Proseguono i lavori della 23° Assemblea annuale dell'Anci.

Buongiorno a tutti a tutti stipuliamo un patto con con il l'auditorio
E come è noto ci sono trenta minuti di ritardo canonico in tutti i convegni rispetta gli orari scritti sui pezzettini di carta e noi li abbiamo spesi tutti
Adesso il tanto ci ce le diamo se vediamo un ultimo ci diamo come disponibilità un ulteriore dieci minuti a ciò che le persone che sono ancora sparse attorno
Arrivino e naturalmente nell'attendere questi dieci minuti intanto quei vi prendete il mio ringraziamento per essere già qui e insomma legge del giornale chiacchierate con le cose che si fanno e che rendono a volte gradevoli le attese grazie a fra poco grazie
La funzione considero
Allora
Con encomiabile puntualità sul ritardo promesso cominciamo di nuovo buongiorno a tutti a tutti il mio nome Dario lago fa il mio mestiere giornalista devo fino a stamattina e accompagnarlo di in un ragionamento che dovremmo fare assieme
Ragionamento sulle regole scorgo ascolto sento un diffuso chiacchiericcio per carità non è che tu che sta per forza zitti ci mancherebbe però giusto per capire se il momento giusto per cominciare
A stare assieme stamane
Grazie
Allora dicevo
Stamane ragioniamo di regole
Argomento che può essere ostico
Ma che noi tenteremo per quanto è possibile di rendere vicino alle di tradurre nelle concretezze nelle ripercussioni di questa regole sulle concretezza delle nostre vite quotidiane
Parliamo di regole regole grandi regole dell'istituzione ma regole dell'istituzione anche che abbiamo più vicine
Le nostre provincia le nostre regioni nostri comuni allora cominciamo con il con un saluto del vicepresidente dell'Associazione dei Comuni Mario Canapini sindaco di Fiumicino sindaco
Buongiorno grazie ringraziamo naturalmente e il dottor la Rufa giornalista RAI che ormai è di casa i ganci ci ha seguito lo scorso anno a Cagliari nella nostra Assemblea Nazionale oggi è ancora qui quindi a nome anche del presidente Domenici lo ringraziamo perché la sua presenza sta a significare anche come la comunicazione poi ci si come e ci presta attenzione
Oggi abbiamo un argomento significativa ed importante che è quello della carta costituzionale
Della riforma soprattutto del titolo quinto della nostra costituzione dell'attuazione di questa riforma del titolo quinto ne parleremo dopo una relazione introduttiva che terra l'amico Corsini Sindaco di Brescia ne parleremo con gli altri ospiti naturalmente coordinato in modo ideati dal dottor la Rufa intanto abbiamo qui presente
La dottoressa Wilma Mazzocco che portavoce del Forum del terzo settore il dottor Luigi Gilli che assessore alla programmazione territoriale dell'Emilia Romagna se non sbaglio
E altri ospiti che via via civili raggiungeranno
Perché abbiamo voluto affrontare nell'ambito dell'Assemblea
Nazionale dell'Anci questo argomento oppure se naturalmente la nostra Assemblea cade sempre in un momento dell'anno delicato particolarmente importante atteso e preoccupante
Per le nostre amministrazioni che è quello della Finanziaria abbiamo visto come l'anno scorso a Cagliari il l'argomento principe per tutta la durata della nostra assemblea sia stata
La Finanziaria e suoi aspetti riflessi sull'attività dei nostri delle nostre amministrazioni dei nostri Enti locali
E io mi auguro che quest'anno pur mantenendo questo livello di preoccupazione riusciamo possiamo riuscire ad affrontare invece i temi che sono in argomento e allora
Io non mi dilungo nella nell'introduzione perché poi ci sarà la relazione
Del collega sindaco di Brescia Corsini però è bene che ci ricordiamo che
Il venticinque il ventisei giugno scorso con un referendum ma è stata negato l'ulteriore corso di una riforma istituzionale che non aveva avuto il quorum dei due terzi in Parlamento e quindi per legge doveva esserci una sottoposta ad un ad un referendum con sé con affermativo
Questo naturalmente ha ripristinato una situazione ante quindi siamo fermi ad una legge costituzionale del due mila uno che riformarla il Titolo quinto della Costituzione anche se ancora bisogna dire che
La piena attuazione di questo di questa riforma costituzionale per gli affetti almeno sulle amministrazioni comunali non si sono attuati in pieno
Quindi
C'è stata c'è ancora una controversia sulla potestà legislativa prevista con la riforma del titolo quinto tra da Stato e Regione e ci sono materia che ancora devono esser definite definite come l'attribuzione comuni della preminenza dell'azione amministrativa
L'introduzione dei principi di sussidiarietà verticale tra i vari livelli di ordinamento dello Stato quindi i comuni lei comunicammo Montanelli delle Città metropolitane e le Province
Le Regioni e lo Stato quindi una distinzione tra questi
E di sussidiarietà orizzontale tra una qualsiasi articolazione dello Stato e i cittadini inoltre questa ancora per noi che lo viviamo durante le finanziarie
Ma anche avete versi ha definito il sistema dell'autonomia patrimoniale e finanziaria
Degli enti locali e l'introduzione di un fondo perequativo a livello nazionale per le aree svantaggiate
Inoltre l'introduzione della potere di supplenza dello Stato qualora un ente locale non sia in grado di svolgere le proprie funzioni in maniera adeguata
E il alcune Regioni va detto che l'hanno fatto ieri il presidente della Regione Umbria Lorenzetti c'ha detto che ha istituito il Consiglio
Delle autonomie locali nella Regione Umbria ma la quasi totalità delle regioni ancora devono istituire il Consiglio delle Autonomie locali all'interno delle proprie delle rispettive regioni infine c'è anche previsto nella riforma del titolo quinto con l'abolizione del controllo statale
Preventivo sulla legislazione delle regioni e quindi anche qua la competenza legislazione concorrente
Crea in qualche momento anche punti di vista diversi e quindi ricorso contro leggi che vengono
Varate dallo Stato e poi i eccepite dalle regioni o al contrario
Quindi sono tutti temi argomenti che in qualche modo hanno rilevanze riflessi sulla attività anche delle amministrazioni comunali e io per questo non togliendo spazio ai relatori visto anche il ritardo con il quale abbiamo iniziato i nostri lavori passerei subito la parola al sindaco di Brescia
Corsini
E poi durante se dottor la Ruffolo permette durante i nostri lavori se di tanto in tanto darò qualche informazione tecnica riunioni venti amministratori di questa o quella parte affinché possano prender nota come ad esempio mi viene segnalato che oggi alle diciassette e trenta
Ci sarà una riunione degli amministratori e dell'UDC con il segretario nazionale Cesa qui presso la Fiera alla sala Leonardo grazie essendo naturalmente però prima di cominciare sindaco permettetemi di darvi invece io ho una notizia che
Il sindaco Canapini non me ne vorrà tra l'altro di confesso che per mia inveterata abitudine di affetto nei confronti delle minoranze
Essendo il sindaco Canapini un sindaco di centrodestra mentre qui anche nel dibattito prevalgono gli esponenti di centrosinistra io ho una innata s'non perché io sia di centrodestra cassonetti rilevante ma perché in questo caso minoranza e quindi ho storicamente anche l'anno scorso ero al fianco del sindaco all'rapirà cultura cosa che è questa che me l'ha detta Luís ma son certo che il non mi scriverà per farlo e voi sappiate che fra un pochino
Potrete evitare una sgradita lotteria qual è la sgradita lotteria
E questa vi capiterà di ogni tanto di venire all'aeroporto di Fiumicino a Roma ok e sapete altrettanto che servì dice male in questa fase vi beccate il taxi più vicino che costa sessanta euro
Invece di quaranta per andare a Roma perché c'è una querelle esso non voglio entrare nel merito fra i comuni di Fiumicino e Roma bene la notizia è la seguente
Ancora di così ma da qui a poco forse vi dice bene la carenza finisce si mettono d'accordo Canapini e Veltroni e così voi non dovete più
Sperare di beccare il taxi di Roma per pagare quaranta invece beccare quello di Fiumicino per peccare per parlare per pagare sessanta detto ciò ordinario però una precisazione no anche l'anno scorso abbiamo chiarito ero io sono di centrodestra
Ma sono in casa Ancilla e gli amministratori a lei non ne divenne l'autorità gli amministratori non hanno appartenenza rinneghiamo tutti gli stati segnalò Noemi non sta rinnegando verranno no prego
La fede dicono assolutamente no ok però sono un amministratore al pari di tanti altri
Qualunque sia la provenienza politica grazie grazie a lei Sindaco allora due parole solo due virgola avuto la fortuna
Mettiamola così come una un aiuto all'all'ascolto
Ho avuto la fortuna la fortuna di dare uno sguardo in anticipo al alla relazione del sindaco Paolo Corsini che il sindaco di Brescia dei Democratici di sinistra allora in sintesi estrema sperando di aver capito bene quello che c'è scritto vi dico che lui vi parlerà sostanzialmente di tre cose
La prima è basta con le riforme costituzionali
Facciamo funzionare ciò che c'è la seconda è che i soggetti interessati soprattutto comuni province e regioni
Devono essere loro a mettersi d'accordo a discutere e a dare linee guida sulle quali andare avanti nelle tradurre in concreto il punto uno e cioè facciamo funzionare quello che c'è
Il terzo elemento è di che cosa stiamo parlando allora sostanzialmente prima di tutto l'ha detto anche il sindaco Canapini
Di soldi cioè finanziamenti dove si trovano i soldi per mettere in pratica ciò delle città e poi anche di strutture però le città metropolitane i comuni più piccolini che cosa fare metterle assieme non metterli assieme
Come possono essere pensate e ripensate le Province in sostanza la risposta alla domanda ma al fondo che cosa deve fare un comune adesso pare singole Brescia e io mi auguro che avete letto bene
Sì la ruspa già anticipato la sintesi della relazione
Il processo di revisione e di attuazione del Titolo quinto della Costituzione si sta rivelando come è noto particolarmente complesso avviato lungo un itinerario lento e irto di ostacoli
In questa fase si ritiene indispensabile dunque non tanto procedere a modifiche sostanziali del titolo quinto e men che meno a rivisitazioni complessive dalla Carta costituzionale quanto piuttosto all'attuazione del testo vigente
Finora rimasta inoperante relativamente a molti punti essenziali per le Autonomie locali apportando modeste Mannoni insignificanti variazioni e ricordando come esorta Gustavo Zagrebelski nel suo noto decalogo contro l'apatia politica
Che la democrazia è orientata da principi ma deve imparare quotidianamente dalle conseguenze dei propri atti
In primo luogo va certamente affrontato il tema del federalismo fiscale
Indubbiamente il più complesso da attuare in termini soddisfacenti
Basta a giustificare tale asserzione la delicatezza della situazione i nostri bilanci
Oltre alla difficoltà di stabilire un equilibrio ed un accordo politico nel faticoso tentativo di risanamento della finanza pubblica al fine di riportarle in linea con i parametri europei
Come si va verificando negli ultimi anni proprio il trasferimento di minori risorse agli enti locali costituisce elemento inaccettabile delle politiche finanziarie governative
Accanto a sempre nuove funzioni e servizi ai comuni non sono destinate risorse adeguate
E se questo è il quadro attuale la critica che spesso si muove l'ipotesi di un eccessivo riconoscimento di autonomia tributaria è legata al rischio che come contropartita si verifichi una significativa differenziazione nelle prestazioni che le diverse amministrazioni locali sono in grado di erogare ai propri concittadini
Prima di esaminare tale rischio va però ricordato che autonomia tributaria non significa soltanto presunte maggiori disponibilità finanziarie a disposizione
Ma pure una maggiore inedita responsabilità politica nei confronti dei cittadini
Significa cioè assumere l'onere di nuove forme di prelievo in funzione degli obiettivi di politica locale che si intendono perseguire
E non soltanto costituirsi in centri distesa di risorse raccolte dal Bilancio dal sistema tributario centrale
Vero è che già oggi una parte significativa del Bilancio locale risulta coperta da risorse proprie
Ma completare l'autonomia finanziaria locale e dare piena attuazione a quella disposizione dall'articolo centodiciannove alla costituzione che prevede l'integrale autofinanziamento delle risorse dell'ente decentrato
Comporta indubbiamente una rivoluzione copernicana sul piano culturale politico che non sarà agevole attuare integralmente
Quanto al rischio accennato di un'accentuazione delle diversità socioeconomiche territoriali esso appare reale
A fronte di questa situazione il federalismo fiscale rappresenta certamente sia una minaccia che una sfida
Minaccia perché a rischio di aggravare ancor più le situazioni di squilibrio sfida perché il federalismo presuppone l'esaltazione delle responsabilità delle singole comunità
E parallelamente alla loro competizione per migliorare la capacità di ottimizzare le risorse
D'altra parte l'attuale formulazione dall'articolo centodiciannove porta gli strumenti per armonizzare i possibili squilibri
Sia attraverso il fondo perequativo sia attraverso interventi ad hoc finalizzati ad assicurare i livelli essenziali
Nonché delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali
Non va dimenticato peraltro che l'articolo centodiciassette comma due lettera M
Nello stabilire necessaria un'infermità nazionale dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali impone un adeguato supporto amministrativo e finanziario per quelle regioni
In quelle realtà locali che non sono in grado di assicurargli autonomamente
E che a seconda di dove si collochi la linea di confine di tale essenzialità si lasciano margini ben diversi all'autonoma iniziativa delle singole regioni
Di implementazione degli standard di tutela
Il punto di equilibrio tra uniformità e autonomia e in questo ambito in continua tensione ridefinizione e proprio per questa motivazione necessario assicurare un adeguato coinvolgimento delle Regioni nella definizione di tali livelli essenziali e nella distribuzione delle risorse tra i territori
Come peraltro già avviene in sede di Conferenza Stato Regioni
Quanto alla sussidiarietà orizzontale
è saggia opera diffusamente in una serie di servizi e attività economiche quali gli asili nido le scuole parificate le strutture sanitarie convenzionate la gestione di impianti sportivi servizi cimiteriali
Ed essa può assumere carattere ancor più pervasivi ed efficaci no presuppone ovviamente una maggiore consapevolezza negli operatori economici e sociali circa l'opportunità che un nuovo rapporto con l'amministrazione pubblica può offrire
Certo è che la valorizzazione della sussidiarietà orizzontale poco istituito un volano di nuove iniziative imprenditoriali ed alleggerire la pubblica amministrazione di compiti e costi che certamente ne appesantiscono l'azione
Un secondo aspetto cui si ritiene necessario porre mano e costituito dalla modifica del Senato
Esso dovrà essere trasformato in Camera delle regioni e del sistema delle autonomie
Secondo obiettivi ambiziosi ma forse non semplici come ha dimostrato la difficoltà incontrata dall'ultima riforma costituzionale
Si dovrà comunque perseguire come obiettivi minimo
Il recupero di quello strumento previsto dall'articolo undici dalla legge costituzionale tre del due mila e uno ovvero la Commissione bicamerale per le questioni regionali integrata dei rappresentanti delle regioni e degli enti locali
Obiettivo dimenticato sino ad oggi ma che nondimeno può risultare utile al fine di assicurare una sede di raccordo e di mediazione politica significativa fra Stato Regioni ed enti locali
Per essere questa una moralità opportuna al fine di dare avvio alla partecipazione d'autonomia e locali all'esercizio alla funzione legislativa nell'ambito del Parlamento nazionale
Tutto questo per dire che dovrebbe riflettere sulla razionalizzazione del sistema delle Autonomie probabilmente non è la componente legislativa la prima dove riceve rivista rimane infatti la sensazione che la vera partita dall'autonomia ancora oggi in realtà di governance plurima e di intreccio di funzioni fra i diversi livelli territoriali non possa ragionevolmente giocarsi sul piano legislativo
Perché è ben difficile pensare una reale differenziazione legislativa tra le regioni italiane
Essa va giocata piuttosto sul piano amministrativo e finanziario ovvero ponendo Regioni ed enti locali in condizione di dare attuazione alle politiche di sviluppo locale territoriale
Sembra dunque corretto continuare sulla strada del principio di sussidiarietà e di adeguatezza amministrativa allorché sganciato da analoghi riconoscimenti sul piano legislativo
In quanto oggi il profilo di autonomia più urgente qui mettere mano è senz'altro quello finanziario e tributario
Certamente risulta di estrema urgenza la necessità di rivedere alcuni punti relativi al riparto di competenze di cui all'articolo centodiciassette della Costituzione
è opportuno proporre modificazioni in merito alla collocazione di alcune materie che effettivamente concerne un assetto di interessi correttamente dislocato a livello statale
Ci si riferisce all'ordinamento dalla comunicazione alla produzione trasporto e distribuzione nazionale Energia alla sicurezza della circolazione della navigazione all'ordinamento delle professioni
Materia e questi attualmente attribuiti al legislatore concorrente delle quali si riconosce l'opportunità dell'attribuzione alla competenza esclusiva dello Stato
Un ulteriore tema di riflessione riguarda le sedi di raccordo di consultazione di codecisione fra Stato Regioni ed enti locali
Appare indispensabile ridefinire un rinnovato sistema delle conferenze
Che parta dalla centralità della conferenza unificata al fine di fornire un impulso decisivo alla capacità di governo ed una risposta adeguata al nuovo assetto dei poteri pubblici del nostro Paese
In questa direzione va ridisegnata la modalità di lavoro delle conferenze con l'obiettivo di permettere un esame selettivo e quindi effettivo della materia oggetto di pareri gli accordi ed intese
è opportuno definire una programmazione annuale dei lavori anche attraverso la previsione di sessioni finalizzate alla discussione di interventi governativi di particolare rilevanza e complessità
Organicità impatto come il DPEF ancora la legge finanziaria le riforme organiche di settore i testi unici documenti di programmazione di particolare rilievo
Potrebbero inoltre essere costituiti a nostro avviso in seno alle conferenze comitati specializzati
Ad esempio può risultare di grande utilità la costituzione di un comitato di programmazione finanziaria composto da Stato autonomie locali
Dove condividere la pianificazione dei flussi finanziari e assicurare lo scambio di informazioni per il monitoraggio congiunto delle entrate e delle spese di tutti i soggetti istituzionali
Oltre all'organizzazione conferenze e necessario chiarire procedimenti e regole per la definizione delle intese degli accordi la qualificazione di questi come passaggi necessari la strutturazione di eventuali situazioni di conflitto di blocco
D'altro canto la leale collaborazione deve anche tradursi relazioni basate sulla trasparenza
Uguale accesso alle informazioni che riguardano la dimensione le caratteristiche del problema da affrontare e le risorse finanziarie disponibili strumenti di monitoraggio che permettono di tracciare il rispetto degli impegni assunti
Verifica della validità nel tempo delle clausole pattizie e loro eventuale revisione in questo contesto sarebbe necessario prevedere una norma per il riconoscimento del ruolo istituzionale di Anci e UPI
Questo diceva anche ieri il presidente Domenici quali associazioni rappresentative rispettivamente dei Comuni Città metropolitane Province
E vanno infine previste forme di coordinamento dell'attività dalla conferenza con l'attività della istituenda commissione bicamerale per le questioni regionali integrata con rappresentanti delle autonomie territoriali
Per l'esercizio delle funzioni consultive rispetto ai provvedimenti legislativi
Ebbene a parte le proposte di modifica ora avanzate
Si ritiene assolutamente indispensabile procedere all'attuazione del testo vigente del titolo quinto e in particolare si reputa necessario scrivere il Codice delle Autonomie che Nora presenterà una mira revisione del testo vigente ma sarà caratterizzato certamente da un contenuto normativo fortemente innovativo
Ebbene i ministri Amato e Lanzillotta hanno recentemente consegnato all'ANCI una bozza di articolato della delega concernente quella che viene definita la carta delle autonomie
Si tratta di un disegno di legge di iniziativa governativa avente ad oggetto recito testualmente delega al governo per l'attuazione all'articolo centodiciassette secondo comma lettera Pic
Per l'istituzione delle città metropolitane per l'ordinamento di Roma capitale della Repubblica
E ancora disposizioni per l'attuazione all'articolo centodiciotto commi primo e secondo dalla Costituzione e delega al governo per l'adeguamento delle disposizioni in materia di enti locali alla legge costituzionale diciotto ottobre due mila uno numero tre
