Dal buio degli anni settanta al governo del paese

Allora benvenuti innanzitutto
Per questa occasione d'incontro
La vivacità
Simoniato Ada dal calendario semente fitto dell'Osservatorio parlamentare
Il cielo
Ogni tanto si venga concesso un po'di
Il periodo peggiore di riflessione rispetto a prendere decisioni in ogni in ogni istante quindi la sera dovrà restare vive una sua stagione politica devo dire al decimo anno di attività quindi anche con quella consapevolezza di aver vissuto le diverse stagioni al punto da dal buio
Diciamo di di un periodo di di di di impegno in una certa direzione fino al alle successive esperienze di governo se potrà sempre fornito quello stimolo sia in campo di proposta legislativa che il nostro core business
Consentitecelo sia in campo di elaborazione culturale proposta di contenuti dibattiti come quello odierno che servono anche un po'a collocare la prospettiva giusta le le valutazioni del presente perché poi la tentazione di soffermarsi sull'ultimo fotogramma è sempre la tentazione su cui ciascuno di noi cade a livello personale come a livello di analisi politica quindi la giornata odierna Samia viso ci può aiutare
A comprendere che un fotogramma parte di una pellicola più ampia parte di una
Di una parabola più ampia e quindi la provocazione odierna perché di questo si tratta in qualche misura vuole aiutarci apporre in questa prospettiva
Non solo i contenuti non solo i soggetti Della Della vita contemporanea ma anche quello che sarà lo scenario che si andrà ad affermare in questa ricomposizione che quasi su base quotidiana ci presenta lo scenario politico una continua ricomposizione che però è parte di un insieme di di fotogrammi
Abbiamo come dire la tavola sufficientemente imbandita per far sì che
Dire colui che ospita questa tavola imbandita c'è da solo volentieri la parola al al Gourmet Luca Telese che che illustrerà diciamo i contenuti gastronomici del dell'evento odierno da parte mia quindi un ringraziamento
Desidero di rinnovare la disponibilità che l'Osservatorio parlamentare offre
Per ospitare queste iniziative soprattutto per proporre attraverso presentazioni di libri argomenti di sana provocazione culturale quindi questo è un invito che pace non solo i componenti il tavolo non solo come spesso ci ripetiamo ora Manconi come cortesie per gli ospiti ma le facciamo volentieri stima ma anche a tutti voi di come dire esercitare quel giusto diritto di proposta
Che l'Osservatorio parlamentare come dire a come brand per eccellenza quindi un grazie
Un un grazie anche a tutti voi che insomma avete inteso così arricchire questa questo pomeriggio saremo lieti se lo farete anche la fase dibattimentale e passo la parola volentieri stimo Luca Telese grazie
Grazie buonasera cerchiamo di fare una cosa non rituale sicuramente non canonica perché come orrendamente notato questi due libri sembrano apparentemente distanti
Però si può fare una presentazione incrociata se si considera i ragazzi vive a Milano come uno dei tanti palinsesti
Di formazione di una classe dirigente fra gli anni settanta e gli anni ottanta un palinsesto vivamente connotato a destra ed è un libro che con un tonno leggero
In qualche modo quasi crepuscolare nel senso senza nessuna o topologia e senza nessuna retorica però fissa
Come in un in una scheggia di Rossi Diana dei calchi
Ed è stato molto interessante questo libro uscito quest'estate nonostante sia pubblicato un piccolo editore avuto un un successo di pubblico cinque mila copie vendute quasi una caccia alla chicca probabilmente anche l'Autore pensava di comporre un
Libro semiserio poi ne è uscito fuori una scheggia di memoria
Il libro di Velardi è un libro che parte da un'idea totalmente opposta un libro su oggi il racconto della più grande battaglia campale elettorale che la storia ricordi i i quaranta milioni di euro investiti a Berlusconi sono forse la misura che danno l'idea di che cosa erano state queste ultime elezioni Lula intitolato proprio provocatoriamente l'anno che doveva cambiare l'Italia che cosa tiene insieme queste due cose una comune classe dirigente quei ragazzi degli anni settanta ottanta sono i protagonisti delle partite di oggi negli scontri di oggi sono la classe dirigente che governa l'Italia con un'alternanza
Che da un decennio più o meno funziona che sembra sempre carica i risultati drammatici ma che in realtà poi è sempre la stessa cosa
Consentitemi uno sguardo un critico forse qualche provocazione in realtà sono i baby boomer che governano questo Paese
Lo volevamo fare fin da piccoli hanno dovuto lottare a destra a sinistra con dei padri nobili che ha un molto ingombranti io non so chi di voi ricorda un libro filma meraviglioso di Scola
C'eravamo tanto amati
In c'eravamo tanto amati c'è un personaggio archetipo che è quello di Vittorio Gassman che un personaggio fatto e passa da sinistra a destra
Che sposa la figlia del palazzinaro romano ignorante trucido interpretato come dire dieta democristiano se è vera interprete datato da magistralmente da Aldo Fabrizi in questo film gas manna non vede l'ora che il suocero muoia quello continuamente e sempre più decrepito sempre più brutto sempre le cisti eccetera però a un tormentone straordinario quando lo guarda
Gli legge negli occhi questo desiderio inconfessabile di parricidio di ricambio egli
Borbotta il romanesco io un un modo non hai capito io in un modo e infatti non muore
Io ho come l'impressione che se non legge questi due libri quello di Velardi quello di massa questo personaggio questo Aldo Fabrizi
Dovrebbe averlo davanti agli occhi e allo stesso tempo se sente questi due testimoni che abbiamo al tavolo chiamiamo due autori due testimoni stasera
Sentirebbe sempre questo stesso personaggio cioè questi cinquantenni italiani nati cresciuti nell'Italia del boom temprati Attraverso il sessantotto e il settantasette
Sono una classe dirigente che sente non riesce mai arrivare pienamente nella stanza dei bottoni
Che è gravata da alcuni lasciti testamentari difficili
Per alcuni è il l'antica eredità missina o fascista prima per altri l'eredità comunista per altre verità extraparlamentare insomma sembra sempre che non riescano fino in fondo supera l'esame di maturità il libro di Velardi da questo punto di vista è una specie di manuale
Io quando abbiamo presentato questo ripetuto fuori una intona banche abbastanza scoppiettante perché poi Claudio racconta delle cose meravigliose anche dal punto di vista la campagna elettorale per esempio racconta una cosa che abbiamo definito il teorema Bufalini
E che vi dà un'idea di come funzionano sempre gli strumenti valutazione classe dirigente in Italia cioè racconta che Bufalini arrivava nella direzione del pc quando c'erano da prendere decisioni molto importanti e diceva ma il mio barbiere mi ha detto che
C'è
Disagio per quello che stiamo facendo il mio barbiere contrario mio verde mi dice c'è molto malcontento sulle leggi eccetera
E allora praticamente un antidoto di questa cosa che qualcuno andava del Barbiere di Bufalini e iniziava di a sostenere la sua linea in modo da poter influenzare Bufalini in comitato centrale
Ora questo sembra un paradosso ma è vero che questi gruppi dirigenti funziona un po'così
Se uno vede il microcosmo di via Milano scopre che erano tutti amici scopre che Fini passava le note di servizio dicendo occupati delle agenzie sulla Borsa oppure sul sugli scontri di piazza
Scopre che Storace agitava scamiciata ho già allora in redazione che Buontempo pendeva un collega fuori dalla finestra perché lo ha fatto incassare cioè scopre che praticamente i partiti come erano allora sono stati dei Ginnasi in cui questi ragazzi
Baby boomers cinquantenni di oggi hanno subito gli scherzi non mistici dei loro grandi padri intoccabili quelli che non morivano
E che sono diventati adesso delle palestre vuote in cui si esercitano stormi di portaborse apprendisti stregoni venditori di sondaggi taroccati
Gente che entra in questi grandi scontri mettendoli un obolo di pensiero
Allora quello che posso chiedere semplicemente presenti se questo non sia la semplificazione banale provocatoria di un trentenne che sentendosi fuori e guardato i da fuori
Li può guardare divertito anche ammirato nello erotiche nei loro pregi e se poi alla fine questo circuito in qualche momento finirà cioè se alla fine ci sarà in Italia un cinquantenne barra sessantenne perché ormai i giovani sono questi
Che è riuscita a prendere il potere avendo alle spalle questo album di famiglia o quello che racconta Velardi senza ipoteche essenza vincoli perché poi sono stato recentemente in Spagna a seguire un viaggio di Fini
Fini ha incontrato in un pomeriggio i quattro forse più importanti leader quattro fra i più importanti leader politici del Paese non ha incontrato Zapatero manco tra del Ministro degli esseri socialista ha incontrato il presidente del Pepe
Ha incontrato la presidente della municipalità spagnola Aguirre che considerata una possibile premier e poi ha incontrato Luís Aznar ora la cosa che stupiva era che Aznar che considerato un vecchio c'ha cinquant'anni
