Consiglio Nazionale dei Democratici di Sinistra

Dopo
Io emerge
No
A
Siete pregati di prendere posto
Stiamo per dare inizio ai lavori del consiglio nazionale
Care compagne e cari compagni
Prima di dare inizio ai nostri lavori
Vorrei ricordare a tutti noi
Che oggi qui con noi sarebbe stato Manuele a Uzzi segretario dell'Unione fiorentina dei Democratici di sinistra
Con la sua passione politica con la forza delle sue convinzioni
E con lo spirito unitario
Che ha sempre animato il suo impegno
Un male improvviso la strappato pochi giorni fa all'affetto dei suoi cari all'impegno politico e civile
Tornava a casa tardi dopo una di quelle riunioni di cui e fatta è stata fatta la vita di molti di noi
No Way Out si è stato uno dei non molti purtroppo
Quadri operare di questo nostro
Partito
Un operaio Della magnete dirigente sindacale segretario del Valdarno
Sindaco
Di Incisa
Per lunghi anni a cavallo tra la prima e la seconda Repubblica letto
Dai cittadini
Poi organizzatore del partito e segretario del partito
Una lunga impegnata
Carriera politica
A partire dall'impegno sindacale
E dall'impegno nel rapporto con i suoi concittadini
Un compagno intelligente
Riservato modesto
Ma appassionato riaperto al rinnovamento e attento alle nuove generazioni
Un punto di riferimento molto forte e non è un caso che il cordoglio per la sua scomparsa
Abbia investito in modo così ampio il mondo politico e la gente comune
A Firenze e nel valutare
Egli è stato un esempio di quell'assenso del partito a cui qualcuno guarda con fastidio
Come ad un residuo del passato
E che rappresenta invece mio giudizio la forza di un legame ad un progetto comune che trascende il destino individuale delle persone il senso di appartenenza ad una comunità di donne e di uomini uniti da valori ed speranze condivise lo ricordiamo con affetto
Il Consiglio nazionale si unisce i suoi cari alle compagne e compagni di Firenze rendendogli omaggio con un minuto di silenzio
Grazie
Diamo ora
Avvio i nostri lavori
Dando la parola al compagno Piero Fassino per la relazione introduttiva
Di questo Consiglio nazionale con il quale si dà avvio alla campagna per il congresso nazionale dei Democratici di sinistra
Dare compagnie cari compagni
Sono molti e importanti i cambiamenti intervenuti nei mesi che ci separano dall'ultimo Consiglio nazionale
In Medio Oriente sull'altra sponda del Mediterraneo acceso un altro focolaio di tensione e di conflitti
Di fronte all'esplodere di un nuovo conflitto armato suscitato dai continui attacchi missilistici di Hezbollah cui Israele ha risposto con una dura azione militare
L'azione dell'Italia è stata decisiva per sollecitare l'impegno diretto di Onno e Unione europea e per dare alla crisi libanese una risposta politica e diploma
Questo successo in gran parte il frutto della determinazione con la quale il nostro Governo ha dichiarato la sua disponibilità a schierare lungo il difficile confine tra Libano e Israele truppe italiane sotto le insegne delle Nazioni Unite
Lì ci sono oggi quasi tre mila caschi blu italiani
Ai quali va il nostro saluto riconoscente il nostro sostegno in uno scenario esposto a gravi rischi
In questi giorni infatti la vicenda libanese sta conoscendo un nuovo passaggio critico con l'assassinio di Pierre Gemayel e un aspro conflitto politico tra il Governo signora e gli Hezbollah una crisi che non solo non smentisce
L'impegno del nostro paese ma sollecita una nuova immediata azione dell'ONU e dell'Unione Europea
Per evitare precipitazioni drammatiche e per promuovere una mediazione politica che consenta al Libano di ritrovare stabilita
Così come è necessario che la comunità internazionale isoli e contrasti la campagna del presidente Ahmadinejad di negazione dell'Olocausto e di delegittimazione di Israele
Le agisca per
Su Cerci
Io agisca per favorire e sostenere la formazione di un governo di unità nazionale palestinese che possano essere
Possa essere interlocutore delle prime aperture venute in questi giorni dal governo Israele nel frattempo dieci giorni fa sabato due dicembre la bandiera italiana è stata ammainata possibile riconsegnata dal ministro della Difesa nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Il governo ha così mantenuto uno dei principali degni assunte in campagna elettorale
Entro la fine dell'anno avevamo detto faremo rientrare i nostri soldati dall'Iraq e così è stato tra queste due decisioni la missione in Libano e al rientro dall'Iraq non solo non c'è contraddizione ma anzi c'è un duplice stretto legale
Il primo riguarda le nostre forze armate
Identici in Libano come in Iraq sono la professionalità l'onore il senso di umanità la dedizione alla causa della pace dei quali i nostri soldati hanno dato e stanno dando prova
Così come il venti con il forte caloroso sostegno della missione da parte di tutto il popolo Italia
Il secondo legame politico
La decisione di schierare le nostre truppe in Libano è figlia della stessa visione che ci ha spinti a far rientrare il contingente dall'Iraq
Una visione per la quale l'uso della forza che può essere inevitabile per garantire e promuovere la pace deve essere sempre posto al servizio di un'azione politica ispirata ai principi del multilateralismo
E fondata sulla legalità internazionale
Per questo abbiamo detto no alla guerra in Iraq e abbiamo detto sì all'invio dei Caschi blu in Libano
Le cose vanno male armata ha dovuto ammettere a denti stretti il presidente Bush il nuovo segretario dalla difesa chiarezza ha riconosciuto che gli Stati Uniti in Iraq stanno perdendo la guerra una guerra che si è tradotta in un fallimento politico e militare e che è costata bus una secca sconfitta alle elezioni medio per ci sono dovute seppellire decine di migliaia di vittime e gettare al vento miliardi di dollari per riconoscere che la lotta al terrorismo islamista non può essere condotta con la sola forza delle armi
E che per evitare al Medioriente la terribile prospettiva paventata dal re di Giordania
Di tre guerre civili insieme in Iraq in Libano in Palestina e senza considerare l'Afghanistan la parola deve tornare alla politica
Meno truppe più diplomazia raccomandato al presidente Bush la commissione vecchi anziani
Un'azione politico diplomatica a tutto campo che deve coinvolgere anche la Siria e l'Iran i cui comportamenti influiscono pesantemente sulla crisi libanese sui conflitti che lacerano la dirigenza palestinese
La lezione irachena insegna che la democrazia non può essere esportata sulla canna del fucile
La democrazia si diffonde per contaminazione positiva come sta pazientemente facendo l'Europa i suoi confini Esterni verso l'est europeo dei Balcani calcola e verso la Turchia
La scommessa di un'integrazione europea più impegnative decisiva con la quale si può e si deve dimostrare la compatibilità dell'Islam con la democrazia
E la possibilità della convivenza nella stessa casa europea tra diverse culture e religione
Per questo siamo grati a Benedetto sedicesimo per i gesti e le parole che hanno scandito la sua visita in Turchia
Un viaggio che allontanato l'incubo dello scontro tra civiltà aiutato il dialogo interreligioso e interculturale nel nome della pazzia
E ci auguriamo che l'Unione europea abbia la saggezza e la lucidità di tenere aperte le sue porte alla tutti
Siamo peraltro la vigilia di un anno che può essere decisivo per il rilancio del processo di integrazione europea
Superando così la crisi seguita e referendum francese e olandese che hanno bloccato il Trattato costituzionale
La presidenza tedesca nel cinquantenario dei Trattati di Roma è un'occasione da utilizzare appieno
E l'incontro fra il presidente Prodi cancelliere Angela Merkel ha un preciso segnale della volontà e dell'impegno elitario
L'Europa ha bisogno di riprendere con vigore il processo di un'integrazione pena la sua marginalità irrilevanza sullo scenario mondiale
E proprio di fronte a una crisi di leadership americane appare ancora più urgente che l'Europa si dia gli strumenti e le politiche per riempire un vuoto ed essere un attore globale
Ed è responsabilità della sinistra democratica delle forze riformiste battersi perché l'Europa l'Europa con i suoi valori di civiltà di tolleranza di democrazia di libertà l'Europa con il suo modello sociale fondato su coesione e diritti
Assuma un ruolo centrale nella governance del mondo ed è per concorrere a questo obiettivo
Che ci sentiamo impegnati a dare corso alla forte piattaforma europeista approvata apporto nel congresso dei socialisti europei
La politica estera non è stata il solo capitolo nel quale si è espresso il carattere di svolta dell'azione del governo di centro sinistra
Gli stessi carattere di innovazione politica italiana hanno colto nel decreto
Gli stessi il carattere d'innovazione politica gli italiani hanno colto nel decreto Bersani-Visco
Giustamente compreso da una vasta opinione pubblica con un provvedimento finalizzato alla liberazione di risorse e di opportunità per consumatori e cittadini
E di modernizzazione del Paese Namangan una modernizzazione della quale è parte integrante principio costitutivo una vera e se nella lotta all'evasione fiscale
Non a caso resistenze e proteste che pure ci sono state assai aspre non solo non hanno incontrato solidarietà da parte dell'opinione pubblica nel suo insieme
Ma hanno anzi suscitato la preoccupazione che potessero interrompere un per il percorso di innovazione avviato dal governo
Andrete fino in fondo o riserve erette mancati magari tornerete indietro per non ledere gli interessi corporativi
Questa è la domanda che ci siamo sentiti rivolgere nel mese di luglio
E come se il Paese avvertisse che solo liberando energie capacità e opportunità che l'Italia potrà rimettersi in moto liberandosi di particolarismi
Devo ismi corporativi segmentazione degli interessi di guerra in cui degli interessi guerra di tutti contro tutti
Insomma per salvarsi dalla decadenza e dal declino l'Italia ha bisogno di riforme incisive e profonde all'insegna del primato dell'interesse generale
In realtà la legge finanziaria presentata dal governo è tutt'altro che di ordinaria amministrazione
Ed è improntata ad una netta discontinuità con le politiche di bilancio precedente
Nella passata legislatura la politica economica di Berlusconi e Tremonti ha dato all'Italia la crescita zero mentre l'economia mondiale conosceva la fase di sviluppo più impetuoso che la storia recente
Il dissesto dei conti pubblici con tre punti di PIL di spesa corrente in più l'azzeramento dell'avanzo primario la ripresa del debito e un'impressionante aumento di precarietà nel lavoro e disuguaglianze nere
Al contrario la finanziaria due mila sette si propone di aprire un ciclo nuovo che consente all'Italia di ritrovare alti livelli di crescita
E lo sforzo qui sta la differenza con politiche neoliberiste di puro aggiustamento finanziario e tenere insieme al risanamento dei conti pubblici con la ripresa dello sviluppo e una decisa azione per l'equità sociale
Basterà ricordare che si vuole riportare il disavanzo di bilancio oggi con la sentenza europea sull'IVA e l'emersione del debito delle ferrovie sfiora il sei per cento sotto la soglia europea del tre per cento in un solo anno
Uno sforzo che consente di dedicare più risorse al rilancio degli investimenti e della crescita mettendo a disposizione dell'impresa è una quantità di risorse superiore a tutte le finanziarie precedenti
Per la prima volta dopo cinque anni il Mezzogiorno torna a essere una priorità vera dell'azione di governo con politiche risorse De vita
Con l'utilizzo del TFR inoptato si sono assicurate le risorse per un consistente programma di investimenti infrastrutturali
Dopo anni di tagli si riprende investire anche nella cultura nella produzione intellettuale nel patrimonio artistico e ambientale
L'impegno a contenere la spesa pubblica non ha al tempo stesso impedito di prevedere in Finanziaria
Risorse per l'avvio di un Piano nazionale per gli asili nido l'istituzione di un fondo per le persone non autosufficienti il rifinanziamento della legge tre due otto rimbalzati locale istituzione del Fondo per l'integrazione degli immigrati e altre misure di sostegno alle famiglie
Così come sono garantite le risorse per rinnovo dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego e per realizzare finalmente la stabilizzazione dei tantissimi insegnanti precari della scuola
Insomma accanto al risanamento lo sviluppo l'equità e infatti questa finanziaria via una redistribuzione di reddito vantaggio prima di tutto di chi ha di meno
Con un animo avuto modo rimodulazione fiscale ispirata di equità sociale e con un impegno straordinario di riduzione delle norme massa di fisco eluso Cuevas
Peraltro nel corso dell'iter parlamentare la manovra è stata corretta perfezionate molti aspetti anche raccogliendo nostre precise richieste
Maggiori risorse sono state garantirà settori strategici come la formazione l'università la ricerca la sicurezza dei cittadini
Il necessario contenimento della spesa pubblica è stato rimodulato in modo tale da assicurare enti locali e Regioni le risorse per politiche sociali e servizi essenziali
Sono state accolte buona parte delle richieste formulate dal mondo del lavoro tutto dalle norme sull'apprendistato a quelle sullo scontrino fiscale dagli studi di settore la successione di impresa dal TFR alla riduzione dei contributi
è stata effettuata un'attenta verifica degli effetti di rimodulazione fiscale tenendo maggiormente conto dei nuclei mono parentale degli effetti prodotti su tutti i redditi dalle addizionali locali
Le prevedendo di utilizzare il maggiore incremento di gettito derivante dal recupero di evasione per una riduzione della pressione fiscale già dal due mila uno
Opereremo ancora in questi ultimi giorni
Di esame parlamentare per rendere la legge finanziaria più efficaci
Il più chiaro nei suoi obiettivi
Consapevole che realizzare quegli obiettivi e in particolare ridurre il deficit al di sotto del tre per cento e portare la crescita del PIL al due per cento è condizione per restituire all'Italia gli italiani fiducia l'opportunità
La questione politica che dobbiamo porci allora è la seguente
Se questo è l'impianto dalla mano un impianto ambizioso e robusto perché una finanziaria così perché una finanziaria così impegnativa non ha raccolto l'apprezzamento e il consenso necessario
Ma anzi ha suscitato manifestazioni di disagio e di protesta incrinando il rapporto del governo con i Paesi
Il primo segnale di difficoltà nel nostro rapporto con il Paese lo abbiamo registrato con l'indulto
In sé necessario
Ma che è stato percepito da una larga maggioranza degli italiani come un provvedimento di sola emergenza rischioso per la sicurezza dei cittadini e incapace di rimuovere le cause della stessa emergenza Cazzola
Se lo stesso indulto fosse stato accompagnato da provvedimenti incisivi e strutturale per la sicurezza per l'abbattimento radicale dei tempi della giustizia per la costruzione in tempi certi di nuove carceri probabilmente sarebbe stato accolto con ben altro spirito
Ma le difficoltà più gravi le abbiamo registrate con la predisposizione alla presentazione la discussione parlamentare della Finanziaria
è stato il presidente Ciampi il primo a suonare l'allarme attenti disse subito
Va reso più chiaro il senso di una missione per il Paese
Perché non ci si può impegnare in una manovra straordinaria di trentacinque miliardi di euro una manovra che finisse per colpire innumerevoli grandi e piccoli interessi particolari
Se il Paese non ne comprende e condivide il significato complessivo e generale
Il due dicembre centrosinistra portato a Roma in piazza San Giovanni centinaia di migliaia di persone
Dando vita
Se c'è scritto c'è scritto centrodestra
Così
Dove sta
Il due dicembre centrodestra portato a Roma in piazza San Giovanni centinaia di migliaia di persone
Dando vita alla manifestazione popolare più vasta della sua storia e confermando di mantenere un consenso vasto in strati significativi dell'elettorato
Noi abbiamo guardato a quella manifestazione col rispetto che si deve ad un'espressione di democrazia
E ci siamo sforzati di cogliere le ragioni di disagio di quanti vi hanno partecipato
Non siamo tuttavia riusciti accogliere non solo negli slogan della piazza ma soprattutto nei discorsi dal palco una proposta che andasse oltre la pura potenza
Non è un caso se l'unica componente moderata del centrodestra l'UDC di Casini ci si è sentita costretta organizzare un'altra manifestazione ben distinta è ben distante non solo geograficamente da quella di Roma
Una distinzione non contingente ma che segna invece una rottura politica nel centrodestra
Che da oggi si manifesta con due diverse modalità d'intendere e praticare l'opposizione
Che richiamano e che richiamano sempre di più due diverse prospettive politiche per la riorganizzazione del centro destra e l'intero sistema scudi
Il problema non è dunque oggi l'opposizione
Che a pochi mesi dalla sconfitta elettorale resta ben lontana dalla capacità di esprimere un'alternativa credibile col nostro governo
Il problema è semmai
Il senso comune che si è diffuso in una parte larga e varia della società
Secondo cui questa Finanziaria si esaurirebbe solo immessi in un inasprimento fiscale per tutti senza ritorni e benefici per i cittadini
E questa lettura il filo che lega la manifestazione di piazza San Giovanni alle proteste che sono venute da categorie produttive e professionali così come da settori di lavoro dipendente
Un malumore che si è manifestato perfino tra lavoratori dipendenti che pure trarranno beneficio dalla rimodulazione fiscale a favore di chi ha un reddito inferiore ai quaranta mila euro a
E si aggiunga ancora che in settori danni esposti alla precarietà i giovani lavoratori parasubordinati oppure il mondo della scuola e dell'università sono maturate aspettative più alta di quanto la finanziaria abbia soddisfa
Il problema è dunque imprimere una significativa e sensibile correzione di rotta all'azione di governo e all'iniziativa delle forze politiche
Partendo da una realistica contest constatazione di fatto
L'Italia da dieci anni cresce di un punto al di sotto della media europea e di tre quattro punti al di sotto della media mondiale
è un Paese nel quale tutti i settori della società e dello Stato sono in sofferenza
Dalla sanità alla giustizia dalla sicurezza alla scuola dall'infrastruttura la ricerca dagli enti locali all'assistenza non c'è settore che non si percepisca come sotto finanziato e non domandi maggiori risorse
D'altra parte il vero differenziale l'enorme debito pubblico accumulato
Mentre infatti la presento alle di prodotto interno lordo che l'Italia destina i vari settori di spesa pubblica e nella media europea l'incidenza di una spesa per interessi sul debito è quasi il doppio dell'area del insomma senza un radicale mutamento degli indirizzi della politica economica della spesa sociale e della finanza pubblica l'Italia non ce la fa
Senza un rilancio della crescita di almeno almeno il due per cento all'anno sono impensabili sia una politica di investimenti sia una significativa redistribuzione orizzontale da un settore all'altro
Né è pensabile un ulteriore aggravio fiscale sul settore privato dato che anche la pressione fiscale nel nostro Paese sta raggiungendo livelli critici
La verità e che il vero problema del Paese il grave ritardo accumulato negli anni nella modernizzazione complessiva del nostro stesso nel nostro sistema economico sociale causa prima del vistoso rallentamento del nostro tasso di sviluppo
Leuzzi ha protetto dal rischio della crisi finanziaria valutaria ma non si garantisce la crescita
Anzi sottrai in modo definitivo proprio i due principali strumenti che avevano alimentato la crescita drogata degli anni Ottanta la svalutazione competitiva il finanziamento pubblico Index
E dunque serve un cambio di passo una forte innovazione discontinuità nell'aggredire le fragilità strutturali del paese
Dobbiamo intanto concedere con determinazione sul binario del risanamento per liberarsi dal cappio del tempo
Che ci costringe ogni anno a bruciare una percentuale di reddito nazionale doppia acque rispetto a quella degli altri Paesi europei per tassi di interesse anziché aumentare la spesa sociale gli investimenti o ridurre la pressione fiscale
Ma con la stessa determinazione dobbiamo avanzare sull'altro binario quello delle riforme in due grandi direzioni
Competitività del sistema produttivo e qualità efficienza produttività del sistema pubblico a cominciare dai quattro macro comparti di spesa previdenza e sanità Pubblico impiego enti locali
Come ho già detto più volte non si tratta tanto di tagliare perché non ci sono margini per significativi tagli quantitativi alla spesa si tratta invece di riqualificare risanare razionalizzare e ristrutturare spostare risorse
Bisogna fare di più e meglio con le stesse risorse il che spesso è molto più difficile che taglia per fare alcuni esempi
Con la stessa quota di PIL che in linea col resto d'Europa il comparto giustizia deve riuscire a portare la durata media delle cause civili a un anno dai dieci attuali e deve arrivare a questo obiettivo entro tempi certi
La quota del PIL dedicata al comparto della sicurezza per fare un altro esempio è superiore alla media europea
Sarà difficile farla crescere ancora in modo significativo senza affrontare in modo non in uso Ivo il nodo della razionalizzazione delle forze di polizia
La quota di PIL che l'Italia globalmente destina alla ricerca è scandalosamente bassa ma non lo è la quota di spesa pubblica che invece sconta gravi inefficienze nell'organizzazione degli enti pubblici di ricerca
Difficile farla crescere la quota di spesa pubblica
Senza procedere ad una coraggiosa riorganizzazione di enti e strutture e ancor più di procedure mentalità come indicato di voler fare il ministro Mussi
Spendiamo meno di quanto accade negli altri Paesi europei per l'infanzia per la famiglia per la non autosufficienza mentre spendiamo di più per la previdenza
E abbiamo bisogno di creare un sistema moderno di ammortizzatori sociali che consenta di passare dalla tutela del posto di lavoro a quella del lavoratore sul mercato
Tutti obiettivi che richiedono una diversa allocazione delle risorse sulla base di diversa gerarchia di priorità
Così come non c'è settore del comparto produttivo che non posso non debba ragionare in termini di liberalizzazione e modernizzazione efficientizzazione
Dall'industria al credito dalle professioni al commercio dei trasporti all'energia
E anche qui si tratta di capire se il sistema Paese intende affrontare la sfida della competitività o preferisce la china decadente della difesa ciascuno della propria insostenibile rendita di posizione
è su questi cardini che deve ruotare la cosiddetta fase due
Al di là di questa definizione giornalistica quello che a noi preme e che approvata la Finanziaria
Si vari subito un'agenda di riforme che incida sulle fragilità strutturali del Paese
E consenta di dare le stesse misure della Finanziaria quell'efficace produttività necessarie a realizzare gli obiettivi di crescita che il Governo si è proposto
Per questo pensiamo che sin dalle prime settimane del due mila sei
Si debbano istituire tavoli di confronto con le parti sociali per affrontare cinque grandi priorità
Le pensioni e la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale il mercato del lavoro il sistema degli ammortizzatori sociali l'efficienza e la produttività delle pubbliche amministrazioni la liberalizzazione le misure per la competitività il federalismo fiscale
E intorno a queste priorità promuovere un patto per la produttività la crescita e il lavoro
Per realizzare questi obiettivi la politica deve introdurre un elemento di innovazione le discontinuità
In proiettando come parametro dei propri comportamenti la celebre esortazione kennediano
Non chiedetemi cosa il Paese può fare per voi ma cosa voi potete fare per il Paese
Ridare slancio al Paese creare condizioni di crescita efficienza in ogni settore offrirà ciascuno l'opportunità di scommettere sul proprio talento sulla propria voglia di fare
In una parola dare al Paese il senso di una sfida comunque così possiamo restituire ad una società frammentata il senso di un'appartenenza di un comune destino di un essere nazione
Tutto questo però non si realizza senza una forte e convinta condivisione della società
Ed è esattamente questa la criticità emersa nella finanziaria
Forse non abbiamo riflettuto a sufficienza su quali e quanti guasti abbia prodotto la ideologia del regolativa della destra
La cui esaltazione degli interessi particolari e corporativi ha finito per offuscare smarrire il valore degli interessi generale
E paradossalmente anche la dialettica tra riformisti e radicali insiste del tutto fisiologica in una coalizione plurale di centro sinistra
Ha finito per assecondare una tendenza alla frammentazione degli interessi e delle domande
Indebolendo la credibilità di un progetto capace di tenere unito il Paese
Insomma quel che pesa nell'azione del Governo e della maggioranza non è tanto un deficit di comunicazione che pure c'è stato eccetera
Ma la difficoltà di promuovere e realizzare una condivisione fondata sul riconoscimento del ruolo della società e dei suoi soggetti
C'è un filo che lega la manifestazione degli artigiani di Venezia il malessere degli operai di Mirafiori la protesta dei ricercatori dell'università
E questo filo è un sentimento di non riconoscimento che ciascuno di quei soggetti ha vissuto per artigiani commercianti piccoli imprenditori e il mancato riconoscimento della fatica quotidiana di investire gestire un'azienda competere concordò con concorrenti terribili razzismo districarsi nei meandri di una burocrazia sorda e ostile
Per il mondo dell'università il mancato riconoscimento di chi dopo anni di studio di attività didattica di ricerca
Continua a vivere nella precarietà di un lavoro mai stabile di una RAI meno remunerazione spesso umiliante di una carriera mai compiuto
Per gli operai di Mirafiori e il disagio di una vita quotidiana segnata da fatica fisica la catena di montaggio si sta ancora per molto
Di scarsa retribuzione di incertezza occupazionale
A cui si aggiunge la frustrazione di vedere il proprio lavoro manuale non riconosciuto e sospinto al fondo della gerarchia sociale
Si aggiunga che temi politicamente significativi come la sostenibilità delle pensioni e funzionamento del pubblico impiego
Da troppi anni vengono evocate in termini puramente punitivi senza che mai si renda chiaro i destinatari perché e come si vogliono realizzare riforme incisive
E allora quando un disagio si manifesta una classe dirigente non gira le spalle né rivolge lo sguardo altro
Per questi
Ho ritenuto che fosse dovere dal segretario del principale partito della coalizione di governo
Intraprendere in queste settimane al nord che a gennaio al Sud
Un viaggio nei luoghi simbolici dell'Italia che lavora che produce
Per andare ad ascoltare capire ragionare discutere
E soprattutto per dare riconoscimento a persone ceti Soggetti immobili che non si sentono riconosciuti rappresentati da un sistema politico istituzionale che vivono come distante sordo e ostili
Insomma serve anche qui un'innovazione di metodo di lavoro di stile politico che anche una discontinuità di messaggio al Paese
Gli italiani devono essere aiutati a non avere paura del cambiamento e solo una politica che non ne abbia paura può fare
Ma lo può fare soprattutto una politica capace di ascoltare la società di riconoscerne i meriti e valori di non deludere domande e aspettative
Una politica che si guardi dal rischio di un riformismo dall'alto e senza popolo invece sappia ricostruire con i cittadini un rapporto di fiducia e condivisione
In questo modo dobbiamo dare agli italiani la precisa sensazione che abbiamo raccolto il messaggio critico venuto in queste settimane lo abbiamo tradotto lo vogliamo tradurre in un impegno rinnovato per il cambiamento del Paese
Le difficoltà ci parlano insomma di una crescente estraneità dei cittadini alla vita politico istituzionale
E come potrebbe non essere così di fronte a un Parlamento in cui seguono i rappresentanti di ventuno partiti
Ulteriormente frammentati in corrente sotto correnti che infatti sono ancora di più la frammentazione di ceto e di territorio
Come potrebbe non essere così di fronte ad una politica che troppo spesso si manifesta non già impegnata sceglierà costruirà a fare
Apparendo invece spesso disperse nel chiacchiericcio inconcludente nell'esternazione estemporanea nella quotidiana ricerca di una piccola visibilità fine assiste
Non può davvero essere sottovalutato il solco che si va allargando tra politica e società
Una distanza che se non colmata con una forte iniziativa democratica
Rischia di divenire facile terreno per derive qualunquista e plebiscitaria antipolitiche
Peraltro già stato così dieci anni fa quando Berlusconi e il suo leaderismo populistico riempirono il vuoto apertosi con la crisi profonda dell'istituzione dei partiti della Prima Repubblica
Non si pensi che quel rischio sia ormai alle nostre spalle per il solo fatto che Berlusconi ha deluso e ha perso le elezioni
Proprio quel che è accaduto in Italia in queste settimane anche altrove come in Olanda dove hanno prevalso le elezioni le forze populistiche di destra e di sinistra e spesso con parole d'ordine non dissi
Si dice che occorre una forte immediata iniziativa
Per restituire ai cittadini una politica in cui possano riconoscersi e avere fiducia
La transizione istituzionale da troppo tempo irrisolto
Il ritorno alle logiche proporzionali indotte dalla nuova legge elettorale
La divisione che si è prodotta nel centrodestra con l'UDC che punta apertamente un nuovo sistema elettorale politico
Tutto ciò sollecita ancora di più ad una riorganizzazione profonda del sistema politico istituzionale
Un federalismo compiuto una riforma della politica che la renda trasparente vicine ai cittadini una democrazia che funzioni un bipolarismo effettivamente mi il Paese ha bisogno di stabilizzare definitivamente un sistema che ponga al centro la competizione tra credibili alternative di governo un sistema che consenta a chi vince di governare potendo contare sull'accumulazione di energia coesiva necessario intervenire in modo incisivo sui tanti nodi che paralizzano il Paese
Per questo dopo che gli italiani hanno respinto con il referendum lo strappo costituzionale della destra dobbiamo rilanciare il confronto sulle riforme istituzionali ed elettorale
Questa esigenza oggi si è fatto urgente su tre versanti la forma di Stato con i necessari aggiornamenti alla riforma del Titolo quinto la realizzazione del federalismo fiscale
Il bicameralismo con l'improrogabile necessità di riforma del Senato il rafforzamento in un quadro di garanzie e contrappesi dei poteri del premier
La Commissione affari costituzionali di Camera e Senato hanno concordato un programma di lavoro che dovere portare entro marzo proposte legislative
Mentre il ministro Chiti avviato una ricognizione degli orientamenti di tutte le forze politiche
Siamo dunque pronti a discuterne in Parlamento
Per costruire un percorso di riforme che possa raccogliere il consenso di un largo schieramento parlamentare ben oltre la maggioranza di governo
E allo stesso modo chiediamo con forza e determinazione la modifica della legge elettorale che tutti anche le destre riconoscono ormai e s'era un ostacolo al corretto funzionamento di una moderna democrazia
Come dimostra anche l'adesione di molti autorevolissimi esponenti dell'opposizione che nella scorsa legislatura votano riforma Calderoli all'iniziativa referendaria di abrogazione parziale di quella stessa letti
Per noi il sistema ottimale per l'Italia resta il collegio uninominale a doppio turno
Disponibili senza pregiudizi a discutere anche soluzioni diverse purché rafforziamo il bipolarismo e la coesione delle coalizioni recuperi nel necessario radicamento territoriale degli eletti se così non dovesse essere c'è il referente e lì decideranno i cittadini
Rilanciare l'azione di governo con incisive riforme economiche e sociali
E avviare il confronto sulle riforme costituzionali ed elettorali sono due condizioni necessarie per affrontare il problema Italia
Ma sappiamo bene che non sono sufficienti
Alfredo Reichlin si sollecita continuamente a non limitarsi ad una lettura riduttivamente economicistica e ha ragione
Dietro l'affanno economico dietro il disagio sociale c'è qualcosa di più profondo e più serio che ha che fare con la stessa identità storico civile del nostro Paese
Del resto le stesse difficoltà economiche dinanzi alle quali si trova l'Italia proprio per il loro carattere strutturale non possono avere una soluzione solo economico
Dopo cinque anni di testa Alitalia infatti è un Paese a rischio
Perché esiste un sistema produttivo in affanno
Perché certezze di vita di lavoro e di reddito sono divenute precarie per molti perché cresce la difficoltà a tenere unito un Paese che non solo continua a vivere un'irrisolta questione meridionale ma scopre di avere la pancia anche una questione settentrionale
Perché il sistema politico istituzionale venuto riducendo ulteriormente la capacità di rappresentare la Società italiane di affermare il primato dell'interesse generale
E tutto questo ha sollecitato frammentazione corporative di ceto di territorio acuito il senso di estraneità dei cittadini alla vita politica istituzionale e soprattutto indebolito i fattori di coesione indispensabile perché una comunità si senta Lazio
Nonostante ciò guardata l'Italia un grande Paese come sappiamo ricco di risorse e professionalità competenza e lavoro tecnologie capita
Ancora in queste settimane il rapporto Censis ci parla di una ripresa economica fondata su creatività innovazione apertura ai mercati nuove managerialità
Ma appunto questo rende ancor più urgente una guida politica forte autorevole e riconosciuta in grado di rivolgersi al Paese con credibilità
Serve la messa in campo di nuove energie positive che spingano la politica la classe dirigente nel suo insieme in definitiva la società italiana a trovare il senso la passione la determinazione a perseguire l'interesse generale
E a comprendere che quello spesso interesse generale non è mortificazione appiattimento mediocre
Ma è valorizzazione del talento del merito visti come prezioso bene collettivo
E tutto questo non può essere il frutto di una politica economica soltanto ma semmai nei presupposti
Il problema italiano ancora per dirla con grande sì quello di una riforma intellettuale e morale
Potremmo dire di un'autoriforma civile chiedi al Paese la spinta necessaria non tornare a essere soltanto espressione geografica ritrovarsi come nazione alle nazioni di euro
Una riforma morale politica che ripensi il Paese rifornire su istituzione la sua costituzione materiale
Ricordo che l'Italia dei nuovi orizzonti dell'integrazione europea e della globalizzazione Plast di una nuova identità nazionale costruendo coesione sociale spirito civico senso di appartenenza
Ci sono momenti
In cui una nazione chiamata ripensare se stessi al suo destino quello che vuole essere
Penso al new deal con cui Roosevelt restituisce forza dignità e coesione ad un'America sprofondato nella depressione del ventinove
Penso al modo in cui una Germania devastata materialmente travolta moralmente dalla follia hitleriana se per ricostruirsi come nazione libera e democratica
Penso a come la Francia che nella delle con decolonizzazione visti al collasso della sua identità imperiale del suo assetto istituzionale seppe uscire dalla crisi della Quarta Repubblica
Penso a Felipe Gonzales che guida la Spagna fuori dalla notte del franchismo nella democrazia e neri disegna nella democrazia il profilo di nazione Giovanni e moderno in ciascuno di quelle vicende decisiva è stata la funzione nazionale assolta da una grande forza politica
Talora moderata talora progressisti
Capace di proporre una visione di indicare delle sfide di offrire una prospettiva un progetto in cui ciascun cittadino potesse identificarsi e proiettare la vita propria e dei propri figli
Ecco oggi l'Italia di fronte un passaggio non meno alto e impegnativo
E serve una forza politica che abbia l'ambizione la forza ideale e morale di assolvere ad una funzione nazionale di guida
La destra non è in grado di farlo perché ha dimostrato in questi anni di non avere la visione ideale il progetto culturale politico la classe dirigente necessaria
Tocca oggi alla sinistra al riformismo alle forze di progresso
Restituire all'Italia identità vocazione senso disse che del suo futuro
Questo è l'orizzonte ideale queste la missione storica che assegniamo al partito nuovo che vogliamo costruire
Il partito democratico dell'Ulivo
Un nuovo soggetto politico capace di guidare l'Italia in un passaggio storico della sua vita nazionale
Davvero si banalizza la sfida che sta di fronte a noi se si guarda al progetto del partito democratico unicamente come un opera di semplificazione del sistema politico
C'è anche questo obiettivo naturalmente
Ma ben altro spessore storico politico e di ben altri interessi densità culturale sono le ragioni che ci portano a misurarsi con il Progetto per la sorte trasformazione dell'Ulivo nel partito democratico
Così come sarebbe riduttivo pensare di costruire un partito nuovo su misura di questo o quelli
Se mai la nostra ambizione come generazione che si è trovata in questo tormentato passaggio di secoli di millennio
Alla guida di grande difficili i processi di rinnovamento e perfino di rivolgimento politico
E di lasciare le generazioni nuove a quelle che avanzano dietro di noi non solo i detriti di una transizione in conclusa ma anche le fondamenta almeno le colonne portanti di una costruzione molto
La condizione di riuscita di questa nostra impresa è un vero incontro di culture riformatrici
Un incontro che proprio per essere vero deve pensarsi al futuro e non al passato e il futuro ma per molti aspetti già oggi presente si interroga con sfide nuove dinanzi ai mutamenti intervenuti nell'ultimo quindicennio della società italiana
Che hanno radicalmente modificato tutte le principali variabili intorno a cui la sinistra le forze di progresso hanno costruito le loro identità e le loro esperienze
Il passaggio dal fordismo oggi fuori produzione informatico ha mutato il lavoro nella sua quantità qualità distribuzione nella sua stessa percezione valoriale
Lo sviluppo produttivo chiamata a fare sempre i conti con la sostenibilità ambientale ed energetica sociale
Dopo l'esazione interdipendenza dei mercati integrazione europea hanno messo in causa lo Stato-nazione le sue capacità regolative redistributivo
I mutamenti demografici rimodellando profilo il volto del nostro Paese facendo emergere nuove criticità infanzia giovani la terza età emettendo la Società italiana di fronte ai dilemmi alle inquietudini della multietnicità
Pulsioni populistiche leaderistica e separatiste ci parlano di una crisi della democrazia rappresentativa che sollecita ripensare istituzioni forme della democrazia il loro rapporto con i cittadini
Insomma sono i tratti intorno a cui si è costruita l'esperienza della sinistra del riformismo nel Novecento ad essere messa in discussione
Per questo abbiamo bisogno di un pensiero nuovo
Capace di legge di raccogliere le sfide di un secolo nuovo un pensiero nuovo non è solo l'assemblaggio di pensieri vecchi
Non basta anzi non serve semplicemente giusta pur giustapporre le diverse tradizioni del riformismo italiano
Se dobbiamo fare incontrare quelle radici e perché dobbiamo ammettere dobbiamo mettere insieme incanta in campo nuove idee nuove esperienze nuovi alfabeti e nuovi paradigmi
Nasce da qui la spinta all'incontro tra i riformisti
Quando ci si pensa autosufficienti l'esperienza della storia si dice ci si divide quando si avverte con sofferenza il proprio limite si cerca in altri proprio completamente avviene nella vita e anche nella politica
Peraltro stanno alle nostre spalle le due ragioni principali su cui si è fondata lungo più di un secolo la divisione la competizione tra le culture riformiste i partiti che la rappresenta
Sì perché
Divisioni che hanno segnato la vicenda dei riformismi italiani del Novecento affondano affondavano le loro radici in letture diverse della società che conducevano proposte politiche alternative
E per di più nel secolo delle ideologie totalizzanti l'appartenenza di campo rendevano ancora più rigide e asprezze competizione
Ma oggi il muro di Berlino non c'è più e le norme sommovimento politico prodotto dalla sua caduta condotto le culture riformiste italiane i suoi partiti a trasformarsi
E a ritrovarsi unite nell'Ulivo e lì elaborare una comune lettura della Società italiana è un comune progetto politico per l'Italia
Ed è proprio in virtù dell'esperienza dell'Ulivo che possiamo puntare a unire oggi quel che la storia ha diviso ieri
Ci sono dunque ragioni sporche valori condivisi che consentono di credere nel progetto nel partito democratico
Insomma serve un riformismo capace di fare incontrare i valori della sinistra i nostri valori
Pace democrazia libertà solidarietà uguaglianza con l'alfabeto del nuovo secolo
A Giorgio Ruffolo e questa mattina in un bell'articolo chiede di sapere quali sono i valori fondanti
Del nuovo Partito democratico dico che appunto noi vogliamo fare incontrare i valori della sinistra
Con questo nuovo alfabeto che il secolo ci consente il multilateralismo per una governance della globalizzazione che affermi diritti dell'uomo democrazia liberazione da ogni forma di oppressione
L'integrazione europea per un'Europa che sia il luogo lo spazio in cui costruire il futuro dell'Italia il sapere e la conoscenza per offrire ad ogni persona più opportunità scommettendo sul talento sul merito sulla capacità il lavoro che tanto più le forme flessibili e mobili di oggi ha bisogno di essere riconosciuto valorizzato restituito la sua manifestazione di creatività ingenue sapere umano
La sostenibilità per perseguire uno sviluppo per l'uomo e rispettoso della natura
E ancora la laicità come l'eguaglianza dei diritti e la certezza per ogni persona di praticare le proprie scelte di vita nella responsabilità
E come valore che deve ispirare la ricerca di soluzioni condivise ai inquietudini e domande su cui si interrogano presenti e non credenti le pari opportunità per promuovere l'accesso al sapere al lavoro all'Istituzione alla politica per ogni donna italiana
La multiculturalità per realizzare l'integrazione riconoscimento relazione tra diritti e doveri
Sono i grandi valori intorno a cui possono incontrarsi al riformismo socialista l'umanesimo cristiano il progressismo liberaldemocratico
Le nuove culture dell'ambientalismo e della parità di genere
Valori che devono a maggior ragione connotare un partito che voglia rappresentare la pluralità dei riformisti
Naturalmente il dibattito di questi mesi ci dice che ci sono con la Margherita e con gli altri interlocutori del partito nuovo questioni aperte
Discutiamone apertamente perché potremo superare le nostre diversità di partenza se apriamo un confronto diretto e ravvicinato sforzandoci insieme di guardare al futuro e non al passato
Una prima questione aperta la collocazione internazionale del partito democratico
Un partito delle pensarsi in un orizzonte non solo nazionali
Ma mondiale ed europea ricollocarsi entro un sistema di relazioni che gli consenta di svolgere un ruolo sulla scena internazionale e incidere alle scelte che lì si opera
Ora la storia del nostro continente ci consegna uno scenario politico nel quale i partiti socialisti e socialdemocratici costituiscono di gran lunga la famiglia riformista europea più gravi
E chi abbia l'ambizione come deve avere patito democratico di concorrere innovare riformismo europeo dirlo non può in ogni caso a prescindere da quella famiglia
In questo sta il valore del congresso del Partito socialista europeo di Porto
Dal quale è venuto un sostegno esplicito e convinto al progetto del partito democratico
Considerato una sfida storica per l'Italia ma anche una scelta che può cambiare la politica europea e i suoi asset
E un contributo a rinnovare unire riformismo europeo
A Porto non si doveva decidere la collocazione europea internazionale del futuro Partito Democratico
Questa scelta si deve discutere qui istanza
Ma proprio per questa discussione per le decisioni da assumere non è irrilevante sapere
Che è la più grande famiglia riformista europea guarda al nostro progetto con simpatia e favore ed è disposta ad accompagnarne insuccesso aprendo le porte del se al Partito Democratico
Nelle parole calorose di Rasmussen così come nel sostegno esplicito manifestato in questi mesi è ancora forte da tutti i principali dirigenti socialisti europei
C'è la consapevolezza di dover perseguire con determinazione una coraggiosa innovazione delle loro esperienze aprendosi al confronto all'incontro con altre culture riformiste del continente
E in questa chiave in questa chiave appare chiaro quanto la modifica statutaria con cui se allarga il suo orizzonte a partiti progressisti e democratici non sia una scelta burocratica ma di forte valore politico
E francamente appare curioso che chi in Italia e anche nel nostro partito
In volte alla centralità del socialismo europeo magari per contestare la scelta del partito democratico non abbia ritenuto di riconoscere il valore di quella innovazione
D'altra parte è noto come i partiti socialisti e socialdemocratici di oggi non siano più da tempo i partiti della Seconda Internazionale
Ma abbiano maturato via via un'evoluzione politica e culturale che ha fatto loro assumere il profilo di grande forza di centrosinistra dentro cui si ritrovano le molte sensibilità che si ritrovano in Italia nell'unico
Tony Blair ha rifondato il laburismo inglese aprendo l'incontro col socialismo liberale Gonzales ieri a Zapatero oggi sono i leader di un socialismo spagnolo che ha assunto i valori della modernità
Le socialdemocrazie scandiva ne hanno ripensato il loro welfare per realizzare equità e progresso nella società flessibile
Ségolène Royale e l'espressione di un socialismo francese che va oltre la sua storica cultura colbertista e che Mitterrand rifondò alpine unificando socialisti radicali repubblicani cristiano sociale
I socialisti portoghesi hanno promosso nuove frontiere una Samp l'amante si ispira all'Ulivo dei socialdemocratici austriaci hanno costituito il gruppo parlamentare insieme a personalità liberali elette nelle loro liste