Il testo presenta notevoli punti di interesse e presuppone numerose sollecitazioni sulle quali occorre un confronto ad una concertazione forte e chiara
Appare ed è questo il punto sul quale come ANCI sentiamo di insistere
Appare utile una modifica al percorso appena intrapreso dal Governo
Volta all'individuazione di alcuni principi cardine sui quali porre solidi pilastri per una effettiva attuazione del Titolo quinto a Costituzione invariata
In particolare riteniamo necessaria alla redazione di un documento da provare in conferenza unificata che contenga i principi sui quali cercare abbia inizio l'intesa fra tutti i soggetti coinvolti deleghiamo i principali il primo va anzitutto rilevato che l'attuazione del Titolo quinto non avrà positivi sviluppi senza una contestuale determinazione del sistema di finanziamento delle funzioni amministrative
E quindi fondamentale che il cammino che porterà l'attuazione degli articoli centodiciassette e centodiciotto dalla Costituzione
Si è accompagnato dall'applicazione dei principi di cui l'articolo centodiciannove
Partendo peraltro da un documento che c'è
E che è condiviso da Anci UPI e regioni
Secondo
Il nuovo Codice delle autonomie locali dovrà essere l'occasione per dare attuazione alle norme concernenti le città metropolitane che la Costituzione oggi all'articolo centoquattordici individua come parti costituenti della Repubblica
E non puoi invero immaginarsi una nuova organizzazione allo Stato senza procedere ai grandi agglomerati urbani
Da enti che possono fornire risposta unica univoca problematiche legate al traffico alla razionalizzazione dei servizi e dei trasporti
Alle tematiche relative alla distribuzione armonica dei diversi insediamenti urbanistici che coinvolgono per l'appunto le grandi aree urbane
In questo senso vanno sensibilizzati gli amministratori locali e vanno favoriti i tavoli di raccordo come sembra cadere a Milano anche tra amministrazioni di estrazione politica diversa
Sarà pertanto necessario procedere in questa direzione tenendo conto però che ciascuna delle aree metropolitane presenta proprie specifiche caratteristiche ed esigenze
E che il disegno istituzionale deve pertanto recepire accompagnare valorizzare in questo senso prima di definire modelli di riferimento è opportuno chiarire che lo scopo che la città metropolitana
Si ripromette di raggiungere è la capacità dell'amministrazione di dare risposte congrue e cittadini che utilizzano e vivono la città il K che oggi viene vissuto della distrazione delle grandi aree urbane è dato proprio dalla differenza fra il valore assai elevato della domanda sociale e la risposta che i Comuni sono in grado di offrire la risposta e legata sostanzialmente ad alcuni elementi che impacciato di fine anno la forza delle amministrazioni innanzitutto il limite territoriale
Poi il limite amministrativo le funzioni e i compiti attribuiti ai Comuni di grandi dimensioni sono oggi uguali a quelle degli altri Comuni
Ancora il limite delle risorse nessun incentivo aggiuntivo è stato riconosciuto e infine il limite degli strumenti operativi
Erogano servizi pubblici facendo riferimento alle stesse norme di un comune di mille abitanti anche se detengono aziende di aziende che sono quotate in Borsa
Ebbene a partire da questi elementi che debbono essere ridefinite le norme in base alle quali istituire le città metropolitane
Norme che a nostro avviso devo tener conto delle specificità territoriali del Paese e che debbono consentire ai diversi sistemi urbani integrati di poter condividere un nuovo processo costituente
In questo senso e per cogliere appieno le diversità sociologiche di urbanistiche
Sarebbe necessario che le norme compone se non ognuno ma più modelli di costituzione delle città metropolitane che poi ogni realtà potrebbe scegliere adeguare alle proprie caratteristiche questo processo va accompagnato con un'attribuzione della titolarità di tutte le funzioni amministrative di Comuni Province
Con il conseguente superamento della dimensione e delle funzioni attuali di quest'ultime ma su questo aspetto tornerò in conclusione e di alcune prerogative oggi affidati alla Regione quali trasporto pubblico urbanistica e lavori pubblici
è inoltre necessario che la fase costituente possa contare su un finanziamento per incentivi da erogare ai comuni che aderiscono alla città metropolitane dal comune capoluogo di regione che traina il processo costituente
In quest'ultimo caso l'incentivo potrebbe anche essere riconosciuto attraverso l'attribuzione di porzioni aggiuntive di autonomia fiscale e finanziaria
Terzo punto parallelamente all'istituzione e città metropolitane un capitolo fondamentale a nostro avviso sarà quello relativo ai piccoli comuni è la gestione sovracomunale di servizi e di funzioni amministrative
L'esperienza ha ormai reso palese che le norme con le forme coattive diffusione di unione di di piccoli con fra enti locali faticano a funzionare e che vanno preferite forme di incentivazione
è vero anche che alcuni interventi normativi di settore hanno avvocato a livelli territoriali di comprensorio di ambito alcuni funzioni specifiche come la gestione dei rifiuti o il servizio idrico integrato
A fronte della impossibilità
O della grande difficoltà di realizzare nuove realtà sovracomunali potrebbe essere questa una strada per la razionalizzazione delle risorse e l'ottimizzazione degli ambiti territoriali adeguati per la gestione di terminati i servizi
Ma a parte l'individuazione di alcune specifiche funzioni che si prestano a operazioni di avocazione sovracomunale
In generale pare che le principali motivazioni atti a spingere verso una maggiore adesione allo strumento delle unioni fra comuni siano gli incentivi di carattere economico
è giunto dunque il momento di fornire ad ogni comunità una risposta adeguata ai propri bisogni e la propria capacità di erogare servizi
è necessario iniziare a progettare un vestito che sia fatto su misura con modelli flessibili con elasticità nell'organizzazione nel sistema delle funzioni esercitate
La risposta può essere rinvenuta attraverso la distensione da distinzione fra il concetto di titolarità e quello di esercizio delle funzioni amministrative
E in quest'ottica è opportuno che il legislatore sia per quanto attiene all'attuazione la lettera P sia per quanto attiene all'attuazione l'articolo centodiciotto definisca un quadro in cui tutti i comuni italiani fatta eccezione città metropolitane risultino titolari delle stesse funzioni
Ma l'esercizio di esse dovrà essere consentito solo quando la dimensione organizzativa e territoriale del Comune dei comuni sia tale da poter garantire una qualità elevata dei servizi pubblici a costi congrui
Quarto punto un altro elemento rilevante l'importanza e l'individuazione delle funzioni fondamentali
Iniziando dalla lettera p dell'articolo centodiciassette
Appare evidente che la stessa lettera non possa non essere valutata simultaneamente a quella contenuta nell'articolo centoquattordici che nel presupposto e con l'articolo centodiciotto
Essa la lettera P deve essere realizzata sotto un duplice profilo
Da un lato mantiene saldamente nelle mani del legislatore nazionale il compito definire norme prioritarie sulle materie espressamente elencate
Ma nello stesso tempo compiere contiene una limitazione legislatore regionale escludendo che egli possa legiferare sulle materie incluse all'interno delle funzioni fondamentali dei comuni del Città metropolitane delle Province
Senza entrare nella discussione circa la catalogazione delle funzioni fondamentali in questa fase sembra sufficiente a stabilire come tali funzioni amministrative
Che negano per storia tradizioni e consuetudini un territorio ad una comunità locale organizzata restino in capo ai Comuni in quest'ottica sembra evidente che le funzioni fondamentali non possano essere ricercate o ricercate
Esclusivamente all'interno della materia oggetto della legislazione esclusiva statale
In quanto necessariamente limitante della più vasta attività storiche di istituzionale che il Comune ha svolto e svolge tuttora
Questa premessa relativa alla capacità delle funzioni fondamentali fa da apripista secondo concetto che ad esse connaturato
Esso riguarda la disciplina dinamica delle funzioni fondamentali che stando a quanto recita il secondo capoverso dall'articolo centoquattordici dalla Costituzione
Non può che spettare alla potestà regolamentare e statutaria delle istituzioni locali
La lettera p dell'articolo centodiciassette
Svolge dunque un'ulteriore fonte funzione
Ossia dell'India una linea di protezione di garanzia dei comuni del loro regolamenti e dei loro statuti dalla legislazione regionale la quale avrebbe la funzione di sopperire esclusivamente ad una mancanza di normazione infine punto quinto
In questo quadro di trasformazione e l'assetto organizzativo dello Stato crediamo di non poter tralasciare il ruolo delle Province
Qui non vogliamo evidentemente il variare il campo dell'UPI riteniamo però che sia necessaria una riflessione comune e condivisa
Il Codice delle Autonomie
Nel ridisegnare il chi il come della Repubblica nel mentre si farà interprete dei bisogni dei cittadini potrebbe attuare il principio di differenziazione
Attribuendo ai Comuni la titolarità di tutti i compiti funzioni che determinerà un contatto diretto con il cittadino delle formazioni sociali in cui egli si organizza
Il grande lascito del contributo cattolico democratico la Costituzione i servizi alla persona servizi sociali educativi formativi atti di concessione ed autorizzazione verifica e controllo
Il Comune dovrebbe in sostanza a costituire una sorta di front line del cittadino ed organizzare la propria funzione attraverso una serie di attività polifunzionali volti a dirimere la frattura che oggi esiste fra cittadini impresa e pubblica amministrazione
In sostanza esiti del titolare di tutti i servizi pubblici
Alle Province invece andrebbe affidato il compito di organizzare l'Abbé Klein ossia di fare in modo che ogni cittadino possa contare su di un'offerta di servizi pubblici adeguate a costi congrui
Nel Codice delle Autonomie si potrebbe pertanto sostenere che la Provincia gestisse ovvero esercita per conto dei Comuni che non raggiungono il livello di adeguatezza per tutti i servizi pubblici locali non a domanda individuale
I servizi di acqua luce e gas smaltimento e spazzamento dei rifiuti trasporto pubblico locale trasporto scolastico ed altro diverrebbero compiti la cui titolarità resta ancorata al Comune che ne fa la domanda
Ma l'esercizio verrebbe organizzato in modo adeguato a livello provinciale
L'effetto sarebbe quello di creare sistemi provinciali che continua ad avere nelle radici storiche le fondamenta politiche sociali ma allo stesso tempo ci fornirebbe una risposta di efficienza e di ammodernamento
Questa scelta tuttavia rende necessaria anche una inedita valutazione politica dell'ente Provincia attraverso un nuovo modello di elezione di organizzazione degli organi di rappresentanza
Il sistema è raffigurato infatti rende necessaria un'adeguata interdipendenza fra Comuni e Province
E questa potrebbe essere iniziata attraverso la transumanza delle Province in enti pubblici locali
Composti da un consiglio ovvero da una rappresentanza dei sindaci dei comuni del territorio da un presidente eletto direttamente e da un esecutivo molto ridotto con compiti operativi
Le Province inoltre potrebbero svolgere la gestione associata delle funzioni amministrative che i comuni non gestiscono attraverso le unioni di Comuni
Una sorta di competenza che consentirebbe comunque il Comune di individuare una forma di organizzazione sovracomunale in via autonoma ed esclusiva
Solo qualora età le scelte non fosse adottata dal Comune l'esercizio della funzione sarebbe allora allocato a livello istituzionale provinciale
Alle Province inoltre andrebbe assegnato il compito di calare sui territori locali la programmazione regionale nelle materie per le quali è necessaria una pianificazione territoriale sovracomunale
Programmazione territoriale scuola ambiente grande distribuzione
E infine
Visto che abbiamo come dire proposto questa provocazione
Ma credo che essa sia utile per aprire una discussione salutare intorno al ruolo e funzioni da Provincia un ultimo tasto dolente dolente per noi amministratori e dolente per i Comuni soltanto a citarlo
Concludo ricordando brevemente la necessità di riaprire la riflessione sul tema dei controlli
Onde evitare che essi vengano di fatto affidati al giudice amministrativo o peggio praticati dalle procure della Repubblica dalla Corte dei Conti
Occorre dunque nella scontata citazione della weberiana etica della responsabilità
Riflettere circa la necessità di immaginare nuove forme di verifica per misurare la coerenza la economicità l'efficacia la rispondenza degli atti ad obiettivi prefissati dagli enti locali
Per perseguire quella che un grande pensatore della politica Aristotele definiva l'è uno miliardo dell'azione amministrativa grazie e buon lavoro
Grazie al Sindaco
Corsi di Termoli Termoli sono nazionale approfitto dell'occasione le faccio io una domanda
Tanto le rimasta ancora un po'di fiato nonostante la tosse
E nonostante
La lunga relazione svetta lì che c'è più c'è più luce così la vedono meglio intanto ciò che è accaduto durante la sua relazione testimonia due elementi il primo è che non è vero che le Regioni e Comuni litigano perché il signore che ha portato l'acqua
Al sindaco Corsini è un assessore della Regione
Emilia e quindi questa testimonianza vero del fatto che il dialogo è molto aperto sto scherzando naturalmente
Il secondo elemento è che come è noto il rapporto dell'Ance dei Comuni col territorio molto solido perché a un certo punto ve ne sarete accorti è mancata la luce ma come d'incanto è tornato all'improvviso il che vuol dire che avevate sicuramente ha organizzato chissà che la domanda che le faccio la seguente senta lei a un certo punto A pagina sei parla di comitato di programmazione finanziaria che sarebbe bene istituire
Fra Regioni Province Comuni allo Stato centrale
In sede di finanziamenti e di organizzazione della politica economica generale insomma siccome questo comitato non c'è ci sono stati gli incontri prima di questa legge finanziaria
Che hanno prodotto una legge finanziaria che poi avete contribuito a far modificare prima ancora che arrivasse in Parlamento
Attraverso i vostri conti voluto col Governo lo so che di finanziaria parlate domani ma mi preme glielo chiedo lo stesso il risultato di quell'incontro
Per esempio per un sindaco come lei esclude il fatto che lei sarà costretto dell'incontro col Governo che ha portato alla riduzione dei tagli ai comuni alle comunità multe
Montane alle Province anche alle Regioni anche se le l'incontro con le Regioni era separato il risultato di questo confronto fa sì che lei metteranno le tasse oppure no
Beh innanzitutto il dialogo tra i Comuni e le Regioni non soltanto è auspicabile ma credo sia concretamente praticato
Per me in Lombardia poi abbastanza facile perché con Formigoni siamo stati compagni di corso l'università quindi ci conosciamo e litighiamo da almeno quarant'anni
E per quanto riguarda questo compito del Comitato e programmazione finanziaria
è una riflessione che l'Anci ha promosso soprattutto in vista delle audizioni che stiamo tenendo alla Camera e al Senato con le commissioni Affari costituzionali congiunte
E ho partecipato io all'ultima audizione che si è tenuta la Camera la presenza di Enzo Bianco e di Luciano Violante che sono rispettivamente presidenti delle commissioni soprattutto perché vi abbiamo ragionato sulla necessità di ripensare le funzioni degli organi di concertazione
Peraltro lei sa che nel testo della riforma costituzionale che era stato che è stato bocciato dalla volontà popolare
Mentre veniva costituzionalizzato da non veniva costituzione data la conferenza unificata che è una richiesta che da sempre l'ANCI appunto avanza
E cioè un ruolo di concertazione dentro il quale definire anche perché questa conferenza unificata oggi non dispone di strumenti di programmazione adeguata soprattutto in vista dalla promozione di leggi finanziarie noi ipotizzavamo che i Comuni partecipando a questa dimensione
Potessero come dire dare un contributo significativo nell'ambito di una commissione che definisce la programmazione delle risorse da loro e qua distribuzione e per quanto riguarda nuove tasse del Comune di Brescia per fortuna posso dare a lei e ai colleghi una notizia di cui sono molto compiaciuto
Qualche giorno fa la Colombia universi ti ha attribuito alla nostra azienda che si chiama storicamente aziende servizi municipalizzati
E il premio per aver realizzato il miglior termovalorizzatore a livello mondiale cioè siamo davanti a Londra Vienna marmo e così via
La nostra azienda per mia e fortuna i miei concittadini si distribuisce degli evidenti particolarmente congrui l'anno scorso settanta milioni di euro per cui a Brescia il problema di aumentare le tasse o di promuovere tasse di scopo per fortuna non esaltando l'indicazione
Fare termovalorizzatori grazie Sindaco grazie per il contributo ha detto molte cose ci torneremo più avanti quando ho cominciato a fare il mio mestiere trent'anni fa
Lavoravo in un giornale piccolo con ideali grandi e allora mi ricordo che nelle nostre riunioni di redazione
Discutevamo molto spesso sullo spazio da dare
Magari a realtà che non erano necessariamente in prima pagina sulle prime pagine di tutti i giornali e le persone più avvedute tra noi magari quelli che hanno contribuito a farsi che si vendessero poche copia di quel giornale se allora che adesso
Dicevano che delle persone di cui si parla poco bisogna parlare invece quando se ne parla molto a lungo approfonditamente per questo ho deciso mi assumo la responsabilità per cominciare il dibattito dopo la relazione chiamandolo sì una signora che si chiama Vilma Mazzocco e che portavoce del Forum del terzo settore fra tanti amministratori cominciamo da lei
Signora
Sì mentre prende posto la dottoressa Mazzocco volevo solo informarli che ci ha raggiunto il sia unita al tavolo il collega vicepresidente Anci Ciliberti e non sei nonché sindaco di Foggia e il dottor Giovannelli che il presidente della Lega Autonomie grazie
Allora signora Mazzocco Bongiorno tutto certa ricordi atto naturalmente il l'informato patimento qualche così
Siamo a non si deve voltare
L'informato di torio sarà saprà perfettamente che cosa il terzo settore però due parole lo vogliamo ricordare che cosa
Ma volentieri il Forum del terzo settore è un'organizzazione di rappresentanza di terzo livello ad oggi coordina l'azione di cento dieci organizzazioni di terzo settore del volontariato dell'associazionismo della cooperazione sociale delle fondazioni delle organizzazioni non governative
Per farle un esempio per intenderci meglio anche con l'auditorio aderiscono al Forum parlarci reati Lampard stelle misericordia è Legacoop Sozzani Confcooperative federsolidarietà
Diciamo tutto il mondo organizzato del terzo settore italiano è rappresentata ordinata dall'azione e allora prima del dell'intervento che sicuramente avrà disciplinatamente preparato ne sono certo tale ogni siccome la sua vita la vita del del volontariato all'associazionismo del punto del terzo settore della cooperazione dell'intervento e sociale è strettamente legata alle istituzioni vuoi a livello locale voi a livello nazionale altrimenti difficilmente riuscireste abbia sopravvivere le chiedo sono peggiori politici e locali sono più sensi ecco mettiamola in positivo sono più sensibili politici a livello locale o a livello nazionale
Ma guardi la truffa lei mi provoca perché io potrei anche dirle che forse anche gli enti locali le autonomie locali non sopravvivere però se non ci fossero le organizzazioni di terzo settore se la società civile non forzando organizzata quindi non mi piaceva con le
Lei mi provocava in cui magari gliela capovolto ma guardi lei risponde in due modi hanno impianti sono gli amministratori che non considerano il terzo settore un'appendice strumentale a basso costo
C'è un modo per prendere voti in consiglio sul e non ci piacciono le amministrazioni che considerano il terzo settore appendici politiche generatrici di consenso
Guardi oggi noi stiamo facendo uno sforzo importante perché basti dire le organizzazioni che ho citato sono organizzazioni diverse che fanno cose diverse all'interno del forno stiamo facendo uno sforzo notevoli per presentarci in maniera compatta quindi non li ho invitata non parcellizzata
Noi siamo convinti di non essere di parte guardi e siamo anche convinti che non vogliamo farci da parte però siamo una parte una parte importante e strategica per lo sviluppo e la coesione sociale del Paese
Per questo abbiamo accettato molto molto volentieri questo invito dell'ANCI ne stiamo lavorando con lancetta diversi anni abbiamo siglato con lancio di autonomia un protocollo importante del mese scorso quindi
Ben volentieri lì Vidal contributo e le organizzazioni Silvio io la lascio parlare però siccome è stata così brava con questo giochino di parole di farsi da parte non siamo di parte ma vogliamo essere parte che viene giro uno io e poi chiudiamo
