XLIV congresso del Partito Socialista Italiano

Ma del partito Carlo Ripa di Meana commissario della c'è Paolo Pillitteri sindaco di Milano Massimo d'argento Lino sindaco di Firenze Franco De Lucia sindaco di Bari Nereo Laroni sindaco di Venezia Giorgio Carpineti sindaco di Torino Francesco Principe presidente della giunta regionale della Calabria Sebastiano Montali presidente della Giunta regionale del Lazio Rinaldo Magnani presidente della Giunta regionale della Liguria
Aldo Viglione presidente del consiglio regionale del Piemonte
Emidio Massi presidente della Giunta regionale delle Marche Giacomo maccheroni presidente del consiglio regionale della Toscana
Giovanni Piepoli presidente del consiglio regionale dell'Emilia Romagna Ugo Finetti vicepresidente della giunta regionale della Lombardia
Jean-Jacques canzoni sindaco di Perugia Vladimiro Bertazzoni sindaco di Mantova
Giuseppe Mirabelli sindaco di Alessandria Carlo D'Amato Bruno Pellegrino
La segreteria della Presidenza è composta dai compagni Francesco Colucci Domenico Romano Eugenio battendo Mauro Seppia Maurizio Sacconi
Gabriele Salerno Giovanni non Roberta Brenta Rossella Artioli Arturo Bianco Saro Munafò Antonio Tortora
Assumerà ora alla presidenza e aprirà i lavori non onorevole Aldo Aniasi vicepresidente della cantera dei deputati
Facciamo
I compagni invitati dal dall'esterno sono pregati di evitare di prendere sulle impalcature della sala
Per evitare incidenti sono invitati di recarsi presso il salone ristorante dove un o un schermo gigante poco Lafico o e vi sono mille posti a sedere e compagni sono pregate di recarsi presso il salone ristorante
Atlantic
Pubblico
Allora
Un
Aveva
Una ma
Uno comunque
E la
Una
Poco
Uno
Dopo
Domani ma i Telegatti compagine tritati de delegazioni partiti sono nostri ospiti l'ospitalità valore sacro per il partito socialista italiano
L'ospitalità è un dovere sacro per tutti la Spagna e la tolleranza e il sesto accumulati forse a rischi di tutto il mondo
Va mai letta negazioni dai partiti sono nostri ospiti economico
Veniamo ai nostri ospiti
I
Dopodomani funzionari delegati Formentini una viene le le aggregazioni riguardano i nostri ospiti un applauso duttilità devitalizzato l'armadio all'italiana tornata di tutti italiani parti navigazioni stranieri entrambi problematiche che sono dagli altri
Di
Va bene
Sotto
Sorge
Compagni una non sono Buttiglione bibite guardi di nasone delegazione che ai partiti presenti al nostro quarantaquattresimo Congresso
E e
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Il pensiero
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Il
Il
Il
Dappertutto
Organizzazione
Grazie
Beh
In Brasile
Grazie
Tutti
Dal presidente
Nei addirittura
Essendo
Venga
E
Di
Sì
Grazie
Dichiaro aperti
I lavoratori le quarantaquattresimo congresso nazionale del Partito Socialista Italiano
Rivolgiamo innanzitutto Orta saluto alle aggregazioni dei partiti nazionali
Al
A lei che allegazioni dei partiti che all'Internazionale socialista
Ai partiti incidente Paesi esteri e alle delegazioni dei movimenti di liberazione nazionale
Forse la saluto alle organizzazioni sindacali sociale che hanno cauto in nostro indie John Elkann la loro presenza sottolinea no l'attenzione con la quale seguono questo nostro congresso
Ora saluto vogliamo rivolgere particolarmente caloroso ai rappresentanti della stampa
Ai quali vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per l'attività di informazioni che essi svolgono al servizio dei cittadini una saluto
Sottopongo alla vostra approvazione il messaggio di cui do lettura diretto al Presidente della Repubblica professor Francesco Cossiga
Quarantaquattresimo Congresso nazionale del Partito Socialista Italiano rivolge al Presidente della Repubblica il proprio deferente saluto
Determinanti quarant'anni fa per la nascita della nostra Repubblica i socialisti hanno lavorato con tenacia per il consolidamento delle istituzioni democratiche
Il progresso della nazione l'affermazione del ruolo dell'Italia in campo internazionale
In questo impegno che il quarantaquattresimo Congresso intende rinnovare al primo cittadino
Garante della Costituzione e della tutela dei diritti dei cittadini i socialisti inviano il loro sincero augurio di buon lavoro al servizio della Repubblica
Il quarantaquattresimo Congresso rivolge altresì il suo più caloroso saluto al presidente del Senato Amintore Fanfani
Che è presente in sala perseguire i nostri lavori
Esprimendogli la più viva gratitudine per il lungo e apprezzato servizio che ha reso e che continua a vendere alla Repubblica
Ora la parola alla componente più giovane della direzione del partito Laura in campo
Compagni ed elegante compagni delega l'assegno al quarantaquattresimo Congresso del Partito Socialista Italiano le dimissioni della direzione e l'Assemblea nazionale del partito e tutti gli afgani eletti dal precedente congresso
La parola a Massimo fonti sindaco della città di vimini che ci ospita con la cortesia e con il calore tradizionale delle genti di Romagna
Signor presidente signori signori congressisti
E con grande piacere per me
Un onore portarvi il saluto dell'amministrazione comunale della Città di Rimini della sua gente
Bentornato bentornati in una Rimini che vede sempre più intrecciate alla propria storia con quella del PSI con quella del movimento operaio e quindi del paese
Infatti e a Rimini che la storia di oggi è la cronaca di allora
Registra una prima manifestazione congressuale del movimento operaio italiano era il lontano mille ottocento settantadue
Non poteva essere diversamente
Questa è terra dal forte sentire dalla radicata tradizione politica dal susseguirsi di eventi che l'hanno resa palcoscenico di appuntamenti significativi con la democrazia più autentica
Ma questa eppure la terra che ai valori della storia ha collegato il senso vivo di un operare quotidiano in grado di proporla come laboratorio di avventure economiche e sociali di primo piano forse qui con alle spalle le macerie della guerra e iniziato una rivoluzione profonda e silenzioso
Quella del tempo libero quelli italiani ha iniziato la pratica diffusa della vacanza
La storia politica e la cronaca turistica hanno fatto di Rimini una città fenomeno per quello che rappresenta Rimini e la sua economia
è una lettura di interesse nazionale le cifre dello sviluppo di questa città del suo comprensorio del suo territorio d'influenza si confrontano con quella libero nazionale se non europea
Ma se le cifre sono testimonianza del passato ancor più di rilievo e preminente per quanto ci riguarda e la necessità di sfruttare tutte le potenzialità del futuro potenzialità rese possibili dal lavoro senso di sacrificio e fantasia degli stessi riminese
Un futuro che veda riconfermata Rimini quale Citati incontri internazionali sono i suoi orizzonti e i suoi lavori valori di civile convivenza tolleranza
Capacità di far stare insieme uomini dalle più diverse provenienze ed esperienze nel segno di un turismo che ancor prima di un vettore economico è uno straordinario veicolo di trasformazione sociale
Non torre di successo ha scritto che questa è la capitale estiva dell'Italia è profondamente vero non c'è metropoli del Paese che risulti restate più densamente abitata di questa Riviera
Tale realtà va sottolineato non come evento di folklore ma come vicenda carica di problemi che non rendono visibile l'insieme delle nostre questioni da quelle delle grandi metropoli questa città si onora oggi di averla ospite signor presidente di avervi ospiti amici congressisti che si rivolge a lei appunto il congresso con il saluto più cordiale e lo unico di un lavoro per esiti positivi e far fronte per il Paese la sua gente il suo sviluppo sapendo che anche dal vostro lavoro dipende il nostro futuro grazie
Sì sì
La parola segretario della federazione di Rimini Renato capace
Cari compagni cari compagni non voglio nascondere che sono vittima di una grande emozione
Un una emozione simile che forse più forte a quella del trentun marzo di cinque anni fa
Quando da pochi mesi eletto alla guida del partito porta il saluto dei socialisti della mia città e dei nostri comuni al compagno Bettino Craxi ed ai delegati socialisti alla Conferenza nazionale programmatica non voglio nascondere questo mio stato d'animo perché l'espressione della consapevolezza di ciò che questo nostro congresso rappresenta nella storia politica del nostro Paese
E perché sono convinto che la politica scevra di una dimensione umana non sia granché o troppo chiare le parole che cento dieci anni fa Andrea Costa primo deputato socialista al Parlamento nazionale eletto qui dai socialisti della Romagna indirizzò ai redattori di un periodico socialista riminese il socialismo diesel costa scrisse costa non è solamente un affare di testa ma di cuore il cuore deve avere grande parte delle nostre cose mescolate via al popolo ripete la sua vita studiati i suoi bisogni suoi istinti
Elevate unificando lì questi bisogni e istinti a principi e voi avrete la nuova scienza sociale
Il linguaggio appare forse antico ma i principi espressi non sono certamente scalfiti dal tempo
E si esprimono oggi il bisogno di un riformismo moderno che sappia convogliare verso valori sociali le energie le porte delle nuove classi emergenti del mondo del lavoro della produzione della scienza e della tecnica sapendo mantenere in cima ai propri doveri quelli della difesa della parte più debole emarginata meno protetta di una società ogni giorno più forte più ricca ma ancora ben lontano dall'aver messo al bando le diseguaglianze le giuste le ingiustizie le povertà
L'Italia che cambia i compiti del riformismo e il tema ambizioso che abbiamo voluto dare a questo nostro quarantaquattresimo Congresso ma la politica in generale e quella riformista in modo particolare richiedono di evidenziare sempre di più il loro intreccio con una dimensione etica l'azione riformista per noi socialisti non può che significare la valorizzazione degli aspetti ideali che guidano e debbono sempre di più guidare ogni atto del nostro impegno dando con ciò un contributo formidabile perché la politica riguardi la gente che non solo chi la produce professionalmente e perché la gente stessa non si allontani dalla politica considerandola quel punto qualcosa che non la riguarda più la crisi della politica di fronte a questi due interrogativi partecipare a che cosa e partecipare per che cosa
Ad essi la politica riformista deve ricreare le ragioni di una risposta che somigli sempre di meno ad una partita scatti e sempre di più ad uno strumento per migliorare la vita degli uomini la politica si amministra in buona misura attraverso le istituzioni e queste il loro funzionamento ed il loro grado di risposta ai cambiamenti della società sono inevitabilmente la nuova grande linea discriminante che attraversa la politica stessa
Ad una politica slegata dalla gente noi dobbiamo contrapporre le ragioni che possono riapparsi ornare la gente alla politica e soprattutto li appassionare la gente ad una sinistra moderna e mi permetto di dire umana noi dobbiamo avere il coraggio di fare ciò che la cultura l'opinione pubblica la stampa libera chiede la politica sapendo che la stampa è prodiga nel richiedere assai di più di quanto sia generosa nel riconoscere il nostro dibattito deve riportare al proprio interno e ridare spessori attende i principi quali la libertà la giustizia la solidarietà
Che troppo spesso nella periferia dei partiti e dello Stato si lasciano fuori dalle sedi in cui facciamo in cui si fanno riunioni nelle quali si produce la politica
Noi dobbiamo riportarle dentro a pieno titolo aggiornando quei grandi valori universali chiedevano sempre di più guidare nostra azione quotidiana
