La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
Rubrica
15:30
10:00, Roma
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
Infine sul mondo con l'intervento di due ricercatori Tenerife per notte Travis
Secondo cui Washington resterà a Washington
Quale che sia il risultato di queste elezioni menta mandato la politica estera americana non cambierà
Ma cominciamo dall'IRAP la condanna a morte
Per Saddam Hossein vogliamo proporrei di commenti che abbiamo trovato ieri sulla stampa internazionale cominciando dal uscito imposte del suo primo editoriale condanna per Saddam Hussein
Come nel nuovo ordine politico che lo circonda il processo è stato confusionario costoso da diviso ma il verdetto secondo Washington poste giusto questo
Il titolo scrive il quotidiano americano il processo che ha portato alla condanna a morte di Saddam Hussein
Per crimini contro l'umanità non è stato particolarmente rapido la procedura non è stata un modello di correttezza come avrebbero voluto gli americani le autorità irachene tre avvocati dalla difesa sono stati assassinati un giudice è stato spinto alle dimissioni
E molte delle trentanove udienze sono state caotica
Ma non c'è dubbio che sia stata fatta giustizia scrive il Washington post
Giustizia nei confronti di un tiranno che non ha mai esitato a ordinare assassini di massa per decine di migliaia di iracheni nel breve periodo in modo tragico la canna Anna di Saddam e la sua eventuale esecuzione potrebbero peggiorare il conflitto civile iracheno riconosce
Il quotidiano di Washington il processo a Saddam rimane però una pietra miliare nel lento e faticoso tentativo di costruire un Iraq più civilizzato sopra i resti del regime di Saddam come il resto dell'impresa il processo è stato tumultuoso pieno di difetti e spesso difficile da seguire e alcuni dei coraggiosi tacchini che si erano impegnati per farlo funzionare hanno pagato
Questo coraggio con la vita il risultato è stato imperfetto ma alla fine è stato un risultato giù Totti questo giudizio Washington post molto più critico invece il New York Times quotidiano liberale e contrario alla guerra la condanna di Saddam Hussein il titolo editoriale in cui si legge gli orrendi crimini commessi da Saddam Hussein meritano sì una punizione esemplare durante la sua dittatura Saddam ha condannato a morte dolorosa con o senza processo migliaia iracheni ma si deve a Xì fosse pienamente liberato del tremendo passato di Saddam allora avrebbe scelto qualcosa di completamente diverso e cioè un esercizio
Esemplare di stato di diritto di giusto processo con l'obiettivo di dimostrare il reset le responsabilità di Saddam Hussein ma anche di far conoscere ed educare una nazione che oggi è profondamente divisa purtroppo scrive il New York Times l'assist la sentenza di morte per impiccagione lo raggiunge questo obiettivo Saddam ha avuto un processo molto più giusto di quelli del suo passato regime ma gli iracheni non hanno avuto nella giustizia nel giusto processo che avrebbero meritato fin dall'inizio scrive il quotidiano liberal americano i politici Sciti e curdi avevano affermato la loro determinazione a usare il processo a Saddam la sua condanna per fini politici
Alla fine i giudici non è stato permesso di decidere in modo imparziale mentre gli avvocati difensori agli avvocati difensori è stata negata la sicurezza i documenti di cui avevano bisogno ora la Corte d'Appello procederà alla revisione del verdetto
E può riparare i danni che sono stati fatti dal tribunale dal tribunale iracheno come minimo deve rimandare l'esecuzione della pena capitale per permettere il completamento di un secondo processo quello in cui Saddam Hussein è accusato di aver ordinato il massacro genocida contro i curdi così il mio Ortensio editoriale che potete ritrovare oggi sull'International Herald Tribune
Critico anche il Guardian quotidiano britannico di aria
Cioè laburista che esso pacifista nel suo editoriale dal titolo Giustizia incerta vi leggiamo
Solo un passaggio nessun Paese europeo condanna morti sui criminali se dalle rovine del passato regime si vuole che emerga davvero un nuovo Iraq evitare l'assassinio giudiziario cioè la pena di morte sarebbe un buon inizio la riconciliazione nazionale e più importante della riparazione settaria così così il Guardian
Ringrazio titolava ieri il suo commento campagna Campana scusate Di Pietro
