Passaggio a Sud Est - La realtà politica dell'Europa sud orientale dai Balcani alla Turchia

Buona sera da Roberto Spagnoli questo passaggio a sud-est il settimanale dedicato alla realtà politica la situazione dell'Europa sudorientale dai Balcani alla Turchia
Molto nutrito anche il sommario di questa puntata par partiremo proprio parlando di Turchia del viaggio del Papa dei rapporti complessi difficili con l'Unione europea dei negoziati per l'adesione
Ma anche delle conseguenze delle polemiche che proseguono a proposito della proposta di legge sul genocidio degli armeni approvata un po'di tempo fa dall'Assemblea nazionale francese
Parleremo poi di Serbia si vota fra una settimana nel referendum sulla nuova Costituzione sono alle viste anche le elezioni politiche sono due snodi fondamentali per capire dove andrà la Serbia nei prossimi mesi e di server si è parlato dei rapporti con l'Unione europea ne hanno parlato in Consiglio e il ministro degli Esteri
Chi sono riuniti a consigliarmi sareste dell'Unione Europea nei giorni scorsi a Lussemburgo mentre continua a essere congelato il negoziato per l'accordo di stabilizzazione e associazione tutto questo poi sentiremo la corrispondenza di Marina si corra
Arthur Noè invece da Tirana
Ci parlerà di Grecia o per meglio dire dei rapporti non facili del tra Grecia e Albania ci sono state le elezioni locali in Grecia il primo turno e parleremo appunto delle delle due minoranze e di come i rapporti tra le minoranze tra i rispettivi governi non sono non sono facili
Poi ci occuperemo di Bosnia e di Croazia il primo ministro croato sanate si è recato in visita negli Stati Uniti Stati Uniti che hanno confermato il loro appoggio per l'ingresso della Croazia nella nato dunque molte cose anche questo sabato andiamo veloce perché il tempo come sempre pochissimo lunedì scorso la Santa Sede Vaticano annunciato ufficialmente il viaggio del Papa in Turchia in risposta all'invito del presidente della Repubblica turca Sezer
Dice una nota vaticana nei giorni ventotto novembre primo dicembre due mila e sei il Santo Padre Benedetto sedicesimo compirà un viaggio apostolico in Turchia recandosi ad Ankara Efeso e Istanbul a quello del Papa in Turchia sarà un viaggio sarà gli ACE più importante lo stesso tempo quello più delicato un viaggio che a tre significato significato politico un'ecumenica un interreligioso
è il primo viaggio in un Paese a maggioranza islamica di questo Papa il primo in un Paese che sta negoziando l'adesione all'Unione europea e il primo dove il Pontefice incontrerà i leader di tutte le religioni presenti in Turchia
Un viaggio che si preannuncia difficile dopo le polemiche suscitate nel mondo musulmano dalle parole pronunciate da Ratzinger sull'Islam e sul momento all'Università di Ratisbona ricordiamo che fu proprio il presidente dell'Ufficio degli affari religiosi turco che il Gran Mufti la massima autorità ufficiale Ali bar Daccò blu e fu lui il primo a protestare chiedendo al papa di ritirare le affermazioni fatte Ratisbona di chiedere scusa il Papa ha arriverà in Turchia mentre sono in corso Point
Dei negoziati difficile compressi per l'adesione all'Unione europea ed è noto che Ratzinger in più occasioni si è detto contrario all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea
A meno che non venga non ci sia un riconoscimento e una tutela dei diritti delle minoranze religiose in molti in Turchia avevano interpretato il discorso del Papa a a Ratisbona
Come un ostacolo messo sul cammino di avvicinamento Della turche l'Unione europea ma ora questa visita e l'incontro che il Papa fra Collina e il primo ministro Erdogan potrebbero invece al contrario rilanciare le speranze della Turchia
Indubbiamente restano ancora irrisolti molti problemi molti problemi che stanno a cuore sia alla chiesa locale chi alla alla Santa Sede
Come quello per esempio della tutela delle minoranze religiose e poi il riconoscimento da parte del Governo turco dello status del patriarcato ortodosso il clima politico che il Papa dovrà affrontare non è dei migliori la tensione ancora elevata anche se da né in tram delle parti ovviamente si getta acqua sul fuoco anche se la sicurezza del Pontefice viene assicurata
Non è escluso anzi è probabile che ci saranno manifestazioni o contestazioni contro la sua visita parliamo adesso del delle polemiche che proseguono sulla proposta di legge
Approvata dall'Assemblea nazionale francese che vorrebbe condannare chi in Francia negherà il genocidio degli armeni condannare anche al carcere il parlamento turco ha risposto all'iniziativa dell'Assemblea nazionale francese
Nella seduta di martedì scorso convocata proprio per discutere espressamente del problema i parlamentari turchi e hanno discusso la project Progetto di legge francese
è intervenuto alla alla seduta del Parlamento turco il ministro degli Esteri Abdullah greche ha detto che la all'adozione di questa proposta di legge dato un duro colpo al la le relazioni turco francesi aggiungendo che se il testo dovesse essere promulgato ed entrare in vigore i rapporti bilaterali sarebbero irreparabilmente compromessi sia nel settore economico che politico che della sicurezza
La frase la Francia ha perso la sua posizione privilegiata in Turchia per colpa di banali fini elettorali
