Le sfide dell'immigrazione: integrazione sociale, diversità culturali e nuove esperienze di cittadinanza

Va bene allora
Vediamo di cominciare
Volevo dire una cosina prima di passare al tema che è la seguente
Se per caso non foste soddisfatti a fine della tavola rotonda
Sarebbe un problema
Grosso
E vi prego di dà la colpa a me perché qui c'è il fior fiore di Forza Italia la casa e libertà degli amministratori c'abbiamo sì che voi siete contenti qui o siamo messi male ecco questo volevo volevo dire subito perché
Così si chiariscono un po'le cose
Poi dei singoli dico qualcosa strada facendo diciamo c'è un piccola variazione
Di programma dovrò fare parlare prima Guido Podestà perché deve partire per dove avvocato per Bucarest niente voli che c'è una sezione di Forza Italia no
No abbandonando spiega ah ecco grazie dell'informazione grazie non lo sapeva grazie mille
Bene allora
Stasera è un tema fondamentale e io sono molto contento
Che siano persone della Casa delle Libertà parlarne
Perché in Italia si è creato uno strano equivoco
C'è un tasso di demagogia su questo tema dell'immigrazione
Dell'integrazione sociale e delle diversità culturali
Che fa peggio delle polveri sottili
Perché
è però bisognerebbe o star zitti occhio delle forze non si può lavorare
Se non si fa un congresso in ogni partita come tutti gli altri ma non è il nostro caso siamo persone un pochino più serie diciamo
Bene
Avete foto diciamo per i prossimi quindici secoli pigrizia siamo magari finire un attimo il tempo dopo benissimo allora dicevo che su questo tema c'è un tasso di demagogiche in giro piuttosto preoccupante
Ed è preoccupante non tanto e non solo per noi
è preoccupante per gli immigrati secondo me nel senso che
Alimenta una serie di speranze e di contraddizioni di
Di diciamo così di confusione generale che non aiuta nessuno noi diciamo che siamo il Paese che accoglie ma non aiuta neanche chi deve essere accolto
Allora fare un po'di chiarezza su questo punto fa bene a tutti e poi c'è un'altra
Grande
Bugia menzogna che viene diciamo diffusa
E che è quella e che ritiene che la solidarietà sia dire ciò che uno vuol fare invece la solidarietà principale è quella di dire ciò che uno può fare è diverso non è ciò che io in Cuore di fare perché io potrei anche dire voglio accogliere tutti da tutto il mondo
Ma la solidarietà indicare il limite di ciò che si può fare qui ecco che torna questo tavolo c'è gente che ha avuto questo coraggio e dire possiamo fare da qui Acqui
E questo su questo tema è
L'atteggiamento più importante più realista e più solidale
Perché dice esattamente ciò che può fare appunto
Non si invita ad una cena qualcuno che una volta entrato dalla porta di casa
Siamo costretti a dirgli non abbiamo da darti da mangiare
Si invita a cena un numero di persone per le quali siamo in grado e ci sforziamo che siano il numero maggiore possibile naturalmente siamo in grado di darla scene
è un diciamo un la questione di buon senso non è che siamo non sto facendo della Filosofia sta facendo del buonsenso
Ma il buonsenso in questo Paese in questi ultimi mesi su questo tema
Scarso come l'intelligenza nei primati diciamo così
Ecco quindi c'è bisogno purtroppo di ricorda bene passiamo ora al a sentire cosa ci dicono
I nostri diciamo eroi della tavola rotonda
E partiamo dall'onorevole Mariastella Gelmini coordinatore regionale che mi ha detto voglio solo fare una piccola introduzione e noi le siamo grati perché introduce e anche perché la fa piccola
Come sarò grato lo dico subito a tutti gli altri perché naturalmente meno parlate e più vi ascolta prego
Prometto che di esservi parola voglio innanzitutto rivolgere un saluto cordiale a tutti voi che siete intervenuti numerosi al convegno e ringraziare il professor Paolo Del Debbio per averci tra verrà accolto l'invito a moderare questo dibattito che offre in cui e voglio ovviamente a ringraziare il relatore il Sindaco Letizia Moratti
Il presidente Roberto Formigoni l'onorevole Guido Paglia Podestà europarlamentare e il senatore Beppe Pisanu ministro degli interni del Governo Berlusconi per il quale chiede un applauso e visto che ci ha raggiunti Milano
Questo citare ed è arrivato a da lontano dicevo ringrazio relatori per avere ha colto l'invito a confrontarci su un tema che come evocava poc'anzi Paolo Del Debbio un tema di grande attualità che ha indubbiamente dimensioni globali che riguarda l'Europa come spiega spiegherà bene Guido il nostro Paese ma in modo particolare tocca la Lombardia
In Milano e credo che per inquadrare il tema alcuni numeri alcuni cifre siano indicative della portata
Del fenomeno che oramai da tempo assunto i caratteri della normalità non è certo un fatto un fenomeno episodico e i dati aggiornati della Caritas ambrosiana
Ci parlando di una Lombardia che ospita oramai più di cinquecento mila stranieri regolari un quarto dei soggiornanti nel nostro Paese e certamente la provincia di Milano è al secondo posto in Italia per il numero di immigrati come capite bene è un fenomeno importante quantitativamente ma anche estremamente complesse e quindi credo che sia
Doveroso che Forza Italia
Apra un confronto approfondito e anche molto franco su un tema dove le strumentalizzazioni spesso sovverte hanno i dati oggettivi della realtà dell'integrazione raggiunta e io credo che ci dobbiamo innanzitutto porre una domanda semplice e profonda allo stesso tempo vero che se siamo veramente sicuri che i problemi legati all'integrazione all'immigrazione possano essere risolti con la cultura della miniera accoglienza o addirittura accelerando i tempi necessari per il riconoscimento della cittadinanza voi sapete che ha fatto molto discutere giustamente un un disegno di legge Amato sulla riduzione dei tempi della cittadinanza sapete che spesso la sinistra ci propina la retorica di una integrazione che però né i fatti non è così matura e concreta
E sappiamo che in finanziaria tutto sommato si pensa di liquidare il problema solo con la istituzione di un fondo Perra l'inclusione sociale degli immigrati con una cifra irrisoria allora
A fronte di questa situazione non credo che ci dobbiamo chiedere come poter coniugare non solo la cultura dell'accoglienza ma anche la difesa della nostra identità culturale una cultura che in primo luogo cattolica e liberale
Dicevo accoglienza e identità e allo stesso tempo credo che sia corretto inquadrare
Il fenomeno anche alla luce delle politiche europee per l'immigrazione poi indubbiamente la nostra è una regione che deve molto
Alla il molto del proprio sviluppo economico è anche sociale
Alla presenza di immigrati che rappresentano una forza lavoro indiscutibilmente significativa e poi Milano Milano una grande città anche giustamente ambisce come
Più volte a
Affermato il sindaco Moratti ad essere un laboratorio europeo per la costruzione di una nuova convivenza civile e di un'autentica e non solo a parole coesione sociale
E credo che i modelli con i quali ci confrontiamo sono molti si parla spesso di una di questo fenomeno e devo dire che al Paesi europei prima di noi hanno dovuto affrontare il tema però se e oramai un dato consolidate da cui sito che l'autodifesa intransigente dell'ordine sociale costituito appare una posizione superata retrograda e retriva
Anche il multiculturalismo e l'assimilazionismo però non sembrano offrire le risposte
Sperate e auspica devo dire che nel mondo anglo sassone anche prima di un evento al quale la stampa
Ha dedicato molta attenzione penso all'assassinio di Theo Van Gogh un regista olandese sgozzato da un integralista ecco gli stessi inglesi avevano già cominciato a capire che la il multiculturalismo cioè la certezza di poter convivere pacificamente nello stesso spazio sociale giuridico mantenendo identità e idee profondamente diverso e beh
Nella realtà
Questo fenomeno non aveva dato risposte totalmente condivisibile e ciò nonostante la sinistra sembra dimenticare i dati di fatto le realtà oggettive ebbe invece sempre più di questo di questo avviso allo stesso tempo il modello francese ha evidenziato le proprie carenze le proprie lacune con l'abbiamo sentito più volte dei media con la rivolta delle banlieue immensi ghetti la cui unica risposta è stata la devastazione sistematica e io credo che sia un segno dei tempi che Nicolas Sarkozy che noi ci auguriamo tutti essere il futuro vincitore delle elezioni francesi ha di fatto liquidato questa visione
Laicista ammettendo che un qualche ruolo pubblico vada assegnato alle identità e anche alle religioni e allora di fronte a dei modelli che scricchiola no io credo che Forza Italia abbia il dovere di cercare nuove vie comunque di avanzare di proseguire un dibattito di porsi alcune interrogativi circa la necessità di un rispetto dell'identità ma certamente allo stesso tempo immaginare una piena condivisione non sole di diritti ma anche di responsabilità da parte degli immigrati e io credo che voi vedete che il tema è veramente Complesso e credo che la politica abbia una responsabilità straordinaria
E penso anche che sia indispensabile una forte sinergie magari se fosse possibile
Anche un atteggiamento di condivisione degli obiettivi in maniera come dire un'Italia by partisan però siamo lontani da poter affrontare questo tema senza fraintendimenti e senza strumentalizzazioni
Io credo che sia molto significative credo che il col il convegno di questa sera sia per gli interventi del del sindaco di Milano del presidente della regione per il versante europeo con Guido Podestà e poi le conclusioni del del nostro ministro Pisanu credo che faranno di questo convegno un'occasione
Proficua per
Fare qualche passo in avanti e soprattutto per rappresentare la posizione di Forza Italia e della casa delle libertà su un tema che non deve essere di appannaggio della sinistra ringrazia
Grazie Mariastella Gelmini si è stata di parola di contenuto e anche di brevità e quindi le cose vanno bene così
