Intervista a Emanuele Fiano (Ulivo) sulla sinistra, Israele e la prossima manifestazione per la pace in Medio Oriente

La solitudine di Israele così oggi Furio Colombo commenta dalle colonne de L'Unità l'intervista rilasciata dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema Samp tre al quotidiano fondato da Antonio Gramsci venerdì scorso e in questa intervista si ammoniva essi stigmatizzava un paese Israele che detta dello stesso Furio Colombo
In realtà un paese affetto da un vero e proprio male oscuro la solitudine è una sorte che come scrive
Furio Colombo non tocca mai a un Paese con cui si condividono valori morali legami di cultura e di storia nomine parliamo con Lele Fiano deputato dei DS ebreo italiano è stato presidente della comunità ebraica di Mila no alla vigilia di due manifestazioni che si svolgeranno sabato prossimo una Milano per la pace in Medioriente l'alta a Roma per i diritti dei palestinesi Fiano buongiorno però intanto volevamo chiederle un'opinione un commento a questa a questa Inter disse a quanto scrive oggi Furio Colombo sull'Unità secondo lei veramente Israele è un Paese solo
Ma io sono rimasto molto colpito dall'intervista di D'Alema l'altro giorno gli ho replicato immediatamente il giorno dopo sul fascicolo di l'Unità e anche su altri quotidiani perché a guarire anzitutto per una cosa che io reputo che avere un un richiamo sbagliato di Massimo D'Alema il quale ha chiesto agli ebrei democratici
Di dire una parola
Diciamo a favore della linea politica espressa con delle parole così alte profonde da David Grossman varcherà per la mega fardello l'omicidio di Rabin a Tel Aviv in piazza la manifestazione ho ricordo diciamo dalla dalla sinistra pacifista il presidente
E io credo che sia un richiamo profondamente
Pericoloso il primo come dice anche oggi Furio Colombo
In un testo che io sottoscrivo dalla prima all'ultima parola
Perché è sbagliato dividere gli operai in democratici o no asseconda che se ne condividono le opinioni o no
Io ricordo Massimo D'Alema e io sostenevo con la linea di pensiero quando ammoniva la sinistra italiana
Non considerare un regime il governo di Berlusconi cioè non massima drizzare la proprio posizione politica anche volendo pensare se lo si vuole il peggio possibile di Berlusconi così io penso che si debba dire che Olmert il Primo Ministro israeliano e capo di un governo eletto democraticamente dai cittadini israeliani che può commettere errori povero venne politiche che piaccia o non piaccia io se fossi in RAI non voterei però far
Hassan
E si può quindi appoggiare o meno la linea di Olmert senza doversi sentire i tracciati del fatto perché democratici o meno guardi per riassumere io e Riccardo Pacifici Yasha Reibman
Probabilmente sulle questioni italiane o o meglio diciamo sul rapporto tra politica italiana e quelle della non abbiamo opinioni fine ci siamo anche scontrati negli anni scorsi lo dico perché oggi piaceranno a Riccardo Pacifici fanno critiche anche giuste delle ma non per questo io penso che gli lascerà impone Riccardo Pacifici siano ebrei non democratici che io sì perché
Perché condivido totalmente la linea di Grosso questo è il primo errore che secondo me fa Massimo D'Alema e d'altra parte sia Furio Colombo oggi io l'ho fatto l'altro giorno abbiamo fatto degli esempi allora i cristiani d'Italia che non hanno avuto diciamo così il sentimento di accusare negli anni scorsi per esempio nel corso delle pulizie etniche
Delle scontri tra cristiani e musulmani nei Balcani di accusare diciamo così come cristiani loro fratelli cristiani che stavano compiendo politiche etico pure nel corso della guerra in Libano la precedente
E di scontri tra cristiani musulmani
Soci sono cristiani democratici hanno asseconda
Che appoggino la linea di alcuni teocon americani insomma è una divisione insopportabile questo il primo punto