Ad alcuni mesi dalle presidenziali del due mila sette ha detto ancora il ministro degli esteri turco sostenendo che il testo approvato dall'Assemblea nazionale è incompatibile con le norme che tutelano la democrazia del nell'Unione Europea
Da un lato ha detto che il ci chiedono di aumentare la libertà d'espressione ma dall'altro la Francia adotta una proposta che ridicolizza questa libertà
Il governo turco starebbe sarebbe dunque pronto ad attuare una serie di rappresaglie economiche politiche ma anche culturali nei confronti della Francia Turchia è un mercato molto importante per la Francia
Ho già si segnalano alcuni boicottaggi sono allo studio delle possibili misure di ritorsione e potrebbe essere messa al bando anche la culla stessa cultura francese la vendita di libri dischi i programmi televisivi
O cinematografici
Naturalmente tutto questo questo boicottaggio infernale verso i prodotti francesi potrebbe essere tramutarsi anche in un vantaggio per l'Italia l'Italia che è uno i principali partner economici della Turchia l'approvazione della legge
In Francia comunque non è proprio dietro l'angolo il testo deve essere a o deve andare al Senato quindi dovrà tornare alla Camera dei deputati per la seconda lettura poi dovrà andare al presidente per la procura promulgazione ma l'Eliseo potrebbe anche porre il veto
Alla presentazione al Senato quindi so potrebbero passare ancora molti mesi anche se però se la sinistra dovesse vincere le elezioni e conquistare l'Eliseo il Progetto tornerebbe in pista così almeno ha detto il segretario socialista Hollande ricordiamo che questa proposta di legge
E appunto di iniziativa del Partito socialista per quanto riguarda i non facili rapporti della Turchia con l'Unione europea verrà pubblicata l'otto novembre la relazione che farà il punto sull'andamento dei negoziati per l'adesione della Turchia e Unione europea
E anche sull'andamento del processo di riforma richiesto dall'Unione Europea ma i paesi membri dell'Unione europea sono preoccupati della lentezza del processo di riforma e questo almeno è quanto ha detto il presidente della Commissione europea Barroso che in un'intervista una qualche una settimana fa alla BBC secondo Barroso il l'adesione della Turchia con cui i negoziati sono aperti dall'ottobre dell'anno scorso non può essere attesa prima di quindici o venti anni
A suo giudizio giudizio di Barroso la questione la Turchia è totalmente diversa dall'allargamento dell'Unione Europea alla Bulgaria e alla Romania che entreranno il prossimo primo gennaio a queste dichiarazione di Barroso sono state duramente criticate da Marco Pannella che domenica scorsa nel corso della conversazione settimanale condotta dal direttore di Radio radicale ha parlato di di Europa dei rapporti con la Turchia e anche della legge francese sul genocidio degli armeni e sentiamo questo breve passaggio della conversazione con Marco Pannella perché Catuzzi uomo
Questa cosa sconcia di riunirsi in palazzi che ancora si chiamano al Parlamento europeo Suma Spinelli ad
E ho detto
Certo quasi l'equivalente di un insulto fatti dal voto parlamentare
Altri lo signor Presidente
Che questa finzione qui sopra di me
Per il quale noi abbiamo qui
I nostri palazzi qui dove siamo riuniti aperto assuma quell'altro accanto Tito Spinelli chiamate all'invece Laval Daladier
Perché a quella Francia lui che oggi questa Europa
Sicuramente sempre di più
Come dire torna
E in una situazione nella quale poi oggi ho letto questa indegna
Dichiarazione di Barroso perché si è permesso di dire per la Turchia quindici o vent'anni se non se ne parla
Ma è l'impunità di una Francia che fare quella legge
Fascista proprio l'altro giorno nazista e fascista cretina idiota per la quale un evento storico sul quale tutti possono avere revisionismi o no ma comunque Jersey nega che lo specifico no del trattamento almeno degli armeni da parte degli ottomani ripeto per terra
è necessariamente genocidio
Allora in relazione alla quale non si riconosce dopo due secoli il genocidio in corso dei ceceni
No con caratteristiche straordinari attraverso i vari regimi o Stalin deportato praticamente della metà della popolazione molto spesso strutture o quasi tutte le riguarderebbero centonove quindi niente allora che nella Repubblica francese laica viene fuori il Parlamento ne stabilisce che la verità storica è il genocidio e che quindi incorre in una sanzione penale chiama l'opinione di
Questo dimostra quanto ahimè i timori che io sto manifestando sorprendere le conseguenze
E penso che il Partito Radicale transnazionale dovrà riuscire a diffondere questa analisi è questo giudizio
è una in Francia un'Europa
Che davvero quella che ha come predecessori
Gli impotenti complici vinti
Dirigente dell'Europa non naziste non comuni quella cioè di Monaco
Del procedimento e devo lo stesso spirito ed ha
Ecco questo era Marco Pannella nel corso della sua conversazione settimanale andate in onda domenica domenica scorsa martedì scorso Marco Pannella annunciato di aver presentato insieme a Marco Cappato entrambi lo ricordiamo sono parlamentari europei e radicali della Rosa nel Pugno
Panelle caponata hanno presentato un'interrogazione scritta al Consiglio e alla Commissione europea per chiedere iniziative concrete per avvicinare l'obiettivo dell'adesione della Turchia all'Unione Europea