All'alleanza riformatrice tra meriti e bisogni occorre affiancare un solido intreccio tra etica e politica
Care compagne e cari compagni il leader di una grande area riformista cioè è apprezzato in modo crescente tra pochi minuti lustra era da questa tribuna le ragioni che sono di noi tutti una piattaforma riformista è ormai individuabile ciò che occorre è un partito riformista nella sua azione nel suo stile di lavoro nel suo modo di essere al centro e dalla periferia chi vi parla non si stancherà mai di ripetere di spiegare che non basta avere trentadue anni e dirigere un pezzetto di partito socialista per ritrovarsi rampante senza esserlo
Ma è cosciente che ha questo modo ingiusto ed interessato riguardare i socialisti noi per primi abbiamo dato troppi alibi occorre cambiare con più decisione ed il coraggio della prevenzione
Perché e lo sappiamo tutti una mela marcia fa guastare un intero cesto di frutta buone dobbiamo sentire il bisogno di farlo perché ci stiamo preparando ad una grande battaglia per la nostra gente per il partito socialista per il Paese intero con eguale determinazione concedetemelo i socialisti riminese dell'intera Romagna ai nome dei quali vi porgo il più caldo e affettuoso saluto
Si stanno preparando a spiegare le loro ragioni che sono le ragioni di un'area ricca di possibilità di potenzialità di bisogno di crescere le ragioni di chi vuole più equità e più attenzione per rappresentare una grande e moderna occasione di sviluppo per noi stessi per l'Emilia Romagna e per tutto il Paese
Ma anche per riprendersi l'erba che il vicino ha strappato dal nostro orto riappropriandosi di quel seggio socialista romagnolo che fu di Andrea Costa sapendo di essere parte di quella sinistra riformista che dalle sue grandi tradizioni storiche non vuole ricavare testimonianze e riti ma creare un linguaggio capace di dialogare con chi esprime od ha bisogno di futuro
Permetteteci di attribuire un grande significato la scelta di svolgerà Ariminum assise come questo quarantaquattresimo Congresso dopo è già essere già stati siede dalla conferenza programmatica
Noi amiamo pensare che questa decisione derivi anche da ciò che noi socialisti siamo e rappresentiamo in questa città dalla nostra capacità di rinnovare noi stessi dalla tensione ideale che guida la nostra politica dalle nostre vittorie come nei nostri obiettivi futuri
Il nome della mia città si lega ancora una volta un'occasione storica nella vita del partito e ciò mi autorizza a proporre questa mia città questa Rimini che vogliamo sempre di più capitale della tolleranza e dall'ospitalità un Europa a diventare sede permanente perché no una Brighton italiana di incontro del partito e delle forze riformiste del nostro Paese
Rimini ha portato fortuna i socialisti
E i socialisti possono portare ancora una volta fortuna Rimini
C'è un antico proverbio arabo a me molto caro esso dice che occorre fare saper fare e far sapere
Io credo che la conferenza di Rimini abbia dimostrato che il PSI ha chiaro ciò che occorre fare che l'azione di governo del compagno Craxi abbia dimostrato che sappiamo fare e che soprattutto oggi occorra far sapere
Noi socialisti riminesi come tutte le federazioni d'Italia abbiamo da poco concluso la nostra assise provinciale abbiamo voluto utilizzare per quell'occasione anche il linguaggio universale della musica
La musica di un cantautore che a volte disse cose amare ma spesso molto belle quelle parole recitano così
La storia siamo noi nessuno si senta escluso la storia siamo noi nessuno si senta offeso dopo Rimini Rimini bentornato compagno Craxi bentornati conta
La parola al segretario del partito Bettino Craxi
Compagne
Company
Compagni
Compagni e compagne
Sono certo di interpretare
Il sentimento di tutti voi
Il via libero il più affettuoso saluto ed augurio
Ad un compagno che esempio dalla nostra storia
Della nostra fede
Al nostro senso di giustizia del nostro amore per la libertà un compagno che più di tutti amiamo Sandro Pertini
Nelle pagine della sua vita
Si può ritrovare tanta parte delle lotte dei sacrifici
Delle conquiste del movimento socialista lungo la storia di quasi un secolo
Quando la sezione di Parigi del Partito socialista
Iniziando il tesseramento del mille novecentotrentuno
Indi o a Turati la tessera numero uno offrendogli della quale segno di grande affetto e di altissima considerazione
Filippo Turati ringrazio
Ma aggiunse
A me il numero uno non spetta che come anzianità
Mi permette di gente arriva ad un assente che dovrebbe essere presente ad Alessandro Pertini lo avrei come un favore
Pertini allora era in carcere già da alcuni anni
Dall'esilio era ritornato in Italia per svolgere nel massimo pericolo la sua azione per la libertà
Anche la tessera numero uno del mille novecentottantasette spetta al compagno Pertini non dimenticato Presidente della Repubblica
Sempre presente nel cuore degli italiani ai quali con il suo esempio ha indicato che cosa voglia dire amore di patria
Senso di giustizia e spirito di indipendenza
Compagne e compagni
Nella piccola imbarcazione diretto verso la Corsica
Che la notte del tredici dicembre del mille novecentoventisei
Portava in salvo nella libera Francia Filippo Turati
Accanto a Sandro Pertini sedeva un altro giovane coraggioso
Era Carlo Rosselli di cui ricorre quest'anno
Cinquantesimo
Il cinquantesimo anniversario della sua morte tragica e Barbara
Il Partito socialista ha dedicato alla sua memoria quella del fratello Nello la medaglia commemorativa dei prativa del suo quarantaquattresimo Congresso
Rosselli era entrato nel partito socialista unitario nel ventiquattro dopo l'assassinio di Matteotti
Quarto Stato
è la rivista in cui il socialista liberale Rosselli si unirà a Pietro Nenni
Per ridare forza all'antifascismo e fare della libertà
L'obiettivo numero uno della lotta
Era sulle pagine di Quarto Stato
Che Carlo Rosselli spiegava le ragioni per cui tutte le forze democratiche liberali
Dovevano unirsi con le forze del proletariato
Malgrado le loro divisioni esorto divisioni
E solo da queste forze scrive che una ripresa se ripresa da esservi verrà
In quelle stesse pagine Nenni tracciava un programma di lotta fatto di azione e di volontà
La polemica col passato sarà chiusa scrive Nenni a condizione che non si continui a spalleggiare la volontà gabella andando là per volontarismo individualista
A patto che non si gridava un braccia mortificando gli audaci col confronto con gli avventurieri
A patto che non si uccida l'azione con l'Accademia lo spirito con la formula l'opportunità con l'opportunismo il coraggio con i determinismo
Parlare di volontarismo per Carlo Rosselli è praticamente una identificazione
Lotta politica in quei tempi significava a rischio della vita
Ma per l'intellettuale Rosselli la vita e speso nell'azione impugnando la penna
E le armi
Assassinato insieme al fratello Nello nel giugno del mille novecentotrentasette
Carlo Rosselli non è vissuto e non è morto invano
Giustizia libertà
è rimasta una luce sempre accesa
Nei momenti più bui dell'esilio Rosselli di scriveva
è indispensabile allargare gli orizzonti risalire alle cause prime e affrontare i temi essenziali di fronte a cui se si possiede un pensiero forte turco nessuno e tanto meno i giovani può restare a lungo indifferente
Valore dell'uomo della vita nozioni e della libertà della giustizia
Significato della cultura posto del lavoro della famiglia della batteria dello Stato è un'opera immane per una generazione che giustifica una vita intera un esilio è una prigionia
Noi ripartiamo verso l'alto mare noi proponiamo ai giovani
Di associarsi in questa impresa
Egli sapeva bene che l'errore più grande del Partito socialista
Per quanto nato da tutti i modi e i fermenti risorgimentali
Era stato proprio quello di non aver saputo fare i conti né con il Risorgimento né con la nazione
Non aveva saputo valutare l'importanza di una lotta per l'unità nazionale che sebbene in parte estranea grandi masse popolari aveva però avuto i suoi martiri e i suoi eroi in tutte le categorie sociali dai professionisti agli artigiani
Dagli intellettuali ai picciotti siciliani analfabeti
Invece di farsi popolo
I socialisti si restringe lo sempre più nella classe
Rinunciando troppo presto al patrimonio storico risorgimentale in cui in realtà affondavano le loro radici
E dimenticando troppo spesso troppo presto le parole di insegnamenti degli eroi che avrebbero dovuto essere i loro
Gli antesignani di un partito
Che non a caso
Aveva visto la luce della sua fondazione
Nella sala dei garibaldini genovesi
Ci fu un momento in cui credete davvero che la Resistenza fosse il compimento del nostro Risorgimento nazionale
Ma le cose non si sono poi svolte così
Altra acqua è corsa sotto i ponti ad alimentare divisioni che tuttora assegnano i nostri giorni
E arrendere tuttora incompleta la vita democratica italiana
Compagni e compagni
Cinquant'anni orsono
In questo stesso mese di aprile in una clinica di Roma dopo più di dieci anni di carcere si spegneva Antonio Gramsci
Piero Gobetti anni prima
Mi aveva tracciato un ritratto dai segni quasi leggendari
Lo vedeva iscriversi al Partito socialista
Probabilmente per ragioni umanitarie maturate nel pessimismo della sua solitudine di sardo immigrato
Era il profeta di una rivoluzione impossibile nelle condizioni italiane che aveva trascurato i suoi ideali di giustizia e di progresso in una filosofia totale nella visione ideologica e totalizzante
Di un ordine nuovo che avrebbe dovuto essere un tutto organico un sistema omogeneo e compatto
Entrando in questo modo in aperta collisione con la tradizione socialista originaria
Armato di una formidabile intelligenza critica
Egli seppe dirigerla anche contro le degenerazioni e le involuzioni della rivoluzione comunista e dello stalinismo
Avanzando l'idea di una egemonia del consenso quando trionfava da dittatura fondata sulla violenza e sul terrore
Di fronte alla violenza fascista al tribunale speciale al carcere egli le poi
Muro della sua intransigenza e la forza delle sue qualità morali e di intellettuali
In una lettera scrive
Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto bisogna rimettersi tranquillamente all'opera
Ricominciando dall'inizio
Perché occorre proporsi di fare solo ciò che si sa e si può fare e andare per la propria vita
La mia posizione morale ottima Chi mi credo USA Tanassi ottimi crede quasi un santo e io non voglio fare del martire nell'errore
Credo di essere semplicemente un uomo medio che apre le sue convinzioni profonde e che non le Baratta per niente al mondo
I segni delle ideologie
I segni delle ideologie seguono il loro corso
Non possono sfuggire i conti che sempre si debbono fare con la storia
Mutano con il mutare delle realtà
E sono superati dal nascere di nuove idee le virtù morali che gli uomini come Gramsci hanno incarnato nella storia restano alte integre esemplare
E nel cinquantesimo anniversario della sua morte i socialisti italiani rendono omaggio alla sua memoria
Compagni non è certo a caso
Che noi andiamo ricordando queste cose
Ognuno di noi sa che il nostro socialismo ha radici profonde e lontane
Ma ancora siamo incerti dubbiosi avvolta ignari di questa lunga storia
è da tempo che andiamo maturando le nostre riflessioni con sempre maggiore assiduità e insistenza
Sulla necessità per tutti di compiere un rigoroso bilancio della storia
Di sgombrare il campo di tutto ciò che ormai obsoleto perché lo è da tempo
Di riunire di fattori necessari per la costruzione del futuro
Quanto oggi ci appare ancora più chiaro
Era già implicito nello sforzo di elaborazione di revisione che tentammo anni fa in questa stessa ospitale Città di Rimini
Era allora il desiderio di uscire in mare aperto
Il proposito di dispiegare oggi su tutto il terreno sociale