La seconda questione è
Anche l'idea che so che gli ebrei debbono pronunciati su Israele come dire a chiamata anche questo non è tanto comprensibile in un uomo dell'intelligenza di Massimo D'Alema cioè a volte mi ha ci accusano di voler sempre parlare indifeso e Israele e addirittura le altre volte ci chiedono di parlare insomma
Questa parte dell'intervista di D'Alema devo dirlo sopportata veramente molto male dopodiché c'è tutto un analisi politica di quello che lui dice che
Oggi Furio Colombo descrive
Molto bene cioè
Il ragionamento di Massimo D'Alema sul su Israele sulla strage io la chiamo strage ripeto Kannur
Come come giustamente fanno alcuni oggi prima di tutto va il nostro cordoglio a quelle vittime
I docenti di questa terribile strage che sono i bambini e le donne che sono morte
La notte della scorsa settimana in un bombardamento a Gaza
E pur tuttavia quella strage non può essere letta pensando che la responsabilità e tutto quanto sta accadendo a Gaza sia da una parte sola e che i quella strage sia frutto di un disegno politico
Non è una lettura del Medioriente che non regge alla prova dei fatti bastasse anche solo una diciamo così
Notazione che può essere non perfettamente coerente ma
Il pensare che i missili Kassam che continuano a piovere su Israele
Piovono da una terra che non era abbandonato l'abbandonato mente alcuni lateralmente io avrei preferito avente ad una trattativa purtuttavia l'ha abbandonata cioè dove non c'è
Un'occupazione militare Interna
Fa pensare che nel nell'intera all'interno del mondo del del del popolo palestinese elettroniche politiche tendenze molto diverse tra loro tabù ma c'è anche sostanzialmente rifiuta lotta terroristica
E a Marcheno professa c'è una bella differenza omettere questo ragionamento
Sulla responsabilità che sta nel campo avverso nei confronti di quello che sta succedendo
Mi sembra una qualcuno ha delle manchevolezze di quell'intervista di Massimo D'Alema
Ecco in questa intervista si parla anche della situazione
Geo politica di dei paesi che sia politicamente che magari geograficamente sono vicini a Israele se ne parla con un certo taglio
Oggi Furio Colombo fa fa notare che l'analisi rispetto per esempio a ruolo della politica estera di bus come pure non aver sottolineato in maniera importante il ruolo della Siria il ruolo dell'Iran quello che praticamente sta mettendo dentro a questa crisi mediorientale che non è più e non soltanto una questione che riguarda Israele che i palestinesi che cosa ne pensa lei
Io penso che sia sbagliato considerare
Che l'origine dei mali dello scontro che è in corso da molto tempo nel Medioriente stia tutta nel conflitto palestinese
Quello che sta succedendo dall'Iran al
Sino all'Egitto
Ci sono molte moltissime componenti c'è un
Recito un percorso per mondo arabo-islamico sta facendo che è un conflitto tra democrazia integralismo del quale bisogna essere
Bisogna rendersi conto perché nel mondo arabo check in conflitto
Forse qualcuno non ci pensa più ma quando fu eletto Ahmadinejad il mondo occidentale pensava
All'ipotesi che i cosiddetti riformisti iraniani
Potessero di nuovo prendere
Il potere in quel Paese quindi assistemmo un conflitto che ha vinto in perché ha visto invece la vittoria di valide integralista
Nel mondo libanese abbiamo assistito con l'entrata al governo per gli Hezbollah successiva
Diciamo la primavera libanese alla fuoriuscita
Delle truppe siriane fisicamente la procedere superstrada territorio libanese abbiamo assistito ad un tentativo di compromesso
Che io considero odioso perché il fatto di avere due ministri di un movimento terroristico come quello di albo la all'età di governo libanese sia un fatto molto grave del quale pochi parlano Furio Colombo per l'ente ne parla ma
Quindi il primo il mondo arabo-islamico in molti casi penso le tensioni che ci sono in Egitto mi fermo qui ma possiamo pensare alla alla guerra civile strisciante che attraversa il mondo palestinese forse