Secondo Canale Capato Barroso il presidente Barroso si lancia in inutili e controproducenti previsioni invece di fornire idee e prendere iniziative per favorire l'ingresso turco in Europa secondo il nostro governo o almeno secondo il ministro degli esteri D'Alema occorre comunque tenere aperta la porta dell'Europa alla Turchia è un process solo un go ha detto D'Alema ma è un paese con un'economia forte un Paese un Paese chiave nel Mediterraneo fondamentale lungo la delicata frontiera
Tra Occidente e mondo islamico dunque tenere aperta la porta
Dell'Europa la Turchia è una scelta giusta strategica per l'Italia per una questione economica e geopolitica
Così il nostro ministro degli esteri D'Alema il dicevamo perché il prossimo otto novembre sarà presentato il rapporto della Commissione europea su il il processo di avvicinamento della Turchia e Unione europea in vista del rapporto e dei tentativi della presidenza di turno finlandese dell'Unione Europea di trovare un compromesso sulla questione di Cipro il sottosegretario americano per l'Europa
Danno alla fredda cercato di inviare proprio all'Europa in un momento particolarmente delicato
Nelle relazioni con la Turchia un messaggio distensivo l'adesione della Turchia all'Unione europea ha detto Fred richiederà molti anni e quindi non c'è ragione per discuterne nervosamente fino a proposito anche della legge francese ha detto che una legge che criminalizza la discussione non sembra avere alcun senso
A quella questione cipriota ricordiamo che prima di aprire i negoziati di adesione nella nell'ottobre dell'anno scorso la Turchia si era impegnata da sta ad estendere l'unione doganale con l'Unione europea
Ai Paesi che erano entrati nell'Unione europea nel due mila e quattro e quindi anche la Repubblica di Cipro però lato che si rifiuta di estendere unione doganale proprio alla Repubblica del di Cipro chiedendo che l'Unione Europea attenga prima fede alla promessa fatta di porre fine all'isolamento di Cipro Nord Cipro Nord lo ricordiamo è la parte nord dell'isola di Cipro occupata a metà degli anni Settanta dalla Turchia e mai riconosciuta da nessun altro Stato al mondo se non appunto dalla Turchia
Le di Bari diplomazia europea e sono impegnate in questo periodo l'intenso lavoro di riunione di consultazioni tra il tempo comincia a essere molto poco per il piano della presidenza finlandese su Cipro Nord
Giovedì scorso l'argomento è stato al centro dei colloqui che il ministro degli esteri greco adorava coi anni Savuto separatamente prima con il commissario per l'allargamento all'Irene poi con il ministro dell'economia turca che anche il capo negoziatore con l'Unione europea Libra lacci Anna
Il piano finlandese non è stato ancora messo nero su bianco però si sa che dovrebbe prevedere l'apertura del porto turco cipriota di Famagosta sotto supervisione delle Nazioni Unite in cambio del trasferimento ai greco ciprioti della città di parroci attualmente abbandonata
Tutto questo però deve venire appunto entro l'otto novembre quando la Commissione europea presenterà il rapporto annuale sulla Turchia e dunque i veramente il tempo stringe
L'ultima notizia che riguarda la Turchia è la fissazione della data per le elezioni politiche adesso è ufficiale si voterà il quattro novembre del due mila e sette quindi fra un anno mentre in primavera sono fissate le elezioni presidenziali dunque
L'anno prossimo per la Turchia sarà un anno molto importante parliamo adesso di Serbia ancora qui non c'è ancora nessuna data invece per le elezioni cittadini serbi molto probabilmente dovranno aspettare l'esito del referendum di domenica prossima sulla nuova Costituzione
Per sapere poi quando saranno chiamati alle urne per le elezioni politiche mentre la campagna referendaria
Sì si anima di giorno in giorno in vista del voto del prossimo fine settimana
Le scadenze elettorali continuano a dividere i partiti da una parte c'è chi vuole indire solo le politiche entro la fine dell'anno dall'altra
C'è anche chi le vuole accorpare con le elezioni presidenziali in un unico in un'unica tornata intanto il capo negoziatore dell'ONU sul Kosovo Marti Ahtisaari
Ha negato che il rapporto sullo status finale la Provincia sarà rinviato oltre la scadenza fissata per la fine dell'anno nel caso in cui appunto le elezioni in Serbia si svolgessero a dicembre
Durante il Consiglio dei ministri degli esteri dell'Unione europea a Lussemburgo l'ipotesi del rinvio ha trovato credito per esempio tra la la parte della rappresentante dell'Unione Europea per la politica estera Solana
Il parlamento locale del del Kosovo da parte sua invece a ma adottato due giorni fa una dichiarazione nella quale si condanna la Serbia per aver organizzato un referendum sull'adozione di una nuova costituzione che prevede la Provincia rimanga parte integrante del territorio serbo
I deputati che sono quasi tutti albanesi kosovari hanno definito illegale la decisione di Belgrado e dunque non non potrà Hernandez Nana
La decisione che non sarà vincolante per nessuno
L'Italia al consiglio degli esteri dell'Unione Europea ha proposto di riaprire i negoziati per l'accordo di associazione e stabilizzazione con la Serbia legandoli ha una clausola di sospensione in pratica l'Italia non ha chiesto all'Unione Europea di cambiare posizione ma ha chiesto la Commissione al consiglio e alla rappresentante per la politica estera e di sicurezza Solana
Di riflettere su questa ipotesi la proposta non è stata colta dal consiglio che ha confermato il congelamento dei negoziati deciso a maggio a causa della mancata cooperazione della Serbia con il Tribunale dell'Aja