E anche sul piano mondiale l'Internazionale socialista da tempo una organizzazione aperta e plurale che accanto a partiti socialisti e socialdemocratici vede un'ampia presenza di partiti progressisti e democratici di diversa ispirazione
E sia il sette l'Internazionale socialista intrattengo da tempo con il partito democratico americano un rapporto strutturato di collaborazione inviati costante intensificazione come dimostra la presenza di Howard Dean apporto
Sappiamo bene che questa nostra impostazione non registra ancora una condivisione dei nostri amici della Margherita
Ma noi non chiediamo a chi viene da un'altra storia di riconoscersi nella socialdemocrazia
Chiediamo di essere partecipi di un comune impegno con la famiglia socialista per aprire una stagione nuova da profano del riformismo anche in euro
E dunque discutiamo ma senza pregiudizi e soprattutto sulla base di un approccio politico e non ideologico
Una seconda questione aperta è quella della laicità
Ho detto in modo più articolato del rapporto tra le diverse visioni etiche o religiose la laicità delle istituzioni dinanzi all'emergere di nuove questioni antropologia
Sappiamo tutti che sui temi etici e civili è cresciuta nella società una sensibilità molto a
Più attenta di Inter
Più attenta che ogni persone possa praticare liberamente le proprie scelte di vita
Ma anche più attenta che la libertà non si è mai disgiunta dalla responsabilità
Mi hanno e noia questa duplice sensibilità abbiamo il dovere di dare risposte
Dobbiamo scegliere quale metodo adottare
Possiamo rispondere in termini d'entità
Facendo anche dei drammatici e inediti dilemmi quali la dura sofferenza di Piergiorgio Welby l'ennesima occasione per dividersi in modo ideologico
Oppure possiamo è a mio modo di vedere doppia
Trovare il coraggio di ascoltare comprendere le ragioni dei diversi approcci a ricercare insieme soluzioni condivise
è con questo impianto che la maggioranza di centrosinistra intende giungere al riconoscimento dei diritti di coloro eterosessuali e omosessuali che vivono in una convivenza di fatto
è una scelta giusta
Perché è una legge civile e di buonsenso perché riconosce diritti a chi non ne ha
Perché è uno strumento che consolida e rafforza legami affettivi e personale di un rapporto di convivenza
Perché anche in una coppia di fatto c'è sempre un partner esposto maggiore debolezza che deve essere tutelato
Tutte buone ragioni per introdurre anche in Italia ciò che in altri Paesi europei cedette
Ed è dunque infondato l'allarme presentata dallo paventato dall'Osservatore Romano di uno sradicamento della famiglia
Non solo perché non vi è alcuna equiparazione giuridica tra famiglie e coppie di fatto
Ma perché è un'equilibrata normativa sulle convivenze rafforzano indebolisce i vincoli di solidarietà responsabilità affettività tra conviventi contribuendo così anche ad una più forte responsabile coesione sociale
Così come appare necessario dare soluzioni normative adeguate a temi non meno cruciali quale il testamento biologico l'accanimento terapeutico la modifica della Fini-Giovanardi sulle tossicodipendenze la ricerca sulle cellule staminali
E non da oggi penso che sarebbe una buona cosa se maggioranza e opposizione insieme decidessero di migliorare la legge sulla fecondazione assistita almeno nei suoi punti più critici
Non vi è dunque in noi alcun dubbio sulla necessità di un rinnovato impegno riformatore sui temi etici così come non vi è alcun dubbio sulla necessità di affermare la laica sovranità dello Stato e delle sue istituzioni
Ma proprio la delicatezza e la complessità di temi che investono la vita e la morte
Il destino della specie umana la generazione degli individui la sessualità la famiglia rapporto tra scienza e natura impongono la diga del confronto del dialogo ravvicinato della mediazione alta come le sole strade per produrre soluzioni matura e condivisi
Questo atteggiamento peraltro è stato richiamato con molta forza a conclusione della sua visita ufficiale Alfa dal Presidente Napolitano
Laddove invitato all'ascolto alla comprensione delle reciproche ragioni alla ricerca del bene comune
Insomma se pienamente diritto di una maggioranza legiferare anche in queste materie e lo rivendichiamo anche per il centrosinistra appare comunque opportuno perseguire fino a che è possibile la ricerca della massima condivisione
La laicità non è infatti un'ideologia una visione compattamente alternativa tomi visione religiosa concepita come altrettanto chiusa e compatta
Nella laicità il rifugio in una presunta illusoria neutralità di uno spazio asettico che si pretende si possa decidere senza fare i conti col pluralismo etico e religioso
La laicità è il riconoscimento di piena cittadinanza dunque di rilevanza pubblica non solo privato per le diverse visioni etiche e cultura
Ma la laicità da parte sua esige che ognuna di queste visioni accetti che l'assunzione di una decisione collettiva tanto più se di valore normativo generale si è ispirata al criterio della ricerca della soluzione più adeguata e rispettosa delle diverse sensibilità
E non a quella della miniera affermazione di un'identità
Anzi la laicità dello Stato delle sue leggi consiste non già nel negare alla pluralità di approcci culturali etnici o religiosi di manifestarsi ma nella capacità di perseguire soluzioni ispirate al rispetto delle scelte di vita di ogni singola persona
All'universalità e uguaglianza dei diritti
Alla liberazione delle donne da ogni forma di oppressione o negazione dello Zenit alla possibilità di esercitare la libertà nella responsabilità
Una laicità così intesa non solo non ha nulla da temere da un partito nuovo grande e plurale ma tutto da sperare
Perché solo un partito grande plurale può superare la logica della contrapposizione di identità separate
Perché solo un partito grande plurale può quindi produrre soluzioni adeguate ai problemi nuovi e agli inediti stilemi etici che il nostro tempo si propone
E perché sono un partito grande plurale può difendere la laicità della ricerca dice la laicità della ricerca di soluzioni adeguate e condivisi
Dalla pressione dei fondamentalisti negli integralismi dei clericali ismi di tutte le osserva
Solo un partito grande e plurale o dimostrare coi fatti che affrontare le questioni eticamente controversa
Guardando in avanti insieme e non dividendo sì sulle prospettive di partenza il punto di partenza è possibile e fecondo di soluzioni buoni per il Paese
Non si tratta dunque come vedete di sacrificare le ragioni della laicità sull'altare del partito democratico
Tutto al contrario sono proprio le ragioni della laicità che ci chiedono di dare alla democrazia italiana un partito grande e plurale
Di Lanza per i cattolici di credenti e non credenti capace di affrontare senza pigrizie lady Greganti questione antropologica del nostro Paese
Peraltro non può essere elusa la consapevolezza di quanto decisivo è strategico sia nella storia dell'Italia e per il futuro del Paese il mondo Catto
E di come nessuna reale alternativa democratica di progresso sia praticabile se il mondo cattolico volge il suo sguardo adesso
E anzi l'Ulivo e il Partito Democratico sorgono proprio con l'obiettivo di superare antichi steccati facendo incontrare laici e cattolici credenti e non credenti in un comune progetto politico e culturale di rinnovamento e crescita della società Italia
Il partito democratico dell'Ulivo sarà il partito nuovo del quale il Paese ha bisogno se saprà dar vita anche ed una terza questione della nostro dibattito ad una forma nuova di partecipazione democratica di attivazione delle tante energie disperse talvolta sfiduciata e delle quali l'Italia l'Italia non ce la farà
A riprendere la via dello sviluppo del progresso senza una nuova stagione di mobilitazione civile nella politica
Anche per questo il partito nuovo non può limitarsi ad essere una federazione di partiti esistenti
Che restano connesso
E neppure la semplice fusione inevitabilmente fretta di apparati
Unire i riformismi significa agire su due fronti
L'unità delle forze politiche riformiste e il coinvolgimento in tale progetto
Di una vasta opinione pubblica più larga
Di quel che oggi sono oggi i soli partiti rappresenta l'unità delle forze politiche riformista certamente il suo perno nell'intesa DS Margherita ma non si esaurisce Ines
Lo abbiamo detto ripetutamente lo ribadiamo qui
Le forze politiche che esprimono culture socialiste repubblicane liberaldemocratica cristiano sociali ecologiste
Sono altrettanto necessario se davvero si vuole le Zare l'unità dei riformismi nel nostro Paese
In particolare noi pensiamo che del progetto del partito democratico debba essere pienamente partecipe chi ha espresso ed esprime una cultura riformista socialista
Lo SDI che è stato tra i fondatori della federazione dell'Ulivo e anche il vasto associazionismo politico d'ispirazione socialista
Non vi è contraddizione tra riaffermare con forza i valori in cui anche i DS si riconoscono del riformismo socialdemocratico del socialismo liberale e farli incontrare con altre culture riformiste nel partito democratico anzi
Il partito democratico lo spazio nel quale si può finalmente realizzare quel progetto di una vasta unità socialista che riunisca tutte le forze che si richiamano i valori del socialismo europeo per rafforzare così la più ampia unità di tutti i riformisti al tempo stesso il partito democratico vuole essere un progetto capace di guardare oltre i patti per parlare ad una vasta moltitudine di giovani e di donne di lavoratori di cittadini molti dei quali si riconoscono nell'Ulivo senza necessariamente riconoscersi né sui fatti
Di grande valore l'appello lanciato proprio in questi giorni da un ampio numero di personalità del mondo ambientalista che indica quante energie intellettuali e culturali politiche possono essere mobilitate per un progetto d'innovazione politica
Né può essere mai dimenticato l'enorme patrimonio di energie rappresentato dei quattro milioni di cittadini che parteciparono alle primarie
Così come cresce ogni giorno la sollecitazione che viene dai giovani dal mondo delle donne dall'universo associativo per un processo politico noi chiuso nei recinti dei soli partiti
Le stesse ampie spesso impazienti aspettative che in tanti cittadini ha suscitato e suscita il progetto del Partito democratico ci dicono quanto grande sia la domanda di una politica nuova
A tutto questo e tempo di offrire un percorso di pieno coinvolgimento nella costruzione del partito democratico
Per noi DS voglio dire con grande chiarezza ai nostri interlocutori in primo luogo a Romano Prodi
è un punto dirimente che questa più ampia convergenza di forze politiche culturali sociali si possa manifestare fin dalle prossime settimane
E per questo chiediamo a Romano Prodi nella sua qualità di leader dell'Ulivo di promuovere da subito se di appuntamenti per dare al processo di costruzione del partito democratico questa considerazione più ampia chiappe
Avvertiamo tutti quanto sia necessario un profondo rinnovamento della politica dei partiti delle istituzioni per superare quella lontananza e quel senso di estraneità di cui ho parlato ripetutamente fin qui il partito democratico può e deve essere l'opportunità di un partito nuovo anche in questo come rinnovamento della politica
Questo tema ampiamente discusso da Orvieto in poi è spesso rappresentato come un con una contrapposizione tra partiti e società civile
O meglio si tende ad accreditare la tesi per cui soltanto con partiti leggeri e prive di strutture si possa realizzare partecipazione atti è un dilemma falso
Non vi è alcun dubbio che oggi la politica abbia bisogno di aprirsi e di adottare strumenti di larga partecipazione democratica primarie per scegliere premier siete candidati nelle istituzioni referendum per consultare periodicamente i cittadini su questioni di grande rilevanza Assisi annuali programmatica aperti a saperi e competenze della società
Voto segreto per l'elezione dei dirigenti termini di mandato per fare morire ricambio generazionale benissimo
Ma tutto ciò può essere realizzato se c'è un'organizzazione forte capace radicata in grado di attivare organizzare e far vivere quegli strumenti e dunque se il Partito democratico dovrà essere capace di rappresentare domande aspettative di una società complessa e di promuovere la più ampia partecipazione dei cittadini e di dotarsi nei propri statuti di quegli strumenti di partecipazione democratica
Dovrà essere un partito
Con centinaia di migliaia di aderenti presente in tutti gli otto mila comuni italiani con un'attività che non si limiti alle sole campagna elettorale
Capace di riconoscere il protagonismo delle donne con una capacità di selezione formazione di nuove leve di dirigenti amministratori con gruppi dirigenti riconosciuti è forte valorizzazione delle figure istituzionali nazionali che locale
Insomma se in qualcuno alberga il timore che si voglia dare vita a un partito leggero privo di radici più simile a un movimento di opinione o una somma di comitati elettorali sappia che questa non è intenzioni nostro il tema non è dunque contrapporre i partiti alla partecipazione ma fare nel partito democratico l'occasione di una straordinaria innovazione della politica della forma partito
Nella direzione di un partito forte radicata organizzato capace di apertura osmosi partecipazione democratica
Il tema sul quale dobbiamo confrontarci e semmai cosa voglia dire nel ventunesimo secolo un partito forte e radicato organizzato consapevoli che quei partiti di massa strutturati centralizzati dotati di un forte collateralismo sociale quel partito in cui tutti quelli che sono in questa sala
Hanno sono cresciuti hanno maturato la loro esperienza politico erano e sono anch'essi figli del Novecento
Ed è la sua organizzazione produttiva e sociale fordista mentre oggi un moderno e forte partito lo dobbiamo pensare nella modernità liquida nel tempo reale della società flessibile
è un tema che molti partiti socialisti europei stanno già ponendo sperimentando forme di partito nuove flessibili un partito che nei momenti fondamentali della sua vita interno assume decisioni coinvolgendo una platea molto vasta di aderenti sul modello delle nostre primarie per Prodi e sulla base del principio una testa un voto e poi un partito che nella quotidianità del suo agire politico e capace di federare mille realtà parziale sulla base di una cultura pluralista figlia della Società della Rete
Un vasto passando nelle organizzazioni territoriali movimenti tematici associazione di ambiente di gente di orientamento politico d'ispirazione culturale
Anche qui c'è una nuova grande spinta costruire una forma di partito che corrisponda alla società vince con uno proprio per proprio questo approccio ci consente di affrontare anche un altro nodo del progetto le modalità del processo costituente
Il partito democratico nasce per un atto di volontà i partiti e movimenti politici e associativi che decidono di costituire insieme un nuovo soggetto politico
Il che comporta una transizione caratterizzata da gradualità e processualità a cui le organizzazioni fondatrici concordano con la loro organizzazione le loro politiche e i loro gruppi dirige
In altre terre
L'atto di nascita del nuovo partito non avviene all'inizio del processo costituente ma ne l'esito finale
Il che significa che i congressi dei partiti convocati nel due mila sette
Non decideranno alcuno scioglimento
Ma saranno chiamati a deliberare di voler essere partecipi del processo costituente del nuovo partito democratico
Così sarà anche per i DS che nel loro quarto congresso non solo non si scioglierà
Ma proveranno una piattaforma politica con cui concorre alla costruzione del Partito Democratico eleggeranno il segretario e gli organismi dirigenti previsti dallo statuto a cui sarà data la responsabilità di guidare i DS nel nuovo progetto
E il percorso costituente la cui conclusione dovrebbe situarsi alla vigilia delle elezioni europee
Sarà scandito da tappe scelta che i partiti concorreranno decidendo insieme i profili politici e organizzativi necessari
E si tratterà di aria di inventare i modelli e le forme organizzative più coerenti anche sulla base di esperienze già sperimentate in Italia in Europa da altri partiti movimenti
Credo che così sia possibile chiarire la contrapposizione partito federazione che percorre il nostro dibattito noi vogliamo costruire un partito aperto e pura con i caratteri che opprime indica per le ragioni ideali programmatiche politiche che mi sono sforzato di rendere chiare
Mentre una semplice federazione di partiti sarebbe una formula debole esporta rapidamente Arif d'identità
Naturalmente la costruzione del partito nuovo proprio perché ispirata processualità e gradualità comporterà anche momenti federativo
L'importante è che sia chiaro che il fine è un partito e passaggi pattizi sono un mezzo
Insomma vogliamo costruire un percorso che non smarrisco alla ricchezza e l'articolarsi delle storie politiche di ciascuno
Ma le faccio incontrare agire insieme nella costruzione di una nuova identità comune coinvolgendo anche la ricchezza dei tanti apporti che la società italiana può affari può offrire al di là di quello che i partiti rappresenta sono dunque queste la visione ideale ragioni politiche e culturali gli obiettivi progettuali che ci portano a sostenere il progetto del Partito Democratico quel che si muove la consapevolezza di dover dare all'Italia una guida forte e autorevole
Capace di dare corso a una nuova tappa della rivoluzione democratica Italia
Una guida ispirata dai valori del riformismo l'unica cultura politica dimostra così storicamente capace di tenere insieme uguaglianza e libertà
Diritti e modernità solidarietà innovazione
Questo obiettivo lo vogliamo realizzare con i caratteri il profilo l'ampiezza che ho indicato
Sapendo che il nostro obiettivo non è una forma organizzativa ma dare al Paese una politica riformista che resta in ogni caso la bussola strategica dei Democratici di sinistra
Di tutto questo dunque discutiamo nel prossimo quarto congresso dei DS che vi propongo di convocare nella primavera prossima dando delega la relazione di fissarne la data definitiva alla luce delle scadenze istituzionali elettorali previste nello stesso periodo
è un congresso straordinariamente importante
Al cui centro vogliamo mettere l'Italia il suo futuro e il suo destino
E in funzione di questa sfida come far vivere un grande partito democratico progressista ispirato dei valori riformista
Un congresso che non segnerà l'ha fatto l'esaurimento della sinistra nello scioglimento del suo principale partito
Al contrario i democratici sinistra mettono le loro idee la loro forza organizzata la loro vasta classe dirigente il patrimonio delle loro idee dei loro valori al servizio di un progetto politico più gravi
L'unità del riformismo italiano per far vivere con ancora maggiore credito il consenso i valori del socialismo e della sinistra
Libertà uguaglianza democrazia solidarietà pari opportunità diritti tutela della dignità umana
Per questo abbiamo bisogno di una forte tensione morale e politico
I nostri iscritti i nostri elettori non accetterebbero un congresso di pulmini inutilmente polemico
Aspio
Ne apprezzerebbero preannunci di separazione scissioni del tutto lontane da quella domanda incalzante di unità di coesione e di responsabilità che si viene rivolta ogni giorno dalla nostra gente
Proprio guardando la nostra lunga storia
Possiamo ben constatare che mai in nessun momento la divisione ha reso più agevole misurarsi con questi e invece ogni qual volta abbiamo fatto prevalere l'unità e la condivisione i nostri valori il nostro ruolo ne sono usciti più forti e riconosciuto
E così anche oggi
Il partito democratico nasce per unire non per dividere insomma quale che sia l'opinione di ognuno ciascuno di noi non può mai smarrire il senso di una comune appartenenza di comuni ideali e di un comune vestiti
Quel che sarà l'Italia nei prossimi decenni dipende anche da noi e dalle nostre scelte
Quanto più uniremo tanto più la nostra funzione dirigente sarà utile alla sinistra la ditta quanto più saremo fattore di unità tanto più i cittadini si riconosceranno in noi e nella nostra politica
Ed è con la consapevolezza di questa enorme responsabilità che dobbiamo guardare all'Italia e parlare all'Italia grazie
Bene compagne e compagni diamo subito
Inizio ai nostri nostro dibattito e vi prego di mantenere
Coesione e silenzi
Il primo iscritto a parlare il compagno Sergio Gentili cui segue il compagno Andrea beni Dino
E poi via via si nocciole era un elenco che è già piuttosto nutrito di oratore
Ma la relazione del
Compagni no però scusate no
Allora spetta un secondo saggio scusa
E
Vi prego di di di di di di Belisario e silenzi
Uscire il Silenzio chi proprio deve uscire prego scusa Ameri grazie
La relazione
Di Fassino è stata anche a molte cose le condivido altre no
No ed altre
Ma intanto vorrei partire da una
Proposta politica ed che io vorrei di avanzare Fassino l'ha detto nella sua relazione ma credo che dobbiamo metterci il segno rosso su questa questione cioè noi dobbiamo decidere oggi che esiste una situazione di
Grande difficoltà
Del governo
Prodi
E dell'Unione nel nostro Paese e dobbiamo decidere che questa questione non è una delle tante questioni ma è una
Priorità una priorità a cui noi dobbiamo dare tutta la nostra attenzione e azione politica
Abbiamo di fronte un Paese in cui la protesta delle destre è diventata una protesta di massa
Che si sta saldando
Con la delusione mi aspettative molte fasce sociali popolari sentimenti mondo del lavoro che hanno sostenuto
Il centro sinistra e questa saldatura è molto pericolosa per le sorti dell'Italia e del nostro Paesi poi ci troviamo di fronte a un martellante attacco portato avanti da diverse forze non ultima penso al tentativo di
Rigettare indietro la coscienza democratica dei cattolici che hanno sempre affermato come dire la laicità
Dello stato e della politica rigettarle di su una sponda
Di esclusività dei loro valori etici delle loro convinzioni
A danno dell'eguaglianza e di diritti degli altri
L'Osservatore Romano da questo punto di vista in prima
Poi il tentativo di dividere nel centrosinistra non c'entro dalla sinistra
Ebbene credo che noi dobbiamo reagire acquista situazioni l'unione e il Governo non uno stanno reagendo adeguatamente
L'abbiamo visto anzi abbiamo delle crete da questo punto di vista ad atti importanti penso per esempio alla politica internazionale
Messa in campo dal governo Prodi e dal ministro degli esteri penso all'azione positiva del ministro dell'economia beh a queste azioni poi ci sono state tante altre crepe penso alla vicenda Turco alla questione di un dialogo sociale non compiuto e non pieno a piccoli ministri che sono capi di governo che pensano esclusivamente al loro particolare e poi a me sembra che quella parola d'ordine che noi volevamo lanciare cioè che non c'è il riformismo dall'alto non c'è riformismo senza partecipazione mi sembra che da questo punto di vista stiamo marcando dei ritardi se la vorrei dire con una battuta insomma noi dobbiamo avere l'obiettivo di aprire le casse dello Stato pieni ma anche le urne tiene e quindi qui abbiamo un problema politico un problema di direzione politica del governo e dell'Unione
Abbiamo un problema di di mettere in campo la forza dell'Unione come forza unitaria e di coesione del nostro paese abbiamo il problema di rilanciare con forza un'azione corale del Governo Prodi e abbiamo un problema come dire di tenere insieme il governo da una parte e alleanza e Unione e Unione dall'altro ecco queste questioni non si risolvono da soli occorre una iniziativa politica forte a me questo sembra il problema che abbiamo di fronte noi come DS dobbiamo prendere una iniziativa politica forti tempestiva che è quella di mettere come dire insieme riorganizzare le priorità dell'Unione
Avere come dire un calendario di governo condiviso senza vedere quello che è accaduto in questi mesi dal condotto dal dall'indulto a alla stessa come dire andamento sulle questioni della della finanziaria qui occorre una iniziativa nostra forte e credo che dobbiamo correggere ancora alcune impostazioni nostre nostri
Noi quando abbiamo detto per esempio che il riformismo dall'alto sarebbe stato ha battuto sarebbe stato superato con la formazione del partito
Democratico bene questa è un'impostazione che io ritengo sbagliata perché il problema del consenso è un problema di oggi e il problema del consenso del governo è un problema di tutta l'Unione non solamente un problema di un partito come dobbiamo come dire dirci che quella collocazione che ci siamo ci hanno ritagliato come DS che era quello come dire di governo sta da una parte noi dobbiamo costruire il partito nuovo no
Io credo che i DS debbono entrare nella mischia politica nella mischia politica e sociale con una iniziativa con una iniziativa forte di raccordo d'incontro delle forze delle forze dell'Unione e poi dobbiamo aprire anche una riflessione con una grande responsabilità con grande responsabilità io non credo che possiamo pensare a un leader del nostro governo isolato con una immagine che non che non va insomma io penso che dobbiamo stare vicino approdi molto vicino approdi non possiamo lasciarlo da solo e questo è un problema politico molto serio ecco io spero tanto che il nostro congresso
E di la fase di informa diritti rinnovamento
Sia veramente un un passaggio un passaggio vero perché ricostruire una come dire
Un sentire comune tra il Paese e le forze sociali e le forze dell'Unione questo governo è la questione di fondo di fondo e il nostro congresso può aiutare anzi deve aiutare a risolvere questa questa questione quindi a noi serve veramente un congresso per ricostruire
Una forte Alleanza per ricostruire le priorità di intervento di cambiamento di riforma per ricostruire una forte unita nel centro nel centrosinistra e anche vere avere una forza maggiore nel combattere e controbattere pedestre anche lo dico anche in Parlamento quindi un congresso sereno congresso responsabile in Congresso ore libero
Soprattutto anche un congresso sopra nel senso del nostro congresso dovrà decidere anche i tempi
Della transizione
Il
I connotati della nuova formazione politica e dobbiamo ragionare insieme come è possibile realizzare
L'incontro fare un passo in avanti nell'incontro tra le grandi forze socialiste
Italiani di cattolici democratici gli ecologisti liberaldemocratici ecco questo incontro noi dobbiamo evocarlo pensarlo ed erano già nelle nella transizione qui non non c'è un problema di come dire direi un posto di azienda di di di di fretta dell'agenda c'è un problema di processi politici in cui le grandi forze sociali debbono essere messe in campo debbono essere come dire sollecitate da ascoltate in questa direzione quindi nessun processo
A fusione fredda ma nessuna limitazione e cancellazioni delle grandi culture e neanche si può pensare di riformismo socialista un il cattolicesimo democratico italiano con la loro storia il loro futuro e la loro rinnovamento possano essere come dire piccole correnti litigiose magari di una formazione
Più grande ecco da questo punto di vista il nostro congresso deve anche decidere delle cose precise deve decidere che noi vogliamo un partito popolare un partito di massa a forte partecipazione
Con regole contrastare con grande trasparenza o un partito come dire che combatte il neo notabilato il populismo
Linea Olivieri leaderismo un partito come dire allargato sì al centro che a sinistra ci dobbiamo porre questo problema un partito che stia nelle
Nel quadro ovvio Fassino lo ha detto bene non voglio sottolineare perché qui dobbiamo decidere produce il nostro ingresso deve decidere deve decidere che si sta nel partito del socialismo europei anzi tutto decidere vestono dovremmo decidere non dobbiamo uscire dritto no no ma questo è meglio come dire perché perché per esempio l'intervista di Rutelli diceva da una parte celebriamo dall'altra parte mai nel partito socialista darle sembrava insomma una cosa per persone un po'come dire che no Titti si debbono un po'
Raboni
Poi l'idea del nostro fronte cioè di questo nuovo partito che deve essere un partito che
Finisco finisco finisco un partito come dire che sta nel Partito del socialismo europeo sì e che una forza progressista una forza di sinistra e quindi anche il ruolo del del socialismo europeo del del socialismo italiano e non è che possiamo metterlo dentro come dire
Anni sia di una cosa
Diverso è l'ultima questione cento altre Marco insistente
L'ultima questione è la Federazione io ho apprezzo il ragionamento su della fase di transizione intorno
Al la possibilità di patti federativi quant'altro apprezzo che il dei Democratici di sinistra lo svolgeranno no il loro ultimo congresso
Però io lo la riflessione su come si sta insieme come possibile stare insieme con forza e così DiVersi con grandi potenzialità io questa riflessione la vorrei portare avanti anche nel congresso
Perché penso che la contrapposizione tra partito da una parte Federazione dall'altro non non mi convince passo della Federazione sia una forma di partito non è un'altra cosa sono due forme di partito del partito
Democratico dell'Ulivo su cui dobbiamo ragionare senza pensare che l'una escluda l'altra
Grazie la parola compagni Andrea Venerino seguirà Umberto Ranieri poi Mario Tullo poi Fabio Mussi inviterei
A a non fare chiacchiericcio perché molto fastidioso per chi parla
Care compagne e cari compagni prendo la parola per la prima volta in questo Consiglio nazionale a nome di tutta che l'effetto per fare pubblicamente i nostri complimenti alla senatrice Paola Binetti che ieri sera nata da Giuliano Ferrara Otto e mezzo in modo sprezzante con il sorriso sulle labbra ci ha mostrato la sua vittoria
Rivendicando il fatto che con la fiducia al Senato sarebbero decaduti tutti gli ordini del giorno compreso quello sulle unioni civili e che quindi il termine del trentuno gennaio sarebbe decaduto istantaneamente
Ha detto c'è tempo accecante c'è tempo anche oltre trentuno gennaio
Lo dico ironicamente testimoniando di la rabbia ed imbarazzo con cui gran parte della comunità omosessuale italiana sta seguendo in questi giorni
Il dibattito che si è scatenato sulle unioni civili dopo il brutto episodio accaduto al Senato del ritiro da parte del governo dell'emendamento sulle convivenze a seguito della minaccia chiara esplicita dei teodem di non votare la Finanziaria se come dire episodio che si è concluso con l'esibizione televisiva della signora ieri sera
Torno su questo episodio perché ritengo che il modo in cui noi come partito sapremo uscire da questa vicenda segnerà forse più ancora che altre questioni importanti come quella dell'approdo internazionale del nuovo partito il destino del Partito Democratico e molti commentatori politici oggi
Lo mettevano in evidenza sui giornali
Siamo infatti assistendo alle prove generali di quello che sarà il modo in cui il futuro partito saprà affrontare i temi della modernità e dell'innovazione sociale
Badate bene non sto parlando di temi eticamente sensibili
Perché siamo profondamente convinti che quello delle unioni civili così come il tema di non mandare in carcere chi fuma uno spinello
Non sia e non possa essere un tema eticamente sensibile cioè un tema che ha che fare con le grandi questioni della vita e della morte come l'aborto la procreazione assistita polenta natia ma sia piuttosto una questione che attiene ai diritti umani e civili delle persone
Perché altrimenti nella definizione di temi eticamente sensibili dovremmo farci rientrare tutti i temi su cui le nostre opinioni non collimano con quella della senatrice Binetti e temo sarebbero troppi
E imbarazzante vedere l'abbiamo scritto oggi sull'Unità in un documento alla cautela con cui si evita di parlare del fatto che questa legge la si farà anche per risolvere i problemi di quelle famiglie come quelle omosessuali che non potendo accedere all'istituto del matrimonio non hanno altra scelta se non quella della semplice convivenza nella nostra società
Mentre per molte coppie eterosessuali quella della convivenza può essere una scelta per quello omosessuale si tratta invece di una scelta obbligata e dal punto di vista dei diritti umani si tratta di una bella differenza
E imbarazzante vedere come ogni volta che si parla di questa legge si faccia riferimento a questioni come la tutela della libertà di praticare le proprie scelte di vita coi propri stili di vita
Quanti come che gli omosessuali possono una minoranza un po'stravagante che va capita figli ma neanche poi troppo assecondata perché eccessivamente trasgressiva rispetto all'idea che qualcuno a dimorare comune
E sicuramente ha sempre che la famiglia è una e una sola
In barba agli ultimi trent'anni di studi sociologici su questo tema in barba ai cambiamenti sociali che sono gli occhi sono sotto gli occhi di tutti
E facendo un passo indietro persino a quanto affermavano le donne della democrazia cristiana che partecipano nei lavori della costituente
Imbarazzante vedere come si tirino in ballo a sproposito questioni come quella del dialogo tra credenti e non credenti sulla questione che nulla a che fare con la religione e pur sapendo che la gran parte dei cattolici italiani è d'accordo a riconoscere le unioni diverse dal matrimonio
Con chi dovremmo dialogare con il cardinal Trujillo
Che ci insulta costantemente dalle pagine dei giornali definendo i drammi e le discriminazioni quotidiane che vivono le coppie omosessuali come dei capricci con il cardinal Maggiolini che ci paragona chi si accoppia coi cavalli sono loro a dover essere rassicurati oppure i cittadini a cui si vorrebbero estendere dei diritti
Il dialogo si può costruire solo partendo da valori forti e in un clima di reciproco rispetto
Perché altrimenti non di dialogo si tratta non di mediazioni alte ma di cedimento le posizioni dell'altro
E se la sinistra italiana avesse aspettato di ottenere il permesso della chiesa negli anni Settanta questo Paese non avrebbe ancora nel divorzio nell'avvolto
Ho dato volutamente e cocciutamente il termine famiglia e anche un po'provocatoriamente perché la questione più importante che in campo e soprattutto quella della dignità sociale delle famiglie che vogliamo tutelare riconoscerà che proteggerà
Perché aggiungere diritti a qualcuno non significa in alcun modo toglierne ad altri perché questa battaglia un senso solo se declinata come una grande battaglia civile per l'uguaglianza di tutti i cittadini e contro tutte le discriminazioni
Perché se lo vediamo come un tema scomodo anche un po'secondario nelle nostre priorità rischiamo di perdere il senso di quello che stiamo facendo
Perché non sarà un'interpretazione palesemente sbagliata di un articolo della Costituzione Ortese ad una legge con la dichiarazione di un leader politico o il deliberato di una mozione di un partito ad impedire a noi omosessuali di considerare quelle relazioni che faticosamente siamo impegnati a costruire in una società che ci è ostile e ci vorrebbe nascosti sotto un velo di ipocrisia e di sensi di colpa come delle famiglie a pieno titolo
Se pensate che le vendite che italiani stiano guardando poi con ottimismo speranza vi sbagliate di grosso gli omosessuali italiani questa volta non si fidano più e se la legge che uscirà fuori dal consiglio dei ministri non saprà rispettare la loro dignità se il compromesso che troveremo sarà lontano da ciò che in tutta Europa e in gran parte del mondo civilizzato stiamo ormai abituati a considerare come diritti
Siamo pronti a scendere in piazza è usare ogni strumento pacifica democratico di lotta politica compresi più estremi e radicali par far valere le nostre ragioni perché le nostre ragioni sono le nostre vite
Cari compagni cerca di uscire presto dall'alibi che se questa riforma non si farà sarà solo colpa della Binetti e dei teodem
Il problema non sono loro che non fanno altro che il loro mestiere
Chi con delle convinzioni personali profonde radicate e chi esclusivamente in modo strumentale il problema siete voi il problema è la capacità di questo partito di essere all'altezza di una sfida così grande
E lasciatemi dire se non si riuscirà a varare una buona legge il problema sarà dell'Italia
Che già è stato superato su questo tema dal Sudafrica del post apartheid e presto lo sarà anche dal Cile del postino cioè sarà dell'Italia che avrà perso per l'ennesima volta la sfida della modernità e dell'innovazione politica
Ecco perché questo tema sta entrando al centro del nostro congresso perché anche su questo che saremo misurati nella nostra capacità di essere davvero una forza riformista innovatrice
Guardate lasciamo anche da parte per un secondo socialismo europeo
Se non altro perché le forze socialiste non Rocco hanno ormai spostato il loro traguardo verso obiettivi decisamente più ambiziosi dei nostri basterebbe che seguissimo l'esempio di François Bayrou di Nicolas Sarkozy di Derrick e Maroni di Angela Merkel o di José Maria Aznar
E per questo che la richiesta che riponiamo è quella di promuovere da subito
Una mobilitazione straordinaria di tutto il partito a sostegno di una legge umana e saggia come dice spesso Barbara Pollastrini ma soprattutto ambiziosa e coraggiosa
Mettiamo questo tema al centro del nostro congresso e del confronto coi nostri alleati sfidiamo né sul terreno dell'innovazione della modernità mobilitiamo anzi per far nascere in tutta Italia sezioni della lega Italiana famiglie di fatto rendiamo visibile anche attraverso le nostre vite le nostre storie che c'è un paese intero che chiede attenzione per la politica
E soprattutto non lasciamo sola Barbara Pollastrini come è stata lasciata sola Livia Turco sul tema della droga a combattere per portare a casa un testo dignitoso
Lasciatemi concludere l'intervento con un'annotazione personale
Dentro del non tutti hanno le stesse posizioni rispetto al percorso del partito democratico sono in tanti ad avere sfiducia un approdo come questo e non senza ragioni scottati da troppe sconfitte negli ultimi anni molti addirittura quest'anno non rinnoveranno dopo molti anni di militanza l'apprezza l'obbedienza
Io
Paola Concia e altri con noi riteniamo invece che non si possa ancora perdere la speranza di veder nascerà anche in Italia
Una grande forza riformista che sappia fare dell'innovazione della modernizzazione del Paese delle grandi battaglie civili per l'uguaglianza di tutte di tutti
Il cuore della propria azione politica della propria missione nella società
Diciamo che più che dei demo cioè ittici noi vogliamo essere considerati come dei demo creativi
Ma non dipende solo da noi dipende soprattutto da voi dipende da come verrà impostato il prossimo congresso da cosa vorremmo portare dentro il nuovo partito ed a cosa vorremmo lasciare da parte dipende da quanto innovazione sapremo mettere della nostra azione politica non lasciateci soli compagni e compagne
Aiutato i cinque costruire un partito in cui tutto e tutti possono avere piena cittadinanza
La parola Umberto Ranieri segue Mario Tullo
Ma io parto dall'idea che hanno Piero che l'esperienza di questi mesi dopo la vittoria di aprile
Abbia reso evidente
Che le divisioni tra i riformisti
Rischiano di compromettere le prospettive del governo e il suo rapporto con il con il Paese
La vicenda della legge finanziaria mi pare
Esemplare ormai chiaro che
Non tutte le perplessità emerse in questi mesi sulle scelte del governo
Sono state frutto di strumentalizzazioni
Il governo del resto ha subito critiche dai settori più disparati della società anche da coloro che avevano atteso a lungo la riscossa del centrosinistra emblematico è il caso dell'università
Ed è apparsa preoccupante la fatica del Presidente del Consiglio a imporre la propria voce al di sopra delle tensioni interne alla maggioranza col rischio di presentarsi
Al Paese indebolito e indispettito
Le cose sono difficile l'eredità del centrodestra è pesante ma la verità è che la finanziaria non è stata percepita in continuità con il disegno di cambiamento annunciato dal governo con l'adozione dei provvedimenti
Di liberalizzazione in realtà la mia impressione è che si sia venuto indebolendo il profilo riformatore del governo prima con l'affievolimento di una politica di risanamento attraverso riforme strutturali e poi con quella che è apparsa una marginalizzazione della tematica di la rimessa in moto dello sviluppo
Io penso che le cause di queste difficoltà
Siano da ricondurre ad una insufficiente iniziativa riformatrice
Che non ha origine in una mancanza di volontà o di coraggio
Io penso ma di questo vorrei discutere che noi stiamo pagando un prezzo troppo alto
All'assenza nel centrosinistra di un soggetto politico unitario capace di battersi per un progetto di riforme adeguato alle sfide che stanno dinanzi al Paese
E questa mancanza che frustra e condizioni una una battaglia politica riformatrice
Insomma io credo che le divisioni dei riformisti informazioni distinte in competizione tra di loro
Conferiscono un tratto contraddittorio all'azione della coalizione nel suo complesso
E rendono difficile avviare un ciclo riformatore nella vita del Paese
Se le cose stanno così mi pare che si riproponga una esigenza di fondo cui ormai difficile sfuggire
Io penso che sia nell'interesse della coalizione che la efficacia riformatrice del governo
Che emerga una piattaforma comune dei riformisti del centrosinistra
Questa è la ragione che mi porta a condividere l'idea di procedere anche con il congresso in direzione dell'aggregazione dei riformisti italiani
Certo la condivisione di questa prospettiva non mi impedisce di vedere i problemi e le difficoltà
Prima di tutto Piero io avverto l'esigenza di rendere più evidenti le ragioni di fondo culturali ideali politiche che rendono possibile questa impresa unitaria
L'idea del partito democratico nasce da una lunga riflessione
Sulle divisioni che hanno caratterizzato i riformisti italiani
Nasce dal confronto con la storia politica dei grandi paesi europei
Un raffronto da cui emerge la mancanza nella dialettica politica italiana di una grande forza riformista e di governo
La costruzione del Partito Democratico quindi corrisponde all'esigenza di porre fine ad una storia di divisioni per dare dignità potremmo dire a quel partito che manca nella dialettica politica del nostro Paese
Direi ciò e di questo vorrei discutere con i compagni della sinistra interno AIDS
E ciò non comporta la rinuncia la rimozione della ispirazione socialista dai caratteri del partito democratico
Nessuno intende rinunciare alla lealtà verso valori essenziali del messaggio socialista
Ma per onestà intellettuale occorre riconoscere che la tradizione socialista in Italia non riuscirebbe da solo una rappresentare il perno della garanzia di un'alleanza riformista
Figuriamoci se non capisco la posizione di tanti compagni che si chiedono ma perché se in Europa è la socialdemocrazia rappresentare dalla frontale in funzione non possa essere così anche in Italia
è vero ma la storia non si svolge Accomando
Io penso francamente che per la storia reale di questo Paese per gli appuntamenti reiteratamente mancati nei passati decenni la strada per la sinistra italiana non possa essere quella di una chiusura nei propri confini
In realtà nessuna delle famiglie politiche
In cui si struttura l'aria del riformismo nel centrosinistra
Risulta di per sé inclusiva delle sensibilità delle culture delle aspirazioni che debbono connotare oggi il profilo di una grande forza maggioritaria come qui si pone concludo il problema della parte del sei
Io appena ho timore che il tema dell'appartenenza la famiglia politica europea sia diventato una disputa ideologico
In cui da versanti opposti il PIL sale viene descritto per quello che non è e non è mai stato
Da un lato
Se ne parla come se fosse il campo dell'ortodossia socialdemocratica quasi fossimo negli anni Trenta per rifuggire e dall'altro si indulge a guardare Althusser come quassù l'estremo ancoraggio la garanzia di una qualche diversità io credo che occorra parlare chiaro alla Margherita e a Rutelli sottolineando due aspetti del problema
Prima di tutto sarebbe incomprensibile se ha l'aggregazione dei riformisti in Italia corrispondesse una separazione dei riformisti in Europa
E l'altro aspetto è che il nuovo partito dovrà proporsi di contribuire ad un'ulteriore apertura rinnovamento programmatico culturale e ideale di quella campo politico in cui si riconoscono nonna gli ortodossi del socialismo
Ma riformisti d Europa
E infine una parola sul nodo della laicità l'aria delle questioni controverse e basta non basta lo scudo della libertà di coscienza per affrontarle
Vanno fermamente respinte le incursioni delle gerarchie ecclesiastiche campi impropri
Questo Annetta Battaglia civile culturale politica non deve tuttavia offuscare il fatto che un moderno programma riformista
Non può rimuovere o trascurare domande interrogativi temi diffusi che riguardano un'aria che va ben oltre quella del fra i denti
Che sono decisivi nella formazione delle opinioni pubbliche nelle democrazie occidentali
Penso ai dilemmi
Umanistici dei confini da porre alle possibilità nuove della tecnologia la relazione tra diritti individuali e spazio della solidarietà
Io penso più opporre a tali problematiche la pura rivendicazione della laicità sia riduttivo e perdente
Ho concluso io condivido l'obiettivo quindi di lavorare per l'aggregazione dei riformisti
L'impresa non è semplice noi non siamo ancora ad un progetto definito a cui poter dire solo sì o no oggi serve una buona e limpida discussione c'è un lavoro di approfondimento per rendere più forti le ragioni di un progetto che intende contribuire a dare una risposta ai problemi del Paese
Io non mi sono per soluzioni frettolose
Ne per una diplomazia di vertice però mi auguro che nell'indicare le procedure i tempi del processo unitario Piero abbia tenuto conto della esperienza tormentata e difficile diciamo così che tutti noi avremo modo di dividere tra l'ottantanove e novanta quando si deve si decise la trasformazione del Partito Comunista Italiano Partito Democratico della Sinistra grazie
Grazie la parola a Mario Tullo segue Fabio Mussi
Sì condivido la relazione di Piero
