Presentazione del libro "La Sinistra e Israele"

Chiede
Allora direi che possiamo incominciare anche se non è ancora arrivato l'onorevole Gennaro Migliore ma insomma dovrebbe arrivare perché ha confermato ancora stamattina la sua presenza un benvenuto a tutti un grazie alla casa cultura che ci ospita a tutti voi per avere accettato il nostro invito ai relatori in particolare a quelli che sono venuti apposta da Roma per questo nostro incontro
Questa sera presentiamo un libro
La sinistra Israele
Che raccoglie gli atti di un seminario che si tenne a Roma circa un anno fa il ventiquattro novembre due mila e cinque
Promosso da alcune associazioni appuntamento a Gerusalemme Libertà eguale l'associazione romana amici di Israele e insieme al Riformista
Gli atti di questo libro
Sono da un punto di vista del commento dei fatti
Storici politici di quel periodo ovviamente necessariamente da patti nel senso che il clima che si respirava in quella fase era un clima molto diverso da quello di oggi c'erano grandi speranze
C'era stato lo sgombero di Gaza c'era stata la formazione del nuovo partito israeliano Kadima quindi c'erano prospettive in incoraggianti per il processo di pace
Per altri versi il libro ecco arrivato l'onorevole Migliore
Costo
Una sera abbiamo sedersi pregnante
Per
Altri aspetti invece il libro è di assoluta attualità
E cioè degli aspetti come dire costanti della riflessione politica devo starei per dire ahimè costanti della riflessione politica del rapporto tra la sinistra e Israele sono temi che resta no che anzi ritornano che anche in questo periodo sono ritornati sulle prime pagine dei giornali
Perché ci sono state le vicende in Medioriente che ben conosciamo per esempio la strage di Betta nun per esempio i lutti e le le le le devastazioni provocate dai missili Kassam Marraffa a
Perrotta
Ci sono state le dichiarazioni che certamente avrete presente del ministro degli esteri D'Alema le risposte
Di numerosi esponenti Lele Fiano che tra noi e altri come Furio Colombo Peppino Caldarola anche che qui
E ci sono state le due manifestazioni di Roma Di Sabatino quella di Roma e quella di Milano di sabato scorso tutto questo a riportato direi per l'ennesima volta perché certamente non sono temi nuovi
Alla ribalta l'argomento centrale di questo convegno di Roma e del libro che ne raccoglie gli atti e quindi casualmente ci ritroviamo a fare questa presentazione in una situazione di grande attualità Del Tenno
Io non mi faccio per auto tempo perché sono numerosi relatori abbiamo anche dei limiti di tempo molto ristretti perché c'è un'altra iniziativa in questa sala alle venti per cui dovremmo procedere con una certa speditezza
Il problema prettamente innanzitutto un saluto delle Vittore Guido Guastalla che al merito di avere pubblicato questo libro e che ci dirà qualche cosa prego
Ma io sono innanzitutto molto felice di essere qui a Milano per questa presentazione desidero ringraziare innanzitutto la Casa della cultura di Milano la mitica Casa della cultura di Milano luogo deputato della sinistra
Milano se italiana discutere e di cultura sin dal primo dal secondo dopoguerra sì che sono intervenuti
Ringrazio Amenta particolare per questo libero e per quello che questo libro contiene no debbono esplicitare nei confronti delle amiche dell'Associazione romana amici di Israele
E debba fare anche Nanni perché in questo caso vanno fatti che sono nell'ordine alfabetico Anna Borioni Anita Friedman
Adriana Martinelli e Liliana Tartaglione le prime tre di mamma la quarta di Milano
Questo libro è il risultato di un lunghissimo lavoro di una Aprilia all'inizio sembrava di queste nostre amiche dei vip
Appare misura anche personaggi della politica soprattutto di sinistra dell'accusa del giornalismo per conoscere Israele
Dopo il terzo viaggio finalmente siamo riusciti a raggiungere i questo risultato il risultato è il seminario di un anno fa e sembra trascorso un secolo un anno fa
Che raccoglie gli atti di quel dibattito stasera abbiamo
Altri risultati importanti forse qualcuno si potrebbe lamentare ma se e quando quel concetto del figliol prodigo e a volte il figliol prodigo che ritorna a casa più diciamo gradito che non quelli che ci sono sempre stati
E questa sera credo che si il risultato più straordinario
E avere dopo l'intervento dell'onorevole Bertinotti al seminare dello scorso anno
La presenza dell'onorevole Migliore che il capogruppo alla Camera di Rifondazione comunista e sottolineo il segretario generale della Camera del lavoro di Milano
Onorio Rosati credo che e per tutti quelli che hanno Israele che desiderano che Israele possa continuare e a vivere in pace in tranquillità in sicurezza il ritorno della CGIL che è il più grande sindacato italiano
Tradizionale e uno né e onorato di una storia straordinaria dopo tutta una serie di di difficoltà di dialogo sia veramente un qualche cosa che merita
Di essere sottolineato mi è capitato dopo quello perché sono stati gli avvenimenti di questi giorni di leggere ecco non voglio dare un giudizio mio però questo giudizio di Gianfranco Pasquino che ho letto su un giornale lo trovo molta adeguato e credo che esprime anche esprima anche il mio modo di vedere le cose
Dice Pasquino ha una storia lunga complessa e tutt'altro che edificante quella dei rapporti tra la sinistra Mai sempre soltanto radicale
E Israele è una storia di ignoranza e dei pregiudizi spesso intrecciata con una visione distorta della politica della leadership palestinese di negligenza per la corruzione di era fatte di accettazione di strategie militari terroristi
In aggiunta a tutto questo sta il fatto che gli USA appoggiano Israele così che la sinistra radicale può anche solleticare ed esibire il suo antiamericanismo come vanto e tratto distintivo
Dunque non sorprende la solita esibizione da parte della sinistra radicale con i comunisti italiani di quella che non è soltanto critica e comportamenti del Governo in Israele spesso criticabili anche criticati da parte non marginale dell'ISI si israeliani ma sconfina troppo spesso in esplicito brutale bieco antisemitismo questo quello che dice Pasquino e il giorno
Diciannove novembre
Domenica lamentino dice
Praticamente dopo quello che è accaduto
Voglio dire non voglio tra intrattenervi troppo a lungo però di questo libro ci sono degli interventi c'è questo non è un libro equilibrato e lì lo squilibrato Malta leggere il titolo dell'articolo di Peppino Caldarola sionismo una bella parola che nella sua
Provocatorietà apparente ricostruisce un una storia accidentate difficile
Per i rapporti fra alla sinistra Israele così come aveva già fatto nel precedente libro appuntamento agli risale a Gerusalemme ma non è su questo che io vorrei voglio soffermarmi ma avendo qui
La opportunità di avere l'onorevole Migliore
E debbo dire che l'intervento si comma al di là delle
Discussioni che ci sono state già all'epoca fra Bertinotti esterna Us su alcuni particolari
Ma io vado al soldo ma ecco più che diciamo ma dall'ingrosso avvolti bisogna andare anche un po'all'ingrosso B e l'intervento di Bertinotti è un intervento rivoluzionario per usare un termine che forza alla sinistra può piacere
è un intervento che va a al fondo di molte questioni
Parla di Problemi i in modo molto autocritico rivolgendosi anche a Fassino che era presente quella sera
Ad esempio parla del fatto e che non si può interpretare il mondo secondo una vulgata marxista di tipo economicistico è questo
è un fatto che non ci stupisce perché conosciamo benissimo la sensibilità culturale e anche Izzo
Una aspirazione alla a una spiritualità non puramente politicizzata politicante dell'onorevole Bertinotti
Parla della religione come fenomeno non puramente privata c'è un una frase molto bella di parla dice la religione le identità come fenomeno essenzialmente privato non tale da intervenire nella sfera pubblica contribuendo a determinare processi politicamente significativi ma questo fra l'altro riecheggia anche tutta una discussione contemporanea sull'importanza
Del della religiosità nel dibattito pubblico etica pubblica etica privata politica eccetera c'è quindi è un discorso secondo me di estrema importanza quello che fa Bertinotti
Parla poi di un altra cosa importante cioè
Critica quella che era stata la pole una posizione che lui riferisce anche a grande
Storico Robinson
Di uno Stato palestinese multi religioso che era stato una delle posizioni Maxim proprio insomma che era stata una posizione negli anni settanta ottanta ancora diciamo abbastanza
Presente nella sinistra
Italiana europea e non solo quindi critica anche questa posizione questo è è una cosa molto importante parla a un certo punto del fatto che il sionismo non è
Parla della accusa infamante infondata del sionismo come braccio armato dell'imperialismo
Sono affermazioni pesanti insomma cioè bisogna riconoscerli e una un coraggio intellettuale una onestà e anche diciamo una apertura al futuro
E che ci fa bene sperare e parla poi di due Stati due popoli due democrazie e questo debbo dire era la posizione che è stata assunta da tutti quanti gli intervenuti e che è stata proposta dalla Anna Borioni nella introduzione al dibattito due Stati due popoli due democrazie
E e credo che questa sia una posizione molto importante che
è passata e poi c'è un'altra frase che se mi è permesso vorrei citare del suo intervento penso anch'io come Piero
Che l'ebraismo come le culture classiche elleniche la cultura giudaico-cristiana le contaminazioni di quelle islamiche
Le contaminazioni di quelle islamiche molto preciso nella sua l'illuminismo abbiano fondato questa Europa e che questa Europa può essere il luogo oggi della riflessione sulla convivenza ricca che può riverberarsi anche l'altre parti del mondo in particolare nel Mediterraneo
Ecco questo credo che
E sia un punto di partenza e credo che se da questo punto di partenza siamo arrivati oggi alle manifestazioni che con tutte le critiche con tutti i distinguo che ciascuno di noi può fare
Hanno però diviso nettamente una sinistra
Responsabile da una diciamo che è un po'meno responsabile credo che sia un po'un merito anche di questo incontro del ventiquattro novembre due mila cinque che e poi dopo un anno noi celebriamo qui
A Milano per la prima volta e e credo che
L'attenzione che è stata data a a questo tema Israele liberalismo eccetera eccetera è un altro elemento che ci fa avvilire che forse la sinistra
