibile
Guardate la l'aumento della quote la variazione della quota di tredici punti la Cina dal due mila al due mila cinque nel sistema casa la Germania guadagna l'Italia purtroppo perde quote
Cosa succede in India
Un altro dei mercati emergenti i Brics
Anche qui e qui effettivamente si capisce di più perché tutti sappiamo che il commercio all'interno dell'Asia molto ma intatto anche qua la Cina è il nostro principale concorrente aumenti a moltissimo la quota nei beni del made in Italy
Ma nell'elettronica l'Italia ha guadagnato quote di mercato è vero partivano una quota bassa mal guadagnato quote di mercato
Andiamo più vicino i mercati che sono più facili da raggiungere per le piccole imprese
I Paesi i nuovi membri dell'Unione Europea
Bene in questi Paesi se voi vedete Italia e la Germania perdono quote
Ma qui la perdita dell'export potrebbe essere dovuta ad i fenomeni delocalizzazione
Ho selezionato all'interno di molti dati che avevamo il la la produzione le diciamo la il sistema moda ma i beni intermedi del sistema moda
E se voi guardate negli intermedi del sistema moda l'Italia guadagna circa quattro punti su una quota già elevata intorno al venti per cento
Questo suggerisce che l'ipotesi della delocalizzazione probabilmente è un'ipotesi che ha senso che nostri scambi con questi Paesi sono degli scambi
Importanti e sono degli scambi che sono diversi da quelli che erano d'qualche anno fa proprio perché c'è stato una frammentazione della produzione che Elayne prese hanno dei modi di internazionalizzazione molto diversi adesso da quelli che erano dieci anni fa
Fin qui sui mercati Diversi cosa succede in Cina
Bene abbiamo visto che la Cina il nostro concorrente più pericoloso in Cina chi guadagna quote negli ultimi cinque anni sono gli Stati Uniti né i beni del made in Italy e ribadisco sono gli Stati Uniti e la Germania
L'Italia
Comunque non perde quote
Quindi la situazione per quel che riguarda i beni del made in Italy va abbastanza bene
E nel la moda vince
Probabilmente è vero l'aumento del reddito del centotrenta per cento della Cina del reddito pro-capite in Cina del centotrenta per cento a spinte cinesi ad acquistare moda italiana ben in cui siamo forti abbiamo fatto ha avuto una variazione della quota di due punti dal due mila al due mila cinque
Chiudo sostanzialmente con una tavola riassuntiva in cui cerco di integrare di dirmi tutte quelle che sono perché ritengo le opportunità principali
Per le imprese italiane ho selezionato soltanto alcuni settori che io ritengo siano rilevanti per le piccole e medie imprese e invece di farmi vedere alcuni esempi di Paesi emergenti vi faccio vedere le aree
Che cosa sono le frecce la dimensione dice qual è la quota italiana è il segno evidente la freccia che cresce vuol dire che andiamo il mercato in espansione e noi aumentiamo le quote
E il segno diciamo la freccia che va giù vuol dire che abbiamo una quota decrescente in un mercato che sta scendendo in quel settore
Se voi vedete il peso o delle serie sull'esportazione italiane più alto sia in Europa occidentale dove purtroppo la maggior parte delle frecce specialmente quelle grosse è in discesa
Io in un mondo ideale vorrei avere tutte frecce grandi rosse e dirette verso l'alto
Vorrei voglio dire cosa vorrei vorrei avere delle quote elevate crescenti nei settori in cui la domanda che al Mondiale cresce più della media
Ma non sempre è così
Cosa posso fare cosa dobbiamo fare cosa si è fatto io ritengo che molti piccoli imprenditori abbiano fatto
In quanto hanno imboccato quella che ritengo essere l'unica strada giusta per competere cioè hanno difeso il valore delle proprie importazioni
Hanno cioè si sono spostati su beni di qualità più alta
Hanno fatto avuto una ricomposizione verso produzioni a maggiori a maggior valore aggiunto
Le imprese italiane che esportano vino che esportano Seta che portano scarpe cuoio vetro e così via
A questa impresa viene riconosciuto che hanno una qualità elevata ma nel momento in cui questo viene riconosciuto queste imprese hanno un grande vantaggio perché sono molto meno soggette alla competitività di prezzo
Il pudore chiedersi è è sufficiente questo è sufficiente
Ci basta riqualificarsi spostarsi verso degna qualità più elevata per non diventare un giocatore marginale non era globale
Probabilmente no
Questo è il momento di consolidare gli sforzi che sono stati fatti
Se vogliamo come Paese non diventare marginali
Dobbiamo fare delle scelte
La prima scelta che un imprenditore deve fare
Ritengo è quella di scommettere sui suoi prodotti e sul futuro della sua impresa ma anche quella di scegliere i mercati giusti
Io lo spero con queste poche considerazioni e con questa cantina che vi indica dove sono le zone produttive nel mondo di avermi indicato quelli che possono essere i mercati dove secondo me ci sono le maggiori opportunità Grazia
Grazie molte Giorgia eccome vi ho detto oggi non si progetta da su questo palco ma si progetta insieme e quindi passiamo al primo esercizio di televoto che è uno strumento che voi conoscete molto bene perché è una asset del Forum delle piccole e medie imprese
Il primo televoto col quale allegoria vogliamo integrare
Le considerazioni dei nostri relatori con il sentimento degli imprenditori e dei manager riguarda appunto i mercati esteri e la prima domanda che vogliamo porvi in particolare seri
Prevedete nel prossimo anno nel due mila sette di aumentarle oppure di avviare se non già esiste la presenza delle vostre imprese all'estero
Vedete che le possibilità sono due possibilità nette certamente sì certamente no e due possibilità più sfumate quindi quello che vogliamo sapere effettivamente sì
Si prevede di aumentare o avviare una presenza all'estero quando si aprirà adesso la votazione col col semaforo potete cominciare a a votare
La votazione è aperta
Verso aspetteremo che
Il campione della sala sì
Riporti su valori sufficientemente rappresentativi
Bene allora vedete questo il risultato di questo primo voto
Il quaranta per cento e più della delle imprese certamente avvieranno aumenti all'anno se l'hanno già una presenza all'estero un altro trenta per cento sta considerando di
Aumentare o avviare la presenza all'estero mente il restante trenta per cento lo esclude o tende ad escluderlo
Che il settanta per cento delle imprese
Decida se vogliamo entrare e avviare la presenza letta mi sembra un segnale estremamente significativo nella seconda domanda però vogliamo sapere vorremmo sapere che vogliamo che voi sappiate qualcosa di più
Ovvero questa presenza
All'estero
In quali forme si concretizza o si concretizzerà nel prossimo futuro
Ovvero è una presenza fatta solo di esportazioni
Una presenza che prevede l'export ma con una propria distribuzione una una forma di servizi distributivi all'estero
L'export e al tempo stesso investimenti produttivi all'estero quindi se volete export più delocalizzazione export più investimenti green field soltanto investimenti all'estero
Risposto numero quattro una joint Venture La cinque oppure nessuna presenza qui è possibile per voi dare più di una risposta la votazione aperta
Aspettiamo che questa in questo caso la possibilità di risposte multiple che si stabilizzi
Il numero delle risposte ecco avete l'ultimo istante no
Ecco qui se volete
E con una punta di pessimismo da parte mia la risposta mi pare già di poter dire che leggermente meno rassicurante perché la metà delle imprese
A solo export
C'è una
Sì beve solo export solo export
Sì sì certo però diciamo che è un ok una grande quotati in paese assolo export
Chi prevede distribuzione propria
E e chi ne prevede invece di investimenti export investimenti all'estero
Molte quote di molte imprese vedete la risposta cinque prevedono accordi
Con imprese estere già in Belgio mentre sono poche mi pare di poter dire le imprese che decidono di fare solo investimenti all'estero che siano acquisizione o delocalizzazioni
Poi commenteremo naturalmente questi risultati con di aspetto e con anche voi dalla platea la prossima domanda riguardano le forme della internazionalizzazione ma le aree dove si prevede di
I recarsi diciamo quindi questa internazionalizzazione presente
O futura in quali aree si andrà a localizzare anche qui è possibile più di una risposta e abbiamo sentito
Quali sono le realtà alleare con maggior potenziale
Ma votazione ancora aperta con più di una possibilità di risposta
Va bene possiamo direi chiudere propria cioè chiudere questa votazione ultimo ecco allora la grande maggioranza delle
Degli imprenditori ed emergenza la vede nell'Europa dell'Est nel mercato
E abbiamo sentito dalla relazione del Giorgio Giovannetti che si tratta di mercati con grandi potenzialità e dove le imprese italiane hanno fatto molto bene negli ultimi anni conquistando quote di mercato anche in settori
Potenzialmente sensibili come nel sistema moda
L'Europa dell'Ovest è tradizionalmente un mercato di riferimento per le le imprese italiane anche l'ansia come vedete a un peso importante crescente la prossima domanda la domanda che abbiamo fatto anche l'anno scorso
E che riproponiamo anche per valutare effettivamente
La differenza le risposte che abbiamo rispetto all'anno scorso
Lo sviluppo dei mercati emergenti di cui abbiamo appena sentito
è percepito da voi dalle vostre imprese come soltanto una minaccia come una minaccia e al tempo stesso un'opportunità
Come soltanto un'opportunità senza alcuna minaccia è invece assolutamente indifferente per le vostre imprese qui una risposta ovviamente
Ecco qui la risposta arriva presto
Si sta per chiudere il
Televoto
Direi che possiamo chiudere e possiamo mostrare in questo caso
Le risposte che abbiamo quest'anno se
Il tasso di astensione non è troppo alto
A confronto anche con le risposte che abbiamo avuto l'anno scorso l'anno scorso
Il settanta per cento delle risposte era nella direzione di dire che lo sviluppo dei Paesi emergenti
Sì è una minaccia con opportunità quest'anno non lo sapremo mai perché non riusciamo a vedere la risposta del televoto
Dopo
Si sta votando ancora senza trucchi però
Ne ne abbiamo riaperto la votazione come un ballottaggio diciamo Casoni
Mi ricordo che qui mi potete dare una sola risposta ovviamente
Ma c'è un po'di mistero di suspense
Su questa
A a bene
Beh direi che possiamo dire che
Si stanno polarizzando le risposte diete l'anno scorso
Molti erano
In cerchio comunque percepivano sia la minaccia che l'opportunità questi sono ancora la maggioranza ma vedete che di questi molti si sono polarizzati nella direzione di scegliere ora minaccia o l'opportunità il che può voler dire che forse in questo anno abbiamo imparato a comprendere di più sulla natura di questi mercati sulla natura dei concorrenti
Oppure che le imprese hanno che capito qual è la loro posizione nei confronti della concorrenza di questi Paesi
Quindi direi che questo venire molto interessante perché le risposte alla fine cioè quelle per così dire neutrali se sia indifferente vostre non sappia dare una risposta sono rimaste le stesse ma c'è una scelta più netta degli imprenditori e dei manager presenti su l'opportunità o il rischio che queste
Questi mercati emergenti portano l'ultima domanda riguarda il ruolo dello Stato
Per favorire
L'internazionalizzazione delle vostre imprese qui abbiamo nelle prime file autorevoli rappresentanti dello Stato che senz'altro metteranno approfitto le indicazioni che qui usciranno
Bisogna unificare le agenzie pubbliche per l'internazionalizzazione avvicinarli alle piccole imprese
Bisogna semplificare la burocrazia che incide naturalmente anche su l'internazionalizzazione costruire infrastrutture che servono aumentare le emissioni
Congiunte di governo banche imprese
Favorire le aggregazioni e fusioni perché sappiamo che la dimensione di impresa è una determinante importante della successo sui mercati esteri e poi lo vedremo ancora oppure
Bisogna soprattutto incidere sui costi tagliando tasse e cuneo contributivo avete
Più di una risposta a disposizione e il voto è già aperto
Cioè posso
Allora semplificare la burocrazia e tagliare le tasse rimangono senz'altro in cima alla lista
E quindi mi sembra che il messaggio sia molto chiaramente noi sappiamo competere da soli sui mercati internazionali se ce lo lasciate fare
La nostra competitività è la stessa che operiamo qui operiamo all'estero basta che non siamo gravati di oneri e di costi burocratici o no
Molto importante mi sembra sia il ruolo delle aggregazioni e fusioni di imprese e qui sappiamo e lo vedremo che la dimensione una determinante fondamentale della competitività sui mercati esteri soprattutto quando l'export va con i servizi
E anche mi sembra di capire questo messaggio anche nella Giorgia che le agenzie pubbliche devono avvicinarsi di più alle piccole e medie imprese nel loro ruolo
Direi che qualche commento da parte della nostra relatrice sarebbe importante prima delle domande vostre che aspettiamo fra qualche minuto
Beh
Per diciamo che
Io la prima volta che vedo il televoto al mese mi sembra che i risultati siano sicuramente interessanti ma molto in linea con quello che mi aspettavo
Io ritengo che in effetti per le piccole imprese diciamo le piccole imprese in genere preferiscono una forma di internazionalizzazione non molto complessa e che quindi sia consideri sostanzialmente lex porta e l'export eventualmente con distribuzione propria all'estero
E in effetti diciamo circa la metà o poco meno della metà delle risposte un quarto solo export e un sette non un ottavo forse anche sport con disprezzo distribuzione proprio all'estero va andavano in questa direzione
Ritengo però interessante che ben dodici risposte abbiano siano state solo investimento produttivo
Perché effettivamente in questo caso l'investimento produttivo diventa sostitutivo probabilmente rispetto all'attività di export mentre molte volte ad esempio quello commerciale un investimento invece diciamo che è complementare e non sostitutivo all'attività di export
Per quanto riguarda i mercati effettivamente
Mi fa piacere vedere che l'Asia alla trentotto per cento di diciamo delle risposte sostanzialmente orna trent'trentotto risposte questo non era in percentuale
Suggerivano che volevano localizzare la presenza in Asia perché effettivamente io ritengo che sia un mercato dove molto importante esserci ed ho un mercato su col quale siamo ancora siamo già in ritardo rispetto ai nostri concorrenti e diciamo mercato dove facce è molto più facile da raggiungere per le medie e le grandi imprese quindi più difficile per le piccole il fatto che già trentotto risposte che sono una percentuale abbastanza elevata sulle risposte date includa Alasia lo trovo abbastanza interessante
Vediamo per quanto riguarda invece cosa deve fare lo Stato ma io qua penso che lo Stato non possa a favorire le fusioni di PMI questo non avrebbe senso mentre invece molto interessante favorire le aggregazioni
Quello che le piccole made in prese subiscono e la mancanza di servizi appropriati è la mancanza di infrastrutture quello che c'è nelle aggregazioni prima si parlava di di stretti in Eritrea relazione introduttiva
Viva
Ad esempio per quanto riguarda i distretti lui da alcune ricerche abbiamo visto che gli investimenti diretti degli vi è diciamo esteri in Italia sono molto più elevati nidi stretti rispetto a zone non distrettuali perché perché nei distretti è più facile avere delle infrastrutture
O possiamo parlare di distretti o di reti ma secondo me sono molto importanti le aggregazioni di piccole imprese perché si possono dividere una serie di servizi che sono essenziali per poter essere sui mercati esteri e ribadisco una cosa che ho detto prima
Una cosa è molto importante a entrare su un mercato estero ma è molto importante rimanerci un dato che a me ha sempre stupito molto è il dato della turnover delle imprese sui mercati esteri specialmente le piccole l'uscita dei mercati esteri circa il venticinque per cento delle imprese ogni anno
E questo è un dato che fa pensare quindi non bisogna soltanto andare su un mercato ma bisogna trovare dei modi per aiutare le piccole imprese a restare sul mercato
