Intervista a Umberto De Giovannangeli sull'assassinio Pierre Gemayel in Libano

Libano è stato ucciso Pier Gemayel un ministro anti siriano noi ne parliamo con Umberto De Giovanna Angelini dell'Unità che salutiamo e ringraziamo de Giovannangelo Bongiorno fondo voi
Allora è stata come iscritto anche tu oggi sul tuo giornale un'esecuzione in piena regola perché è stato ucciso questo giovane ministro dell'industria tra l'altro rampollo di una famiglia importantissima in Libano
è una delle famiglie più importanti
Di de de de de Libano con due suoi nonno
Il il padre dove sono stati diciamo personalità di primo piano addirittura il padre e dello zio sono stati due presidenti
Del del Libano qui Pierre Gemayel oltre che aveva ministro dell'industria era anche il leader del partito della Falange partito della destra cristiano maronita
Che la colpito che ha assassinato utile ma il il sapeva bene quali meccanismi andava a toccare e quali indice andava in e a innescare
Io non credo che vi sia nulla di casuale anche dal punto di vista del non solo della scelta del dell'obiettivo ma anche del momento
Gemayel viene assassinato nel vivo di una grave crisi in istituzionale è in atto in Libano dopo le dimissioni di femministi dal Governo cinque Sciti
Di Amato degli Hezbollah e più una ministro cristiano deve ognuna più di una fazione alleata al fronte l'indiano
Dal Governo guidato da qua Siniora e poche ore prima della decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di istituire un tribunale internazionale chiamata a far luce
Sulla su un altro assassinio eccellente tra i tanti che hanno funestato nell'ultimo anno la storia del del Libardo mi riferisco all'assassinio dell'ex premier Rafiq Hariri
Ecco proprio proprio a proposito di Rafik Hariri ovviamente Orlin dice rispetta i mandanti e tutto puntato sulla Siria ora in questo preciso momento tra l'altro è proprio di qualche giorno fa l'apertura della Siria di nuovo e rapporti con l'Iraq l'istituzione appunto di questo tribunale internazionale allora che vantaggi aveva Assad in questo momento ad eliminare Gemayel
Ma innanzitutto la la storia dei leader del Medio Oriente ci ci ci importa dire che come dire la una una una linearità dei comportamenti è difficile sente dal provare diciamo in in quella in quella in quella tormentata in quella tormentata Area
Io quando io ho letto anche alcune interviste o oggi quindi
Di esponenti politici o anche intellettuali libanesi più che parlare direttamente della figlia fanno riferimento a quel regime
A esponenti elementi di quel regime liberi i ricchi per trent'anni come dire
E servito da protettorato siriano sono esponenti della vecchia nomenklatura politica esponenti diciamo dei servizi
Di sicurezza che erano come dire a destra i in mano a i siciliani cioè a tutto quel mondo
Che da una da dall'avanzamento del processo di democratizzazione in Libano dall'accertamento della verità per ciò che riguarda i mandanti più che il c.t. e dell'assassinio di Hariri non potevano che trovare come dire cose cioè non potevano che essere colpiti da questa data tutto ciò
E quindi c'è chi punta la destabilizzazione ed il Libano il che poi questo incute sia venuto direttamente dalla dalla dal datata dalle alte stanze del potere siciliano
Questo è un altro è un altro discorso e d'altra parte non dobbiamo dimenticare anche che i reni anche dentro regime siriano c'è una dialettica
Per cui risolviamo un'ala più dura guarda caso quella più legata alla ai trent'anni di protettorato in Libano
Chi attende il previsto con un
Con diffidenza diciamo le che in media aperture che erano state ventilate da Bashar al-Assad dalla dalla dalla Presidente dal presidente siriano
Senti ma facciamo un passo indietro perché poi alla fine per capire che cosa effettivamente sta accadendo nel corso di questi mesi
Che sono stati fune stati va ricordato Tenno l'assassinio di Hariri c'è stato poi l'uccisione anche di quel giorno di quel giornalista al diciamo Sierra
Cioè non sono stati anche altri tentativi diciamo così non riusciti di di di uccisione di di di di di parlamentari piuttosto che deponenti
Del mondo come dire della società civile libanese c'è una strategia che va avanti da da da almeno un anno se
Ci si domanda
La destabilizzazione del Libano quello che poi tra l'altro è stato mi viene in mente l'intervista che il nostro ministro Massimo D'Alema ha rilasciato proprio atti e poi ha suscitato anche una vasta eco e polemiche per per altre questioni ecco la destabilizzazione del Libano chiaramente CD riguarda direttamente ce la missione un'ammissione del che chiaramente da questo punto di vista non non può che averne un un danno perché è evidente che se i nostri militari sono lì nel sud del Paese con un compito che non è proprio chiarissimo si trovano con dunque a dover fare fronte ad un'ipotesi di guerra civile hezbollah ha dichiarato questo omicidio vuole trascinare il Libano verso la guerra civile per l'appunto allora