Nel a quando ha preso il potere ne aveva quarantadue
E che la dire vorrei è più giovane ore o alla stessa età della Melandri ma è consigliata già una statista che la sede del Pepe sembra la sede della Vodafone
Vetri che sta all'illuminata i e la sede della fondazioni di Aznar pare una galleria d'arte allora l'impressione che uno ha che alla fine questo nostro Paese oggi come sia veramente un po'opposti moderno ma non sia propriamente moderno la campagna elettorale che descrive Claudio è veramente una sequela di tentativi di modernizzazione e di cose
Di errori da quattro soldi e alla fine che poi alla fine questi due terribili settantenni che ancora oggi dominano la politica italiana Berlusconi
E Prodi siano in qualche modo una maledizione che ci meritiamo cioè uno che era ministro nel governo De Mita
E un altro che praticamente ha fatto di tutto è tutt'oggi libero i pubblicata intervista apocrife in cui dice vorrebbe cedere la mano immediatamente arrivano le smentite perché no per carità non è vero
E noi sappiamo che cinquanta enni italiani vorrebbero liquidare questi settantenni ma sappiamo anche che non riescono mai a compiere fino in fondo questo parricidio
Mi sono perfettamente consapevole che questa è una lettura provocatoria e forse dissennata però credo che sia il contributo principale per iniziare subito il dibattito sentirei Adolfo Urso Manconi e poi finiamo con gli autori che se si sentono totalmente diffamati o stravolti nel pensiero nell'interpretazione dei loro testi potranno minimamente cercare di metterci una pezza
Ma se il grazie di lucrare sul punto introdurre benissimo questo confronto su due generazione possiamo dire un'unica generazione che appunto dagli anni Settanta giunge sostanzialmente insieme
Al governo del Paese io mi son sentito coinvolto dal libro di massa per ovvi motivi essendo uno di quella squadra già vissuto in maniera carnale quegli anni in cui si è formata una classe dirigente e non a caso nel Secolo d'Italia se voi nottate
Tutti gli attuali esponenti della destra italiana
Nella gran parte dei casi escono dalla stessa esperienza umana e professionale
Ha seguita agli atti appunto da Fini a Storace da Gaspari all'Andolfi da Bocchino a Buontempo a Moffa
Quella il luogo dove si forma una classe dirigente sì formali perché era l'unica centro di produzione culturale che allora la vestale vanità
Quando c'era un dirigente di valore
Veniva assunto al secolo perché lì si potevano fare venti venticinque assunzioni
Quando quella che allora la destra poteva esprimere e in quegli anni governo
Terroristica
All'Italia all'universo dice una lettura
Che consigliere di fare gli amici di sinistra su perché l'attuale governo voglia tagliare in maniera sostanziale di risorse per il giornale di partito forse perché ha necessità di fare un altro partito
Dalla di sostando come dire in qualche misura praticando qual è l'ossatura dei partiti nella coalizione in questo caso punita PDS perché si turco se un altro party partito democratico e in qualche misura rompere il rapporto che oggi vieta la classe dirigente DS una sua base che spesso attraverso L'Unità così forte
Comunque questa lettura maliziosa ma non troppo di una lettura politica nel nostro caso in acque una classe dirigente di una generazione che diveniva agli anni di piombo sentiva assediata e che in quegli anni misurò l'ex capacità di confrontarsi con quella che allora appariva una grande che sia la possibilità di realizzare una strada per il governo di questo non si parlava mai a destra e chi parlava era considerato un eretico
Perché voleva uscire dal ghetto paradossalmente in qualche misura entrare nella quotidianità quindi sporcarsi rimane la Puglia alleanze e quant'altro ancora
Quella è la nostra esperienza la nostra palestra una palestra che poi ha funzionato Velardi nel suo libro descrive invece come un'altra classe dirigente giunge al governo e l'hanno che avrebbe dovuto cambiare l'Italia
Se sottinteso non l'ha cambiato e io mi chiedo e Velardi che un uomo di comunicazione cioè cercato di cambiare anche un modo di comunicare a sinistra non so se ci sia riuscito
Mi chiedo se sia vero che la sinistra non sa più comunicare
Una volta sapeva comunicare in maniera in Grecia quindi non sa più comunicare rispetto alla modernità
Mi sembra che ho vissuto nella convinzione allora reale che la battaglia la cura della parola respinta la sinistra
Quando diciamo questa best diciamo noi non riusciamo a comunicare non riesco a imporre di nicchia non morde modo di fare Amoruso in quattro la sinistra questa si può fare per trent'anni quarant'anni in questo Paese non so
E allora oggi mi chiedo la sinistra non sa più comunicare
Perché non ha saputo comunicare come De Nardi dimostrati in campagna elettorale
Anche un elemento la tassa sulla successione oppure in campagna elettorale a tassazione Cibotto
Che poteva essere comunicata diversamente diventato un travaglio è una tragedia che giorno dopo giorno si trasforma in farsa
E lo stesso IDC oggi con la prima finanziaria non abbiamo saputo comunicare parlare al Paese
La sinistra non sa più comunicare quindi indovinare gli slogan oggi lo slogan che aveva inizia la campagna dei finanziari che o era anche i ricchi piangono posto subito ritirato chiaramente
Un modo sbagliato di porre un problema
Oppure
Non è possibile comunicarli dei che oggi la fissa proteste
Il problema non seria comunicare o non può comunicare
Perché la mancanza di un Progetto di una visione del futuro
Non può essere più coperta da un linguaggio immaginifico futuribile
Mica di sinistra chilometro provocazione rapimento al dibattito chissà comunicare quella metropolitana
Quella appunto e non a caso di sindaci
E infatti la zona dove tra l'altro i maggiori consensi
E comunque queste due classi dirigenti in modi versano gli su tutte e travagliato quegli anni ed oggi giungono al governo del Paese però Telese dice una cosa sensata
Giungono al governo del paese non lo siamo giunti e da sinistra anche ma per interposta persona
E per interposta generazione
Per cui la classe dirigente della collezione centrosinistra è sicuramente quella uscita agli anni di piombo al travaglio dei DS della sinistra
Ma lascia che a gestire o è costretto a lasciare che gli stilisti un'altra classe dirigente anche la puzza generazionale
E quando via privato Massimo D'Alema
è crollato se fatto triturare
E dall'altra parte
Il centrodestra o la destra
E giunta al governo del Paese ma in qualche misura anche sta per interposta persona e per interposta generazione una generazioni settantenni
Dall'una e dall'altra parte
Fuori
Nati fuori della politica nati fuori dei partiti
Che però governo per conto e in nome
Che i partiti che li esprimono della coalizione che hanno creato certo son casi diversi Prodi Berlusconi però in qualche misura questo come dire
Fa emergere una lacuna una mancanza
Questi partiti a destra e sinistra oggi esprimono sicuramente la culto di governo sia devo dire chi nella polizia di centrosinistra oggi di Governo esprimo la cultura di governo
Identifico ministri DS
Non della Margherita
Tanto meno dei suoi alleati
Ovviamente
Dei ministri tenente qui cesto Manconi ma in generale dei DS e nella sinistra italiana concepita come l'erede del partito comunista quella che ha scelto una strada ovviamente riformismo e quindi Adema quindi Bersani
Persone che sicuramente e così nel centrodestra fosse accaduto quasi altrettanto eppure manca ancora il passo per una compiuta rappresentanza e come se questa
Governo
Sia comunque in in fin dei conti in qualche misura ancora negato quando accadrà questa compiuta rappresentanza forse dovrà accadere con un'altra generazione e non con quella nostra con quella successiva
E per noi sarà in qualche misura una generazione fortunata e dannata nello stesso tempo fortunata perché sa la generazione che a destra e a sinistra ha saputo poi passare
Dalla contestazione
O dalla negazione
La proposte al governo del paese
Dannata perché lo ha dovuto fare affidando ad altri
Il governo del Paese per interposto appunto persone
Sul fatto che arrivino al governo
Esponenti di due generazioni che hanno
Attraversato anni particolarmente laceranti
Su questo
Voglio comunicare una prima riflessione alla quale tengo molto
E che
Nasce da una sollecitazione ancora una volta devo dire
Di Francesco Cossiga
E non casualmente di Francesco Cossiga per ragioni che tra un attimo si comprenderanno
In un passaggio del suo libro la passione la politica dice Cossiga
La democrazia Cristian nell'immediato dopoguerra diciamo dal quarantasei al quarantotto aveva creato delle squadre di autodifesa io stesso ne facevo parte in Sardegna erano squadre clandestine armate attraverso i carabinieri
Ho grazie al denaro gli esponenti politici provvisti di mezzi economici
Nel merito nella fattualità della cronaca della storia e altamente probabile che l'episodio sia largamente frutto di un'elaborazione come dire fantastica parte da un dato il su questo costruisce ma non è questo quello che a me preme