Alle soglie di un accordo di governo metterà tra insomma è attraversata da un conflitto che c'entra
Nulla con la vicenda nel conflitto siriano presiede secondo c'è una vicenda geo politico internazionale
Che riguarda fra l'altro molto da vicino accorato lamento sull'energia e sul petrolio
Che ha ha prodotto comunque che è uno dei fattori che stava all'interno delle due guerre fra gli Stati Uniti e mondo occidentale in parte lire
Terzo c'è una questione che riguarda
Il problema della democrazia e l'Islam
E credo dovrebbe riguardare noi come dire democratici di sinistra ecco per dire così
Terza c'è sicuramente da questioni due diritti che si scontrano Medioriente c'è quarto che si scontrò Medioriente che che sono i diritti dei palestinesi e per un loro Stato indipendente autonomo democratico il diritto di Israele ad esistere a difendere la propria integrità territoriale
Ci sarebbero anche altre questioni da porre purtuttavia c'è anche un una questione nucleare nel Medioriente così come si sa la vicenda iraniana nel principale
Noto complesso da risolvere
Vedere tutto questo insieme di complesse vicende che
Che stanno che alimentano il fuoco della dei conflitti della morte del terrore ovviamente bisogna aggiungere l'aumento per motivi di tempo tutta la vicenda del terrorismo di origine islamica poter voler vedere tutto questo
Complesso di avvenimenti che è infiammato ancora di più dopo l'undici settembre due mila uno ma che è anche precedente
A quella infausta data solo attraverso l'analisi
Della vicenda israelo palestinese rimarcando unicamente le colpe Israele è una visione
Parziale distorta e pericoloso credo che a questo si riferisca
Fra l'altro Furio Colombo quando denuncia la solitudine di Israele perché
Voler diciamo o perfino al partito nell'additare
Tutto questo vastissimo complesso di problemi che riguarda tutto il mondo ma che ha centrato in quell'area del mondo
Vedere che in quell'ora le colpe fondamentalmente ascrivibili o riconoscibili sono quelle di Israele
Preoccupa credo che questo sia il senso delle cose che vogliamo dire circa con l'intervista di D'Alema D'Alema non è solo quello io non voglio non mi a me non piace il processo
Di Massimo D'Alema non ha detto solo quello in quell'intervista detto quello quest'estate glielo ricordo detto anche altre cose
Non è a me non è indifferente ruolo che D'Alema ha avuto quest'estate ruolo perché concluso diciamo così con la vicenda della forza internazionale
Interposizione per missione UNIFIL libero ma in quell'occasione Massimo D'Alema diciamo non ha certo dimenticato anche i diritti di Israele ad esistere addirittura come dire a un certo punto
Di fede il diritto di tre la difende si purtuttavia secondo me rimangono nella sua analisi
Antichi vizi che
Bisogna cercare di risolvere ecco lei si sta riferendo
Possibile ritorna un'accusa che è stata mossa più volte comunque di antisemitismo
Strisciante o meno a livello europeo ma anche a livello italiano della politica estera cioè cambierà il corso la politica sarà dopo questa intervista o D'Alema ha espresso nonostante sia il ministro degli Esteri una posizione autonoma e personale
Io devo dire che non condivido
L'uso spropositato della parola antisemitismo nel giudicare le opinioni in politica estera
Di chicchessia esistono invece elementi di pregiudizio
Di cui si approva diciamo così nei confronti di di sorelle io
Non condivido affatto l'ipotesi che si possa accusare Massimo D'Alema di antisemitismo
Nella tra grandissima maggioranza
Io direi anche forse tutta la sinistra rappresentata
Nel Parlamento italiano
Credo invece che ci sia una
A volte un atteggiamento pregiudiziale Evo
Ho squilibrato nei confronti discreto modo di
Leggere di conoscere di analizzare
La vicenda dello scontro tra Erdogan e porre fine squilibrato