Facendo un passo indietro c'è il problema del presidente del Libano la Siria in tutto questo continua a muovere delle trame oppure secondo te sento parlare di questo di questo regime di questo che tre per trent'anni ha operato nel paese nel Paese dei cedri di fatto non ha necessariamente bisogno di essere comandato direttamente da Assad
No ma evidentemente la figlia circa come dire di di di di giocare su più tavoli questo è abbastanza evidente da un lato cerca di
Giocare un ruolo così forte da stabilizzatrice in Iraq
Facendo forza anche sull'evidente fallimento riconosciuto operato dagli artisti americani i del di una scia di una strategia unilaterale quella della guerra preventiva i finirà che cerca quindi di accreditarsi come forza di stabilizzazione nello stesso tempo la figlia non può assolutamente permettersi
Che riavere diciamo i suoi confini un paese democratizzare atto pienamente indipendente
Che come come come come il Libano non dimentichiamo peraltro che per trent'anni in Libano è stata anche una sorta di cassaforte diciamo per la figlia
Figlia Pertini in Libano andavano a lavorare e decine di migliaia di Filiani che altrimenti sarebbero stati un problema
Sociale fortissimo per un'economia non certo florida come quella filiera a pensiamo anche ai traffici non fossero nella valle della Bekaa perché c'è stato sa bene che il tema è stato un luogo di traffico di armi di traffico di droga
E cioè tutti i traffici che in qualche modo poi riempivano le stesse carte
Siriane cioè che non è che questi traffici avvenivano senta qualche coinvolgimento o qualche interesse di un di un un Paese Valchiria che fino ad un anno fa non dimentichiamocelo aveva sul territorio la balinese più di trenta mila soldati
Quindi è evidente che la figlia vuole controllare ai sia pure indirettamente le dinamiche politiche in Libano e lo fa
Attraverso esponenti del passato regime IVA e a partire da presi dall'attuale presidente Emile Lahoud
E da Orte che
Che pure diciamo sì sonore appelli intatti delle di una parte della società libanese penso ad esempio al no a dallo stesso Partito di Dio Bombardini Nathan prova così come il partito Amal
Del presidente il presidente del parlamento quell'amico Perri che pure ha giocato un ruolo importante nella lista drammatica
Vicenda legata alla guerra di dei trentaquattro di tanta quattro giochi
Il punto è capire per quale ragione oggi ci siamo sia andata accelerarsi questa crisi in terra e qui ritorniamo diciamo alla più stretta attualità insomma alla fatto e
Quell'unità nazionale che si era
Costruita sull'onda degli attacchi diciamo così tre indiani come qualcuno aveva detto estinto perché Farinata subito dopo nel dopoguerra quando Hezbollah
Che si era autoproclamato vincitore di quella guerra voleva incassare i crediti denti politici
E e quando invece il fronte antisiriano ha cercato invece di partire dalla ricostruzione economica di un Paese distrutto
Dalla guerra
Per
Come dire rilanciare anche il processo di democratizzazione politica guardando non a Damasco non a Teheran ma guardando all'Europa che guardando semmai ai Paesi arabi moderati
Come l'Egitto e la Giordania
Ecco il governo signora tra l'altro per cadere tecnicamente dovrebbe venir meno dei suoi otto ministri con l'uccisione di Germania siamo assai perché quindi io guardi sono oggi
Un leader druso Walid Jumblatt come dire
Profetizzava Teramo speriamo che non sia così altri assassini politici eccellenti nel campo delle forze antisiriane quindi è una situazione fortemente in in divenire
La ma speranza ecco la speranza è che la memoria non difetti ai libanesi
Si è parlato anche questa è una contraddizione si è parlato della appunto di un Paese che guarda che vuole guardare al futuro
Si ricorda quella Rivoluzione dei Cedri no quel grande movimento popolare anche non violento che riempì le piazze di di Beirut
Subito dopo l'assassinio di Rafik Hariri
Reclamando giustizia verità indipendenza ma senza mai esercitare queste queste rivendicazioni con le armi ma con l'appunto la non violenza e la il protagonismo e il protagonismo diretto metterò accanto a questo libro
Libano che guarda al futuro noi parliamo di famiglie
Che sono quelle che sono state anche protagoniste della stessa drammatica stagione della guerra
Civile ecco appunto abbiamo parlato su voi stessi avete parlato della famiglia c'è Maiella no
Però anche la famiglia Hariri perché non la famiglia Jumblatt cioè c'è questo vecchio Libano o questo Libano un delle delle delle grandi famiglie che ancora oggi uniti tira le file del delle delle delle vicende politiche
Del parere di quel di questa ente che io spero che in questo caso la memoria collettiva di quei terribili anni
E costarono non dimentichiamocelo al Libano oltre centocinquantacinque mila morti che per un Paese che fa poco più di quattro milioni di abitanti ci si rende conto delle dimensioni ecco che quella memoria che quella ferita infine ancora aperta nella coscienza collettiva tale da evitare una nuova
Una nuova edizione di quella di una guerra civile che farete veramente devastante per il Libano innanzitutto ma anche per dinamiche regionali
Secondo te
è lecito pensare che Assad come scrivono oggi sul Foglio sia semplicemente un fantoccio nelle mani di questo questo che poi
