L'intervista è stata registrata lunedì 13 novembre 2006 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: D'alema, Esteri, Israele, Ministeri, Politica.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
Dibattito
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13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
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deputato (DS)
Peppino Caldarola la politica estera del governo italiano e dibattuta a sinistra sulla possibilità che nei confronti di Israele si crei un una tentazione di isolamento comunque di atteggiamento che non tenga conto di tutte le condizioni e di tutte le parti in campo oggi interviene sull'Unità Furio Colombo che non è tenero con il ministro D'Alema ci sarà una manifestazione sabato a Milano stato Sabri con la presenza e l'adesione di Rutelli e Fassino però a sinistra c'è chi la pensa diversamente
Sì
E io ho letto con attenzione l'articolo di Furio Colombo e trovo le sue critiche molto pertinenti
Dell'intervista del ministro degli esteri sicuramente animata da grande buona volontà
C'erano alcune cose che
Non sono per nulla convincente
Cioè in primo luogo l'elenco
L'idea di potersi rivolgere alle comunità ebraiche democratica
Come se possono esistere comunità ebraiche non democratica
La seconda e l'idea che le comunità ebraiche possono agire
Esprimendo una pressione sullo Stato di Israele vorrei ricordare che quando Rabin si imbarcò nella difficile vicenda dell'odioso
Lui fece un memorabile incontro con la comunità ebraica americana dove emerso robe dissensi dov'era e quindi rivendico allo Stato di Israele il diritto assoluto a decidere
Sul proprio destino
In corrispondenza a questo c'è anche quell'appello rivolto agli Stati Uniti per influire su Israele cioè torna vedete Israele Siria da un lato domina abbia da parte delle comunità ebraiche che sono che rappresentano cittadine diversi paesi che hanno un rapporto diciamo di d'amore con con lo Stato di Israele metro sarà Israele istituzioni proprie e dall'altro lato l'idea che lo Stato di Israele possa essere considerato una sorta di appendice della politica americana lo Stato di Israele a Lina a un governo una leadership ha il coraggio anche della solitudine in qualche caso questa solitudine peraltro viene aiutata non tanto dalle critiche la guerra del Libano questi episodi che comprendono anche errori che Israele ha commesso di cui ha chiesto scusa nasce da una politica aggressiva contro ma non possiamo dimenticare che ci sono formazioni importanti dagli Hezbollah ad Hamas che hanno loro programma la distruzione di Israele formazione che sono nate e cresciute nomi in virtù solo diciamo dello scontro con Israele basta pensare e qui ha ragione Furio Colombo che la vittoria di Hamas nasce dalla corruzione che si era creato attorno e con la partecipazione agli gli assi Carla fatta
Quindi mi pare che l'articolo di Colombo rappresenti bene diciamo un modo di pensare che anche il vino
Il Governo italiano con la sua azione rischia di isolare Israele o comunque di non dare un contributo affinché Israele non rimanga isolata visto l'importanza che grazie anche all'azione di D'Alema sul Libano per esempio assunto proprio l'Italia
D'Alema ha svolto un'azione fondamentale nel Libano
Lui è un politico realista e quindi lo vedo anche molto sforzarsi nel tentativo come dire di aprirsi varchi dentro
In settori estremisti Cima
Secondo lui che possono evolvere verso una linea diversa lo vedo invece molto rigido nei rapporti con Israele cioè lui è più esigente con Israele di quanto lo sia con alcune formazioni dell'estremismo arabo palestinese un musulmano e questo secondo me va avanti
C'è una mancanza di cui vicinanza per dirla con una espressione che gli è chiara che non aiuta Israele non aiuta la sinistra
E che credo non aiuti i processi di pace
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