Ha iniziato quella sua traversata del deserto noi siamo molto affezionati
Diciamo a queste maglie d'altra parte Michael non se l'ha scritto un libro
Esodo come rivoluzione pubblicato tanti anni fa da Feltrinelli
Che ed io amo molto perché lo trovo un libro straordinario e noi crediamo che illeso dove sia stata la prima grande rivoluzione umanistica nel mondo ora alla sinistra ha iniziato questa questa sua traversata del deserto
E noi la vogliamo aiutare aiutare a far sì che questa traversata sia più rapida il bar d'altra parte oggi quarant'anni possono essere anche un tempo molto più ridotto e speriamo che questa traversata la guarisca definitivamente da incrostazioni che per molti anni le hanno impedito di essere realmente una sinistra tale da poter governare i con di IST
Assoluta legittimità un grande Stato come il nostro
Che noi abbiamo bisogno di normalità e credo che la l'affrontare la questione ebraica e la questione di Israele
La questione della rapporto fra sinistra e ebraismo e Stato di Israele il sionismo sia un modo per riportare la sinistra ad una normalità che tutti quanti ci auguriamo sia realizzata nei tempi più rapidi possibili grazie
Bravi
Grazie Guido Guastalla
Adesso per la l'introduzione avevamo previsto i nostri lavori
Visto che l'iniziativa della Sinistra per Israele abbiamo chiesto a a Lele Fiano che deputato DS anche segretario nazionale della Sinistra per Israele di appunto introdurre il dibattito
Grazie buonasera
Passo subito a
A delineare alcuni degli elementi che sono secondo me
Al centro del dibattito nostro è di questi giorni
E io mi sono fatto diciamo in queste settimane in questi giorni anche se diciamo io usarlo come interiezione esiti di sabato tre domande
Specifiche anche quando
Mi sono chiesto per esempio rispetto alla manifestazione di sabato scorso insieme ad altri
Amici e compagni come Peppino Caldarola
Un'analisi di quello che stava succedendo in Italia che andava coagulando sin qui le due ipotesi manifestazioni
Mi sono da un lato chiesto se esista come per esempio stava giustamente sottolineando adesso Guastalla
Un avanzamento della linea
Di una parte della sinistra della sinistra in generale di una parte in particolare sulla questione
Del conflitto israelo palestinese
Se contemporaneamente però
Su questo tema
Sussista un ritardo
Ovviamente la mia risposta è sì alla seconda domanda la posso diciamo preannunciare visto anche che ho cercato insieme appunto Peppino Furio Colombo di
Di dire alcune cose riguardo a quella manifestazione e infine una domanda un po'più generale cioè come mai perché esista uno spazio così tanto particolarmente italiano per la centralità della questione israelo palestinese
Nel dibattito politico del nostro Paese ed in particolare nel dibattito politico della sinistra il che è un fenomeno che basta scorrere le cronache dei principali quotidiani francesi inglesi o spagnoli o tedeschi per esempio di questi giorni del tutto peculiare l'intensità con cui in Italia
Non solo a sinistra ma in particolare si tratta questo tema è questo tema diventa elemento discriminante per il giudizio politico più complessivo la linea politica delle parti in campo
Io penso che esista un avanzamento
Di attacco di atteggiamento
Sì la sinistra italiana e qui bisognerebbe articolare una risposta perché
Gennaro Migliore capogruppo di Rifondazione Comunista rappresenta un pezzo della sinistra
Politica in questo Paese della sinistra
Diciamo radicale antagonista c'è poi la sinistra che
Porta avanti un ragionamento più sul versante riformista quella
PDS
E c'è poi la sinistra che sceglie di partecipare ai cortei dove si
Incendiano i manichini dei soldati italiani URSS inneggia
Ai morti
I soldati italiani morti missione di pace a Nassiriya
Io penso che nonostante le Riserve le critiche che io ho avanzato che avanzerei ancora anche stasera se la manifestazione
Milano fosse domani manifesto di convocazione fosse quello io penso che oltre alle critiche alle correzioni alla segnalazione del mantenimento di alcuni ritardi alcune ambiguità
Si debba dire questo libro ne è una testimonianza la presenza di Gennaro via anche le parole che ha usato per in quell'occasione non solo un avanzamento su questo tema cioè
E perché vi sono oggi parole d'ordine anche in quel corteo
Mantenendo uno squilibrio
Ha dimostrato di essere un corteo
Proposto per la pace diciamo con intenti pacifici e che ha avuto parole d'ordine slogan che pochi anni fa non sarebbero stati consuetudinarie in cortei dove c'era
Il movimento della pace una parte anche radicale della sinistra pur con dei difetti che io continuo a sottolineare di quei cortei dove preponderante diciamo così l'idea che pare manifestare a favore della pace in un conflitto dove si schierano due contendenti la bandiera preponderante
La stragrande maggioranza essa quella solo di una parte cioè quella palestinese pur volendo continuare a svolgere
Questo ruolo di segnalare alla sinistra e ritardi l'ambiguità su questo tema io penso che si debba dire con avanzamento su questo tema c'è tra l'altro anche per
Il lavoro di alcuni di noi da molti anni Sinistra per Israele e una di queste organizzazioni
Rimane tuttavia un
Una dialettica che deve essere sottoposta secondo me acritica io continua a farlo perché
Seppur all'interno appunto di di un mi pare di un assioma ormai che vede due popoli due Stati come l'assoluzione
Di un conflitto dove si scontrano due diritti non un torto un diritto
Purtuttavia nei confronti dello Stato di Israele ancora da sinistra si usano categorie di giudizio
Fu intensità di giudizio elementi di raffronti che non si usano per altri Paesi al mondo
La sinistra criticato giustamente secondo me la guerra in Iraq
Costruita promossa dal presidente degli Stati Uniti insieme ad alcuni alleati
Vorrei presente però la sinistra e
Parte della sinistra italiana non ha mai proposto diciamo
Per coloro che hanno scelto di fare quella guerra che io considero squagliata le stesse cose che si propongono per Israele come ho avuto già modo di dire presente nella convocazione quella manifestazione c'era la richiesta Dellas cessazione trattati di cooperazione militare con Israele cosa che non viene chiesta
Rispetto ad altri per essere corretti in quel manifesto si diceva con Israele con il Libano
Così come altre questioni per esempio che io
Credo possiamo insieme spogliare del loro contenuto di critica troppo ideologica poco realistica come la questione dell'abbattimento del muro
Che ha una natura certamente criticabile così come lo fa la Corte Suprema di Israele quando quel muro viene posto in un territorio palestinese che comunque l'interno di qualsiasi piano di pace è stato così considerato fino adesso
Ma che ha un altra natura quando quel muro viene
Posizionato costruito sul confine storico del mille novecentosessantasette tra Israele e i territori
Palestinesi e quindi quando diventa una scelta legittima criticabile ma legittima di uno Stato che si difende da un terrorismo cieco
Come quello dei kamikaze che ha diritto di difendersi perché non esiste la nozione di Stato nella storia se non all'interno di una comunità di persone che vuole difendere
La propria
Così come
Questione che mi appare
Devo dire interessante e contraddittoria ma anche un certo senso per il mio stesso giudizio è il modo con cui si guarda secondo me con angolazione diversa le vicende politiche che riguardano i governi di Israele e i governi e il governo della Palestina le due vicende politiche complesse che stava attraversando le due nazioni perché entrambe le nazioni stanno attraversando non ti ombra di dubbio una crisi del sistema politico il governo di Israele si regge sulla maggioranza
Risicata
E sostenere questa maggioranza
Fatta di unità nazionale tra Kadima condividere Olmert dopo la malattia
Quasi mortale che ha colpito Sharon
E i laburisti di Amir Peretz ha dovuto portare a quel governo anche
La destra il partito alla destra di orme tra destra radicale di Lieberman
E questo
Io penso comprensibilmente fa giudicare come dire il la scelta di mettere insieme a questo governo anche i voti di Lieberman è considerato una scelta pericolosa perché le tesi esposte da liberal sono certamente molto estreme viole critico non le condivido affatto e d'altra parte sul versante palestinese
Anche noi assistiamo a una crisi lunghissima tra chi ha vinto Hamas le elezioni
E chi Abu Mazen rappresentando Al Fatah detiene la presidenza dell'Autorità palestinese
E un percorso anche lì che porta verso un governo di unità nazionale
Io stesso devo dire lo pensavo proprio per pensando di Bach di questa sera
Lo considero un raggiungimento l'idea che i Palestina si possa raggiungere un accordo tra Abu Mazen Hamas sempre dico io questa è la mia opinione e quell'accordo preveda che Hamas rinunci in maniera formale
Pubblica l'uso del terrorismo come arma di lotta politica e kamikaze al terrorismo al lancio di missili e che riconosca lo Stato di Israele il suo diritto ad esistere
E quindi da un lato anche in questi giorni anche dibattito che si è svolto anche col ministro D'Alema sui giornali in questi giorni da un lato si auspica
I palestinesi arrivino finalmente ad una soluzione di unità nazionale per il loro governo per avere
La forza di interrompere il conflitto interno di andare a trattative con il Governo con lo Stato di Israele dall'altro una scelta diciamo così in parte speculare da un punto it e meccanismi politici viene considerata pericolosa cioè colei che ha portato in Israele al governo anche la destra più radicale
Io penso
E questa è la terza domanda cioè la prima era se esistono avanzamento io penso se contemporaneamente rimango un ritardo nella sinistra e io penso di sì la sinistra italiana mantenga un difetto di uniformità ed equilibrio nell'analisi del di quel conflitto
La terza domanda è se cosa si possa fare da lontano per quel conflitto perché io ho come dire ho manifestato tutto il mio apprezzamento per il fatto che si fosse deciso di far sfilare un corteo a Milano per la pace mantenendo le mie critiche alla piattaforma
E però sono anche convinto che non ne ricordo non è un corteo seppure animarla migliori intenzioni seppur percorso da parole d'ordine che sono segna un avanzamento
Che può portare diciamo a concreti aiuti a quella situazione che la
Si svolge
Allora io penso che