E penso che questo tema che Forza Italia dica parole su questo problema qui sia un fatto importante perché
Sarà difficile che queste parole siano ascolta sarà difficile che passino diciamo così da barriere del dell'informazione sarà difficile tutto ma
Più lo fai e più probabilità diciamo così di bucare questa informazione
Bene ora e la Pro la volta dell'onorevole Guido Podestà del Parlamento europea come va al Parlamento europeo tutto bene ci credo che va be'feci ed avete mandato proprio in Italia eh già è più facile
è facile anche per noi sono
Lasciamo perdere
Se non cala un velo di tristezza e di mestizia
Ci racconti un po'di questa problematica a livello europeo perché non è solo importante perché lei al Parlamento europeo e dunque devo farle sta domando di di pragmatica insomma ma perché la dimensione europea un po'la dimensione della speranza diviso questo problema perché c'è a livello nazionale proprio complesso prego
Innanzitutto
Evidente che il tema non può essere affrontato a livello nazionale da compare abbiamo visto come gli Stati Uniti quindi la la potenza più importante mai esistita nella storia dell'uomo non sia in grado da solo di affrontare il tema della tranquillità della certezza
Di sopravvivenza dei propri concittadini e se non lo possono fare gli Stati Uniti evidente che non esiste paese europeo in grado di affrontare da solo questo test
Perché devo dire che mi vengono in mente le parole che il ministro Pisanu ci disse apparendo
Nel semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea il primo momento di incontro dei ministri dell'Interno e ricordo che allora si parlò di controllo del territorio
Si parlò di prevenzione si parlò di coordinamento come strumenti necessari per riuscire a combattere le minacce che il potere malavitoso organizzato terrorismo dall'altro lato portano alla nostra società la nostra civiltà
E ricordo che nelle parole del ministro Pisanu allora
Fosse chiaro il disegno difforme da un lato a livello territoriale fosse indispensabile che la presenza dello Stato la presenza delle istituzioni sul territorio dovevano garantire cittadino
In una
Presenza continua
I tranquillizzante così come a livello più alto allora parla fama a livello europeo il coordinamento che attraversa Europol attraverso Eurojust
Avviene tra i sistemi giudiziari sistemi di polizia e di controllo lei ventisette ormai ricoprire Faenzi
Questo potesse poi arrivare in un momento di sintesi di scambio di informazioni e di comportamenti omologhi in un Paese con
Devo dire che molto si è fatto molto si è migliorato in questo senso ancorché nove si sia assolutamente lontane da una situazione di tranquillità
Evidente che il potere malavitoso organizzato dispone di mezzi
E a una indifferenza rispetto alle norme alle leggi che agevolano quello che al raggiungimento dei loro figli
Evidente come le forze di polizia hanno carenza di mezzi non sono nel nostro Paese in genere in tutti i paesi occidentali e hanno un compito sempre più difficile da dover affrontare
E quindi altrettanto evidente
Che sono un'integrazione forte con la società civile sia la speranza di riuscire a davvero in qualche modo per titoli
Cioè non possiamo isolare i corpi dello Stato l'istituzione di rispetto alla società se vogliamo avere speranza che questa battaglia si fossero
Si parlava di flussi migratori leggevo tra l'altro le cose che Frattini ci ha detto Strasburgo la settimana scorsa su questo
Bene
Ricordiamoci che ci sono milioni di persone
Affrontando un viaggio che per loro è della speranza
Muoiono centinaia di migliaia di persone attraversando un deserto attraversando un mare tutti gli anni ed è evidente lo diceva bene Paolo che noi non siamo in grado di poter dare certezza di futuro a questi milioni di cittadini del mondo
Che molte volte fuggono regimi dittatoriali fuggono la povertà più assoluta per cercare di raggiungere un mondo dalla speranza
Allora
Io vorrei ricordare a tutti noi qualcosa che fu banalizzato Nora invidia nostrani che forse non compreso
Dai capi di Stato e di governo dell'Unione Europea quando nel semestre di presidenza italiana Silvio Berlusconi parlò di un Piano Marshall come momento integrazione rispetto alle altre politiche essenziale nella realtà complessa del Mediterraneo e del Medio Oriente se si voleva in qualche modo superare di cambiare una situazione
Tutti noi sappiamo che questo Piano Marshall non venga in alcun modo portata avanti tutti noi sappiamo con la sesta interessante di complicanza che davvero oggi in Libano e tutta la realtà mediorientale hanno rappresentato in questi anni noi sappiamo che difficilmente una sfida di questo tipo può essere vinta
Se non dai la dove nascono queste rivivono queste popolazioni speranza di
Allora io ritengo che compito che ne abbiamo di fronte sia un compito complessa sicuramente con azioni di presidio del territorio bisogna agire sicuramente col coordinamento delle forze di polizia di sistemi giudiziari ma anche con la consapevolezza che in una realtà globalizzata non possiamo pensare di non far citare in qualche misura di problemi che attengono a queste popolazioni che sono al di fuori delle aree il benessere del quale una fortuna ci ha portato
Allora questo vuol dire anche comprendere che con ora che noi accettiamo
Non posso ritenere che integrazione significhi accettazione di un corpo estraneo all'interno della società
Integrazione vuol dire conoscenza e comprensione della città valori di principi che caratterizzano l'identità di un'area di un popolo tradizione e nello stesso momento in cui chi intuitive in un paese detti ospita divieti comprendere in una misura significativa deve arrivare a farne parte
Questo vuol dire amici miei termina perché io parto adesso in una altra area complicate dei Balcani dei Carpazi
Presidente alla delegazione con la Romania del Parlamento europeo valutare la questo vuol dire e lo dico a tutti non lo dica a me stesso lo dico a me stesso come genitore di quattro figli che viene un compito importantissimo di riaffermazione di identità che non è negazione del valore di altre identità
Ma il riconoscimento di principi e di valori nei quali nuovo tutti noi Alfredo ci ritroviamo qui abbiamo il dovere di ricondurci se vogliamo dare davvero una speranza questo nostro io vi lascio qui mi spiace di non poter sentire gli interventi che seguiranno ma AN solo nella sfera va bene grazie molte Guido
Ci dispiace anche a noi che non tu ascolti gli altri interventi ma ci ha fatto piacere ascoltare il tuo perché uno dei gli innumerevoli una delle innumerevoli contraddizioni di un forsennato movimento no-global
Fu proprio quella di
Chiedere le porte aperte per gli immigrati e nello stesso tempo bloccare in modo
Forte tutte le trattative commerciali perché quei popoli delle quali immigrati vengono avessero possibilità di accesso ai mercati dell'agricoltura in Francia o del teste offesa è stata una delle più grosse contraddizioni sulle quali
Qui c'è un economista che mio amico cartoni sulle quali come tu sedere la stampella pubblicistica italiana dall'alto asciutto in modo assoluto come se fosse
Come se fosse impossibile qui tutti contro il mercato tutti a favore degli immigrati non stanno insieme le cose
E che o si aprono i mercati Olla non si risolve la questione quindi sono molto contento che tu ci abbia dato questa questa linea perché è una linea anche questa di realismo e di noci distinguiamo molto
Io sono un giornalista super partes proprio loro che sono di centrodestra si distinguono volto per il fatto che hanno una carica il buonsenso che mancavo scarseggia dall'altra parte bene grazie e buon viaggio
Ora se la volta del ministro del sindaco con Moratti no perché avremo anche un po'di nostalgia che fosse anche ministro perché peggio di così non potrebbe andare ora caro Carraro efficienza un po'è vero c'è un po'di studenti che accusa peggio di così non ci poteva andare
Tra l'altro il ministro ora e anche di Pisa
Capisco che di fare dei soldi Lucarini immagine anche come siamo messi penso era il peggio che già non ce lo saremmo mai aspettati che avvisa vennero Luca non può non si ma perché Italian veder Pisa non pone in questo caso e per il resto diciamo
Pende come Latorre benissimo prima di tutto sindaco volevamo sapere perché è una cosa molto bella della quale ti diamo atto anche la sta portando avanti con tanto di minacce né come va con l'Expo
Questo ci interessa che poi si parla del resto ma siamo un po'fuori tema ma insomma diciamo
Parliamo di questa
Sì ed è un atto siamo fuori tema dall'altra invece penso che si possa inserire in mano in maniera molto positiva nel nel tema allora naturalmente un un ringraziamento a chi ha organizzato questo incontrò Mariastella tutti gli amici
Di Forza Italia
Ma quelli super partes papà quelle invece dichiaratamente di Forza Italia
Due c'è nella all'Expo ma io poi dopo voluto fortemente questo Progetto Expo perché per penso che Milano de debba potersi ritrovare attorno a un grande Progetto e mi è sembrato per l'Expo potesse davvero essere un grande progetto un progetto ambizioso un Progetto
Che parte adesso e arriva al due mila e quindici che consente quindi alla città di prepararsi di elaborare delle proposte come orizzonte temporale certamente di di ampio respiro ma con degli obiettivi di breve e di medio e di lungo termine
Il percorso non è stato facilissimo non era così scontato c'era una candidatura era molto più forte della nostra quindi abbiamo cercato in qualche modo di mettere nell'angolo presente Prodi anticipandolo in un viaggio a Shanghai facendoci dare un ah endorser & al sindaco di Shanghai proponendo una collaborazione con la Fiera di Milano quindi insomma abbiamo fatto un'attività che ci ha portato con un dossier molto qualificato ad essere la città candidata come Paese quindi Milano è una candidata in quanto Italia con una una competizione che non sarà facile con con Smirne non sarà facile per per tanti motivi perché nella