A me preme sottolineare come
Quella generazione democristiana
Dunque anch'essa e non soltanto quella
Alla generazione democristiana antagonista ovvero quella che militava nel Partito comunista sperimentano
Per la prima volta nel corso di questo secondo dopoguerra ho un paradigma che appunto quello su cui vorrei invitare alla riflessione ovvero
In un regime democratico
E possibile
Compiere il proprio tirocinio democratico attraverso un percorso non lineare
Non tutto completamente regolare non tutto è interamente affidato a una strumentazione
Democratica
Questo è
Il paradigma che nelle parole di Francesco Cossiga emergono con tanta forza e che però
Attenzione non vanno semplicemente quelle parole schiacciati all'indietro
Nella fosca tomo sfera del dopoguerra perché se noi analizziamo il resto della fase storica che giunge fino a oggi e che passa attraverso ecco gli anni settanta noi vediamo che periodicamente questo processo si verifica
Ovvero processi di socializzazione politica che riguardano sette menti di generazione che vedono intrecciati
Strumenti legali e strumenti non legali
E che questo tirocinio alla democrazia
Che ovviamente voi va considerato nel suo aspetti penali né su aspetti morali né su aspetti sociali per un momento solo per un momento sospendo il giudizio su questo piano
Dal punto di vista storico questo processo non mette in discussione non costituisce deroga non lo fa eccezione rispetto alla maturazione democratica dei quelli che attraverso quel percorso sono passati e questo è un ragionamento che io appunto intendo fare con riferimento esattamente a quel titolo dell'incontro di oggi che così recita da gli anni di piombo alla attività di governo
C'è stato io credo un tirocinio che
Ha formato
Che ha preparato che ha maturato
E che fatto salvo ripeto il giudizio penale morale e sociale su cui trascorsi oggi non costituisce in alcun modo una revoca
Di democraticità
E di saldezza e lealtà istituzionale per coloro quel percorso hanno attraversato
Perché questo è proprio di tutti i regimi democratici nelle loro fasi di tensione nelle loro fasi di accelerazione nelle loro fasi di precipitazione
Se voi pensate che una vicenda simile
A
Riguardato negli anni scorsi l'allora ministro degli esteri della Germania Oscar Fischer
Che appunto subito potente Processo di critica è di messa in revoca
Proprio sulla base dei suoi trascorsi vedette immediatamente come appunto non è questione che riguarda solo il nostro Paese questa era la prima notazioni che volevo fare tu altre notazioni
Io condivido il giudizio di Luca Telese e di Urso e in qualche misura l'orrendo anche più radicale
Io penso davvero per citare Gaber che
La nostra generazione ha perso
E la prima volta che io uso il termine la nostra generazione perché mi picco puntigliosamente di ricordare
Che se la generazione dei fine anni sessanta primi anni settanta
Ha avuto un effetto di rifrazione sull'intera società
Avviando processi di mutamento importanti resta il fatto che la quota
Di quelle generazione di quella generazione diciotto ventiquattro enne
Che all'epoca fu militante costituiva circa l'undici dodici per cento dell'intera generazione appunto diciotto ventiquattrenne
Il fatto straordinario fu che quel dieci dodici per cento al più dodici per cento
Ebbene stretti sull'intera società su gran parte della società
Bene
Io ritengo che
Il giudizio su quegli anni vada nettamente distinto dal mio punto di vista si può dire che quei movimenti abbiano avuto
Un significativo successo
In particolare su due
Piani
Importantissimi
Il mutamento degli stili di vita
La critica
Dei sistemi d'autorità
Ovvero quei movimenti che si volevano radica rivoluzionari ebbero una funzione di modernizzazione portarono innovazione nei costumi nel senso comune
E appunto nel mettere in discussione gli apparati consolidati dis di poterne da le forze di polizia alle forze armate fino la prima organizzazione dei sacre Stanica e nel maggio del sessantanove si organizzare in un comitato nazionale
La generazione ovvero come ho appena detto quel segmento di generazione non ha assolutamente vinto
Al punto che
Dopo quanti trentacinque anni trenta tra i denti dopo venticinque trentacinque anni e da allora
Chi assume ruoli di direzione della società non sono gli esponenti dei movimenti di quegli anni
Sono semmai gli esponenti dei partiti
Politici di massa di quegli anni
Cioè non diventa hanno leadership della società
Le leadership dei movimenti sociali dell'epoca diventa hanno assumendo ruoli importanti nella nostra organizzazione sociale
Militanti che fecero la loro esperienza politica primaria dentro le grandi organizzazioni politiche di massa
è una differenza notevole
I movimenti non hanno prodotto una classe dirigente che puoi uso il termine che si usa correntemente sia andata al potere
Su questo processo seni innesca un altro
Che a mio avviso è stato già evidenziato
Non si consumò un parricidio
Che era ciò che la società avverrebbe richiesto
Cioè non ci fu una vera
Azione conflittuale contro i padri
Dico di più
Che l'aggressività
Di quei segmenti di giovani generazioni non si indirizzò contro le generazioni precedenti ma in qualche misura in Plose
E piuttosto che manifestarsi come guerra par lucida attivo una lotta fratricida
Che è un modo a mio avviso documentabile di leggere
Lo scontro anche cruento tra giovani comunisti giovani fascisti dell'epoca fu la ricaduta fratricida di una mancata capacità di portare avanti una lotta contro i padri per la loro appunto
Successione
Ecco queste sono
Un po'le considerazioni che che mi vengono in mente pecche poi di
In ultima analisi vanno a coincidere anche con quelle di Adolfo Urso
Con un'ultima importante avvertenza
Kei cioè
Mirino cerca di far riflettere
Nei giorni scorsi la dico brutalmente chiedendo molta scuri molte scuse Adolfo Urso ma davvero sono scuse sincere perché per un verso lo devo dire per l'altro verso
Spero che ne scappi scagli senso
Ho avuto il più ordinari dinari o dei confronti in una alla settima Commissione parlamentare
Con un cretino di Alleanza Nazionale che avendo io ho replicato fuori
Da come dire procedura che prevede che il sottosegretario non posso interloquire se un commissario interviene
Ha sostenuto vivacemente che questo era il retaggio dei vizi antichi
Kyei davvero oltre una cretineria che tanto per capire il senso del mio scuse ovviamente poteva cadere a parti invertite e mi capite bene cosa voglio dire proprio contro uno di Alleanza Nazionale detto da uno della mia coalizione no è chiaro per com'è è fantastico tutto ciò
Perché io invece ritengo
E qui finisco davvero chiedo scusa un sì scritto un po'troppo ritengo
C'è stato uno straordinario risultato di questo periodo storico e anche di quello che prima io definitivo un tirocinio non democratico alla democrazia ed è il fatto che dopo tutti questi anni
C'è o un solco radicale su alcune questioni dirimenti
Un solco radicale su alcune questioni dirimenti tranne ed esponenti di Alleanza Nazionale
Ci sono due tre e quattro questioni su quali convergiamo ma ci sono
Proprio questioni per me è cruciale su quali c'è una inconciliabilità totale di punti di vista
Ma ecco la questione questo scontro e oggi civilizzato
Questo scontro oggi
Non ha perso in passione sì e appunto trasformato in una
Ordinaria e felice conflittualità democratica che credo sia così un'acquisizione assolutamente prezioso grazie
Entrambi interventi ci hanno detto molte cose interessanti credo che questa affermazione poi non l'unica non declinata si può girare sicuramente ammazza la vostra generazione ha perso punto interrogativo Manconi lo mette senza esitazione citando Gaber
Il visto che poi alla fine sia l'intervento di Urso che quello di Manconi parlavano del passato del futuro tutti poi occupare del passato e Velardi diciamo del futuro per lo meno del presente nell'introdurre
Il caso
Solo no però l'ente del di non so se proporrete pochi di voi leggo il manifesto ma è in corso una polemica interessante cioè in questo periodo sono usciti una caterva di libri sugli anni Settanta dal da una biografia trattenuti da per e
Da no no assolutamente non voluti almeno una biografia esorterei Silla pubblicata predizioni Paoline che ha venduto mille copie in una settimana sorpresi da era una confidente di alcuni brigatisti l'autobiografia una configura e si era confidente del senso religioso una biografia di Sergio seggio poi un libro che che esce proprio oggi
Molto interessante di Fasanella che si intitola il silenzio degli innocenti sulle vittime degli anni di piombo poi anche uno pubblicato in una collana mia sì queste Pernumia responsabilità la fiammella scelti gradirà o che è arrivato undicesimo in classifica
Con mia grande soddisfazione
Ma perché dico questo perché prendendo spunto da questi libri e citando anche il mio cuori nei Pierluigi Battista sul Corriere ha detto ma come è possibile che tutti questi libri POIN fondo toccano gli aspetti militari violenti
