Catania riformista: ieri ed oggi- Giuseppe De Felice Giuffrida ed il municipalismo democratico

A me fare gli onori di casa non di questo splendido sito ovviamente ma dell'iniziativa che non si vede qui ma per un'idea celebrativa sostanzialmente dalla titolo del l'incontro potete benissimo l'idea io desidero innanzitutto porre il Ringling miei ringraziamenti alle persone presenti abbastanza numerose considerato il momento particolarmente così
Elettorale le atto realistico stressato però voglio ringraziare personalmente qui l'erede di Giuseppe De Felice Giuffrida la signora Maria Caruso
Qui presente
Scritto a noi nonché presidente del circolo De Felice che non meno che abbiamo invitato e che è la e che ci sia anche lui onorato della sua presenza
Quindi questi ecco
Questi ringraziamenti sono assolutamente doveroso
Diciamo un associazione come Mondoperaio che Opera Catania e si propone l'idea del rilancio e del consolidamento dalla cultura politica del riformismo socialista in una società laica
Non poteva non cogliere l'occasione fornita da una competizione elettorale
Proprio sulla municipalità inter per intervenire nel dibattito che appassiona così tutti i cittadini per le loro future scelte novembre loro uno municipalità del loro sindaco
Dei loro futuri amministratori
Per la verità in un primo momento eravamo indecisi se fare coincidere quest'iniziativa che era stata da tempo progettata in un momento così particolarmente dico effervescente che una campagna elettorale però poi abbiamo ritenuto che era nostro dovere scendere in campo anche come associazione culturale
Che si propone soprattutto l'idea almeno questo ricorso intendimenti di
Rivolgersi ai giovani per formare classe dirigente e per come dire attrezzarli di uno spazio di nuovo culturale che questa città in questi ultimi anni alloro negato
Quindi abbiamo deciso di fare di farla però corno per non contraddire il nostro DNA noi siamo un circolo di cultura politica riformista
Abbiamo deciso di farla proponendo una riflessione ovviamente di carattere politico culturale ma anche municipale ecco questa e la la novità legandola uno dei periodi più fulgidi della storia dalla nostra città mia città che
Oggi vuole ricordare uno dei suoi protagonisti Giuseppe De Felice Giuffrida
è stato il sindaco grandissimo sindaco socialista che governò questa città nei primi anni del secolo scorso in un momento di grandi trasformazioni economico sociali
E che se per rafforzare l'autonomia della municipalità operando concretamente per il progresso dei suoi concittadini
Che arrivare una dei saltarlo come un bisce R voi sentenzia avrete sicuramente queste questa questa sì questo mito che si è creata che ancora oggi andando alla al cimitero il suo mausoleo è meta di una sorta di pellegrinaggio laico per questo un personaggio così popolare nostra città la storia di questo rapporto tra definisce i suoi Catania e i catanesi sarà illustrato ovviamente dalle relatrici nel contesto nazionale e locale proprio in cui l'opera di De Felice e si è svolto si è
Ha avuto luogo
Dalla dalla conoscenza dell'opera di governo dei Fisciano né coglieremo soprattutto la sua azione riformatrice
Volta leggo testualmente una sua espressione che sembra coniata proprio al momento attuale formare una società moderna
Una società una Sicilia libera e moderna con Catania sua vera capitale questa è un'espressione sua testuale contratto dalla pubblicazione di Giuseppe già Rizzo che ha naturalmente
Uno degli studiosi diciamo chiaro nel periodo definisce
Un'idea questa che noi da riformisti rilanciamo ai riformisti di oggi
Non a caso in questo tavolo sono esenti diciamo quello che che ora io mi appresto a presentare l'icona del riformismo italiano che Emanuele Macaluso e che io vi prego di così raccogliere con un caloroso applauso
Emanuele Macaluso costituisce una testimonianza vorrei dire essenziale nel dibattito politico di ieri ma di oggi soprattutto io non certo non sono qui a presentare Manuela goloso per quello che è stato ma sono qui a presentarlo per quello che ancora oggi i suoi iscritti quotidiani le sue pubblicazioni il le ragioni del socialismo la collaborazione quotidiana con riformista sono come dire distillato di concentrato riformiste e che sono credo un manifesto quotidiano per ogni
Buon riformiste
Che si riconosce nella nelle nei suoi autorevolissimi interventi
Questo incontro che vuole analizzare questa Catania Riformista di ieri e di oggi dicevo non poteva non avere Manuele Macaluso che tra l'altro è siciliano verace profondo conoscitore della nostra realtà oltre che essere riformista doc
