03 DIC 2006
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - RADIO - 20:30 Durata: 1 ora 56 min
A cura di Guido Mesiti e Pantheon
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Dagli studi di Radio Radicale il consueto appuntamento domenicale con Marco Pannella.

In studio, il direttore Massimo Bordin.

Tra gli argomenti trattati: la manifestazione della CdL sabato a Roma; l'iniziativa nonviolenta per Piero Welby e il Comitato di Bioetica; la preparazione del Consiglio generale del Partito Radicale; l'avvelenamento di Scaramella; la Rosa nel Pugno; la situazione in Libano e il satyagraha mondiale per la pace; la visita del Papa in Turchia.

Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 3 dicembre 2006 condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Marco
Pannella (deputato europeo, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa), Maurizio Turco (segretario dell'associazione Anticlericale.net, La Rosa nel Pugno laici socialisti liberali radicali), Matteo Mecacci (rappresentante del Partito Radicale Transnazionale presso l'ONU).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica.

La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 56 minuti.

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  • Sommario degli argomenti

    Marco Pannella

    deputato europeo (ALDE)

    20:30 Durata: 1 min 58 sec
  • La manifestazione della CdL, sabato a Roma. In Italia condizioni favorevoli a «un ordine neo-corporativista»

    Mobilitazione riuscita con successo. «Ci siamo mossi in tempo» per determinare l'alternanza dei poteri da Berlusconi, «capace di tutto», ai «politicamente buoni a nulla» dell'Unione. «Operazione storicamente lungimirante che accelera le chiarificazioni all'interno delle due articolazioni dell'oligarchia italiana». «Urgente riflettere» sugli obiettivi di alternativa a questo regime. L'accenno di Fini all'alleanza capitale-lavoro, «le parole del suo Dna». Tremonti che denuncia il «mercatismo». Convergenza corporativista destra-sinistra antagonista. Dopo Salerno la politica di Togliatti è stata «esplicita»: i nemici erano il Partito d'Azione, gli antifascismi socialisti e liberali, persino la posizione di Croce. In Italia condizioni favorevoli a «un ordine neo-corporativista». Il seminario di Welfare to Work: salari, pensioni, welfare italiani, prodotto delle sinistre, sono tra i più bassi. Piccola impresa italiana non competitiva a causa delle politiche strutturali dell'alleanza Confindustria-Sindacati.
    20:32 Durata: 12 min 25 sec
  • L'enorme potere dell'«azienda vaticana»

    Il problema non è solo di tesi che vengono a confronto. «L'azienda vaticana mette a sacco sempre di più la realtà istituzionale, sociale, economica del nostro paese». Elemento ormai strutturale, non solo di «proprietà», ma di «influenza». Nell'oratoria del «tribuno della plebe» Berlusconi, «patria, famiglia, lavoro». Nel secolo scorso concordato clerico-fascista, poi l'«Erdogan italiano», De Gasperi.
    20:45 Durata: 4 min 37 sec
  • Quello di Berlusconi il primo governo liberale della Repubblica?

    Alla manifestazione Berlusconi ha detto che il suo è stato il «primo governo liberale» che l'Italia abbia mai avuto. «Lo può dire con l'impudicizia propria di uno che in fondo è innocente in termini di cultura. Lui può dire benissimo tutto quel che vuole. "E' il primo governo liberale": se lui, poi, dovesse dire perché, smercerebbe qualche tappeto, ma non di più; non credo che farebbe testo per la cultura "anche di destra"». Contraddizioni nel centrodestra minori che nel centrosinistra. Da una parte unità «di stampo populista, personificata in un individuo», nell'Unione «una via di mezzo tra politburo e assemlea Opus Dei, Governo non ha un leader, gestione da consiglio d'amministrazione».
    20:49 Durata: 2 min 24 sec
  • Sciopero della fame per Welby e il Comitato di Bioetica. Collegamento con Marco Cappato