Se si è contro la pena di morte non si può gioire per la condanna pronunciata contro Saddam Hussein scrive di Betty eppure trattandosi di uno dei tiranni più brutali della fine del ventuno del ventesimo secolo si può salutare il fatto che si sia trovato un tribunale che abbia proclamato la sua colpevolezza ma questo processo secondo il quotidiano progressista francese
Non ha raggiunto i fini proclamati al contrario e lezioni di democrazia che doveva portare si è trasformata in una farsa anzi in una tragedia mi affetti il processo dovrà incarnare la fondazione di uno Stato di diritto
Inaugurare il regno della legge in un Paese che violava la legge apertamente alla fine nelle condizioni concrete in cui si è svolto nel suo contenuto giuridico il processo a Saddam è stato è rimasto una procedura eccezionale e quasi deriso Oria
Questo esercizio prosegue ancora libere si è svolto in una campana di vetro
Nella piccola zona sotto alta protezione americana al di fuori di questa zona l'autorità della legge non ha compiuto alcun progresso semmai ha lasciato il posto alla violenza partigiana impunità inoltre l'esecuzione alla sentenza capitale contro l'ex dittatore non potrà che provocare ulteriore rabbia tra i sunniti
Mentre un'eventuale grazia infiammerà e rancori Sciti giustizia e le sue procedure hanno senso solo in un orizzonte di pace civile
E gli iracheni devono ancora scoprirlo così
Conclude il suo editoriale di ieri diverrà siano meno critico possiamo dire è un altro quotidiano francese conservatore finiamo un altro editoriale Saddam in limiti di un verdetto limiti che vengono ampiamente elencati la condanna a morte per crimini contro l'umanità non è una sorpresa in sé il verdetto contro il tiranno non potrebbe essere contestato
Difensori dei diritti umani che ne approfittano per denunciare la pena capitale enunciano una posizione di principio perché rifiuto della legge del taglione non deve far dimenticare gli innumerevoli crimini commessi da Saddam Crimi che sono stati commessi senza che le sue vittime abbiano avuto il beneficio di un minimo pro cesso ma scrive ancora la figlia fu l'alto tribunale iracheno che aveva il compito di rendere giustizia secondo il diritto del dell'Iraq del Paese lo ha fatto come ha potuto in un contesto molto difficile a causa della degradazione costante della situazione a Baghdad
Il processo pubblico non si è potuto sottrarre a questo contesto è stato segnato dall'assassinio di tra avvocati tra difesa e delle dimissioni del primo presidente queste circostanze scrive ancora del figlio o non hanno permesso il processo di riempire la sua funzione essenziale e cioè far piena luce sui crimini della dittatura nell'ambito di un contraddittorio
Che fosse giudicato legittimo e credibile dall'insieme degli iracheni non basta che giustizia sia resa e necessario che questa giustizia sia riconosciuta come imparziale il processo da questo punto di vista non ha aiutato a riconciliare iracheni perché non ha mai potuto disfarsi del suo peccato originale quello di essere stato organizzato da e dunque in parte per la potenza
Occupante
Meno meno negative possiamo dire le conclusioni le Figaro parla giù comunque di una giusta condanna di un tiranno affinché però questa condanna non venga risentita come un'umiliazione dai sunniti iracheni e dall'insieme nel mondo arabo sarebbe meglio soprassedere all'esecuzione per impiccagione di Saddam Hussein
E comunitaria la sua pena in prigione a vita così
Le Figaro nel suo editoriale ieri votiamo pagina ci vogliamo occupare anche delle elezioni di Mitt Herman americane oggi si vota per rinnovare una parte del Senato un terzo del Senato e e poi tutta la Camera dei Rappresentanti sondaggi sono in qualche modo contraddittori quasi tutti danno come vincenti almeno alla Camera dei rappresentanti democratici
Però ci sono dei sondaggi che dicono che i repubblicani sono il recupero anche per la notizia che la condanna a morte di Saddam Hussein inoltre per i risultati economici positivi
Per gli Stati Uniti c'è una presa di posizione molto dura oggi da parte del New York Times che per la prima volta nella sua storia non sostiene alcun candidato repubblicano
