Essenza e valore della democrazia moderna

Allora buonasera a tutti Benvenuti
Caloroso saluto al professor De Giovanni che di nuovo qui con noi
Con il quale inauguriamo la serie di incontri del venerdì della politica ideati dalla Società di Studi politici per apportare elementi di chiarezza
Alle grandi domande che ne tutti in quanto cittadini ci poniamo
Che cos'è la politica sul tema che proponemmo l'anno scorso e ad aprire la discussione c'era sempre Biagio De Giovanni
Che cos'è la democrazia e la domanda che quest'anno poniamo a chi ha passato una vita interrogarsi apre patacca a prepararsi per poter provare a rispondere un incontro al mese per nove mesi da Biagio De Giovanni a Luciano Canfora
Scandirà il tempo di un dialogo interiore che ci auguriamo genererà in noi una maggiore consapevolezza e ci farà cittadini migliori ma si sente bene io sento rimbombare terribile sempre benissimo
Nel programma stampato quest'anno
Abbiamo provato a sollevare una questione che ci sembra essenziale
Per realizzare autentica democrazia è fondamentale che la prima preoccupazione dello Stato sia la formazione le cittadino
La formazione delle future classi dirigenti
Remo Bodei l'anno scorso l'Accademia dei Lincei avvertiva
Si continua a pensare che la conoscenza e la cultura siano un lusso spendiamo Lu nonché l'undici l'uno virgola uno per cento del PIL per la ricerca rispetto al tre virgola quindici del Giappone abbiamo il nove per cento della curiati rispetto alla media europea del ventuno
è un terzo di loro non legge neppure un libro all'anno
Questa la nostra situazione
Già nel trentasette Benedetto conosce rilevava in un suo scritto
Che in Italia non non si leggeva quasi per nulla
Che tutti invece parlavano e visti gli sembrava di assistere a una danza descritta dal Kipling quella danza degli elefanti in una danza di asini
Riteniamo che per realizzare autentica democrazia sia urgente un'inversione di tendenza negli stanziamenti per la ricerca e la formazione
E vorrei suggerire un altro aspetto
A nostro avviso fondamentale la stessa questione
Quale ruolo deve avere oggi l'uomo di cultura l'intellettuale
Si è fatto un gran parlare in questi anni si è sì esatto meno osare l'espressione uomo di cultura se sia preferibile parlare intellettuale di un uomo di cultura
Gare Enna parla di intellettuale in un un libretto
Fondamentale che vi invito a leggere si chiama intervistato genio Karen sull'intellettuale
E su questo argomento anche fondamentale è un libero
Di Eduardo Said
Dire la verità gli intellettuali e il potere
Che pure vi consiglio di leggere rimando ad un'altra giornata con il professor De Giovanni l'esposizione del pensiero di Max Weber sul politico gli intellettuali professione questa è una cosa che ciclicamente riproponiamo ogni anno ci riusciremo
A fare un incontro di studio dell'intervista che rendo tratto delle brevi citazioni che vorrei ora leggerli
L'attività dell'uomo di pensiero non Polimer intarsi alla riflessione solitaria il compito dell'intellettuale molto grave non dare niente per scontato
Compito dell'uomo di cultura dell'intellettuale e studiare capire la storia e aiutare gli altri anche i politici soprattutto i politici a capirle per dare le risposte adeguate agli interrogativi della realtà
Quindi il compito vero e di illuminare esattamente la situazione storica di mettere in evidenza le componenti di esigere proclamare la verità di combattere per la soluzione più giusta più equa
Da un lato rigore storico e verità dall'altro giustizia
E ancora insistere responsabilmente sul tema vitale della formazione dei cittadini ci dice che di pungolare i detentori del potere sulla questione della scuola che in Italia sta attraversando da decenni una crisi mortale in ogni forma e grado mentre l'università che in apparenza si è venuta moltiplicando in realtà non esiste più
O meglio non esiste più una scuola che assolva oggi adeguatamente compiti contempo l'università assolveva
Da qui occorre ripartire urgentemente
A me che ho insegnato per oltre cinquant'anni in giro per l'Italia questo disastro fa spavento
Mentre non sembra colpire come dovrebbe i nostri concittadini non li riempie come dovrebbe di sdegno
Nella vicenda italiana non pochi uomini di cultura hanno visto chiaro anche se pochi poi si sono battuti a fondo la maggior parte è stata vittima di un antico cedimento pratico che ancora scontiamo
Insomma il nostro ceto colto non è riuscito spesso a diventare una categoria operante nella società quasi mai ciò è avvenuto
Noi abbiamo chiesto al professor Biagio De Giovanni di inaugurare
L'incontro dell'anno scorso l'incontro di quest'anno e vogliamo creare una tradizione con Luís Luís ogni anno speriamo voglia accettare l'invito inaugurare il venerdì della politica perché vediamo Luís un intellettuale che non Taché
Il professor De Giovanni non sta zitto
In un momento in cui i dirigenti dell'UNESCO l'altro giorno dentro l'istituto in questo momento il criminale tacere chi sa deve parlare
Il professor De Giovanni
Dalle pagine dei giornali dall'università da queste sale
Ha una funzione di verità di svelamento non si tira indietro e per questo lo ringraziamo
Concludo ancora con le parole di gara in
Certo se ci guardiamo in giro vediamo troppa gente che non si batte troppi presunti intellettuali che pensano ad altro
E il trionfo dunque dell'interesse particolare
Ma credo nelle possibilità dell'uomo nella forza della ragione nelle possibilità di fondo di un mondo migliore
E non perché creda nello Spirito Santo ma per convissuto momenti in cui sembrava che la civiltà avesse fermato il suo corso e non era vero
Allora passiamo alla relazione del professor De Giovanni essenze valore della democrazia moderna
Io vorrei anzitutto ringraziare l'istituto ringraziare Massimiliano in modo particolare per
Per questo invito io sono di casa qui quindi non è per me eccezionale venire qui però diciamo questo invito reiterato inaugurare i colloqui sul che del centro di studi politici
è una cosa a cui tengo molto di più quindi da questo punto di vista non solo ti ringrazio ma sarò contento di poterlo fare finché voi lo corrette
E
L'anno scorso ne parlammo della dice che cos'è la politica quest'anno che cos'è la democrazia
E io ho scelto
Questo titolo assai ambizioso naturalmente la relazione sarà assai meno ambizioso del titolo ma questo succede spesso naturalmente
Che si chiama Vallourec e senza Grazia io potrei cercare
Di rappresentare alcuni problemi non più di tanto
Sapendo peraltro che il ciclo che comincia oggi e un ciclo ricco
Ricco anche di grandi personalità
E che quindi credo che alla fine dopo nove incontri mi dicevi tu
Beh insomma chi avrà avuto la pazienza di ascoltarli tutti quanti credo che qualche cosa in più sul tema della democrazia avrà certamente possibilità di pranzare
Io oggi devo dire subito che non voglio parlare della democrazia come forma di governo
Tema peraltro importantissimo il tema che sarà sicuramente trattato da altri
Io vorrei parlare
Delle categorie che hanno fondato la democrazia
Vorrei parlare come dire della democrazia come
Metà politica della vita comune uso questa espressione un po'criptica forse ma che spero che si possa chiarire nel corso del mio intervento
E quando noi nominiamo la parola democrazia oggi
Noi ci muoviamo fra due sentimenti opposti
è innegabile che il primo di questi due sentimenti sia un sentimento di sfiducia
E un'impressione di crisi
Crisi della politica e dunque della democrazia che le cose sono
Quindi crisi di una politica sempre più separata dal mondo della vita
Sempre più appartata
Sempre più mi passerete questa parola non bella Shepp Walid Zanatta cioè ridotta scelto
Cento politico
E nella democrazia crisi anche
Crisi delle sue parole chiave quali sono le tre parole chiave della democrazia libertà eguaglianza fraternità
Latteria de della Rivoluzione francese
Difficoltà a comprendere che cosa significa letteralmente oggetti
Quello che la democrazia pure indicare con la sua stessa parola governo del popolo
Quindi una crisi larga forte
Se noi volessimo come dire attardarci in un catalogo della delle ragioni della crisi della democrazia rischieremmo di occupare tutto il nostro tempo
E quindi voglio segnalare come fossero titoli di vari capitoli
Diciamo alcuni aspetti della
Fenomenologia di questa crisi
è una crisi della rappresentanza
No
Cioè crisi della domanda organizzate della risposta alla domanda organizzata
E quando dico crisi della rappresentanza
Naturalmente sto bene lo sappiamo tutti quanti che non è possibile tornare indietro immaginando che la rappresentanza diventi dei lega
O che la democrazia diventi democrazia diretta
E quindi intorno al nodo della rappresentanza bisogna pensare perché non è eliminabile dal tema della democrazia
Crisi della pubblicità della democrazia
E non diciamo sempre di più che
Gli arcana imperi stanno tornando
Noi eravamo convinti diciamo
Dai tempi dell'illuminismo di esserci liberati dagli arcana imperi
Invece come dire questo tema della pubblicità io ricorderò poi velocemente un testo bellissimo di Kant su questo
Torna come un tema di crisi profonda
Crisi profonda del rapporto fra l'autonomia dell'individuo e la nomina della massa
Problema centrale naturalmente di un'organizzazione democratica della vita comune
La dimensione collettiva è la dimensione individuale
L'irrompere di un conformismo di massa
Cioè di una perdita di quella criticità
Senza della quale la democrazia vive male non vive e respira poco
Non ha aria
Intorno alla quale
Formarsi crescere organizzarsi
Ma nello stesso tempo ne abbiamo un sentimento opposto a quello che ho indicato fino ad ora
Di crisi e di sfiducia