E ad andare su mercati più lontani senza perdere di vista quelli che sono i nostri mercati più importanti che continuano a essere quelli dell'Europa occidentale dove qui il sessanta la quarantotto imprecise
Avrebbero diciamo localizzato la propria presenza ma se uno guarda il dato aggregato rappresentano il settanta sessanta oltre sessanta per cento delle esportazioni italiane quindi
Grazie abbiamo tempo per qualche domanda dalla platea vi ricordo di segnalare la vostra domanda di
La qualifica dei e di rispondere entro i tempi di un minuto per ciascuna domanda
Prego
Una sera dottoressa Giovannetti Moroni piccola industria dell'Unione industriali di Roma e delle intese
Confindustria Lazio del consiglio centrale Confindustria
La prima domanda io ne vorrei fare due quali mercati emergenti presente nei maggiori rischi politici ed economici nel due mila sette e perché
La seconda
Le missioni all'estero di Confindustria ICI
E i danni hanno solo a per operativo e hanno avuto un Effetto suoi a fare il grazie
Qualche altra domanda e poi diamo la parola per le risposte
Allora per quanto riguarda i mercati emergenti beh diciamo i rischi politici maggiori secondo me sono sul mercato del Nordafrica e del Medioriente
E forse anche diciamo tra i mercati emergenti io ho individuato ha diciamo i mercati dell'Asia i mercati del Nordafrica del Medioriente l'America Latina
Diciamo che i mercati del Nord Africa Medioriente a mediare America Latina
Hanno sia rischi politici sia economici perché innanzitutto la crescita del potere di acquisto di questi di molti dei paesi in queste aree dipende dall'andamento del prezzo delle materie prime
E quindi diciamo in questo momento lo anche la Russia che è più vicino dipende dall'andamento del prezzo del gas e del petrolio quindi una cambiamento di tendenza ad esempio nei prezzi del petrolio o delle altre materie prime può modificare farli diminuire il potere di acquisto il peso di queste aree nel commercio mondiale
E per quanto riguarda diciamo i rischi politici sicuramente la situazione è abbastanza instabile sia nei paesi del Medioriente come conseguenza diciamo delle guerre dell'instabilità politica e anche lì in America Latina per elezioni incertezza sui risultati elettorali e così via quindi io questi sono i più rischiosi
Per quanto riguarda la seconda domanda sulle missioni innanzitutto dice lo chiami cioè non ICI c'è un lapsus freudiano ma insomma detto questo allora a io ritengo che dipenderà missione ammissione se cioè naturalmente in teoria c'è un solo appalto operativo
Ah per quanto riguarda l'effetto sugli affari dipende da come sono state organizzate le missioni in particolare dal tipo di informazioni che sono state date nibbi tubi
Quando le missioni sono state preparate bene
E il may be tubi sono state date informazioni corrette sia le imprese di parte italiana sia le imprese diciamo straniere sia in loco sia poi nel follow up di gli affari ci sono stati alcune volte il matching non è perfetto e in questi casi io però il solo atto possa essere migliorato quindi secondo me si tratta di migliorare l'informazione sia durante la missione ma sia soprattutto dopo
E quindi facilitare tutta una serie di par pratiche burocratiche che abbiamo visto prima essere anche una delle cose fondamentali che vengono richieste la semplificazione della burocrazia
E anche l'informazione sulla burocrazia in loco facilitare le traduzioni dei documenti dare supporto legale e così via possa essere il modo per migliorare solo a Popper attivo e quindi la stipula affettiva degli affari
Grazie Georgia passiamo a Luigi Pedoia partner di Prometeia su il due mila sette dei mercati delle dei settori
Produttivi in Italia
Grazie
E possibile aveva
Per fatto benissimo quindi io cercherò un po'velocemente di a raccontare di quella che la nostra opinione su quello che può essere il mercato italiano su quelli che possono essere dinamica dei costi
Che caratterizzavano dire sette e poi interrompo nel merito di un tema che mi sembri portate Egola dalla reti evitata riprese piccole e medie
Io sono parte di Prometeia che è una società
Dietro composta da due entità diverse se possibile fossero
Che composta due dita è diverso magari a un tutti sono a volte la prima e la prova è che associazione che dal mille novecentosessantaquattro ogni trimestre produce uno scenario di previsione macro economico che distribuiti agli associati
L'ha tradita prometti a S.p.A. che è stata fondata nel mille novecentottantuno ed è composta da circa duecento professionisti che forniscono consulenza
E supporto alle decisioni sia primarie istituzioni finanziarie sia a istituzioni pubbliche che ha aziende private degli industriali
Velocemente i tre temi come dicevo prima che vorrei affrontare solo le condizioni sul mercato italiano i costi operativi e poi le condizioni economico-finanziarie delle PMI
E l'analisi che ho fatto sulle condizioni economiche finanziarie risultato di della lavorazione di circa dieci mila bilanci di piccola e media impresa e con fatturato compreso tra i cinque e i cinquanta milioni di euro riesce a focalizzare abbastanza bene quella che è la realtà dell'impresa piccole medie italiane
Le opportunità sul mercato italiano il due mila e sei le informazioni che abbiamo a disposizione ci dicono che il mercato italiano nel mercato che sta avendo una recupero non tanto
Intenso quanto sembrerebbe quello segnalato la produzione industriale perché ho potuto industriale è stato linciato molto delle esportazioni e delle opportunità che prima raccontava Giorgio Faletti essi sui mercati esteri
Ma rispetto a quella che è stata diciamo così la prima parte degli anni di di questo decennio è sicuramente una crescita significativa
La cresta dovrebbe essere
Altrettanto significativa anche nel due mila sette
Significative acceso dovrebbe essere percepibile
Madonna a livelli particolari nel caso per esempio dei ma lo fatti di consumo dei dei degli acquisti e le famiglie il tasso di cresta prossima nove adesso intorno all'un per cento quindi non possiamo porlo parlare di un ciclo di consumi
Stessa cosa per gli investimenti in macchinari e trasporti tasso di canestro avessero ordine del tre per cento è anche in questi caso non si può parlare di un vero e proprio ciclo di investimenti perché quando il ciclo Investimenti
è una fase di espansione forte i tasti gradi superiori al dieci per cento erano del tre per cento quindi quello che ci si prospetta nel prossimo anno in termini di opportunità sul mercato interno
è una crescita molesta è molto piatta ma il lavoro che abbiamo fatto con l'associazione di categoria c'ha fatto ha fatto emergere un elemento mi sembra interessante ed è questo il fatto che al di là di questi fenomeni di modesta crescita generali generalizzati
La di la realtà che stanno vivendo e Piccolomini prese non aiuta molto diversificata con aree di business che sono molto molto dinamiche e Stalin prese riuscire a cogliere queste aree di business capire laddove si sta spostando la domanda e riuscire a intercettare la e far diventare questo lo porto tutte da questa da una potenziale crescita una vera e propria crescita per l'impresa stessa
Due casi fra quelli che abbiamo validato Bizet ma interessanti e caso prezzo del sistema dell'arredamento
Dove e la negli ultimi anni c'è stata una difficoltà nella crescita delle famiglie delle spese delle famiglie per arredamento
Ma l'impresa di Novi ha saputo trovare in un altro tipologie di mercato nell'arredamento rivolto ai servizi quindi bar ristoranti distribuzione negozi e quant'altro
Delle opportunità di business che non hanno tassi di crescita dell'un per cento tassi di crescita molto molto più significativi
Lo metto ad ardere stante il sistema moda perché nel sistema moda è in atto tutto una frammentazione delle tipologie di mercato dei business caratterizzate dal tipi diversi di beni da fasce diversi di beni e poi dare in questi ultimi anni anche da una modificazione della struttura distributiva che fa sì che la piccola per impresa si trovi a dover affrontare a dover scegliere tra una miriade di possibilità e di segmenti di mercato e molti di questi segmenti di mercato stanno registrando tassi resta significativi quindi le opportunità ci sono è un mondo più difficile il mercato It il mercato italiano perché lo sono in tutti i segmenti non si hanno i tutti i segreti le stesse opportunità ma le opportunità vanno seleziona vanno individuate le seguenti più opportune otto mete più infortuni date le caratteristiche le capacità della stessa impresa
Un elemento che a volte viene come dire ha sottovalutato a mio avviso è il ruolo che stanno avendo poi invece le importazioni sul mercato italiano del
Togliere spazio alle imprese italiane
Siamo tutti molto concentrati sui mercati esteri
Cioè dello spazio e a mio avviso avrebbe posto un po'di più attenzione anche a quello che è la realtà del mercato italiano dello spazio che le imprese estere stanno togliendo le imprese italiane sul mercato italiano
Questo grafico un po'compresso riporta la quota che è soddisfatta con importazioni sul mercato italiano
I manufatti all'inizio e la linea blu
All'inizio degli anni Ottanta questa quota era del tredici per cento si è arrivati a una quota negli ultimi anni superiore al trenta per cento cioè un terzo della domanda di manufatti sul mercato italiano delle sua disfatta con importazioni
Le aree grigie sono la i tassi di crescita e tassi le variazioni di questa dinamica e fa vedere come c'è stato un processo di fortissima espansione fino al due mila due mila uno poi un rallentamento un forte mutamento e adesso siamo di una nuova fase di recupero
Che non è intenso come lo è stato alla seconda metà degli anni novanta ma è sicuramente una fase di recupero significativo di penetrazione delle importazioni sul mercato italiano
Velocemente volevo porre alla vostra attenzione il fatto che poi queste importazioni non sono tutte anzi solo marginalmente solo poche provengono i paesi a basso costo del lavoro in Italia si porta molto da Paesi ad alto reddito
E in molti settori ancora le importazioni da paesi a basso costo il lavoro non sono presenti il che vuol dire che nelle mie valutazioni di compiti di come devo compete devo tener conto che devo competere con produttori tecnologicamente commercialmente organizzativamente evoluti
Solo per rendere chiara questa tabella ho riportato nel la prima parte il livello del due mila e cinque del totale della quota di importazione di mercato italiano sto disfatta cui importazioni e poi la scomposizione tra questa quota quanto sta arrivando dai Paesi ad alto reddito e quanto sta arrivando dei Paesi a basso reddito
Vedete solo il sistema moda
I paesi a basso reddito non una quota maggiore ventidue per cento rispetto il dieci per cento che sono le importazioni provenienti dei Paesi a basso reddito ma se guardate gli altri settori
In tutti gli altri settori analizzati prevalentemente importiamo dei paesi a tanto reddito
E ancora più interessanti a mio avviso la parte destra di questa Giakarta perché riportata non tanto il livello ma la dinamica che si è registrata negli ultimi anni
E emerge ancora chiaramente il sistema moda come settori in cui vi è in atto un fenomeno di penetrazione di importazione da Paesi a basso costo
Ma tra gli altri settori solo il comparto la filiera dell'automobile dei veicoli dei veicoli
Sta registrando un tasso di cresta s'una ha segnali significativi di aumento delle importazioni
Dei paesi in via di sviluppo e delegato alla frammentazione che sta caratterizzando questa filiera nel commercio internazionale prima veniva assennata
Da Giosa Vanetti ma se guardate negli altri settori il segnale di importazioni che provengono i Paesi a basso reddito è molto molto marginale mentre elevato
Il segnale dell'aumento delle importazioni che provengono dei paesi ad alto reddito questo come elemento di riflessione per suggerirvi di tener conto anche di questo fenomeno al momento in cui progettate il vostro due mila sette
I costi operativi
Una semplice evidenza empirica poi credo che Alessandro
Lanza entrava nel merito di questo tema
Ho riportato all'aumento del prezzo del petrolio il livello del prezzo del petrolio spesso in Eura quotate sui mercati internazionali e il livello dei prezzi dei metalli non ferrosi
Dal gennaio del novanta ad ad oggi tratteggiate sono nostre previsioni si era abbastanza chiaramente come il prezzo del petrolio e fuori linea le sue quindi a un qualunque livello di equilibrio e come sia fuori linea da un qualunque livello di equilibrio i metalli preziosi metalli non ferrosi
La caratteristica del petrolio metalli non ferrosi sono che sono quotati sui mercati ufficiali
E solo quelli che hanno avuto gli aumenti più forte negli ultimi quindici mesi il motivo di questi momenti è legato al fatto che su questi mercati entrata in maniera significativa la speculazione finanziaria
Non vi è ragione però perché questi prezzi su protocollo segretario ferrosi si mantengono in questi livelli
E quello che noi prevediamo è una veloce rientrano nei prossimi mesi apprezzi più di equilibrio apprezzi più determinati dalle cuffie dall'effettive condizioni domande Offerta
Sui mercati reali per il petrolio
Gli argomenti sono un po'più articolati perché
Soprattutto l'Offerta non è regolata dal libero mercato vincolato alla recente che che fanno i produttori in modo particolare l'opaca
In maniera molto come dire generale questo è il quadro che si prospetta sui mercati internazionali il cui impatto
Su quelli che sono i costi operativi dell'il prese delle piccole e medie imprese italiane è riportato in questo grafico
Istogrammi rappresentano una stima della crescita dei costi operativi
Per intenderci i costi operativi e l'ammontare di tutti quei costi
I press in in altre parole scusate i prezzi alla produzione durato cresce di queste entità se vogliamo che l'impresa non abbia una variazione di margini una modificazione dei margini
Questo mi dice che nel due mila sei i prezzi di vendita
Dovrebbero essere dovrebbero aumentare del sei per cento se vogliamo che lei prese la vostra è un'impresa non abbia una riduzione del margine
Abbiamo alle spalle tre anni due mila tre due mila e quattro mila e cinque nel due mila sei in cui
Prezzi i costi sono aumentati in maniera significativa
Se lo scenario che dicevamo prima
Si realizzerà con questa forte riduzione dei prezzi dei metalli non ferrosi sui mercati internazionali con rientro il prezzo delle regia come per tutti e atteso che come i mercati sembrano segnalare compreso il petrolio che si è avvicinato e più di sessanta dollari e non più i settanta dollari
Con le riduzioni di costo del lavoro implicite nella finanziaria attualmente in discussione il due mila sette potrebbe essere un anno in cui si ritornare alla situazione favorevole per riprese con una dinamica dei costi operativi relativamente quasi in flessione in riduzione
Naturalmente
Una precisione d'obbligo ed è dovuta al fatto che queste calcoli sono atti fatti nell'ipotesi che l'impresa acquisti con dei contratti a tre mesi quindi blocchi propri contratti a tre mesi
Sono sceso un'impresa riesce a e che è stata capace nel passato a fare dei contratti più lunghi a sei o un anno tutta questa curva lì l'aumento sarà meno accentuato nel due mila sei tenderà a trasferirsi un po'nel due mila sette
Le condizioni economico-finanziarie delle PMI
Ho riportato a fronte del dinamica dei costi operativi
Questi indice margine operativo lordo per unità di fatturato ricavato da pirata evita i dieci mila di ANCI di piccole imprese che abbiamo raccolto nei diversi anni
Si vede chiaramente come questa dinamica è in flessione e come i costi stia no erodendo i margini e ancora più interessante quest'altro grafico velocemente
In cui ho riportato la variazione di costi e la variazione di margine per far vedere come dal novantasette prima la relazione non era così immediata perché li modificazioni dei cambi