Le relazioni sono stati affidate a due nostre società per nostra tradizione noi le nostre iniziative sono vogliono vedere sempre coinvolte due nostri soci e che in questo caso sono la professoressa Franca Biondi e la professoressa Silvana Raffaele socie della stagione magica potrei dire di Mondoperaio degli anni ottanta e quindi diciamo appartengono alla generazione Ahura della nostra associazione
Franca Biondelli professore di Storia delle dottrine politiche alla facoltà di Scienze politiche insegna
Presso la locale facoltà è stata direttore del dipartimento di Studi politici dell'università di Catania i suoi interessi di ricerca tengono soprattutto al tema della democrazia le problematiche relative agli aspetti teorici e sociali ad essi inerenti
No i socialisti amiamo ricordarla consentitemi di dire per quella sua pubblicazione che riteniamo fondamentale la giovinezza politica Di Pietro Nenni Franca Biondi è una studiosa di Pietro Nenni essere qui con noi anche il dodici prossimo dove verrà ospitata in questo stesso sito la Fondazione Nenni per la mostra itinerante Di Pietro Silvana Raffaele che vicepresidente della nostra associazione
E professore di storia moderna presso la facoltà di scienza la formazione di Storia moderna e storia della Sicilia moderna presso il corso di laurea di Scienze turistiche insegna presso il dottorato di ricerca di storia dell'Europa mediterranea
Anche lei ha svolto degli studi in materia di storia sociale legate alla famiglia la donne all'infanzia è un'esperta del periodo borbonico
I loro curriculum lo saranno pubblicati nel nostro sito web e quindi abbiamo l'abitudine ogni volta di Minsk organizzare delle iniziative di dare anche notizie dei relatori che che infine interverrà Enzo Bianco
Per il quale naturalmente bio sento il dovere di dirlo quando gli abbiamo proposto questa idea è stato entusiasta ha tanti meriti Enzo Bianco il nostro futuro sindaco ovviamente
Fra i meriti degli riconosciamo ampiamente quello di sapere così risvegliare l'orgoglio dei catanesi questo di ampiamente riconosciuto quello che abbiamo proposto iniziative del genere
Rimasti entusiasti o ha voluto al è stata sempre rimandata per impegni ma voluto sempre essere per essere presente perché e ricordare gli uomini illustri di una città secondo me
Come la nostra e compito doveroso per coloro che hanno l'onere poi di di amministrarla di governarla e di come dire esaltare questi queste personalità
All'UIC per concludere vogliamo inviare questo messaggio d'un messaggio semplice la nostra iniziativa intende ricordare le grandi figure catanesi
Per alimentare la la cultura della remore giovani che vanno dicevo poco fa affrancati da questa dissi rettificazione culturale dalla quale in questi anni sono stati dominati mi avvio a concludere che Enzo voglio proprio sottolineare questo rapporto e questa iniziativa che come dicevo è rivolta essenzialmente ai giovani perché sappiano conoscere grandi figure del passato
Ho ricevuto l'altro ieri una lettera
Del discendente di quarto grado
Di Giuseppe De Felice Giuffrida che un collega io avvocato giovani brillantissimo che lavora a Roma
All'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Il quale a parte gli apprezzamenti per l'iniziativa simpaticamente DC in un momento in cui investe il Mezzogiorno si o ci si occupa solo con divagazioni balneari il fatto che qualcuno invece voglia affrontare il problema del meridionalismo in una dimensione più seria
è un dato confortante
E l'avvocato Antonio Caruso il ce la sua mamma qui che è presente che assiste quest'manifestazione
Vuole solo sottolineare a parte diciamo le parole che naturalmente vi risparmio
Questo fatto che si ricordi di De Felice la carica riformatrice la sensibilità per il progresso economico e sociale del suo popolo e l'alto senso civico
Con l'augurio che simili considerazioni possono valere per la futura sindacatura di Catania
Tra tanti saluti alla senatore Emanuele Macaluso compagno di di suo nonno il senatore Antonio Caruso che per tanti anni negli anni Cinquanta fu senatore del Partito comunista a Misterbianco e mi pare anche in inizi anni sessanta
E formula Uriarte
Per successi in queste campagne dove giusto e doveroso dirlo è una testimonianza di un giovane discendente di Giuseppe
De Felice io avrei sinistra
E per la visita di concentrare tutta una serie di cose passerei subito la parola ad Emanuele Macaluso che dirigerà
L'incontro
Io anzitutto vorrei ringraziare
Il circolo Mondoperaio l'avvocato porto che hanno
Che mi hanno invitato a questa manifestazione
E quando mi è stato proposto
Io ho accolto con molto piacere
L'invito
Perché avverto
L'esigenza
Di riaprire una
Una discussione
Anche attraverso questi incontri
Su quelle che sono nella DC
Della sinistra a Catania in Sicilia e in Italia
Dico questo perché sappiamo bene che
Quando è iniziata questa cosiddetta Seconda Repubblica
