Dal terrorismo alla nonviolenza: perché "Nessuno Tocchi Caino"?

Comunque direi che anche senza microfono mi sentite allora intanto chiedo scusa a tutti per questi disguidi di tipo organizzativo
Che comunque non sono attribuibili a noi nel senso che l'informazione alle scuole superiori è stata mandata quindi anche le vostre scuole
Almeno due mesi fa la proposta era di incontrarli dalle nove alle cioè da di incontrarvi dalle undici all'una incontrando le scuole medie dalle nove alle undici
La scuola superiore non ha mai risposto non ha mai detto che voi sareste venuti solo l'istituto corni ha parlato di undici ragazzi questa mattina sarebbero stati presenti non so se ci sono qui
Quindi vedremo vedremo sì
Primo e no
Dove tesserino qui si sono imposti siete a prego allora
Aspettiamo anche loro
Però erano loro erano prenotate il
Verso il muro Kircher sì sì
Secondo me si sono fermati giù perché hanno sentito che ne erano arrivati altri
Allora comunque vi dicevo che solo l'istituto cornea preannunciato la sua presenza per cui le cose sono cambiate e è non potevamo affittare il cinema come avevamo deciso all'inizio per poche presenze per cui abbiamo rimediato alla Comunità montana
Decidendo e l'informazione è stata precisa che si sarebbe fatto dalle nove alle undici con le tre classi della scuola media che avevano aderito e con gli undici ragazzi dell'istituto corni
Quando voi siete arrivati stamattina io sono rimasta molto sorpresa perché non è arrivata nessuna telefonata
Né a me ma pazienza che mi sono occupata di questa cosa nell'ufficio cultura che era il punto di riferimento per i presìdi mi spiego quindi vi chiedo scusa di quello che è successo le tre classi della scuola media sono tornate
E a questo punto la proposta che era stata fatta
Alle varie scuole era quella di parlare e di pena di morte ma anche di approfittare della presenza delle segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino perché parlasse della sua esperienza di vita adesso facciamo entrare prego
Comunque adesso non non lo so suo foto voglio dire dell'obbligo solo sulle sulle spese comunque comunque adesso accomodatevi perché qui ci sono dei posti comunicazione purtroppo sì sì ma le undici arrivano quelli della scuola media perché li ho rimandati indietro è è qui ci sono dei posti prego
Rialzi più guarda avanti
Allora dicevo la proposta che era stata fatta alle scuole superiori era quella di approfittare della presenza dell'onorevole D'Elia che segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino quelle ne parlerà che si batte contro la pena di morte
Ma che è anche una testimonianza di vita particolarmente significativa
Allora la persona che e qui seduto accanto a me un onorevole della Camera dei deputati segretario di questa associazione
Ha vissuto in prima persona l'esperienza del carcere in quanto è stato in carcere dodici anni ha visitato detenuti carcerati inattesa della applicazione della pena di morte ha parlato con capi di governo con capi di Stato
è una persona che ha un'esperienza molto anche complessa da presentarvi da raccontare i professore Avanzini chiedeva proprio perché poi è impegnato a scuola che Sergio cominciasse a parlare della sua esperienza di vita lasciando un po'come secondo teme il discorso della pena di morte allora io credo che i due aspetti siano anche legati fra di loro comunque possiamo partire da quello
Sì perché è interessato c'è l'incontro di stasera lo ricordo a tutti se volete venire alle nove sempre in questa sala ci saranno anche due esponenti del Comitato contro la pena di morte senza gioco senza voce di Modena comunque
Per non perdere tempo io do subito la parola a Sergio
Il canto sono curioso di sapere poi alla fine come che si sono materializzati tutti se non erano stati concordati sono stadio come avete saputo che c'era quest'incontro di oggi
E quindi c'è stato passaparola insomma underground
Allora io ringrazio
Intanto Bernardette a perché ha voluto fortissimamente questo questo incontro era previsto per
Per sabato mattina
Ma per impegni miei avevo chiesto se di anticiparlo oppure di rinviarlo a primavera ma ora siamo qui
Io non so quanti di voi conoscano
La mia storia io
Oggi ho cinquantaquattro anni
Non so quanti di voi hanno letto conosciuto la storia di nel nostro paese in un periodo molto
Particolare molto duro attraversato da fortissime tensioni sociali soprattutto politiche la storia degli anni degli anni settanta
Raccontarla oggi
Sembra
Già un momento un elemento di falsificazione
Raccontare e la propria storia personale ma soprattutto la storia
Io non dico di una generazione ma di una parte di una generazione che negli anni settanta
Riteneva che fosse possibile che in un Paese come l'Italia quindi nel pieno dell'Europa nel cuore dell'Europa
Nel mondo occidentale
Potesse avvenire quello che è avvenuto in altri Paesi e cioè e
Quella che noi chiamavamo una rivoluzione
Una rivoluzione
Che la cui idea animato davvero milioni di persone forse ancora continua ad animare anche nel nostro Paese nel mondo occidentale
Non soltanto molti giovani ma anche molti anziani che si sono nutriti di questa idea
Per cui fosse possibile cambiare
Cambiare il mondo
Per renderlo più più giusto più umano più più libero
Quelli come me che negli anni settanta hanno deciso
Di non rimanere come dire indifferenti a quello che che avveniva nel nostro Paese
Ora è davvero impossibile fare la storia degli anni settanta per quell'elemento che dicevo prima di falsificazione perché il vissuto delle persone
è un vissuto che può essere
Come dire spiegato raccontato io avrò con voi diciamo non un rapporto da professore che fa una lezione ad alunni che ascoltano
Spero anzi che una parte del nostro stare insieme oggi
Possa essere e nutrita dalla dalle vostre domande dal anche da da vostri interventi da richieste da riflessioni che voi potete fare per quello che vi ricordate per quanto pieno raccordo raccontato della storia degli anni settanta oppure per di reazione a quello che io
Vi racconterò
Era diceva un periodo duro difficile nel nostro Paese c'era
Come dire un partito dominante
Che
Appunto ha dominato la scena politica di questo Paese per quasi mezzo secolo
Era il partito della Democrazia Cristiana
E che ora appare non ci sia più ma sembra che ci siano De Mita democristiani ovunque
Ritrovata nel centrodestra ritrovate nel centrosinistra ora addirittura qualcuno propone proprio di rifondare la Democrazia Cristiana
Questore era un partito che era presente sulla scena politica italiana da da decine di anni
Al quale si contrapponeva un altro partito il Partito comunista
Anche qui
Pare non ci sia più ma sembra che i comunisti poi ci siano un po'dappertutto
Nelle in varie formazioni politiche soprattutto evidentemente del centro nel centrosinistra be'questi due grandi partiti
Avevano l'uno il monopolio del Governo e della maggioranza di questo Paese democrazia cristiana e l'altro il monopolio dell'opposizione
Al primo sempre in questo Paese
Era un po'un gioco delle parti nelle quali l'uno svolgeva il ruolo di governo l'altro il ruolo di opposizione ma in realtà insieme costituivano un blocco
Che davvero impediva che ci fosse espressione di di qualcosa di diverso
Nella nostra nella nostra società è un periodo anche di di grandi transizioni che inizia già dagli anni sessanta di grandi trasformazioni sociali se il modello di società fino a quel momento era un modello che
Usciva da una fase di sviluppo economico fortissimo
Sì così si costruivano le grandi città parlo di già degli anni sessanta
C'era quella che viene chiamata la scolarizzazione di massa cioè finalmente l'accesso alla scuole la scuola primaria secondaria ma soprattutto all'università era un accesso che veniva consentito
A anche più poveri
I figli nelle nelle famiglie più più disagiate
Quindi si riempiono le università si riempiono le città ma soprattutto cresce una voglia di uscire da questo soffocamento politico istituzionale
Che caratterizzava
La scena
La scena italiana
In quegli anni io
Dice oggi ha cinquantaquattro anni quando ha iniziato a fare politica avevo diciannove anni
La mia
Iniziativa politica è nata soprattutto o nei quartieri popolari della città in cui frequentava l'università che era a Firenze Calenzano Prato
Accadeva spesso che io mi alzarsi la mattina alle cinque per andare davanti alle fabbriche a parlare con gli operai a dare i volantini a capire da loro quali erano i loro problemi
Di operai nelle fabbriche
Ma anche nel quartiere era un periodo nel quale c'era un'inflazione pazzesca che saliva per cui c'era un dei prezzi
Delle merci e dei beni di consumo ma anche dei servizi che erano insostenibili per una famiglia per cui davvero non ha non si arrivava la fine del mese e allora organizzavamo per esempio nei quartieri
Proletari così
Gli definivamo allora intorno dell'hinterland di Firenze forme di autorganizzazione delle famiglie per cui si cercava di non fare entrare nel caseggiato chi quello il controllore che doveva controllare il gas oppure la bolletta del delle nere
E organizzavamo l'auto riduzione di questi costi di questi servizi insomma insostenibile
Ma c'era un'idea di fondo che animava me i miei compagni ma ripeto non milioni di persone nel nostro Paese
Che era quello che si potesse trasformare la società in maniera radicale in maniera c'era lo slogan di quegli anni era vogliamo tutto e subito
Era un'idea che poi affondava le radici non soltanto diciamo nella tradizione del movimento operaio ma anche proprio nella storia italiana non erano pochi quelli che ritenevano che una volta ha battuto il fascismo che come sapete scomparso lo Stato
Battuto
Una una guerra anche far ormai c'era il movimento partigiano ma c'era anche gli alleati occidentali gli americani che avevano liberato l'Italia dal fascismo
A questa liberazione avevano concorso movimenti
Anche armati di partigiani che facevano la lotta di liberazione non erano pochi coloro che ritenevano
Che ritenevano che quella rivoluzione antifascista spessissimo di liberazione dal dal fascismo fratello del dubbio che questo funziona si sono Mantova più
Però non ci sta va be'
Ecco ora va meglio
Non erano pochi quelli che ritenevano che la liberazione dal fascismo fosse stata in qualche modo tradita o interrotta e che dopo la liberazione dal fascismo bisognava andare ancora avanti per
Fare la rivoluzione comunista
Nel nostro paese
Un fatto una organizzazione che ha fatto la lotta armata non sarebbe mica però se erano più legate a quella tradizione che ritenevano che fosse stata interrotta
Appunto la liberazione del nostro Paese oltre che dai fascisti anche dai capitalisti
Quindi non eravamo dei marziani
Noi siamo nati nel cuore di un movimento operaio e proletario nel nostro o un paese per cui sono ne facevamo delle manifestazioni venivano convocate manifestazioni nelle grosse città italiane in cui ogni volta c'ero decine se non centinaia di migliaia
Di persone Paola domandare
Immagino che vi ponete ma cosa c'entra la rivoluzione comunista con la lotta armata
Beh a un certo punto
Alcuni gruppi che facevano parte della sinistra extraparlamentare io vi ho raccontato che i miei primi anni erano anni di lavoro nei quartieri popolari davanti alle fabbriche all'università
Soprattutto laddove
C'erano i fuori sede quelli che venivano a Firenze
Per frequentare l'università e dovevano vivere nei il nei quartieri dormitorio per studenti oppure stare alla me mangiare solo la mensa universitaria i primi sei anni di mia iniziativa politica sono stati quindi alla luce del sole con tentando di portare un po'di
Diciamo di di di di promozione umana sociale nei ceti più più emarginati
A un certo punto noi riteniamo di dover dare un'accelerazione a questo movimento politico sociale
Di emancipazione
Che in qualche modo rissoso risolvesse
La questione della
Della rivoluzione
Ritenevamo di dover capire se era soltanto un'idea romantica
Utopistica oppure se c'era la possibilità davvero in questo Paese di cambiare le cose in maniera in maniera e scegliamo di fare la lotta armata CEO di organizzare
Con metodi violenti il processo il processo rivoluzionario
I
Sì
Allora viene qui a farle perché se no non vengono registrate anche da radio radicale che sta registrando questa nostra manifestazione
L'articolo è una domanda che tu hai subito non ha suscitato tutta quell'ondata di garantismo o invece ha suscitato dal quarantuno bis mafiose
Ed è la prima questione
L'altra io ho letto sul dossier che mi ha dato da una vita che le BR ce l'avevano molto di più con i dissociati dei contenuti
Pagare il Patrizio Peci avrà qualcosa da dire sulle cose però in effetti le minacce di morte sono state molto di più dissociati a me viene in mente che io in quel periodo lavoravo in fabbrica come stagionale
Le BR tutta una nelle università e nelle fabbriche quando hanno ucciso dalla Chiesa gli astenuti Palma Dalla Chiesa era parmigiano anche lui
Molti operai rendevano e non non erano scontenti perché dalla Chiesa ed erogazioni fatto uscire grazie alle leggi speciali dal terrorismo
Oltre a magistrati giornalisti e le BR hanno ucciso rossa sono un sindacalista
Credo che forse nelle fabbriche dove le BR non reputato molto la dissociazione in effetti a funzionato meglio del pentitismo
Credo che sia così vorrei che bene
Abbiamo annotate soprattutto pensa se successione certo ci arriviamo
Quindi si siamo in una situazione di una situazione di questo tipo
Beh allora vado ancora più veloce
In realtà corsa noi scopriamo almeno cosa io scopro con la mia esperienza
Non soltanto che
L'idea di rivoluzione seppure dicevo romantica utopistica
Non non trovava nel nostro Paese ma nel mondo occidentale io direi anche nel mondo intero anche laddove la rivoluzione apparentemente aveva vinto nella Unione Sovietica
La prova della storia è stata tale per cui una rivoluzione che viene fatta con con la violenza con la lotta armata con mezzi violenti poi in realtà tradisce
I fini gli obiettivi più nobili della della nonché quella rivoluzionare e quei rivoluzionari si si poneva molti erano alimentati da quella che veniva deciso considerata e forse alcuni oggi ancora la pensano tale una
Verità incontestabile cioè che il fine giustifichi i mezzi no se il fine nobile qualsiasi mezzo e giusto per poterlo conseguire
In realtà non è non è così
I fini più nobili le speranze le ragioni più più giuste e possono essere traditi
Proprio dei mezzi che si usano per conseguirlo
Se il mezzo è violento e difficile che poi l'obiettivo che tu vuoi realizzare sia caratterizzato
