Notiziario Vivere & Morire a cura di Pietro Yates Moretti

Buongiorno e benvenuti al notiziario vivere morire dedicato ai temi dell'eutanasia del testamento biologico e della libertà terapeutica in studio Pietro Ietto Moretti collaborazione redazionale di Rosa Mark questa puntata parleremo di uno studio secondo cui medici europei di Terapia intensiva trattano i propri pazienti molto più aggressivamente di quanto farebbero su loro stessi
Passeremo poi al Brasile dove la Conferenza episcopale pubblicato un documento in cui i vescovi brasiliani si dicono favorevoli all'Orto Tana sia vedremo poi che cos'è
Torneremo qui in Europa ed in Gran Bretagna in particolare dove la Chiesa anglicana si espressa favorevolmente all'eutanasia per i neonati gravemente malati prematuri
E concluderemo facendo il punto sulle audizioni sul testamento biologico in Commissione sanità del Senato
E allora i medici e gli infermieri europei considerano la qualità della vita più importante della vita in sé ma solo quando si tratta della loro salute quando c'è di mezzo un loro paziente infatti gli operatori sanitari antepongono la sopravvivenza ad ogni costo alla qualità della vita
è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista medica intensi perché al medesimo di ottobre
Un gruppo di studiosi guidati da Charles pronte della sala Vibrio University Medical Center di Gerusalemme ha condotto un'indagine su mille ottocentonovantanove medici infermieri
Di sei paesi europei l'indagine si è concentrata sui reparti di terapia intensiva
Agli intervistati è stato chiesto di esprimere quali fra qualità della vita e valore della vita in sé
A maggiore rilevanza nelle decisioni sul proprio fine vita
Ecco secondo quest'indagine per l'ottantotto per cento dei medici che per l'ottantasette per cento degli infermieri la qualità della vita e più importante del valore della vita in sé ovvero della vita a tutti i costi
Ma quando i medici e gli infermieri è stata posta la stessa domanda questa volta riguardante le decisioni sul fine vita dei propri pazienti i risultati sono cambiati drammaticamente
Infatti e quando si tratta di un paziente la qualità della vita per i medici e e più importante solamente per l'appunto il trentuno per cento dei medici e per il trentacinque per cento degli infermieri
Mentre il valore della vita in sé ovvero la vita a tutti i costi è importante per il sessantanove per cento dei medici e il sessantacinque per cento degli infermieri come spiegano gli autori della ricerca questa indagine conferma che per le stesse in condizione di salute i medici trattano i propri pazienti in maniera più aggressiva di quanto farebbero sul loro stesso o di quanto vogliano gli stessi pazienti
E dopo questo studio andiamo in Brasile dove la Chiesa brasiliana si è dichiarata favorevole alla sospensione dei procedimenti che prolungano la vita di pazienti in stato terminale senza possibilità di cura ovvero la cosiddetta orto Tana sia lo afferma una nota diffusa dalla Conferenza episcopale brasiliana che dà il suo assenso ad una risoluzione del Consiglio federale brasiliano di medicina che autorizza appunto i medici brasiliani a praticare l'orto Tana sia la nota precisa anche che l'appoggio all'Orto Tana sia non si estende l'eutanasia che apertamente condannata
La Chiesa non obbliga nessuno a ricorrere a mezzi straordinari che siano sproporzionate il beneficio che se ne possono ricavare i pazienti
Il medico deve sempre fare di tutto per salvare la vita quando però la vita entra in fase terminale a volte salvare la vita può non significare molto per il paziente ha dichiarato Odilo Pedro Scherer il segretario generale della Conferenza episcopale brasiliana
La nota ricorda che lo stesso papa Giovanni Paolo secondo venne sottoposto ad orto Tana sia e riproduce un brano del Vangelo della vita scritto da Giovanni Paolo secondo nel mille novecentocinque novantacinque che afferma