Ma non è che in molti casi me l'ha dato lei prima in mente le amministrazioni non vi riconoscono perché vi conoscono già nel senso perché sanno che in alcuni casi ci sono delle truffe
Cioè di un tutto quello di cui si è concluso insomma non si è occupato di uscivano provocarmi perché noi non siamo abituati Rios non sono abituata a nascondermi dietro un dito
è una stagione importante questo è anche il terzo settore deve fare uno sforzo di trasparenza di rendicontazione economica sociale per cui è vero anche quello che dice lei ma è vero in alcuni momenti in alcuni passaggi non è vero per la complessità strutturale del terzo settore in Italia quindi ci sono i problemi i problemi sono consapevolmente riconosciuti stiamo facendo uno sforzo notevole anche di tipo legislativo
Per evitare che le truffe come in alcuni casi accadono
Di venti non poi invece uno stereotipo di lettura del terzo settore in Italia
Prego
Io sarò sarò brevissima anche perché il giornalista Damiani ha introdotto mi ha aiutato ad affrontare alcuni termini alcuni temi guardate noi pensiamo che oggi agire la carta costituzionale significa anche farlo a interpretando in forme nuove la funzione pubblica
Il terzo settore le organizzazioni di terzo settore agiscono una dimensione pubblica anche se non sono stato all'Argot hanno lo spazio pubblico bella esplicitazione se volete un rimando diretto in considerazione anche per la relazione molto interessante del sindaco postini all'articolo quattro
Al comma quattro dell'articolo centodiciotto del titolo quinto della Costituzione ovvero i cittadini sono organizzati le lo Stato le Regioni le Province Comuni devono riconoscere queste forme autorganizzati e dei cittadini per perseguire un bene comune insieme
Citavo prima noi abbiamo firmato nel mese scorso un accordo che noi riteniamo importante con lanci con lanci
Le le altre Autonomie locali organizzate che riguarda ad esempio l'osservatorio della legge tra i due otto la legge tre due otto riferibilità i servizi socio assistenziali sui diversi territori al di là dell'azione in sei di verificati cosa accade nel settore sociale sui territori
Credo sia importante il metodo di porsi insieme in maniera evolutiva i problemi dei cittadini su questo tipo di intervento credo che insieme dovremmo fare un'azione forte sul riconoscimento dei LEA dei siti dei livelli essenziali dei servizi perché ancora non sono definiti è invece vanno definitive e su questo mi piacerebbe confrontarci credo anche che in questi giorni il il rappresentante vicepresidente dell'Anci che ha introdotto i lavori diceva siamo in tempi di finanziaria
Quindi mi riallaccio a Luís dicendo noi siamo con voi quando i comuni dicono non possono essere ridotti i fondi ai Comuni perché questo avrebbe del riflusso i negativi cornici sui cittadini
Credo che siamo stati insieme a lavorare per l'aumento del fondo nazionale delle politiche sociali mi piacerebbe capire e sapere se voi siete d'accordo che il cinque per mille non sia presente in finanziaria
Ad oggi
A noi risultano otto mila centotré comuni iscritti all'albo del cinque per mille posso dire che se non la totalità dei comuni
Ma lo stesso albo sono iscritte ventotto mila settecentosettantanove organizzazioni di terzo settore
Eppure non ho sentito nulla su questo tema secondo noi è un tema importante al di là delle risorse
è un meccanismo nuovo che introduce introduce una forma nuova di sussidiarietà fiscale agilità dai cittadini per i cittadini
Quando parliamo di carta costituzionale e come bene viene esplicitato il titolo di questa o in di questo convegno di questa approfondimento di questa mattina carta dei cittadini forse non intendiamo anche questo
Che bisogna ricollegare riuscita di unificare un'etica personale in un'etica pubblica che passa anche attraverso regole nuove
E quindi su questo forse dovremmo a Veron intervento ugualmente importante così come è importante l'intervento sui fondi specifici dei capitoli di spesa della finanziaria
Guardate chiudo con un esempio perché a volte in queste iniziative si fanno dichiarazioni importanti anche proclami importanti però non si portano delle esperienze concrete di fatto ed è un'esperienza interessante importante che il Terzo settore in Italia congiuntamente alle fondazioni di origine bancaria in Italia attivato attivato e praticamente il ventidue novembre quindi fra qualche giorno sarà costituita la Fondazione per il Sud
Io non so se questo uditorio conoscere questo tipo di Progetto anche se è passato abbastanza di frequente sugli organi di stampa ma la Fondazione per il Sud è una Fondazione costituita sostanzialmente da ottantaquattro fondazioni di origine bancaria provenienti al novantanove per cento dal nord quindi con fondi che vengono dalle regioni del Nord insieme al Forum del terzo settore in questo caso in rappresentanza del volontariato organizzato per iniziative mirate di welfare e di attenzione ai beni comuni per il Sud
Questo è un esempio concreto di sussidiarietà nuova e di interpretazione nuova del dettato costituzionale secondo noi
Se vi dico che il patrimonio di questa fondazione in sede costituente sono trecento milioni di Euro non vi sembra una cifra importante messa a disposizione da fondazioni di terzo settore
E volontariato organizzato in Italia per interventi mirati nelle regioni del Sud
A noi sembrano questi modi di agire
Mettersi insieme tra soggetti diversi che hanno anche funzioni pubbliche diverse ma conoscersi riconoscersi all'interno di percorsi nuovi che passano anche attraverso alcune riforme strutturali che questo Paese dovrà fare
E che in questo Paese dovrà fare sicuramente con voi ma sicuramente con un'attenzione più mirata più calibrata e anche più consapevole al contributo che le organizzazioni di volontariato
Congiuntamente alle altre forze di terzo settore secondo noi stanno già dando al nostro Paese
Ma che se portate a un livello più strutturale di nuovo pensiero strategico di nuova programmazione territoriale anche con voi
Possono diventare anche nuove leve di sviluppo per le regioni del Sud in alcuni casi peraltro tipo di problematica per le regioni del Nord quindi chiudo con il dire vigili lanciamo una grande disponibilità ma anche una grande opportunità viaggino insieme attraverso questo esempio concreto che abbiamo voluto realizzare
Anche qui
Intanto grazie per una punta di passione che per lo meno io personalmente ho colto e che fa sempre piacere ascoltare grazie anche per la chiarezza delle l'ovvio sul cinque per mille credo chiameremo in causa anche il ministro Chiti vere un elemento importante insomma in qualche modo no
Di non di poco conto senta però anche solo un chiarimento perché anche qui un modo cioè la promessa all'inizio era tentiamo di per quanto possibile per carità
Di di tradurre i in concretezza i discorsi sulle regole lei ha fatto un passaggio per quale ha detto dovremmo forse tentare di avere più voce in capitolo nella definizione degli standard dei servizi dei livelli minimi
Essenziali come questo è un elemento importante perché se e perché poi dipendono finanziamenti che cosa viene pagato che cosa non viene pagato eccome mi fa capire ci noto ci fa capire meglio
Come secondo lei il contributo dei soggetti che lei rappresenta associazionismo volontariato di o di questo passo cooperazione
Può servire a dare una fotografia più reale poiché vent'condizioni magari di disagio che vanno quindi finanziate o meno e fa capire meglio questo passaggio
Il problema può essere affrontato da diversi punti di vista la l'orrendo semplice perché la sua è una domanda complessa
Lorenzo sentisse ndr che in questo caso il terzo settore è dalla parte dei comuni e viceversa perché il problema della definizione dei LEA quindi dei livelli essenziali di assistenza dovrà definire qual è la competenza regionale e quindi la spesa regionali sui servizi socio assistenziali e quella che invece rimane la competenza del livello
Nazionale rispetto ai livelli di assistenza essenziali quindi il margine e delicatissimo le faccio un esempio che è un esempio concreto di problematica vera
Le comunità residenziali di recupero dei malati psichiatrici sono socio assistenziali e ricadono diciamo sotto la giurisdizione comunale possono sanitarie e ricadono sotto la giurisdizione statale è ovvio che definendo i livelli essenziali andremo a definire non solo i poteri e le responsabilità
Ma anche l'allocazione delle risorse fece no per capire e poi gli ha centrato in questo sulla perché le cooperazione perché le cooperative sul fatto politico sono i politici che devono decidere perché poi perché secondo lei voi avete titolo a parlare di questo argomento
Per l'articolo centodiciotto ante comma quattro della Costituzione le risponderei ma è chiaro è chiaro Kia che tocca questo tipo di problematiche
Chi insieme agli amministratori locali che secondo la nostra visione sono le persone più addentro a questo tipo di di problematiche più facile che lei sappia rispondere un sindaco che un presidente di Regione su questo tipo di problemi perché sono loro che le toccano dall'altra parte insieme a noi
Ma sul territorio le tocchiamo noi
è chiaro Pepe è chiaro anche che ripassa dall'articolo centodiciotto comma quattro comma quattro comma quattro della Costituzione bateau grazie signora
Allora e Luigi Gilli è l'asse assessore alla regione Emilia Romagna di un assessorato lungo lungo che lo leggo perché non riceve mai a assessore alla programmazione sviluppo territoriale cooperazione col sistema delle Autonomie
Credo di averlo letto bene le
Buongiorno
La
Rappresenta la conferenza però lei questo fa di mestiere quindi io insomma mi sembrava giusto presentarla come da senta o le leggo a pagina undici della relazione del sindaco Corsini tra l'altro
Va attribuita ai Comuni la titolarità di alcune prerogative oggi affidate alla Regione quali trasporto pubblico urbanistica e lavori pubblici secondo lei si può fare si può fare oppure gridate allo scippo
Grazie va be'certamente buongiorno a tutti
Certamente vi sono alcune cose che possono essere riviste e possono essere attribuite funzioni ai comuni superiori rispetto a quelle che finora hanno i comuni stessi faccio l'esempio della mia regione la funzione urbanistica entra in mano la funzione urbanistica è già in mano ai Comuni la Regione non approva i piani regolatori
E tutto autonomia dei comuni dentro una compatibilità determinata dal piano provinciale del territorio provinciale
Ci può fare dipende qual è il livello di cooperazione di sistema che si creano tra i diversi livelli istituzionali tra Comuni Provincia e Regione
Basta che la volontà si può fare
Bene
Grazie
Io sono qui stamattina questa vostra Assemblea
E ne sono grato dell'opportunità di rappresentare
La conferenza delle Regioni delle province autonome
Perché mi dà l'opportunità
Seguendo anche un po'il filo
Della relazione che ha fatto il sindaco Corsini
Di aprire di stabilire in questa sede
Una
Diciamo con un confronto un'analisi ed anche una disponibilità a trovare soluzioni proprio alla vigilia
Dell'entrata in vigore dell'elaborazione del nuovo Codice per le Autonomie
Di
Che siano soluzioni condivise
Da parte di tutte le Autonomie da parte dei comuni dalle Province e dalla Regione
Noi abbiamo mi sembra già abbastanza definito dove come sistema delle autonomie ed è stato confermato anche nelle udienze promosse dalle Commissioni della Camera e del Senato delle scorse settimane e anche da quanto è stato affermato stamane da Corsini
Che
Non dobbiamo addentrarci
Nella modifica del titolo quinto ma dobbiamo dare applicazione al Titolo quinto
Allora se partiamo da questa assunto da questo presupposto
Credo che
I sistemi regionali sistemi locali di governo
Che sono chiamati ad condividere una responsabilità di particolare livello una responsabilità assai forte
Possono determinare dei processi significativi
Di riforma dei sistemi di governo
Le regioni svolgevano rafforzare tutte le potenzialità
Di governo del territorio di governo delle Autonomie locali in un'ottica di dialogo permanente con tutti i sistemi locali
è logico che bisogna costruire anche una robusta reti e di cooperazione di sussidiarietà
Tra di Dole tra i diversi sistemi locali
Di questi giorni è già stato detto si avvia il confronto
Organico nelle sedi istituzionali sui punti salienti
Del progetto di riforma che il Governo sta avviando
Noi condividiamo le finalità
E gli stessi principi di fondo
A cominciare dai principi di razionalizzazione e livelli di governo semplificazione del sistema di rappresentanza responsabilizzazione delle pubbliche amministrazioni
Se
Al fondo
Una grande questione di merito
La tenuta dei sistemi regionali e locali Rispetto ai diritti di cittadinanza che si dilatano fino a comprendere a
Che fino a qualche anno fa non erano nemmeno immaginabile
Diritti di cittadinanza che si dilatano
E che spingono tutti noi
A compiere a svolge le funzioni
Che spesso non sono agevoli come sappiamo
Benissimo noi che siamo presenti in questa Sahara oggi
Funzioni
Che debbono essere compatibili con un contenimento della spesa pubblica
Quale si sta quali si sta determinando in questi giorni nel disegno della legge finanziaria
Io credo che
Per noi ci sia una conseguenza inevitabile
Perché quando calano le risorse
Tanto più devono accrescere deve aumentare la capacità di governo dei processi
E questo vale per tutti vale per le regioni vale per lo Stato centrale e vale anche per gli enti locali
Noi tutti siamo chiamati di fronte a una diminuzione delle risorse
Ad aumentare la qualità dei nostri servizi
Età Hutter essere una semplificazione una razionalizzazione di essere
Le soluzioni dei problemi vanno ricercati in pieno accordo
No con accordi temporali episodici
Ma seguendo da logico di governo integrata indirizzata ad obiettivi condivisi
Nel rispetto delle distinte competenze
Ma unitarie nel raggiungere gli scopi e di traguardi
Non è da oggi che le Regioni sostengono da parte loro la logica della pura rito identiche rivendicazione delle competenze a questo o quel livello
è un'operazione esteri lesse oggi noi continuassimo a sostenere la nostra unica competenza credo che questo dibattito non Possa passionaria nessuno
Nemmeno noi che rappresentiamo oggi in questa sede le regioni l'unico modo per governare
Al meglio Complessi Protti processi lo abbiamo ribadito in occasione delle audizioni parlamentari
è quello che tutti il sistema delle autonomie sia messo in condizione di agire secondo un modello di consultazione reciproca preventiva
Di partecipazione ma anche dico dieci sessione
Certamente è stato sollecitato stamane la necessità di una rivisitazione delle conferenze
Noi siamo pienamente d'accordo così come sono oggi le conferenze non sono altro che dei pareri Ficini
Debbono essere semplificate e debbono essere rese più unitarie perché tutti gli enti locali abbiano le loro rappresentanza Dino il diritto di partecipare e di esprime la propria posizione
Vedete
Noi abbiamo delle grandi opportunità
Il Titolo quinto cita
Una uno spazio incredibile e quando dicono il palo di tutti noi non parlo delle regioni ci davano spazio internet incredibile di intervento
Però ci mette anche approva
Sulla nostra capacità di applicarlo bene ma in funzione del servizio in funzione del cittadino
Allora dobbiamo essere riconoscenti a questa iniziativa di proposta di riforma del Codice delle Autonomie
Qualora riesca ad intrecciare innovazioni prodotte dal Titolo quinto
E qualora riesca ad intrecciare soluzioni sempre più innovative e sempre più diciamo
Semplificative della vita dei cittadini
Sappiamo che
Nel Titolo quinto
C'è anche previsto come è stato citato ma penso che ci sia qualche collega che abbia più titolo del sottoscritto a parlarne dopo di me quello del principio di soldi di sussidiarietà
Vedete noi abbiamo avviato dei percorsi dell'applicazione del principio di sussidiarietà
Però una potenzialità che il sistema questa
In questa norma è tale che se applicata bene
Realmente lì consente nostre amministrazioni di crescere nella qualità dei servizi offerti
Una vera sussidiarietà orizzontale
Non che si limiti solo ad una sussidiarietà verticale interna le nostre amministrazioni
Sappiamo tutti infatti quanto sia forte il vincolo che lega democrazia e sussidiarietà
Tanto più perché dobbiamo assicurare dei diritti primari ai cittadini dei diritti fondamentali
Perciò noi dobbiamo approfittare e se dispiegare la potenzialità della sussidiarietà a favore dei cittadini
Proprio come elemento diciamo così di cooperazione di intesa di lavoro comune tra tutti i diversi tra i versi del Vieri istituzionali
Io credo che se tutti insieme riusciamo ad entrare in un meccanismo di cooperazione di sussidiarietà forte
E anche più facile rendere la vita oltre che migliorare la qualità dei servizi renderà la vita un pochino più semplice dei nostri cittadini grazie
Grazie grazie all'assessore Gigli dal suo intervento mi sembra si possa evincere in sostanza che il percorso del dialogo
Fra chi prego si fra chi ci amministra in qualche modo sia inevitabile però le le le rivolgo rivolta all'è la stessa domanda che ho rivolto alla sindaco Corsini per come stanno messe le cose e così per perché poi l'argomento che centrale lei ha ripetutamente citato anche la legge finanziaria di fatto non sia per le sue conseguenze concrete
In quel di questa finanziaria sia per quanto riguarda in generale il rapporto fra governo ha detto pare Rifici
Ha definito le conferenze no tipo Conferenza Stato regione fare dei posti dove si fanno che sembrano nate per sfornare dei pareri cedono ciò il parere su tutto continua ciò il parere magari è negativo ma vado avanti lo stesso
Ecco allora le chiedo proprio questo sul fronte delle regioni per come si stanno mettendo le cose in termini legge finanziaria voi come vi sentite
Va
Io credo che anche le regioni soffrano di questa condizione economica del Paese
Ed anche le regioni però cercano di partecipare di condividere
Per le loro responsabilità alla
Risoluzione di alcuni problemi strutturali finanziari del nostro Paese
Noi non ci sentiamo parte controparte diciamo dello Stato centrale
Non solo per la finanziaria ma in generale ma ci sentiamo parte dello Stato e di conseguenza facciamo anche nei nostri sacrifici nostri sacrifici quali sono prevalentemente abbiamo abbiamo ovviamente anche delle richieste di modifica della Finanziaria
Però i nostri servizi sono quelli sempre
Di
Orientarci diciamo a produrre dei servizi di qualità se penso solo alla sanità
E stiamo rientrando no la nostra attività
Verso degli equilibri di bilancio abbastanza robusti non tutte le Regioni
Hanno lo stesso passo vedo che la sta prendendo larga opaca se parlo della sanità parlo prevalentemente passo interromperla sulla sanità avendo altissima stima per la tradizione sono serio è nostro non sono affatto ironico per la tradizione democratica della Regione Emilia-Romagna e per i risultati che ha raccolto
è un elemento che mi viene sempre in mente quando ragioniamo rispetto ad alcune grandissime battaglia ad esempio che fanno anche i sindacati qualcuna forze politiche rispetto all'età pensionabile no
Spostando in avanti e siccome con quale gradualità e via di questo passo però presente nella sanità
Le chiedo le chiedo veramente una domanda non è una domanda della quale già conosco la la risposta a voi ignora regione così avanzata come l'Emilia
Avete degli elementi nuovi in termini qualitativi insulti proprio visto perché lei ha più volte detto anche il suo intervento la nostra sfida e dare la servizi di qualità superiore
Ecco avete fatto de o avete intenzione di fare degli elementi di verifica vera e puntuale sulla qualità anche umana dei rapporti dei dei servizi che data in termini sia di
Di sanità sono ancora più chiaro è proprio così fuori dal mondo pensare che l'accenti mezza nei confronti di una persona che soffre
Sia un optional cioè non sia uno c'è un altro esiste per un amministratore mi rendo conto per carità perché non è che io so Plicato da contratto essere gentile
Però il tipo di rapporto anche umano che io ho con una persona che soffre oppure il rapporto possa avere una persona con un lungo degente come se ha bisogno di un badante
Cioè questo fa parte poi concretamente degli standard che voi inseguita c'è un modo per tradurre indicazioni operative per le gare dei finanziamenti o per togliermi per darle o non darle a seconda di questi comportamenti
La devo rapidamente noi abbiamo i conti abbastanza in equilibrio mi dispiace parlare della Regione Emilia Romagna ma l'esempio mi è stato chiamato sulla Regione che rappresento abbiano i conti abbastanza in equilibrio non sono perfetti sono perfettibili sono da migliorare ma ciò avviene da una storia che abbiamo fatto avviato ben dieci anni fa
Di aver ridotti i posti letto puntato sulla qualità puntato sulle eccellenze abbiamo dovuto chiudere dei lavoratori perché quando c'è una duplicazione di servizi sul territorio sono maggiori costi
Abbiamo anche cercato con mille difficoltà però con qualche esito positivo anche di seguire non solo la formazione e la creazione della qualità del servizio diciamo per la prestazione professionale ma della qualità del sistema
