Iran-Israele. Olocausto nucleare - Presentazione del libro di Arturo Diaconale (Edizioni Koinè)

Allora magari sedici accomodiamo
Proviamo iniziare
Eccoci qua allora cominciamo
Intanto grazie a tutti coloro i quali sono venuti presentazione questa mattina
Dell'ultimo libro di Arturo diaconale
Iran e Israele olocausto nucleare
è un libro un libro che l'autore definisce provocatorio insomma in quanto a provocazione ce ne sono di prova provocazioni ce ne sono e di forti
Perché io non avesse avuto il piacere di averlo già per le mani vorrei ricordare le due tesi fondamentali due punti di partenza del libro in diagonale che sono effettivamente abbastanza provocatorio il primo è che egli sostiene quella che fu va la teoria della soluzione finale contro il popolo ebraico
La durante il regime nazista in qualche modo torna sulla scena
Torna sulla scena naturalmente con il fatto che esiste oggi quel che non esisteva loro cioè lo Stato di Israele
E la soluzione finale oggi e consiste nella possibilità reale non teorica non immaginifica non frutto di un incubo ma di una possibile realtà dell'eliminazione
Di Israele dalla carta geografica non solo per le parole e vengono spesso ripetute dal presidente iraniano in carica ma perché questa questa questo incubo è reso possibile intanto da ragioni di carattere militare
E politico e poi reso possibile sostiene diaconale dal fatto che di fronte a un attacco una cosa di quel tipo l'Europa
La nostra unione europea non avrebbe una reazione dura al punto da rendere impraticabile quella strana la seconda secondo elemento che si trova fin dall'inizio nel libro in diagonale è un parallelo che all'inizio all'Ettore non può che sembrare ardito tra il popolo di Israele di oggi e incrociati del incrociate per l'appunto di allora allora in fondo le crociate partirono ci fu un un un moto di
Rinnovamento di maggiore vigore all'interno del mondo cristiano la riconquista
Ma della della del del territorio delle origini del cristianesimo spesso arrivano si insediano oppresse ero il dominio di quei posti sembrava in qualche modo una presenza ineliminabile nella storia invece la per quella presenza apparentemente inevitabile fu eliminata ai crociati tornarono a casa
E questo ritorno a casa dei crociati
Applicato al moderno popolo di Israele secondo diaconale non sarebbe un ritorno a casa ma in qualche modo un ritorno alla diaspora cioè un ritorno al disperdersi
Nuovamente per il mondo
Questi due elementi come vedete piuttosto duri piuttosto provocatori certamente diciamo così che inducono a una riflessione profonda accompagnano per intero il libro che oggi i nostri amici qui commenteranno
Procediamo per parziale ordine alfabetico nel senso che il primo a parlare sarà Renato Brunetta
Renato Brunetta tutti Chiellini non muovono un ho bisogno di dire però però lui vorrei porre un un un questione particolare che in queste lui è un esponente di punta Billie Forza Italia il responsabile del programma di Forza Italia
E durante gli anni del governo di centrodestra quando presidente del Consiglio era Silvio Berlusconi il fondatore leader di Forza Italia
Sono stati gli anni in cui forse è stato maggiore la vicinanza politica anche
Culturale dell'Italia allo Stato di Israele cioè è stato il periodo in cui i rapporti non solo i rapporti fra Israele Italia erano buoni ma per l'Italia si è spesa con parole forti il governo italiano si è speso con parole forti a sostegno della causa di Israele che necessitano tormente che convivano
Impaccio due popoli ma che questa convivenza non può essere in nessun modo a detrimento della sicurezza di Israele dello Stato di Israele questa che cosa che a me fa molto piacere però non è molto in linea non è necessariamente coerente con la storia di una parte importante non solo della destra italiana ma anche del centro cattolico italiano e in questo devo dire Forza Italia occupato interpretato uno spazio quasi nuovo quasi anche sulla politica estera e non solo sul fronte israeliano ha rappresentato un elemento di novità reale nella storia politica italiana partendo da questo chiederei appunto a Brunetta di svolge la sua riflessione sull'Ipo di diagonale grazie
Grazie Davide grazie a tutti allora
Io me lo sono letto nei due giorni scorsi
Ieri ho fatto una gentile telefonata ad Arturo spiegandogli che lei pamphlet mi era piaciuto e anzi gli ho dato un consiglio meriterebbe di essere espanso nel senso che il parallelo tra regni crociati situazione attuale
Un parallelo che meriterebbe Furnari
Un racconto incrociato
Trae tutti i fatti di allora pochissimo conosciuti perché alzi la mano in questa sala
Magari certamente Presidente Cossiga sì ma chi aveva nella memoria il fatto che i regni crociati durarono duecento anni
Nella memoria
Occidentale quella vicenda è una vicenda avvolta nella nebbia i per cui si ricorda l'andata della crociata ma non il ritorno si ricorda delle battaglie ma non si ricorda la fine
Per qui c'è stata una cancellazione
Laddove invece oltre che ricordare i fatti delle crociate
Ricordare anche i per esempio io rimonta remotissima curiosità cosa è successo in questi duecento anni cosa hanno fatto cos'hanno costruito che tipo di cultura hanno costruito in quei tipi in quella terra e la ritenere nazionalità
E che che si e creata evidentemente in da parte di questi figli del dell'Occidente cristiano cattolico
Cosa hanno prodotto e poi cosa hanno lasciato
Questo è un punto primo punto e mixare tutto questo con il parallelo e cioè cosa i suoi cinquant'anni ha fatto lasciato Israele che prodotti ha lasciato e e se il parallelismo tiene duecento anni contro contro cinquanta una cosa per cui il greto espandere o magari all'americana con quei polmoni grossi
Di storia
Può raccontata un po'romanzata perché è una cosa che molto probabilmente potrebbe toccare un pubblico molto più vasto rispetto a un intelligente pamphlet come come questo
Primo primo punto è secondo punto
Di di preoccupazione leggendo questo libro viene fuori l'ineluttabilità del racconto e cioè della della della bomba
Ne se così come sono le cose che il fatto che tiranna
Nell'arco di due-tre anni perché questi sono i tempi della maturazione
Date le dinamiche europee date le dinamiche mediorientali e date le dinamiche all'interno di Israele
E data l'impossibilità di una
Raid come quello di Israele in Iraq nell'ottantuno mi pare Coni gli otto F sedici eccetera eccetera c'è l'impossibilità di distruggere i reattori nucleari per le ragioni che sono ben spiegate nel libro bene
La bomba ineluttabile
Il libro manca spiega l'ineluttabilità
Come dire preoccupata di questo di questo percorso il libro manca del dopo
Io il dopo l'ho letto da qualche parte
In non non non mi ricordo esattamente l'autore ma in un articolo para giornalistico in cui si raccontava del dopo dopo bomba in in Israele ho sempre suggerito arte ad Arturo di andare a recuperare il dopo bomba atomiche miserie scusate la mia la brutalità però ben vale la pena essere chiari da questo punto di vista dette l'ineluttabilità secondo
Le regole del gioco che qui sono individuate e definite vediamo invece si sia possibile rompere le regole del gioco o rompere e il sentiero stretto che qui è tracciato che porta ineluttabilmente all'uso da parte direttamente o indirettamente le qui ci sono anche tutte le altre varianti
Oltre che l'invio via missile da parte delle delirante cose un po'più raffinate di di di di di di terrorismo interno Esterno e così anche con un po'di tecnicalità che non guasta e quindi da questo punto di vista
Disse all'ineluttabilità vediamo se sia possibile rompere lo schema
Se sia possibile rompere lo schermo
E mi pare che dentro il pamphlet ci siano di elementi per rompere lo schema purché ci si era la volontà di farlo
Arturo spiega che l'equilibrio del terrore tra
Unione Sovietica e Stati Uniti non è avvenuto tanto sulla quantità dei megatoni a disposizione
Quanto sul fatto che i due contendenti sapeva no
Che non ci sarebbe non sarebbe bastato un solo colpo e che chiunque avesse fatto il primo colpo avrebbe subito
La ritorsione
E che comunque neanche con la ritorsione sarebbe finito perché ci sarebbe stato poi a a sua volta un altro colpo poi un altro colpo ancora ed ha ragione era spiegata ed è spiegata molto bene nel libro sulle estensione territoriale dei due
Dei due attori
E cioè l'esistenza di territori molto ampi che avrebbero sopportato
Uno due tre I primi colpi quattro primi colpi cinque primi colpi dire già
Uno due tre quattro e cinque primi colpi nega il la logica dello gouaches otto del del del colpo risolutore
Quindi questo è il vero motivo della deterrenza non tanto che gli Stati Uniti è avessero cinquecento missili mille missili con
Multipli di megatoni rispetto all'Unione Sovietica e che fossero missili più precisi o di o più mirati eccetera eccetera quanto il fatto che
Nessuno dei due aveva la come dire certezza
Di di una colpo risolutivo in ragione dei territori sterminati sia dell'Unione Sovietica che degli Stati
Questo è stato
Lo dice diaconale né io ne sono convinto
L'elemento di deterrenza fondamentale
Se questo è vero per l'equilibrio del terrore di quel periodo
Dovrebbe essere altrettanto vero nella logica del cambiare il gioco per quanto riguarda l'equilibrio di forze tra Israele e
Chiama il mondo arabo
Lo dice Arturo piccolo territorio poca popolazione tutta concentrata
Grande territorio grande popolazione molto dispersa piccolo territorio poca popolazione tutta concentrata ad alto livello tecnologico
Grande territorio grande popolazione popolazione diffusa basso livello tecnologico
C'è una sproporzione uno squilibrio di forza a favore della seconda elencazione nel senso che una società fortemente tecnologici Strata
E quando viene colpita in modo traumatico subisce sopporta molto di più di una pre-industriale o o rurale eccetera eccetera vai a colpire tu cento città tre industriali
è del tutto indifferente tu colpisci tre conurbazioni
Israeliani ai distruzione
Quindi se è vero che lo squilibrio strutturale
Ne viene immediatamente una ricetta di rottura della regola del gioco
E c'è dotare Israele di un territorio
Vastissimo
I più più vasto possibile
Uno dice ma sei matto come si fa
è molto semplice
Si dota Israele di un territorio che non sia il suo ovviamente
Il territorio non può che essere l'Unione europea
Queste come prima grande regola di deterrenza cioè evitare la logica del buttiamo lì a mare
La logica della concentrazione la logica che un colpo basta che due colpi bastano tre colpi bastano
Allargando artificialmente ovvia come dire trattati ovvia istituzionale il territorio