Pregiudiziale
Questo per quello che riguarda Massimo D'Alema significa
Non significa affatto secondo me cadere nel nell'ipotesi critica l'antisemitismo questa è un'accusa sinceramente ridicola nei confronti di Massimo D'Alema
Esistono invece io l'ho detto
Proprio ieri mi pare sul Corriere della Sera frange della sinistra extraparlamentare forse anche però con qualche legame con anche una parte della sinistra più radicale parlamentare
Penso alla manifestazione organizzata per Roma tre dei due cortei che lei ha citato mi riferisco costretto a quello di Roma credo che l'organizzazione si chiami
Forum Palestina qualcosa del genere
Credo anche questa nella giornata del diciotto novembre prossimo quella manifestazione secondo me è una manifestazione contro Israele
E io dubito che una sinistra farà mai credibile autorevole
Sul tema della pace in Medioriente organizzerà dei cortei
In cui probabilmente una bandiera di Israele come dire sarebbe malvista
Altro fatto
Quello del corteo del diciotto novembre che è un altro tipo di manifestazioni
Lei aderisce a questo corta quello di Milano
Ma per il momento penso di no onestamente penso di no anche se ho letto con attenzione il
Il manifesto di di di adesione diciamo con cui Flavio Lotti della Tavola della pace a
Ha lanciato l'idea di questa manifestazione io penso seguenti cose che chi l'ha ideata in particolare Flavio Lotti il tavolo della pace di Assisi
Abbia dentro di sé è uno spirito positivo cioè siano persone che vogliono effettivamente una pace che contempli che diritti di Israele che crea dei palestinesi
E quindi lo spirito io lo riconoscono no col Governo lo appoggio dopodiché in quel testo ci sono alcune cose che io non condivido e posso dire due perché non
Sono
Dettaglio qui adesso non posso esplica lì tutti i punti
Si chiede
Di far accettare qualsiasi trattato di cooperazione militare tra l'Italia e
Paesi del Medioriente si citano in particolare Israele Libano
Io non penso che questo sia giusto
Non condivido un'idea un po'vetero della sinistra per cui
Militare è una parola è una parola politicamente non corretta
è un problema di difesa
Ed è io penso anche che il dovrebbe essere
Nell'ambito di un disegno di pace integrato
In un'alleanza militare
Dell'Europa
Occidentale
Altra questione però mi convince affatto
E la questione per l'abbattimento del muro che recita
Io penso che il muro la barriera di difesa che Israele ha costruito dei mesi scorsi negli anni scorsi
Dovrebbe essere tracciata non oltre i confini previsti nel mille centosessantasette comunque la linea verde cioè non entrare arbitrariamente non a scapito di trattati dentro il territorio palestinese ma detto questo
Che due Paesi anche in futuro una sorta di pace ma con evidente
Storia di conflitto come verrà la Palestina
Abbiano tra di loro una difesa diciamo un una barriera che
Tenta di in diminuire però impedire fisicamente la possibilità di accesso
Chi vuole andare in Israele per farsi kamikaze per
Per svolgere attentati terroristici non non vedo perché da un punto di ideologico questo
Debba essere aborrito io penso che il problema di con la barriera sia quando ha tagliato in due villaggi palestinesi quando ha occupato arbitra mente nuova terra palestinese
Ma e quella barriera diminuito io penso che così sia tecnicamente il numero di attentati in Israele
Uccidendo diciamo così un vulnus ideologico sono due esempi diciamo della piattaforma dopodiché con i quali non mi trovo d'accordo dopodiché dicevo lo spirito penso che sia giusto io ho ancora molta paura
Lo dico proprio a livello personale di trovarmi in una manifestazione in cui si brucia
Una bandiera di Israele o una bandiera degli Stati Uniti c'è una manifestazione che mossa magari con spirito positivo si trasformò massimalista in generale ho il timore che un tema così delicato