Battista non aveva ancora sentito Manconi che secondo me ha spiegato molto dice ma come è possibile che di questi anni rimanga solo questa sensazione questa scia di sangue l'ha definita così oggi
Sul Manifesto Gabriele Polo il direttore manifesto lo attacca perché Battista nel fare questa constatazione dice furono meravigliosi gli anni Ottanta al dobbiamo fare un atto di coraggio dobbiamo dire che gli anni oppure settanta facevano schifo allora
Perché ho fatto questa premessa introdurre Mazza perché mi alta il libro di Mazza
A o un almeno a me ha lasciato questo sapore un sapore di Amarcord molto gradevole cioè non è il libro di una persona e racconta gli anni di un fallimento anche quando racconta le cose più scusatemi essiccate dure
Faticose da regge di quel tempo c'è un tomo di leggerezza che per noi osservatori esterni anche geminazione mente suscita quasi un sentimento di Nostalgia
Ero la presentazione del libro di Veltroni e Luca soffrì non Luca scusate proprio Sofri Adriano ha fatto un'annotazione sul sentimento Nostalgia dicendo
Vedete lo abbiamo regalato la destra dicevamo nostalgici per insultarmi adesso che tutto sommato sotto sessant'anni e faccio un bilancio quasi disastroso del mio passato ha detto così
Dice a me questa cosa Nostalgia piace c'è un sentimento bello dovremmo riprenderci io allora volevo chiedere ammazza a se lui a degli elementi di Nostalgia
Ma di come è possibile che poi tutta la sequela di violenze anche una discriminazione molto dura che Luís subisce quando se uno gli dice io non rispondo un giornalista del Secolo no dall'idea
Un collega dall'idea di questa separatezza incredibile
Come è possibile che poi alla fine quando uno li rimette tutti insieme questi anni così duri così pieni discriminazione di violenze però alla fine mi pare di capire che tu sei più vicino a Gabriele Polo il manifesto che per lui Di Battista non sono stati degli anni da buttare
Buona sera innanzitutto chiedo scusa ma da una bronchite in atto spero il che non consenta di parlare comunque per qualche minuto
Io ho Nostalgia Nostalgia dei vent'anni
Che non tornano più
Io nostalgico di quella passione e dico l'entusiasmo che ci si metteva allora
Vuoi perché avevamo vent'anni vuoi perché credevamo molto non è cosa che facevamo
Che non torna più
E temo che non è vero che non torni più perché adesso l'abbiamo cinquanta
Ma perché in circolo di quelle robe lì non ce n'è più tante
In questo senso Manconi ha ragione nel senso che la nostra generazione che pure è arrivata diciamo così quel segmento di generazione meglio
E in qualche modo non ha vinto o non ha vinto del tutto forse vincerà giorno dopo potrà vincere forse la generazione successiva a qualche condizione potrà vincere non comunque
Io questo libro scritto
Perché volevo farlo
Il modo ricordavo Luca in cui ho pubblicato
Affidando la una piccola casa editrice confermava
La bontà di di una di una cosa fatta per il puro piacere di farla
Perché mi interessava misurare la distanza
Dentro di me soprattutto tra come come ero e come sono tra com'era quel gruppo e come oggi quel gruppo se esista ancora innanzitutto e se quel gruppo che Adolfo ricorda bene
Ancora qualcosa da dire e da dare
O non sia soltanto lasciato rovinare corrompere in qualche modo dagli anni e un po'anche dal potere
Una cosa che mi ha chiesto molto presentando questo libro un poi molte località italiane
Da chi non faceva parte nove alla nostra età in quegli anni fa non abbiate paura di tutte le cose che leggono il libro il cancello chiuso il sabato pomeriggio quando passava il corteo che voleva dirci la bomba in tipografia
Il fatto di dover mettere qualcuno di noi ha fatto
Nel pianerottolo di casa tolte alcune mattonelle sollevato lo zerbino messa un po'di sabbia con la grata sopra non serviva a coprire perché dopo il rogo di Primavalle la benzina passava troppo facilmente sotto la porta di casa
Non abbiate paura
E a me veniva in mente come risposta la cosa che ci diceva quella sera della bomba pochi secondi dopo lo scoppio della bomba geografia Mirella che erano segretari di redazione
Per dire come ridevamo quegli anni è un'impiegata
E come ciò urlare nel buio dopo il boato terribile il terremoto il terremoto che cedere Mantovani il nostro lavoratrice nomina tra è una bomba Televisa meno male
E non so dire se fosse paura non è la paura non è nemmeno in coscienza era il fatto che si doveva star lì perché si stava lì
Perché quel era la casa in cui abitavamo in cui avevamo in cui ci sentivamo di essere parte di qualcosa più grande penso che questa sentimento di appartenenza
Non fosse soltanto l'esclusiva del secolo c'era il fatto che dirò dopo Dell'Arco Costituzione che ti teneva io dico ai margini del bosco e l'altra a farli fuori dal bosco noto letterato diradato ed è un bersaglio più fisso Manta lo dico dopo di una cosa l'arco costituzionale
Ma perché credo che questi gruppi fossero il minimo comun denominatore di realtà
Che non erano in comunicazione materno in contrapposizione l'una con l'altra
Io ho letto con molto piacere lo dico parlo spassionatamente qualche settimana fa alcune pagine scritte da Michele Cucuzza non omonimo e Luís
Che racconta i suoi anni a Radio Popolare a Milano
Una radio di estrema sinistra
In cui c'è un capirono il suo un altro in cui si ricordano dibattiti in cui si dice ottava si uccidere un fascista fosse o meno reato
E Cocozza con molto a sobrietà racconta questo gli anni in quell'emittente radiofonica milanese
Io ho detto l'altro giorno a Roma
Mi piacerebbe leggere altre storie di altri colleghi racconta dall'interno di altre stanze in quegli stessi anni ma non per condire ho mai creduto almeno quando faceva Violante presenta la memoria va condivisa con osso Cats
Ne morivano conosciuta e rispettata che è un'altra cosa
E che restano memoria diverso lo diceva anche Luigi restano passati diversi viva Dio
Però al netto di quella violenza che faceva parte di quegli anni era un apprendistato un po'difficile non si andava dritti quasi stizzito si girovagava apoteci si perdeva
Dietro un angolo o perché ti sparavano perché sparargli a un altro
Ecco
Conoscere le altre storie di colleghi anche oggi diventati illustri come più di me
A me sarebbe utile a me piacerebbe con per fare poi insieme una volta conosciuti e rispettati reciprocamente un bel tratto di strada assieme
Premiando nella stessa direzione per ugonotta si diceva può tornare a essere il bene comune è una cosa che la politica un po'dimenticato che libero impegno politico e per il bene comune che va al di là dell'interesse personale di con la propria parte
Io credo che la politica oggi debba recuperare valori e passioni che erano di quegli anni
Io oggi non vedo francamente molte ragioni io invidio Adolfo che frequenta che attrae giovani di vent'anni in questo osservatorio no no no no frequente RAI no no nel senso che era in questo osservatorio che pare di politica e di cultura non per aria spia no non li adesca li attrae
Li attrae con la politica con la cultura
Ma oggi non vedo in giro tanti luoghi attraenti della politica per i giovani di oggi hanno vent'anni
Perché le offerte sono molteplici perché meglio un computer una navigazione in internet
O perché l'impegno gratuito per eccellenza che quando aumenta il noi e la politica oggi ha fatto dei mondi del volontariato
Più attraenti perché più gratuiti più disinteressati palesemente
Un'altra cosa marginale ma fino a un certo punto uno sa che cosa per quanto siamo invecchiati noi e i nostri tempi rispetto ad allora
Quando uccisero i ragazzi a di Acca Larentia gennaio mille centottanta settantotto settantotto scusami raggio dello storico e Luigi
Giorgio Almirante era a Napoli era un sabato sera far comizio
Giorgio Almirante sale sul treno per Torino il sabato sera
Sa che due ragazzi sono morti
Sacchi hanno sparato a un terzo che è molto grave sale sul treno e fino alla mattina successiva non sa più nulla
Era settantotto
Ripeto preistoria
Quante cose son cambiate in questi meno di trent'anni
I cellulari la informazione dovunque con qualunque mezzo in tempo reale
è cambiato il giornalismo è cambiata la vita è cambiata la potevano tutto ecco una Honda una piccolissima storia
L'esempio di come sia cambiata
Voglio dire un'altra cosa su su un particolare mi ha molto colpito che dicevano alcuni sui leader di oggi
Che non sorride degli allora movimenti sociali ma sono l'espressione diversi livelli allora dei partiti che allora esistevano
Mi vien da dire che se perché vi si stessero ancora oggi con loro belli o brutti servizio d'ordine forse le cose viste sabato scorso con fantoccio slogan ci sarebbero state perché i servizi d'ordine dei partiti avrebbero impedito che anche di farli entrare nei cortei questi questi deficienti
Così se ci vai se ci pare o anche se non ci pare i leader
Non è Manconi che molti potenziali leader vista la brutta hanno cambiato nome fronte e che si sono andati ad accasare dover raggiungere può luoghi di potere la più facile
Quanti che erano potere operaio Lotta continua