Quando c'è stato nel momento in cui si è verificato
Si è verificata una crisi delle sistema politico
E la crisi di parte dei partiti storici
Che hanno fatto la Costituzione la Repubblica i garanti movimento
Politici e sociali del dopoguerra
Si è teso a
A dire che c'era una crisi anche
Delle ideologie
Anziché le ideologiche erano morte
E già questa era una l'ideologia della morte delle ideologie cessata
E
Che bisognava cominciare tutto da capo
Sognava rifare i partiti bisogna bisognava abbandonare quelle che erano state appunto le radici di queste di questi partiti c'era stata la
La crisi dei Paesi del del socialismo reale si riteneva che questa crisi avrebbe dovuto trascinare alla crisi di tutte le forme
Di associazione
E di partecipazione che abbiano un segno nel socialismo
E in effetti debbo dire che in questi dieci dodici anni
La difficoltà di ritrovare
Un raccordo tra ieri e oggi
è stato forte e lo è ancor
E lo è ancora
E tuttavia io ho sempre pensato e penso
Che non è possibile costruire un avvenire
Un domani senza una analisi critica del nostro passato e senza affrontare le radici nella nostra storia
Questa è stata la ragione per cui dieci anni fa
Io fu
Fontana è quella rivista le ragioni del socialismo quando sembrava che non bisognava più
Parlare di questa questa parola era bandita
L'ho voluto fare appunto perché ritenevo e ritengo
Che invece questa storia bar riproposta fa rinnovata il rapporto quelli che sono i grandi mutamenti sociali civili culturali
Non solo del nostro Paese ma nel mondo
Ma le
La nostra storia la storia non può essere cancellato
Non può essere cancellato
Io ricordo
Gli anni immediatamente i mesi Jordi immediatamente dopo la liberazione nel mille novecento
E quarantatré qui in Sicilia
Che uscirono alcuni opuscoli un hedge
Ma Libretti
Che avevano quasi tutte questo titolo chi siamo e cosa vogliano perché
Bisognava ricostruire i partiti
Non c'era ancora al nord
C'erano ancora i tedeschi anzi tedesche erano ancora una dentro stessa la Sicilia quinti
Le forze che avevano le poche forze che avevano memoria dalla dalla dalla storia
Del movimento operaio della sinistra siciliana cominciarono a scrivere questi libretti
In cui la prima cosa era appunto sapere chi siamo e che cosa vogliamo anche cioè in molte di queste Libretti c'erano scritte anche delle corse
Ho assunto è un massimalismo straordinario c'erano i liberti cui si proponeva la nazionalizzazione di tutto dalla terra dalle fabbriche delle derrate alimentari eccetera
C'era quindi è anche una forte le mentalità ma c'era l'esigenza di sapere appunto cosa siamo e cosa vogliamo
E I n sì comincio oggi allora in questi primi scritti
A ripercorre la nostra storia siciliana appartenuto dai fasci Sicilia
Partendo dalle personalità anche
Barbato a De Felice partendo dalle personalità che né i fasci siciliani avevano avuto un ruolo e a capire che cosa significò
Quel grande movimento dalla fine del secolo scorsa dell'inizio di questo secolo qui in Sicilia mentre
In Italia il le lei società operaie
Via via si si Sierra turnavano nella formazione del partito socialista
Qui immune in Sicilia il grande momento dei fasci siciliani e che ebbe un rapporto molto complesso con il il socialismo
Con il socialismo italiano qui in Sicilia abbiamo teso a De e ricollegarci alla storia alla storia dei fasci e del resto siccome i primi movimenti
Che si ebbero in Sicilia furono i grandi momenti per la terra per la per l'applicazione dei decreti bulloni dal mille novecentoquarantaquattro
Grandi momenti dei contadini e sia per la ripartizione dei prodotti sia per l'assegnazione
Delle terre incolte e ma coltivata e quindi si si cominciò a organizzare il movimento contadino
Sì abbiamo dovuto fare i conti già allora con un dato che era nella storia della del movimento contadino della Sicilia
E cioè se bisognava
Continuare con una storia che era stata non solo organizzata come fu buona parte quella dei fasci siciliani ma anche fatta di ribellioni
Di insurrezioni dieci Giaccherini contadine
Che nel mille novecentoquarantatré quarantaquattro le abbiamo avute io ricordo bene
L'assalto ai municipi paesi interi bruciati da lecca lecca e le case baronali i comuni le le esattorie contadini esasperati da da secoli di di di oppressione che si svegliavano e combattevano colle con la disperazione di cui erano
Erano state fittizie
Ebbene noi abbiamo dovuto
Fare un'opera essenziale richiamandoci anca all'esperienza dei fasci
Un'opera essenziale per fare capire che quella strada era la strada che portava dalla e Giachery alla repressione e alla fine quindi del movimento
E che
Bisognava invece organizzare le leghe le camere del lavoro
Prendiamo organizzare i i partiti della della sinistra bisognava cominciare o un'opera che aveva un carattere