Nelle logiche anche poi del del voto entrano anche logiche geopolitiche che possono portare a decisioni che non del tutto potrebbero insomma non riguardare unicamente il il il la la qualità del Progetto però venendo al Progetto no andiamo scelto un tema che in qualche modo anche attinente al tema dell'integrazione
Abbiamo scelto il tema Nutrire il Pianeta Energia per la vita perché perché abbiamo ritenuto che innanzitutto il tema fosse fortemente caratterizzante rispetto al nostro Paese di tagliare in assoluto nel mondo il Paese che ha il diciamo la la maggior possibilità di parlare di di eccellenza nel tutto settore agroalimentare quindi dalla dalla dall'inizio fino alla quindi dall'agricoltura fino fino alla al prodotto finito
Perché l'Italia e sede della FAO perché l'Italia è sede dell'agenzia europea delle della dell'alimentazione ma anche proprio perché l'alimentazione e elemento che può unire a livello globale può unire perché è elemento di identità è elemento di identità culturale
Ma essendo elemento di identità culturale può anche essere ponte tra un'identità culturale è un'altra quindi essere momento di scambio tra culture diverse
Che grazie all'alimentazione si nutrono delle proprie radici della propria storia
Ma si proiettano in un confronto con storie e tradizioni diverse in un percorso che poi porta nel settore dall'alimentazione a quella contaminazione
Per cui ormai esiste il il il cibo che addirittura preso questa denominazione di giugno Fujan perché è una fusione di appunto cibi diversi
Però questo tema quindi il tema dell'identità culturale diversa
Quindi un l'idea di poter attraverso questo questo questo tema parlare ognuno la propria la propria lingua rispetto a un'identità culturale ma confrontarsi con altri e questo è uno dei modi con i quali sarà declinata ma mostrava una mostra expo
E darà la possibilità a tutti i Paesi ovviamente di partecipare perché ovviamente ogni paese ha una sua cultura una sua storia ha una sua tradizione nel cibo ma l'altro elemento è che proprio attraverso una ricerca di innovazione di miglioramento nella filiera della produzione della diffusione della commercializzazione dall'alimentazione si possono aiutare i Paesi emergenti quindi non abbiamo cercato un tema che potesse essere di interesse dei dei paesi diciamo immaturi industriali mobili penso a tutta la filiera tecnologica all'innovazione tecnologica ma potesse anche far capire come questi temi di cui ha parlato Paolo Del Debbio cioè questa strana idea per cui appunto non si dà accesso
Alla alla all'alimentazione sicura al cibo pensate che ottocento cinquanta milioni di persone in questo momento soffrono nel mondo
Di malnutrizione e c'è qualcosa che non funziona cioè da un lato noi viviamo ossessionati dalle diete io ieri ho fatto non questo format Corriere sul sul tema dell'anoressia siamo tutti ossessionati dalle diete dobbiamo tutti cercano di essere più umani accettata dall'altro ottocentocinquanta milioni di persone soffrono per malnutrizione allora
Ma davvero occorre fare una riflessione e una riflessione che poi porta acqua ad alcune delle conclusioni che secondo me si possono fare sul tema dell'integrazione cioè trovare una via diversa
La mia diversa a mio avviso è quella proprio di aiutare di sostenere i Paesi quindi quando per esempio si tratta del bar getta europeo
Io ci sono passata pene mi ha fatto piacere se ascoltare Podestà che parlava dico di questo tema B e impensabile che ancora oggi ci sia un quaranta per cento del Budget europeo bloccato per sussidi alimentare i su nel settore dell'agricoltura ad alcuni diciamo paesi europei e nello stesso tempo non si pensi invece a politiche attive e questa secondo me è la strada nuova da percorrere
Politiche attive di sostegno ai Paesi emergenti
Politiche attive di sostegno né ai Paesi emergenti nella filiera della diciamo produzione di ricchezza quindi partendo dalla formazione di capitale umano che è importantissima dal creare Risorse
In loco che quindi re restino in loco costituiscano poi la classe dirigente del Paese
E che quindi siano in grado nel Paese di dare quelle risposte di sviluppo di crescita che è possibile dare e guardate è una strada percorribile noi avevamo iniziata purtroppo è stata interrotta
Io ho firmato ottanta accordi di collaborazione tecnico-scientifici
Con Paesi di tutto il mondo
Con nel Mediterraneo solo nel Mediterraneo abbia firmato un protocollo d'intesa contro tredici governi
Sul tema della formazione del capitale umano
Con accordi
Dir riconoscimento di titoli per creare realmente quel mercato del lavoro che si può creare che la dichiarazione di Barcellona ha voluto mancare nessuna carta se non operiamo attraverso politiche concrete
Quindi mi sono un pochino allargarono questo tema dell'Expo ma
Anche l'Expo questa visione
La visione di essere un modello il modello italiano al servizio
Di un mondo che è globalizzato ma con una visione precisa con un progetto politico ecco io credo che questo sia importante lombardi un pulcino cinque copioni restringere ci fra pronti
Dicevo volevo chiederle
Un'altra questi volevo affrontare con tema
Importante che questo qui non è che ha caratterizzato molto anche no prima due cosette su Milano ma qui a me mi sembra che ci sia una situazione tipo gli aerei di Italo Balbo no cioè c'è Prodi che va un po'in tutte le città dice mimando le forze dell'ordine
Come se ne avesse una qua a parte che va be'poi parleremo degli straordinari eccetera ma deve mando le forze dell'ordine
E qui che passano sempre le stesse come come del resto facevano vedere al Duce che lo portava vari parti no no non c'è nessun riferimento
Di facendo sempre gli stessi enti no e quindi così a me ho l'impressione che su questo punto francamente
Qui è geloso sui numeri cioè sbaglio lungo erano qualche centinaio poi Lupo allora le uniche le uniche gli unici impegni prese mantenuti sono stati quelli del ministro Pisano io nell'ultimo periodo
Nell'ultimo periodo di di di campagna elettorale
Periodo nel quale ero ancora ministro mantenevo naturalmente la la responsabilità del ministro però cominciavo a preoccuparmi dei cosa sarebbe successo a Milano
Anche perché io da ministro ha cercato di essere il ministro della Repubblica non ministro di Milano perché ritenevo che fosse corretto
Avere a cuore l'interesse del Paese non ho ho cercato di non fare come dire favoritismi o o altro
Mi sono però resa conto che Milano forse anche per una questione di pudore Milano non ha mai chiesto e invece io credo che Milano debba chiedere perché è giusto che la città che produce
La città che produce il dieci per cento della ricchezza del nostro Paese e che a un ritorno da parte dello Stato del tre per cento si faccia sentire quindi sì dovremmo io l'ho chiesta la legge speciale per Milano l'ho chiesta
L'ha chiesta
L'ho chiesta in questo Tavolo Milano vuole essere l'avvio di un percorso ma non è la la la dal e la partenza non ma certamente l'arrivo
Ecco le le uniche gli unici impegni mantenuti sono stati quelli del ministro Pisano io gli avevo sollecitato un'attenzione particolare ministro la data a affettivamente notato che c'erano carenze e quindi a a se impegnato a creare tre nuovi commissariati Due uno alla è stato inaugurato gli altri sono pronti però purtroppo a gli uomini che ministro Pisano aveva promesso e poi per il quale c'era quindi un impegno finanziario già stanziato non non solo non sono arrivati
Ma e poi lo dirà meglio il il ministro Pisano il contino chiamarti ministro per come permette ai sempre
Ebbe la meglio Lives Pisano il in questo momento in in finanziaria c'è un decremento delle forze dell'ordine mentre noi abbiamo sempre aumentato il numero di forze dell'ordine c'è un decremento quindi non è neppure vero purtroppo quello che tu Paolo dice che ci sono gli aerei che vengono fatti girare da città a città perché non ci sono neppure gli aerei quindi Cino c'è un decremento del numero delle forze dell'ordine quindi noi ci troviamo a Milano ad aver chiesto
E non l'ho fatto io
L'ho fatto chiedere dalla dalle da chi è alla competenza quindi questura e prefettura cinquecento uomini anche perché Milano è una città particolare a un centro di permanenza temporanea quindi a uomini che sono impegnati Ing su quel fronte a molti uomini impegnati all'ufficio immigrazione quindi è comunque in una situazione particolare rispetto ad altre città
Bene in finanziaria non solo non c'è traccia di questi cinquecento uomini ma c'è un decremento dovuto al turn over rispetto all'organico attuale io ho richiesto un ulteriore incontro sarò a Roma
Dal ministro Amato giovedì pomeriggio mi auguro di avere risposte positive rispetto a non dico promesse perché
Forse tante promesse anche troppo neanche troppo molto bene volevo sapere un'ultima cosa poi passiamo a il presidente della Regione Lombardia tra l'altro voglio ringraziare chi ci ospita Unione del Commercio di Milano il vicepresidente Simonpaolo Buongiardino
Vedo che si regge bene in piedi nonostante le bastonate che ti stanno per arrivare il teste come a tutti i commercianti quindi mi sembra che l'abbiano struttura diciamo fisica forte e questo ci fa molto piacere ecco vuol dire che nonostante tutto sono
Il commerciante sempre in piedi diciamo bene detto questo c'è anche una questione letizia sul modello disco insomma fin qui
Per l'integrazione per tutto sta un po'cambiando ora io vedo non è un tema che conosco particolarmente e lo dico ma vedo un po'di confusione cioè mi pare che sotto questo mantello finto di diciamo solidarismo di integrazione a marce a tappe forzate insomma bestia venendo fuori un modellino che sono non mi mi pare un po'pericoloso ecco francamente però ripeto sono impressioni di un ignorante volevo sentire un po'
Ma purtroppo però non sono impressioni
è una realtà io partirei da da un principio che per mi sembra importante per capire perché non c'è questo Mandelli viviamo questo problema