Che è dato dal miglioramento delle strutture un ambiente sano un ambiente il più confortevole ma anche dal personale
Non tutto risponde allo stesso modo però abbiamo dei punti di eccellenza
Non lo dico per fare la propaganda ma se penso all'ospedale di Cesena abbiamo dei punti di eccellenza mi viene in mente perché ho visto un'assistenza nel corso di un intervento traumatologico per gli incidenti del sabato sera
E debbo dire che la
Dedizione di questo personale in questi momenti dove la vita delle famiglie viene stravolta da un incidente così all'improvviso in particolare per giovani vite
è debbo dire che ha un'attenzione abbiamo i genitori che non fanno altro che apprezzare diciamo la disponibilità la ricchezza morale del personale proprio nel conforto grazie
è un caso si può magari però questo è grazie magari però questo è un caso si può fare sistema anzi di una roba del genere sì e difficile perché quando uno quando una struttura come l'Emilia Romagna il settore sanitario acceca
Cinquanta mila detti non tutte le non tutti hanno lo stesso diciamo
Gullit ruolino di marcia qualcuno rimane più indietro grazie grazie assessore mi perdoni l'ha trascinata sul terreno dell'utopia però mi rendo conto però no però francamente a volte alziamo gli occhi anche noi perché poi è vero che il problema è finanziare
Le cose però bisogna capire anche quali cose Oriano Giovannelli presidente di legautonomie Bongiorno Democratici di sinistra nel mentre il dottor giornali arriva chiedo al sindaco che alla mini abbiamo riunioni non so Udeur Rosa nel Pugno guarda no oggi ha annunciato una riunione per le diciassette e trenta degli amministratori dell'UDC con il segretario nazionale eccelsa
Nella sala Leonardo qui in Umbria per fiere
E ancora alle diciotto di oggi pomeriggio nella Sala Caravaggio gli amministratori di Forza Italia incontrano Sandro Bolchi Fabrizio Cicchitto Mario Valducci e Osvaldo Napoli grazie
Allora grazie all'indicazione dopo per gli amministratori dell'UDC rivolta questa volta agli amministratori della di Forza Italia dunque buongiorno rispondo
Senta le lei da su organismi la somma le ci sono un po'tutti no comuni comuni province regioni comunità montane benissimo
Abbiamo sentito in un passaggio della relazione l'ipotesi di trasferire alcune competenze delle Regioni ai comuni verrà sentito anche l'assessore Gilli rispondere a una mia domanda dicendo sì si può fare in alcuni casi addirittura già lo facciamo prendo dei passaggi della relazione del sindaco Corsini diciamo un po'più radicali
Non so pagina quindici sulle Province il consiglio provinciale se traduco è però magari potrebbe essere una rappresentanza dei sindaci del territorio e sostanzialmente verrebbe non si distragga sindaco
Pronto
No perché poi sono magari dico una cosa sbagliata è l'unico almeno senta se dico una cosa sbagliata
Riprendiamo da pagina quindici la proposta sulle Province
In cui sostanzialmente se non ho mal capito lei dice i consigli comunali li fanno i sindaci che sono già eletti e l'unica l'unico ad essere eletto sarebbe il presidente della Provincia chissà quanto saranno contenti
Mi passa poggiare un attimo meno giurista quanto saranno contenti di consiglieri provinciali per questa proposta oppure ancora qui la Provincia gestisce
Per esempio per quanto riguarda i servizi acqua luce gas smaltimento e spazzamento rifiuti
E mentre l'esercizio viene dato al Comune Io confesso non ho capito benissimo che la differenza tra la gestione esercizio però vengo anche a a porre come trappola lei come domanda cessi portare questa roba o secondo le o le Province s'arrabbiano
E poi e poi però quelli che dicono
Le Province
Si potrebbero anche chiudere
Così poi alla fine si risparmia una qualche ragione possano aver ce l'ha oppure no
Ma la Provincia s'arrabbiano siamo tutti dentro una discussione
Che Corsini ha ha cercato di
Di sostenere anche con proposte finalmente esplicite dopodiché si discute
Siamo tutti dentro una discussione che tende a ricercare il massimo livello di efficienza del nostro sistema istituzionale
Evidentemente non ne siamo pienamente soddisfatti altrimenti non non ci porremo questo
Questo problema
E credo che secondo secondo me i somari la la questione dell'ente intermedio cioè della NATO di che cosa deve essere della natura delle province
è un tema che ha aperto da da dagli anni Settanta
Intanto potremmo smettere di fare di nuova insomma io credo che questo potrebbe essere somala uno uno
Un buon modo per cominciare nella viterbese anche il ministro Amato questa l'ha detto anche il ministro Amato Iran quelle sono state fermate alcune intanto potremo cominciare a non farne altre intanto potremmo prendere in considerazione che laddove
Si fanno le città metropolitane
Sulle quali io ho qualche riserva rispetto al numero previsto
Perché io credo che le mie effettivamente le città metropolitane nostro Paese sono tre massimo quattro
Cioè può essere più esplicito Tre Martiri uomini Milano-Roma
Napoli e caso mai Torino queste sono le città metropolitane vera insomma e poi il resto sono aree metropolitane suonare urbane complesse non non sono vere città metropolitana
Detto questo
In quei casi nel momento in cui nasce la città metropolitana non solo dovrà assumere alcune competenze proprie delle Regioni penso di Corsini si riferisse a questo quando parlava di alcune competenze trasferite da Regioni e Comuni
Ma in quel caso è del tutto evidente che va ridiscusso la presenza della del della provincia per resto lo spesso presidente della Provincia di Milano quando ha fatto una proposta concreta relativamente alla realizzazione della città metropolitana la città metropolitana di Mila no a evidentemente previsto il superamento della provincia
Colgo l'occasione diciamo di questa sua domanda per anticipare un concetto che avrei Espresso nel mio intervento
Io sono contrario in un comunicato stampa ho detto che avevo delle perplessità qui mi permetto di essere ancora più esplicito io sono contrario
Al fatto che si proceda
Con leggi delle
Collegate alla legge finanziaria
In materia e come il federalismo fiscale e il nuovo Testo unico degli enti locali
Sono contrario perché io penso che come è già evidente sulla legge finanziaria si accenderanno e si accendono le massime divisioni politiche tra maggioranza e opposizione
Invece questi temi il federalismo fiscale e
Il nuovo Codice delle Autonomie hanno una forte attinenza anzi sono strettamente correlati con le riforme istituzionali
E quindi devono rientrare dentro quella cultura
Istituzionale
Che dobbiamo cercare di ristabilire dopo il referendum che ha bocciato la proposta di devolution
Una cultura riformatrice costituzionale che ha bisogno del massimo confronto
Del massimo confronto fra il Governo le regioni e le Autonomie locali e ha bisogno del massimo confronto fra maggioranza e opposizione
Perché non basta dire smettiamo di fare grandi riforme costituzionali soprattutto smettiamo di farne male cioè subordinando le riforme costituzionali a
Contingenti
Bisogni di parte politica o di maggioranza smettiamo di farne male io credo che questo sia il messaggio che noi dobbiamo dare
In questo senso
Porre al centro dell'attenzione nell'uso cuoco della legge finanziaria temi che riguardano le funzioni fondamentali degli delle delle Regioni delle Province e dei Comuni il ruolo delle comunità montane il ruolo delle città metropolitane il ruolo delle Province
Io credo che noi andiamo a togliere non solo la possibilità da parte del sistema delle Autonomie che su queste questioni ha maturato un'esperienza in questi anni indiscutibile di dare un contributo di merito importante ma evitiamo
Una cosa che invece sarebbe auspicabile e possibile che ciò che di questi temi
Si discute in modo aperto in Parlamento e ci sia l'incontro il più possibile tra i punti di vista delle maggioranza e dell'opposizione questo vale come e se non di più per il federalismo fiscale
Nel senso che abbiamo a che fare cioè con l'anima della cultura federalista perché parlare di federalismo senza federalismo fiscale
Significa parlare di una cosa che non c'è
Se noi vogliamo fare il federalismo in questo Paese lo vogliamo fare cooperativo solidale vogliamo evitare le fughe in avanti o le diciamo così le proposte non condivisibili che anch'io ho contribuito a bocciare che erano contenute nella proposta del della maggioranza parlamentare precedente
Ma lo vogliamo fare questo federalismo e del tutto evidente che noi non facciamo il federalismo a botte di maggioranza lo facciamo con un dialogo vero con tutte le componenti politiche di questo Paese e con tutte le componenti istituzionali e quindi il federalismo fiscale che è un pezzo dell'anima del federalismo non può essere portato avanti con il collegato alla legge finanziaria questo messaggio
Chiaro che voglio dare dal punto di vista
Politico
Io dico queste cose
Perché onestamente
Ho apprezzato tantissimo la per la relazione di di Corsini del sindaco di Brescia
L'ho prestata perché puntuale perché propositiva perché finalmente anche provocatoria insomma c'è quel passaggio sulle Province il tutto evidente che vuole aprire una discussione
Però io sono preoccupato la mia associazione allegati Autonomie locali è preoccupata del fatto che dopo che noi abbiamo bocciato il referendum una riforma costituzionale che non ci piaceva
Mettiamo in archivio il dibattito sulle riforme istituzionali
Cioè smettiamo di parlarne
E quindi condivido molto l'approccio
L'approccio concreto realista diciamo così misurato che Corsini ha dato la sua relazione che abbiamo ritrovato anche nelle audizioni
Cui lei faceva riferimento
Promosse dalla Commissione affari costituzionali unite di camera in Senato cioè quella intanto attuiamo lo il titolo quinto che c'è ma nello stesso tempo lo voglio dire all'Ance Paolo Corsini che segue queste cose con competenza e passione
Bisogna che torniamo ad avere un profilo alto
Della riforma
Perché è vero che noi abbiamo bisogno di attuare intanto la riforma che c'è
Il Titolo quinto provato nel due mila e uno perché non ci abbiamo neanche provato perché la i cinque anni passati gli abbiamo trascorsi al smontare quello che è stato fatto e cinque anni precedenti non dobbiamo ricorrere col rifare lo stesso errore quindi ripartiamo dall'attuare quello che c'è detto questo però lo sappiamo
Ne siamo tutti consapevoli
Che nel momento in cui parliamo di federalismo fiscale l'ha detto ieri anche Linda Lanzillotta ovviamente ancoriamo il federalismo fiscale le funzioni nel momento in cui parliamo di funzioni torniamo alle competenze previste
Dal centodiciassette cioè cinque abbocchiamo dentro un discorso se non c'è una cornice generale rispetto alla quale siamo d'accordo dove vogliamo andare altrimenti anche le soluzioni parziali concreti e realisti misurate rischieranno di non essere produttive
E io voglio estendere questo bisogno di cornice culturale favorevole alle riforme
Facendo un attimo un passo indietro
Come è nato come è nata la sensibilità forte spiccata al federalismo nel nostro Paese
Nata in un momento di crisi di crisi istituzionale economica morale del nostro Paese
Ed è nata contemporaneamente al alla forte spinta europeista più Europa
Uguale più necessità di meno Stato e più poteri regionali e locali questo è uno dei cardini della del clima riformatore che dentro il quale nato l'esigenza federalismo il secondo
Più governo di prossimità cioè più governo vicino ai cittadini più necessità di avere un governo che interloquisce concretamente quotidianamente con i cittadini quindi un governo più vicino
Era il tempo della questione morale era il tempo diciamo così
Della e lì sono e lì sono nate l'elezione diretta del sindaco dei presidenti di provincia non mica dettagli cioè capisaldi di un nuovo modo di di un modo diverso dividere le istituzioni e lo Stato
Più stabilità dei governi più stabilità dei governi quindi meno ritardi dei del del sistema dei partiti più stabilità dei governi elezione indiretta e maggioritario allora io credo
Che se noi non ride non rimettiamo in fila questi tre
Undici noi perdiamo la cornice culturale dentro il quale chi sta
La costruzione di una politica concretamente federalista Europa quindi dobbiamo tornare a batterci perché ci sia un processo politico integrazione europea molto più forte di quello che fino adesso abbia
Più governo di prossimità quindi federalismo si no no federalismo forse vediamo abbiamo sbagliato tornammo indietro ricentralizzare amo costa troppo cioè tutto questo
Mare di di di dubbi
Che a un certo punto ha preso al sistema politico al sistema parlamentare rispetto alla scelta che abbiamo fatto negli anni novanta va spazzato via altrimenti noi rimaniamo in questa sorta di limbo rispetto al quale non sappiamo dove mandare avanti il Paese
Quindi si federalismo si nel senso di maggiore governo di prossimità e poi rapporto diretto con i cittadini e stabilità dei governi io sottoporrò gli organismi dirigenti della mia associazione
La valutazione politica se sostenere dopo che li avremo valutati i quesiti referendari sulla riforma elettorale non è indifferente badate rispetto al clima riformatore
Portare avanti una riforma elettorale che sta dentro quel contesto in cui è cresciuta la cultura federalista non è indifferente
E noi non possiamo essere neutri rispetto a dove si va dal punto di vista delle leggi elettorali vogliamo tornare a un proporzionalismo che in qualche modo
Corrode le basi stesse rispetto alle quali abbiamo costruito un modo diverso di governare i nostri governi locali provinciali e regionali oppure vogliamo riaffermare
Questo principio cioè della stabilità dei governi del rapporto diretto con i cittadini se è così la battuta noi non siamo indifferenti rispetto alla legge elettorale che si fa a livello
Nazionale
Detto questo
Io credo che
L'approccio che appunto Paolo dava del suo intervento sia condivisibile
Nel senso che intanto approviamo quello che c'è però ripeto con questa cornice perché ad esempio nel dibattito sui costi della politica io non rinuncio alla al superabile al superamento del bicameralismo perfetto so bene se noi attiviamo il Titolo quinto per quello che il superamento del bicameralismo perfetto non è all'ordine del giorno giusto
E l'obiezione che si fa nel momento in cui si dice andiamo avanti sulla strada del superamento del bicameralismo perfetto dal l'obiezione mano questo non è titolo quinto titolo primo cioè è la forma di governo del nostro Paese
Però io non posso rinviare sine die questo tema
Non posso Rinieri rinviare sine die il superamento del bicameralismo perfetto e la creazione di una di una Camera o Senato delle regioni dell'autonomia perché altrimenti anche il titolo quinto missile potenze cioè non funziona
Rinviamo lotte teniamo sullo sfondo ma sicuramente dobbiamo tendere a questo
Obiettivo
Un giudizio
Mi di merito rispetto alle cose o gelato in parte prima
Contenute nelle
Nella bozza di disegno di legge delega sul riordino
Testo unico degli enti locali
Al di là del metodo su qual mi sono già espresso io credo che ci sono degli aspetti che mi che sono non condivisibili direi quasi anche un po'inquieta
Anche un po'inquietante
Intanto sono sono l'assemblea dell'Anci io ci vedo una minaccia per i Comuni ci vedo una minaccia per i piccoli comuni ma per i Comuni generale mi spiego
Perché distinguere la titolarità dall'esercizio delle funzioni
è un esercizio
è un esercizio interessante diciamo così dal punto di vista teorico
Ma dal punto di vista pratico
Dal punto di vista pratico
Nel momento in cui si definisce un livello diverso dal Comune che avrà l'esercizio di certe funzioni
Di chi è la titolarità
Effettiva di chi la esercita o doti di dice l'attribuita da dalla no
Sarà di chi le esercita la funzione e se chi la esercita non sarà
Diciamo così fortemente rischia
Impastato di vita comunale nel senso è unione dei comuni o alle Comunità montane trasferite insomma trasformate comunque unioni che vedono protagonisti direttamente i comuni noi perdiamo la titolarità di fatto perdiamo la titolarità di fatto
E ci vedo un rischio serio rispetto a a questo a questo punto secondo
Paolo dice ma
Alcuni alcune funzioni appunto distinguendo la tigre titolarità dell'esercito all'esercizio le possiamo collocare nelle Province modificate ovviamente nel modo in cui lui ha detto
Io qui ho un altro tipo di obiezione dov'è la forza dei comuni nell'esercizio delle funzioni nella flessibilità
I Comuni sono come un atlante si modellano sulla terra
Gli altri sono confini amministrativi spesso aspra le Regioni le Province sono confini amministrativi comuni si modella sulla Terra sono come gli atlanti
Ecco allora da questo punto di vista il valore del Comune che ne fa la l'istituzione più antica e più moderna nello stesso momento è appunto la sua flessibilità collocare la tv dall'esercizio di una funzione di cui un comune a una titolarità dentro una provincia significa metterlo dentro ai confini amministrativi comunque certi mentre invece noi sappiamo benissimo che molto spesso per
Esercitare una funzione di cui siamo titolari abbiamo bisogno di grande libertà di grande libertà perché siamo a cavallo tra più Regioni siamo cavallo fra più Province
Perché i servizi non si fanno mettere i bisogni dei cittadini a cui corrispondono i servizi non si fanno mettere le brache dei confini amministrativi hanno bisogno di quella flessibilità che solo i comuni attraverso processi di consorziamento di unione di alleanza possono in qualche modo asseconda
Io credo quindi che lì ci sia una minaccia vera dentro quel quella delega richiesta la modifica del testo
Grazie per la persona
Fermava fermo alla no no doveva rimanga qua la domanda di rito prima fra no no non abusiamo ben altri sono gli abusi
Se abusi con i quali spesso gli amministratori locali devono fare i conti c'è una dichiarazione in conflitto di interesse da parte
Del sindaco se avevi mi dispiace ma la devo dare anche se coincide con i nostri lavori
Alle dodici e quindi tra qualche minuto nella sala Leonardo quindi padiglione otto si terrà la riunione degli amministratori della Margherita
Grazie
Allora
Roberto si vedeva che era in conflitto di interesse e quindi insomma la data in maniera asciutta senta
Presidente Giovannelli sintetizzo perché il suo intervento è stato molto politico pongono come tutti gli altri naturalmente no
Per l'atto in un passaggio a ha avuto il forte sottolineatura positiva almeno poteva accorgersene ma io sì perché ci stavo seduto vicino da parte dell'assessore Gilli che qui oggi stamane rappresenta le regioni lei ha detto in sintesi riforme lei riforme costituzionali
Non è che non si debbano poi necessariamente non fare l'importante è non fare quelle fatte male e in questo c'è una sfumatura di differenza con quanto era contenuto nella relazione
Poi ha aggiunto che la riforma delle Autonomie un tema by partisan e non può essere assegnata per da lega al governo e su questo l'assessore Gigli era particolarmente d'accordo e lo stesso dicasi per il federalismo fiscale e ha suggerito la in termini di legge elettorale una diciamo così discesa in campo comunque insomma che anche l'autonomia locale dicano la loro dico bene questa il cuore dello allora l'ultima domanda gliela faccio sui piccoli comuni perché poi su questo chiamerò anche a parlare la la persona che per la dopo di lei vale a dire Enrico Borghi presidente della dell'unione delle comunità montane tanti piccoli Comuni sono non nella nelle comunità montane
La domanda è questa perché visto che praticamente tutto tutti no ma moltissimi dicono che ebbene insomma cominciare a fondere i Comuni più vicini perché invece in realtà è così complicato per motivi di campanile o c'è qualcosa di più strutturato
Perché la perché la la la storia russi coartare sono della storia si prende atto
Comuni esprimono come ho detto l'istituzione più antica del nostro Paese ed identità territoriale di un comune e incancellabile
è incancellabile dopodiché si possono fare le forme di aggregazione e di diciamo così di di consorziamento di unione ma e difficilissimo pensare di abolire
Un comune o diffonderlo insomma ecco grado unione non fa la forza jersey riunione ma l'unione unione
Siamo nella sede dell'Anci lanci promuove forme di unione sobborghi parlare le comunità montane sono le unioni sono diverse dall'annullamento dell'identità dopodiché ci sono processi storici per i quali alcuni comuni
Diciamo così per ragioni demografiche per ragioni di cambiamento di stadi di natura economica via via l'hanno persa questa identità e Nicola anziani si arrivi alle fusioni ma parliamo di casi molto molto limitati
Io credo che la strada maestra sia quella di incentivare e fortemente le unioni dei comuni
Montani uno montani incentivare fortemente l'Unione dei piccoli comuni io credo che questo sia
Credo che questo sia la strada la strada maestra da seguire
Perché ripeto la storia come dei dei cioè c'ha la testa dura insomma non è che si può dire adesso perché abbiamo bisogno di risparmiare di semplificare tiriamo un tratto di penna in funzione non funzioni non funziona aspetti un attimo che sorge spontanea la domanda dal tavolo della
Degli oratori dica dica
Venga qua venga quale dal mio microfono in acqua venga