Riformistico che aveva il carattere della lotta per le riforme e non a caso la prima grande lotta
Si è stata condotta appunto come ricordava in Sicilia aveva come obiettivo la riforma agraria che era una
Qualcuno disse che era una riforma borghese in parte era vero perché quella riforma diede una spallata alla Sicilia più brutale
Riforme che in altre parti d'Europa dall'Inghilterra alla Francia erano state fatte nelle settecento in Italia invece la borghesia la il voto come era avvenuto il Risorgimento c'era
Era si era fermato
E nelle e questo processo nel sud noi con quelle lotte e non solo per
L'attacco al latifondo ma per avere dato dignità i contadini di Vittorio giustamente disse che quella che quella lotta ve ne erano servite a
Fa ad a dire al contadino che non si doveva scappa Hillary di fronte al padrone
E quindi a fargli conquistare una dignità di uomo una dignità di cittadino che ancora non aveva questa è stata dall'Iran Perrotta
Ebbene quella lotta
E questa è questo movimento dicevo si richiamano molto molto alla esperienza dei fasci che pure si concluse drammaticamente come sappiamo con la repressi con la repressione il carcere e con
La distruzione di quelle di quel movimento che poi doveva ripigliare con molta fatica in alcune in alcune zone con la ricostruzione
Delle leghe di miglioramento come si chiamavano per ora riorganizzare i i contadini e per riorganizzare e gli operai perché
Ricordiamoci che qui nella città di Catania
E lotte di di di De Felice erano gli scioperi dei panettieri lascio perdere degli operai di che erano il dipendenti di di di di un artigianato diciamo così di piccole attività e che pure anche lì si intendeva a
A annegata a combattere un certo sfruttamento Anna e allo stesso tempo
Quella rotta avevano il senso di una di un richiamo alla organizzazione e non a caso leggendo appunto le storie
L'ideale di Catania
Di di quel periodo noi abbiamo questa questo fiorire dei circoli questo fiorire delle associazioni queste assorbire delle fratellanze cioè di di
Di dei fasci quindi dei fasci come unità appunto queste di queste organizzazione
E quindi un un modo di stare insieme
Un modo di dibattere l'individualismo di combattere per dare alla classe operaia nascente ai lavoratori ai giovani d'Italia una una una prospettiva
Io penso che
La figura appunto di De Felice può essere un momento importante flessione non solo per per cosa significò nel risveglio della Catania
Di quei di quegli anni che cosa quali furono anche i movimenti economici sociali che attorno crea e che in quegli anni col costruirono questa Società
Ma anche per ricordate
Quali furono con le battaglie che erano battaglie municipali
Ma che avevano un garante segno sociale è un grande segno politico
Perché il Comune
Diventava ne diventò con anche durante la
La sindacatura di di De Felice un momento
Per la organizzazione sociale
Non solo per me l'amministrazione delle del del comma
E le lotte comunali
Ebbero una forza una forte torsione politica
Una forte torsione politica
Perché la
De Felice diceva che aveva due cuori mi pare che il giro uno era il cuore riformista l'atto della cuore rivoluzionari cioè col cervello con la testa lui capiva
Che il percorso non poteva che essere riformistico poteva essere che gradua vista
Ma di fronte alle alle ingiustizie di fronte a al modo con cui le classi dominanti
I governi si si si proponevano c'era il desiderio della dell'insurrezione e della e della rivoluzione della lotta ed alla lotta
E prevalse certo prevalse sempre però
Mi pare la faccio tanta
Prevalse l'idea che bisognava andare consuma su una strada era quella della gradualità anche se quei se anche se questa scelta non
Non evitò il carcere le persecuzioni e tutto quello che noi sappiamo
Non solo per De Felice ma per tutto queste combattenti combattenti di di quegli anni
Quindi io
Oggi
Posso dire a cosa ci serve questa questo ricordo
Io penso che
Ci serva molto
Ci serva come ho fatto il ricordo delle di che cosa de di siamo e che cosa vogliamo
Del mille novecentoquarantatré quarantaquattro
Perché forse ancora oggi
Bisognerebbe riscrivere un opuscolo di chi siamo e cosa vogliamo perché c'è un smarrimenti c'è uno smarrimento
Di
Di profilo del profilo
Uno smarrimento come si usa dire d'identità
E
Qualcuno che ha pensato appunto a ai partiti pragmatici puntati solo punto sui programmi da gamma Mirella realizzare possibilmente
Nello spazio di una legislatura ho senza avere mai orizzonti più lontani
E senza avere presente la storia del passato
Io penso che questa visione bisogna compatte
Bisogna combatterle bisogna
Riaffermare con con forza
Il significato di degli
Di alcuni valori di alcuni valori e di alcuni ideali
Lì di ideologismo è la deformazione di quelli che sono i valori gli ideali ideologismo