Mi riallaccio a quanto diceva potestà prima il tema dell'identità è come se noi avessimo paura della nostra di di credere nella nostra identità di di di evidenziarla di di di di farci riconoscere di far capire che abbiamo radici una che abbiamo delle radici che abbiamo una storia che abbiamo dei valori che abbiamo un un retroterra dal quale ci alimentiamo non allora se non esiste un una a credere nella nostra identità
Diventa anche difficile poi aiutare gli altri ad avere la propria identità e a rispettare la identità degli altri
E questo è un problema che nella nostra scuola purtroppo esistente
E esistente la misura in cui ci troviamo doverci difendere dall'idea di poter avere un crocifisso nelle nostre Aule che peraltro è un crocifisso che per legge venne dovremmo poter esporre
Ma un quando ci dobbiamo difendere dall'idea di avere un presente
Nelle nostre aule ecco questo è un tema che purtroppo nasce da una cultura della sinistra perché è così
Che non vuole riconoscere la nostra identità quindi questo è il tema di fondo poi da qui ovviamente sì derivano tutte le degenerazioni da perché appunto solo nascono da questo tema di fondo
Degenerazione che poi portano a modelli che non sono modelli che negli altri Paesi hanno dato risultati positivi
Io ha faccio solo un cenno al modello proprio italiano perché il modello di italiano di scuola italiana Air riconosciuto in sede OCSE come il modello migliore
Dal modello di scuola italiana intendo la scuola pubblica quindi la scuola statale e la scuola paritaria che sta insieme in questo modello di scuola pubblica anche se adesso
Tentano di far passare a scuola pubblica solo come scuola statale non è così c'è una legge si chiama legge D'Alema ha sancito che esiste una scuola statale una scuola privata paritaria che hanno la stessa dignità
Ma al di là di questo nostro modello modello che non assimila
E non ghettizzare integra realmente quindi è diverso rispetto io non voglio criticare altri modelli ma in altri Paesi modelli che hanno una che tendono a creare scuole
Scuole etniche scuole religiose diciamo scuole benché diverse dalle scuole pubbliche non hanno dattero dato risultati positivi nello stesso tempo anzi purtroppo negativi
Nello stesso tempo altri Paesi hanno scelto modelli di assimilazione culturale quindi negando la possibilità di fra riconoscere identità e culture diverse anche questi hanno provocato reazioni
Il nostro modello che è un modello liberale perché è un modello che
Prevede l'integrazione nella scuola pubblica
Ma salvaguardando l'identità ecco rispetto a questo modello cracker riconosciuto a livello OCSE come in uno modello che funziona
E tra l'altro al di là del del diciamo del confronto se io devo dire che ho avuto naturalmente in questi mesi una serie di incontri con sindaci di diverse città e tra l'altro Milano ospiterà l'anno prossimo è stata candidata a ospitare il città europea in un convegno delle città europee fatto dalla Commissione europea che si chiama Integrity insiti squilibri Milano proprio perché ha un modello da proporre
Ecco stata candidata e ospiterà l'anno prossimo questo alla riunione di sindaci europei ma anche in queste riunioni
Emerge che il modello italiano forse anzi al modello tedesco
Sono i modelli che funzionano meglio ecco rispetto a questo purtroppo invece vediamo delle derive
Anche nella nostra città
Pericolose perché non sono derive che aiutano una reale integrazione quindi attenzione a non a perdere quello che una invece una ne ha un grande valore che la nostra scuola ha sempre dimostrato di avere che è quello davvero di saper integrare integrare quindi significa aiutare a rispettare le regole aiutare a conoscere il il luogo nel quale si vive ad amarlo questo significa integrare nello stesso tempo naturalmente nella libertà più totale
Di mantenere l'identità che ognuno vuole mantenere grazie molte
Grazie molte
E ora parlo da cittadino milanese un attimo ci siamo
Noi ci contiamo molto su questa sull'Expo ma ci contiamo anche molto
E penso sia un sentimento diffuso sul fatto di andare avanti decisa come si è andato avanti fino ad ora perché qui dobbiamo anche diciamo qui
Quando uno cammina forte deve correre di più e qui Milano ha bisogno di questo tu lo sai bene lo sta interpretando e quindi sappi che diciamo io per quanto conosco io poi naturalmente
Conosco poco io non sono un sondaggista però insomma sento tante cose e io penso che alla fine del suo immigrazione paghi anche se all'inizio magari qualcuno fa un po'il furbo perché sarebbero ci son sempre quelli che ci hanno la sindrome della fotografia che non entra dentro tutti eccetera però detto questo diciamo alla fine pagano i risultati e secondo me cantieri continuando perché se la strada i risultati a Milano arriveranno quindi grazie per queste grazie
Per quel che è fatto neri ministro
A Roma perché per ora cioè qui sopra che aveva viaggiato un po'per il mondo e aveva fatto una serie di accordi ministro Mussi ad oggi si diciamo distingue per essere inaugurato un importantissimo mosso di un pittore di Pontedera a Parigi
Benissimo
Passiamo al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni serve il trio
Avremo
Amare abbiamo anticipato il recluso alle mani allora gli fa un po'di forfora e non occorreva su un po'sulla situazione politica italiana ma la Gelmini marito fa il bravo e fili io lo faccio mi attengo diciamo alle tematiche però una domandina insomma
Sulle infrastrutture qui è una questione conosco un po'meglio perché l'ho seguita negli anni anche in Regione dice
So che Sisto
Andrebbe detto a voce bassa
Ma so che sono siamo vicini a strappa sta storia insomma Dari non diciamo la nonostante già ora anti cambiarono ardita impresa ma a che punto si alza per quel che si può dire ma il tema delle infrastrutture come tu quel sei una delle tre voci fondamentali dei cittadini lombardi
E anche mia personale che dopo undici anni che faccio il presidente Lombardia e credo che la nostra coalizione ha risolto parecchi problemi sulle infrastrutture ancora non ci siamo
Anche perché è una competenza statale non è una competenza la regionale ma giustamente i cittadini ci chiedono e d'altra parte noi con la nostra caparbietà Benedetta non demordiamo
Dal fatto di risolverlo o almeno creare una soluzione è una situazione migliore per quanto riguarda le infrastrutture
Qual è il punto il punto è che con il governo Berlusconi noi avevamo firmato verso la metà del cammino al governo Berlusconi un grande accordo
Sul tema delle infrastrutture mettendo appunto tutto quello che doveva essere realizzato e avviando
La realizzazione di alcune delle infrastrutture con il cambio di governo ci siamo trovati davanti ad una situazione in cui sono sostanzialmente venuto a dirci che non c'erano più risorse e che quindi bisognava azzerare tutto
Ovviamente una cosa per noi insostenibile ma non insostenibile perché c'abbiamo la fissa delle infrastrutture io mi sono scolato a descrivere che sono problemi oggettivi
In Lombardia discorso varrebbe anche per il nord del Paese
A questo punto in cui siamo arrivati
Non c'è una terza soluzione ce ne sono soltanto due le infrastrutture o si realizzano o si realizzano tertium non dato perché sono i dati oggettivi a dirci la velocità media di trasferimento sulle autostrade è arrivata a ventisette chilometri all'ora
Da un capo all'altro dell'Italia e non le merci viaggiano a quattro chilometri all'ora
Se si ferma a Lombardia se si ferma nota si ferma tutto il Paese
Però io ho cercato con lo spirito positivo che ci contraddistingue di non limitarmi a picchiare i pugni sul tavolo gli open Chiatti ma abbiamo anche fatto delle proposte diverse
Abbiamo per esempio introdotto una proposta poi sono uscito a farla Poggiali e da tutti i presidenti delle regioni del Nord
E tu sai noi sappiamo purtroppo che anche come presidenti di regione la Casa delle Libertà non è molti rappresentanti nel Nord e siamo rimasti in due Galan ed io in Italia sa rimasti in quattro per fortuna che ha rivinto Iorio chiavi Vitocco fa ma tutti i presidenti delle regioni del Nord presidenti di Regione presidente province autonome quindi nove governatori di cui soltanto due casi metano poggiato la mia richiesta al governo che venissero trasferiti dal Governo alla Regione i così detti poteri concedenti è un termine tecnico difficile non la faccio lunga ho avanzato la proposta che i progetti delle strade
Fosse con non più opera dell'Anas glorioso carrozzone ormai ridotto totalmente all'immobilismo ma venissero messi in campo al alla Regione Lombardia soprattutto per i progetti più grandi che sono quelli di cui parliamo da tanto tempo la Pedemontana la direttissima Brescia Bergamo Milano la Tangenziale Esterna
Di Milano
Perché questo molto non
Assumerci la responsabilità di fare progetti meno costosi e più attenti già Regione Lombardia aveva dimostrato questi efficienza nella progettazione e nell'avvio soluzione di alcune tratte di autostrade regionali
La Cremona-Mantova e la Boni Mortara sono tratte di autostrade regionali che Regione Lombardia ha saputo progettare e mettere a gara a prezzi che sono un terzo di costo chilometrico rispetto le autostrade progettate Dana se con la metà dei tempi previsti di realizzazione
Quindi per farle in breve un po'dando pugni sul tavolo spiegando che le infrastrutturato hanno realizzato un po'mettendo in campo questa capacità progettuale nostra un buon raccogliendo il consenso anche in Consiglio regionale
Abbiamo portato una parte dell'opposizione a votare assieme alla Casa delle Libertà la richiesta delle priorità assolute di infrastrutture che devono essere utilizzate come su Malpensa
Come suo atteso dopo il grande dibattito Fiumicino Malpensa in cui si è espresso il ministro Rutelli ovviamente a favore di Fiumicino abbiamo saputo mettere insieme un vastissimo schieramento