Voglio così dire che condivido molto anche come Fassino ha reagito rispetto all'assemblea di Mirafiori altre forme diciamo di protesta nel senso che si sono manifestate in queste settimane
Non so se il clima di Mirafiori e lo stesso delle fabbriche genovese e ligure ma sicuramente un malessere tale diciamo in qualche maniera paragonabile si percepisce appunto in altre realtà produttive del nostro del nostro Paese
Una relazione quella di Piero che mette tutti noi nella condizione di una discussione vera di una discussione seria serena
Ed è un'analisi quella di Piero anche severa severa anche con gli ultimi mesi in particolar modo
La vita appunto del Governo
Una discussione che però non può annullare ecco la memoria di diciamo di ciò che abbiamo alle spalle ciò che da Pesaro oggi abbiamo costruito è stato il frutto appunto di tanti risultati di tanti risultati positivi
Oggi questa riflessione vede all'Ottocento una riflessione sul Paese su di noi
Una responsabilità si è detto verso gli elettori e credo anche un rispetto per il lavoro e i risultati che tutti noi diamo costruito in questi anni difficili tutto il gruppo dirigente a partire dal segretario
E per la prima volta credo che
Nel paese diciamo oltre il Governo nazionali mai nella storia si è raggiunto diciamo dei livelli di governo da parte del centrosinistra così diffuso
In quasi tutte le regioni molto in quasi tutta la tolda grandi comuni nelle province una sfida appunto quella del due mila sei che avevamo preparato con attenzione tappa per tappa amministrative regionali europee una coalizione ampia che è riuscita a vincere già premiato la nostra classe dirigente diffusa e nazionale
Eppure fatichiamo cinquanta ridiamo diciamo a governare il Paese quello che si percepisce dopo una fase diciamo iniziale che abbiamo registrato positivamente su politica estera
Sulle misure del decreto Bersani eccetera immediatamente diciamo la l'immagine diciamo che diamo è quella di faticare a governare questo processo
Io credo ne abbiamo vinto perché da una parte gli italiani hanno punito in particolar modo cinque anni disastri del centrodestra
La coalizione ha tenuto perché in questi anni il cemento diciamo dell'antiberlusconismo di alcune misure penso che non sono arrivate la questione irrisolta del conflitto di interessi le questioni sulla giustizia animate tutto forte insieme unito il centrosinistra
Ma soprattutto loro hanno perso le elezioni perché hanno fallito le sfide che erano alla base delle loro vittorie nel due mila uno cioè quelle di modernizzare il Paese di affrontare il tema delle riforme delle liberalizzazioni
Erano apparsi nel due mila uno più credibili oggi la sfida toccano lo dobbiamo su questo giocare diciamo le nostre sfide tutto quello che diciamo nei prossimi mesi sapremo fare diciamo potrà essere da noi capitalizza
Per il Paese per continuare anche nella stagione delle vittorie ecco non ci servirà e che lo per questo che quei correttivi che abbiamo anche cercato di introdurre diciamo non ci serviranno ci serviva galleggiare quindi abbiamo bene ha fatto bene ad affrontare una manovra finanziaria di quel tipo che è andata a scontrarsi anche come Koizumi e particolarismi e facciamo bene a rilanciare appunto dopo la stagione delle riforme la dopo la Finanziaria necessità di aprire una stagione di riforme c'è un problema stato detto non solo di comunicazione ma anche di sostanza
Penso per esempio un corto circuito che vi è stato tra governo enti locali almeno nella prima fase che poi a fine scodelle con le contraddizioni anche locali perché quando passa diciamo il segno che da qualcun qualche maniera alle classi più deboli non sono colpiti dalla finanziaria ma poi con gli amministratori giustamente almeno in una prima fase si sono lamentati per come è stata affrontata
La questione del rapporto fra le la finanziaria e governi locali visto che non ho capito se Palazzo del Nord amministriamo diciamo
La maggioranza delle regioni del Nord è chiaro che poi vi è una contraddizione che in qualche maniera test
Ma soprattutto appunto di come noi rilanciamo con la stagione del riforme uno sta sfida complessiva a governare questo Paese con una coalizione molto ampia che oggi ha retto io credo anche perché i Democratici di sinistra Ibl hanno dato vita al gruppo unico se non mi chiedo come sarebbe stata la gestione della legge finanziaria ma una collezione che continua a essere diciamo fragile
Allora ecco che quasi intrecciano le due questioni sia quello appunto della sfida di governo che quella della costruzione del soggetto riformista a cui io sono favorevole per ragioni storiche culturali e anche per l'attualità del momento che viviamo
Uniti nell'Ulivo appunto è stato l'esperienza con cui abbiamo vinto le regionali abbiamo vinto all'europea le politiche credo che vi sia appunto una forte relazione tra quello che può essere la tenuta dalla coalizione con la realizzazione del partito nuovo
Io l'esperienza nostra in Liguria quella da del dato vita al gruppo unico
Dell'Ulivo credo che fosse ancora oggi è l'unica esperienza e qui non c'è il portavoce unico ma c'è il capogruppo unico dell'Ulivo può ai ne abbiam pagato alcun prezzo alcuni compagni
Due compagne del Gruppo Consiliare hanno scelto di non seguire certo però hanno scelto di di dar vita a un'altra esperienza che quella di unità a sinistra che se federata con Rifondazione Comunista
Il partito di comunista gli anni questa è un'altra prospettiva politica non rispetta chi crede come noi nel partito democratico ma anche di quei compagni che Dini nei DS non sono convinti di questo Progetto perché mi pare che nei recenti congressi compagni della sinistra appunto
Giustamente avevano ognuno svolga una grande sinistra è un grande Ulivo ma non ci proponevano appunto la federazione delle sinistre io credo che il Partito democratico possa diventare quel soggetto culturale e organizzativo in cui la sinistra
Ciò che noi rappresentiamo Possa appunto convivere con altre culture e trovare diciamo un contenitore comune
Si è parlato del due mila nove come tappa ultima per presentarsi alle elezioni europee una fase costituente abbiamo detto come Piero la proposta pare molto chiaro nella sua relazione come una sorta di transizione di una non la Federazione appunto come obiettivo finale mai con una fase appunto federata per questo periodo ha qui al due mila nove io credo che di condividere questa proposta se appunto sono chiari la determinazione sull'obiettivo finale però voglio anche dire che due anni sono lunghi cioè pensiamo cosa era
Il clima che avevamo nel paese sei mesi fa ecco nel clima che viviamo nel Paese oggi possono lunghi vi sono i movimenti che sono in atto all'interno del centrodestra
E se è vero come io credo che questa sfida vado su carta per il futuro ebbene appunto
Arrivare tutti a quell'appuntamento quindi un dibattito sereno
Credo che ci serva questo tempo non solo per e dobbiamo farlo convincerà anche quei compagni che hanno dubbi perplessità sull'obiettivo centrale ma ci servono quei tempi perché sono necessari diciamo ha un percorso che è tutt'altro diciamo che semplice capire anche chi chi crede in questo progetto deve con onestà riconoscere e ammettere che il progetto ad oggi non entusiasma insomma
è un progetto che diciamo su cui è più facile ragionare Kent Jones Marco credo perché questo soprattutto perché la discussione piegata molto su di noi e allora importante sarà come non ci attrezziamo in questi due anni a far vivere appunto come è stato detto ai DS
Per quello che mi riguarda non si sciolgono al congresso
Danno vita a una forma federata in attesa appunto della decisione finale ricostituire il Partito democratico dell'Ulivo
Però ecco l'importante è che in questi due anni slanci Bonanno noi diamo da subito vita forme di partecipazione di quelli che non sono oggi in via S. neonati
Se no noi queste due cose non le incontriamo perché i giovani peso quelli che ci hanno votato per la prima volta e a cui
Diciamo io apprezzo molto lavoro che più l'ha fatto in questi ultimi giorni settimane per credo che la Margherita debba anche lei riconoscere questo lavoro la prospettiva comune
Europea nel PSE insomma ecco però i giovani che ci hanno dato per la prima volta compagni ci hanno votato perché vogliono il politiche che affrontino in modo da precarietà della ricerca della scuola c'hanno votato per la nostra posizione la guerra in Iraq non c'hanno credo votato per la nostra collocazione europea a questi giovani e che ci guarda con attenzione due anni un processo di questo tipo se non siamo fa farlo vivere
Parallelamente con struttura appunto che possono consentire a quelli che sono oggi fuori da noi di poter partecipare alla pari credo che in qualche misura due anni siamo veramente veramente tanti
Credo che sia giusto diciamo come Piero c'ha posto la questione che possiamo arrivare a quell'appuntamento coi DS tutti uniti perché lacerazioni
Dentro i DS interloquire ebbero il progetto però credo appunto che dovremo trovare delle forme organizzate ad esempio quello possibile anche di un doppio tesseramento quella e partiti che vogliono fare la fase costituente Gatti crede l'approdo finale come una possibilità per dare un'occasione anche chi oggi non è organizzata all'interno dei partiti
La parola Fabio Mussi segue Barbara Pollastrini
Una volta installati microfoni potrei anche rinunciare all'intervento che la tecnica
Questa riunione come ricorderete compagni si doveva fare il ventisette novembre poi fu rinviata per i pericolo che impatta su nessun finanziaria ventisette D'Aragona data perché la Finanziaria fuori dalla Camera non ancora al Senato invece oggi chi Patta sulla Finanziaria visto che ha in scrittura e che Dio ce la mandi buona
Il maxiemendamento
Vedo che Damiano fa sì con la testa che verrà a a ad ad minutus
Presentato
Al Senato verità e che si è fatta oggi perché
Era necessario aspettare notizie da Oporto voglio dire qualcosa
Interloquiranno interloquendo su questo con Fassino
Noi siamo dunque proiettati nella nuova metamorfosi
Che non sono convinto che sia foriera di stabilità
Ma al contrario di instabilità
Per la verità ora ci sarebbe un un'altra urgenza
Esercitare pienamente
La nostra responsabilità il nostro peso di partito di maggioranza
Nel centrosinistra
Ed esercitato tempestivamente non ex post
Al momento delle decisioni
Per restituire anime progetto all'Unione
Per sostenere il governo di aiutarlo a fare bene
Si corre sul filo del rasoio
Passaggi è rischiosissimo
E il rapporto con la società e con l'opinione pubblica
Fra i Seals
Ci sono anche ragioni generali
Quello che sono che sono diventati i partiti compreso il nostro che cosa rappresentano ma insomma qui sarebbe troppo lungo
Il governo credo che abbia fatto cose buone in questi mesi
Una rigogliosa citare
Per rendere merito
Al compagno Massimo D'Alema è stato il principale protagonista sono le scelte fondamentali di politica internazionale
La Finanziaria contiene poi tante cose giuste ed era anche chiaro che rientri in un anno e in tre parametri di Maastricht e non sarebbe stato un pranzo di gala
Lo sapevamo tutti dalle
Però c'è stato un difetto è un difetto grave nella selezione politica degli obiettivi e delle priorità
Il baricentro nel programma dell'Unione era guarda che persino lo spazio dedicato se riprendete quel nostro testo
Al lavoro sapere
Che sono le cose esattamente per cui molti ci hanno votato percorsi che hanno fatto la differenza lezione
Sul lavoro ci sono passi importanti e il nuovo per esempio sul precaria che è questione fondamentale
Ma le aspettative erano altissime e probabilmente i provvedimenti
Inferiore alle aspettative
Sulla questione del sapere essere poi
Sortire una parola su le materie di qui porto responsabilità università e ricerca
Campi nei quali
Io sto tentando di fare uno sforzo per le naturalmente combatte disuguaglianze e al tempo stesso per introdurre nuovi elettori fra fattori di qualità e di anche nuovi elettori se possibile
Nuovi fattori di qualità e di merito di me
Il merito non è l'astuzia diritti per escludere poveri è la carta che hanno poteri per riscattarsi
Qualcosa c'è dal punto di vista finanziario importante anche qualche posta di bilancio su università e ricerca qualcosa si è aggiustato per strada
Ma a consuntivo
Devo dire con una qualche preoccupazione che nel due mila sette siamo l'unico Paese al mondo nel quale la spesa per formazione superiore e ricerca scenderà
Il rapporto al prodotto interni lo
In un anno tra l'altro nel quale con l'istituzione dell'Agenzia di valutazione
C'eravamo messi in grado di governare diversamente anche le dinamiche di spesa
Va bene spero che si possa presto rimediare dal punto di vista degli investimenti e finanziari
Io non voglio creare problemi al governo la finanziaria deve passare assolutamente
Al tempo stesso ancor meno vorrei a recarmi al Paese ovviamente
Quindi battiamo sci ora le ultime settimane che l'ostacolo sia passato ma ritroviamo il filo di un
Di un'agenda di un progetto delle nostre priorità fase due si è detto
A fase due innanzitutto deve essere un ritorno al programma dell'Unione
Attenti ai cambi di programma
Vedo alcuni amici della nostra maggioranza che quando parlano in fase due chiedete la riattualizzazione del programma dicono concorrenza liberalizzazioni privatizzazioni benissimo
Questo è un Paese che ha bisogno di liberalizzare ha bisogno di concorrenza sulle privatizzazioni vorrei sapere quali
Perché ci sono dei beni comuni non credo debbano essere privatizzati
Farei però uno sforzo per pescare anche in altri Lessing sci più in sintonia con lo spirito del centrosinistra nella fase due spero che noi saremo in grado di rilanciare un progetto un programma per il lavoro buono e stabile per la società della conoscenza per lo sviluppo sostenibile
Per i diritti civili e la libertà delle persone
Dunque si governa evidente con la coalizione democratica ma senza forti soggetti politici una sinistra forte dotata di identità e autonomia intellettuale e politica le agende rischiano di cambia e non in meglio
Su un Partito democratico che l'argomento fondamentale di questa nostra discussione
Diciamo sgombriamo un po'il campo da alcuni luoghi comuni non si dica chi è già stato deciso perché l'ultimo congresso che si è fatto la mozione di maggioranza diceva
Federazione
Ricordi
E pazienza essa sia fallito dopo
La sua solenne
Il suo solenne lancio non è più stata riunita e che nel frattempo sia pure in elezioni vinte ma di un soffio
I DS abbiano il diciassette virgola due per cento dei voti
Non si dica neanche chiede la naturale evoluzione della svolta dell'ottantanove cattivo storicismo questo antico vizio comunista che tutto questo avviene di nuovo e già contenute in quel che c'era prima non ebbe ci sono le decisioni Hibiki le scelte e ci si assume la responsabilità quando si è in quel punto
E non si dica chi è semplicemente come dire la traduzione in soggetto politico del progetto dell'Ulivo
Io sono stato tra i fondatori dell'Ulivo nel novantacinque ottima buona corsa
Talmente una buona cosa che se ne atterrò subito il voto
Indimenticato seminario di Gargonza e ricordo con quanta fatica nei congressi di allora si scrisse persino dei documenti politici la parola Ulivo
Con quanta fatica
Ed aveva il quarantaquattro per cento dei voti nel maggioritario
Il rappresentava tutto il centrosinistra salvo Rifondazione altroché oggetto dal percorso
Non un partito solo ancora congresso di Torino l'ultima mozione di maggioranza che mi è capitato di votare si chiamava una grande sinistra in un grande Ulivo
Di quella ed ero e di quelle del resto
Ora ridotto a DS e Margherita e al trentun per cento se ne vuole fare un partito
Durante la svolta dell'ottantanove mi fu anche un po'rimproverato allora ero assolutamente convinto del sì
Oggi sono risolutamente convinto del no
Una cosa è uscire tradizione comunista
Un'altra fa sparire le parole sinistre socialismo persino dall'assetto politico italiano
Naturalmente si può far correre la fantasia
Avanza riduzioni suggestive di una società che si muove
E si può pensare che
Quando tutti i santi marceranno allora questo partito Kennedy e Berlinguer vibranti nel Branca e Martin Luther King e don Milani grandissimi c'ha pinne Fellini Mitterrand nel Papa Giovanni che è bello e suggestivo
Tecnicamente si chiama qui svolte intendere
Più modestamente realisticamente allo stato di sul tavolo c'è l'ipotesi questo cioè
Di una fusione tra DS e Margherita tra quello che somigliasse oggi e quello che la materia
E allora per favore non include per le persone non illudiamo noi stessi il giocatore di scacchi quando muove un pezzo deve sapere come sono disposti e tutti gli altri
Sulla scacchiera e dire la verità
Si dice uniamo riformismo socialista e quello cattolico democratico
Continua un certo abuso della parola riformismo quindi sono stata do Porto per esempio apporto ora si chiama porto
Per tre giorni e mi ha colpito per esempio che la parola riformismo riformisti riformista non è stata quasi mai usata per tre giorni
Forse perché lì in quella sede la danno per risolta con il programma di gotta diciamo mille ottocentosettantacinque
Compromesso storico siamo alla continuazione del compromesso storico quella proposta di governo non di un nuovo partito
Ora se si esagera con la retorica del riformismo dei riformisti
Si smarrisce quanto sta succedendo non si vede quanto debole sia il nostro oggi di matrice socialista e quanto declinante quello cattolico democratica
Piuttosto impotente muto di fronte alla regressione Tridentina della Chiesa cattolica
La Chiesa esige rispetto
E la libertà religiosa il fondamento di qualunque libertà
E la Chiesa ha diritto di parola su tutto
Sulla Bortot sull'eutanasia sui PACS su quello che vuole
E so bene che molte soluzioni legislative non possono che passare dei attraverso un compromesso Como tentato di fare sulla questione delle staminali ma partendo da una posizione di autonomia
Culturale politico poi si fa compromessa
La laicità dello spazio di garanzia del pluralismo etico ed è un valore non negoziabile la Costituzione che comprende il concordato e laica
E laicità
Non accetta aggettivo ci sono aggettivi che sembrano arricchire concetto e invece lo comprometto
Per esempio sana
La neo dottrina della sana laicità non è un arricchimento del concetto ma suppone la mano libera della Chiesa sulle leggi dello Stato e questo incrinare
Il principio di laicità
E non è giusto essere costretti a fare buon viso a cattivo gioco perché c'è il Partito Democratico in ballo sono questioni di principio che a viso aperto e con rispetto però comportano una mostra battaglia e quando invece siamo in generale piuttosto indotti a glissare sui contenuti come per esempio si è fatto Orvieto
Che pure affiliato commissioni per il manifesto anche se compagno Ruffolo new rapidamente uscito scuole riviste tutte cose prive di una legittimità ed anche se mi consentite di un interesse
E se si vuole davvero pensare alla modernità beh allora valori come valore del lavoro la libertà della scienza la libertà delle persone
La libertà scelte di orientamento sessuale sono cose che fanno parte organica di un'idea moderno
Di democrazia e di libertà quanto infine alla collocazione internazionale devo dire che il congresso del PS è stato molto interessanti mi pare che abbia segnato un qualche spostamento a sinistra dell'asse detti e se un congresso che ho sentito ascoltato ne è sembrato piuttosto libero cosa anche nuova nei toni dal condizionamento delle ideologie liberiste dalla revisione del mercato che ha avuto largo corso degli anni novanta molto sull'Europa sociale i diritti e l'ecologia all'ambiente
Eccetera eccetera lavoro vedete
Insomma il quando sento un discorso come quello del vecchio già dello che dice
Queste conquiste del modello sociale europeo se ne ha rimesso in discussione lo sfizio sfidate da una parte della globalizzazione della mutazione tecnologica e dall'altra
A causa dello squilibrio che si è creato a favore delle forze del capitale
Io a spese delle forze del lavoro essendo divenuti salariati la variabile dipendente ma lui dice la variabile dal sistema la variabile da giustamente della mondializzazione
Sì c'ha in testa quest'idea
Se la tiene a mente allora non si resta sorpresi dei fischi di Mirafiori e magari li si previene
Quanto alle modifiche dello statuto ma fatto che scegliere
Che il PSI si è aperto a forse democratiche progressista ha votato a favore
Sono entrati tre partiti i tre gruppi nove tre soggetti nuovi netti né dieci né patria giurista europeo un partito socialista non mi ricordo se
Di Cipro un partito di bel democratico serbo erano lembo rosso
Che la Rete dei gay delle lesbiche e dei transessuali
Perché quella una famiglia politica in cui l'elemento della libertà delle persone è un elemento costitutivo
E naturalmente cambia lo statuto il più diceva più più aperti pronto ad accogliere nuove formazioni accordi
La Margherita ha detto di no gettato un muro in un Paese normale questa discussione droga del Mezzogiorno
O si va di qua si va di là e
E invece resta aperta e resta aperto un equivoco a me pare evidente che se nasce il Partito Democratico non sarà membro del PSE
Che le parole sono quelle che conta come dice un vecchio motto
Quel che conta sono le parole del resto son chiacchiere
I attenti che diciamo l'evento italiano venga alla fine percepito come
L'elemento non coesivo nati possibile rottura comunque è evidente che in Italia ci sarà un unicum
E rieccoci precipitati nell'eccezionalismo
Italiano da cui ci siamo a fatica liberali a me pare che insomma il mondo ci dica qualche cos'altro di quello che stiamo facendo
Alleanza democratica
Ulivo non di esse ma di estrema da DS e Margherita credo che sia una coppia sterile
Una coalizione più larga si ma dalla pura funzione di questi due soggetti
Più la un Ulivo più largo ed una sinistra
A me pare che il mondo piuttosto venga domandando nuove culture critiche nuovo socialismo
E mi pare che sia impensabile che l'Italia venga a mancare una grande forza di ispirazione socialista
Anzi
Gli sviluppi globali quelli italiani forse ci dicono
Chi è la comune responsabilità di governo possa consentire le basi certe per un consolidamento
E dura forza mentre il rapporto con la Margherita
Ma magari la base per poter guardare la prospettiva di nuovi processi unitari nella sinistra italiana
Le cui divisioni se non di fattori della crisi di questo Paese
Finisco dieci secondi si va al congresso
Mi pare che sia improprio l'appello a Prodi che mentre si fanno i congressi e nel frattempo lui costruisca il Partito Democratico
Sono anni che galleggiano sugli annunci del nuovo partito
Non si può pensare di avere esposizione altrettanti io
Non
Insomma Piero ora si apre una fase un processo
Una costituente patti di passaggio federazioni di transito un nuovo congresso
Alla fine si raccoglierà il tutto poco chiari
Ora si fa un congresso a questo congresso decide
Se si tira dritto o se pure ci si ferma provando a immaginare qualche variante
Politica democratica e socialista in questo fra i
La decisione deve essere chiaro
Sarà discussione libera un monito
Io non accuserò nessuno
Perché non non esistono
Di tradimento non esistono traditori rinnegati non esiste
Ci sono idee politiche in competizione che si possono divini condividere o non condividere
E poi la libertà di scegliere ciò che si ritiene
Giusto per il futuro perché
Per ciascuno
Ho sentito anche la relazione la parola scissione
Ho letto poco fa le dichiarazioni di un compagno che dicono che dice la minoranza si appresta a fare l'accesso
Se si fa la campagna stalinista sulla scissione contro quelli che hanno un'altra idea
Io lasciò il congresso piani
Invece vorrei farlo discutendo serenamente con tutti i compagni tutte le
Pollastrini
Barbara Pollastrini
Dopo parlerò io
No per una mano per i giornali USA Marchionne succede dopo l'incarnato era infatti chiedo scusa non era previsto un altro compagno al quale anche chiedo se
Ha mai oppure purtroppo il tempo stringe per impegni inderogabile
Sì
è vero
Un partito nuovo con un respiro storico non nasce certo solo per sostenere meglio un governo tuttavia oggi la prova del governo è la premessa per ogni ragionamento sul futuro della nostra politica
Dunque io sono d'accordo con Piero Fassino quando invoca come ha fatto anche stamani un cambio di passo un cambio di passo che per il governo è possibile
Proprio perché c'è stato una finanziaria molto faticose vero che però ha rimesso le fondamenta
E perché abbiamo ad esempio nel mondo Rin perpetrato con autorevolezza
David collocazione del nostro Paese
Il punto per me è quasi un segno dare a quel cambio di passo
Se vuole dire rompere con una società chiusa ingiusta
E allora se è così io credo che spetti tanto più annui proprio per la nostra storia spingere nel governo il fuori dal governo su una linea coraggiosa e innovativa
Che non sono mi i bisogni ma indichino una rotta di trasformazione profonda per il Paese
Guardate in questi mesi io stessa mi sono scontata scontrata con la difficoltà altra libere la necessità di innovazioni in ambiti per me persino spunta
Penso ai capitoli dei diritti umani guardate la dico così per essere breve
Se non si condivide che da lì
Dal dispetto e dall'espansione dei diritti umani nel mondo a partire da quelli delle donne c'è una visione della politica
E inutile poi stupirsi
Sì a Orvieto il tema centrale di una guerra sparpagliata per il potere sul corpo e sulla libertà delle donne viene accantonato dai intere relazioni
Non è una dimenticanza è una rivoluzione culturale grave un limite nella lettura della modernità che è una cosa diversa appunto da una dimenticanza
E allora si capisce meglio perché ho dovuto lottare per strappare in finanziaria
Tre milioni di Euro per un piano d'azione contro la violenza e per i diritti umani delle donne la Francia nemesi trenta la Spagna cinquanta al di là delle cifre ancora una volta è il ritardo di una classe dirigente è questo il punto che mi preme sottolineare o alla fatica che abbiamo avuto insieme ad altri colleghi per inserire misure tendenti a documentare l'occupazione femminile
Guardate la stessa vicenda delle coppie di fatto va collocata in questa dimensione
Di fronte all'ordine del giorno proposto al Senato era doveroso per me rispondere sulle linee del provvedimento
Con Stefano Ceccanti stiamo costruendo una proposta ludico Andrea Bini Dino a Paola Concia per nulla rinunciataria
Ma certo aperta alle correzioni ai miglioramenti nel rispetto del programma dell'Unione della nostra Costituzione
Lo facciamo con spirito dialogante a partire dal confronto con la ministra per la famiglia l'idea irrinunciabile quella di mettere al centro ogni richiedo vere delle persone delle coppie
Dunque di trovare una via italiana alla civiltà e Anna convivenza
La saggezza delle linee abbozzate dal trombe è riuscita prive perfino una breccia con esponenti del centro destra
Allora sei così
Commentiamo insieme i potenti anni di oggi avete letto così avvenuto nel Consiglio dei ministri ieri qua quando un autorevolissimo
Esponente
Del governo avanzato la proposta che il governo non decidesse non si confrontarsi su questo tema ma rinviasse il confronto al Parlamento
Vedete io sono convinta che il Parlamento debba avere una funzione pregnante tuttavia qui la domanda che io faccio è se l'idea di innovazione del consenso che nega di guadagnare questo governo l'idea di credibilità della classe dirigente di questo governo possa affermarsi senza che la politica esprima un'autonomia un esercizio dell'etica della responsabilità anche sui temi più delicati io dico
Assumendo una responsabilità proprio sui temi più delicati
Io credo appunto di no come è stato detto anche della relazione che ciò non sia possibile e cioè che autorevolezza della politica passi essenzialmente attraverso la capacità della politica
Di essere autonoma di avere una visione laica riaperta e insieme una visione dialogante questo è un punto per me essenziali
Targhe di passo dunque vuole indire assumere un'idea moderna della crescita dove democrazia viene quasi prima di economia dove diritti doveri e diritti civili umani
E doveri stanno insieme dove la scelta di investire sulla persona la sua autonomia la sua libertà i suoi meriti diventa la chiave
La chiave per costruire anche nel Paese uno spirito civico rinnovato e un'etica pubblica condivisa questo del resto è stata la forza del primo ombre e questa secondo me è oggi la forza di Zapatero e cioè l'asse di una politica come ha detto Clinton nel pro il parlando a Blair quando ha detto devo dire in tre parole il mio programma chiuso tra parole dare pari opportunità per tutti cioè investire
Nella persona nella sua potenziale responsabilità
Questa decisione del progresso secondo me oggi identifica la sinistra più lungimiranti uno Europa e non solo
E allora pervenire al tema del partito democratico io credo che da qui so che fra di noi ci sono opinioni diverse derivi l'esigenza di un partito nuovo per la società italiana dei prossimi anni
L'ambizione per me e dare vita al primo partito del nuovo secolo per consenso radicamento popolarità rappresentanza
La sinistra o stare dentro questo processo al San determinante con la propria autonomia
Se il traguardo è quello di promuovere nuovi livelli di libertà uguaglianza di avanzamento della scienza di cittadinanza attiva di forme di accesso alla politica
E d'altra parte quale partito democratico riformatore o di sinistra sarebbe se non nascesse appunto con l'attenzione di voler rivoltare questo Paese
Di moderni di volerlo modernizzare renderlo più aperto tutto l'errante più fiducioso in se stessi
Se non si proponesse dunque una nuova cultura politica molto innovativa
Il problema non era incerto nuovi ideologia nel senso tradizionale del termine
Ma è quello di non rinunciare comunque a una robusta cornice di di Anita che siano di riferimento anche morale
Delle donne e degli uomini delle giovani e dei giovani in una parola quindi io penso al Congresso come una grande occasione in cui ci confrontiamo con l'idea di progresso
E un'idea di progresso e lo ripeto non può fare a meno di un metodo laico
Di regole per trasformazioni profonde della società e dell'economia perfino edizioni di pianisti dirigenti più aperte più tappa più frutto dei meriti anche nel nostro partito più scelte sulla base delle loro qualità che sulla base delle loro fedeltà e certa classe dirigente di donne e di gioco
Anche così la politica può recuperare un primato anticipando e mettendosi a rischio allora per concludere il senso della nascita di un nuovo partito
è sicuramente implica almeno implica per me una scelta che mi interroga anche emotivamente lo dico sinceramente
Però io la vivo più come quella di una rottura
Una discontinuità con i riformismi conosciuti fino a oggi di cui pure ognuno di noi orgoglioso per la propria storia e per la propria appartenenza
Come una rottura per la costruzione appunto di un grande partito popolare democratico e certamente di sinistra
Che come la necessità di rimettere insieme dei pezzi con uno sguardo è una logica legati solo al passa da questo punto di vista io ritengo utile aprire la fase costituente
E ritengo che le parole di oggi chiedere a Romano Prodi come atto dirimente che non si Interpreti il nuovo partito con una somma al freddo tra DS e Margherita ossia una precisa scelta politica
Perché se si dice e atto dirimente e alto dirimente vuol dire io almeno credo dico la mia opinione che appunto quel nuovo partito che ho in mente non può essere la somma affretto i DS e Margherita ma debba allargare altre famiglia associazioni persone quindi debba aprire un grande percorso inclusivo di idee e di proposte allora se è così io dico a Fabio Mussi che come sempre ho ascoltato con grandissimo Rispetto
E con grande attenzione dico se è così io credo che ci siano ancora le possibilità per ascoltarci
Per dialogare perché io credo che se quella l'ambizione malgrado le attuali differenze sia ma più ciò che ci unisce più di quanto ciò PC divida se quella è l'ambizione e ciò di cui dovrà parlare appunto il nostro congresso
Ma credo care compagne e cari compagni che la relazione Piero Fassino stamane abbia dato un contributo molto importante non soltanto a delineare la proposta politica
Che sarà al centro del congresso
E che se così vorranno i nostri iscritti impegnerà il nostro partito
Nei prossimi anni
Ma anche
A restituire slancio
Ad un impegno per il rinnovamento del Paese
Un impegno nostro e dell'insieme del centro sinistra
Che il modo migliore di rispondere alle difficoltà perplessità
Alle resistenze
Che hanno caratterizzato questi primi mesi difficili della vita del nuovo governo
Io voglio dire subito che di fronte alle difficoltà una grande forza politica
Deve sapere combinare
Due
Due diversi atteggiamenti
Bisogna capire certe
A comprendere le ragioni
Ma bisogna anche combatte
Reagire
Noi in Italia abbiamo questi due diversi atteggiamenti si polarizzando sui due poli dello schieramento politico
Cioè se Berlusconi era fischiato era un complotto della sinistra
E basta
Se veniamo fischiati noi immediatamente la prima reazione dice dove abbiamo sbagliato dobbiamo riflettere
E basta
Ho l'impressione che la verità sia nel mezzo
E cioè che in un Paese come questo il cambiamento comporta una lotta e ogni cambiamento attiva forze conservatrici resistenze
Nicchie di privilegio
E la forza del cambiamento consiste anche nell'attivare uno schieramento riformato
Raccogliere le forze interessate alla trasformazione del Paese
Questo richiede naturalmente al di là delle singole misure la capacità di un messaggio ha ragione Bersani un suo modo efficace di comunicare
Che non è paludato ha detto giustamente non siamo stati capaci di mettere il titolo al sì diciamo
E cioè di trasmettere un messaggio politico forte che tenesse insieme un coacervo di misure
E quando manca un messaggio politico forte prevale la logica degli interessi particolari
E la finanziaria diventa un enorme Zibaldone in cui ogni categoria a cercare quella misura
Te lo tocca come categoria
Perdendo di vista l'insieme di un progetto
Badate che in questo diverso modo di di di consiglieri trasmettere
Messaggio di governo passa oggi il discrimine
Le forze del cambiamento saranno sempre sconfitte se non sono in grado di ricostruire innanzitutto l'unità della cittadinanza cioè di fare capire
Diciamo al tassista che si sente minacciato perché ritiene che il privilegio della sua licenza poche meno sono
E più
La fetta della torta la domanda che si conquista e ampia
Di farlo riconoscere anche nella sua dimensione di cittadino
Il quale ha interesse ad un paese più giusto nel quale per suo figlio ci siano maggiori opportunità o al fatto che ci sia un'aria più respirabile o noi restituiamo a questo Paese il senso di un destino comune di una comune cittadinanza
Oppure noi ci proveremo di fronte
Ad una frantumazione di interessi particolari che accentueranno il senso del ingovernabilità del paese
E credo che qui si misura la forza di un progetto di rinnovamento
Che noi dobbiamo riuscire a rimettere in cammino con forza
Conte in acciaio
Anche con l'idea ragionevole che un progetto di cambiamento si misura nel tempo
E se come io credo questa Finanziaria getta le basi
Per mettere l'Italia nelle condizioni di creare più lavoro e più ricchezza
Io penso che questo tornerà hanno che in termini di consenso e di credibilità del centrosinistra
Bisogna andare avanti bisogna battersi bisogna realizzare un progetto di governo
Ed è questo Paese ha bisogno di ritrovare slancio coesione e fiducia nell'avvenire
E io trovo che c'è un e norme in contrasto
Lo vivo proprio dal tipo di lavoro che mi è stato affidato
Tra la percezione che c'è dell'Italia
Delle sue potenzialità
La tesa
Intorno ad un grande Paese come il nostro che torna ad essere protagonista sulla scena internazionale
E la realtà di una società italiana che talora appare intimorita divisa incapace di cogliere le opportunità
La destra ha coltivato questa cultura dalla paura la paura della globalizzazione la paura degli altri l'idea che ci si doveva difendere con delle barriere
Con delle barriere economiche contro l'ansia con delle barriere culturali ideologiche nei confronti del mondo islamico
Questa cultura della paura della difesa del privilegio corporativo di nicchia
Ha pervaso il Paese
E ne limita le potenzialità
In un mondo nel quale invece la globalizzazione offre ad un popolo come Knox
Che è un popolo la cui forza è stato nel cosmopolitismo
Del dialogo culturale nell'apertura ad altre civiltà offre enormi potenzialità di crescita di crescita economica di affermazione della personalità vivibili
Di crescita
Di possibilità di realizzare anche progetti individuali di vita
Io credo che noi dobbiamo dare fortemente il senso
Di una grande sfida che impegna il Paese
Di una sfida nella quale vi sono enormi potenzialità per il nostro Paese ce ne rendiamo conto nel momento in cui appena appena
Cerchiamo di allargare gli orizzonti della nostra politica internazionale
Ci rendiamo conto di quanto sia forte questa domanda di vita in Europa
Dove è senza dubbio c'è bisogno di chi riprenda con molta forza e determinazione la battaglia per l'integrazione politica detenuto
La battaglia per l'allargamento dell'Europa
La battaglia per un'Europa insieme più efficace nelle sue decisioni più democratica
Vincendo anche qui resistenze Paure uscendo da una crisi come quella che si è aperta dopo il referendum francese e olandese che sembra vere tolto slancio
E capacità all'Europa di agire come grande protagonista internazionale
Di un'Italia che torni ad essere il Mediterraneo abbiamo visto come così rapidamente noi siamo tornati ad essere crocevia di una politica del mediterranea perché c'era un vuoto da riempire
Il vuoto che si era creato vere il vuoto della politica
Dominata in questi anni dall'idea che
La risposta al terrorismo al fondamentalismo fosse nella logica di una guerra che ha soltanto ha cresciuto i pericoli di instabilità l'odio
E la c'è talmente bisogno invece che torni ad essere protagonista un'azione politica in grado naturalmente di fare avanzare quelli io non contrappongono il ritorno alla Realpolitik rispetto all'idealismo neoconservatore
L'idealismo neoconservatore che ha sedotto anche una parte del mondo intellettuale italiano per cui per alcuni anni abbiamo pensato che il campione del riformismo fossero bus
Con la signora Thatcher diciamo
Tutto questo ha prodotto enormi guasti
Ma noi cerchiamo di costruire una politica democratica che persegue la democrazia e i diritti umani
E non la Realpolitik ma attraverso strumenti diversi dalla guerra dello scontro di civiltà
E che sia in grado di riportare l'uso della forza sotto il dominio della politica e del diritto internazionale
è una politica in grado di parlare a tutti
Una politica in grado di di di di parlare con forza e autorevolezza morale in queste ore
E di dire parole di condanna verso lo Brozzoni
Del negazionismo iraniano della teorizzazione della cancellazione di Israele
Senza per questo rinunciare a chiedere al governo di sopra dispetto dei diritti umani e civili e del diritto ad una patria per i palestinesi
E in questo modo in questo modo l'Europa l'Occidente di acquista autorevolezza una politica che non predica doppi standard o scelte di campo
Ma che si propone appunto di affermare questi valori come valori universale
Io credo che
Questo ritrovato ruolo dell'Italia
Possa essere uno stimolo importante anche per le scelte che noi dobbiamo compiere nella nella politica in terra in fondo
In fondo
Oggi
Tornare ad essere un Paese che ha un peso
Significa anche
Imprimere un grande stimolo al cambiamento all'innovazione del nostro sistema economico
Anche qui in una logica che non può più essere quella della contrapposizione tra la politica l'impresa il lavoro
Troppe recriminazioni
Nella logica che deve essere quella di una comune assunzione di responsabilità di una classe dirigente
La politica deve fare la sua parte
La sta facendo
Venga avanti il mondo dell'impresa
In grado di di cogliere la sfida della competizione internazionale
Noi siamo stati in città
Dove richiede dove veniva il nostro il massimo pericolo diciamo ci siamo resi conto certamente che lo sviluppo cinese determinare una sfida competitiva fortissima verso i nostri settori manifatturieri
Ma una parte del mondo dell'impresa ha saputo adeguarsi a questa sfida
In parte ha delocalizzato una parte delle produzioni
In parte ha scoperto che la Cina con grande mercato
Mercato al mondo dove si vendono più Ferrari la città è interessante del comunismo
E comunque è un grande Paese che è una un'opportunità cinesi dicono venite
Venite
C'è abbiamo deciso di costruire cinquanta città medie
Ci interessa il modello italiano città medie
Venite a organizzare i servizi
Portare l'acqua il gas naturalmente di fronte ad una sfida di questo genere si tratta di vedere se sono impresa in grado di farlo cade in una dimensione di scale c'è diventa un grandissimo stimolo
A riorganizzare il sistema dell'impresa io sono d'accordo con Mussi
Una sfida di questo genere non si affronta soltanto nel segno della liberalizzazione
E chiaro che occorre un mix si direbbe tra politiche di liberalizzazione e politiche pubbliche in grado di incoraggiare la crescita dimensionale dell'impresa dell'innovazione
Ma ripeto in un ottica che non può essere quella di avere paura perché noi troviamo ovunque grandi potenzialità e avvertiamo che il Paese non è ancora in grado di coglierle quelle opportunità semmai
E se diamo nel Paese il senso delle opportunità io credo che questo diventa anche un grandissimo stimolo al cambiamento non è soltanto sacrificio ma è anche nuova possibilità di crescita di ricchezza di lavoro
Naturalmente questo non significa mettere in ombra il tema della liberalizzazione
Ci sono pochi paesi al mondo dove la liberalizzazione è lasciatemi usare l'espressione rozza e di sinistra come in questo Paese
Nel senso che in tutti i campi liberalizzare significa il più delle volte rimuovere
Privilegi corporativi di casta
E determinare il nuove opportunità di eguaglianza
Quindi è una parola che non ci deve fare paura
Questo vale per le professioni vale per i per i servizi vale non è non è un caso che appunto il cittadino percepisce la possibilità che ci siano più licenze per i tassi come qualcosa che crea posti di lavoro e anche la possibilità di
Quando uno ne ha bisogno di trovarlo senza dover aspettare un tempo interminabile
Quindi più libertà individuale più lavoro più concorrenza
Ripeto in pochi Paesi come nel nostro
La lotta a rendite corporative a un forte segno non soltanto di innovazione di dinamismo ma anche di maggiore eguaglianza e di maggiori opportunità per i cittadini
E nello stesso tempo è evidente che
Dobbiamo mettere l'accento su politiche pubbliche in grado di favorire una maggiore competitività investire sulla ricerca sulla formazione
Oltre i confini di una finanziaria che è stata inevitabilmente dominata da scelte
Rigorose ma necessarie anche più la verità
Una verità che non c'è una verità che non può essere nascosta che a mio giudizio spesso viene confusa da un dibattito pubblico
Che non muove dai dati reali
Il nostro è un Paese nel quale la spesa pubblica prima è fra le più basse d'Europa
Lo dico per qui gli editoriali dicono non bisogna aumentare le entrate bisogna tagliare la spesa fase bellissime che per il cittadino il cittadino che lei dice e questo è giusto sono loro che devono spendere meno non chiedere i soldi a me come se questi loro fosse chissà chi Richard e come se in un Paese in cui la spesa pubblica primaria è ridotta all'osso molti campi spendere di meno non significa incidere sui servizi essenziali
C'è una demagogia questo
Però è anche vero e anche con che che noi non siamo nelle condizioni di aumentarla della spesa pubblica
E che quindi è inutile che ci continuiamo a raccontare tra di noi che in altri Paesi si spende di più per la ricerca per la politica estera e
Ma noi siamo condannati perché questa la storia del nostro Paese il peso di un debito pubblico avviene dentro quella ristrettezza
E quindi nel nostro Paese politiche di sviluppo di innovazione potranno contare Sempre
Meno per quanto è dato la nostra accelerazione diciamo su un apporto pubblico più limitato
Rispetto all'apporto pubblico che può essere dato da Paesi come la Germania come la Francia e dovremo ingegnarsi ad attivare le risorse di una società risparmio delle famiglie la forza dell'impresa
Che tuttavia a una peculiare vitalità
E quindi in questo Paese sarà difficile comprimere la spesa pubblica si possono cambiare le Regioni Piero forse bisogna forse contenendo la spesa previdenziale investire un po'di più per le nuove generazioni ma
Sarà molto difficile comprimere oltre oltre le limitazioni attuali la spesa pubblica e sarà nello stesso tempo difficile
Ridurre drasticamente la pressione fiscale se non nella misura in cui riuscì a sconfiggere l'evasione fiscale
E questa è la ristrettezza
Chi esce da questo sentiero non fa opera di creatività fa opera di devastazione come avvenuto negli ultimi cinque anni
Anni nei quali io credo che questo noi dovremmo dirlo di più Carlo e compagni racconta
In questo Paese c'è stata una sfascio dalla pubblica amministrazione
Una dilapidazione di risorse pubbliche oltre ad altri dati i fenomeni di degrado della vita pubblica fra i quali emerge sempre di più questo dello spionaggio dell'uso degli apparati ai fini di lotta politica
E forse anche qui c'è la lotta
Nei confronti di una destra che con una disinvoltura incredibile
Si è scaricata dalle sue spalle il peso delle responsabilità
Per passare dalla parte dell'agitazione sociale e io credo che noi forse da questo punto di vista dovremmo essere più severi
E più combatti
Io penso voglio dirlo voglio dirlo con chiarezza io penso che di un disegno di rinnovamento della società italiana fa parte fa parte integrante
Un avanzamento sul terreno dei diritti civili
Nel senso indicato dal programma di governo del centrosinistra
E non credo certamente che non ce la possiamo cavare rinviando al Parlamento certo il Parlamento sarà sovrana sa l'applicazione l'attuazione di un programma che contiene scelte coraggiose e innovative sul piano dei diritti civili e dei diritti delle persone
Io sono del tutto d'accordo che
Sui temi eticamente sensibili che riguardano la vita che riguardano la famiglia in un grande Paese come il nostro si debba ricercare attraverso il dialogo soluzioni equilibrate non offensive verso il sentimento religioso dell'Italia