Ma le idee e i valori
Non esiste una battaglia sociale politica culturale che non abbia
Un senso il senso da dare a una a una presenza politica io penso che sia essenziale e voci noi dobbiamo fare dobbiamo riappropriarci
Non per tornare a quello che eravamo non per stare con la testa guardate guardate indietro no
Ma per vedere la società di oggi quali sono i valori che oggi il socialismo riformista democratico deve mettere in campo per contrastare con fermezza
Un modo d'essere della della stessa società di di plasma
La Società dei puntelli che hanno
Che hanno i i in mano il le le leve per plasmare la la società stessa quindi io ritengo Paul Paul darsi che il verbale
Che verrà il momento è bacioni a lavorarci perché venga il momento perché nei partiti nelle forze politiche
Sì riapra il confronto su questi temi e per riaprirlo dobbiamo
Ritornare anche a parlare di quelli che sono di quella che è la storia diciamo così della
Della sinistra quindi alla storia le persone che l'hanno che l'hanno espresso ripeto perché il loro esempio il modo loro modo d'essere ossa
Suggerirci e possa esserci anche di indicazione ripeto appello il futuro per vedere le cose che dobbiamo fare domani dopodomani è ancora più avanti il nostro occhio
Deve essere quello che quarta lontani e non quello che quarta solo dobbiamo guardare indietro per guardare lontano la memoria storica può servire a due cose o a fare monumenti
Può a utilizzarla criticamente
Perde proiettare il futuro noi dobbiamo utilizzare la memoria storica per questo
Per questo per questo fine e per farlo queste riunione
Insieme a delle studiose andrebbe degli studiosi che ci danno un quadro e un informazione anche una una valutazione critica
Dal di di di di un periodo della nostra storia e delle persone che l'hanno che l'hanno espressa e ci possano se il file e parlando
Anche di una personalità che è stato anche il sindaco di questa di questa città non è improprio che ne parliamo nel momento in cui e accesa anche una battaglia municipale Iraq
Bianco
Ma comunque pena chiedo scusa sì non è una prospettiva che non ricordo riformista
Prima nella dichiarazione di
Voglio ringraziare pubblicamente
Mondo operaio per avere organizzato questo incontro quando effettivamente Roberto Porta Silvana e gli altri amici ne hanno parlato
Effettivamente ho colto questa
Idea con grande passione con grande entusiasmo e lo dico con grande schiettezza non mi sembra assolutamente fuor di luogo discutere di questi argomenti in piena campagna elettorale anche perché non vorrei che se avesse la sensazione e questo è in fondo il messaggio più importante che da oggi insieme con quello del contenuto
Questa vostra iniziativa
Noi stiamo ci stiamo confrontando in qualcosa che non è soltanto legato a una contingenza o un confronto elettorale se è più importante l'azione politica di un sindaco che
Affrontato il tema del degli incroci stradali o delle rotatorie oppure quell'altro che ha messo e ha fatto dei pacchi io credo che non dobbiamo dimenticare che qui nel confronto amministrativo di una grande città emergono culture il Governo è una concezione in fondo legata ha lo stesso valore dell'autonomia comunale del municipalismo che sono profondamente diverse
Quando con un confronto politico si perde il senso
Che le nostre azioni sono inserite ingrandito ideali in grandi tradizioni noi Mariano una parte fondamentale della nostra identità
E pensare che queste si mise di scarola volgari nove o comunque marginali confronti su cose potrebbe pure importante che riguarda la qualità della vita di ogni giorno ci fanno perdere il senso di come nel governo della città ci sia una parte fondamentale della politica e della storia in fondo del nostro Paese
Il grande che c'era tra l'altro è quello di avermi dato l'opportunità di ascoltare la persona nei confronti della quale non posso che rinnovare umilmente apprezzamento e stima come Emanuele Macaluso che di questa tradizione riformista del Paese è stato uno dei protagonisti
Più importanti della storia dalla Sicilia e del nostro Paese composizioni sempre coraggiose sempre coraggiose mai no mai come dire
Favorevoli a quell'andamento comporta il paese che che il paese ha qualche volta di seguire le mode e di dire le cose che la gente vorrebbe sentirsi dirò che si pensa che si vorrebbero sentir dire e che spesso è stato controcorrente
Nella stessa no sinistra italiana rispetto alla quale ha avuto posizioni sempre improntate al coraggio la posizione saldamente riformista e modernamente riformista come avevo sentito nella traccia del suo intervento
Mi spiace naturalmente di non potere sentire le relazioni per la ragione che Roberto ricordava poco fa ma fra pochi minuti a inizio e purtroppo dalla parte opposta della città