Dalla giustizia dalla libertà dalla dalla non violenza del proprio l'esperienza storica
Nella Unione Sovietica quella rivoluzione ha provocato proprio perché il potere raggiunto in quel modo in modo in con metodi violenti per poter conservarsi per poter
Perpetua arsi aveva bisogno ancora di usare violenza
E della storia dei gulag la storia dei campi di concentramento in cui venivano rinchiusi i i dissidenti
La semplice verità quindi nella mia esperienza del mio vissuto e che
I mezzi si ribellano
I metodi di lotta politica poi alla fine rischiano di tradire i principi per cui uno compie delle delle azioni di Fini per cui li compie delle azioni
I mezzi prefigurano i fini
Se il metodo e non è giusto l'effetto di quella lotta un con quei metodi l'ingiustizia la violenza
E questa è la storia di tutti gli esperimenti rivoluzionari che ci sono stati non soltanto laddove quando sono stati realizzati ma anche là dove sono stati sono stati tentati
Io ho fatto due anni trent'anni fa
Di lotta violenta di lotta armata
Ero consapevole
E diventava una consapevolezza soprattutto interiore oltre che
Diciamo storica e intellettuale
Che non sarei andato da nessuna parte
Volevo liberare il proletariato voleva ormai ci pare la società e in è nella mia lotta armata riscontravo nell'atto violento che compivo che ottenevo risultato contrario
Non liberarlo nessuno la Società diventava ancora più chiusa
Il potere si rafforzava essi alimentava del nostro della nostra lotta armata
Per cui sono cominciati a nasce nelle carceri speciali
I tribunali speciali le leggi speciali
E abbiamo provocato un ulteriore blocco nel sistema politico quindi non soltanto il giorno c'era più il gioco delle parti tra maggioranza e opposizione tra il partito dominante quello della democrazia cristiana e l'altro
Quello di opposizione il Partito comunista ma di lettura inizia una fase metà degli anni Settanta che e ricordato dagli storici come il compromesso storico oppure L'Unità l'unità nazionale
Questo è quello che è accaduto in quegli anni è trent'anni fa IMI e due anni e la lotta armata sono stati
Decisivi non soltanto per me per capire la vanità
E la in Anita insomma del nostro del nostro tentativo del mio sforzo politico o rivoluzionario ma forse sono stati decisivi per capire che l'idea di devoluzione in un paese come il nostro o nel mondo o è un'idea che ha passa attraverso
Ecco la non violenza come metodo di lotta politica oppure di rivoluzionario
Non ci può essere nullo di cambiamento e di promozione umana l'interno di una società non si può determinare nulla devo dire per
Insomma correttezza
Che appunto non era tutta una generazione che da pensava in quel modo mentre noi facevamo la lotta armata c'erano i radicali c'era Marco Pannella che in quegli anni
Combatteva
Direi per le stesse ragioni per cui combattevamo noi però lo faceva con il metodo della non violenza
Raccogliendo le firme per i referendum anche contro le leggi speciali
Che in quell'anno in quegli anni venivano o emanate per combattere noi ma in realtà per quello che determinavano erano era una una strage di diritti umani di diritti civili e di civiltà in generale del nostro nel nostro Paese cioè Pannella in quegli anni si rivolgeva a quelli come me chiamando ci compagni però nello stesso tempo diceva compagni assassini
Cosa volevo voleva dire voleva dire una cosa molto semplice e cioè che gli uni agli altri
I radicali non violenti
E i radicali tra virgolette violenti cioè il terrorismo cioè noi terroristi in realtà erano fratelli perché erano animati dalla stessa passione politica
Dalla stessa non indifferenza rispetto a quello che succede succedeva nel nostro Paese non erano dei rassegnati quindi in questo senso erano erano compagni solo che con quella frase aggiunta Barcola assassini voleva dire che non era lì Marmo rivoluzionari come loro ma noi lo eravamo per odio
Invece Marco Pannella e i radicali lo erano rivoluzionari per per amore
E quindi va detto che in quegli anni non c'era soltanto realtà l'alternativa tra il partito armato che eravamo noi e lo stato il regime Catto comunista che al quale noi ci contrapporre Cinti c'era chi proponeva un'alternativa sia noi sia la lotta armata sia a regime a regime di quegli anni
Io sono finito in carcere nel
Nel maggio del mille novecentosettantotto
Era una bella mattina di la ricorda ancora di Di Maggio con molto solare molto chiara
Ho il ricordo di quella arresto
Come un momento non traumatico della mia vita
Io quando sono finito in carcere una carciofo una cella di isolamento ovviamente come avviene per chi viene arrestato la prima volta molto semplice molto spartana il letto con piantato per terra la branda con il materasso di gommapiuma con la coperta tipo militare Verlaine suola molto ruvide
Senza nulla solo un lavandino per per lavarsi
Ma io l'ho detto altre volte ho avuto di quell'esperienza un sentimento come di liberazione nonostante fossi nelle quattro mura di una cella
E di un carcere
In realtà
Per me quell'esperienza significava l'interruzione di un procedimento di un processo della mia vita
Che evidentemente non era inconcludente non andava da una da nessuna parte o comunque determinava esattamente il contrario di quello che io volevo fare con la mia iniziativa politica con la mia con la mia lotta
Armata
E quindi è stato un momento della riflessione per me momento per fare un bilancio delle del mio passato e per tentare di tramutare
In qualcosa di positivo quello che e di grave di negativo la mia iniziativa violenta aveva provocato aveva provocato nella società io non dico che è stato già dal primo giorno anche se
Ripeto la consapevolezza era innanzitutto interiore che quel tentativo fosse vanno e avrebbe provocato provocato fatti e cose note negative non non positive ma già nell'atto violento
Uno già la consapevolezza che non può essere che in qualche modo si tradisce
Di intenzione più pura l'intenzione più più nobile che anche tramite quell'atto si intende perseguire
E quindi ho iniziato a riflettere in carcere come è stato detto io ho fatto dodici anni di carcere
Sono stati anni soprattutto i primi duri anche rispetto alla domanda che professore faceva prima
Nostro carcere significava almeno per me lo è stato sicuramente passare
Un mese in un carcere speciale un mese e mezzo può essere dopo un mese me un mese un mese se trasferito in un altro carcere speciale
Significava stare in una cella spesso isolato dai propri compagni di detenzione con un regime molto duro
Significava era l'articolo novanta che veniva ricordato che corrisponde più o meno noti dall'attuale quarantuno bis per i mafiosi
Significava fare un colloquio al mese
Attraverso un vetro divisorio di antiproiettile insomma per cui si comunica con il parente che viene solo attraverso un citofono che che collega l'una e l'altra parte
Ma significa significa spesso non fare neanche i colloqui perché se tu stai viene trasferito in un'isola come io sono stato in Sardegna in un carcere pur tra i più duri che c'erano in quel periodo quello di Badu e Carros a Nuoro significa che il tuo parente che vive in Puglia la mamma oppure il fratello che sta a Torino la sorella Roma
Raramente possono venire a trovarti comunque era consentito un colloqui al mese non c'era la possibilità se non in alcuni quello intervenne come possibilità qualche anno dopo ma in nei primi tempi era impossibile comunicare anche via lettera cioè in via per epistolare con i propri compagni le tensioni che stavo in altre in altre carceri
A Nuoro c'era un regime
Durissimo
Accademiche veniva imposto con delle tecniche particolari accadeva per esempio che la notte
Ogni notte
Gli agenti di custodia marcia asse euro con gli scarponi pesanti proprio come plotone nel corridoio dove si affacciano tutte le celle
Per cinque dieci minuti quindi fragorosamente rumorosamente
E poi decidevano a caso non c'era un ordine per cui facevano prima una cella poteva cadere una notte che bussa aprissero all'improvviso una cella entrare dentro e con i manganelli picchiare il detenuto che stava che stava dentro e quindi ogni notte lì non dormivi perché non sapevi se toccava a te quella notte questo tratta questo trattamento
C'erano le tecniche di sopravvivenza poi il mio ognuno di noi di solito qualcuno decideva di risolvere il problema dormendo direttamente sotto la branda
Perché comunque quello lo avrebbe preservato da da molti colpi
Perché essendo le brande piantate per terra nel cemento armato allora potevi essere soltanto presso di lato o di striscio dai colpi dei né manganelli e questo accade da molti di farlo era un po'l'attenzione è talmente alto io ricordo in quel periodo non riuscivo non solo a dormire ma neanche a mangiare per cui c'era avevo la gastrite non non non non riuscivo a digerire neanche le patate lesse insomma vomitavo tutto quello che lì per me durante o sette otto mesi quel
Comunque il perito
Cioè il periodo in cui fu ucciso in carcere
Non c'entravano con la politica con o il terrorismo ma c'erano nelle carceri drastico novanta c'erano delle sezioni che erano per detenuti di criminalità organizzata
Beh lì Abba Decaro suo fu a
Fu massacrato Francis Turatello
Fu nel nel cortile dell'aria presso da circondato da cinque della camorra perché Cutolo dominava in quel periodo nelle carceri italiane e fu ucciso perché dopo veniva considerato un pericolo eccetera fu in maniera
Davvero
Indicibile squartato
Si racconta sui giornali che probabilmente accaduto che i suoi assassini lo hanno strappi l'hanno strappato le viscere l'anno Morse come atto simbolico in cui del tuo nemico una volta che ne hai mangiato le interiora ne prendi anche la forza dopo averlo
Dopo averlo ucciso questore il era il periodo del delle carcere del carcere speciale
Nei primi anni iniziano
La nostra riflessione diventa anche collettiva diventa politica io sono stato arrestato nel settantotto Nell ottantatré facciamo il primo processo
Di primo grado a Firenze in cui vengono concentrati nel carcere
Delle murate tutti quelli di prima linea che avevano fatto reati a nella città nella città di Francia una cinquantina una sessantina di persone
E inizia un periodo di
Di riflessione collettiva che produce lo scioglimento dell'organizzazione che avevamo costituito quindi siamo nei primi anni ottanta
Viene una sorta di congresso informale di prima linea che viene in qualche modo consentito dall'occasione del processo
Usciamo alla fine del processo con un documento in cui comunichiamo lo scioglimento della nostra organizzazione e apriamo un Periodo
Di rapporto con la Società con i partiti con lo Stato che poi era va sotto il nome di movimento della dissociazione politica dal terrorismo c'erano due moto di per abbandonare la lotta armata
Uno era quello dei pentiti i quali sulla base di una legge che era stata fatta alla fine degli anni Settanta
Praticamente consentiva a chi membro del partito armato una volta finito in carcere se confessava
E faceva i nomi dei propri i compagni dei propri complici anche se chi confessa aveva compiuto uno due tre e cinque in alcuni casi dieci omicidi beh questo gli consentiva di farsi poche settimane o pochi mesi di carcere usciva nonostante
Fosse
Autore di molti fatti gravissime noi abbiamo scelto un'altra strada quella di non tradire i nostri compagni e in qualche modo di non tradire neanche le nostre idee i nostri obiettivi
La dissociazione politica dicevamo in quegli anni che
Il terrorismo era stato sconfitto che la lotta armata
Era un modo di fare politica che non avrebbe appunto fatto la rivoluzione nel liberato nessuno
Quindi togliemmo
Diciamo al terrorismo e la lotta armata quindi ai nostri stessi compagni che erano stati ancora arrestati che stavano fuori le ragioni per cui dovessero potessero continuare
A a fare omicidi a fare rapine a fare attentati eccetera è un movimento che è durato
Almeno quattro anni e poi è continuato anche dopo perché dopo quattro anni
Una legge dello Stato riconobbe il valore di questo movimento come un movimento
Più efficace per proprio minare le basi ideologiche culturali e politiche della della lotta armata
Nell'ottantasette venne fuori una legge che riconobbe questo la legge della sulla dissociazione dal terrorismo quindi noi che avevamo iniziato tre o quattro anni prima
Non sapendo che poi ci sarebbe stata questa legge però questo nostro ruolo ci è stato riconosciuto e io ne ho usufruito io sono stato condannato in primo grado a trent'anni di reclusione in secondo grado ce n'è in grado di appello a venticinque anni
Praticamente poi ho dimezzato questi venticinque anni grazie a questa legge è stata approvata
Nell'ottantasei
Io ci sono stato eletto
Membro del Parlamento
A me ha fatto molto male che
Alcuni miei colleghi
Non molti
Abbiano deciso di condurre contro di me una campagna di linciaggio
Di linciaggio vero per dicendo che il terrorista Sergio D'Elia era stato eletto non solo deputato ma anche all'interno poi dell'organizzazione della Camera segretario di presidenza della Camera
Dei deputati
Come se io fossi stato fossi l'unico segretario della Camera o il segretario generale alcuni hanno scritto che ero stato addirittura come un ministro
Nominato dalla dal governo no io sono lì in rappresentanza della Rosa nel Pugno e sono uno dei sedici segretari d'aula che svolgono un lavoro diciamo un poco più che burocratico controlliamo che durante le votazioni uno non voti per un altro perché ci sono i famosi pianisti no quelli che li votano contemporaneamente
Per due tre quattro persone
Anche se quelle non sono presenti dire stanno mille due mila chilometri
Nell'istanza questo il ruolo del suolo non sono il rappresentante della Camera dei deputati
Per loro il rappresentante lo svolge il presidente e vice lui dice i vicepresidenti beh loro dicono il terrorista alla Camera
Beh io credo che non sia giusto
Come dire tagliare nettamente direi proprio affette la vita di una persona
E considerare nell'arco di trent'anni come la parte per il tutto quei due anni
Di lotta armata di trenta anni fa
Senza considerare che io nel carcere ho contribuito a rischio anche della mia incolumità ed è nei miei compagni
Aveva ragione professore dice Piero noi i dissociati dal terrorismo non i pentiti non eravamo pentiti ma i dissociati dal terrorismo sono stati quelli che proprio perché agivano politicamente non
Diciamo in collaborazione con le forze dell'ordine o del o con i magistrati hanno distrutto il terrorismo nel nostro nel nostro Paese beh questa parte della meritano viene ricorda riconosciuta non viene ricorrano stante ci sia una legge dello Stato che riconosce il valore del movimento politico della dissociazione dal terrorismo