Questo è come dire una in parte qui è scritta
Io la voglio caricare poi dirò anche perché è una delle delle ricette per rompere il gioco dell'ineluttabilità
Solo se si dota Israele di un territorio che non ha ma non certamente per la questione
Per per via di di di di di alleanza
Per via di entrata in
Istituzioni diverse questo diventa un deterrente per cui il one Shot il colpo non tecnologicamente e culturalmente e psicologicamente militarmente non serve più
Quindi smontare l'ideologia ma non solo l'ideologia la la la la la la l'ideologia la cultura e la tecnica dello anch'
Per un colpo del del corposo che poi è quella di
Del presidente iraniano Ahmadinejad info
Molto semplice e qui ci sono tutti
Come si fa a fare questo
Facile a dirsi difficile a farsi Isabella nell'Unione Europea tema e qui rispondo anche a Davide
Tema non solo della sembra della cultura radicale nel nostro Paese ma tema anche evocato più volte dal presidente Berlusconi
Durante i cinque anni di presidenza riunione della della del del Consiglio italiano e nel semestre di presidenza italiano dell'Unione dell'Unione Europea evocato Israele l'Unione europea anche in funzione di come dire rafforzamento dell'asse con gli Stati Uniti e della rottura della rottura dell'asse franco tedesco quindi tutta una politica e ha ragione Davide poco legata alla storia
Per la diplomazia italiana tanto di centro quanto di centro sinistra e molto più legata alla storia liberale della della cultura italiana storia liberando minoritaria
In in
Nel nostro Paese quindi quest'Area questo terreno non coperto da parte del parere del presidente Berlusconi da parte di un martire del partito di maggioranza relativa che dicono tutti essere fortemente condizionato da culture come dire conservatrici del passato su questo tema cioè sulla politica estera sulla politica mediorientale sulla politica europea è stato fortemente uno quella del di Berlusconi e dei suoi cinque anni fortemente innovativa quindi questo è vero non ha avuto poi grandi risultati per quanto riguarda il perdite però è stata la politica del governo Berlusconi in questo
Va preso atto di questo va preso atto torniamo al punto precedente
Smontare l'ideologia della cultura
Tecnica del del basta un colpo per
Non solo territorio
Ma anche
Giochi strategici di lungo periodo
Cosa vuol dire
Attualmente
La
Cultura strategica di Israele
E legata era legata
Occhio per occhio dente per dente
E cioè alla alla strategia del colpo su colpo attenzione la strategia del colpo su colpo nella teoria dei giochi la strategia più efficiente nel breve periodo
Nel breve periodo checché ne dica il Vangelo
La strategia più efficiente di auto tutela e di autoconservazione per qualsiasi animale per qualsiasi popolazione e quella del colpo su colpo se una popolazione di Volpetti invade il tuo territorio strutture
Una popolazione di conigli
Devi reagire
Invadendo il territorio altrui ore agendo violentemente alla l'aggressione e non certamente porgendo l'altra guancia e questa è l'unica strategia possibile di salvaguardia delle popolazioni nella cultura
Di breve periodo
Come si rompe anche in questo caso questo occhio per occhio dente per dente o ti trasportatore nella terminologia virato porta della teoria dei giochi come si rompe
Spiegando i due giocatori
Che
Non possono e qui si ritorna al punto precedente risolvere nel breve periodo in un senso o nell'altro gioco cioè che nessuno dei due potrà mai vincere lo si può fare con il territorio
E l'abbiamo visto prima accertata l'estensione del territorio vedi modello del del della deterrenza
Unione sovietica USA la puoi fare oltre al territorio con il lungo periodo cioè nessuno può pensare
Di Solter il problema nel breve periodo
Perché il gioco in gioco strategico di lungo periodo a cicli ripetuti e quindi one shot e per ragioni spaziali e per ragioni temporali non è
Percorribile
Come fare per spostare i giochi dell'occhio per occhio dente per dente del tipo portata del
Delle reazioni del periodo nel medio lungo periodo
Lo si fa come dire inserendo Israele in un'alleanza come dire più larga e di e l'altro tema che qui viene semplicemente
Appuntato quello della NATO e così via che però è la stessa faccia l'altra faccia della medaglia dell'Unione Europea
D'altra parte l'abbiamo già visto
Unione Europea nato nel processo di allargamento dell'Unione Europea veri i due processi sono andati
Via via in sincrono
Quindi dare la certezza che nessuno può vincere
E questo è l'altro elemento per rompere i giochi dell'ineluttabilità della bomba
Territori e nessuno può vincere
Territorio e nessuno può vincere vogliono dire Occidente vogliono dire soprattutto Unione Europea fino ad oggi hanno voluto dire Stati Uniti d'America
Oggi come abbiamo visto Stati Uniti d'America non può più essere non ce la fa più ad essere se ne rendono conto tutti che non può più essere Stati Uniti d'America non può che esserne europea
E l'Unione europea
Sensibile a tutto ciò assolutamente no
Per questo mi piaceva
Capire l'atteggiamento dell'Occidente europeo nei confronti dei duecento anni dei regni cristiani di come i regni che lì di come i regni cristiani siano stati abbandonati a loro stessi
E nessuno poi in altre faccende affaccendato repubbliche marinare Pieve formazione degli degli Stati
Ed o delle grandi monarchie in Europa eccetera eccetera vedeva evidentemente in questi regni cristiani più un problema che una opportunità e quindi sono stati mollati per questo mi interessava che tu potessi ricostruire le filosofie interni di come l'Occidente europeo di allora abbia mollato i regni i regni cristiani
In questo caso però e dico l'ultima cosa
E siccome il gioco sta della bomba ineluttabile della bomba non riguarda solo Israele
E se riguardasse solo Israele come avvenuto tra l'altro con il Saladino con con i regni cristiani e poi non si è fermato lì si è fermato a Vienna
Qualche secolo più tardi
Lei Panto vien da qualche secondo più tardi ma non si era fermato lì tessere quindi è miopia quella di dire ben giocosi fermati tutto si è risolto evidentemente no evidentemente la riflessione da far fare all'Unione Europea
Sui sui due temi territorio
E gioco strategico di lungo periodo c'è nessuno può vincere
Medea tale che questo tagliandi completamente
Le premesse filosofiche e culturali tecnologiche
Porremo logiche alla alla vicenda
Questo io credo sia il punto centrale ripeto
Dibattito che attualmente non c'è
Io ho provato a raccogliere le firme
Per Israele nell'Unione Europea e nove dicono il numero a cui sono arrivato al Parlamento europeo perché mi vergogno
Il prato non ha firmato neanche Pannella
Questa è una notizia ancora spero che firmino
Ma questo è un altro è un altro ragionamento però le firme sono poche ed occorrerebbe che ci fosse una riflessione un po'più approfondita su questo tema benedire che in gioco non è solo Israele ma siamo tutti noi ultimo punto solo un flash non c'ho riflettuto
Mi pare venerdì e sabato c'è stato un grande summit in Cina di tutti i Paesi africani
Interesse della Cina nei confronti dell'Africa come tutti sanno e
Notevolissimo per ragioni energetiche per ragioni geopolitiche già strategiche e così via
Solo tema solo una variante non c'ho riflettuto
Che questa apertura del gioco nei confronti della Cina rispetto a Stati Uniti e Unione europea rispetto alla vicenda mediorientale che non sia un'apertura di un gioco
Positivo
Grazie Renato
Ritardo dell'applauso così Brunetta impara a terminare gli interventi con domande troppo inquietante e sospese
Presso tocca
Adesso parla Margherita Boniver Margherita Boniver oltre a essere stata
Un esponente del governo Berlusconi con un incarico specifico alla ministero degli Esteri diciamo protagonista di quella stagione di cui parlavamo prima
A ha però alle spalle una più lunga storia politica occupa essendosi occupato alcuni problemi di politica estera di relazione fra i popoli nella Partito Socialista italiano
Non è un mistero
Certamente che i leader del moderno socialismo italiano cioè come Bettino Craxi ebbe nei confronti del questione mediorientale posizioni molto chiare molto molto dure
Destò molte polemiche la sua definizione in aula alla Camera i deputati di era fatto
Per un parallelo fra l'ha fatto e Giuseppe Mazzini questo provocò qualche mal di pancia in alcuni ma in realtà sono sulla questione mediorientale la posizione del socialismo moderno democratico stato opposizione molto chiaro ragione per la quale mi sembra molto interessante ascoltare quello che su questo libro aveva da dire Margherita Boniver in qualche modo mettendo insieme cucendo la storia di quel passato politico che è presente naturalmente nel suo disegno nelle sue idealità anche oggi e quella che è stata l'esperienza del Governo Berlusconi grazie
Grazie Davide ma io vorrei cominciare
Prima di di parlare di questo libro che un libro che vi consiglio moltissimo è un pugno nello stomaco è un libro assolutamente straordinario perché fa opera di pulizia nei confronti di una rimozione che un po'collettiva e che riguarda appunto l'esistenza di Israele e la minaccia all'esistenza di Israele che si dispiega oramai tutto alla sua
Limpida
Chiarezza da parte appunto del regime iraniano volevo cominciare con le parole che mi sono state
Detto affettuosamente questa mattina presidente emerito Cossiga quando scherzando ma non troppo ha detto sono tempi bui consoliamoci perché potranno solo peggiorare ed è esattamente il la sensazione che una prova leggendo questo libro che ripeto è un libro essenziale senza fronzoli
Che traccia uno scenario b evidentemente apocalittico
Alla fine del quale però non c'è alcun tipo di lieto fine
Ma semplicemente una serie di domande che fino adesso sono senza risposta
Che partirebbero molto più semplicemente dal che fare classico
Che fare nei confronti di questo scenario apocalittico che fino a pochi anni fa probabilmente era soltanto accennato tracciato ma non era credibile
Oggi il questo scenario apocalittico è assai credibile
E nel frattempo sono cioè c'è stato una serie di avvenimenti che avvalorano la tesi appunto dello scenario apocalittico
Prima di di rispondere poi alla alla domanda molto molto puntuale di Davide Giacalone volevo semplicemente accennare che appunto negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una serie di avvenimenti di cui probabilmente il più grave in assoluto è che stiamo assistendo alla fine della politica del contenimento così come l'abbiamo conosciuta negli ultimi decenni basta pensare a come