Era la volontà di comprendere meglio la società moderna nella quale viviamo
Di scandagliare più a fondo una realtà nuova che avanzava e che si prepara
E che noi dobbiamo contribuire ad organizzare secondo una scala di valori e di possibilità coerenti con i nostri ideali
Ci accusarono apporto
Di avere riscoperto l'individualismo
Mentre al contrario avevamo dato nuovo vigore all'idea di società
Che è un insieme complesso
Dove possono esistere ed esistono forza interessi desideri diversi
Ma che proprio per questo richiede l'esistenza di un patto di fondo il patto che ciascuno assolva in primo luogo ai suoi doveri
Perché solo in questo senso dei doveri comuni come scriveva Mazzini che può elevare la società ed estendere la possibilità di un progresso equilibrato di una effettiva convivenza civile
Ci hanno accusato naturalmente di molte altre cose
Ancora tutti ricordano le polemiche sulla nostra presunta mutazione genetica
O sulla peccaminosa fuoruscita dalla sinistra
Si esce da una chiesa
O da una setta
Chi sta nel campo della ricerca
E della revisione critica sta nel campo del progresso e resta fedele al metodo del socialismo
I lineamenti del socialismo liberale e libertario
Sono oggi molto più chiare di fronte a noi
Più chiara rafforzata e la nostra coscienza dei valori di fondo che hanno in mano una Società nazionale
Senza dei quali la società si perde nessun espediente può salvarlo
Partendo da radici antiche
Abbiamo vissuto noi stessi in questi anni molte esperienze
Si è fatta più nitida la nostra identità
Più sicura la nostra presenza nella vita politica nazionale
Si sono rafforzate le nostre convinzioni in modo tale che più aperti sta
Ed anche più serena si fa la nostra critica verso tutto ciò che ancora divide il campo delle forze progressiste italiane
Quando per questo
Ci rivolgiamo in particolare al Partito Comunista
Non chiediamo abiure
Ma solo lo sviluppo della critica
Il ripensamento di fatti lontani nemmeno lontani
Il riesame spassionato
Di tutta la nostra storia che per lunghi tratti è storia comune e non storia dei diversi
Sappiamo che è più facile scendere che risalire un corso d'acqua
Ma a volte è necessario risalire per ritrovare i punti di partenza
E per la sinistra italiana io non vedo nulla di più attuale
Di una concezione democratica e liberale del socialismo
Di una strategia di cambiamento ispirata da un moderno riformismo
Da una piena e dialettica integrazione con il movimento socialista dell'Europa occidentale
Nella ricerca di un raccordo e di una collaborazione con tutte le forze democratiche di libertà e di progresso
Era la strada maestra
La strada maestra che sta di fronte a quanti hanno volontà di rinnovare di costruire di progredire
Per imprimere un nuovo slancio nella vita della nazione e nella vita democratica
Compagni
Gli ultimi venti
Quasi venticinque anni
Per la vita politica italiana sono stati percorsi da un travagliato rapporto tra il Partito Socialista Italiano e la Democrazia Cristiana
Nell'alternarsi di alleanze e di scontri
Nel variare dei rapporti
Con gli altri protagonisti delle alleanze di governo il repubblicano il socialdemocratico
Il comunista durante la cosiddetta unità nazionale
E in questi ultimi anni illiberale
L'iniziativa fu assunta per la prima volta dai socialisti
Nel lontano congresso di Torino del cinquantacinque
Quando fu posto il problema definito dell'apertura a sinistra
E impropriamente dell'incontro con i cattolici
Disse allora nemica non certo a caso avviò il suo discorso ricordando il patrimonio di gloria di Mazzini e di Garibaldi
Storicamente l'alternativa non è già tra il prolungarsi della lunga nausea della coalizione centrista e l'apertura a sinistra
Ma tra questa
è una frattura
Nello sviluppo democratico delle istituzioni del due giugno
E puntigliosamente citò in quel congresso la costituzione tra vita e la Costituzione calpestata
E due numero uno per uno gli adempimenti costituzionali che i governi centristi non avevano affrontato
L'autogoverno della magistratura
L'ordinamento regionale
La Corte costituzionale
L'istituto del referendum
Gli adeguamenti di legge amministrativi della legislazione della regolamentazione fascista
La questione delle discriminazioni l'osservanza del diritto del lavoro sancito dalla Costituzione
Ci fu allora molta attenzione
Risposta importanti vennero dal mondo cattolico
Ma la Democrazia Cristiana non rispose subito all'appello dei socialisti
Tentò prima tutti gli sfondamenti possibili a destra al centro la sinistra Poirier tumori centrismo e solo dopo l'avventura di Tambroni si decise con riluttanza all'incontro con i socialisti
L'onorevole Moro vinse a Napoli il congresso del mille novecentosessantatré
Più tra imbarazzati silenzi che tra espliciti consensi
Ebbe inizio la stagione delle attuazioni incostituzionale
Tutti gli istituti che Nenni aveva indicato nel cinquantacinque furono attuati
Poi nel libro del centrosinistra fu scritto il capitolo di una nuova e più avanzata legislazione sociale lo Statuto dei lavoratori l'adeguamento e l'estensione delle pensioni l'assistenza gravi sanitaria gratuita per tutti
Il grande balzo in avanti della legislazione per la donna in un clima di più libera maturità democratica si rese possibile la conquista di grandi diritti civili a cominciare dal divorzio
Compagni o non occorre che i ricordi qui in un congresso socialista
Quale parte abbiamo avuto nove in queste realizzazioni costituzionali sociali e civili che hanno fatto più grande più forte e più giusta la Repubblica italiana
Ma nonostante la mole l'importanza delle realizzazioni
L'Alleanza tra socialisti e democristiani non si è mai saldata in una comune visione strategica
è andata avanti per anni di crisi in crisi di governo in governo
Di compromesso in compromesso
Eppure
Per avviare questa collaborazione
E per tenere fede all'impegno preso il Partito socialista aveva pagato il prezzo di una dolorosa scissione con una grave emorragia dei dirigenti di militanti e di elettori
Che aveva subito senza tregua il peso di una martellante e debilitante opposizione comunista
Le condizioni di questa collaborazione sono sempre state per Novi soprattutto in quegli anni molto difficili
Premuti dalla necessità di ottenere risultati probanti e di vincere le resistenze conservatrici assai più scoperte e più dure che non oggi costretti a sfuggire i pericoli di subalternità circondati dalla diffidenza degli alleati e dalla ostilità aggressiva di tanta parte delle forze di sinistra
Io penso che stia scritto merito dei socialisti di aver saputo tener duro
Guardando sempre di più antica realizzazioni che alle provocazioni
Più alle ragioni dell'alleanza che i motivi della discordia
Più ai doveri di una responsabilità democratica cui non si voleva
E non si poteva sopra
Certo non fu possibile evitare periodi di crisi di grigiore
Di tensioni organizzate di rischi di involuzione
Di emergenza
E tuttavia gli anni della collaborazione tra socialisti e democristiani sono stati anni nel loro complesso sostanzialmente fecondi
E hanno visto alla fine la nostra società progredire materialmente civilmente senza mai chiudere le porte verso l'avvenire
Alla vigilia della nona legislatura repubblicana
Lanciamo la parola d'ordine e stabilità e governabilità rinnovamento e riforme
La parola non è stata contraddetta dai fatti
Sono trascorsi da allora quasi quattro anni ed è stato questo un periodo di insolita stabilita
Stabilità politica
E stabilità nell'azione di governo
La stabilità si è rivelata un potente fattore generatore di fiducia generale
Ha consentito di dare impulso e continuità a molte azioni pubbliche
Ha dato maggiore serenità al mondo del lavoro
Ed ha offerto un quadro più incerto al settore privato e pubblico dell'economia agli operatori in ogni campo
Ai nostri interlocutori e partners nei commerci nella finanza e nell'economia internazionale
Io non intendo affatto dipingere tutto in rosa
Come si è detto e scritto da parte dei soliti noti
Non c'è e non c'è mai stata nelle mie parole dell'insulso trionfalismo
Ma solo una schietta soddisfazione per un lavoro che non è stato privo di risultati
Ogni stagione d'altro canto alle sue luci e le sue ombre come naturale che sia
Parlano comunque con eloquenza
E con eloquenza sufficiente
I dati di cui tutti oggi possono disporre
Gli indicatori economici e sociali quelli buoni e quelli meno buoni
Sono le crisi ormai superate
Il complesso di iniziative legislative di riforma approvate proposte
Ed infine la semplice d'obiettivo osservazione della realtà del Paese con i suoi cambiamenti
Ed anche con i suoi ritardi rispetto ai cambiamenti che sono ancora necessaria
Compagne e compagni io ho già fatto e ripetuto un bilancio dell'attività del governo di fronte al Parlamento e non penso che debba ripeterlo almeno per intero di fronte al Congresso
Per giudicare bene in ogni caso non bisogna mostrare di avere la memoria corta
Il governo pentapartito a guida socialista formatosi nell'ottantatré
Sito Prota affrontare una situazione particolarmente critica
Con tutti gli indici economiche Simo economici e sociali puntati in basso
Produzione stagnante
I grandi complessi industriali pubblici e privati in crisi
Disoccupazione al galoppo inflazione alzo sedici finanze statali in pieno collasso
La nostra ragionata fiducia
Il nostro ottimismo della ragione
La nostra convinzione che la via della guarigione poteva essere trovata senza dover ricorrere alle cure traumatiche che una certa demagogia reclamava a gran voce
Furono accolti da più parti con scetticismo e persino se non ricordo male con derisione
Siamo stati combattuti da destra da gruppi conservatori mio hobby
Il più delle volte legati a interessi corporativi
E dall'Inter partito dei catastrofisti
Che era sempre più arrabbiato ma mano che vedeva le cose volgere al meglio e non al peggio
E che allora faceva molti adepti
Ed oggi sembra ristretto solo agli irriducibili
Altrettanto
Altrettanto
Aspramente siamo stati combattuti da sinistra
Con una opposizione comunista che è stata subito pregiudizialmente ostile
E con in qualche caso almeno rigurgiti di faziosità ed il settarismo da manuale
Alla ricerca poi
Alla ricerca poi riscontri frontali che ha regolarmente perso
Una linea che io ho sempre considerato sbagliata
Perché improduttiva
E che solo tardi
Dopo aver prodotto lacerazioni che potevano essere evitate
E calcolate nelle loro conseguenze avvisto parziali ed episodici temperamenti e correzioni
Il campo spesso della coalizione di maggioranza si è trasformato in molte occasioni in un campo di battaglia
Fatta eccezione per la compagine governativa nella quale ha sempre prevalso uno schietto spirito di collaborazione del quale io debbo dare atto e per il quale debbo a tutti profonda gratitudine
Tutti conoscono le polemiche le tensioni
Le crisi che si sono svuotate lungo un percorso che tuttavia il governo riuscito aperta ad attraversare mantenendo la sua rotta di navigazione
E realizzando per il vero
Con azioni di governo con iniziative legislative il suo programma originario
Pur sovente divisa la maggioranza parlamentare ha egualmente superato con il concorso di tutti i
Salvo beninteso i franchi tiratori abituali e non molte prove difficili
Ed anche quando sullo sfondo era già iniziato il deterioramento dei rapporti tra i partiti con il riaccendersi di continue fiammate polemiche
L'azione del governo è stata molto avvantaggiata dal dialogo aperto diretto costruttivo che si è sviluppato con le forze sociali con il mondo del lavoro e le sue rappresentanze sindacali
Con il mondo della produzione e le sue diverse articolazioni
Non ci sarebbe stata ripresa
Non ci sarebbe stata una ripresa così rapida e così efficace