Un fedelissimo del del defunto padre di Bashar un uomo che controlla la sicurezza la politica estera del Paese
Ma insomma
Varie varie giovane artista nella vita avrebbe avuto fare altro diciamo rispetto a quello che poi la storia lo ha portato fare quindi non è che era un predestinato neanche dal padre dal vecchio appena affranta dal leone di Damasco il suo successore designato è il fratello
Il fratello più grande che poi è morto in un incidente lo strano incidente automobilistico c'è chi ha parlato anche di un regolamento di conti all'interno del regime Baathista
Io non sia un fantoccio rispetto ai risultati sul campo mi pare che poco Q ufficiale il problema è che
La comunità internazionale ritiene il la figlia per quella che oggi è per il regime che la esprime un suo oggetto da come dire con cui tentare la riapertura di un qualche negoziato di qualche coinvolgimento nella dinamica regionale oppure no
Io ricordo un'intervista al Corriere della Sera di qualche giorno fa die Henry Kissinger perché dice Riva una cosa che che che impedirà che pari a chi sta nella storia
E cioè un vecchio ad ogni vantaggio del Medioriente che istituisce che dice che senza l'Egitto non si fa una guerra ma pensa alla figlia non si fa la pace
è quindi è una costatazione questa realistica tale per cui voglio dire anche la pistola carta bianca ecco lo stesso Dipartimento di Stato americano negli ultimi tempi guardavano alla figlia con un soggetto con cui riaprire in qualche modo dei canali
Lo dice loro Ali aveva ribadito Kofi Annan ha recentemente ma noi sappiamo che Jordan più Busceia richiamato in servizio alcuni anziani personali altre personalità che erano legate alla alla alla all'amministrazione del Sud di suo padre faccio riferimento al centro Erika che fu segretario di Stato della
Della diede verde
Dell'amministrazione di Bush senior il quale dovrebbe aprire preparare un piano diciamo così di come sulla sulla sull'Iraq furono assai rigida americana politica sull'Iraq e i Caraibi Toma in qualche modo insomma dobbiamo anche cercare di i tempi di tenere dentro a una soluzione politica servirà anche lo stesso Iran nella stessa filiale Comit insomma
Questo significa che l'attenzione su le dinamiche interne al regime di Damasco sono molto alte nell'opinione della comunità internazionale e quindi anche per quanto riguarda l'Europa anche le aspettative
Ma non c'è dubbio che che c'è questo
C'è c'è legato diciamo sì al futuro della stessa è sicuro
Missione UNIFIL sul nel sud del Libano
Ma anche verso altre altre situazioni diciamo sì regionali lo stesso conflitto israelo palestinese insomma in qualche modo la Siria non può essere tagliata cuori diciamo così dalla così facilmente da una ricerca di un accordo globale in in Medioriente dunque
Si capisce a che questi soldi per questo diciamo un'attenzione verso tutto ciò perché sono tutti segnali che vengono da Damasco
Ecco tra l'altro il commando e su questo poi ci fermiamo anche la visita che Prodi la missione che Prodi ha compiuto adesso in Egitto e comunque già da questa estate ricordiamo le aperture che lo stesso Prodi aveva fatto nei confronti dell'Iran in diciamo non si possono isolare nei Anna da una parte le sia dall'altra
Ma non c'è dubbio che qui stiamo parlando anche di un'antenna strategia che l'Italia aveva avuto anche passato quella che
Viene definita o diciamo così laterale via del dialogo critico con regimi come quello di Teheran come lo stesso regime di Damasco il che non significa assolutamente chiudere gli occhi di fronte
A ciò che avviene su un terreno criminoso come è quello della dell'assassinio di Pierre Gemayel e quindi io credo che sia stato una risposta importante che è stata l'ha fornita dalla consiglio di sicurezza non dimentichiamoci che dal primo gennaio l'Italia che farà parte per due anni
Nella in quanto membro non permanente no e io credo il segnale importante idee dell'istituzione di questo tribunale internazionale cioè la diplomazia non può come dire per ragioni di realpolitik come dire chiudere gli occhi abbassare la guardia
Rispetto alla necessità di una democratizzazione reale del Medioriente ora la democratizzazione non può essere portata con le armi ma con il diritto sì e quindi io credo che alla e Coppa si parlava del pericolo di una guerra civile in Libano beh io penso ad esempio sono d'accordo con quanto con questo un quanto di alcuni leader diciamo che la coalizione anti siriana
Che è un messaggio di speranza
Le per su cui il verso quella parte da Società Libera di che si interroga sul proprio futuro che vede con terrore un ritorno al passato
Ecco perché è stato quello della dato dalla dalla dal Consiglio cinese Lomuscio e la la la comunità internazionale non abbassa la guardia rispetto a quella domanda di verità e di giustizia
Che viene dalla società civile libanese o comunque da una parte importante di questa ecco io credo che quando il diritto al come dire impone le sue ragioni forse le li ragioni tra virgolette delle armi o vengono in qualche modo meno
Ringraziamo Umberto Di Giovannangelo