Ma la proposta italiana però ha innescato una discussione
Discussione piuttosto viva all'iniziativa italiana è nato dalla considerazione che il futuro status del Kosovo per il quale ormai si ritiene inevitabile una storia una sorta di indipendenza limitata
Questo questo stato sperò potrebbe riaccendere le tensioni nazionalistiche anti europea in una fase molto delicata per la Serbia che come dicevamo voterà nel giro di pochi mesi per o di poche settimane per il referendum su una costituzione poi per elezioni politiche poi ancora quelle presidenziale poi ci saranno le amministrative secondo D'Alema quindi l'ultima fase del percorso per definire il nuovo status del Kosovo dovrebbe essere accompagnato anche da una forte iniziativa verso la Serbia
Riaprendo il negoziato e legando la firma dell'accordo di stabilizzazione associazione a una clausola di sospensione qualora Belgrado continuasse a non mantenere gli impegni con il tribunale internazionale
Come dicevamo prima la proposta italiana non è stata accolta anche se è stata discussa senza pregiudiziali
E per questo ha detto D'Alema il governo lavora e continuerà a lavorare perché l'Europa si apra la Serbia sperando che la Serbia si apre l'Europa facendo la propria parte ma adesso punto
Sulla situazione politica in Serbia sul Kosovo sulle i rapporti con l'Unione europea sentiamola corrispondenza di Marina sicura
L'attenzione dei partiti vero che questa settimana è stata concentrata su quanto largamente dibattuto e deciso sul futuro europeo della Serbia alla riunione dei ministri degli esteri dell'Unione Europea Lussemburgo
Decisivo in questo senso è proprio in occasione dell'appuntamento dei ministri dei venticinque il rapporto della procuratrice generale del Tribunale Penale Internazionale Carla Del Ponte sulla collaborazione o meglio andò in collaborazione della tirar via con il Tribunale dell'Aja
Al colloquio con la cosiddetta troika ministeriale dell'unione europea di cui fanno parte l'attuale presidente appena ripete quella prossima tedesca dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Javier Solana
Carla Del Ponte Tata critica nei confronti di Belgrado dicendoti convinta attori non esiste una volontà politica del governo serbo
Di arrestare il principale ricercato dell'Aja all'ex generale serbo-bosniaco Ratko madri
Si tratta soltanto di un fumo negli occhi di un'apparizione per simulare tutti stia operando ma in affetti le autorità serbe non stanno facendo nulla ha dichiarato la per Ponte
Quanto al Commissario all'allargamento Olli Rehn nella Serbia ai potenziali economici e intellettuali per diventare membro dell'Unione europea
E la piena collaborazione Incorvaia non soltanto a riavviare dei negoziati di attesi effetti pre-adesione ma io terrebbe ad una più veloce adesione della Serbia all'Unione Europea
Queste dichiarazioni forse vogliono essere di conforto e stimolanti anch'esse alle alle esitazioni delle autorità serbe contribuisce sicuramente l'incerta fa generale rispetto alle future prospettive dell'allargamento finché non sarà risolta l'attuale crisi costituzionale dell'Unione
Il carovita rabbia e la questione della sospensione da maggio scorso dei negoziati sull'accordo di stabilizzazione e associazione per il mancato impegno del governo serbo di arrestare e consegnare la comari
Ha vinto divergenze nelle posizioni dei capi di diplomazia dell'Unione Europea per quanto riguarda la decisione che andava preda Lussemburgo inesperti come riportato
Dalle agenzie darebbe alcuni Paesi tra cui in particolare italiana oltre a governi e in Ungheria nonostante le valutazioni negative sulla collaborazione di Belgrado con il Tribunale dell'Aja
Hanno sostenuto il rinnovo dei negoziati di Prati milione condizionato però da una forte clausola sospensiva
Che dovrebbe scattare qualora la Serbia non rispetti gli impegni prima tra tutti quelli della cooperazione con il Tribunale penale internazionale dell'Aja
In altre parole se venisse a mancare questo impegno non sarebbe possibile firmare l'Accordo di stabilizzazione e associazione il primo pasto che acconsentirebbe un'apertura di negoziati veri e propri tradizione Secondo i ministri degli Esteri di questi Paesi una tale decisione aiuterebbe a rafforzare le forze democratiche però europee serve tenendo soprattutto conto delle sempre più probabili elezioni parlamentari anticipate
Previste per la fine di decenni dice dicembre mai niente meno importante il referendum per la nuova cornice costituzionale io per non parlare della decisione sul Kosovo
Il riavvio condizionato sarebbe una specie di Carlotta per uno sviluppo pro europeo più accelerato
Quanto alle dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano Massimo D'Alema vi è stata proprio una forte iniziativa italiana a favore dell'apertura dell'Unione Europea Berruto la Serbia ma anche in generale verso i Balcani occidentali
Dovuta alla convenzione triennale definizione del nuovo statuto del Kosovo la cui prospettiva sarebbe quella di una specie di indipendenza limitata in tempi ragionevoli ma inevitabili
Possa innescare tensioni nazionalistiche anti europee in una parte molto delicata per la Serbia
E per l'altra però la posizione della maggioranza dei ministri europei contrari a questo tipo di proposta et impone il proseguimento del congelamento dei negoziati finché non serata rispettato l'impegno della Serbia