Senza la grande responsabile collaborazione del mondo del lavoro per la sua partecipazione consapevole e per una conflittualità sociale ridotta ai minimi storici
Non ci sarebbe stata la fuoruscita della crisi
Senza il contributo dato dall'imprenditoria italiana
Senza il dinamismo e l'impegno delle grandi come delle piccole imprese
Senza la nuova vitalità che si è manifestata in tutti i settori dall'industria l'agricoltura dal movimento cooperativo all'artigianato ai servizi
Ad e nuove e più sofisticate espressioni del settore terziario a tanti elementi infine della pubblica amministrazione
Avanguardie tuttavia di una grande armata ancora purtroppo il pericoloso ritardo
Un motivo di sostegno e di incoraggiamento costante venuto dal paese
Da ogni occasione in cui esso ha potuto esprimersi
Sono scaturiti i risultati vincenti per la maggioranza di governo
E insieme la vittoria di un difficile referendum
Che pochi pensavano di vincere perché forse qualcuno sperava di perdere
Un referendum che fu imposto annoia al sindacato
E che ha detto una parola di verità e di chiarezza in un momento difficile della vita politica ed economica del paese
Compagni e compagne se l'Italia era in crisi
L'Italia non è più in crisi
Ci siamo messi alle spalle
Una situazione di grande difficoltà
Ed ora possiamo guardare agli anni che ci stanno di fronte con una fiducia cresciuta
Con nuove possibilità concrete
Che debbono essere naturalmente messe a frutto e non disperse malamente come potremmo rischiare di fare
In questi anni abbiamo vinto l'inflazione abbiamo aumentato la produzione
Riequilibrato i conti con l'estero bloccata almeno la disoccupazione
Ci siamo avvantaggiati del favore della congiuntura internazionale
Anche se non si è trattato solo della partita con l'emergenza e con la congiuntura
Si sono realizzati i risultati strutturali che hanno mutato almeno uno alcuni dei dati di fondo della perenne instabilità della nostra economia
Abbiamo attuato quasi fino in fondo la ristrutturazione industriale e la riconversione di grandi complessi in crisi salvaguardando nel contempo l'occupazione
Abbiamo partorito la tendenziale evoluzione del cosiddetto localismo verso il raggrupparsi di nuove grandi aree metropolitane
Abbiamo accelerato la crescita del terziario e di un terziario tecnologicamente avanzato che con i suoi servizi all'impresa e rende possibile la conquista di nuove frazioni di mercato estero
Abbiamo visto giungere ad un uomo stadio di diffusione almeno la innovazione tecnologica
Abbiamo visto crescere la diffusione del risparmio e mutare la natura del risparmio con quasi tre milioni di famiglie che hanno investito in fondi comuni
Ed altri milioni di risparmiatori che si dirigono verso nuove iniziative finanziarie
Abbiamo aperto molte piste per la internazionalizzazione dell'economia italiana
Siamo la quinta potenza industriale del mondo occidentale
L'immagine italiana è cambiata
Il Metheny Italy
è di moda e non solo per la moda
è il segno di alta qualità in molti campi
La stampa internazionale ha seguito
Ha segnalato
Ha incoraggiato i nostri progressi
Che un tempo era avara sedere diffidente critica verso la realtà italiana
Oggi sembra aver lasciato queste prerogative solo agli irriducibili nazionale
Care compagne e cari compagni
Ora il tempo di guardare al futuro
E ai problemi che incalzano e che non sono pochi
E sono vecchi e nuovi e si presentano su molti fronti
E sono sempre difficili non sono insolubili ma sono decisivi del nostro avvenire
L'Italia sta cambiando e noi dobbiamo guardare in avanti
Sappiamo abbastanza bene quello che stiamo quello che ci necessità e quello che non abbiano
La macchina del progresso italiano è in movimento mai cammino non è in discesa
La modernizzazione dello Stato è indietro rispetto ai ritmi e alle esigenze dei cittadini e delle imprese
La nostra rete di infrastrutture ancora inadeguata e creerà strozzature al nostro sviluppo
Grandi piani e grandi opere sono stati messi in cantiere
Ma sono alle prese con gli ostacoli di sempre
E dopo aver porcini barra
I tempi delle opere pubbliche non possono continuare ad essere quelli che sono e vanno sveltito di come il governo ha proposto con nuove normative nuove responsabilità
Gli istituti dell'autonomia molte regioni prima di tutto vanno a rilento hanno scarsa capacità di progettazione e di decisione
Il sistema dei poteri locali venne attende da troppo tempo una riforma invecchiata nel frattempo di rinvio in rinvio
I nostri servizi sociali sono distribuiti ancora in modo ineguale che troppo spesso sono contrassegnati dall'inefficienza e dallo spreco bruciano risorse ingenti
Per fornire prestazioni di cui i cittadini hanno ben ragione di lamentarsi
Il grande malato diciamo così
E ancora il nostro sistema sanitario
Che deve assolutamente rimuovere alcuni suoi Maldini per poter giungere a curare meglio e con maggiore efficacia quelli dei cittadini
Alla lotta sempre aperta contro i grandi mali del secolo
Si è aggiunta la necessità di fronteggiare con crescente vigore la peste della droga contando sull'azione dello Stato e su quella di un volontariato generoso e coraggioso
C'è un problema casa con un complesso di iniziative del Governo che non hanno trovato nella maggioranza parlamentare il sostegno che invece era doveroso attendersi
E per il quale si rinnoveranno punte di difficoltà sociali gravi soprattutto in alcune città grandi e medie
La giustizia sociale deve fare i conti con le sacche di vecchie povertà
Radicate in primo luogo nel ritardo meridionale
Nel milione di anziani poveri
E nei settori di disoccupazione cronica
E con le nuove povertà
Che si formano nel cuore spesso odiare opulente
Dove opulenza e benessere diffuso
Convivono appunto con fasce di emarginazione di isolamento di abbandono
Con giovani e non più giovani in preda ha problemi di sopravvivenza
Una giustizia fiscale
Che si è sforzata di raggiungere obiettivi accettati
Macché ancora ben lontana dai suoi traguardi
Con un'a rea di evasione
Che tanto grande
Quanto poco citata nelle manifestazioni anti fisco
Anche anche di questo dovrebbero saper parlare quando si dirigono verso squilibrio incongruenze della pressione fiscale che pure esistono
Del tutto impari al suo compito alla giustizia civile quella penale
Anche per difetti che non possono essere fatti gravare sulle spalle della magistratura e neppure del Governo
Che in questi anni ha presentato in fasi successive al Parlamento un imponente complesso di riforme nel settore della giustizia riforme che in gran parte attendono di essere esaminate ed approva
Si è tuttavia levata un'esigenza di maggiori garanzie per i diritti dei cittadini
Che ha dato vita alla campagna
Per una giustizia giusta e dalla iniziativa referendaria promossa da liberali radicali e socialisti
Dopo Cernobyl
Nessuno può comportarsi come se nulla fosse successo
Le diverse tecnologie dei reattori nucleari oggi disponibili non risultano affidabili sul piano della sicurezza
Lo sviluppo in corso di nuove tecnologie rendono obsolete le tecnologie nucleari convenzionale
Decidere oggi di installare nuove centrali rischia di essere una scelta pericolosa
Economicamente errata
E tecnologicamente arretrata
Si rende dunque necessaria una revisione del piano energetico
Si rendono necessarie nuove azioni destinate a soddisfare i bisogni energetici del Paese nel medio periodo
Dotandolo di un sistema energetico flessibile efficiente e moderno
Tutto da ridisegnare
E il controllo sociale della ricchezza
Vogliamo produrre di più
Vogliamo creare ricchezza solo per distribuire maggiore ricchezza
Abbiamo imparato che se non si produce di più
Non c'è niente in più da dividere
Ma quando si produce bisogna anche dividere
Lo sviluppo
Non devi aumentare le diseguaglianze ma ridurle
Dobbiamo accrescere le condizioni di libertà dello sviluppo
Ma rafforzare anche le garanzie e costruire i canali attraverso i quali la Società del suo insieme possa meglio goderne i frutti
E ancora necessario riequilibrare i punti di partenza
Le aree meno sviluppate vanno agevolate i ceti deboli vanno protetti
E in questo senso il Mezzogiorno resta il vero e più grande problema della nazione
Rispetto adesso
Vanno convogliate le energie di tutti lo Stato innanzitutto che deve far funzionare la sua macchina e rendere efficienti i suoi servizi
Il Mezzogiorno d'Italia lo sappiamo bene
Non è un'unica compatta piattaforma
Di stagnazione
Iniziative coraggiose e lungimiranti
Dinamismo di privati e presenza pubblica
Hanno dato vita poli di sviluppo e a dare che già mostrano una considerevole vitalità economica
L'iniziativa pubblica è stata fatta oggetto ad innumerevoli critiche per scelte sbagliate
Cattivo uso delle risorse
Svolta almeno nelle impostazioni e nella legislazione
Ora si tratta di rimettere in moto la macchina di dar corso alle nuove politiche con coerenza e con continuità
La ripresa economica generale del Paese non ha avuto lo stesso ritmo ovunque
Le distanze tra le aree forti e le aree più deboli
Non si sono ridotte come avrebbero dovuto
Nel Mezzogiorno d'Italia si registra un tasso di disoccupazione che sfiora il doppio di quello delle regioni centrali
E più del doppio delle regioni del Nord
E quindi nei prossimi anni la lotta contro la disoccupazione avrà il suo principale teatro di battaglia essenzialmente nel Sud
La disoccupazione italiana di cui non conosciamo l'esatta entità
Giacché nella realtà S.A. assai probabilmente inferiore a quella che si legge nelle statistiche ufficiale
E di cui invece conosciamo bene le caratteristiche di disoccupazione prevalentemente giovanile femminile meridionale
Resta la questione sociale
Più impegnativa
Negli anni futuri potrà essere affrontata compiuto ben più consistenti possibilità di quanto il Paese non ne avesse lei periodi passati di stagnazione
E di crisi
Nella società che avanza
E che si sviluppa
Dobbiamo aver chiaro i nostri obiettivi e i nostri compiti
Dobbiamo rendere sempre più chiaro che il tracciato degli obiettivi e dei compiti del riformismo
Stanno di fronte al Paese una quantità enorme di risorse dal piano umano a quello ambientale
Dal miglioramento dell'istruzione alle questioni di una maggiore integrazione europea
Che solo abbisognano di iniziative giuste e coraggiose
Per contribuire all'allargamento dello sviluppo
Le risorse umane in primo luogo il campo delle cose da fare ancora vastissimo e si possono effettivamente creare nuove molte occasioni di lavoro nelle attività produttive e terziarie
Nella difesa dell'ambiente nel recupero del patrimonio artistico nella organizzazione diffusione della cultura nella stessa pubblica amministrazione
A patto che questo non significhi ingolfare ancora di più l'esistente
Ma moltiplicare e migliorare la qualità dei servizi amministrativi
Una grande risorsa e l'ambiente che va difeso e valorizzato
Ambiente e sviluppo non sono termini antitetici
è possibile recuperare sanare in gran parte se non in tutto ormai gli equilibri sconvolti riaprire ugualmente nuovi spazi ad attività sane e produttive
Risorse enormi sono nel nostro patrimonio artistico
Il maggiore d'Europa forse del mondo e probabilmente uno dei peggio conservati
Risorse inespresse sono nella nostra scuola che in tutti i suoi gradi di insegnamento non ancora colmato il distacco dalla società civile
Che ha sempre più bisogno di istruzione e distruzione differenziata specializzati
La ricerca scientifica
Che è un grande polmone ed un asse portante dello sviluppo
Conta ancora oggi su risorse troppo limitante per su strutture troppo fragili e disperse
Che tuttavia non impediscono alla scienza italiana di essere presente e di essere in prima fila in molti campi di avanguardia
Gli anziani nel due mila saranno oltre nove milioni
E non è solo un problema di assistenza di pensioni e di servizi