Quando la morte si annuncia imminente ed inevitabile possiamo in coscienza rinunciare trattamenti che causerebbero solo un prolungamento precario e penoso della vita
Allora quale sia la differenza fra l'orto Tanase che l'eutanasia passiva non non è non è chiarissimo almeno per chi vi parla
Ci verrà spiegato che il medico che pratica l'orto Athanasia non ha intenzione di uccidere mentre non è sempre così e per chi pratica l'eutanasia passiva
Cioè se vi è un po'c'è c'è un malato che morirà a breve l'interruzione delle cure non è abbandono terapeutico ma un accompagnamento alla morte naturale
Mentre se l'interruzione delle cure riguarda un malato che non è Allo stadio finale della vita allora invece si tratta di eutanasia passiva
Però mi ci permettiamo appunto di considerare questo un mero artificio terminologico per evitare a tutti i costi la parola eutanasia che così terrificante per molti esponenti del mondo cattolico
Se comunque chiamarla orto tra l'Asia può servire ai medici cattolici a non vivere conflitti interiori nello staccare la spina i malati gravissimi ce ne fanno richiesta naturalmente la accogliamo volentieri nel nostro vocabolario ma parliamo ora di Gran Bretagna la scorsa settimana vi avevamo parlato di un documento del Royal College di Ostetricia e Ginecologia nel quale si chiedeva di riflettere sull'eventualità di praticare l'eutanasia oltre che all'interruzione Tanzi attiva oltre che l'interruzione di trattamenti sanitari per i neonati gravemente malati ora handicappati al centro del dibattito che si è poi sviluppato intorno a questo documento ci sono come prevedibile del resto le reazioni del al mondo religioso in questo caso però il mondo cristiano si è diviso con l'apertura all'eutanasia da parte della Chiesa anglicana
Per la prima volta infatti la Chiesa anglicana apre la possibilità dell'Ute Allasia passiva se si tratta di mio nati con gravissimi errori mediabili handicap
Considera possibile che ci siano situazioni in cui per un cristiano la compassione debba prevalere sul principio secondo cui la vita va preservata a tutti i costi
La questione è diventata di nuovo scottante attualità in Gran Bretagna una settimana fa quando come ricordavamo una prestigiosa associazione di ginecologi ostetrici britannici Royal College
Ha proposto l'eutanasia in qualche caso persino quell'attiva per i bambini che vengono alla luce con devastanti invalidità che siano quindi condannati ad una vita vegetativa e spesso di grande sofferenza
Per i ginecologi ostetrici il problema non è soltanto di estratta natura morale
Fatti l'accanimento terapeutico su casi più o meno disperati porta ad un ingente spreco di risorse preziose limitate che sarebbero molto più utili se dirottate verso la cura di bambini risanabili
E a sorpresa un vescovo anglicano di spicco il reverendo tombatura a capo della diocesi diocesi di sa of War
Ha fatto sue parecchie delle preoccupazioni e delle raccomandazioni del Royal College che da più parti è stato accusato di avere una visione nazista Ovidio della vita e di voler sopprimere i portatori di handicap
In una lettera una commissione indipendente di bioetica che deve pronunciarsi su questa delicatissima e controversa materia i formulare nuove direttive per i medici ovvero il Murphy & Canzio da un baio Essex
Lou l'alto prelato afferma che in alcune circostanze può essere giusto fermare togliere una cura
Sapendo che è possibile probabile o anche certo che ciò provocherà la morte
Il vescovo formula questo approccio non a titolo personale ma a nome dell'intera Chiesa anglicana non precisa quali siano le circostanze eccezionali in cui si può praticare l'eutanasia passiva ma insiste sul tasto che la decisione va presa con reticenze
Quando tutte le altre possibilità siano state esplorate e scartate
Come era poi del tutto scontato questa posizione non è affatto andata giù rappresentanti del cattolicesimo specialmente quello italiano cui vicinanza al Vaticano
Non è è sempre solo a una questione geografica