E soprattutto la lira avevano impedivano di vedere questa relazione ma da quando la lira e fissa nei confronti dell'euro e poi da quando è entrata nell'area dell'euro c'è una fortissima relazione inversa appunto tra la dinamica dei costi operativi e variazioni di margine tutti gli anni in cui i costi operativi aumentar in maniera significativa i margini calano
E quel pochi anni in cui c'è stata una variazione negativa novantotto novantanove ad esempio immagini sono aumentar attento
L'evento interessante cosa succederà due mila sei due mila sette
Non voglio sbilanciarmi nel fa nel come dire procurò la previsione perché credo che sia abbastanza immediata
La riduzione dei margini ha determinato un aumento della ritiri tradusse a una diminuzione del dividendo seriale ed è abbastanza significativa come dire la dinamica di questa ridussero di questa di questo trend che costante nel tempo in termini riduzione alla riduzione industriale se associata una dire una riduzione della levità il capitale proprio
Nel due mila e tre dal due mila tre due mila quattro e cinque la ritira il capitale proprio a livelli minimi otto poco più superare l'otto per cento vicini a quelle del del Periodo novantadue novanta e che è stato posato periodi forte crisi
Non si segnalano crisi finanziarie però in questa fase
Nell'impresa e il motivo per cui non vi sono la non vi sono crisi finanziarie è sostanzialmente questo ed è legato al fatto che in questi anni si è ridotto significativamente l'incidenza del costo del lavoro per margine operativo lordo dove gli elementi fattori che hanno portato a questa riduzione sono sia i tassi d'interesse ma anche la capitalizzazione le imprese italiane negli ultimi cinque anni si sono ricapitalizzate questi dalla forzate
E questo ha consentito che a fronte della difficoltà dal punto di vista industriale non si siano ancora manifestate difficoltà di natura economica finanziaria però questo è un po'pericoloso
Perché se
Noi guardiamo ed è un po'di più unum
Come dire
Una tendenza che al sistema bancario di leggere prevalentemente le condizioni industriali termine sono di condizioni economico-finanziarie non vedendo segnali di deterioramento ritenere che l'industria Possa star bene notare industria sta soffrendo
Una processo e la piccola media industria in maniera particolare
Un processo di erosione della propria verità industriale che molto significativo lo si vede molto bene da questo grafico in cui ho riportato i margini della piccola e media impresa
La linea grigia comparati con gli stessi immagino stesso indicatore delle medie e grandi imprese
Quello che si vede abbastanza bene a questo grafico e che per un lungo periodo fino al due mila e tre
Fa la piccola e media impresa in Italia riusciva a combinare i fattori produttivi in maniera più efficiente di quanto non lo facesse la media grande impresa e riuscirà sui propri costi operativi a scontare un margine
Operativo maggiore di quanto non riuscissero a far le le medie e grandi imprese col due mila tre la situazione è cambiata
E abbiamo una piccola e media impresa che non riesce a essere efficiente non riesce a essere redditizia quanto lo è la media e grande impresa e quindi quello che emerge è un segnale in cui in Italia non basta più essere piccoli per essere redditizi
Questo mi porta a delle conclusioni molto sintetiche
Che riguardano gli Statuto la situazione del due mila sette della ditta economico che tenderanno peggiorare questo segnale è sicuramente positivo perché l'abbiamo visto prima l'intervento di Giorgio Faletti ci sono molte opportunità sui mercati esteri
Ci sono spazi sul mercato italiano soprattutto se letti in chiave di modificazioni dei diversi segmenti di mercato
I costi operativi dovrebbero tendere a ridursi e quindi creare delle condizioni meno pesanti dal punto di vista della pressione sui margini
E i tassi d'interesse continueranno a essere ancora bassi e composizioni economico finanziaria mediamente solide
Quindi l'ambiente esterno tenderà a essere ancora positivo ma questa positività dell'ambiente esterno non è sufficiente a far cambiare a far superare la crisi e quindi la crisi direttività che in questo momento sta caratterizzando le piccole vedi prese continuerà anche nel prossimo nel prossimo futuro
E per un eventuale superamento sono necessari evidentemente
Una prostituzione dei processi di aggregazione riprese già iniziati ma dovranno essere situati e poi l'elemento su cui a me sembra si debba sempre porre più attenzione
è a uno sforzo di innovazione non tanto in termini di prodotto o di processo non solo il prodotto il Processo mai tardi disattesi re riprese che siano in grado di trovare delle nuove punti di equilibrio competitivi e che siano basati soprattutto su quelle che sono le competenze distintive che caratterizzano l'economia italiana
E che vanno ricercate in quelli che sono stati i fattori che ha fatto come dire che ha creato ma forse per l'industria italiana e che vanno e che possono essere di tipo inviti efficaci la fantasia la creatività nel gusto del bello neo laboriosità
La capacità di avere delle relazioni con gli altri con le altre in prese ma anche e soprattutto a mio avviso io da solo solidarietà fra i diversi attori che dovranno svolgere tutti un loro ruolo tutto il loro specifico ruolo ma in chiave solidarietà X di solidarietà
Grazie
Adesso su il tema della crescita del nel nostro Paese delle vostre impresa abbia un nuovo televoto che riguarda quindi il mercato nazionale e sul quale abbiamo i confronti anche col due mila sei la prima domanda riguarda
La vostra percezione sulla crescita del prodotto interno lordo in Italia nel prossimo anno e cioè se crediate che cresca di poco zero cinque oppure un per cento fino a due oltre due votazione aperta vediamo qual è
Il sentimento rispetto a questo
Allora
Beh al di là di quelle che sono le stime ufficiali la
Vostra percezione si consolida intorno a una un due per cento dall'uno al due per cento che quello che è nella previsione degli istituti economici ma con un rischio invece di crescita più modesta che si fermi all'un per cento quindi l'anno scorso il rischio era più alto quest'anno c'è una certa qual maggiore positivi da un certo qual maggior ottimismo ma sempre con un rischio di tornare a livelli di crescita
Molto bassi
Tuttavia col col secondo televoto che andiamo a vedere noi sappiamo che spesso
Quelle che sono poi le previsioni sul giro d'affari per la vostra impresa e quindi io passerei al al televoto seguente
Sono state più positive più ottimistiche rispetto a quelle nazioni del sulle sulla crescita nazionale negli anni scorsi abbiamo visto che le imprese erano più ottimiste sul loro stesse che non sul Paese qui potete vedete prevedere una flessione del giro d'affari moderata oppure importante una stabilità oppure una crescita anche forte il giro d'affari e naturalmente anche qui è possibile solo una risposta
Ecco qui direi che siamo in sintonia col risultato del televoto precedente vedete che anche qui c'è una probabilità che è più alta di quella dell'anno scorso di avere una crescita importante del fatturato tra il cinque
E il quindici per cento rimane tuttavia un rischio negativo quindi di avere una sostanziale stasi della fatturato una crescita moderata tuttavia le previsioni sono migliori di quell'anno scorso quando la maggioranza si orienta la chiaramente su una stabilità della proprio fatturato
Ci interessa adesso nella prossima
Slide capire anche nel vostre opinioni quali sono i settori che potrebbero avere le migliori opportunità nel due mila sette quindi e qui potrei dare più di una risposta se questi settori possano essere il sistema Personal sistema casa la meccanica strumentale d'alimentare la chimica oppure elettronica e meccanica di consumo quindi non solo una valutazione sull'aggregato ma anche sulla dinamica settoriale nel due mila sette
Hai visto
Direi che alimentare e sistema persona quindi tessile abbigliamento
Moda calzature eccetera sembrano essere i settori e questo detto a Prato è naturalmente molto importante
La percezione quindi è che i settori del made in Italy possano avere una dinamica importante nel prossimo anno come anche l'alimentare
Mentre la chimica sembra quello che a vostro avviso meno opportunità sul mercato italiano nel due mila sette
L'ultima domanda che vi sottoponiamo
Sulla cuneo fiscale
L'abbiamo fatta già l'anno scorso ma l'anno scorso la riduzione prevista in Finanziaria era di un punto
Le domande sono parole stesse cioè se voi ritenete che la riduzione di tre punti che è prevista quest'anno dia IRAP sia significativa significativa ma depotenziato ad altri provvedimenti ancora poco significativa
O trascurabile qui avete una sola risposta a disposizione
Be
Mi sembra molto interessante perché l'anno scorso vedete la parte bassa
Nelle risposte
I tre quarti e più della platea aveva detto che la riduzione di un punto era trascurabile
Era una sorta di indicazione di direzione quindi importante come indicazione ma trascurabile quest'anno una maggioranza relativa quindi del quaranta per cento dice che la riduzione significativa ma altri provvedimenti
Previ dal governo vi legge finanziaria o no la rendono meno efficace e quindi la depotenziano mi sembra molto importante mi auguro che questa indicazione venga poi elaborato è colta io resto richiederei
Uno due domande rapidamente perché siamo in evidente ritardo sul programma e poi passiamo alla alla sessione dei costi
Abbiamo cominciato anche Guardian prego sì si identifichi grazie
Salve sono degli Napoleone vicepreside nazionale dalla piccola sono un imprenditore che opera nel campo delle materie plastiche in Abruzzo
Due domande uno alle al al dottor Vittorio è una rappresentante di il governo
Alla Tobin Oria
La domanda è che è già stata posta dal nostro presidente Morandi nella sua relazione
Tra gli interventi e fiscali auspicabili come ad esempio la reputazione gratuita dei beni patrimoniali
Per le aziende che nascono da fusione
L'adeguamento dei coefficienti di ammortamento
Per le aziende familiari che si riuniscono fra di loro e la deducibilità totale per le spese di rappresentanza solo però per quelle che sono funzionale all'all'attività dell'impresa ed adeguatamente documentata secondo le quali sono questi queste tre interventi quello più significativo
La domanda rappresentante di governo è che ringrazio per la presenza so che lui e vicino a noi imprenditori però
Vorremmo vorrei che le che lei portasse a Roma
Alla parte significativa del suo coda l'attuale governo che l'impresa è un bene per questo Paese
è che l'imprenditore è una grande risorsa
Che l'azienda non è il luogo dove si coniuga l'egoismo dell'imprenditore unitamente allo sfruttamento del lavoratore
E non è nemmeno il luogo dove vi è la totale evasione
Contributiva né l'inquinamento e che sociale ambientale in una parola l'azienda non è il luogo delle dell'alienazione tondo Carra all'utopia
L'attuale finanziaria a nostro avviso a mio avviso può distribuire solo quello che sia non quello che si vorrebbe avere o peggio quello che non sia l'impresa e l'imprenditore sono solidali e voglio la solita sia civile che quella sociale ma sono contrari all'esproprio grazie grazie guarda
Prego
Sono Alberta Marniga presidente ed è il Comitato Piccola Industria di Brescia volevo chiedere alla
Relatore se la minorenne duttilità delle piccole-medie impresa secondo lei è un problema più legato alle dimissioni o una serie auto o a una serie di oneri impropri tipo Energia burocrazia finanza
O la corsa folle delle materie prime a cui prima mi accennava che la piccola media impresa non è in grado di governare nemmeno con le migliori intenzioni grazie
Sì l'ultima
Antinori piccola industria Regione Marche mi rifaccio due considerazioni che sono state fatte relativamente all'impatto dello sviluppo
Che ha il suo settore moda si è parlato che il settore moda ha avuto dei dei tassi sviluppo significativo può averlo anche nel due mila sette
E
Questa è una considerazione all'inizio solo all'inizio il il presidente Carlo Longo ha parlato
Dell'importanza della marcatura obbligatorio del del dei prodotti su quali sui temi provenienti da Paesi dalla al di fuori dell'Europa allora la domanda è questa
Se siamo consapevoli che l'importazione aumenteranno e andai e andranno a ad erodere
Il mercato di tante nostre piccole medie imprese siamo altrettanto fu altrettanto consapevoli che il sito che sistema Mola farà anche la parte da traino per il due mila sette
Perché non ci giochiamo non non parliamo più spesso con più incisività di questa cosa anche perché è vero che alcuni analisti hanno fatto uno studio in base al quale e questa norma farebbe decollare settore testi delle trenta per cento in Italia grazie grazie bisogna
Allora
Purtroppo io non sono in grado di rispondere alla prima domanda perché non non riesco a valutare non ho fatto i conti quella che può essere incidenza delle delle delle tre diverso se
Ipotesi di lavoro che lei suggeriva
Segnalo tuttavia che a mio avviso al di là della
Tele sotto controllo i costi e ritorno e quindi Michelazzo però a domanda della signora che ha successo della dottoressa che seguita che il problema oggi non è cioè le imprese devono tre sotto può sotto controllo i costi non c'è ombra di dubbio che l'impresa non possono tenere sotto controllo i costi però si si si limita a tenere sotto controllo i costi non si pare DT vita cioè il problema è questo che la piccola e media impresa in questa fase non sta non ha dimensioni sufficienti non ha risorse capacità sufficienti per andare oltre alla riduzione dei costi
E questo crea un problema di redditività di natura strutturale bisognerà cercare di capire come può che cosa potrà fare la piccola mentre ESA per riuscire a ricreare condizioni
Per poter non solo controlli consti ma generare risorse e generare innovazione tale da poter competere in maniera nuova sui mercati internazionali che sono sempre più difficili
Il l'ultima domanda velocissimamente certe il sistema moda sta soffrendo di questa penetrazione delle importazioni sul mercato italiano
Credo che si sia alla lunga poco da fare sia o cosa deve
Riposizionarsi sui mercati esteri andare a conquistare quei mercati esteri in cui ci sono delle fasce di prezzo e fasce di mercato come diceva prima faceva vedere nel suo intervento Giorgio Giovannetti promettenti e significative
Per le imprese italiane
Grazie mille io ringrazio molto i nostri due primi relatori del contributo importante sul lato mercati
Settori e invito sul palco i prossimi relatori che si occuperanno invece il lato costi quindi
Energia e materie prime
Finanza credito tassi d'interesse
E infine l'impatto della legge finanziaria e dei provvedimenti sull'accredito
Abbiamo il dottor tra Alessandro Lanza
Che va subito a parlare e che è il capo economista dell'ENI un'azienda che è stata già citata gloriosamente ragionati e oggi abbiamo avuto una defezione perché il ministro Padoa Schioppa ha richiamato il dottor Codogno
Della direzione
Studi economici del ministero dell'Economia probabilmente il downgrading del debito
Gli ha impedito di essere oggi qui con noi e lo sostituisce il professor spiega anche il direttore della rivista di politica economica e poi abbiamo il professor Marco vitale
Che è un economista d'impresa con esperienza anche nella vita politica nella vita pubblica che ci parlerà di legge finanziaria
Dottor Lanza
Grazie
Dunque innanzitutto un ringraziamento non formale al presidente Morandini all'organizzatore quindi ringrazio lui e con lui ringrazio tutti
Cercherò di essere concreto perché questo ci hanno chiesto
Sebbene fra sicuramente detto che in un mondo di complessità crescente spesso le risposte semplici non sono necessariamente quelle giuste quindi io lo accolgo diciamo come una sfida essere concreti nell'essere in grado di spiegare in maniera semplice dei concetti o dei temi che si spesso spesso spesso semplici non sono e allora dirò subito come dire prima proprio di iniziare la mia presentazione che se la domanda la grande domanda è nel segno che la concretezza
I costi dell'energia nel due mila sette saranno più bassi più alti o uguali a quelle del due mila sei
La mia risposta largamente qualitativa sta in una forchetta