Ma anche un problema di cultura per gli anziani
Di un nuovo ruolo e di nuove possibilità in una diversa stagione della vita
Ingiusta
è tuttora la condizione della donna
Che ha compiuto progressi straordinari nell'istruzione e nella partecipazione alla vita del Paese
Ma che non ha visto ripagati adeguatamente questi suoi progressi
Resta difficile
Per la donna
L'accesso al lavoro
Resta difficile la qualificazione l'avanzamento professionale
Anche quando ha tutte le carte in regola per far valere i suoi diritti sull'altro sesso
Compagne e compagni
Dunque
La società italiana vive e attraversa una fase dignità agli inizi e profondi cambiamenti
Il mondo del lavoro non è più attraversato da separazioni di classi e categorie mette e bende marcare
Il mondo del lavoro e oggi un mondo di cittadini
Che tendono a vivere la stessa vita
Tendono ad avere costumi comuni e comuni desideri
Persistono forti differenze economiche
Ma le differenze sociali si sono fortemente attenuate nell'ampio quadro dei comuni doveri e diritti
Queste tendenza debbono rafforzarsi ancora
Questo mondo deve unirsi ancora di più
Deve avere sempre maggiore coscienza e possibilità
Di far parte a titoli uguali
Dell'intera comunità nazionale
Non hanno più ragione di essere negli antichi vittimismi nei corporativismi delle categorie più forti
Che costituiscono oggi i maggiori pericoli per un ulteriore avanzamento del mondo del lavoro nel suo complesso
Qui sono stati è vero in passato molti eccessi sindacali
Evasioni Pan sindacalisti che
Strumentalismi più o meno scoperti
Oggi
In molte occasioni scopriamo che vi è un di più di polemiche e di ostruzionismi antisindacale
Noi
Auspichiamo la ripresa di un sindacato sempre più unito
Un sindacato sempre più forte
Capace di servire ad un tempo i lavoratori ad azione
Di aiutare nei momenti difficili di intervenire nelle grandi scelte economiche che interessano tutto il Paese
Un contrappeso necessario
Una garanzia per il mondo del lavoro delle sue condizioni di vita delle sue condizioni di lavoro della sua dignità e del suo ruolo nella vita produttiva un interlocutore insostituibile nel dialogo politico e sociale
Anche il mondo della produzione non è più o non è più solo il mondo delle famiglie del triangolo industriale dei quattro cinque colossi pubblici o privati
è un mondo che investe ormai una pluralità di soggetti di ogni estrazione sociale
Centinaia di migliaia di individui che alimentano con il loro lavoro e con il loro rischio altrettante centinaia di migliaia di impresa
Ormai diffuse su tutto l'arco della penisola
E proiettate per una parte importante anche verso iniziative di internazionalizzazione
Ho colto un dato curioso che voglio citare
In molte regioni italiane il numero delle imprese che nascono nel corso dell'anno è superiore al numero dei bambini nati vivi nello stesso periodo
è il fenomeno nuovo dell'Italia moderna
Molte di queste impresa sono nate e cresciute nel sommerso
Dal quale gradatamente riemergono Pierri emergeranno
Queste attività hanno dato retta hanno retto alla sfida dei tempi
Hanno costituito un buon ammortizzatore sociale contro le crisi dello Stato e delle grandi concentrazioni industriali e ci sono a fatti avanti con le loro nuove esigenze
Non è un capitalismo selvaggio che è nato
è piuttosto un'altra espressione dell'ingegno e della creatività degli italiani che è tornato ad emergere come tante volte è accaduto nei secoli della nostra storia
Si è sviluppato il terziario e il terziario avanzato
Accanto a questo sviluppo si sono creati nuovi mestieri e nuove professioni e altre ancora se le creeranno
E dobbiamo avere il coraggio di dire che anche in questi campi lo Stato non stava avanguardia
A seguito
Molte più imprese pubbliche si sono adeguate
Ma è certo che vi è un altro ritardo da colmare
Non è estranea alla ripresa dello sviluppo l'agricoltura in particolare il settore agroalimentare agroindustriale
è un grande mondo
Dove però accanto ai settori avanzati convivono strutture tradizionali scarsità di capitali bassi redditi e condizioni sociali disagevoli
Paghiamo queste insufficienze con un disavanzo nell'ottantasei di dieci mila miliardi di lire
In queste condizioni l'agricoltura meno che mai deve essere considerata un settore marginale ineluttabilmente in declino
E guardiamo alla campagna non solo come un nostro grande patrimonio ambientale ma ancora con un grande potenziale una grande potenziale ricchezza da valorizzare
Si afferma la società dell'immagine
E l'informazione e l'altro grande protagonista di primo piano dei nostri tempi nuovo
Ed è un mondo che ha molti meriti
Ha il merito di aver diffuso e spettacolare Rizzato l'INVIM formazione
Di aver moltiplicato per mille l'interesse generale per gli avvenimenti nazionali
Ed anche di aver tenuto alto bandiere democratiche i momenti di difficoltà di tensione anche di pericolo
E tuttavia sono troppi ancora gli esempi di scarsa indubbia qualità dell'informazione
E diciamo così di non fare rapido amore
Per quella buona e sana oggettività dei fatti che fa grande libera ed autorevole il giornalismo della stampa della radio e della televisione
Motivo di preoccupazione
L'eccesso di contrazione di concentrazione che tende a consolidarsi nelle attività editoriali
Alle sproporzioni di potere di possibilità economiche
Che penalizzano fortemente le attività minori in un campo in cui l'oggettività può essere assicurata solo da una grande moltiplicità e pluralità di soggetti informati
In questa Italia che cambia
Cambiamenti anche nel mondo della spiritualità delle religioni dal mondo cattolico
I laici credenti e non credenti
Vi hanno avuto una parte notevole
Contribuendo alla rivalutazione dei valori spirituali dei singoli e della comunità
Bandendo i fanatismi ideologici
Restituendo in concreto a tutte le credenze la piena libertà e dignità
Senza ordini di precedenza
Sostenendo un patto di collaborazione con la Chiesa cattolica per lo sviluppo civile degli italiani
E ciò conferma che il progresso civile e spirituale la crescita dei sentimenti di solidarietà
Hanno un valore altrettanto grande del progresso materiale
Sono valori che uniscono la nazione
E che rendono i singoli più partecipi della vita comune
La firma dei nuovi patti concordatari che eliminano il contenzioso legislativo tuttora esistente assimilando il tutto alla disciplina della legge italiana e ai principi costituzionali
E la stessa stabiliscono la cooperazione tra lo Stato e la Chiesa per il progresso morale e civile hanno così potuto raccogliere i fermenti più vivi di coscienze laiche e di coscienza cattoliche
Compagni e compagne in tutti questi anni
Con un fronte terroristico scompaginato
E ormai totalmente isolato e largamente sconfitto
Sì egualmente ripetuta una serie dolorosa
Gli episodi delittuosi
Presentando una specifica relazione alla Camera nel mese di gennaio
Avevo rinnovato un chiaro segno d'allarme
Dicendo in quella occasione
I rischi maggiori al momento derivano dall'esistenza di un numero sia pure circoscritto di assassini politici
Ad opera dei quali essenzialmente sopravvive il terrorismo nostrano
Sono in grado di colpire scegliendo tra una vasta gamma di potenziali obiettivi esposti
Essendo estremamente arduo garantire una difesa preventiva generalizzata
Rimane questo il pericolo reale
Purtroppo questa previsione ha avuto una tragica conferma dei fatti
Siamo di fronte a più di un progetto concreto di riorganizzazione su più vasta scala del terrorismo
Le finalità sono velleitarie la fraseologia si ammanta di rivoluzione arrivismo i propositi concreti immediati sono di più difficile decifrazione
I nuclei operativi sono molto probabilmente più roba di casa nostra
Innestati su vecchie radici
Il circuito ha un carattere internazionale colpisce obiettivi similari
USA motivazioni analoghe anche se non sempre coincidenti
Si sforza di tenere vivo il mito del partito armato e di una fantomatica rivoluzione comunista
Per l'instaurazione di un altrettanto fantomatica dittatura del proletariato
Sarebbe un grande errore drammatizzare la situazione
Sarebbe un errore ancor più grande sottovalutare i rischi di nuove impresa e che sono possibili
Ed anzi probabili di nuove fiammate
Nel ricreare assi di aree più diffuse di attivismo con finalità terroristi
La situazione ha già imposto una rinnovata mobilitazione ed una intensificazione di azioni appropriate
Per venirne a capo
Sono necessari lo stesso impegno che la stessa tenacia che in altri momenti ha portato a contrastare con grande efficacia
Situazioni assai più difficili è assai più gravi e che hanno visto tutto l'impegno il sacrificio il coraggio in primo luogo delle forze dell'ordine e della magistratura
Pagine nere della vita nazionale sono scritte anche dalla criminalità comune
Da organizzazioni grandi e meno grandi che riescono ancora a sopravvivere e a diffondersi nonostante i successi conseguiti dallo Stato nella lotta che esso conduce sesto senza sosta contro di loro
Da un lato stanno un gran numero di operazioni di repressione che hanno dato esito positivo
La quantità degli arrestati la quantità dei processi in corso di istruttoria
La quantità dei beni sottoposti a sequestro
Dall'altro una rete di traffici molto lucrosi con la droga in primo piano
E di imprese criminose che rigenerano di continuo nuovi soggetti criminali
Di fronte a tante forme di illegalità tradizionali e nuove lo Stato deve sforzarsi di completare l'opera di rafforzamento dei suoi presi diede i suoi apparati
Per alzare il livello della lotta di prevenzione e di repressione
Attrezzandosi ancor meglio per una lotta che non sarà di breve periodo
La democrazia italiana
Ha attraversato molte prove difficili
Ma la democrazia italiana non è una democrazia fragile
I principi democratici sono ben piantati nella società nazionale
Nella cultura nell'animo e nel comportamento dei cittadini
è un Paese liberissimo fondato sul libero ed istituzioni
Ed è proprio questa condizione che deve spingerci a parlare con franchezza
Di ciò che nelle istituzioni italiane non funzioni
La democrazia governante di cui abbiamo parlato tante volte ha il fiato corto è il passo lento
Troppo lento
Per una società in evoluzione rapida
Per una società industriale avanzata made in piena trasformazione
La questione delle riforme istituzionali e diventata perciò ineludibile
Sono maturi i tempi per porre fine all'ambito delle giaculatorie
Attorno ad un tema che è estremamente concreto attuale ed urgente
L'esperienza di quasi quattro anni alla guida di un governo
Che ha prodotto oltre ottocento disegni di legge
La metà dei quali sono all'esame del Parlamento
Mi ha consentito di bensì sperimentare
Gli ineffabili intrecci che si frappongono fra la volontà di intervenire su un'esigenza dei cittadini che la effettiva possibilità di fare
Siamo la sola democrazia al mondo
In cui la volontà popolare si arresta le elezioni dei propri rappresentanti nel Parlamento
La cosiddetta centralità del parlamento comporta da un lato una riduzione della sovranità popolare
E dall'altro una riduzione netta dell'autorità e dei poteri e quindi dell'efficacia sospensiva alle mutevoli intese di un rigoglioso pluralismo partitico
Pesa negativamente sul sistema istituzionale delle pubbliche decisione
La sovrapposizione di compiti del sistema bicamerale perfetto
La complessità per molti aspetti ormai razionale di tante procedure
La prassi scandalosa del voto segreto unico Parlamento libero del mondo
Unico Parlamento libero del mondo che la conserva metri a tutela nomi delle proprie libertà ma dei propri vizi
Indeterminatezza del venti di assenso dalle iniziative legislative o di governo
La mancanza di una distinzione chiara
