Ecosistema Rischio 2006

Le forme
Allora
Comunque se vi accomodate cominciamo
Cioè posso e non non non è necessario la vendetta RAI intanto vi ringrazio di essere qui Io sono Francesco Ferrante sono il direttore generale che ambienta la mia destra
Il
Il nuovo capo del divertente versione civile che Guido Bertolaso la all'estrema destra Simone Andreotti chi è per la lega ambiente segue
Tutte le partite che hanno a che vedere con la Protezione civile e in particolare ciò di cui parliamo oggi cioè questi risultati sue sul dossier che vi presentiamo è crede in cartella che chiamiamo ormai da qualche anno ecosistema rischio e che vuole fare un po'il punto della situazione su quello che per il nostro Paese uno dei problemi principali punto il dissesto del suolo il rischio idrogeologico che colpisce gran parte del nostro territorio
Io voglio dire poche cose in premessa poi darò la parola a Simone Andreotti che ha curato il rapporto
Per concludere il nostro incontro
Guido Bertolaso microfono funziona questo no qua modi uno di questi microfoni che alle funzioni
Se non mi sentii raso un po'la voce
Il punto è questo il nostro Paese per come è fatto provo orograficamente eh inevitabilmente diamo condannato a rischio
D'altra parte se c'è un qualcosa che lo fa talmente bello la diciamo intanto che azioni a bella cioè il paesaggio la natura è anche quella stessa conformazione orografica che poi le diciamo ne comporta in qualche maniera il pericolo quindi noi diamo questo è un dato di partenza dopodiché la cosa che
Se se posso usare questa parola ci indigna e ci costringe poi a fare questi dossier intervenire a cercare di richiamare l'attenzione è il fatto che nonostante sia questo il dato di partenza
In questi anni non abbiamo fatto di tutto non per mitigare quel rischio connesso al modo in quel fatto il Paese ma l'abbiamo aggravate aggravato in maniera notevole pericolosa dalla cementificazione dei fiumi che abbiamo reso canali in tutt'Italia questo le briglie del cemento vanno dal dalla Dora ai gli ex fiumi siciliani oggi
Rigagnoli appunto
Incanalati nel cemento abbiamo colpevolmente fatto abbandonare lasciati in abbandono alcuni territori che invece fin quando erano coltivati e tenuti dalla gente che poi li viveva
Venivano diciamo ottenuti meglio quindi il rischio delle frane
Diminuiva insomma abbiamo avuto un atteggiamento questo vuol tanto a grandi linee che ha peggiorato quella situazione non migliora
In più in questi ultimi anni c'è stato un continuo calo delle risorse destinate a questi agli interventi che invece avrebbero dovuto
Mantenere meglio il territorio con collo con risultato paradossale che noi se continuati noi come sistema come Stato italiano abbiamo speso
Molti più soldi per poi intervenire una volta che i disastri avvenivano fossero essi alluvioni di sì ad frane o anche incendi perché poi
Oggi parliamo in una situazione in cui abbiamo alcuni dati positivi qui siamo contenti che il primo di tutti è quello della capacità di intervento d'emergenza che è migliorata ovviamente non lo dico perché c'è qui Guido Bertolaso Martello abbiamo misurato in tante occasioni sul terreno una miglioramento straordinarie l'efficacia degli interventi dell'intervento questa incivile ma anche qua
Lasciano dire con qualche orgoglio di rappresentante di un'associazione la sua della cosiddetta vita civile perché il volontariato i cittadini che volontariamente s'impegna in questo hanno dato prove magnifiche
Anche di professionalità in questi anni
è l'altro punto positivo è che finalmente stiamo discutendo ancora in questi giorni come sapete la finanziaria non ha finito il suo Corso ma finalmente sembra che si possa dire che c'è un'inversione di tendenza rispetto agli scorsi anni che si torna anche se in maniera del tutto insufficiente rispetto a quello che sarebbe urgente bisogno nel nostro Paese a destinare risorse per intervenire sul territorio
Ma intervenire sul territorio badate ed è questo il punto su cui vorrei concludere per fare gli interventi necessari e utili
Perché se noi continuiamo a pensare che intervenne sul territorio per difendere per esempio un paese dal rischio alluvione e alzare gli argini in quel Paese non facciamo altro che scaricare come è noto il problema un po'più a valle sul comune un po'più a valle