Di gente del Nord tutti i sinistri del Nord messi di fronte ai problemi concreti a volte son costretti a converge che con noi a riconoscere che i problemi ci sono e quindi e quindi come tu accennavi all'inizio forse siamo alla vigilia
Di qualche passo positivo importante giovedì abbiamo l'ultimo incontro sul tema delle infrastrutture del cosiddetto tavolo Milano ci sarà anche letizia
Con me ci saranno vari ministri fosse il presidente del Consiglio contiamo di poter avere una parte almeno di quello che ci compete di poter avere i primi finanziamenti per la realizzazione della Pedemontana
Garantiti i finanziamenti delle opere principali per collegare il territorio lombardo a Malpensa trasferiti i poteri di ente concedente
Alla Regione Lombardia se riesco portarli a casa ti offro da bere inoltre
E io ti offro una cena a Bergamo dove ci sono veloci e quindi il tifoso portare finché benissimo bene
Complimenti questa una attività questo si chiama
Federalismo diciamo così federalismo operoso si chiama questo qui perché non è né quello piagnone che diciamo alberghi in altre regioni nei quello utopistico che non se si chiama federalismo però so che prova a farlo e nel frattempo a richiederlo insomma siccome qui
Ci piace di più farlo che richiederlo e quindi nel frattempo uno comincia insomma ecco questo quindi il punto ora la Regione Lombardia è quella che in Italia a regione di centro destra ha fatto di più in assoluto di tutte le altre regioni italiani sull'integrazione
La Corte questo è un dato è vero che in quest'Italia qui i dati non contano e contano soltanto le fantasie però questo è il dato e questo è un fatto significativo perché diciamo culturalmente c'è purtroppo ancora questa menzogna circolante che dicevamo all'inizio e che voglio ripetere fino alla noia che cioè la solidarietà appartiene a chi ne parla e non a chi la fa ora la solidarietà appartiene a chi la fa e non a chi ne parla e la Regione Lombardia da questo punto di vista dati alla mano ha fatto più di tutte le altre regioni regioni considerando anche il fatto che qui diciamo se deve scegliere un immigrato non essendo stupido va in una regione dove potenzialmente diciamo così trova di più che da altre parti quindi c'è anche un afflusso maggiore su Milano c'è un afflusso
Notevolissimo quindi poi alla fine c'è anche questa beffa che il governo apre e qui si accoglie insomma ecco diciamo per cui non è sempre semplice no e poi quando si chiede come ha detto il ministro Moratti il sindaco che va bene tutte e due che ministro della città di Milano dice ecco diciamo così
Quando si è richiesto poi un aiuto perché loro hanno aperto il noi abbiamo accolto in più girano anche l'aiuto per raccogliere allora capito il Piliego una mano e devi combatte ti leggo l'altra timoroso le gambe Prodi fece no col vincere la corsa ecco quindi questa è la situazione detto questo quali sono le cose fondamentali e soprattutto siccome
Roberto Formigoni persona che su questo ha ragionato molto e anche parlato molto e ha anche
Diciamo così impostato alcune battaglie culturali mi ricordo
Un in un indimenticabile il rione in un teatro Milano anche con l'allora presidente del Senato Marcello Pera sul tema dell'Occidente i valori dell'Occidente eccetera ecco
Qual è la base di questa politica e quali sono le cose fa penso voglia essere breve anche perché poi l'amico Beppe Pisanu parlerà di questi temi su scala nazionale internazionale quindi mi attengo pop-rock
All'angolo di visuale lombardo innanzitutto hai ragione Lombardia ha fatto molto
Comi istituzione soprattutto come cittadini le ricordava alcune cifre Mariastella Gelmini all'inizio
Noi oggi ospitiamo sul nostro territorio regionale oltre ottocento mila cittadini stranieri regolari non parlo degli irregolari che pure sono valutabili a diverse decine di miliardi
Il che vuol dire che i nostri cittadini la nostra regione è capace di accogliere di integrare perché poi sono integrati nel nostro territorio il dieci per cento alla popolazione
Lombardi sono nove milioni duecento mila oltre ottocento mila immigrati regolari significa la più alta percentuale in assoluto tra le regioni italiane e la maggior parte di questi si sono realmente integrati
Uno dei dati che non dobbiamo mai dimenticare e che come in altri epoche storiche la Lombardia è stata capace di fare nei confronti di altri flussi immigratori la gente che riempie dimostra di aver voglia di fare di aver voglia di imparare
Di volersi integrare finisce con l'essere accolta a braccia aperte e Colle respirare la stessa nostra cultura per esempio gli immigrati che sono diventati imprenditori sono un numero straordinario
Pensate che Lombardia ci son sono attualmente che gli sfratti oltre ventisette mila in paese composte esclusivamente da imprenditori di provenienza straniera in oltre cinquanta mila in paese miste
In cui i cittadini italiani e persone immigrate si mettono insieme per costruire è un universo in genere Jo estremamente giovane
Giovane anagraficamente visto che oltre il settanta per cento imprenditori di origine comunitaria ha meno di quarant'anni i giovani giuridicamente perché quelle oltre l'ottanta per cento di queste imprese sono sorte dopo il due mila
Il che appunto fa giustizia
Di tanti luoghi comuni
Sui lombardi girare sugli italiani ma su Lombardo innanzitutto non saremmo capaci ospitalità che sarebbero razzisti che sarebbero xenofobi non è affatto vero popoli questi dati lo dimostrano è chiaro che scatta la non accettazione nei confronti di chi viene qui e pretende di vivere a un fuoco sulle spalle degli altri o viene qui e non è disponibile non dico a sposare per intero la nostra cultura perché ne siamo ispettori della loro cultura da valori Regione ma non accettare a non rispettare la nostra cultura che è un fatto diverso perché l'integrazione e questo non è l'assimilazione culturale
Non è l'assimilazione culturale fatto che devono rinunciare a quello che sono è il fatto di mettere in atto uno scambio virtuoso un patto virtuoso
Noi rispettiamo la loro impostazione luogo devono rispettare e integrarsi nelle nostre leggi nella nostra mentalità nella nostra cultura e su questo credo che la Regione Lombardia intesa invece come amministrazione anche insieme
Atta a tante amministrazioni locali che abbiamo cercato di mettere in moto in questi anni
Abbiamo fatto parecchio per esempio aprendo degli sportelli a cui gli immigrati che ha voglia di lavorare e di integrarsi possono rivolgersi per trovare un lavoro inaugurando corsi di lingua mettendo in rete tutta quella straordinaria
Molteplicità di associazioni di iniziative di volontariato a cui si deve la maggior parte poi del della concretezza dei fenomeni di di integrazione torno a dire quello che noi non potremo mai accettare è un discorso di chi viene qui e vuole come sfida
Attaccare la nostra identità faccio un esempio anzi due sei brevissimi e mi fermo su questi è chiaro che noi non potremo accettati chi viene qui e pretende di continua di educare i propri figli in una visione integralisti che alla scuola di via Quaranta le scuole di arresto
Sono fenomeni inaccettabili ma con i dati che sono fenomeni inaccettabili non solo nei nostri confronti
Ma anche perché noi abbiamo a cuore la crescita di bambini e di giovani chi si integrino nei paesi in cui sono venuti altrimenti ne facciamo degli spostati ne facciamo
Non dico di potenziali terroristi ma della gente che non sarà mai apposto per tutta la vita il secondo esempio anche questo d'attualità enorme il tema del velo
Ora sul tema del velo bisogna essere molto chiari perché in linea di principio è chiaro che ognuno al diritto di vestirsi come gli pare ci mancherebbe altro di andare impoveriscono ora cavato colore del vestito però vedete sul velo ci sono alcuni fatti che devo fare riflettere ci sono dei governi di paesi islamici
Parlo della Turchia della Siria e della Tunisia questi tre ne sono sicuro
Che hanno vietato di indossare il velo meglio uffici pubblici perché lo hanno fatto perché quello non è un simbolo religioso è il simbolo di una militanza politica integralisti Carlo e estremistica
Allora
Dico che su questi anche su questo fenomeno il problema poiché sappiamo che molto spesso l'uso del velo è imposto dal marito alla moglie o dall'uomo alla donna e quindi la battaglia di libertà che lo dobbiamo fare una battaglia per difendere anche questi e mi taccio perché Paolo Del Debbio mi credo che mi faccia segno del tempo dico su queste cose non dobbiamo aveva come dire paura di portare avanti una visione in maniera convinta badate
L'Occidente
Non deve aver avere vergogna di se stesso dalla propria storia l'Occidente l regno dell'accoglienza e dell'integrazione
La difesa della libertà
è una battaglia che va alla pena di fari
Per tutti la difesa della ragione penso al discorso di Benedetto sedicesimo a Ratisbona
Non è una cosa sua quasi ma io difendo la ragione per me stesso gli altri se vogliono non la utilizzano io difendo libertà per me stesso gli altri se vogliono Pondo possono continuare a praticare la schiavitù riprendiamo poco olio delle nostre radici e di quello che siamo
Grazie tante
Sono
Molto contento Beppe Pisanu anzi Beppe basta posso talmente diciamo penso per che tu sia qui a Milano perché
Diciamo perlomeno la vicinanza non ci fa rimpiangere così tanto quando eri ministro degli Interni perché veramente era un'altra questione e voglio dire tre cose
Che introducono e poi ti faccio una domandina se vogliamo
E sconcerto certo famiglia cosa Beppe prima domande diciamo certo è strano asse italiano perché
Avete fatto tutto sto bordello dopo le elezioni per che perché va be'aveva rubato i voti
E poi arriva Deaglio che non è aspetta aspetta aspetta e poi arriva Deaglio che non è un complemento d'argomento e de aglio
Loro del giornalista e dice
Che avreste fatto in balia insomma
Se proprio scarsi se Elisa vi mettete testi impegno prima e in più perdendo un po'e poi fate bordello dove dare la risposta sarà diciamo