Si sta svolgendo per esempio uno degli altri scenari altrettanto apocalittici ma molto diverse che riguardano il Paese dei cosiddetti però Asse del male che riguardano soltanto l'Iran ma riguarda la Corea del Nord
Dove abbiamo visto dispiegarsi tutta diciamo la panoplia degli degli strumenti tipici della diplomazia multilaterale
Lunghi defatiganti colloqui con Pyongyang perché continuava interromperli che addirittura li ha interrotti per poi riprendere dopo aver fatto questo misterioso Hottest nucleare qualche settimana fa ma nei confronti del quale regime in realtà non si è trovato alcuna soluzione
Evidentemente Pyongyang non è Teheran
La Corea del Nord un Paese poverissimo
La minaccia è tutta politica perché stiamo parlando di un regime guidato da personalità assolutamente paranoica come Kim Johnny il però anche nei confronti della Corea del Nord siamo ben lontani dall'aver trovato una soluzione accettabile
Da se sa cosa si dice di un altro Paese altrettanto diciamo remoto
Il Sudan dove in questo momento è mentre stiamo parlando si sta svolgendo oramai da due anni e mezzo un vero e proprio genocidio
Uso questa parola che è politicamente scorretta che Lauenburg non vuole usare perché se l'OCSE usata la parola genocidio entrerebbero subito in gioco
Quelle quelle norme contenute in un trattato conto genocidio del mio centoquarantanove se ricordo bene e quindi ci dovrebbe essere un vero e proprio intervento militare per impedire che il genocidio
Sì continui a dispiegare e invece appunto non trattandosi fra virgolette il genocidio genocidio va avanti
L'ONU la comunità internazionale la Corte penale internazionale l'Unione europea hanno fatto tutto quello che si poteva immaginare di fare salvo appunto invadere per evitare il genocidio e purtroppo le cose non sono cambiate di un millimetro
Sappiamo le cifre tre milioni di profughi interni sfollati paesi vicini che sono toccate da questa tragedia ai trecento mila sgozzati morti
Donne stuprate bambini squartato i e via dicendo e il governo del Sudan e che continua a diciamo a mettersi di traverso nei confronti dell'ultima decisione tra l'altro molto saggia molto giusta appresa all'unanimità del Consiglio di sicurezza dell'ONU che era quello di inviare un contingente ha rafforzato
Dopo il fallimento dell'intervento dei soldati africani mandate dalla dall'unione africana
Peccato che in quella risoluzione dell'ONU come in tutte le soluzione dell'ONU
C'era un un piccolo caccia può già cioè che l'ONU non avrebbe potuto mandare suoi venti mila caschi blu certa magari sotto comando NATO se non ci fosse stato preventivamente l'accordo del governo sudanese accordo che evidentemente non è stato dato quindi ennesimo fallimento anche in questo caso di una politica del contenimento che praticamente non esiste assolutamente più vogliamo quel parlare di quello che succede su altri teatri difficilissimi impraticabile come l'Afghanistan dove purtroppo le cose non stanno certamente prendendo la piega migliore in Iraq dove siamo oggi confrontate con la buona notizia della del processo che si è confuso nei confronti del dittatore è stata Mustaine ma con uno scenario militare
Assai incerto e nel frattempo sempre sul diciamo per elencare una breve una breve lista di cose che non vanno c'è stata la famosa guerra dei trentaquattro giorni la guerra per procura la guerra accidentale come è stata descritta
Con una certa efficacia dall'economista la guerra Pera Israele Libano che si è conclusa molto parzialmente con un cessate il fuoco con la famosa decisione dare soluzione mille seicento uno
Che
Che avrebbe dovuto
Aprire le porte a diciamo una nuova era un nuovo rilancio del del negoziato sulla questione arabo-israeliana sulla questione palestinese ma che in realtà si è per il momento impantanata avuto apposta questo termine
Nel territorio del Libano del Sud dove praticamente stiamo assistendo a un Ripley pressoché identico della prima missione UNIFIL che per la verità per oltre quasi trent'anni assistito modo più impotente immaginabile al al al riarmo alla diciamo alla tecnologia che armato il Partito di Dio e che ha permesso appunto
I fatti di questa estate ma per rimanere ancora una volta per qualche istante su quello che è successo
Nella guerra di quest'estate
Vorrei farvi notare che gli incidenti cioè il rapimento del giovane caporale Shalit che avvenuto il venticinque di giugno sul territorio di Gaza
Nonché il rapimento degli altri soldati israeliani che è avvenuto nel territorio del del Libano del Sud
Il dodici di luglio di quest'anno
Sono due incidenti costruiti ad arte che purtroppo partono da quei territori che erano stati unilateralmente sgomberati da Israele e quindi una diciamo un vero e proprio segnale politico nei confronti della politica del governo Sharon poi Olmert che non vanno sottovalutate perché sono segnali politici dirà rivestirmi
Per non parlare poi della guerra asimmetrica fra Israele il Partito di Dio che ha meritato tanti rimproveri a Israele da parte di pensosi consessi parlamentare si europee che nazionale e quant'altro per non dire poi delle critiche assolutamente incredibili che abbiamo ascoltato uscire dalla dalla bocca dell'attuale ministro degli esteri quale veramente non si è peritato di criticare
E di esporre
Con un orribile neologismo la cosiddetta è qui vicinanza di questo governo nei confronti della complicatissima materia Arthur diaconale ha il merito di descrivere con la chiarezza del laser diciamo tutti questi aspetti di legarli insieme appunto in questo scenario molto molto molto allarmante
Molto allarmato sulla quale io penso che non possano assolutamente esserci dubbi alcuno
Sulla posizione che un Paese come il nostro che la comunità europea
Che il consenso del grande nazione dentro l'ONU debbano prendere nei confronti della minaccia iraniana anche se ho poche speranze che questo avvenga anche sta avvenendo esattamente contrario
Sta avvenendo quello che è avvenuto per undici lunghissimi anni quando con il programma oil for food l'ONU cercava invano di convincere Saddam Hussein a non costruirsi le armi batteriologiche chimiche e quant'altro che poi sfociato con la decisione di invade re l'Iraq ma ricordiamo il negoziato durato undici anni ed è un negoziato che è totalmente fallito
Non tanto o soltanto perché c'è stato l'intervento militare angloamericano ma perché comunque si era capito perfettamente che avremmo potuto continuare su questa scia per altri venti o trent'anni la stessa cosa sta succedendo con l'Iran
La verità è che nessuno sa esattamente come fare
Per dispiegare una politica di contenimento nei confronti del nucleare degli Ayatollah
E e questo rende la cosa ancora più pericolosa vediamo per esempio che uno e delle delle armi diciamo classiche della diplomazia alla questione delle delle sanzioni è già stata praticamente messa da parte perché nel Consiglio di sicurezza dell'ONU la Russia contraria alle sanzioni all'Iran
Anche certi Paesi europee brontolano soltanto a questo a questa possibilità allo stesso Governo italiano se non erro aveva già detto qualche mese fa che le sanzioni non erano diciamo lo strumento giusto allora
Se evidentemente non si può bombardare fra virgolette l'Iran perché rappresenterebbe una minaccia questa cosa per fortuna non è nello scenario di alcuna nazione patria degli Stati Uniti
Se non si può parlare di sanzioni di contenimento nei confronti degli Ayatollah perché queste sono poco sgradita se dobbiamo continuare ad assistere all'umiliazione a cui è costantemente assoggettato l'Alto rappresentante dell'Europa avversò lana il quale viene praticamente preso in giro un giorno sì e un giorno no
Da quel negoziatore Lara Gianni iraniano
Che cosa rimane di questa eventuale trattativa molto poco rimane una divisione occidentale che è esattamente quello che iraniani vorrebbero perché tutte e questo modo di tergiversare questo modo di tentennare nostro Europeo e occidentale esattamente
Perfettamente utile alla alla minaccia
Del riarmo del diciamo della costruzione di armamenti militare nucleare da parte dell'Iran
Sulla per finire perché ho già partite da parte con tutto il mio tempo sul finire vorrei accennare a quello che è stata la politica estera in un momento storico molto diverso
Sì Craxi viene ricordato come uno statista che eminentemente filo arabo
Non credo che si possa definire così la politica estera di Bettino Craxi e la quale certamente aveva fatto ha fatto delle aperture fondamentali nei confronti della o è l'EP di Arafat stiamo parlando di venticinque ventisette ventotto anni fa
Partendo però da una solidissima base di amicizia nei confronti di Israele
Che era diciamo tipica non soltanto del Partito socialista italiano ma anche del peso socialista francese commi per amor di Bruno Krajicek che con i socialisti e socialdemocratici austriaci eccetera i quali appunto potevano permettersi fra virgolette di aprire un dialogo e di tentare di dare diciamo un supporto alla cosiddetta diciamo prospettiva soluzione
Per la questione arabo Israel Diana sappiamo poiché che tutto questo purtroppo ancora tutto da definire ci stiamo nuovamente impantanati nel frattempo son passati trenta quarant'anni la crisi è diventata innanzitutto la crisi più lunga delle tante di cui siamo spettatore purtroppo troppo spesso impotenti
Ogni tanto mi chiedo se Bettino Craxi se fosse vivo oggi quale sarebbe la sua posizione è la mia risposta è la mia personale ma credo di poter dire che Bettino Craxi
Se fosse vivo oggi
Avrebbe più o meno la stessa identica posizione che ha assunto Forza Italia con molta con molta ragionevolezza e con molta chiarezza nei confronti di Israele
Perché per riassumere concludere con quello che è successo negli ultimi anni ma soprattutto con quello che è successo
Nel due mila uno così come ci siamo detti siamo tutti americani nei confronti della minaccia terroristica oggi con altrettanta pacatezza possiamo tranquillamente dire stiamo tutti israeliani
Cioè il
Grazie alla grinta
Daniele Capezzone oltre sei reduce dal congresso radicale in cui qualcuno di voi avrà letto sui giornali e sentito in televisione
è un esponente importante del
La maggioranza di centrosinistra è un più giovane credo nella storia d'Italia presidente di commissione parlamentare
Appartiene alle particolarità del bipolarismo italiano un po'bislacco che su questioni assolutamente fondamentali come la politica estera
Gruppi persone filoni di pensiero che la pensano allo stesso modo si ritrovino in poli di pezzi