E dico che saranno più bassi in una forchetta compresa tra il probabile è l'altamente probabile
Quindi avendovi dato una risposta secca a una domanda secca con l'estrema concretezza
Impiegano il rimanente quarto d'ora a contraddire questa mia affermazione nel senso che la risposta qualitativa al probabile o altamente probabile deve essere fatta seguire da una serie di se che saranno l'oggetto della mia
Breve presentazione
Questi sei
Sono allegati fondamentalmente al tema è stato sollevato trenta secondi far governare
I prezzi delle materie prime preziose energie ai costi dell'energia ora il il problema dei problemi per un Paese come questo perché non abbiamo le risorse naturali e quindi non è colpa di nessuno e la massa critica per governare questi a dinamiche di questi di questi prezzi e dunque da questo porto da questo punto di vista che io comincia affrontare brevemente
La mia
Breve presentazione
Un'ultima osservazione nella vostra documentazione c'è l'intervento scritto con tutte le diapositive per ragioni diciamo dei tempi che mi sono stati assegnati salterò delle diapositive nove cents non vi sembra un gesto di scortesia solo per cercare di entrare nei tempi che mi hanno assegnato
Innanzitutto questi sono i prezzi in dollari delle materie prime questi sono indici guardate solo la linea blu perché la linea blu è quella la scusata linea rossa perché quella il apprezzi costanti
Ora la prima cosa che voglio dire che non è stato che questi preti si muovono voglio dire S e ci sono stati anni buoni morire periodi buoni e periodi meno buoni
Alla qui abbiamo avuto due periodi di grande stabilità periodi lunghi quindici anni voglio dire tra sessanta settantacinque più o meno l'alta la data giusta sarda settantatré e poi ancora tra l'ottantacinque e il due mila vedete lì due periodi di relativa stabilità
Un periodo in cui c'è stato un picco e poi una ricaduta anche questo siamo più o meno diciamo tra c'ha messo circa dieci anni tra settantacinque ottantacinque e un ultimo periodo in cui questo questo questo prezzo
Questi prezzi questo una media di tutte le materie prime incluso il petrolio vai in su ora sarebbe troppo semplice dire che siccome c'è un po'di stabilità poi un periodo in cui il sale poi scende adesso c'è un periodo in cui sale probabilmente scende ora non mi farò trascinare in questa diciamo semplicistica riflessione stupida su come vanno i grafici però cercherò di argomentare perché cominciamo a vedere
Soprattutto se guardiamo ci concentriamo sul petrolio e quindi non più sulle materie prime in generale ma sono sul petrolio non più valori core costanti ma questi sono prezzi correnti
Perché cominciamo a vedere quel Gambuto ciò che va giù
Ora quelli Amburgio va giù
E per capire perché quel Renzo comincia scenda già capire come che arrivato lassù è arrivato lassù per due problemi molto semplici che sono stati già raccontati io provo ha raccontato dalla così il primo problema diciamo così l'atto la domanda sta nella dinamica che la professoressa Giovannetti ci ha fatto capire di paesi come la Cina l'India tende de tendiamo a sottovalutare molti altri paesi che dal punto di vista petrolifero sono ugualmente importati importanti cosiddetti Brics
Li citava la professoressa Giovanetti comunque c'è una domanda molto forte vi faccio vi faccio osservare che se guardiamo i Paesi industrializzati
La domanda di petrolio nei Paesi industrializzati non cresce più
Quest'anno potrebbe essere il primo anno dopo molti anni in cui la domanda quindi tasso di crescita della domanda dei Paesi per dei Paesi industriali la domanda di petrolio tra il due mila sei
E il due mila cinque potrebbe essere zero
Questo ha una Effetto importante nel nostro ragionamento quando parlerò
D Italia e di Paesi industrializzati fra un secondo tenendolo presente tutta la domanda direzionale viene da Paesi nomi OCSE cioè dai Paesi non industrializzata
Quindi l'atto della domanda una forte domanda di quei paesi una crescita importante e di fatto l'unica crescita di questo mercato questo mercato che cresce a tassi non diciamo enormi
Per uno uno due uno uno virgola due uno virgola tre uno virgola quattro per cento all'anno quindi poca roba e cresce tutto nei paesi non non industriale
Dal lato dell'offerta c'è un altro qui lato della domanda la la crescita non attenti non attesa in queste dimensioni di quel Paese lato offerta e come ecco e anche più complicata ci sono delle strozzature diciamo così e queste strozzature sono figlie
Dei mancati investimenti da parte dei Paesi produttori fondamentalmente negli anni passati e che comunque creano diciamo così
Una difficoltà la cosiddetta capaci l'aspetta Spare capacity cioè la differenza tra la produzione e la capacità produttiva praticamente uguale a zero
E quindi non c'è più margine sostanzialmente per far ora mentre i paesi diciamo così la domanda continua a crescere ma non va dimenticato anche l'aspetto ciclico dalla domanda
Cioè questi brevi ai paesi in via di sviluppo crescono continuano a crescere la Cina ma ci sono città degli investimenti Cione che potranno crescere a questi tassi per i prossimi vent'anni voglio dire quindi rallenterà da qualche parte
Certamente cominciamo a vedere
Quella piccola riduzione questo è uno dei tanti se
Di cui ho qui con cui ho cominciato cioè non ci sono delle ragioni solo delle ragioni sui cosiddetti fondamentali che spiegano perché il prezzo stalla su bisogna andare a vedere anche tutta una serie di questioni che attengono ai famosi se di cosa si realizzerà l'anno prossimo e andata lassù e il picco quest'anno e il piccolo quest'anno è di agosto settantotto virgola qualcosa e in un momento particolare la guerra diciamo
Libano eccetera una situazione molto complessa in Iran ora perché torna in giù ora la guerra c'è ma c'è meno se può così posso dire
L'Iraq che è stato in qualche misura questo un po'cinico mai così internalizzato cioè e lì e non si sa quando finirà in buona sostanza non è più un evento è stato già i mercati giallo sconta non so come dire
L'Iran è non dico che si sia risolto perché non si è risolto però Novaretti dai giornali si un po'raffreddata e quindi il mercato
Al reagisce voglio dire si è si era parlato della dimensione dei mercati finanziari il mercato reagisce e fa diminuire un po'questa cosa
Quindi il primo se tornerà giù tornerà in giù sei non ci saranno delle questioni che sono esogene ragionamenti che ne possiamo fare in questa stanza in qualunque altra stanza
Per cui se ci dovesse essere una recrudescenza del del del tema dell'Iran ci dovesse essere ogni altra questione sullo scacchiere geopolitico il prezzo ritornerà su Allo stato
Quindi se i fondamentali contano qualcosa e contano tanto io vedo noi somali in gli analisti vedono questo prezzo tornare verso diciamo dei livelli un po'più
Bassi diciamo così quanto bassi beh in una parola
Quanto bassista qui
Allora per essere rapidi guardate solo gli istogrammi quelli istogrammi sono Reddito pro-capite in termini reali dei paesi OPEC
Non pensate che hanno sempre che oggi vivono al miglior periodo la loro vita nel senso che uno vede i prezzi a settantotto e dice ragazzi cinque minuti ragazzi qui viviamo un momento particolarmente ricco no non è così stati molto molto molto più ricchi
Guardateli hanno viaggiato in tutto il periodo settantacinque ottantacinque poi c'è stata la crisi
A livelli di mille duecento mille trecento dollari pro capite in termini reali oggi sono molto più poveri cioè viaggiano nel Periodo ottantacinque Duemila intorno ai trecento dollari
Reali
Quelle a livello di di trecento dollari reali equivalesse facendo conti molto spannometrica ci ha un prezzo oggi intorno ai quaranta dollari
Questo vuol dire che difenderanno quel prezzo diciamo quaranta dollari con le unghie e con i denti sotto quel livello a me pare molto molto difficile che si riesca mai
Ad arrivare per la semplice ragione che si trovano una popolazione crescente tre per cento all'anno l'Arabia Saudita c'ha denti cinque milioni di persone che crescono al tre per cento all'anno
Un impatto molto forse sulla loro risorsa insomma io credo che torto tornerà giù ma non potrà tornare giù in maniera diciamo così molto radicale
Mi permetterete un salto di di molte slide
E vi chiedo scusa di questo ma
Non tema
Per dirvi che la situazione diciamo così
L'Italia ha cambiato faccia l'industria italiana ha cambiato faccia e spero di raccontare come tre minuti e questo lo sapete lo vivente l'Italia è un paese che non ha risorse naturali ma dipendeva dal petrolio in maniera enorme cioè nel mille novecentosettanta il cinquantacinque per cento dei delle risorse energetiche di un'impresa erano del legati al petrolio questo numero è sceso a meno del venti per cento
Perché perché non produciamo più quello che producevamo prima perché lo produciamo meglio perché l'efficienza dei capi tutte le macchine diversa perché siamo diventati diciamo così più
Risparmiamo insomma abbiamo produciamo valore aggiunto ci sta nemmeno energia per per produrre ogni lira di ogni euro di di valore aggiunto ora la forte penetrazione che c'è stata in questi anni da parte cioè la sostituzione è stato assoluzione legata sostanzialmente al gas
Il gas a il prezzo agganciato a quello del petrolio realtà il prezzo agganciato a quello dei prodotti petroliferi la distinzione va fatta
In tutti i contratti sostanzialmente di fornitura e quindi il corno il il il diciamo così
Il petrolio rimane il benchmark anche del gas nel senso che il gas si muove come si muovono i prezzi dei prodotti petroliferi i qualora volta si muovono come si muove il prezzo del petrolio che non controlliamo
In più il gas a differenza dei prodotti petroliferi è controllato da un'apposita autorità allora se voi guardate i prezzi come sono stati censiti dall'Eurostat e da e dall'autorità
C'è da dire che l'industria italiana ha una posizione gli sembrerà diciamo un difficile da credere ma insomma di potenziare il vantaggio nel senso che score riferimento a Francia Germania e Spagna il gas in Italia costa il venti alterazione icastica Italia al netto delle imposte
Costa meno che in Francia Germania Spagna in maniera intorno al venti per cento in meno al netto delle imposte
Per la piccola impresa dell'undici per cento per quello delle grandi dimensioni mentre solo per la grande ingorgo di industria
Sempre al netto delle imposte il gas costa di più intorno al quattro per cento un'ultima parola che riguarda e davvero concludo
Oggi si parlava
L'energia nella composizione dell'output diciamo così l'Energia nel modo in cui si mette come dire nella ricetta per produrre un prodotto un imbuto che non pesa moltissimo
E si è ridotto costantemente in questi anni
Oggi
Con riferimento agli ultimi dati disponibili che sono quelli del due mila tre per l'industria manifatturiera nel Complesso quindi non si fa distinzione tra una diciamo tra grande e piccola media impresa l'energia rappresenta l'otto per cento dei costi intermedi se togliamo le imprese energia intensi
Incidenza arriva al tre virgola tre per cento cioè per ogni cento lire
Scusate cento euro di costi intermedi poco più di tre sono Energia questi sono diciamo dati su cui bisognerebbe riflettere quando si dà a mio parere ma io non sono obiettivo
Alle all'energia un ruolo più centrale di quello che a me
Pare abbia anche perché è pur vero che aveva questi numeri così elevati quando il prezzo energia diciamo prezzo del petrolio era quattro dollari
A barile e adesso invece insomma e molto diverso vi prego di scusarmi per questa
Fretta diciamo così con cui ho dovuto esporre la mia relazione spero di avervi quanto meno incuriositi alleggerita da tutta breve sono solo quindici pagine e con questo vi ringrazio
Grazie grazie
Dottor Lanza vi ricordo che la relazione disponibile nella cartellina e dopo i costi dell'energia veniamo al credito e tassi d'interesse professor Piga
Buonasera a tutti
Allora io ovviamente userò le slide preziose del dottor Codogno
Precisando che ovviamente le interpretazione di queste slide sarà la mia ma i dati hanno questo di bello che sono incontrovertibili e quindi credo che avremmo detto la stessa cosa a cominciare dal quel punto interrogativo sul titolo che introduce un elemento di cautela
Credo condiviso da alcuni di voi visto che il cinquantatré per cento di voi Oggiono detto che si aspettano per il due mila sette una crescita inferiore o uguale
All'un per cento
Sembrerebbe strano parlare oggi di rallentamento con questi andamenti congiunturali che abbiamo e guardate veniamo da quattro anni di crescita senza precedenti a livello mondiale degli Stati Uniti nel due mila sei sarà il terzo anno consecutivo che crescono al di sopra del tre per cento però però ci sono degli indicatori che ci portano a adottare un po'di cautela in alcuni Paesi
Causa di politiche economiche più restrittive lo vedremo l'Italia in particolare
In altri Paesi India la Cina Stati Uniti perché quei fattori che hanno trainato la crescita nei precedenti anni forse stanno venendo meno e cominciamo proprio da questi eccola qua la cicala del mondo gli Stati Uniti
Che hanno visto una crescita trainata dai consumi dalla domanda interna guardate l'ultima parte gli ultimi quattro anni cosa è successo al risparmio delle famiglie è crollato finanziando i consumi non soltanto il crollo dei risparmi ha finanziato i consumi ma ovviamente anche l'andamento del mercato immobiliare con la sua crescita ha liberato risorse per la crescita dei consumi questo andamento come ben sappiamo
Sta sparendo notate il crollo del mercato mobiliare i o il lento declino del mercato mobiliare e Stati Uniti
Il che porta il dottor Codogno e credo anche il sottoscritto a prevedere non un crollo della crescita in sapiente due mila sette ma una più moderata crescita attorno al due virgola cinque per cento
E poi c'è la formica
Se gli Stati Uniti consumano il settanta per cento del PIL in Cina sì risparmia il sessanta per cento si consuma il quaranta per cento
Questi risparmi immensi cinesi lo sappiamo dove vanno finanziano la spesa pubblica statunitense anche quella per la difesa creando problemi geopolitici non indifferenti
Ma anche massicci investimenti qua vedete dei dati sull'andamento gli investimenti vorrei commentarli più appena più in dettaglio ma non abbiamo tantissimo tempo
Ecco l'altro fattore che ci fa pensare che forse in Cina rallenterà la crescita l'auspicato apprezzamento dello dello yuan a fronte di una crescente avanzo di bilancia commerciale piccolo problema
Che un apprezzamento dello yuan ovviamente comporta un deprezzamento del dollaro e quindi una perdita rispetta le immense riserve valutarie in dollari che hanno cinese quindi forse a livello politico non è ovvio che le autorità cinesi vogliano
Adeguarsi a questa richiesta di Venere Resto del mondo di apprezzare la propria valuta abbiamo parlato dalla formica della cicala eccola qua la bella addormentata
Del mondo l'Europa
Ed è una bell'addormentata a causa probabilmente dalla domanda interna qui vedete l'andamento l'andamento dei consumi è vero che la crescita nell'area dell'euro nella primo semestre se la malizia amo superiore al tre virgola cinque per cento ed è maggiore di quella degli Stati Uniti ma rimane comunque un trend
Di crescita notevolmente inferiore sul complesso degli anni consumi perché consumi bassi be'torniamo a un problema di fiducia e forse un problema di riforme e quindi a delle famiglie che non vedendo riforme non riescono a dal vani Zanasi abbastanza per lanciare la loro domanda la domanda di beni se i consumi piangono gli investimenti non ridono in Europa vedete qui se c'è una crescita degli investimenti ma rimane ancora modesta in rapporto a gli utili aziendali questo dal lato della domanda dal lato dell'offerta
Beh ovviamente vanno parliamo di offerta pareo di produttività del lavoro questo grafico che preoccupa tanto sempre gli economisti l'andamento negativo della produttività del lavoro in Europa rispetto agli Stati Uniti ci deve sempre preoccupare questo indicatore ma non necessariamente ricordiamoci che in questi ultimi dieci anni abbiamo visto un recupero incredibile da parte dell'Europa in termini di occupazione rispetto agli Stati Uniti i tassi di occupazione sono cresciuti molto anche se non come ci chiede l'agenda di Lisbona e ovviamente immettendo risorse giovani e meno produttive nel mercato del lavoro ci si dovrebbe aspettare che la produttività cali leggermente comunque rimane un problema questo enorme divario che in parte si va a comando