E almeno leviamo questo tema dalla dibattito
Congressuale
La questione cattolica non nasce perché vogliamo fare il partito democratico sinceramente è un tema che ha radici più antiche
E non credo che noi abbiamo rinunciato ad essere laici perché vogliamo unirci con la Margherita e mi pare che un grande partito assai identitario come era il PC
Su questi temi era prudentissimo proprio per ragioni di carattere politico e non a caso quel partito tante volte fu scavalcato sul piano dei diritti civili e non allora all'epoca non si voleva fare nessun partito democratico quindi risparmiamo sui una demagogia sì fin troppo se
Detto
Detto
Io sono dell'opinione che la ricerca di soluzioni equilibrate
E il dialogo non può significare subire un vedi
Di fronte a scelte che competono alla politica
E di fronte alla necessità
Di promuovere nel nostro Paese una legislazione civile e moderna non dissimile da quella che vi è in tutti i Paesi democratici del mondo
E
E c'è un altro punto sul quale voglio mettere l'accento diceva io non accetto neppure una rassicurazione in questo dibattito
Come se si trattasse del confronto tra chi è depositario dei valori etici
E chi invece si Cina di fronte alle tendenze ad un individualismo sfrenato ed immorale
Io mi permetto di rivendicare sommessamente
Che nucleo della mia visione non non voglio attribuire ad un partito concetto Complesso modo come io vedo le cose in molti tra di noi
Si ispira ad un umanesimo laico
Che non considera difesa della vita di imporre per legge la sofferenza delle persone e che non considera difesa della famiglia
Le violazioni
I cittadini italiani che vivono con dignità un rapporto affettivo sentimentali d'amore al di fuori della famiglia e penso quindi da questo punto di vista che c'è una un umanissimo
Che si confronta a volte con l'astrattezza
Di una norma etico giuridica che nel nome
Della difesa di un principio astratto calpesta la ditta reale delle persone
Spesso avviene in queste non grande Paese democratici discutere apertamente si discute liberamente ci si confronta si ricercano delle soluzioni diciamo fra l'altro noi ci siamo confrontati abbiamo discusso e abbiamo scritto nel nostro programma interviene imprese se non gli articolati di legge certamente abbiamo indicato le soluzioni possibili come punto di incontro tra una visione laica una visione religiosa ora si tratta di lavorare
Perché questo sì nel corso di questa legislatura diventi legge dello Stato
Rispondendo ad una tesa che abbiamo suscitato ad un patto che abbiamo sottoscritto con gli elettori
Anche il rinnovamento delle istituzioni e della politica fa parte di un progetto di rinnovamento della società italiana
E da questo punto di vista
Io credo che il tema fondamentale della politica italiana
Intendo in questo insieme il sistema dei partiti le istituzioni le regole elettorali
Noi abbiamo un sistema
Che non come se non aiuta il Paese
A fare della politica il luogo della sintesi della unificazione
Noi abbiamo un sistema politico istituzionale che tende piuttosto a riflettere enfatizza tutti i rischi di frantumazione della società italiana
Anziché tendere a costruire un momento di unificazione
La politica le istituzioni servono a unire i Paesi i sistemi politici e istituzionali servono a trasformare un Progetto
In una azione di governo
Noi viviamo ancora dentro un sistema nel quale questa capacità di sintesi della politica è venuta meno
E la politica tende piuttosto a riflettere una frantumazione della società
Che frantumazione non soltanto diversità di opinioni che è una ricchezza
Che è frantumazione sociale
Che frantumazione geografica
E tutto questo è un enorme ostacolo al progresso del Paese
Intorno a queste questioni abbiamo ruotato nel corso di quest'
Cercando via via delle soluzioni attraverso il maggioritario attraverso forme di presidenzialismo Oz improvvisa senza
Alcune di queste soluzioni si sono rivelate più efficaci altri meno efficaci io credo tuttavia che questo problema è del tutto di fronte
E
Badate
Se la politica perde questa capacità di produrre sintesi
Di unire il Paese
Perde inevitabilmente di credibilità
E appare semplicemente come un modo di enfatizzare i conflitti
Come un esercizio sterile che allontana i cittadini
E che
Aggrava quella frattura ha ragione Amato quando dice da da una crisi della politica di questo tipo
L'unica via d'uscita rischia di essere quello un po'un'ondata poco populista
Che finirebbe per indebolire e travolgere le stesse istituzioni democratiche
Io credo che noi dobbiamo riproporci un progetto di cambiamento di rinnovamento
Delle istituzioni
E io vedo il Progetto del partito democratico con una parte fondamentale della risposta che noi dobbiamo dare alla crisi del sistema politico la crisetta
Insomma parliamoci chiaro
Nessuno teorizza l'eccezionalismo
E tuttavia è evidente che il tema della forza
Della grande forza democratica progressista di governo del paese e noi non possiamo che affrontarlo a partire dalla storia d'azione
Idee che si possa prescindere
Dalla concreta vicenda italiana dal modo in cui in questo Paese e passata la guerra fredda dal ruolo specifico del grande partito comunista dalla debolezza storica della tradizione socialista dall'ambiguità
Del grande partito cattolico all'interno del quale nel nome dell'unità dei cattolici si sono unite forze progressiste forze conservatrici idee che noi possiamo prescindere da tutto questo
Nel nome di un approccio puramente astratto ideologico al tema dei soggetti politici e io credo sa mio sarà cattivo storicismo diciamo però io credo che anche uno strutturalismo
Che guarda la realtà italiana attraverso lo spettro di un approccio ideologico e totalmente astratto non risolve il problema che abbiamo di fronte al
E
Io penso non c'è nulla di male diciamo nell'avere atteso può vorrei dire a Fabio perché se non avessimo atteso sarebbe venuta tre giorni dopo c'è ma
Comunque Oporto è importante perché importa perché noi concepiamo il processo di costruzione del partito democratico
Come un processo che avviene in un dialogo aperto con le forze del socialismo europeo
Non come separazione dal socialismo europeo
Ma come uno sforzo di allargare il campo delle forze progressiste in Europa attraverso un confronto con altre culture con altre correnti di pensiero
Cosa che in altri Paesi avviene in forme diverse da noi avviene nella forma del partito democratico e non è privo di significato che il socialismo europeo
Il quale
Finché esiste e titolare diciamo di se stesso e delle sue del suo punto di vista diciamo in terra del suo punto di vista
Guardi al processo di costruzione del Partito Democratico in italiano non
Come ad un indebolimento del campo socialista in Europa ma come ad un esperimento avanzato da cui possono venire insegnamenti e stimoli alle forze socialiste europee
Perché questo che è un dato politico a mio giudizio pesa e nuove
Questo non risolve il problema certe
Ma certo colloca la questione dei
Partito democratico in Italia in una dimensione politica che non è quella della separazione dal socialismo europeo ma è quella dello sviluppo dell'allargamento del campo delle forze progressiste in Europa perché loro ci vedono così c'è poco da fare questo è un dato
Ed è un dato importante
Vorrei dire per me è un dato dal quale noi non avremmo potuto prescindere
E dimostra anche una apertura d'altro canto noi ci siamo battuti da anni
Perché nel socialismo europeo si ci fosse una maggiore apertura culturale
E la capacità di pensare il Partito socialista europeo non come l'erede di una tradizione ideologica
Ma come un campo di forze progressiste in grado di competere con i conservatori quali nel frattempo sono diventati un campo di forze conservatrici e non la vecchia tradizione del popolarismo
E noi abbiamo stimolato i socialisti europei ad aprirsi
I socialisti europei guardano all'esperienza italiana non voglio dire come l'avanguardia in laboratorio del mondo ma come ad un momento interessanti importante di rafforzamento del campo progressista dell'Europa questo per noi importante
E questo dimostra che il progetto del Partito Democratico incrocia due grandi esigenze una riguarda il destino del nostro Paese
Da cui che ovviamente per noi un'esigenza fondamentale il ruolo della politica la capacità della politica di guidare un processo di trasformazione di unire il Paese
E l'altro riguarda invece il grande tema della sinistra in Europa
E di una sinistra che oltre il modello socialdemocratico ripensa se stesse allarga i suoi confini nel dialogo con culture liberali con movimenti religiosi come avviene in altri Paesi e come è sempre di più necessari
E quindi noi così concepiamo questo processo
E vorrei dire anche qui
Bisogna evitare la una semplificazione
Fassino non ha proposto di allungare il brodo
Ha proposto un certo modo di costruire il partito democratico
Ha proposto di aprire una fase costituente con i congressi nostro della Margherita non perché non perché punto vogliamo estivo Noiret chi si oppone
Ma proprio perché vogliamo evitare che il tutto si riduca ad una fusione tra noi e la Margherita
E vogliamo aprire un processo in grado di includere altre forze forze della società civile ma anche altri soggetti politici
Nella costruzione di un Partito democratico che è il punto di approdo della lunga esperienza delusi
E che certamente noi non vogliamo che si riduca ad una forza del trentuno trentadue per cento anche se sinceramente l'idea che nasca in questo Paese un partito del trentadue per cento mi sembra già un miracolo ma cioè non mi pare un obiettivo così mediocri ma certamente noi non vogliamo ridurre vogliamo allargare il campo è facile dire no dovete dire che voi volete la funzione di S. Margherita questa è la logica di Tecoppa c'è state fermi Kevin Feel So meglio no la proposta di cui stiamo discutendo e un'altra
Proposta che abbiamo ascoltato vi è una è la proposta dell'apertura di un processo costituente che ha un obiettivo più ambizioso può darsi che questo sia sale correre la fantasia
Può darsi che noi non vediamo bene tutte le le le pedine sulla scacchiera
E può darsi sì d'altro canto la la politica anche il bisogno di un po'di di rischio di coraggio di un po'di fantasia
Di Progetti
Che poi si mettono alla prova dei fatti è vero si si può dire che noi nasce mo'questo questo partito nuovo nacque molti anni fa con delle grandi ambizioni
Si può dire che noi non abbiamo realizzato tutte queste ambizioni
Però proprio perché avevamo ambizioni così grandi al punto che una parte non le abbiamo realizzate tuttavia nel corso di questi anni siamo riusciti a fare una cosa che nessuno aveva mai fatto in questo Paese cioè a portare all'insieme della sinistra al governo dell'Italia per lunghi anni imprimendo un segno alla storia nazionale
Quindi lo dico nel senso che a volte
Nel proporsi obiettivi ambiziosi sì raggiungono
Che menti imprevedibili nuovo e di grande portata sto io credo che questa sfida noi dobbiamo raccoglie io penso che in questo processo c'è spazio per tutte le culture e le posizioni politiche che ci sono nel nostro partito
Io ritengo che l'errore nessuno farà campagna stalinista e sulle scissioni
L'abbiamo avesse vissuto una serie di cessioni poi siamo al governo tutti insieme uno strano modo di scindersi non vedo stalinismo di essa ecco certa o che l'idea che alla fine di questo processo noi ci troviamo al governo del Paese con un numero di partiti ha cresciuto rispetto a quello invece non è un'idea non è un'idea consolato perché poi noi abbiamo appunto ci dividiamo per poi siamo costretti a continuare a stare insieme diciamo io penso che l'errore è stato compiuto da chi all'inizio ha detto se fate questo me ne vado perché questo non è stato un messaggio simpatia purtroppo fin dall'inizio questa discussione è stata assegnata diciamo da una testimonianza negativa di questo tipo
Io continua ad essere fiducioso che noi possiamo costruire un partito così forte da indurre tutti non solo noi che siamo qui ma anche tanti altri a starci insieme con
Temi
Allora l'unico deve andare via sono i
Dunque adesso adesso devono parlare adesso un momento adesso devono prendere la parola compagno grandi poi Violante poi Bassolino e poi Caldarola questo è il programma
Metto
Spettano
Meno
Ora
No
Maria no Massimo
Va bene
Debbo dire che quando Rutelli nell'intervista di novembre ci ha informato che avremmo fatto il congresso qualche elemento di rilassamento in più c'era rispetto alle difficoltà di farlo
è da tempo che noi abbiamo il problema di fare parlare il principe in questo caso le iscritte e gli iscritti al nostro partito
Si sono sprecate in stati di fatto fatti compiuti spintonamenti decisioni prese fuori da ogni sede legittima
Costruire un partito mentre un po'il partito coinvolto non ha mai deciso è una cosa veramente strana uso un termine come vedete molto lieto
Facciamo questo congresso
Cerchiamo di decidere nel modo più opportuno
E rispondo al compagno D'Alema che il problema di fondo è sempre stata quella l'attività dei dubbi
Si è sentito dire ma ci si può estrarre anche tu e perché non ci potevo stare non ci potevano stare i compagni che hanno dubbi ci mancherebbe altro il problema è che il progetto non convince
è un vero dibattito di merito si può fare da solo nel congresso
Durante il quale misureremo le diverse proposte politiche e finalmente vedremo se è il momento di procedere come qualcuno da tempo insiste avremmo già deciso ma in realtà non abbiamo deciso e vorrei dire rapidamente tre cose primo Partito socialista europeo
Beh francamente non mi pare che il problema lo abbiamo risolto
Perché il Partito socialista europeo è aperto a formazioni tiene accettano le caratteristiche ma quello che ho capito dalle dichiarazioni ancora una volta di Rutelli che la maggioranza della Margherita a questo percorso non è disponibile e poiché non voi e di questo sono abbastanza convinto tutti
Non vogliamo lasciare la famiglia del Partito socialista europeo a cui siamo approdati con tanto travaglio
E forse anche siamo guardate con qualche stranezza perché ultimi arrivati e siamo i primi che vogliono cercare di sciogliere quella famiglia in una novità politica
Credo che proprio noi dovremo di questa questione tenere conto con grande forza seconda questione tema laicità
Compagno D'Alema ha detto non accettare detti per molti aspetti e condivido quello che ha detto cerchiamo un punto di equilibrio abbiamo appena subito un veto su una formula quella delle coppie di fatto more uxorio che avrebbero solo avuto le tasse come le coppie legali due in cambio di un progetto che ha ricordato la Binetti
Cadrà almeno come ordine del giorno dopo la riduce l'abbiamo appena accettato e vorrei dire che il termine che il governo aveva proposte poi ritirato
è un termine che è contenuto nella legge trecentodue comma due dell'articolo quattro del novanta sulle vittime del terrorismo e sulle vittime della criminalità organizzata che già prevedeva la formula convivente more uxorio Jonella vere le provvidenze che la legge prevedeva non c'era nessuna innovazione Mile pregiudizi ed ecologico di una parte del centrosinistra diciamolo in termini di oppormi
Il ricatto di una parte della Margherita nei confronti del voto sulla Finanziaria ha impedito di fare un modesto atto di giustizia
Cioè di evitare che il fisco prelevi quello che non dovrebbe nei confronti dei conviventi
Questo per non ricordare quello che è accaduto sul decreto di Livia Turco
E mi preoccupa la dichiarazione che ho letto sulle motivazioni per cui il gruppo dell'Ulivo ha votato quel documento
Perché è venuto prima l'unità dell'Ulivo del contenuto della proposta di Livia Turco
E allora non è un bel una bella luce quella che viene gettata in questo modo sul futuro di laicità della forza politica che ci si propone di costruire perché se viene prima l'unità dell'Ulivo l'unità del partito democratico dei principi alla fine la questione laicità o subire qualche passo indietro consistente e francamente io non sarei d'accordo Ono pregato di aver niente a nessuno ma per quanto riguarda la seconda grande questione della laicità francamente a me pare un principio costitutivo di una forza politica sì infine sulla questione del Governo a cui volevo dedicare qualche attenzione sconsiglio disattenzione nei confronti di quello che sta accadendo perché è una parte del nostro mondo importante che oggi manifesta sofferenza prima di tutto confusione quindi un messaggio che è arrivato male
Voi disagio difficoltà a capire quello che esattamente che si vuole fare
E io posso dire forse più di altre per avere vissuto dall'interno la costruzione del meccanismo della finanziaria che dentro questa legge finanziaria ci sono molte cose buone vi sono scelte importanti ci sono dei limiti ci sono sicuramente delle cose che debbono fare riflettere ma il segno secondo me e consistentemente positivo
Ma se è un segnale positivo viene recepito in questo modo dobbiamo interrogarsi sulle ragioni per cui questo avviene
Perché se non riusciamo a capire dove l'errore o gli errori e non riusciamo a correggerli allora le difficoltà aumenteranno
E a me pare che la difficoltà principale
Nasce dal fatto che se ancora oggi qualcosa che appartiene a quella categoria che D'Alema ci indicò come il riformismo dall'alto
Perché non dimentichiamo che oggi noi ricordiamo il decreto Visco Bersani
Come il primo manifesto di lotta all'evasione e il primo manifesto di lotta alle incrostazioni burocratiche e corporative della società italiana e in questo c'è molto di buono
Ma è proprio nella formazione di quel provvedimento che è cominciato il messaggio sulle pensioni
E non dimentichiamo che in quel momento quel tipo di messaggio che non è le pensioni alla parte più debole ricostruire una carriera per la parte meno forte del mercato del lavoro per coloro che hanno la discontinuità
Ma che invece una preoccupazione nei confronti di alcuni soprattutto dei lavoratori dipendenti e con maggiore anzianità ha creato un esodo importante nei confronti della pensione d'anzianità
Proprio l'allarme che in quel come il momento è stato mandato ci dovrebbe aver messo sull'avviso delle preoccupazioni che si stavano creando di una parte del mondo del lavoro
E poi la fase della finanziaria
La fase della finanziaria secondo me ha un difetto fondamentale che è di natura politica prima ancora che di parte di scrittura e di o di equilibri interni
Ed è che una legge finanziaria complessa come questa una legge finanziaria che deve tenere insieme parole d'ordine difficile come risanamento possibilità di mantenere aperta la via dello sviluppo ed equità
è una legge finanziaria che non si sta in dodici mesi ma non tanto perché la legge finanziaria non debba prendere i provvedimenti in dodici mesi ma non si sta nei suoi risultati nella possibilità di verificarli
Ha bisogno allora di un consenso forte di natura sociale
E il consenso sociale importante
Per uno schieramento che ha vinto di misura le elezioni politiche
Sicuramente non vuole tornare a votare adesso ma vuole governare tornare Patta a votare la scadenza e ci ha come unica chiave politica di allargamento dei consensi quello di allargare nella società la sua corsa
E allora deve riconoscere il suo mondo il mandato che gli ha dato deve riconoscere come aggregare forze che stanno nell'altro schieramento e questo che è mancato e questo che è stato messo in difficoltà perché si parla poi faremo la concertazione dopo la Finanziaria
Ma la concertazione va fatta prima della Finanziaria
Ma vi rendete conto che tutti coloro che sono usciti da incontri con il governo
Che hanno tenuto misure a cui tenevano importante per lo sviluppo del Paese o meno dopo hanno fatto dichiarazioni di fuoco contro la Finanziaria
A partire da Confindustria che può contare oggi su un appoggio importante attraverso il cuneo fiscale
Allora sviluppo e per fortuna che il cuneo fiscale è stato impostato in modo che è legato al lavoro a tempo indeterminato e a misure reali per ciò che riguarda lo sviluppo produttivo
Che Confindustria per prima ha preso questo contributo come una sorta di atto dovuto e ha sparato contro la finanziaria ma così hanno fatto tanti altri
Noi dovevamo ricercare un accordo a partire dai sindacati e avremmo potuto dare i sindacati armi importanti per convincere Mirafiori
Invece no le richieste dei sindacati e molte volte non sono state esaudite quando lo potevano essere o addirittura le misure sono state adottate fuori da un confronto con i sindacati
è questa la grande difficoltà in cui ci troviamo
O noi ricostruiamo l'idea che è quello che la destra diviso
Noi dobbiamo riunire in un clima di concertazione di sistema o altrimenti noi fatiche Remo molto attraverso le singole misure a spiegare l'obiettivo che stiamo cercando di perseguire perché certo ci sono misure che hanno anche logiche di taglio
Logiche di risistemazione logiche di andare a rivedere le cose che c'erano ma ci devono essere misure importanti per il futuro e quando parliamo di fase due quando parliamo di quello che gli sta di fronte
Non può essere la continuità di alcuni pregiudizi di alcune idee che sono state già indicate ma deve essere l'idea forte di un rapporto vincolante con i grandi settori della società e di un rapporto forte in particolare con i sindacati dei lavoratori
Se noi non abbiamo questo riconoscimento chiaro della nostra gente del mandato che ci hanno dato e dell'obiettivo di allargare allora sarà difficile per noi
Risalire una china dei consensi che sono oggi ad uno dei punti più bassi e di maggiore difficoltà
Forse su questo avremmo dovuto fare il congresso prima ancora che sul Partito democratico
La parola ora ad Andrea Manchu lì si prepari Rocco Larizza
Io innanzitutto compagne vorrei ringraziare il gruppo dirigente nazionale a cominciare dal segretario
Chiedo al presidente del partito
Per la solidarietà e le parole bianche stamani sono state pronunciate
Nel ricordo di Emmanuele A. Uzzi che per noi diciamo assegnato
In in maniera importante negli ultimi giorni gli ultimi ore di attività e oggi ci fa impressione essere qui senza di luglio
Vorrei poi fare un apprezzamento non rituale
Alla relazione di Fassino
Che ho trovato diciamo precisa e che considero possa essere una base di partenza per introdurre questa nuova fase politica
Io credo che sia difficile separare
La scelta congressuale noi andremo a fare
Dal destino anzi meglio
Dall'idea che noi vogliamo dare al cammino di Governo in questo Paese
Non possiamo scordarci che l'Ulivo quando è nato ed anche la lista unitaria quando abbiamo fatto la scelta di presentarla è nata con un messaggio politico chiaro cioè quello di dare a questo Paese una forza che fosse capace su tutto il territorio nazionale di interpretare una forza di trasformazione di riforma delle istituzioni e della politica e di cambiamento
Ed è altrettanto evidente che discutere di questo oggi si significa discutere della nostra azione del Paese
E non può essere considerato anzi non lo dobbiamo fare questo dibattito soltanto in un dibattito che parlano le stesse io per questo credo che noi dobbiamo prima di tutto celebrare un congresso che parli al Paese
La fase che noi intraprendiamo e è stata definita fase due è una fase che dialoga direttamente con le esigenze di questo Paese
è stato detto con grande nettezza
E se noi non facciamo un congresso che riprenda lo spirito originario con il quale noi abbiamo fatto la lista unitaria e abbiamo scelto con nettezza una forza di trasformazione noi non facciamo credo prima di tutto un servizio
Al nostro Paese
Alle alla sua esigenza di riforma alla sua esigenza di essere un Paese che corre di più
Del resto anche al negli altri paesi europei l'affermazione di alcune forze del socialismo europeo non è stata un'affermazione mentre anzi l'esempio danno il più citato quello della Spagna
Cita la lezione di un Paese nel quale l'affermazione di una forza politica ha corrisposto anche una stagione di trasformazione e se noi in queste ci perdiamo in un dibattito politicista credo che faremmo un primo errore e mi pare da questo punto di vista e noi abbiamo siamo partiti io sono molto d'accordo con le cose che ha detto Massimo D'Alema in particolare con quella sua idea che espresse nell'ultima parte dell'intervento e la necessità comunque in questo dibattito congressuale di introdurre coordinate precise
Come
Unione regionale Toscana abbiamo fatto nel luglio scorso un documento
Io stesso diciamo fatto su questo
Un pezzo sull'Unità cercando di posizionare alcune esigenze che io sento forti e che credo debba essere scritte chiaramente
Perlomeno nel documento congressuale
Che il nostro segretario ci porrà e mi pare che su molti questi nodi l'impostazione sia su molti anzi quasi su tutti questi nodi d'impostazione si sia affinata e nello stesso tempo abbia privato abbia sia arrivata a un punto di chiarezza
Marca io penso che la prima preoccupazione lo voglio dire che ho sentito in questi mesi quella sul partito ovvero sia una preoccupazione sgomberata
E abbiamo fatto bene i nomi e credo che in questi Orvieto sia stata un'occasione positiva anche per la discussione che in quel caso durò fino a tarda notte che si è sviluppata positivamente
Noi abbiamo detto chiaramente e vogliamo dire chiaramente che stiamo lavorando a un partito bene
Anche e lo voglio dire perché penso che questo sia un tema che padre dibattuto meglio a un partito nazionale qui una regione come la nostra sia una Regione che ha consensi ADS oscillano fra il trenta e il trentacinque per cento di fatto un blocco che garantisca le riforme ce l'avrebbe già ma non è sufficiente
E io penso che da qualsiasi angolatura da qualsiasi punto di vista si guardi al prossimo congresso anche chi non è d'accordo non possa porsi il tema di come il nostro diciassette per cento è fatto in maniera assai difforme dalle altre forze del socialismo europeo
Noi siamo una forza concentrata in alcune regioni dove siamo un partito davvero forte anche al di là della forza dei partiti del socialismo europeo
Ma in diverse realtà di questo paese noi siamo molto al di sotto di quella soglia che serve per essere un partito nazionale un partito capace di essere una forza di trasformazione queste o penso sia un punto per tutti e penso che chi non è d'accordo su questa prospettiva abbia il dovere di dire cosa si fa per rendere onore a questa prospettiva per affrontarla concretamente e su questo io invito diciamo a proporre progetti alternativi
Sapendo che se l'alternativa fosse l'unità della sinistra anche di quella sinistra che non si riunisce nel socialismo europeo quello sì sarebbe un progetto in contrasto col socialismo europeo perché è un progetto che ormai è una discussione nel partito socialista europeo dalle qualcuno i file io vengo diciamo affatto negli anni settanta che non credo si riproporrà
Mentre invece il tema di come sia a allarga la famiglia del riformismo questo è un tema del socialismo europeo
Secondo io penso che Oporto sia stato importante e su questo non voglio ripetere le cose sono già state dette in maniera molto più brillante di come potrei fare io
Penso anche che noi non bisogna banalizzare ciò che il centrodestra europeo ha fatto in questi anni e penso che pensare
Che la questione dell'allargamento delle forze riformiste e dell'allargamento del PSE non è in questo senso un'anomalia italiana è un esigenza europea
Dieci anni fa l'Europa c'erano due partiti conservatori oggi ce n'è uno solo e la Margherita che oggi discute con voi è uscita dal partito popolare europeo sulla base di questa trasformazione politica
Se si pensa di rispondere a questo soltanto con una chiusura identitaria di ciò che c'è già noi non rispondiamo a quell'esigenza di trasformazione della società che è implicita in ogni messaggio riformista
E in questo senso io credo noi dobbiamo porci nell'obiettivo in cui ci siamo posti a Oporto
E nello stesso tempo bisogna valutare anche molto bene ciò che ha consiste costa ciò che ha rappresentato per il centrodestra fare questa scelta di unioni
Dieci anni fa anzi forse qualche anno più questo Europa era un'Europa governata tutta da partiti socialisti
Aver intrapreso un percorso è una sintesi nell'altro campo a guarda caso portato nuovi successi nel centro destra
Scegliere oggi in cantiere significa scegliere una strada per rafforzare anche l'Europa e la sua visione politica
Mi convince l'idea di percorso che proponeva chiedere un
Voglio soltanto dire una cosa anche della fa anche la fase federativa da qui a quando
Non ci sarà il Congresso definitivo prima delle elezioni europee
Voglio soltanto dire una cosa la fase operativa non può essere una fase esclusiva dei partiti
In queste settimane in Toscana l'abbiamo fatto parti anche dai nostri organismi dirigenti
C'è un'attesa chi è connessa alla volontà di dare a questo Paese una forza di trasformazione un'attesa che fa avvicinare nuovi soggetti anche singoli a questo processo
Noi non lo possiamo disperdere questo anzi è il campo nel quale noi possiamo coltivare una passione positiva quella passione che serve testare in sintonia
Con un paese e soprattutto per rispondere a uno dei punti fondamentali che la sinistra in sì cioè che la sinistra non può mai stare dietro le trasformazioni deve starci sopra ed evitare che è la nostra funzione da sempre il tratto che non dovremo perdere mai
La parola ora Rocco Larizza seguono Fabrizio Vigni poi Gavino Angius
Grazie
Mi sono chiesto se a questo punto la discussione era opportuno mantenere la richiesta di dire
Mio punto di vista ma dato che la discussione come Fassino ci ha detto sarà lunga
Costruire questo nuovo partito io comincio a dire qualcosa questo che avrò altre sedi per dire in modo più diffusi
Io partirei dalla situazione politica che sia stata trattata ampiamente
Dire una preoccupazione
Sono stati citati i fischi in questi giorni infatti che essi sono ricevuti da più parti e io penso che quando si fa una politica difficile indubbiamente i fischi ci sono ma vorrei fare un solo una battuta sui fischi di Mirafiori
Il segretario del partito conosce anche meglio di me come la situazione io non conosco Grande Assemblea Mirafiori senza fischio
Con qualsiasi interlocutore
Forse l'unico che non le ha prese è stato Enrico Berlinguer in quei giorni drammatici dei trentacinque giorni
Gli operai della FIAT hanno in genere diciamo nelle grandi assemblee fischiato ministri o sindacalisti asseconda neanche quando si facciano grandi accordi spesso era difficile fare le assemblee
Solo una volta gli operai della FIAT e stettero in silenzio ma quando parlo induce ma un silenzio che fece rumore anche al quindi che era come i cristiani si più forte dei non la cosa che voglio dire io è questa interpretando la questione di Mirafiori come simbolo ma ovviamente non è solo Mirafiori noi dobbiamo renderci conto di che cosa hanno significato i cinque anni passati per quegli operai per quei lavoratori dal punto di vista di un governo che aveva come asse portante alla sua politica la negazione dei diritti come contributo al rilancio della competitività si ma l'altra questione parlando di Mirafiori specifico lo vorrei che non dimenticassimo che fino a qualche mese fa si pensava che quella fosse una fabbrica che doveva morire oggi si parla in termini di s'è importante
Però parlato di questo per dire attenzione e vero quello che dice D'Alema bisogna combattere ma non dobbiamo sottovalutare il dissenso della politica del governo Sir incomprensioni per altre ragioni e un dissenso è andato in profondità e bisogna lavorare sodo per recuperare e non basta a spiegare che abbiamo ragione bisogna capire quali sono le ragioni della gente
E vorrei ricollegare una questione una battuta sulla questione delle riforme non so se ci fate caso ma tutte le volte che noi parliamo di riforme i nostri si mettono le mani nei capelli perché ci chiedono che cosa si può dire che ecco io vorrei che si divertisse questa tendenza cioè che si parlasse di riforme dove si capisce ciò che si toglie ma anche ciò che si dà e c'è una parte della società italiana che deve ancora ricevere che non ha mai ricevuto che ha dato tanto invece al Paese
Dato che il tempo è breve voglio dire due cose sulla sulla questione che riguarda diciamo l'aspetto principale alla nostra discussione che la preparazione al congresso
Io in molti compagni che soprattutto torinese ovviamente lo sanno
Per la prima volta di fronte a una svolta ho avuto e otto alle perplessità
Ho avuto e ho delle perplessità perché si è stata l'impressione che questo progetto importante
Che oggi è più chiaro delineato una discussione forse già decide fosse già un qualcosa che
E io penso che ci sia una domanda tra i nostri iscritti che non sono l'unici interlocutori ma per me sono i più importanti
Che è quello di poter partecipare di poter dire la loro di poter segnare la natura del nuovo soggetto politico anche con il loro punto di vista con le loro preoccupazioni con le loro
Incertezze perché non siamo in una fase di grande entusiasmo se c'è la ricerca di sapere che cosa dobbiamo essere che cosa dobbiamo fare
L'ora io penso che le questioni qui delineati siano tutte questioni davvero di grande di grande importanza quindi prima di tutto io sono soddisfatto delle impostazioni del segretario ha dato sui tempi dell'operazione cioè noi non possiamo
Decidere senza una discussione che ci aiuti ad affrontare le contraddizioni che ci sono
Dobbiamo avere il tempo per spiegare e per capire noi stessi se l'operazione riguarda solo nove la Margherita oppure riguarda qualcosa di più che non sono solo le forze politiche ma è quanto di siamo in grado di parlare all'esterno
E questo è un problema guardate che
Aiuta apparvero partito perché se qualcuno pensa che si possa fare subito io voglio segnalare che spesso nelle realtà locali le contraddizioni le difficoltà
Non sono solo con la sinistra radicale sono anche con la Margherita e se il messaggio è dobbiamo metterci assieme io ve lo dico siccome riunioni non fatte parecchie come credo molti di voi e i compagni di norma Conti
Non si trovano gli interlocutori sono interlocutori non affidabili allora il Progetto deve essere diciamo proiettato in qualcosa di più complesso quindi è importante questo io non sono
Contraria se la fase costituente
Si potesse gestire attraverso una federazione appena cazzotti aggiunge continuamente anche nuovi interlocutori
In modo anche se convengo con il Progetto però deve essere chiaro qual è il punto di approdo dove vogliamo arrivare
Ma come ci arriveremo e quale sarà il risultato quale sarà il prodotto dipende anche di che cosa incontreremo per strada quindi questo punto diciamo almeno di non determinazione io penso che dovremmo dovremmo tenerlo
Penso che se noi mettiamo la questione in termini ideologici per dirlo devastano il socialismo europeo noi rispondiamo ha un problema interno al partito se invece di fronte alle uscite di Rutelli che non sono molto simpatiche
Vogliamo affrontare le questioni da un altro punto di vista io penso di dire queste sia Rutelli si agita tanto anche perché sa che è una forza riformista italiana non posso che fare i conti col socialismo europeo l'utenza meglio di noi comunque sicuramente come noi che noi siamo già nel socialismo europeo quindi semmai la domanda non è se entreremo e perché dobbiamo uscire qualcuno ci deve spiegare perché dobbiamo uscire
Visto che non abbiamo altri campi dove collocarsi
E una vorrei spezzare anche devo dire anche una parola sulla questione dei diritti civili che sono e delle questioni siamo etiche che nel nostro partito sono molto sentito
E la questione le io l'affronterei da questo punto di vista
L'Italia sesta in Europa e ci vuole stare davvero
Difficilmente potrà reggere a lungo nonostante le insistenze anche della gerarchia ecclesiastica a non rispondere alle domande di nuovi diritti che ci sono in una società moderna
Non lo potrà fare perché la società stessa che ce lo impone e siccome il governo
E la politica e i partiti non possono solo prendere ordini ma devo rispondere la società civile così come è già avvenuto parla Bortot per il divorzio io penso che anche molti nostri cittadini che hanno cultura cattolica su questi temi abbiano una sensibilità diversa da quelle delle gerarchie ecclesiastiche e anche diversa da quella di alcuni neo convertiti
E chiaro che questo richiede una lotta politica ma io non penso se ho capito bene che ci sia stata fatta una proposta prendere o lasciare senza combattere per cui come ho dico sento nelle assemblee che stiamo facendo a Torino
Ai compagni più perplessi e ce ne sono e compagni convinti
Come me ma con molte perplessità questo percorso facciamolo tutti assieme avremo tempo fa ragionare su che cosa ognuno di noi dovrà fare
Però io penso che per ottenere quello che ognuno di noi pensa al di là della collocazione che avrà nel congresso è importante che i DS non vadano in ordine sparso nel nuovo soggetto politico è importante che ci sia una compattezza di partecipazione e una ricchezza di articolazione di posizioni che pesi nel confronto con gli altri soggetti non solo ovviamente con la Marguerite
Ebbene adesso la parola Fabrizio Vigni e subito dopo Gavino Angius e poi Luciano Pizzetti
Sì bene guardare in faccia la realtà come ha fatto forse non senza infingimenti
Governo dentro un passaggio duro crisi di consenso seria
E posso sbagliarmi ma non credo neppure che scalata la montagna approvata la Finanziaria la strada sarà automaticamente in discesa
Anzi penso che se non capiamo dove sta il problema
La strada non sarà appunto in discesa allora da dove viene questo malessere così profondo della società Italia
Magari fosse solo un problema di comunicazione
C'è qualcosa di più profondo
Problema è che un paese sfiduciato ripiegato su se stesso frantumato e logiche corporative
Basso senso civico alto senso civico e se la politica in questo Paese anche essa frantumate debole e se chi governa non riesce come non siamo reali riusciti a indicare una visione del futuro un progetto condiviso allora è inevitabile che disagio e scontento tra Bocchino in mille rivoli
Società frantumata politica debole
Rimboccarsi le maniche ma per andare dove il problema della missione è tutto qui e io credo che se non siamo riusciti a raccontare bene il senso della finanziaria
è forse perché ancora non abbiamo del tutto chiara nella testa la portata della sfida che ci attende per ridefinire appunto l'ammissione dell'Italia
Quando abbiamo detto prima delle elezioni
Contrastare il rischio di decadenza del Paese ridare all'Italia un ruolo del mondo
Ripensare su basi nuove lo sviluppo e se non ricordo male eravamo partiti da qui ma era la consapevolezza che non si trattava semplicemente di riprendere un cammino mandata a casa la destra da dove la ma avevamo lasciato nel due mila uno ma di affrontare le ragioni strutturali e profonde della crisi del Paese e questo anche approvata la Finanziaria sarà ancora il problema e non basterà credo di riforme se quelle riforme non saranno percepite come parti di un progetto
Non basterà dire crescita genericamente perché il problema italiano e puntare sulla qualità e su frontiere nuove dello sviluppo compresa la modernizzazione ecologica dell'economia e il nostro straordinario patrimonio storico-culturale
E non basterà a dire produciamo più ricchezza perché in un Paese che vede contrapporsi ricchezza privata in miseria pubblica
Per usare un'espressione ripresa di recente da Luciano Gallino il problema è di avere al tempo stesso più equità sociale
E spostare risorse verso i beni pubblici scuola formazione infrastrutture ambiente dunque non sarà con una piattaforma meramente economicista che ce la faremo per parlare all'Italia serve un progetto una visione del futuro molto più ampia molto più convincente e affascina
Ecco le ragioni del partito democratico per me nascono da qui
Dà un giudizio molto preoccupato sull'Italia
Dall'idea che non ce la facciamo ad affrontare le sfide del Paese con lo schieramento di centro sinistra così Sbrinz dell'ATO
Dalla convinzione che il Partito democratico può e deve essere nella situazione italiana la sinistra nuova del nuovo secolo
Non una versione sbiadita moderata del riformismo ma riformismo vero di quello che cambia le cose in profondità tiene insieme radicali fa di valori cultura di governo radicamento popolare
Non mi nascondo naturalmente difficoltà e rischi
Ne è il fatto che se non lo rimettiamo sui binari giusti Progetto può deragliare
Alcune considerazioni rapide su alcuni nordiche già Fassino indica le culture del partito democratico
La domanda è perché un partito nuovo solo per unire identità che vengono dalla storia del Novecento
Oppure perché siamo di fronte a cambiamenti è talmente grandi che non basta sommare quelle culture
Peraltro ancora vitali ma non basta sommare quelle brutture Perri
Trovare tutte le risposte
Testa girata in avanti
Penso all'ambiente cambiamenti climatici superamento dell'era del petrolio insostenibile pressione sugli equilibri ambientali la civiltà umana di fronte una cruna dell'ago strettissimo
E non è un caso che l'ambiente stati diventando una frontiera nuova per il campo delle forze della sinistra e progressisti in tutte le parti del mondo da Clinton a Ségolène Royal da Blair a Zapatero segnalo che nei giorni scorsi è stato presentato un appello sottoscritto da una parte importante della cultura ambientalista italiana
Non solo DS Margherita ma anche associazionismo esponenti della società civile che vuole contribuire alla costruzione del Partito Democratico penso che non sia un fatto di poco conto secondo il perimetro dell'Ulivo
Se diciamo deve essere un processo aperto e inclusivo
Se diciamo non può essere solo la somma di DS e Margherita e io ne sono più che convinto allora bisogna compiere atti politici conseguenti l'Ulivo in dieci anni si è via via ristretto deve tornare ad allargarsi
Costruire un campo l'arco di forze comprese le posizioni più radicali della sinistra riformatrice
Collocazione internazionale
Non possiamo pensarci fuori dal campo del socialismo europeo scelta anche per me irrinunciabile ma il socialismo europeo chiamato ad allargarsi nuove culture collegarsi ad altre forze progressiste
Da Oporto o Dapporto in questo senso arrivano credo buone notizie
I problemi con la Margherita rimangono lo so bene prima o poi meglio prima che poi andranno risolti ma quelle che arrivano dopo otto sono buone notizie o no infine laicità diritti civili è vero siamo di fronte a problemi in parte inediti scienza invita tecnologie morti che interrogano la coscienza di ciascuno
Nessuno escluso credenti hanno ascolto dialogo ricerca di una condivisione larga tutto giusto ma io sottolineo anche fermezza nel contrastare rischi di regressione culturale e politica che ci sono fondamentalismi e soprattutto un uso disonesto ipocrita da parte della destra o di una parte della destra dei temi e e fermezza nell'attuazione di tutti i punti del programma dell'Unione dalla droga alle coppie di fatto infine un'ultima battuta sul nostro congresso
Rispetto
Rispetto davvero timori ragioni che spingono una parte di compagni ad avere una posizione critica o contrari al progetto del partito democratico
Chiedo soltanto possiamo provare vogliamo provare a fare uno sforzo vero per ascoltarsi confrontarsi sulle risposte da dare alla crisi italiana si tutti riconosciamo i caratteri della crisi italiana risponderà domanda quale riformismo
Discutere non solo se dar vita a un partito nuovo ma come vogliamo che sia e aggiungo consentire dobbiamo riuscirci a ogni scritto e a tutte le sensibilità politiche che ci sono nel partito
Di dar vita ad un grande sforzo di elaborazione collettiva molto di più di un semplice referendum mossi no molto di più di un semplice voto sul Mezio su mozioni blindato un congresso all'altezza delle sfide che ci stanno di fronte grazie
Grazie a vigna ora la parola Gavino Angius con Luciano Pizzetti e a seguire Cesare Salvi
Chiedo scusa innanzitutto passino dalle voi compagni e compagne ma come sapete eravamo impegnati al Senato
Eravamo impegnati al Senato e purtroppo dobbiamo tornare tra poco alle tre perché verrà il governo a presentare avevano maxiemendamento sulla finanziaria sul quale sarà posta la questione di fiducia e quindi dondolo andar via personaggio
Ho avuto modo di seguire seppure frettolosamente sia la relazione si Fassino e sentire ascoltare in parte l'intervento di D'Alema pochissimi interventi dietetici quindi
Mi scuso davvero
Con Piero Massimo
Io siccome sono d'accordo con uno tutta una parte della relazione di Fassino quella relativa
Al al lo sforzo che dobbiamo compiere
Lanciare decodificare l'azione del governo nel rapporto col Paese avviando una nuova fase di riforme
Interverrò soltanto su un punto che è quello del
Non documento che insieme ad alcuni compagni abbiamo fatto abbiamo proposto all'attenzione del Partito si inizia in questo modo il titolo è una moderna forza riformista nel Partito del socialismo europeo
E perché io sono troppo alte questi affari sono troppo bassi non so come tu hai fatto Piero stamattina
Appunto non lo so ma non al solo scopo
Ma che non togati ogni tono di voce
Questo documento inizia con queste parole crediamo
Crediamo che la nostra democrazia abbia bisogno di un nuovo partito capace di unire le varie culture politiche del riformismo italiano
Per questo riteniamo che il prossimo congresso dei DS sia un appuntamento di portata storica
La scelta che ci accingiamo a compiere ha un valore strategico per noi e per il futuro del sistema politico italiano
Mettiamo a disposizione del Paese la nostra forza per favorire la nascita di un partito
Noi vogliamo essere protagonisti di questo processo unitario
Ora mi sembra che siano delle parole non equivocabile
Nel senso
Che noi io gruppo di compagni diciamo sì
Allora sforzo
Che va compiuto sul piano politico e culturale per dare vita ad un nuovo
Partito
Poi
A me è dispiaciuto molto care compagne e compagni
Che
Questa posizione politica che mi sembra chiara e netta
Nelle settimane scorse sia stata riferito a un po'nel suo opposto cioè in un no alla nascita del nuovo partito
Mi è dispiaciuto perché innanzitutto non è così
E io penso che nel confronto tra di noi
Dovremmo attenerci un po'alle cose che si diciamo giuste o sbagliate che che possiamo affermare
Perché abbia fatto questo documento