Ho trovato molto bella la riflessione che Amos Luzzatto sotto quest'oggi un articolo sull'Unità
Che è un articolo che sostanzialmente si lancio un messaggio contro tutti i fondamentalismi Amos Luzzatto
Diciamo partecipa della critica una dell'idea che checché se si ricerca fino i difetti solo in una parte in quel terribile conflitto
Che si concentri l'idea che e la risoluzione di quel nodo che può risolvere tutti i problemi della Area del mondo arabo islamico mediorientale cosa che tra parentesi
A mio parere non sta fatto in piedi nel senso che invece per esempio la grande questione che la sinistra dovrebbe porre sarebbe quella per la democrazia nel mondo arabo che per il novantanove per cento dei casi non non esiste non cresce e anzi per alcuni versanti come tutti noi sappiamo volge al peggio
Ecco io penso che questo terreno cioè di un ragionamento contro tutti i fondamentalismi dura giovamento che prescinde da una partigianeria
Per la parte che si considera comunque sempre più soccombente più indigente più in difetto rispetto l'altra parte che questo non vuol dire non essere come io mi ritengo di essere uomini coscienti Beltramo umano sociale
Personale se per esempio si vive nel territorio di Gaza nei territori occupati non vuol dire chiudere la propria coscienza di fronte ad un dramma
Vuol dire ragionare ovviamente io anche la coscienza di che cosa sia il dramma di vivere in un paese come Israele in alcune località oggi Sderot ieri nel nord la Galilea sotto l'incubo continuo
Di missili tirati alla cieca che mirano agli insediamenti civili
Mentre ci sono molti meno morti per questi episodi anche perché Israele è un Paese da sessanta anni in guerra che adeguato il proprio sistema di Protezione civile a evitare che quei morti il più possibile accadano ecco io penso che l'idea di un ragionamento contro tutti i fondamentalismi
E cioè contro anche i fondamentalismi dentro noi stessi
Cioè l'idea che noi si abbia già come figli della sinistra italiana
Più sul versante piuttosto che su un'altra dalla sinistra riformista o come vogliamo chiamarlo di quella più radicale abbia
è tutto da guardare dentro se stessa considerare che oggi visioni prettamente ideologiche del conflitto mediorientale ma non solo del conflitto mediorientale
Del insieme delle situazioni di pace e guerra che affacciano sul nostro globo una visione unicamente ideologica una visione destinata a essere sconfitta dai continui sconvolgimenti
Parentesi negativa vado verso la conclusione
Mi hanno molto colpito e molto allarmato e credo che abbia ragione
Le parole con cui Massimo D'Alema ha concluso la sua intervista sul Corriere della Sera ieri dicendo che la sua preoccupazione per il Libano che ricordo
Io personalmente ho considerato molto positiva la governo italiano la conferenza di Roma e poi la soluzione a forte trazione di pace ma lì in Libano si rischia in queste ore una terribile crisi politica che potrebbe di nuovo lì la questione come l'unità nazionale
Definitivamente il governo di fu al Signore minoranza di Hezbollah fuori da quel governo non si sa quanto misurare in questo la rinnovata influenza di Siria Iran sulla situazione libanese ecco io penso che una battaglia comune contro tutti i fondamentalismi e quindi contro una sinistra che legga solo ideologicamente diciamo con lo sguardo rivolto all'indietro stessa in Medioriente ma anche contro i fondamentalismi sia nel campo israeliano che nel campo arabo palestinese
E cioè contro quelli che non vogliono percorre fino in fondo la strada della politica che Estrada di compromesso di rinunce e di ricerca di obiettivi concreti io penso che questo sia il terreno comune per un percorso della sinistra italiana voglio concludere l'ultima cosa
Su quanto successo nel corteo di Roma io credo che tutti i presenti avrebbero potuto
Scrivere che ho anche pensato di fanno poi mi è sembrato situazione seria troppo
Ironico avremmo potuto scrivere un comunicato di condanna per quello che è successo prima del corteo
Cioè tutti noi sapevamo compreso chi rappresentando i comunisti italiani il partito di governo è andato a quel corteo
E Rifondazione comunista né buona testimone perché Rifondazione Comunista che a ritroso opposizione
Dapprima scegliendo di far andare quel corteo non casualmente una posizione politica
Allora io penso
Che lasciare quello spazio sono spazio criminale
Sia lasciare uno spazio dei criminali politici da spazi pubblici e fantocci
O di chi ti dà dieci cento mille Nassiriya riconduco quell'area tra l'altro mi ha colpito una connessione consentito fare con un altro episodio il diciamo
Le urla le minacce che sono state fatte un ministro di questo governo ministro Damiano da alcune frange estreme non sono stati sindacalismo autonomo di autonomia in generale
Io penso che si debba sempre stare attenti in questo Paese hanno lasciare spazio politico alcuno a chi di fatto non vuole
Star una democrazia non considera utile dell'etica politica e non ha nessuna intenzione di combattere per causa
Grazie le le adesso volevo dare la parola ad Antonio Landolfi che è come dire uno degli autori gli autori sono tanti ma la relazione di Antonio al nord è una relazioni importanti che ci sono in questo libro
E si intitola storia dei rapporti tra il PSI e lo Stato di Israele questo titolo
Mi induce a rubare un minuto ad Antonio mi perdonerà perché faccio un'associazione di idee
Inevitabile per me
Che mi porta ricordare un compagno che pochi giorni fa è mancato Alberto Turati era al segretario di redazione della rivista argomenti umani diretta da Andrea Marchi ieri credo che tra i presenti diversi lo conoscessero
E l'associazione Idea immediata perché Alberto Turati a come dire incrociato la vicenda della Sinistra per Israele in in varie occasioni una di queste fu circa vent'anni fa
Quando quelli di noi che erano allora militanti nel partito socialista
Prese l'opposizione pubblica di critica nei confronti di Bettino Craxi per le posizioni in quel momento di tua violente che Craxi aveva preso di critica nei confronti dello stato di Israele Alberto Turati in quel momento fu molto attivo e per il clima così di conformismo che si respirava all'epoca la cosa
Merita di essere ricordata e di nuovo
Fu presente Turati quando riprendemmo l'attività e la Sinistra per Israele alcuni anni fa nel due mila e tre
Fino all'inizio alle prime riunioni Turati era presente purtroppo ci ha lasciati qualche giorno fa e mi sembrava giusto doveroso almeno ricordarlo questa sera
Passo adesso la parola come diceva Antonio Landolfi Anton non sia stato
A lungo senatore
Del partito socialista oggi è membro della direzione nazionale della Rosa nel Pugno milita nello SDI
E come dicevo ha contribuito questo libro con questo con questa relazione di carattere se vogliamo storico appunto ricordando questi rapporti che sono stati molto alterni tra i socialisti italiani lo Stato di Israele
Le cifre
Non è che io voglio associarmi al ricordo di curanti Roberto Turati
Che appunto perché poi tra l'altro si chiamava Turati non poteva che essere grande amico di Israele Cuba volerà Filippo Turati come ad Anna Kuliscioff come lo erano
I socialisti
I Taviani
Della fine del secolo diciannovesimo e all'inizio del secolo ventesimo come voleva soprattutto
Emanuele Modigliani
Il concittadino di Guido Guastalla
Amico di famiglia ecco insomma ebreo e che è stato poi uno dei pilastri del sionismo italiano
Perché il socialismo italiano esitato ceo Nista
Come lo è stato tutta la socialdemocrazia europea
La seconda internazionale
Della internazionale come mezzo di bene fu dalla band estende della io osso del internazionale operai socialista degli anni venti e trenta
Come lo fu Pietro Nenni che era uno dei protagonisti lajos perché era grande amico per esempio del partito del Bund Partito Polacco socialista che era composto in tre anni maggioranza di ebrei polacchi
Come lo è stato il partito socialista
E anche il Partito comunista italiano agli inizi degli anni quaranta
Gli anni quaranta qualcuno ha ricordato poc'anzi
La prima manifestazione di massa fatta dopo il diciotto aprile la vittoria dal sedici al diciotto aprile
Quando De Gasperi
Tentennava
De Gasperi ha avuto delle incrinature
Nel suo la sua posizione nei confronti del Simitis boh liberalismo lo avute quand'era quando era deputato a Vienna
Nel nel nel Parlamento austro ungarico
Eseguì le posizioni di calcolo l'avanguardia letteraria e filosofica viennese
E beh delle incrinature anche quando era lavorava nella biblioteca vaticana ebbe delle incrinature nel mille novecentoquarantasei il perfetto e quarantotto di fronte alla necessità di riconosce lo Stato d'Israele
E qualcuno ha ricordato di recente ha ricordato su la sulla prima la Repubblica giorni fa
Che la prima grande manifestazione di massa di comunisti e dei socialisti in Italia fu per il riconoscimento dello Stato di Israele che tra l'altro è stato per primo
Riconosciuto dall'Unione Sovietica
Come tutti sanno
Poi c'è stata una svolta
Nel Partito Comunista Italiano
Il Partito socialista ha continuato la sua posizione sionista
E si misura dell'Indiana
Affratellato Ben Gurion a Golda Meier Golda Milo fu primo ministro degli Esteri
Che fu ricevuto da Nenni neo vicepresidente del Consiglio Palazzo Chigi mila centosessantaquattro
Non è stato con il viaggio trionfale
Che Nenni compì nel mille novecentosettantuno misure
Quando Nenni giunse al punto di scrivere sul suo diario
Ho trovato in Israele il Paese dove vorrei andare a morire
Quando mia figlia vittoria richiamerà cantassi
Cagliari Togliatti Nenni era stata
Uccisa ad Auschwitz perché aveva sposato l'ebreo
Un giovane ebreo in Francia
Poi c'è stato anche il ricordo è stato ricordato poc'anzi questa svolta
Mi credibile
Perché veniva da Mick giovane
Uomo politico di grande talento di grande spessore come re Bettino Craxi era stato sempre Eros addirittura fianco vivendi nel suo viaggio in Israele nel mille novecentosettantuno
Questa incredibile svolta che cambio a più di trecentosessanta gradi la posizione del Partito Socialista Italiano e non è stata mai spiegata questo cambiamento che crea una Cristina il partito socialista
Addirittura una rivolta dei compagni ebrei parlo di Guastalla parlo di sacerdoti parlo di altri di Segre eccetera i quali parlo per esempio di Maurizio Molinari che era un giovane dirigente socialista adesso è corrispondente da devastante dato dato da Torino ha scritto un bellissimo libro sulla sinistra Israele che è uscito qualche anno un suono in cui ha rievocato con grande puntualità tutti questi questi avvenimenti quindi non bisogna dire par paura