è eccola qua questa è la prima slide italiana è qualcosa che ovviamente dell'Italia Italia condivide con l'Europa però l'Italia rimane se l'Europa e la bella addormentata del mondo l'Italia rimane la bella addormentata dell'Europa e e qui lo vediamo lo vediamo dal mille novecentonovanta in termini di affetto di questa minore produttività in termini di nostra competitività la crescita del costo lavoro pulita di prodotto
Io qui non mi sento di condividere completamente il titolo della slide nel senso che il problema del gruppo del costo del lavoro età di prodotto non lo sa lo sappiamo bene
Non è soltanto un problema di produttività e anche un problema del costo del lavoro però se andiamo a vedere cosa è successo al costo del lavoro
In Europa in questi anni vediamo che si c'è stata moderazione salariale in Italia i salari reali sono stati abbastanza stabile il problema è che i nostri grandi rivali Francia e Germania hanno avuto i salari reali che sono scesi hanno avuto moderazione salariale
Più forte della nostra
Se questo è un indicatore il problema di competitività lo vediamo subito nella slide successiva allora eccola qua la bella addormentata dell'Europa vedete un differenziale praticamente sempre e in tutti gli anni Novanta e di crescita inferiore all'area dell'euro il vediamo un piccolo piccolo ma che non ci dovrebbe accontentare dell'uno virgola cinque per cento nel due mila sei ed è triste dirlo ma ricordiamoci che per il due mila sette le previsioni del governo sono per una crescita dell'uno virgola tre per cento qualcuno si è pure arrabbiato
Dicendo ma perché scriviamo uno virgola tre per cento questo certo non crea fiducia ed è probabile che i consumi la domanda interna che resta debole in Italia sia anche dovuta a questa mancanza di fiducia e forse anche al fatto che la manovra finanziaria così pesante è pesante anche soltanto dal lato delle entrate e non dal lato del taglio delle spese ci sono abbastanza dati là fuori per dire che quando un'economia
Quando un Governo taglia riduce il deficit e debito tagliando le spese l'economia va molto meglio che se lo stesso governo taglia deficit e debito aumentando le tasse e quindi probabilmente questo spiega anche le proiezioni così pessimistiche del testo
Ci sono comunque non scordiamo cielo ci dice anche Codogno dei segnali positivi in termini di occupazione disoccupazione e delle grandi aspettative come voi stessi avete fatto emergere dal sondaggio sugli effetti della riduzione del cuneo ovviamente
Il dottor Codogno si occupa dei rischi su questi scenari attesi e devo dire che qui la quella visione è abbastanza positiva nel senso che prima grande domanda la vulnerabilità ci dobbiamo aspettare un dollaro che si svaniti ulteriormente qui la nota di ottimismo perché ovviamente guardate cosa sta succedendo al deficit al saldo delle partite correnti americana questo che fa temere un'ulteriore svalutazione per superare questa difficoltà
Delle partite correnti però i differenziali di crescita Stra Stati Uniti Europa si stanno chiudendo e questo chiuderà questo allargamento e d'altro canto il dollaro è ampiamente sottovalutato
Ampiamente sottovalutato il che ci porta direttamente alle alle cause di quest'altra sottovalutazione e quindi ai tassi di interesse
Perché dollari ampiamente sottovalutato probabilmente perché i tassi di interesse europei rimangono leggermente troppo alti rispetto a quelli statunitense
Ecco l'acqua questa all'inflazione
I rischi di inflazione sembrano ormai essere un ricordo lontano però guardare questo grafica abbastanza interessante vedere il comportamento della banca centrale statunitense che ha cambiato governatore di recente guardate cosa fa Greenspan
Ed è quella traccia blu che si abbassa verso la indicatore rosso soli tassi che scendono nel momento della crisi americana o del rallentamento americano quindi la banca centrale statunitense che ha sia adeguata con i tassi per smorzare il ciclo e poi cosa succede ovviamente il ciclo risale ma c'è anche un nuovo governatore
E si deve creare della reputazione e quindi è probabile questo rialzo dei tassi americano
Sia un rialzo dovuto anche al tentativo di acquisire reputazione la Banca centrale europea Bei la Banca centrale europea in parte sta ancora cercando di guadagnarsi quella reputazione e quindi probabile che non riesca a compagni are come ha fatto Greenspan
Quella rallentamento economico che caratterizza l'area dell'euro
Eccoli qua se guardate questo grafico questa è una mia interpretazione ma ovviamente sembrerebbe che la politica monetaria statunitense in questo momento è molto più restrittiva
Di quella della Banca centrale europea io ricordo semplicemente che non è possibile guardare questo grafico senza ricordarci senza metterci anche dentro l'andamento del cambio dollaro euro e siccome il dolore molto sottovalutato
Non è detto che questo sia necessariamente un indicatore che la politica monetaria del della Banca centrale europea sia meno restrittiva di quanto non sia quella statunitense ma qui ovviamente il dibattito riaperto
Ma ulteriori considerazioni le potrete trovare nella presentazione del Tor Codogno io vi ringrazio e spero che questa presentazione di sia risultata utile grazie
Illustrato grazie mille altre verrà il rispetto rigoroso dei tempi il professor vitale ci parlerà invece dello scenario della legge finanziaria ma direi anche della politica industriale professor vitale grazie
Io ringrazio di essere state invitate o per la seconda volta
A questa Assemblea dove mi sento molto a casa perché io non faccio politica come a destra dalla nave
Il mio assenso oltre lo avevo avuto qualche piccola responsabilità nell'amministrazione pubblica della mia città
Ma non faccio politica ci tengo a dire questo come premessa del mio intervento
Chiarire che le cose che io non solo mosse da nessuna pressione podistica diverso tutti comanda fatto che io lavoro con le imprese
Credo nell'economia imprenditoriale e la mia bussola è solo quella
Che cosa
è in armonia con il buon funzionamento di un'economia imprenditoriale e cosa non
La mia bussola non è destra centro destra verso sinistra ma è solo questa e quindi le cose che dirò le dirò in questa chiave
E devo confessare anche un'altra premessa che mi sento un po'ha ingabbiato nel titolo che mi avete no ricrea un poco del vostro presidente
Sono sempre respinte davanti piazze lavorare sullo sviluppo sul ristrutturazione in funzione dello sviluppo
E invece vi dovrà parlare di una cosa estremamente Trieste pensavo di poter parlare di cose più di niente
E invece il devo parlare di cose tristi perché vi devo parlare di questa legge finanziaria sulla quale peraltro già il vostro presidente adesso tante cose molto giuste
La materia finanziaria fiscale è sempre triste il più antico documento che conosciamo in materia fiscale
E nel museo su un vero della Università di Filadelfia è un documento di tre mila anni avanti Cristo l'uomo aveva appena dopo il fattaccio quindi cinque mila anni fa
E dice
Tu potrai amare il re potrà e amare la regina
Ma la persona che vedi temere e la gente del cioè
Io credo che se questo signore avessero letto la nostra finanzierà la richiesta estrarre un molto più pesante sul giudizio
Se vi ricordate l'anno scorso io fui molto ottimista sulla capacità
Dell'impresa italiana di superare il momento allora difficilissimo gli umori erano molto bassi i dati macroeconomici davano qualche segno di risveglio ma poco visibile
Io invece dissi guardate che sta girando
Vanno sfera stiamo entrando in un periodo dove i piagnistei son finiti
E stiamo lanciando sì ed un nuova ciclo di sviluppo positivo
E lì si è anche che l'unica cosa che il nuovo governo che fosse stato di destra o di sinistra poteva prepararsi a fare
Per aiutare questo
Questo nuovo slancio era semplicemente di abbassare il costo del Governo
Dove l'uso la parola governo in ogni senso distretto come lo siamo noi ma in senso lato come lo usano gli inglesi globalmente
Può all'ITX
In questo Paese c'è un costo del Governo e della politica
Il don sopportabile in conflitto
Con la spinta con la molla con le potenzialità di questo paese finché non si arriverà a questo
Non potremo aspettare niente dalla componente pubblica che aiuti lo sviluppo del Paese
Perché abbassare il costo del governo vuol dire abbassare le tasse esplicite
Ma abbassare il costo del governo vuol dire aumentare la produttività del Governo diminuì delle inefficienze del governo gli sperperi le clientele parassitarie e quindi le tasse implicite
Che sono gravissime anche queste
Su questo Rossi secondo punto era più un auspicio
Non era una previsione dieci questo è quello che il nuovo governo dovrà fare
Ma dicevo anche che molto difficilmente l'avrebbe fatto qualunque sia stato il suo colore
Certo però anch'io che ero scettico non mi aspettavo una legge finanziaria così disastrosa io faccio parte di quelli che giudicano questo provvedimento di Pisa Store corso
Un provvedimento che per dirla con grande sintesi come le crono messa tassa troppo Saglia poco non riforma nulla
E quindi questo provvedimento certamente ridurrà la crescita
Perché il costo del Governo invece di lire globalmente aumentato
La riduzione delle spese
Molto inferiore alla riduzione delle entrate questo il concetto semplicissimo
Che il concetto che è stato sostenuto da Draghi era tante altre fonti altro aveva
Io sono molto d'accordo con il presidente Prodi quando dice il dovere di governare in questo momento lo consiste nel dovere di accontentare e il dovere di dare un indirizzo l'intero Paese
Tra le bellissime ma quello che manca in questo provvedimento è proprio a questo indirizzo
è un guazzabuglio occhi privo di Indirizzo
E questo non lo dico io
Lo dice Guglielmo Epifani
Che è uno dei massimi sostenitori di questa legge che la Repubblica che richiede Ilio Diamanti ha scritto che questa Finanziaria non l'ha una missione non indica un obiettivo come fu nel novantadue è d'accordo
Epifani risponde sono assolutamente d'accordo e l'ho detto fin dall'inizio al tavolo di Palazzo Chigi ma anche una missione
E questo l'ha detto anche col suo solito garbo
Quella persona di cui io personalmente ho senza offerta nostalgica ma so che non sono sono che è Carlo Azeglio Ciampi
Quando ha commentato questa legge dicendo quello che conta
E chi oggi non si vede
è un hard obiettivo generale e condiviso
Che il Paese possa comprendere e che dia un senso a tutto ciò che si sta facendo non è quello che fa paura di questa legge non è tanto quello che c'è
A nome tratto un po'le aliquote dell'IRPEF Piccoli provvedimento demagogici antirabbica qualche miglia non mi interessa non ecco era la partita
A me quello che fa paura di questa legge l'impostazione di fondo
Culturale e ideologica del provvedimento
E anche se adesso via via lo stanno aggiustando lo stanno aggiustando sulla rivolta del Paese
Non toglie che noi dobbiamo ragionare sull'impostazione originaria quello è il progetto del governo e per interpretarlo in chiave culturale politica dobbiamo vedere quello anche se poi
è respinto
Cambiarlo
E stanno facendo tanti avanti e indietro che non si riesce neanche più a seguirlo
E sta facendo una confusione gigantesca perché è difficile perfino valutare giorno per giorno che cosa sta succedendo
E questa confusione difficoltà di valutazione è stata una delle ragioni per cui le reti internazionali hanno declassato così
Così gravemente d'Italia e questo ci costerà
Quindi quello che mi fa paura non è tanto quello che c'è ma proprio non c'è quello che si preannuncia se andiamo avanti con questa Filosofia
Io credo che quando una persona mite
E che non è cresciuta nel retrobottega di qualche partito di estrema sinistra
Ma ha girato il mondo
Come il ministro dell'Economia incarico
Di fronte a critiche forti e ragionevoli
Mosse da intere categorie produttive
Compresi i tour operator tedeschi
Dai sindaci delle maggiori città italiane
Dall'economia
Dalla grande maggioranza dei maggiori commentatori italiani
Dai membri importanti da membri importanti dal Parlamento dalla Corte dei Conti dalla Banca d'Italia
E adesso dalle due principali soci due delle principali società di rating di fronte a queste critiche serie e profonde documentate risponde
è una manovra straordinaria non capisco queste critiche dei ricchi
Allora io mi fermo dico qui stiamo svitando in problemi che esplora l'economia entrano nella psicologia forse nella psicanalisi
Non a caso è una persona che ha preso una posizione seria non sanno come sindaco di Bologna ma proprio sull'impianto della legge molto critico come Cofferati
Ha detto ma questi discorsi che hanno fatto sul tema della ricchezza sono surreali così li ha definiti
E io ho pensato sentendo che stava dei ricchi
Ha fatto che questo era il linguaggio dei vescovi di provincia
Fino a poco tempo fa fino alla Centesimus annus la Chiesa per due mila anni non ha mai capito la differenza tra impresa imprenditoria lavoro reddito e la ricchezza non ha mai capito
Ed è quella che ha impedito per due mila anni alla chiesa di avere una voce sui temi dello sviluppo economico è sempre stata immagini per questa con vuoto culturale ritrovarla no al governo ministro del tesoro che ha fatto anche di studi illustri banche io sono esterrefatto sono esterrefatto e spaventato
Ma un'altra cosa che mi fa paura terribilmente di questa legge ed è un tema che è stato accennato in uno degli delle domande che sono state formulate
E tutta la demagogia che si è fatto e si sta facendo sul tema dell'evasione fiscale
Attenzione
L'evasione fiscale in Italia alta
Abnorme rispetto paesi del nostro livello industriale
Ed è un problema serio lo sappiamo bene
Sappiamo anche bene che questa evasione fiscale
Era andata diminuendo in modo molto forte negli anni sessanta e settanta e ci stavamo avviando verso la civiltà fiscale è solo prevalentemente negli ultimi dieci anni che c'è stato
Un crollo molto forse allora dovremmo indagare sulle ragioni che hanno portato nei dieci anni a questo regresso formidabili da in questo campo
E scopriremo che sono ragioni complesse legate a tanti fenomeni perché essendo noi non facciamo queste analisi profonda del perché in tema di evasione fiscale negli anni Novanta gli ha assegnato un regresso di una ventina d'anni e non sappiamo rispondere con scienza a questo tema lo affronteremo sempre male faremo sempre demagogia e non risolveremo mai i problemi
Ed è demagogico giustificare ogni e qualunque agrario fiscale
Sempre facendo ricorso all'evasione fiscale faccio questo agrario è sbagliato lo so che è sbagliato terrà
Tiro fuori distratta evasione fiscale ma quando mai l'evasione fiscale si è
Attenuata è stata curata alzando le aliquote nominali
Portatemi una o una svolta nella storia dell'umanità che questo si è verificato
E così è questa falsità che non si possono toccare le aliquote luminari perché in i debiti perché i bilanci pubblici sono in deficit
Ma l'Inghilterra e la Svezia che avevano le aliquote al settanta ottanta per cento
Che stavano ammazzando quei Paesi non hanno avuto il coraggio di cambiare drasticamente rotta il ridurre drasticamente le loro aliquote pur in presenza di deficit nella convinzione
Che queste manovre
Prese pur con idee i bilanci in deficit
Aiutano lo sviluppo diminuiscono l'evasione fiscale e aumentano il gettito
Questo sì l'abbiamo sperimentato tante volte
E questo lo diceva Seneca in una sua lettera famosa due mila anni fa
Diceva voi non sapete neanche quanto può aumentare il gettito conteneva la riduzione ragionevole dell'arbitro
L'Italia ha avuto un solo grande ministro delle Finanze negli ultimi cinquant'anni
Questo visto si chiamava Ezio Vanoni
Quest'anno ricordiamo il cinquantesimo della sua prematura scomparsa