Anche MSI in quegli anni poi hanno preso scorciatoie verso posizioni di potere sapendo che quel mondo non li avrebbe portati verso il potere
Però in luoghi di editoria importanti ruoli apicali di tante cose c'è c'è quella generazione però una cosa la voglio dire
Chi è leader lo è comunque
Io non so cosa sarebbe stato allievo Sophie senza le sue disavventure giudiziarie
Ma so fine sta unite
Lo è lo è quando scrive su Repubblica da quando fa Treviglio sul foglio e quando presente libri è vedo molti in adorazione di Adriano Sofri
Lo è naturalmente quelli che l'idea di non hai i vincitori riconosce la partenza diceva c'era una volta in America innovativo tra De Niro no e io non so dire se qui io descrivo i ventenni e ricchissimo come vincitori
Però certo in alcuni caratteri di Gianfranco Fini c'era qualcosa che lasciava intuire la sua dimensione di leader
Nella Lunati cita geniale di Adolfo Urso che le scrivo magistralmente Cera
Qualche sensazione o devo raccontarla questa dopo Zamorano INCE
Quando esce il libro fine luglio io glielo mando lui gli altri ragazzi un po'invecchiati di via Milano
Lo sento prima di Ferragosto facile cunicolo aveva visto riposino letto ma ma
Strano
Per me non l'ha letto di mi dissi
Ci sentiamo a fine agosto come ora tutto bene ma quel libro eletto amorfo certo che l'ho letto bene bene ciao ciao locale
Ero mi ero convinto che non l'avesse letto perché una sera gli ha chiamato a settembre e mi ha detto gli hai fatto fare portata il libro l'avevo letto o piante con riso tutta la notte con il libro il male
Perché Adolfo Urso del gruppo
Era l'unico
Che profetizzava se per se stesso ovviamente per il gruppo per la squadra per la destra italiana e anche per l'Italia in quanto governava verso un futuro radioso
Gli altri quando parlava così lo volevano per un pazzo
Però aggiungo perché un suo parlasse così doveva essere una giornata di sole
Perché un suo a questa questi queste fasi questi ci che chi gli vuole bene apprezza chi tenevano un po'meno nota con un suo un suo limite caratteriale non risolto del tutto
Si diceva lui erano anni di guerra civile a bassa intensità
L'hanno detto dopo era a bassa intensità
Ma io l'altra sera nell'approfondimento del TG due vedendo il dialogo molto civile tal Maria Fida Moro e Sergio D'Elia in studio
Ma immaginando e percependo anche le loro vite in qualche modo bruciate
In quegli anni
Con responsabilità certo nell'uno con assoluta innocenza in colpevolezza da parte della trama
Sarà stata anche a bassa intensità ma dopo la vita e siamo ancora qui a parlare di vite bruciate allora in quel modo
Un'ultima cosa sull'arco costituzionale avevo promesso minacciato di dirla
La molla decisiva a scrivere queste pagine mi venne quando qualche anno fa a Napoli ero direttore da un anno del TG due ricevette un premio insieme con Marcello Veneziani
A Palazzo Reale in piazza Plebiscito e il premio ce lo consegnò Antonio Tirelli grande giornalista oggi ultraottantenne sempre molto lucido molto in gamba
Che fu collaboratore di Pertini al Quirinale di Craxi a Palazzo Chigi tra gli anni settanta e gli anni ottanta
Né per la macchina del TG due c'è la sua foto nei corridoi nostro telegiornale
Io gli disse io sono molto contento di dare questo premio Mazza veneziani per il giovedì per la cultura
Perché io socialista antifascista da sempre
Da molto tempo sono convinto che fu una grande sciocchezza
Per quarant'anni erigere quell'arco costituzionale che escludeva dal confronto dal dialogo dell'etica democratica tutta la destra politica culturale e giornalistica
è stato un errore storico di mio mi sento la mia quota parte responsabilità do il premio ammazza veneziani volentieri
Pensando a quanti Mazza e quanti veneziani ci siamo persi per quarant'anni per colpa nostra
Ad oggi che li muri sono giacciono a stati abbattuti
E che il dialogo il confronto rispetto sono in atto vivaddio
Credo che per fare un tratto di strada assieme sia bene conoscerci ma rispettarci ancora un po'dicendoci tutto
A me piacerebbe che quel collega importante che non volle parlare con me unicamente perché ero del Secolo d'Italia mi facesse una telefonata non me l'ha ancora fatto
Perché di acqua sotto i ponti ne è passato del tempo per chiedere scusa
C'è sempre hanno mai troppo tardi grazie
Ovviamente c'è sempre acquisire sapere chi è ma ne viene mandato il libro no Marco a va bene Claudio se vuole può dire qualcosa anche sul passato e ma perché poi Velardi Arre ha raccontato il primo in un outing su un magazzino che è stato ampiamente documentato e poi anche fra le righe di diverse esternazioni che lui e insieme posti in testi della biografia politica tra destra e sinistra intera nazione per cui dice ero di destra
Poi scoprì che non si rimorchiato ammanco per il cavolo allora improvvisamente in una folgorazione torno a scuola dell'isolamento isolamento nelle forme più abiette torno a scuola convertito diciamo alla sinistra
Istituzionale e riuscì a rimorchiare questa
Posso dire questo è un tema molto più lieve di quanto racconti questo aneddoto che effettivamente io raccontato in qualche circostanza molto meno lieve di quanto pare perché in realtà in quegli anni gli anni in cui stiamo parlando nei primi anni Settanta
Tutti quanti il senso comune
Stava diciamo a genericamente a sinistra mentre invece la destra rappresentava l'ala emarginazione
E io giovinetto Barbara brufolo uso quattordicenne arrivato al ginnasio con un po'di di vaghe letture i diari di Galeazzo Ciano non so manco perché i meno appassionato a questa questa roba discussioni
Che facevo in una famiglia di sinistra e quindi diciamo però attirando anche una come dire la l'antagonismo tipico adolescenziale con una con i miei genitori in maniera particolare con mio padre arrivai al ginnasio alla liceo principale di Napoli al genovesi
Dicendomi fascista
E capì immediatamente che non era diciamo dovetti ritirare Mipel star Memme la settimana o dieci giorni Hakata dandomi influenzato e tornai a scuola che ero diventato di sinistra
E ripeto cento ero manifestavo Barabba vista miseria morale tutto quello che volete ma diciamo Stato vivevo dentro un clima che era quello lì e poi il paradosso poniamo altre considerazioni sparse nelle lasciamo perdere il paradosso è che la destra in realtà nel senso comune del del di di di di quella fase era all'opposizione era estranea al sistema
La sinistra che si dichiarava estranea al sistema perché voleva per cambiarlo in qualche va be'per qualcuno addirittura rovesciarlo eccetera in realtà ne era molto più in Terna rappresentando appunto il senso comune diffuso
Da qui deriva secondo me è una una una qualche lezione anche per quello che poi è successo negli negli anni nei decenni successivi
E tutto sommato
Se stessi se riesco a ricostruire con un minimo di lucidità e rapidissimamente la la la la nostra alla nostra biografia abbastanza comune per generazione e anche per secondo me per alcuni aspetti proprio dall'esperienza politica
Dopo diciamo dentro quel clima
Io scelsi la sinistra diciamo istituzionale perché sempre fu probabilmente anche per per ragioni appunto proprio di vista personale insomma non ero neppure vocato a passare con una mazza in mano mappa Amma menarmi non non mero Capa avevo paura diciamo fondamentalmente feci un del dopo qualche dopo qualche tempo la scelta del Partito comunista e della Federazione giovanile comunista
Che era una scelta che allora si faceva a sinistra voglio sottolinearlo questo non in antagonismo in antitesi alla destra ma in antagonismo in antitesi all'ultrasinistra
Perché pareva che poi l'universo fosse così diviso pari naturalmente
Pareva che l'universo fosse diviso tra i gruppi cosiddetti estremisti quelli di cui Manconi era dirigente importante e il Partito comunista la Federazione giovanile comunista
Che ci fosse un altro universo quello di destra lo sapevamo perché riscontravamo nelle piazze devo dire non c'erano altri
Punti
Di di contatto e tanto meno di dialogo naturalmente poi tutti quanti ignoravamo che nel frattempo c'era un partito che momentaneamente governava l'Italia e se ne fregava diciamo della sinistra dell'ultrasinistra della destra
Perché poi si andava al voto ricordo precisamente il mille novecentosettantadue prima ancora del mille novecentosettantasei
E nelle analisi un cestino al voto si scopriva che la gran parte dei giovani
Aveva votato democrazia cristiana quindi noi stavamo a raccontarci un sacco di fresca accento di Cilea cento dei pazienti esattamente così
E le Lollo scoprivano con stupore dici ma come mai noi riempiamo le piazze le riempiamo nuvole riempiono gli estremisti anche la destra fa le sue cose qua alla fine
Non le altre generazioni ma i giovani votava democrazia cristiana e quindi per noi la partita giamaicana era chiusa
Detto questo io allora in quegli anni facevo un esperienza che che da questo punto di vista era davvero parallela a quella dei ragazzi del secolo perché la generazione allevata nella Federazione giovanile comunista di D'Alema