Per alcune ragioni che ha accennato per tante altre che se ne potrebbero aggiungere
E il sentimento opposto a quello che ho indicato finora
E che la democrazia la difesa
Sostenuta
Asse fermata
Che è un valore che ha valore
Chiamo
Non è una parola che amo ma è una parola che qualche volta non può essere sostituita da altre
Cioè abbiamo questi due sentimenti tutti e due presenti
E in questo sentimento che ho chiamato posto al primo
In cui noi diciamo pensiamo che la democrazia va difesa sostenuta che avvalori che valore
Avvertiamo
Sia che intorno a questo sentimento
Perché questo sentimento risponde a un pericolo
Non è un sentimento come dire
Di cui possiamo più o meno accademica mente su cui possiamo più o meno accademicamente intrattenersi
Ma sentiamo che c'è un pericolo
Perché sentiamo che la democrazia dall'interno conosce le crisi che abbiamo ascoltato
E dall'esterno è assediata da fondamentalismi integralismi
Confusi ritorni di una religione che non distingue fra Cesare e Dio
Diamo a Dio quel che è di Dio a Cesare quel che dicesse
E allora la prima questione che io voglio porre e
Come ci possiamo muovere nulli fra questi opposti sentimenti
Quello di sfiducia
E quello che invece dice la democrazia a valore la democrazia e valore
Io credo che l'atteggiamento più
Giusto quello che ci permette
Forse di fare qualche passo avanti
E di accogliere entrambi questi sentimenti
Cioè nel non dobbiamo né negare la crisi sulla base di una risposta euforica
Ha criticato
Ammantata di superiorità
Dunque non dobbiamo legare la crisi ma dobbiamo provare ad assumere i valori della democrazia come sostanza della dimensione dicevo all'inizio netta politica della vita in comune
Credo che questo sia oggi il nostro compito
Di uomini che studiano
E soprattutto di cittadini
Cioè un compito che è un compito di lotta naturalmente
Perché
Come vedremo niente di quello che noi per possiamo pensare e dire intorno alla democrazia e un tranquillo discorso accademico
Qualcosa di cui possiamo godere qualche aspetto e poi dimenticarci
E allora se dovessi come dire dire quali compiti sumo quelli nostri di oggi
Proverei a usare queste espressioni
Che poi il mio ragionamento dovrebbe cercare in qualche modo di dipanare e chiarire
Reimmettere la vita nella forma della democrazia
Di accostarla alle sue fonti
Rimettendo in discussione nella loro profondità e se volete nella loro ambiguità perché c'è un'ambiguità della democrazia
Se dovessi riassumere questo che accennavo essere secondo me il compito di oggi
Qui in una espressione sintetica
Direi noi dovremmo essere capaci di ripensare l'origine
Ecco perché mi voglio fermare soprattutto sulle categorie fondative
Per gli accostarli al nuovo che incalza
Perché il dato e
La straordinaria novità del mondo che si sta preparando
E basterebbe citare un tema su cui verrò verso la conclusione del mio discorso
Di quanta ne vuoi Passigli alla tematica di una democrazia chi ha rotto i confini degli Stati nazione
E che cerca di ridefinire se stessa in uno spazio globale
In forme spesso contrastato conflittuale e contraddittorio hanno un unico cioè voglio dire senza non mosso
E non è evitabile da nessuno ma nessuno che studi il secondo me anche da chi vive la propria vita comune
Non tentare di provare a immaginare che cosa significherà affrontare i temi di una democrazia oltre i confini delle forme conosciute si entra in un mondo sconosciuto
E bisogna preparare la propria come dire la propria capacità di capire
Che il nostro proprio umano
Come procedere allora per
Restare minimamente aderenti al programma che mi sono prefisso stasera
Proviamo a individuare un metodo per procedere
Vorrei velocemente di accostarmi
Ai
Ai gran alle grandi creazioni artificiali dell'Occidente
La polis e lo Stato
Ma pochissimo
E subito naturalmente viene in mente la Grecia anche l'anno scorso parlando della politica non potemmo non partire dalla Grecia ma lasceremo subito perché il discorso di stasera
Perché ricordo la polizia mi piace
Vedere lei ricordarla Traverso due velocissimi passaggi di questo bellissimo libretto di questa filosofa spagnola Maria Zambrano che forse qualcuno di voi conosce che si chiama persone democrazia
E nel recinto storico della polis greca e di quella di Atene in particolare che ha luogo la scoperta l'apparizione della coscienza
Poi dice l'uomo o meglio l'umano si era manifestato nella vita della polis
Qui per la prima volta l'uomo trattava con l'altro uomo in quanto tale la convivenza si stabiliva in virtù della semplice condizione umana seppure di stretta ai soli cittadini liberi
Io non entro più di tanto in questo tema lo cito perché
Perché la polis è stato il grande mito auto rappresentativo della politica europea dell'idea di politica ogni in Europa
Si potrebbe dire dai delle e prima dannare a Husserl e
Quindi il problema non è
Quando voi sentirete Luciano Canfora fare la critica della polis
Fondatamente probabilmente dal punto di vista di una agguerrita filologia come la sua macchina il problema non è a oggi andare a rivedere quanto di vero ci fosse in questa idea della polis e io penso che ci sia comunque molto di vero
Ma come ha giocato con Benito
Della razionalità occidentale quindi la nascita della città
La nascita di una città nella quale unità e molteplicità in qualche modo si tenevano insieme l'umano che compariva come dice
Come dice Lanza Merante
Quindi qui c'è un atto di nascita della politica ma c'è in qualche modo sia pure con quelle norme limite che la Zambrano sottolinea gli esclusi
L'idea che la politica stesse a
Mettere in campo l'umano in quanto tale
La libertà quindi tema adempiano no questo rapporto tra politica e libertà nell'origine della crescita questo grandioso tema
Rappresentativo dell'identità dell'identità europea no
E poi l'altra grande costruzione artificiale lo Stato
Lo Stato nazione
Anche questo come dire la sua la sua tragica ambiguità e la sua tragica grandezza
Gelido mostro nella formulazione Dini scene
Garante dell'universalismo della cittadinanza e dei diritti però
Nella formulazione
Che viene da e fondamentalmente non
E quindi il richiamo di queste due grandi usi e realtà artificiali costruite dallo spirito europeo servono
A segnalare questo primo punto
Che il tema della libertà il tema dei diritti il tema dell'organizzazione della vita comune
è stato pensato attraverso questi due grandi passaggi la Paolis dello Stato
E da oggi come dicevo prima
Guardiamo a questo immenso spazio che si apre oltre lo Stato
Verso il mondo
Uno spazio immenso che ci fa sentire badate come la Paoli se come lo Stato ma in una forma diversa
Insieme
Particolarità particolari e membri del genere umano
Perché la dialettica sempre questa
Soggetti particolari
E insieme il sentimento di questo appartenere alla comunità umana
E direi che tutto questo itinerario dalla polis Sallustri è stato questo futuro che ci attende e di cui non conosciamo ancora i caratteri
Intorno al quale bisognerà lavorare pensare studiare agire sono legati a questa doppia dimensione
Perché ho voluto richiamare le grandi creazioni della razionalità occidentale
Per una ragione che vorrei provare ad esprimere così
Noi dobbiamo accennare
Adesso
Alle forme più alte di questa razionalità al ai pensieri che l'hanno costruita
Ai pensieri che hanno costruito queste forme che le hanno pensate
Per individuare i momenti di Genealogia dell'idea democratica
E del principio di libertà le due cose sono insieme lo vedremo meglio più avanti
E badate per fare questo
Come dire questo e forse un po'arbitrario ma io penso di no penso che noi dobbiamo rompere la genealogia delle fonti
Noi non possiamo rimanere incardinate in quelle che si chiamano soprattutto per la collottola la politologi a chiamata le fonti della forma democratica
Lo dobbiamo allargare orizzontalmente queste fonti
Io per esempio stasera vorrei usare velocemente si intende
Alcuni principi
Che ricavo da quell'immenso archivio dell'Occidente che la filosofia classica tedesca archivio dell'Occidente
Certe volte
E singolare questo fatto sono sottoposti a critica come giusto che sia la filosofia cammina diviene cambiassi critica si autocritica
Ma noi dobbiamo uscire dall'idea che o diede l'accettiamo il sistema
O è che le è caduto per intero ci sono le figure della filosofia hegeliana che vanno salvate
Quando le tocchiamo per esempio un testo come la fenomenologia li possiamo discutere perché si passa dalla coscienza infelice sufismo scetticismo servo padrone cioè ma ciascuna di queste figure
E in grado di comprendere un momento essenziale della storia dell'Occidente e la stessa cosa vale per tante
E allora perché Kant ed Hegel in questi velocissimi riferimenti e mi asterrò quasi da letture di testi
In tante per l'idea della
Fortemente presente nel suo pensiero della umanizzazione della storia il problema di tante questo
Come si lavora umanizzare la storia
Questo è il discorso di Kant e questo è e e quello intorno a cui Kant si si affatica e si affanna
Come facciamo a umanizzare la storia nel momento in cui ci rendiamo conto
E badate questo è scritto alla fine del Settecento
Mille settecentonovantadue novantatré
Che qualunque
Dunque il male la violenza ci su uno
In un punto qualunque del nostro globo questo male questa violenza noi la sentiamo
Tutti anche lontani
Cioè come se canta avesse percepito
L'interdipendenza del mondo
Come seccante avesse percepito in anticipo sui fatti
La mondializzazione della storia e avesse intuito che dentro questo processo della mondializzazione della storia
E lì il campo nel quale il tema della sua umanizzazione possibile diventa un campo di battaglia
E poi ancora la pubblicità non ricordavo prima
Testo kantiano
La pubblicità dell'azione pubblica