Questo grande ministro in cinque anni dal quarantotto cinquantatré
Ha restaurato all'erario devastato dalla guerra
Ha guidato gli italiani a sottomettersi alla disciplina della dichiarazione dei redditi
Non sapevamo neanche che ci fosse la dichiarazione dei redditi avevano iniziato a farlo a metà degli anni Cinquanta
Ha raddoppiato il getto giù delle imposte dirette dai sessantacinque ai miliardi e centotrentacinque del cinquantadue cinquantatré
E arrivato a coprire con la spesa con le imposte l'ottanta per cento della spesa pubblica
E tutto questo con una costante riduzione della lecco
Sentiamo
Cosa diceva valori nel cinquantacinque quando ha fatto un bellissimo bilancio del suo periodo
L'aspetto
Considerata che questo sforzo è stato realizzato attraverso prevalentemente è un'impostazione che diceva riduciamo le aliquote di tributi se vogliamo avere un maggior gettito di imposte
In questa frase e la sintesi di tutta la politica che è stata condotta in questi cinque anni
Cioè si è partiti da questo concetto che è inutile chiedere al cittadino quello che esso non può dare anche Valdivia delle sue capacità di sopportazione
Non è vero che ha introdotto il concetto di capacità contributiva nella nostra Costituzione
Il pensiero la lettera della nuova legge dicono che non si deve chiedere il tributo quando non gli aveva detto
L'applicazione pratica della legge ha portato a chiedere l'imposta anche dove il reddito non gli è stato
Purché vi sia stata una qualsiasi attività produttive produttrice
E noi lì siamo tornati
Quante piccole imprese che reddito non producono perché a produrre reddito è faticoso
E chi non l'ha mai visto il resto non ha mai prodotto in vita sua che crede che produrrà il reddito nell'impresa sia una roba così facile
Dice ancora Vanoni ma nel mio testo troverete una situazione molto più lunga
Evidentemente siamo di fronte a un giro vizioso
è un giro dal quale noi non possiamo uscirne se non ci sforziamo di rompere questa situazione
E dichiarano la condizione di cose interamente nuove ma è giusto e necessario che il primo sforzo il primo passo lo facesse lo stato e lo facesse l'amministrazione finanziaria
L'evasione non si combatte solo di Grignan ridenti o elevando minacce la si combatte capendo le sue le sue ragioni e togliendo
Gradualmente
Alcune di queste stazioni alla lega Vannoni si contrappone un'altra linea
E la linea di chi pensa che una materia complessissima
E composta da tanti fattori economici sociali psicologici politici culturali
Come l'evasione fiscale
Che vanno dalla ragionevolezza delle aliquote e del prelievo fiscale generale alla qualità dei servizi che si ricevono in cambio
Alla convinzione che il denaro pubblico non venga sperperato per alimentare clientele parassitarie
Ha senso diffusa dispensato dello Stato alla severità serietà efficienza giustizia dell'amministrazione finanziaria
All'essenza di condoni istituzionalmente garantiti
All'aumento del senso di appartenenza alla collettività
Tutto questo il fenomeno è legato più forti complesso fenomeno del del dovere tributario
Che fingere l'evasione fiscale sia solo una questione di forza condita dalla democrazia come esempio estremo di questo
Di questo linea alternativa alla linea ordinari di di di poi torna
Una piccola chicca
Dopo l'unione d'Italia
Il Piemonte che era molto indebitato scaricano nelle casse pubbliche non lo Stato aveva fatto un takeover contrada scaricare su temi che aveva un gran bisogno di danaro per riequilibrare e
Il comizio a esercitare una pressione fiscale severa dappertutto e questo risultò molto complesse nel Sud
Che era invece nel Regno delle due Sicilie dove per tradizione si era abituati Aron prelievo fiscale morto
Modesto
E Piemonte non riusciva a riscatta a a incassare bene le imposte che doveva incassare e allora decise di affidare la riscossione all'esercito
E allora perché Aldo in questa linea mi è capitato un documento
Bellissimo che io l'ordinanza del Capitano Comandante Melloni dall'esercito Piemonte nazionale che era il
Il il capo irresponsabile si chiamava comandante del di scarto attaccamento dall'esercito italiano di Monreale Sicilia
Che manda
Allora sindaco di Monreale questa ordinanza
Per ordine di questo comandante generale che venne incaricato di riscuotere la somma di lire undici mila novecentonovantasei da questo Comune e centesimi quarantatré da questo Comune
E casa comunale tra il quindici e il sedici dicembre
Il sottoscritto ha bisogno del regista dei debitori per procedere alla più eccezione li prega di spedirlo in giornata fa calcolo sullo zero di vostra Signoria perché dirigeva prontamente questo registro
Questa è la premessa
Interessante questo il sottoscritto vi sarà obbligato se farete pubblicare nel comune che il pagamento deve essere fatto entro quarantotto ore
Dopo i quali si dice era spirata ogni dilazione
E si sforzano hanno i morosi al pagamento inviando i soldati al loro domicilio i quali soldati dormiranno in uniforme dei migliori duetti del locale
Lo scafo decidete voi se ci stiamo muovendo dalla tradizione Varone o nella tradizione del capitano Meloni
E io non posso dirti
Che cosa fare
Attrezziamoci
La piccola impresa deve attrezzarsi la vivere per quello che si vede in un sistema ad alta fiscalità
De spezzarsi a vivere con
Collega
Oramai definitivamente acquisita
E questa l'unica condizione
L'unica cosa che si potere attrezziamoci ha coperto i costi fiscali sono e resteranno alte l'intervento sul cuneo fiscale un interramento correttivo della legge e quindi io non ha parlato tanto perché fa parte di quelle correzioni che
Perché non pensare un po'a questa legge certamente questo provvedimento al provvedimento importante e positivo
Però però adesso io mi riservo perché non ho potuto valutarle affetto e perché non mi piace
Che questo provvedimento fino adesso è stato presentato con tutta una serie di sé di ma di distinguo
è stato trattato come un Daudet Esterno dopo e te lo tolgo se non fai il bravo rendono di più il Mezzogiorno meno al Nord
Addirittura c'è stato chi ha detto lo daremo solo a che posto con le imposte ma sapete cosa vuol dire essere a posto con le imposte
Se non ricevono accertamento fantasioso come riceviamo più o meno tutti sempre e faccia ricorso non siamo a posto non abbia più diritto è un'impostazione sbagliata il fatto che sta
La paga netta è il costo dell'impresa ci sia una differenza abnorme è un fatto strutturale
E correggere questo fatto non è un beneficio
Del quale dobbiamo dare grazia a te lo do a te non lo dose fai il bravo se non fai il bravo
Una fatto strutturale dal quale parliamo da più di dieci anni forse quindici che identifichiamo querceto come un fatto strutturale dall'Italia la competitività dell'Italia e non ci aspettiamo di correggerlo in Genesi ogni due mesi si interessa avviare un viaggio lungo serio consolidato che dica fra cinque anni saremo nei allora si possono fare i piani non questo suk orrendo
Chiudo o ancora due minuti grazie
Chiudo con due accenni a un altro provvedimento che incombe e che io trovo terribile presidente ne ha parlato ma secondo me ne ha parlato in modo
Troppo rilassato
Mi scusi Presidente io son d'accordo Presidente la media in per la piccola impresa
Da sola non può superare fare certe cose ha bisogno di un degrado di inserire di aver spunti di lavoro comune ricerca eccetera eccetera poi parliamo vero di questo
Però io non credo che l'innovazione
Possa essere decisa sviluppata giudicata da una commissione ministeriale come stabilisce questa lezione
Questa legge chi l'ha letta chi l'ha letta è una cosa terrificante perfino nel linguaggio
Questa legge dice fatemi dire due parole dice le imprese faranno i loro programmi di innovazione
Dice
Hanno prima di di dire il testo parliamo di due premessa di due premesse alcune giuste
Il documento dice
Alcune tesi del tutto condivisibile
Come premessa e dice
La struttura produttiva italiana
Non esprime tutto il suo potenziale è vero dobbiamo fare lavorare individualmente e come sistema perché questo potenziale si alti
Secondo punto correttissimo bisogna riportare al centro del dibattito i temi dell'economia reale
Siamo convinti dice il provvedimento
Che l'industria debba continuare a rappresentare il motore dello sviluppo economico siamo d'accordo col provvedimento governativo questo provvedimento riecheggia quel bellissimo documento quindi si che fu presentata l'anno scorso
Che documentava la verità dico a destra
Ma poi su queste premesse se ne aggiungono alture totalmente sbagliate e fuorvianti la prima sbagliata e fuorviante è che la crisi di competitività visto citando fatti
Tra virgolette
Riguarda in particolare il settore industriale questo è falso la caduta continua della
Posizione competitiva dell'Italia in tutte quelle statistiche alle quali ci riferiamo al MIT tutti alcune delle quali sono molto serie
Se dalla cifra globale che anche quest'anno segna un arretramento dell'Italia andiamo a vedere
Dove in quale modulo in quale delle sotto statistiche andiamo indietro noi non troviamo che c'è l'industria al primo posto neanche a secondo neanche alterazione anche al quarto
Noi troviamo sempre che ha nei primi posti nelle case di di di perdita di competitività ci sono le inefficienze burocratiche la giustizia il fisco lo squilibrio della finanza pubblica e quindi il Governo che non sa tenere a posto la sua casa
Questo andiamo a trovare l'ultima statistica che è venuta fuori quella dell'UE de devo Economic Forum
Che
Segna un arretramento al quarantatresimo posto dell'Italia su cento ventisette paesi
E le cause principali sono inefficienze burocratiche rigidità del lavoro normative fiscali che carico fiscale infrastrutture adeguate
Queste cinque case rappresentano il sessantasei per cento
Delle cause che pongono l'Italia così indietro in questa classifica l'Italia e cento ventiduesima sui cento ventisette Paesi per inefficienze burocratiche
E cento ventunesima sui centoventisette Paesi per la situazione fiscale
Gli estensori del rapporto commentano che la grave situazione in cui versano le finanze pubbliche italiane
E conseguenza di problemi istituzionali più profondi
Evidenziati dai pessimi risultati di variabili come l'efficienza della spesa pubblica l'onere della regolamentazione e più in generale la qualità delle istituzioni del settore pubblico
E quindi non è solo l'evasione che crea lo squilibrio della finanza sono tutte queste cause insieme
Le debolezze italiane proseguono gli estensori sono parzialmente compensate da alcune fattori quali un buon livello di preparazione tecnologica e la modernità della impresa nel settore privato
E allora perché il governo non dirige i suoi cannoni verso gli obiettivi reali
E facciamo uno sforzo vero tutti quanti insieme cinquantesimo insieme a insieme al governo per affrontare in una visione di cinque anni disse anni questi problemi che ci ha forse uno
Ecco ma siccome siamo un po'piccoli ignoranti
Sarà il ministero a dirci dove andare come crescere che cos'è l'innovazione la cosa non è
Il meccanismo è è semplicissimo dovremmo fare i nostri bei progetti di di innovazione industriale portarli a un tra virgolette asse portante
Rappresentato da un raccordo inedito tra lo sviluppo tra il ministro dello sviluppo economico il ministro dell'università e la ricerca il ministro della Pubblica istituzione raccordo che sarà presente in ogni passaggio chiave di ogni progetto
E alla fine potrà potremmo fare potremmo accedere come si dice a dei contributi finanziari attraverso il nuovo mastodontico fondo
Non è un fondino un grande fondo
Due miliardi e rotti di fonti
Dare questi contributi sulla base di progetti identificati giudicati con questo meccanismo
E le banche d'affari le banche universali il mercato internazionale Venture capitale dei profili misti della materia i tecnici industriali e le associazioni di categoria
E
Imprenditoriali dove niente tutti a casa tutti a casa
E se farete i buoni potete iscrivervi all'albo dei consulenti del ministro per concedere partecipare alla concessione di questi fondi queste la logica
Perversa di questo provvedimento terribile pensate che questo provvedimento prevede perfino l'intervento di un
Di un progetto
Di un di un nucleo di intervento in caso di crisi aziendale
C'è un provino un passaggio cioè una disposizione che dicesse è una impresa rileva dei primi che sintomi gli crisi finanziaria economica
Chiamo il ministero che c'ha un nucleo di intervento per la prevenzione e crisi economiche egli no no li detta è scritto su questo provvedimento che viene anche in parte approvata dalla Confindustria però grazie
Allora perché te la prendi tanto
In fondo come ha scritto l'economista organico dei DS molto serio come come Nicola Rossi questo non è altro che uno dei soliti movimenti per elargire un po'di denaro con sé tutte la panna montata dietro
Allora io me la prendo per perché te la prendi lascia andare se ne son tanti io me la prendo per tre motivi fondamentali
Perché è proprio il moltiplicarsi di questa roba qua
Che fa sì che non si trovino mai fondi per le cose serie nonni troveremo mai se andremo avanti così come mai per queste cose di questo tipo i fondi vengono sempre fuori
Perché pensare di giocare la capacità competitiva innovativa dell'industria italiana in termini di finanza solo in termini di finanza e per di più di finanza gestita dei ministeri
Più che una pazzia un pericolo
Perché lo gioco dell'innovazione lo facciamo in altri luoghi
E lo facciamo come lo fanno in Germania come lo si fa in tanti Paesi
Anche con la presenza delle visti il istituzioni pubbliche ma dove ci sono dei progetti insieme all'università insieme acqua tante cose che lavorano per aiutare e sostenere la piccola impresa nei suoi sforzi di innovazione
E possibile c'è moltissimo da fare ma questa via è una via
Senza speranza
Perché poi sono questi e chiudo gli strumenti di una politica perversa che si riassume in poche parole
Prima con le imposte ordinarie e con le altre misure altri strumenti ordinari vi massacriamo
E quando vi abbiamo massacrato se Venezia col cappello in mano vi daremo un po'di soldi questo è lo spirito corruttore profondo che va respinto sul piano ideologico
Resta Filosofia
E quella che ha fatto di più per rovinare
Gli spiriti imprenditoriali del Mezzogiorno
Questa Filosofia molto profonda è molto diffusa difenderci dei casi o l'imprenditore campano molto serio eccome altri certamente questo male l'abbiamo vissuto lo soffriamo nel Mezzogiorno dove io sono molto impegnato ma con tutto l'amore che abbiamo per il Mezzogiorno e nella convinzione che il Mezzogiorno servissero anche voi
Una voglia lo spirito imprenditoriale vero e si libera da questo approccio può essere un grande contributo al nostro Paese
Con tutto questo noi non possiamo permettere
Tutta l'Italia divelti quel tipo di mezzogiorno grazie
Grazie grazie professor vitale io prima corretto vagliando
Grazie ad una solida e abbiamo detto che ha avuto esperienza politica esperienza di pubblica amministrazione questa per sarebbe favorevole
No no esperienza di pubblica amministrazione sia nel privato che nel pubblico io ringrazio il professor vitale
Alessandro Lanza delle mia Gustavo Piga
E purtroppo non abbiamo tempo per domande sia un po'fuori tempo invito invece sul podio e lo ringrazio il senatore Paolo Giaretta che sottosegretario per lo sviluppo economico
Grazie buonasera io innanzitutto devo naturalmente
Scusare l'assenza del ministro Bersani che per un problema
Personale non ha potuto essere presente ma teneva molto a essere presente direi che l'andamento del dibattito l'avrebbe incoraggiato in una in una presenza giriamo attorno a un problema sostanzialmente che è emerso in tanti degli interventi il nostro Paese cresce a un ritmo troppo basso
E il problema che dobbiamo affrontare è questo siamo cresciuti nel decennio scorso un terzo di quanto sia cresciuto e gli Stati Uniti
La metà della Francia e della Spagna
In questa attenzione che abbiamo cercato di mettere sulla politica industriale del nostro Paese dopo tornerò su questo argomento
In fondo c'è il riconoscimento che siamo convinti che in un Paese come il nostro