Nei confronti del tribunale dell'Aja ovvero arrestato e consegnato il principale imputato latitante era comandi
Decisivo è stato il rapporto estremamente negativo della procuratrice generale Carla Del Ponte
In particolare Olanda Belgio Finlandia Francia Germania Gran Bretagna e la Commissione europea
Hanno sottolineato il fatto che i negoziati con una serie di al sono già stati inviati con una tale clausola condizionata e poi sospetti proprio per il fallimento del governo serbo di collaborare con il Tribunale dell'Aja
Per quanto riguarda la questione dello status definitivo del costo voi Capri di diplomazia dell'Unione Europea
Hanno invitato le due parti in questione quella serba e quella albanese di lavorare in modo costruttivo con l'inviato speciale dell'ONU Martti Ahtisaari affinché siano superate le divergenze nell'impegno di trovare una soluzione concordata
E dicendo che nessuna delle due parti non possono rinviare o bloccare il processo di negozianti
Intanto in Serbia prosegue attivamente la campagna referendaria corna rigirarsi del ventotto e ventinove ottobre le date quando i cittadini della terra terapia sono chiamati a esprimersi sulla proposta della nuova Costituzione elaborata dal Governo Kostunica e approvata dal Parlamento serbo
Le autorità serbe i partiti governativi continuano a sollecitare la cittadinanza ad uscire al referendum e votare a favore della nuova Costituzione nientemeno le iniziative degli oppositori invitano invece al boicottaggio
Per il premier Kostunica soprattutto importante difendere il preambolo della nuova Costituzione in cui il costo può viene definito come parte inseparabile della Serbia e per ribadirlo questa volta Kostunica fa riferimento alla Carta delle Nazioni Unite perché come fermato il preambolo e la norma che definisce il Kosovo come parte costitutiva del territorio della Serbia
E la prescrizione letteraria di questo più importante documento internazionale e che tratta quindi di una regola d'Oro del diritto internazionale
Sull'inviolabilità della sovranità dell'integrità territoriale di uno stato membro delle Nazioni Unite
Vivente e critiche le dichiarazioni del ministro degli Esteri serbo Vuk Draskovic Presidente del movimento il servo per il rinnovamento
Dal come ci ha detto che il costo che non si può difendere mostrando al popolo che si trova nella Costituzione
Il costo va difeso costruendo una forte rispettabile Serbia che si può realizzare soltanto con una accelerata dedizione all'Unione Europea sviluppando ottime relazioni con gli Stati Uniti Russia
E altri Paesi potenti
Solo una terapia forte rispettabile sarà in grado di cambiare decisioni sbagliate imposte che riguardano il futuro statuto del Kosovo ha ribadito Draskovic
Ancora più critico quando si tratta dell'obbligo della Serbia a fare i conti con il passato e con i criminali di guerra un obbligo nazionale il cristiano ha sottolineato il capo della diplomazia serbo
E quello di opporsi alla promozione dei criminali in eroi nazionali non tanto qui un'allusione del ministro degli Esteri Arca Automatic quanto al progetto da circo come lo ha definito contro gli assassini del premier della Serbia Zoran Djindjic
Draskovic punta il dito sull'incapacità della giustizia serba di pronunciare sentenze contro i colpevoli che per una gran parte dei media serbi sono diventati eroi nazionali
L'estradizione degli imputati Pierre crimini di guerra al tribunale penale dell'Aia devono essere l'obbligo nazionale prioritari e finché non sarà eliminato questo ostacolo inutile ingannare il popolo perito dei negoziati
Sull'accordo di stabilizzazione e associazione non saranno ripresi avvertito Draskovic
Grazie Marina torneremo a risentirci più tardi con Marina si corra adesso occupiamoci di Grecia Atene è l'unica capitale europea che non dispone di un luogo di culto per i musulmani ma ora dopo trent'anni di proposte progetti discussi mai approvati finalmente sarà costruita una moschea
Anche dalla capitale greca
Una decina di giorni fa infatti il Governo greco ha deciso di stanziare quindici milioni di euro per la sua costruzione e ore relativo progetto di legge sarà sottoposto al Parlamento per l'approvazione
Finora c'era stato all'opposizione dei residenti dei vari quartieri ateniese che non volevano un luogo di culto musulmano
Nella loro zona nel timore che potesse diventare un punto di raccolta di di propaganda fondamentalista a superare questa impasse è stato proprio il leader della Chiesa greco-ortodossa l'arcivescovo Christodoulos Christodoulos
Che ha ha suggerito la di costruire la nuova moschea su un terreno della Marina Militare ha inoltre offerto un terreno per costruire il primo cimitero islamico di Atene ma vogliamo parlare di Grecia perché vogliamo parlare soprattutto delle elezioni amministrative del primo turno delle ministre dire che si è svolto domenica scorsa il partito conservatore al Governo in Grecia Nuova Democrazia ha vinto
Conquistando ventisei prefetture contro i diciassette che invece sono andate al Partito socialista il Pasok che all'opposizione
Ma la democrazia ha mantenuto il Comune di Atene però ha perso quello del Pireo ed è costretta al ballottaggio domani a Salonicco il Governo ha superato però li questo importante test politico a metà del suo mandato