No per questi miei colleghi io sono il terrorista cioè i due anni di mia lotta armata di trenta anni fa valgono per tutta la mia storia per tutto il mio il mio vissuto
Gli anni della dissociazione in carcere a rischio della propria della nostra della nostra vita
Che ho ricordato
Io sono uscito pulito lo scioglimento dell'organizzazione combattente che non avevamo costituito e che abbiamo impedito che continuasse a fare la lotta armata
E quindi quanti poliziotti quanti magistrati quante persone sono state come dire salvate perché noi abbiamo deciso di sciogliere l'organizzazione di prima linea e abbiamo fatto gli appelli ai nostri compagni in latitanza che non ancora fuori ma anche agli altri delle altre organizzazioni dicendo compagni non uccidete non non salvate nessuno se
Pensate di farlo attraverso l'omicidio re l'omicidio politico questa da una parte importante
Poi io nell'ottantasette ho deciso
C'è qui il Loris Serafini c'è Bernardette a chi lo ricordano io sono uscito per la prima volta dal carcere con un permesso premio era il febbraio dell'ottantasette per recarmi al congresso del Partito Radicale e lì avvenne quello che già noi avevamo maturato
E determinato in termini anche organizzativi un gesto simbolico per consegnare al partito della non violenza il partito armato il partito violento
Che era stata prima linea e lì inizia tutta una mia vita che è un quarto di secolo della mia vita
Certo
Vogliono con quella etichetta mostruosa con quel marchio di infamia il terrorista l'assassino alla Camera dei deputati appunto come dire cristallizzare
Come una statua di sale noto la mia vita nell'atto criminale di trenta di trent'anni fa
E non considerare un quarto di secolo diciamo quello più recente ma è un quarto di secolo in cui ho vissuto il giorno e notte per tentare di portare più umanità più civiltà nelle carceri italiane nelle carceri nei bracci della morte del mondo
Io sono stato negli Stati Uniti sono stato in Africa a visitare i bracci della morte
E concludo Nessuno tocchi Caino con la campagna come contro la pena di morte in ormai in tredici poco più di tredici anni di campagna di Nessuno tocchi Caino sono stati quarantacinque i Paesi che hanno deciso
Di attuare una moratoria cioè di di sospendere l'esecuzione oppure di abolire totalmente la pena di morte
E beh questa parte dalla nella mia vita non conta quello che io ho tentato di restituire in termini di civiltà
A questa società ma anche ad altre società nel mondo
Forse può essere considerato il modo più
Più efficace più forte per riparare a quello che avevo tolto
In termini di civiltà e di speranza di trasformazione sociale in questo Paese con i miei due due anni di lotta di lotta armata
Cioè le persone non possono essere appunto tagliate a fette e a ritenere che una fetta della propria vita una parte della propria vita debba essere considerata la parte che in qualche modo
Considera ed etichetta la vita intera di una di una persona io ho passato giorno e notte da quando sono uscito dal carcere sono uscito definitivamente nel mille novecentonovantuno quindi dopo complessivamente dodici anni di detenzione
Giorno e notte con a via di Torre Argentina a Roma nella sede del partito radicale per promuovere campagne per i diritti umani non solo in Italia ma anche
Ma è che nel mondo
Quindi il mio arrivo alla Camera può essere considerato non lattice di una carriera politica ma forse la parabola felice di una storia nella quale chi può rivendicare oltre il radicale Marco Pannella
Il successo di una esperienza e di un vissuto che quello mio personale innanzitutto lo Stato la democrazia di questo Paese che io ho combattuto trent'anni fa
E che ora può rivendicare di dire chi ci ha combattuto trent'anni fa oggi è recuperato totalmente alla vita civile politica democratica del nostro Paese
Dicono che oltre al terrorista alla Camera non è opportuno che chi è stato condannato
Per un fatto che io mi assumo totalmente in termini di responsabilità politica cioè l'omicidio di un poliziotto che non era l'obiettivo di quell'azione ma era il tentativo di una evasione
Che per un caso fortuito poi App provocato la morte di un poliziotto
Che io non ho compiuto non ero lì quel giorno i giudici lo sanno gli atti del processo ma io me lo assumo con piena responsabilità perché era un dirigente di quell'organizzazione che ha compiuto quell'azione
E poteva capitare che io ci fossi come è accaduto che ci fossero molti miei compagni dei quali io non mi dissocio e della cui azione io stesso mi assumo la responsabilità ma tradurre questa responsabilità politica in termini anche morali e giuridici è un'aberrazione che è scritta tutta in quella in quella sentenza
Beh dicono che è inopportuno che io faccia svolga il ruolo che descrivevo prima di segretario Danuvola se io sono lì sono anche per lottare
Per un principio di civiltà che è scritto nella nostra Costituzione e cioè che chi ha compiuto un reato
Viene processato viene condannato sconta la propria pena ma una volta uscito nella società è un cittadino come tutti gli altri che ha dei diritti che va sono pieni non sono limitati non sono non sono condizionati
Accade invece nel nostro Paese che chi è stato in carcere nonostante abbia pagato come io ho pagato il suo conto con la giustizia una volta rientrato nella società non viene più riconosciuto
Come un cittadino che ha pieni diritti ma viene marchiato a vita perché considerato un carcerato
E e quindi ci sono tutti i pregiudizi si è costretti che esce dal carcere o stante abbia pagato il conto con la giustizia non ha più diritti di cittadinanza e costretto alla clandestinità dei rapporti sociali dei rapporti di lavoro a non trovare più un lavoro
Beh se io sono lì nel punto tra virgolette più alto di rappresentanza della democrazia che qual è il Parlamento forse per difendere non me stesso o la mia poltrona
Io tutto quello che in più viene da quel mio ruolo di segretario lo devolvo tutto al mio partito non Inc non incasso nulla non metto nulla nelle mie tasche già dopo metà del mio stipendio
Da deputato al partito radicale e quello che in più che sono due mila tre mila euro in più che da quel ruolo battuto alle alla campagna del partito radicale per i diritti umani in Italia e nel e nel mondo quindi io sono lì per dire che chi esce dal carcere tutti sono pronti a riconoscere si riempiono la bocca dell'articolo ventisette della Costituzione che dice
La pena deve essere finalizzata alla rieducazione e reinserimento e poi non è vero non è così
Un carcerato non verrà non viene mai più riconosciuto per il solo fatto di sta essere stato in carcere non viene più riconosciuto nessuno diritto e costretto a nascondersi
A dire di non essere stato in carcere sono non trovo un lavoro per degli amici è tutto beh io sono lì per lottare soprattutto per il detenuto ignoto
Per quelli per le decine di migliaia che escono dal carcere e non sono più Accolti come si deve cioè come la legge italiana vorrebbe imporrebbe nella nella società
Io concludo con un'ultima
Cosa
Io porto ancora sento ancora o il senso di responsabilità per quanto di irreparabile
La mia attività politica ha determinato nelle famiglie nella vita di persone che hanno perso
Quello a cui tenevano di più
Il figlio il marito il padre
E con l'affetto e il bene
è il bene più tardi
Io ho un po'rispetto profondo per chi è stato colpito privato di questo
Di questo bene
Ritengo
è una sfera del dolore inviolabile e il solo per me parlarne
Come dire o il sentimento anche di una violazione di questa di un'offesa al re
Che nel momento in cui parlo anche con voi ora
In qualche modo a Recco ma alla sfera sacra del del dolore quindi massimo rispetto per i parenti delle vittime
Delle mie vittime o di delle vittime che sono state provocate dalla mia organizzazione nei miei dai miei compagni
Quello che non accetto quello che non rispetto
Anzi quello che disprezzo nella maniera più forte assoluta
E il lusso politico che alcuni censori che alcuni politici
Ora presentanti del sindacato della moralità pubblica della polizia eccetera ha deciso il ruolo che ha deciso di arrogarsi
Quello di ergersi a rappresentante unico esclusivo del dolore del dolore privato
Ecco sono loro davvero i mercanti nel tempio il tempio sacro del dolore privato è stato violato innanzitutto da coloro i quali hanno tre deciso di utilizzarlo di sfruttarlo
Per condurre un'azione una campagna di linciaggio nei miei confronti pone nei confronti del mio partito della lista
De la Rosa nel pugno nella quale sono stato sono stato eletto io nei confronti di queste persone davvero nutro il massimo
Il massimo disprezzo sono persone che hanno fatto questo e non l'ha fatto non ho mai fatto nell'arco della loro vita parlamentare
O di partito la il gesto simbolico che quanto meno nel centro sinistra è stato fatto
Ci sono deputati e senatori
Che sono alla Camera dei deputati o al Senato eletti nelle liste del centrosinistra che sono parenti delle vittime sono lì non in quanto parenti di vittime del terrorismo del Comitato organizzata per il loro valore innanzitutto ma anche perché possano in qualche modo portare nell'al massimo livello istituzionale la loro testimonianza ma anche le loro proposte le loro legittime istanza
Quelli che mi hanno e sono quelli che mi hanno difeso
La figlia di Guido Rossa Sabina Rossa è stata la persona che forse più di altre nei confronti a rivolto nel momento in cui veniva attaccato parole di stima parole di considerazione lo stesso Olga D'Antona la moglie
Del Giuseppe motorista che è stato assassinato dalle dalle Brigate Rosse
L'altra sera era insieme a Maria Fida Moro la figlia di Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse
Una trasmissione televisiva al TG due sono persone che hanno che scendono le responsabilità individuali dalle responsabilità che ho poli dello Stato
Se le vittime del terrorismo i parenti del rinnovo sono tutelati non sono certo per la mia presenza alla Camera la ma perché lo Stato il Governo non tutela fino in fondo quelle che sono le loro ragioni e le loro legittime istanza ma quelli che mi hanno attaccato non hanno mai fatto neanche il gesto simbolico di candidare
Di portare alla nel Parlamento
Questi i rappresentanti di questo dolore grande certo avrebbero dovuto cedere uno dei loro seggi uno dei loro posti a queste a queste persone e non hanno voluto rinunciare a quello come non voglio rinunciare a continuare a speculare sulla mia vita sulla mia storia
Io rivendico tutta la mia storia perché io non sono sci sono sono schizofrenico so che devo fare i conti con il mio passato anche se quello di trent'anni fa
Sì voglio però che sia rispettata tutta la mia vita e considerata anche la parte l'ultimo quarto di secolo della mia vita che ho vissuto che ho fatto nel modo in cui io ho ritenuto di sì poter e saper fare
Riparare agli errori del passato restituendo in termini di civiltà di umanità e di libertà quello che io ho tolto trent'anni fa con la mia azione violenta
Vi ringrazio
Conclude
Ha paragonato
Oppure visto che il tempo stringe passiamo subito a parlare un po'di Nessuno tocchi Caino coi non so se ci sono domande nel film c'è qualcuno che mi mantiene qualcosa ma senza funziona sempre così Bernardette a che si deve basta gliene Leonetti è una sua compagna inviarci e poi magari fa si anima un po'la nostra discussione
Tra i ragazzi
Parlato quasi un orario anche magari annoiato ditemi perché
Francia
Anche qualche professore non è che un'esclusiva degli stessi
Anche perché io vorrei evitare ora di fare un'altra mezz'ora su davvero
Anche su Nessuno tocchi Caino nei cui ho parlato solo attratti
Forse è il caso
Ci siamo delle domande alle quali io rispondo
Non ho registrato qualche euro sono molto informata sui praticamente regolerò chiede
Va bene
Apriamo un altro tema
Ci sono altre domande così le raccogliamo e
E poi rispondo a tutte o procediamo una per volta procediamo
Beh cosa ne penso io sono uno dei firmatari uno dei primi firmatari della legge sull'indulto insieme a mio compagno di partito la Rosa nel Pugno Enrico Buemi
Allora l'indulto è stato determinato non da una volontà di insomma
Umanitaria di clemenza non è stato un atto di buonismo
Della politica magari interessata perché poi non c'è qualcuno di cui detiene Kinniku indulto
Usufruire
Anche nel parlamento no per noi era un atto semplice di ripristino
Della legalità nelle carceri Italia
Allora le carceri italiane sono fatte
Sono state costruite e fatte per ospitare lo dico
Uno
Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria al massimo quarantadue mila detenuti
Prima dell'indulto quindi prima del primo agosto che era il giorno in cui entrato in vigore nelle carceri italiane c'erano circa sessantadue mila detenuti
Io le ho visitate con le carceri prima dell'indulto
Ho trovato celle che erano state costruite per
Tenere al massimo due persone
In quelle celle io ho trovato quattro o cinque persone
Significa che in una cella di due metri per tre ci sono due letti è sopra i due letti altri due letti
Sono i letti a castello in cui quattro detenuti stanno in spazi dove ce ne può essere al massimo uno o due di declino
Ci sono celle la stragrande maggioranza delle quali nello stesso locale nella stessa stanzetta cioè i letti c'è il lavandino per lavarsi ma anche per lavare i panni il fornelletto per cucinarsi un po'di cibo extra da quello che passa ogni giorno come si dice l'amministrazione
Ma anche il battere per fare i propri bisogna lo stesso locale quindi quattro cinque persone in uno spazio che ne può contenere in maniera stare in carcere e già duro perché una privazione la libertà ma non sta scritto da nessuna parte nelle leggi italiane non è scritto nel diritto europeo che noi abbiamo sottoscritto
Bene queste condizioni vengono definite disumane e degradanti
Quindi abbiamo chiesto allo Stato di interrompere la flagranza di veri e propri reati che lo Stato compiva nel tenere in carcere persone in quelle condizioni
L'unico modo per ripristinare non dico la legalità che non esiste nel nostro paese non esiste neanche a me meno che mai nelle carceri condizioni un po'più umane
Un po'più civili
Nelle celle delle carceri italiane
Beh abbiamo chiesto di sfoltire di fare uscire
Quelli che hanno compiuto dei reati
Che sono stati condannati
Che è stato condannato a trent'anni
Può uscire grazie all'indulto non subito anche se i giornali molti giornali hanno scritto che chi ha usufruito dell'indulto commesso un omicidio sono usciti gli assassini