La pubblicità contro la segretezza
Non solo la pubblicità di chi pensa che studia e deve essere garantito ma la pubblicità dell'azione politica
E poi e forse questo è il cuore
Che nessun individuo sia ridotto a mezzo
Per l'altro
Capita
La profondità di questo principio che viene messo dentro un sistema di Dei
Non viene assunto lui come un astratto un momento
Ma si dice in fondo tutta la libertà deve essere pensata intorno a questo
E cioè che nessun individuo sia mezzo per l'altro che ognuno sia fine per l'altro cioè che ognuno sia nella sua profonda autonomia
Individuale e personale
A questo valore assoluto dell'uomo
L'autonomia di questi liberi eguali
Liberi eguali
I liberi e quattro
Due parole che si tengono e problematica mente si tengono come vedremo tra un momento
E poi è che il
E qui richiamo un tema che mi è carissimo
Il tema del riconoscimento
Il tema chiave della fenomenologia hegeliana quello intorno al quale secondo me nasce
La forma politica dell'Europa moderna
Quando cioè
Nella lotta fra il padrone e il serbo
In una delle figure fondamentali della Fenomenologia
Il riconoscimento della libertà di ciascuno un fine a se stesso si potrebbe dire che qui è che il approfondisce porta avanti in un'altra chiave un principio che kantiano
Questa uguaglianza di liberi perché il serbo finalmente ha rotto i confini della servitù
Ed è stato riconosciuto nella sua umanità
Che cosa sono queste se non
Categoria intorno alla quale si sta intorno alle quali si costruisce la democrazia in Europa
Che cos'è il riconoscimento della
Impossibilità di fare dell'altro strumento sì non è il rilievo dell'assolutezza dell'autonomia dell'uomo
Cioè dell'uomo come fine
Della sua libertà come fine della sua uguaglianza agli altri come fine
E che cos'è il riconoscimento anzi Hegel dice la lotta per il riconoscimento
Lotta per il riconoscimento
Non si fa negli negli nei gabinetti degli studiosi si fa nel concreto della vita storica no
La lotta per il riconoscimento che cos'è questo se non
In fondo qualche cosa che struttura la forma della democrazia moderna
Cioè l'idea l'elemento chiave
L'umanità dell'uomo
Perché in fondo quale la
La condizione la reo una delle ragioni sufficienti io dicevo la metà politica della vita comune sciogliamo questo termine in termini più chiari
La democrazia e condizione di umanizzazione della storia
Condizione di umanizzazione della storia
Dove
Come abbiamo sentito perché questo poi significa quello che quello che Kant ed Hegel ci hanno detto L'Unità e la molteplicità si tengono insieme dove l'uomo ha un valore assoluto uguale la sua umanità libero nella sua umanità
Parole che si sono contrastate libertà e uguaglianza no
Si potrebbe dire che tutta una parte fondamentale del dibattito
Europeo sulla democrazia sia legato al rapporti al contrasto fra queste due parole possibile metterle insieme
Sono le parole dell'universalismo occidentale
Sono le parole chiave dell'universalismo occidentale uguaglianza e libertà
E lo sappiamo tutti sono le parole chiave dell'aria della grande rivoluzione del dell'ottantanove no
E furono le parole chiave della rivoluzione napoletana
Quindi diciamo è stato il grande momento di costruzione sono grandi parole perché sono parole grandi
Perché intanto
Ecco perché il tema della democrazia irrompe qui
Perché sfondano i confini della vecchia legittimazione assolutista e gerarchica rompono questi vecchi confini
Dalla legittimazione che cala dall'alto con un principio astratto
A questa apertura di confini
Come si fa a dire che un pensatore come Hegel che un pensatore distretto su questi temi o del settore che apre apre con la teoria del riconoscimento con la lotta per il riconoscimento quindi si sfondano proprio i confini della vecchia legittimazione
Si aprono i confini della storia
E tutto il diciannovesimo e il ventesimo secolo e lassù le sue tragedie le sue grandezze
Sono legate a questo grandiosa apertura
Dei confini della storia
Ci si incomincia a sentire membri dell'umanità
Vogliamo ascoltare ancora qualche rigo soltanto della Zambrano no
Ripete quasi il testo di tante scritto tanto tempo prima
L'uomo di oggi di vera storia universale in senso orizzontale
Potremmo anche dire che sentiamo legati tra loro come parte di uno stesso dramma
Gli avvenimenti accaduti nei luoghi più distanti dal paese in cui viviamo
Sappiamo convivere con tutti gli uomini che vivono qui
Ed anche con tutti gli uomini che qui vissero un tempo il pianeta intero della nostra casa
Diventiamo consapevoli che facciamo parte di un sistema che al momento è chiamato genere umano
E questo l'effetto di questa apertura dei confini della storia
Diciamo di questo processo di umanizzazione della storia che le parole chiave che occhio citato finora sono due poi ce n'è una terza
Che non per caso lasciato in ultimo
E quindi sono grandi parole per le ragioni che ho detto
Ma sono anche parole ambigue
Picchi sono anche parole ambigue
Sono parole ambigue questo ci spiega
La concretezza della storia di queste parole
Sono però le ambigue perché la libertà può diventare esasperazione della particolarità
E l'uguaglianza può diventare anonima
Parificazione di tutto
Astratta e piatta omologazione
E mi capita sott'occhio lo annotato sul sul sull'IMI appunti
Questo testo ancora piccante
La diseguaglianza fra gli uomini questa copiosa fonte di tanti mali e nello stesso tempo di ogni dei di ogni bene
Per comprendere quanto l'idea di una ambiguità di queste grandi parole fosse nata con esse si può dire no
E chi non ricorda
Toh che vince
La visione drammatica
Non c'è altro termine
E tu che vi mette in campo per cercare di ragionare
Diciamo intorno
Alla possibilità di questo rapporto fra libertà ed uguaglianza
Ai rischi di un'uguaglianza come appiattimento
Come anomia della massa
Sulla quale si erge la potenza di un potere dispotico
Lucidissima e previsioni che magari poi nella storia del Novecento sono diventati ancora più catastrofiche
Nel pensiero di Tocqueville
Ma dicevo c'è una terza parola che noi dobbiamo nominare
Ed era parola fraternità
è un tema che appassiona molti filosofi della politica
Perché dobbiamo nominare questa parola fraternità insieme a eguaglianza libertà fraternità cioè le tre parole chiave della grande rivoluzione
E che la fraternità è una spina nel fianco dell'universalismo
Queste punti
La fraternità richiede appartenenza
Solidarietà comunità
Cioè qualcosa che non è compreso nella DDA di libertà uguaglianza
Come se queste due parole in libertà e uguaglianza ripeto cardini dell'universalismo occidentale
Non riescono a prendere errata sulle
Si devono mescolare a questa terza ma questa terza è problematica è una spina nel fianco dell'universalismo pentiti richiama appartenenza
Richiama comunione di intenti no
Non è nella logica della pura libertà e non è nella logica della pure eguaglianza basta fare due grandi esempi nella storia dell'Europa moderna la nazione e la classe
La nazione e la classe
Tutte e due il rompono quando i confini della storia si sono già incrinati
In basso no
Quando già si è spezzata quella legittimazione ristretta intorno alla quale di viva la forma della statualità moderna
Si sono perché la nazione già una comunità di intenti
La nazione di Rena
L'azione del plebiscito quotidiano la nazione che dice vogliamo condividere un destino
Parliamo la stessa lingua abbiamo le stesse memori abbiamo la stessa tradizione vogliamo vivere insieme e condividere un destino
E questa nazione una doppia potenzialità dentro di sé
Ha una via aperta adesso un'umanità
è una via chiusa e non tropicale
Beh su un'idea di appartenenza bloccata sullo ius sanguinis
Sangue terra
Come fondativi della materialità di una nazione
Quindi vedete in questo circuito di idee in questa dialettica fra le tre parole chiave come si complica il re il discorso perché non basta celebrare la libertà e l'uguaglianza come due grandi terreni due grandi parole dicevo nelle quali si rappresenta questa frattura
Della vecchia continuità
Sì prima il campo della storia sì umanizza Campedelli usati Ilio ricordati per questo quei testi quelle parole
E quando passiamo a questa terza parola
E vediamo come il nesso fra vetri si compia ho detto l'azione e classi anche classe Marx
Io ho sempre pensato in marzo e questa doppia
Come dire che questa doppia attenzione la classe verso l'umanità
Proletariato e la classe generale che si dissolverà come classe
Nel momento in cui non ci sarà più bisogno che essa sia classe
E diventa l'umanità della forza lavoro delle sue facoltà della ricchezza dell'umanità
E nello stesso tempo però la classe ha una dimensione entro ottica chiusa contro
Auto e la storia del Novecento li ha messi in evidenza tutte e due queste dimensioni
E qui viene fuori questo tema che io accenno io sono sicuro che di questo tema ho visto i titoli si parlerà
Perché
Nell'intreccio di queste tre parole
Nell'ambiguità
Di queste connessioni
Abbiamo visto quanto diciamo
Questa parola fraternità sposta il campo non solo il campo semantico ma il campo concettuale e politico
Si annida un pezzo fondamentale della storia del Novecento
Perché nella entropia della nazione nella entropia della classe cioè nel guardare nazione classe dentro di sì
E quindi nel rinchiudere l'appartenenza rompendo con la
Con l'universalismo
Compreso nelle categorie di libertà di uguaglianza cioè che cosa c'è l'origine dei totalitarismi novecenteschi
Cioè la patologia della democrazia
Badate democrazie e totalitarismi non su un nuovo uno d'acqua e l'altro dalla
Sono le patologie
Che oggi diciamo il pensiero più attento mette in evidenza
Come scrive
Cacciari
La costruzione dello spazio omogeneo totalitario della civitas Maxima degli uguali