In queste elezioni che dovevano eleggere ben un migliaio di sindaci e cinquantasette prefetti in base ai risultati che sono stati resi noti lunedì scorso dal ministro degli Interni Nuova democrazia che al governo né in Grecia dal marzo del due mila e quattro
Mantiene in gran parte le proprie posizioni però elettorato greco è sempre più disaffezione alla politica
In media nazionale quasi il quarantatré per cento dei greci non è andato a votare
E questi dunque sono i risultati di questo primo turno delle elezioni locali in in Grecia di queste elezioni dei riflessi che avranno sulla nella regione Balkan balcanica sulla politica greca nella regione balcanica in particolare per quanto riguarda la questione delle minoranze e delle relazioni con con l'Albania vogliamo parlarne con Arthur nuora con il quale siamo collegati per la consueta corrispondenza settimanale buonasera Arthur
Una terapia Roberto a tutti gli ascoltatori di Radio Radicale
Come ha già detto tu la cosa che fa notizia in queste elezioni e il fatto che il partito del premier Costas Karamanlis
Ha mantenuto la maggioranza nella capitale Atene dove abitano circa due milioni e mezzo di abitanti ma ha perso il Comune perché è vero ad un'altra città importante farlo dico ci sarà il ballottaggio domenica prossima anche e le previsioni sono a favore del partito
Nova democratiche il cui candidato dopo venti anni di sconfitte di questo qualchedun per tacitare i quattro ora molto vicino alle sorgenti quarantadue per cento delle quote
Un altro dato importato secondo diversi e più opinionisti e che per la prima volta che alla fine della seconda guerra mondiale la partecipazione dei cittadini alle urne per fatta molto modesta
Come dicevi tu a livello nazionale circa il quaranta per cento dei cittadini non è andato alle urne ed in particolare nel nord della Grecia e questa cifra è arrivato molto vicino al quaranta al cinquantacinque per cento delle di arte nazionale unica
Ecco dicevamo appunto dei dei riflessi che queste elezioni avranno nel resto della regione in particolare per quanto riguarda la relazione con l'Albania ma dunque quali saranno secondo te ora le scelte politiche del del governo greco dopo queste elezioni
Mettete il premier greco Costas Karamanlis dopo che il primario tutt'altro Stato ed enti pubblici ha dichiarato che il suo governo dovrà continuare le riforme economiche
Che hanno come scopo principale il rispetto degli standard dell'Unione Europea
Però secondo diversi analisti politici questo non è l'unica battaglia il governo greco dovrà affrontare
Secondo perché analisi geopolitiche la Grecia nell'artwork storia moderna e fa parte sempre privilegiata dall'Occidente ed in particolare dalle politiche dagli infermieri che la Gran Bretagna e degli USA
Ma ora deve confrontare la sua democrazia interna corre standard internazionali degli altri Paesi europei
Dico ricolto agli ascoltatori di radio radicale che la Grecia è uno dei due Paesi dell'Unione europea che non hanno ratificato dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Volevo formularle poiché l'inviato degli Stati Uniti all'OSCE Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
Corpo Sirone incontro tenutosi ha ha passato in Polonia Hill un principio ottobre su una implementazione dell'Irlanda internazionali per i diritti umani dei paesi membri questa importante organizzazione
Ha dichiarato che l'Amministrazione americana è preoccupata per il trattamento che la Grecia riserva nei confronti delle persone di etnia albanese e macedone turca
L'inviato USA ha aggiunto anche che Washington continuerà a fare appello alla Grecia perché favoriscano la comprensione tra le diverse etnie e gli esperti per far rispettare gli standard internazionale sui diritti umani oltre alle promesse fatte dall'artista a Creta all'OSCE
Secondo il sito ufficiale del ministero greco degli affari esteri il portavoce di questo ministero ionico Como Facco nella conferenza stampa ha definito le dichiarazione dell'inviato USA come parliate invenzione
Como facoltà dichiarando che percorre il suo ministero l'unica minoranza presenti in Grecia è quella musulmana
Per quanto riguarda altre presupposte minoranze ha aggiunto che nessuno stampa internazionale potrebbero ritirato il gruppo di emigranti albanesi aperta a tutto il quartiere specifica importanza al loro in Grecia
Inoltre a proposito della proposta minoranza macedone secondo spesso portavoce a nessuno dei due milioni e mezzo di Greco macedoni che vivono nella Macedonia greca piacerebbe era considerato una minoranza
Gli architetti impianto russa all'OSCE ricordo si era complimentato con il governo greco per aver permesso la costruzione di una moschea ad Atene di cui ha già parlato anche tu Roberto e aver permesso ai turchi imparare nel giorno in cui l'azienda in una scuola della traccia occidentale
Ecco infatti bisogna ricordare che la Gretsch era l'unico paese europeo che non aveva ancora permesso la costruzione di una moschea nel suo territorio
è vero però dobbiamo anche dire che tutto questo non porta a tranquillizzare Washington standard dei diritti per un uguale molto probabilmente la dichiarazione dell'inviato USA all'Auchan sulla minoranza albanese in Grecia non ha considerato sfruttando il gruppo degli emigranti albanesi che secondo diverse di informazione dovrebbe essere circa cento mila e ai quali purtroppo non è stata data la possibilità di portare nelle elezioni locali come era stato promesso prima o come prevedono gli standard europei e quindi inseriva il rappresentante americano no potrebbe il che l'ambasciatore americano la politica di Washington abbia considerato altri grandi gruppi di cittadini cresce di origine albanese che sono stati assimilate portamento e dalla Grecia nel corso della storia