Hanno usufruito di uno sconto di pena di tre anni se uno è stato condannato prima del due maggio perché il due maggio era la data entro la quale si valutavano i reati rispetto ai quali si poteva applicare l'indulto
Stato condannato a trent'anni che ne so all'inizio di quest'anno grazie all'indulto uscirà fra ventisette anni ok non come hanno scritto i giornali che sono usciti gli assassini
Chi è stato condannato a dieci anni uscita tra sette anni
Sono sette anni sono molti ventisette anni sono un tempo infinito nella vita di una di una persona
Chi è stato condannato a meno di tre anni è uscito subito
Sono usciti circa diciassette mila cinquecento detenuti
Quindi dai sessantuno mila sessantadue mila che erano le carceri si sono un po'non svuotate
Ecco hanno acquistato più umanità più civiltà più aria io le ho visitate prima ma anche dopo l'indulto oggi pomeriggio con Loris
Ma non andiamo a fare una visita al carcere di Modena
Stavano bene certo i detenuti stavano meglio rispetto a quando stavano in celle in quelle condizioni
Ma stanno meglio oggi anche gli operatori penitenziari gli agenti di polizia penitenziaria anche loro hanno beneficiato dell'indulto
Perché prima dell'indulto per loro significava andare in carcere vivere una condizione disumana anche per loro
Perché un conto è avere a che fare con una sezione nella quale Chai solo
Che ne so cento detenuti un conto avere a che fare con duecento detenuti in quella stessa in quella stessa sezione quindi ha portato un po'di anche umanità di civiltà anche nei rapporti tra detenuti tra guardie e ladri insomma per intenderci questo è stato c'è stato l'indulto ora sembra che l'indulto abbia provocato un incremento disastroso dell'attività nel nostro Paese non è vero
Sarà stato un caso non lo so ma i delitti compiuti nel Periodo
Primo agosto fino a metà novembre
Nelle città italiane sono addirittura diminuiti se comparati allo stesso periodo
Primo agosto
Quindici novembre del due mila nel due mila cinque
Quindi è stata fatto molto ha fatto notizia certo il detto non hanno fatto notizia tutti quei detenuti che sono usciti
E hanno avuto la fortuna di trovare un lavoro di essere accolti da una comunità da una cooperativa quelli non fa notizia
Fanno notizia quei detenuti che usciti nel mio presente buttati con un calcio nel sedere all'ultimo minuto perché l'indulto si è deciso nel giro di ventiquattro ore sono usciti e si sono trovati come accade molto spesso isolati emarginati non accolti dalla società per cui è successo almeno compiuto qualche
Qualche reato che li ha riportati di nuovo in calce ma l'indulto prevede che chi compie reati entro cinque anni
Dall'indulto dopo aver subito l'indulto non solo rientra in carcere per il nuovo reato mali vengono tolti i tre anni di sconto di pena che gli erano stati dati sulla fiducia
No
Ho preso tre anni di indulto se io compio fra entro cinque anni un nuovo reato non solo pago il nuovo reato ma pago a mi mi devo scontare anche i tre anni che mi hanno
Mi hanno condonato quindi è stata una legge certo scontare la pena
Di un tot può apparire ingiusto
Perché i soprattutto compiuto reati molto gravi
E io
Rispetto il sentimento di coloro i quali si sentono in qualche modo traditi da di da questa virgolette ingiustizie ma si trattava di decidere fra la flagranza di reati che lo Stato compie per le condizioni in cui viene tenuta una persona in carcere e veniamo condannati per questo
Ci sono i degli detenuti che sono dei delinquenti abituali ma lo Stato italiano e tecnicamente un delinquente abituale per tutte le condanne che ha subito lo stato italiano dalla giustizia europea
Che controlla il rispetto diritti umani le nostre carceri
Veniamo condannati ogni anno dalla corte di Strasburgo per violazione dei diritti umani si trattava di interrompere anche quel tipo di reato peraltro compiuto
Non da un individuo ma da una collettività perché lo Stato tutti ICI
Ci rappresenta questo il senso il senso dell'indulto ma il problema giustizia nostro paesano sono questi
Cioè quelle il carcere costituisce l'uno per cento del problema che bisogna affrontare con intelligenza
C'è un dato statistico clamoroso
Su cento detenuti che escono dal carcere settantacinque compiono di nuovo dei reati però chi sono questi settantacinque sono persone
Che abbiamo costretto in carcere a scontare dal primo fino all'ultimo giorno della sua
Pena
Settantacinque su cento quando accade invece che uno esca o per l'indulto o per le misure alternative che fanno parte dell'ordinamento del nostro Paese non è che se ne inventano i magistrati eccetera e previsto dalle dalla legge penitenziaria che uno possa l'ultima parte della sua vita carceraria trascorra come ho fatto io l'ultimo anno e mezzo della mia detenzione
Uscivo la mattina per andare a lavorare
Nella sede del partito radicale rientravo la sera in carcere dei miei dodici anni l'ultimo anno e mezzo l'ho passato in questo modo
Bene le statistiche dicono che sì sì
Consente questo modo di uscire dal carcere di persone che comunque prima o poi devono uscire perché non esiste la pena di morte nostro Paese neanche l'ergastolo ti fatto sono persone come bene se si organizza il loro rientro nella società nella maniera più tranquilla più dolce possibile magari mettendo in prova
Facendo uscire un giorno prima due venti giorni prima un anno prima due anni prima beh quelle persone difficilmente riconnettono deinde nuovi nei nuovi reati
Sono solo il tre per cento mentre dicevamo il settantacinque per cento che commettono reati chi ha compiuto tutta la loro pena scaduta solo il tre per cento di quelli che hanno avuto un misura alternativa hanno avuto in qualche modo la fiducia a scontare un pochino meno di tutta la propria pena beh sono persone che rientra la Società e non commettono più più reati per il
Per il novantasette per cento di questo tipo di di trattamento quindi ha un interesse della società
Ai fini proprio della sicurezza che dal carcere escono persone diverse da quelle che sono entrate questa diversità va coltivata
La persona va messa alla prova
Ti faccio lavorare un periodo fuori entrando o uscendo in modo tale che quando è finito la tua pena di lavoro magari ce l'hai già e quelle sono persone che non commettono più reati
E noi credo che questo interessi interessi che non che il carcere sia una sorta di fabbrica di
Duro ed è scorretto dirlo per delle persone perché di persone si tratta
Di riciclaggio delle persone di recupero
Alla società di persone che hanno che hanno sbagliato questo un po'il senso
Anche delle misure alternative al carcere nostro Paese servono soprattutto la sicurezza sociale non sono un atto di buonismo o di incertezza della pena
Ci sono altre domande
Va bene siamo c'era è la domanda di Avanzini
Il fatto che il garantismo sia stato molto più forte sul col quarantuno bis
Ma non sono d'accordo
Non è vero del detenuti in quarantuno bis uno diciamo subiscono lo stesso trattamento di quelli che subivano i terroristi che stavano nell'articolo novanta recarci speciali degli anni negli anni settanta io ho fatto un giro insieme a Maurizio Turco
E ne è stato pubblicato un dossier un libro si chiama tortura democratica
Quattro anni fa in tutte le sezioni del quarantuno quarantuno Bissi sono situazioni pressoché identiche a quelle nelle quali io sono stato detenuto negli anni Settanta nelle carceri
Speciale
Un colloquio al mese il vetro divisorio
Limitazione alla corrispondenza la possibilità di avere dei libri Leggere in cella
Ci sono dei limiti di tre quattro libri col massimo
Limitazioni soprattutto e questa cosa gravissima nel dal punto vista processuale
Chi è in quarantuno bis si oggi fa i processi quindi la negazione del garantismo in video conferenza
Cioè non va in un'aula di tribunale ma se rimane nel carcere se collegato via telefono e via video con il tribunale ma che si trova magari a mille chilometri di distanza
Certo a volte
Come voglio dire guardare
La partita in televisione insomma no laddove la partita però ti coinvolge direttamente tu non sei uno spettatore ma se una parte fai parte di una delle due squadre
E beh tu giochi stando nell'ultimo anello della della tribuna non sei neanche in campo questo il processo per video conferenza
Sono accaduti casi di detenuti processati con questo sistema
E che hanno teoricamente la possibilità di intervenire nel processo ma devono seguire una trafila per cui devono chiedo al cancelliere che sta lì nel carcere quale perché telefonare a quello dell'aula il quale devi dire al presidente se devi porre una domanda decisiva nei confronti di uno che ti accusa di un pentito devi seguire questa è successo che il pentito
Era stato già licenziato aveva finito il suo interrogatorio quindi la domanda non è mai arrivata come pure la comunicazione con il proprio avvocato che teoricamente due
è dovuta in tempo reale non arriva perché non sei Laura sono dei processi virtuali quelli che vengono fatti nei confronti detenuti in quarantuno Bisi tramite le video conferenze pure il nostro sistema accettato questo
Che uno che parte in causa in un processo non sia nell'aula del processo ma sia mille chilometri di distanza tentare di difendersi in un mondo in cui che è indifendibile per cui si è
Indifendibili quale dico solo una delle qui non condivido l'affermazione
I mafiosi sono garantiti dalle leggi e dal diritto dello Stato rispetto sono vere forse esattamente il contrario
C'è un'altra Cosimo possa prego
Ma io tutto sono docente la scuola media di Pavullo proprio poco tempo qua
Volevo proprio domanda un po'particolare io mi chiamo moltissimo all'occhio di un estremista di sinistra Altofonte punto ordinazioni istituzionali di mafia
Che è nato in Sicilia un paio di anni fa sull'esperienza di militante dell'estrema sinistra ucciso dalla mafia nove maggio settantotto come Peppino Impastato
Ritengo che purtroppo trovato una riflessione seria in questi anni il valore storico dell'esperienza politica di quei movimenti della sinistra extraparlamentare
E credo che c'è una grossa défaillance anche nella storia della nostra cultura del nostro modo di fare informazione ai nostri ragazzi
Ritengo che sarebbe giusto il governo casi definisce democratico faccia studiare apertamente Angela regioni generazione Rigoletto dall'esperienza di quegli anni
E non soltanto di quegli anni non so quanti di voi sanno che fra due giorni questo parente
Ricorre l'anniversario della fucilazione di Magione partigiana
Che vende uccisa dai nazifascisti
Grazie a un delatore che era denunciò e vennero uccisi quattro ragioni partigiani io credo che come diceva una nuova di Peppino Impastato
Ai giovani ai partigiani della brigata Stella Rossa di Marzabotto oggi in Italia c'è bisogno di nuova resistenza
La pistola si combatte attraverso la cultura probabilmente quello che hai fatto tu insieme dei compagni che tanti anni fa avete scelto la via della non violenza quella violenta
Però credo che personalmente avendo vissuto sulle mie spalle alcune esperienze anche di mancanza di democrazia
Io sono uno di quelli che purtroppo come tanti altri ragazzi della vostra età
è andato a Genova il due mila europei tornato a casa con i polmoni intossicati dai lacrimogeni Ascenzio c'è un altro particolare in qualche mese fa da antenne esso considerato produttori di armi chimiche
è su quelle su quella scelta democratica io ho vissuto in prima persona di non violenza di urbana dove conseguente attento a volerlo
Purtroppo oggi militari e difficilmente si riesce a riconoscerlo e sulla commissione d'inchiesta va fatta su quei fatti che il sistema partire se tutto va bene quindi chiedo di Dario Fo in pensione quello del nuovo senso
Della della memoria cioè io credo che la Roma che non va cancellata poi recuperato verso quell'esperienza legale realmente dato un contributo la crescita democratica del nostro Paese che il movimento ore col cellulare così come la resistenza
Ma è forse questa domanda l'occasione di sintetizzare un po'anche il senso che la nostra
Conferenza di oggi manifestazione di oggi ne ho parlato a lungo davvero non voglio ripetermi lo faccio raccontando una cosa che mi accadute in questi giorni
è venuto un giornalista di un quotidiano basco si chiama il correo nei Paesi Baschi come sapete è ancora viva anche se non attiva
La lotta armata dei nazionalisti baschi che vogliono l'indipendenza dei Paesi Baschi dalla Spagna
Per dirmi che ci sono seicento detenuti politici nelle carceri basche
Che sono isolati ma nel senso di un'auto isolamento che cioè non hanno fatto quello che noi comunque nei primi anni ottanta Nico noi detenuti del terrorismo in Italia abbiamo fatto avviando quel movimento per la dissociazione politica al terrorismo ma che poi ha superato la lotta armata su un altro punto di vista politico culturale eccetera il nostro nel nostro nostro paese e quindi mi ha fatto un'intervista dice vogliamo dare rilevanza la tua storia perché potrebbe essere
Istruttiva
Tra virgolette davvero e la prima cosa che gli ho detto non mi non sono in grado di dare lezioni a nessuno di insegnare a qualcun altro che non ha sia me stesso cosa bisogna fare o cosa non bisogna fare ma fatta questa premessa
La loro esigenza è che si avvii un dibattito anche all'interno del della Spagna ma soprattutto dei Paesi Baschi su come si può affermare con più efficacia un'idea che quella di mantenere viva l'identità di un popolo la propria lingua la propria cultura senza che questa idea sia tradita poi dalla dal mezzo violento con cui cerchi di di realizzarla
E beh io ho detto questo
Che la mia esperienza vale innanzitutto per me
E se qualcuno può trarre da questa mia esperienza degli insegnamenti è una libera esercizio della propria
Riflessione politica che uno che che uno può fare è stata pubblicata con una richiamo in prima pagina due pagine intere alcuni alcuni giorni fa
Mi ha richiamato il giornalista per dirmi che le reazioni sono state molto positive è stato sommerso di e-mail da parte dei lettori
Insomma raccontare raccontare
S'sempre con quella cautela della riserva direi anche intellettuale che di dicevo all'inizio c'è il rischio di una falsificazione nel momento in cui io racconto oggi quello che ero trent'anni fa
Lo ritengo un rischio già che corro io immagina la falsificazione che è stata compiuta da quelli che hanno preteso di raccontare loro magari non essendoci la mia storia
E la storia di quegli
Di quegli anni
Certo va raccontata uno racconta con il linguaggio che ritiene più opportuno può essere quello della letteratura scrivono dei libri può essere quello che linguaggio che abbiamo usato noi oggi qui che ho usato io oggi qui parlando parlando con voi può essere quello di un'intervista ecco io ripeto