Niente rovente e e tanto privatizzare erano e il discorso
La riforma istituzionale come dicevi tu
Ma forse l'ha già detto il presidente ieri non so ma io lo voglio rimarcare
Ma il problema che ci sia al Governo di destra o che ci sia il governo di sinistra
E che le amministrazioni locali e gli enti locali non sono parte di concertazione
Ma devono parte di essere dico essere coinvolti anticipatamente sulla riforma istituzionale sei un politico che non ha mai fatto l'amministratore locale si mette a rimettere riordine a quelle che sono le le le regole degli enti locali periferici senza averle mai vissute
E sicuramente capito l'errore capitoli pasticci come sta capitando io sono di quelli che dico che un a Roma deve andare puntute mutano deve far deputato ad aver fatto a velocità di consigliere comunale se un ministro se un ministro fa fare ma che sia bianco rosso e verde se li ritrova fare il ministro senza capire quelle che sono le realtà periferiche è già automaticamente un errore
Quindi l'avevo vissuto col governo Berlusconi lo stiamo vivendo col governo Prodi guardate perché come me est cerca di essere Obiettivo interviene culturale questo l'ha vissuto quindi il coinvolgimento non la concertazione raccontando che arriva con i sindacati
La concertazione si fa con la Confindustria ma lo si fa con le no chi fa parte dell'istituzione direttamente
E quando si parla lo di colui riferendo quello che anche ha detto si parla del costo della politica ma non sono soltanto gli stipendi del costo drappelli della politica
Il guado la politica diede anche attraverso altre cose la diminuzione ascoltate regioni Province Comuni Comunità montane circoscrizioni Unione dei Comuni aree metropolitane a popping parquet circondari epici ed è più che le metta ma se non abbiamo la forza noi stessi di fare autocritica e di rimodulare tutto questo quando c'è un sindaco di un piccolo comune che per avere l'autorizzazione deve passare altri cinque enti di parenti e non abbiamo il coraggio di riformare questo allora ci priveremmo sempre in difficoltà
Questo è il posto della politica dividiamo questo rimoduliamo sicuramente abbassiamo anche quello per quanto riguarda i piccoli Comuni io sono più a volte satira del colore
E Ico e il Piemonte e la Regione il simbolo dei piccoli comuni per storia dei campanili rispondo a te se posso darti del tu nel senso allora da noi il riferimento e il sindaco e il campanile
Quindi la persona vede nel sindaco pure il paese di duecento di trecento da me in Piemonte nella via Torre sono c'è un comune di quarantacinque abitanti che ha Moncenisio c'è qua dei sindaci di sandalo tre mila due mila mille cinquecento abitanti sono il riferimento il problema anche qua io per primo che ho fatto il sindaco per vent'anni cambiare il concetto è obbligatorio l'unione dei servizi dei comuni pare abbattimento dei dei costi se questo i sindaci non lo fanno devono andare a casa ma non l'Unione coatta
Già una volta in conferenza unificata e il presidente Dominici questo l'ha vissuto e l'ha combattuto molto insieme anche a noi l'allora le sottosegretario di Padova di diventi vedere Tolla
Evitiamo i pareri non mi ricordo lo avevano tentato un troviamo il governo primaria e loro non erano trovato un blitz no mai ascoltato qua avevano fatto un lite per unire in maniera obbligatori e comuni lanci era riuscito a bloccarlo non facciamo lo stesso errore adesso manteniamo invita i Comuni
Obbligandoli all'Unione dei servizi questo è la strada giusta
Se si non era una donna ferma è uguale grazie la presidente venga qua va che qui visto come ferve il dibattito sui piccoli comuni
Quale occasione migliore vero
Allora lei e della Margherita dico bene
Sì quindi a un politico dei DS è una margherita Lalli libero del microfono grazie basta buon pranzo buongiorno a tutti ma devo dire che
L'effervescenza dell'amico e collega Osvaldo Napoli mi ha alzato la palla e io alla colgo al volo
Per esprimere oltre che il ringraziamento per l'invito è il saluto della Unione nazionale comuni comunità enti montani all'assemblea dell'Anci
Per esprimere anche qualche riflessione che parta sostanzialmente da una esigenze
Approfittando anche del fatto che nel frattempo arrivato sottosegretario Paglino e quindi questo nostro confronto prosegue in progresso
Credo che il sistema delle autonomie locali abbia la necessità di re impostare il dibattito
Con il governo e con il Parlamento
Noi ci stiamo forse dimenticando
Che la riscrittura dei poteri fondamentali del nostro Paese
Non può avvenire attraverso una operazione fatta di corsa
In maniera affrettata e soprattutto senza un necessario preventivo e coinvolgimento con il Parlamento che non può essere come dire circoscritto al rango del soggetto che ratifica rispetto a questi temi
E quindi in questo senso io mi sento di condividere le posizioni sono state espresse equità Oriano Giovannelli
Noi dobbiamo ritornare ad una impostazione di carattere più orizzontale
Perché non vorrei che passasse una logica secondo la quale il meccanismo delle riforme del nostro Paese è chiuso
Che abbiamo di fronte un totem che è costituito dal Titolo quinto e che questo totem by in qualche minuto in qualche misura uniformato è spalmato sull'internet intero territorio nazionale
Dico questo perché ad avviso dalla nostra associazione
Quella riforma del titolo quinto che pure ha in sé molti elementi positivi per il sistema delle autonomie locali ha in sé è un deficit strutturale che non a caso si sta riproponendo oggi nel dibattito
Che pone esclusivamente il livello del dibattito rispetto alla dimensione macro
Vogliamo dircela in maniera meno diplomatica pone esclusivamente un tema del ridisegno dei poteri pubblici del nostro Paese attorno ai grandi livelli di potere anche all'interno del sistema delle autonomie locali
E tutto il livello del piccolo tutto non solo il piccolo comune ma tutto il livello del piccolo entra in fibrillazione
Perché se non rischi corriamo le conseguenze dell'applicazione di alcuni concetti di questo titolo quinto ci rendiamo conto che vengono rimesse in discussione i piccoli comuni
Vengono rimesse sotto battente le comunità montane che sono l'elemento caratteristico del piccolo ma entra in ballo anche il tema delle piccole province e presto se questo disegno ha una sua finalizzazione porterà anche al tema delle piccole regioni
Perché nel momento in cui scatta un meccanismo di ricostruzione attorno al Macro evidentemente conseguentemente si pone un problema complessivo
Allora io credo che questo sia un tema da porre
Il tema dei piccoli comuni non può mai essere confinato in una logica di ghettizzazione
Come purtroppo ancora in questi giorni pare apparire nel dibattito tra il sistema delle autonomie locali e tra all'interno del sistema dall'autonomia potrà sesto ematomi al Governo e Parlamento cioè noi discutiamo
Di funzioni fondamentali di riallocazione dei poteri di città metropolitane e poi quando avanza il tempo a ci sono anche i piccoli comuni
C'è anche il tema delle forme associative vediamo
Il problema è che non si costruisce un Paese cominciando dal tetto si costruisce un Paese cominciando dalle fondamenta
E non è una rivendicazione di carattere corporativo quella che cerco di avanzare in questo circostanza
Perché il tema della riorganizzazione della ripartenza del Paese si gioca in maniera strettamente connessa al modo con cui il Paese ha si darà il nuovo assetto dei poteri locali cioè di cosa stiamo discutendo
Non stiamo discutendo del futuro di una classe dirigente
Stiamo discutendo di come il nostro paese è in grado di darsi una forma Interna per vincere la sfida la competizione da globalizzazione vorrei far far ripartire la sfida allo sviluppo della crescita
E allora gli economisti ci spiegano
Ci spiegano che è venuto meno il modello tradizionale sulla base del quale il Paese aveva fatto la fortuna
Ed era entrato all'interno delle sei realtà più industrializzate del mondo gli economisti ci spiegano che fra vent'anni la competizione non sarà più sul versante delle politiche tradizionali ma sul versante delle politiche innovative ci dicono che l'Italia ha nel territorio un asset fondamentale che altre realtà
Simile alla nostra non hanno allora il tema è ma chi lo governa questo territorio ma come lo governiamo questo territorio
Ma come mettiamo in condizione i soggetti i primi esponenzialmente democratici di chi governa con le comunità Montù locali e cioè i sindaci i consigli comunali di avere gli strumenti per consentire a questo territorio di esse realmente una potenzialità in grado dare risposte ai propri cittadini alle proprie collettività
E devo dire che su questo dobbiamo ancora lavorare lo dico a Corsini anzi l'avrei detto Corsini perché mi pare che la sua impostazione che anche questa mattina ci ha fatto è ancora tutta tarata su questo livello del Macro
Dobbiamo ancora lavorare perché altrimenti se non ci poniamo un problema di ridefinizione di questa governance ripartendo dal basso e ce la caviamo
Così pensando che il Paese riparte quando avremo fatto le città metropolitane a quando avremmo detto ai piccoli comuni vi facciamo vedere le funzioni fondamentali perché voi non siete in grado di gestirle e quindi di passano davanti ecco siete titolare in mano le esercita per cui guardate
Scusi presidente proprio posso farle una domanda anche due no
Io come dire apprezza anche qui come nel caso della signora la passione però
Siccome è un Paese va ricostruito come ha detto lei non dal tetto ma dalle fondamenta per fare le foto se per fare le fondamenta più solide
Io devo rinunciare tenendo conto che come già hanno spiegato tutti qua stamattina alle tradizioni sono tradizioni sono difficili per carità però se per fare più solide e più moderne queste fondamenta io devo rinunciare a qualche bandierina non è meglio sultano in
è assolutamente fondamentale che il sistema delle autonomie locali eviti il corporativismo istituzionale se non entriamo in una logica tutta rivendicazione fine a se stessa non la realtà più piccola che è tradizionalmente quella più in difficoltà in questi contesti ma il sistema delle Autonomie non vince
Io credo che noi dobbiamo lavorare per costruire un'idea di Paese
Dentro la quale ognuno deve lasciare qualcosa per cercare di ridisegnata su un proprio ruolo improprio ambito una propria vocazione se così si può dire
Il sistema delle Autonomie locali nel nostro Paese ha dato il meglio di sé non quando si è attestato in una logica da sindacalismo e da rivendicazione ma quando penso a metà degli anni novanta ha costruito un'idea di Paese dentro la quale le Autonomie locali avessero un ruolo avessero una funzione e credo che è da qui che occorre ripartire io però devo in questa condizione porre una preoccupazione in questa ridisegno complessivo del sistema dei poteri
Vogliamo tornare all'epoca in cui gli amministratori facevano la processione davanti alle porte dei poteri urbani perché ha bisogno di essere queste cose
Se noi non costruiamo un meccanismo che sia flessibile che si è innovativo ma che tenga conto delle caratteristiche di questo Paese noi rischiamo di ripristinare condizioni in cui alcuni hanno più opportunità
E altri sono costrette ad aspettare queste opportunità o a chiedere che gli vengono concesso questa opportunità in fondo se volete perché noi siamo contrari alla logica del sindaco potestà o dell'organo monocratico
Perché è un ente locale
Il promotore della soggettività di un territorio la presenza dei vari livelli di governo consentono ad una determinata collettività di sentirsi soggettivamente presente esattamente come le altre
E quindi il punto non è quello di intervenire in con una logica aziendalistica su una cosa che aziendale non è perché un ente locale anche la funzione aziendale ma è soprattutto un soggetto di garanzia nei confronti dei diritti dei cittadini concludo perché immagino che il fatto che lei si avvicini un segnale abbastanza evidente non troppo subliminale
E quindi su questo io credo che non introdurre il tema del tra virgolette piccolo nel nostro dibattito non serve al Paese questo significa come dire
Abbandonare quello che siamo stati ad affrontare il mare aperto esattamente così
Noi siamo pronti alla nostra autoriforma noi diciamo che il sistema delle comunità montane in quanto espressione tra l'altro di una proiezione costituzionale che l'articolo quarantaquattro della nostra Costituzione dice questo Paese fatto in un certo modo
Siamo pronti a dire che dobbiamo lavorare con lanci per definire le modalità attraverso le quali questo strumento sia ancora di più e sempre di più lo strumento sussidiario adeguato differenziato dei comuni per garantire quello che ricordava prima l'onorevole Napoli la capacità d'erogazione di determinate prestazioni
Significa inventarsi qualcosa ma gli italiani ha sempre dato il meglio di sé a quando si sono messi a diventare grazie grazie presidente Borghi grazie soprattutto per il passaggio sull'invenzione il sindaco di Foggia è anche vice presidente dell'ANCI è un politico della Margherita si chiama Orazio Ciliberti Bongiorno
Senta
Faccio una proposta noi uomini del Sud
Abituati
A a dire le cose trovando anche dei dei giri di parole allora invece no
Senta siccome io sfido qualcuno ha qua dentro a dire che a non ritenere auspicabile e vado con una serie di aggettivi auspicabile il dialogo fra i vari soggetti
A ritenere a ritenerlo inevitabile e oppure vogliamo trovare qualche altro aggettivo foriero di sicuramente risultati positivi si mi però fatture false emergono ma vogliamo invece parlare di Problemi cioè di luogo comunismo anche nel dialogo per esempio tra Comuni Province e regioni c'è qualche luogo comune meno qualche autocritico criterio in più e magari si va avanti
Prego le propongo questo con l'eliminazione unto diverso a Venezia e la sua domanda mi darà la possibilità di palliare non prima di aver salutato di tutti i colleghi amministratori e gentili ospiti dell'assemblea
Del tema della leale cooperazione trapassato regioni comuni
Dell'articolo centoquattordici che è tornato a più riprese sia nella relazione introduttiva dell'amico Paolo Corsini che nei passaggi di alcuni interventi il centoquattordici allinea in una posizioni e qui ordinata lo Stato e le Regioni i comuni dando a questi soggetti della Repubblica una pari dignità
Rompe lo schema della matrioska delle scatole cinesi le Regioni dentro lo Stato i Comuni e le Province dentro legioni eh pone sullo stesso piano stabilendo come principio fondante reali e cooperazione questi soggetti ebbene la cultura della leale cooperazione non è ancora dentro il sistema me lo dobbiamo denunciare in modo forte in modo realistico perché lo vediamo ci sono centinaia di conflitti di attribuzione tra stato regioni è una conflittualità che va all'attenzione della Corte costituzionale e che lì si risolve in
Sia giurisdizionale ma che segnala un problema
Ci sono situazioni che riguardano rapporti tra burocrazie che non evolvono verso la cooperazione Pallo
Delle burocrazie ovviamente governative a cui spesso è affidato il compito di disegnare i contenuti del dei decreti delegati delle leggi delegate dei decreti legislativi
Che riguardano anche gli enti locali
Capisco e condivido la critica di legautonomie che dice attenzione a non affidare al Governo
La scrittura
Dei decreti legislativi perché governo significa burocrazie ministeriali che spesso sono se non ostili
Non perfettamente cooperanti con gli enti locali e che sono anche portatrici di interessi che si pongono in conflitto con quelli delle regioni e degli enti locali
Quando un ministro della Repubblica e parlo di un ministro del mio partito quindi non c'è certamente polemica di parte impugna un bilancio di una regione perché magari un suo consulente
Con della corte dei conti gli ha detto che ci sono dei vizi formali
Deve sapere che sta lanciando un siluro terribile che può destabilizzare non solo la finanza di quella regione ma l'economia di quel territorio perché è un bilancio di una regione
Un uno strumento formidabile di programmazione dell'economia probabilmente ecco il cattivo funzionamento delle il cattivo funzionamento delle conferenze
è all'origine di questa conflittualità perché i problemi si devono risolvere in quella stanza di compensazione dentro le conferenze stato regioni
Comuni non con le impugnative non con i conflitti di attribuzione quater aspetto patologico è un aspetto che poi diventa devastante perché porta alla esplosione dei conflitti era non Como componibili età di essi ma c'è un tema che riguarda a un livello più basso anche i rapporti tra le autorità statali e i sindaci presidenti delle Province gli amministratori locali
Leale cooperazione significa comprende lo stato di disagio di difficoltà in cui versano gli amministratori locali
E tutti i prefetti
I rappresentanti dello Stato e dei territori lo sanno qual è la difficoltà degli enti locali sanno che l'ente locale non ha le risorse per per i servizi non ha le risorse per fronteggiare i bisogni questo è un tema particolarmente sentito nelle città del Sud dove ci sono molti bisogni e poche risorse certamente in proporzione meno di quante
Ne abbia Città di Brescia che grazie a Dio Paolo a questo
Società che produce utili che poi
Il Comune investe che voglia essere invece vuol dire sindaco che lei invece le tasse le mette
Io per adesso mi sono limitata a confermare i livelli di pressione fiscale ma credo che andando avanti potrebbe esserci anche la necessità di aumentare la pressione anche perché questa ultima finanziaria minaccerebbe uso il condizionale
Di tagliare ulteriormente i trasferimenti ai comuni e questo porterebbe ovviamente a una grave o non non
Indifferente veneta i territori scusi già che siamo in argomento e
E come si regola lei quando quando è fare una cosa del genere secondo lei la gente capisce no in genere s'arrabbia però
Presumo che si ponga le si ponga il problema di come comunicarglielo resta questa domanda mi consente di dire un'altra cosa sulla sussidiarietà la sussidiarietà è un principio sacrosanto
La dottrina sociale della Chiesa ne ha fatto uno dei principi fondanti dei delega sua idea della società lo abbiamo consacrato attraverso Maastricht entrato nella legge Bassanini e infine nella nella Costituzione ma attenzione la sussidiarietà verticale
Può diventare se non c'è una regolazione equilibrata del trasferimento di risorse uno scaricabarile verso il basso può diventare anche questo un sistema di cooperazione seriale tra stato ed enti locali può diventare un denegare un demandare ai Sindaci amministratori Presidente Provincia e tutti i problemi anche le tensioni sociali che stanno dentro i problemi significa fare dei sindaci
Purtroppo una prima linea destinata alla soccombenza destinata ad essere distrutta dalle tensioni sociali
Ovviamente noi non vogliamo fare come dire
Una un atto di accusa a nessuno perché ovviamente tutto nasce e questo deve essere chiaro dalle politiche economiche internazionali è chiaro che il patto di stabilità è una regola dentro un sistema di politica monetaria di politica economica dell'Europa non lo sappiamo
Ma è una regola che poi determina situazioni nelle città europee come le banlieue parigine ma anche come per certe periferie delle nostre città che sono di tensione
è il globale che si scaricano la dimensione locale e la rende sovraccarica questo è quello che sta succedendo noi siamo purtroppo soprattutto al Sud sindaci di frontiera che ci prendiamo anche gli improperi e minacce gli atti intimidatori che vengono da un contesto sociale sovraccarico è terribilmente conflittuali
Vengo da una commemorazione della il Consiglio regionale Fortugno Reggio Calabria qualche giorno fa si diceva una notizia che io non sapevo ma che voglio dire a tutti degli amministratori calabresi amministratori comunali e regionali calabresi negli ultimi tre-quattro anni
Hanno avuto qualcosa come cinquecento atti intimidatori
O attentati piccoli e grandi negli ultimi tre-quattro anni sono dati che non si conoscono ma dobbiamo conoscere dobbiamo sapere che chi sta in questa prima linea combatte si prende gli schiaffi e minacce e a volte paga anche con la vita
Dobbiamo sapere che succede anche questi sono i territori non si può trasformare i comuni ecco in un
A Foggia è successo anche un Consiglio regionale qualche anno fa ha perso la vita e c'è un processo in corso ma ci sono molti episodi purtroppo che preferiscono menzionare ma sono tanti tanti episodi terribili che riguardano amministratori comunali è l'attenzione che si scarica su questo su questo prima linea dello Stade de la Repubblica in Italia
Grazie
Grazie a lei per la vede che anche meridionali parlano
Parlano dire no dico ecco mia dico anche meridionali parlano direttamente quando vogliono come no
Un cordiale lo vi leggo un messaggio il relatore Salus salutiamo il relatore perché il sindaco di Brescia si è stato decisivo perché attorno al la la sua relazione si è sviluppato tutto il dibattito della mattinata molto stimolante molto interessante
Un messaggio dal presidente della Camera al presidente Domenici un cordiale saluto caro presidente a voi tutti oggi riuniti a Bastia Umbra e occasione