Il totalitarismo plebiscitario dove c'è la massa non è che la massa annuncia
Ma la massa in tropicale guarda dentro di sì e pura potenza eppure Massa non è più popolo non è più cittadino non è più libertà non è più uguaglianza
E questo dato questa patologia della del perché la chiamiamo patologia della democrazia perché la patologia di quel momento nel quale la storia si è apporta in basso
Il fascismo non è un fenomeno di ellitticità e il fascino un fenomeno di massa
Da dove questa patologia
E abbiamo un po'visto ma
E quindi viene un po'da dire badate il pensiero reazionario
E il pensiero ultra democratico spesso sì
Si trova si cercano e finiscono col trovarsi
Pensiero reazionario il pensiero oltre democratico
C'è chi dice che la democrazia è troppo ti dice che la democrazia è troppo poco
Pensiero reazionario dice la democrazia e
è troppo bisogna tornare a
Pensiero ultra democratico dice ma è troppo poco la democrazia
Ci vuole qualche cosa che vada oltre questi due pensieri che si tengono
A braccetto per tanti aspetti
Su che cosa intendono ammonisce ci
Ed hanno presi anche sul serio naturalmente perché le patologie della democrazia sono state le patologie del Novecento
La democrazia non è il bene contro il male la democrazia è un fenomeno di un enorme complessità
Dentro la quale si annidano elementi di crisi che possono essere anche radicali crisi
Ecco perché è un campo di tensioni da tenere continuamente aperto attivo su quale pensare agire e lavorare cioè
Su che cosa ci ammonisce il pensiero il pensiero reazionario
Ci dice
La democrazia è priva di principi di che
Principio pensiero reazionario e pensiero ultra democratico no
Ci ricorda ma la monarchia a un'arte lo dice la stessa parola
L'oligarchia a un'arte a un principio
Di contenimento formale no la democrazia la tirannia non ce l'ha questo arte
E che cos'è l'arte
L'arte è la trascendenza della politica
E il fatto che il principio sia
Contenitore forma
Che organizza contenuti e momenti vitali
Mentre la democrazia e pura immanenza in questo senso ad una una che
Non ha dentro di sé un principio gerarchico
E dunque non ha limiti e perciò può aprirsi alla violenza
E sia sul fronte del pensiero reazionario sia sul fronte del pensiero ultra democratico la citazione di Sorel qui naturalmente e di pragmatica non
Mettono in evidenza questo tema del rapporto fra democrazia e violenza no
Ma c'è un'altra risposta che ci interessa di più
Per rispondere al tema delle patologie della democrazia
E qual è questa seconda risposta
E che la democrazia conduce al disincanto
All'infondatezza
Sì poi il rapporto con questa mancanza dell'Arche cioè ma viene declinata diversamente
Viene ricostruita da qualcuno una tradizione tocchi e Dini scene
Il disincanto
Lo sradicamento dell'homo democratico russo
E non siamo gli homeless democratici no
Il senso dello sradicamento
Che si muove come dire fra
L'abisso della libertà e il conformismo dell'uguaglianza
Questo corto circuito no
Disincanto
L'implosione nichilisti Ca'della democrazia di cui si parla molto
La disgregazione individualistica della democrazia
La distruzione del carattere simbolico della politica
Quella passione imbecille per il proprio benessere di cui parla tu che vivi
E che dice ma come possiamo a tenerla a freno
Perché questa passione imbecille per il proprio tornaconto personale
E la patologia dell'uguaglianza
Tra la patologia della Numidia
Cioè di un sistema dove
Come dire
Il fondamento escluso per principio
Fatto che di a decidere in qualche modo
Per cui poi
La disperata risposta è quella di provare a cercare dei valori non contratta Billi i diritti per esempio
Ma insieme c'è la forza e la debolezza di questa esclusiva concentrazione sui diritti
Mi
Che cosa il questa euforia sui diritti
E la risposta al problema o il segno del problema
Questi diritti sempre più privi di politica sempre più dei privati di dimensione politica
Questi diritti sempre più concentrati sulla soggettività solitaria sulla particolarità
Non voglio essere
Questi diritti sempre più legati alla passione imbecille di cui parlato più di per il proprio tornaconto
Per l'implodere della propria particolarità
Quel rischio implicito nelle parole dell'universalismo occidentale
Il Besta uguaglianza
E il problematico rapporto con il tema della fraternità cioè dell'appartenenza della dimensione comunitaria di cui abbiamo visto una doppia faccia la dimensione antropica e la dimensione che apre che sfonda i confini
Eppure
Scusate ancora con pochi minuti dieci minuti mettiamoci l'orologio così non superiamo
Ed è già molto i sessanta minuti vi ringrazio di questa pazienza eppure
Tutto ciò detto e per le ragioni che sono comprese in quello che ho detto
Noi abbiamo il sentimento della irrinunciabilità del campo della democrazia come campo di confronto di dialogo di lotta di scontro
Non possiamo immaginare che le patologie della democrazia ci conducano fuori
Dalla dimensione della democrazia
Non possiamo secondo me seguire nel pensiero reazionario che ci dice di tornare indietro nel pensiero ultra democratico
Che ci dice di metterci in un mondo di cui non riusciamo a vedere i confini e che tendenzialmente diventa un mondo dispotico
E dove come dire le Guagliana Into the inventa
Norma astratta omologazione appiattimento della libertà
Perché il tema della democrazia è sempre quello di trovare l'equilibrio fra queste due grandi parole e legarli alla terza
E allora che cosa tutto questo ci dice sull'attualità sull'oggi
Quali sono le domande quali sono le risposte possibili
Da che nascono le nuove domande
Di questa inquietante attualità
Questa inquietante attualità ci dice che il mondo è diventato un globo
Non Mundus aperto alla novità un globo
C'è una concentrazione di interdipendenza no
E ci dice ancora che questa globalità
Torna a scatenare lotte per l'identità
Questa globalizzazione che interdipendenza torna a scatenare lotte per l'identità noi ci sentiamo insieme soli e ci sentiamo parte dell'umanità
Ci sentiamo terribilmente Suri sulla scena globale
E terribilmente implicati nella storia dell'umanità
Per cui più che mai l'espressione kantiana ciò che avviene a migliaia e migliaia di chilometri da nulli noi lo avvertiamo qui
Oggi e attualità
E qual è allora
L'urgenza del nostro tempo
Di questa
Lotta per l'identità
Che indotta dalla scena globale che indotta dalla globalizzazione
Io proverei assegnare in questa maniera
I compiti dell'oggi
E lo dico in mani in con tono estremamente modesto e problematico non intendendo immaginare che
Bisogna uscire dalla lotta distruttiva degli immediati delle identità che si contrappongono
Attualissimo il tema del riconoscimento
Attualissimo e il tema della contemporaneità e in tema dell'attualità
Estrema della mediazione
Ma mediazione fra chi mediazione tra quelle tre parole chiave libertà uguaglianza fraternità
Le parole dell'universalismo occidentale gli a spina nel fianco dell'universalismo occidentale che il tema della comunità della fraternità
La qualità della lotta per la loro commissione
E quindi della lotta ad ogni fondamentalismo che nega quella connessione
Tra libertà uguaglianza fraternità
Sotto l'urgenza di queste contraddizioni
è necessaria la rinascita di una religione civile
E poi cercherò di dire nelle battute conclusive perché questo tema mi sembra
Appartenere alle possibilità del mondo contemporaneo
E non presentarsi come un astratto doveva essere
Ma noi questa parola religione civile la pronunciamo a Napoli in questa città
Tragica per tanti aspetti ma grande per tanti altri
Era la parola di Bruno era la parola di dico era la parola di Bertrando Spaventa di Silvio Spaventa di Kruscev
E questo piccolissimo testo crociano val la pena di essere eletto e proprio sulla religiosità ed è proprio da etica e politica
Sarà gloria dell'umanità se riuscirà a stabilire la religione umana la pura fede religiosità nascente dal pensiero
Ma dal pensiero che ancorché accoglienze la vita ed estera nasce l'immutabilità
La religione umana non la religione dell'umanità
La quale già fu fondata da quelle mitologie di universale redenzione eccetera quindi questa idea
Della religione civile no
Ma che significa che questo problema è attuale
Che cosa vogliamo dire quando dichiariamo l'attualità di questo tema
Che io ho incardinato sostanzialmente intorno alla parola riconoscimento reciproco
Religiosità civile e significa attualità di questo
Che non è mero dovesse usciamo dal campo della mera esigenza
La filosofia si è rimessa a pensare da un po'di tempo
Abbandonando in parte almeno le diede il pensiero debole del nichilismo
Si è rimessa pensare una fondazione possibile della libertà
Perché questo è avvenuto perché questo sta avvenendo sotto l'urgenza dei fatti
Sotto l'urgenza della crisi
Perché la crisi in atto ci ha detto ci dice ci continua a dire ne ho fatto cenno all'inizio
Che la democrazia è fuoriuscita dai confini dello stato e oltre lo Stato
In questo immenso spazio
E quindi oltre le vecchie categorie di comprensione del mondo
Perché non è che oltre lo Stato noi troviamo categorie di comprensione più ampie mai uguali ne troviamo a
Dobbiamo capire il mondo in un altro modo
E voi capite come difficile questo perché certe volte dico perché sono in crisi tutte le discipline storicamente consolidate dal diritto costituzionale alla storia contemporanea al diritto internazionale e tanti altri diritti e storie
Perché sono discipline che si sono incardinate nella storia dello Stato nazione lì si sono forgiate lì si sono rafforzate
E nel momento in cui questa grandiosa realtà che ha fatto l'umanità e io umanità della storia europea tre quattrocento anni si rompe
E necessario ritornare sulle categorie e con urgenza della filosofia
