Intervista a Gianfranco Fini e Luciano Violante sulla vicenda delle intercettazioni telefoniche a danno di Romano Prodi e di sua moglie

E ancora sull'episodio di spionaggio ai danni di Romano Prodi e di sua moglie Flavia Franzoni sentiamo il parere del presidente di Alleanza Nazionale
Gianfranco Fini e del presidente della Commissione affari costituzionali della Camera Luciano Violante l'udienza è gravissimo che in una democrazia ogni tanto
Si scopra che la magistratura facendo ovviamente suo dovere sta indagando sul dossier forme di spionaggio
Intercettazioni telefoniche
Azioni volte a controllare Conti bancari Rocco
O altro
Credo che al al di là della gravità oggettiva di queste vicende non convenga a nessuno alzare polveroni politica politici sia interesse di tutti chiedersi
Per quale motivo in Italia ciclicamente accadono queste cose è vero che poi molte volte tutto si risolve in un nulla di fatto però credo che sia davvero una garanzia di DDT democrazia diritti di libertà che le istituzioni devono ai cittadini il tempismo a volte può essere sospetto preferisco stare cioè in coerenza con quel che dicevo prima non facciamo
Polveroni non facciamo dietrologia non buttiamola in politica cerchiamo di capire perché in Italia come dicevo prima un giorno sì per l'intercettazione giorno si parla di dossier un giorno si parla di personaggi più o meno noti spiati un giorno si parla di indagini sui conti bancari credo che chi ha a cuore la la democrazia debba chiedersi che cosa accade se ci sono delle responsabilità punirli in modo esemplare soprattutto interrogarsi su che cosa occorre perché non si ripetano in futuro comportamenti di questo tipo
Se votare la responsabilità politica oggettiva oppure esistono dei corpi separati che la questo questo è compito la magistratura indaga accertarlo e proprio come di un approccio tutto come dire di tipo di tipo propagandistico ad un tema che a mio modo di vedere non può essere oggetto della quotidiana schermaglia e quindi anche nella quotidiana polemica tra schieramenti politici
Proprio perché non è il primo probabilmente non sarà l'ultimo e le cose continuano a ripetersi senza che ci sia secondo me nemmeno la consapevolezza generale del fatto che occorre garantire non al ceto politico o ai personaggi degli italiani ma al cittadino il fatto di vivere in una democrazia democrazia non mette sotto controllo Nessuno spia nessuno non costruisce dossier non accede ai conti bancari se non per iniziativa esclusiva dalla magistratura
Ma la cosa è molto grave io voglio questo che quando governava il centrosinistra la scorsa volta novantasei e due mila uno ci fu uno scandalo perché fu trovato una scatoletta che sembra una microspia nello studio dell'allora capo dell'opposizione Berlusconi
La casa libertà fece
Un grande amore attorno a questa vicenda mi chiese che ero Presidente della Camera
Di convocare l'assemblea di convocare il ministro degli interni e che rispondesse di questa vicenda dimettendo un giusto diritto dell'opposizione chiedere questa cosa a convocare l'assemblea e convoca ministro interni che rispose sulla questione assicurando la massima tutela
Il capo dell'opposizione poi si scoprì che è una bufala quella scatoletta priva di qualsiasi rilevanza
Io credo che la stessa attenzione che allora fu data
A
All'ex presidente del consiglio Berlusconi dovrebbe essere dato al caso ben più grave di spionaggio fiscale
Carico contro chi allora il capo dell'opposizione adesso il presidente del Consiglio specie la responsabilità di qualcuno perché non si fa vedere più di cento volte
I conti del capo dello posizione se non c'è un input politico qualcuno accertato i sono state centoquarantotto militare intrusioni nei conti del l'allora capo dello posizione ora capo del Governo e di sua moglie
Questi sono i fatti cui ciascuno può dalla sua interpretazione credo che sia giusto che non è Berlusconi tenga lo stesso comportamento che si è tenuto nei suoi confronti quando fu oggetto di un tentativo qui ritiratosi infondato di spionaggio