Senza una crescita della base manifatturiera non cresce il Paese nel suo complesso e che la crescita della base manifatturiera sia legata sostanzialmente alle sistema della piccola e media impresa per questo naturalmente
Ritengo profondamente sbagliate le analisi che emergono in forma più o meno educata
Nelle individuare nel problema del nanismo italiano dell'impresa è il problema della mancata crescita noi insomma non occorre che lo dica a voi certamente attorno alle dimensioni dell'impresa e ci sono alcuni elementi di criticità
E tuttavia è meglio che vediamo questo problema dal lato dell'opportunità se noi abbiamo nel nostro Paese oltre mezzo milione di impresa e
Manifatturiere guardate che sono più del numero di imprese che hanno la Francia la Germania
La Danimarca alla Svezia messe insieme
Vediamolo più dall'atto delle opportunità è una grande base Fertile di imprenditorialità all'interno della quale naturalmente ci sono una rete di medie imprese che sono diventate il driver dello sviluppo del nostro Paese
Se noi riuscissimo a impostare una politica in cui da questo vivaio di cinquecento mila imprese ogni anno qualche centinaio di impresa è per una continuità di dieci anni riescono a medio strutturarsi noi abbiamo risolto il problema della competitività del Paese
è sbagliata l'affermazione naturalmente perché siamo in paese in cui il sistema delle piccole e medie imprese hanno trovato una originale risposta ai problemi delle piccole dimensioni
E l'Italia dei distretti voglio assicurare il presidente di Prato che non intendiamo affatto
Ritirarci da una politica di sostegno alla realtà distrettuali
Distretti non sono un fenomeno statico sono un fenomeno in profonda evoluzione come dice una Couto osservatore di questo settore il dottor Dario Marini direttore della Fondazione Nord Est questi distretti stanno diventando di Lardi cioè allungano le loro filiere le loro reti di impresa
E infine c'è un motivo molto semplice
Che ci deve far concentrare sulla piccola e media impresa se noi guardiamo la classifica mondiale delle prime cinquecento in prese al mondo l'Italia ne ha solo otto in questa classifica
E di queste otto una sola è un attivi è un'impresa manifatturiera dunque politica industriale vuol dire politica in Italia vuol dire politica della piccola e medie imprese
So bene che non serve in questa sede dell'elegia nella retorica dell'impresa e l'ora affrontiamo i temi
Ma veramente questa legge finanziaria va visto
Solo dal lato di presunte negatività
è certamente molti di voi diciamo col presidente Morandini Adriano parlato però a me compete anche mettere in luce invece alcuni aspetti che secondo me costituiscono risorse che le imprese possono utilizzare certo c'è questo intervento sul cuneo fiscale io capisco che poiché era lungamente oggetto di un impegno
Quando l'impegno viene mantenuto ce lo dimentichiamo lo diamo per scontato sono tre punti di riduzione della tassazione sul lavoro
Ha aggiunto al punto che era stato con realizzato dal governo dell'anno precedente sono quattro punte di tassazione io penso che sia un intervento piuttosto robusto in uno dei fattori di crisi della competitività del nostro Paese
Certamente uno sforzo da può essere proseguito ma un intervento che assume oggi una robustezza che per il passato non era conosciuta
C'è un intervento legge finanziaria che è stato finora sottovalutato secondo me invece un intervento di rilievo
Finalmente un credito automatico di imposta un credito automatico d'imposta per le spese di ricerca e innovazione
Non più bandi nazionali
Da cui molto spesso le piccole e medie imprese venivano esclusi non più incertezza di poter accedere a quei fondi ma un credito automatico di imposta del dieci per cento sulle estese di innovazione e ricerca del quindici per cento se realizzato in collaborazione con istituti di ricerca
Automaticamente concesso a tutte le imprese dall'amico l'impresa l'impresa più strutturata e naturalmente vuol dire ricerca vuol dire attività di sviluppo non competitivo
Prego impeditivo scusate perciò prototipi perciò studio di nuovi pro cessi produttivi e questo servirà anche a fare emergere quella ricerca occulta che si realizza all'interno
Delle piccole imprese che spesso non compare nel bilancio perché nome la necessità di farla
Emergere e un terzo punto la creazione di questo fondo per la finanza d'impresa
Con e per sostenere gli interventi di garanzia di partecipazione al capitale di rischio e quindi per aiutare la capitalizzazione delle piccole e medie imprese infine questo
Definizione di progetti di innovazione industriale che il professore vitale a molto ha molto criticato però io vorrei
Naturalmente su questo sarà interessante aprire un confronto voglio dire che il ministro Bersani ha in programma su questo tema l'apertura di un tavolo con le associazioni di categoria però l'obiettivo del ministro non è quello che ha tratteggiato il professor vitale veramente
Semmai vogliamo smontare quel meccanismo che c'è adesso con una dispersione di fondi nazionali che porto ma una cattiva allocazione delle risorse
Semmai i nostri interesse costruire invece un sistema in cui si concentrano gli interventi non perché lo decide il ministero
Nella concertazione di diversi ministeri ma per costruire progetti che camminano sulle gambe
Delle imprese sulle gambe dei distretti sulle gambe delle reti di impresa questa è l'ambizione
Vedremo se ci riusciremo ma certamente non abbiamo in mente quel programma ideologico che qui ci ha tratteggiato il professor vitale io vorrei dire che
Insomma il ministro Bersani è quello che ha inventato gli incentivi automatici abbiamo smontato dei meccanismi che abbiamo trovato abbiamo trasformato questo in incentivi automatici questo il nostro disegno
E infine fuori dalla finanziaria naturalmente ci sono altre cose su cui dobbiamo tenere i fari puntati
Cioè questo grande capitolo delle liberalizzazioni su cui tornerò professioni Energia e servizi pubblici
E c'è questo tema del risanamento della finanza pubblica
Che è anche esso un grande fattore di ostacolo della competitività guardate che finché noi dovremmo dedicare tutti gli anni
Settanta miliardi di Euro settanta miliardi di euro il doppio
Della manovra di quest'anno a pagare gli interessi sul debito pubblico questo è un Paese che difficilmente potrà camminare su gambe robuste
Quindi lavorare per riportare sotto controllo i costi i conti e
Ricostituire un risparmio pubblico è uno delle grandi azioni per riportare alla competitività di questo paese cioè dalla finanziaria tutto quello che serve evidentemente no
Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare qui naturalmente parlo con più libertà visto che sono sottosegretari non un ministro no non è stato fatto forse tutto quello che si poteva fare io mi auguro credo sono convinto che la lettura parlamentare perché io credo anche nella democrazia parlamentare porti con sé dei miglioramenti si è lavorato sul trattamento di fine rapporto penso che
Stiamo lavorando sul tema dell'apprendistato sugli studi di settore c'è un confronto aperto all'interno del governo del mio ministero intende di questa questione farne come dire una una
Una presa di posizione molto ferma su quello che dovrà essere il testo definitivo del Codice ambientale però guardate anche liberiamoci da questa idea
Che la legge finanziaria si è tutti gli anni una sorta di giudizio di Dio cioè la legge finanziaria che certamente da le linee fondamentali c'è anche un'azione quotidiana di governo in cui bisogna riuscire a dare iniezioni robuste di riforme io mi rendo conto parlando con molti di voi insomma io vengo da una regione che il Veneto come sentire dal mio accento in cui il sistema della piccola e media impresa è radicato nelle nostre famiglie prima che le nostre realtà economiche e parlando con il vostro presidente
Insomma avverto che oltre la contabilità dei provvedimenti il vero problema è uno scarto che voi avvertite tra come dire l'intensità della trasformazione e delle innovazioni che dovete introdurre nelle vaste in prese e la lentezza della reazione
Della pubblica amministrazione la lentezza con cui ci adeguiamo alle regole con cui riusciamo a controllare i nostri costi e la qualità dei servizi è questo scarto una grande questione perché certamente
Non è sempre vero che il più grande mangia il più piccolo la vostra storia dimostra che non è così
Ma è certamente sempre vero che il più lento si fa raggiungere dal più veloce
E dunque dobbiamo confrontarci con questo tema guardate scusatemi somma la franchezza
Se se apro diciamo una parente di fuori dall'industria lese delle cose da fare
Magari questo problema in Italia fosse semplicemente un problema delle diverse ricette del centro destra del centro sinistra magari fosse così perché ci sarebbe una divisione come dire virtuosa del lavoro
Centrodestra fa le politiche di riduzione della spesa pubblica della pressione fiscale il centro sinistra
Organizza una diciamo rette più moderna politiche innovative di coesione sociale e di eguaglianza delle opportunità la storia del nostro Paese non è stata questa
Purtroppo non è questa faccio due esempi diciamo uno per il centrodestra e uno per cento Silistra due esempi negativi per me e per gli altri
La spesa pubblica guardate io sono dieci anni che mi occupo di questa materia perché sono dieci anni che sto alla commissione Bilancio
Oggi ho scelto di occuparmi di economia reale perché
Con Bersani di questo mi occupo
Nei cinque anni che come relatore della legge finanziaria o ha avuto un ruolo diciamo di controllo della spesa pubblica
Eravamo riusciti a stabilizzare la spesa corrente sul pill attorno una percentuale del trentotto per cento
Negli ultimi due a negli ultimi cinque anni questa percentuale è cresciuta di due punti la spesa corrente sul PIL
Certamente in parte dovuta alla responsabilità del governo centrale in parte dovute alla responsabilità dei governi periferici
Però è possibile che un governo di centrodestra porti ad un aumento di due punti dalla spesa corrente sul PIL questo succede solo in Italia
Vi faccio un esempio di un tema che ho molto approfondito quello il fenomeno degli invalidità civili
I cosiddetti falsi invalidi
Eravamo riusciti a stabilizzare questa spesa attorno a sette virgola cinque miliardi quindi una spesa fatta di invalidi veri naturalmente che hanno bisogno di sostegni e di utilizzo del fenomeno dell'invalidità
Civile come sostitutivo
Dei diciamo di di un sistema di ammortizzatori sociali
Questa spesa è cresciuta adesso da sette virgola cinque miliardi a undici virgola cinque miliardi è mai possibile guardate che questa è una bolletta che poi paghiamo per tutti gli anni a venire perché una volta che lo hai dichiarato
Ecco quindi
Governo di centrodestra non riesce a controllare la spesa corrente noi viceversa
E do qui l'assessore regionale no con che milita nel mio schieramento dovremmo ad esempio essere interessati profondamente al fatto che nella società della conoscenza
Il sistema scolastico sia un sistema scomoda quello scolastico basato sui principi della qualità e del merito
E invece quanta fatica facciamo ad orientarci in questa direzione a cercare di capire che non è la quantità degli insegnanti o la quantità delle sedi universitarie che da la qualità delle
Prestazione ora vedete in questo quadro cosa succede che noi rischiamo che invece di avere l'alternanza di governo ci sia l'alternanza delle delusioni
E quindi il Paese si sieda si piega ecco allora questa io la vedo come una grande sfida del paese
Professor Cipolletta ricorderà una frase qui di uno che è nato qui vicino che Niccolò Machiavelli
Che nel principe scriveva questa cosa che è molto citata che detta in lingua diciamo corrente italiana suona più o meno così
Non esiste cosa più difficile da trattare o più incerta nel riuscire e pericolosa da maneggiare che mettersi in testa di introdurre nuove riforme
Il riformatore a per nemici tutti quelli a cui vanno bene le vecchie regole
E da difensori troppo tiepidi in quelli che si aspettano cose positive dalle nuove io penso che dobbiamo sfuggire da questo teorema guardate che è un problema della politica
Ma è un problema del Paese nel suo complesso allora spingiamo lo sguardo oltre la legge finanziaria è una legge finanziaria abbiamo cercato di offrire alcuni strumenti nuovi riduzione del costo del lavoro stabile strutturale
Alcuni strumenti innovativi per favorire la l'innovazione la ricerca lo sforzo di investimenti che state
Facendo abbiamo cercato di mettere sotto controllo la finanza pubblica in questa seconda fase due mila e sette
Dobbiamo cercare di concentrarsi su alcune azioni politiche specifiche in modo particolare per la piccola
E media impresa diversi
Diciamo spesso leggiamo cerchiamo molti cercano di spiegare cosa alle piccole e medie imprese devono fare per essere competitive
Io vedo che le ricette sono diverse ogni impresa cerca una sua strada il compito della politica il compito d'amministrazione pubblica non è quello di appunto obbligare a seguire determinate strade
è quello di offrire un quadro generale di competitività in cui le aziende possono operare un ambiente favorevole all'impresa fatto di poche cose ma certe
Poche cose ma certe io penso che arresto d'impresa sia capace di pensare tasse
Per questo credo veramente che diciamo
Sarà importante un incontro tra il ministro e professor vitale perché proprio quel ritratto non c'è nella nostra idea di politica industriale perciò il capitolo delle liberalizzazioni
Guardate c'è
C'è adesso all'esame del Parlamento un provvedimento forte sulla liberalizzazione del settore dell'energia
Vi prego di seguire con attenzione vi prego di seguire con attenzione
Chi lo difende rari in difesa dell'apertura
Chi vedrà nel settore del gas lavorare per una maggiore apertura e concorrenza e chi Faraday di emendamenti
Invece per indebolire questo provvedimento
Perché quella sarà la cartina di tornasole di chi crede che bisogna cambiare le cose e di chi magari fa qualche diciamo comizio Belice però poi presente agli emendamenti
Io sono rimasto sconcertato quando durante il dibattito sul decreto Bersani passò con un voto incrociato destra ed estrema sinistra un ordine del giorno contro le libere l'azione di servizi pubblici locali
Quindi cartina di tornasole delle verità c'è questo grande problema dei costi
Della burocrazia quante volte Morandini me ne hai parlato il problema della praghesi bene c'è
Ormai è alle soglie della presentazione domani avrete con voi Capezzone onorevole Capezzone un provvedimento del ministro Nicolais e sulla semplificazione
Usiamolo con forza recupera una parte del lavoro fatto dal predecessore perché non bisogna mai buttare via niente di quello che di positivo c'è
Guardate qui però io anche qui optato molto vicino Bassanini né i tempi delle leggi Bassanini guardate che qui però la sfida non è quella come dire dei di abbreviare i tempi bisognerà che ci mettiamo in mente che in alcuni settori c'è une eccesso di regolamentazione e bisogna levare la regolamentazione
E infine
Io penso
Che se riusciremo a lavorare seriamente in questa direzione c'è il tema e chiudo
Il tema della politica fiscale naturalmente questo richiederebbe un approfondimento dico solo che noi abbiamo due grandi questioni irrisolte
A tutti scomodo pagare le tasse e doppiamente scomodo pagarle si si fa fatica per pagarle dobbiamo riuscire a costruire un sistema fiscale in cui la stabilità sia un valore
E si offra un orizzonte di certezze maggiore di quello che c'è
E occorre che ci sia un legame diretto e invisibile
Tra la lotta all'evasione fiscale che c'è e la riduzione degli oneri sulle imprese finché non riusciremo a dimostrare che c'è un legame diretto e che lei lotta all'evasione fiscale non serve ad alimentare la fornace della spesa pubblica credo che sarà difficile ottenere risultati incoraggianti sotto questo profilo dunque c'è un lavoro da fare
La sfida è quello di avere un Paese più semplice e più accogliente per l'attività per chi vuole costruire per chi vuole intraprendere bene accettiamo