E ha ragione Caldarola
La parola sionista perché un socialista è sempre stato sionista e deve continuare ad esserlo
Chi è socialista perché no e poi tra l'altro lo Stato di Israele abbiamo visto anche uno uno Stato ideale sulla base dell'esperienza chi bustine che ormai certamente non ha più importanza che arriva prima me ancora però come dire dal punto di vista etico oltre che politico fondamentalmente importante perché socialista e pettine democratico o per chi per esempio era come come chi come Cesare Beccaria
Questa credo che quando uscì il libro dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria un anno dopo
Il pontificato romano cioè la Chiesa cattolica
Chiese ad una base di Fano
Ferdinando Facchineri scrivere un libro che fu un bus serve Profumo pubblicato decine e decine di migliaia di copie
E fu diffuso in tutto il regno pontificio
Che si definiva anzi si chiamava si intitolava osservazioni sul libro dei diritti delle pinete del Signore censore Beccari
In cui che cosa si rimproverava cesserebbe caviglie si rimproverava con grande veemenza
E addirittura con un tono scandalizzato
Di essere laico
Grande De Vito di essere liberale altrettanto grave diritto di essere socialista il primo socialista in Italia definito così in quell'epoca e di essere difensore degli e Barrett
Quattro qualità anche debbono sempre presiede
Alla vita di ogni organizzazione di sinistra della vita del socio socialismo alla vita di chi autenticamente democratico deve essere Blanc liberale socialista e D'Amico degli ebrei
Difesa sempre del del diritto degli ebrei diano il loro stato di avere quelle che oggi si chiama
Israele
Dico questo perché mi sembra non debbo ovviamente farla lunga mi sembra cioè importanza di questo libro sia non soltanto LaMMa Nesi storica l'anamnesi storica la questione dei rapporti fra a sinistra e gli strali
Ma sia quella di porre
Un problema politico alla sinistra italiana i vero problema politico della sinistra italiana
Perché dalla soluzione di questo problema politico dei suoi rapporti con lo Stato di Israele e con la realtà si mistica di Israele
Sia tale da poter confermare o deformare le connotazioni libro Analisi socialiste democratiche Hillary che
Di una sinistra
Che certamente
Come abbiamo detto in questo libro come è stato ricordato poc'anzi
Ai in qualche modo cambiato pelle rispetto alle esperienze negative dei socialisti negli ultimi trent'anni e dei comunisti dei primi
Dead dopo dopo dopo la svolta del mille noce del grande del mille novecentosessantasette
E questo è il vero problema da sinistra il nostro Paese
Biglietti perché se non si risolve questo problema
La fisionomia da sinistra sarà sempre alterata sarà sempre presente tanta ma non soltanto dai suoi avversari ma da Sam medesima
Come difficilmente credibile sia sui temi della politica internazionale sia nella lotta contro il terrorismo sia con tutta e questioni con cui la sinistra si trova cimentare
E questi del problema politico ed è questo il momento della verità per la sinistra molto
Quello di Sabbat
Un momento della verità
Da sinistra di cassa per rispondere a questo momento della verità
Lo può fare
Non credo
Francamente
Con una traversata del deserto
Anche se è suggestiva
E anche se auspicabile certamente ma commessi fra un chiarimento di fondo reale senza equivoci senza ambiguità
In democrazia
In democrazia un problema politico si risolve attraverso una battaglia politica che ancora non vedo cominciare all'interno della sinistra
Fra chi
A le impostazioni che nel libro vengono riassunte e condensate
Di dei due Stati dei due popoli delle due democrazie
E chi ecco ma qui non c'è nemmeno una differenziazione soltanto di etichette perché io so perfettamente che esistono dei compagni degli uomini degli elettori della sinistra radicale che la pensano come noi abbiamo pensato facendo questa iniziativa questo di questo di questo libro e magari nella destra nel centrosinistra mode cosiddetto moderato ci sono quelli quali invece o addirittura gli i cattolici sempre di tradizione
Dico che conosciamo
Dei cattolici i quali la pensano in modo diverso sono ancora furbizia un complesso di un pacifismo unilaterale OLAF compresso
Come come dire per non calcare fuori la mano compresso diciamo
Di un anti americanismo di un antisemitismo strisciante
Ecco per essere più femministi tenessero femministi
Detto questo
Io voglio dire che questa battaglia va fatta
E gli uomini come Filianoti come come come Fassino come Caldarola come Umberto Ranieri
Tutti coloro come lo stesso Bertinotti che hanno parlato in questo convegno del cui sulle in cui i ragionamenti sono riportati nel libro
Debbano lanciare questa sfida a se stessi alla sinistra
Perché se questa sfida non c'è questo problema politico non si risolve e l'asse politico generale la sinistra sa sempre profondamente alterato e costituirà il punto debole e fermo della sinistra nel nostro Paese questo è il punto
Su cui dobbiamo ragionare
E voglio concludere rapidissimamente su due
Su due Aspem
Il primo
L'equivalenza
La fine di Valencia ci può essere
Fra due realtà profondamente diverse
Riconosce il diritto del popolo palestinese a costituirsi come Stato e come è stato
Che non sarebbe poi possibile altrimenti democratico ma impone
Prescindere da una situazione attuale
Che è di una gravità estrema la vittoria di Hamas ha portato a che cosa ha portato a a rafforzare la posizione che contrasta che non vuole
Che non vuole l'esistenza dello Stato di Israele ed è una posizione permissiva dal punto di vista della legalità internazionale perché non c'è nessun Paese democratico nel mondo
Che dica che non vuole di coloro che tocca che dopo l'esistenza di uno Stato anche totalitario
Perché
Un democratico l'esistenza in uno stato appartiene alla legalità internazionale chiama indipendenza e alla storia di questa Giunta di di di un popolo
Questa posizione dell'Iran della Silvia di Hamas
All'interno dei palestinesi
Sovversiva della legalità internazionale
Non si tratta soltanto del rapporto con lo Stato di Israele né e una posizione inaccettabile finché non sarà rimossa parlare di equivalenza e soltanto una tu Luppi natura della politica
Internazionale la politica democratica
E la seconda questione con cui rapidamente concludo queste mie considerazioni
E quel di che cosa possono fare terzi interrogativi importantissimo di Fiano inviato io dico quindi l'Europa gli altri Paesi possono fare moltissime
C'era addirittura una proposta di Marco Pannella per l'ingresso di in Europa
Non a fini soltanto protettiva è una strategia generale di un orizzonte diverso federativo che accomuni Paesi ha rapito il Mediterraneo con i Paesi europei e accomuni anche Israele in questo quadro è una proposta che poi vedremo come sito di recuperare come potrà svilupparsi concretamente concretamente ma una sola cosa
I Paesi europei a cominciare dal nostro non dovrebbero dovrebbero astenersi dal fare
E di credere che si possa imporre ad Israele una condizione di limitazione della sua sovranità nazionale in questa fase per cui Israele dovrebbe accettare le ricette cucinate al di fuori di Sestriere
Ove discettano interposizione a Gaza o una qualsiasi altra licenza tutti e due siamo convinti
Che il governo democratico di Israele e in grado di ragionare meglio di noi il suo presente sul suo futuro
Modesti grazie
Grazie Landolfi adesso ne passa la parola a Onorio Rosati Onorio Rosati e il leader della CGIL di Milano
E ci interessava particolarmente a vedere un contributo al dibattito della CGIL del Sindh il principale sindacato italiano perché
La vicenda diciamo del sindacato israeliani no non è non certamente secondaria rispetto a tutto ciò che ci viene in mente quando pensiamo che il rapporto tra la sinistra e Israele sia un rapporto per noi naturale doveroso in Israele c'è da sempre una grande assoluta libertà sindacale a differenza dei paesi vicini dove molto spesso questa libertà non è stata rispettata c'è una grande centrale sindacale l'Histadrut
E addirittura il leader di questa centrale sindacale è diventato qualche tempo fa il leader del maggiore partito della sinistra israeliana
Amir Peretz è diventato il leader del partito laburista israeliano ha assunto l'incarico di ministro della difesa nel libro
Di cui stiamo parlando si parla ampiamente del rapporto con il sindacato se ne parla sia perché uno dei protagonisti del dibattito calibro riportato è il segretario nazionale della della UIL Angeletti
Ma anche perché vengono rievocate vicende storiche come quella clamorosa dell'ottantadue del corteo sindacale che lasciò una una bara davanti alla sinagoga di Roma
E da cui poi seguirono le scuse di Luciano Lama nei confronti del rabbino Toaff certo da allora molta acqua è passata sotto i ponti
E le posizioni dei sindacati italiani sono cambiate
Noi riteniamo che occorrerebbe procedere più speditamente in questa evoluzione e proprio per questo ci interessava avere un contributo di Onorio Rosati
Buonasera vi ringrazio per l'invito
Diciamo così meno
Mi scuso prima serie abuserò povero vostra pazienza rispetto alle cose che ho da dire
Ripropone la questione della funzione del sindacato e ruolo che il sindacato può giocare nella ripresa di un processo di pace
Anche perché penso che sia al di là dell'opinione in campo fuori dubbio che una situazione del genere nel quadro mediorientale non c'è una condizione che possa durare ancora a lungo
Si è parlato di cinquant'anni
Ho l'impressione che anche per le vicende le ultime vicende di queste settimane il tema forma i pesi maledettamente allora io vorrei però prende partire da un ragionamento di questo genere anche perché poi quando parliamo del sindacato e parliamo Della CGIL parliamo molto spesso almeno per quanto riguarda i quadri dirigenti di questa organizzazione di dirigenti che hanno un vissuto all'interno della sinistra
Io penso che il tema del rapporto tra la sinistra Israele diciamo anche la questione palestinese
è un tema assolutamente controverso
è un tema di stretta attualità
E come tali io penso che vada da tutti riconosciute evitando semplificazioni forzature
Che non ci aiutano a capire