Con questo nonno dominando intellettualmente due poli ma finendo in minoranza in ambedue i Poli è diciamo così uno degli argomenti di riflessione e di un altro libro di dialisi diaconale però quindi oggi presentiamo quello sui Israele
Però è un tema che che va sottolineato
Quindi tocca a a Daniele Capezzone portare la croce del della Giunti un problema serio
Che è quello dell'atteggiamento non solo della politica estera italiana di oggi come ricordava prima Margherita Boniver
Ma anche
Di quello che c'è prima della politica estera praticata perché la politica quando si trova ad avere responsabilità di rappresentanza istituzionale quando ha compiti diretti di gestione diplomatica deve necessariamente attenersi alle regole della diplomazia della politica internazionale ci mancherebbe altro
Però esiste anche la politica che parla popolo che parla agli elettori che fa crescere tessuto spessore culturale e da questo punto di vista non c'è dubbio che una certa distanza
Dalle posizioni che sono note tanto di Daniele Capezzone quanto della storia radicale si vede e si sente quindi all'UE tocca in qualche modo fare un confronto tra
Il contenuto del libro di Arturo diagonale e la realtà politica della maggioranza nella quale egli si trova
Se scegliesse questo filo più che Croce sarebbe crocifisso del Duomo
Grazie Davide Giacalone grazie apertura diaconale per questo libro che ha
Alcuni meriti speciali a mio avviso
Intanto il merito di sgombrare il campo dalla
Tesi o dall'uscita di sicurezza
Oggi sicurezza della follia di Ahmadinejād
Semmai si può sostenere che in atti siamo noi per alcuni per alcuni versi qui abbiamo un leader criminale spregiudicato ma che persegue con assoluta razionalità un disegno coerente
E anche con l'abilità e in qualche caso anche con capacità di toccare tutte le corde dello strumento
Sa muoversi in modo forte prepotente ed efficace
Nello scenario geografico che è il suo pensate a come ha contribuito al rovesciamento della situazione libanese a alla partita che giocherà rispetto alla realtà siciliane a quella palestinese alla opera di destabilizzazione che compie sull'Iraq quindi giocherà per ora vince su quel terreno
Gioca e sta vincendo anche nella costruzione di un asse geopolitico e geostrategico sulla questione energia
Perché vede Putin lire hanno appunto per altri versi la Cina e per altri versi ancora il Venezuela con diverso peso è diverso ruolo ma costruire una una nuova come dire
Figura geometrica una nuova figura geo politica geostrategica mondiale che usa il gas e il petrolio come in altri tempi si usavano i carri armati sa ancora Ahmadinejād muoversi in modo efficace tra i sepolcri imbiancati dello
Vorrei dire anima viva e criminale Luís tra le anime morte dell'olio dove si muove con devo dire speciale abilità sa ancora con speciale abilità muoversi lo ricordava un istante fa Margherita Boniver
Rispetto al tran-tran della diplomazia europea
E sa anche questo io sono rimasto molto colpito da alcune cose rivedevo di recente una sua presenza
Televisiva mette presso negli Stati Uniti sa perfino giocare una carta mediatica di particolare efficacia e pater les Bourgeois no di più qui non si tratta solo di stupire i borghesi si tratta di giocare una carta
Molto forte che sa creare il cast si mediatici e imporre la sua agenda non la nostra agenda e proseguirà credo sia convocato per l'undici dicembre l'appuntamento nel quale dice lui ristabilita la verità storica sull'Olocausto il solo fatto che sia convocato un appuntamento del genere comprendete cosa significherà no dal punto di vista della stampa mondiale dell'opinione pubblica mondiale che sarà chiamata a misurarsi con la sua agenda e non con la nostra agenda per questo dicevo il matto non è lui
Lui è molto bravo
Il problema è tutto nostro io non alludo il tema che Giacalone a acutamente
Individuato cioè la la peculiare situazione italiana
Certo nel dibattito
Generale nel nel dibattito anche culturale questi temi sono poco toccato e quindi dico a di Ancona l'Italia è un Paese che da questo punto di vista si direbbe a Napoli non tiene che fare su questi e però speciale invece la posizione del governo
Che con abilità
Il nostro ministro degli esteri in particolare a creduto ha ritenuto di sfruttare un momento di necessità degli Stati Uniti
Serviamo noi in questo momento serviamo
è il ragionamento un po'Levantini chi è che può parlare lì Libano tipo può mettersi di mezzo siamo utili insomma e e si è mosso con questo filo e lo ha fatto con grande capacità di navigazione
Certo però c'è il piccolo dettaglio che abbiamo molti nostri uomini dislocati lì
In un contesto in cui può bastare poco per renderli tecnicamente ostaggi
E soprattutto io sono convinto che per quanto abile possano essere qualcuno nel gestire una linea sottolineo levantina
Senza idee forza non si faccia molta strada
Perché le cose mutano e quando i contesti dovessero avere una curvatura drammatica poi non te la cavi più
Solo con
Insomma di dire una cosa in italiano una cosa in arabo un altri in inglese e tenere tutto
Occorrono idee forza qui casca
Temo la nostra politica qui casca una non politica europea
è facile evocare Monaco trentotto ma la differenza rispetto a Monaco trentotto e che quella linea politica infame fu tenuta da grandi figure che di Daladier la valle Chamberlain sono figure comunque straordinarie drammatiche
E qui insomma ciascuno faccia in parallelo con quella che oggi la realtà la realtà europea non si può neanche sperare in un errore alto
Io sono convinto che occorra la politica
La carta militare non è oggi a mio avviso giocabile in modo soddisfacente la carta del tran tran diplomatico carta comoda per Ahmadinejad io credo che occorrano degli spari di politici occorra qualcosa che sorprende io corro a qualcosa che sorprenda
Diceva giustamente Giacalone parlando alle opinioni pubbliche mondiali per quale ragione dobbiamo accettare un meccanismo per cui sia Ahmadinejād a imporre la sua agenda e noi incapaci di proporre la nostra gente da questo punto di vista il tema che già Renato Brunetta evoca
è un tema che io voglio ancora rare ma allargandolo perché qui non si tratta solo di Israele nell'Unione Europea
Io credo che molte delle cose dette proposta recentemente da Marco Pannella anche la sua iniziativa sul Medioriente ma le cose che abbiamo visto anche ieri ripresa dalla stampa italiana da Grossman
Porre il tema di una di un deficit politico nostro e per nostro dico italiano europeo
Occidentale israeliano anche di una tragica afasia del ceto politico e delle classi dirigenti israeliane la mancanza di una strategia io dico non solo Israele europea ma Israele e Turchia nell'Unione Europea
Non abbiamo bisogno di uno spariglio di questo tipo che pari all'opinione pubblica mondiale che dia il senso di qualcosa in cui diciamo il club è centrato
Sulla democrazia sulla libertà non sull'appartenenza religiosa o su altri elementi credo che imporre nessuno si illude
Lo dice un istante fa sulla capacità delle classi dirigenti europee di gestire chissà quale percorso ma noi abbiamo bisogno che l'agenda abbia quel tema iscritto e non altro
Che si discuta di questo modo possibile di mutare il corso delle cose e non dell'agenda di Ahmadinejād io credo che questo sia io credo che questo sia importante perché a una chance di appassionare le opinioni pubbliche anche quelle di là
Io credo che oggi siano destinate al fallimento tutte le strade tipo road map
Tutte le strade di anche intelligente prudente magari ragionevole ma debole cabotaggio il piccolo capo non ce la possono fare
Alla prima curva si va fuori strada
Occorre qualcosa che abbia il respiro di una idea forza che appassioni l'opinione pubblica che possa coinvolgere e mutare di segno anche quello che accade
Perché tutte le sere sulle televisioni sulle televisioni del mondo arabo allora chiudo e dico quelle uno spariglio ma l'altro spariglio
E guarda le opinioni pubbliche di là
Per un verso i poveri radicali per altro verso il mio amico Michael Levine lo cercano di dirlo da tanto tempo
Da tanto tempo
L'Iran è un paese speciale il settanta per cento della popolazione ha meno di trent'anni
Questo settanta per cento della popolazione a desiderio straordinario di conoscere il Grande Satana occidentale che non vede come il Grande Satana
Ma di mescolarsi con esso attraverso le televisioni satellitari attraverso la capacità di contaminarsi perfino con il cinema con la musica con ma io da questo punto di vista non so se Giulia Robert Sorin Chadir possono aiutarci più per di altro genere di carte
In questo momento Ahmadinejād sta realizzando un progetto sistematico di
Stavo per dire eradicazione ma insomma quasi insomma
Rimozione delle parabole televisive da Teheran
Per impedire che appunto ci sia contatto col Grande Satana le feste del giovedì sera microregione sono ormai oggetto di repressione costante io mi sono emozionato quando ho visto nei giorni scorsi Salman Rushdie proprio lui
Dire riempiamo l'Iran via Ippodromo
Ecco io credo chiudo davvero su questo nessuno si illude che questo sia risultino radio Londra non fu risolutiva ma Fura gli o Londra masse sto un colpo straordinario oggi io credo che con percentuali che incidono in modo infinitesimo rispetto alle spese militari tradizionali siamo zero virgola zero zero da e poi giocando anche questo tipo di carta si possa ottenere un risultato con rapporti costi-benefici senza comparazione chiudo qui ma per dire grazie all'autore e per dire occorrono idee forza e due idee forza sono quelle per un verso Israele e Turchia
Per imporre un altro tipo di agenda politica e per altro verso la comunicazione evitiamo che la attrazione diciamo di massa sia giocata soltanto dal dittatore proviamo a giocarla noi robot no
Radio Londra insegna qualcosa grazie
A Gianni De Michelis a una esperienza in politica estera di primissimo livello anche una delle persone che ha cominciato a riflettere e a scrivere sul temi generalmente del Medioriente ma son c'è un libro
Il suo abbastanza recente ma anche abbastanza antico da essere significativo sullo sceicco virtuale
Allora Sky fluttuare
Il siccome ho anche una persona che oltre avere grande competenza non ha molti peli sulla lingua
A dispetto dell'autore del libro virtù diagonale quello che vorrei chiedere gli è innanzitutto se egli ritiene che lo scenario descritto e diagonale sia credibile cioè sia realistico se qui politica pericoli sono effettivamente possibilmente davanti a noi e secondo essendo lui stato ministro degli esteri in maniera eccellente per un congruo periodo
Esiste alla sensazione che esista una via del nostro interesse nazionale finendo per tale anche l'interesse economico perché lui di testa c'è anche l'interesse economico che possa prescindere