Della ventitreesima sempre annuale dell'Associazione nazionale dei comuni italiani alla quale solo un inderogabile impegno istituzionale sopravvenuto non mi consente purtroppo di prender parte nella pluralità delle esperienze delle tradizioni civiche dei comuni italiani risiede non sono una componente strutturale della nostra identità nazionale ma anche una risorsa insostituibile per far progredire l'Italia e costruire forme di convivenza civile sempre più avanzate i Comuni rappresentati luogo cui giungono le domande più pressante immediate dei cittadini che in questa istanza riconoscono giorno dopo giorno la presenza concreta e tangibile delle istituzioni nella società una circostanza che investe gli amministratori territoriali di grandi e profonde responsabilità ma che richiama anche il Parlamento al dovere di valorizzare il sistema delle Autonomie locali nella consapevolezza che in quell'ambito i comuni rappresentano un anello strategico per favorire la crescita della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e per promuovere una loro rinnovata fiducia nelle istituzioni democratiche
Per la certezza che la pasta si se fornirà un apporto significativo al dibattito su questi temi su gli strumenti necessari a garantire ai cittadini
Servizi più efficienti e più ampia e aperta frizione formula lei caro presidente a tutti gli intervenuti i miei più sinceri auguri di buon lavoro Fausto Bertinotti
Alessandro Pajno e sottosegretario all'Interno sottosegretario grazie
La presente al Governo qua ci sarà il ministro Chiti
Tanta carne al fuoco come dire legge elettorale accorpamento delle norme sugli enti locali
Quindi ha da dire cominciamo la legge elettorale se ci sono novità non mi pare ma comunque insomma giusto per avere il polso delle ultime novità giusto sulla legge elettorale va detto che su questo tema va sta lavorando
Direttamente il ministro Amato direttamente ancora
Ancora stamattina sul Corriere stavo l'intervento del ministro che commentando diciamo appunto un altro un un libero recentemente pubblicato sul tema del voto alle donne
Tornava sul tema delle del elettorale sul tema della legge elettorale e indicava anche alcuni cambiamenti che erano utili per aggiornare la cultura diciamo così
Alla nuova situazione diversa situazione che si fa come dire portando avanti
Da questo punto di vista il governo intende lavorare sull'idea dell'election ER cioè della accorpamento possibile da realizzare in un'unica prospettiva diciamo di un intero di una di una serie di tornata elettorale
Ma questo è il Progetto e su questo progetto sta lavorando Amato direttamente
Ed è su questo quindi che meglio hanno che lui può meglio rispondervi di quanto non posso fare io questo è comunque la prospettiva nella quale anche conformemente al programma dico di governo il centrosinistra sta adesso lavorando
Io vorrei invece in questa sede riprendere alcune suggestioni alcune indicazioni che riguardano il tema di cui la più da vicino io spesso assieme ad altri componenti del governo assieme ad altri componenti dei diversi livelli di governo stiamo in qualche modo lavorando anche con qualche difficoltà ma con la speranza anche di portare in avanti un processo di grande riforma
Che è questo tema della riscrittura diciamo del testo unico degli enti locali anzi vorrei dire della scrittura di un nuovo Codice delle autonomie
Di una nuova carta fondativa delle autonomie alla luce del nuovo Titolo quinto della Costituzione
Da questo punto di vista il punto di partenza del discorso deve stare a mio avviso nella consapevolezza che ci troviamo di fronte a quel in questo quadro dinanzi a una sorta di emergenza istituzionale
Emergenza istituzionale perché il processo di deconcentrazione
Del sistema amministrativo prima del sistema istituzionale poi è da tempo iniziato ma è un sistema nel quadro della modernizzazione complessiva del Paese
Ma è un sistema che non è ancora portato avanti non è ancora diciamo come dire è stato significativamente compiuto il decreto legislativo centododici del novantotto che trasferiva funzioni e compiti amministrativi a Regioni Province e Comuni
è attuato solo parzialmente ci sono interi settori della mi diciamo del cento della rapporti con l'amministrazione statale in cui l'amministrazione statale deve ancora provvedere al trasferimento delle funzioni relative al sistema delle Autonomie
Il Titolo quinto della Costituzione è scritto e indicato costituisce il quadro di riferimento al quale tutti noi facciamo facciale e ci rivolgiamo ma il Titolo quinto è ancora lontano dall'essere attuato da questo punto di vista il dato di fondo è allora che bisogna con forza riprendere questa processo di riforma del sistema amministrativo del sistema istituzionale
Riforma compiuta nella scrittura costituzionale ma non ancora adeguatamente efficacemente realizzata nella di nell'adeguamento del sistema amministrativo est e istituzionale
E poiché l'amministrazione e la costituzione del quotidiano
è chiaro che fino a quando non attuiamo questa prospettiva i la cornice del Titolo quinto rimane una cornice ancora praticati predicata ma non praticata
Da questo punto di vista io credo che questa operazione di attuazione del Titolo quinto non può essere non può che essere portata a compimento da quegli stessi soggetti che hanno promosso e voluto
Tutto il processo di deconcentrazione del sistema istituzionale amministrativi in questi anni
Quindi dal Governo che ha scelto di fare di questo uno dei punti fondativi del proprio programma ma soprattutto anche dal sistema delle autonomie dalle regioni dai le Province dai Comuni
Dalle dalle Comunità montane tutti questi soggetti istituzionali a diverso titolo chiamati
A lavorare insieme a in questo processo importante di riforma complessiva del sistema amministrativo del Paese
è in questa cornice che è la riforma del sistema amministrativo e istituzionale del Paese che si colloca la questione del nuovo Codice della nuova Carta delle autonomie locali
Perché la nuova Carta delle autonomie locali non è un modo di tornare indietro rispetto alla all'attuazione del sistema del disegno complessivo ma è anzi il modo di andare avanti
è il modo di
Cominciare ricominciare il cammino che si era intrapreso il cammino che deve essere fatto nella consapevolezza della diversità dei ruoli istituzionali per diversi livelli di governo ma anche della consapevolezza dell'unità
Che il diciamo lega i diversi livelli di governo in un unico disegno istituzionale complessivo
Il presidente Domenici ricordava nella sua relazione che diciamo il sistema delle Autonomie costituisce la base istituzionale della Repubblica ebbene è proprio questo che dobbiamo cercare di attuare di rendere concreto
Rendere concreto il fatto che il sistema dell'autonomia è la base su cui poggia il fondamento della Repubblica così come descritto dall'articolo centoquattordici della Costituzione
E l'articolo centoquattordici che anche poco fa sentivo citato ci dà una serie di indicazioni forti da portare avanti sul nel quadro della attuazione di questo disegno di incremento della quota di autonomia e di responsabilità dei diversi livelli di governo l'articolo centoquattordici ci ricorda che la Repubblica si riparte in comuni Città metropolitane Province
Regioni e Stato che quindi lo Stato non è la forma della Repubblica ma è uno dei componenti della Repubblica sia pure quello preposto a la tutela degli interessi che hanno il maggior livello di unitarietà
Questo però significa che nel mentre che descrive questa dimensione il centoquattordici ci dà anche altre due e suggestioni
La suggestione della differenziazione è chiaro che se ci sono più livelli di governo questi livelli di governo hanno importanza e coordinata
Ma funzioni e ruoli diversi nel sistema complessivo
Alla equiordinazione fa riferimento una diversità di compiti e di funzioni e ruoli
Il che ci dà un'indicazione forte per il testo unico che dobbiamo scrivere che è quella di evitare la sovrapposizione di funzioni e ruoli nel disegnare
De la il nuovo quadro ordinamentale del sistema degli enti locali
L'altra indicazione e quella che in sostanza è legata al fatto che più livelli di governo di questo genere è stato regioni
Città metropolitane Province e Comuni non possono coesistere
Se si concepiscono con un sistema di tipo piramidale non siamo di fronte a un sistema piramidale ma siamo di fronte a un sistema in cui diversi soggetti si integrano
E in cui diversi soggetti devono in qualche modo Hatch accettare vivere una dimensione semplificata perché come dire la democrazia è tale se si sviluppa con semplicità
E la semplicità probabilmente non riuscirebbe ad accettare una moltiplicazione senza fine dei livelli di governo e che sarebbe un modo di ritardare la decisione del sistema della responsabilità
Dico questo perché queste cose sono a base delle delle riflessioni che so che l'ANCI affatto
A base di quel patto diciamo sulla semplificazione istituzionale la riduzione dei costi della politica che il presidente Domenici ha proposto e che viene condiviso con forza diciamo
Dai soggetti istituzionali diciamo che sono presenti attorno al tavolo
E perché diciamo queste indicazioni stanno anche a base del lavoro comune che riguarda sostanzialmente la nuova riscrittura della Codice della carta delle autonomie locali
Semplificazione dei livelli di governo
Sanità dell'amministrazione del Bilancio incrementò del principio democratico del principio partecipativo
Sono sostanzialmente le tre linee fondamentali attorno a cui si sta cercando di sviluppare il Governo sta cercando di sviluppare diciamo il quadro istituzionale
Della delega per il diciamo per la il nuovo Testo unico degli enti locali
Come voi sapete questo Progetto è attualmente oggetto di una rapporto di una discussione serrata con il sistema delle Autonomie c'è stato da ultimo un incontro con il quale diciamo che si è concluso con la Scelta
Del sistema delle autonomie di presentare un documento comune
E il governo attende con ansia questo documento comune perché è chiaro che è un documento che viene diciamo da regioni Provincia e Comune che indica alcuni punti fondamentali non potrà non avere un rilievo un'importanza decisiva per il ruolo del governo
Contribuirà in modo significativo a caratterizzare questa iniziativa che è un'iniziativa che e resta un'iniziativa di attuazione di questo disegno da tutti don diviso di questo disegno comune
E in questo quadro io voglio portare l'attenzione a tre profili proprio per contribuire in qualche modo diciamo così a incrementare lo lo studio l'attenzione e la determinazione nel portare avanti questo Progetto che attengono fondamentalmente a tre questioni che sono sempre diciamo in qualche modo presenti dei discorsi che mi faccia il primo riguarda le funzioni fondamentali che sono questa grande innovazione che l'articolo centodiciassette della Costituzione
Del titolo del nuovo Titolo quinto demanda la legge statale la seconda è la questione diciamo del governo di area vasta e dell'associazionismo comunale
E in questo quadro anche della semplificazione dei livelli di governo la terza infine e la questione importante per lo sviluppo complessivo del Paese delle città metropolitane
Sulla prima le funzioni fondamentali
Le funzioni fondamentali sono uno strumento di chiarezza e di garanzia
Del sistema delle autonomie locali
Sono quelle funzioni senza che identificano dello suo della sua stessa ragion d'essere l'ente locale e coincidono anche con quelle storicamente svolta dai Comuni ma e dalle altri livelli di governo ma sono le funzioni che dando la fisionomia diciamo dell'ente locale
Alla legge statale secondo l'indicazione l'articolo centodiciassette compete solo di indicare questi funzioni di indicare questo tratto possibile di queste funzioni fondamentali
A garanzia diciamo dell'autonomia dei Comuni perché questa autonomia dell'Asinello lo tratto fondamentale sia sancito sostanzialmente diciamo con la legge con ecco la legge che viene dallo Stato ma garanzia anche dell'intervento complessivo degli altri a garanzia anche del sistema regionale
Che sa che con questa indicazione dovrà conforta confrontarsi e cooperare perché se le funzioni fondamentali attengono a quelli che sono i compiti che definiscono come dire la struttura fondamentale degli enti
è chiaro che questi compiti riguardano anche molte delle materie che rientrano nella competenza regionale
Da questo punto di vista le funzioni fondamentali e la legge statale del tutto rispettosa della competenza regionale
Perché come dire non si occupa né delle materie né della organizzazione e gestione di queste materie si occupa invece della necessità di delineare questo tratto fondamentale
Qui c'è veramente in questo quadro l'intersezione tra la potestà legislativa statale che da questo disegno a garanzia del sistema delle Autonomie e l'esercizio concreto delle autonomie
Da una parte la legge regionale che organizza poi l'esercizio sul proprio territorio di queste indicazioni ma nel quadro nel rispetto del quadro che è stato designato dalle fondisti disegnato dalle funzione co-fondato mentali
Dall'altro l'autonomia statutaria dei comuni
Che deve essere altrettanto come dire
Garantita come le altre Autonomie perché anche l'autonomia statutaria dei comuni è una un'autonomia che ha una rilevanza e una protezione costituzionale
Capite quindi come il discorso delle funzioni fondamentali si colloca in questo crinale e suppone l'esercizio da parte di tutti questi soggetti delle diverse autonomia
Non quindi un'opera svolta in solitario ma un'opera che si inserisce in un disegno armonico e complessivo in cui comuni attraverso l'autonomia statutaria regioni attraverso la loro le leggi regionali
è lo Stato attraverso l'intervento delle funzioni fondamentali che è un intervento che tiene conto di tutto questo ed è consapevole di questo quadro definiscono quest'area di Indirizzo comune
In questo senso diciamo c'è qualcuno che ha parlato di nuovo ordinamento degli enti locali forse possiamo usare questa parola ma anche dobbiamo essere anche attenti del modo come li usiamo se ordinamento cioè è un ordinamento leggero non a caso l'articolo centodiciassette parla di funzioni fondamentali di organi di governo e di legge elettorale cioè di tre baluardi tre statuti e tutto il resto e delle autonomie tutto il resto è per quanto riguarda il ruolo il potestà dei comuni del sistema delle autonomie locali
Quanto riguarda l'esercizio l'organizzazione della materia trasversale di competenza regionale del sistema regionale
Quindi se ordinamento c'è è un ordinamento come dire che indicare da la dà le indicazioni fondamentali e che attende poi di essere completato
Dalle altre Autonomie
è un ordinamento non è spesso un ordinamento di principio non un ordinamento diciamo pesante è una indicazione che ha più la funzione appunto di una garanzia che la funzione di una descrizione pedissequa
Come dire insistita di tutte le possibilità che vengono dati a diversi soggetti
Seconda questione
Il livello diciamo di aria vaste associazionismo comunale
Io dico con franchezza che il quadro istituzionale del centoquattordici ci dice che deve esserci normalmente un soggetto che il livello dell'area vasta che è responsabile dell'area vasta
E da questo punto di vista non si può negare che la Provincia ha un ruolo importante nel quadro costituzionale
Bisogna dire però che l'associazionismo comunale ha dato una grande e significativa importanza e buona parte di questa importanza può essere dopo deve essere come dire conservata e valorizzare
Da questo punto di vista la dimensione diciamo l'incrocio tra la potestà legislativa statale quella regionale possono offrire spazi significativi perché lo Stato la potestà legislativa statale non si occupa dell'associazionismo comunale sotto il profilo dell'organizzazione del funzionamento
I individua esclusivamente i livelli adeguati e quindi dice che per un certo tipo di funzione occorre un livello adeguato che può anche essere svolto attraverso l'associazionismo al la legge regionale può sostanzialmente prevedere che con il concorso per ed ecco la volontà delle Province alcune funzioni possono essere svolte dagli strumenti associativi del sistema dei comuni
C'è un grande spazio quindi per valorizzare al massimo l'associazionismo comunale
E valorizzare nello stesso tempo diciamo così il quadro che viene dal centoquattordici nelle nella indicazione delle funzioni fondamentali che sono date diciamo come dire dal dalla dalla legge statale
Naturalmente la regola della semplificazione amministrativa è importante riguarda gli organi di governo perché diciamolo con franchezza è l'altra faccia
Della riduzione dei costi della politica semplificazione della vita amministrativa e semplificazione della politica in qualche modo vanno insieme
E ci tengono insieme in un disegno complessivo qui alcune indicazioni che il Governo ha dato possono essere in qualche modo diciamo non sono ovviamente delle indicazioni che sono preclusive
Gli altri soggetti qualcuno per esempio ha temuto
Che era elabora abolizione delle due delle Giunte per i comuni sotto i tre mila abitanti sia qualcosa che mette in discussione certi livelli di funzionamento del Coni possiamo senz'altro riparlarne di questi profili
Il le indicazioni che sono contenute nella vinti nel testo che il Governo ha diffuso agli Enti locali vogliono come dire aprire la discussione su questo e stimolare per trovare l'esigenza comune ma non costituiscono come dire indicazioni che sono da prendere o da lasciare in questo in nessun modo ultimo punto e concludo la questione delle città metropolitane
La questione le città metropolitane in qualche modo è legata ad un tempo alla storia dei nostri grandi centri urbani
E anche alla ingegneria istituzionale del nostro Paese
Alla storia dei grandi centri urbani perché non c'è dubbio che quelle lecco grandi con hub conurbazioni hanno riconosciuto storia diversa di formazione dell'area metropolitana
E da questo punto di vista anche come dire il tessuto delle legislazioni regionali e statali ha talvolta considerato in modo diverso la Remo troppo Rita
Dal punto di vista le ingegneria istituzionale perché sul piano teorico ci sono diversi modelli possibili di sviluppo della città metropolitana
Dal comune capoluogo per espansione dal Comune prologo dall'associazione dei comuni dalla superamento del limite della Provincia
Tanti poco modelli diversi e tante storie diverse
Il governo da questo punto di vista la ferma volontà di realizzare le città metropolitane
Ma vuole realizzare le città metropolitane diciamo senza perdere le esperienze che sono state storicamente hanno portato a questa indicazione
E quindi è importante che da questo punto di vista venga un'indicazione forte sia la parte dall'ANCI sia da parte del documento comune che si sta verificando
Se queste indicazioni verranno io credo che questa partita potrà esportare avanti ed essere portata a compimento perché
Ricordiamoci tutti che dietro questa questione non c'è solo la stesura di un disegno di legge o di un testo di legge o di una delega ma c'è come dire l'intrapresa vera l'inizio vero dell'attuazione completa del titolo quinto l'inizio vera della delineazione di un sistema nel quale del quale le autonomie locali sono appunto la base istituzionale grazie
Grazie grazie grazie grazie sottosegretario va in Asia prima che vada via soltanto un chiarimento sottosegretario sottosegretario
Sottosegretario un chiarimento prima grazie prima che vado via sul per quanto riguarda la questione delle aree metropolitane state ragionando anche più o meno in termini di dimensioni stamane qui presa presente è stato detto realisticamente non si va non si vada oltre Milano Roma Napoli che forse Torino ma noi non abbiamo realizzato di quali anni effettuano ma la realtà chiedendo questo le sto chiedendo un'altra cosa e cioè sta chiedendo se c'è un limite di dimensioni
No nel diciamo venne proposta che è stata avanzata dal governo come si come anche Amato ha detto all'incontro scorso è una proposta aperta
Ma cercheremo di tenere il Cré presente tutte le diverse storie e le diverse storie attengono a dimensioni diverse
La proposta che comunque attualmente in campo è una proposta che teoricamente non esclude nessuna delle vecchie delle delle aree diciamo da questo punto di vista la lettura in base alla quale essa si riferisce a due o tre città metropolitana possibili città metropolitane
Non è una lettura che viene in sostanza confermata dal testo perché quel testo è un testo che ponendo come base almeno una provincia e teoricamente diciamo come dire
Afferma Billé di una serie di medici tardi molto di più che potrebbero essere morsi ma comunque l'intenzione del governo in questa e non è quella di stare attento ad un modello istituzionale il modello istituzionale va creato sulla storia che si intendono metter dentro
Quindi la diciamo questo anche Amato lo ha detto con chiarezza nell'incontro con Regioni enti locali l'idea è quella di non perdere diciamo le diciamo l'esperienza che via via sono state come dire