L'esperienza che innanzitutto un fatto interiore ed è più vera che io traggo dal mio vissuto e che i fini più nobili le ragioni più forti le idee più giuste possono essere tradite tradite pregiudicate dai mezzi
Che si usano per affermare
Questa può essere la sede è successo a me
Successo la mia storia successo questo Paese io ritengo noi non eravamo dei pazzi
Certo visionari certe volevamo realizzare in Italia il comunismo
Ma non avevamo dei pazzi slegati dalla realtà pensavamo di poter rivoluzionare questo Paese
Pensavamo di riuscirci con un'accelerazione
Che poi e e propria dell'atto dell'atto violento di far precipitare i tempi di far precipitare le cose
Non è stato così forse abbiamo ritardato quello che di in via
Una con una via diversa potevamo invece consentire dare alla democrazia di questo Paese che non c'è
Tutta da conquistare tutta da compiere io ritengo che sto Paese non sia un Paese democratico certo ci sono le elezioni certo mandiamo in Parlamento però c'è un deficit di democrazia nostro paese evidente passa ad andare in giro per le carceri
Basta vedere come funzionano i tribunali sei milioni e mezzo sono i processi pendenti
Sei mille nel solo settore penale se poi si aggiunge quello civile si arriva a dieci undici milioni processi pendenti vuol dire che c'è un terzo della popolazione italiana che attende giustizia
Undici milioni di processi pendenti essendo almeno due le parti in causa in un processo ma possono essere garantite forse più di un terzo
Beh non è un Paese democratico è un paese civile quello che non riesce a dare dei tempi certi nell'esercizio nell'amministrazione della della della giustizia
Le carceri i tribunali l'informazione nel nostro Paese dal io non considero il nostro Paese un Paese che abbia degli standard decenti di rispetto dei diritti civili politici soprattutto quelli del processo formativo poi dell'opinione dell'opinione pubblica
Ci sono altre domande
Vieni
L'ayurveda poi ristorante terrorismo di Stato cioè nel senso che propinata al terrorismo va bene comunque
Lo lascia fare per mantenerlo ordinarono stabilità orrore quindi
Giorgio Carlo facendosi promotore la sicurezza concesso una proporzione
Beh nella domanda c'è anche un'opinione
Che tu esprimi mi pare evidente nella porre questa domanda che io condivido totalmente
Cioè nel nostro paese ci sono stati
Dodici quindici anni
Nei quali venivano compiute delle stragi
Che
Tutt'oggi sono rimaste impunite
Quando c'è qualcosa di impunito nel nostro Paese
Direi al novantanove per cento si tratta di fatti che sono stati o direttamente determinati o come dici tu
Come dire non impediti pur avendo la possibilità di impedirgli e quindi ci sono due modi per far compiere un atto terroristico
Quello di compierlo da direttamente oppure quello di non evitare che si compia
Beh
Ci sono molti episodi della storia di questo io chiarisco eventuali equivoci non abbiamo fatto la lotta armata perché c'erano le stragi di Stato al nostro Paese
Era un procedimento ideologico nostro che procede andava su un binario semmai parallelo ma non è non non era se qualche modo determinato dal giudizio che meritavamo di uno Stato che arrivava a compiere stragi
Ma stragi di persone oltre che di diritto di diritti e ceri Mastrangeli persone da piazza Fontana e i vari treni tra la stazione di Bologna pilastri che una strage anche quella di Stato
Nella misura in cui lo Stato non solo non l'ha impedita mano ha impedito che si trovassero i veri colpevoli
Francesca Mambro e Valerio Fioravanti sono innocenti nonostante siano stati condannati si sono innocenti al cento per cento di quella strage che è stata compiuta da alti da altri
E che loro hanno pagato e stanno pagando con una sentenza definitiva proprio a copertura delle responsabilità gli altri
Quindi è accaduto
E accaduto in molte anche in quelle più
Anche la strage di via Fani che sembra e nella vulgata c'è una verità di regime di regime anche sulla strage di via fax certo fatta dalla dalle Brigate Rosse
Ma non impedita
Io non dico genericamente dallo Stato da organi dello stato che sapevano in anticipo che quello sarebbe avvenuto
E non è stato impedito che venisse quindi è la storia di questo Paese la tua domanda apre diciamo uno squarcio nel livello di omertà spesso ma anche di complicità di organi dello Stato rispetto a fatti gravi successe il nostro Paese di cui ancora non si sa
Non si conosce la verità
Inviamo una decina di minuti ancora e se volete approfittarne
Così come poco tempo il discorso della pena di morte chiaramente non ci può essere esattamente allora se qualcuno di voi si può richiamare le classi della scuola media OCSE perché cari non sono altre cose c'è mi ricordo comunque e questa sera alle nove ci sarà qualche centinaio sulla pena di morte in questa sala e quindi potete tranquillamente tornare purtroppo il tempo e questo perché sovrapponevano facciamo una pausa di dieci minuti prima di iniziare la se nessuno si si
Ci sono dei costi cui è quindi sono andati via tutti alla fine va bene
Ed è necessario verso
Namath mi dedico dalla strada che mi tiro io gli occhiali che invece pare fotogenico
Sarà devi fare allora aspetta che cominciano a cominciano siamo selezionando di farle le foto
Dunque è io rubo due minuti sono in mente comincia ringraziando il Comune di Pavullo nel comune di Serramazzoni Nessuno tocchi dei predilette Nessuno tocchi Caino appelli pace
Emergency gruppo non verrei a cento il comitato per la pace l'associazione Mondo Bindi l'associazione l'arco di associazioni inoltre che hanno collaborato all'organizzazione Edi queste iniziative io ringrazio personalmente in modo particolare il sindaco perché da quando gli ho proposto anche questa mattinata Rivalta le scuole ha subito apprezzato molto l'iniziativa e mi ha sostenuto e voglio dire solo questo che e e molto impegnato in questi giorni deve far quadrare i bilanci a una serie di incontri ha comunque trovato il tempo per venire a dare un saluto per quella che è la mia esperienza voi siete ancora molto piccoli in genere i politici
Scelgono dove andare in base al ritorno dei voti che avranno io non credo che questa giornata porterà un gran ritorno di voti a sindaco romano canori e quindi il loro ringrazio doppiamente
Allora prima si è parlato con gli alunni delle superiori del percorso particolare dalla storia di Sergio D'Elia in questa seconda parte della mattinata
In particolare si parlerà di pena di morte lui farà un'introduzione poi potrete fare tutte le domande le domande che vorrete vi ricordo così lo dite anche i nostri genitori che questa sera alle nove ci sarà un seminario sempre sulla pena di morte
Che vedrà la presenza di Sergio D'Elia che adesso sentirete e e di due è esponenti del Comitato senza voce di Modena sempre contro la pena di morte c'è anche una mostra nello spazio evasione di disegni di condannati a morte e mai possibile anche vedere proiettato un video realizzato da Oliviero Toscani su detenuti nei bracci della morte quando farete e domande a Sergio dopo che aveva parlato tenete presente che è è segretario di questa associazione Nessuno tocchi Caino di cui vi parlerà e anche un deputato della della nostra Repubblica è stato in carcere per dodici anni ha visitato carcerati quindi è una persona che ha un'esperienza di vita anche molto complessa IPA spesso subito la parola al sindaco
Sì buongiorno a tutti Ciao ragazzi
Naturalmente mia fatto particolarmente piacere Bernard evita nella sua premessa pungente come sempre
Sì al casse di
Come dire di spiegare qual è il ruolo dei politici dagli amministratori e dell'opportunismo che spesso li accompagna ma io questa mattina ho voluto essere con voi ho perso il primo giro perché eravamo impegnati all'ospedale per un'iniziativa di solidarietà sul gli anziani
E oggi ho voluto essere con voi quindi prendono seconda parte mi scuso con l'onorevole D'Elia per non avere ascoltato parte della sua vita e della sua storia che indicativa per tutti noi un esempio per tutti noi e quindi credo che recupero quindi in corso d'opera
No io nel portarvi il saluto dell'amministrazione non sono certamente qua per fare può ricercare consensi pubblicità so che avremo invece dei ritorni polemici credo però che
Valga quello che un attimo fa ci scambiavamo i due parole con un immobile di via l'importante delle cose parlarne perché se adotteranno il meccanismo delle rimuovere i problemi noi alla fine non cresciamo alla fine lasciamo un'ombra una parte nera nelle nostre coscienze
Che poi può prendere strade diverse o comunque porta con sé spero in cui estremamente
Preoccupanti
Io vi porto il saluto di tutta l'amministrazione comunale ho creduto fin dall'inizio in questa iniziativa vi ripeto perché credo sia importante discuterne
Saluto l'onorevole Sergio D'Elia che cd onore della sua presenza nel nostro Comune a Pozzallo
Devo davvero ringraziare sia l'assessore alla cultura generali che sta attuando questo percorso di incontri chiedono all'età Graziani che il presidente della commissione cultura in consiglio comunale
Che insieme hanno lavorato con grande impegno per il ciclo la pace in marcia e questa iniziativa rientra all'interno
Di questo di questo percorso
Ecco ci troviamo oggi a discutere di pena di morte con un'associazione che è l'associazione Nessuno tocchi Caino che ha avuto il grande merito in questi anni di porre al centro dell'attenzione del popolo italiano dei nostri concittadini d'Italia e nel mondo politico il tema scottante cruciale della pena di morte
E badate bene di conquistare a questa posizione che di totale rifiuto sempre e comunque della pena di morte
E che quindi ha un grande significato morale di civiltà dicevo ha riusciva a conquistare a questa opposizione grande parte delle forze politiche
Che va oltre i normali gli schieramenti quindi a titolo personale moltissimi parlamentari hanno aderito dei diversi schieramenti
La battaglia di Nessuno tocchi Caino non è stata una impresa facile
Non non lo era soprattutto in questi momenti nel quale i cittadini dei grandi e piccoli comuni anche noi abbiamo avuto problemi di sicurezza e abbiamo problemi di sicurezza
Dicevo non ha avuto momenti facili nel momento in cui la lotta al crimine criminali un problema giornaliero
E ancora più difficile quando parlare di pena di morte odia abolizione della pena di morte
Quando vengono commessi crimini inauditi contro bambini in tenera età
E gravissimi fatti di sangue che scuotono ogni giorno l'opinione pubblica ormai è diventato una consuetudine per i giornali e trovare fatti di sangue anche nella nostra provincia e purtroppo è capitato anche nel nostro Comune
Non è facile inoltre convincere che lo Stato non ha comunque mai il diritto di togliere la vita a nessuno
Non è facile convincere che la pena di morte oltre ad essere inammissibile sotto il profilo morale non serve nella lotta contro il crimine nei Paesi dove ancora vige la pena di morte non è che il crimine sia stato la diciamo così ridotto nelle sue forme è stato con grande soddisfazione quindi che per esempio in un momento alto diciamo così di questa discussione all'indomani per esempio della condanna di Saddam Hussein di che a fare di queste settimane di questi giorni
Insieme sia coloro che erano favorevoli alla contrari all'intervento in Iraq in e quindi che non erano in discussione la condanna verso questo tiranno ecco
Da tutte le forze politiche da tutto l'arco parlamentare sia giunto alla voce di dire che non andava e non va condannato a morte va punito per i gravi fatti di sangue che ha compiuto verso il suo popolo gli altri popoli limitrofi
Ma nessuno Stato ha il diritto di togliere la vita alle persone
E quindi non è in discussione lacune colpevolezza di quel tiranno
Quello che i parlamentari del italiani dei diversi schieramenti hanno cercato di fare notare e che è consolidato in Europa e speriamo di consolidarlo sempre più nel mondo il concerto che la pena di morte
Un atto inaccettabile da parte di uno Stato verso i cittadini
Ecco questo non vuol dire non è facile buonismo non è che non si vogliano colpire quelli che sono i criminali quelli che sono i tiranni quelli che commettono atti che vanno contro la persone contro la collettività
Il problema vero è che vanno assicurati alla giustizia e comunque vanno fatti pagare il pranzo diciamo così che lo stato civile si pone come obiettivo di democrazia nell'alto termine nel nel più alto termine del del del significato della parola stessa
Anche perché
La vita di un criminale non è meno sacra di quella del più giusto fra gli uomini e questo badate un concerto nella consentono perché ha ispirato dove Carini impuri ecco il fatto che la vita sia l'elemento più sacro che abbiamo perché dobbiamo difendere
Questa è anche la consapevolezza che ispirò l'associazione Nessuno tocchi Caino che ha fatto ottenere badate bene così alti riconoscimenti anche in sedi internazionale presso le Nazioni Unite
Ecco mi dicevo la consapevolezza è quella che la vita rappresenta il valore assoluto e quindi la vita va tutelata toglierla consapevolmente arreca un danno che è irreparabile
La società va difesa con tutti i metodi possibile affinché voi che siete giovani che si in futuro di questa società possiate crescere e possiate quindi fare parte
Esprimervi divertirvi fare sicuramente tutte le diciamo così marachelle possibili perché siete giovani e se non lo fate quando siete giovani sala pericoloso per quanto sarete cresciuti però ecco per realizzare una società in cui voi possiate vivere in sicurezza dove la vita umana
Il valore primario e questo io spero questa discussione anche sulla pena di morte che ci porti a ragionare e a farli crescere
Perché nelle strade che dovrete intraprendere
E l'esperienza in questo caso devono avere non lo dell'onorevole D'Elia emblematica
Possiate percorre percorrerle senza violenza né subita negata vi ringrazio per l'attenzione
Fino a quando esempio insana e lo ringraziamo Gianluca Grignani il presidente del consiglio comunale
Riguardare insieme nella iniziative disegni ereditati ci sono realizzate se tutte quelle associazioni circoli ho ricordato prima e anche i Comuni sono riuscite amara insieme lo dobbiamo in primo luogo a durante come rappresentante del Centro servizi al volontariato ha coordinato tutte le iniziative quindi direi che è un ringraziamento particolare innanzi al
Bene
Ringrazio davvero ciò che non è un
Cioè con una nota retorica
Il Comune di Pavullo il sindaco Canovi
La consigliera comunale Bernard detta