Le ragioni di differenze che non possono essere lette nella chiave delle articolazioni politiche che dividono una sinistra riformista dalla sinistra più radicale
Una chiave di lettura secondo la quale la sinistra riformista avrebbe un determinato opinione sulla questione mediorientale una sinistra diciamo così radicale
Ne abbia un'altra secondo me è una lettura molto che introduce eccessive semplificazioni non ci fa capire Rita complessità dei problemi
Di una divisione che invece oggi come oggi se la vogliamo fotografare per quella che taglia
Trasversalmente diciamo lo schieramento di centro sinistra
E nasce la tante ragioni ragioni oggettive
Maggioni soggettive
Perché ognuno la propria storia e dentro questa storia si costruisce anche le proprie opinioni
E perché anche soprattutto una vicenda come questa
A secondo di chi tiene il bicchiere in mano legge mezzo pieno o mezzo vuoto
Non Fassino il lettera che ha scritto sul Corriere della Sera parlava di due ragioni
Non di una ragione di un tot
Di due ragioni che come dire hanno difficoltà nell'esplicitarsi nel riuscire a convivere
Ma un approccio alle questioni sapendo che quando si parla della questione mediorientale dalla questione israeliana e palestinese
Bisogna partire dal presupposto che ci sono comunque due ragioni in campo con i quali bisogna confrontarsi ad aggiornarsi
Per questo io penso ed è purtroppo quello che vedo soprattutto essendo a contatto con una sinistra abbiamo organizzato siamo stati per gli organizzatori della manifestazione di sabato
L'ho fatto anche una certa fatica visto che nelle duecento quelle critiche di addivenire diciamo un documento di quel genere nel senso che soprattutto quando si entra in contatto più che con le forze politiche del centrosinistra
Con un mondo una pluralità di associazioni
Devo dire che i toni della radicalità sono pugni molto più accese molteplice spera
Noi veramente l'abbiamo intesa così partecipare una grande manifestazione per la pace
Sapendo che purtroppo la manifestazione e il combinato di quello che e oggi la sinistra dicono che oggi il nostro Paese
Non ci sono inviti dell'ultimo momento ci sono criticità che vanno affrontate secondo me sarebbe sbagliato nubili tassi non muoversi per non mettere in evidenza che queste criticità altra storia la cosa di Roma
Lì non c'è la sinistra sono un gruppo di delinquenti che si sono organizzati non determina comodo è vero quello che si dice
Che ne eravamo tutti abbondantemente a conoscenza
Tant'è che nella come dire predisposizione anche organizzativa dell'iniziativa di sabato a Milano si è detto non esserci neanche bisogno di un particolare ad esempio accorgimento dovuti sul servizio dopo
Perché i toni della questione pur essendo Toni criticabile erano comunque compatibili e nell'ambito di una manifestazione politica
Quella romana invece era una storia già scritta
E chi ha partecipato con la manifestazione è giusto che se ne assuma tutte le responsabilità
Poi non so se questo governo sarà coerente con la richiesta di assunzione di responsabilità nei confronti di coloro che hanno partecipato ma evidente che questa è un'altra storia e sarebbe sbagliato sovrapporre la perché altrimenti non si tratterebbe di per sale a una traversata di quarant'anni di un deserto bisognerebbe pensare una cosa come indefinita nei secoli dei secoli non sono interlocutori sono un problema non solo l'interlocutore questo vorrei che fosse molto chiaro dei che invece per quanto riguarda le persone ragionevoli
Che come dire stanno dentro un ambito una problematicità che ci consegna una complessità non risolto a questo poi penso che sia il frutto velenoso di cinquant'anni di conflitto
Io penso che si debba nei limite del possibile evitare di fare il tifo
Lo dico con il distacco di colui che viene da un'altra storia da un'altra però di fare il tifo vedo
Come dire troppo presente questo aspetto questo connotato
Il che non significa essere equidistanti
Ne significa richiedere le persone che su questo versante si impone si vogliono impegnare di essere equidistanti
Ma significa essere consapevoli del fatto che in modi anche diversi le parti rappresento Mou un pezzo del problema che esiste all'interno della dimensione mediorientale e anche possibilmente una parte rilevante della soluzione
Io sono d'accordo quando si dice che non è pensabile che intervengono soggetti esterni per regolare per dettare soprattutto democrazie compiute percorsi Maccio riempie consegna quelle democrazie compiute più responsabilità
Nel trovare al loro interno soluzioni più responsabilità numero responsabilità
Io adesso non penso nonché che ci siano le condizioni perché le parti riconoscono vicendevolmente le rispettive ragioni
Ma almeno sarebbe un punto di partenza riconoscere gli ho da parte di ognuno di loro di ognuno di noi una parzialità di giudizio e di valutazione una parzialità che appunto la legittimità di stare in campo ma appunto a viola parzialità
Per questo io ritengo più
Utile è necessario la scelta di mettere in campo un'iniziativa che sono
Possiamo essere tre promotori di sinistra previsione
Così come anche l'iniziativa che è stata prodotta l'anno scorso dopo tanti articoli apparsi sul Riformista quindi dopo anche una che ha sostanzialmente prodotto la il libero il convegno L'iniziativa di allora iniziative bio
E mi sembra corretto dire una parzialità che è stata che si espresse non era quello il momento
Di aprire un raggio un un piano di dialogo io almeno letta così c'era l'esigenza evidente di bilanciare una discussione anche dentro la sinistra
Che tendeva in alcuni casi facendo anche una evidente forzatura con la storia con la realtà ad essere a una lettura eccessivamente filo palestinese c'era l'esigenza di mettere in campo un punto di vista diverso
Così come lo dico molto chiaramente c'era e c'è l'esigenza di risponde all'offensiva della destra
L'offensiva della destra che come dire in questi decenni è passata dall'essere antisemite ed antisionista ad essere invece sostanzialmente quella destra che a balla tutte le scelte
Le scelte politiche le scelte politiche
Dei governi al di là di come queste scelte si articola il suo sviluppo
Quindi un la posizione non credibile queste campagne lanciate da giornali da giornalisti che se vorrei proporre un modello di bipolarismo e di scontro bipolare e non un modello invece che dovrebbe essere quello che interessa a noi a noi riformisti a noi anche di una sinistra che comunque vuole dialogare vuole trovare con il dialogo la soluzione a questi problemi
E poi permettetemi di dirlo una risposta nei confronti di una certa fetta della comunità ebraica
La quale ogni volta si discute di politiche ai si critica il governo israeliano
E come dire risponde con categorie tipo antisionismo e antisemitismo la discussione politico ma nessuno fatti io rivendico il diritto di poter criticare il governo israeliano così come governo palestinese
Altra cosa altra cosa altra cosa e a ballare ipotesi di messi in discussione dell'identità e della sovranità nazionale altra cosa messa in discussione dell'identità ed alla sovranità nazionale
Quindi dico che è una cosa utile d'iniziativa che è stata fatta
Avendo però guarda con pezze
Da una parte di sapere e questa parzialità che si rappresenta e un primo momento dentro una discussione che inevitabilmente demandare al confronto un'altra opinione con altre idee
E che per le ragioni che dicevo all'inizio cioè quello che non è pensabile che questo tempo ossia il tempo dell'infinito per trovare una soluzione al problema mediorientale che da questa discussione da questo confronto ci si ponga il problema del che fare
E cosa facciamo
Io ritengo che il tempo sia neutro
E che il tempo passato dal convegno dall'anno scorso permettetemi la forzatura per la stringatezza tutti
Al convegno di quest'anno se un tempo che non ha lavorato a fondo
Non ha lavorato a favore della soluzione dei problemi che stiamo qui discutere il contesto si ulteriormente deteriorato
Quindi non essendo il tempo una variabile indipendente non lo hai mai ma in particolar modo in questa condizione si vuole trovare delle soluzioni perfettibili deve lavorare farlo farlo bene farli in fretta
Perché altrimenti ci si rassegna il divenire delle cose con tutte le conseguenze questa cosa può produrre
Che soluzione mi pare che siano state qui da più parti elencati due popoli per due Stati due democrazie ci credo molto poi c'è questa interessante articolo sul Riformista apparso recentemente dove si dice che fosse la logica dei due Stati è una logica che tende come dire a difendere di più lo Stato di Israele in prospettiva rispetto per l'evoluzione demografica che potrebbe avere rispetto
Non c'è nulla di scontato vi ricorderete quando si disse finito ora fatte si aprirà come dire un periodo di dialogo di confronto oggi abbiamo un leader Abu Mazen difficoltà oppure quando si diceva l'altra parte con Sharon non si sarebbe fatto nessun passino ma e invece le cose sono state al cui come dire un contesto che nella sua complessità anche nella sua contraddittorietà nel procedere ci consegna parole anche degli elementi di speranza
Contraddittori ma di speranza e potrà frontali
Chiudo tutt'con questo se passerà e che cosa può fare il sindacato
Secondo me il sindacato non so se possa fare molto o poco
Indubbiamente sindacato obbligato a fare la sua parte
Avrei penso che posso giocare un suolo i sindacati italiana sindacato europeo
Dentro la costruzione di un sistema ancora più forte di relazioni tra le rappresentanze sindacali presenti sul territorio eccitati grandi sindacati sveglia con il quale non abbiamo rapporti decennali
Costruiti organizzati strutturati
E d'altra parte è possibile continuare a sviluppare e implementare progetti di cooperazione che avvengono su quel tanto e che mettano che abbiano come obiettivo al di là della soluzione dei problemi che batte viene per quanto riguarda lavoratrici e lavoratori sono problemi veramente nuovo veramente morto poter non solo risolverò affrontare anche parzialmente colpa mia dà una risposta
Che questi problemi si risolvono con il dialogo con fonte non con il conflitto
Anche qui però e chiudo a due condizioni dalla parte che il sindacato italiano ricopre riscopre su questo tema un unità io ho letto molto approfonditamente devo dire che anche sulla politica mi trovo molto vicino
La segretario della UIL Pirani
Però un sindacato dove su temi di genere