Ho accompagnarsi debolmente a uno può alla tentativo di dare una politica estera all'Europa cioè esistono un margine
Di lavoro per la diplomazia italiana che non sia una diplomazia o contenti di essere di promozione UPEA
Ma metto subito i piedi nel piatto dico che si diaconale raccolto due questioni fondamentali
Che i cerchi più distretti che hanno discusso in questi anni di queste cose
Sono stati affrontati che sono rimasti minoritaria
Chi mi conosce a seguito ripeto incontri limitati in cui hanno parlato di questo io vado dicendo la prima cosa dal giorno dopo l'undici settembre è quella di regni Frank e la seconda cosa cioè quella del rischio di una seconda Shoah nella forma della eliminazione Stato di Israele
Da
I primi giorni di questo luglio quando si è capito con la vicenda
In Libano che lo scenario era definitivamente completamente saltato nuovo scenario il tempo giocava contro Pisa gioca contro Israele e quindi il la situazione era balsamica era stata utilizzata introiti intro introitata dalla diciamo dagli israeliani negli anni della guerra fredda non c'era definitiva e non c'è definitivamente più quindi le due cose sono giuste naturalmente appunto questo
è un pamphlet come quello mio sullo sceicco virtuale poi o da queste diciamo intuizioni si colgono le due conseguenze dovrebbero entrare cioè la prima
Che il problema è molto urgente molto grave e riguarda tutti e quindi forse bisognerebbe chiedersi come mai nelle sedi proprie non si discute si discute qui in occasione dell'uscita di un libro così via non si discute proprio lì
Ma non Italia in Italia in Europa e per certi versi nemmeno negli Stati Uniti d'America e per certi versi nemmeno in Israele se un nuovo Vaime sell in questi giorni trovò un clima capovolto rispetto a quello precedente
Perché
Di questa seconda cosa che di acqua dalla messo del libro di colpo l'ho preso coscienza tutti
E non hanno la risposta
E però non riescono
Affrontare la questione come si vede dalle notizie di cronaca perché l'ingresso del governo di Lieberman
Dà l'impressione di Nisa Lele con una classe dirigente come sue che accetta di andare a picco e che vive con l'obiettivo limitatissimo della sopravvivenza di un giornale di un governo o di della sconfitta di un rivale politico nel mentre l'abisso di pronto per principio
Il primo
E l'altra cosa che i tempi sono brevissimi
Di questo ecco alcune cose che dirò o sui punti deboli del libro sulle questioni da approfondire essendo appunto questo un pamphlet molto leggero questi bisogna stare per ore a affrontare tutti gli aspetti però la questione del tempo
Drammaticamente decisivo
E sono tempi estremamente bere ora naturalmente non è questa la sede di di affrontare per il punto che diagonale onestamente ammette il che fare sette che il seguito su cui
Io dirò solo alcune poche cose però alcune cose posso dirle con maggiore precisione su
I punti dell'analisi che vanno completati
Perché quelle due
Qui due fatti forti non appaiono solo delle intuizioni delle ma aiutino poi all'analisi che poi porta alla decisione per l'azione senza un'analisi corretta non vi è decisione per l'azione
E tra l'altro la decisione per l'azione dovrò coerente
Capire quanto sia importante perché noi appunto qualcuno l'avvocato la discussione di oggi abbiamo alcune migliaia di nostri ragazzi
Nei Balcani Afghanistan Iraq sta avvenendo via ma in Libano ci sono e così via
Le nostre i nostri vertici militari potrebbero ricordarci ma anche ricordarsi però anche ricordarsi che non solo sono ricordati svolto in questi anni
Che soprattutto uno strumento militare o a degli obiettivi chiari
Per i quali viene messo in moto o si finisce inevitabilmente in un mare di guai
E
I militari sanno farlo fare molto bene mestiere che fare la guerra
Termini classici
Nell'assenza di indicazioni politiche né negli altri usi
Cosiddetti pacifici e così via l'assenza di indicazioni per l'azione di carattere politico rischia di portare a situazioni drammatiche e io sono molto preoccupato molto preoccupato
E penso che anche da questo punto di vista dovremmo come accelerare la nostra alla nostra riflessione che
Noi abbiamo discusso in Italia moltissimo esageratamente dividendoci
Sulle differenze tra l'Iraq e l'Afghanistan il Libano l'Iraq capivo perché è unilaterale orribile Bush
L'Afghanistan è buono perché quello è l'ONU allora abbiamo computato i talebani era giusto in Libano è buonissimo perché oltre a essere una roba colono è un po'anche anti Israele quindi così perfino gli estremisti che impazzano in queste ore di ma non va bene perché è una specie di vocazione di una legnata e dei finalmente gli possiamo dare una lezione
Sciocchezze sono la stessa cosa
E come abbia avuto guai in Iraq come di stiamo avendo in Afghanistan tra pochissimo le avremmo in Libano
E solo che queste cose non vengono neanche spiegate
Ne ha l'opinione pubblica ne hanno le stesse nella classe dirigente e quindi non abbiamo la minima idea di quello allora vediamo i punti dico significa Intel pubblichiamo i punti deboli ma son sedicente questioni da da approfondire primo la osservazione a monte quello che ho fatto all'inizio del mio intervento il Co questi problemi nel contesto della guerra fredda
Beni e avevano un senso era giusto esaminarlo in un certo modo nel nuovo contesto
Quel modo di affrontarli esercente sbagliato
Nel nella logica della guerra fredda aveva senso il contendente aveva senso il keeping lo status quo aveva senso il tenere Saddam Hussein con le sanzioni così poteva discuterne aveva tutto nella situazione nuova
Il
I contenimenti Pino stato Squaw il tentare porta semplicemente al disastro e fa il gioco di chi punta a sostituire al disordine caotico un disordine basato sul confine
Cioè fa il gioco di Bin Laden abbiamo visto cioè Bin Laden ancora più di Ahmadinejād perché ripeto ballate tutti diranno e non parlate del vero problema
Che Al Qaeda
Bin Laden a un disegno iper razionale iper razionale
E che è un disegno che ha che parte dall'idea che ha capito o voluto capire prima di altri prima degli americani che hanno sprecato con Clinton però atto anni
Come si può dire il dividendo della pace che c'era stata offerta dalla fine della guerra fredda in questo modo
E come si fa a dire ha pensato un ordine mondiale è quello del califfato responsabilità altro il termine i crociati lo usano da anni dopo non usano a caso perché hanno esattamente quello schema lei con la logica
Di combattere i crociati pensavo di eliminare gli Stati franchi dal Medio Oriente e quindi di di unicamente di togliere di mezzo Israele che l'attuale versione lista degli Stati fra
Ora il Bin Laden ha lanciato la sfida la ragione per la quale io sono stato non mi pento neanche ora anche quando si Pintor perfino che li ha fatti a favore dell'intervento americano in Iraq
Perché era inevitabile accise se si doveva come si doveva accettare la sfida del cambiamento dello status quo ovviamente dalla direzione opposta era inevitabile
Trama è stato che è stato gestito malissimo
Ma quelli che oggi dicono abbiamo avuto la da noi sono del degli sciocchi perché avevano torto per semmai bisogna spiegare a Bush l'amministrazione americana le ragioni e gli errori che hanno commesso nell'implementazione dei quella scelta obbligata
Comunque degli errori maggiori sono stati non solo come tutti dicono non me la guerra ma nel dopoguerra ma sono stati soprattutto nell'implementazione
Del progetto politico di cambiamento dello status quo che quell'intervento militare presuppone per quello della cosiddetta evoluzione democratica dei Paesi arabo islamici perché naturalmente
Non è così semplice la strada è quella giusta è ovvio
è ovvio che per sconfiggere il disegno jihadista fondamentalista di Bin Laden lo nelle varie versioni uscite di Ahmadinejād tu devi andare verso la democrazia solo che la democrazia no
Nulla si esporta con le teorie mi dispiace per
Per Daniele non non ben magari più questo non non la si fa col Dada e con Emma Bonino Slovenia M non la si fa in questi modi quando la si fa con le Corridori disgraziatamente la democrazia la si fa innanzitutto una cosa
Conquistando almeno delle minoranze
Di quelli che voi rendere democratici cioè in questo caso degli arabi islamici
Come si può dire
Offrendo degli degli argomenti convincenti non di carattere intellettuale era di quelli pratici quelle logiche le analisi costi-benefici cupo inducono delle persone andare in una direzione piuttosto che in un'altra la prima cone capire il contesto profondamente diverso invece Moggi
Per la seconda cosa è appunto quella di aggiungere Ahmadinejād Bin Laden molto di più nel senso che
La sua la vera sfida il vero come si può dire decisore di ultima istanza in questa sfida dall'altra parte è fatta dei jihadisti per una dobbiamo dire fatta da Bin Laden questo ci permette tra l'altro di aggiungere
Al capitolo dei pericoli un pezzetto cremasco non c'è solo il rischio della bomba atomica iraniana stipendi benissimo scritto ma c'è un rischio forse maggiore forse più vicino
Che il fatto che Al Qaeda possa prendere in mano il potere in Pakistan nel giro dei prossimi e insisto molto concreto chiunque segue per la semplice ragione che noi informiamo le nostre opinioni sulla stampa italiana sulla stampa europea che a livello che ha ma se uno segue
Guarda Croce del mondo un sacco
Che il rischio è molto più in Pakistan oggi che insegnerà a questo suo è semplicemente per come sicure per la completezza dell'analisi e dell'informazione la terza questione che è stata evocata andava messa è il nesso che è passata da tutte queste questioni e questo fondamentale dossier del futuro dell'umanità nei prossimi dieci anni che la questione energetica
La questione energetica tutte le sue sfaccettature
Perché lì c'è l'incrocio
Con il rischi di destabilizzazione che vengono dalla Regione
Arabo islamica e questo problema più generale perché
Il problema energetico nei prossimi quindici anni inevitabilmente comporterà
Una priorità all'energia nucleare
E tra l'altro qui non ce ne siamo accorti in Italia non ne ha discusso nessuno il governo italiano di prima che ha preparato quel vertice di dopo che c'è andato cioè
Il vertice Pietroburgo non ci ha raccontato di cosa si è discusso davvero a San Pietroburgo ma ancora che ha colpito quel dice
Per ragioni per una ragione o per l'altra sono costretti a vedere davvero cosa succede è che i russi hanno posto
La nuova logica putiniana che si scrive in questo disegno all'opposto a San Pietroburgo non il problema del gas del tetto