L'editoriale queste elezioni sono su Bush e il suo partito deve andarsene nel titolo scrive il New York Times per la prima volta la nostra storia non sosteniamo alcun candidato repubblicano per l'elezione al congresso anche se gli editoriali di questo giornale tendono ad essere d'accordo con i democratici sulla politica nazionale
Per molto tempo abbiamo sostenuto anche i repubblicani moderati in particolare la Camera dei rappresentanti la nostra unica realtà politica infatti di rendere il sistema dei partiti col il più vitale e responsabile possibile ecco perché le cose
Stanno in modo diverso quest'anno innanzitutto scrive il New York Times a maggioranza repubblicana in Congresso durante il mandato del presidente Bush
Ha fatto un lavoro politicamente disastroso il taglio delle tasse ha peggiorato i conti pubblici impoverito la classe media messo in pericolo l'economia nel lungo periodo a maggioranza repubblicana rifiutato di far fronte al surriscaldamento globale ed ha fatto poco per ridurre la dipendenza dal petrolio
I leader repubblicani hanno sviluppato sintomi tossici quei sintomi di chi è stato troppo lungo il potere hanno messo metodo metodo riccamente a tacere l'opposizione perfino più moderati del loro stesso partito
Tenendo la fuori dal processo legislativo l'unica missione dei repubblicani è sembrata quello di auto per per tua arsi
Per noi prosegue il New York Times il punto di rottura si è avuto con il tentativo dei repubblicani di screditare i tradizionali ceca Vallance che hanno salvaguardato sin dall'inizio la democrazia americana
Il fatto che la Casa Bianca la Camera e Senato
Se non tutte controllate dallo stesso partito in sé non è una minaccia all'equilibrio dei poteri
Fino a quando però ciascuno rispetta ruolo che gli assegnato dalla Costituzione ma negli ultimi due anni la Casa Bianca ha cercato chiaramente di accaparrarsi tutti i poteri oltre i limiti tollerabili
E invece di cercare di bloccare queste delibere pubblica nel congresso hanno lavorato per rimuovere i limiti al potere presidenziale
Un'amministrazione convinta di essere sempre nel giusto è un congresso partigiano determinato a far tacere ogni critica nei confronti del Presidente
Sono state le cause di quello che stiamo vivendo oggi il Congresso scrive il New York Times non ha voluto porre domande sulla guerra in Iraq
E non ha voluto ritenere Bush responsabile per le catastrofiche conseguenze dell'occupazione
Dopo le rivelazioni sulle violazioni dei diritti umani la tortura le detenzioni illegali ad Abu Ghraib in Afghanistan a Guantanamo il Congresso ha protetto il Pentagono contro ogni responsabilità per lei atrocità
Che la sua politica ha generato insomma conclude il New York Times queste lezioni sono su Bush e sulla insistenza con cui la maggioranza al Congresso lo ha protetto dalle conseguenze dei suoi errori
E per questo i repubblicani devono andarsene così
Il mio Times in questo duro editoriale Tonin toni analoghi li troviamo sulla sull'International Herald Tribune io oggi in un'analisi di Paul Krugman limitare i danni intitolato un invito in realtà di lettori
Statunitense in il presidente Bush non è sulla scheda elettorale ma queste elezioni sono su di lui la questione se gli elettori decideranno o meno di togliere al presidente qualche leva del potere limitando così i danni che Bush può infliggere negli ultimi anni
Due anni che gli rimangono da fare Bush non cambierà anche se perdere lezioni riconosce Paul Krugman non cambia la sua politica irachena non ammetterà gli errori commessi in questi anni
Cercherà di sottomettere il congresso la sua volontà ma qui sta il punto la capacità di Bush di fare errori mortali si è fondata in passato anche sul controllo del Congresso da parte dei repubblicani ecco perché molti americani saranno meglio se domani si porrà fine al governo del partito unico questo questo il commento di Paul Krugman sull'Herald Tribune di oggi sulla stampa europea in queste elezioni vengono distrutte un po'come un referendum le Monde titola il suo editoriale di oggi per o contro un bus
A metà del mandato del presidente americano scrive il quotidiano francese rinnovo totale della Camera dei rappresentanti di un terzo del Santo è tradizionalmente occasione
Per misurare la popolarità dell'amministrazione in carica quest'anno elezioni di midterm si trasformano in un vero referendum per o contro la politica di Bush i sondaggi lasciano presagire una sconfitta dei repubblicani alla Camera