E la visita di Berlusconi a Catania in queste ore certamente complicherà i problemi di viabilità e di traffico che già nella città sono obiettivamente rilevanti
Anche qui non vorrei scadere misere polemiche di ogni giorno ma anche la mobilità e un e il traffico sono questioni importanti nella vita di ogni giorno
E io vorrei
Esprimere il mio dispiacere per non ascoltare queste relazioni non senza però ha detto brevissimamente alcune cose che mi sembrano mi sembra che andranno riprese e che io stesso vorrei prendere un po'più avanti lanciando poi un idea con la quale competono al mio breve intervento
Va be'la figura di De Felice Giuffrida una figura straordinariamente importante nella città
Chiunque dei catanesi anche la persona che non conosce per nulla in fondo poi di che cosa si tratta che cosa ha fatto qual era la sua tradizione di pensiero qualunque dei catanesi
Conosce la figura di De Felice nell'immaginario collettivo questa figura è stata tramandata da generazione in generazione De Felice e a Catania Emanuele il sinonimo del sindaco
Cioè se tu dici che si dice lo associ sostanzialmente nell'immaginario collettivo è impressionante quello che diceva Roberto porto c'è un un monumento funerario
Dedicato a
Definisce nel nel nel cimitero e dei vedere che cosa c'è in quella tomba un così una una affetto il due novembre particolare cioè tutta la città depone comunque passata di un fiore lo sente come uno dei valori fondanti dell'handicap dedite nella recente della città
Poi c'è l'altro definì celato avete preferisce che andrebbe ulteriormente studiato il cui pensiero approfondito ci sono già molte pubblicazioni molti convegni al riguardo ma credo che qualcosa ancora si può se si deve fare ed è la figura e l'opera del politico e dell'amministratore
è la figura politica
Di di di De Felice mi sembra che si possa definire controversa no rispetto l'UE era uno eravamo di accese passioni
Come diceva peraltro faceva capire chiaramente Emanuele un uomo che aveva un cuore anzi addirittura due cuori uno riformista è un lavoro serio capace di grandi odi no e capace di grandi scontri in aula al Parlamento lui fu uno di quelli che con più vigore ruppe l'urna fu Esposito fu furono sospesi i lavori credo accertate altresì fu arrestato qual è stato più volte non solo per questa vicenda ma per molte altre vicende
Diverse volte dove dovette riparare all'estero da Malta
Alla alla Libia insomma comunque la persona controversa con un carattere appassionato e appassionante
Sanguigno tra l'altro e e composizioni anche ovviamente discutibile Looy era un interventista lo era nella guerra del quindici diciotto lo era
Per quanto riguarda la Libia prima ancora era stato fortemente interventista anche composizioni lì talvolta minoritarie all'interno del suo partito e della tradizione socialista
Ma quello che a me piace ricordare in particolare il grande contributo persecuzione che la figura di De Felice Giuffrida da alla all'inizio del secolo alla nascita di quello che sarebbe diventato poi una grande tradizione del nostro paese cioè il municipalismo democratico
Nella sua nella sua componente socialista questa volta così come a poche decine di chilometri e poche decine di di qualche anno un altro grande esponente della tradizione siciliana Luigi Sturzo no fa nascere proprio qui da noi la grande tradizione del municipalismo cattolico che precede in qualche misura poi l'impegno politico la nascita del Partito popolare e quindi dà un grande contributo a questo mi pare che ecco sotto questo profilo trovo di grande interesse studiare con ulteriore attenzione la figura
Di De Felice in quanto amministratore
Era un periodo quello della fine dell'Ottocento degli inizi del Novecento straordinariamente fertile nella storia della città
Catania alterna
Frequentemente periodi di grande fertilità
Di grande ricchezza di pensiero a periodi di crollo chiesti cale no della sua capacità di essere in qualche modo videro attrattiva di attratti Miceli di di elementi di innovazione e di alto confronto
Quello era un primo certamente di altissimo livello lo era dal punto di vista letterale no a citare una città e pullulavano di di vita e di di nanismo letterario credo che fosse probabilmente i salotti catanesi della fine dell'Ottocento probabilmente salotti letterari più importanti del Paese o comunque tra i più importanti del Paese e contemperamento in questo altri figura importante nella vita della città anche sul versante religioso dall'altra parte con la figura di un personaggio anche quello difficile e impegnativo come il cardinale Dusmet no prima batte e poi arcivescovo della città naturalmente in un arco temporale che si allunga e che non è esattamente e sempre coevo