Cena CGIL la CISL e dalla parte spesso non sempre ma spesso e dall'altra parte c'è la UIL che assume posizioni differenti
Senza che ci sia tale tre organizzazioni quindi qui c'è un pezzo di critica di cui io mi faccio carico l'esigenza di ricondurre a sintesi
Una posizione una capacità di lettura di quelli che sono i processi le problematiche affinché il sindacato unitariamente a livello nazionale italiano si Possa presentare proporre su uno scacchiere di carattere internazionale prevalentemente lì nel luogo che stiamo discutendo quello mediorientale quello nei rapporti tra Israele e la Palestina io penso che questo sia un problema non risolto
Io che sono una persona come dire di cultura non solo riformista ma unitaria e come dire la differenza da questo punto di vista non lei mi gira in ordinanza
Se ritornava ragionamenti iniziale questa differenza non la si considera un modo di esplicitare le proprie posizioni mappe tendere un obiettivo di unità ecco questo mi tenuta nel sindacato italiano io non lo vedo
Così a portata di mano seconda questione chiude uno del sindacato europeo
Confederazione europea dei sindacati
Allora adesso al di là delle forzature ruolo dell'Europa le letture che dall'Europa vengono dato del del del della crisi mediorientale evidente che c'è una forza del sindacato europeo
Che in questo processo deve essere messi in campo vedere se messe in campo dentro l'esigenza di costruire opportunità e condizioni per favorire naturalmente un processo di pace che deve vederne la politica
I soggetti che come dire svolgono in ruolo prevalente io penso ad esempio a una conferenza
Sul tema del lavoro da farsi su quel territorio
Una conferenza organizzata assieme dal sindacato europeo e dal sindacato israeliano dal sindacato palestinese
Dove si cominciano ad affrontare fermo restando naturalmente le risposte i problemi di cara ai problemi di carattere più generale il tema del lavoro dello sviluppo e dove su almeno alcune di queste questioni
Ci possa che se si aprisse un dibattito si possono trovare delle soluzioni a questi problemi io penso che potrebbe se non altro una cosa di questo tipo
Consentire piano piano di ricostruire almeno in alcuni ambienti un tessuto di relazioni un tessuto di rapporti
Per andare dove evidente che non è non sta a noi dirlo ma io penso che qui dentro si possa configurare il ruolo del sindacato a partire dei prossimi ringrazio
Grazie Rosati
Adesso volevo dare la parola a Gennaro Migliore Gennaro Migliore
Attualmente presidente del gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista alla Camera e e quindi un esponente di primissimo rilievo del partito di Bertinotti l'intervento di Bertinotti lo ha ricordato introducendo i nostri lavori Guido Guastalla
è uno degli dei contributi più interessanti prime normativi che questo libro offre e quindici interessava molto
Aveva il contributo di Rifondazione a questo dibattito anche per capire se la posizione personale di di di di Bertinotti oppure una posizione del partito in quanto tale tra l'altro Gennaro Migliore è stato prima di assumere questa attuale incarico anche responsabile esteri
Di Rifondazione Comunista e quindi ha avuto modo di seguire direttamente le vicende e mediorientali di acquisire una particolare competenza in proposito
Grazie
Grazie per l'invito
E grazie anche a chi ha voluto
Contribuire all'interno
Così difficile fase come quella che attraversiamo
A proporre un dialogo come quello che io ho avuto occasione di leggere
Nella riproduzione degli atti del
Dell'incontro Sinistra e Israele
Che rappresentano un contributo davvero utile a mio giudizio ad identificare anche qual è il campo della nostra indagine della nostra azione per evitare
Di proporre non solo delle schematizzazione ma anche
Degli elementi che favoriscano la condizione difficile nella quale già ci troviamo
Voglio ringraziare anche
Emanuele Fiano in primo luogo per questo incontro e per questo invito
Anche perché
La prima volta che lo incontrato in un'occasione pubblica
è stato alle un cavallo qualche
Mesi fa un anno qualche mese fa credo dove
In un anno sede diversa ci confrontavamo su questioni che magari avevano il taglio più direttamente rivolto alla indagine di quale fosse la congiuntura politica nella quale si trovava a quel momento la vicenda mediorientale ma che mi hanno fatto scoprire anche
L'interesse
I passi importanti che sono stati svolti da una associazione come Sinistra per Israele
Per interrogarsi e per non
Esporre giustizia X cattedra come ho qui sentito anche stasera e che secondo me non aiuta
Alla nostra la nostra discussione
No
Ciascuno ascolta anche le altre
Espressioni ma io credo che
Tra di noi ci debba essere
Innanzitutto un interesse comune che è quello appunto di indagare quali sono le Regioni le ragioni per cui taluni ritardi conflitti
Anche nodi che non si riescono a sciogliere in realtà si ripropongono nel corso della nostra esperienza pubblica
Vorrei innanzitutto partire quindi da quella che era una considerazione personale che io faccio e cioè che il terreno che noi attraversiamo a proposito di attraversamenti è un terreno reso friabile da una crisi di civiltà che sta sconvolgendo non solo una parte del mondo ma che l'attraversa largamente e che per molti versi in Medio Oriente
Vede una sua rappresentazione non solamente simbolica ma fattuale
E che espone questo elemento di difficoltà anche di interpretazione di quale siano le condizioni nelle quali ci veniamo a trovare
Anche alla politica e anche alla politica quando non è intesa come esercizio del potere
Che si propone di essere etica della scelta
E quindi la politica buona dal mio punto di vista che intende operare in terreni anche molto difficile
Per questo motivo io penso che noi siamo
Chiamate a da una grande responsabilità
Che quella di intervenire su un processo quale quello
Che si è determinato io qui tenterò di attenermi soprattutto all'argomento della nostra discussione cioè alla presentazione di questo libro
Attraverso la sinistra e come la sinistra nel corso di questi anni io condivido largamente questo
Giudizio sia stata attraversata in particolare si si radicalizza in questa direzione in alcuni settori di esser nel corso degli ultimi
Da una azione assolutamente settaria
Un'azione assolutamente fuori da un interesse condiviso di costruire dei percorsi di pace
E da un'azione che ha determinato nel corso degli anni anche una indebolimento complessivo del movimento pacifista
Perché è del tutto evidente che la forza del movimento pacifista è stata messa in discussione parlo di quello più recente quello che si è opposto
Alle guerre unilaterali di Bush è stato messo in discussione da un nocciolo
Di resistenza settaria e che si è manifestata anche nelle sue forme più criminali io credo nella manifestazione che c'è stata a Roma sabato scorso da molti anni
è un motivo di polemica anche mio personale rispetto alla collocazione che ho ricoperto fino all'elezione in Parlamento che io non ho mai dismesso nel corso di questi anni e ciascuno può rispondere della propria storia e io non ho
Tante
Cose da dovermi perdonare devo dire su questo punto anche perché semmai è il contrario vengo nel corso di questi anni ad essere considerato uno di quelli che ha resistito
Ad una sostanziale
Decisione di abbandonare la tesi del dialogo e del confronto nel momento in cui la crisi di civiltà e anche la crisi di convivenza e anche l'emergere
Di una guerra come unica soluzione talvolta per la relazione tra le due parti poteva generare
C'è stata una tendenza in alcuni anche in buona fede che dicevano a radicalizzazione della condizione sul campo nel Medio Oriente deve corrispondere una radicalizzazione di posizioni del discente
O di qua o di là
E questa azione è stata favorita indubbiamente sia delle azioni
Criminali determinate sì con la
Riproposizione della strategia terrorista
Il terrorismo kamikaze quello che sul piano materiale simbolico rappresentato sia dalla
Controffensiva dalla recrudescenza
è stata portata nei territori
Giordania e Gaza dall'occupazione israeliana
Io penso che questo elemento quelli che hanno rifiutato questo schema
E che hanno portato a compimento questa scelta nella manifestazione di Milano di sabato scorso
Siano da ringrazia per molti versi perché io penso che coloro i quali hanno resistito
All'idea che si dovesse essere schierati da un lato dall'altra che invece si dovessero rintracciare le tranne del dialogo della costruzione della
Confronto e anche del riconoscimento decisi alla nucleo di verità che c'è sempre nel discorso anche il tuo peggior avversario
Io penso che possa essere questo un punto di partenza dal quale ripartire
Io devo dire che quando ho visto sia la piattaforma propositiva
Sia la composizione del cartello ero francamente sorpreso
Perché da molti anni
E forse non è un caso che si sia potuta fare a Milano si Romano ma questo forse lo sapete meglio voi di me anche perché noi a Milano c'eravamo della manifestazione promosso da Sinistra per Israele mentre non eravamo a Roma in quella promossa da Giuliano Ferrara non voglio dire
In modo tale anche da ricostruire anche
Condizione del quale ci proverà noi ieri siamo stati presenti perché ritenevamo che si stesse facendo uno sforzo reciproco di ascolto e di costruzione
Di un cammino possibilmente comuni
Ma insomma quando io ho visto questa ampiezza di un cartello
E anche le proposte al di là di alcune che possono essere anche criticabili anch'io penso sinceramente se quello è l'unico punto su cui si può apporre una critica che in questo momento
Chiedere la sospensione di un accordo tra il nostro Paese Israele non sia
Utile neanche ai fini dichiarati da quella stessa piattaforme ma nel momento in cui io ho visto che di si stava aprendo una possibilità si stava aprendo una possibilità per riproporre in questo Paese un tema come quello della pace in Medioriente come tema generale di massa
Nel quale la costruzione del consenso fosse sempre più capace anche di diventare opinione corrente io penso che proprio perché la politica è anche l'etica della responsabilità sia stato giusto per quelli che hanno scelto di farlo starci dei
è un punto che
Fa di questa una manifestazione completamente diversa dal raduno
Che si è tenuto a Roma ripeto io le critiche le ho dette non un giorno prima della manifestazione le ho dette qualche anno prima