Infatti secondo James tecnica
Un lotto professore dell'Accademia della difesa del Regno Unito la cifra degli albanesi in Grecia poteva arrivare a tre milioni e queste popolazione sono composto da lì originali ortodossi al pane ricamati a ribadita e facciamo i portatori non espulsi insieme con gli altri Ciampi mussulmani dalla Grecia alla fine della seconda guerra mondiale
Secondo il professor Pettyfer ma anche altri studiosi del campo e confermano questi dati
Queste popolazioni conservano ancora al al ai giorni d'oggi da dove l'identità albanese
E anche se viene i balordi segnarono voglio imparare la lingua albanese
Il locale continua ad usare la loro lingua materna questa una questione interessante anche perché stiamo parlando della Grecia di un paese che fa parte dell'Unione Europea che cosa ci può dire di più su questo tema
Cioè vorrei portare all'attenzione degli ascoltatori della polemica virtuosa in Albania tra l'ambasciatore greco a Tirana Costantino Coco e e importanti esponenti politici avvalere
All'inizio l'ambasciatore greco Costantino Corsini appena nominato abbiano una lunga esperienza nel ministero greco degli affari esteri intervistato dal reperibili in realtà lei ebbe alta e poi per tre quarti nelle tutelari al paniere dei Balcani aveva definito tu per la quota popolazione dieci anni come dei collaborazionisti e teorico panchina ribassi durante la seconda guerra mondiale
Secondo l'ambasciatore costruita alla fine della guerra dopo la sconfitta degli occupanti diciamo anche se erano cittadini greci lasciarono il Paese propria volontà insieme con i nazifascisti
Tale dichiarazione ha suscitato la reazione che circa delle organizzazioni che rappresentano la popolazione diciamo in Albania con il Partito per la Giustizia di integrazione europea e l'Istituto degli studi sulla Gian Maria
Il rappresentante di quell'organizzazione hanno tenuto una conferenza stampa definendo le dichiarazioni dell'ambasciatore greco come delle interpretazione che non hanno niente a che fare con la realtà storica aggiungendo che all'epoca furono compiuti crimine mostruose contro la popolazione innocente inglese del Ciampi che dovrebbero essere considerato il secondo loro come crimine contro l'umanità
La reazione delle operazioni di dieci anni non ha avuto nessun riscontro pubblico da parte dell'ambasciatore Coco ma lo stesso ambasciatore intervistato alcuni giorni dopo dal giornale albanese ci ha non ha voluto smantellare il capo della minoranza dei Ciampi per la Grecia e Campania
Cercando poi di fare un resoconto dei problemi che deve affrontare la minoranza greca in Albania
L'ambasciatore ha fatto appello all'opinione pubblica in parete perché accetti territorio scuole greche in Albania paragonando questo con le richieste IMI per gli albanesi della Macedonia
Queste dichiarazione dell'ambasciatore greco aveva suscitato altre azioni poche da parte di diversi esponenti politici epico in Albania tra cui tra Precotto leader storico del partito repubblicano ampiamente eccome gioca ed ex ambasciatore a ma ed attuale deputato e leader del movimento socialista per l'integrazione europea
Sappi colto dicendo che l'ambasciatore greco globali o di crollo quando dice che la minoranza greca adottare onestamente per la sua sopravvivenza in Albania
Aggiungo che la Sartori perché esso non ha portato nessun argomento serio per provare l'esistenza di minacce contro la minoranza in Albania
Perché nella storia albanese secondo conto non ci sono mai stati colpiti etnici
Conto e secondo la sua opinione l'ambasciatore greco non dovrete fare lezione sulla situazione delle minoranze etniche in Albania e pertanto la grave situazione denunciami espulsi con la violenza tale dovrà tenere dalle loro case
E più evitando il caldo degli Arpa l'iter al quale si sono sempre stati negati i crediti etnico culturali in Grecia
Sì perché politico dello storico pur non giù approfondendo gli argomenti stati d'accordo ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica il fatto che le scuole greche in Albania sono sempre e vestite impervio diciottesimo secolo nei territori attualmente abitate dalle maniche minoranze un tour che è stato anche il vice ministro degli affari esteri aggiungo che anche durante il periodo della dittatura comunista in Albania
Le minoranze la minoranza greca avuto proprio le proprie scuole nella sua nella sua lingua materna e anche dei programmi radiofonici e televisivi
Secondo aggiuntivi paragonare la le le condizione delle minerali della minoranza greca mia comunque la pelle albanesi in Macedonia
Dove c'è una percentuale di circa il trenta per cento di albanesi interi alla educazione nel Terna sono stati rispettati sono top gun gli anni Novanta in tutto assurdo
Grazie Arturo ringraziamo Arthur un'ora ci risentiremo con lui sabato prossimo noi siamo nella parte finale il tempo scorre veloce e anche noi andiamo veloce perché dobbiamo occuparci ancora di Bosnia di Croazia allora torniamo a dare velocemente la linea a Marina si corra