    Il paziente ha il diritto di chiedere la sospensione del trattamento medico - la respirazione artificiale, nel caso di Welby - ma il medico ha il dovere, anche a legislazione vigente, di farlo senza far soffrire il malato. Da qui nasce il ricorso di Welby alla magistratura. Se il Tribunale non dovesse rispondere positivamente, o interviene la politica, o la disobbedienza civile. Senza "ABC" ed "Espresso" non avremmo ottenuto divorzio e aborto. Su questa battaglia non c'è un solo giornale che faccia campagna, che la iscriva come urgenza quotidiana. Su Welby «tortura di Stato». Su che cosa sono "radicali" queste sinistre? Informazione «reticente, avara, marginalizza» questo problema. Ammessa la revocabilità del consenso a un trattamento medico, si pone il problema di non far soffrire il paziente, di non farlo morire per soffocamento. La «solitudine di Piero» è tipicamente "radicale", e può arrivare fino alla clandestinità. Percorse tutte le strade della nonviolenza, dal dibattito al diritto, «per noi c'è l'obbligo di far cessare questa immonda tortura di Stato». Per aderire alla campagna: 06 68979286
    20:52 Durata: 22 min 49 sec
  • Il voto sulla droga in Senato, condiviso da CdL, Margherita e Ds, che ha sconfessato Livia Turco

    Operazione di Fassino? In qualsiasi paese civile non si potrebbe dire che siamo stati battuti nel referendum sulla legge 40.
    21:14 Durata: 3 min 28 sec
  • Il rilancio del Partito Radicale Transnazionale. Collegamento con Maurizio Turco

    Maurizio Turco

    segretario dell'associazione Anticlericale.net (LA ROSA NEL PUGNO)

    Il Consiglio generale previsto dal 7 al 10 dicembre a Bruxelles. Aggiornamento sulle presenze e ordine dei lavori. Sono 121 i parlamentari iscritti. Non «atti di liberalità» o di «riconoscenza privata», ma frutto delle iniziative radicali «più rigorose» che hanno ottenuto l'adesione della maggioranza assoluta dei parlamentari di destra e sinistra, come su "Iraq libero!". Consiglio generale dovrebbe approvare la nuova denominazione: "Partito radicale, nonviolento, transnazionale e transpartito".
    21:18 Durata: 15 min 59 sec
  • L'incontro di Pannella con Bertinotti sulla pace, i diritti umani, la democrazia

    «Passare alla applicazione e alla difesa della legalità internazionale, dell'Onu, del diritto internazionale, che assicura ad ogni essere umano il diritto ai diritti umani fondamentali, alla libertà e alla democrazia». Per i palestinesi sarebbe un «tragico regalo» quello di uno stato mediorientale in più come quelli che conosciamo. Quindi, "due popoli, due democrazie", mentre per Bertinotti "due popoli, due Stati", a prescindere dal rispetto di democrazia e diritti. La differenza tra il liberale e il comunista. Su questo non è possibile dibattito.
    21:34 Durata: 3 min 59 sec
  • Non l'«esportazione» della democrazia, ma «la rimozione degli ostacoli frapposti al diritto alla democrazia e ai diritti umani»

    L'incontro all'Aspen Institute e il ricordo della proposta di De Michelis: l'adesione all'Ue sia di Arafat sia di Israele, che in quel momento era un modo per proseguire la politica filo-araba del PSI. La classe dirigente israeliana «ci ha ascoltato sempre ma in realtà mai» e continua ad «operare come Stato assolutamente indipendente del Medio Oriente, costretto a difendersi con una linea disperatamente nazional-statale», che è «la risposta sbagliata» alla realtà. La chiave è «l'affermazione, la difesa e il dovere di ingerenza per rimuovere gli ostacoli, ovunque siano frapposti, ai diritti acquisiti dalle doenne a dagli uomini di qualsiasi territorio umano». L'Onu dovrebbe occcuparsi che ai palestinesi siano riconosciuti democrazia e diritti umani non una forma o l'altra di governo. Il ruolo di Hezbollah e il rischio di "irachizzazione" del Libano. Chiaro disegno «golpista» dei filo-siriani.
    21:38 Durata: 10 min 46 sec
  • L'avvelenamento di Scaramella e il caso Guzzanti