Ecco vi ci sono alcune intuizioni straordinariamente forti di di De Felice
E credo che andrebbero riprese studiate per andare a vedere oggi che finalmente il mito della privatizzazione a tutti i costi nei servizi pubblici sembra Emmanuelle accantonato come tutte le mode no per fortuna sta passando
E io credo che bisogna cercare in il modello della efficienza nell'erogazione dei servizi pubblici alcuni servizi non possono che continuare a essere pubblici e naturalmente devono essere fattori di sviluppo e di dinamismo nella società nella società italiana
Alcune intuizioni sono di straordinario vi chiedeva a me ne piace citare una proprio una una una con l'affermazione di di di De Felice in un momento in cui c'era una un confronto molto aspro tra posizione diciamo nordiste che sudiste del Paese
E dice testualmente De Felice alle astiosità tra nord e sud riferiamo la solidarietà nazionale prima internazionali Boscia
Alle lagnanze sterili di chi dorme e aspetta la manna dal cielo ministeriale
Opponiamo la protesta necessaria contro una rappresentanza politica incurante e l'attività energica di chi ha diritti e di far valere di chi allena e sa agire di chi ha forza essa camminare
Insomma alla Sicilia dormiente sotto il sonnifero di un tentativo pro Sicilia illogico reazionario preferiamo una Sicilia desta forte libera e moderno mi pare che queste parole abbiano anche nel dibattito odierno una rilevante attualità ed è la ragione per la quale il desiderio che ho e della proposta che vorrei lanciare Mondoperaio e fra quattro anni
Esattamente fra quattro anni quindi nel ciclo della prossima sindacatura di Catania ci sarà il centocinquantesimo anniversario della nascita di De Felice
E a me piacerebbe preparare questo che l'importante appuntamento con una serie di riflessioni annuali
Su ciascuno dei temi dell'azione di le felice in modo da chiudere poi nel due mila nove con un grande appuntamento che serva ad aiutare a ritrovare un De Felice uno dei punti di riferimento essenziali nella vita e nella tradizione di questa città grazie
Scusate
Tanto devo sicuramente ringraziare Roberta è anche non aveva né Macaluso della sua presenza che diminuzione
Si sente feci devo fare dall'omicida avvicinarlo bene
Io ho risposto immediatamente alle istanze del nostro presidente di Mondoperaio anche se di riformismo mi occupo ma sono una specialista ahimè di riformismo borbonico tuttavia
Tuttavia cercherò in qualche modo anche con l'aiuto di elementi iconografici e di tracciare questa una breve relazione un quadro esauriente ed è cosa difficile
Nel periodo che include una parte dell'arco della vita di De Felice purtroppo qua abbiamo un problema di luci lo Svampa nettamente anche lei onorevole perché altrimenti
Ne darà fastidio
Di questo personaggio democratico radical socialista populista agitatori di masse grande amatore spadaccino protagonista di addirittura di oltre trentadue Illy
Con la spada e con la pistola e una Taggia per una logica che caratterizzata da grandi mutamenti da grandi mutamenti cambiamenti sociali politici
A questo proposito io credo che prima di affrontare il problema di felice
E in questo senso non mi rivolgo tanto pubblico tant'così qualificato quanto a quella fascia di giovani che di cui due per i quali dobbiamo recuperare abbiamo il dovere noi di recuperare la memoria ed è una fascia sociale molto abituata alla Società delle immagini per cui nel però anche con delle immagini per far conoscere un po'le basi le radici del dei due elementi di cui andiamo a parlare del riformismo da una parte e del municipalismo dall'altra infelice del mondo e della Catania letteraria e politica
Delle dati del felice e Catania tout-court cercando poi di un merger CV in una sorta di Amarcord entrare nella Catania della nostra delle poc'bene dicevo cerchiamo un attimo di puntare l'attenzione sul problema riformismo e sul problema municipalismo consumismo oggi una parola talmente abusata quasi camaleontica elastica
Ovviamente dicevo poc'anzi c'è un riformismo borbonico giunto riformismo napoleonico c'è un riformismo dall'alto John dispotico dispotismo illuminato riformista Berlusconi sotto non lo volevo dire ma era lontano parente stretta ma quello a cui noi ci di fuori ci vogliamo riferire e quella pratica politica che prende le distanze sia dalla prospettiva rivoluzionaria
Che ma quella conservatrice reazionaria minando invece promuovere cambiamenti politici sociali ed economici era graduali Istica attraverso delle riforme in tutti questi campi sì
Per riferirci a questa tipologia di riformismo dobbiamo necessariamente a dare agli anni Trenta dell'ottocento intorno agli anni Trenta dell'Ottocento quando la cultura europea era animata da il una sorta di pronto riformismo di tipo utopistico