Sembra buon senso sembra semplice capire questo in realtà è quello che è avvenuto però per gli ultimi trenta quarant'anni Bertolaso è stato alla commemorazione degli angeli del fango di recente a Firenze a quarant'anni da quella che ha segnato forse anche la nascita della Protezione Civile intesa come volontariato che si adoperava dopo la l'alluvione di Firenze beh però il il modo in cui abbiamo lavorato e costruito sul bacino dell'Arno in questi quarant'anni non ha diminuito i rischi dal sessantasei oggi
è e quindi oggi forse non siamo siamo in grado di avvertire prima i fiorentini se succedesse quella cosa ma non siamo in grado non non possiamo dire che abbiamo lavorato bene per cui quell'evento non si può non si può più verificarsi ahimè senza fare la Cassandra senza portare iella nessuno non non siamo in condizioni di poter diciamo escludere il ripetersi di quell'evento è questo trovo che sia abbastanza incivile per un Paese che invece nonostante tutto continua a essere uno dei Paesi più ricchi del mondo e quindi non si capisce perché non debba destinare innanzitutto le sue risorse a difendere ciò di cui più ciò di King più prezioso a che sul territorio dove vivono le persone
Si svolgono la propria attività anche così bello
Questa è la premessa do la parola Simone per entrare nel merito del dossier
Sì anche quest'anno abbiamo cercato di fare questa fotografia per capire qual qual è la reale situazione della fragilità italiana cercando di capire soprattutto qual è la situazione dei comuni cioè quindi con la situazione del rischio che vivono sul territorio e soprattutto che cosa fanno per la sicurezza dei cittadini e la mitigazione del rischio alluvioni
Troverete in tabella tutti i dati ci venga devi che qui non parliamo di una nostra interpretazione di quello che fanno i comuni ma riportiamo ciò che i comuni ci hanno detto che fanno quindi qualche modo sono dati che cosa avete più gravi terzo non è una documento faziosa ambientalista in qualche modo è un'autocertificazione dei dei sindaci stessi
è una situazione che abbiamo visto è che vedrete nel dossier e che abbiamo visto anche girando per l'Italia con l'Operazione fiumi che è assolutamente preoccupante dove il problema principale rimane
La continua urbanizzazione delle aree che sono considerate a rischio idrogeologico questo qui vale sia per i grandi fiumi ma soprattutto e con Maggio l'attualità con i cambiamenti climatici in atto che portano veramente temporali violenti dove in poco tempo si scaricano le bombe d'acqua come si chiamano su tutto quello che è il reticolo minore di fossili dice un mare di torrenti di canali agricoli dove spesso i sono compiute abbiamo visto gli scempi più gravi
è un'eredità pesante nel passato trovate nel dossier appunto otto comuni sul parliamo in questo dossier dei mille comuni più a rischio idrogeologico l'Italia otto su dieci hanno case uno su tre ha detto a quartieri dare respiro geologi e questo mi dà un po'il senso
è una pratica di un'eredità pesante del passato ma purtroppo vediamo è un'eredità è una pratica ancora di moda
Che sia al sud si sviluppa con un abusivismo edilizio becero che arriva a costruire fin dentro le fiumare fin dentro imposti veramente come li vede diceva impossibile invece purtroppo si fa al nord spesso invece si configura ancora con opere di messa in sicurezza comincia a Francesco e seguono vecchie filosofie quindi argini non studiate sulla serio studio di cosa succede a valle
E spesso devo dire opere di messa in sicurezza che più che come obiettivo mettere in sicurezza il territorio diventano un alibi per continuare a costruire questo avviene un po'ovunque spesso si unisce anche a una mancanza di manutenzione ordinaria del territorio vi faccio un esempio banale
In Veneto lungo il Piave abbiamo le mappe che dicono ci sono argini poderosi in grado di contenere il fiume massiccia andiamo scopriamo che spesso gli agricoltori gli hanno semplicemente tolti per fare spazio agli altri Michelangelo c'è semplicemente più per dire qual è la situazione
I dati quali troverete in tabellone facciamo anche una classifica per valorizzare gli esempi positivi che dimostrano che poi una gestione diversa del territorio dal punto di vista rischio Giorgio che è possibile un qualcosa di impossibile impensabile