E e cioè la generazione mia quella di quelli nati intorno al cinquantatré cinquantaquattro eccetera eccetera è fondamentalmente la generazione che ha allevato la classe dirigente della sinistra italiana
Dirà Dini insomma D'Alema
Veltroni Livia Turco Fassino lo tutti quanti passa all'IRI e anche noi in realtà poi facevamo un'esperienza che dal punto di vista della comunità umana era era molto era molto interessante c'era un grande spirito di appartenenza non so che ci sono foto di di di di di di di di di squadre di calcio
Io ricordo che noi facevamo delle grandi sfide
Ha Arik Sharon con una con il gruppo di esuli cileni dopo la a dopo dopo il gol prende in giro il settantatré qui parliamo grandi partite contro gli Inti Illimani anche in quell'occasione mostrano la mia
La mia visita perché perché quando si inserisce questa questa questa squadra sa squadra la costui Adornato anche lunghe era parte
Però no no no era proprio lui
Perché la squadra e io mi spaccia ai diciamo teoricamente prima che si giocasse come una grande punta dice guarda tutto coi all'attacco Dattola la risolvo io la partita non non vi preoccupate FC montare diciamo questa cosa finché il giorno che dove mandare in campo fui costretto a uscire dopo un minuto appena IP primo calcetto per non confessare diciamo davanti a tutti in realtà
Era un mediocre giocatore di di pallone
Ma l'esperienza era era questa qualità era un'esperienza di comunità in cui quel paradosso di cui parlavo prima si manifestava secondo me ancora più forte perché la Federazione giovanile comunista dell'epoca quel gruppo dirigente aveva decisamente ambizioni di governo mentre a destra arriva solo se capisco bene Adolfo Urso
E il problema è che non ci poteva andare al governo
Questo è il punto cruciale non ci poteva andare per i due motivi per mozione di governo locale ma insomma poca roba l'ambizione invece era quell'altra anche perché siccome si combatteva contro l'ultrasinistra
Che negava invece fondamentalmente la possibilità dell'accesso al governo si viveva in maniera stridente questa questa contraddizione cioè fondamentalmente noi eravamo estranei al sistema aspiravamo
La stanza disperatamente ad entrarci ma senza possibilità di successo a destra succedeva qualcosa che era più o meno il contrario perché la destra era obiettivamente dal punto di vista sociale della struttura sociale ed economica del Paese più interna al sistema ma invece la rappresentazione che il i giovani di destra davano di se stessi era una rappresentazione
Come dire molto più estranea al sistema perché ne erano respinti dal sistema perché ero fuori dall'arco costituzionale
Anche qui perché dico questo perché secondo me il vero punto di che naturalmente questo per sottolineare una cosa che diceva Mazza naturalmente io senza arrivare a definirmi nostalgico però
Tutti questi anni Settanta permettono un ampia un amarcord non gradevole ma gradevolissima cioè ci sono storie dal punto di vista umano di un'intensità straordinaria ci sono amicizie che hanno resistito a tutti gli scontri politici successivi che poi sono stati e sono stati anche piuttosto intensi diciamo all'interno di quella generazione che si arrivava
Ma io o su su sottolineo ancora una volta questo aspetto della eterogenesi dei fini diciamo così
Perché poi secondo me il punto vero di analisi che noi dovremmo fare a proposito della della fine che ha fatto la nostra generazione non sta tanto in quegli anni
Perché in quegli anni grosso modo tutto ci appariva chiaro il vero punto di analisi l'ha fatta sulla fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta
Quando
Crollano i muri e parallelamente diciamo al crollo al crollo del Muro un Paese Partito Comunista cambia nome alle ma il movimento sociale avvia un suo percorso diciamo parallelo anche se la nel caso diciamo della destra non c'erano nessun muro diciamo di cui dover rendere conto
Se non diciamo la comune appartenenza con la sinistra al secolo breve che stava finendo e chiamo la così
Cioè la nostra generazione no è stata l'ultima generazione del cosiddetto secolo breve che ha vissuto le grandi la grande la grandiosa vicenda del secolo ventesimo e però le due grandi tragedie
Che il secolo ventesimo ha portato ha portato con sé
Allora e da quella da questa crisi che noi dovevamo uscire meglio
Io non penso che la nostra generazione ha perso l'editore che alla fine noi siamo grosso modo la classe dirigente del Paese in cui insomma senso in senso lato perché non sia il punto
No État interna matildico e poi e poi finisco non abbiamo perso perché ci siamo ma ci siamo in una maniera
Stanca siamo semplicemente come dei testimoni del passato che si sono acconciati a gestire il potere ma non hanno avuto il coraggio di compiere una rottura traumatica
Con il proprio passato io in questo senso espongo una tesi un po'diversa da quella degli amici che mi hanno preceduto
Perché lo dico io ho vissuto sulla mia pelle anche questo come dire un outing che mi capita di fare spesso ma lo faccio anche con la mia famiglia con i miei figli un tutto mi sono sulla mia pelle la la la la la la la crisi dei Comuni ero comunista
Cioè io sono stato partecipe sia pure diciamo nel punto più periferico diciamo l'Impero con della non di una delle grandi tragedie della più grande tragedia del secolo ventesimo
A un certo punto tardi questo l'ho capito ho dovuto soffrire ho sofferto e molto per liberarmi di una formazione che era una formazione poi come dire a tutto campo
Il la partecipazione diciamo al movimento comunista significava per me a dire delle regole di vita dei comportamenti
Delle Baratello voluto una ideologia che copriva tutto quanto l'arco dell'esistenza
Per liberarmi tutto questi ho dovuto fare una grande fatica nel c'è voluta una un un processo interiore molto complesso io ancora oggi
Sono un grande appassionato della storia del movimento operaio internazionale bene ma nei suoi aspetti tour piuttosto uscito io ballo leggo e rileggo la biografie di Stalin di Beria e di non lo possono come dire
Per per per dire a me stesso Galasso una volta tu stavi dietro a questi signori poi ne avevi più o meno consapevolezza non e fai bene diciamo ad approfondire questi temi per capire quali errori hai compiuto nella tua vita Ca'
E questo non c'entra niente con l'amarcord gradevole non c'entra niente col fatto che la militanza politica fosse bella in quegli anni perché lo era che la politica era importante che tutti quanti noi individualmente abbiamo degli ideali naturalmente sani perché non è in discussione questo non è in discussione la sanità dei nostri ideali quelli di ieri e di Mauro Mazza tutti e due pensavamo di costruire una società migliore a società più bella di quella esistente il problema che
Non so Mauro ma per quello che mi riguarda io questa mia queste mie speranze le avevo messe dentro l'involucro più sbagliato che potesse esistere
E allora io questo percorso l'ho fatto è stato un percorso di sofferenza qui parlo della sinistra il gruppo dirigente la sinistra non l'ha fatto nella maniera più assoluta
Ha cambiato marchi più forte a progressiva si è progressivamente ha avvicinato alla ad un'idea di governo delle società capitalistiche che sono le società uscite vittoriose
Dal dal confronto della del ventesimo secolo ma non hanno fatto non hanno compiuto fino in fondo questo percorso nel mio libro e finisco qui insomma io dico
A un certo punto lo rendo in maniera emblematica voi dovete liberare care a sinistra che poi mi sta intanto nel cuore insomma perché io
Continua ad aspirare diciamo ad una sinistra
Che naturalmente sta un po'tutta nella mia testa non so quanto oramai quanto stia nelle corse dei fatti ma ti devi liberare anche degli ultimi Drissi intuiti
Mitologici detraibili guardateli sono dirigenti e militanti della sinistra che ancora oggi di Beverly vi dicono che vecchie bisogna che
Dal come dire operare sulla base del libero mercato e che i leader di riferimento sono quelli occidentali ma che poi è la loro stanza c'hanno il poster di Che Guevara
E immagino che avvenga lo stesso a destra immagino non non lo so ma può darsi avvengono se eh no magari non è che allora Simonetta faccia
Allora il problema
Allora il problema è questo qua il problema è questo se noi vogliamo essere
Una classe dirigente all'altezza del futuro e cioè se vogliamo parlare a giovani che non sanno nulla di Che Guevara e di e di Stalin e di Mussolini e di tutto quanto il resto perché poi quello il dato di fondo
Noi dovremmo aderire o avremmo dovuto avere questa capacità
Secondo me non l'abbia avuta e magari non possiamo dirlo perché siamo una generazione di transizione io preferisco dire questo le generazioni che ha vinto che appena segnalate azioni transizione
In fondo abbiamo vissuto a cavallo di due mondi totalmente diversi quello pre ottantanove quello dopo
Adesso però dobbiamo capire dai cinquanta anni in poi che cosa vogliamo combina