Ecco la butto così e non vogliono anche tu mi rispondo che hai fatto sanamente tenesse tenuto fuori tiene tener fuori perché diciamo quando si entra in una fogna poi ci si sporca
Volevo dire invece un'altra cosa
Il ministero di Beppe Pisanu è stato caratterizzato da tre fatti secondo me che non ho mai avuto occasione ho scritto ma non ho mai avuto occasione di dire uno lo stile che per un ministro dell'interno all'ottanta per cento
Perché si tratta di amministrare un bene prezioso che è riconosciuto dalle prime costituzione dalla prima costituzione che la libertà dalla paura e questa cosa va fatta con molta sapienza perché molto del nel senso di insicurezza dipende la come se ne parla e chi ne sta parlando oggi in Italia non sa come parlarne non mi riferisco tanto al ministro Amato che è persona che intelligente ma al secondo aspetto del ministero Pisanu cioè che va fatto con fermezza perché si Paolo fece come si chiama Ferrero
Mi piace solo il nome perché ricordo l'azienda dove lavorava mio papà ecco perché per il resto se ci fosse stato un Ferrero nel governo Berlusconi Pisanu l'avrebbe assistito come fece con altri ministri
Perché non può consentirsi un ministro Repubblica di dire tanto
E così in modo sbagliato di far capire che qui il Bengodi perché non lo è
E di dire che arrivino tutti perché non si può
Perché non si può perché non è responsabilità questa perché è un segno di irresponsabili
E poi bisogna farlo con le briglie ma e cioè farle cose ora qui Beppe c'è un problema cioè questi tagliano sugli straordinari
Facciamo conto che in questa o non ci sia nessuno le forze dell'ordine è un po'no
Ora gli straordinari sono due trecento euro al mese no
Non vengono tolti o forse anche di più opportune che vengono tolti
No lo stipendio del vice mando trecento euro insomma debbo dire sì capite diventa no fatto fondamenta e diventa di fatto fondamentale che uno che fa un lavoro di questo genere qui dovrebbe neanche un minimo di tranquillità perché non lo può fare col così cioè da a fondo al mese
Perché devono fare un lavoro stessi io li piuttosto complessa tanto
Su questo qui è una cosa indegna stava cioè di tutta la finanziaria se posso dire a me con tutta franchezza lo dico perché l'ho detto tante altre parti è la cosa più indegna in assoluto
Cioè si nega la possibilità a coloro che tutela un diritto fondamentale che è quello della sicurezza di farlo con tranquillità
Chiedo poi
Chiedo questo e più ma senza che scherza ti chiedo questo
Perché in questo Paese
C'è tutta sta attenzione per il reo
No da una parte e c'è così poca attenzione per la vittima e soprattutto per coloro che dovrebbero tutelare la vittima perché così qui io racconto delle storie dagli italiani tutti i giorni televisione c'è un caso venuto fuori la settimana scorsa in questo qui che è uscito e di galera non trova lavoro di di uno che ha perso che è stato rapinato quattro volte in tre mesi
Ha perso tutto
Non trova lavoro il rapinatore uscito ha menato i due poliziotti che lo avevano messo dentro e l'associazione che ha viceversa contestato il tabaccaio gli ha trovata queste cercar lavoro e la e questo lavoro tabaccaio no siamo alla follia
No ecco ma dove dov'è la radice di questo punto sei persona colta e che è molto esperienza politica ma perché in Italia si sta storia
Che quando si parla di vittime di forze dell'ordine ci sembra parlarne facendo mille distinguo come se fosse diciamo una categoria non fondamentale
Ecco volevo chiederti sta cosa
Io penso che la prima ragione sia questa chiede che per i cinquant'anni
L'opinione pubblica italiana la cultura italiana è stata intossicata da una predicazione politiche era un pregiudizio ideologico in virtù del quale tutti che veste quelli che vestono una divisa
Militari poliziotti carabinieri guardie di finanza sono il braccio armato dello Stato borghese
Questa è idea secondo me è passata si è radicata come dire entrata in circolazione nel sangue della nostra società
è un po'tutti ne siamo intossicati perché tutto sommato se c'è da infierire su un poliziotto su un carabiniere non è che ci precipitiamo neppure noi con grande determinazione a difenderlo pensate a quello che sta succedendo in questi giorni in Parlamento
Da un atto si tagliano brutalmente le risorse per le forze dell'ordine per gli investimenti per la tecnologia per il contratto
Sì taglia persino sulle assunzioni se continua così solo la Polizia di Stato nei prossimi ferrea a tre anni perderà dodici mila detti altro primavere persone in più cara Letizia
E contemporaneamente
Al Senato della Repubblica sì inaugura una sala e la si intesta a Carlo Giuliani
Per cui quando suscita che carta perché un ragazzo morto ma era un aggressore
Contemporaneamente
J. Nova si celebra un processo nel quale vengono inquisiti soprattutto poliziotti e carabinieri
è alla Camera dei deputati sì presente alla richiesta ricostituire una commissione parlamentare di inchiesta sui fatti di Genova
Per accertare il nome i comportamenti dei cinque mila almeno Black blocco che misero a ferro e fuoco la gita
Ma i poliziotti e carabinieri che cercarono di differirne arma ecco consentitemi di dire che di fronte a questo scandalo anche la reazione dell'opinione pubblica mi sembra francamente insufficiente l'opinione pubblica deve difendere i suoi carabinieri i suoi poliziotti le sue guardie
Laboratori indivisa i quali a differenza di tutti gli altri lavoratori al mondo hanno firmato un contratto che prevede la possibilità di essere ammazzati come cani per causa di lavoro
No alla possibilità di morire per incidente no la possibilità di essere ammazzati perché si fronteggia un delinquente
Come per citarne uno l'ispettore Petri ucciso da Nadia Desdemona li ho cioè
A noi ci ha difeso un po'tutti perché il suo intervento è servito a liquidare le Brigate Rosse e lui ci ha rimesso la vita
E lo sapeva che nel conto delle sue prestazioni e c'era anche questo ecco allora perché non non ci facciamo carico davvero di nostri concittadini di persone come queste
Oltretutto guardate voi e giustamente a Milano vi preoccupate tanto di sicurezza
Non c'è sistema di sicurezza che funzioni bene se non è motivato il fattore umano della sicurezza
Si possono a bere telefoniche funzionano più o meno bene tecnologie più o meno avanzate
L'uomo e la donna sopperiscono a tutte queste carenze
Se invece avete uomini di polizia demotivati e li potete dotare delle migliori attrezzature del mondo il sistema non funzionerà
Proprio per questo noi abbiamo
Ed è la cosa di cui vado più fiero
Dei miei quattro anni al ministero dell'Interno la prima cosa che noi abbiamo fatto è stata quella di rimotivare le forze dell'ordine difendermi sempre sempre personalmente posso dire qui di difendere anche quando sbaglia a Fano poi ce l'avevamo in privato ma intanto l'istituzione e l'ho sempre difeso
Siamo riusciti a determinare aumenti salariali che nell'anno si sono nei quattro anni si sono tradotti in un incremento medio mensile facendo la media su tutte le categorie
Di oltre quattrocento euro al mese vi ricordo che l'ultimo Governo di centro sinistra aveva fatto un aumento di diciotto mila lire al mese
E questo ha fatto la differenza e questo ha fatto la differenza quando mi chiedono ma perché è vero che voi avete distrutto praticamente le Brigate Rosse è vero che avrete drasticamente ridimensionato gli anarcoinsurrezionalisti che prima erano degli sconosciuti avete arginato l'immigrazione clandestina
è vero che avete evitato all'Italia sciagure che invece Madrid e Londra non sono riusciti ad evitare le stragi del terrorismo di matrice islamica
Ma perché queste cose le avete fatte mi dicono
Adesso in questi ultimi cinque anni e non sono state fatte prima i carabinieri poliziotti non erano gli stessi sì che erano gli stessi ma era diverso alla mano perché guidava
E era diverse all'intenzione morale che sostenendo questa
Mondiali come
Tra l'altro c'è da dire Tullo sebbene
Beh perché
Se queste persone sono talmente forti hanno un senso così alto di responsabilità che alla fine non riesce neanche a Demonte varie una situazione demotiva
Vanno avanti
Con forza anche in situazione difficile detto questo ma mi fa piacere che ne abbiamo parlato perché non ne parla mai nessuno comunque devo dire ancora cose e lo dico da un punto di vista del mio mestiere di adesso e cioè che quando si parla di questo tema
Sia un livello di attenzione di persone televisivo che non sia in altri tre e quando si parla di questo tema e si fa la domanda posta bene naturalmente la domanda non deve essere da un delinquente quello s'è ammazzato quello che è morto cioè no se tu la fai così voce davanti un cretino ma se le questioni sono poste bene il senso popolare spira bene non spiega bene la cultura ma il senso popolare sì e questa è un fatto e noi siamo sempre più da questa parte dalla parte diciamo così di chi pensa sulle siamo molto radicati nel senso popolare che poi la nostra forza e lo sa anche Prodi infatti diciamo così
Lo teme questo fatto benissimo
Si vede da come sta sono bando la manifestazione del due dicembre cioè robette CMS
Ma de questo tra parentesi allora
Mi interessava ora parlare invece un attimo che tu diciamo concludersi questo incontro così ricco e così serio su questo argomento perché qui si sono sentite le cose fatte
Cose che si vogliono fare ma realistiche idee molto semplici da capire quindi vere insomma si è sentita una cosa così che non si sente quando si parla di immigrazione di di tutte queste robe qua quindi questo tra un incontro serio è dovuto a chi ha parlato ovviamente ecco ci ci piacerebbe sentire perché tu hai lavorato molto sull'immigrazione e sull'integrazione lavorato molto col tentando di avere un rapporto con la parte diciamo islamica che così con la quale è possibile un dialogo ricordiamo molte cose che fatta questo proposta ecco se ci dai un la pennellata finale su questo punto te ne siamo grati grazie si io