Che nasce diceva Hegel quando il tempo è tempo di scissione
E quando in qualche modo per salvare il mondo dalla scissione dalla sua catastrofe bisogna ritrovare il senso dell'unità della relazione della connessione
Questo esprime
Quindi oltre che di scippi e tutto il movimento
Questo il compito degli studiosi
E questo è compito dei cittadini
Compito degli uomini liberi
Che si misurano con che cosa come l'essenza il valore della democrazia
Se volete con una con la necessità di una forma simbolica che vada oltre il vecchio liberalismo e socialismo
Un'altra forma simbolica
E l'ultima battuta e proprio su questo
Intorno a questa necessità
Forse è il punto
E a questa attualità
Della ricerca e dell'azione politica forse il tema vero e
Vogliamo aggiungere questa parola il riconoscimento delle differenze
La democrazia come capace di questo riconoscimento perché capace di uno di potenziare lo svolgimento autonomo delle forme di vita
La comunità del riconoscimento reciproco la democrazia come campo di lotta però per questo riconoscimento che non è pacifico non ecumenico
Mette in discussione le stesse connessioni interni alle grandi categorie del pensiero democratico
Questo il compito credo di oggi anche della nostra modesta riflessione
Per eseguirlo bisogna rompere
I quadri intellettuali statici
Per eseguirlo bisogna affrontare il rischio del nuovo
Cosa di cui gli uomini hanno sempre grande paura sia quando pensano
Sia quando agiscono
Perché se non si affronta il rischio del nuovo
L'attualità ci dice che si resta vittime della paura
Perché e la paura
Quella che tende a dominare la scena globale
La paura e frutta terrore la paura frutta dispotismo
E quindi uscire dallo schema della paura significa questo
Aprirsi al rischio del nuovo
Tutelando la forza e la continuità dei pensieri dentro le quali la nostra umanità si è formata
Ma con la capacità
Di portare tutto questo all'altezza di una scena globale
I cui caratteri di radicale novità
Ho cercato molto modestamente di sottolinearvi stasera
Grazie viaggio una bellissima lezione
Un capolavoro insomma va be'Gerardo è sempre
Piena di suggerimenti e Dini
Leggermente da approfondire ora se ci sono domande
Siamo prima aspettiamo un minuto su
Grazie abbiamo ricevuto solo positivo riuscire
A
Beh
Francamente io sono desolata salvato si può dire che sono nata con la mente di sinistra perché detestava un'ingiustizia
Sono sconvolta per la rappresentatività
Dei politici sono politici che ormai rappresentano solo se stessi cioè praticamente oltretutto il costo della politica e diventato assurdo intollerabile
E questo costo della politica grava su cittadini che nella maggior parte dalla politica non hanno nulla va addirittura hanno danni
Nei andiamo nel concreto per il il Mezzogiorno
Il terribile libro divisa Viano
Che io detesto francamente come testo perché perché mette il dito sulla pianta se nel Kenya andrebbe benissimo ho avuto la scorta per un certo periodo detesto la camorra e chi la denuncia un mio amico però diciamo diffondere questa diciamo questo libro e diventato come come dire un esperimento su cui corrono tutte le mosche sinceramente intollerabile perché no il problema è che
Sì certamente siccome io sono profondamente convinta che viviamo un momento si sia poi dopo le parla dopo le vacanze io sono convinta praticamente che oggi la delinque la criminalità organizzata estremamente grave al nord come al sud
Se ci fossero cantari sulla criminalità organizzata del Nord per esempio quella finanziaria
Quella dei falsi imprenditori quella praticamente degli imprenditori che concludono con la camorra scendono a patti con la camorra
E qualcun'altro sì prego
Sì prego
Prego allora scendono a patti con la camorra
E mandano materiale tossico sapendo che va ad ammazzare la gente allora un imprenditore che fa una cosa del genere che entra in contatto con la camorra al nord
E spedisce rifiuti tossici immortali nelle nostre terre dove meno delinquente della nostra camorra Ada francamente mi è sembrato un testo inopportuno in un momento in cui praticamente il diciamo i poteri forti del nord ci stanno comporta diciamo si stanno completamente finendo di distruggere
Noi abbiamo raggiunto il punto più basso della storia meridionale
Francamente non abbiamo una politica con questo dramma qual è la risposta politica tra l'altro sono dei cialtroni che diciamo bastano in una maniera e truffa no approdano la gente in una maniera in atti inaccettabile qual è la risposta la risposta è
Che da tutte le zone conservato sovra esposizione delinquenziale cioè le zone povere
Dove la pressione del bisogno
E quasi una giustificazione diciamo a passo della tra l'altro la maggior parte di di questi che sono inseriti nella camorra sono praticamente come dire completamente subalterni prendono meno di uno stipendio praticamente minimo in corso cioè voglio dire praticamente come si risponde togliendo i commissariati in tutto il centro storico
Togliendo i commissariati nelle province le più degradate come Barra Ponticelli questo significa praticamente che a parte il fatto secondo me perché si comincia a dire che il degrado edilizio praticamente e causa come dire della del malessere sociale il che non è affatto vero quindi sia tanto l'impressione che si voglia di nuovo ritentare
La pressione del pendio del centro storico che praticamente si voglia giustificare
Ogni tradimento che di continuo si fa in danno del Mezzogiorno sinceramente oggi il problema della rappresentatività della politica è di una gravità estrema
Perché diciamo è una classe politica che divora denaro non solo per se stessa ma non avendo più ideologia e principi
Diciamo dissipando il bene pubblico in rivoli enormi proposte alle come dire
Alle clientele
E insomma praticamente io credo che dobbiamo molto interrogarci sulla democrazia che viviamo sulla crisi della democrazia sulla crisi della politica
Che non è solamente etica francamente e molto Etica però praticamente a me sembra proprio follia perché mi chiedo quando si acquisirà consapevolezza di questa cosa si voterà per una sinistra che non c'è più
Ecco e che fine faranno le istanze di giustizia sociale e non non rappresentate più da nessuno insomma francamente dovremmo molto controllare diciamo i comportamenti della politica grazie
Poi diciamo domani se ci sono altri interventi
Poi
Chiedo scusa io volevo chiederle anzitutto una chiarificazione somministrazione che lei usa causato e non mi è molto chiara cosa significa un uomo libero nella sua umanità
E un'altra domanda riguardo il problema dell'umanizzazione della storia lei intende l'umanizzazione in senso diciamo cioè come lo stralcio
Diciamo picchia di sia di sì cioè come opera diretta della dell'uomo è perciò comprensibile poi volevo porre una certa perplessità riguardo il sentimento di vicinanza Chini illumini provano riguardo a ciò che succede i loro simili anche parti del mondo lo affronta
In quanto io credo che mancheranno la globalizzazione quello che caratterizza forse oggi il mondo è anzi il sentimento di trascendenza rispetto alla storia cioè ormai ci stiamo abituando a sentire la storia come qualcosa annui estranea rispetto alla quale noi siamo impotenti
Come qualcosa che ci sfugge rispetto alla quale appunto mi siamo impotenti e quanto sentiamo veramente vicini alla fine o culturali diverse
Malgrado su abbiamo problemi forse amici
Tiziano
Allora io l'ho seguita attentamente te ha fatto un'analisi con intimamente ineccepibile eccitato giustamente due capisaldi affondamento della democrazia Atene e la filosofia tedesca
Mi sembra che sia di a Rende proprio la frase tutto nasce quel mille cinquecento anni fa col mito della caverna nasce l'ideologia nasce la logica dell'idea
Per parlare te però che l'ha vissuto da vicino diciamo vi è una responsabilità perlomeno umanamente sotto il profilo partecipativo
Di di questa concezione nuova di democrazia vie appunto una responsabilità che ha portato alla degenerazione dei regimi totalitari le ha spiegato benissimo io sono medico e autodidatta in Filosofia politica quali sono poi le cause che sono legata ad una distorsione patologica che si è venuta a verificare meglio dalle voglio sapere una cosa vuole sapere cioè come si può conciliare
Questo
Questa ricerca di nuovo a cui lei accennava con quello che ha lasciato quasi come testamento un grande della filosofia contemporanea che è stato più volte ospite di questo istituto Gadamer bravo che ha detto e un nuovo Platone spunterà all'orizzonte torneremo a essere quello che eravamo io faccio questa domanda sarà un Platone ermeneutico
C'era il professor Lucarelli che poteva
Ma suggestioni
Maggiori che mi sono inutile dal da splendida
Relazione del professor Giovanni sono
Incentrate sugli aspetti relativi
La patologia
Alle criticità
Della democrazia la patologia della democrazia adesso oggi
Mi sembra ecco di
Poterne perlomeno
Individuare quattro
Tra i quali poi ogni forma di patologie possibile come dire delineare le altre figure ma Cohen Bynum
Ma che un sistema nel quale individuare quattro grandi patologie
Una
Molto evidente in questo momento mi sembra e la forte dicotomia tecnocrazia democrazia
Cortissima
Molto evidente
Cioè processi non di tecnica ma processi tecnocratici privi di legittimazione democratica
Privi di investitura
Che sono decisivi nella determinazione di indirizzi politici di decisioni e quindi che hanno delle ricadute dirette sui diritti fondamentali della persona
Ma che sono estranee appunto circuito politico in quanto tale atto circuito democratico in quanto tale
Questo poi porta ad un fenomeno ad una patologia
Che ha dimensioni enormi che il problema dell'esternalizzazione
E delle cooptazioni