E quindi da questo punto di vista credo che la nostra separazione la nostra distanza da quelle modalità e anche da quegli spazi che secondo me non possono essere aperti in una direzione che poi può degenerare in quel modo così orribile devono essere il frutto anche di un percorso politico generale
E il nostro percorso è stato quello della non violenza
Perché per noi prima ancora del rapporto con l'una o l'altra esperienza che attraversa la storia del mondo oggi nel passato
Il nostro approccio anche nei confronti
Della guerra di una idea di pace completamente diverso la pace attiva non solamente una pace intesa come sospensione della belligeranza anche nel Libano non gli abbiamo detto che quello della missione
Delle nazioni Unite UNIFIL era la sospensione
Del delle ostilità
Della belligeranza ma non era la pace perché per noi la pace è un processo complesso che si costruisce che si definisce sulla base non solamente dell'opzione che in questo caso viene sopita
Del militare ma che si propone
Come strumento di costruzione
Di società
E allora quelli che come noi hanno fatto una scelta di non violenza
Hanno criticato tutto l'impianto belligerante quello materiale e quello simbolico che si è determinato nel corso di questi anni ed è per questo che noi abbiamo continuato ad operare anche in Israele e Palestina sempre andando in entrambi i luoghi che pure sono divisi per tanti versi da muri e da ostilità reciproche
Pensando che vi possa essere una forma di azione politica e diplomatica che noi abbiamo chiamato diplomazia dal basso
Che abbiamo chiamato costruzione di ponti che abbiamo anche realizzato insieme
All'attuale presidente della Camera Fausto Bertinotti che peraltro è andato la prima volta
In Israele e in Palestina
Qualche anno fa
L'abbiamo organizzato insieme quel viaggio ed era per lui il primo e per molti di noi invece era
Un ritornare in quelle terre
Allora io penso che da questo punto di vista l'idea che si debba costruire una nuova idea di relazioni stia dentro anche la nostra società stia anche dentro la capacità di mettere insieme e di mettere in discussione quelli che sono stati
Gli elementi che hanno caratterizzato le scelte politiche di questi anni che hanno fomentato le guerre che hanno costruito le ostilità reciproche
E io sinceramente continua a pensare che sia assolutamente improponibile una critica che viene rivolta ad una parte della sinistra che identifica la critica lo diceva adesso anche usati la critica al governo di Israele con
La critica
O la legittimità
Dello stato distrae
In questo momento io penso che al pari di qualsiasi altro esperienza che nel mondo si determinasse la presenza di Lieberman e pericolosa per l'evoluzione della
Condizione sul campo mediorientali anche per la stessa sicurezza di Israele
E da questo punto di vista penso che sia pericoloso il fatto dal punto di vista politico che sia stata
Vincente l'opzione di Hamas
Ma qui che non è la sede nella quale si deve ragionare anche per quale motivo si determinano le vittorie degli uni o degli altri io penso che noi dobbiamo assumerci invece la responsabilità come comunità internazionale
Lo voglio dire perché non penso che quella fetta di mondo possa essere considerata
Isolata
E possa essere considerata esclusivamente sotto la sovranità per questo non condivido alcune affermazioni di Landolfi sotto la responsabilità della del governo di Israele e basta io credo nella internazionalizzazione
Di quella crisi anche perché nel migliore dei modi sia affrontata questa vicenda quando si è aperto un processo di pace un processo di pace non significa disconoscere
La legittimità e anche come dire la autodeterminazione che può proporre
Uno Stato sul proprio territorio un processo di pace significa che questa condizione di dialogo deve avvenire all'interno di uno spazio più ampio che lo spazio del mondo e io penso che questo non possa essere rifiutate
E sia giusto che ci debba essere un'iniziativa io credo positiva come quella che stanno intraprendendo Zapatero e Chirac in questo momento che riproponga il tema del dialogo
E della costruzione del processo di pace
è un punto essenziale che senza il quale secondo me ciascuno rimarrebbe prigioniero della propria
Non solo del proprio punto di vista nella propria impossibilità di agire
Perché l'idea che non si possa agire
Attraversa tutti quelli che in questo momento radicalizza non è come giustamente veniva ricordato da te
Fomentato i fondamentalisti i fondamentalismi non hanno prospettiva fondamentalismo storico attraversa la storia la identificazione di una verità che non si mette in discussione e io invece penso che si debba sempre proporre uno schema un'alternativa un'idea che posso parlare anche effettivamente della messa in discussione dei fondamentalismi a partire dalla messa in discussione di sì
E in questo momento credo che gran parte della sinistra del nostro Paese della destra non parlo perché condivido le cose che ha detto Rosati alcuni era avvenimenti dell'ultima ora
E negli ultimi anni mi sono sembrati più utili
Ad una riconfigurazione della Provvidenza ITA piuttosto che a un reale interesse per quello che accadeva nel mondo ma insomma quello che accade nella gran parte della sinistra e che deve riproporre il terreno del conflitto
Come un terreno privo di quelle asprezze di quelle rigidità che invece vengono proposte con me
Conflitto di civiltà come distruzione delle pratiche di convivenza
Io penso che questo sia anche il compito di un Paese come il nostro e penso anche concludendo diciamo questo
L'intervento che se si deve fare una traversata nel deserto la dobbiamo fare tutti quanti
E siccome la traversata del deserto si penso sia quella che poi porta al margine e non ti fa entrare no MOSE non può entrare nel terra promessa ci parla soprattutto della responsabilità di chi fa questa traversata del deserto
E questo è un punto al quale secondo me nessuno si può sottrarre
Cioè la responsabilità di trovarsi di fronte ad una condizione disperata per riunire e per gli altri di insicurezza di incertezza degli Who
E di distruzione dovrebbero sulle basi materiali del vivere per gli altri che penso possa essere per noi la guida principale
Evitando di schierarsi ma avendo la capacità di intervenire su quello che è il nodo più sensibile cioè come si può intervenire
E io penso che si possa intervenire solamente riproponendo il terreno più alto più costruttivo della idea della pace
Grazie Gennaro Migliore ultimo del Giro Peppino Caldarola Berlino Caldarola è un vecchio amico Sinistra per Israele
La l'uso giornalistico è quello di scrivere non ore quelle più a Caldaro dalemiano
Questa qualificare naturalmente ci piace ricordare il momento in cui lui uomo libero soprattutto più che etichettabile
Assunto e lo festeggiamo questa sera perché è recentissima la cosa assunto questo incarico di presidente dell'Associazione parlamentare Italia Israele nella passata legislatura
Nella passata legislatura il presidente della Associazione c'è sempre stata e nel Parlamento italiano associazioni parlamentare Italia Israele
Presidente era un un parlamentare di Forza Italia ci pare significativo molto positivo che oggi sia Peppino Caldarola
Il come è già stato detto nel libro
Il saggio di Peppino si intitola il sionismo è una bella parola non ha bisogno di commenti è certamente uno dei dei contributi centrali di questo libro
E ci fa molto piacere avere Peppino questa sera con noi
Grazie dell'invito sarò breve come si dice però ritengo che sorpreso io quando parlo anti fanteria nemici che non conosco la mia attività professionale ricordo che quand'era direttore dell'Unità il mio editoriale era di trentaquattro righe
Diciamo cioè un pedigree su almeno su questo su questa materia
Io credo che gli amici che
Questo non è un intervento conclusivo all'ultimo intervento
Che abbiano fatto bene a fare questa iniziativa credo che ci siamo confrontati credo che non dobbiamo essere presi dall'assillo dell'unità
Lo voglio dire con grande franchezza nel senso dell'unità è un punto d'arrivo non è un punto di parte
Dobbiamo costruire le ragioni dell'unità fra di noi
E penso che per l'unità Serra ma fondamentalmente c'erano quella fase che
Si può chiamare di diplomazia aperta in cui ciascuna delle parti
Che vuole costruire qualcosa assieme perché indubitabilmente vogliamo costruire qualcosa insieme del resto il libro è una testimonianza forte
Anche per la presenza di Fausto che che se Bertinotti che è venuto che si è impegnato che ha che ha detto così impegnativa in questa che io considero molto importante svolta di Rifondazione
Che ha fatto cardine sul tema della non violenza
Però diplomazia aperta dicevano ci deve spingere ad alcune verità una non riguardano i cui
Riguarda la manifestazione di Roma che tutti abbiamo condannato però che non possiamo accettare venga catalogata come una manifestazione di quattro delinquenti
C'era un partito di governo
E soprattutto questa mattina ho letto le inquietanti dichiarazioni di Alberto Asor Rosa che sosteneva che la critica che tardivamente Diliberto ha fatto alla Nadia manifestazione che Diliberto aveva convocato avrebbe lasciato fuori dal quadro istituzionale dei giovani che invece andavano inglobati cioè un problema qui
C'è un problema di un grumo verso forse a molti interlocutori di questa sera non piaceva questa espressione un problema di incomprensione ma anche divi sorgente antisemiti
Io ho trovato invece esemplari le dichiarazioni di tutti è come esemplare la dichiarazione fatta da Franco Giordano da Gennaro all'istante quando la Camera purtroppo abbiamo saputo
Di questa terribile dice
La seconda questione
In quel virgola dalemiano c'è una definizione che D'Alema dette di del rapporto fra Mellone io non mi sono mai qualificato tale il
C'è diciamo c'è qualcosa che non funziona nel ragionamento attorno a Israele anche del ministro degli ex
E se ne è avuta traccia anche nella discussione di oggi badate che senso ha
Chiedere in questo momento le comunità ebraiche delle quali io non faccio parte
Alle comunità ebraiche di prendere posizione di premere su Israele perché faccia una politica diverso
Ma da te io ricordo o di aver letto crede in un libro di cari colleghi
L'ho citato in un saggio che scrisse tempo fa
Io lo Splendid è durissimo discorso di rapine alla comunità ebraica di New York quando contesto i giudizi critici che quella comunità dava attorno alla Scelta