Questa sfida è una sfida che riguarda noi che stiamo al governo una sfida che riguarda la politica che deve essere capace di liberarsi di populismi e di astrazioni
è una sfida che riguarda tutto il Paese aiutati ICI attenere al centro dell'agenda politica nostra questo problema vi ringrazio buon lavoro
Invito al palco il professore non senza Cipolletta
Presidente del Sole ventiquattro Ore e ti chiedo non solo rifare le conclusioni di questa tornata di lavoro ma di sostenere anche tu a oggi il tuo esame di industriale esempi
Grazie diceva Eduardo De Filippo che gli esami non finiscono mai
Io frequento Confindustria ad avventura anni
E quindi
Penso di aver imparato Romiti il linguaggio per a meno che non abbia ricambiato voi linguaggio attaccata prevedo peraltro
Da parecchio tempo
Ci sono stato gli ho sempre visto numerosi alla fine delle riunioni un po'meno numerosi perché veloce la qualità andarsene a casa
E mi fa piacere vedermi e mi meraviglio vi vedo perché
Se parliamo di piccola impresa ogni anno viene data per spacciata ogni anno scompare tallone d'Achille della nostra economia
Ti vengono addebitati tutti
I problemi della nostra competitività
Ma poi in realtà
Siamo qui siede qua
Il volo del calabrone in una qualche maniera io non credo
Io non credo alla piccola impresa Varzi mostrato oggi
è viva
è gente che lavora col cuore
Magari è incavolata male
Però questo è segno di re di reattività e quindi di capacità di reazione
Quello che credo che sia importante notare che almeno
L'ho sentito oggi l'ho visto nel corso dei mesi passati
E che la piccola impresa cambia
Non è la stessa di due quattro sei anni fa siamo siede cambiati
Perché il mercato vi obbliga
E ci obbliga a un cambiamento continuo
Le statistiche che vi sono state presentate
Oggi
Mostrano che le piccole imprese stanno stare sul mercato e Cisano stare perché si adattano alla situazione mercato e questo forse che distanze a volte con la politica che
Che invece pensa che la piccola impresa sia sempre la stessa sempre con i problemi di cinque dieci di quindici anni fa
Ama i problemi quando sono veri problemi o uno li supera o sono i problemi che hanno superato noi e quindi non ci stiamo più
E quindi noi abbiamo superato i problemi che ci siamo trovati di fronte abbiamo superati
Consorzio
Io ho detto che mi fa piacere di vedervi qui ma
Non è detto che siete tutti qui quelle che abbiamo visto negli anni passati
Chi non c'è non alza la mano
Non ci sta ha passato il campo
C'è qualcuno che non sta più con noi
Che è fallito che si è tirato indietro
C'è qualche d'un altro che ha venduto
E magari sta qua perché c'è un altro padrone sulla testa
Ho ciò un fondo di Prada debiti che sopra che lo sta portando avanti
Ci sono invece quelle che sono cresciuti che sarete ai più forti magari che hanno acquistato altre aziende
Ecco questa è stata la rivoluzione silenziosa che ha riguardato la piccola impresa che è viva perché cambia perché si adegua a quelle che sono le esigenze perché vive
Sopra il mercato
E quindi vivendo supermercato
In una qualche maniera
Reagisce e trova le sue soluzioni
E come è successo questo fenomeno è successo perché anche qui mi riferisco banalmente a quello che è stato detto prima le statistiche sono state
Presentate sia non voglio sbagliare i nomi da De Troia e da Giovanni
è innanzitutto il mondo è più largo
Oggi il mondo è decisamente più largo di prima in termini economici e questo per noi per la piccola impresa per l'Italia è un enorme vantaggio
Pensate che quest'anno gli Stati Uniti d'America rallentano la crescita l'economia mondiale non rallenta
Pensate che dal mille dal due mila
Al due mila e cinque
Ci sarà stata la più forte crescita mondiale degli ultimi anni eppure l'Europa
Era situazione di guasti stagnazione
E pure l'Italia era a crescita zero
Quando ha cominciato a studiare io l'economia
Sono vecchio quindi l'ha cominciata all'inizio degli anni sessanta e ha fatto congiunture sessantacinque intoppi
Se
Volevamo vedere comandava l'economia mondiale guardavamo la Germania
Gli Stati Uniti d'America
E cominciamo a guardare il Giappone
Se è uno di questi tre Paesi andava male l'economia mondiale andava male punto e basta
Oggi ci possiamo permettere avere un'Europa che non cresce
In Italia resta ferma
E serie d'America che rallentano il mondo cresce
E venne previsto per le imprese significa che in un c'è un angolo del mondo dove noi possiamo piazzare i nostri prodotti c'è sempre un angolo del mondo dove piazzare i nostri prodotti
è chiaro che se ne andassero a cercare costa fatica lo diceva
Marco vitali prima creare reddito non è una fontanella che uno apre il rubinetto scendere di loro chiude si mette da capo bisogna andarsele a cercare questo rubinetto e il più delle volte si trovano cose secche
Ma se uno va a cercare oggi il mondo essendo più largo c'è spazio per tutti
Mi fa piacere visto che ormai si teme più l'allargamento della Cina o dell'India oggi sono mercati più in fretta di quello che gli ottimisti come me pensavano alcuni anni fa
E questo spazio significa che è un paese piccolo ha maggiori possibilità di crescita
Nel passato la Svizzera non era mai molto dipendente da commercio mondiale perché tanta aveva quel quei quattro cinque prodotti che riusciva più o meno a piazzare da qualche parte in un mondo che per lei era grande
Ecco oggi l'Italia è un po'come la Svizzera sormonto se piazze ce se cerchiamo bene dove andare a collocare i nostri prodotti ce lo spazio ma bisogna cercare bisogna studiare bisogna industriarsi
Siamo un Paese che si sta industria anche in termini di imprese e le piccole imprese sono cambiate
La la crescita zero che abbiamo avuto nel corso degli ultimi cinque anni non è stato una crescita zero per tutti Provenza che la stagnazione del del tra il due mila e due mila cinque sia stata
Il fatto che siamo stati tutti fermi non è vero ci sono imprese che son cresciute a imprese che sono ridotto imprese sono scomparse altre che sono nate
C'è stato un grosso un profondo processo di ristrutturazione e oggi la ripresa che assistiamo oggi
E che assistiamo dall'anno passato
Perché io ci tengo a sottolineare che dalla metà del due mila e cinque che l'economia italiana è in ripresa
Io vi posso dire
Che l'ho l'ho detto l'avevo detto ma è un problema di governo Berlusconi ed il governo Prodi
L'economia ha passato la nostra industria passato quattro anni di ristrutturazione e poi nelle ristrutturazioni lo sapete chi scompare scompare a chi sta meglio cresce e quando finiscono quelli che scompaiono rimangono solo quelli che crescono e quindi dopo una stagnazione l'industria più forte e dalla metà dell'anno passato noi abbiamo una crescita più forte una crescita che sta continuando qui mi permetto di contraddire un po'alcuni sentimenti consentito prima
Io credo che il due mila e sei avrà una crescita più forte del due mila cinque questo è assodato e credo che il due mila sette è una crescita più forte del due mila sei
Perché la nostra crescita trainata dalle esportazioni perché ci siamo ristrutturati probabilmente abbiamo perso quelli che non riusciva a stare sul mercato
E abbiamo fatto quello che dovevamo fare quello che gli economisti hanno sempre detto che devono fare le piccole imprese abbiamo spostato verso la gamma alta dei prodotti
Va be'non significa che c'è tutte le imprese hanno migliorato la qualità e i loro prodotti significa che alcune linee di produzioni sono state messe fuori mercato alcune imprese che produceva prodotti standard sono scomparse sono rimaste quelle che producono prodotti a più elevato valore aggiunto
Abbiamo delocalizzato produzioni per ridurre i costi
Abbiamo puntato sui marchi sorprende che è un valore che è una qualità che consente di avere valori più forti
Abbiamo soprattutto personalizzato i nostri prodotti segue di Olindo stette italiana l'industria la piccola e media industria soprattutto nell'industria che fa prodotti
Personalizzati industriali e a livello industriale la componentistica
Che è una
Forte parte della nostra impresa studia i prodotti assieme con il proprio cliente quindi fa prodotti unici perché sono dedicati a quell'unico cliente che gli occhiali sono studiati assieme colore questo vale qua siamo a Prato anche in parte per la moda
Per i tessuti per i vestiti ritornato il vestito sartoriale fatto in maniera industriale
Ma quasi su misura personalizzato per la persona e soggiorni il il sistema delle macchine utensili è un sistema di prodotti che vengono studiati per il cliente e quindi sono prodotti che hanno un forte contenuti materiale
Hanno un forte contenuto di progettazione hanno un forte contenuto di servizio al suo interno e quindi stiamo facendo quello che diciamo che dobbiamo fare dobbiamo spostarci verso l'immateriale verso quello che rende più alto il valore dei nostri prodotti e quello quello che noi stiamo che stiamo facendo
E questo significa che la ripresa che è in corso non è merito di nessuna politica
Non c'è stato una politica che ci ha aiutato
è merito delle imprese che se la sono costruita all'interno di casa propria
E per questo è più dura e più duratura perché questa è una cosa che resta è un fatto positivo questo
Che dovevamo avere l'orgoglio
Di rivendicarlo
Ma dobbiamo avere anche a mio avviso
La concretezza di capire quello che serve a noi e quello che serve in particolare la piccola impresa
Badate non sempre si sa quello che serve
Cioè c'è qualche cosa che uno vorrebbe e pace quello che serve
Ebbene io credo che noi non abbiamo bisogno
Come piccole imprese di politiche di aiuti di sussidi e di politiche di breve termine ne abbiamo bisogno di un Paese che funziona
Abbiamo bisogno di un Paese che abbia sui conti in ordine che faccia le infrastrutture
Che abbia una pubblica amministrazione efficiente e non pletorica
E soprattutto abbiamo bisogno
Di un buon sistema di educazione e di formazione
Perché è così che non riesce ad andare avanti
Dopo le imprese si devono adattare i loro ai sistemi ecco perché qualche volta le impasti che noi portiamo sulle politiche di aiutino
Di sussidio
Che noi non chiamiamo così però abbiamo il coraggio di ammetterlo
Noi le chiamiamo riduzioni di
Svantaggi giusto
Ma sono questioni di bere allora io vi pongo una domanda
A voi a un'impresa
Che si trova in squilibrio
I consiglieri S. di aumentare le proprie spese
Oltre agli consigliere se di fare attenzione i propri costi
Ecco a uno Stato che ha un disavanzo così forte
Di chiedereste di aumentare
Le sue spesi o di ridurre le sue entrate una gli chiedere se piuttosto prima di tutto di chiudere i buchi resoconto
E vengo però alla finanziaria che ci siamo trovati qui davanti ne ha parlato vitale in maniera esaustiva sui limiti ed è così
A pensare di questa Finanziaria
Che non piace neanche a me credo che non piace neanche al governo date le parole che ha sentito precedentemente
è una finanziaria che dice che vale trentacinque miliardi di euro ma solo per quindici riduce il disavanzo pubblico
E nelle alla pena fare tutto questo giro
Valeva la pena fare tutto questo giro con il quale uno ti prende i soldi da una tasca che li rimette nell'altra tasca
A
Questo significa che quando mi mettono dei soldi in una tasca io non dico grazie
Perché penso che sono soldi miei che sono tornati al posto loro andamenti prendono mi arrabbio
E io credo che sia stato un errore quella di aver voluto fare troppe cose
Con una sola legge
E ne stiamo pagando questo errore cioè stiamo pagando tutti quanti
è un po'come quando sentiamo alla televisione qualche qualcheduno che cerca propone di fare la dieta ma lasciandoci mangiare tutto non esiste
Ci sta imbrogli andò da qualche parte
Noi avevamo un obiettivo credo in questo Paese ridurre il disavanzo pubblico perché se non riduciamo il disavanzo pubblico
Tutto quello che ci viene dato dallo Stato ce lo riprenderà successivamente sotto un'altra è illusione
è illusione chiedere la riduzione oggi
Anche del cuneo fiscale
So che tocco un argomento difficile so che ne paghiamo troppe tasse troppi contributi
Chi dice il contrario
Ma se lo Stato ha un disavanzo la nostra richiesta è ridurre il disavanzo poi riduca il cuneo
Perché se non lo fa
Ci prende tra una tasca e ce la rimette dentro l'altra
E le tasche e meglio che decidiamo noi dove stanno
Che nessuno ci metta le mani dentro per spostare i soldi da una parte all'altra
Allora il mio invito anche a noi quando chiediamo c'abbiamo delle aspettative ma sappiamo aspettare per le aspettative
Se si chiude il disavanzo pubblico avremo lo spazio per ridurre delle delle tasse e per ridurre i contributi e lo faremo senza operazioni come quelle del Tfr che badate
Noi abbiamo protestato per il costo che impone alle imprese e c'è una sua logica
Ma pensate a una cosa banale al primo gennaio del due mila sette
Improvvisamente tutti i lavoratori dipendenti decidono
Di mettere questi soldi detti fondi di pensione questo lo potevano fare da un po'di tempo non l'hanno mai fatto perché il sindacato non si è mai spesso abbastanza perché lo facessero ed anche le imprese non è che c'è un grande interesse perché i lavoratori tutto decidessero però era un loro diritto ebbene facciamo l'ipotesi che dal primo gennaio questi signori decidano di versare
Al fondo di previdenza integrativa tutto il TFR che maturerà
Ed è
Stato e imprese si guardano in faccia
E tutto quello che è stato discusso fino adesso tutte queste discussioni in queste pagine di giornali che ci siamo dovuti sorbire zero
Zero
Ma si può affidare la riduzione disavanzo pubblico a una misura così aleatoria che se domani come avverrà perché badate che se salgono i tassi di interesse come stanno salendo i rendimenti del della previdenza
Integrativa crescono
E quindi
Due più due fa quattro qualche lavoratori in più comincerà a pensare che vale la pena mettere questi soldi le fondi integrativi e poi il fatto che la sullo stato risposta da una parte all'altra se io fossi un lavoratore dipendente comincerà a dire ma perché devo lasciare a lui la decisione
E quindi comincia a metterli e tutto questo discorso l'abbiamo fatto noi tutti gli accordi di sopra cinquanta detti sotto i cinquanta addetti zero
Lo Stato si trova ad avere un poco di tre quattro miliardi di euro che dovrà recuperare allora non è quella strada non è quella la via non è il problema che che le imprese vengono a perdere liquidità e quelle cose per carità sono problemi chi dice il contrario ma il vero problema un altro
La riduzione disavanzo si fa con misure strutturali
Le misure strutturali hanno a che vedere con la spesa pubblica
Non c'è soluzione alternativa
E quindi è quella la strada per
Allora il mio invito
Il mio invito a noi e a voi è proprio questo qua
Piccole imprese le grandi imprese crediamo in noi stessi
Se affrontiamo il mercato con i nostri strumenti ce la facciamo
Il mercato non ci spaventa
Chiediamo allo Stato di fare lo stesso cioè di fare il suo dovere
Di mettere ordine a casa sua
Di
Fare quelle infrastrutture che si fanno in tutti i Paesi solo con la finanza pubblica perché porti ai porti strade
Tutti i Paesi del fanno con la finanza pubblica e paghiamo abbastanza tasse per poterli fare
E dopo e dopo solo dopo cominciava a parlare di politica industriale perché oggi la vera politica industriale di un Paese è quella di avere un economia
Reattiva e ce l'abbiamo
Di avere un sistema di finanza pubblica in ordine e non ce l'abbiamo ancora
Di a vere delle infrastrutture sufficienti e quelle ci mancano
E di avere un sistema di formazione è forte perché pervenire alla politica industriale
Spero che il governo segue alle parole del sottosegretario e che quindi vada verso una politica industriale che sia non invasiva il futuro non lo conosce nessuno non lo conosce la burocrazia dello Stato ma non lo conosco neanche le imprese
Il futuro sappiamo soltanto una cosa sarà di chi più ha istruito e di chi più ha studiato questa è l'unica cosa di cui accerto e allora noi dobbiamo puntare ad avere un Paese con gente istruita
E con una grande capacità di ciascuno risolvere Claudio
Questo deve fare lo Stato aiutare la gente affinché si risolva da sola i suoi problemi grazie a tutti