Non quelli che leggiamo uscirne ha posto il problema dell'energia nucleare
Facendo questo semplice ragionamento siccome all'energia nucleare dovremmo nei prossimi dieci quindici anni andare per ragioni di fabbisogno energetico e per ragioni ambientali
Degente se l'avete letto questo rapporto che uscito sei giorni fa sulla stampa inglese commissionato dal governo inglese che parla di un perito di dieci anni non dieci anni entro cui andavano prese drastiche decisioni descrive farci succederà se no e non è un discorso apocalittico un discorso molto concreto molto preciso con numerico indicazioni coglie comunque
Siccome l'energia nucleare diventerà decisiva ha posto il problema di siccome si evita
Che l'uso obbligato di questa forma di energia non porti al moltiplicarsi dei casi reali Corea del Nord con tutte le conseguenze anche perché naturalmente
Il fabbisogno energetico da soddisfare nei prossimi vent'anni riguarda soprattutto Paesi cosiddetti in via di sviluppo i quali sono per definizione i paesi più instabili politicamente quindi più in condizione di mettere far saltare l'ordine mondiale
E hanno proposto i soli i russi di Putin agli americani e agli altri ma gli americani parzialmente
Creiamo una sorta di gruppo di Paesi più uguali degli altri super club
A cui si venga affidato il compito di controllare le fasi decisive
Della tecnologia nucleare quindi l'arricchimento lo smaltimento dalle scorie e così via in modo da imporre con un uso accorto di politica di bastone a tutti gli altri Paesi il fatto che l'energia nucleare si dovrà si potrà usare ma la si farà sotto il controllo di questo super club e naturalmente Putin si è candidato a essere
Il numero due di questo super club e pensa con questo
Con questo grimaldello di riportare la Russia ha una potenza a una a un livello di peso politico che aveva in questi anni perso Corte legittima
Dal suo punto di vista pone delle questioni vere e semmai dovrà imporre qualche questione all'Europa in questo super club in cui pure sarebbe ammesso perché due nostri in quel Paese europeo la bomba atomica eccetera rischiavano di scomparire completamente come rilevanza poi grandi le questioni da approfondire esso il contesto e e le conseguenze contrasto cambiato il problema più vasto che non si limita solo all'Iran di quello che avviene nel mondo islamico e la questione energetica
Detto questo si potrebbe parlare a lungo ma ma non è l'analisi che ci interessa bisogna cambiamo di più verso il dopo perché dopo non è dopo è è oggi e subito era ieri
E scopriremo saranno eventi drammatici nel corso di non dei prossimi anni ma nei prossimi settimane o mesi che ci imporranno affrontare questa questione del dopo forse è il caso che comincia la discussione che stanno nella sede propria naturalmente mai
Occorrerebbe
Ecco e la discussione scusate mi su questa parte qui deve andare al di là
Dei come si può dire
Le brillanti intelligenti cose che ho sentito dire da Renato da Margherita D'Alema
Deve andare un po'al di là perché parliamo di cose serie
E non si può scherzare non si può soprattutto andare a sciabolate e non si può
Evocare cose che vanno benissimo per una tavola rotonda per un dibattito in Bolivia ma non diventano poi fondamenti su cui degli agire agire prendendo i rischi enormi che vivendo prendere
Chiedendo alla gente di distribuire risorse in modo diverso e tutte le conseguenze si trova vediamo un momento
Non non pretendo cinque minuti come segno di dare le risposte però c'è credo di
Di avere il diritto ed avere il dovere per certi versi che sono io mi dico che in questa situazione confusa ci sono pochissimi umani
Che non possono permettersi il lusso di non capire e di non cercare di avere le risposte
Io in Italia per me lo dico da solo per il mio particolare percorso per il fatto che ha avuto un'occasione straordinaria di fare il ministro degli affari esteri
Nel momento in cui tutto questo è stato messo in moto e quindi come si può dire
Alcuni di noi hanno non solo in Italia hanno riflettuto su queste cose da allora poi hanno assistito attoniti alla i dieci anni della disinvoltura della disattenzione quelli che chiamo gli anni di Clinton degli anni
Delle terze vie gli anni di tutte le sciocchezze
Diffuse e così via gli anni degli errori continuati gli anni dei del Kosovo cioè dell'andare gli anni delle roadmap cioè dei percorsi senza senza dire senza dire la direzione senza dire lo sbocco finale senza avere chiare le conseguenze e così via quindi
Qualcosa si può dire di più
E naturalmente
Lorena ha trovato un discorso mi sembra molto il presidente molto giusto che cioè bisogna come si deve fare un passo indietro cercare di ragionare sui falsi gli elementi strategici che permettono di
Portare portare la soluzione
Però a monte di questo bisogna avendo il coraggio di dire alcune cose
Cioè di dire indicare con chiarezza
Soprattutto a Israele soprattutto
Per essi io sono amico di Israele in questi anni mi sono esposto sulla vicenda Arafat mi sono esposto personalmente molto solo il primo che ha sostenuto apertamente non termini come si può dire di bianco e di nero che bisognava andare oltre alla fatte a un certo punto nel due mila due si è aperta la discussione interminabili onda l'ha fatta perché mi pareva chiaro dall'ora che quello era e quindi non
Cerco di usare
Le mie capacità analitiche in modo il più possibile oggettiva oggi l'aver il coraggio di dire che soprattutto a Israele
Tempo gli americani quello che ormai deve essere abbandonato
Deve essere abbandonata la via dell'unilateralismo
Stamattina che non vuol dire credere all'ONU al molti dettagli che sono diciamo ma la la via De Luca dell'unilateralismo deve essere abbandonata che ci ha portati nel piccolo centro e la via dell'unilateralismo inevitabilmente vuol dire accettare Ahmadinejād e Bin Laden poi quindi andare allo scontro via dell'integralismo porta al conflitto mondiale
Sapendo che cosa vuol dire il conflitto mondiale in questo Consiglio sapendo sì al coraggio lassù ci si prepari
Ci si consulti si chieda le proprie comunità se l'analisi costi-benefici porta questo risultato estivi e la conseguente io sono convinto che sia un errore Secret sono convinto che sia come si può dire veramente impossibile
Cioè siamo una via senza sbocco credo che noi dobbiamo sapere che toccano voi
Prende le decisioni per l'azione in questo contesto storico con questo futuro di fronte e così via
Però l'unilateralismo non ha più non ha più sbocco
Che inevitabilmente
La strada giusta
è quella che ha indicato Bush
Cioè quel di
Creare le condizioni utili fluire a creare le condizioni
Perché la democrazia
Come si cominci a propagarsi in quei Paesi
Che però dobbiamo sapere che perché questa la quella precondizione perché questo avvenga è la soluzione del problema palestinese
Chiunque di voi
Ha avuto occasione in questi anni gli anche in queste settimane
Di andare in qualsivoglia Paese
E di parlare a qualsivoglia ristretta cerchia
E che abbia voluto scegliere il settore più filoccidentale più filoamericana
Più filo eccoli qui pensiamo noi si è sentito rispettare questa cosa
Nessuno di noi avrà modo di poter parlare al proprio mondo alla propria comunità per convincerla di queste idee
Se c'è un segno che l'Occidente gli americani in modo particolare e Israele non sono disponibili abbandonare il doppio standard cioè due criteri di giudizio diversi applicati alle
Alle alle due situazioni
E allora come si fa come possono pensare agli americani di far crescere una situazione già difficili siamo in Iraq una democrazia che presuppone
La volontà del popolo senza conquistare all'inizio nemmeno una minoranza nemmeno una minoranza
O l'unica minoranza di porti dietro quella dei curdi per la semplice ragione che come si può dire sei costretto a pagare un prezzo che un prezzo che porta al disordine dello sfascio ulteriore e così via
Quindi
Bisogna che Israele si renda conto che non sta più al tempo della guerra fredda quando con la semplice superiorità militare poteva tirare all'infinito in una situazione che il problema va risolto d'altronde a parole tutti dicono
Che ha detto Bush ha ripetuto i due popoli due Stati che vuol dire però che come si può dire il negoziato concreto e realistico e non unilaterale perché la noi siamo qui per la somma del del degli errori dell'unilateralismo
Che alla fine hanno portato il povero Sciarrone nelle condizioni in cui Olmert stato costretto a rimangiarsi metà del suo programma e adesso è costretta in va imbarcare Lieberman il quale giustamente dal suo punto di vista dice
Il il nostro programma deve essere quello di Putin in Cecenia
Vogliamo trattare i palestinesi comici e c'è
Ecco
Abbiamo poco tempo
Queste cose dovrebbero come si può dire
Giungere alla conclusione
E allora a questo punto perché alcune delle cose giuste sono dette quindi possono entrare ma se non c'è questo discorso a monte non entrano Renato
Perché tu non puoi portare Israele nell'Unione Europea se non nel quadro
Della pace con i palestinesi secondo il quale sono faresti una una follia per Israele e per l'Unione europea
Questo per piccola correzione perché non è solo dei regni Franchi che non sa quasi niente nessuno ma anche di cose molto più recenti vedi quei detto Berlusconi io tu sai io appoggiato Berlusconi però dovremmo cercare di non invoglia Arci
Che disgraziatamente su queste cose il governo di Berlusconi è stato identico ai governi precedenti vinti
Quelle tu giustamente hai vocato
Noi siamo andati avanti evocando chiacchierando parlando dicendo sciocchezze sommando questo sommando quell'altro il senta male allora tanto per dirne una questo mi permetto di dirlo visto che quindi il mio Presidente del pubblico di allora c'è stato un momento in cui l'Italia non la evocano quest'Aula inventata Pannella che la usano in tante cose per le sopra nata nel nel marzo del mille Daniele vai tu adesso senno autorevole parlamentare nel marzo del mille novecentonovantuno in Consiglio dei ministri degli esteri
Al Lussemburgo l'Italia il Governo italiano ha fatto formalmente questa proposta e tra l'altro siccome l'abbiamo fatto come si può dire non una tavola rotonda
E non per fare una chiatte non per evocare la penetrazione abbiamo anche messa come si può dire con precisione
Abbiamo fatto anche una proposta intermedia visto che la condizione era allora e sarebbe anche domani quella della pace coi palestinesi per rendere concreto questo percorso non limitarsi a Locarno ancora proponemmo di chiedermi di di introdurre Israele