Graziani per
Questa occasione di incontro con voi voi siete il futuro della città di
Di Pavullo siete giovani
Quindi mi fa molto piacere parlare con persone così
Piccole diretta ma io credo c'è una maturità anche nella
Nella giovane età dicevo prima dal sindaco che spesso si nutrono dei pregiudizi nei confronti di ragazzi come voi perché ancora dovete crescere perché non siete maturi non siete ancora sufficientemente intelligenti spesso dicevo prima al sindaco
Dovrebbero essere tutelati ragazzi come voi dai loro genitori perché appunto
Il pregiudizio nei confronti di chi è così giovane e tale che poi in realtà rischia di bloccare in qualche modo la vostra la vostra crescita è difficile parlare con voi però è difficile perché soprattutto di un tema così lontano dalla vostra
Società dalla vostra esperienza gol come membri di una società di una comunità perché nel nostro Paese la pena di morte non c'è quindi io vivo può apparire una un tema
Lontano
Di cui non capite l'esigenza neanche di parlarne
Credo che invece sia importante discutere con voi
Mi aspetto anche molte domande da voi
Perché in realtà la questione della pena di morte pone una una questione più grande di cui voi invece voi credo siate interessati cioè la giustizia
Come si amministra la giustizia in un paese
Come si ci si comporta nei confronti di un male che viene provocato
In una società all interno di una piccola comunità come può essere quella di un comune
Chi diciassette mila abitanti se non sbaglio che e quello di
Pavullo
Nella vostra storia
Se pura ancora premi in termini di età di tempo passato vi sarà capitato sicuramente di aver subito un torto
Né oppure di averlo provocato
E quindi il tema è quello della
Della giustizia
La pena di morte
Che cos'è
Uno pensa che la pena di morte sia il giusta punizione rispetto a un fatto gravissimo
Che è accaduto nera ad una persona ad una
Ad una comunità
In realtà si può essere uccisi tramite
Ci sono molti metodi per applicare la pena di morte
Molti di quelli che io vi dirò brevemente sono medico attualmente usati non sono di molti anni fa o di secoli secoli fa si può essere giustiziati quindi vedete che il termine la questione la pena di morte richiama anche nella sua Termoli terminologia il concetto di giustizia
Si può si dice infatti di uno che viene messa a morte che viene giustiziato
Si può essere giustiziati a tramite un colpo di pistola alla nuca
Oppure tramite impiccagione
Ci si viene appesi ad una gru come avviene in Iran
Si viene tirati per il collo finché
Dopo secondi ma può accadere anche minuti non si rompe l'osso del collo e quindi si muore in quel modo
Si può essere messi su una sedia
E ne detta sedia elettrica si è assicurati ad una serie di allegati
E lì dopo
Viene passato attraverso il corpo del condannato a morte
Una certa quantità
Potenza di energia elettrica finché il corpo viene letteralmente collassato bruciato
Si può essere decapitati
Succede in AN presenterà l'Arabia Saudita esecuzioni capitali avvengono tramite decapitazione cade
Di solito diverbi dopo
La preghiera davanti alla moschea nella piazza principale
Della della città quindi collo la testa appoggiata su un al tronco e lì con un colpo di mannaia se ne va via la testa della vita
Di una persona
Recentemente hanno scoperto il metodo più cosiddetto indolore più umano più civile di esecuzione che è quello della iniezione letale
Cioè
Si viene messi su un lettino
Che stranamente fatto stranamente
C'è una simbologia anche quelli in questo formato
Di Croce
La parte centrale poi due braccia che si allargano dove viene legato il condannato steso
L'ambiente è un po'quello di una sala
Chirurgica di un ospedale
Le le luci sono anche abbastanza soffitto dolci
Una una realtà può proprio da Sava da sala operatoria e di viene iniettato
Prima una dose di di sonnifero poi un'altra dose di un altro medicinale che blocca
Il cuore
Poi una dose finale letale che quella che
E il veleno vero vero è troppo
C'è una simbologia anche in questo
La storia non del nostro paese ma anche europea del Mediterraneo e storia che affonda le radici in una cultura
Che quella Cristiana non so se voi l'avete mai notato cioè non so quanti di voi facciano Catholic catechismo
Quanti hanno letto la storia di Cristo ben Cristo è stato ucciso non con un'iniezione letale che ancora non c'era allora ma con tramite una crocifissione
Che è avvenuta punto su un uno strumento che oggi viene ricordato come nell'immaginario non solo cattolico cristiano ma anche universale come un simbolo di giustizia di pace invece è stato la croce era uno strumento di supplizio capitale di esecuzione di una pena
Di una pena capitale la croce di allora di due mila anni fa e il lettino dell'inerzia dell'iniezione letale di oggi sembra che il tempo non si sia non sia trascorso ma si sia non sia trascorso ma siano si sia fermato in quell'atto originario che è un po'atto originario di tutta una storia di un di un di una civiltà iniezione letale viene praticata in Cina oltre al bar fucilazione al colpo alla nuca di cui dicevo prima ma anche negli Stati Uniti
Che e il Paese la più
Antica ma recente per certi aspetti storia democratica degli Stati Uniti di duecento anni verrà più solida democrazia del mondo nella quale viene ancora praticata
La pena la pena di morte
La camera a gas e storia anche recente dico esecuzioni capitali che viene cioè noi sappiamo degli ebrei che sono stati membri ad Auschwitz nei campi di concentramento nazisti che venivano sterminati con
Il gas
Chiuso in una camera dove poi veniva infiltrato fatto filtrare il gas ma ci sono state esecuzioni con due di un di un tedesco emigrato negli Stati Uniti che è stato ucciso
Per una condanna capitale in una Camera a gas anche qui c'è un ritorno di una storia
Che sembra che si sia fermata
Cos'è la pena di morte la pena di morte è una pratica che consiste e l'esito finale di un processo
Che viene definito proprio perché si può concludere con la pena capitale processo capitale
Uno compie un reato
Orribile ma può accadere di essere giustiziati come in Cina per reati non violenti
Per aver
Raccolto mazzette a Verre corrotto insomma reati che nel nostro Paese
Non sono neanche a volte falsi in bilancio con lei non sono neanche perseguiti se ci fosse la pena di morte in Italia con gli stessi criteri con cui viene applicata in Cina sarebbe una strage probabilmente del nostro Paese
Di condanne e di condannati per reati di questo
Di questo tipo però dicevo c'è un processo di solito come carne Stati Uniti per reati molto gravi
Si viene condannati a morte
Poi ci sono tutte le garanzie che uno Stato di diritto consente assicura ai condannati soprattutto se sono condannati a morte per cui poi fare Ri il ricorso in appello
Non è che c'è la condanna a morte e qualche minuto dopo c'è l'esecuzione
Di solito accade soprattutto là dove ci sono molte garanzie dal punto di vista del diritto processuale eccetera che uno viene condannata a morte certo finisce nel braccio della morte e qui si apre tutto un periodo in cui lo stenta
Di dimostrare la propria innocenza per chi ritiene di essere innocente oppure di fare ricorsi per rimandare l'esecuzione
Insomma accaduto che negli Stati Uniti siano state giustiziate delle persone dopo venticinque anni dal momento della loro condanna a morte
Sono venticinque anni che una persona passa giorno e notte chiuso in una cella che quella della sezione del dalla Darboux mi ha chiamato il braccio della morte è una sezione particolare di un carcere
Americano
E beh sono venticinque anni di di vita seppure in quelle condizioni in cui la vita in qualche modo se ne va via giorno per giorno inattesa della morte che è stata decisa da un da un tribunale
E dopo venticinque anni può accadere che quella persona che
Un quarto di secolo prima ha compiuto un reato un giorno qualcuno bussa alla sua porta della cella lo si prende
E lo si porta su un lettino
Per iniezione letale oppure in una sulla sedia elettrica o su una camera all'interno di una camera a gas dove viene
Ucciso
Quindi questa è la pena di morte
Cioè non è
Il momento improvviso di una esecuzione
Che viene effettuata
Nel momento in cui o vicini al momento in cui è stato compiuto un reato c'è tutta una procedura c'è tuttora da rispettare
Quindi cosa
Perché io dicono alla pena di morte
Perché in realtà dopo un mezzo
Dopo un quarto di secolo di venticinque anni cioè oggi voi avete da di undici e i tredici anni
Dopo venti e quindi è come se voi oggi aveste compiuto un reato e poi venite uccisi fra
Vent'anni trent'anni eccetera
Beh questo no non credo che sia
Giusto perché in realtà quello che accade che dopo
Secondo me può accadere anche dopo un anno dalla Core dalla dalla condanna o dalla commissione di un reato
Ma a maggior ragione dopo venticinque anni in realtà noi stiamo uccidendo
Una persona
Che non è più quella
Che ha compiuto quel fatto di tanto tempo prima
Forse
Fino a un quarto di secolo prima
Si uccide in realtà sempre una persona diverso il che non vuol dire che sia una persona estranea
Ciò che non ha compiuto quel fatto perquisiti viene condannati a morte
Ma
Significa che la persona e cresciuta
è diventata può essere diventato non voglio essere così drastico può essere cambiata
Diventato una persona diversa
E come se si uccidesse un innocente
Cioè non una persona
E che non c'entra nulla con il fatto per cui è stato condannato a me ma una persona che nel corso del tempo
A in qualche modo riconquistato la propria innocenza
Perché è cambiata è diventata diverso e accade in carcere
Nonostante il carcere sia un luogo che non consente il cambiamento per le condizioni oggettive in cui si vive in un carcere
Il carcere può succedere di uscire
Se se è entrato come un ladro ne può uscire con un rapinatore ne può uscire come un grande delinquente perché
Non più che a scuola di rieducazione il carcere e una università del delitto del crimine
Perché se vivi insieme a persone che magari hanno compiuto crimini Diversi e più gravi nei tuoi e c'è una sorta di carriera nella criminalità per cui un ladro e la la la la il livello più basso invece un ripiego rapinatore
Ha fatto un salto nella propria carriera criminale ma il calcio può essendo il luogo in cui le persone rifletto
Sulla gravità delle cose che hanno compiuto
E la riflessione for rendere consapevoli del male che si è
Compiuto
E quindi portare
Al cambiamento a diventare una persona diversa
Non è giusto non è giusto non è giusto secondo me uccidere una persona
Non soltanto per le ragioni per cui si è contraria per per motivi religiosi per motivi etici
Ma perché in realtà si compie poi sempre un errore giudiziario
Nel senso che si rischia di uscire una persona diversa da quella del delitto
E questa una ragione che può portare
A dire no alla pena di morte
La pena di morte una
Come dire è un ragionamento poi molto semplice
Molto elementare quando dicevo la difficoltà di parlare con voi però io voglio farvi
Come dire
Considerare voi non come i ragazzi che possono aderire soltanto ragionamenti molto semplici
Io so che per la vostra cultura di ora per i libri che avete letto
Cioè le favole sono diciamo i testi i racconti più spietati che possono esistere sotto il profilo della giustizia
Nelle fa nelle fiabe di solito c'è la lotta tra il Bene e il male
Nelle Fabia c'è il cattivo che di solito che sia morto che sia la strega che di solito viene poi ucciso alla fine quindi voi siete stati siamo anche nutriti di questo concetto elementare di giustizia chi sbaglia paga che ha ucciso può riparare soltanto con la propria vita e quindi deve essere ucciso
Ma io vi invito a riflettere su questo ma questo non è un ragionamento troppo banale
Non è un ragionamento troppo semplice
La vita di una persona è molto più complessa di un ragionamento così così semplice
Quello che voi potreste pensare oggi per un in base appunto ad una considerazione
Che peraltro presente anche nei testi nella nostra cultura nella Bibbia Libia c'è scritto occhio però scio
Chi arrecato un danno una persona deve ripagare
Con un penna con una punizione uguale e contraria quindi diva cavato un occhio se tu hai cavato un occhio
Sei tolto una vita può essere riparata solo con un'altra vita cioè con la tua che hai tolto quell'altro
è un ragionamento molto
Troppo semplice ma giustizia non può essere un fatto aritmetico
Toto vite tolte
Ventotto vittime vanno rito oltre per essere
Per portare i conti in conti in pareggio
La giustizia non può essere soltanto un
Un riportare i conti apposto in ordine
Bisogna avere nei confronti della giustizia uno un atteggiamento una considerazione che va al di là della semplicità di un di uno nient'questo di questo ragionamento
Se voi avete compiuto nella vostra dita
La cosa cattiva oppure ritenuta tale dal senso comune dalla società
Voi non è che sarete cattivi per tutta la vita avete compiuto un gesto magari non non andava fatto avete offeso un compagno avete risposto male è un professore o avete detto una parola di troppo al vostro padre a vostra madre
Non è che voi per tutta la vita sarete dovrete essere ricordato il per quell'errore che avete
Che avete fatto
E come no tagliare a fettine
La vita di una persona è considerare una piccola fettina di quella vita come se fosse tutto il resto della vostra esistenza e del vostro
E del vostro comportamento
La pena di morte un po'fa questo quello di considerare una persona solo per quella piccola parte della propria vita come se fosse la parte per tutta la vita per tutto per tutto il resto
E quindi
Io dico no alla pena di morte proprio perché non possiamo
Punto ridurre cristallizzare la vita di una persona nell'atto sbagliato compiuto
Magari un anno fa due anni fa tre anni fa o addirittura un quarto di secolo il secolo fa
Nessuno tocchi Caino
Nessuno tocchi Caino
è una citazione da un tra da un tratta da un libro che è la Bibbia perché la Bibbia non c'è scritto soltanto occhio per occhio dente per dente c'è anche un'altra fase alla quale non ci siamo esprime siamo un'organizzazione laica
Però ci ha molto impressionato quel passaggio della vita che nessuno ricordava perché tutti ricordano su della diciamo della concezione della giustizia che c'è in quel testo nella Bibbia solo la parte più semplice appunto Occhio per occhio c'è un altro passo le vicende Dio il signore
Poste su Caino un segno carino che aveva già ucciso il fratello avvenne posso un segno perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato
Quindi c'è la tutela e il segno non dell'infamia non del del dell'errore
Commesso