Perché io penso che noi pensiamo
Che nella discussione nel confronto che dobbiamo fare
Sulla nascita del nuovo partito
Ci debba essere una discussione più chiara più limpida più
Anche più difficile rispetto a quella che in tante sedi facciamo toccando anche qui non imponendo cinque le domande le più difficile più impertinenti
Che richiede non delle risposte forse un po'meno semplici di quelle che sino a questo momento a mio giudizio sono state date
In altre parole quello che si vuole fare
E tentare di portare
Nel dibattito congressuale un contributo critico e propositivo al tempo stesso
Sui caratteri del nuovo partito
Sulle ragioni della sua nascita sul processo per dare adesso vinta
E anche sui suoi riferimenti di valore in altre parole penso che noi tutto possiamo fare tranne che ritenere che il nostro congresso per quel carattere di rilievo che ha possa ridursi a un riferimento un sì o un no
Questa è una cosa care compagne e compagni che tutti quanti noi dovremo avere alcun perché sono convinto che noi se vogliamo davvero perseguire questo obiettivo noi abbiamo bisogno del contributo dell'apporto della presenza del protagonismo di tutto il nostro partito anche di quelle voci più diritti
Lo dico questo perché vedete ho letto la
Non tutta tutta Piero per dire la verità il senso della tua relazione però credo di averlo colto
Come credo di aver colto il senso sentito solo la seconda parte dell'intervento di Massimo D'Alema
Qual è il punto secondo me
Di debolezza della riflessione che sino a questo momento stiamo facendo e il punto è questo noi stiamo facendo care compagne e compagni un congresso e straordinarie eccezioni perché di questo si tratta
Che tuttavia è un congresso anomalo
Perché in realtà noi stiamo discutendo di un qualcosa
Se mi permettete che è già deciso
Cioè il gruppo dirigente sul Po
Che uscirà dal prossimo congresso dei DS avrà il compito di far nascere una nuova forza politica
Questi di per sé non sarebbe l'anomalia consiste nel fatto che il medesimo obiettivo è la medesima decisione contestualmente nella stessa sede è stata presa da un altro partito dal gruppo dirigente di un altro partito
Ciò è i gruppi dirigenti dei due partiti
Che si sono fondamentalmente riuniti ad Orvieto dove hanno solenni Zatta diciamo questo percorso questa decisione attualmente avevano discusso anche prima
Hanno deciso di gruppi dirigenti dei DS e della Margherita di dare vita a un nuovo partito
Sono state decise letta
I percorsi
Anche in parte anche se secondo me non del tutto i contenuti
Il manifesto fondativo stato dato incarico dei compagni ed amici
Chi scrive il manifesto fondativo del nuovo partito è stato deciso di chi deve dirigere la rivista è stato deciso di chi deve dirigere addirittura la scuola quadri del nuovo partito si sono indicate le tappe
Del percorso che noi dobbiamo seguiva
Quasi quotidianamente generiche almeno
Può il presidente del Consiglio Prodi poi segretario Presidente della Margherita Francesco Rutelli eccetera
Domando ma
Domando
Questo che cosa molti
Vuol dire che quindi la decisione già presa il percorso è definito secondo me vuol dire che noi stiamo andando all'ultimo congresso dei DS l'ultimo
Ora io mi fermo qui se non è l'ultimo vorrei che qualcuno me lo dicesse che lo si dicesse
Io domando
Siccome sono tra coloro che ha visto che ha denunciato può darsi che abbiamo sbagliato naturalmente che io sbagli i limiti di quello che è avvenuto ad Orvieto fondamentalmente un limite politico
Quello cioè che a dar vita al nuovo soggetto politico intanto sono i gruppi dirigenti dei DS e della Margherita
Non ho sentito in quella sede altre voci altre culture altri no eravamo no Yesser ed era la Margherita
Io mi domando se non è possibile delineare un altro percorso un altro processo
Proprio perché l'ambizione è quella di rispondere alle contraddizioni politica la fragilità e la debolezza del sistema politico italiano a quello che può essere paventata con una fase travagliata della nostra democrazia mi domando se
Individuare un altro percorso discuterne apertamente non faccia bene alla nascita del nuovo soggetto politico
In altre parole mi domando se è l'idea di un allargamento ad altri soggetti
Ossa o debba avvenire azzerando le decisioni di Orvieto
E rilanciando su basi nuove il Progetto del nuovo partito cioè chiamando ad essere parte costituente del nuovo partito altre forze politiche
Che tra l'altro hanno fatto parte dell'Ulivo in questi anni che sino adesso ne son fuori io mi domando se discutere di questo sì a discutere di una cosa del tutto
Così
Campata in mi domando cioè se un appello a forze nuove renderle protagoniste di tutto quanto questo non sia
Un gesto di forza politica di sfida politica è quindi ritengo in questo quadro che l'idea di un patto federativo per tra forze del riformismo non sono di ispirazione socialista democratica come noi siamo gran parte espressione del riformismo cattolico democratico cristiano democratico come in gran parte della Margherita ma anche di altre forze penso alla cultura più propriamente socialista più propriamente laica nelle sue componenti storiche
Parlo delle culture dell'ambientalismo di altre culture io mi domando se questo processo più coinvolgente di altre forze indebolisca vorrà forse in un'idea di un nuovo grande party
Io penso che lo rafforza
Guardate Oporto è stato molto importante
E io ho trovato a Piero Fassino segretario del nostro partito al presidente del nostro partito di aver lavorato in questi anni in quella direzione
Rispondendo ad una vittoria a domanda un bisogno che del resto è sentito Walter anche da altre forze del socialiste europee non è vero insomma lo sappiamo non riprendo le cose che sono state dette
Ma tuttavia non è che ci può sfuggire che il contraente principale del nuovo patto
Per dar vita al nuovo partito
La Margherita ha risposto a volte
Fatemelo dire in termini liquidatori se non addirittura sprezzanti al grande gesto che Oporto è stato fatto
Il problema vorrei dire non siamo noto
Il problema e la Margherita
E sono alcuni orientamenti di fondo politici e culturali che quel partito cessò
Per me è impossibile discutere del nuovo partito
Facendo un congresso che avviene contemporaneamente e contestualmente al congresso della Margherita nel quale si entra nel merito ovviamente delle politiche dei contenuti e dei riferimenti di valore del futuro partito escludendo che quella cultura politica di cui noi siamo parte a cui non giustamente come si dice facciamo riferimento tuttavia
Tuttavia tuttavia
Non possiamo accogliere si disse ad Orvieto il pur cortese in
Fatto come democratici cattolici cristiano democratici a far parte del Partito del socialismo europeo
Qual è il punto
Che forse dovremmo esplicitare ma io questo punto lo voglio esplicitare non solo nel dibattito tra di noi
Perché nel dibattito tra di noi le contraddizioni sono meno stridenti merenda lo so bene ci mancherebbe altro
Ma io questo dibattito lo voglio fare con i contraenti i nostri amici del nuovo partito cioè della Margherita per dire una cosa care compagne e compagni noi non possiamo non vedere che non solo in Italia nella politica italiana ma persino nel processo di nascita del nuovo partito riaperta una sfida non piace la parola egemonia diciamo la una competizione tra le culture politiche riformiste più forte di questo Paese
Noi questo dato non lo possiamo ignora e questo tema io lo vorrei discutere noi lo dobbiamo discutere secondo me in termini più espliciti più attenti con la Margherita di del discorso
Ed è la valutazione che è stata fatta nella relazione di stamattina nell'intervento del presidente del nostro partito questo a me sembra un punto di debolezza cioè si stanno misurando idee e progetti del riformismo socialista democratico europeo è quella del riformismo cristiano democratico nelle sue diverse versioni è uno scandalo rendere esplicito questa sfida
La competizione
Come facciamo noi a non leggere nel momento in cui con i nostri amici della Margherita dovremo far nascere un nuovo partito come facciamo a non leggere i contenuti le esplicitazioni le proposte i riferimenti di valore contenuti ad esempio nelle due mozioni del congresso della Margherita come facciamo a ignorare questo
Allora vedete la questione
E mi avvio a concludere che la distinzione la diversità permane
Lo so bene che ci sono molti punti comuni ma insomma abbiamo detto l'altra altri momenti un conto è fare fare un'alleanza di governo un conto è fare un partito un partito nuovo
Distinzione diversità che permane su questioni cruciali su cui si incontrano difficoltà ad assumere decisioni comuni e sintesi condivise tra noi e la Margherita e queste difficoltà di Libano
Sì sì no no per la discussa sì ma poi vai via
Se tu dici sto nel tuo ragionamento che voi un partito e che il problema secondo te quello che bisognerebbe azzerare ricominciare per una costituente che si è più larga
E vada il problema che sta imponendo adesso
Di una condivisione di valori di vantaggi più complessa
Ma per questo abbiamo all'obiezione ce la può fare perché se piove anche più quel problema ovvero alla fine infatti volevo di
Ma io volevo dirti che è la mia proposta è la nostra proposta è quella di quella che sarà probabilmente la terza mozione del congresso anzi certamente
E quella di fare un patto federativo di fare una federazione capisco che la la proposta che che formuli comunque formula D'Alema e poi altri compagni è una proposta diversa ma penso che abbia
Diciamo così sia meritevole di una qualche interlocuzione perché come crede discutendo coi ecco allora quello questo è quello che la difficoltà a diciamo di rapporto i vigili che mi aveva conclude dalle compagnie vi ringrazio della pazienza e dell'opportunità derivano secondo me dà un giudizio storico politico ma soprattutto
Dalla
Come dire dalla validità nella prospettiva futura del pensiero socialista c'è una differenza giudizi
E soprattutto per il segno di innovazione che alcune idee ed esperienze di governo socialista hanno nell'Europa di oggi
A me da un po'di fastidio francamente sentire dirigenti amici della Margherita che usano il termine zapaterista e deriva zapaterista come se fosse un insulto nei nostri confronti premier Zapatero dell'evidente socialista penso che non sia giusto
E penso che dal campo del socialismo europeo la sede da dove stanno venendo per le società contemporanee le istituzioni democratiche le più significative innovazioni per affrontare le contraddizioni del nostro tempo
Ed è a questa sfida politica e culturale da questa competizione che c'è anche sul nascente Partito democratico tra noi e la Margherita che derivano le difficoltà ad avere una memoria storica condivisa
Ad avere una un comune fissione della laicità ammettere apertamente in discussione l'appartenenza del nuovo partito al partito del socialismo europeo infine un'ultima questione davvero un minuto
Un popolo ittica e un po'personale
Le ragioni di una mia
Valutazione politica di questo genere stanno esclusivamente nel fatto che in essa credo convintamente
Non ci sono altre ragioni
Né di disimpegno né di rancore nei frustrazione
Considero veramente offensivo avvilente qualche volta cosa che mi è stato riferito in termini anche assai precisi io non ho mai inteso care compagne e compagni il mio impegno politico
Subordinato ad un interesse per un ruolo personale
Io voglio esso eroismo avuto la fortuna di essere sempre stato libero di ogni valutazione politica
Ho condiviso
Con Fassino con D'Alema con il gruppo dirigente una lunga battaglia politica cercando in questi anni di dare il mio apporto il mio contributo nei limiti e secondo le capacità di cui
Sono portatore
Adesso in questa fase congressuale ritengo di avere di sostenere queste posizioni saranno giuste e sbagliate le discuteremo ma lo faccio nel solo convincimento care compagne e compagni di dare un piccolo contributo sarà critico ma neanche propositivo ad un dibattito che vorrei più aperto più esplicita che possa servire al partito alla sinistra l'ulivo la prosecuzione di quel grande impegno che abbiamo nel governo del Paese io non ho da ingaggiare per essere chiari
Nel congresso alcuna sfida politica o congressuale verso alcuni e il mio rispetto verso le compagne e i compagni a cominciare dal segretario del presidente che la pensano diversamente da me e assoluto e la mia stima personale verso di loro
Rimane intatta
Queste cose volevo dire perché penso che anche questo debba far parte quello stile del nostro partito che ci ha sempre tutti accomunato grazie dell'attenzione
La parola ora Cesare Salvi quindi Luciano Pizzetti
Chiedo scusa accompagna ventisette se ho chiesto l'inversione ma sta per cominciare la seduta al Senato come sapete la situazione delicata
Credo che care compagne e compagni giustamente il compagno persino abbia posto nella sua relazione di oggi il tema della correzione di rotta nell'azione del Governo
Ebbene avere piena di esplicita consapevolezza del fatto che il centrosinistra attraversa un momento difficilissimo altrimenti senza un esplicito Ramperto dibattito di un'analisi seria delle ragioni della crisi del nostro rapporto con il Paese che certamente come giustamente diceva Fassino non può essere ridotto a problemi di comunicazione sarebbe arrogante presenta reciproci rischiamo questa rotta di non saperla correggere di aggravare una situazione già precaria
Però dobbiamo capire bene quali sono i primi dati
Sui quali ragionare sui quali riflettere altrimenti rischiamo di sbagliare analisi e anche i rimedi io voglio retrodatare rispetto a quello che dice Fassino il problema del nostro rapporto con il Paese
E non è difficile farlo perché il risultato elettorale parla chiaro
Risultato elettorale non è stato positivo la vittoria è accaduta per un pelo molto al di sotto delle previsioni
E qui dobbiamo fare una discussione seria che non abbiamo ancora fatto delle ragioni per le quali questo è accaduto
Sono stati solo gli errori evidenti che ci sono stati nella campagna elettorale
C'è stato solo un difetto di direzione politica o ci sono difficoltà più serie e profonde del nostro rapporto con l'Italia vera non l'Italia con il quale con la quale qualche volta ci misuriamo
Poi ci si è avuto un cammino fin dall'inizio costellato difatti gli hanno accentuato la perdita di consenso nel Paese
Sentito D'Alema mi dispiace per le stesse ragioni di Angius non ho potuto sentire il resto del dibattito ma certamente la formazione di un governo pletorico consentito pare di riforma della politica alla prima riforma della politica che viene percepita dai cittadini riguarda gli atti i comportamenti
La formazione di un governo pletorico per il numero dei suoi componenti ha colpito negativamente l'opinione pubblica
Certamente ha pesato la legge elettorale che spinge alla frammentazione ma a causa principale di questa struttura di governo le cui conseguenze negative continuiamo a vedere dall'intreccio di competenze fra ministri sugli stessi temi esalta la richiesta di DS e Margherita di allargare smisurata mentre la loro presenza
E che i partiti alleati al ministro per uno non ce ne sono nove i DS otto della Margherita ed altri riconducibili a questa
E dico qui per inciso attenzione compagni ragioniamo un momento su questo referendum
Perché il referendum che segna rischia di segnare ma questo avremo spero occasione per parlarne il tipo di quesito che viene proposto davvero la fine del sistema
Perché avremo due l'ex due listoni in cui dovranno starci tutti per forza come ovvio naturalmente essendo una competizione maggioritario a turno unico e che nel quale il bipolarismo impazzito all'italiana
Temo che troverà il modo di esprimersi ancora in peggio
E e c'è stata la legge sull'indulto lo ricordava il compagno Fassino ma non è che era sbagliato il lutto e come è stata fatta la legge sull'indulto male e frettolosamente sulla base di accordi politici raggiunti fuori dal Parlamento si potevano prendersi furono previsti furono detti i problemi che sarebbero derivati
Contraccolpo negativo che purtroppo non si è ancora esaurita
E poi questa legge finanziaria bene ha fatto Fassino a ricordare quello che fin dall'inizio Carlo Azeglio Ciampi aveva riletto rilevato di enormi dimensioni ma priva di un'anima e di una missione
Risanamento sviluppo equità
La parola risanamento si è tradotta in un burocratico trasferimento matematico delle regole di Maastricht devi quale probabilmente non c'era bisogno di un grande banchiere europeo alla guida dell'economia la parola sviluppo almeno per come è stata intesa come si è presentata ha dato un ruolo prevalente è una riduzione generalizzata del costo del lavoro
Che una parte rilevante dello stesso mondo imprenditoriale non ritiene la soluzione giusta ai problemi di produttività del sistema Italia
La parola equità in una
Revisione confusa continuamente aggiornata di misure di regole per la quale non solo i veri ricchi e non hanno ovviamente alcuna ragione di piangere ma numero crescente di ceti popolari e di poveri fra i quali uno dei quali ormai fa parte la maggior parte della classe operaia che ha una sola fonte di reddito non ha visto alcun segnale di speranza come le assemblee a Mirafiori hanno confermato
Nel frattempo si accentuano pulsioni populiste illiberali
Credo che Giuliano Amato richiama l'Olanda di quello lì ma voi no Lettere Pino fortune ce l'abbiamo in Italia da un pezzo e si chiama Silvio Berlusconi
E tornato in campo con un progetto un'idea della Società Italiana profondamente inquietante sul piano sociale e culturale e ancora più inquietante per la ripresa di consenso che sembra avere questo progetto nel Paese
Al tempo stesso una vera e propria offensiva integralista e lì e illiberale viene da settori del mondo cattolico e fa sfondamento all'interno della maggioranza in particolare della Margherita
Ora quando Giuliano Amato dice che a questo si risponde entro un po'nel merito non credo che si risponda col Partito Democratico questa è la mia preoccupazione
In Austria in Olanda il populismo di destra è stato sconfitto dalla sinistra socialista e socialdemocratica
Non dalla progettazione di nuovi soggetti politici
In ogni caso questi sono i temi di centro qui lo dobbiamo affrontare e la funzione dalla sinistra riformista è fare cerniera fra la cosiddetta sinistra radicale e i nostri preziosi alleati di centro posto democristiano sono convinto che non serva né Alitalia né al governo
Il progetto che viene proposto dalla segreteria
Altrimenti c'è il rischio ma c'è un parliamo di fase due ma certamente un anno due almeno cronologicamente ci sarà in questo anno due aggravi la situazione di contrasti all'interno della maggioranza e del governo e di crisi di consenso nel Paese
Non abbiamo vissuto una luna di miele
Dobbiamo assolutamente evitare che la primavera si trasformi in incubo
E per far questo una forza di sinistra riformista e socialdemocratica non può non porsi il tema innanzitutto del consenso della classe operaia e dei ceti popolari
Una forza di sinistra riformista e socialdemocratica non può non vedere che la questione delle libertà e dei diritti civili oggi è un problema di massa non è un problema di élite certo che ha ragione la detto Fassino riformista
E bisogna stare attenti al mondo cattolico D'Alema ha già fatto la lezioncina sul pc ma vorrei ricordargli i dei tempi di Togliatti e dell'articolo sette sono passati sessant'anni e chiede ai tempi del divorzio ne sono passati altri trenta e che la Chiesa oggi non è più quella del Concilio un'altra cosa
Con la quale bisogna interloquire con il dovuto rispetto ma sapendo che c'è sui diritti civili un punto che non è di coscienza personale almeno più non più di quanto lo siano tanti altri un punto politico identitario di una moderna forza socialista riformista
Come ha detto Ségolène Royale a Oporto lotta alla disoccupazione al precariato dal carovita impegno per un'Europa sociale che rimetta in discussione le burocrazie al potere a Brussel
L'impegno per i diritti civili
Questi sono i temi fondamentali della sinistra riformista obiettivo tanto più essenziali in Italia dove su ciascuno di questi temi disoccupazione precariato al caro vita rapporto di autonomia e di dialettica con le burocrazie europee diritti civili siamo molto più indietro di tutto il resto d'Europa
Rimetto rapidamente in fila perché credo che un gruppo dirigente complessivo consapevole non debba avere una coazione a ripetere per cui va avanti sulla stessa strada qualunque cosa accada c'è una dura replica dei fatti di cui bisogna tener conto
E qui mettiamo in fila
Il consenso delle due forze sia quando si presentano insieme sia quanto si presentano superate oscilla intorno al trenta per cento il nostro partito ha progressivamente esteso dal ventuno e rotti per cento del novantasei a circa il diciassette per cento adesso
Partito democratico in ragione di difficoltà e di conflitto all'interno del governo D'Alema dice di Roma allora mi spiegasse perché il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli si è sentito in dovere di portare di esibire a Consiglio dei ministri un documento sulle liberalizzazioni
Cioè su materia
Diciamo di competenza credo di altri ministri
Sapete benissimo che nella società civile il Progetto perde progressivamente fascino e credibilità c'è un'offensiva chi ha seguito lavori della Finanziaria al Senato anche al di là di quello di uscito sa che c'è un'offensiva teodem che sta sfondando nella Margherita questo è il problema
Congresso di Oporto ha chiarito la questione io credo dall'appartenenza europea
E sulla base del generoso sforzo di Fassino cessato il massimo di apertura possibile da parte del PSE
Che come del resto è ovvio non ha alcuna intenzione di cambiare il suo nome e la sua identità ma ha detto è vero che ha detto che ospiterebbe volentieri nuove forze che ne accettino la piattaforma so che queste nuove forze ipotizzate c'è la Margherita perché D'Alema dice non è solo funzione fra DS e Margherita quando amici che eran altro soggetto politico interessato a questo partito democratico dirò che non è così
Ma finché ci sono solo DS e Margherita inutile che fa lo spiritoso
In questo momento il Partito Democratico è un progetto di fusione fra DS e Margherita
Ora Margherita chiarito in tutte le salse e in tutte le componenti a tutti i livelli di autorevolezza
Dal presidente del Senato al vicepresidente del Consiglio al vicepresidente della Camera i vari coordinatori politici di cui dispone che non ha alcuna intenzione di fare questo in entrambe le mozioni congressuali
L'alleato almeno su questo punto compatto riunito Romano Prodi in queste condizioni Oporto non poteva dire che quello che ha detto cioè niente
Ora
Sento dire che proseguirà lo sforzo di persuasione
E però noi andiamo agli iscritti del partito e questi non sono ancora persuasi
Quindi se si fa un nuovo partito
Iscritti dovranno sapere prima se questo nuovo partito e derivavano al Partito del socialismo europeo
Iscritti alla Margherita lo sanno già chiunque vinca il loro congresso il nuovo partito non sarà né di sinistra né socialista perché il Consiglio è scritto nella loro proposte congressuale
La situazione è molto grave l'ho detto tante volte e lo ripeto il tema fondamentale oggi è un problema di rapporto fra la maggioranza e il Paese
Persistere in queste condizioni in una proposta dal politica che ha perso progressivamente basi e credibilità i divi del partito
Che a mio avviso illude i nodi veri e difficilissimi
Nel rapporto fra sinistra riformista con il Paese con le forze produttive dalle piccoli impresa gli operai con i giovani precari
E chi si deve anche sentito dire che uno scandalo che si mette che cerca di mettere qualche misura vedi per favore dei precari nella finanziaria
Con il con il con chi crede nei diritti civili e così via con il mondo dell'università della ricerca queste sono le basi sociali e politiche dalla sinistra riformista e socialdemocratica questo mondo
Questo mondo di questo dobbiamo occuparci
Io naturalmente vede
Non c'è problema di fare processi alle intenzioni eccetera e diceva dalle rane non è un crimine peggio di un crimine è un errore politico gravissimo noi abbiamo il dovere
I dire innanzitutto che
Sì è ancora in tempo per fermare questo processo perché gruppo dirigente complessivo al plurale ha il dovere di ragionare su quello che accade di rivedere di ripensare se le cose non corrispondono al progetto iniziale e se non lo si può fare ci la nostra parte
Che oggi in minoranza nel partito si candida a diventare maggioranza
Affrontando la battaglia congressuale con regole e garanzie precise
Che questa volta sono molto importanti
Compagne e compagni non abbiano deciso di candidare Fabio Mussi per rendere evidente che noi indichiamo una prospettiva alternativa di una leadership alternativa
Se ci sarà un complesso edilizio
E così si fa
E credo che sia un atto di rispetto non di mancanza di rispetto nei confronti dell'attuale gruppo dirigente
Questo vuol dire però che le regole congressuali devono essere effettivamente paritarie vuol dire che se si elegge una versione direttamente ciò deve avvenire a voto segreto
E non a voto palese per appello nominale e chi si è chiaro che quando comincia a un congresso non ci sono più maggioranza e minoranza
C'è un segretario di un partito che legittimamente si ricandida in quel momento si rimette in discussione
Su questo versante per il congresso e uno dei candidati non è più il segretario del
Per parte nostra se si proseguirà in questa proposta
Indichiamo indicheremo una chiara alternativa di linea politica e programmatica una diversa strategia per la ristrutturazione del sistema politico del centrosinistra hanno imparato a Fabio Mussi questa mattina il ricambio al vertice del partito detenuti fugge
Ora Luciano Pizzetti poi Marina Sereni quindi Andrea De Maria
Noi discutiamo tra di noi naturalmente dobbiamo avere l'occhio lo sguardo rivolto alla città italiana
E allora vendono lo sguardo rivolto lì
Cerco di portare un punto di vista che ovviamente molte segnato dalla realtà in cui sono chiamati ad operare
E proprio da quelle realtà sento che il compito importante delle culture progressiste sia proprio quello di promuovere il cambiamento
E di prendere davvero per mano questo poiché paese accompagnarlo nella modernità questa è la vera missione che noi dovremmo darci e in questi giorni alla connessione tra l'azione di governo e la discussione sul Partito Democratico la commissione dei rasta libero in questa obiettivo che ci proponiamo lo dico senza fare alcuno io non sono un Pasdaran lo dico senza fare alcuna apologia di nuovismo
Ma credo che questa sia una una pratica riformatrice per liberare energie
Questo è quello che dovremmo fare
Allora la finanziaria e qui io credo che la finanziaria sia un po'alla finanziaria delle ombre e delle luci
E la finanziare delle tribolazioni delle opportunità dove però le tribolazioni sono evidenti e l'opportunità rischiano di essere offuscati
Credo che in questo anche nel come argomentiamo rischia di riaffacciarsi un po'questa presunzione che già abbiamo avuto tempo fa nella precedente esperienza di governo e poi discutemmo basta riformismo dall'alto ma questo rischia di ripresentarsi
Delle nostro argomentare
Allora il tema è questione di comunicazione io penso che sia anche questa di comunicazioni vi cito un fatto la questione del TFR è un grave problema di comunicazione più che di merito che ci ha alienato molte simpatie
Ad esempio
Dalle mie parti ma penso che sia soprattutto un problema di senso
Ed è un problema di direzione e di prospettiva politica questo è a mio modo di vedere il tema principale
Se non risolviamo non ti diamo per
Questo toro per le corna se non lo affrontiamo guardate che il rischio dell'allontanamento dal paese è reale al di là di qualche registro no oggi i sondaggi
Perché noi rischiamo di allontanarci da coloro che immagino e chiedo l'innovazione
Rischiamo di non essere percepiti e non compresi da coloro che l'innovazione la osteggiano per tante ragioni anche norme ma comunque lo stage
C'è una recentissima ricerca fatta tra gli imprenditori lombardi che evidenzia la positività della tesa sulle prospettive economiche d'impresa
Nonostante questo vi è un giudizio
Un clima più che un giudizio un clima molto negativo sulla politica in particolare sul governo
Guardate che è abbastanza logoro l'impianto culturale che analizza contrapponendo lì
I diversi interessi che si esprimono nel sistema produttivo del lavoro
La realtà almeno lì è che nel post fordismo anzi imposto ordinistico ci consegna
Una realtà spesso atomizzata in cui i bisogni e le domande sono sempre più trasversali e sovrapponibili
Tra lavoratore e imprenditori in particolare il piccolo imprenditore che la parte River rilevanti quelle realtà produttive e segnalo questo
Rischiano di determinare una strana alleanza di cittadinanza
Un'alleanza di interesse dei luoghi
Più che misurarsi sul lo scenario di fondo su dove va il Paese
Guardate che da quelle parti si rischia di passare dall'anti statalismo che è stato al rifiuto del riformismo il passo è breve lo segnalo come punto di criticità rilevante
Ecco perché è per noi il tema e passare dalla vecchia logica politica dell'alleanza
Concetti
A quella della rappresentanza in un contesto progettuale ovviamente riformatore
Cioè di un
Ceto medio che cerca rappresentanza fuori dai tradizionali conflitto capitale lavoro così l'ha definito Bonomi
Studioso di questi fenomeni ecco sì allora faccio riferimento a questo spaccato
Trovo lì le ragioni del perché è attuale il tema di un soggetto politico nuovo il tema del partito democratico di cui stiamo discutendo
Ed ecco perché se lo guardo lì con questo piccolo binocolo ecco perché la finanziaria rappresenta non un errore di comunicazione
Una sorta di incompresa
Ma un errore di messaggio
Perché non parla ad esempio con le modifiche
Attuate sul piano della fiscalità
Non parla con queste modifiche ai moderni ceti produttivi qualcuno definite la classe creativa
Volete che è un problema la questione non è se chi ha più
Di quaranta specie quaranta quarantacinque mila euro paga due mila euro in più di tasse all'anno il tema non è lì
Il tema è il messaggio che si trasmette se tu lo pensi che questi soggetti moderni possono essere tuoi alleati in un percorso oppure non lo siano
Voglio dire che questa è una finanziaria che sicuramente ha guardato ai bisogni ma guardato poco ai meriti questo
Quello che noi vediamo dagli
Resta senza risposta la questione che Alfredo Reichlin una uno scritto recente
A definito vado
Naturalmente con l'accetta
Ha definito il tema della
La rivoluzione industriale del Lombardo Veneto
Che ha
Rappresentato del suo proseguire ha definito le debolezze del riformismo italiano collocato in margine al cambiamento cioè incapaci di colmare il distacco dalle forze produttive
Queste il problema di cui noi abbiamo sofferenza lì
Ed è il tema che
La finanziaria non affronta come avrebbe potuto affrontarlo ho dovuto affrontare
Ed è la ragione pure delle ragioni importante per cui serve una nuova spiritualità fondi
Eppure guardate l'opportuni proprio anche perché lo unità c'era per avviare il superamento della diffidenza e noi siamo in un mondo in cui
Non sia molti non apprezza nel governo precedente ma ancor di più sono coloro che diffidano Dinoi
Allora mi viene in mente la questione lacci e lacciuoli
I tanti anni fa allora rappresentati come il tema della presuntuoso far passare mentre oggi viene da quei mondi la richiesta di accompagnamento
Ad una sviluppo di iniziative di un'azione che così importante anche per l'economia nazionale
Proprio perché operiamo in terra di frontiera che non vuole diventare terra di missione occorre prendere atto che così come oggi rappresentate dello creato il riformismo non basta più
Serve davvero un soggetto politico nuovo che prospetti e promuova un percorso un pensiero anche sul nuovo una cultura politica
Tra le nostre identità lo dico
A chi pensa che insomma ci sia comunque sempre un rifugio peccatorum
Le nostre identità sono del tutte inadeguate tutte inadeguate e insufficienti non solo guardate per leggere le cose del mondo che abbia richiamato la relazione ma anche per guidare i processi nazionali
Via S. Margherita hanno portato credo a compimento la loro funzione
Per hanno saputo unire portare le culture del traditi delle prezzo riformisti italiani insieme al governo del paese ma anche questo non basta più
C'è una sorta di esaurimento identità il dovere dire immaginare ecco perché la federazione DS e Margherita
Ho il paté federativo anche con altre forze eh sarebbe sicuramente un passo avanti ma è largamente inadeguato insufficiente il tema non è la sintesi dell'attuale culture politiche riformiste
E neppure non il rinnovamento dello storico
Ma una nuova cultura politica che governi e promuove il dinamismo sociale e la libertà responsabile
Io credo finito questo dovrà essere il partito democratico un partito aperto in una società aperti a già a partire dal processo costituente che non potrà passatemi la battuta essere la riproposizione di quanto è accaduto all'ottantanove
Con il sue diverse fasi e che alla fine sono rivelate poco ultimo e c'era un partito in cui c'è la necessità vitale di far dire non nuova classe dirigente e un nuovo modello organizzativo io credo che i grandi problemi aperti sono vanno affrontati non vanno sono registrati o ridotti a tutte mistica non ho tempo per discutere di questi ma trovo definisco così questa discussione in atto sul PSI eterno e la Margherita anziché approfondire rischia di essere punto la difesa del totem di ciascuno
La questione per Medusa dunque non è il sì e il nuovo al premio mo'pratico e non è nemmeno il come ma prima di tutto il perché
E cioè le ragioni di fondo
Della crisi delle sei italiani della crisi dei soggetti politici che portano in questa direzione e questo che ancora è insufficiente e che ancora tarata leali ad un confronto e soprattutto dono mobilitazione e guardate che invece nella società italiana anche in questo partito che pure è sfrenato in questo momento di difficoltà di comprensione eppure lì d'energie sono davvero tante io credo che il tema
Non sia dunque la credibilità ma se volete l'appeal e l'appello si trova stessi in data uno fino in fondo le ragioni e ci sia in grado davvero di fare un grande lavoro di trasmissione
Marina Sereni poi Andrea De Maria sarebbe il massimo
Ma io credo abbia fatto bene la il segretario nella relazione a mettere al centro l'Italia i problemi reali dell'economia e della società
Italiana la grande contraddizione di un Paese che ha molte potenzialità molte risorse ma è incapace di unirle in una visione comune in un progetto condiviso
Di futuro e di crescita
Che cosa è successo in questi primi mesi di governo io non credo sia un segnale di debolezza interrogarsi su questo punto e riconoscere che l'azione di governo è stata più fatti in corsa e più complessa di quanto noi stessi CIA attentissimo
Si è materializzato davanti a noi un Paese frantumato diviso corporativi bissato
Molto poco disponibile a mettere in discussione privilegi rendite di posizione rigidità e incrostazioni
Nelle settimane della Finanziaria abbiamo fatto tanti incontri in tanti ci hanno detto di essere coraggiosi e di risparmiare sulla spesa pubblica e però ci dicevano sempre da un'altra parte
Ci chiedevano liberalizzazioni e privatizzazioni ma bisognava farle da un'altra parte e ci dicevano che la lotta all'evasione fiscale era sacrosanta ma i veri evasori stavano da un'altra parte
Questo è stato il dato della realtà ad uno che ci siamo trovati di fronte che ci dà il segno della profondità dei problemi che abbiamo da affrontare ma accanto a questo ci dobbiamo dire un'altra verità
A questa frantumazione a questa corporativi Zazie non è della società non vuol rispondere una politica debole altrettanto divise frantumata incapace di indicare obiettivi unificanti
Di disegnare i processi di cambiamento profondi ecco io penso che in questa inadeguatezza della politica in questo scarto tra le riforme di cui avrebbe bisogno questo Paese e i soggetti chiamati armi darle sia la ragione di fondo della necessità del partito democratico
Trasformare l'Ulivo da esperienza elettorale di successo a partito politico assenso
Se lo misuriamo con questo scarto ha senso se lo consideriamo un modo per colmare questo scarto unire le culture riformatrici italiane
Per costruire tutti insieme una cultura riformatrice più forte
Io spesso uso una metafora non basta mettere insieme le cassette degli attrezzi
Serve una nuova cassetta degli attrezzi per affrontare la sfida concretissima delle riforme dell'Italia necessarie all'Italia e per guardare a quelle grandi questioni di scenario che la globalizzazione ha posto al mondo all'Europa e anche al nostro paese penso ad una nuova cassetta degli attrezzi che dobbiamo saper costruire insieme io temo ecco nell'intervento di Angius ho sentito una specie di preoccupazione
Quasi che in un incontro con altri con altri attrezzi diciamo così noi si sia così deboli non penso affatto che noi siamo deboli abbiamo un grande patrimonio di idee di culture di esperienze di governo e tuttavia sento che dobbiamo essere pronti a rimettere in gioco anche questo grande patrimonio due ultime questioni una sul tema della laicità io condivido parola per parola il modo in cui il segretario ha trattato la questione della laicità sono nella sua relazione credo che sia una idea di laicità che tutti noi condividiamo nelle nostre differenti sensibilità perché anche in questo nostro partito ormai ci sono molte e differenti sensibilità c'è un modo molto semplice per dimostrare che siamo in grado di praticare quella idea di laicità darci degli obiettivi perseguirli
Credo che questa legislatura debba caratterizzarsi per un significativo passo avanti nelle leggi che riconoscono i diritti delle persone
Credo che ci dobbiamo porre un obiettivo realistico quello di fare alcune leggi importanti
Per riconoscere i diritti delle persone tra queste considero la legge sulle unioni di fatto un vero e proprio banco di prova
Il risultato sarà tanto più avanzato
Quanto più saremo noi in grado di come dire produrre dialogo apertura confronto il risultato sarà tanto più avanzato quanto più saremo in grado di proporre Noemi
Un terreni no più come dire aperto di confronto mi viene in mente che noi abbiamo una grande opportunità quella disegnare
La qualità del governo di questo Paese mettendo per la prima volta al centro lei famiglie con tutte le loro differenze con tutte le loro fragilità con tutti i loro punti di forza e di solidarietà e le altre convivenze le altre forme di convivenza non due linee non un contrappeso facciamo le politiche per le famiglie e poi facciamo anche le politiche per i diritti civili no una linea coerente che dice che scegliamo chi investe sulle relazioni di solidarietà chi investe sulla sui legami sì in qualche modo offre un'alternativa dei modelli edonisti si consumistici che non credo sia appartengano che non credo appartengono nemmeno alla nostra cultura di laici e di sinistra
Io penso che noi abbiamo molto da spendere in questo in questo su questo terreno su questo frangente abbiamo molto da inventare politiche per le famiglie politiche che incentivino i legami di solidarietà in una società che tende alla frantumazione alla violenza alla violenza sui bambini sulle donne che tende come dire al viso alla alla solitudine
Io penso anche che le donne dei DS possano essere protagoniste di questa abbiamo delle ministre impegnata abbiamo delle donne impegnate in Parlamento penso che le donne dei DS possano essere protagoniste perché porta hanno in questa discussione una cultura ed una elaborazione non provvisoria non occasionale non superficiale
Finisco con
Scusate io
Faccio rapidamente finisco con una battuta sulla questione
Il suo nome schiavi foglietti sulla questione del partito due sole considerazioni
La prima un noi abbiamo fatto bene a porre ad Orvieto e anche successivamente l'idea della necessità di un partito radicato popolare partecipativo aperto un partito però un partito che esiste anche tra un'elezione e l'altra mi viene da dire più un modello europeo che non un modello nordamericano
Un partito nel fare questo come dire nell'esercitare questa funzione non ci possiamo limitare a difendere i modelli organizzativi che conosciamo
C'è molta passione c'è molta generosità c'è molta ricchezza nelle nostre forme organizzate ma se vogliamo essere onesti dobbiamo sapere che una delle altre grandi ragioni per cui dobbiamo fare
Partito nuovo è che dobbiamo innovare le forme della politica penso che noi dobbiamo prendere in mano la bandiera della innovazione delle forme della politica
E in questo mi viene da dire che sarebbe un brutto partire una brutta partenza se tra i temi della innovazione delle forme della politica non considerassimo scontata la presenza delle donne
In maniera forte protagonista nel processo del partito democratico
Segnalerei gli hanno gli stessi ma anche ai nostri partners che il punto di partenza non è ancora soddisfacente e credo anzi che noi possiamo dare un buon contributo con la conferenza nazionale delle donne che ci accingiamo attenere a gennaio
Infine davvero una battuta sulla collocazione internazionale io voglio ringraziare Fassino D'Alema i compagni e le compagne del dipartimento internazionale perché abbiamo fatto un ottimo lavoro
Quel risultato lì non è il risultato di una come dire casualità è il risultato di un lavoro
Di discussione di dialogo di confronto è il segno evidente che in Europa e nelle famiglie politiche internazionali non ci si sta solo per un senso di appartenenza ideologica tutt'altro ci si sta per un ragionamento politico
E la famiglia socialista europea ed internazionale socialista ancora di più hanno chiarissimo
Quanto può può essere rilevante per l'innovazione e l'ampliamento del campo progressista in Italia una esperienza un atto vile una sfida come quella del partito democratico
Penso che questo sia il risultato del lavoro che abbiamo fatto
Penso anche che Possa come dire preludere ad altri risultati positivi che siamo in grado di raggiungere e con i quali noi o terre mo'il risultato che ci proponiamo portare il partito democratico dentro il campo progressista insieme a tutte le famiglie a tutta la famiglia socialista
Ora Andrea De Maria segue Massimo Brutti poi Cesare Damiano
Sì io sto ai temi che sono stati posta in una relazione che peraltro condivido partendo dalla legge finanziaria
è vero che stiamo incontrando prima di tutto tra la nostra gente nel nostro elettorato una situazione difficile situazioni di malessere di sconcerto difficoltà a comprendere l'azione del governo credo che abbiamo fatto bene su questo a dire parole chiare anche franche in questa riunione del consiglio nazionale devo dire voi sapete quanto il segretario Bologna che non io non non darei un'importanza eccessiva a singoli episodi che fra l'altro entrano poi in un circuito massmediatico che a volte ne dà una lettura anche diciamo finalizzata al suo impatto pubblico
Ma più che altro una percezione che abbiamo tutti noi insomma che c'è tra la nostra gente che c'è tra le persone su cui ci confrontiamo sulla Finanziaria
Certo c'è stato un problema di comunicazione è vero che noi dovevamo forse con più chiarezza sottolineare da subito l'eredità pesante che avevamo avuto dal governo precedente
Tra l'altro questo avrebbe potuto costituire anche un motivo di cemento se non altro per chi aveva scelto il centro sinistra ma è indubbio che è valido il ragionamento che stiamo facendo qui più di fondo seta italiano una società piena di contraddizioni che vive fenomeni serie di frammentazione sociale per esempio noi dovremmo analizzare di più cos'è oggi il mondo del lavoro
E quanto si sta dividendo fra condizioni che riguardano il settore pubblico e condizioni che riguardano il settore privato oppure frattempo determinato a tempo indeterminato
E vive anche una situazione di diffusa crisi di fiducia nelle istituzioni anche qui a me ha colpito molto il fatto che dei lavoratori preferiscano che il loro TFR sia presso la propria azienda piuttosto che all'INPS
Azienda che fra l'altro è anche a rischio di situazioni di crisi che potrebbero mettere in discussione infarti e anche la stessa disponibilità del TFR e questa situazione nel Paese inevitabilmente si scarica su chi ha la responsabilità di governo e credo anche qui sia vero quello che ci stiamo dicendo se noi seguiamo le emergenze se stiamo sul basso profilo se cerchiamo di di tappare qualche buco in modo differenziato l'uno dall'altro rischiamo di pagare un prezzo politico molto serio ne abbiamo la necessità di rimettere in campo quella forte azione di riforma
Chi ha caratterizzato su alcuni punti importanti i primi mesi del governo d'altra parte nell'azione sulla politica estera anche nel decreto Bersani si è reso evidente questo tema lo sesso centrodestra in forte difficoltà quando la nostra azione è credibile dimostra una prospettiva strategica è un chiaro profilo riformista invece diciamo ha più spazio in una condizione di maggiore difficoltà e frammentazione
Detto questo però credo che noi dobbiamo vedere da finanziare anche un aspetto importante
Perché se in una volta sola si riuscirà a fare un'azione seria sui conti pubblici le condizioni ci possono essere e se questi segnali di ripresa economiche in atto verranno confermati noi potremmo avere le basi
Per mettere in campo questa fu rilancio dell'azione riformista che abbiamo definito come la fase due come una ripresa dell'azione riformista del governo appunto in un contesto di possibilità che potrebbe diventare più favorevole
Ma c'è tutto il tema in questo dibattito politico nell'Unione ancora di più c'è l'altra questione che era al centro della relazione la riforma della politica
Perché è un grande processo di cambiamento del Paese ha inevitabilmente bisogno di una politica forte su questo secondo me c'è poco da dire
E esempi invece di una difficoltà della politica creare consenso sociale di una politica riformista creare coesione sociale il senso civico rete di relazioni contro i rischi del populismo rischi che non sono presenti devo dire solo a destra sono diverso se i tempi se ne potrebbero fare tanti e questo è un grande tema che credo ci poniamo
Appunto con l'idea del partito democratico