La situazione rimane comunque grave che dire che però ci sono sicuramente delle grosse novità rispetto al passato che ci permettono di belle sperare mi sembra che dal punto di vista delle istituzioni centrali dal punto di vista della comunità scientifica il messaggio ormai sia chiaro e inequivocabile il messaggio di non costruire più nelle aree a rischio
Di rimettere mano agli eredi il passato di fare opere di messa in sicurezza di qualità e su scala di bacino ormai è dato con le modalità di qualsiasi intervista in qualsiasi compito i fondi in Finanziaria cominciano a esserci quindici comincia a essere risorse per mettere in sicurezza il territorio sappiamo quali sono le aree a rischio quindi io direi che sicuramente per i prossimi anni
Soprattutto per gli enti locali la necessità di rimettere a posto il territorio di come dire non ci sono più alibi per non iniziare a farlo è un qualcosa che si dimostra come il dossier lo va a vedere che ci sono comuni che lo fanno quindi è possibile e quindi è improrogabile una maggiore responsabilità crediamo soprattutto degli enti locali facendo una prima cosa che non costa niente perché non costruire più nelle aree a rischio non costa nulla forse l'opera di prevenzione più economica e più importante un'altra grandi opportunità che abbiamo visto che abbiamo lanciato noi con l'Operazione fiumi
Con Legambiente il dipartimento negli ultimi quattro anni e che i Comuni hanno una grossa ma c'è il volontariato di Protezione civile che è veramente un esercito incredibile che fino a cinque sei anni fa era immaginato soprattutto per rispondere con i soccorsi in caso d'emergenza a mettere in sicurezza le persone i beni cosa che continua a fare in modo eccellente ma che oggi diventa invece lo strumento fondamentale per la manutenzione ordinaria del territorio cioè usare il volontariato di Protezione civile per adottare dei tratti di fiume per togliere discariche abusive che spesso li tappano veramente ho i tronchi d'albero portare dalle precedenti piene che bloccano luce le punte con una sorta di diga
è una cosa possibile che è stata praticata
Noi con Operazione fiumi l'abbiamo fatto in modo in qualche modo spot in modo simbolico una volta l'anno ma da quando abbiamo cominciato sono già cinque le regioni che hanno fatto diventare questa nostra campagna una quotidianità sul territorio quindi associazioni che si gemellato col territorio
Un'opportunità non da poco perché costa praticamente niente
E permette veramente quella manutenzione ordinaria che in Italia c'è sicuramente bisogno alcuni casi di opere di difesa idraulica di grandi opere di difesa idraulica ma c'è soprattutto bisogno di piccoli interventi di una costante manutenzione perché quello che troviamo sul territorio
è veramente un abbandono cioè se è vero che dopo l'alluvione dell'anno scorso sul Tevere enuncia c'è necessità di opere altrettanto vero che bisogna togliere quei tronchi che ha portato la precedente piena che poi possono creare possono creare seriamente problema l'altro dato positivo che emergere fatti e che emerge dall'indagine che è migliorata sicuramente la capacità di prevedere un evento cioè di capire quando ci sono quelle condizioni che possono portare a un'alluvione da la classica alluvione dei grandi fiumi fino a questi temporali impertinente molto intensi sul reticolo minore è migliorato il sistema di protezione civile che non è mento fondamentale già siamo in grado di mettere in salvo lavorazione quando sta arrivando l'evento eventi in corso in modo efficace
Questo sia a livello nazionale come è stato in qualche modo più volte dimostrato che ci viene detto da molti però devo dire che il grande sforzo non è soltanto quello che leggiamo l'efficacia della macchina nazionale ma aveva saputo anche seminare a livello locale questo se ci sono molti comuni e molte regioni che hanno investito e si vede
Vedrete i dati quello che esce ci sono regioni come le Marche regioni come la Toscana che su questa l'ho fatto dei passi in avanti veramente incredibile sono un dato positivo
Il messaggio che lanciamo soprattutto l'amministrazioni comunali che abbiamo lanciato girando per l'Italia è che un buon sistema di prezzo riceve al primo passo fondamentale di indiscutibile valore