Nel cosiddetto spazio economico europeo del passaggio precedente allora nello spazio economico europeo che non la Svizzera Norvegia la Svezia l'autentico rinvia adesso ce ne sono felicità solo la Svizzera Norvegia non so chi ma quella proposta concreta disgraziatamente sto mostra concreta che nessun governo ha mai più ripreso e nessun governo ha mai più ripreso e dal mille novecentonovantuno al suo passaggio quindici anni che se Berlusconi invece di evocare avesse dato ordine al suo ministero degli esteri che non lo faceva di guardare le carte forse avrebbe fatto un passo avanti aggiornando ovviamente la proposta e dal novantuno ad oggi dovrebbe essere aggiornata
Allora così come la Turchia ha ragione assolutamente Daniele Capezzone che lei già nella pipeline Gianna la pipeline ma incontrare difficoltà le ostilità gli ostacoli che vediamo tutti quanti giorni allora
Ho queste cose
Le riusciamo a collocare nel contesto come si può dire di una indicazione molto precisa che deve
Ci sta intanto non non non è vero che non non succede niente
Un pochino di persone ci stanno lavorando io nonostante tutto mi auguro che il governo della repubblica italiana che se un governo che io non condivido solo opposto faccia cerchi di fare il suo dovere perché questo cara quali interesse generale talmente superiore a quello particolare nessuno di noi può come si può essere contento se l'attuale governo con un governo di questa legislatura non sarà all'altezza tra il e il punto qual è è quello di riuscire mettere assieme
Una proposta di percorso e al tempo stesso di individuare con chiarezza
Gli inevitabili punti caduta ed in Italia i punti di caduta sono un'intesa tra gli israeliani e i palestinesi che è meno difficile di quello che sembra ma contemporaneamente un'intesa tra Israele e Palestina perché altrimenti sarà la Siria fax Israele e Siria sono sanarla Silvia carta saltare qualsiasi ipotetico accordo coi palestinesi
Una soluzione del pre libanese e una soluzione del problema iracheno
Bisogna
Anche se sembra difficilissimo affrontare contemporaneamente questi quattro problemi e bisogni inevitabilmente questa è la cosa più importante riportare formalmente gli arabi sulla scena
Nessuno ha mai sottolineato e nessuno ha mai riflettuto su questo nonostante tutte le chiacchiere che sento da destra da sinistra ma in tutti questi dieci anni gli arabi cioè
I regimi arabi capisco che è una contraddizione che sono i governi e quelli che sono i governi hanno tutti gli orribili infetti che sappiano ma il in nome di di quell'altro noi in tutti questi anni abbiamo messo totalmente gli arabi intesi come i governi cioè le legittime autorità rappresentative del mondo armi islamico tende fuori della scena del cosiddetto Quartetto ci sono tutti ma non ci sono gli anni sulle vicende irachene vogliono fare la democrazia in Iraq senza coinvolgere gli arabi pensavo di riuscire a fare
Ed allora a questo punto Ahmadinejad che appunto non è affatto matto buono molto razionale e devo dire anche molto capace ieri dopo la condanna a morte di Saddam Hussein ha detto va be'sì o pronti senza porre condizioni a discutere con gli americani come sistemare come sistemare l'Iraq
Gli americani pensano
Ho sentito citare Michael leading pensano davvero che possono sistemare l'Iraq senza la Siria senza l'Iran senza questo sin da quell'altro
Ma
No no no no ma le allora e l'Iran lo stesso qualcuno ed è giustissimo tutto collegio tutta miele
Ci vorrebbe Radio Londra ci vorrebbe l'uso is ci vorrebbe questo cioè quell'altro però tutto questo è solo un pezzettino della questione di fondo che anche lei o Tulli dividi
E otto riesce a portarti una parte di queste di quel sistema politico così come a un confronto e un dialogo e usi quindi gli strumenti
Come si può dire concreti della P che permettono ai ai gruppi di Lie oppure inevitabilmente turisti ritrovati
Contro l'intero paese che è quello più democraticamente come si può dire voluto e quello più attento
Alle ragioni del dico dell'Occidente ma del nostro modo di vedere le cose che ci sia in tutta quella parte in quella parte di mondo ecco io mi fermo qui
Penso che l'unica
Conclusione che auspico che questo tipo discussioni escano da questo tipo sedi in questo senso il tuo libro è sicuramente stato complicato maggiore non si può fare è un grosso sasso nello stagno queste elezioni e si apre questa discussione Daniele che la FIAT nel Parlamento della Repubblica italiana
Che la piante nel Parlamento Telecom italiana prima di non dover essere costretti ad aprirla perché succederà a un incidente in Libano o succederà al vincente naufragare stavano situazione ci scapperà di mano da qualche parte
E mi e chiudo con l'incendio di una battuta anch'io su Craxi
Me lo chiedo sempre anch'io cosa avrei fatto Bettino io non sono come perché ritenuti non le conseguenze non dico cosa farebbe Bettino oggi stare né di qua di là su io mi ricordo però cosa ha fatto l'ora mi aveva sicuramente una linea molto punto fermo a favore del dei diritti del popolo palestinese aveva una simpatia da Garibaldi quale per Arafat poca Ribaldi
Nel male
Naturalmente ha operato perché quello è stato ingannevoli nel contesto della guerra fredda quindi aveva presente quel contesto e quindi oggi essendo lui stato un grande statista con capacità di leggere vedere le cose oggi sarebbe sicuramente tra quelli capaci di vedere il contesto diverso mi permetto solo di ricordare che Craxi era il segretario del mio partito quando io facevo il ministro degli esteri
Francesco veggente Repubblica prendemmo delle decisioni quella volta Craxi e non solo impedirmelo
Suggerii
Quella volta decidemmo di partecipare
Alla guerra contro Saddam Hussein tra l'altro partecipando all'azione militare cosa che Berlusconi non ha avuto il coraggio di fare sbagliando s'sbagliando io l'ho pure detto tutto del pubblico pronto partecipando ad azioni
E partecipammo aprendo gli attuali post comunisti che erano già postcomunisti allora contro ferocemente
è quella e noi decidemmo di partecipare all'azione militare con Arafat che stava a Baghdad a Saddam Hussein fino a un'ora prima e avemmo ebbe l'Italia di Andreotti e De Michelis del presidente Cossiga di e di Craxi però ripeto perché ci vogliono chi era davvero il leader del partito
No non avemmo l'atteggiamento che ebbero i francesi commenterà i di ma in quelle medesime
Questo per dire e pure lui era sicuramente fino ai sei e mi permetto di raccontare l'ultimo episodio questa è talmente drammaticamente vero che in quelle ore
Avendo deciso di fare queste cose però avendo questo atteggiamento noi tentammo disperatamente di intervenire su palestinesi perché si rischia annunciassero da questa posizione insostenibile e lavorammo con l'ambasciatore nostro che allora tutti l'opera a Tunisi per il momento mentre Arafat era a Baghdad
Claudio Moreno riuscì a portare una serie di messaggi al la parte del mio cliente l'olio che era a Tunisi
La guerra cominciò il lunedì sera il sabato l'Abi una telefonata da tunisini Claudio mi disse a Buiatti era il numero due che sta quello il più alto in grado che stava a Tunisi ritiene che le posizioni su cui noi sollecitiamo abbiano un senso e vuole intervenire su Arafat e così via la mattina dopo era morto
Era morto a cui abbiamo avuto alto alto dirigente dell'Olpe nessuno mi cambia la testa
Perché in qualche modo abbiamo portiamo la responsabilità avendo sollecitato questa cosa del provocato una sua Mazzato si disse da Bruni dal dal gruppo di Abu Nidal però
La sensazione nettissima che io ebbi allora era che essendoci mossi in questa direzione e questo era non era De Michelis era era il PSI di Bettino Craxi che cercava di tenere una linea che riteneva giusto e inevitabile come
Io credo
Sì nella nel morirono tre il numero questa buia che era il numero due costerà uscì sui giornali è un segreto che poi numero cinque e poi un altro la guardia del
Punto fu poi a uno
Condannato a morte un uno di del gruppo di Abu Nidal che fu accusato di questo omicidio però io ripeto la mia sensazione nettissima per la corte consecutio temporum e Rachele diciamo stava dentro questo questo contesto ecco
Noi siamo in una situazione analoga da allora molto peggio molto peggio allora eravamo ancora
La guerra del Golfo avvenne con ancora l'Unione Sovietica esistente segna ancora con una parvenza dell'ordine mondiale di prima ancora esistente oggi siamo totalmente fuori questa
Io mi auguro di petto
Questo libro di Arturo ripeto non posso farti complimento ma maggiore
Serva spinge quelli di noi che hanno responsabilità affrontare una discussione seria
Semplicemente così su queste cose con le decisioni conseguenti che vanno prese in Italia in Europa ovviamente non dimenticando Israele gli Stati Uniti sorprendente essenziale
Arturo diagonale ti tocca dire qualcosa
Allora normalmente nelle presentazioni dei libri e quando parla l'autore deve fare due cose la prima cosa sono i ringraziamenti obbligatori
Che sono questa volta particolarmente lunghi perché vanno innanzitutto dalla koinè perché io debbo ringraziare la casa editrice che ha preso questo mio pamphlet a scatola chiusa non mi ha chiesto niente non mi ha detto niente mi ha consentito di stamparlo e quindi io debbo ringraziare alcuni poi debbo ringraziare tutti quanti quelli che mi hanno dato una mano a partire da barbara mia moglie la mia famiglia mia figlia che mi hanno consentito stimolato spinto perché io ho cominciato a scrivere questo libro queste a maggio mi sono operato di ernia del disco Stalin ospedale non sapevo che fare una cosa che mi frullava in testa
E allora
Gli ho preso il compiuto il cominciato scrive una roba che mi veniva da tanto tempo è un ragionamento che Melania così in in testa l'ho buttato durante questa breve questa degenza che è stata bella però insomma è stata abbastanza utile pollo dovuto riaggiornare perché l'avevo finito quando è successa la guerra libanese e quindi ho dovuto rimetterci le mani
Poi debbo ringraziare tutti quanti si
I relatori in grado di che sono stati scelti accuratamente tutti rigorosamente amici perché così mi sono garantito una mattinata di gioia di soddisfazione perché altrimenti uno no
Altro ringraziamento particolare al presidente Cossiga presidente io gli ho detto stamattina debbo fare un doppio ringraziamento di aver fatto la prefazione di essere venuto
E di esserci perché ogni giorno io cerco disperatamente non tanto disperatamente perché ladro quasi puntualmente una dichiarazione del presidente perché mi rallegra la giornata perché la sua ironia
Il suo modo di affrontare in maniera in maniera controcorrente le vicende politiche italiane