Dell'orrore commesso uccidere un fratello forse il più grave dei delitti che possono insiste ma è un segno della tutela con quel segno
Posto sulla fronte di di Caino si dice alla comunità a tutti gli altri uomini non toccate lo
Perché la la vendetta non appartiene a voi uomini la giustizia non appartiene
La giustizia nel senso capitale della pena capitale non appartiene a voi in termini più laici lo ricordava il Sindaco prima significa che lo Stato quindi parliamo più del Signore ma lo Stato quindi non Torrita civile laica
Deve perseguire
Che ha sbagliato
Deve fare giustizia
Ma non deve non può disporre ecco lo Stato non può disporre della vita della vita dei suoi cittadini
Deve tutelare la vita della di una comunità e di una società e del singolo del singolo cittadino
Nel modo di fare giustizia lo Stato non può arrivare fino all'atto estremo di cancellare chi ha sbagliato
Dalla faccia della terra questo il senso del nostro Nessuno tocchi che ha che non vuol dire non pensare ad Abele
Non vuol dire non considerare la gravità del male che è stato compiuto il fratello che uccide il fratello l'omicidio
E poi altri fatti meno gravi che pure sono puniti con la pena
Capitale
Forse essere dire no alla pena di morte significa stare dalla parte delle vittime di gravi reati nella maniera più
Più giusta più pulita
Meno violenta
Perché è un paradosso è una contraddizione è strano che uno Stato che persegue un reato violento
Poi arriva comminare e ad eseguire una pena così violenta come la pena di morte e vi ho già scritto nel modo in cui questa viene applicata in molte parti
In molte parti del mondo
Io so che è un ragionamento un po'non dico complessa ma un po'più difficile
Da fare rispetto a quello più semplice se tu hai sbagliato paghi se tue ucciso deve essere ucciso
Ma è un ragionamento da proprio da ragionieri questo qui da da da da burocrati da dal Geometri senza essere offese ragioniere burocrate alle categorie
Qui parliamo della vita di una persona di qualcosa che cambia nel corso nel corso del tempo
Non è giusto la giustizia secondo me è veramente giusta se riesce a darsi la possibilità la speranza l'opportunità di cogliere il cambiamento che c'è nella vita del persone
è stato un po'anche la mia storia
Se in Italia ci fosse stata la pena di morte io puramente oggi non sarei qui a parlarvi
Per le cose per cui sono stato condannato
Lo ora giudicate anche voi se io sono oggi una persona uguale o diversa a quella di trent'anni fa
Quando ho compiuto
Certo non per Fini propri di arricchimento perché molti criminali sono mossi dalla ricchi ragioni di arricchimento personale dalla propria famiglia eccetera
Fatto per fini politici perché volevo cambiare la società perché volevo realizzare
Ed è questo un errore
è un errore l'errore forse politico più grave quello di pensare di poter realizzare
Una società perfetta non esistono le società perfetti non esistono le democrazie perfette
Esiste sempre
Un tentativo di approssimarsi di avvicinarsi a qualcosa di meglio
Ma il meglio
Non deve essere nemico del bene si dice no
Io oggi sono qui a parlare di giudicante ripeto voi se io
Diciamo ero meritevole o sono ancora meritevole della fiducia che loro la democrazia poi lo Stato
Poi dobbiamo entrare nei particolari perché non tutti i partitini e dal del di questo Paese
Hanno la stessa cultura e la stessa attenzione la stessa tolleranza la stessa accoglienza che ho avuto la fortuna di incontrare il partito radicale che mi ha raccolto Pannella Marco pane che mi ha salvato la vita letteralmente non perché ero condannato a morte ma l'ha salvata perché mi ha concesso un'opportunità
Di rientrare nella società
E di non essere come accade a tutti quelli che sono finiti in carcere di essere clandestino un al costretto a nascondere mia non dire agli altri
Di essere stato in carcere perché si passi da un dal carcere come se tu fossi per tutta la vita un carcerato anche quando è finito di scontare la tua pena perché non sei acconto
C'è sempre un pregiudizio quello un po'è stato in carcere quindi è come se costretto nasconderti la Società nel luogo di lavoro non trovare un lavoro eccetera
Beh se oggi sono qui a parlarvi è perché non solo perché in Italia non ci fa pena di morte ma perché c'è stato qualcuno che mi ha accolto con tutti i diritti che è uno Stato democratico concede a chi ha sbagliato appaiato per quello che ha sbagliato
E una volta che ha pagato nonna
Conti poi uno ce li ha a livello io sono uscito per fare i conti con la mia vita non soltanto con gli ultimi venticinque anni che ho dedicato alla lotta contro la pena di morte alla lotta per l'affermazione della libertà della giustizia diritti umani in Italia ma non soltanto
In Italia Nessuno tocchi Caino è nato nel mille novecentonovantatré quindi in
Ormai tredici anni è riuscito ad ottenere cose importanti molti paesi quarantacinque Paesi quarantacinque Paesi in questi tredici anni hanno deciso di abolire la pena di morte
Oppure di attuare quello che noi vogliamo decidesse l'Assemblea generale dell'ONU una moratoria c'è una sospensione nonostante ci sia la pena di morte ma non è seguire poi le condanne a morte non applicarla non non non farle non effettuati
Ma
Se sono riuscito a fare a queste per fare questo il perché non lo sono stato condannato a vita o a morte
Beh oggi voi avete di fronte una persona giudicate voi se è uguale a quella di trent'anni fa
O diverso da quello di trent'anni fa
E questo un po'il senso della giustizia
Al di là della questione della pena di morte se c'è o non c'è
Nel nostro nel nostro Paese
Ma io mi fermo qui
Saluto e ringrazio grazie a te va bene tu ti saluto del sinistro
Lei ma il problema ed Anagnina
Ecco
Vieni al microfono da
Ma non uno ma anche all'immagine sul campo il nome
Davanti
Quali sono i documenti e
Comunque
Questa è una fotografia anni fotografo non so se avete mai sentito parlare uno dei più famosi solidali anche nel mondo Oliviero Toscani qual è entrato
Sei anni fa
Nelle carceri americane
Quello che vi dicevo prima nei bracci della morte dove sono detenuti condannati a morte
E quelli che di loro hanno accettato si sono fatti fotografare
Quello è un detenuto
Che era nel braccio della morte ora non so di quale sì perché è entrato in cinque o sei penitenziari di Stati diversi dagli Stati Uniti
Si sono fatti fotografare e sono anche hanno rilasciato anche vedi interviste né c'era prima Bernard detta
C'è un video di Oliviero Toscani non so dove viene proiettato comunque qui a Pavullo è disponibile dove ci sono i racconti
Della dei detenuti nella loro esperienza non soltanto di persone che hanno compiuto gravi reati ma anche quelli come hanno vissuto la loro esperienza nel carcere nel braccio Braccio della Morte un video che è bene vedere ascoltare perché ci sono delle
Dei messaggi sono me molto
Istruttivi
Molto che fanno riflettere
Quindi è un poi una foto bellissima perché se qui perché raffigura un detenuto con la divisa del carcere cioè quella non è una giacca con cui lui andava in giro fuori insomma nella divisa rossa dei condannati a morte
Però c'è anche un orologio in alto alla sua destra
E quindi a imporci il senso del tempo del tempo della pena
Ma anche inesorabile quel tempo che prima o poi quell'orologio si fermerà per quanto riguarda la vita di quella persona magari con un'esecuzione capitale oppure
Potrà procedere il tempo di quell'orologio segnato crogiolo il tempo della vita di quel condannato se gli Stati Uniti
Decidessero di o abolire la pena di morte oppure intanto fermare l'esecuzione con la moratoria che ma cosa che proponiamo lo hanno fatto già due Stati della federazione americana quella di fermare
La condanna a morte di stabilire una moratoria
Lei prima ha riferimento a un condannato a morte
Sì sì né Arena permanente
Si è pentito e e cioè e che sono dovrebbe rimanere avviene un condannato che è un tribunale è stato giudicato hanno condannato a morte
Ieri nel carcere si prende secondo lei cosa che sono bambina continuare ad appena essere pregiudicato o essere rimesso in libertà
Situato usato il termine pentito no sì io non ho usato cioè io ho detto che una persona la persona nell'appena può essere una persona può cambiare quindi può essere può diventare un'altra persona
è un concetto un pochino più c'è il pentimento soprattutto nella nostra realtà giudiziaria italiana significa non tanto il cambiamento interiore quanto il cambiamento di atteggiamento nei confronti della giustizia per cui il pentimento in Italia significa che uno collabora con la giustizia fa arrestare i propri complici eccetera eccetera
No io mi riferisco alla
Un giudizio che invece una persona dardi se stesso della propria vita
E quindi da
Degli errori che ha commesso e quindi decide di cambiare vita in questo senso
Beh io credo che
Il tempo della pena un tempo che va
Rispettato
E che va
Calcolato Rispetto poiché alla sua fine
Nel periodo della pena in base a un criterio molto molto semplici
è chiaro che c'è un esigenza un'istanza che è assolutamente legittima di giustizia che viene da chi da quel detenuto da quel condannato ha subito un grave torto
Perché magari è stata uccisa una persona un proprio figlio proprio padre eccetera
Ed è un alle legittima istanza di cui bisogna tener conto e va tutelato
Ed è innanzitutto lo Stato che deve tutelare
Lo Stato spesso accade anche nel nostro Paese nei confronti dei parenti delle vittime del terrorismo dormita organizzata non si cura molto della loro esistenza
Aiutandoli
A ritrovare il senso della propria vita magari un lavoro che hanno perso nella misura in cui quel lavoro lo lo svolgeva e quindi un reddito che arrivava la famiglia misura in cui quella reddito lo portava a casa la persona
Uccisa
Quindi questo è una cosa di che bisogna tenere in considerazione lo Stato deve curarsi anche di un'altra cosa e questo riguarda la tua domanda condannato
A morte che magari
Mi è stata revocata la condanna a morte
E che continuerà a stare anca in carcere ancora per molto tempo
Di solito negli Stati Uniti se uno se viene commutata la pena di morte viene commutata
Io direi in un altro tipo di pena di morte
E l'ergastolo e senza la possibilità che c'è invece nel nostro Paese ma non c'è negli Stati Uniti di uscire neanche
In liberazione condizionale c'è un ergastolo è stato ignorato gastronomo vero cerchino fine fino all'ultimo
Dei tuoi giorni di di è un po'la pena di morte che viene distillata comminata giorno per giorno e la ecco se la pena di morte la appunto pena di morte la la la l'esecuzione l'eliminazione fisica dal personale del gas Valpola una pena fino alla morte
Io credo che bisogna anche nei confronti dell'ergastolo dell'ergastolano imporsi la stessa domanda
Fino a quando noi riteniamo che quella persona sia abbia riparato abbastanza ossia cambiato a sufficienza
Da poter il suo rientro nella società che non avviene il giorno dopo può avvenire anche dopo trent'anni dopo quarant'anni sia per la va per la società non un danno non più un pericolo
Bisogna saper cogliere anche questa opportunità
Il carcere deve servire soprattutto nei Paesi dove dice non c'è la pena di morte nel nostro Paese a far uscire dalla da quel luogo e ritorna la società delle persone che non siano più pericolose per la società stessa possono essere una risorsa per la società
è un po'la mia storia la mia vita che viola sinteticamente raccontato raccontato prima
Anche per molti miei colleghi in Parlamento che mi hanno in questi ultimi mesi attaccato perché io stato eletto perché ero lì nonostante trent'anni fa avessi fatto quello beh loro vivono la mia presenza di oggi beh come una risorsa del Parlamento non come un danno al Parlamento come un pericolo
Non dico per la società ma neanche per o per loro stessi ma la democrazia Italia anzi viene considerata una vittoria
Della principio della democrazia che è riuscita appunto a vincere succhi la democrazia aveva democrazia
La non democrazia che esisteva allora e che in parte non esiste anche ora come compiutezza nel nostro Paese
Che comunque quello stato quel regime aveva aveva combattuto
E canottiera bianca venga maestose perché siamo così risponde
Un'occasione Paganin va
Microfono
No facciamo raccoglie un po'di domande
Ma compatto no ci sarà
Insomma
Pelino pazzia Ancona ancora no Babaman no
La sua associazione tutelare i vigili canino quindi dei condannati qualche idiota litigare ovvero delle vittime e dei suoi familiari tutela solo
Allora
Candeline adesso
Io volevo parco ad una
Cifra in carcere
Nostri paesi coreografa
Lei entrò in casa cioè inglobato nell'altro
Va be'intanto disponiamo queste
Va in parte alle domande ho risposto nella introduzione nella introduzione di prima
Allora un detenuto il giusto
Una volta che ha scontato la propria pena di andare in Parlamento ritornare nella società trovare un lavoro
Non sono io a dirlo
Se è giusto o no lo dice
L'ordinamento la Costituzione la legge la legge italiana
Per la legge la Costituzione italiana c'è un luogo dove i delitti devono essere giudicati
E questo luogo si chiama tribunale
Poi c'è un altro luogo ed un tempo perché quello de la Pena dell'espiazione di una pena che si chiama carcere e si chiama pena detentiva
Una volta frequentati diciamo così i due luoghi ed esaurito il tempo della pena la Costituzione la legge italiana dice che quella persona
Ha tutti i diritti ha tutti i diritti di qualunque altro cittadino italiano quindi anche quello di trovare un lavoro
Trovare una casa
Partecipare nella vita politica
Essere eletto e quindi anche finire in Parlamento questo è quello che dice la Costituzione che la legge italiana
E giusto non è giusto è il diritto che c'è nel nostro nel nostro Paese
E io credo che il diritto tuteli serva soprattutto
A tutelare
Le parti in causa perché sono sarebbe la legge della giungla in cui il più forte decide qual è il diritto vigente in quello o in quell'altro luogo
Invece esiste una diritto condiviso da tutti e ci sono delle regole che sono stabilite perché stabiliscono relazioni umane i rapporti che ci sono tra persone che la pensano che la pensano diversamente
Allora ti sei reso conto prima di entrare in carcere che sbagliarmi
Abbiamo fatto una prima parte della nostra presenza oggi qui a Pavullo che era proprio tutto su questo
Allora io ho fatto
La lotta armata per due anni trent'anni fa
Nella mia vita
Io devo dirvi che
La lotta armata poi seguiva due anni seguiva cinque o sei anni di lotta
Se vogliamo non propriamente pacifica ma comunque non armata nel senso delle organizzazioni combattenti che hanno fatto il terrorismo eccetera
Io la mia lotta era finalizzato a cambiare la società