Con l'idea di cambiare il Paese certo con l'azione di governo ma anche incidendo profondamente sul sistema politico e dando più radicamento e più capacità di azione a una politica riformista progressista
Nell'Italia di oggi in un'Italia che vive una fase storica che a livello mondiale radicalmente nuova
E che inevitabilmente non poche interrogare anche anche la politica
Però se questo livello di Obiettivo il percorso con cui si arriva a questo risultato ovviamente ha un'importanza rilevantissimo
Perché dobbiamo capire qual è il processo politico che concretamente mettiamo in atto per questo Obiettivo devo dire a questo punto di vista che trovo per questo molto condivisibile l'idea della fase costituente
E molto condivisibile l'approccio che da questo punto di vista che è stato dato dall'azione intervento presente partito da altri interventi fate per due ordini di ragioni
La prima è perché è un'operazione di questo tipo non è che può nascere senza radici a me è sempre convinto poco l'idea che ci deve essere un'ora x in cui si cancella tutta la storia precedente
In cui una specie di mitico popolo delle primarie che invece poi delle la storia delle radici peraltro ce le ha si trova e dà vita davvero un nuovo soggetto politico
La storia le radici hanno una loro importanza bisogna che storie e radici identità si trovino pienamente a casa nel nuovo partito che vogliamo costruire e da qui il tema di una fase costituente che certo deve essere in un tempo dato e e deve essere appunto una gran un grande cantiere di costruzione di un progetto politico ambizioso come quello del partito democratico
E d'altra parte questa ipotesi mi convinse perché noi secondo me dobbiamo avere un assillo in testa di portare in questo processo la politica tant'è che oggi non fanno attività politica
O a tanti che possono riscoprire l'attività politica io devo dirle la verità nella mia esperienza personale intorno al di là del partito democratico vedo che forte Energia persone che hanno voglia di mettersi in movimento ci sono
Sono forza che vogliono tornare a fare politica e ci sono forze che vogliono scoprire in questo percorso da
L'attività e la passione politica certo che la capacità di motivare queste forze dipende molto anche da noi e qui appunto la caratteristica del della del percorso che dobbiamo mettere in campo
Il senso della storia delle radici l'idea che le diverse identità si sentono a casa propria sono protagoniste
Ma anche il fatto che questo percorso guarda al futuro e vuole davvero dare vita a una nuova formazione politica Nuovo partito politico
A cui appunto in cui si unisca a chi già oggi fa politica
Si unisce si uniscono altre risorse altre energie altri uomini e altre donne e quindi una fase costituente che miri a costituire un partito no non una forma federativa
Perché in quel partito devono sentirsi a casa tutte le identità e riformismi nota per incontrarsi e cercare una sintesi più alta ma anche per e in quel partito per speriamo di avere e credo potremo avere tante forze nuove prima di tutto tra le giovani tra le giovani generazioni
In questo credo che una riflessione particolari meriti il tema del protagonismo delle donne
Nei DS il dibattito la proposta la presenza delle donne nei gruppi dirigenti ha rappresentato un punto di rinnovamento molto importante e siccome è uno dei contributi che noi possiamo portare a questo percorso e anche proprio questo
Non rinunciare a mettere al centro l'idea che la cultura della differenza di genere ruolo delle donne può fortemente qualificare la politica italiana
E finisco dicendo questo è chiaro che per il tipo di dibattito che congressuale che stiamo iniziando un rischio cioè e c'è il rischio di un certo tatticismo anche nel nostro dibattito
Uso di temi per esempio del tema della laicità più finalizzati diciamo alla conquista di consensi nei congressi di sezione chiama riflessione di alto profilo parte questi in un congresso è anche naturale
Però credo che tutti noi dobbiamo avere bene in testa qual è l'importante la delicatezza e la fase politica che abbiamo di fronte
Abbiamo un'opportunità abbiamo delle porte possiamo raccogliere abbiamo un grande compito rispetto al Paese io ritengo che questa sia questo sia il grande compito storico di chi oggi svolge ruoli dirigenti nella sinistra riformista in Italia credo dobbiamo avere tutti l'assillo di essere pienamente all'altezza della fase storica che stiamo vivendo grazie
Allora Massimo Brutti poi Cesare Damiano
Assieme ad altri compagni
Io ho contribuito a scrivere
Un documento che abbiamo pubblicato sull'Unità qualche settimana fa
Il titolo è una moderna forza riformista nel Partito del socialismo europeo
Voglio dirvi il senso di questa iniziativa
Delle valutazioni che oggi ci muove
Anzitutto una considerazione
Noi condividiamo l'obiettivo delineato nell'ultimo congresso dei Democratici di sinistra
E più volte da molti di noi rilanciato di fare progredire il progetto unitario dell'Ulivo fino alla formazione di un nuovo soggetto
Che aggreghi le forze riformiste e sappia chiamare alla partecipazione politica per il rinnovamento del Paese
Donne uomini gruppi sociali oggi dispersi lontani dall'impegno per la cosa pubblica abbiamo bisogno io credo di una forza radicata nella società che intenda il riformismo non come una serie di ricette e di formule politico legislative propinate dall'alto
Ma come un movimento reale e come una elaborazione collettiva noi abbiamo lavorato insieme in questi anni
Avendo in mente l'unità dei riformisti
Il mio rispetto e la mia stima il mio sentimento di amicizia nei confronti del gruppo dirigente dei DS derivano
Dal percorso comune che abbiamo vissuto fino ad oggi
Tuttavia di fronte alla proposta del partito democratico
In particolare nei modi in cui si è manifestata negli ultimi mesi agli indirizzi emersi nel seminario di Orvieto
Le cui conclusioni io ritengo unilaterali e sbagliate credo sia giusto che ciascuno assuma le proprie responsabilità e compia le proprie scelte
Amicus Plato sed Magis amica veritas sarebbe un errore tacere quella che per noi è la verità
La formazione del cosiddetto partito democratico si sta avviando su basi fragili e contraddittori
Ipotesi di Orvieto nasce da un pensiero debole non si prospetta come un salto di qualità per chi vi partecipa
Ma come un adattamento mediocre privo di uno spessore storico vero per il quale sarebbe necessario un grande impegno collettivo che finora non c'è stato
La deriva populistica di cui parla Giuliano Amato che può costituire l'esito perverso dell'attuale frammentazione politica
Può essere bloccata e sconfitta se la politica la nostra politica in primo luogo cambia punto se riesce ad esprimere la volontà di cambiamento che c'è nel mondo produttivo
Se si rinnova affrontando i problemi veri del Paese il lavoro dei giovani la lotta contro la precarietà dei lavori senza garanzie
La questione del salario la protezione sociale le pensioni la scuola il sapere e la competitività e su questi temi io trovo molti punti di assonanza con la relazione di Piero Fassino
Ma per avviare seriamente e guidare il processo riformatore di cui il Paese ha bisogno e nell'ambito del quale c'è anche l'obiettivo di una riforma morale di una qualità diversa delle classi dirigenti
è necessario un partito che esprima al proprio interno una vita democratica effettiva una ricerca di comuni denominatori programmatici che stia con i cittadini che incontri la società civile dei e sono società civile gli operai che ci chiedono di cambiare passo
Di imprimere una svolta all'azione di governo quelli che guadagnano mille duecento euro al mese
E poi i giovani che manifestano contro la precarietà del lavoro
Gli insegnanti che sollecitano l'impegno per una nuova scuola pubblica lontana dalla legge Moratti e sappiamo quanto la scuola possa essere strumento di uguaglianza di crescita civile e poi gli intellettuali che lavorano in una università emarginato un partito riformista non solo deve parlare con questi ceti sociali ma deve farsi attraversare dalla loro aspirazione al cambiamento di veder rappresentare
Per fare questo l'idea di partito che noi dobbiamo avere in mente quando andiamo al processo unitario deve essere chiaramente definita è necessario certo un dibattito un confronto che le culture politiche si misurino ma e anch'io mi permetto di dire necessaria una battaglia politica contro orientamenti sbagliati
E immagini superficiali e inadeguate ai problemi italiani che si sono messe in circolazione riguardo a quel che dovrebbe essere il partito democratico faccio un esempio come si fa a discutere di riforma delle pensioni se non si svolge nel Paese un confronto vero con i lavoratori con le forze produttive sulla realtà dei lavori usuranti sull'estensione delle tutele sui limiti all'innalzamento dell'età pensionabile
Ed è possibile che una riforma strutturale come questa che cambia i rapporti nella società che presuppone un'idea del lavoro
E che per essere fonte di norme condivise deve essere lavorata collettivamente sconti a senza passare attraverso un dibattito di massa no voi naturalmente risponderemo credo tutti d'accordo che questo dibattito è necessario ma esso può essere impostato il guidato solo da una politica forte allora l'obiettivo e noi dobbiamo perseguire è questo il processo unitario deve correre in questa direzione o il processo unitario muove da una idea della politica forte e della politica che si costruisce dal basso Gramsci spiegava che il partito del Novecento a questa peculiarità costruisce la politica dal basso e quindi contesta il potere tradizionale dei gruppi dirigenti o didattici
Che avevano fino ad allora guidato il Paese e che ancora oggi sono forti in Italia
Se questi dovrebbero essere gli obiettivi io non posso non rilevare che nella nostra discussione nella discussione con i nostri interlocutori con chi deve partecipare al processo rischia di prevalere invece una visione astratta del riformismo
Viene avanti l'idea di una forza politica dall'impianto troppo ristretto ed asfittico
Ricordate lo schema proposto dal professore Vassallo ad Orvieto
Applaudito applauditissima un vertice un gruppo di professori cooptati non si sa bene da chi che elaborano linee programmi un'organizzazione ridotta all'osso
Una partecipazione politica limitata a pochi momenti accompagnata dalla retorica dello spirito delle primarie
Ora la partecipazione politica non può svilupparsi su una piattaforma così povera se non vi sono idee condivise se non sono chiari gli interessi che si rappresenta nei programmi per i quali si dà battaglia inoltre da parte di esponenti politici che dovrebbero essere i nostri interlocutori in questo processo
Vengono avanti posizioni di inaccettabile ostilità alla sinistra che ha la sua storia non sto a ricordare le dichiarazioni di Bordon di Parisi
E poi quelle di Rosi Bindi secondo la quale noi dovremmo vendere le sedi dei Democratici di sinistra si tratta di posizioni sorprendenti ma contro le quali noi dobbiamo condurre una battaglia politica limpida S la verità è che per unire i riformisti bisogna rispettare le storie ed esperienze democratiche di ciascuno dei nostri partiti e quindi la storia del Partito comunista italiano la storia del Partito Socialista Italiano la storia dalla sinistra in questi anni noi siamo convinti che la creazione di un nuovo soggetto politico riformista in Italia non possa prescindere da una scelta di campo in euro c'è un bipolarismo anche a livello continentale e non possiamo illuderci
La scelta più naturale corretta è stare all'interno del Partito del socialismo europeo ed innovazione statutaria di Oporto permette oggi meglio di ieri la confluenza anche di forze cattoliche liberaldemocratiche
Diverse da quelle di indirizzo di formazione socialista
Il primo nodo da sciogliere nel nostro congresso è proprio questo noi vogliamo unire i riformisti Italia
Del portarli nel socialismo europee sappiamo che si tratta di un progetto non semplice sappiamo che la sua realizzazione dovrà procedere insieme ad un allargamento effettivo in gomma nominale del campo socialista
Però l'obiettivo che noi dobbiamo indicare al congresso il mandato deve essere questo la cultura politica del socialismo pur con tutti i problemi di innovazione che ha di fronte rappresenta la base più vitale per lo sviluppo e per il progresso democratico dell'euro dell'Europa
Noi non possiamo non è ideologia piste noi non possiamo revocare in dubbio questo giudizio politico che abbiamo tenuto fermo durante l'ultimo decennio e dal congresso deve uscire un mandato neppure di un equivoco adoperate per un rafforzamento del Partito del socialismo europeo della sua compattezza della sua disponibilità ad accogliere componenti nuove si può ragionevolmente pensare che la fondazione di un nuovo soggetto politico riformista in Italia implichi renda necessaria l'uscita dei Democratici di sinistra al Partito del socialismo europeo qualcuno lo propone ma si tratta di una proposta irricevibile
Dovremmo essere noi a promuovere una scissione del Partito del socialismo europeo ma questa ipotesi non può esistere
Non avrebbe senso riproporre oggi una nuova anomalia italiana con i riformisti che non si schierano nel contesto europeo restano a metà strada tra socialisti e conservatori chiederei Silvio ancora due minuti per dire due cose e poi concludo
Io voglio ricordare rapidissimamente l'argomento usato da Pietro Scoppola per legittimare indice questa anomalia italiana
Scoppola dice in Italia c'è il Vaticano la scelta dei cattolici democratici di schierarsi con il socialismo europeo favorirebbe un riflusso della Chiesa italiana verso la destra
Ora io credo che sia sottinteso in questa posizione inaccettabile pessimismo circa le possibilità di un dialogo e di un incontro tra le culture cristiana e quelle socialiste in Europa
Questo incontro che implica naturalmente dialettica rifiuto di ogni integralismo e mediazione politica è essenziale io credo al rilancio dell'Europa come soggetto attivo di politiche di pace come centro propulsore della comunicazione della mediazione tra Occidente ed Oriente
Noi sosteniamo credo d'accordo con il Pontefice che la religione non può essere non deve essere violenza esclusivi Isma'
Negazione dell'altro ma allora bisogna riconoscere assieme che gli strumenti per lavorare in questa direzione lungo la linea di questa idea di religione e anche per un patto tra culture cristiane culture socialiste in Europa
Gli strumenti per lavorare in questa direzione consistono nella laicità dello Stato nell'assunzione delle regole fondamentali dello Stato di diritto come valori nel riconoscimento e nella tutela delle libertà nel rispetto e nella dignità in cui agibile
Della persona umana
Se è vero che l'incontro fra idealità socialiste cristiane può venire un senso innovativo
Per il futuro per L'Unità per il rilancio dell'Europa allora il riformismo italiano ha un compito esso può e deve essere non solo partecipe ma promotore questo incubo
Pessimismo di Scoppola va superato in avanti e noi dobbiamo tenere fermo l'obiettivo dell'ingresso nel socialismo europeo
La laicità dello Stato e delle leggi vorrei dire non è un totem modello statico fissato una volta per tutte essa si realizza attraverso il via il rispetto reciproco tra idealità distinte che si confrontano
Non siamo siamo il meno possibile la parola contaminazione che fa pensare microbi e che allude in realtà ad una concezione eclettica dei rapporti tra le culture andiamo all'incontro e al dialogo ciascuno con le proprie premesse di valore
E anche io vorrei qui illustrare il concetto politico di spina dorsale andiamo dialoga con i cattolici che è essenziale per la democrazia italiana così come è essenziale per l'Europa avendo chiare le nostre premesse di valore la nostra interpretazione dei bisogni della società civile
L'attacco di qualche giorno fa dell'Osservatore Romano è inaccettabile
Non mi interessa se sia un'ingerenza o no ma è inaccettabile nel merito
Perché è fondato su un processo alle intenzioni che noi dobbiamo respingere al mittente
Voi sapete compagno Fassino sa che
Nel documento nel nelle discussioni di queste settimane noi abbiamo sostenuto un punto politico il possibile sbocco del lavoro di questi mesi ed è lo stesso congresso poiché i protagonisti dell'operazione di
Costruzione di un soggetto politico nuovo non possono essere soltanto due
Noi e la Margherita poiché vi sono delle peculiarità chi partecipa dei protagonisti che devono essere preservate che non possono essere annacquate e dimenticate
Noi crediamo che la forma politica nella quale è possibile e più utile condurre avanti questo processo sia la forma di un partito federale nel quale ciascuno per un tratto di tempo mantenga la propria identità lo possiamo chiedere alla Margherita di entrare domani nel Partito del socialismo europeo loro non possono essere ma non riuscì ho concluso Silvia
Intervengo non spesso quindi concludo Pamela
Perciò una forma federata
Non ha attenti anche una forma è diciamo alla partecipazione
Io penso che noi potremmo prevedere perfino che ha questa forma federata la vogliamo chiamare Federazione vogliamo trovare un nome diverso si possano iscrivere direttamente i cittadini come fu
In anni passati alla fine alla SLM fu un elemento che contribuì fortemente ad accrescere il numero degli iscritti a quel tempo
Quindi questa potrebbe essere uno strumento mi interessa però sottolineare un punto
Che dal congresso deve venire un mandato a spingere in avanti il processo unitario mando allo scioglimento del partito nei tre anni successivi al congresso a meno che non prevalga maggioranza la scelta di dare un mandato allo scioglimento non può esservi lo scioglimento dei Democratici di sinistra
E su questo punto il Congresso deve essere chiaro infine deve essere chiaro Fini ultimo punto dobbiamo essere chiari noi sento il dovere di essere chiaro io su un punto
La sostituzione del segretario dei Democratici di sinistra non è problema di cui vogliamo discutere non è di questo che vogliamo discutere al congresso
Anzi io propongo chiedono già l'ho già detto in questi giorni che nelle regole del congresso sia prevista una netta distinzione ed un'autonomia del voto palese sulle mozioni palese perché ciascun iscritto nelle sezioni delle assume la responsabilità di una scelta politica
E poi un voto sul segretario che è distinto dal voto delle mozioni che non va con il voto di una mozione e che deve essere naturalmente essendo la scelta di una persona un voto segreto
Io l'ho subito per mio conto la regola del voto segreto dicendo ai compagni che in un quadro di questo genere nei congressi delle sezioni nella mia sezione di Roma dove io sono iscritto io andrò voterò a voto segreto il compagno Piero Fassino
Ararat Cesare Damiano segue Valdo Spini poi Luciano Vecchi
Ma io dico subito di essere d'accordo con la relazione di Piero Fassino
E vorrei
Quindi non avventurarmi in una discussione circa il modo il come il quando noi dobbiamo costruire una prospettiva che condivido quella del Partito Democratico
Vorrei soffermarmi su un altro argomento
E questo veniva giustamente messo in rilievo
Il fatto che noi stiamo assistendo
Ad una situazione sociale che oscilla fra il rischio di una frammentazione
E quello di una deriva populistiche
Purtroppo a mio avviso l'azione di governo
Anche con la Finanziaria il messaggio in mancati la mancanza di un disegno
Non è stata capace questa azione di
Diminuire il rischio di frammentazione
E allora da questo punto noi dobbiamo partire perché a mio avviso nel momento in cui cominciamo
La discussione congressuale il prossimo anno noi avremmo a che fare con una grande questione sociale
Della quale il nostro congresso dovrà giocoforza
Tener conto pensare di fare un congresso sganciato dalla questione sociale che c'è e ci sarà nel Paese
Significherebbe fare un congresso astratto separato da ciò che vogliamo riunificare un corpo sociale frammentato no io credo che di questo noi dobbiamo parlare con grande chiarezza
Io sono sicuro
Che quando il testo della Finanziaria sarà definitivo c'è questo maxi emendamento
Che io non conosco nella sua stesura conclusiva
Che mi auguro contenga tutte le buone cose che abbiamo cercato di inserire sotto il profilo sociale sono sicuro che la gran parte di queste cose ci sarà quando avremmo concluso l'iter della Finanziaria avremo una possibilità in più non di discutere di quello che dovrebbe esserci ma discuteremo di quello che finalmente c'è e che potremmo portare al confronto nel Paese
E quello che c'è importante io voglio fare un paio di esempi
Che alle volte sfuggono ma che a mio avviso se parliamo di terreno sociale sono significativi io parlo di una cosa che si chiama lotta al lavoro nero
Quattro milioni di persone in Italia lavorano al nero il nero e la fonte di quegli incidenti anche mortali di cui alle volte purtroppo ASS tot si parla nei mezzi di comunicazione
Noi abbiamo inserito parlo di un comma nella finanziaria che prevede la sospensione dei cantieri dell'edilizia nei quali si sorprendono almeno il venti per cento di lavoratori al nero
Ci dicono gli ispettori del lavoro che nel mese di settembre ottobre sono stati sospesi quasi trecento cantieri
Al Nord come al centro come al Sud di questo Paese
E che cento sono stati riaperti dopo le regolarizzazioni
E l'INAIL ci spiega che a seguito di questa azione modestissima
Abbiamo un saldo occupazionale di regolarità aumentato in quei due mesi rispetto all'anno precedente del cinquantatré per cento
Vale a dire quattordici mila persone che passano dal nero alla regolarità quattordici mila su quattro milioni e poca cosa ma una politica riformista e graduali istanza che partire dal concreto significa costruire le grandi idee le insidie mi segnala che nell'ultima rilevazione penso di settembre ottobre i contributi previdenziali a seguito di queste regolarizzazioni sono aumentate del quattro per cento
Passando dal nero alla trasparenza faccio un secondo esempio vice Paolo Pirani ci sono altri dirigenti sindacali credo che mi sia coinvolto
In una serie di
Trattative accordi sindacali ne cito uno che potrebbe andare in porto
Di un gruppo che ha fatto molto discutere il gruppo Atesia
Mi auguro che questo accordo vada in porto e se va in porto come è stato detto e anche grazie all'azione di questo governo e del sindacato una circolare un avviso comune delle parti sociali una norma della finanziaria che potrebbe in un'azienda
Portare alla regolarizzazione di sei mila cinquecento persone che avevano lavoro parasubordinati il primo di una serie di accordi che potrebbe portare decine di migliaia di giovani finalmente all'approdo del lavoro stabile attraverso gli accordi sindacali di azienda di territorio ecco
Questo è il frutto della nostra azione
Che ancora non si vede ma che si vedrà
Se la finanziaria ritengo porterà queste norme che insieme abbiamo voluto inserire quindi da questo punto di vista io sono ottimista
Nel senso che penso che l'azione concreta nel momento in cui porterà dei risultati che tutti abbiamo voluto ci abbiamo lavorato per cinque anni per arrivare a scrivere il programma dell'Unione su questi argomenti anche il Paese il Paese che vede l'incertezza l'insofferenza per la precarietà comincerà ad apprezzare
Però questo non basta
Però questo non basta perché noi dobbiamo sapere che a partire dal due mila sette noi faremo i conti con attese speranze richieste della nostra gente che hanno a che fare con argomenti ad alta sensibilità sociale
Che si chiamano pensioni mercato del lavoro ammortizzatori sociali probabilmente un tavolo sulla produttività che richiama anche la questione salariale molto sentita in un Paese nel quale notoriamente le retribuzioni sono tasse la domanda che io mi faccio
Questi argomenti
Secondo me sono di rilevanza strategica
Sono un problema del governo o peggio sono il problema di un ministro o di qualche ministro oppure sono problema della politica del nostro dibattito del nostro congresso
E che a seconda del modo con il quale noi trattiamo questi argomenti possiamo parlare o non parlare al Paese
Unire e mantenere la frammentazione
Andare o non andare in una logica riformista che costruisca un partito democratico fondato non su una fusione a freddo fra noi e la Margherita e questo è quello che ha anche detto Piero Fassino che non condividiamo
Ma fondato su un processo capace di suscitare un grande disegno ai grandi contenuti a partire dalla questione sociale a me pare che questa non sia una questione secondaria e aggiungo
Naturalmente queste cose impatteranno sul congresso Corran correranno il rischio se non le trattiamo bene di travolgere la discussione congressuale
E soprattutto nel non possiamo pensare che l'efficacia dell'azione di governo non avrà a che fare con la discussione congressuale che noi ci aspetta prestiamo fa quindi è chiaro che questi argomenti li dobbiamo affrontare ma il punto è come li dobbiamo affrontare io dico questo
Nel momento in cui noi apriamo questa discussione congressuale bisogna che come partito nella coalizione di maggioranza noi chiediamo con grande forza il fatto che nel momento in cui si aprono importanti tavoli di concertazione che segneranno la fase politica dell'inizio del due mila sette che coincide con il nostro congresso dobbiamo chiedere una regia politica su questi argomenti sociali che caratterizzano l'azione di governo perché questi tavoli possono essere tavoli che affrontano separatamente questi problemi ma secondo voi è possibile affrontare in modo efficace il problema
Della manutenzione come la chiamo io del sistema pensionistico perché di riforme ne abbiamo fatte fin troppe
Senza sapere quello che sarà il destino dei nuovi ammortizzatori sociali
O senza sapere come andrà il mercato del lavoro dal punto di vista delle riforme o senza sapere se diamo noi diamo una risposta alle richieste di Confindustria sul tema della produttività
E senza sapere se il tema della produttività e ad esempio collegato all'aumento delle retribuzioni questi sono problemi che secondo me noi dobbiamo da subito a saper affrontare perché a mio avviso evidente che questi argomenti sono tra loro profondamente collegati
Io ho avanzato un'ipotesi visto che qui tutti avanza un'ipotesi contro la mia natura però lo faccio anch'io io mi dico
Sei come vero le entrate fiscali
Aumentano anche grazie all'azione del governo se è vero ed è vero che aumentano le entrate perché combattiamo il lavoro nero e combattiamo la precarietà perché un giovane che diventa stabile paga il trentatré per cento dei contributi pensionistici non più il diciotto diventerà il ventitré il prossimo anno quindi aumentano le risorse che arrivano al sistema pensionistico allora questo aumento delle risorse
Nel momento in cui abbiamo fatto una Finanziaria molto forte che ha riequilibrato i conti come li utilizziamo io ho delle idee in proposito
Dobbiamo utilizzarli per migliorare le pensioni in essere io sono d'accordo li miglioriamo anche per quanto riguarda le coperture figurative per chi fa un lavoro parasubordinato nel momento in cui perde il lavoro e disoccupato io sono d'accordo
Li utilizziamo questi soldi per migliorare gli ammortizzatori sociali
Guardate che il centro sinistra del tempo prima della tua del Governo precedente aveva tentato una riforma degli ammortizzatori sociali a costo zero
Le riforme degli ammortizzatori e a costo zero non si possono fa gli ammortizzatori sociali costano molti soldi soprattutto se vogliamo portare un'innovazione sostanziale
Gli attuali ammortizzatori così si chiamano perché sono una protezione soltanto per una parte del mondo del lavoro quella che di solito il più protetta nascono negli anni Sessanta sono legate alla storia della grande impresa oggi il mercato del lavoro instabile flessibile riguarda la grande riguarda la piccola riguarda chi ha un lavoro stabile che ha un lavoro discontinuo
I nuovi ammortizzatori sociali chiamiamoli diritti
Di sicurezza sociale da una protezione passiva ma uno stimolo attivo che vede vedere quando non lavori una protezione fatta di un'indennità di disoccupazione di livello europeo
Un'offerta formativa e il reimpiego
Che se non accetti e sci come lavoratore ovviamente dalla tutela sociale dalla protezione questo si chiama un patto esplicito ovviamente anche per quanto riguarda il rapporto con i lavoratori
Queste cose e ho concluso sono cose che
Saranno la differenza
Se queste cose diventano la nervatura di un grande processo riformatore
Terra dualista
Siamo in grado di parlare alla nostra gente siamo in grado di parlare ai giovani siamo in grado di parlare alla precarietà dei giovani siano in grado di ridare sicurezza chi oggi vede l'insicurezza che deriva non solo dal lavoro discontinuo
Ma dalla percezione che quando sei nel lavoro discontinuo sei solo essenza protezione
O questi argomenti che vento non fu in coro un centro un elemento che fonda i contenuti sui quali vogliamo costruire un nuovo partito e diventa l'asse fondamentali di un'azione di governo che ha bisogno di una regia politiche perché se non c'è regia politica noi andiamo incontro alla frammentazione alla dispersione alla corpora tipizzazione
Ed è una cosa che non possiamo permetterci fa emergere un disegno io condivido la proposta di Piero Fassino
Fatto per la produttività per la crescita e per il lavoro che il segno di un riformismo forte in questo modo noi costruiamo davvero un nuovo partito che parla alla Società e alla nostra gente
La parola Valdo Spini impose Luciano Vecchi quindi Giuseppe Caldarola
Care compagne e cari compagni quando si sta per varare un nuovo congresso è legittimo pensare a quello precedente
E in quello precedente con alcuni compagni molto molto autorevoli mi feci partecipe di un appello accettato puoi unanimità per inserire nel nostro simbolo la dizione per esteso partito del socialismo europeo fu approvato vi ricordate a Roma in una notte congressuale non senza un certo rilievo ricordo che l'attuale Presidente della Repubblica spesso venne da me e intrattenne un dialogo che sul significato di quella vicenda
Ecco mi sembra un po'troppo presto dopo due anni sia per archiviare il tutto mi sembra francamente un po'troppo presto cioè a dire per autorizzare il partito confluire nell'anno due mila otto in un Partito democratico che non credo almeno così non sembra avranno il suo nome visto che si chiama democratico e avrà nel suo simbolo il socialismo europeo per iniziare un processo che porta a queste mi sembra un po'presto tanto più queste presto perché il socialismo europeo nel frattempo il congresso di Oporto ce l'ha dimostrato sta dimostrando una ripresa ad una vitalità
Che cosa si opponeva al socialismo europeo primo e troppo chiuso in se stesso
Abbiamo visto che il presidente del Comitato nazionale dei Democratici americani Howard in voi sapete che in quei partiti comanda il candidato alla presidenza ma quando si è nella fase intermedia il punto di riferimento il Presidente del Comitato nazionale
Il presidente del Comitato nazionale democratico Howard Dean è venuto ha parlato e non ha avuto nessun inibizione a farsi fotografare con i socialisti
Peccato che Francesco Rutelli non abbia avuto la stessa disponibilità ma tanto più risalta una diversità di comportamento alla luce invece di quello che ha fatto
Il nostro amico americano
Secondo aspetto si diceva i socialisti europei non hanno dimostrato lo dice a volte anche Romano una sufficiente coesione europeista e c'era del vero intestate in questa affermazione
Però chi ha visto come noi o chi ha potuto leggere l'intervento di Ségolène Royale ha visto nell'intervento di Ségolène Royale una scelta europeista precisa
Al limite anche del mutamento costituzionale perché lei ha detto se sarò eletta Presidente della Repubblica era un però quella consuetudine costituzionale che il presidente della Repubblica non va alle riunioni di partito parteciperò personalmente direttamente alle riunioni dei leader socialisti europei che precedono i vertici europei
Si era anche detto questa politica europea non si sostanzia indicazioni precise
E guardate che ti può dovrebbe francamente leggere meditare l'intervento di Jacques Delors
Quando con molta chiarezza ha detto che al patto di stabilità va sostituito un Patto di coordinamento fra le politiche economiche
Cioè a un patto di mera garanzia monetaria va sostituito non mi ignoranza reciproca di quello che fa ciascun paese ma la capacità di mettere al centro un coordinamento delle politiche di investimento di modernizzazione dei vari Paesi tutti elementi diciamo così di forza a cui su questo so che peraltro noi siamo assolutamente d'accordo che hanno avuto poi loro diapason
Quando il presidente appena rieletto all'unanimità Rasmussen del Partito del socialismo europeo si è rivolto direttamente con grande affetto con grande apertura verso Romano Prodi dicendo la mano unici ci andavano i siti Annoni
Lo faceva dopo che avevamo cambiato Piero Fassino l'ha detto bene un un un articolo Statuto che poteva suonare discriminatorio nei confronti di partiti non provenienza socialista ma nemmeno allora sì avuto una risposta
Dalla Margherita si è avuto risposte negative si è capito che per certi esponenti della Margherita potremmo chiamare il partito anche Gustavo Adolfo ma non entrerebbero in crisi
E non è un problema di nome è un problema di sostanza che non ci vogliono partecipare
Allora come si fanno i oggi ad autorizzare un congresso
Che dovrebbe segnare l'avvio di una fase costituente al termine della quale c'è l'estinzione dei DS e la confluenza nel partito democratico
Quando siamo ancora a luci spente per quello che riguarda la sua collocazione europea internazionale che non è solo una collocazione ma alla luce dei contenuti che ho cercato di nucleare
E anche la collocazione che può diciamo così moltiplicare l'esito è risultato dei nostri sforzi
Io credo ciò che purtroppo è un appello del tutore teorico ma se per esempio noi oggi di sessi
Che alla luce di quello che è avvenuto dopo alla luce nel mutamento di Statuto avvenuto in le Partito Socialismo Roberto alla luce di canzoni Rasmussen
Sospendiamo la fase di smantellamento di alla fase costituente volete chiamarla fino a che non c'è una risposta alla Margherita io credo che daremo una risposta unitaria rispettosa della Margherita stessa ma sarebbe la risposta che potrebbe effettivamente dire ecco il nostro partito a questo libro paletto a questo limite molto preciso noi non intendiamo affievolire decida questo rapporto io credo che questo dovrebbe oggi fare la nostro consiglio nazionale non dire andiamo avanti come se nulla fosse dovrebbe dire fino a che non c'è chiarezza su questo punto la potremmo fare unitariamente noi stiamo fermi non procediamo invece non solo si autorizza un congresso l'inizio dei lavori per un congresso costituiti da vita una costituente
Ma Piero ha anche detto un'altra cosa che è poi quello che disse alla vigilia di Orvieto nel frattempo Prodi vada avanti tant'è vedete che fra poco si avrà i manifesti dei valori di principi fatte dal partito democratico
Le attività di formazione di giovani fatte dal partito democratico
I gruppi parlamentari senza tempo tornerò su questo sono già uniti Annoni francamente rimane solo la bontà che certamente un esercizio piacevole democratico ma sostanzialmente il partito si svuota poca poco
Fino a che non verrà chiaro che insomma si sta da una parte o dall'altra allora invece a me non sembra di poter autorizzare un processo del genere per un motivo che ho già detto non c'è chiarezza sull'aspetto internazionale ma se mi è permesso anche per altri due motivi esterni guardiamo speso due praticamente al all'esperienza della finanziaria io non ho niente da aggiungere perché ha detto il segretario ha detto bene
Ma domandiamo si faranno i mastri gruppi unici hanno permesso un corretto rapporto fra momento parlamentare momento di governo onestamente no perché nessuno vuol far tintinnare le sue medaglie ma sul fatto che la Finanziaria doveva avere un'anima forse qualcuno si ricorda ci furono interventi anche nel gruppo dell'Ulivo anche a luglio al momento del DPR ma non mi sembra che se ne tiene particolarmente conto ora può darsi che la dà troppa fiducia dei DS ma mi domando se ci fosse stato esistente un gruppo DS se non avrebbe chiesto delle procedure di mutamento di cambiamento un po'più cristiane che ci avrebbero anche permesso di avere un rapporto ad una pubblica più chiaro perché quando le cose di cambiano ogni giorno non riesce nemmeno a fare dibattiti a spiegare sì a spiegare quello quello che devi fare
E il terzo credo francamente che il terzo motivo che abbiamo di fronte è quello della laicità diciamo la verità insomma usare a nome della della minaccia di crisi per togliere quella miriade di quella l'emendamento alla Finanziaria e sulle successioni
Mi sembra francamente esagerato e non mi non mi aspetto bene
Voi sapete che una teoria come tutte le teorie ovviamente può essere sballata
Cioè che finché le posizioni sono queste cioè finché abbiamo componenti apertamente né o confessionali litigheremo di più nello stesso partito che non della ricerca dell'accordo fra due partiti distinti
Perché il giorno che noi leggerissimo sui giornali la pronuncia di Rutelli dell'altro giorno il quale dopo che si annuncia che parte che partirà a gennaio
Il disegno di legge governativo per il problema le coppie di fatto già annuncia che ci sarà comunque un problema mi domando se fra due partiti si si può gestire questa cosa ma il giorno che fossimo qui tutti insieme in questa sala credo che sarebbero un dibattito di di forte tensione di notevole tensione
Qui lo dico senza mancanza di rispetto alla Margherita ma con tutto il rispetto per la Margherita periodo non mi sembra che sia maturo il via libera
Significa che non sarà maturo mai per carità dico che allo stato delle cose mi sembra francamente non maturo mi sembra frettoloso
E potrebbe essere saggezza desidera punta insieme di verificare prima queste cose prima di andare ulteriormente oltre mi rendo conto peraltro che questo è un appello forse retorico le cose ormai sono andati avanti come sono andati avanti e allora che cosa credo che bisogna fare
Se sono se non si accetta un appello di questo genere dobbiamo essere capace di operare nel partito non una spaccatura ma una dialettica una dialettica seria e serrata sì
Perché non ci dimentichiamo che le primi anni né del recentemente gli annunci di gruppi unici in certe regioni e in certe province cosa hanno significato che alcuni consiglieri hanno preso le le valigie insomma da un'altra parte
Se non si apre nel partito una dialettica una dialettica seria una dialettica ampia noi rischiamo di avere una condizione di dispersione di energie radio condizioni dispetti o di militanza che credo non gioverebbe a nessuno
Ecco perché io credo che sia a questo punto sarebbe sorprendente al contrario
Se un partito decidesse di passare da partito col nome Democratici di sinistra e col simbolo Partito del socialismo europeo a partito democratico senza nemmeno avere un dibattito un dissenso questo vorrebbe dire essere un partito burocratico e questo vorrebbe dire essere un partito che non discute ma credo che sia legittimo invece poter esporre in questo congresso le ragioni di chi dice noi in questo momento non sentiamo il bisogno di allontanarci dal socialismo europeo come simbologia come messaggio ma sentiamo al contrario il bisogno di farlo più presente l'altra italiana
E da questo punto di vista è chiaro che se Prodi avesse risposto un pochino anche magari ambiguamente ma un po'più cordialmente all'invito di Rasmussen avremmo aperto una Costituente avremmo aperto un Epinay nel nostro Paese ma non dimentichiamoci che queste pinete i confronti delle forze laiche socialiste e dell'aria dispersa sarebbe nostro dovere portarlo avanti
Ed è da questo punto di vista che la difesa del socialismo europeo in Italia non è soltanto una cosa terribili vorrebbe nostro partito ma sono convinto che potrebbe attirarsi anche nuove simpatiche di militanza ed elettorali che non potrebbero altro che farci bene questo volevo dire e allora credo che tutto sommato se alla luce di queste considerazioni noi andiamo verso un congresso che deve essere a mio parere sereno un congresso obiettivo ma certo anche consapevole
Perché quando si va a un congresso che autorizza l'apertura di una fase costituente ogni militante si deve interrogare
Io per carità sono pronto a cambiare idea
Però non erano queste le mie intenzioni quando nel mille novecento e novantotto mi trovai a Firenze per dar con tanti altri compagni per dare vita ai Democratici di sinistra non erano queste le mie intenzioni
E sono tuttora convinto che di una forza di sinistra democratica laica socialista europea l'Italia ha bisogno può essere più grande meno grande ma ne ha bisogno e non si può saltare questo pezzo dimensioni e queste posizioni insieme agli altri compagni
Che si riconoscono appunto delli nell'idea nella mozione a sinistra per il socialismo queste ideazione queste idee le porteremo avanti democraticamente al prossimo congresso
Luciano Vecchi segue Giuseppe Caldarola
Prego che bene abbia fatto Piero Fassino la sua relazione
Altri compagni intervenendo in primo luogo Massimo D'Alema
A sottolineare come in realtà grazie alla nostra iniziativa intere internazionale nel corso
Di questi mesi
Il dibattito in Italia in Europa sulla collocazione ma anche il suo ruolo più complessivamente europeo internazionale
Per la forza politica cui intendiamo dare vita ha compiuto un importante salto di qualità che oggi si presenta in termini diversi molto più positivi favorevole rispetto a quello che poteva apparire soltanto qualche tempo fa
Ci tornerò fra un attimo ritengo che però questo sia questo tipo di discussione si importanti e non soltanto tattica e soprattutto non soltanto tattica nel nostro dibattito interno perché noi per noi assolutamente chiaro che ragionare sul riassetto del sistema politico italiano il centro sinistra in Italia eccetera ho ritirato e fare i conti pienamente
Con come dire l'impatto della dimensione esterno al nostro Paese e questo processo deve necessariamente a vera e perché noi riteniamo abbiamo sottolineato un grande forza e ritengo che questo sia uno degli elementi essenziali nostro ragionare
C'è un partito soprattutto un partito che si candida a essere
Guida dello schieramento
Di centro sinistra riformista italiano che vuol fare far fare un salto di qualità la rappresentanza e la capacità di iniziativa politica deve avere una forte visione euro e internazionale
Deve essere al centro di una rete di rapporti di appartenenza internazionali che ridiano pienamente capacità di agire e di influire sullo scenario mondiale
E che possano giocare un ruolo positivo importante la spinge nella direzione di costruire strumenti che sono istituzionali ma anche politici
Di condivisione della sovranità politica a livello sovranazionale quindi livello dei partiti politici a livello essenziale
E ciò che ci chiede non soltanto il nostro dibattito interno ma innanzitutto la complessità del mondo di oggi le sfide della globalizzazione la necessità di di ricostruire la politica al di là dei confini nazionali come condizione per essere efficaci
E soprattutto per chi come noi ha obiettivi di cambiamento di promozione sociale civile questo tema diventa un tema essenziale
Infine se c'è un elemento
Che come dire più evidentemente che evidentemente anche agli occhi del resto del mondo
Accomuna le varie forte varie componenti vari soggetti che fanno riferimento all'Ulivo al riformismo italiano
E che questi soggetti hanno devo dire proporzionalmente molto di più di quanto non accada anche in altri paesi europei l'Europa la dimensione europea della politica l'obiettivo della costruzione dell'Europa politica nel proprio DNA cioè hanno questi elementi come fattori costituenti delle loro culture politiche dei programmi e del modo di agire
Ed è per questo che la costruzione di forti rappresentativi partiti politici europei
Come peraltro ha sottolineato lo voglio segnalare con grande forza e coerenza Romano Prodi nel suo intervento apporto al congresso del PSI
Diventa un elemento essenziale
Ebbene mito che si pone in termini più forte in termini parte anche diverse rispetto al passato anche perché da un punto di vista sia politico che istituzionale
Da quando entrato in vigore lo statuto i partiti politici europei e si tendono ad assumere più che qualunque altra entità anche più che i gli stessi gruppi parlamentari all'Europarlamento un ruolo politico centrale ed è per questo che noi credo abbiamo posto in maniera molto forte devo dire apprezzata un duplice tema il primo l'istituto in Italia quello di evitare di pensare ha una collocazione del dell'Ulivo del Partito Democratico in Europa autosufficiente
Abbiamo sempre polemizzato con grande forza chi per esempio si diceva anche già qualche anno fa facciamo un gruppo parlamentare dell'Ulivo italiano a Strasburgo ma anche con chi pensa un'autosufficienza ideologica perché di questo noi non troviamo più traccia oggi in Europa nella nostra famiglia politica
Un'auto sufficienti ideologica degli stessi partiti politici europei che tende più o tenderebbe di più a costruire barriere piuttosto che a costruire occasioni di convergenza di incontro
Non sono tanto più necessario quanto di più appunto i partiti politici europei tendono giocare un ruolo politico auspicabilmente un ruolo di governo livello europeo
Credo quindi si sia rivelata alla luce di questo giusta la nostra impostazione che ha da un lato voluto sottolineare come non si può accettare un dibattito icone al nostro interno né con altri o comunque che è sbagliato e con altri interlocutori
Della rispetto alla collocazione europea internazionale in termini ideologici ma piuttosto ragionare oggettivamente su quale collocazione politica il partito democratico in quanto grande forza riformatrice decadere nei luoghi chiave della discussione della decisione politica anzitutto in Europa tenendo conto che il nostro obiettivo è quello di unire non di marcare le differenze qualche volta diciamo così artificiosamente gonfiata rispettate in secondo luogo però contemporaneamente
Che il riformismo europea di gran parte del Riformista internazionale sta nelle organizzazioni si è collocato storicamente nelle organizzazioni della famiglia socialista
