Intervista a Marco Beltrandi sul ripristino obbligatorio alla Rai del ciclo delle tribune elettorali indipendentemente dall'imminenza delle elezioni

Marco Beltrandi
La Rosa nel Pugno colte in Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI ha ottenuto ha colto un un altro successo
Nel rapporto non facile con gli alleati maggiori anzi con l'alleato maggiore l'Ulivo si parlava di tribune elettorali di un ciclo anzi tribù non elettorali sganciato da da dati elettorali ma del tipo che si vede durante le e campagne e che cosa è accaduto
Ma è accaduto in sintesi questo che appunto si trattava di riprendere la trasmissione tribune politiche che è un obbligo per la RAI durante tutto il tempo dell'anno non sono consentiti i buchi invece da dall'estate il buco c'era
E allora si era pensato ad un provvedimento tampone per indire un ciclo di tipo di tribune
Inizialmente si era detto fino alla fine di dicembre ecco la RAI è arrivata dicendo ma noi fino alla fine di dicembre invece di almeno venti tribune noi possiamo fare otto con il che essendo i gruppi parlamentari alla Camera
Solo alla Camera sedici
è evidente che se se ne fosse fatti si fossero fatte otto trasmissioni avrebbero dovuto partecipare a queste trasmissioni non so quante persone avrebbe ciascuno potuto parlare troppo poco quindi io
La prima cosa che ho fatto è stato di proporre di prolungare il ciclo fino a metà febbraio e di fare quindi almeno le venti trasmissioni indispensabile questo per fortuna è passato è stato colto subito
Comunque noto che ogni scusa è buona per la RAI se possibile per farne il meno possibile perché poi ci saremmo trovati inizio dell'anno con un altro buco
Sì poi è sorta Uddin una discussione molto animata sulle criterio di ripartizione tra le forze politiche
Di questi spazi di tribune perché la legge da par condicio prevede chiaramente parità di trattamento e non non si può fraintendere ebbene incredibilmente devo dire
Soprattutto da parte dell'Ulivo nella nella persona del capogruppo ma anche con il sostegno degli altri parlamentari si sosteneva la tesi che bisogna assolutamente invece introdurre temi di proporzionalità
Ne è seguito una discussione molto animata
E alla fine visto che la parità assoluta di trattamento prevista dalla legge non era possibile ma perché perché in ogni trasmissione bisogna rispettare la parità tra favorevoli da scusa chiedo scusa tra Maggi tra centrodestra e centrosinistra
E al tempo stesso i gruppi del centrosinistra sono sedici solo alla Camera
E quelli del centrodestra sono cinque
Allora si è deciso che per la quota di tribuni eccedenti quelle con la presenza paritaria le presenze fossero decise con il metodo democratico è assolutamente rispettoso della parità di condizioni dell'estrazione a sorte però ci sono oltre due ore
Dibattito acceso all'inizio ero quasi da solo sostenuto dall'Udeur ed altri preda pochi altri poi alla fine devo dire grazie anche al presidente Landolfi che alla fine ha capito che quella era la soluzione e grazie anche devo dirlo anche a Clemente Mimun direttore della testata Servizi parlamentari che alla fine se anche lui reso conto che quello era lo sbocco della situazione la soluzione dei problemi
Si è addivenuti a questo risultato ma c'è stato da battagliare questo preannuncia per la revisione dell'intera materia
è un dibattito assai serrato sottotraccia un asse tra i maggiori partiti nel due coalizioni i mi permetto di dire forse qualcosa di più uno scandalo lo faceva presente ieri Giorgio Lainati
Che accusava appunto un po'il capogruppo Morri dell'Ulivo dice va dico ma come voi che avete voluto la legge sulla par condicio oggi sostenete il criterio della proporzionalità che quello che ha sempre sostenuto Berlusconi cioè quello che abbiamo sempre sostenuto noi
E io invito davvero motorie a riflettere su queste cose perché effettivamente ieri questo sembrava sembrava l'orientamento che per fortuna però non è passato e continueremo insisteremo al fare il possibile perché non passi