E internazionali debbo dire che sono squarci di luce in un'atmosfera in un clima che tendenzialmente profondamente oscuro debbo ringraziare generale Tricarico
Generale Tricarico che siano adesso lo debbo chiamare Dino perché è un affetto veramente fraterno mi ha consentito di mettere in piedi questo baraccone
Lui ha lasciato il Ministero dell'Aeronautica e e ha organizzato questo incontro
Ma dando prova di una fette di un'amicizia che francamente io debbo ringraziare qui
Con lui naturalmente dove stanno Monica dove stanno Carmela stesse amiche che si sono dato da fare tutti i guanti ecco se mi se ho perso qualcheduno scusatemi
Ma i ringraziamenti sono sono d'obbligo poi la seconda parte che spetta all'autore ed risponde alla domanda ma perché l'hai fatto
Che molto spesso è ma chi te l'ha fatto fare oppure ma proprio non c'hai niente altro da fare che metterti a scrivere una cosa di questo genere che ci costringe a far perdere una mezza giornata e a riunirci così
E allora questa domanda io rispondo
In in tre modi
In innanzitutto di l'ho fatto per passione
Ho fatto per passione perché ho avvertito da da sempre da quando sono cresciuto
Forse perché sono condizionato dalla cultura della mia generazione da quello che è successo eccetera
Coiffeur titolo una sorta di debito di riconoscenza di debito nei confronti di Israele
Io faccio parte della generazione che è cresciuta
Con il ricordo che veniva rappresentato in continuazione dell'Olocausto io non sono
Ebreo
Non sono neppure un neocon e tanto meno un teocon io sono un liberale laico
O meglio un laico liberale insomma mettiamolo come ci pare
E non l'ho fatto per motivi religiosi o per motivi no semplicemente per una passione che credo si debba nutrire
Nei confronti di un Paese
Che è il frutto delle contraddizioni della nostra storia
Della nostra storia intesa come storia europea come storia occidentale
Io quando a Romolo quand'ero ragazzo ho avuto modo di andare in Israele vivere per un brevissimo periodo di tempo
In un kibbutz a visitarla seguire quella che sembrava la crescita la nascita l'espansione di una nazione ho visto i ragazzi che venivano andavano in Israele
Per viverci andavano via dai paesi europei da da debba da dal Sud America i primi che venivano dai Paesi arabi
Che in cui cominciava una sorta di repressione nei loro confronti
Ho nutrito in quel periodo
Una passione per questo per questo Paese perché mi sembrava il paese della libertà
Che poteva essere un Paese che portava la libertà la democrazia che sono i valori a cui credo su cui sono stato educato e a cui non voglio rinunciare in nessun modo mi sembrava un Paese che rappresentava questo quindi
La prima ragione è la passione la seconda ragione la rabbia io non so adesso
Seguendo le giornate e perché non potrei
Di Oriana
Perché
Una capacità come la sua io non me lo sogno nemmeno io sono un umile artigiano però la rabbia per il conformismo imperante in questo cavolo di paese
Dove ripeto la dichiarazione di Cossiga rappresenta uno squarcio
Di luce
Spero che continui all'infinito
Ma la rabbia per il conformismo per il pensiero unico per l'omologazione
Che si vede si tocca con mano sui nostri giornali nel nostro mondo culturale una volta si parlava di egemonia
Della sinistra adesso è peggio c'è un'egemonia che è un intreccio tra sinistra buonismo
Vulgata cattolica mal digerita
Che porta a vedere le cose nella maniera più sbagliata più a sud
Allora la rabbia per questo conformismo per cui
Tutti quanti gli atti sono bigi in un verso
E i pochi che non sono bigi sono automaticamente dei mascalzoni
Oppure non esistono
Mi ha spinto a scrivere
Quello che avvertivo un pericolo
Un pericolo che io credo sia reale il rischio che l'arma atomica nelle mani di un Paese che persegue il Progetto dell'egemonia politica all'interno nella regione possa diventare il momento in cui si ripete una tragica esperienza come l'Olocausto nel momento in cui il popolo di Israele rischia di essere sacrificato per un progetto politico
Ecco
Dice ma perché l'hai fatto altro motivo terzo motivo il terzo motivo è quello del dovere
Appunto io non considerandoli un giornalista omologato
E oggettivamente lo sono veramente poco omologato
Non facendo parte della minoranza
Dei appunto quelli che pensano che sia arrivato il momento di ritornare all'empatia all'EPA Anto di bandire una nuova crociata in nome della difesa della tradizione
Religiosa
Cristiana io non ci credo
Non perché non attribuisco importanza a questa tradizione anzi
Anche io pure essendo laico non posso non considerarmi profondamente Cristian anche molto romano debbo dire ma profondamente cristiano
Ecco però non faccio parte di quella minoranza che pensa che sia arrivato il momento di versi si dà crociati
E lanciarazzi in nuove crociate
Nello stesso tempo non faccio parte neppure degli altri
Che perseguono
Un dialogo assurdo
Un po'ridicolo l'obiettivo del dialogo e del confronto è diventata la panacea del confronto e dialogo ovviamente in chiave buoniste
è diventata la per la panacea di qualsiasi male
Dice sapete quelli rischiano di darci una bomba atomica dialogo
Ma i gruppi estremisti possono realizzare attentati in Italia è fuori dell'Italia possono danneggiare Israele dialogo i razzi delle organizzazioni palestinesi estremiste colpiscono giornalmente Israele dialogo
Ecco tra questi due poli in uno minoritario e l'altro assolutamente maggioritaria il pensiero unico no
Che è una tragedia perché si sta verificando anche dentro Israele c'ha ragione
Gianni De Michelis quando dice che bisogna riferirsi in particolare anche sollecitare Israele aprire gli occhi
E rendersi conto che non è più nel momento della risposta esclusivamente militare del colpo su colpo
E non è neppure al momento di
Cancellare quel tipo di politica seguita in questi
Quasi sessant'anni e puntare esclusivamente sul dialogo
Mi ha spaventato
Il discorso che ha fatto Grossman l'altro giorno
In Israele
In cui diceva cambiamo il tipo di politica e avviamo una politica di dialogo non è il discorso del dialogo che può cambiare
Ma è la politica e la capacità di Israele di rimettersi in gioco e di capire che l'unilateralismo che ha perseguito in questi anni
Non può essere più lo strumento con cui poter garantire la propria sopravvivenza perché il libretto questo la sopravvivenza di Israele è in discussione mai come in questo momento
Come la può garantire non più con le armi
Sicuramente inserendosi in mille rapporti internazionali aprendosi a i rapporti internazionali la proposta dell'ingresso della UE diciamo la verità israelo non ha mai accettata
Ma ha fatto anche bene non accettarlo
Perché semmai Israele fosse entrata in una Unione Europea
In cui la cultura dominante e quella ancora elaborata da decolla lì alla fine della guerra dei sei giorni per cui Israele rappresentava il metro di misura attraverso il quale il mondo europeo poteva
Calcolare la propria distanze marcare la propria distanza dalla potenza egemone americana
Da allora in poi l'Europa ha seguito questa strada
La linea che segue il nostro Governo in questo momento è una linea gollista
Peccato che non c'è né del gol e noi non siamo la Francia noi usiamo Israele per manifestare il nostro modo di
Avviare una politica estera che sia diversa da quella del governo Berlusconi troppo appiattita e per prendere progressivamente le distanze da quella che è la potenza unica egemone e che tanto ci angoscia
Però non è una politica perché non è comunque la nostra politica ma poteva andare bene per
La Francia di devoti Mitterand di Chirac
Per
Un Paese
Che ha
Nei propri cromosomi la volontà di difendere una propria autonomia rispetto all'altra super palla grande superpotenza
Occidentale noi non ce l'abbiamo nei nostri cromosomi
E che comunque se Israele fosse mai entrata all'interno comunità europea
Avrebbe sacrificato tranquillamente Israele al proprio interesse nazionale piuttosto che quello a quello dell'interesse generale dell'Europa
Però
Hai ragione
Renato quando dici che questo estiva e che è arrivato il momento in cui si deve prendere in considerazione
L'inserimento di Israele in un contesto internazionale l'allargamento dei rapporti di Israele la garanzia che altri che altri strumenti altri organismi internazionali possono assicurare ad Israele
La sopravvivenza una garanzia che deve essere affiancata dalla garanzia che si dà al
Lo Stato palestinese quando mai nascerà di potere avere anche esso una propria sopravvivenza io nel nel libro ipotizzo la formula cipriota
Non è un'analisi approfondita il libro è un pamphlet tutte quante le parti sono tutte quante sono delle osservazioni delle intuizioni ma qualche caso o delle sottolineature non sono mai argomenti studiati approfonditi perché il mio compito è quello non di approfondire io raccolgo lì il suggerimento di Renato mettermi a casa per un anno ogni weekend dedicarmi a prolungare questo libro libro allargarlo
Però
Il mio mestiere è un altro io posso fare quello che tira il sasso nello stagno
Quello che fa la provocazione
Che la può fare giornalmente
Su sul quotidiano sui quotidiani o la può fare come strumenti così agili
Brevi istantanei io sono un velocista e non un passista
Ognuno c'ha le proprie caratteristiche probabilmente quando sarò molto
Più anziano cercherò di diventare un passista e quindi scriverò libri molto più ponderosi è molto più lunghi per il momento mi limito a tirare sassate e cercare di rompere qualche vetro
Possibilmente
In maniera che poi se ne parla che susciti dibattito che su una questione come questa cioè la sopravvivenza di Israele il rischio che l'indifferenza dell'Europa possa provocare alla fine la morte dello Stato di Israele
E che quello avvilito
Un lungo periodo di decadenza dell'Europa
Io non posso fare altro che gridarlo con voce assolutamente flebile all'interno di un contesto dove tutti i guanti scendano a dire l'esatto contrario
Io so benissimo ad esempio che questo sarà un libro
Poco recensito
Non si può andare sui grandi giornali e dire delle cose eterodosse
O l'orto o c'è l'ortodossia e allora puoi entrare nei circoli che contano oppure sei fuori ma non me ne dolgo assolutamente perché ho pagato un debito la mia coscienza o lanciato una denuncia
Qualunque cosa succeda potrò sempre dire e stare in pace con me stesso io avevo messo in guardia nel piccolissimo ma l'ho fatto
E di questo li ringrazio
Il nostro il nostro moderatore chiare lasciato perché è un impegno precedente io ringrazio tutti il presidente Cossiga innanzitutto ma vale anche per noi quello che ha detto quello che ha detto ancora grazie a tutti