Portate avanti certo bisogna che si faccia una operazione che sia seria e quindi un'operazione che cioè sia per lo sviluppo reale di queste aree e non sia una svolgo un'operazione come dire non significativo
E la questo punto di vista è per questo che io richiamato la richiesta di un come dire di una posizione dell'ANCI a fare questo e anche di una posizione comune se possibile in quel documento era grazie grazie sottosegretario allora ci avviamo alla conclusione
Le conclusioni affidate affidata a Vannino Chiti ministro delle riforme istituzionali e dei rapporti col Parlamento però
Nel mentre il ministro intanto se vuole se lo devo lo ritiene opportuno può avvicinarsi così tagliamo i tempi di trasferimento c'è una richiesta di intervento e io suggerirei questa questa persona uomo o donna che sia che non conosco
Di trasferire la sua il suo intervento in una domanda o al ministro Chiti o al presidente Domenici io non so chi sia lo dico così perché no è più carino
Se vuole
Grazie la RU fa chiasso intervenire Erminia ciccione del comune di Formia ed ex vicepresidente del consiglio comunale naturalmente ecco la domanda i tempi contenuti
Sto Scelta e a sua scelta
E la se vuole può porre un quesito oppure
Dica vada
Buongiorno a tutti accetto lo faccio volentieri
Il quesito che voglio chiedere al presidente Dominici e Di Fazi garante che tutto questo processo di cui ha parlato anche il sottosegretario poco fa a proposito delle città metropolitane
E soprattutto per quanto riguarda la mia regione che la Regione Lazio quindi tutto quello che avverrà sul piano della della legge su Roma Capitale in qualche modo venga coinvolta anche l'Anci regionali
Cioè che la nostra struttura associativa venga coinvolta in questo ragionamento perché altrimenti come dire
E leggo le questioni poi si cadono dall'alto siccome io rappresenta un comune di trentotto mila abitanti che avrà delle ripercussioni dalla legge su Roma Capitale
Penso che sia importante che le strutture della della nostra associazione siano in interessati a queste e la seconda cosa invece la chiedo al sottosegretario a seconda domanda
Allora adesso mi sta ascoltando la che da sottosegretario io vengono sono rappresentante di un comune uno diciamo dei comuni
Non so se lo posso chiamare virtuoso diciamo uno di quei comuni che ancora qualche soldo in cassa
Che però non può spendere perché per virtù di questo meccanismo messo in piedi nella Finanziaria due mila e sei non c'abbiamo i soldi dei nostri cittadini e non li possiamo spendere in diciamo per gli interessi dei nostri e dei nostri concittadini e è possibile che il governo faccia un decremento urgente
Che permetta perlomeno ai comuni che hanno i soldi di poter far fronte alle esigenze che sono esigenze legittime
Queste sono le due domande grazie
Allora la seconda domanda la giriamo al ministro Chiti che non per sovraccaricare lo ma mi sembra
Dopo dopo dopo tanto parlare presidente vuole rispondere lei evidentemente sì rapidamente per quanto riguarda il ruolo dell'Anci Lazio ovviamente sono
Dufy cielo direi
Obbligato a farmi carico di questa questione che è stata apposta ne faremo parte il presidente dell'ANCI grazie non so se c'è tra l'altro più più l'otto ma comunque è un problema da affrontare per quanto riguarda la seconda cosa prima la seconda questione che è stata posta prima che possano dire qualcosa anche pallino e Chiti
è chiaro che il problema esiste ma e già risolto per il fatto che noi abbiamo comunque un cambio delle norme del Patto di stabilità con il ritorno dalla logica dei tetti uniformi dispensa a quella dei saldi
Finali di bilancio quindi in questo senso presumo spero che imparino e Chiti non mi smentiscano che già questo è sufficiente a rispondere alla domanda che è stata posta semmai e lo dico anche perché ieri
Nella relazione non l'ho richiamato ma è un punto che ritengo acquisito nell'e richieste che noi abbiamo avanzato al governo non dimentichiamoci che c'è un altro Effetto
Anche molto più pesante di quello che veniva illustrato poco fa della finanziaria due mila sei al momento secondo i nostri calcoli approssimativi noi abbiamo più di trecento enti trecento comuni che sono fuori patto di stabilità due mila sei
E quindi si tratta di intervenire su questo problema e di capire che cosa succede se scattano le vecchie sanzioni amministrative come io mi auguro non sia o se ci sono altre soluzioni su questo il governo ci ha espresso la volontà di impegnarsi a dare una risposta ma questo è un altro dei retaggi che noi abbiamo
Del Patto di stabilità due mila sei che è stato molto pesante bellico chiariamo ricordiamo questo ciò a cui lei presidente Domenici e sta facendo riferimento sono gli affetti della finanziaria attualmente in vigore varata dal governo precedente smentiamo il presidente rapidamente così tranquillizziamo io credo che la risposta del la rientrato lei conosceva bene è una catasta che e va benissimo
Si sente tranquilla signora
Siamo tre
Ce l'hanno detto tutti e il passaggio quello decisivo è questa questione delle spese dei saldi cioè se non sforare se se non se riuscite ad avere entrate buona insomma alla fine meglio nessuno vi blocca più le spese rapidamente magari più rapidamente della domanda precedente non perché non non andasse bene altre due richieste prego
Vittorio sbarazzato sindaco collega sindaco di Biella
Biella
è in arrivo nel fatale no Graziano basta basta consiglio comunale non ci dice di dover non fa niente capogruppo consigliere comunale basta Elena vola
Neanche lui qualche consiglio parleranno il pomeriggio le rende destino il destino ministro venga i nostri sindaci erano così desiderosi che si sono prese si sono tre Lodati per tempo però poi però sotto il periodo
Lei ma no alla città non partono mai arrivato magari qualche amministratore qualche porta e soltanto per caso naturalmente lei mi consente farle qualche domanda poi poi sviluppo esso ha ragione
Senta lei è un esponente politico di punta dei Democratici di sinistra insomma oltre a essere un ministro per questo
Può rispondermi anche a questa domanda che non è direttamente legata ai temi dei quali stiamo parlando ma secondo me è fortissimamente legato ai temi delle regole
E della politica
Mi riferisco al ricco alla legge finanziaria ma non tanto i contenuti della legge finanziaria quanto al percorso che la legge stessa
Alla
Feroci a volte comunque accesissima polemica politica che in genere la accompagna e anche al senso mi permetta io che la racconto da ventitré anni faccia prima finanziamo fatto almeno centottantaquattro allora per il giornale radio
Anche un senso di ho colto più volte nelle domande che mi rivolgevano le persone anche un senso Prodi incertezza perché i cittadini mi spiego meglio
Nick voi di avviate adesso sul decreto fiscale che non so se è già stato dà forza al pomeriggio per il Polito a raccogliere la la fiducia della Camera dei deputati e di per sé e chiedere la fiducia non è gravissimo l'avete fatto nel governo centrosinistra precedente l'ha fatto ripetutamente al governo Berlusconi tredici volte durante lo Stato per fare voi adesso sostanzialmente lo sapete meglio di me la fiducia significa prendere o lasciare
E taglia i tempi soprattutto i modi i contenuti di modifica parlamentare della legge di bilancio che è la legge più importante che ogni governo in qualsiasi parte del mondo fa tutti gli anni
Però
E questo
Però appunto questo prendere o lasciare allora a questo punto non è meglio codificato uno cioè non è meglio dire che la legge di bilancio la legge finanziaria perché le persone cioè tutti i cittadini che leggono i giornali sì vedono una legge la vedono
Il trenta settembre
Poiché cinque ottobre dopo sei incontri tra governo e parti sociali governa comunico alle Confindustria vedono un'altra legge
Poi vedono un'altra legge che esce dalla Commissione bilancio della Camera e provvedono alla quarta legge sulla quale il governo pone la fiducia alla Camera e da quel momento in poi la legge sostanzialmente
Inalterata nel frattempo sono successe un sacco di cose sono successe dei quali politici sono successi dei diesel moralmente il successo che un Governo capito elezioni quattro mesi fa sta al trentacinque per cento di e di dando retta ai sondaggi
Di credibilità è successo che magari qualcuno si sta per comprare una macchina e sento una pubblicità che dice sì hai lo sconto
Ma come no ma non l'hanno tolto lo sconto ma ce l'ho lo sconto non ce l'ho lo scotto sì però lo sconto forse ce l'ho perché siccome in vigore un decreto che ancora non è stato cambiato allora io lo sconto ce l'ho cioè è pazzesco
Allora io le dico non è meglio prendersi una responsabilità e dire si può fare e questa attiene alle regole e dire la legge finanziaria si boccia o sì promuove il governo la prepara sentendo dei soggetti fuori fuori da se stesso e poi da presente Parlamento si può fare un espediente scusi sono stato lunghissimo volevo dare degli esempi mi perdoni no
Intanto dopo un elemento prima sul sul coso sull'attualità
Noi abbiamo posto la fiducia perché dopo un giorno e mezzo discussione alla Camera erano stati esaminati e approvati venticinque emendamenti essendo sine oltre quattrocento dal calcolo veniva che questo decreto sarebbe stato convertito andando avanti così dopo andare bene diciotto venti giorni se la prossima settimana non inizia l'esame
Della finanziaria perché queste il decreto fiscale nella Commissione bilancio andiamo all'esercizio provvisorio ora si può fare opposizione in tanti modi si può fare opposizione mettendo e votando una pregiudiziale di costituzionalità sul decreto come avvenuto al Senato che riguarda gli sfrattati e creando problemi che riguarderanno le città o si può fare opposizione nel merito delle scelte proponendo scelte diverse
Pensare di andare all'esercizio provvisorio vuol dire precipitare l'Italia nel caos
Quindi noi non potevamo non avevamo altra scelta l'abbiamo messo però sul testo non del governo
Sul testo della commissione
C'è stato un confronto in parlate in Parlamento nella Commissione bilancio e ci sono cinquanta modifica alcune rilevanti molto importante rispetto al testo del governo e di queste modifiche una parte sono state proposte dalle opposizioni
Non è sono pronto sarei pronta accettare un confronto di merito nei cinque anni precedenti
Nella maggioranza né l'opposizione hanno modificato così profondamente il decreto di un governo come era avvenuto quindi il confronto parlamentare c'è stato e
Il testo della fiducia ripete quello che esce dalla Commissione dopo questi io sono d'accordo con lei
Sono d'accordo cioè che è assurdo nel due mila sei
Che dal luglio a dicembre governo e Parlamento siano impegnati attorno alla legge finanziaria per sei mesi circa cinque sei mesi questo è il tema principale predominante per il Governo è il tema principale predominante per il Parlamento c'è qualcosa che non funziona
Io mi auguro qui il governo può sollecitare una competenza del Parlamento e mi auguro che le forze di maggioranza e di opposizione all'indomani della finanziaria possano ma verificare un cambiamento come quello che ci fu a metà degli anni ottanta
E possono verificare un cambiamento che semplifica che faccia sì che la legge finanziaria e la legge finanziaria oggi va detto cinque anche nobile chiunque abbia governato ci infiliamo dentro di tutto la legge finanziaria deve rigorosamente gel essere legge finanziaria
Deve essere previsto se ci sono tempi certi per dire sì o no e tempi certi eventuali per gli emendamenti che siano dentro però i tetti di spesa che il Governo stabilisce se approveremo il federalismo fiscale cioè se stabiliremo degli strumenti precisi e non ogni anno da contrattare per i rapporti tra Stato centrale Regioni Province e Comuni anche questo contribuirà
Senta a proposito di federalismo fiscale ha sentito stamane qui diceva bisogna stare attenti perché rischia di essere scusi io traduco
Cioè una fregatura cioè nel senso che alla fine poi lo uno per lo Stato scarica quelle regioni Boscarino più in basso in base alla fine qualcuno rimane col cerino in in mano una critica con qualche fondamento
Il naturalmente nel federalismo fiscale ci sono due principi una il principio di autonomia come principio di responsabilità
E quando c'è il principio di responsabilità poi è chiaro che le risorse che una disposizione o è efficiente per utilizzarle o a un grande obiettivo chiede ai cittadini un supplemento di intervento o no ma così si giudica però noi abbiamo una complicazione e dobbiamo vederla insieme ma non per non farlo per fare bene federalismo fiscale intanto siamo il Paese più indebitato devono e se vogliamo dirci la verità e diciamo c'è il diciamo la cittadini chiunque poi governi non vive un paese Concento otto di debito rispetto fatto cento il prodotto interno lordo
Quando si dice ah ma quest'anno la Germania va peggio di noi si può darsi che un anno la Germania per la peggio di noi la Francia la Spagna ma sono paesi che hanno sessanta settanta di debito complessivo non cento allora l'obiettivo non solo di in un anno di stare sotto il tre per cento perché immaginiamoci che sarebbe successo se invece di essere dentro l'euro con nelle decisioni delle agenzie internazionali di rating fossimo stati da soli non solo rientrare sotto il tre per cento
Ma portare in questa legislatura sotto cento il nostro debito non è soltanto un'operazione per mettere i conti in ordine ma per dare futuro a questo Paese per dare risorse allo sviluppo noi stiamo rubando giovani che verranno dentro questo dentro questo quindi che va considerato che va tenuta se bisogna che ci siano le risorse di compartecipazione o di titolarità di retta per esempio nei comuni già quest'anno ci sono passi significativi nella finanziaria
Si va nei confronti del Café de del trasferimento del catasto dell'ICI quindi di una di una responsabilità diretta di un settore poi ci sono le compartecipazioni
Bisogna che questi strumenti
Entrino in vigore poi ognuno faccia i conti con le proprie con le proprie scelte con la propria decisione cioè non è che si può avere autonomia senza l'espansione amatori per questo no anche qui anche riprendendo dal dibattito di questa mattina
Guardi io sono nato in un piccolo paese non sono nato in una grande città racconto e sa cosa piccolissima perché abile come per dirle come capisco alcune e non condivido alcune cose son venute foresta ma nel mio Paese si chiama Polistena
In provincia di Reggio Calabria attaccato un altro paesino vi consigliamo Cinquefrondi
E per anni e anni c'era una battaglia fra polizia Cinquefrondi perché la notte andava ne scrivono polista alla frazione di Cinquefrondi oppure correvano a cancellare scrivono Cinquefrondi frazione di Polistena per una questione no dico di campanile di giocosa grazie a Dio allora soltanto giocosa
Conflittualità all'Aja stamane sento poi per carità ma figuriamoci chi siamo noi che dobbiamo allontanarci dalle nostre tradizioni dalle bellezze delle nostre valli quando vai alla sostanza e gli dici va be ma li vogliamo unificare questi comuni ci si le sta sta sempre sì sì però era come le relazioni ai ai congressi del PCUS sono d'accordo col compagno però e vai col però S uguale qua ce lo poniamo le Figaro il comune sì però c'è quella vale legate c'è quell'altra alla fine non unifichi
Mi sento dal Sottosegretario Pajno
Chiedo ma quante realtà metropolitane facciamo ma non è che ce l'ho col sottosegretario Pajno enorme ma sono preoccupato dal percorso istituzionale la risposta è no il governo giustamente giustamente guano non dice facciamo Milano e non facciamo Palermo per esempio fissa dei criteri generali ma se i criteri generali sono laschi alla fine chi mi garantisce che non prevalga l'interesse di bottega e ritorniamo sulla questione della della finanziaria e della gestione di risorse cioè siamo in grado del nostro sistema Paese del i nostri politici anche a livello locale sono in grado di gestire Preston sapida così rilevanti
Sarà la sfida c'è per tutti ognuno in grado e poi cittadini giudicato se non è in grado io penso questo però io non credo cioè abbiamo sì certo in pura teoria se invece di fare politica facessimo
Una un saggio di diritto costituzionale potremmo anche scrivere otto mila comuni sono probabilmente troppi fossero cinque mila e meglio però se questo si traduce in politica e cosa vuol dire forse vuol dire che si arriva a nove mila cinquecento allora la scelta di dire
I comuni hanno un nucleo la risoluta ripetuto ora il sottosegretario prima io sono d'accordo con questo ma lo diceva anche il sindaco Corsini i comuni hanno un nucleo fondamentale di competenza che sono precisa il modo di gestire queste competenze però viene definito su standard che devono essere funzionali per le risposte che si danno ai cittadini
E si danno degli incentivi per i comuni che sono più piccoli e non hanno quindi questo bacino per associarsi almeno per associare a gestire a gestire servizi dopodiché se questi incentivi le colgono e si associano gesto gestiscono queste Rizzi
Sì e quindi c'è comunque un'efficienza e risparmio se questo non lo fanno non gestiranno che servizi che pure avrebbero nelle competenze
Cioè è una via che sembra più lunga forse anche più lunga però in democrazia non ci sono delle scorciatoie sì io penso che in democrazia
Non ci sono delle scorciatoie che sono illuministiche io penso che in democrazia le riforme
Bisogna farle con il consenso se c'è il consenso e se c'è la partecipazione quelle riforme hanno le gambe perché se stesse facesse nel si porta in Parlamento supponiamo si porta in Parlamento e si approva e comuni sono quattro mila
E poi questo che ci sono anche le grida manzoniane non l'Italia è piena di grida manzoniane e molte delle nostre leggi non le ricordiamo neanche perché sono tantissime
Già se riuscissimo a fare meno leggi
A fare dei testi unici per le leggi che ci sono e questo riguarda le regioni come lo Stato centrale perché anche le regioni hanno preso questa cattiva strada ci metteremo nella giusta direzione e questo discorso che dice lei in termini di
Realismo gradualismo ma non di rinunce con il cibo riformisti
Una cosa da Partito democratico il vale anche per le prove
Vale a dire delle province della leggendaria gemellare anche per le Province in questo senso il tanto
Da cancellare cioè no no no qualcuno di che si ragiona sull'ipotesi anche di io penso a cui è stato
Lui diceva a me pare ancora prima sottosegretario Pajno io penso questo
Io penso che sia fondamentale
Che ci sia per fare queste riforme
Un con un senso vero tra governo meglio sarebbe tra maggioranza e opposizione perché le riforme delle regole
Dovremmo fare le cercare di farle insieme e sistema delle regioni dei comuni e delle province allora noi dobbiamo per le Province individuare quale la missione oggi nel due mila sei
Qual è quella missione che non individuiamo qual è la competenza che o le competenze che individuiamo come proprie delle Province nazionalmente quale Jack
Qui si può discutere che può essere cita se lei ha sentito ci sono pareri diversi preziose credo sì ma volevo sapere cosa ne pensa lei
Io penso che si debba fare per il vede già dicendo questo comunque io penso che le Province dovrebbero avere alcune competenze
Su servizi che riguardano Lare provinciale l'area più vasta
E che dovrebbero avere poi competenze per gestire queste Rizzi che se comuni non si associano nell'attesa che si associno vengono gestite da a livello provinciale
Ma il problema non è che sia questa la scelta il problema che ci sia una scelta che si dica le province in Italia
Da Milano alla Provincia più piccola che ora non mi viene in mente hanno questo nucleo di competenza poi io darei alle regioni la possibilità di essere flessibili perché dove è scritto che le province della Toscana e quelle dell'Umbria che sono due regioni contigue ma diverso
Come estensione come territorio dove è scritto che le province della Lombardia e quelle della Puglia abbiano alcune competenze ugual c'è una parte se crediamo che le regioni abbiano un ruolo fondamentale questo Paese e che partecipano a una funzione legislativa
E comuni abbiano un ruolo fondamentale perché sono il rapporto di gestione di servizi e di servizi alla persona più vicino ai cittadini all'ora poi una differenza tra Province lasciamola in capo a quel sistema delle Autonomie locali di quella regione
E sì alle regioni H
A coordinarli a sceglierlo in modo definitivo quindi una valido per tutti poi se uno ci vuol mettere vi OC o Z sia l'omicidio di questi anche perché
Se noi facciamo cioè corriamo due rischi in realtà molti ma insomma due
Facendo questo discorso se facciamo delle regioni dei Comuni delle Province come momento di autonomia di autogoverno di responsabilità eccetera però poi dal livello centrale li vogliamo fare anche l'orlo dei pantaloni
E anche scegliere
La il distintivo sulla casacca ma hanno spento allora facciamo un bello Stato centralistico saremo l'unici in Europa perché non c'è neanche più in Francia ma prendiamo una direzione che sarebbe una direzione chiara se non è questa la strada e non è questa perché c'è il titolo quinto
Cerchiamo di essere coerenti cerchiamo di essere coerenti in questa direzione perché altrimenti se ognuno fa più