No alla posizione del vescovo anglicano sull'eutanasia sì alla vita è questa la risposta dell'associazione dei medici cattolici di Milano
Che esprime il suo disappunto a proposito delle recenti proposte avanzate da esponenti della Chiesa anglicana sul diritto alla vita di un neonato prematuro cui sono state riscontrate gravissime malformazione
Si evidenzia il rischio prosegue una nota dell'Associazione dei medici cattolici
Come dietro a un generico sentimento di compassione si nasconda la possibilità di assecondare vere e proprie pratiche Rio tra via in questo caso infatti aggiunge l'associazione non si tratta di cure sproporzionate ma denunciare ex ante alle stesse senza considerare per questo le potenzialità di vita del nascituro
Un ulteriore elemento della dichiarazione della Chiesa anglicana che non può essere accolto spiega ancora la nota e la presenza nel testo presentato appunto al Maffei Scanzi Audi bioetica
Di una valutazione economica della proposta medico cattolico dice appunto l'associazione dei medici cattolici sento il dovere di ribadire la difesa della persona senza discriminazioni di ogni sorta in ogni momento secondo i dettami evangelici
E forse ci permettiamo piccolo suggerimento a ai medici cattolici italiani appunto che magari riflettano e comincino a familiarizzare con la parola orto Tana Asia chi appunto in vescovi brasiliani
Sembrano aver accettato non sembra poi la posizione dei vescovi brasiliani così differente dalla Chiesa anglicana
Comunque vediamo poi come ha reagito il Vaticano a questa presa di posizione della Chiesa anglicana le aperture dei vescovi anglicani sull'eutanasia dei prematuri non sono piaciute affatto a papa Ratzinger che si appresta a ricevere
Presso il Vaticano il primate Rowan Williams atteso appunto per il ventitré novembre
E così lo scorso diciassette novembre di volgendosi al Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani
Ha denunciato l'affacciarsi di nuove difficoltà in campo etico con la conseguenza che le differenti posizioni assunte dalle confessioni cristiane sulle attuali problematiche
Ne hanno ridotto l'incidenza orientativa nei confronti dell'opinione pubblica altre parole se la Chiesa cristiana non è unita su questi punti non è efficace nel suo messaggio secondo
Papà Ratzinger e torniamo ora in Italia per fare il punto sulle audizioni ma la commissione sanità del Senato sulla legge sul testamento biologico
Questa settimana è stato ascoltato Maurizio Mori professore di bioetica presso l'università di il Torino è anche presidente della Consulta di bioetica che ha detto dato per scontato che il consenso informato di una persona capace sia colto come ovvio fuori discussione allora il testamento biologico non è che l'estensione di questo principio al momento in cui la persona non è in grado di esprimere la propria volontà
L'urgenza di un provvedimento che regolamenti la dichiarazione anticipata di volontà dice Mori è legato al fatto che la sua morte stare in futuro sempre più medicalizzata dunque il testamento biologico sarà sempre più una necessità per restituire ai cittadini il diritto di decidere sui trattamenti
Secondo morì che così risponde a chi sostiene la naturalità e dunque la non interrompi bibita di alcuni trattamenti medici non esiste un corso naturale degli eventi in corso naturale della vita parlare di ordine naturale usare parole vuote e prive di senso
Concludiamo ricordando che è in corso questo fine settimana una mobilitazione straordinaria dell'Associazione Luca Coscioni
Sull'eutanasia moltissime città italiane si potrà infatti firmare ai tavoli dell'associazione una petizione al Parlamento italiano perché discuta di Utena Asia e promuova l'indagine sul fenomeno dell'eutanasia clandestina in Italia
Lecco dei tavoli preannunciati si può trovare sul sito dell'associazione che www punto Luca Coscioni punto it
Per termina qui il notiziario vivere morire risentirci a domenica prossima per radio radicale Pietro Yes Moretti