Si accingeva a fare che poi fece
Rivendicando l'autonomia statale
Ora lei non possiamo accettare che vi sia in questo Paese nella sinistra di questo paese innanzitutto una differenza fra una comunità ebraica con cui si può ragionare una con cui non si può ragionare al sito sono cittadini italiani diverso pensiero politico
E in secondo luogo non si può accettare l'idea
Che scavando poi al fondo un'altra idea che noi stiamo discutendo di uno stato comunque eterodiretta
Perché eterodiretto degli americani e può essere eterodiretto da una formula che raramente per fortuna ormai chiusa
E la lobby ebraiche internazionali ma stiamo discutendo di uno Stato
Che nasce da una rivoluzione
Io sono molto affezionato a un testo di Agnese è stato dove definisce la diciamo il sionismo
E la concretizzazione del sionismo dello Stato di Israele come una delle più importanti ed è questa una delle ragioni per cui credo che la sinistra debba avere familiarità con questo fenomeno rivoluzioni sociopolitiche e culturali dei tempi moderni
In quanto innanzitutto si rivolta a se stessi diciamo al mutamento di vecchie idee no
Che hanno riguardato la complessità a complessa articolazione culturale del mondo ebraico e poi perché ha posto il grande tema di una rivoluzione nazionale
E di una rivoluzione nazionale in cui l'elemento religioso che pure era un elemento costituente non diventava l'elemento assorbente in quanto quello è uno Stato laico
In quanto l'elemento diciamo di popolo di popolo ebraico non diventava l'elemento dominante in quanto quello è uno Stato molti come si può dire un tricolore
Non solo per la scoperta di tante di tante altre comunità ebraiche
Persino l'ultima scoperta in Cina ma anche perché col fenomeno dall'indicazione dell'estate gran parte dei cittadini ma parte dei cittadini israeliani non sono di origine Digione né di popolo ebraico
Siamo di fronte quindi ad una realtà che ha diciamo che a me ha interessato e interessa dal punto di vista culturale per quanto riguarda pochi minuti per quanto riguarda il
La frase che ho usato in cima al saggio il sionismo va be'la parola non per quanto riguarda solo la contaminazione che c'è fra sionismo e socialisti
Che in verità fu una continuità ammirazione più forte fra il socialismo e il bond ebraico diciamo il partito della sinistra
E non solo perché vi fu nel movimento sionista una larghissima con la vita di culture fra cui c'era una cultura nettamente di sinistra perché a me sta a cuore una cosa che la sinistra non vuole scusi non vuole ancora ragione
è solo i caratteri specifici di una rivoluzione nazionale
Caratteri assai moderno e mentre vedo giustamente tanta applicazione diciamo di fronte ad altre rivoluzione anticoloniale quasi tutto sfociate in dittatura e in terribili dittature io penso che questa tema culturale sia un tema che dobbiamo affrontare poi ciascuno decida
Diciamo come si è detto qua quale maglietta mettersi
Però c'è un tema al quale io ponevo che voglio proporre come una sfida culturale che il tema culturale del sionismo come fenomeno rivoluzionario che propone un sistema sociale un sistema di relazioni anche interpersonali un sistema diciamo statale
Che non si pone come obiettivo quella della sconfitta dell'intero molto arabo che lo circonda
C'è un elemento drammatico in tutto questo mi hanno colpito due libri di letteratura diciamo non non parlo né di Grossman Iozzo Rialto uno di una autrice israeliana cifra ornati in un libro che si chiama inno alla gioia
Racconta i tormenti dall'aver assistito alla all'esplosione
L'esplosione di un autobus ce la faccia di questa bambina che la porta a cercare anche il dialogo con il mondo arabo invece un romanzo dell'autore in cui non mi ricordo il nome che occorre algerino
Che racconta di un medico cittadino arabo israeliano
Che scopre la fine che Woody un personaggio saltato dentro un attentato
Era un una kamikaze diverrà sua moglie il scopre questo mondo e scopre anche le ragioni di questo mondo
Lo voglio segnalare come ci mi pare ci siano anche va detto differente apertura diciamo fra le due culture diciamo se prendiamo gli episodi recenti ma voglio arrivare al cuore dalla questione perché devo concludere visto che le otto lasciamo la scuola
Per proporre ai miei
Interlocutori diciamo alcune questioni
La prima la richiesta che gli amici di Israele fanno al mondo arabo palestinese
E quella del disarmo
Delle formazioni terroristiche
Se volete è un tema di parità
Leggevo ieri leggevo in verità perché un libretto piccolino
La storia del sionismo scritta da Ben Gurion solo brevi lezioni introdotta al professor Minerbi
Dove la fase di costruzione dello Stato di Israele nasce attraverso il disagio
Delle varie associazioni che hanno combattuto per la nasce lo Stato d'Israele e possibile Israele ha fatto
E talmente drammatico chiederlo
Diciamo alla Adolf alle forze che sono nostri interlocutori israeliani di porsi almeno questo obiettivo
E per una questione più di fondo
Io sono molto d'accordo e credo lo siamo tutti attorno al fatto che la tematica sia quella due popoli Thurstan atti
Due democrazie
Ma io la domanda che vorrei porre vorrei andare al cuore del problema noi siamo davvero convinti come convinto il ministro degli Esteri
Che il nodo dello scontro oggi in quella parte del mondo sia il tema pace contro terra
Perché inizia questo scontro curando diciamo un governo che nasce immediatamente dopo la nascita di cattiva di fronte diciamo l'eredità pesante
Di un leader che non è mai piaciuto alla sinistra italiana io conduttura straordinari impopolarità quando di ritorno con Guastalla degli altri anni
Dissi a Otto e mezzo che a me questo Sharon non mi pareva molto di destra mi pareva diciamo secondo criteri italiani sostanzialmente è un uomo di centro l'unico che poteva far la pace
Ebbene come diciamo questo scambio questo ritiro unilaterale non ha portato alla pace il che non vuol dire che non solo non debba insistere e noi non dobbiamo pretendere dal governo di Israele in tenere questa rotta che è stata poi la rotta che hanno diciamo che hanno avuto i leader di israeliane di destra e di sinistra ogni volta che sono poi riusciti a far fare al proprio Paese anche agli al mondo circostante quel passo in avanti ma il tema cruciale non è quello
Cari amici
Il tema cruciale che sta sconvolgendo il mondo su cui dobbiamo ragionare
Quello che i diciamo non vediamo nessuno fermandolo più piccolo ciclo programmatico il terrorismo il fenomeno dei kamikaze nel suo franano ideologico più intollerabile l'estremismo radicale
Ma c'è nel mondo arabo e non viene sufficientemente contrastato neppure dalla sinistra occidentale
Diciamo ad un prevalere di una cultura giustificazionista che non ha alcuna ragione
Noi dobbiamo essere io lo sono personalmente sarei contrario contrarissimo come lo sono stato la guerra
L'Iraq se gli Stati Uniti d'America che cambieranno presidente credo ma anche questo presidente credo che ormai qualche cosa capito dall'insuccesso iracheno si dovesse rivolgere diciamo mano militare nei confronti dell'Iran
Però noi non possiamo fingere che la questione del del rapporto fra Occidente e mondo arabo
Sia la questione fare il palestinese gli israeliani ho personalmente la convinzione che si espone si trattasse solo di questo non saremmo molto più vicini al giudice
C'è una complessità che nasce da un lato da un fenomeno politico culturale più ampio di cui Al Qaeda il braccio armato e del fenomeno delinea Dalla Riva scelti idea del califfato mondiale
C'è un fenomeno geostrategico che riguarda il il fatto che il dopo Saddam qui c'è alcun errore militare di George Bush consegna questo Paese recente diciamo storicamente recente ad una tripartizione e riassegna in qualche modo
A adatta agli attuali governanti dell'Iran diciamo il bandolo della matassa e c'è il dramma libanese
D'Alema in questa Regione quando diciamo paventa che prima ancora di cominciare questo sforzo si imbatte ha da subito nella difficoltà di portare avanti la prima parte per lavoro allora forse noi e concludo
Ne possiamo trovare molti punti in contatto sul tema di una battaglia per la pace
Possiamo trovare molti punti di contatto non a caso perché le differenze che ci separano sono differenze
Diciamo importanti ma che si possono sul tema concreto israeliano palestinese secondo me si possono anche sana
Però non dobbiamo fare fra di noi una sfida più esigenti
Io non vorrei vedi lo dico al al compagno segretario della CGIL
C'è un momento in cui tenere una maglietta non è un difetto di Nietzsche se questa maglietta non diciamo solo tifare per una parte ma ha il coraggio diciamo la forza intellettuale vuole aderire diciamo vuole portare argomenti dentro un processo così come viceversa hanno
Per chi a una pre preferenza per un'altra soluzione non possiamo accontentarci di un di un dibattito fra di noi chetoni basso
Lo dobbiamo affrontare il grande tema che di fronte al e che questo tipo di scontro che c'è nel mondo e per quanto riguarda il tema di Israele
Io non mi accontento di una risposta che dica al sicurezza per Israele e terrà è stato per i palestinesi io credo che la sinistra debba confrontarsi
Debba confrontarsi con il tema perché non a caso si riaffaccia sente badate ciclicamente ogni volta che si crea un punto di crisi del rapporto nella vicenda mediorientale c'è un pezzo di sinistra che torna a mettere in discussione l'esistenza dello Stato di Israele
E allora noi su questo non possiamo perdere visto che su questo qui siamo tutti d'accordo non c'è e non perdere questa battuta ma anche fare uno sforzo di di comprensione che comprende anche il rifiuto successivo ma di comprensione di una cultura di una storia di una rivoluzione insisto anche di un modello di rivoluzione
E inglobarla dentro all'esperienza della sinistra
Perché ha ragione Antonio Landolfi
Sia che la sinistra per sarà che i suoi modelli siano o tutti da inventare Chamot perde
Perché materia del dibattito che del tempo fra mezzi
E non vorrei mettere l'imbarazzo Venezia
O dei queste cose strane va bene
Sì di queste cose strane però non dobbiamo anche andare incontro la storia concreta degli appuntamenti come dire che la cultura politica ci ha offerto in questi anni
Non abbiamo mai accettato la sfida della cultura azionista forse il momento della sinistra la faccia
Un'autentica mentre l'iniziativa già in ritardo dei
Va va
L'uomo