In un risultato molto stretto al Senato dove il Partito repubblicano potrebbe perdere la maggioranza
Si dirà fosse l'unico tema interessare agli elettori la partita sarebbe già giocata secondo le Monde il sostegno alla guerra sieroso negli ultimi anni e non è la condanna a morte di Saddam che rassicura la maggioranza degli americani sulla sicurezza
Per i marines in economia i risultati non sono brillanti la crescita rallentata la classe media constata che i salari non sono in aumentati da dieci anni la diminuzione delle tasse è andata a beneficio dei redditi più alti mentre le disuguaglianze sociali si sono aggravate inoltre l'eccedenza di Bilancio
Lasciate in eredità da Clinton sie trasformata in un profondo deficit resta il tema dei valori sfruttato con maestria dal candidato Bush due anni fa questa volta alcuni scandali nera anche i repubblicani hanno appannato l'immagine del partito
E potrebbe potrebbero incitare i cristiani fondamentalisti
Quello che era stato in passato il battaglione degli elettori di Bush a rifugiarsi nell'astensione
Ma bisogna restare comunque prudenti avverte le Monde perché perché le considerazioni locali giocano un ruolo importante quando gli americani scelgono i rappresentanti i senatori
La campagna molto attiva condotta da Bush negli ultimi giorni ha potuto convincere alcuni in decimi indecisi
Dino rifiutarmi mezzi necessari a portare a termine il suo secondo mandato anche perché la posta in gioco per il presidente molto alta un rovesciamento della maggioranza al Congresso
Non provocherebbe ipso facto un cambiamento di politica ma obbligherebbe Bush a tenere conto delle critiche che suscitano l'occupazioni mira che la guerra contro il terrorismo così LeMond
Anche noi il Guardian
In un suo editoriale di ieri sostanzialmente in bocca il referendum anti Bush anti Iraq dare un mandato per cambiamenti democratici il titolo oggi gli americani non eleggeranno il nuovo presidente ma hanno un'opportunità per inquadrare permettere dei paletti agli ultimi due anni di Amministrazione Bush scrive
Il Guardian c'è chi però avverte che Washington resterà Washington comunque andranno le elezioni questo questo il titolo di un intervento di due ricercatori chiarisce ottantuno ter tra is
Sulle mondo di oggi queste elezioni di metà mandato sono oggetto di una grande attenzione in Europa tutto accade come se nei Paesi europei la possibile vittoria dei democratici fosse attesa per rinnovare la tradizionale alleanza tra l'America e l'Europa
Occorre però stemperare questi ardori ardori che sopra stimano l'impatto che potrebbe avere una possibile ma in potetti cari conquista del potere legislativo da parte dei Democratici
Democratici possono anche ottenere la maggioranza alla Camera dei rappresentanti ma la loro possibile vittoria non sarà una marea come era stato il caso con la vittoria dei repubblicani nel mille novecentonovantaquattro pittore aveva provocato un cambio nella politica americana anche sul piano esterno in più anche se l'esercizio dei poteri del presidente equilibrato dall'intervento del congresso la pratica istituzionale l'evoluzione della politica estera americana
Allora condotto una predominanza dell'esecutivo in questo settore e di conseguenza il presidente Bush continuerà nei prossimi due anni e definire gli orientamenti del Paese in politica estera
Esercitare pienamente le sue prerogative di comandante delle forze armate infine non bisogna farsi troppe illusioni quanto alla volontà dei Democratici di rompere con lei certe strategiche degli ultimi cinque anni l'ossessione degli europei nei confronti del presidente Bush
Produce effetti perversi effetti perversi scrive le Monde che conducono a idealizzare quella che sarebbe l'attitudine dei democratici se riuscissero ad arrivare al potere in realtà la visione strategica del partito democratico si scrive come quella dei loro avversari in un contesto interno molto particolare per l'undici settembre l'America si percepisce come un Paese in guerra
E questo contesto che spiega voto favorevole di democratici all'intervento in Iraq nel due mila e tre e che oggi rende difficilmente concepibile un'altra politica sul piano internazionale
Insomma le elezioni di midterm non cambieranno la politica estera americana
Così ti arrivi sottane Bruno per Travis sulle mondi oggi ne abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0