Nel momento in cui e l'atto violento era un tentativo da parte nostra di verificare se volete che era possibile cambiare accelerare i tempi del cambiamento della si sarà un po'come un corto circuito
L'ottava amo per uno due tre quattro cinque sei anni però vedevamo che non c'era il fine che noi volevamo raggiungere con la nostra lotta non si raggiungeva mai
E quindi la lotta armata è stato il tentativo di accelerare i tempi anticipare i tempi di guerra
Compiere un atto violento
Di per sé pone dell'Interreg interrogativi
Se il giusto non è giusto io quello che ho potuto verificare con la mia esperienza e che la violenza che ho usato
Per raggiungere dei fini
E il nero
Consapevole nel momento stesso poi c'è una coazione a ripetere perché magari non è così
Poi c'è il senso di appartenenza ad un'organizzazione
Cioè è un processo di maturazione poi di questa consapevolezza
Però già mi rendevo conto che l'atto violento il modo violento un cui volevo raggiungere quegli obiettivi in realtà quegli obiettivi di distruggeva
Li pregiudicava
Lì allontanava ancora ancora di più e questo è insito stesso già nel momento stesso in cui uno
Esercita la violenza compie la violenza seppure per fini nobili fini più nobili gli obiettivi più giusti le ragioni più sacrosante vengono distrutte spesso anzi sente vengono decise o distrutte realizzato distrutte dei mezzi chiusi che si usano per conseguire se il mezzo è violento il fine non potrà mai essere giusto non violento perché viene
Pregiudicato viene vanificato
Dallo stesso metodo di lotta politica che uno USA chi tutela bello dicevo prima
L'esistenza di una vittima e quella del suo carnefice procede su un binario
Su binari paralleli
Cioè la vittima
Può avere il coraggio la generosità
Di
Dire perdonare
Concede il perdono
Incontrare
Chi ha causato una perdita così grave se
è stato ucciso a una persona il parente della di quell'ucciso può decidere come è successo
Maria Fida Moro la figlia di Aldo Moro ucciso Brigate Rosse quella che dai primi direi quasi dei primi giorni ha cercato l'incontro
E la riconciliazione con gli assassini di di suo padre
Ci vuole generosità ci vuole coraggio
Il perdono è un atto direi quasi gratuito unilaterale che non può essere e come viene richiesto può essere soltanto concesso da chi
Ha perduto il bene il bene più caro
Però le due vite sono parallele guai a fare un corto circuito e come oggi che in quello che accade in in in Iraq e in cui l'assassino
Di centinaia di migliaia di iracheni cioè l'ex dittatore Saddam Hussein viene giudicato in un tribunale non da un tribunale terzo indipendente ma dagli dalle vittime che lui stesso ha provocato certo dai suoi dai loro parenti lui è un sunnita viene giudicato escluda un tribunale composto esclusivamente dai suoi avversari politici gli Sciti i curdi
E grave questo la giustizia deve esserci sempre un soggetto terzo nel nostro diritto è lo Stato che si interpone fra le due parti in causa
Le cui vite le cui esistenze procedono su binari e poi si possono incontrare io ho incontrato molti parenti delle vittime
è stata una quasi sempre una loro iniziativa perché
Poteva io ero sicuro che sarebbe stato una sorta di violazione della sfera individuare privata di quel dolore
Che io pretendesse di incontrarli io chiedessi di incontrarci laddove mi hanno chiesto l'incontro io mi sono evidentemente sottratto e così ho incontrato molti parenti delle vittime le quali vanno tutelate
C'è Nessuno tocchi Caino cosa significa significa che lo Stato non può disporre della vita dei suoi cittadini qualunque
Sia l'atto grave che il cittadino C tre abbia compiuto questo e qui si ferma Nessuno tocchi Caino significa no alla pena di morte
La vita delle vittime la memoria delle vittime il il le le esigenze e le istanze legittime le due vittime vanno tutelate ma non può essere Caino tutelarlo deve essere quel soggetto terzo che c'è in mezzo e lo Stato purtroppo raccontato prima
Che lo Stato italiano spesso dimentica che non tutela chi è stato colpito
Così duramente nella propria vita affettiva nella propria esistenza come è successo a molti che sono stati vittime del terrorismo e della mafia della criminalità organizzata
A quale colpo io su una io sono stato condannato per un
Per un omicidio che non ho commesso
Quindi non per il ferimento ma per un omicidio che non ho commesso
C'era un tentativo di evasione dal carcere delle murate
Nel quale carcere io ero lì fino a una settimana prima
Per una pena di due mesi stavo scontando poi quando sono uscito solo prima cosa che ho fatto sono andato a trovare mia madre che era giù in Puglia e che non sapeva che io stavo in calcio voluto farglielo sapere per non crearli dolore ho problemi
Quindi sono andato subito a trovare insieme la mia compagna trovare mia madre
Una settimana dopo io ora stavo rientrando verso Firenze venne fermato a Roma quel giorno
Viene non l'omicidio del poliziotto viene anche quello ma viene un tentativo di evasione di detenuti che stavano nel carcere murate
Fallisce e per un fatto fortuito c'è un conflitto a fuoco in una strada laterale in cui muore un poliziotto io sono stato condannato sia per il tentativo di evasione sia per quel fatto per il solo questa l'argomento della accusa di essere passato di essere stato in quel carcere siccome gli i detenuti che dovevano madre di prima linea secondo l'accusa io avevo organizzato quella evasione
Io nel processo non ho detto io non c'entro nulla
Io sono andato nel processo ho detto
Siete voi a dover dimostrare se io centro centri in quanto per quanto riguarda le mie responsabilità io mi assumo tutta la responsabilità politica
Di quello che è accaduto
A voi la responsabilità di tradurla in termini Polistena Alice giudiziario eccetera perché per il solo fatto di o essere io lo Stato allora uno di prima linea con un ruolo importante un dirigente
Mi sentivo comunque responsabile
E questo non lo dico oggi lo dicevo già nel primo processo di tutto quello che la mia organizzazione compiuto
Che sia stato io a deciderlo che sia stato io a farlo materialmente che sia stato io a saperlo a non saperlo
E quindi mi sono assunto questo però da un punto di vista processuale
A leggere proprio le carte del processo di ci sono tutti i termini di una mia estraneità al fatto per cui sono state e che accetto perché poteva accadere che ci fossi io
Se io non fossi stato detenuto quei due mesi prima
E quindi uscì ero fuori magari avrei partecipato anch'io al tentativo di evasione Andrea
Quello che ha fatto la mia organizzazione o miei compagni per me è come se l'avessi fatto io e in questo senso mi sono assunte tutte le mie responsabilità
Loro hanno apprezzato
Hanno ringraziato e mi hanno condannato prima trent'anni e poi a venticinque anni
Traducendo il mio ragionamento in termini penali che fosse corretto dal punto di vista giuridico io ho tutti i miei
Dubita che secondo la Costituzione la Costituzione italiana non è una carta
Di cui si può fare strage
La Costituzione italiana e lì proprio perché l'ordinamento che regola i rapporti all'interno di una società civile se non ci fosse una Costituzione saremmo
In una giungla in cui va vige la legge del più forte
La Costituzione dice che la responsabilità penale di un fatto penale è soggettiva e personale
E non esiste il principio per il quale se uno ha commesso una cosa in quanto tu fai parte della stessa organizzazione dei quella allora ne loro lo hanno applicato ma era il mille era molto in voga in quegli anni
L'applicazione estensiva del principio del concorso morale e politico eccetera
Quindi questa un po'il carcere
Io non mi sono pentito se per pentimento si intende
Il collaborare con la giustizia ci sono molti morti alcuni miei compagni che si sono pentiti secondo questo terzo
Dopo aver compiuto uno due tre cinque omicidi
Il giorno stesso in cui sono stati arrestati è finito in carcere
Si sono pentiti
Cioè il giorno prima commesso l'omicidio giorno dopo una volta arrestati si sono pentiti
Cosa c'hanno guadagnato certo hanno mandato in carcere altri loro compagni e loro sono usciti dal carcere
Quindi persone condannate per omicidio hanno fatto alcune settimane o alcuni mesi o pochissimi anni mia intenzione perché lì lo Stato li ha ripagati del loro pentimento
Noi abbiamo scelto un'altra strada
Noi abbiamo detto le ragioni per cui abbiamo fatto la lotta armata
Permangono tutte
I mezzi che abbiamo sanato per affermare quelle ragioni erano sbagliati e le hanno distrutte quelle ragioni però noi non di smettiamo lavoro gli alla volontà di cambiare le cose di trasformare il nostro Paese di
Rendere più vera più compiuta la nostra democrazia e quindi non ci siamo pentiti secondo lo schema
Tutti intenti ed esci dal carcere anche se commesso l'omicidio dal tono ci facciamo tutta la galera che ci spetta
Però lavoreremo e abbiamo lavorato per impedire che altri morti
Ci fossero abbiamo sciolto la nostra organizzazione
Abbiamo invitato tutti i nostri compagni che erano ancora liberi a deporre le armi
E abbiamo costruito quel movimento che non è del pentimento ma della dissociazione politica al terrorismo che è stato ritenuto da molti il modo il metodo e il movimento più uffici efficace per combattere il terrorismo perché mi toglieva
La terra sotto i piedi le ragioni insomma le le le le basi politiche in base al ragionamento che noi facevamo che solo con la non violenza si possono affermare veramente Fini che altrimenti rischiano di essere distrutti dei mezzi che si usano per conseguire
Questo giro abbiamo finito
Comunque
Ragazzi io vi ringrazio davvero davvero tanto per l'attenzione con cui avete seguito
Con cui avete seguito nulla ma intanto nel frattempo io ringrazio
Avete seguito questo nostro incontro
Spero che vi sia stato utile e che gli aiuti a a riflettere davvero
Non è stato una lezione di vita perché io non sono qui a fare il professore su cose tragiche eccetera
Per me è stato un incontro un dialogo e nel dialogo quelle persone riflettono cambiano si interrogano si arrabbiano
Spero che comunque sia stata una cosa vera quella che abbiamo avuto tra di noi
Organi ancora cinque minuti con l'avvocato con Anna
Comprando un paniere augurarvi anziani
Guarda
Poi ci sono le coincidenze qui c'è il manifesto di Oliviero Toscani
Toscani ora credo che parte proprio in questi giorni fa una cura un canale satellitare
Che
Pare schiave video box sotto
In cui in ogni mese ogni mese mette un tema su cui che se che fa da filo conduttore alle trasmissioni tutto quel mese
Il tema di questo mese la paura
E ha chiesto anche a me di dire cos'è per me la paura e sei ha avuto paura eccetera
Ma guarda e difficile domandare ecco io posso dirti se nella mia vita ci sono stati dei momenti occasione o tempi anche lunghi di paura
Lo raccontavo stamattina nell'altra parte
Beh io ho avuto paura fisica davvero nei momenti più duri della mia carcerazione
Fino arrivare momenti nei quali pensavo di non uscirne da quella situazione di paura
Pone sono uscito in maniera
Imprevedibile pensavo davvero che fosse difficile
Ne sono uscito prendendo per due giorni di seguito una pasticca di Roy norma e dormendo per
Tre giorni praticamente
E questo mi ha aiutato a superare quel momento avevo paura di essere ucciso in carcere
Era un periodo in cui non solo per la nostra dissociazione che veniva considerata dai terroristi ancora in funzione come il pericolo maggiore
Perché vi toglievamo tutti gli argomenti politici alla loro lotta Armour armata che continuava
E quindi noi eravamo minacciati
Cioè mi ero convinto che mi volevo volessero uccidere
Ed ero entrato in questa situazione
La paura è una forma di dittatura
La dittatura peggiore e quella che appunto esercita la paura nei confronti dei sudditi dei solo dei cittadini eccetera
Succedeva anche che detenuti venissero uccisi nel cortile accanto dove io facevo l'aria è successo nel carcere di Nuoro quando fu ucciso
Franzi se tu Turatello e in un anno maniera orrenda atroce in cui è stato ucciso
Sventrato con i coltelli
Tirate fuori le viscere
Quindi io avevo paura io proprio nel carcere di nuovo
Ho vissuto non si sta in una situazione di terrore perché era in regime di quel carcere volto a terrorizzare
Con le guardie che
Camminavano nel corridoio ogni notte marciavano più che camminano nel Coni scarponi pesanti poi al caso entravano in una cella
Sei tu quella notte potrebbe essere poteva essere il tuo turno c.t. vive in una situazione di un per cui non riuscivo a mangiare vomitavo qualsiasi cosa che io
Mangia singoli gli assi anche le cose c'è la pasta in bianco piuttosto che le patate lesse
Questo era il e il mio rapporto con
Con la paura dopodiché
Avere idee solide idee forti
E soprattutto a vere il senso del
Dovere fare quello che è necessario perché si è convinti intellettualmente e politicamente
Quello è un po'un antidoto nei confronti nei confronti della paura
Però chiunque di noi dica io non ho paura credo che non sia credibile ci sono momenti in cui si può avere paura
La si può superare
Liberando stare dalle condizioni che poi ti impongono una situazione non una una soggezione alla quella forma di dittatura che è la paura
C'era una mano lì in fondo non c'è più
No
Guarda non lo dico perché oggi non sono contro è chiaro che la mia
Attività politica
In qualche modo ha prodotto pena di morte
O ha praticato una forma di pena di morte perché quando tu uccidi il tuo avversario politico praticamente la e condannato a morte
Ecco quello che dicevo prima ritenevamo che quello se fosse l'atto necessario e il fine che giustifica i mezzi no
Che fosse il mezzo necessario per conseguire
Quel fine
Però non dico una cosa non Brera neanche inesatta se dico che non la nostra organizzazione prima e a differenza del di un altro organizzazione le Brigate Rosse
Noi non non con ci provammo il tribunale del popolo le carceri del popolo
Tutta quell'armamentario della
Concezioni un po'autoritario dittatoriale che pure ci sono state anche come esperienza storica penso all'Unione Sovietica nella tradizione del movimento comunista non eravamo fieramente contrari al che la nostra attività politica poi avesse
Istituti totalitari
E autoritari come appunto il carcere del popolo la dittatura del proletariato la
La giustizia in in termini di tribunali che con che condanno ne mettono sentenze sentenze capitali eravamo diciamo tra virgolette un'organizzazione più anarchica più libertario che non vuol dire che non fosse un'organizzazione violenta che ha prodotto
Quello anche fatti gravi per i quali siamo stati condannati
Lei
No
Grazie ragazzi davvero grazie
Articolo
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