Lo Stato fa più rispetto a quello che dalle regioni le Regioni fanno più rispetto a quello che dalla comune a Province perché ci sono anche tendenze
A un a centralismi regionali che non sono condivisibili
Vede
Ci sarà un certo punto la discussione
Sull'articolo centosedici il comma tre della dell'articolo centosedici che dice
Le regioni possono chiedere competenze ulteriori
Rispetto a a quelle
Che hanno diciamo dagli altri commi del titolo quinto a premetto prima una cosa mi scusi
Perché Napoli non c'è più ma siccome ha detto che al governo bisogna parlare di rito
Di questo è l'autonomia soltanto se poi ho fatto quattro anni lo chiude quattro anni il sindaco di un Comune capoluogo due legislature presidente della Regione presidente dell'Anci in Toscana della Conferenza delle Regioni secondo criteri di Napoli poté fare anche un colpo di stato insomma all'Iran
Ecco allora le regioni io penso che debbono dimostrare due cose per avere competenze in più dal punto di vista politico uno che c'è un modo di lavorare con i comuni con le Province che funzioni
Perché nuovi centralismi non vanno da nessuna parte che funzioni
Perché non è soltanto quello che io ho dallo stato centrale che è giusto e che non si deve doppiare ma come anche gestisco quello che ho il rapporto con le Province con i comuni e in secondo luogo gli statuti
Perché ci sono regioni che dicono
Noi possiamo avere maggiori competenze benissimo e lo discuteremo ma dal mille novecentonovantanove le regioni hanno l'autonomia statutaria quelle ordinarie
E ci sono sei Regioni su quindici che non ci sono ancora date nuovi statuti cioè che hanno la carta fondamentale della Regione che non corrisponde ai principi del titolo quinto che non corrisponda principi dell'autonomia statutaria e questo non è certamente una grande lezione di di di di da poter dire allora posso fare qualcosa di più
Senta presidente Domenici voi vi conosce insomma avete una certa conoscenza reciproca qual è il le li faccia la domanda col non come come presidente dell'Ance la domanda più importante che vuol fare a Luís come ministro
Martellato mansarda glielo già fatta prima del Mar Rosso parere davanti a tutti e non c'è nessun problema la domanda non riguarda tanto questo aspetto cui quanto il fatto che ed è la cosa che mi preoccupa di più in questi giorni non mi preoccupa perché forse io sono fatto così sono un tipo apprensivo noi il dieci di ottobre abbiamo fatto un incontro a Palazzo Chigi in cui abbiamo raggiunto un'intesa di massima io chiedono la Vannino Chiti ma tutto il governo ma naturalmente Vannino fa parte di questo governo che ci sia la capacità e la volontà da parte del Governo rapidamente di tradurre in in questi impegni assunti in emendamenti concreti alla legge finanziaria e questa è la domanda che io faccio
Basta
Semmai
La risposta semplicemente
L'ho detto anche a due giornalisti me l'hanno chiesta prima tra tre fra Leonardo e qui detto pacta servanda sunt cioè sul la concertazione l'accordo con i Comuni è stato fatto e con le Province il decide ottobre così come è stato fatto di recente quello con sindacati
E parti sociali sul Tfr sull'apertura di confronto personalmente posso anche dire essendo impegnata a sostenere la finanziaria
Che penso che bisogna fare uno sforzo per fare gli accordi prima e vincolarci tutti quindi comunque ormai l'accordo è fatto l'accordo
Deve essere sarà mantenuto perché
Questo è l'impegno che prevale sulla rete aveva subito
Senta io le le perle rivolgo l'ultima domanda poi abbiamo tolto un po'di tempo al suo ragionamento no ma forse è meglio così si è persa le permette di arrivare direttamente alle conclusioni mi auguro ho la presunzione di pensare che i miei quesiti non fossero propriamente fuori tema
Però una cosa mi viene da chiederle perché anche rispetto al percorso indicato dall'onorevole Napoli che disegna
In lei per esempio un candidato ideale a una presidenza nordcoreana insomma perché visto che ha fatto il Sindaco il presidente di strutture dei sindaci e anche l'amministratore regionale poi parlamentare attualmente senta qual è la vera qualità perché poi non è vero che tutti sanno fare tutto ciò che c'è una differenza una stessa persona magari può cambiare che fisionomia però qual era la vera cosa che devono avere in più un un di politici locali Rispetto ai politici nazionali e viceversa anche cioè che cosa c'è veramente di diverso nel fare politica in un Consiglio comunale o in una Giunta o in un Consiglio regionale o in una Giunta nel Parlamento o al governo quali sono i veri grandi elementi di differenza
Ma vari
La palestra del sindaco era già prima quando non c'era l'elezione diretta credo che sia ancora di più oggi una palestra importantissima perché
Diceva un predecessore di Leonardo tutte
Un un sindaco che hanno
Diciamo iscritto il suo nome nell'immagine di Firenze il sindaco La Pira ma il vero un sindaco se fai il sindaco come nessun altro conosce le pieghe della sua città
Nessun altro ruolo da un rapporto con i cittadini come quello di fare il sindaco questa la parte bella volte la parte faticosa ma insomma
è il fronte diretto né né né piccoli né grandi né medi Comuni in qualche modo il rapporto presenza
Con i cittadini immediata
A me è ultra queste servita molto anche nella mia esperienza individuale per conoscere meglio sia questo che a livello regionale i meccanismi di funzionamento concreto non teorico uno scritto della pubblica amministrazione
Quali sono le virtù perché ci sono anche delle virtù e anche tutto questo luogo comune i luoghi comuni sono sempre fastidiosi cioè dire la punta la pubblica amministrazione non funziona benissimo dove che uno si sente consolato un ha detto che non funziona quindi non fa niente né nel suo comune né a livello nazionale per farla funzionare
Contemporaneamente si dà un colpo alla serietà e all'impegno di quelli che invece funziona quindi sarebbe meglio vedere tutti dove che funziona dov'è che non funziona
Cosa si può fare perché l'efficienza dovrebbe essere una virtù trasversale per il centrodestra per il centro sinistra perché l'efficienza è dovuta ai cittadini
Che sono quelli a cui dobbiamo dobbiamo guardare la conoscenza della pubblica amministrazione quindi dei difetti dei pregi
Dei tempi delle decisioni di come le decisioni si prendono di come funziona la pubblica amministrazione che è più diretto contatto con i cittadini di quella come le regioni che già sono un contatto più lontano
E deve fare magari più impegno sulle leggi questo mi pare che sia fondamentale ecco
è vero non è un obbligo ora al di là delle battute sul Napoli non è un obbligo ma anch'io penso che quando ci sarà una classe dirigente nazionale
Che sia selezionata avendo fatto esperienze importanti anche a livello locale magari anche solo di consigliere comunale o provinciale non un nuovo cursus honorum queste meglio perché ci si rende conto di tutte le specificità e di tutte le situazioni del nostro Paese
No le conclusioni realtà guarda io potrei
Lozioni delle conclusioni no devo vedere così ma senza battuta lei non solo non è stato fuori ma è stato proprio dentro perché
La le questioni che volevo considerare erano molte di quelle che già abbiamo detto forse in modo più efficace con domande e risposte allora faccio alcuni alcuni flash soltanto il primo punto è questo
Io credo che tutti noi dobbiamo riferirci per vedere quali sono le riforme
Che si debbono e si deve cercare di fare in questa legislatura partire da da quello che ci ha detto il referendum dello scorso giugno
Referendum dello scorso giugno è stato importante quali che siano state le posizioni che allora si sostenevano ma quando c'è un una grande esperienza democratica tutti quanti chi ha sostenuto il nome che ha sostenuto il sì deve prenderne atto secondo me il referendum ci ha detto due cose
Un referendum che dopo molti anni come sapete ha avuto una partecipazione al di sopra del quorum ci ha detto
Che i cittadini italiani considerano la loro costituzione come valida nei principi e come valida nel nell'architrave fondamentale
E quindi chiedono a tutti noi di far conoscere e di attuare la Costituzione non ci chiedono di fare grandi riforme costituzionali questo è il primo secondo me la prima indicazione che viene da referendum
La seconda indicazione non è che ci chiedono di stare fermi ci chiedono di intervenire con alcune modifiche e innovazioni sulla Costituzione proprio perché l'architrave e principi fondamentali valori funzionano ma ci chiedono di farlo
Con saggezza e corresponsabilità cioè non solo le maggioranze che siano ampie o non siano ampie del governo di quel momento fare lo sforzo perché quello che si produce meglio fare una sola riforma insieme
Che farne nove o novecento
Contrapposti perché poi tanto non Eva non Eva importo nessuna e soprattutto si creano nuove tensioni nuove divisioni nuove contrapposizioni in un Paese che davvero non ne ha bisogno allora quali sono
Le riforme che possiamo provare a fare insieme in questa legislatura
Quelle che hanno anche un rapporto naturalmente non parlerò della legge elettorale anche se delle leggi elettorali c'è pure da dire ma insomma quelle che hanno un rapporto più diretto con i temi che voi avete discusso e con la relazione ieri di Leonardo Domenici del presidente dell'Ance oggi del sindaco Paolo Corsini
Un primo aspetto riguarda i rapporti governo Parlamento riforma del sistema parlamentare
Qui è inutile che dica voi che su questi temi avete sensibilità che come chi è
In responsabilità istituzionali nello Stato centrale deve preoccuparsi di quello che succede a Comuni grandi piccoli medi alle Province e alle Regioni così chi ha una responsabilità in un comune una provincia una Regione è interessato occhi eccome
Alle modifiche che si attuano nel governo del paese alla sua autorevolezza al rapporto tra un governo parlamentare e il Parlamento
Noi abbiamo delle modifiche da fare anche a livello del Governo nazionale proprio per avere un governo forte autorevole democratico su base parlamentare per esempio è un assurdo che dovremo superare
Che l'unico in Italia che non può dopo aver nominato revocare i suoi ministri è il presidente del Consiglio
Mentre lo possono fare i sindaci presidenti di provincia e presidenti di regione
Io penso che si debba anche andare a strumenti come la sfiducia costruttiva perché questo dà come nel Paese vicino a noi Spagna e Germania dato autorevolezza e forza a governi parlamentari
Ma il punto fondamentale è indubbio è la riforma del Parlamento io sono convinto senza anche fare il legame con le regioni con le Province con i Comuni che poi invece si deve fare
Che non possiamo nel due mila sei a vere un sistema di bicameralismo perfetto
E che è un sistema di bicameralismo perfetto rischia addirittura di fare entrare in crisi per le difficoltà dei processi decisionali
Di fare entrare in crisi il modello parlamentare che invece deve avere una centralità un equilibrio con il rafforzamento dei governi oggi l'occasione che ci viene data naturalmente non facile è quella di modificare di riformare di tentare di riformare sarà la riforma più difficile
Il sistema parlamentare facendo sì che il cambiamento il superamento del bicameralismo perfetto si incontri con la necessità che il sistema territoriale delle istituzioni abbia anche un suo collegamento nelle assemblee istituzionali a livello nazionale
Fin qui c'è un impegno che la maggioranza a quello che da ora in poi dico una valutazione mia perché su questo invece bisognerà discutere confrontarci maggioranza opposizione sistema delle Autonomie io sono convinto
Che al di là del ci sono due modi per fare del Senato la Camera delle Autonomie uno è un una sorta di Bundesrat italiano
Dirò poi perché italiano tenendo conto della esperienza anche recente che proprio in Germania c'è stata di riforma delle Bundesrat
E l'altro è un meccanismo che da una seconda camera comunque competenze principali
In merito al rapporto e alla legislazione che riguarda il rapporto tra Stato Regioni e autonomie
E ha problemi finanziari che questo comporta non la fiducia comunque al governo non il controllo con il governo ma con elezione diretta da parte dei cittadini diciamo un po'il modello rivisto del Senato americano
Se seguiamo la strada del Bundesrat italiano per me è la strada del Bundesrat italiano cioè intanto sarebbe è importante e prioritario trovare l'accordo sulle competenze
Della seconda Camera sud dove interviene su quali sono le materie su cui a voce primaria e poi sciogliere il nodo di come sarà eletto se interveniamo facendo un Bundesrat italiano io penso
Che appunto deve essere italiano perché in Italia
Anche sulla base di quello che recita l'articolo centoquattordici della Costituzione che modificato
Nel non si può pensare ci sono quelli che esattamente la pensano in modo diverso come sapete
A rappresentanze dei governi regionali nella seconda camera ma bisogna su questo a vere una presenza anche
Da vedere come delle città dei comuni e delle delle e delle Province
L'altre questioni sarò più rapido perché ci siamo stati ora nel nelle domande e le risposte ci si sono soffermati in tanti per ultimo il sottosegretario Pajno riguarda l'attuazione del Titolo quinto della Costituzione
Io sono lieto Giovanelli ho visto che nella nel suo intervento sottolineato che
L'indagine conoscitiva che hanno compiuto hanno terminato la Commissione affari costituzionali della Camera e del Senato ha portato ad una conclusione che era anche la convinzione del Governo
E cioè il fatto che questa legislatura deve mettere l'accento sull'attuazione delle parti del Titolo quinto su cui c'è consenso e sono molte e significative
Nel mentre si può operare
Ma queste affianca e non deve impedire che intanto si dia attuazione a modifiche che sono largamente condivisi
Perché come diceva il sindaco Corsini che le grandi reti energetiche le grandi reti infrastrutturali le professioni
Il i diritti del lavoro siano ripaga ricomprese nella competenza dello Stato centrale è detto da tutti ma il cambiamento di questo pure che se si fa che occorre anche con la condivisione due passaggi parlamentari eccetera eccetera non deve impedire che intanto si parta
Con l'attuazione di quello che è condiviso
La prima necessità secondo me e l'attuazione dell'articolo centodiciannove come dicevo prima del federalismo fiscale
Ho già detto secondo me quali sono
Aspetto i punti di riferimento da seguire qui voglio dire
Del metodo
Guardate l'articolo centodiciannove ci avete fatto caso senz'altro è uno dei pochi che non è stato oggetto di contrapposizione e di scontri tra centrosinistra e centrodestra
Anche in quel progetto di devoluzione che è stato bocciato dal referendum l'articolo centodiciannove non veniva messo in discussione
Allora noi dobbiamo tentare ad ogni costo che l'attuazione dell'articolo centodiciannove il federalismo fiscale sia costruito insieme sono d'accordo con Giovanelli insieme
Governo sistema delle regioni e delle Autonomie
Governo maggioranza e opposizione perché se riusciamo a attuare corsi il federalismo fiscale noi abbiamo fatto un bel passo avanti perché vuol dire
Che certo a secondo di chi governa potrà variare le compartecipazioni più strette più larghe ma gli strumenti dei rapporti tra Stato centrale Regioni Province Comuni sono stabiliti sulla base delle competenze e sulla base
Delle risorse che ci sono nel sacrificio e nella situazione complessiva e tutto il Paese deve fare
Secondo aspetto ancora più rapido
Tutti questi potevano essere attuati nei cinque anni precedenti secondo me è stato grave che non sia stato fatto per questo non dobbiamo ripetere l'errore
Modificare i regolamenti parlamentari che consentano alla cosiddetta camera le bicameralina cioè alla Commissione
Bicamerale per gli Affari regionali di essere integrata con i rappresentanti delle Regioni delle Province e dei Comuni
Sia perché questo ci può aiutare per capire meglio le esperienze successive di riforma del Parlamento
Sia perché in ogni caso è utile
Che mentre come ha detto il ministro Lanzillotta si riforma la conferenza e i rapporti tra Stato Regioni e Autonomie
Ma questo riguarda i governi e riguarderà anche rapporti domani tra governi al tempo stesso è fondamentale che
Le rappresentanze dei Comuni delle Province e delle Regioni abbiano un momento strutturale di rapporto con la sempre elettive a livello nazionale
La terza questione
Importantissimo è quella su cui si è soffermato a lungo il sottosegretario Pajno cioè il codice degli enti locali nuovo Testo unico alcune cose
Sono state già dette
Riguardano
Un nucleo di competenze dei comuni
E forme di gestione
Riguardano le città metropolitane Roma Capitale riguardano forme di incentivazione per l'attività e per lunghi e per mettere insieme i servizi dei comuni io qui voglio sottolineare un metodo che il Governo sicuramente seguirà
Seguirà
Non
è importante se riusciamo a fare
Anche se ci sono solo quindici giorni come simbolo più che altro perché poi il percorso parlamentare non è che cambierà moltissimo anzi
Alcune di queste proposte di legge come collegati
Alla finanziaria ma non è il punto più importante
Il punto discriminante è che queste leggi anche dei principi delega ispiratori cammineranno da parte del Consiglio dei ministri se avranno realizzato un'intesa di fondo con i comuni con le Province con le regioni
Perché non si fa davvero una riforma del Codice degli enti locali
Non si fa davvero vivere oltre che varare se questa non viene costruita altrimenti sarebbe razionalismo astratto
Non percorso politico democratico non viene costruita insieme con i protagonisti con quelli che ne fanno l'esperienza
E che non sono un'associazione corporativa perché nessuno come dimostra che la mia esperienza nasce sindaco fate gli scongiuri o muore sindaco
Ma ognuno esercita queste funzioni o di sindaco o di considero che assessore o di provincia eccetera
Per una funzione Acquese candidate l'hanno chiamato i cittadini quindi porta un'esperienza non porta una rendita di posizione o una rendita trasmissibile ai figli nel futuro
Ecco per questi motivi bisogna bisogna farle insieme l'ultima considerazione è un titolo
A me interesserebbe molto ma si è fatto tardi e quindi è solo un titolo e questa questione della
Della sussidiarietà
Dobbiamo fare in modo che non sia una sorta di araba fenice come si diceva un tempo
Siamo tutti d'accordo che c'è una sussidiarietà verticale
Trasferimento di competenze e cooperazione tra Stato centrale e Regioni
Province e Comuni
Ce n'è una anche orizzontale
Che non è un fatto di scelta non può essere imposta ma è fondamentale nella società di oggi come cambio rapporti tra istituzioni e cittadini
Come servizi o come obiettivi che possono essere realizzati da organizzazioni ed associazioni di cittadini incentiva aiuto perché siano realizzati è un grande tema
Che è giusto svolgete perché
Una innovazione riformista dell'idea e della cultura della politica naturalmente
A una condizione perché a volte si parla di sussidiarietà e si intende supplenza
Cioè la sussidiarietà che vuol dire il ruolo del terzo settore non può essere inteso come il fatto
Che noi noi governo centrale noi Regioni noi comuni ci disinteressiamo per risparmiare dello nel fare della riforma del fa non mettiamo in campo le politiche per il welfare di oggi
Che non sono più le politiche del welfare di quando noi eravamo bambini o di quando c'era uno i nostri genitori del Welfare di oggi che noi abbiamo l'obbligo e il dovere di riformare per le persone in carne ed ossa e per i giovani di oggi
Allora
Se noi non facciamo questo e pensiamo che dicendo sussidiarietà ci sia una supplenza del terzo settore a mancanza di riforme o assenza di risorse noi non andiamo da nessuna parte
Facciamo un'operazione di trasformismo che avrebbe il fiato corto siccome invece la sussidiarietà è qualcosa di serio noi dobbiamo metter la disposizione sapendo che noi
Noi che siamo nelle istituzioni noi che siamo almeno in questo momento al governo nazionale abbiamo per esempio nei confronti dell'innovazione del fatto dei doveri ed delle necessità stringente a cui vogliamo assolvere grazie
E qui grazie ministro Chiti chiude il ministro con un riferimento alla responsabilità della politica allora prima che ve ne andiate
Sindaco Canapini abbiamo comunicazioni di servizio anzi tanto ricordare a tutti che oggi pomeriggio alle quindici in quest'aula avremo un altro argomento importante che sarà trattato che lo sviluppo sostenibile la qualità della vita
Ancora per chi non l'avesse ascoltato
Alle diciassette e trenta riunione nella sala Leonardo degli amministratori UTC con il segretario nazionale Cesa e alle diciotto nella Sala Caravaggio
Incontro degli amministratori di Forza Italia con Sandro Bondi di Cicchitto Valducci e Osvaldo Napoli grazie il ministro Chiti vi lascio visto che li faceva riferimento alla responsabilità dei poli di capita questa notizia stamane
è uscita la notizia che Romano Prodi e sua moglie sono stati illegalmente
Intercettati vogliamo dire no non va bene neanche il termine non è si tratta di intercettazione sono stati illegalmente indagati dal punto di vista fiscale e questo ha proposto è previsto di responsabilità della politica non è un bell'agire grazie buona giornata a tutti a tutti