Tra ciò che appartiene all'ambito sovranazionale a quello regionale a quello locale
Ebbene in questi anni quasi nulla di sostanziale cambiato nei fatti
Neppure nella sfera degli aggiustamenti delle correzioni limitato
Manca un project
Che assumendo i valori della costituzione del quarantasette sappia rinnovare i nostri istituti alla luce delle mutate esigenze
E delle esperienze già fatte
Abbiamo avanzato una proposta di elezione diretta da parte del popolo del Presidente della Repubblica
Un'idea
Un'idea di irrobustimento della democrazia
Di rafforzamento della sovranità popolare
Dir rinnovamento della Repubblica
L'istituto costituzionale trasformato in un centro autorevole di iniziativa politica
Di arbitraggio a garanzia del gioco parlamentare dei confini e dei conflitti tra i poteri
è un punto su cui le opinioni si sono rivelate subito molto diverso
Ma il problema è posto
Un dibattito più approfondito e concreto
Chiarificatore almeno e non soffocato da pregiudiziali non potrà essere evitato
E lo renderà necessario non tanto l'iniziativa dei socialisti
Quando il favore che questa idea di riforma raccoglie tra i cittadini
I quali a dar sarete i risultati dei sondaggi di opinione di opinione che indicano un consenso che sarebbe largamente maggioritario nel Paese avvertono assai bene
Che essi avrebbero da un presidente da loro direttamente eletto maggiori garanzie di rispetto per la loro volontà al di là delle mediazioni partitiche un'ulteriore potere democratico
Un'ulteriore potere democratico che tonificano ebbe per la sua autorevolezza all'intero sistema senza stravolgere la continuità di una storia antica
Robusta e tuttora vitale il pluralismo politico e partitico
Anche in un contesto così innovativo la persistenza di dodici o tredici formazioni elettorali apartitica appare eccessiva
E tale da indebolire pericolosamente a ruolo e compiti di un Parlamento troppo frammentato
Posto a confronto con i sistemi elettorali di tutte le grandi democrazie
Il sistema italiano appare come il più esposto per lo meno
Ai fenomeni di dispersione e di degenerazione elettoralistica
Anche sotto questo aspetto a una riforma si impone
E i socialisti sono per parte loro ben disponibili a discuterne secondo un tracciato di riforme possibili
Non ho mosso per parte mia al sistema dei partiti
Ed anche al nostro partito
Critiche diverse da quelle che insieme abbiamo valutato è scritto nelle tesi politiche congressuale
Se i partiti affondano nelle istituzioni come coltelli nel burro e perché abbiamo istituzioni troppo fragili
Perché tutto ciò che è pubblico è troppo facilmente assoggettabile a interessi di parte
Quando la questione morale
Presenta aspetti che possono essere fatti risalire alle responsabilità delle organizzazioni partitiche
E dal potere dei partiti
Vale a poco limitarsi ad agitare dell'undici o comunque questo non vale ad arginare il fenomeno o a risolvere il problema
E su questo punto compagni noi dobbiamo perseguire un individuo un indirizzo che deve essere chiaro e coerente
Correggendo dove è necessario ciò che deve essere corretta
Ricordo bene
Le tesi del congresso
Quando rileva
Che il potere dei partiti può e deve essere contenuto per ricondotto nel suo giusto alveo
Che coincide con tutte le occasioni e con tutte le fasi nella società e nelle assemblee elettive in cui si formano le decisioni
Ma qui deve arresta
Assai più netta deve essere la separazione tra la dimensione partitica e la dimensione delle pubbliche amministrazioni
E soprattutto nel rapporto tra i cittadini e lo Stato che debbono essere escluse interferenze politiche di parte
E ancora
La Repubblica e i cittadini hanno bisogno di istituzioni forti ed autorevoli e di potenziare nello stesso tempo i partiti
Soprattutto nel loro ruolo proprio che ha un ruolo insostituibile
Di promozione ideale
Di organizzazione pratica di elaborazione discussione e formazione delle scelte politiche e degli uomini pubblici
Del contatto costante con il vitale pluralismo che attraversa tutti i campi della Società italiana contemporanea
La stabilità politica
Il risanamento economico il buon lavoro politico
Hanno prodotto una crescita della immagine
E del prestigio dell'Italia nel mondo
Una politica fatta di buoni principi di spirito di indipendenza e di fedeltà alle alleanze ha reso più significativo il ruolo internazionale dell'Italia
Compagne e compagni non mi stanco mai di ripeterlo
L'Italia non è non vuole essere e non potrebbe essere una potenza militare
Ma è una grande nazione civile e pacifica e di questo deve essere ben coscienti
Di questo deve essere ben cosciente
Anche quando mostra di non esserlo una parte almeno della sua attuale classe dirigente
Una nazione che conosce e si sente i suoi doveri verso la comunità internazionale
Le sue responsabilità in Europa e nell'Alleanza atlantica
Nella regione mediterranea
Che è parte essenziale della nostra affittare della nostra storia
Verso i Paesi poveri del Terzo Mondo
Che guardano all'Italia con una mano nuova speranza è una nuova fiducia
Pace sicurezza indipendenza è il trinomio che ha ispirato l'azione internazionale dell'Italia
Una pace per tutti in condizioni di sicurezza
Che ciascuno possano riconoscere come accettabili
La partita della pace della sua organizzazione del suo consolidamento non si gioca solo a due
Tutte le nazioni pacifiche hanno la loro parola da dire
E debbo nordirlandese nell'ambito delle rispettive alleanze o da posizioni di neutralità e di non allineamento
Anche nelle situazioni più difficili e controverse per parte nostra abbiamo sempre insistito nell'indicare la via maestra del dialogo e del negoziato
Quando ci siamo assunti la responsabilità della installazione dei missili nucleari sul nostro territorio
Nel rispetto di esigenze ben provate di equilibrio e di sicurezza
Abbiamo contemporaneamente indicato alla vigilia della ripresa del negoziato
Che altri che si opponevano ritenevano invece ormai compromessa ed impossibile
Le cose non stavano così
Da posizioni di maggiore equilibrio negoziato ha ricevuto un nuovo impulso
Ed è proprio su questo punto in particolare
Che il negoziato ha percorso il tratto di strada più lungo
Ora un accordo è possibile ed è auspicabile
L'opzione zero deve mantenere la sua validità anche se nuovi accordi sono necessarie per la garanzia di equilibrio nel campo delle armi a corta gittata collocate sul teatro europeo
La macchina del negoziato non si deve restare per nessuna ragione per nessuna pregiudiziale
I trattati non vanno forzati
Anche i progetti di nuovi sistemi difensivi
I diversi progetti di armi spaziale
Prima che si realizzino
E prima che si di ogni concreta applicazione debbano costituire oggetto di negoziato
E su questo punto è necessario che si ritorni in chiaro da ambo le parti
Nessuno deve aspirare a conquistare la supremazia militare
Il dialogo Est-Ovest deve avanzare non solo nel campo del disarmo del controllo degli armamenti ma anche nella ricerca di soluzioni per i punti di crisi regionali
Almeno la dove le grandi potenze possono esercitare la loro influenza più diretto
Si avverte
Del resto è noto una difficoltà nella politica americana
Che tuttavia non deve produrre paralisi o involuzioni nella via ormai riaperta verso nuove prospettive negoziali
E verso un corso diverso nelle relazioni internazionali
C'è un processo nuovo avviato nell'Unione Sovietica
Quali che ne siano i limiti le contraddizioni e le resistenze che esso incontra esso merita di essere seguito ed incoraggia
La società sovietica non avrà un nuovo importante sviluppo senza significative aperture
Senza efficaci riforme in un sistema che troppo burocratico per essere efficiente
Ed è troppo monolitico per essere democratico
Il dialogo
Essa Ovest
Ha un suo polo fondamentale di relazioni e di possibilità in Europa
In un'Europa ancora separata da un muro
E solo l'ipotesi della sua eliminazione parlo del muro di Berlino acceso credo in tutti gli europei una luce di nuova speranza
Noi per parte nostra abbiamo cercato in questi anni il dialogo a destra
Allargato il campo delle relazioni
Indicato prospettive per l'avvenire
è assente l'Europa politica
Che dovrebbe invece essere presente d'unità non solo nelle affermazioni di principio ma nelle iniziative e nell'attivazione dei nuovi process
Abbiamo celebrato nei giorni scorsi il trentennale della nascita dell'Europa comunitaria
Una grande costruzione incompleta
Una conquista storica lasciata a mezzo
Nessuno ha potuto e può nascondere le grandi preoccupazioni per lo stato di crisi in cui versa ormai in Europa comunitaria
Una crisi istituzionale che ruota intorno alle riforme mancate e alla necessità di un diverso e più importante il ruolo del parlamento
Una crisi finanziaria che senza nuove decisioni e correzioni importanti nella politica di bilancio esploderà presto con tutta la sua paralizzante evidenzia
Una crisi politica che sconfina nella impotenza
Per la scarsa volontà di far valere il peso che pure l'insieme di questi dodici Paesi democratici hanno
E necessario imprimere perciò un nuovo impulso
Superare questa crisi
Ridare respiro strategico ad una costruzione che rischia diversamente di liste ritirasse
E per questo l'Italia ha lavorato e penso
Dovrà continuare a lavorare
Coltiviamo buone relazioni con tutti i vicini
Con quelli del nord e con quelli del sud
A sud in un Mediterraneo tormentato da molte crisi
Abbiamo rafforzato le nostre relazioni con azioni concrete
E attraverso una cooperazione sempre più intensa con i Paesi del Nord Africa con Malta con Israele con l'Egitto
Non abbiamo risolto la difficoltà delle nostre relazioni con la Libia
Che peraltro non sono solo le nostre
Un tema delicato
Che noi non abbiamo mai voluto e non vogliamo esasperare
Per l'amicizia che portiamo al popolo libico e per la convinzione che la politica dell'isolamento e dell'azzardo non può continuare all'infinito per nessuno
Abbiamo portato nel Libano martoriato il volto umano è pacifico dell'Italia e degli italiani
Non l'abbiamo mai cessato di cogliere ogni occasione utile
Per favorire condizioni di negoziato pacifico
Tanto necessario quanto ancora lontano
Per una soluzione della questione palestinese
Che deve realizzarsi nel rispetto dei diritti legittimi e fondamentali ad una terra araba e a una patria palestinese di questo popolo sfortunato è disperso
Belle
Nelle garanzie doverose per Israele
E in una prospettiva di convivenza sicura e pacifica
Per tutti gli Stati della regione
Abbiamo proposto un asse mediterraneo Euro arabo
Un gruppo d'appoggio
Per la ricerca delle soluzioni negoziate
Per un impegno comune rivolto all'Avvenire di una regione
I cui destini sono in primo luogo quelli dei Paesi che si affacciano sul mare Mediterraneo
Compagne e compagni difesa dei diritti dei popoli difesa dei diritti umani
Lotta alle diseguaglianze nel mondo sono le parole d'ordine che completano il messaggio di una nazione libera civile e pacifica
Forme aperti o surrettizie di imperialismo ti sovrapposizione egemonica di costrizione
Fanno della questione dei diritti dei popoli una questione ancora dolorosamente aperta nello scenario internazionale
Ogni popolo in lotta per la giusta causa della libertà della indipendenza
Dovrà sempre avere il pieno sostegno la solidarietà la partecipazione morale e politica dell'Italia
La violazione dei diritti umani operata dalle dittature dagli abusi del potere dalle occupazioni militari dalle discriminazioni razziali non troveranno mai in Italia nei Socialisti Italiani nel sordità né atteggiamenti di indifferenza
Tredici anni fa
All'uscita di un piccolo cimitero cileno a viña del Mar
Una donna del popolo
Vi si fece incontro e mi disse
Ricordatevi del Cile nei vostri Paesi
Non abbiamo dimenticato il dramma della libertà che vivono il popolo e i democratici incidente