Affronto volentieri questo che il capitolo più impervio della integrazione perché
Integrare gli immigrati e sempre operazione abbastanza complessa ma intanto su più difficile
Quanto più lontani gli immigrati sono per mentalità e cultura lontani da noi
E soprattutto quando sono dotati di una forte identità culturale e religiosa come gli islamici
Questo è in Europa e in Italia un problema enorme io ve ne vorrei dare subito la misura
Dicendovi che in Italia ci sono in Europa ci sono oggi travi diciotto e venti milioni di islamici
Che raddoppieranno nei prossimi dieci anni
Aggiungete a questo il fatto che in Europa può entrare tra poco la Turchia un Paese con settanta previsione di slancio
Il raddoppio bella popolazione islamica attuale avverrà soprattutto nelle grandi città europee compresa Milano le quali già oggi hanno
Una forte presenza islamica pensate che Marsiglia e Rotterdam hanno il venticinque per cento della popolazione fatta da islamici
Il quindici per cento Bruxelles
Il dieci per cento Londra Parigi Copenaghen Milano ancora largamente al di sotto
Ma se invece di considerare l'incidenza de islamici sulla popolazione attuale considerate l'incidenza sulla popolazione giovanile
Allora le cifre che vi ho detto vanno raddoppiati
Questo vuol dire che alcune grandi città mantenendosi gli attuali trend di natalità quelli delle nostre popolazioni e quelli degli immigrati
Alcune grandi città europei diventeranno islamiche nel giro di vent'anni
Allora questo è un problema enorme
Col quale dobbiamo fare i conti da subito anche noi in Italia
L'Italia e diventata un Paese di immigrazione soltanto a partire dal mille novecento sessanta sessantacinque in poi prima dalla unificazione nazionale in qua
Noi siamo sempre stati un paese di emigranti
In quei cento anni grosso modo abbiamo mandato in giro per il mondo tredici milioni di persone circa e per la verità
Insieme a tante persone che hanno fatto la fortuna di interi continenti come quello americano abbiamo anche mandato in giro un po'di camorra un po'di 'ndrangheta un po'di mafia Al Capone
Lo dico queste cose per il ricordare che l'immigrazione e sempre un fenomeno complesso che va valutato
Come dire realisticamente sotto ogni punto di vista e senza mai dimenticare la propria esperienza
Oggi in Italia anzi da qualche tempo un Italia il fenomeno migratorio si sta consolidando si sta formando una seconda generazione di immigrati cioè di giovani
E su questi soprattutto su questi come diceva poc'anzi letizia Noemi dobbiamo agire
In maniera danni inserirli pacificamente nella nostra realtà sociale ed economica
Facendo tesoro delle esperienze negative di altri paesi europei
E mettendoci per dirla brutalmente al riparo dai rischi della radicalizzazione della criminalità e del terrorismo
Che cosa dobbiamo fare
Secondo me dobbiamo andare avanti sulla strada che durante il governo Berlusconi noi abbiamo cercato di tracciare
Di una integrazione dei di islamici senza pretendere la loro assimilazione
Per fare questo noi dobbiamo giocare su due disuguaglianze c'è una diseguaglianza economica e sociale dell'immigrato c'è una diseguaglianza culturale
Tutte le esperienze fatte nei Paesi europei hanno dimostrato che bisogna lavorare su tutte e due gli ospiti
Se si lavora su uno solo cioè si migliorano solo le condizioni economiche
Ma non no si favorisce l'affermazione umana civile dell'immigrato si sbaglia anzi si sbaglia di molto e spesso si pagano Prezzi durissimo
Allora innanzitutto sul versante economico e sociale ci dobbiamo preoccupare di garantire agli immigrati parlo sempre di immigrati irregolari
Condizioni di lavoro e di vita dignitose corrispondenti alla lavoro che effettivamente prestante
Però attenzione non facciamoci illusioni che un immigrato che abbia conquistato una buona economia una buona posizione economica e sociale soprattutto se il giovane ha risolto il problema
La maggior parte dei giovani pachistani che hanno promosso il grande attentato di Londra provenivano dalla borghesia buona borghesia di immigrazione pachistana
Erano stati acculturate in scuole inglesi eppure sono andati a fare quello che hanno fatto
Allora e noi abbiamo osservato in Italia più volte come per esempio la marginalità scolastica conduce spesso dei giovani che hanno anche una buona o accettabile condizione economica
A cercare di darsi forza ricco superando le radici identitarie le radici culturali dei loro genitori e voi capite che dalla conquista far riconquista faticosa della identità originaria all'integralismo e poi anche alla violenza politica il passo purtroppo ebrei
Considerate inoltre che anche i giovani islamici che nascono nel Terzo Mondo Frisella non sempre più una impegno a Richard ritrovare riferimenti identitari
Un po'perché vengono meno le tradizioni perché sono tramontate le vecchie ideologie perché la globalizzazione appiattisce tutto ma se c'è un bisogno di identità
In Giovanni che crescono nel Terzo Mondo
Figuratevi quanto più alto può essere questo bisogno in quei giovani della stessa origine che sono avvenuti nelle nostre società e sentono la sferza
Belle marginazione sociale e dell'isolamento culturale
Quindi la tematica dell'integrazione e una tematica complessa e multiforme
E non è facile risolverla come lo era in passato
Perché adesso sono mancati anche alcuni strumenti di integrazione che prima c'erano per esempio negli Stati Uniti d'America una delle forme più efficaci di integrazione era il lavoro nelle grandi fabbriche del fordismo la catena di montaggio richiedeva una solidarietà
Da tutti quelli che lavoravano lungo di essa e quindi l'immigrato si inseriva in questa catena
Altrettanto accadeva con i partiti politici che ora sono in crisi con le organizzazioni sindacali che in Italia per la verità funzionano ancora abbastanza bene sotto questo profilo
Quindi il problema sta qui
Noi dobbiamo da un lato accettare la differenza culturale dell'immigrato e combinare nulla
Questa differenza con la sua integrazione economica e sociale
Dall'altro lato lo dobbiamo ricondurre fino dobbiamo condurre in qualche modo a riconoscersi nella nuova patria cioè a riconoscere come suoi i nostri ordinamenti e le nostre leggi
Ecco ci arriviamo signora le ho detto che avrei affrontato un argomento difficile e controverso e vede che la sua risorse fazione che ingiusta che giusta però dobbiamo cercare di approfondire
Ora per fare queste cose noi abbiamo alcuni strumenti
Secondo me il più importante e la conoscenza della lingua e della cultura italiana
Senza però pretendere che questi giovani rinunzi no alla loro lingua la loro cultura perché oltretutto può essere un vantaggio anche per la ricerca
Del lavoro l'importante però che della conoscenza della lingua possano fare uno strumento efficace per frequentare la scuola italiana con profitto
Per inserirsi nel mondo del lavoro per partecipare alla vita pubblica
Guai Letizia
Al fatto che si possano ricostituire scuole islamiche quelle sono dei ghetti culturali dove può compare
Gobbe concordare Lester
Possiamo ammettere le le scusa per la verità qui c'era di che signora qui accanto a me
Avrebbe anche provato a fermarlo so bene ma anche male notizia ma diciamo così è intervenuto qualcuno ha un potere collegò israeliani dentro la scuola sia Ambria non poteva fare nulla qualora il governo il mare a Raissa di adempimento da alcune non a caso sto dicendo che sono perfettamente d'accordo con lei
Noi possiamo sì accettare delle scuole parificate
Ma possiamo più tranquillamente mettere in conto che i bambini islamici vadano a lezione di Corano comica come Riggio Comino tre ragazzi vanno al catechismo
Questa e una visione liberare se noi vogliamo dare ai ragazzi un minimo di condizioni per poter accedere alla cittadinanza allora e dalla scuola
Che il li dobbiamo avviare
Altra altro dramma sono
Per l'integrazione
I cosiddetti quartieri ghetto avete visto quel che è successo poco tempo fa a Padova
Avviarne Illy dove hanno dovuto erigere addirittura delle barriere pere allontanare di immigrati lì per la verità
Si era scatenata una contesa tra nigeriani e magrebini per il controllo del mercato della droga ed erano le opposte fazioni
Che si stavano fronteggiando ma in generale questi quartieri ghetto
Diventano come abbiamo visto nelle banlieue francesi
Del contenitori di una specie di miscela esplosiva
Dove si accumulano emarginazione mancanza di mobilità sociale elusione scolastica Droga gravidanze precoci
E così via di seguito
è spesso nelle nostre città questi ghetti si stanno formando perché essi sono le stesse catene etniche sono gli stessi immigrati che tendono a raccogliersi negli stessi posti livelli occorre veramente molta
Determinazione nelle amministrazioni locali per evitare queste aggregazioni
Un anno e mezzo fa da adesso non ricordo esattamente la via Masi sgomberando a Milano un palazzo
Ecco
Lei trovammo una sistemazione per tutti
Io impositive forse ero fossero distribuiti nella città resistettero per tre giorni e tre notti Angelo perché volevano andare tutti nello stesso Palazzo vedere una cosa
Che andava assolutamente
Evitate
Altro strumento di integrazione per me e il dialogo interreligioso
Durante il semestre di presidenza italiana e io ho fatto approvare una carta la carta di Roma del dialogo interreligioso che poi è stata fortunatamente adottata
Da tutti i capi di Stato e di governo ed entrata anche nella dichiarazione congiunta
Europa Stati Uniti per la lotta al terrorismo come strumento di contrasto a medio lungo termine del terrorismo
Ecco qui bisogna veramente come diceva poco fa Roberto Formigoni essere molto chiari
Io sono convinto che soltanto parlandosi tra loro uomini e donne di religioni e culture diverse possono imparare a conoscersi e a rispettarsi
Riconoscere le cose che vi possono unire ma anche quelle che inevitabilmente li dividono ma li dividono senza renderli nemici