Non deve diventare unanimità deve diventare uno stimolo in più per fare il pezzo successivo cioè rendere il territorio più sicuro meno fragile dal rischio geologico soprattutto ripeto smettendo di costruire nelle zone dove tutti sanno che non bisogna costruire
Ma io credo che la guardato davvero più confortante per quello che mi riguarda
In questo panorama sia proprio questo rapporto questa collaborazione stretta questo matrimonio che con le associazioni ambientaliste Legambiente in primis la Protezione civile è riuscita a sviluppare in questi ultimi anni
Noi crediamo fermamente che la crescita del nostro sistema proprio a livello locale parte dalla società civile
Parte dalle associazioni dalle organizzazioni che rappresentano la società civile che interpreta con quelle che sono le preoccupazioni le ansie il problema ecco perché strategicamente proprio abbiamo deciso da diversi anni di stringere dei rapporti sempre più costruttivi assolutamente trasparenti finalizzati a individuare i nodi
Delle varie situazioni e a capire come risolverli
Che spesso ci incontriamo non si parla solo di dissesto idrogeologico Francesco ha citato il problema degli incendi anche su questioni di altro genere tipo lo smaltimento dei rifiuti è mia abitudine consultare quotidianamente
Le associazioni ambientaliste chi interpreta il disagio uno dei cittadini nelle diverse aree in cui ci troviamo in difficoltà e questo è un dato positivo
L'altro dato positivo come è stato detto certamente questa crescita del sistema di protezione civile
Quando sono arrivato nel due mila e uno non ricordo moltissimi assessori comunali con delega alla Protezione civile ricordo qualche assessore provinciale ricordo sicuramente molti assessori regionali ma la consapevolezza dell'importanza di questa funzione era certamente molto più diffusa al vertice piuttosto che alla base oggi noi siamo riusciti a invertire questa tendenza
Non leggiamo difficile non leggere a quanto meno delle agenzie di stampa ogni giorno dove si parla dell'assessore di protezione civile del Comune
Fra i più piccoli della Calabria piuttosto che Della Valle d'Aosta che non ha attivato il volontariato che non ha promosso un'iniziativa di formazione che non ha fatto mobilitazione nelle scuole eccetera eccetera questo è un elemento
Allora nostro avviso di straordinaria importanza
Perché la sicurezza una dei cittadini si sviluppa solo se appunto dalla base riusciamo a garantire una consapevolezza anche una cultura sono davvero fermamente convinto di questo ragionamento come sono ovviamente
Per niente affatto soddisfatto non mi consola la valutazione e la constatazione su una capacità del sistema di protezione civile intervenire rapidamente
Come detto giustamente Simone questo non deve essere un alibi per nessuno
Nessuno si deve mettere l'anima in pace pensando che tanto poi c'è la protezione civile comunale regionale provinciale o nazionale che interviene
Quello della tutela del territorio è scritto nel programma del Governo che oggi guida all'italiana deve essere una grande opera pubblica
Quindi deve essere una priorità
Di intervento
è bene che questo ragionamento sulla prevenzione diventi davvero un fatto concreto e non solo come per decenni è accaduto si tratti solo di una enunciazione di principio
E quello che ha detto precetto Ferrante confortante perché ci sono degli investimenti che certamente avremmo voluto vedere superiori ma comunque conoscendo quella che è la situazione riteniamo un dato significativo proprio sulla messa in sicurezza
Le attività quindi di protesi di prevenzione di protezione nostro territorio pensate che solo nell'arco di di del due mila e cinque
Abbiamo dovuto
Erogare oltre centocinquanta milioni di euro
Per quelle che sono state le situazioni di emergenza dello scorso anno e certamente non ricordiamo fortunatamente situazioni di grande crisi illogico logica l'anno scorso
Pensate quindi cosa si può fare con duecento milioni all'anno disinvestimenti finalizzate proprio alla prevenzione ed importante
Come sempre accade è capire come questi soldi verranno spesi da chi verranno spesi e secondo quale programmazione perché questo è un altro aspetto che ci preoccupa particolarmente