Europee ed internazionali organizzazione che sono oggi molto diversa rispetto a quello che erano soltanto dieci quindici anni fa diverse perché è cambiata la quantità della membership ma anche perché si è allargato lo spettro politico rappresentato allora interno abbiamo citato molte volte molti esempi quello che ho trovato sempre più efficace che per esempio nell'Internazionale socialista ci sta ne sono democratiche istituto gli Stati Uniti i sandinisti nicaraguensi con la stessa gioia e la stessa cui viene di fare lo stesso protagonismo ed è qui che si deve collocare il Partito Democratico compiendo quindi una scelta politica e non ideologica che sarebbe altrimenti impossibile e come scelta che però tende come dire oggettivamente date le caratteristiche di questo soggetto ad ampliare il campo riformista europee ed internazionali
Permettetemi soltanto una parentesi nella discussione che qui stiamo facendo perno discussione giustamente
Come dire pro attiva come si sia rispetto alle opinioni espresse dalla Margherita su questo tema all'interno de la Margherita
Certo dentro la Margherita vi sono sicuramente ma d'altronde anche al nostro interno dubbi interrogativi
Egli anche nelle posizioni di qualcuno una contrarietà un'espressione contrarietà pregiudiziale rispetto a questa collocazione e posta in questi termini evidentemente mettendolo sbagliate non aiuta un dibattito sereno e nel merito
Ma se noi ci prendessimo la briga di andare a leggere le tesi congressuali della Margherita le due tesi congressuali e più quali termini usano su questo tema che certo non sono quelli che io condivido pienamente
Ma ci dimostrano come siamo riusciti a far fare in avanti un salto di qualità importante nella discussione all'interno dalla stessa Margherita che badate bene città e non a caso il PSI è soltanto il PSI come interlocutore per la costruzione di un campo riformista e di un capo democratico a livello europeo in una delle due tesi si dice anche che in grado di rapporto con il PSI dipenderà dal grado dal tasso di europeismo del PSI sarà in grado di mostrare questa una sfida che credo sia di grande interesse
è interessante notare che c'è un elemento dinamico che certo c'è anche una lunga strada ancora da fare ma ci dice come però è su iniziativa politica intelligente che volta ad ottenere risultati non soltanto a marcare posizioni precostituite
E possibile modificare la realtà e d'altronde già negli scorsi mesi si espresse un desiderio che non abbiamo ovviamente il favorito di avviare un rapporto diretto tra le istanze socialiste europee insieme dell'Ulivo non soltanto attraverso la mediazione dei DS congresso del PS apporto io credo abbia segnato una tappa importante in questo percorso in primo luogo l'hanno richiamato altri compagni per la qualità tutto il congresso qualità nel senso che per chi come sottoscritto l'altra avuto la ventura di seguire potuta la storia ormai più che decennale il PS può dire che questo è stato il congresso più importante più interessante quale effettivamente più elevato nella storia del PSI spesso ma per quali motivi primo luogo perché qui è stato credo una crescita politica cui noi abbiamo contribuito in termini di contenuti di valori che non può essere francamente semplificata lo spostamento a sinistra o meno
Ma è stato sicuramente un approfondimento da questo punto di vista che anche dato maggiore coesione anche su quei temi dove esistono posizioni diverse dentro la famiglia socialista europeo a cominciare dal dibattito costituzionale indicando credo soprattutto sulle questioni dell'Europa sociale elementi importanti di riflessione che di azione
A livello nazionale ma vi è stato anche un elemento qualitativi importante perché questo è un congresso che ha segnato una grande volontà di aperture di interlocuzione più vasta
Come dire aveva già avuto segnali positivi in passato pensiamo per esempio all'esperienza di cui siamo stati protagonisti noi stessi l'anno scorso a Milano del Global Progressive Forum ma perché la partecipazione Dioguardi
La partecipazione e l'invito a Romano Prodi quello che questi ed altri hanno detto il fatto che si sia avviato un allargamento del PSE anche a partiti che non appartengono alla tradizione socialista o socialdemocratica europea
Credo che abbia dato il segno di una volontà di una possibilità di un percorso interessante e certa anche nella degli interventi che hanno sentito da parte di leader europei alcuni dei quali citati cominciare Ségolène Royale The detto fra parentesi quasi tutti questi sono talvolta accusati a casa loro di essere troppo di destra ma quando usciamo dalle dalle beghe nazionali vediamo come tutti formino parte in qualche modo di un importante
Mosaico socialista che oggi socialdemocratico democratico che oggi è un punto di riferimento importante infine apporta l'ultima considerazione la vicenda italiana ha avuto una grandissima rilevanza sia perché si considera che la vittoria elettorale dell'unione che ha avuto l'Ulivo al centro il cambio di governo e la svolta europeista di ruolo internazionale che ci ha rappresentato sia un elemento che fa e può fare sempre più la differenza
A livello europeo e questo come dire porta grande sostegno simpatia le volontà di interagire
Ma anche perché lo stesso percorso di costruzione del Partito Democratico la sfida è chiaro a tutti che è una sfida complessa di una sfida che potrà essere vinta tanto più quanto più la famiglia socialista europea sarà in qualche modo proattiva e parte e parte di questo processo una sfida che mi sembra non soltanto per affrontare un'anomalia italiana ma rappresenta un'opportunità importante basta andarsi a leggere
Quello che era la scusa che lo stesso Martin Suter e altri leader socialisti europei hanno detto e scritto su questo tema credo che farebbe giustizia
Di molti di molti strumentalità nel nostro dibattito interno perché perché questo tema risponde innanzitutto oltre che una specificità italiana a un problema che tutti i partiti socialisti anche i più forti oggi in Europa hanno al di là delle loro storie dei sistemi elettorali
Ed è quello che le società europee tendono a essere sempre in piedi può bipolare è spaccata a metà fino ad avere Parlamenti in molti paesi che hanno esattamente la stessa quantità di seggi da una parte e dall'altra
E che i partiti politici così come si sono configurati per quanto continuano a giocare un ruolo fondamentale non bastano più per tre era un consenso maggioritario all'interno delle nostre società e più questo si affronta e si risolve in termini delle ante ma anche di cambiamento di assetti e i partiti politici stessi e questo non è un dibattito soltanto italiano nel dibattito che per motivi storici nel nostro Paese assume caratteristiche peculiari
Infine vorrei dire questo che l'ultima considerazione a carattere personale che la nostra impostazione nostra iniziativa credo stia producendo risultati positivi modifica lo statuto da del PSI da molte richiamata e uno di questi io trovo quasi incomprensibile francamente perché in questo quadro se cui si chi lavora per costruire il partito democratico di volere fuoriuscire per i valori da riferimenti socialisti a livello italiano e internazionale così non è anche perché non abbiamo fatto una scelta di investimento forte dentro il PSI ed entro Internazionale socialista ed è un investimento sull'oggi ma anche sui futures rivestimento sul nostro futuro comune
Ma anche credo che sostenere oggi nel nome del socialismo europeo che si possa determinare un indebolimento
Della presente del protagonismo di coloro che si richiamano io tra questi al socialismo alla storia del sulla scommessa spore sociali vaglia internazionale nella costruzione dei nuovi assetti
Riformiste del nostro Paese e credo che sia un errore molto grande
Ciò di cui oggi noi discutiamo non è come chiudere l'esperienza della Sinistra democratica e socialista in Italia ma come collocarla con forza nel futuro in Italia in Europa per costruire un forte soggetto politico determinante per lo sviluppo sociale civile politico dell'Italia e dell'Europa
La parola Giuseppe Caldarola poi Fulvia Bandoli segue Nicola Latorre basse
Care compagne cari compagni mi è capitato molte volte nel corso degli ultimi anni di essere d'accordo con Piero Fassino questa volta no
Secondo la vulgata giornalistica mi dovrebbe essere capitato molte volte nel corso di questi anni di essere d'accordo con Massimo D'Alema questa volta no
Non lo non su tutte le cose che loro hanno detto qui non sulla ma sulla proposta politica che non ha avanzato innanzitutto io in questo breve intervento vorrei dire con la consueta franchezza che non mi convince l'analisi sulla situazione attuale del Paese dalla sinistra del centro-sud
Poi certo siamo di fronte ad un attacco molto duro che viene dal centrodestra
Che va peraltro nel corso di questo attacco ristrutturando se stesso nelle due forme di un di una parte che allude alla Francia centrista del Paese dell'establishment
E dall'altra parte che si riunisce attorno a Berlusconi perché allude ad un partito della libertà che entra nel Partito popolare
Ma dall'altro ha parlato noi non possiamo fingere di non vedere che c'è una crisi politica fra il governo la sinistra e gran parte del nostro mondo è una crisi politica è una crisi politica che ci viene dalle fabbriche ci viene dalla esperienza che ciascuno di noi fa quotidianamente viaggiando in autobus a me è capitato persino in una clinica
Di vedere quanto ormai di questa ostilità crescente mette in discussione il rapporto politico fra il Governo e quindi anche il nostro partito e grandi settori delle masse popolari
Certo un frequentatore dei laburisti inglesi come Piero sa bene che a un certo punto della vicenda politica laburista nel momento del rinnovamento Gordon Brown disse
Non ci può costruire una nuova Gerusalemme sul debito così grande su una montagna di detriti ma quando io qui sento dire che noi ci accorgiamo ora dopo aver iniziato un'esperienza di governo e questo Paese frammentato quando sento un eccellente ministro dire che vedrete la finanziaria di cui peraltro lui a quest'ora non conosce il maxiemendamento
E quindi noi vedremo successivamente gli affetti io capisco che c'è qualcosa che non funziona nel manico
Nel manico del governo forse anche nel manico che riguarda la nostra parte politica c'è qualcosa di irrisolto
Io spero che D'Alema abbia la consuete sufficiente ironia capire il senso della battuta che gli rivolgo adesso quando Massimo dice che badate di fronte a questo Paese e via via che sia se si può trovati processi riformatori si acuiscono le contraddizioni
Sì c'è stato un periodo in cui non signore disse che via via che ci si avvicinava al socialismo crescevano cresceva lotta di classe era Stalin e quindi è un criterio di valutazione come dire che io non accredita al massimo ma credo a Massimo D'Alema un criterio di interpretazione della realtà che secondo me non aiuta a capire dove il problema politico del resto l'ho visto Visco e Del Rio altre due parti rapidamente neppure il tema che pone e che io ho fatto credo faccia bene a porre Piero Fassino della fase due
Io forse perché ho fatto fase due
Io forse perché ho fatto prevalentemente il giornalista in questa diciamo in questi lunghi anni ma nella vita politica italiana prosegue significa un cambiamento di programma o un cambiamento di programma è un cambiamento di governo un cambiamento di programma di governo o di ministro quindi sarebbe bene quanto noi apriamo la fase due dichiariamo solennemente
Per la voce dalla massima autorità politica della sinistra che il segretario del maggior partito che si apre la fase due diciamo al Paese fosse questa fase due
Dove diciamo dove ci sono gli ostacoli da rimuovere se ci sono nell'alleanza se un partito Alleanza se il premier Series ci sono altre ragioni vedo le ultime due questioni venne proposto il partito democratico come necessità
Anche di razionalizzare il sistema politico io sono dell'avviso che la crisi della quale stiamo vivendo e una crisi di questo bipolarismo che costringe assomiglia Tod's politiche che non dovrebbero essere insomma ma noi non possiamo sfuggire a questa crisi inventandoci un bipartitismo debolissimo
Verbale il ragionamento che non fanno i nostri compagni seduti alla presidenza ma che è stato fatto da dietro che siccome le singole culture politiche sono deboli qui dobbiamo sommare
Badate il viagra in politica non esiste due debolezze sono due debolezze
E forse dovrebbe far riflettere i nostri amici qui ha ragione D'Alema e ha ragione anche Fassino la questione non riguarda il rapporto fra una cultura laica una cultura Catto
Però riguarda una mutazione profonda della cultura cattolica ci dobbiamo essere accorti
Che questo Papa che colto come Paolo sesto però non ha i suoi dubbi
Che profeti o come Wojtyla però non ha il suo carisma sta organizzando e sta facendo dell'Italia il laboratorio fondamentale l'UDC in tutti i suoi discorsi di una mutazione profonda del cattolicesimo Italia
Che esce fuori dalla storia del cattolicesimo sociale e che invece trasforma ogni capitolo con una postura missionario
Questo dà un compito non politico al cattolico non richiede una forza politica però da un compito militante
Non a caso nascono queste cattedre etiche permanenti in ogni formazione politica e anche nella Margherita e hanno quella forza impongono quel tipo di lavoro
Questa secondo me Massimo la nuova questione vaticane cattolica
A cui noi non possiamo sfuggire diciamo affrontando la con la vecchia tematica laicista ma dobbiamo d'proprio non sapere che affrontiamo diciamo un popolo missionario che ha mutato il proprio destino infine infine questa questione del PSI che dovrebbe dividerci non dovrebbe dividerci il quesito è molto semplice
Molto semplice dobbiamo risolverlo con grande chiarezza onestà intellettuale fra di noi
Qui sono qui Piero ha detto che noi dobbiamo lavorare che il dispositivo di questo congresso prevede che a un certo punto vi sia un congresso il prossimo un congresso successivo che dar vita al nuovo partito
Lo si voglia o no Piero ai la replica lo si voglia o no lo si voglia o no questo rischia di essere l'ultimo congresso la domanda che voglio fare e che non è diversa da quella di Giorgio
La domanda è molto semplice l'approdo di questo partito dove in quale a verso quale formazione politica lei potremmo trovarci di fronte alla sua che va bene a destra una grande formazione politica chi ha famiglia e a sinistra nel centrosinistra una grande famiglia politica che non supera Pontechiasso
Ora questo è un grande tema io personalmente avrei preferito un'altra soluzione
Che era quella di portare avanti fino in fondo la strada dell'Ulivo e nell'Ulivo ricostruire l'unità di tutti i socialisti fino al pavimento
Con una differenza rispetto a ciò che ha detto il compagno brutti io siccome penso di vivere in Occidente
Ho una grande ammirazione per i partiti socialisti occidentali se non sono d'accordo sulla linea non sono d'accordo neppure col gruppo dirigente
Malgrado lo abbia portato e se adesso Italia se venisse incontro alla linea che noi proponiamo lo potete ma se c'è un dissenso per linearità per dispetto io dico che c'è anche un dissenso che riguarda il gruppo di Lecce
Non fa male a Fulvia Bandoli poi Nicola Latorre segue Gianni
Io
Pochissime cose anche perché già tante ne sono state dette molte
In Italia sicuramente
Non è mai esistita una grande forza socialista
Nel senso che letteralmente questo mi pare ci è stato detto stamattina ripetutamente da D'Alema
E anche in altri interventi una domanda banale che ci viene fatta anche in molte delle iniziative che stiamo facendo io vorrei fare un intervento per quanto possibile dialogante mi pare che ci siamo anche molto ascoltati oggi mi pare una una cosa importante la domanda è per quale ragione se non c'è mai stato questo partito
Non può esserci sostanzialmente perché l'anomalia di un partito socialista che c'ha imbarazzato
Ed è vero che a un certo punto c'è imbarazzato con le sue scelte ma anche l'anomalia del di un comunismo italiano che c'ha imbarazzato anche adesso per la poca autonomia da Mosca per una concezione della senza dello Stato per la sua incapacità a volte a considerare la persona e un'idea di libertà piuttosto problematica per dire solo alcune cose perché questi due imbarazzi devono oggi imbarazzo ANCI al punto tale da togliere dal nostro orizzonte l'obiettivo di perseguire in Italia la possibilità di costruire un grande soggetto politico della sinistra socialista aderente al socialismo europeo
Per quale ragione lui è necessario andare per una strada attraversa che in qualche modo non unisce riformismi DiVersi che già sono uniti in questi due partiti
Come ho avuto più volte modo di dire dentro questo partito nostro ci sono molti i riformismi altrettanti ce ne sono dentro la Margherita quindi non semplifichiamo troppo il ragionamento
Dicendo che finalmente nel partito democratico subirebbero tutti i riformismi quando sappiamo che che questo non è
Io leggo poi
Sì a al congresso del partito se in Europa è capitato qualcosa è cambiato lo statuto è un segnale un segnale che non è stato colto
Dalla Margherita ma io mi permetto di dire che non è stato molto colto neppure da noi perché dire nuovi pensiamo che il Partito democratico deve avere un forte legame non significa debba essere dentro il Partito del socialismo europeo io ho letto questa dichiarazione
Il mio segretario ne sono un po'meravigliata perché fino a quel momento le sue dichiarazioni erano state più determinante su questo punto
Io ho visto un Partito del socialismo europeo disponibile ad aprirsi
Una risposta secca della Margherita
E anche qui cerchiamo di dire le cose come sono Rasmussen ha detto io sono molto contento se il partito democratico aderisce al Partito del socialismo europeo
Chiaro perché se invece il partito democratico e magari il partito laburista inglese
E magari qualche altro partito della sinistra europea decide di uscire dal Partito del socialismo europeo io credo che Rasmussen non sia per niente contento quindi è molto contento se aderiamo ma se li facciamo un partito che gli porta via metà dei membri di quel partito dal Partito socialista europeo io non credo che non sia molto contento quindi su questo punto chiariamoci perché noi siamo già dentro il Partito del socialismo europeo noi non sia noi ne usciremmo non è la Margherita che non entra ai il punto di fondo è che siamo nonché usciamo da un per cui da un perimetro nel quale finora ci siamo riconosciuti
Due brevissime ancora sulla questione della crisi della politica ecco io su questo tema
Non so non so più come spiegare punto che vedo non ci trova su questo proprio non ce non siamo d'accordo
La crisi della politica secondo me ci mette le dita negli occhi da dieci anni
E noi facciamo finta di nulla ci raccontiamo una storia ci raccontiamo facciamo una narrazione Nana ogni volta che questa crisi diventa più forte noi Cina rendiamo traditori
La storia della democrazia e anche qui oggi mi dispiace Piero ma attua il fatto appassionatamente e in modo io penso perché non ho motivo di di credo il contrario di tutto da questo punto di vista come come sono io cioè non è stai tanto mediare su poi non lo sappiamo perché ogni tanto ci ritiriamo quindi
No era era era privato nella riferimento impresso
Tu hai fatto una perorazione accorata dicendo un Partito Democratico che sei capace di fare il referendum periodici vuoti segreti sui dirigenti primarie Forum territoriali partecipazione degli iscritti consultazioni ma a chi la stiamo raccontando una politica in crisi perché sono dieci anni che non fa esattamente più nulla di tutto queste è questo partito primario tutto no lo fa e per quale ragione il partito democratico d'incanto l'indomani dovrebbe diventare questo campioni di democrazia cos'è che qual è l'anticorpo se non c'è una volontà politica ma compagni perché perché noi in questi dieci anni abbiamo mutuato comportamenti della destra dal punto di vista del rapporto politico e delle forme del fare politica quando Nanni Moretti dice
Siamo cambiati anche noi io penso che abbia ragione
Anche noi abbiamo le nostre oligarchie abbiamo i nostri ci corto circuito i sulla democrazia saltiamo dei passaggi tanti troppi e e poi però predichiamo che sarà democratico cosa impedisce oggi cos'ha impedito al partito dei DS di essere un partito che fa tutte quelle cose
L'abbiano impedito noi non l'abbiamo voluto non l'abbiamo deciso e con questo abbiamo contribuito alla crisi della politica quindi potremmo fare una cosa almeno da ora impegnarsi a un percorso molto più democratico in questo congresso più informato perché c'è poco tempo due mesi poi forse cominciano i congressi di sezione ma anche a questa narrazione di una democrazia che viene sempre dopo mentre per ora vediamo i soggetti politici in crisi che non rappresentano la Società che non riescono a rapportarsi ai giovani alle donne
E però chissà perché il futuro radioso sulla questione della laicità beh io spero che qui ci sia stato un errore di battitura nella relazione perché io come dire a me è sembrato di sentire poi spero di aver sentito male
Che questo nuovo partito sarebbe un partito di laici e di cattolici un partito di credenti e di non credenti ora questa definizione
Siccome c'è stato un tempo quindici anni fa nel quale abbiamo quindici anni fa nel quale abbiamo parlato di tante famiglie non una sola
Nel quale abbiamo parlato il riconoscimento delle differenze nei guai parlare di diritti civili certo gli imbarazzi del PC D'Alema certe ma noi abbiamo gli stessi ne abbiamo nemmeno cioè mi faceva problema l'imbarazzo allora mi fa problema quello di oggi non è corretto no no no questo è colpa nostra cioè questo è colpa nostra una colpa del Partito Democratico non c'entra niente proprio no no no no non c'entra niente stiamo alla sostanza non facciamo dei giochetti di parole noi rispetto a quindici anni fa oggi abbiamo una politica che si è eclissata
Da alcuni territori di fondo etici da è una chiesa Mann per meglio dire sì una chiesa che si fa sempre più integralista e questo ci dovrebbe preoccupare perché non è un bel segno che quindici anni fa si potesse dire le famiglie e che oggi se pronuncia plurale questa parola sembra quasi di dire una bestemmia ma non è un bel segno per per niente
E voglio anche dire che insomma io ho sempre pensato che un partito moderno fosse un partito laico il mondo di laici e di cattolici un partito laico di credenti e non credenti quaestor li faremo viene eletto lei carteggio tra Berlinguer e il vescovo di Ivrea ma tutti i medici che è un partito di laici e di cattolici non è così è un partito laico il partito un partito moderno di sinistra anche solo democratico perché io non voglia demonizzare questa prospettiva non era mia ma non voglio demonizzare è un partito laico un partito laico anche per la Minetti non solo per me è un partito laico per tutti poi lei credente io no queste il punto di fondo ed è questo che non è venuto fuori non possiamo non vedere che su questa questione c'è un'ambiguità
Sulla questione del si scioglie il partito non si scioglie anche qui io io direi che lo dobbiamo agli iscritti un elemento di chiarezza mettiamoci almeno d'accordo su questo
Su quello che andiamo a dire
Io ho avuto la colpa forse per la prima volta una presidenza la direzione di dire queste l'ultimo congresso dei DS riconfermo
Mi sembra d'aver capito perché sto sempre molto attenta con tutte le orecchie sia dal presidente e dal segretario del partito che questa volta noi non faremo il percorso della svolta se non faremo due congressi quindi ne faremo ovunque
Quello di aprile marzo-aprile un congresso per decidere di aprire una fase costituente poi dopo un anno dopo un anno e mezzo la stessa platea congressuale che leggeremo deciderà di confluire un quella malintesi farà dopo un anno un anno e mezzo il primo congresso il partito democratico
C'è qualcuno che è in grado di dire che è una visione qui bisogna che ci mettiamo d'accordo
Cioè abbiamo una data in cui decidiamo che nasce questo Partito democratico ma vogliamo dire anche agli italiani e cittadini agli iscritti no prima nel due mila e nove insomma
Si presenterà nel due mila nove allora l'ultimo congresso dei DS per un anno o poco più i due partiti come dice Rutelli procederanno insieme e già sono cominciate le iniziative abbinate unitarie e questo posso capire un patto federativo qualcosa del genere e poi ci sarà nella fino alla fine del due mila e sette ma io penso più probabilmente a metà del due mila e otto per dare un anno di tempo questo partito nuovo di farsi conoscere prima di essere votato
Alle europee ci sarà un congresso e sancirà lo scioglimento ma non dei venga S.d.S. in congresso del Partito Democratico
Cioè i e quindi di scioglierci lo decidiamo ad aprile non è che c'è da fare tanti giri di parole chiaro nel definire la fase costituente senza ritorno e non prevedendo un altro congresso è chiaro che noi quindi non lo so certo che leggeremo segretario degli organismi io non ho mai pensato che il giorno dopo andiamo tutti a casa questo va pensato Parisi
Vassallo i gazebo io non ho mai pensato
Però non ho mai pensato che il segretario che leggiamo in aprile lui Monti dura un anno
No se no vuol dire che non si fa il partito democratico dunque eppure si scioglie quindi di che cosa andiamo agli iscritti pari ci stai tranquillo che tanti di partito non si scioglie no
Stai tranquillo per un anno non si scioglie tra un anno si perché si fa un altro partito prendetevi la responsabilità prendiamoci tutti la responsabilità di dire almeno a questo partito che cos'ha di fronte e che cosa lo aspetta
Sulle questioni economiche sono d'accordo con quello che diceva D'Alema ha trovato il suo intervento come sempre
Molto lucido sulle questioni internazionali anche su altre cose un po'meno efficace sul Partito democratico ma questo è un giudizio personale lui non la penserà sicuramente
Così
Sono d'accordo
Sono d'accordo
Sono d'accordo che però sulle impresa e Massimo se tu poni quel problema in un modo che io trovo anche molto giusto e nomina eccessivamente aggressivo ma
Cioè se noi diciamo alle imprese che non hanno per quella paura di cui parli tu coinvolge anche l'impresa in Italia
Non coinvolge solo i lavoratori precari lavoratori che non sanno non hanno la certezza del posto i tecnici no
Coinvolge anche l'impresa se io dicessi per esempio che tutte le bonifiche in questo nostro Paese da Seveso a quelle più recenti le fanno imprese tedesche perché in Italia non esiste un'impresa di bonifica Tucci che vede resti
Cioè noi andiamo all'estero ormai il tutto
E perché non siamo riusciti a a qualificare il nostro modello di sviluppo a cambiare il nostro modello di sviluppo in senso innovativo e continuiamo a muoverci sugli in modo arretrato finisco subito però se il governo quando c'è un'emergenza in Campania fa l'ennesimo commissariamento sui rifiuti non aiuta l'innovazione
Se no facciamo innovazioni di ciclo produttivo se non facciamo risparmio energetico se non cambiamo i trasporti non facciano innovazione e caro Piero il patto per la crescita ma non basta
In tutto il mondo e anche in quel partito del socialismo europeo a cui tu sei andata al congresso si parla di qualità sociale e ambientale dello sviluppo di crescita e la qualità sociale ambientale dello sviluppo
Non di una crescita purché sia oltre che di una crescita purché sia nei panni del liberismo io voglio usare termini differenti io voglio una crescita dove ci sono cosa scelgo e cosa scarto
Dove so che il mercato non regola tutto e dove sono anche quali indirizzi dallo Stato
Un altro punto su cui ha ragione D'Alema è quando ci ha detto modo molto secco grazie
Certo se fatta per più ore osservazioni fatte in questo finisco finisco
Tu c'hai rimproverata rimproverato alcuni di noi di di di aver detto se fate questo partito noi non ci staremo
Abbiamo detto effettivamente quando Orvieto avete deciso fuori dagli organismi democratici di prende la decisione di fare un partito senza nemmeno passare per un congresso abbiamo avuti insistere anche per avere il congresso abbiamo tutto discutere anche per avere il congresso
E effettivamente diciamo forse quella frase non è stato una frase infelice adesso di fatto le cose stanno così c'è un congresso davanti noi l'abbiamo voluto più di tutti abbiamo chiesto più di tutti
Lo vogliamo fare una proposta diversa alternativa per noi
Deve continuare a esistere una grande sinistra in Italia un grande partito di sinistra Ediesse devono essere l'anima di questa grande sinistra socialista
è un grande centro democratico attorno a Margherita che sappia parlare a quelli che vengono via
In crisi anche alla Casa delle Libertà deve esistere un grande centro sinistra pongo grandi forze capaci di allearsi di presentarsi insieme di governare insieme quelle las del Governo e ti ripeto
Come ti ho detto un'altra volta se qualcuno quando qualcuno mi chiede questa proposta di chi è era di D'Alema quand'era segretario del partito
La la parola Gianni Cuperlo
C'è stato un cambiamento
No
Poi un altro
Ma e come hanno detto in molti sarebbe sbagliato
Io credo a sottovalutare le difficoltà che incontrano l'azione del governo è il disegno del nuovo perché
E del resto l'abbiamo già detto molte volte anche in passato queste tue dimissioni si tengono se il governo soffre soffre anche l'Ulivo e noi siamo alle prese da mesi con una finanziaria che il Paese in buona misura non capisce e non sostiene una manovra certo pesante ma seria come è stato ricordato anche oggi il problema è che a dirlo non siamo in molti per cui si rafforza la sensazione di un'occasione sprecata anche se poi fa bene Bersani a ricordare che i risultati si vedranno ci guadagna il punto se posso dirlo in modo un po'secco è che dopo sei mesi di vita del governo si vedono molte cose positive
La politica estera di liberalizzazioni singoli provvedimenti innovativi anche dentro questa manovra
Ma non c'è un filo che li conduca a questo governo al Paese che lo mette in sintonia con una società logorata e che attende qualcosa di più su questo piano anch'io ho sentito che altri lo hanno già fatto l'hanno già citato letto con attenzione la diagnosi di Giuliano Amato sull'Italia a rischio di collasso
E lì c'è l'abbozzo di uno scenario drammatico e si indica nel partito democratico la sola risposta
Può darsi che abbia ragione ma evocare quel traguardo non basta perché se guardiamo al Paese ciò che emerge è una profonda esigenza di giustizia concentrata soprattutto nelle fasce più deboli il problema è che la politica
Molto spesso non è vissuta come strumento al servizio di quella riscatto ma come una parte del problema
Io credo nasca da qui il pericolo di un nuovo populismo nel fatto che
Le forme dell'esclusione sfuggono oramai alle mediazioni tradizionali della politica e anche una parte dei guai della Finanziaria penso nasca da qui da questo più che da un deficit degli uffici stampa
E dunque oggi uno dei nostri problemi e come intercettare quello scontento sapendo che farlo non sarà indolore perché significa ad esempio chiarire da dove passa lo slancio innovatore del governo io chiedo stabilizzare duecento mila precari nell'amministrazione pubblica o mediare al ribasso sui diritti civili e una linea innovativa o di continuità con il passato
E viceversa stabilizzare chi lo merita e ragionare di produttività nella pubblica amministrazione condurre sul reddito una battaglia per la prima date le persone le riconoscimento delle capacità tutelare le coppie di fatto come sinonimo di democrazia senza temere il confronto
Con chi respinge i valori di quello che D'Alema definito giustamente un umanesimo laico
Tutto questo è forse più rischioso ma anche più coerente a mio avviso con l'innovazione che oggi serve al Paese il percorso dell'Ulivo è parte di questa discussione nel senso che la divisione non è più semmai è stata attracchi spinge e chi frena
E legittimo e qui è stato fatto con argomenti insistere sull'asse seguito finora un nuovo partito entro il due mila e nove l'impianto di Orvieto le tappe fissate lì
Oppure come hanno fatto potevo mente altri compagni si può contestare quell'impianto e chiedere una modifica della linea comunque sia il nostro congresso avrà al centro il destino della sinistra in Italia e per quel che vale io sono tra quanti considerano la nascita del nuovo partito una necessità del paese penso che la crisi italiana rivela oggi tutta la nostra inadeguatezza in termini di consenso e di respiro ideale le percentuali di voto dicono che non siamo in grado da soli di colmare il vuoto tali aspettative di settori interi della società e l'accesso alla politica
Il punto è come il progetto di un nuovo partito si misura con questa frattura e in questo senso io lo dico così insomma e quasi stancante ripetere che non basta la somma di DS e Margherita siamo d'accordo non basta
E non basta neppure l'aggiunta di altre sensibilità come nel caso dello SDI
La mia impressione possono sbagliare e che l'aspetto decisivo a questo punto sia l'idea idea che milioni di persone si sono fatte e si faranno di questa operazione
E detto nel modo più semplice se la vedranno come una novità o come la prosecuzione di qualcosa che esiste già
E che per una serie di per ragioni comprensibili decide di cambiare il nome simboli bandiere posso sbagliare ripeto ma se questo è uno dei problemi che rallenta uno slancio e un entusiasmo maggiori intorno al progetto
Allora io credo sia un errore su questo ha ragione Fabio Mussi anche se poi io non sono d'accordo come sulle conclusioni alle quali giunge
Ma credo sia un errore descrivere quel progetto come spesso si è fatto in questi mesi anche da parte nostra in continuità con le scelte che abbiamo compiuto per arrivare fino a qui e prima di tutto perché non è vero
Io non credo che il traguardo del partito democratico fosse iscritto nella nascita dell'Ulivo undici anni fa o addirittura nella svolta dell'ottantanove certo da liti e nella necessità di totale anche l'Italia di una forza in grado per cultura e con un senso di svolgere quel ruolo che altrove spetta ai grandi partiti socialisti o democratici
Ma è altrettanto vero che noi per una lunga fase abbiamo pensato che le esigenze oggi assorbite nel concetto del partito democratico
Dovessero trovare una soluzione e risposta dentro il solco ed evoluzione della sinistra Italia
Ed è su quello che noi abbiamo investito con generosità anche secondo i risultati alterni e soprattutto senza riuscire mai fino in fondo nell'impresa
Che poi è la ragione per la quale adesso siamo davanti ad una situazione nuova e a problemi almeno in parte diversi
Perché dall'estate del due mila e tre dall'intervista con la quale però dico avanzò la proposta di una lista comune dell'Ulivo
Noi abbiamo acconto una sfida che va oltre i confini della sinistra e coinvolge identità assorte e maturate altrove e a mio avviso la differenza non è banale
Ma tanto più corretto contattare le scelte dell'oggi a mio avviso è una contraddizione
Perché a fronte di un messaggio nitido che dice
Cambiamo noi stessi perché il Paese ha bisogno di una cosa nuota si affianca un secondo messaggio che dice stiamo completando un'opera iniziata molto tempo fa
E però una innovazione profonda per essere credibile non è mai un atto di continuità presentarla così finisce col fiaccare nella carica la spinta la forza io capisco che quella continuità e anche la conferma di una classe dirigente che anneriti enormi nella vicenda di questi anni persino lo dica sentenza sì ma è la verità nella salvezza del Paese
Ma noi dobbiamo distinguere e sapere che il successo del nuovo partito sarà frutto di un balzo di una rottura rispetto alla nostra identità le nostre priorità e a coloro che si assumeranno l'onere della guida ora siccome noi nella divisione dei ruoli siamo e restiamo la sinistra
Non basta dire che andiamo lì perché quella e la condizione per far pesare la nostra storia e le nostre dica diverso e dire che noi portiamo lì la parte migliore di quella storia
Ma sulla base di un'autonomia critica e innovando la cultura di un partito
Che nell'ultimo decennio ha vinto molte elezioni ma non ha vinto la sfida decisiva che era quella con la modernizzazione del Paese e con una società radicalmente mutante
Quindi se lo scopo generale passioni più che discutere su ciò che non va disperso noi dovremmo ragionare di quello che intendiamo cambiare nei contenuti nella partecipazione
Nel modo di esercitare la leadership senza timori di sorta su nessun terreno perché ha ragione Massimo D'Alema ricordarci che la questione cattolica non nasce oggi
Il punto è che i temi etici sui quali è bellissimo il Partito comunista italiano si muoveva con grandissima cautela oggi hanno rilievo completamente diverso da allora
E sono centrali nel dibattito pubblico e nell'identità di un nuovo partito per cui oltre a sapere come la pensiamo noi è giusto conoscere il pensiero discutere il pensiero degli altri almeno dei nostri compagni di viaggio se la fase costituente si occuperà anche di questo io penso che ne trarrà giovamento il Progetto poi lo sbocco si vedrà
Ma dipenderà non da una soluzione organizzativa sarà il risultato tenuti delle forze che avremmo coinvolto e ho concluso
Per quanto ci riguarda
Io voglio dire che non mi appassiona il dibattito sullo scarto generazionale direi che più dell'Anagrafe conta l'autonomia del pensiero ma diverso sarebbe una riflessione serena tra noi sul bisogno di dare a un progetto politico nuove una classe dirigente che li corrisponda e personalmente io apprezzerei monto una piattaforma congressuale che fosse attenta a questi temi penso ci aiuterebbe discutere sulle virtù e anche sui limiti di questa lunga transizione che abbiamo alle spalle quindi un congresso con al centro un'idea del Paese
E una riflessione coraggiosa su di noi anche per un ultimo scopo che provo a dire così con una battuta se dopo uno sforzo tanto intenso i tetti di alcuni dovessero rallentare la marcia noi non potremmo accettare che tutto ciò che abbiamo detto il fatto con tanta fatica in questi anni su questa frontiera si risolva in un'occasione sprecata
Ma appunto per questo conta la percezione che avranno Dinoi persone fuori da qui perché se immagini avremo una grande forza attrezzata sul piano politico e culturale a stare dentro la società italiana dei prossimi anni nei suoi caratteri allora anche al di là del calendario noi avremmo investito sul Paese e sull'avvenire della sinistra
E soprattutto non avremmo disperso sentimenti ed energie il perché per mille ragioni in assoluto il bene più limitato e prezioso a disposizione di tutti noi
Cromatore poi Valerio Calzolaio
Ma come è stato sottolineato nella introduzione del segretario
La discussione congressuale che di fatto prende le mosse da questa riunione del consiglio nazionale coincide oggettivamente con un passaggio politico decisivo io direi cruciale per il futuro del nostro Paese e del resto che la sfida vera sarebbe cominciata il giorno dopo delle elezioni dopo aver vinto le elezioni lo avevamo già detto durante la campagna elettorale e ancora di più ce ne stiamo rendendo conto adesso
Una sfida che come da ultimo ricordava anche Cuperlo prima di me implica inesorabilmente il bisogno e la capacità di saper rispondere ad una profonda domanda di cambiamento che forte secondo me nella Società Italia
Un cambiamento che tra le altre cose implica anche una conclusione di questa interminabile transizione italiana
Una sfida dunque che assume tutto il valore di un grande progetto politico dargli da proporre al Paese io penso che proprio l'esperienza di questi giorni e mi permetterò di richiamare per un attimo l'attenzione su una riflessione che è quella che io sto facendo in queste giornalisti e che il la difficoltà che emerge in questi giorni e innanzitutto una difficoltà di rendere chiaro questo Progetto al Paese guardate non c'è dubbio che questa finanziaria e una delle ragioni che ha prodotto una difficoltà nel rapporto tra il centrosinistra
E il Paese una finanziaria che viene percepita da alcuni settori dalla Società italiana come fatta contro di loro
Una finanziaria che forse noi abbiamo troppo sovraccaricato di valore di significato e anche di cose come se fosse l'alfa e l'omega dell'attività di governo
Che si esaurisse in questa in questa scelta
Ed una finanziaria che nel lavoro parlamentare abbiamo molto migliorato abbiamo molto migliorato anche grazie alla nostra iniziativa e che in queste ore adesso al Senato
Si sta discutendo questo maxiemendamento che sostanzialmente recepisce anche tutti quegli ulteriori miglioramenti che noi avevamo proposto nella Commissione
Bill bilancio quindi sicuramente questo è stato uno degli elementi però io mi mi chiedo come mai questa nostra difficoltà coincide con la massima crisi politica del centrodestra io credo che questa importante manifestazione che c'è stata a Roma il due dicembre che ha visto una partecipazione significativa una partecipazione anche i cui ingredienti erano molteplici anche questi elementi di inquietudine ai quali facevo riferimento ma in quella giornata si è sancito mi pare in maniera ormai chiara
E nei giorni successivi questo elemento emerge con sempre maggiore chiarezza che mai come in questo momento la destra non è in grado di formulare una proposta al Paese
Non in termini di progetto che guarda al futuro e oltre a questo elemento io pensavo che questo questa nostra difficoltà coincide anche con uno dei momenti nei quali invece ci sono segnali significativi di ripresa economica questa significativo aumento delle entrate e figlio anche di questo dato
E allora che cosa c'è io credo che ci sia il bisogno da parte del Paese di accogliere un grande progetto politico un grande progetto politico che sappia parlare all'intera società italiana
E che quindi sia in grado anche di rimettere al centro della politica una categoria che sembra ormai rimossa anche nello scontro politico che quella categoria dell'interesse generale
Rimettere al centro quel bisogno di riunire il Paese e io penso che la proposta del partito democratico
Una grande proposta che va esattamente in questa direzione e cioè un progetto politico che noi proponiamo
All'Italia e il nostro congresso credo che debba essere essenzialmente un congresso che discute di questo e che si rivolge al Paese non è un congresso per contare le tessere di Mussi di Angius e di Fassino
Credo che sia un congresso nel quale noi ci proponiamo al Paese con una grande proposta politica una proposta politica che risponde a quella domanda e a quella esigenza che io seppure sommariamente richiamato e a partire da questo congresso inizia un Processo un processo che deve coinvolgere l'intera società italiana
E che deve anche essere caratterizzato da non dobbiamo trascurare questo piccolo particolare dal fatto che in questi mesi noi governeremo l'Italia compagno Caldarola qui si chiedeva che cosa sarà e che cosa è la farsi la fase due
Diciamo sarebbe persino banale la risposta c'è stato un primo capitolo che noi abbiamo scritto che la Finanziaria
Che risponde all'esigenza di mettere sotto controllo i conti che si risponde all'esigenza di avviare le prime iniziative a sostegno dello sviluppo ma c'è un secondo capitolo tutto da scrivere
Che è assolutamente necessario per rendere anche efficace quel primo capitolo che abbiamo scritto che è il capitolo delle grandi riforme di cui ha bisogno l'Italia e queste e dunque noi dobbiamo fare vivere nella società italiana questa discussione e nello stesso tempo essere impegnati al governo del paese in questa azioni che mila a come dire
Costruire questo ovvero un grande processo riformista
Che fatte solo di una discussione che noi pure abbiamo fatto che ricordo fu aperta dal compagno D'Alema
All'indomani della sconfitta del due mila uno ma che abbiamo in qualche modo già rimosso e cioè dei limiti di quel riformismo dall'alto che reclamano una grande soggettività politica in grado di sostenere questo Progetto e questo bisogno ed è il tema appunto del Partito Democratico e guardate io credo che ci sia anche un eccesso di forzatura in alcuni elementi che seppure in maniera che spettava bile vengono vengono introdotti la discussione
Congressuale come questa questione del socialismo europeo
Dal congresso di Oporto le corse a meno che io ho letto che ci ha raccontato anche il segretario del partito
L'accusa più significativa che emerge e che al netto di tutte le etichette nei contenuti che hanno caratterizzato quella discussione si riconosce pienamente quello che noi stiamo facendo e i contenuti del progetto del partito democratico in questo senso c'è una come dire c'è una naturale confluenza di quel progetto nel campo delle forze che dicono si riconoscono il socialismo europeo
Quindi io come dire metterei un po'da parte anche alcune inutili forzature mi pare che qui c'è una oggettiva come dire riconoscimento di questa proprio nel nella natura e dei contenuti di quella di quella discussione e quindi credo che anche quelle resistenze quelle difficoltà che diciamo la verità spesso anche di di sono concepite come come dire come una bandierina da sventolare credo mi riferisco alle difficoltà e resistenze che vengono rispettabili da parte della Margherita credo che troveranno un loro chiarimento e una loro uno oro superamento in questo processo che si caratterizzerà insisto per un grande confronto nella società italiana per un'azione di governo che concretamente deve rendere espliciti questi caratteri guardate la corsa più positiva noi abbiamo fatto ieri una assemblea del gruppo parlamentare al Senato
Un'assemblea di cui dà anche conto L'Unità questa mattina seppure in forme i modi un po'così diciamo particolarmente coloriti in realtà l'elemento più importante che è emerso in questa assemblea ed è un fatto che io considero molto positivo
E che intanto questo gruppo sì
Si pensa sempre più come un soggetto politico parlamentare lungo che reclama un ruolo e una funzione
Più forte su questi contenuti e subì sono dunque di caratterizzare di più
L'iniziativa e l'azione del governo in senso riformista questo è un elemento forte che è emerso nella discussione del gruppo ed è un altro una ragione in più a supporto della forza di questo progetto che noi stiamo mettendo in campo dunque io credo che questa discussione almeno così la la immagino sarà una discussione