E sottoposto dalla storia della sinistra italiana più volte errori fondamentale di squilibrio di pregiudizio nei confronti di Israele
Possa trasformarsi in qualcosa di diverso di diverso da quello che manifestanti hanno
Hanno pensato io sono milanese il venticinque aprile ero
Quel corteo in cui la bandiera
Della Brigata Ebraica che partecipo alla lotta degli alleati contro il nazifascismo Rocco quindi la bandiera della fibra Cavola bagliori tra le è stata
Fischiata sbeffeggiata offesa da esponenti probabilmente non insomma del dell'ultrasinistra non di un partito da sinistra lo so bene i gruppuscoli autonomi non so bene
E quindi io sinceramente la difficoltà credo che scriverò agli organizzatori la manifestazione per far sapere che io
Condivido lo spirito con cui loro si sono mossi ma voglio avvertirmi di rischi
Gravi il massimalismo porta alla alla cecità politica in Italia c'è stato e continua a esserci molto massima libro sulla questione israeliano palestinese questo non nega il fatto che io lo sia
Del tutto come diceva grosso l'altra sera tra di oltretutto del fatto che in Palestina si consuma una tragedia sociale umana economica culturale e non solo
Per quando corrono come l'altra notte morti di innocenti
Ma anche per le situazioni oggettive di di di di degrado in cui si svolge la vita di Gaza questa consapevolezza da parte mia c'è
Bisogna che
Che ragioniamo bene sulla responsabilità di questa terribile situazione ha detto bene l'altro giorno Benni Morris sul Corriere della Sera tra l'altro che
Tutti credo tutti siamo rimasti molto colpiti dalle foto delle salme dei piccoli bambini di Gaza in querela fra ce l'aveva in prima pagina quel giorno le foto dell'obitorio di Gaza eccetera
C'è una secondo me rata propensione
Alle immagini di martirio della cultura
Probabilmente dico io posso sbagliarmi nella cultura
In della cultura araba che come fa Ranno pensi del contado di radio radicale estranea invece alla tradizione ebraica che
Come si fa a non mostra mai le foto
Le vittime di una strage di un attentato i militari corpi cibi non vengono mostrati per nostra tradizione
Io credo che si debba
Uscire dalla
Dal vivo dalla dalla contrapposizione di chi vive la tragedia
Più grande da un punto di vista umano più travestita da un punto di vista
Del dolore anch'io sono rimasto molto colpito da quelle immagini ma noi non usciremo da questa spirale terribile da questa scia di sangue che dura una decina di anni
E vorremmo lo dico
Come ebreo amico di Israele ma
Difensore anche dei diritti del popolo palestinese che vorremmo sempre
Verificare chi ha più ragione
Ho Chi ha più responsabilità dell'altro campo noi dobbiamo uscirne con una scelta tutta politica una soluzione politica che è quella del dialogo della rinuncia al terrorismo del mutuo riconoscimento mi pare tra l'altro che nelle ultime ore
Il primo ministro Olmert da un lato forse speriamo anche Abu Mazen
Con la Marta all'altra siano forse incamminandosi di nuovo lungo questo difficilissimo ha percorso
Senta fianco inclusione Colombo si domanda Israele è un Paese amico un Paese nemico
E la mia risposta scontata Israele l'unica democrazia del Medioriente l'unica democrazia del Medioriente Israele è un Paese che
E capaci di mandare a casa i propri mietere capaci di processarlo di Israele è un Paese dove
Diritti non sempre facilmente ma
Vengono messi in primo piano lo dimostra presente la vicenda del del Gay Pride del tentativo di
Interruzione del pontefice nel dicembre del ordinamento dello Stato
Come quello di Israele
Il tre virgola una vicenda drammatica dal giorno della sua
Fondazione io penso che l'Occidente democratico dovrebbe considerare
Israele comunque una democrazia da difendere senza mai omettere le critiche
Ma senza cadere nel
Che arrivi l'errore del pregiudizio verso quello stato
Ringraziamo Lele Fiano deputato dell'Ulivo ed è bravo italiano