Non abbiamo mai sostenuto lo sapete bene in questi anni
Che non riuscivamo a fare qualcosa per carenza di fondi il problema in certe situazioni è proprio l'utilizzo dei fondi disponibili e credo che quindi sia assolutamente prioritario o capire bene come dove e quando e perché questi finanziamenti verranno assicurati come sperato stiamo facendo
Nel nostro piccolo
Abbiamo quest'anno come sapete gli abbiamo già parlato investito cinquanta milioni di euro per quel reticolo idrografico minore
Chievo la nostra maggiore preoccupazione oggi abbiamo parlato del Tevere abbiamo parlato dell'anno parliamo spesso del Po
I grandi fiumi oggi sono sicuramente meglio monitorati più sicuri rispetto al passato
Quello che oggi
Spesso ci toglie il sonno sono i piccoli fiumi sono i torrenti sono qui reticoli
Che all'improvviso possono essere investito appunto investiti appunto da queste bombe d'acqua
Estremamente concentrati da un punto di vista sia temporale che anche spaziale nel senso che possono anche interessare dieci quindici chilometri quadrati del nostro territorio ma devastare completamente quel territorio pensiamo alle immagini a quello che è successo a Vibo Valentia pensiamo anche ad Ancona pensiamo anche alla Provincia di Savona dello scorso mese di settembre incerto
Riusciamo a limitare i danni
Alle persone questo è un dato positivo che nasce da questo sistema di previsione che abbiamo potuto sviluppare nel corso degli anni anche qui inseguendo tragedie
Non dimentichiamo che la previsione italiana si basa sulle tragedie di Sarno e di Soverato
Quando appunto a causa di quello che è accaduto facilmente prevedibile ma non previsto abbiamo avuto quelle vittime ma abbiamo quanto meno incominciato a fare la fotografia del rischio sul nostro territorio
E a realizzare una rete radar meteorologica che nell'arco dall'anno prossimo sarà spero conclusa se non vi saranno ancora queste polemiche sulla localizzazione dei radar qui
In Italia si polemizza su tutto ma non c'è bisogno di andare a fare polemica sul termovalorizzatore purtroppo certe volte si fa polemica pure su di un radar meteorologico che viene piazzato
Sul cucuzzolo della montagna a mille ottocento metri altezza lontano da qualsiasi insediamento abitativo però guarda caso ci sono
Amministrazioni che si oppongono anche a questo genere di iniziative ovviamente aumentandola nostra difficoltà Mannoni impedendoci comunque distanziare anche in questo campo e questa è previsione ma anche prevenzione
Ad esempio quindici milioni di euro che sono stati stanziati proprio al presidente del Consiglio l'altro giorno
Che ci consentono
Di aumentare il numero dei radar meteorologici che riusciremo a a realizzare in modo da coprire tutto il nostro territorio solo con i radar noi saremo in grado
Di prevedere questi Effetti mitologici così improvvisi così violenti e così localizzati
E anche di sviluppare questa Rete di monitoraggio idrometrico capire quindi a monte di un fiume quanta acqua sta accadendo
In quanto tempo abbiamo bisogno dei sensori ne abbiamo diversi in Italia ma non sono sufficienti soprattutto sul piccolo reticolo e capire quindi come il fiume sta crescendo quale sarà al momento dell'onda di piena quando colpirà
E questo serve per questo serve
Anche lì investire per fare la manutenzione
Di quello che esiste a livello regionale e per aumentare questo Grande Fratello me Idro idrogeologico che noi vogliamo localizzare in tutti i reticoli grandi e piccoli
Fluviali del nostro territorio chiamato sistema ovviamente per lanciare l'allarme quindi di nuovo in settore della previsione sulla
Speculazione sull'abusivismo edilizio sugli scempi che sono stati fatti nel nostro Paese ne abbiamo parlato spesso nel passato
Condivido totalmente quello che hanno detto Francesco Ferrante e Simone Andreotti mi pare che non ci sia necessario aggiungere altro se non anche lei
Richiamare i sindaci alle loro responsabilità e alle loro competenza troppo spesso quando un edificio abusivo viene sequestrato
Si fa finta di non conoscere la normativa vigente che da ai sindaci molto potere di intervento pre bloccare quello che si sta realizzando sarà pure vero che loro si giustamente anche lamentano di carenza di fondi