Cioè figure estranei al circuito democratico
Che i corsi a figure estranee
Alla pubblica amministrazione che però perseguono interessi pubblici
Il perseguimento di interessi pubblici attraverso soggetti estranei al circuito democratico
Estranei e privi di legittimazione democratica con costi aggiuntivi e nove
Un disarmo della pubblica amministrazione
Un totale disarmo della pubblica amministrazione
Dove la pubblica amministrazione dovrà essere servente al perseguimento di interessi pubblico e non al sistema partitocratico ma servente al perseguimento interesse pubblico si trova essere servente l'interesse pubblico e funzionale interesse pubblico un circuito
Estraneo ripeto al processo democratico
Il riferimento forbici società più o meno mister sembra evidenti
La partecipazione beh la partecipazione il modello classico
Dello Stato amministrativo sia diciamo della destra storica poi anche nella concessioni weberiana ecco della amministrazione separata
Diciamo da una società ma di grande qualità ipossico opposizione come dire sovraordinata anche nel procedimento amministrativo
Segreta secondo alcuni burocratizzata ma che garantiva il perseguimento di interessi pubblica a un certo punto
Diciamo dalla fine degli anni Ottanta inizio anni novanta comincia a cedere rispetto ad una interpretazione patologica del concetto di partecipazione
La partecipazione degrada da subito o confuse Nismo sociale può corporativismo o a lobbismo che poi è una di quelle figure chiuso dei giovani evidenza bene come sicura come possibile dicotomia riconducibile al concetto di fratellanza e di solidarietà cioè d'agire per qualcuno ma sempre contro qualcun altro
Cioè il corpus
E partecipazione quindi con legge in una contestuale disarmo della pubblica amministrazione e partecipazione che fa arretrare la pubblica amministrazione
A far entrare perché se la partecipazione molto strutturata
E se espressione appunto di lobbies sense pressione di strutture molto organizzate che hanno delle finalità che non sono quelle di interesse pubblico del perseguimento di interesse pubblico ma che spesso rispetta dell'intera letture deboli della pubblica amministrazione porto l'interesse pubblico o dove vogliono loro
O comunque creano delle forme di disuguaglianza tra partecipazione forte partecipazione debole e che quindi la partecipazione debole c'è la partecipazione del singolo o anche di associazioni non particolarmente strutturata eccede rispetto alla partecipazione forte
Questa è un'altra
Mi sembra parti patologia e mi sembra appunto opportuno fare una seria riflessione sulla partecipazione dopo la sbornia del concetto di partecipazione mi sembra che questo importante riflette poi la necessità quale fonte del diritto
E dice diciamo
Il concetto di straordinario di necessità
Di eccezionalità
Che si prolunga nel tempo dove la necessità di vento ordinario
Dove la necessità si sostituisce al regime ordinario
Dove la necessità fa sì che siano legittimati a prendere decisioni persone prive di responsabilità politica anche qua di riferimento a questioni di grande attualità legate ad esempio al ciclo integrato dei rifiuti omissioni rifiuti mi sembra evidente
Dodici anni i regimi straordinari eccezionali di persone che prendono decisioni decisive sulla sanità sull'ambiente e sui diritti fondamentali della persona e che non hanno alcuna responsabilità politica perché non sono stati né votati
Ne si devono presentare dinanzi al corpo elettorale per rispondere e quindi la necessità diventa ordinario
Quarto punto il valore della differenziazione il valore della sussidiarietà
è un valore sicuramente assoluto già presente nel dibattito il costituente
Fortemente presente in dibatto in Costituente ridimensionato evidentemente da una un'altra componente culturale costituente e che riemerge come valore assoluto
Nel dibattito diciamo della fine degli anni Settanta inizi anni Ottanta dove si dibatte e si sposta dalla rappresentanza alla governabilità
E questo valore della differenziazione che poi trova configurazione diritto positivo attraverso i sistemi che vengono definiti multilivello di regionalismo forte il valore della differenziazione è un valore rischia di sopprimere o di calpestare o di comprimere altri valori fondanti mossa patto costituente
E allora l'irrompere della differenziazione
L'irrompere della diversità di una sussidiarietà accentuata passi appunto che il principio di giustizia sociale e di uguaglianza fondanti
Ma io direi anche i principi di libertà che poi sono strettamente connesse me tante parte nostra Costituzione particolare anche della costituzione economica
Fischiano dicembre così come il pluralismo istituzionale rischia quindi di sopravanzare il principio di eguaglianza il principio e quindi della tutela dei diritti fondamentali secondo i principi l'equità e di giustizia sociale grazie
Grazie a Roberto
Gli avvocati fare supporre
Non ho alcune cose evidentemente ci sono altre domande rispondere alla fine
Se posso anche per me si tratta di una breve richiesta di di chiarimento di approfondimento su una questione che definirei più teorica all'interno del suo discorso lei ha parlato in maniera molto approfondita e dettagliata
Di crisi delle categorie tradizionali
Con cui definiamo
La democrazia ed allora il mio interrogativo riguardava una figura che lei ha ripreso alla fine del suo intervento la figura fondamentale della mediazione una figura logico dialettica che appartiene alla nostra tradizione di pensiero ed allora io credevo di le chiedevo di approfondire questo aspetto ossia se il le categorie tradizionali di definizioni del politico sono in crisi non è crisi anche questa stessa categoria e se sì allora in che termini ripensarla
Cioè ripensare ancora all'interno della mediazione oppure la mediazione stessa come figura logico dialettica essa stessa necessità d'esser messa in discussione
Lei ha detto non non possiamo più affrontare le qui ci troviamo di fronte a detta delle questioni radicalmente il nume
E quindi in maniera nuova dobbiamo pensare la crisi le patologie della democrazia
Ed allora la figura della mediazione è essa stessa
Necessità essa stessa di essere ripensata diversamente oppure è una ripresa che ci attende di questa di questa figura cioè è ancora ludico con con tutta la come dire l'ammirazione per per il tema
Perché anch'io sono per profondamente d'accordo sul fatto che ad esempio la filosofia classica tradisca ancora è per noi una fonte di di comprensione e quindi è ancora la mediazione in termini che che gli anni che dobbiamo pensare o si tratta di riprendere secondo altre altre vetture altre possibile strati di decifrazione la categoria stessa di mediazioni una categoria stessa di mediazione non ci parla più essa stessa cura grazie
Non ci sono altre questioni
La mia domanda semplice secca voglio sapere perché
Nella Rivoluzione napoletana che poi è stata citata all'interno del suo discorso
Il terzo elemento
C'è quella della fraternità viene inserito si parla solamente libertà e uguaglianza
Va bene
Allora ringrazio tutti gli intervenuti e proverò a dare qualche risposta scusate un po'd'acqua me niente di male
Proverò a dare qualche risposta
Alle domande nell'ordine in cui sono state presentate alle questioni tra l'altro intervento di Lucarelli è un intervento un arricchimento del nostro era nostra discussione anche altre domande sono sono così proverò a dire qualcosa in tempi naturalmente abbastanza
La stanza Brady
Naviglio ringrazio il primo alla signora intervenuta per prima non ho letto ancora il libro di Saviano ma
La signora ha posto mi pare l'accento su un pugno voglio raccogliere il suo intervento che è un intervento molto critico sullo stato delle cose voglio entrare nel merito più di tanto della politica più immediata
Ha sollevato un tema che io stesso avevo sollevato nel disegnare diciamo così crisi e problemi che si aprono nella nella nella nella nella forma democratica del nostro vivere comune
E cioè questa perdita di rappresentanza della politica questa questa difficoltà di rappresentatività della politica
Il problema è vero mi
Intanto noi abbiamo vissuto io adesso voglio anche per mandare al di là della stessa questione come è stata posta ne abbiamo vissuto una distruzione delle mediazioni politiche cioè dei partiti
E quindi abbiamo vissuto stiamo vivendo non so come finirà questa vicenda perché naturalmente qui nessuno è questa qui per fare previsioni ma abbiamo vissuto questa frattura del tessuto intermedio
I partiti erano momenti di una domanda organizzata
E nel scusa e non è un attimo solo però vorrei ragionare per marzo c'è tempo possiamo continuare esercitiamo sulla voce diventa un po'difficile
I temi che mi avete posto non sono semplicissimi meglio bisogna anche riflettere
Quindi c'è questa c'è questa frattura nella rappresentanza e questo è fuor di dubbio una delle delle ragioni secondo mi e la la crisi dei partiti cioè delle forme del nelle quali la domanda veniva organizzata
Io chiamato con una parola che io stesso ho riconosciuto molto brutta c'è Quallizza azione della politica provammo a spiegare proprio telegraficamente che cosa intendevo dire intendevo dire che la la dimensione del governo della della classe la classe dirigente si sta trasformando in ceto politico
La classe dirigente è per definizione attesta alla società
Capace di di cambio capaci di ricambiare assi capace di trasformarsi capaci di introdurre elementi di progettualità
Quando la classe dirigente tende a diventare il ceto politico
E allora come dire i confini si chiudono