Perché noi non governiamo appieno questi degli iper i i processi attuali che guidano il mondo e e questo è il motivo per cui alla fine siamo sempre non del tutto legittimati ed è il fatto che ci siano due settantenni che ancora mettono il cappello in testa ad una generazione di cinquantenni che potrebbe tranquillamente governare
Sto un paese la dice lunga diciamo su quanto questa generazione sia incompiuta ma il bello è che non ci compiremo mai perché noi oramai dobbiamo passare io penso che spero presto la mano ad un gruppo ad una generazione che viene dopo di noi
Pittis solo la generazione che viene dopo di noi forse crescerà senza tutti quanti quei residui mitologici di cui noi non ci siamo liberati
E che ancora sono largamente presenti nella politica italiana e chiudo con un'ultima considerazione fatta lunghi più lunga di Manconi e che pure aveva annunciato sì no un'ultima cosa la dico
Di questi residui mitologici a parte meglio Ciminna at dei tutta sta roba qui
Il il residuo più mitologico di tutti quei faccio una provocazione un po'più spinta e la politica
E la politica
Perché con la caduta del muro la politica intesa come conflitto con la C maiuscola tra visioni del mondo differenti è finita
Non è vero io non so quali siano lei così abissali che dividono Luigi da da un uomo di destra io non lo so
Io se parlo con Mauro e con tanti amici che ho dentro la destra
Io la penso allo stesso modo sarà perché cozza quattordici anni ho fatto l'errore di giacconi passata ma Saccà per questo baronetto attacca
Ma non è per questo è perché ci sono delle cose di buon senso
Su cui siamo tutti d'accordo e che bisognerebbe fare in questo Paese per esempio dico per questo veto nel mondo e che non si fanno
Ci sono tante altre questioni su cui naturalmente ci dividiamo ma non perché uno è di destra è uno e di sinistra destra e sinistra non c'entrava niente le categorie della vecchia politica non c'entrano niente
Ci divideremo sull'eutanasia o sul non so quale altra questione valoriale o sullo spinello ma è inutile cercare poi di inquadrare tutta questa roba dentro le caselle dei destra e sinistra
Cioè vecchia tradizionale politica non c'è più sarò io me ne accorgo tutti i giorni quando appunto
Fini prende le posizioni di carattere schiettamente liberale che ha appreso negli anni scorsi su tante questioni deputato UDC Fini e letti destra Abu e che devo dire di quelli che a sinistra e sono una bene certo che sì è ottima capito ma infatti perché aspetta ma qui perché c'è un altro problema cioè il problema è che noi noi non abbiamo portato i nostri popoli i nostri elettori verso una visione più moderna e contemporanea delle corse
Abbiamo lasciato che essi Petro giocassero né i loro miti questo è il problema vero e questo è il rimprovero fondamentale di faccia a sinistra il popolo della sinistra e la tragedia e la palla al piede della sinistra italiana
Se non ci fosse il popolo della sinistra che i dirigenti della sinistra hanno ottenuto chiusi dentro quel bozzolo di certezze che oggi non hanno più ragione di essere a sinistra sarebbe molto più avanti e forse anche a destra io dico forse perché conosco meno diciamo
Ip processa i percorsi interni alla destra
Ma insomma quello che volevo dire e che dobbiamo liberarci anche di questo feticcio della politica o la politica l'Harley inventiamo
Però per inventare la politica ragazzi cioè tu non è che qui in venti lo dovresti re inventare il conflitto perché il conflitto alimenta la politica la politica nasce dal conflitto e conflitti veri voglio dire però su quelle basi dovremmo fare una semplice cosa resettare il sistema dire benissimo
Scusatemi se lo dico qui
Alemanno è Bertinotti secondo me la pensano su tante questioni allo stesso modo probabilmente io e Adolfo Urso altrettante ma allora non funziona la roba che poi uno sta dentro un blocco intorno
E scusate
Che facciamo ci fermiamo qui presentiamo qualche domanda
Le questioni poste da questa prima fase presuppongono un dibattito di quattro ore se qualcuno due domande telegrafiche possiamo anche fare un Giurì risposte da
Hanno riempito da quattordici anni voleva dico tutto quello che mi pare
Allora Urso se in carica risponde del primo alla prima domanda sconvolta di un nostro ascoltatore prego
Anche lei è turbato dal terremoto Velardi
Io ce l'ho i capelli bianchi per cui ho seguito a appartengo a una generazione che ha quel reato al Sessantotto e sessantottini a quella generazione
Con con certo diciamo scetticismo
Io stavo con Lelio Basso ha problemi del socialismo preparammo diciamo la la nuova sinistra quando vedemmo la la piega che aveva preso quella nuova sinistra
Quelli ma ulivisti per altri come fare azione per pure piccole ambizioni del piccolo borghesi pensa personaggi tipo Paolo Flores veramente sono rimasto schifato quando poi ho visto addirittura le Brigate Rosse lasciamo perdere gente che non ha letto Carlo Marx cosa che invece stupidamente o forse per fortuna avevo fatto io dopo aver letto Croce
Lasciando questo per presentarmi i Velardi dice lasciamo stare la direzione di cinquantenni ora mai no no non potrà esprimere non potrà prenderete il potere speriamo in quella successiva senonché Manconi ha enunciato un punto una cosa che spero non sia una legge lo sociologica e cioè che i i leader che che la classe dirigente in una democrazia si si deve per forza
Formare diciamo fuori della democrazia perché se questo e allora la la la generazione che dovrà prende le le le vie del paese in Italia dobbiamo andare a cercare nei centri sociali
Quelli che dei dieci mille
Nassiriya
Speriamo che che io non abbia capito questo
Ecco no no ecco ecco ecco speriamo che non sia una
Ecco speriamo che non sia da interpretare come una legge sociologica o come o come la previsione come un auspicio perché questo rischio un pochino ce io penso che generazione dei cinquantenni io di avere allargato il discorso perché per esempio o i Paolo Mieli son persone che contano forse forse più di un deputato qualsiasi
Ecco cioè si sono sistemati abbastanza bene i cinquantenni
Ecco i cinquantenni
Vogliamo dirlo
Hanno avuto la la sventura di formarsi i numeretti in un'epoca
In tempi interessanti
Vanno inquadrati in una situazione storica dell'Italia che era quella che era
Un contesto internazionale che rendeva il caso italiano del tutto particolare benvenuti nella democrazia quelli che sono riusciti avvenire democrazia
Benvenuti quelli che son perché che son venuti che sono arrivati alla democrazia senza sistemarsi imposizioni comode di potere tipo Lerner o perfino Adriano Sofri tanto per fare dei nomi
E allora se voi che io sono pronto a scommettere sui migliori la generazione di cinquantenni
Che poi ci abbiano dato a togliere il tappo dei sessantenni beh meno male che ci sono stati chiesti sessantenni perché se non ci fosse stato Berlusconi ci avremmo avuto
Occhetto che appartiene alla generazione diciamo politicamente ideologicamente precedente a quella di Berlusconi
A questo punto forse due brevi replica anche a Manconi può dire qualcosa
La cosa più semplice ovviamente
Non credo in alcun modo di avere alimentato l'idea che fu possa essere una legge sociologica tanto meno un passaggio obbligato tanto meno in una condizione generale
Ho detto che può a cadere partendo addirittura dall'esempio di un segmento della generazione democristiana
E quindi di un generazione che poi diventata
Classe dirigente addirittura per quarant'anni ho detto che in periodi di forte tensione di precipitazione accelerazione della storia cosa che regimi democratici conoscono può accadere che un una parte e solo una parte
Faccia il proprio tirocinio alla democrazia con un percorso usato proprio queste parole non lineare irregolare e contraddittorio questo
La precisazione che devo fare la seconda questione e mi sembra
Molto
Significativa davvero senza alcuna strumentalizzazione dialettica ma lo scambio che c'è stato tra me Claudio Velardi secondo me i può essere stiracchiato da una parte e dall'altra io lo interpreto così
E vedo che
C'è un deficit di capacità da parte delle leadership
Della destra e della sinistra di farà maturare orientamenti diciamo così
Non so
Riformisti in entrambi gli schieramenti no
E sudditanza psicologica nei confronti del proprio popolo no una vera e propria sudditanza psicologica che spesso diventa populismo demagogia
Addirittura forme proprio di sudditanza agli umori dei rispettivi popoli di appartenenza
Ma detto questo io invece ritengo che i no nella nostra società
Ci siano eccome poste in gioco
Che sono in parte valoriali ma che hanno Effetti molto concreti materiali e che si traducono in politiche pubbliche l'esempio citato delle posizioni di
Gianfranco Fini sulla chiamiamola così questione islamica in Europa
Non è semplicemente una questione di orientamento culturale ne discendono politiche pubbliche
E su queste politiche pubbliche c'è eccome se c'è una divaricazione radicale questa divaricazione radicale come diceva lei non corrisponde esattamente alla toponomastica di destra e di sinistra