Che vedeva gli esperimenti falliti di Owen e del sue industrie utopistiche o dell'associazionismo dissensi Monno delle idee di furie mentre intanto Totti villeggia un Stewart Mill sostenevano invece che solo sotto la spinta del progresso e dentro le istituzioni liberali poteva darsi luogo a un riformismo che potesse portare
Alla democrazia
Si sa che i due poli sono l'Inghilterra e la Francia che hanno delle soluzioni danno delle soluzioni diverse a questo problema
Mentre infatti nella mille ottocentosettantuno si aveva la comune a Parigi invece in Inghilterra si approvavano si legalizza uno le Trade Unions
In realtà già dal quarantotto al crollo delle illusioni utopistiche aveva inasprito le critiche di Marx ed Engels da una parte e del quarantotto il manifesto
E gli anarchici dall'altra e battito si accese come è noto all'interno della Prima Internazionale
Del sessantaquattro ove appunto dibattito fondamentale avvenne tra Marx e da alcuni me e quindi questa idea
Di un anarchismo di tipo mi di una rivoluzione di tipo millenari istiga al più rivolta un mondo rurale che operaio e che pertanto avrebbe avuto tanto seguito anche nell'Italia meridionale
In realtà la prima meglio alla prima Mazzarella prima internazionale si presentò pure il nostro Mazzini ma rimase un po'ai margini come lo stesso anarchismo rivoluzionario non riconoscendosi nella pratica del socialismo dal socialismo marxiano più uscita vincente dalla Prima Internazionale
Tra le le cose cambiano fino a ridosso del centenario della Rivoluzione francese contatti del mille ottocentottantanove la seconda internazionale e non avvenuti tanti cambiamenti nella società
Le trasformazioni economico-sociali
E avevano fatto sì che ci fosse un'avanzata dei ceti medi non prometta Rizzati della piccola borghesia del proletariato urbano c'è priva così la strada a un concetto di revisionismo
Delle teorie marziane ethernet opero invece del riformismo allontanando sempre più la soluzione rivoluzionaria ed escludendo contemporaneamente le ipotesi Bakunin Diana
Accanto a sorella che invocava un sindacalismo rivoluzionario e contro le proposte estremamente invece ortodosse di cause schietti Rosa Luxemburg
E anche del giovane Lenin dei menscevichi russi e in quella prima fase anche dello stesso Turati
Eduardo Bernstein e quello che esce vincitore ed è proprio il propugnatore del riformismo socialista d'impronta liberale finalizzato a ottenere l'uguaglianza delle possibilità all'interno di un processo graduale distensione dei diritti e attraverso opportune alleanze con l'introduzione dei regolatori sociali
L'anno dopo è noto il primo maggio del mille novecentonovanta sarà la la consacrazione della festa dei lavoratori in ricordo del grande sciopero americano dell'ottantasette laiche richiesta del otto ore lavorative nel frattempo anche la Chiesa faceva la sua parte e non restava certo estranea a tutti questi movimenti dopo le punte reazionari di primo Nono che erano culminate nel Sillabo era il famoso non Expedite che impediva
Ai cattolici la partecipazione alla vita attiva politica
Cominciava invece apprendere corpo certo movimento sociale soprattutto portato avanti dall'arcivescovo di Magonza Kettler e finalizzato alla ristrutturazione di una più equa ridistribuzione
Delle proprietà attraverso hanno un sistema socialista sistema cattolico attraverso una in termini cristiani
La punta di diamante anche se ovviamente molte le critiche si sono fatte si possono stare fu la Rerum Novarum model novantuno di Leone tredicesimo o spiegava invece uno inserimento organico della Chiesa nella società
C'è ile sulla sulle basi di un nuovo socialismo cattolico o meglio ancora di un cattolicesimo sociale quello che sarà poi cattolicesimo sociale lo ricordava poc'anzi
L'onorevole Macaluso può proprio di Luigi Sturzo che porterà poi a una vera e propria chiusura da parte della Chiesa verso l'ala sinistra
Dei cattolici e che culminerà poi nell'accentuato conservatorismo di Pio decimo il suo anatema contro il modernissimo
A questo punto è importante capire quali sono le vie le tappe invece del socialismo italiano per arrivare poi al mondo meridionale
Ma si temeva che il socialismo soppiantata se il suo programma
L'Internazionale estendeva la sua influenza specie nella Italia meridionale attraverso le idee di Bakunin appunto più vicino a un mondo contadino rurale qual era quello dell'Italia e dell'Italia meridionale in particolare
Costa rompendo con l'ortodossia anarchica fondava nell'ottantuno il Partito socialista rivoluzionario di Romagna che poi sì sotto con Filippo Turati e la compagna Anna Kuliscioff diventerà nell'ottantanove a Milano lega socialista e dopo del dopo tre anni partito dei lavoratori Partito Socialista Italiano