Casta ceto politico si c'è qualche dimensione cast Haley questo Parlamento è stato eletto è stato nominato non è stato neanche letto dei cittadini insomma una cosa abbastanza impressionante quello cui stiamo assistendo quindi se io dicevo all'inizio se dovessimo fare il catalogo degli elementi della crisi
Avremmo potuto continuare per ore ma
Io volevo raccogliere invece anche la la forza di questa idea e ne dobbiamo mantenere nonostante la crisi non abbiamo un'alternativa dalla quale abbiamo dobbiamo ridare corpo il forme di vita alla
A quella che chiamiamo democrazia politica non possiamo rinunciarci con una scorciatoia o di una natura o della natura opposta questo vedo che
Questo è un po'il messaggio principale io ho cercato di volervi trasmettere timore di trasmettere stasera quindi sul primo punto non ho non ho dubbi che questo elemento che questo elemento ci sia e voglio aggiungere perché particolarmente e cruciale la crisi della rappresentanza
Perché checché se ne sia detto si dica
E non possiamo pensare né di tornare l'ho accennato in un inciso del mio ragionamento precedente io ci voglio tornare per un momento non possiamo né immaginare di tornare alla delega
Né di rompere la presente la rappresentanza a favore di una pretesa impossibile democrazia diretta quindi diciamo che il nodo della rappresentanza è cruciale e tra l'altro Benito questo questo modo della rappresentanza c'è una delle questioni fondamentali che ha posto il professor Lucarelli quando
A
Ricordato questo tema sul quale tra l'altro c'è un bel abbastanza recente volumetto di Robert Dahl sul rapporto tra democrazie te e tecnocrazia cioè sulla crisi tecnocratica del consiglio e la forma del consenso e dell'organizzazione
La seconda domanda siete mi poneva anzitutto
Che cosa voglio dire quando libero dico libero nella suo marito detto libero nella sua unità uguale nella sua umanità voglio dire che
Che il processo di umanizzazione della storia in cui dico centra come centrano tutti classici ma non nel senso che avessi voluto fare un riferimento particolare a lui
Come dire implica una cosa che tra l'altro io non ho citato appena una volta credo Carlo Marx in cui che sta al centro della riflessione di Marx
Quando maxi dice e lo dice diciamo sottolineando gli aspetti positivi gli aspetti critici est e in crisi è finita allora lui parlava la Società dei Celti delle corporazioni
Ed è diciamo è diventata storia la storia dell'uomo dell'umanità questo lo dice fin dai manoscritti economico filosofici giovanili lo dice con forza e così via
Dire libero nella sua umanità è uguale nella sua umanità significa dire che ad un certo punto emerge nella forma storicamente determinata della rivoluzione politica
Individuo politico
Al di là della forma se quali o corporativa nella quale la politica aveva vissuto prima di diventare lo dice sempre marxista atto politico
Che nella sua autonomia come dire spezza tutti le mediazioni corporative e mette l'uno di fronte all'altro individuo è stato
A quel punto come dire le categorie della libertà e dell'uguaglianza emergono ancora una volta e Carlo Marx che ce lo dice cioè il più aspro critico del modo in cui queste categorie si sono poi formate realizzate e qui il discorso ci porterebbe lontano quindi spero di chiarito in che senso io in intendevo insistere sul fatto che quando le forme della legittimazione alla base del processo politico si incrinano i temi della libertà e dell'uguaglianza emergono non più come astratto dover essere come punto di riferimento come dire
Privato rispetto alla dimensione pubblica ma come qualcosa che vuole immettersi nella dimensione pubblica diventare politica
E questa è la nascita e la democrazia info emana cioè della democrazia moderna
Che tra l'altro a la fenomenologia complessa perché i
Diciamo tutto il diciannovesimo secolo impegnato da da questo fenomeno dalle sue regressioni dal suo sviluppo
Se si andasse a rivedere che cosa è stato il dibattito in Europa fra mille ottocentotrentasei il mille ottocentoquarantotto fin quando cioè con il quarantotto alcune cose vengono messe in crisi radicalmente
Il problema democrazie rivoluzione democrazia comunismo rivoluzione comunismo democrazie queste parole che si inseguono diciamo così in tutta in tutta Europa da e soprattutto in Inghilterra e soprattutto in certe mi nell'Europa centrale in Germania ma avendo l'Inghilterra come cuoricini rendiamo conto di che cosa è stato l'ampiezza del di quel dibattito democratico eponimi ottocentoquarantotto fu
Largamente stroncato dal da come finirono diciamo così in molti nazionali del mille ottocentoquarantotto
Ma che non è che volevo rappresentare un mondo buonista per cui tutti siamo interessati o forse un forse ho forzato un po'la mano quindi diciamo se lo forzata lo correggo subito non voglio niente dire che siamo tutti interi
Ho cercato di dare la morfologia del problema non il nostro interesse soggettivo cioè la morfologia del problema significa che la storia si è mondializzata
La storia è diventata interdipendente poi dirò qualcosa sui diritti umani violati
La storia diventata interdipendenti
In questa interdipendenza aldilà
Della nostra suggestiva reazione né i fatti sono commessi sono connessi le grandi dimensioni di mercato sono connessi le grandi dimensioni finanziari sono connessi grandi conflitti
Ti sono connessi grandi incontri e scontri di civiltà e tutto interdipendente
Cioè la storia si è concretamente mondializzata
Il tema che attraversa
Rinunzia io ho citato un mercante particolare il quale dice ad un certo punto
Beh insomma se è un diritto umano viene violato in un paese lontano
Noi questo problema lo avvertiamo come un problema
Ma io questo lo manterrei fermo non perché diciamo
Questo rappresenti la normale dimensione non è questo il punto psicologica di ciascuno di nomi
Ma come negare che oggi non foss'altro perché che per come i processi di interdipendenza non solo hanno effetti lontanissimi tra loro ma creano dei livelli di informazione che sono diversi da quelli del passato
Come negare che il tema della violazione dei diritti umani comunque diventa una domanda inquietante alla quale magari non ci dà risposta della quale ho all'interno di certe prospettive strategiche ci si interessa poco quindi non so descrivendo un mondo buonista una bella ecumene un mondo nel quale tutti quanti abitiamo uno in relazione all'altro sto dicendo la scena globale conduce
Attualizza questo problema LuPone come una questione aperta
Alla quale nessuno può dire non c'è bisogno di dare una risposta
Poi magari questa risposta non si riesce a trovare poi vari questa risposta non sita
Ma nessuno può dire il problema non c'è
Questo è il senso della scena globale questo il cielo il senso del Global lirismo dentro il quale
Noi dobbiamo come dire
Acquisire la dimensione che ci permette di riparlare delle nostre categorie
Per cui vengo a diciamo a questo tema
Che è stato posto
Magari NN in un intervento credo presso più l'ultimo o penultimo intervento poi tornerò indietro diciamo così perché vorrei dare a tutti quelli che sono intervenuti un minimo di di risposta
Voglio dire questo
Io ho parlato per primo di crisi delle categorie tradizionali questo è fuor di dubbio
Perché ho parlato di crisi delle categorie tradizionali non per usare uno
Uno slogan più o meno
Ma perché siccome dato che alcuni anni mi sono dedicato in modo particolare allo studio il processo di integrazione europea
Da almeno da quindici anni
Aggiungendo ai miei vecchi interessi di altra natura io mi sembra preso conto soltanto
Che è un errore profondo quello di immaginare che
Il processo di costruzione di una realtà supera nazionale o suo cast attuale usiamo opposto nazionale opposte statuale possiamo usare vari termini con inflessioni accenti diversi
Possa essere costruito come dire ripercorrendo il terreno di formazione degli Stati nazionali per cui noi abbiamo sappiamo come liste grosso modo abbiamo studiato chi più chi meno che specialista chi non lo è la formazione degli Stati-nazione adesso dobbiamo formare qualche cosa che va oltre lo Stato premiamo quelle categorie semplicemente le spendiamo questo è un errore in cui sono caduti spesso politologi costituzionalisti internazione sì no il campo è un campo dove c'è una forte discontinuità
Che è la ragione per la quale io parlavo di una crisi della vecchia delle vecchie agende di Ricci della ricerca bene e questo è un sintomo estremamente importante interessante su questi temi
Dei vecchi confini fra le discipline discipline di ricerca in tenda ma
Per cui questi confini si sono spezzati perché i confini dello Stato nazione si sono rotti e quelle discipline si sono formate tutto ciò detto naturalmente e quindi sottolineato l'elemento della discontinuità
E non è che noi pensiamo da zero
Io ho usato non pertanto esso non per caso
Di
Ho detto Barak se noi vogliamo è una mia idea può darsi che sia del tutto una sciocchezza essere tutto sbagliate questo che cosa significa per noi questo quando parliamo per esempio la democrazia
Significa che noi non possiamo utilizzare le genealogie tradizionali sulla democrazia i confini che sono stati stabiliti
In funzione di una certa visione del problema di una certa strategia sul problema con incursioni ed esclusioni
è che normalmente non viene considerato un teorico della democrazia
Non so se sia vero non meglio ciò partico M uno dei miei autori più cari riso lavorato per decenni e così via ma ciò detto quando io prendo una figura una figura
Come quella delle della lotta per il riconoscimento nella fenomenologie in un certo senso bei contestualizzando la dal sistema
Cioè prendo una figura non mi interessa Paul collegare questa figura a tutto ciò che viene prima tutto ciò che viene dopo e alla tele o l'oblio è implicita nel sistema non mi interessa questo