La condizione preliminare perché il dialogo si possono svolgere il rispetto reciproco e il riconoscimento reciproco della legittimità delle due identità
A confronto il dialogo e serio sennò voi per primi difendiamo con le unghie e con i denti la nostra identità
Ma nel fare questo dobbiamo anche essere attenti anni non
Turbare offendere inutilmente l'identità altrui
E vengo alla questione del velo anch'io sono contrario alla velatura totale che quella che è stata proibita in alcuni Paesi islamici ma francamente il foulard non mi sembra un problema io ricordo bene che quando Nicolas Sarkozy mi telefono
Il problema sorgeva in Francia Illy ricordi letizia portò a una grande questione mi dice ma tu cosa pensi del foulard
E io gli risposi ma io credevo che fosse un problema che marciava tra Parigi e Milano tra le case di moda
Perché
Se è una donna vuole e tenere il foulard del più o meno stretto non importa
Se vuole comunque sto affermare la propria identità la fermi liberamente l'importante è che noi non rinunziamo alla nostra identità perché quando si dice
Stacchiamo il crocefisso dalla parete per non turbare la sensibilità di tre bambini islamici
Allora noi stiamo facendo due errori madornali il primo per chi ci crede come me
Stiamo negando che solo Gesù e la via la verità e la fitta
Ma il secondo errore che così stiamo ha mai Nando per tutti Duemila anni di cultura e di civiltà ai quali non possiamo rinunciare per nessuna ragione
Bello Paolo ha una sua osservazione di poco fa allora dialogo sì
Ma nel rispetto rigoroso delle reciproche identità
La società
Europea è una società aperta e coltiva la diversità
Considera la composizione pacifica delle diversità un'occasione di arricchimento per tutti
Ma la società aperta deve essere chiusa Ferrea mente chiusa davanti a chi non accetta il dialogo davanti ai violenti e agli intolleranti
Per questo ogni volta che noi abbiamo col governo Berlusconi parlato di questione islamica io ho detto che avevamo la politica delle due mani
Una amichevolmente tesa verso gli islamici che volevano dialogare una armata per sparare in faccia a quelli che invece volevano aggredirci
Dialogo e possibile
State attenti che l'estremismo islamista non è un fenomeno le religiose o è un fenomeno politico
è un fenomeno che sfrutta strumentalizzare i valori religiosi affini di conquista del potere
Lo fa innanzitutto nei Paesi islamici dove vogliono arrivare a conquistare monarchie però a guida laica come per esempio quella marocchina quella
Giordana o Paesi duri quanto volete nel governo ma di impostazione laica come sono tutti i paesi del Maghreb dell'Egitto
è la stessa cosa vogliono fare nella nostra società egemonizzata mondo
Le masse islamiche per utilizzare come forza di destabilizzazione delle nostre società c'è un Imam sciita
Libanese il quale ha detto un giorno a proposito di immigrazione
Grazie alle vostre leggi democratiche di invade Remo e grazie alle nostre leggi coraniche vi conquisteremo
Questa tentazione eccetto nell'estremismo islamico ma non è un estremismo che nasce dalla religione islamica nasce storicamente intorno al mille novecentoventotto trenta
Io mi in Egitto ad opera dei Fratelli musulmani nasce come risposta come contrapposizione
Al colonialismo all'invadenza della cultura
Occidentale ma l'Islam non è questo in altri tempi l'Islam è stata una religione di dialogo ma insomma ci vogliamo ricordare o no
Che nel mille duecento è stato l'Islam a portarci buona parte della filosofia greca attraverso Averroè che sono stati loro a gettare in Europa le basi dell'Illuminismo
Francese
Ora conoscono una involuzione ora fanno una lettura arcaica del Corano diventano violenti e aggressivi ma anche noi cinquecento anni fa abbiamo fatto le Crociate
L'ora stanno facendo ancora
Quindi ecco teniamo conto che dialogare e possibile
Corno queste attenzione
Peraltro state attenti anche un altro fatto
Non fatevi ingannare dalle apparenze dagli estremisti
Su ogni cento islamici presenti in Italia celle sono al massimo cinque cinque che fanno che frequentano le moschee e sono esposti alla predicazione estremista
Gli altri novantacinque sarò qui per cercare pane e lavoro
Ma comunque il novantacinque per cento ci vogliamo dialogare o no
Vogliamo portarli dalla nostra parte se non altro non hanno altra aspirazione che questa molte delle cose che avete fatto in Lombardia stanno esattamente andando in questa direzione
Ecco perché io sono ottimista sotto questo profilo cautamente ottimista e e al tempo stesso un rigidissimo nel contrastare gli estremismi ma all'Islam non è via ieri Mary
L'Islam ma sarà via Allende arma e anche
Quel sono anche quei piccoli imprenditori tutti quei lavoratori che sono dappertutto in Lombardia in Italia
E se non ci fossero immigrati
è cari amici nove non raccoglieremo mele in Trentino
Non faremo vendemmia da nessuna parte Bossi non riuscirebbe a pungere neppure una padani stima mucca
Ma persino non la disoccupata Campania non riusciremmo a raccogliere i pomodori
Allora
Ne abbiamo bisogno di queste energie dobbiamo inserirle in maniera pacifica costruttiva
Nella nella nostra realtà Chiappero e per farlo dobbiamo lo ripeto concludo
Dobbiamo a vere e cura il rispetto della loro identità confidando confidando nella loro capacità perché CEI di riconoscere i nostri valori
La nostra la nostra acculturati
Con loro dobbiamo fare una specie di patto sociale dirli
Guardate l'integrazione a una porta due ante c'è la porta dei diritti e veri assicuriamo c'è la porta dei doveri e dovette conservarli fino in fondo
Vuol dire rispettare i nostri ordinamenti e le nostre leggi servita bene e così se non vi va bene ve ne tornate a casa fornire buoni avvallato
Arricciato
E ho concluso davvero l'integrazione è veramente un problema insieme
Di intelligenza
Di umanità e di fermezza
Non facciamoci tradire
Da farsi sentimenti
Come spesso accade
Anche a molte persone a noi vicine del mondo cattolico
Io vorrei concludere a questo proposito ricordando a costoro
I primi versi di un live Tissi nuovo poeta milanese montante
Quando dice questa ondata di carità che si abbatte su di noi e un'ultima impostura
Ecco non consentiamo Anne nessuno di trasformare la carità impostura
Guardiamo in faccia alla realtà così come affrontiamola con umanità lo ripeto con intelligenza e con fermezza e ce la faremo
Questa città questa Regione hanno guidato l'Italia dopo lo sfascio della seconda guerra mondiale prima nella ricostruzione
E poi per farne la sesta la settima potenza del mondo sono sicuro che sapranno guidarla
Anche se al Comune ci saranno come c'è urbano donne e uomini come letizia e Roberto anche in questa impresa difficile arte drammatica
Allora
Grazie tantissime avverte riflettori che ci ha detto se state fermi un attimo anche meglio
Perché non ci avete nulla da venerdì sera state buoni cioè
E poi Forza Italia le fa mai 'ste cose insomma una volta che le fa stacca un attimo Conca
Ve lo posso dire io che non c'entro nulla e quindi va bene allora la cosa io volevo ringraziare anzitutto Beppe Pisanu perché è venuto qui da noi non è la prima volta che viene e ci ha detto delle cose importanti io ho sentito un po'di mal di pancia e l'ho anche visto mentre lui parlava dell'Islam ma se lo può permettere di parlarne così
Perché è stato fermo
La dove c'era necessità di essere fermo più del ministro Amato
Che purtroppo c'ha da fare anche con una compagine un po'più complicata o di un po'più complicata complicatissima
Ma anche quella del ministro Pisanu non era semplicissima da questo punto di vista ero vorrei ricordare un attimo ecco lo vorrei ricordare una quindi a si può consentire
Si può consentire bene benevoli che c'è qui la cosa interessa si può consentire di Cosima vorrei ringraziare Letizia Moratti
Io non vorrei avere a che fare con gli interlocutori che dovranno decidere dove va all'expo non vorrei essere Franca metro di con tutta la rispetta insomma ecco diciamo
I nuovi desidero tutori dalla parte interlocutori viceversa son contento da parte di esso un cittadino milanese anche se diciamo l'accento non è ancora perfettamente milanese ma insomma ricerca ce ne vuole ancora sì però ecco penso che questo sia un fatto importante penso che do abbiamo anche una responsabilità diciamo politica di spingere su questo punto qui e di spiegarla questa cosa qui perché questa se arriva fa bene a tutti i quindi grazie per questo grazie a Roberto Formigoni stesso discorso sull'interlocuzione ma lo conoscono già e quindi credo che alla fine corna ecco ebbi corna ma insomma strade son più affezionato ormai la Pedemontana che che è che non lo so che che alla Firenze mare risolvere perché ormai la sento come una cosa necessaria per l'esistenza quotidiana e vorrei dire
Alla Gelmini
Che è bene che faccia cose di questo tipo fanno bene a tutti fa bene al partito
Alla gente in generale
Fa bene perché
Nel muro di omertà che circonda ciò che fa di buono il centrodestra in questo Paese
E questo è lo sfondo poco e poi fa bene anche per un'altra cosa che voglio e cioè credo faccia bene
Nel senso che doverli sta in quell'ufficio via a occupati di cui il vuole la nomina di l'altra lascia differenti stili più che poi non serve a nulla noi si sforzano nulla perché questo partito qui gli atti non lo so questo vince su cose come gli altri non lo so e non mi interessa ma questo qui vincesse si occupa di queste cose e lo dico da un punto di vista non lo so la Mammoli Ina io anche lo dice
Lo dico perché così perché con tutto il resto
Non caratterizza e siccome non ci fossero contenuti io capire che bisogna fare una cortina fumogena perché non avendo contenuti non sappiamo cosa dire
Ma essendoci un'abbondanza di contenuti come questa ed essendoci una platea che di venerdì sera dopo una settimana di lavoro ascolta in questo modo e si anima in questo modo
E sarebbe provare che trovato il biglietto della lotteria e buttarlo via
Che è noto che non bisogna farlo grazie a tutti in bocca al lupo fuori dal