Intervista a Sergio D'Elia sul V Congresso di Radicali Italiani e sulle relazioni di apertura di Capezzone e Bernardini

Quinto congresso di radicali italiani siamo con Sergio D'Elia parlamentare De la Rosa nel pugno di Nessuno tocchi Caino Sergio allora in questo punto sono in corso le commissioni Commissione tra l'altro che una delle quali tu sei anche presidente
è stata una giornata intensa molta stampa presente oltre duecentocinquanta persone il primo giorno due relazioni quella di Daniele quella verità che in qualche modo sembrano già indirizzate
Il dibattito che ci sarà nei prossimi giorni e cosa ne pensa
Ma penso che la presenza inconsueta di giornalisti questo congresso sia un dato positivo per quello che il congresso a da offrire alla politica italiana non certo per quello che la presenza di giornalisti si aspetta che venga fuori
Sono fuoripista tutti coloro i quali penso che qui si svolgerà una sorta di
Scontro mitologico tra crono i suoi figli
Oppure una seduta di psicoanalisti sull'eterno conflitto fra genitori e figli
Siamo nel campo della politica o meglio della storia per quanto io ho solo della storia radicale so che
Il partito radicale
Storico
I radicali ma Marco Pannella in particolare
Hanno sempre concepito l'agire di partito con un raggiro volto a far crescere il partito ha far crescere quindi anche le persone e le leadership per un leader agire da partito significa mettere continuamente in discussione la propria leadership al rischio appunto di di perderla perché in questo modo cresce il partito io credo che all'ordine del giorno di questo congresso e questo c'è questo e quindi tutto il resto sembra molto interessare i giornali ma credo che non si colga il contenuto il senso di questa nostra riunione
Non credo che sia in discussione neanche
La nostra collocazione il dibattito rispetto l'azione di governo la nostra presenza al governo Prodi
E c'è da questo punto di vista la relazione di Daniele molto ricca come al solito di proposte d'iniziativa d'iniziativa politica a parer mio ai limite di essere direi quasi definitiva nel giudizio nei confronti di un Governo che noi guidato da Romano Prodi che sicuramente
Non si può può pretendere che sia quello che non può essere Prodi non è Blair Prodi non è Zapatero
Quello che apporta dei re a Romano Prodi perché la forza dei radicali in questo senso il congresso
Nel soccer e che ma in un certo senso cioè nel senso della crescita di radicali italiani
Per il prossimo anno strumentale alla crescita e alla forza della Rosa nel pugno beh questo è veramente decisivo perché non non perché Prodi diventi Blello Zapatero ma perché contenuti blairiani obiettivi blairiani e Zapater Viani possono animare la coalizione che coalizione rimane
Questo è un Governo di coalizione
Certo Prodi da una parte Berlusconi e dall'altra si sono presentati all'elettorato facendo promesse da come dire da da sistema maggioritario hanno presentato una
Quindi PF come fosse il il programma la politica economica e finanziaria diurna il governo di un sistema presidenzialista noi siamo in un sistema
Presidenzialista all'italiana maggioritario all'italiana cioè proporzionale dove i partiti la fanno da padroni è un governo di coalizione
Che a questo connotato perché non sia tale necessario una forza enorme
Nel paese soprattutto dei radicali e della Rosa nel Pugno
Ma è necessario forse qualcosa in questo Paese sarà difficile ottenere una riforma del sistema elettorale perché si arrivi davvero un sistema presidenzialista e maggioritario all'anglosassone qui non c'è nulla di anglosassone di inglese o di americano nostro Paese c'è un sistema un regime in cui ci sono due articolazioni di cui noi abbiamo come dire ha determinato l'alternanza
Però siamo in questo regime bisogna tener conto di questo io credo che la le presenze sin dal primo giorno cosa che non si è mai verificata di circa duecento presenze dei duecentocinquanta ma ci sono di scritti in realtà sono duecento
Che possono arrivare ai quattrocento nel giro di quarantotto ore forse superarlo nell'ultima nell'ultima giornata de significa che vivo il movimento radicale nel nostro Paese
Ora bisogna che questa forza movimento radicale sia diventi anche visibile c'è una forza di scritti noi siamo a mille seicento Hz iscritti
Non è la dimensione del pieno di politica che noi abbiamo prodotto in questi anni grazie anche alla segreteria
Di Daniele Capezzone ora però bisogna fare un piano di scritti e portarli e portarli alla Rosa nel Pugno perché la Rosa nel Pugno li porti come forza di interlocuzione di pressione direi dura dura perché il Governo Prodi perché non sia Prodi un'utopia della quale non eri ma alla quale noi rimaniamo fedeli ma sia un governo che
Alcuni punti che con Nottola nostra piattaforme nostro programma punti rifugi siano messi all'ordine del giorno per Prodi stesso perché dall'utopia si passi non dico all'alternativa ma a fatti concreti
E perché quello che ci chiedono gli elettori guai a ripresentarsi davanti agli elettori senza aver fra portato a questo Paese quello per cui gli elettori hanno deciso di votare rossa nel punto e quindi liberalizzazioni modernizzazione riforme non si possono fare in nei primi cinque mesi credo che non sia giusto esprime un giudizio definitivo su questo governo
Perché in cinque mesi questo governo non può fare quello che noi vorremmo facesse e non lo può fare soprattutto perché noi non abbiamo la forza perché per importi grazie signor