Quella figura imitarla sulla costituzione della democrazia
Mi parla oggi nel momento in cui il tema della democrazia torna diventare fondativo strategicamente
Il tema del riconoscimento torna diventare tema fondativo della democrazia
E il riconoscimento significa tante cose che io non ho detto riconoscimento fra le civiltà
Lotta il riconoscimento fra le culture perché oggi si dice io non sono antica Huntington Miano
Cioè scontro di civiltà manomesso ucciso il tema
Nel senso che sicuramente non ci troviamo in presenza di un di un confronto dialogo scontro che tocca primo riccamente problemi valoriali e problemi identitari
Questo è un questo è un nodo reale del mondo poi non lo qualifichiamo scontro tra civiltà uno scontro di civiltà
Non è non è certamente in questa direzione che va la mia attenzione personalmente la mia ricerca mi interessa che se le cose stanno così
Il tema del riconoscimento non può non essere un tema centrale
Ove per riconoscimenti e qui vengono risposta sulla mediazione
Non posso più intendere i termini come erano stati consolidati diciamo così nella tradizione specificamente hegeliana
Ma con un enorme arricchimento come dire dei termini che si debbono riconoscere dentro però come dire l'idea che in questo quadro del mondo in questo globali ISMU carico di scontri identitari
Se non si trova il livello punto dell'unico comune
Il punto della mediazione
Torno su questa parola
Le tendenze catastrofiche nella storia del mondo si accentuano
Le tentasse di una conflittualità senza speranza si cento perciò io non posso eliminare dal mio orizzonte la categoria della mediazione non posso eliminare
Non so se come funzionerà
Non stiamo qui basta previsioni il caso di dire stiamo ragionando e ho cercato di ragionare nella consapevolezza di una grandiosa difficoltà
Delle problematiche di cui ci vogliamo occupare però in questo senso io come dire amo mantenere quella parola
Perché poi alla fine mediazione che significa qual è il termine generale intorno al quale nasce la mediazione
Identità e differenza unità e molteplicità e intorno a questo mondo
Essenziale del riconoscimento che naturalmente tenga a doversi caricare di altre responsabilità di altri significati
Mai la lotta è stata così intensamente lotta fra le culture
Mai così intensamente c'è stato un problema come dire di scontri identitari quasi effetto della globalizzazione
Come se la sua contro faccia fosse questa
Rispetto all'idea di una omologazione del mondo alla quale si era pensato nel momento in cui i processi di globalizzazione si sono accelerati
Carmignani novanta no sì dov'è finita la storia tutto è unificato i valori dell'Occidente hanno stravinto questo ecco queste sono diciamo così le tematiche diciamo abbastanza
Abbastanza inquietanti che abbiamo davanti quindi non lo so se sarà un nuovo Platone un Platone ermeneutico so una cosa però rispetto alla alla proposizione Ghada Meridiana
Cioè che
Che la filosofia deve tornare a pensare il mondo insomma io tra l'altro ho colto è successo presa in un fatto e soffusi fatto di secondo me abbastanza significativo
Quand'è che la filosofia ha ripreso a pensare sul processo di costruzione dell'Europa
Dal mille novecento dai primi anni novanta la filosofia si è rimessa a pensare questo problema perché
Perché ha percepito la filosofia qualche volta serve a questo ad avere un'intuizione unitaria astratta se volete ma attuale con una sua intensa qualità
Atteso eccepito che la sfida mutava di scala
Montana discale
E che da un processo relativamente ristretto e parziale l'Europa si doveva confrontare con la scena globale
Perché si rompeva il bipolarismo perché diciamo l'accedere la cui la globalizzazione accelerava i suoi tempi
E quindi l'Europa si doveva misurare con questo
E la filosofia si è rimessa pensare sono usciti in quegli anni continuano a uscire tante cose che aiutano perché il pensiero costituente o non è pensiero non è il riflesso della realtà il pensiero e costruttivo rispetto alla realtà
Se fosse il mero riflesso della realtà non ne avremmo neanche bisogno ci basterebbe la realtà perché dobbiamo raddoppiare la realtà in pensiero il pensiero costruisce anticipa
Forma
Induce perché era perché le diciamo sempre le idee sono più importanti dei fatti almeno quella di un dice una cosa che io sostengo che pretesero vedrai che muri molto
E poi arrivano i fatti certo che molto spesso come dire non si adeguano a quello che vede hanno pensato il mondo non si adegua alle idee che pensa il mondo però insomma che questa continua Galletti questa continua tensione tra queste cose
Ecco perché diciamo così il gioco e così complicato
E Lucarelli ha fatto un intervento come direi che come dicevo io prima è un contributo alla nostra discussione perché ha sostanzialmente approfondito
Quelle che io velocemente cataloghi e arricchito alcune di quelle che io catalogato come diciamo
Le ragioni delle crisi
E ho detto all'inizio attenzione non possiamo come qualche volta si fa essere un forbici perché bene o male sappiamo che vivere in una democrazia politica è meglio che vivere in una non democrazia questo credo che su questa cosa così generica conveniamo tutti
Anche anche gli ipercritici dalla democrazia alla fine non possono non convenire su questo ma questo non è che ci dice muto tutte certamente non non ci dice molte certamente non ci dice non ci dice tutto
E allora dobbiamo assumere l'invito che viene dall'intervento di Lucarelli secondo me di assumere approfondire
I temi lei crisi dell'avvenuto alle forme di crisi della democrazia peluria
Diciamo non dico unificato ma fortemente spinto intorno a questo problema tecnocrazia e democrazia tra che cosa
Qual è il sistema di decisione oggi in una forma di governo democratica
Io ho lavorato più sulle categorie che su questo tema questo è un tema molto importante su cui su cui lavorare io questa impressione però sposto forse un poco
Gli accenti dell'intervento del professor Lucarelli io l'impressione che un tema oggi sia
Sarebbe dire quasi un po'a monte di quelli ricordati gli parte interno in parte sterno una sorta di radicalizzazione del contrasto fra Stato sociale è stato di diritto
Cioè una sorta di
Sì proprio così
Nel senso che i
La corporativi iniziazione dello stato sociale
Perché abbiamo abbiamo assistiamo dappertutto a fenomeni di corporativi gestione dello stato sociale
E il punto di equilibrio è
Non possiamo riportare la lancetta al di là dello stato sociale
E delle forme come dire corporativa mente degenerate dentro le quali c'è anche la crisi della rappresentanza
Dentro le quali c'è anche il mio una modalità del rapporto fra tecnocrazia e democrazia non possiamo tornare riflessiva mente indietro rispetto a quel dato ma non possiamo neanche più accoglierlo passivamente
Come sarà la nuova dialettica fra Stato di diritto e stato sociale
Se non si rinnova il tema della rappresentanza se non si rinnova il tema diciamo così del dei grandi processi di mediazione tra società e politica e quindi mi pare che
Il contributo di Lucarelli ci spinge a riflettere ulteriormente su queste cose
Ultimissima osservazione qui veramente qui veramente telegrafica sulla Rivoluzione napoletana giustamente Massimiliano diceva dovremmo aprire un corso sul nuovo corso all'Istituto peraltro in moltissime occasioni si è occupato della rivoluzione napoletana a che cosa vogliono che cosa voglio dire su questo intanto beh insomma tenete conto teniamo conto adatte
In tutti tu il processo rivoluzionario settecentesco fine settecentesco
L'equilibrio fra lettere parole un equilibrio difficile
Libertà uguaglianza fraternità è un ibrido complicato
E l'equilibrio che tocca dei crinali critici
Per le ragioni che vi ho detto perché anche se non sempre c'era piena consapevolezza di questo però è fuor di dubbio che noi ci muoviamo per un messo sul terreno del pieno universalismo
Libertà uguaglianza
E ci troviamo può invece mescolati a una tematica diversa quando tocchiamo il tema comunitari ora che cosa accadeva in quelle rivoluzioni anche in modo particolare in quella napoletana
Beh insomma l'obiettivo era come rompere come distruggere come incrinare il i confini dell'assolutismo
E quindi il tema principale che viene in evidenza il tema di una nuova cittadinanza
Questo il tema chiare
è un tema fortemente universali Bazan
E legato in questo senso per esempio ai lavori di chi poi dico di un Gaetano Filangieri perché tutta la scienza della legislazione lo sforzo di costruire una nuova cittadinanza libro straordinario
Che può stare al a Attali dello spirito delle leggi di Montesquieu senza senza nessun eh sì o forse addirittura superarlo come qualcuno oggi dice
Quindi è chiaro che in le idee che si sono formate intorno al momento della Rivoluzione partenopea che fu una rivoluzione catastrofica drammatica finita
In un sangue infinito di cui perfino questo palazzo fu fu allora testimone come sapete tutti quanti beh insomma il cuore era questo tipo di lotta e quindi diciamo i termini
Che
Avevano campo riuscivano a mobilitare erano appunto
Mobilitare forse relativamente ristrette direi
Direi le aristocrazie dello spirito
E poi e poi ci fu quello che ci fu e ancora una volta come evidente popolo plebe hanno umiliato massaggia allora cominciavano a emergere questi temi e poi occuperanno
Tutto l'Ottocento
Occuperà hanno
Buona parte del Novecento in forme che
Sono abbastanza drammaticamente nel nostro però se l'è morta vi ringrazio
Allora ricorda borsistiche devono fermare l'uscita
Che il prossimo incontro
E sabato prossimo alle dieci e trenta su Platone
Invece il prossimo incontro dei venerati del della politica e alla Feltrinelli non più quindi istituto ed è il primo dicembre grazie