Però vorrei costituisce nuove diciamo così coalizioni politico-culturali però io ne posso citare altre io ritengo ad esempio ha perso bicolori o l'atto dalla cosa più forte di tutti io io ritengo che la questione le le adesso ricavate dai più aggrovigliata proprio intenzionalmente beh troviate perché modestamente su questa non ho intenzione di fare un passo indietro che la questione dell'indulto l'ho detto che con la più scusate la parolaccia trasversale nel suscitare ostilità è suscitare ostilità alla resa dei conti quella questione rimanda a due concezioni della pena
La sanzione dell'idea di responsabilità individuale che in ultima analisi produce due politiche diverse ma alle spalle c'è una radicale contrapposizione di opzioni che sono in parte valoriali in parte politica e che producono poi diverse anche conseguenze sul piano normativo ho citato intenzionalmente non solo la più scivolosa è controversa ma la questione sulla quale modestamente io c'ho più ostilità
A sinistra di quanto ce l'abbiano il centrodestra nel senso che nel centrodestra se non altro è addensata intorno alla lega e Alleanza Nazionale centrosinistra siccome come direbbe Velardi che parla così si spalma soprattutto alla coalizione e tuttavia ciò nonostante ritengo che quel tema
Rinnovo di gli schieramenti non so Learning costituisce ma non è che li attenua eccome anzi
Io credo che gli stimoli sono stati tanti volevo fare una puntualizzazione quindi cercare di dare un contributo la puntualizzazione quando Mazza diceva Adolfo pensava al governo sapete in quegli anni quale erano i titoli delle nostre riviste vogliamo dirle dissenso bravo
Hai visto ufficiale dei giovani missini dissenso alternativa controcorrente
La Voce della fogna quello di la Voce della fogna e tutt'al più Hobbit un mondo irreale
Queste però noi stessi ci definivamo in questo modo quando scrivevano
L'ufficiale disse la sede senza
Poveretto la sfida
Erano tutta una terminologia di totale rifiuto del reale tutta la rifiuto del reale e invece sapete quale rivista sapete quale rivista si scambiano ne facemmo qua noi facemmo nel senso io con l'amico Mennitti anche Mauro Mazza proposta ora come proposta
Grazie proposta quando il mondo nostro era il mondo da la Voce della fogna del dissenso della sfida dell'alternativa di essere contro controproposta
E sia
Perché era reale
E tentammo di praticare la Puglia dell'alleanza addirittura cui socialisti cosa di tutte e di più
Ma cosa c'era in quegli anni ma lo diceva che ha fatto anche sorridere e soffrire
In quei due libri c'eravamo tanto amati che la risposta che fu fatta uno dei nostri Cerato tante armati
C'eravamo tanto amati simile quel mondo di dei patti forti emozioni
Era un modo di comunità anche perché ha contro l'altro quindi molto solidali interno siamo tanto amati significa passioni che quando si rompono
Ci sono le conseguenze siamo tanto amati e anche al punto tale che si va Marmara siamo tanto armati
Il vizio che mi è rimasto di quegli anni
E quello che io subisco ancora oggi quanto rendono a sala come questa ogni ristorante
Io forse anche Luigi Manconi io sento questo mi siedo sempre inconsciamente con le spalle al muro guardando sempre quello che accade davanti e chi entra nella sala io se mi siedo in un ristorante mi siedo con mi sono seduto oggi qui perché contemperamento e mentre parla momento osceno Miotti vadano sulla stanza e si rassicuro il controllare quello che fanno tutti gli avventori del ristorante chi entra nel ristorante
Perché in quegli anni
Che era una saggia precauzione per evitare di essere colpito alle spalle e per i agire prima
Ma quegli anni cos'è cambiato rispettarlo
E che perché oggi prima si diceva ma ancora non c'è ma non è che non manca e tu un'altra realtà
E passato in un'altra epoca è vero quello che diceva Manconi soprattutto in Italia le generazioni esco dalla trincea
Tutte le generazioni ha governato questo Paese uscì dalla trincea
Sin dalla l'unità del Paese
Per passare al fascismo
Per andare alla resistenza
La prima certo dopo la prima quello della trincea al fascismo dopo la seconda guerra mondiale la resistenza scomoda
L'agitazione si forma spesso anche in questo modo
In fin dei conti anche queste due generazioni spalmati in una guerra
Che era terza guerra mondiale con la guerra fredda combattuta in questo Paese
Dal c'eravamo tanto amati a c'eravamo tanto armati ma combattuta più o meno in qualche misura fortemente anche ideale non sono ovviamente
Di lotta sulle strade
Oggi non è che non esiste destra e sinistra e che entrambi i fronti che posso gli alternativi di sempre
Che fanno la storia e la politica stanno riscrivendo il primo Pantheon
Quando leggiamo oggi sui giornali
Che Cameron
Detta al partito conservatore di stare una settimana
Tra i vagabondi di Londra
E perché lui capisce che in quella destra aristocratica e dei loro com'era dipinta resta nel partito conservatore che già la caccia in qualche misura rotto perché lei non era tale di assoluto bisogni di comprendere un fenomeno sociale che evidentemente in italiano in una bimbi sogno che apprezzare in questo modo fa delle rotture nell'immaginario collettivo prima ancora quando Cameron disegna per gli anziani allontano l'Italia Italia non ce ne sarebbe bisogno per all'ombra delle case ad un unico piano
Perché tutte le case londinesi inglese sono a più piani e quando si passa di generazione non si riesce più a salire i piani
Perché quella destra ha bisogno di ambiente di socialità di farsi carico dei problemi della modernità largamente intesi cosa per esempio adesso italiano quella francese non ne hanno bisogno da questo punto di vista magari hanno bisogno di assumere una miseria se i diritti civili
O di come si possa integrare l'altro
Che per esempio la destra inglese ha già acquisito nel suo bagaglio culturale
Tutto questo stare definendo un panche diverso dalla destra quando Fini dice
Numeri sia ma uno una logica del buonsenso
Il Corano
Facciamo insegna e le nostre scuole nell'ora facoltativa è una scelta di integrazione di vendita ben chiara di buonsenso perché uno autorizza le scuole coraniche
Oppure di porsi il problema di come
Integrare nella propria identità
In un impianto istituzionale scolastico pubblico
Anche chi frequenta la scuola italiana e vuole conoscere la propria prigione
Quindi e un modo di ricostruire un'identità su dei valori di sempre che però non si modifica di volta in volta quello che io dico noi erano sani che questa rivoluzione che sarà fatto dall'alto
Quello che fine ha fatto spesso come alcuni apparente stampi strappi un modo di ridefinire con delle novità un'identità
Costringendo poi gli altri a seguirlo
Ed è vero che l'opposizione viene non dal popolo
Perché il nostro popolo che su come lettori
E molto più avanti
Ma dal tessuto
Burocratico
Dei partiti che quelle così idee delle come un modo di discutere proprio la propria esistenza
Io penso che queste nuove identità e questo Pantheon a destra come a sinistra sia una strada obbligata
Che ci porta poi a condividere dei quindi negli altri paesi europei si dicono valori repubblicani cede valori comuni che devono esistere
A cominciare dei valori della propria patria
Oggi con sostanzialmente raccoglie
Come dire una larga intesa anche a sinistra laddove questa cosa sembrava assolutamente impossibile fino a poco tempo fa di riconoscersi nelle divise
In coloro che esprimono stato il senso del dovere e quant'altro si sono dolori repubblicani si direbbe in Francia valori comuni all'interno e questo per noi è stato più difficile che per altri perché l'Italia
Nel dopo lungo secondo dopoguerra
E stata di rissa nelle coscienze più di altri Paesi il muro di Berlino è caduto in Germania in Italia più che in Francia è più che Spagna più che in Gran Bretagna e per questo per noi ci sembra appunto da una parte una sensazione di vuoto
Dove passare oltre per alcuni ha un senso di smarrimento l'abbandonare la terra delle certezze e delle divisioni
Ma peraltro deve essere un senso anche di fascino
Della
Che secondo me deve prevalere il fascino del costruire una nuova identità
Piuttosto che la paura del perdere il guscio passato
E questo fascio del costiero e dignità vale per noi vale io credo in generale per coloro che hanno vissuto
Il lungo secondo dopoguerra o se volete la guerra fredda fateci caso ma credo che sia questa nuova dignità non si è ancora costruita
Perché tutti nel definirci in quali definire la nostra epoca la definiamo come posto qualcosa
La nostra epoca e l'epoca del posto ottantanove
La nostra epoca lego dal dopo guerra fredda la nostra epoca è l'epoca del dopo di Luigi la nostra epoca e lecco poca del dopo Europa divisa ma qual è la nostra epoca
Noi ci definiamo ancora rispetto a quello che eravamo e quando una generazione un'epoca un'età si definisce non in quanto ecco in quello che prevede ma in quanto la distanza che ha assunto rispetto a quelle che era
Il dopo ottantanove il dopo comunismo
Allora evidentemente siamo ancora fase primordiale di costruzione non abbiamo ancora definito il nostro progetto
E questo è tanto più vero e drammatico nel nostro Paese
La prossima ribatte