Al vertice dei ministri degli Esteri dei venticinque a Lussemburgo tema di discussione anche la Bosnia Erzegovina
E stato accolto il rapporto dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Solana e del Commissario all'allargamento Olli Rehn sugli obiettivi dell'Unione Europea per quanto riguarda il futuro di questo Paese
L'Unione europea viene confermata però contatti con maggiore impegno in Bosnia Erzegovina
E che ottiene il trasferimento delle competenze dell'Alto rappresentante della comunità internazionale ai neo eletti rappresentanti della Bosnia Erzegovina entro la fine del due mila sette
Tra le priorità a breve termine un sostegno affinché che superato il blocco delle riforme indispensabili per la conclusione dell'accordo di stabilizzazione e associazione nonché le riforme costituzionali
L'obiettivo a lungo termine e quello di assicurare una Bosnia Erzegovina stabile sostenibile multietnica e di pace volta a collaborare con i Paesi confinanti e avviata verso l'integrazione europea
Il futuro ruolo dell'inviato speciale dell'Unione Europea Pera allargato ma avrà funzioni diverse rispetto a quelle dell'Alto rappresentante dell'ONU eccetera concentrato su questioni politiche e di sicurezza
Quanto alla situazione post-elettorale in Bosnia Erzegovina sono ancora in corso discussioni sulle possibili coalizioni sulla composizione del nuovo esecutivo
L'intenzione della comunità internazionale e di osservare attentamente e questo progetto è in questo senso egli alti funzionari dei paesi membri del Consiglio per attuazione della pace in Bosnia Erzegovina il cosiddetto PTCP istintivamente insomma contenuti
Ritorna riuniti in questi giorni al faremo per discutere della situazione nel Paese
E sui propri sui prossimi passi da intraprendere dopo le recenti elezioni
Nel comitato direttivo di questo Consiglio sono rappresentati il Canada la Francia la Germania il Giappone e l'Italia
Il Regno Unito la Russia e gli Stati Uniti la presidente dell'Unione Europea la Commissione europea l'Organizzazione della Conferenza islamica
E il loro compito etico sorvegliate l'attuazione dell'accordo di Dayton e prendere decisioni strategiche importanti per la stabilità del Paese
Il furto i funzionari di questo Consiglio incontreranno i rappresentanti dei maggiori partiti politici che hanno ottenuto la fiducia degli elettori per ristabilire le possibilità di future coalizioni
E governeranno il Paese nei prossimi quattro anni e per assicurare l'approvazione delle riforme costituzionali
E perché amore a parlare della Croazia questa settimanali il centro della politica estera della Croazia
E delle attività diplomatiche del governo croato la visita del premier rimossa Nader con una delegazione di alcuni ministri del suo governo a Washington
E l'incontro con il presidente americano George WBO oltre alla Casa Bianca un incontro storico come lo hanno definito alcuni giornali croati e che per il governo divo Fernandez rappresenta la corona dei rapporti tra i due Paesi
è una conferma di quanto l'acrobazia ormai viene considerata come un partner affidabile una dico democrazia stabile matura degna di meritarsi una posizione di leadership in Europa sudorientale
Un incontro con il premier rivolta Nader e la ministra degli Esteri croata con integra per toccare amici hanno valutato come eccellente confidando nelle dichiarazioni
Del presidente americano il quale ha promesso di aprire il caldo classi al prossimo vertice della NATO in programma la fine di novembre a Riga in Lettonia
E di impegnarsi affinché la classe apposta derive alla antiatlantica nel due mila otto
Questa promessa da parte del politico più potente del mondo ha superato anche le migliori aspettative dello stesso premier e dei suoi collaboratori collaboratori e la notizia è stata colta come un soggetto trionfante
Dopo un'ora d'incontro con il premier croato nello Studio Ovale in un'atmosfera molto amichevole il presidente Bush ha detto che si tratta di un interesse mondiale che la Croazia diventi membro Fia della NATO chiede l'Unione Europea
Oltre al tema centrale tu hai riguarda le ambizioni croate perle integrazioni euro atlantiche che riscosso anche della situazione in Kosovo della cultura della Bosnia Erzegovina
Dove per alterare sottolineato l'importanza della di realizzare pari diritti di tutti e tre popoli costituenti di questo Paese
Alludendo in prima di tutto al popolo croato
E io ho parlato della Georgia nel contesto delle crescenti tensioni tra questo riparto e la Russia in più della Moldavia anche nell'ottica della proposta approvata di includere la Moldavia nell'accetta cioè l'area di libero scambio dell'Europa centrale
è stato ha ribadito che la pratica si trova in una regione che neanche tipica di una forte collaborazione americana ed europea ancora prima dell'incontro con il presidente Bush Rader esperto ricevuto del segretario di Stato Condoleezza Rice
E la visita a Washington si è conclusa con altri due incontri al Pentagono un po'con il ministro alla Difesa Donald Trump infine in con il vicepresidente americano Dick Cheney
Grazie marinare sentirci alla prossima trasmissione comari Nasica torneremo a sentirci appunto la prossima settimana noi siamo abbondantemente fuori tempo massimo e dunque termina qui anche per a questa sera passaggio a sud-est l'appuntamento è per sabato prossimo grazie per l'ascolto è un assoluto da Roberto Spagnoli