Romani
Sormani il Papa sarà in Cile
E Giovanni Paolo secondo lo sa bene che c'è una bandiera di libertà e di solidarietà da tenere alta
Viviamo un saluto ed un appello che è fatto di speranza di fiducia di riconoscenza
Il grande divario tra Nord e Sud
Tra Paesi ricchi e Paesi poveri
Rappresenta la vera grande questione sociale
Del nostro secolo
L'Italia in questi anni ha impresso una svolta molto importante alla sua politica di aiuti verso il Terzo Mondo
Nuove risorse sono state fruttuosamente impiegate nuove dire sono state aperte una nuova coscienza si va gradatamente diffondendo in tutto il Paese
Un più alto impegno è stato preso di fronte al mondo
E tutto questo non deve correre il rischio di divenire i pensò di quel limitato
L'impegno di aiuto e di solidarietà verso i Paesi amici e dell'Africa e di altre aree del Terzo Mondo deve essere continua vivo e crescente
Deve rappresentare una costante della nostra presenza internazionale un dovere
Cui assolvere senza retorica una linea obbligata per il nostro avvenire del mondo
Compagne e compagni di fronte a questa Italia che cambia la società politica non può restare immobile
è infatti così non è
Lo sforzo di questi anni
Per favorire il cambiamento
Per restituire fiducia
Per comprendere meglio i problemi nuovi è stato compiuto da più parti
Da più parti e da diversi settori del mondo politico
I socialisti per parte loro si sono sforzati di farlo in più sedi
è in livelli importanti di responsabilità
Il mondo politico avverte il rischio di un ritardo
Di un distacco
Senta il morso di critiche non tutte ma imposte
Percepisce il rischio viste alimento
Degli strumenti di cui tradizionalmente portato ad abbattersi
Teme giustamente il manifestarsi di una più vasta disaffezione
E in questo senso ha ripreso a muovere passi
Una nuova progettualità prendono corpo disegni
Ed anche ambizioni nuove
L'imperativo di un rinnovamento culturale politico e morale
Comincia a farsi strada
Tra tempi lenti rigidità resistenze ed aree di conservazione
L'esame che abbiamo fatto delle forze politiche nelle nostre tesi congressuali è stato approvato dal partito
Possiamo confermarlo nei suoi giudizi fondamentale
è un esame dal quale ricaviamo linee di condotta possibilità e prospettive per l'avvenire
Siamo interessati a stringere le fila delle forze riformiste per antica o più moderna tradizione di ispirazione socialista
Siamo interessati a vedere allargarsi l'area riformista verso forze politiche sociali che tendono in questa direzione
Siamo interessati a mantenere vivi i nostri rapporti comporta democratiche sensibili ai processi di riforma dello Stato e della società italiana
E a rimaniamo aperti ad ogni possibile duttile forma di concreta collaborazione in funzione
Binari di unità
Una unità è una convergenza che troverà subito che ogni giorno le occasioni per essere messa alla prova
Una prospettiva di unità che secondo le tesi del nostro congresso
Destinata a realizzarsi
Lungo un tragitto che sarà fatto di tempi e di tappe da definirsi ma che di certo non è eludibile
Parlando di fronte ai delegati del congresso socialdemocratico io rivolto al compagno Giuseppe Sala pagato un saluto trentuno maggio
Che io rinnovo da questa tribuna
Io non ho inteso ieri e non intendo oggi distribuire torti e ragioni su ciò che avvenne quarant'anni or sono
Io so solo che in un momento confuso e travagliato della vita del movimento socialista
Egli ha difeso delle ragioni che andavano distese che sono convinto che egli non può che constatare con soddisfazione
Così come noi lo constatiamo che da tempo si ormai consumato il definitivo superamento delle ragioni che provocarono quella divisione
E che oggi dopo un lungo corso di esperienza è integralmente restituito al Partito socialista
Le sue radici riformiste nulla più giustificherebbe la divisione mentre tutto esige L'Unità
Il Partito Socialista è ben consapevole
Della necessità di estendere l'area delle forze riformiste
Di sollecitare nuovi consensi
Nuove aggregazioni
E nuovi processi unitario
Le tesi politiche del Congresso giudicano che una grande prospettiva di rinnovamento politico
Implica innanzitutto un grande sforzo di revisione di autocorrezione da parte comunista
Tramontato senza neppure il beneficio di un inventario critico il tema del vero comunismo sul finire degli anni settanta
è affiorata una nuova formula quella dell'euro sinistra
Non più soltanto una presa di distanza critica dal modello sovietico ma una ricerca di integrazione della sinistra europea
Che dovrebbe portare a maturazione quel sistema di relazioni bilaterali instaurato con diversi partiti socialisti e socialdemocratici europei
Ma da tutto ciò il Partito comunista non tornare
Contra è ancora la conseguenza di una revisione che riguardi anche se medesimo
Di qui è una difesa d'identità tanto rigida da ridurre persino il significato e il valore di ciò che è cambiato o di ciò che sta cambiando
Di cui una evidente difficoltà a muoversi con convinzione e con coerenza
Verso il traguardo di una effettiva
E non lo strumentale ricomposizione con la storia del socialismo italiano ed europeo
Spezzata soprattutto nel socialismo italiano e dei paesi latini dalle influenze della storica Rivoluzione di ottobre
Di cui è un rapporto con il Partito Socialista
Che ha toccato negli anni trascorsi punte di massima negatività
Con l'esercizio di una polemica sovente ingiusta è ingenerosa che ha radicato giudizi e pregiudizi che debbano essere superati e rimossa
Il congresso socialista giudica
Che la questione comunista non potrà avere soluzione attraverso confusioni
Né con la riproposizione che ciò che di ciò che la storia già scartato
Ciò comporta una libera ricerche critica
Una libera e ricerca libere criticati una reale prospettiva d'avvenire
Ciò comporta il superamento coerente di esperienze che appartengono ad altre epoche e un'adesione convinta alle prospettive di un riformismo moderno e d'avanguardia
Capace di allargare i propri orizzonti e di comprendere le nuove realtà che avanza
Se tutto ciò comporta quindi la necessità di trasformazioni che noi consideriamo essenziale
Il Partito Socialista Italiano lavorerà per la ricomposizione del movimento socialista
Sulle basi ideali e di principi o da cui nacque sulla base delle esperienze e della lezione dei fatti
Lavorerà per una prospettiva socialista e democratica
Per i lavoratori italiani che per l'insieme delle forze di progresso
Le basi e gli interlocutori del riformismo moderno non si esauriscono nella sinistra storica
E nemmeno si può affermare che i confini del socialismo e quelli del riformismo siano i medesimi
In Italia vi sono state vi sono importanti vocazioni ed esperienze di riformismo sociale
Career derivano dalla storia e dalla dottrina per il cattolicesimo popolare e sociale
C'è una fondamentale ispirazione di riformismo democratico in quell'impegno repubblicano che ha operato in particolare per la modernizzazione e la razionalizzazione dell'economia
Attraverso momenti di liberalizzazione e momenti di programmazione
Nel partito liberale che in questi anni ha ripreso a un suo ruolo nelle coalizioni di governo si è teso a rendere più nitida e quindi più significativa la separazione programmatica e di principi io tra liberalismo e conservatorismo
Liberali e progressisti sono certamente i radicali e in Italia essi si dichiarano anche socialisti libertaria
Ed anche con loro vi sono state importanti battaglie comuni e si profila un cammino comune
E tuttavia via in Italia
Una Corea assai vasta
All'interno della quale convivono tendenze riformiste e progressiste e forze moderate e conservatrici
E cioè Patrick essenzialmente
Sul terreno del riformismo
Possono essere misurate la intensità
è in grado di collaborazione possibile tra socialisti democratici e cattolici democratici
Le vicende accentuatamente polemiche di queste settimane
Non modificano i nostri giudizi di fondo sulla democrazia cristiana
Sulle tendenze che in essa si manifestano oggi
Sulle prospettive e possibilità da Avvenire
Dopo la sconfitta elettorale subita nell'ottantatré
La democrazia cristiana legittimamente cercato le vie di una ripresa e quindi di un rinnovamento interno che la rendesse possibile
Ci riesce ancora difficile di valutare se questo è interamente avvenuto e in che termini avvenuto
Ciò che invece
Non potevamo non cogliere e non da oggi
Erano gli elementi di una impostazione di fondo che si accentuati e sviluppati conteneva nove contengono una forte carica conflittuale
Tale da mettere in crisi anche il delicato rapporto che sia retto sulla formula collaborazione competizione
Non mi riferisco tanto al fatto
Che nella piattaforma che venne offerto al congresso democristiano
Si potevano leggere critiche Riserve quando non vere e proprie mal celati accuse tanto l'azione del governo quanto all'azione del Partito socialista
Con una polemica che nei mesi successivi apprezzo poi anche altri toni
Che si è vestita di inusitata asprezza
Che naturalmente hanno finito collega Ricci e vere risposte fatte non proprio di latte e miele
Mi riferisco
Piuttosto al fatto
Che ogni proposito Progetto
Timida iniziativa verso una maggiore convergenza e unità d'azione fra le forze laiche socialiste sembra suscitare nell'attuale dirigenza democristiana una sostanziale ostilità di fondo
Mi riferisco i segni di una pervicace sottovalutazione del ruolo dei riformisti e delle possibilità del socialismo democratico
Cui si collega a una visione di fondo peraltro più volte autorevolmente illustrata
Che vede la politica italiana e la sua stessa storia democratica imperniata su due grandi forze popolari la Democrazia Cristiana e il Partito comunista entrambe legittimate addominale su due aree alternative
Destinati alla contrapposizione come al compromesso e all'incontro
Colpisce come l'avvenire sembri talvolta suggerito da proposta insieme da divieti
Da propensioni e da ostilità in modo tale da apparire troppo simile allo spirito di antiche egemonia e che sembrano volersi riesumare
E mi si consenta di ripetere con tutto il rispetto che questo è un passato al quale non sono i socialisti ma gran parte della società italiana non vogliono ritornare
Tuttavia
E tuttavia il congresso con ferma
Che permane la disponibilità dei socialisti ad ogni ragionevole ed equilibrata ricerca di intese volte a realizzare significativi gli obiettivi di riforma
Conferma che i socialisti intendono continuare a perseguire la ricerca di collaborazioni democratiche innanzitutto con i tradizionali partiti alleati
Ma le possibilità di collaborazione con la Democrazia Cristiana continueranno a valere
Solo in un rapporto equilibrato fuori da ogni pretesa di egemonia che disputa di centralità
Solo
Delle condizioni per un'azione di governo saranno all'altezza della situazione se consentiranno lo sviluppo delle azioni di riforma Piatra verso di esse la realizzazione di un autentico disegno di modernizzazione e di rinnovamento sul piano sociale
E di istituzionale
Già prima della crisi di governo
La coalizione di pentapartito
Pur avendo nelle proprie mani
E potendo sì attribuire a merito un bilancio importante per i suoi buoni risultati
Era entrata in uno stato di accentuata inquietudine
Anzi di evidente crisi politica
Si erano espresse ripetute denunce di insoddisfazione
Erano stati formulati da più parti preannunci di possibili disimpegni
Nella sfera diciamo così esistenziale dei partiti della maggioranza emergevano diffidenze accuse e conflitti anche in rapporto a diverse progettualità riguardanti per la verità più la prossima legislatura che non quella in corso
Per la quale semmai le polemiche
Sì alimentava no delle controverse interpretazioni circa la natura e la portata di intese intervenute tra i partiti della coalizione nello scorso luglio