Ma sarà pure vero che in questi casi a livello centrale non riceviamo mai nessun appello nessuna richiesta di ausilio mentre anche in questi casi
Una sinergia un gioco di squadra potrebbe dare risultati molto possibili molto importanti basta volerlo in questo ci vuole una volontà politica che non sempre credo
E esista nel momento in cui si deve abbattere qualche cosa che è stato costruito abusivamente
Grazie
Domande
Praticamente tutto il sostiene anche le classifiche che sono adesso le fonti Ande passione
Regioni che si sono più o meno comporterebbe ovviamente tenete conto che quello che ha detto Simone prima noi reagiamo su un campione molto ampio che valuteremo sa sono già mille comuni quindi è molto ampio
Però è il campione dei comuni che hanno risposto alle nostra con con l'obiettivo è quello ovviamente di ampliare ulteriormente la si sono è un copione già molto ampio
Trovate poi appunto classifica le regioni dei dei comuni dividendo quelli più grandi da quelli più più piccoli c'è un un buon risultato per esempio per capirci di Roma tra i grandi comuni un risultato non sul un buon risultato di latina per parlare sempre diritta che sono qua che del tre tre tra cui cinque Comuni migliori però c'è un risultato insoddisfacente
Copresidente dell'azione delle servendo Vega sia insomma li trovate tante altri come diremmo di spunti per raccontare questa storia
Prego
Coppa
Questi soldi sono ovviamente nella disponibili saranno perché la Finanziaria deve ancora essere approvata saranno dalla disponibilità del ministro dall'ambiente
Che ha lavorato si è impegnato moltissimo affinché vi fosse questo stanziamento e appunto quindi
E col ministro dall'ambiente al ministro l'ambiente abbiamo un rapporto molto positivo molto costruttivo
Forniremo quelle che sono i nostri dati i nostri elementi le nostre indicazioni ma sarà poi l'avete il ministro che dovrà decidere
Come stanziali non mi preoccupo di quella che la intenzione della struttura centrale
Mi preoccupo se come temo o come forse è giusto che sia la struttura centrale dovrà poi distribuire questi finanziamenti nelle varie realtà locali
Affinché siano loro realizzare gli interventi che è giusto in teoria ma serve occorre un meccanismo di monitoraggio continuo affinché esatto quello che voi non sapete che io non mi lamento mai della situazione finanziaria la Protezione civile anche perché noi con il decreto legge che cambio la Protezione civile al due mila e uno
Inserimmo una norma che devo dire ci sta aiutando parecchio una norma che appunto prevede che qualora i finanziamenti erogati ad una struttura comunale provinciale regionale per una qualsiasi emergenza sismica idrogeologiche vulcanica non vengano spesi
Nei tempi indicati nel provvedimento di erogazione dei soldi il dipartimento interviene questi Bettini se li riprende
Lire investe su altre iniziative finanzino Rizzato e soprattutto alla prevenzione questo ad esempio ci ha permesso di finanziare l'intervento di messa in sicurezza del Bisagno
Ho sempre detto e lo ripeto che il Bisagno è uno dei nostri non pochi incubi
Ricordiamo quello che è successo a Genova anche circa vent'venti e passa anni fa
Mettere in sicurezza il Bisagno era un'operazione a sovente prioritaria l'abbiamo potuta fare d'intesa ovviamente con il presidente della Regione e anche con i contributi del ministero infrastrutture e con i nostri perché e siamo riusciti a recuperare dei soldi che alte amministrazioni non avevano speso nel corso
Degli ultimi vent'anni
Non è che noi i soldi ce li riprendiamo dopo uno o due o tre anni da quando li abbiamo erogati noi oggi siamo riprendendo i soldi
Per alcuni interventi di ricostruzione post terremoto dell'Irpinia che non sono stati utilizzati dalle amministrazioni locali
Fortunatamente abbiamo un bel meccanismo di una banca dati controlliamo anniversario quindi esattamente ma faccio un esempio ma Lippi chiama ce ne sono tanti altri e da questo punto di vista uguagliare il faccia a nessuno
Benissimo una realtà che rifiuta i soldi è inadempiente se non motiva perché oggi ci possono essere mille ragioni più che legittime i ritardi interveniamo recuperiamo era investiamo
Altre domande con sono rimaste poco chiare
Bene mai rinviato la prossima Napoli Catania