    Da parte del centrodestra si è «capaci di tutto». Escluso che Berlusconi non ne sapesse nulla. Di grande importanza che Guzzanti sia coerente con l'autocritica fatta per non aver divulgato le informazioni in suo possesso sugli assassinii. Gli elogi a Marvulli, ex presidente Cassazione.
    21:49 Durata: 4 min 9 sec
  • Allo studio una proposta per la Rosa nel Pugno

    Antinucci, Villetti, Turci, Bonino e Capezzone stanno studiando una proposta per far continuare la vita della Rosa nel Pugno. Confermata la convocazione della Direzione. L'articolo di Biagio Marzo su "L'Opinione" sulla "diaspora" socialista. Occorre non tanto continuare a parlare di unità "socialista", ma che ci siano degli obiettivi politici attorno a quali riunificare. La linea del "Riformista" sulla fine della Rosa nel Pugno. Interessati Fassino, D'Alema, Prodi, eccetera. «Esiste qualcuno che ha il dubbio che i radicali restano al 100% sulla linea Blair-Fortuna-Zapatero? Che finché esistono saranno per i 31 punti di Fiuggi? C'è qualcuno che ritiene che lo sarà anche Boselli, e lo Sdi?»
    21:53 Durata: 6 min 52 sec
  • Il caso "Telecom Cuba" e i dissidenti cubani a Roma. Collegamento con Matteo Mecacci

    Matteo Mecacci

    rappresentante del Partito Radicale Transnazionale presso l'ONU

    In questi giorni il PRT ospita in Italia, per incontri istituzionali, tra cui un'audizione al Comitato sui Diritti Umani della Camera, due dissidenti cubani, Osvaldo Alfonso Vades, ex presidente del Partito liberaldemocratico cubano, e Joel Brito, ex sindacalista. Telecom Italia è comproprietaria, al 27%, della società telefonica cubana, la Etecsa, che controlla gli oppositori via telefono e su internet.
    22:00 Durata: 5 min 20 sec
  • La visita del Papa in Turchia e la politica della cancellerie europee

    La linea di questo Papa è «chiara, scritta e detta»: «il nemico oggi è il secolarismo, l'illuminismo e la corruzione degli stati democratici che tradiscono l'etica umana fondamentale». Non è contrario all'ingresso della Turchia nell'Ue; unità cristiana e dialogo interreligioso contro il nemico comune, il secolarismo. Il Vaticano mostra le sue «scelte strategiche»: «sotto tiro il mondo che risente dell'illuminismo e del laicismo». Le cancellerie europee (tedesca, francese, e italiana, non inglese) stanno sospingendo la Turchia verso Teheran. Risoluzione 1701 dà nelle mani di Hezbollah e Siria la situazione libanese. «Coglionata» americana voler fare con la Nato ciò che si doveva fare con la comunità delle democrazie. Rapporti tra fonti energetiche e regimi politici.
    22:05 Durata: 14 min 5 sec
  • I radicali e il Governo Prodi; la crescita del soggetto politico radicale

    Sottolineare «quel tanto di positivo che si poteva individuare». «Non è che abbiamo la forza di rompere ma non abbiamo rotto su cose molto più gravi», quando si sono messi d'accordo con la CdL su una legge elettorale contro la Rosa nel Pugno. «Compito del soggetto politico radicale è farsi forte dei contributi diversi e delle capacità diverse non solo dei radicali». Prime settimane di nuova gestione del partito presentano già «segnali positivi». Problema della crescita del soggetto politico radicale «nelle sue articolazioni e nella sua ricchezza». Partito Radicale Transnazionale elemento «imprescindibile». Nessuna componente socialista che si richiami a Fortuna, tanto meno a Zapatero.
    22:19 Durata: 7 min 40 sec