Tutto questo sta scritto nelle carte
Per quanto mi riguarda non sono molto interessato a mescolare unanimi più che tanto a queste polemiche
Salvo rilevare
Che esse non potevano che portare a più aspre difficoltà e ha conseguenze molto negative per una costruttiva continuità della collaborazione
Ciò del resto era evidente sin dall'inizio
Ed io per parte mia
La devo sottolineando dicendo in pubblico una verità che chissà perché avrei dovuto invece nascondere
Altra parte penso che ciascuno avrà modo e tempo
Per tornare a far valere le proprie buone ragioni sempre che ne abbia
Ciò che invece
Ciò che invece non era assolutamente previsto
Era che la possibilità
Di giungere a una rapida soluzione della crisi di governo fosse sin dall'inizio bloccata da una rigida pregiudiziale
Che nella sua logica giunge a prospettare l'elezioni anticipate
Con una netta divisione della maggioranza pur di sbarrare la strada ai referendum che sono in calendario
Di certo non l'aveva previsto il governo
Che senza intoppi
Aveva già regolarmente fissato per il quattordici di giugno la data della consultazione popolare referendaria
Non lo prevedeva egualmente di certo l'onorevole Andreotti
Quando pochi giorni prima di ricevere l'incarico dal capo dello Stato in una intervista
Proprio a questo proposito aveva dichiarato
L'istituto del referendum esistente
E sarebbe bene non considerarlo ogni volta un fatto traumatico
L'esperienza ci dice
Che anche su questioni decisive come divorzio e aborto non c'è stato nessun dramma appunto dico io
Ma questa posizione
Diciamo realistica
è stata travolta
A sua volta in precedenza
Anche il senatore Spadolini aveva dichiarato a tutte lettere
Cito testualmente una cosa tuttavia deve essere ben chiaro peggio per la mancata intesa per evitare i referendum ci sono le elezioni anticipate
Motivate magari proprio con la necessità di evitare la consultazione popolare sulla giustizia che sul nucleare
Così pure l'onorevole Altissimo illiberali
Tra i promotori di uno dei due referendum e contraria all'altro
Hanno sempre
Pensi a rilento
Che non sollevavano per questo pregiudiziali insormontabile
L'onorevole Nicolazzi
Sottolineava a sua volta la necessità di tenere distinti i due tavoli in modo da evitare ostacoli pregiudiziali per la formazione del governo
La posizione dei socialisti fu chiara sin dall'inizio
Esso cioè sin da quando improvvisamente
La questione apparve in tutta la sua poco comprensibile o meglio poco chiaro rigidità
La direzione socialista provando una relazione del compagno Martelli
Inesistente senza possibilità di equivoco sul fatto che il negoziato per la formazione del nuovo governo e la questione del referendum erano problemi distinti
Che andavano tenuti distinti
Sia per evidenti ragioni di principio e di metodo democratico sia per ragioni politiche e di merito altrettanto evidenti
Dal punto di vista di principio una consultazione popolare già indetta e con data già fissata
Non può costituire materia di negoziato esclusivo tra i partner di governo
Tanto meno la richiesta
Di evitare o impedire consultazioni popolari
Può venire retta come pregiudiziale da chi si propone di costituire un governo di coalizione con chi ha promosso il referendum
Osservò ancora
Che l'istituto del referendum osservo la direzione ancora che l'istituto del referendum realizza un principio costituzionale che nel nostro sistema rappresenta una riserva di democrazia diretta che si è rivelata
Più volte è significativamente un fattore potente di progresso e di evoluzione
Ed infine affermò che il Paese va governata però e i diritti dei cittadini vanno garantiti che sarebbe un tragico errore rendere incompatibili due vittorie esigenze democratiche
Sarebbe vera irresponsabilità rendere impossibile la formazione del governo e provocare la interruzione della legislatura
Per evitare una consultazione elettorale su temi importanti e tuttavia
Circoscritti
A ritornare
A reclamare il rispetto
Della scadenza referendaria
Sì elevata anche la voce del maggiore partito dell'opposizione
E naturalmente quella delle formazioni politiche culturali promotrici dei referendum i radicali Democrazia proletaria i gruppi Verdi le associazioni ambientaliste il Movimento per una giustizia giusta
Anche volendo appostarci con la massima prudenza ai risultati dei sondaggi di opinione il quadro che tutto avviene emerge non lascia adito ad equivoci
Una larghissima maggioranza di cittadini ritiene che interessa e avendo un debbano svolgersi manifestando in questo modo la volontà di vedere rispettato il proprio buon diritto
Stando alla situazione in questi termini sembra ancora veramente impossibile che si possa insistere su una posizione
Che non tiene conto dei dati politici della realtà
Saggezza antica dice che la politica l'arte del possibile
Si misura solo ciò che si può fare
E non solo sul metro dei propri desideri
Salvo appunto che in questo caso i desideri veri
Come è probabile non corrispondono affatto a quelli dichiara
Ore al lavoro o forse ha già terminato il suo lavoro un esploratore anzi una esploratrice alla quale abbiamo già espresso la nostra simpatia e il cui lavoro dovrebbe servire a fare ulteriore chiarezza
Un compito delicato affidato alla presidente della Camera
Al alla quale tuttavia non sarà stato difficile accertare alcuni elementi che non possono ignoranti e che dovrebbero pur val bene qualche cosa
Un vasto arco di forze parlamentari Diversi ma che sommate almeno su questo punto rappresentano probabilmente la maggioranza
Sono favorevoli a che i referendum si svolgano regolarmente
Una maggioranza ancora più grande si è espressa contro un vento ai referendum che apre la porta allo scioglimento del Parlamento
Più grande ancora probabilmente visibile o sommerso certamente l'orientamento contrario tout-court alle elezioni anticipate
E pur tuttavia stando così le cose
Resta il problema della formazione di una maggioranza di governo
E poi che nelle condizioni attuali è difficile immaginare una normale maggioranza di governo fuori dal perimetro delle coalizione che pure è entrata in crisi
L'ostacolo resta in tutta la sua gravità e in tutta la sua difficoltà
Per parte nostra noi non possiamo che confermare una posizione che chiare perché si è sforzata di essere assolutamente costruttiva nel rispetto di principi che sono peraltro largamente condivisi che nessuno poteva e nessuno può chiederci di Baratta
La posizione socialista continua perciò riassumersi interessi
Sia lo svolgimento regolare della consultazione popolare referendaria ed al rispetto dei diritti dei cittadini
Sia la continuità della legislatura
Giunta al suo ultimo anno di vita dopo a quattro anni circa di stabilità
Sì quindi ad un negoziato politico e programmatico per la formazione del governo
Spetterà al capo dello Stato di decidere
In rapporto alle sue decisioni valuteremo ancora il da farsi
Compagne e compagni ciò che ci rende sereni
Perché in ogni caso
Noi ci sentiamo pronti ad affrontare le nostre responsabilità
Nel confronto tra le forze politiche e di fronte ai cittadini tanto nel Parlamento che nel Paese
Al partito socialista
Possono mancare molte cose probabilmente così
Ma certo che non mancano le buone ragioni politiche
E non mancherà la capacità di farle valere
Questo è il frutto del lavoro che abbiamo fatto insieme
In questi anni nelle responsabilità di partito e nella responsabilità di governo
Sublimare i paralleli
Abbiamo percorso la stessa strada politica aiutandoci fortemente a vicenda
Si dice sempre naturalmente che si poteva fare di più
Ed è vero
Ma prima di ogni altra cosa io sento il dovere di esprimere a tutti i compagni del partito
E dal vice segretario compagno Martelli la mia profonda riconoscenza
Il sostegno leale
Per il sostegno reale che hanno sempre assicurato all'azione del governo
Per la forte solidarietà su cui io ho sempre potuto contare
Per gli sforzi che sono stati fatti per sviluppare la politica socialista
L'esperienza di questi anni
Non ci ha mai trovato divisi sulle questioni di fondo
Al contrario
Ha consolidato la nostra sostanziale unità
In questo quarantaquattresimo Congresso del partito
Non debbo fare appelli all'unità
E non corre il rischio di cadere nella retorica unità
Il Partito Socialista è semplicemente un partito politicamente unito
Anche il sei
L'anche se lo conoscono meglio di me i compagni di molte federazioni dove i problemi della convivenza non sono stati affrontati nel modo migliore e non sono stati ancora risolto il nel modo migliore
Il nuovo corso socialista non si è mai arrestato
Ma deve ancora percorrere molta strada
E sapevamo fin dall'inizio che la nostra sarebbe stata una lunga marcia
Sono state fatte in questi anni
Tante cose
Ma abbiamo ancora nei cassetti tanti progetti che debbono essere realizzata
Tante intuizioni giuste
Debbano essere approfondite sviluppate
La tensione morale e politica
Deve essere tenuta viva e portata al suo massimo grado
Dobbiamo aprire la strada ai giovani non solo nella società che per loro avi è troppo strette ma anche nel partito
Accanto ai quarantenni di dieci anni fa
Crescono nuove leve di dirigenti
Mentre i giovani e giovanissimi si fanno avanti con serietà con impegno e con entusiasmo
Un partito è libero non solo quando lascia circolare liberamente le idee
Ma quando si mostra capace di far circolare le responsabilità
Costruisce sempre
Una grande forza politica chi giunge a saldare le esperienze delle generazioni
Consegnando alla creatività e alla volontà di rinnovamento delle nuove generazioni i valori insediamenti
Le memorie della tradizione
In questi anni ci hanno lasciato compagni di volo valorosi
Ne voglio ricordare due tra i tanti
Riccardo Lombardi che Loris Fortuna
La Oreste
Era per sua natura un capitano coraggioso
Partigiano
Combattente era sfuggito alla condanna a morte inflittagli dai nazisti
Sostenne sempre con grande coerenza la battaglia dell'autonomia socialista
Spirito libero e laico
Fu alla testa di lotte per la conquista dei diritti civili che hanno scritto una memorabile pagina del progresso
Della civiltà del nostro Paese e noi lo ricordiamo con tutto l'affetto e la riconoscenza dell'animo nostro
Riccardo era stato un precursore
Del moderno riformismo
A più riprese
Aveva dato un grande apporto alla emancipazione autonomistica del Partito socialista
Aveva tenuto vivo una tematica di alternativa
Partendo dalla quale su posizioni di minoranza
Introduceva continuamente elementi critici e dialettici nella vita del partito
Anche quando dissentiva da ciò che decide Barollo
Non cessava di lavorare spalla a spalla con tutti noi
Presente puntuale attivo sino alla fine
Voglio concludere questa mia relazione
Ricordando
Qualcosa che gli ha scritto
E socialista quella società
Che riesce a dare a ciascun individuo
La massima possibilità di decidere la propria esistenza e di costruire la propria vita
E non i socialisti siamo anti gerarchici
Antitotalitario
Siamo impegnati non hai che Robusti dire lo Stato
Ma togliervi le attribuzioni
Che ha confiscato in gran parte alla società
A diffondere il potere
A socializzare la politica per costruire una società socialista
Compagne e compagni delegati
I lavori del congresso coincidono
Con un momento di difficoltà di difficoltà politica
E di prospettive che si sono fatte in certe e confuse
Ma come sempre
Nelle difficoltà sapranno mostrarsi più solide e più forti
La nostra responsabilità la nostra fiducia
La nostra volontà di tenere larghe aperte le diede il progresso italiano
Cui è legato il dovere e l'avvenire del movimento socialista
Allora
Nella cioè
Ecco la relazione del segretario o si chiudono i lavori di questa sera e riprenderanno domattina alle ore nove e trenta