Che sarà anche occasione di mobilitazione di iniziativa politica concreta
Altro che scioglimento certo sarà un congresso di svolta politica
Noi introdurremo in questo con questo congresso una svolta politica profonda
Di quelle che aprono una nuova fase politica in questo paese che ha l'ambizione di approdare ad una confluenza di tutte le culture politiche riformiste anche nuove che sono cresciute del nostro paese in questi anni in un unico grande soggetto politico le cui forme vedremo quali saranno noi riteniamo che debbano essere quelle di un soggetto politico nazionale
Di un soggetto politico radicato e di un soggetto politico che sia in grado di introdurre in questo Paese qualcosa che ormai purtroppo non c'è più e cioè una forza che sappia selezionare anche una nuova classe dirigente anche politica di cui ha bisogno vitale
Bene
La parola calzolaio segue Luciano Violante
Ci sono in tutto cinque interventi
Sono fra coloro che considerava l'idea dell'Ulivo nel mille novecentonovantacinque
Un'idea importanti rivoluzionario per il nostro paese l'elemento fondante dell'idea dell'Ulivo nel novantacinque era un'idea di coalizione
Era stata da poco approvata una riforma della legge elettorale che era stata sperimentata con mille dubbi mille incertezze nel mille novecentonovantaquattro
Si era individuato un candidato premier della coalizione coerente con quella nuova legge elettorale il candidato premier penso di dove proporrà la sua coalizione anche un diverso assetto del sistema politico certo quell'idea nel novantacinque in questo senso non tutta Gargonza vada liquidata ma perché quell'idea aveva Toni accademici spinte illusorie e RAI larga parte facilitata dall'alto esclusioni di Rifondazione con la desistenza Rifondazione nel novantacinque disse di non candidarsi a governare insieme il Paese non aveva ministeri
Fu un appoggio esterno che entrò in crisi già con la prima finanziaria del novantasei ricordate le difficoltà con la CGIL di allora e tuttavia un'idea a mio avviso seconda ma era un'idea della coalizione io mi permetto di avanzare una osservazione critica alla relazione che non ho ascoltato finora ma che è anche personalmente il punto su cui inviterei il congresso dei DS a riflettere collettivamente anche al di là delle mozioni congressuali
Quale idea di coalizione abbiamo per il futuro del Paese ovviamente noi siamo tutti vincolati solennemente vincolati alla Difesa del governo Prodi lavoriamo perché sia insieme governi efficacemente con fasi due tre quattro fino alle due mila undici
Ma tuttavia quale idea avviamo della quotazione come dovrebbe essere regolato il suo funzionamento è sufficiente richiamarsi al programma già approvato abbiamo visto su molte tematiche dall'indulto
Alle staminali dalla legge quaranta a moltissime altre questioni che non basta il richiamo o non sempre basta probabilmente sulle unioni civili basterà io me lo auguro
E sarebbe il caso che tutti se lo ricordassero coloro che si sono fatti votare o che hanno votato per l'Unione comunque non sempre basta evitiamo formale al programma quali ne abbiamo di coalizione che quando c'è un problema si riuniscono nove segretari di partito e risolvono quel problema
Che ci sono le primarie per indicazione di ogni incarico di ogni candidatura nelle sedi istituzionali ti questo poco si discute
La proposta del Partito Democratico tende a dire che è la coalizione starà meglio se c'è un timone
Un motore riformista più forte e più coeso più unito
Il problema è che incida coloro che stanno impegnandosi nella costituzione del Partito Democratico manifestano elementi di divisione non facilmente risolvibili e che comunque questo eventuale motore già genere destinata a generare molti elementi di confusione e conflitto dentro la coalizione
Perché è chiaro che se è una parte di una coalizione si candida a fare il motore chi non fa parte del timone del motore ebbe vive questa candidatura con qualche preoccupazioni tenda infatti usare improprio uno virgola due o due virgola uno diciamo la propria dinamica identitaria vedo questo rischio molto diffuso anche con le conseguenze
Sui rischi per il complessivamente del sistema politico di cui si parla spesso in questi giorni
Dunque da parte di coloro che sono contrari come anch'io alla costituzione del Partito Democratico
Non c'è la difesa dell'ortodossia dei DS molti di noi hanno esibito in questi anni difficoltà nel fare la minoranza interna non sempre proprio tutte le regole di salvaguardia sono state rispettate ai vari livelli tuttavia molti di noi tutti noi diciamo che non siamo d'accordo con il Partito Democratico prese nell'eremo essere espressione di valori di Anita proposti caratterizzazioni politiche dentro un contenitore democratico di sinistra
Nel momento in cui si decide di portare a compimento la vita di questo contenitore per dar vita a un altro contenitore è chiaro che ognuno ritrova la libertà di scegliere se come militari partito politico per quanto riguarda noi abbiamo detto che vogliamo continuare a militari una soggettività politica
Che sia collettivamente esplicitamente collocata a sinistra in faccia collettivamente esplicitamente riferimento al partito del socialismo europeo intendendo anche quello come contenitori perché forse oramai nel due mila non ci sarà più
Una identità che riassumerà l'insieme delle nostre esperienze e culture non c'è più nessuna tessera in qualche modo chi era tesserato al pc sentiva quel rapporto con la propria testa era che era di totale identificazione anche con i rischi
Di questa totale identificazione oggi non è più così per nessuna su persone diciamo che sceglie di fare politica talvolta anzi
Si esagera nell'elemento strumentali cinico nel rapporto con la politica ma comunque non è più un autonomica identità della tessera in tasca che ci caratterizza sempre dobbiamo cercare di interloquire contaminarsi ascoltare cambiare aggiornare ma dentro questo identità di sinistra in riferimento a valori d'ispirazione socialista costituiscono come posso dire la premessa
Per l'azione politica anche nel nuovo secolo gliela logico come abbiamo detto del socialismo del futuro che cosa quindi personalmente mi ha meno convinto nella relazione del segretario
Quindi alla fine dice che il riformismo è una cultura politica
C'è un passaggio vari momenti della relazione io non non credo che sia una cultura politica caratterizzanti in parte lo è nel dibattito culturale e accademico della sinistra nel mondo negli ultimi due secoli ma come sappiamo utilizzano l'essere riformisti anche soggetti politici e il leader del centrodestra di partiti della destra e così via cioè il riformismo tende a essere caratterizzato con il merito delle riforme che si propongono esso senza andare nel dibattito storico ricorda rivoluzione eccetera cioè nel merito del progetto che si offre al Paese su questo c'erano differenze interne anche dentro i DS
Molti di noi avrebbero preferito continuare a essere una minoranza nelle proprie opinioni magari più pacifiste più ecologiste
Ricordo anch'io nella scorsa legislatura che sulla questione dell'Iraq c'era stato un dibattito intenso poco capo che interverrà l'allora capogruppo Violante ricorda diciamo i gruppi tesi dei momenti anche di tensione che ci sono stati su alcune scelte imparabile abbiamo presi insieme ecco a voi preferiremmo continuare a portare un contributo dentro questo contenitore nella misura in cui si avvia il processo costituente di un altro contenitore noi restiamo diciamo impegnati nella battaglia congressuale dopo il congresso verificheremo che tipo di processo costituente viene avanzata verificheremo anche però qual è la proposta che si fa per l'insieme della coalizione sapendo che a quel processo potrebbe affiancarsi un altro processo egualmente utile quindi a non vivere con l'accelerazione e fastidio di maggiore vita sinistra di ripensamento delle soggettività politiche anche delle idee di partito di democrazia e di regole dentro i partiti che non sia necessariamente diciamo esclusiva idea e attività del partito democratico mi auguro il Partito Democratico migliore possibile e nel contempo spero che vogliamo umiliate processi di forze di ispirazione socialista e di sinistra migliori possibili acquari al Quay alcuni di noi cercheranno di dare un contributo grazie
La parola
A Luciano Violante
Segue Stefano Fancelli
Per colpa di un certo punto mi sono molto lontana resta mattino potrebbe impiegarli nel per l'impegno di lavoro
Sente così no che bisogna fare
Ancora di più
Vediamo allora dicevo stamattina non ho seguito tutto interventi che come dopo l'intervento di D'Alema assoluto andar via per un impegno in Commissione cito adesso ho colto nelle relazioni di Fassino si guardiamo vedi agli interventi fatti da segretario negli ultimi tempi abbiamo vediamo che complessivamente la riflessione si è arricchita in relazione agli interventi le così sono dette di bisogni spesso dei compagni così vi è questo un fatto positivo
Che oggi voglio riflettere su questa cosa brevemente si parlava stamattina del rapporto tra la crisi italiana e la costituzione di una nuova grande forza politica capace di dare una rappresentanza da Società italiana perché oggi
Il punto di contatto tra la crisi di oggi e la crisi dei primi anni Novanta determinata dal fatto che tanto allora come oggi c'è una società che non si sente rappresentata dal sistema politico
Allora non c'era quel genio
Nel senso che pensavano che bastasse cogliere la vera che stava cadendo dall'albero nel frattempo Rico Berlusconi chiusa la partita
Adesso mi pare che questo rischio possiamo correrlo possiamo di tanti correrlo se
Velocemente lavoriamo per costruire questa forza politica con questa capacità di rappresentanza
Però ti voglio aggiungere una cosa non mi pare che ci sia soltanto la questione diciamo della medicina la malattia
C'è anche il problema di dare uno strumento alla parte positiva al ai meriti del nostro Paese insomma siamo troppo accasciati sulle stessi questo Paese troppo piegato su di sé non è che uno abbia capacità forse mi pare o diceva D'Alema sono otto vale un suo passaggio come noi siamo visti fuori Dinoi e meglio di come ci vediamo l'interno
Allora questa forza deve far riferimento non solo ai guai che ci sono ma anche alla capacità di dare una presentata una forza vive una dimensione di futuro a ciò che di positivo dimentichi nel nostro Paese quindi guardare una cosa e l'altra
Secondo dato
Insistiamo sul riformismo io che voglio dire una cosa compagni ma non è sufficiente
Definisce i riformisti anche l'UDC è riformista
Riformismo immettono contrapposto massimalismo oggi credo più o meno molti sono riformisti anche fuori di noi
E allora da questo punto di vista mi pare che dobbiamo precisare con chiarezza e questo la domanda che ci viene da una parte grande del partito
Il punto è questo ma la sinistra comunista e dove sta dentro questo partito
E lo dico per queste ragioni il primo e che a volte alcuni atteggiamenti alcuni dirigenti della Margherita
Sembrano piuttosto che invitarci a fare insieme un nuovo partito indicarcele entra nella Margherita
è un paradosso ma chiaro quello che intendo dire
Che il problema di fondo e come noi parlando al nostro popolo e parlando a quelli che sono attenti alle forze della sinistra con forza che abbiamo loro quali sono e come i valori della sinistra si declinano in questa fase politica dentro questo partito
E si apre una competizione naturalmente con i colleghi della Margherita con gli amici altri con degli amici che interverranno ma su questo terreno
Lo dico perché io penso che ma la generosità è un fatto positivo certamente ma ci vuole anche competitività e che se uno è competitivo e l'altro generose geloso prende botte competitivo
E allora occorre essere competitivi anche con loro e dicendo con chiarezza come oggi sono state reazioni di Fassino altri interventi con chiarezza quali sono i punti e come noi ci muoviamo per conseguire il tipo di punti e allora qui un'altra questione stamattina abbiamo parlato molto di diritti individuali
Quindi riti che non facevano parte del patrimonio dell'antico partito comunista quei delle persone
In quanto a dimensioni diritti radici in prospettiva specificamente collettiva però io vedo e lo chiedo a voi spero di sbagliarmi
Diciamo negli ultimi tempi c'è stato uno squilibrio
Fra il modo di porre le questioni di diritti soggettivi in modo di porre le grandi questioni economica e sociale del Paese
Nel senso che è sembrato quasi che avessimo fatto una conversione non è così parla l'impressione a centottanta gradi
Passando dai come dire da una visione economicistica
Delle questioni politiche alla visione prevalentemente in liberale in senso classico nel senso antico
Mi pare che quindi da questo punto benissimo impacci godiamoci il Ptcp è del tutto questo va bene ma diventa più forte tutto questo se dentro
Un compresso dico obiettivi politici che vede anche grandi queste del lavoro dei bisogni ed questioni che sappiamo che non sto qui a ripetere mettere insieme una cosa all'altra definisce meglio con più forza quella che è la nostra lingua in questo partito
Altra questione le caratteristiche del partito
Allora si stamattina Fassino parlava di partito plurale sono d'accordo è questa la dimensione giusta perché è la prima volta nella storia dei partiti politici del mondo occidentale di undici che poi che esistono Carcano fatto storia
Che i partiti che si sono i cui nonni
Si sono divisi combattuti e laceranti per mezzo secolo e che sono profondamente dentro la storia del Paese in quello combattute vissuto decidono di avrà insieme
E decidono di parlare alla società per costruire una forza grande ora questi non sono processi che si gestiscono in quattro e quattro otto
Ed è chiarissimo se dovessimo mantenere la prospettiva federazione anche dopo io credo che sarebbe un errore
E non è senza guardate non è casuale che il centrodestra sta ponendosi questi problemi vuol dire che la questione c'è
La questione di rappresentanze politiche più forti cioè da noi in casa gli altri cioè l'estrema sinistra quello sinistro per lo stiamo facendo tutti lì però non c'è la forza di fare il partito
Vi fanno la federazione
Perché sono assai più divisi di noi e non lo dico guardate come una cosa di consolazione perché se tutte le forze sono così divisa in un fatto positivo per il Paese
Tanto che guardate allora è molto più facile eseguite l'opposizione che maggioranza ma questi non sono usciti anche a fare la manifestazione insieme posizionano
è il segno di una diversità di strategie e gli obiettivi di relazioni relazioni al futuro del Paese e così via che devono esige allora da questo punto di vista io credo che dovremo riflettere su un partito che su alcuni temi vicine una testa un voto
E su altri temi decide come componenti ci sono questioni come lezione di dirigente politico che che Obama ha deciso una testa un voto
Altre questioni politiche più strategico non decisi maglia diversa cioè non è necessario legarci determinati schemi precostituiti occorre se questa è una novità un sistema politico ebbene come dire avere una una creatività politica pare che ci consente adeguare le forme organizzative alle novità che sono utili e emesse e infine Angelo penultimo punto nessuno dei è stato fatto l'operazione di Piero stamattina un invito a Romano Prodi ha guidare questa fase riprende il tiro io mi chiedo una cosa ma chi fa il Presidente del Consiglio in questa fase con questi problemi che ci sono come dire poppa rapidamente gestire per poco per conto di tutti una fase indoor lo chiedo in che modo si fa
Non
Descrizione ma bisogna riuscire a vedere se si fa una paesi tra l'altro perché se facciamo questo appello questa pelle non viene raccolto nel modo giusto è chiaro che c'è un punto di debolezza infine compaiono prima cosa di volevo invitare a così per un paradosso dell'attuale situazione
I gruppi parlamentari sono molto più uniti al governo
I gruppi parlamentari che in genere sono un luogo di divisione
Sono molto più miti tanto al Senato che la Camera di quanto non appaia il governo
E io credo che da questo Consiglio nazionale un forte invito ai ministri A.S. uniti e compatti per cui io credo che dovremmo evitare di sentirvi in un'altra volta che io Mister X ha strappato una certa cosa per darvi finanziaria che lo del Governo o che un altro non sapere quando la Fiera finanziaria visto che ci fa parte allora sono cose che non non trasmettono scusate a dare un senso anche nel modo in cui mi esprimo ma anche per la sintesi comporta questo non trasmettono un una cosa positiva dov'erano e è una cosa unica
Le questioni si discutono dentro si discutono fuori
E questo vale soprattutto per la componente più forte del Governo che la nostra però soltanto dire questo ecco cominciamo a costruire un clima di serenità interna consapevoli difficoltà ma di seriamente il tema di senso di responsabilità anche perché e finisco questo progetto che parlare soprattutto al Paese non da parla soltanto i nostri dobbiamo portarci i nostri tutti
Insieme parlando con loro con la capacità di persuasione e cogliere i dubbi e le perplessità che ci sono abbiamo che ci sono ma se parliamo con chiarezza e onestà intellettuale come stiamo facendo i compagni capiscono che questo è l'obiettivo e non ci sono altre strade
Perché non per quello che ho sentito per quello che ho raccolto delle agenzie chiedo scusa se sbaglio
Non mi pare che qui siamo stati siano emerse altre strade per rispondere alla crisi del sistema politico italiano per un verso e per dare uno strumento la parte positiva e crescente di merito del Paese parecchie quella strada è questo
Come realizzarla discuteremo insieme abbiamo dai davanti dalla stessa dal dal due mila e sette alle nove ma non mi pare che ci siano alternativi a questo ma non scendiamo questa strada come dire perché non ce ne sono altre altri nomi stanno proponendo abbiamo scelto in modo consapevole
E ma soprattutto finisca davvero mi pare che sia bene che le nostre impressioni di qui al congresso al Congresso che dopo sia molto chiaro quali sono i valori ed è l'entità della sinistra dentro questo partito per il futuro perché questa è la preoccupazione maggiore di una parte dei compagni che si possa per ipotesi lasciare il campo della stilista ad altre forze che oggi sono minoritari e questo non deve essere questo
Relazione di Fassino questi dati erano fortemente presenti lavoriamoci ancora perché sia chiaro qual è il modo con il quale mi andiamo non per lasciare una identità ma devi costruita una fase politica attuale che è diversa da Previti
Hanno anzi li puoi farlo allora
A compagni e compagne dico da subito che la relazione del segretario stata mi avviso molto interessante
E su alcuni spunti della relazione vorrei concentrarmi dando per condiviso l'impianto del progetto politico che c'è qui presentato seduta del partito e sottolineando alcuni spunti alcuni degli appalti ovviamente dallo sguardo
Della nostra organizzazione della Sinistra giovanile delle giovani generazioni anzitutto vorrei completare la parte molto interessante competa già ma di un ulteriore elemento la parte riguardante il quadro internazionale
Con una notizia che forse molti di voi sarà sfuggita la notizia di una contestazione degli studenti Legnani
Che hanno punto contestato il presidente Ahmadinejad in università di tela
Guardate questa notizia io credo vada iscritta nel quadro di un Medio Oriente in cui le giovani generazioni chiedono democrazia in cui c'è una società civile e democratica
Che guarda con grandissima attenzione nel suo impegno contro il fondamentalismo e quanto la forma più becero di fondamenti fondamentalismo quella del regime iraniano
Chiedono l'attenzione una disponibilità al dialogo della politica occidentale
Io credo che l'impegno della politica in particolare quello del nostro governo per la pace della legalità internazionale per una nuova stagione di protagonismo dell'Europa nel dialogo tra le culture le civiltà e soluzione dei conflitti con gli strumenti della politica
Sia molto importante per quanto quanti in quelle società cercano una strada di una modernità democratica della costituzione di società più libere e democratiche aperte allora il mio appello rivolgo a tutti voi impegnando per prima la Sinistra giovanile a questa tensione politica e di non lasciare il soli questi studenti che credo abbiano con un atto di contestazione segnato con forza il desiderio di democrazia in quella società e che rischiano una persecuzione atroce c'è un articolo oggi su repubblica descriveva un sistema di controllo fatto con delle stelline un po'il meccanismo con cui si segna su internet il gradimento di una canzone invece più stelline sia io se pericolosi per il regime più si rischia di essere perseguitati esclusi dagli studi minacciati incarcerati vengo rapidamente al nostro Paese al progetto politico di cui discuteremo nei prossimi mesi permettendomi una prima riflessione guardate noi stiamo facendo una carta una grandissima battaglia politiche siamo nel vivo
Di un impegno politico per non semplicemente spiegare da finanziare le giovani generazioni o per chiarire che questo è un punto di partenza
C'è dovessimo in maniera statica riportare questa finanziaria come un punto d'arrivo la riduzione dei fondi sul diritto allo studio e la negazione del nostro oggetto sulla società della conoscenza
Ed è evidente quindi che chiedendo anche in queste ore ulteriori sforzi possibili
Noi dobbiamo da guardare una fase nuova che partendo dall'impegno di solidità dei conti pubblici e di come dire risoluzione dell'eredità del centrodestra che ci siamo assunti con la finanziaria sappia dare in particolare alle giovani generazioni a chi come noi
Nel mondo delle giovani generazioni cerca di convincere combattendo le resistenze dobbiamo dare argomenti politici di trasformazione Progetti trasformazioni e riforme coraggiose del nostro Paese
Per far vivere compiutamente quel riformismo dal basso di Tremonti si è molto discusso negli scorsi anni e di cui non vogliamo essere la insomma lo dico così in maniera molto molto sintetica la funzione nazionale della sinistra e del nuovo soggetto politico che noi vogliamo costruire
Passa della credibilità della fase due
Dalla credibilità delle riforme dalla credibilità di un Ulivo egli un partito il nostro che sappia su alcuni tratti fondamentali di questa stagione nuova che dovremo aprire nell'azione di governo legare la generazione di Lully
Con le giovani generazioni di questo Paese ad un impegno di trasformazione profonda della società italiana
Faccio tre esempi concreti così non perdo tempo uno la fuoriuscita da una condizione di precarietà di un'intera generazione il battere la precarietà ne abbiamo detto iniziativa con il ministro Damiano il prosciugare la precarietà
Che significa anche l'unico in termini molto stretti
Ridare dignità il concetto di flessibilità un concetto di libertà nella costruzione di un percorso di lavoro che altrimenti nel nostro Paese ha perso qualsiasi che di verità la flexicurity insomma una dimensione di uno strumento di flessibilità nel percorso di lavoro che non sia invece una condanna alla precarietà per tutta la vita
La previdenza
Guardate lo faccio in maniera anche qui molto secca un po'brutale le giovani generazioni devono avere il diritto di discutere la riforma della previdenza altrimenti l'unica generazione che vede il proprio futuro previdenziale riformato la nostra pareva sicuro che nel passaggio dal retributivo al contributivo fa trent'anni il sistema di welfare italiano fondato sulla solidità degli stipendi e delle pensioni dei genitori scomparirà
E quindi c'è bisogno di un intervento coraggioso che dia un futuro previdenziale di sicurezza agli attuali lavoratori futuri pensionati terzo tema le liberalizzazioni gli ordini professionali guardate non è solo un braccio di ferro con le professioni
E quello che sta attorno a questo concetto
E la capacità di vincere le resistenze degli ordini professionali come metafora impegno di una vittoria su tutte le resistenze nella pubblica amministrazione nelle in paese nei sindacati nella politica l'impegno di aprire la società italiana al merito al talento
In ogni anno
Io credo che su questi impegni su queste scelte di cambiamento di trasformazione ne dobbiamo legare quella che è stata definita più volte la generazione dell'Ulivo ad un impegno ad una funzione politica nuova ad una funzione nazionale è stato detto della politica del nuovo partito che andiamo a costruire per una stagione di trasformazione profonda della società italiana guardate
L'impegno principale della nostra militante dei prossimi mesi e dimostrare di una generazione che la politica nuova la già incontrata importanza di costruire anche un partito nuove c'è una generazione dell'Ulivo che la politica l'ha fatta nipoti che chiedevano un mondo più giusto che chiedevano la pace nel mondo che l'ha fatta nelle scuole e nelle università i mille canali di partecipazione politica Esterna ai partiti nelle associazioni nei tessuti sociali più disparati
A questa generazione che lo ricordo è stata determinante insieme a tanti altri fattori ma determinante nel successo dell'Ulivo vittoria del centrosinistra
Noi dobbiamo dare il cantiere politico lo spazio politico nella fase costituente appena inclusivo partecipativo perché guardate non misuriamo l'interesse per quest'impresa ma anche la naturale diffidenza che non riguarda solamente le giovani generazioni verso l'idea di costruire un partito
In termini ieri
Insomma l'innovazione politica di cui le giovani generazioni chiedono di poter essere protagoniste la costruzione con piena titolarità da cofondatore del nuovo partito
Portare l'esperienza di chi la politica la Consulta dopo il mille novecentottantanove e dopo la chiusura delle storie nel Novecento nella costruzione di un partito nuovo
Portare la dimensione divisione politica di identità politica di chi non ha una storia da ex o da posta e che quindi si è misurato perché dopo il mille novecentottantanove permettetemi una battuta la politica non è finita nella ricostruzione dei paladini di una sinistra moderna
E io credo che questa generazione abbia molto del faccio degli esempi concreti molto brevemente il tema della libertà e della laicità guardate va declinato nell'ottica della nostra generazione come la massima libertà possibile
Con una visione di sinistra liberale che parte dalle pari opportunità reali da cultura delle incrostazioni delle chiusure della nostra società ad una nuova stagione di giustizia sociale e di opportunità diffuse
Che si fondi sul merito e sui talenti cioè la capacità di dare nel nostro Paese gli strumenti per mutare il proprio destino
Oggi la condizione di vita di un giovane italiano e determinata in maniera pressoché identica nelle condizioni familiari sociali di origine il nostro è un Paese socialità molto la mobilità sociale blocca e allora la libertà la Lezzi talmente i talenti le capacità sono le parole d'ordine di una generazione che vuol vedere nel partito nuovo che andiamo a costruire il partito delle libertà il partito delle opportunità del merito dei talenti voleva ed è una capacità di innovazione della cultura politica della sinistra profonda
E guardate il tema della libertà della recita e lo definì io così in maniera sintetica richiamando un'elaborazione che ormai patrimonio della sinistra moderna Italia deve essere il paese della classe creativa
Di quella capacità di investire sulla libertà delle persone sulla creatività sulla libertà di scegliere la propria vita di vivere pienamente il proprio orientamento sessuale insomma una l'idea libertà in termini positivi pieni i di lei cita come condizione della costruzione di una sinistra moderna di un soggetto politico moderno di una società moderno dobbiamo scegliere qual è il nostro posto nella globalizzazione
Io credo che noi dobbiamo stare in competizione
Con quei territori del mondo che investono sulla creatività sulla società della conoscenza sulla massima libertà delle persone quelli sono i modelli sali ed economici vincenti perché costruiscono nuove reti sociali di solidarietà e riescono a dare una nuova dimensione collettiva la Società degli individui non si nascondono Ietto paura e di tutte le sue non legittimano la logica dell'intolleranza o della non laicità delle istituzioni
Mi rendo conto che è una sfida ma guardate la stessa sfida che quotidianamente ci troviamo di fronte quando interrompiamo con i giovani cattolici
Allora io non credo si possa immaginare di regalare il mondo dell'associazionismo giovanile cattolico al centrodestra
Guardate una battaglia che va fatta tutti i giorni
Perché ne abbiamo anche avversari in carne ed ossa come si chiama Comunione e Liberazione
Allora vittoria politica di questo nuovo soggetto e dare una nuova soggettività pieno aperta plurale alla sinistra riformista e costruire il partito nuovo
Oppure noi queste battaglie culturali di rapporto di contaminazione di sintesi nuova qui dobbiamo già combatte non solo futuribili di qui a un mese di qui a un anno è una battaglia già quotidiana nella società giovanili italiane
Ed infine permettetemi
I termini politici della visione della nostra generazione noi
Chiediamo di poter riportare pienamente nella discussione del partito con un nostro percorso autonomo che ci permetta di costruire un cantiere politico dei giovani dell'Ulivo che apre una fase costituente dei giovani dell'Ulivo
Che sia la punta avanzata e l'avanguardia dell'apertura della partecipazione del protagonismo delle giovani generazioni alla costruzione del Partito Democratico
Che sia la punta avanzata della creatività politica dell'innovazione del pozzetto politico e culturale di questo nuovo partito
E che sia guardate anche lo spazio nella quale la nostra generazione possa portare la visione della politica Pia la politica per la nostra generazione necessariamente europea globale non è un fatto ideologico
Ma se io oggi vado ragazzi che quotidianamente si impegna in progetti di solidarietà internazionali e chiede una globalizzazione più giusta Aire che il mio partito non ha un'identità piena europee sovranazionali Berto Maria ma al partito nuovo
Allora non è una questione ideologica e queste negli alleanze di identità politica né lei così nella gli usi vi assicuro ci sono giovani cattolici più cattolici dei giovani cattolici italiani e giovani liberali più liberali dei giovani liberali italiani
E quindi c'è uno spazio politico molto ampio c'è lasciatemelo diretti a dimensione internazionale almeno a livello giovanile era molto frequentata
Nei propri diamo un PSI nuovo riformato allargata non ci basta l'idea di un simulato dell'identità politica europea che non sia un processo di allargamento una piattaforma Priula perché guardate noi vogliamo molto bene a lei così alle gli oggetti e se ma dobbiamo vedere anche i loro limiti di soggettività politica la necessità di una loro allargamento l'avevo info
L'ultima battuta brevissima premette torna sul tema del rinnovamento politico legato al rinnovamento delle classi dirigenti
E io credo che il rinnovamento della politica porti con sé coerenza anche un rinnovamento generazionale ma guardate nel nostro partito questo qualcosa sta già avvenendo
A novembre ad un rinnovamento della politica segue coerentemente in questi anni la messa in pista l'ha messo in campo la messa alla prova di una nuova generazione di dirigenti dei DS molti dei quali vengono dalla sinistra giovanile
Allora io dico che questo lavoro deve andare avanti di questo lavoro è stato fatto molto seriamente e che questo lavoro del portando avanti tipo massime che appassita l'ha spinto cioè il nostro segretario Piero Fassino
No no no allora Melazzi poi Walter Bellomo per l'ultimo intervento
In dubbio che la situazione che ha descritto appassito
Grave è una crisi politica a mio avviso molto rischiamo una crisi politica molto forte
Abbiamo una disaffezione fra le persone che noi rappresentiamo le politiche del governo molto alta
Io penso
Che quello che è avvenuto in questa finanziaria compreso il fatto che noi oggi non sappiamo e non lo sa neanche la maggioranza di governo quale sarà l'emendamento il maxi emendamento quello che è avvenuto in questa Finanziaria creato uno scollamento fra le nostre persone e centrosinistra molto forte
E fra le nostre persone penso gli operai poveri più deboli
E l'iniziativa anche del Presidente del Consiglio non dobbiamo nascondersi che è un problema politico se aperti i fischi non sono tutti uguali ma è indubbio che c'è sull'azione del generale questo governo una disaffezione molto forte
E io credo che sia giusto analizzare queste cose ma sia giusto anche vedere le differenze non si possono mettere insieme
I commercianti di Mestre con gli operai di Mirafiori e ricercatori ma non si possono mettere PM no non torni subendo nemmeno gli operai di Mirafiori con gli operai di Bologna con quelli di Genova
C'è qualcosa di profondo che si è avviato fra la parte più debole la nostra popolazione
E se è vero che il lavoro operaio al lavoro dipendente ha votato per la maggioranza del per il centrosinistra nel due mila sei e se è vero che ci sono problemi seri soprattutto sulla fase due è altrettanto vero che sopra al Po la maggioranza del lavoro dipendente non ha votato soprattutto del lavoro operaio non ha votato centro sinistra
E quindi in diverse parti e quindi si apre un problema che antico
E ci avrei esce vedo le condizioni di queste persone ma anche la battaglia ideale valoriale e di quanto conta al lavoro alle persone che lavorano in questa società perché quando un operaio di Brescia o di Torino fa di Brescia di Bergamo riapre Papi fa la mattina lotte durissime
Per il contratto per le proprie condizioni e poi al pomeriggio pensa che sia giusto mandare via gli extracomunitari e vota lega c'è un problema molto più profondo
Che la Finanziaria ha messo in risalto ma che non si risolve solo con politiche immediate
C'è un lavoro molto più profondo di ricostruzione di un senso di quanto conta al lavoro in questo Paese e di quanto queste persone posso do contare nella società e Chieri risposte che diamo ai loro bisogni e alle loro insicure
Non è un lavoro di ottimo lavoro che non può considerare solo le questioni della soggettività quotidiano
E io credo che questo
Nell'azione che ha avuto il governo risposte non ne sono state date a sufficienza non tanto per la qualità di questo pezzo della finanziaria o dall'altro
Ma perché anche le ragioni di coloro che potevano la questione del lavoro ma anche la questione dovrà dell'istruzione della ricerca dell'università non sono state il centro di questa Finanziaria
E poi
Non si può
Dire a cinquecento mila trecento mila un milione di precari non lo so
Un giorno che non è possibile dargli una soluzione
O il manifesto no in piazza e il Presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia dicono che hanno ragione poi il giorno dopo da richieste sindacali dire che non ci sono le risorse e poi per c'è un senatore un parlamentare mette un un apposta illudendosi senza dare una soluzione a quei problemi quello non è un modo di governare
E quello stile ma se questo è cento tum tum governo cioè Donau un'anima non ha un cuore vanno da io credo il Monte Padella parti chiave neanche un'idea io penso in particolare non sto pensando d'iniziativa dei nostri ministri forniti da pensando alla cabina di regia al ministero dell'economia in modo particolare che si vuole occupare di tutto dall'edizione dei dirigenti
Nella pubblica amministrazione o come funzione al comune di Zagarolo e poi non si occupa delle grandi questioni di questo Paese alla Presidenza del Consiglio che non ha dato un segno e allora se questa è la situazione
E si è un rischio come diceva Scalfari Amato è quello che il si frantumi il vetro
E c'è noi arriviamo a una crisi politica di difficile soluzione se dovesse venire a cadere questa maggioranza il nostro compito primario è dare forza all'azione di governo una fase due però che non parta dall'immaginario ma parta dalle condizioni reali delle persone
Che sono le questioni che riceva Damiano prima sulla questione del salario depressione dalla precarietà le questioni le condizioni del lavoro ma anche le questioni davanti cultura formazione e la ricerca
E secondo mantenere questa maggioranza cioè tutta la sinistra al governo ma se questo è l'obiettivo
Pensabile veri io Fassino o anche condiviso fanali poi c'è un punto che non mi convince se queste crisi questa elemento di crisi è nell'azione del Governo come può essere il motore della riscossa
Lo stesso che oggi la stessa situazione che oggi ci ha portato in queste tre condizioni come può essere quel modo di dirigerò quel modo di approccio della società che ha nel precedente Consiglio all'Arma taumaturgiche a che risolve i problemi di questa crisi questo c'è una contraddizione non possiamo vedere le gli errori che sono stati fatti e pensare a un'azione salvifica se non si riesce a mettere insieme un'azione se rimuova queste condizioni ieri motivi
E la seconda questione vedete
Io non lo so
Se la soluzione di questa crisi che investe l'insieme
Della struttura politica che investe il rapporto fra partiti e società che investe anche la distanza fra coloro che fanno politica e la società anche nelle condizioni economiche che investe i meccanismi di decisionalità
Che investe l'insieme del sistema politico si possano essa saltare risolvere con un salto in avanti
E io poi penso
Che
Non si può
Analisi pensare non si può vedere un mondo che non c'è
Ora il riformismo
Cattolico democratico che è stato maggioranza in questo Paese ha avuto un ruolo molto importante
Oggi non spaventa i Confidi da Marguerite
Io penso che soprattutto sulle questione aveva in città mai sottrazione dei diritti alle persone
La revisione in mutamento cambiamento che la Chiesa ha avviato però più per una sua analisi globale
Non è non si può vedere questo Papa come Paolo sesto non si può vedere Rutelli e la Bitetti come gli eredi di Dossetti
E di la Pira sono cose diverse
E quando proprio la questione questo mondo che è presente una forte identità a questa forte identità noi non possiamo che contrapporre un'altra idea di identità
Perché non è nemmeno vero come dice Rutelli testo sarebbe stato minoritaria in questo Paese ha detto
Le forze socialiste in questo Paese hanno raggiunto anche il quarantacinque per cento nelle varie famiglie ora perché questo non può essere ancora possibile
E allora io penso eterni no che siccome agire del governo alla sua maggioranza sono le cose più importanti bisogna fermarsi
Fermarsi perché questo processo può essere a mio avviso invece che un elemento di consolidamento un altro elemento che romperlo specchio ancora in pezzi più gravi
Bellomo dell'ultimo intervento poi andremo a una lettura di un documento alle elezioni del Comitato per l'analisi sullo stato delle anagrafi quindi le conclusioni di Piero Fassino
Ho ascoltato con interesse la relazione compagnie Fassino e mi sembra che ci siano elementi di riflessione e discussione estremamente importanti
Anche se le conclusioni del ragionamento in parte mi lasciano perplesso
Condivido tutta la parte analitica nella sua relazione per brevità non ci ritorno e condiviso anche la preoccupazione per un quadro politico soprattutto nel centrosinistra eccessivamente frammentato dove prevalgono gli egoismi la difesa del proprio modesto orticello dov'è più importante marcare differenze piuttosto che ricercare l'azione comune
Dov'è più importante garantirsi il consenso di piccole fette di elettorato piuttosto che occuparsi degli interessi generali del governo della coalizione
Ciò porta inevitabilmente a rendere meno efficace meno comprensibile l'azione del governo
E non è un caso che i sondaggi dando oggi un consenso così scarso Governo Prodi nonostante le tante cose buone che sono state fatte in pochi mesi
E allora è possibile pensare che probabilmente le nostre divisioni siano in questo momento dannosa all'azione del governo è che un congresso come quello che ci accingiamo a fare inneschi ulteriori pericolose fibrillazioni la già debole governo Prodi chiedo ai compagni del Consiglio Nazionale valutare serenamente se proprio il caso di andare avanti per strati per forzature che dilaga nel corpo stesso al nostro partito e disorienta nel nostro elettorato
Chi vi parla è un convinto sostenitore del fatto che i partiti debbono sapersi evolvere modificarsi rendersi sensibili alle mutate condizioni la società italiana ed europea
Non sono certo un compagno che si oppone a progetta il Partito Democratico che comunque preferirei chiamare partito dell'Ulivo
Anzi ne colgo enormi potenzialità
Chi vi parla non è certo uno che non comprende il fatto che la direzione di marcia non può essere che quella di creare un nuovo soggetto politico che sappia unire il meglio delle culture socialiste cattoliche ecologiste repubblicane che sappia dare risposta al grande mondo dei senza partito che nell'Ulivo ha creduto e continua a credere a quel mondo e l'associazione culturale ecologiste pacifiste del volontariato e negli ultimi anni hanno fatto da stimare la coscienza critica tutto questo mi è chiaro le dobbiamo certamente lavorare perché le condizioni diventa matura anche in Italia per raggiungere questo obiettivo
Ma dobbiamo avere chiaro che è questo il vero obiettivo che bisogna raggiungere non altro
Mi sembra invece che purtroppo oggi le condizioni politiche non permette assolutamente di raggiungerlo anzi alcune forzature possono rischia di far naufragare completamente l'orizzonte di un grande partito dell'Ulivo
Non ci rendiamo conto che negli ultimi dieci anni quella che era una speranza una possibilità mi riferisco all'Ulivo sì è lei lentamente ma inesorabilmente rinsecchite
Dove sono i compagni e lo si vede che prima erano con noi e l'Ulivo
E sono finite nelle braccia di Pannella
Non so di chi è la colpa debbo dire serenamente che secondo me non fa fa décolleté non se non sono nel nostro gruppo dirigente anzi queste vanno ricercate probabilmente nell'eccessiva volontà del gruppo reggente la Margherita di guardare all'Oltretevere di contrastare in maniera pervicace ed eccessiva qualunque spinta verso riforme che faccia dell'Italia uno Stato laico moderno europeo aperto alle nuove sensibilità ai nuovi diritti dell'uomo
Non abbiamo poco su questo ma dobbiamo porci l'obiettivo di recuperare una parte importante di quel Progetto
Dove sono finiti i Repubblicani europei certo è una forza piccola ma molto importante però anche loro sono andati via
Perché abbiamo accettato senza reagire il rifiuto che sarebbe stato apposto la volontà di Di Pietro di partecipare al processo di costruzione del partito democratico
E perché non siamo riusciti a fare avvicinare a questo progetto i Verdi che invece di aggregarsi con noi ci sono dovuti alleare con i comunisti italiani e dove sono le associazioni pacifiste culturale che dovrebbero essere parte integrante di questa nuova formazione
Ho letto nei giorni scorsi con interesse un'intervista compagnia Veltroni che poneva questi dubbi e sono d'accordo
Ma se vogliamo veramente costruire un vero nuovo serio partito dobbiamo riflettere avere la capacità di fare autocritica comprendere motivi di un processo che si è complicato avere il tempo di recuperare riprenderne il filo di un ragionamento comune con chi si è allontanato
Penso che oggi non è possibile scioglierci di una formazione politica senza sapere con chiarezza quelli che devono essere valori fondativi del nuovo partito
Senza sapere quali sono le stelle polari del nostro futuro cammino insieme non mi sembra che vi sia ad oggi la sufficiente consapevolezza di ciò la consapevolezza del fatto che oggi sono probabilmente più le cose che ci separano gli amici della Margherita piuttosto di quelle che ci uniscono
Non passa giorno che sui giornali e non leggiamo di aste e debbo dire spesso poco edificante discussioni e contrasti tra noi Emily gli amici della Margherita su argomenti che non mi sembra di poco conto anzi mi sembra decisivi per una forza politica come quella nostra
Se non abbiamo deciso che il partito del partito deve essere solo uno strumento perché piccole fortune elettorali di qualche Ras locale ma deve essere la casa comune di che ha deciso di dedicare la propria vita la propria passione proprio sacrificio le proprie idee
Allora abbiamo l'assoluta necessità di costruire insieme ai nostri futuri coinquilini le fondamenta comuni le strutture portanti
Ci possiamo dividere sugli infissi supporre sospetto ma non certo su tutto quello che risulta essenziale per fare stare in piedi la nostra casa
E che dire la collocazione del campo e le grandi famiglie politiche europea devo dare atto a compagno Fassino aveva aggiunto ad Oporto un grande risultato e bisogna dare APS
Atto via Verdi SD ha dimostrato di essere capace di evolversi di essere sensibile alle spinte esigenza del nostro partito
Che anche Prodi sono probabilmente spinte presenti in tanti altri Paesi europei bisogna dare atto al PSI di avere compreso quelle che sono le esigenze e le sinistre italiane aveva fatto un grande sforzo e ci ha dato una mano forte del cammino che stiamo facendo ma dobbiamo anche prendere atto della risposta delle Riserve dei dinieghi
Che quelli che a quelle aperture ci sono stati
Oporto cioè le grandi potenzialità ci permette di credere più convintamente che la strada intrapresa verso il partito dell'Ulivo può avere uno sbocco vero ma non dobbiamo ma noi abbiamo il dovere di non bruciare con fretta la possibilità di dare uno sbocco positivo i nostri sforzi bisogna avere la pazienza e la freddezza e anche un po'di modestia per dire che oggi bisogna fare i passi necessari nei tempi corretti
Dobbiamo comprendere che anche gli amici e la Margherita bisogna dare il tempo di maturare le scelte che non sono semplici bisogna fare tutti quei passi necessari affinché il loro cresca la consapevolezza di questo necessità storica bisogna comprendere anche le loro ragioni
Diamoci strumenti comuni di lavoro locale possiamo condividere una politica che possono far nascere ma poi lavorare insieme di contaminarsi facciamo maturati il processo
Cerchiamo di evitare di trovarci fra un po'di tempo dovrà prendere atto di aver bruciato una speranza una possibilità che nasce davvero quello che può essere il nuovo partito
Il tempo a maturazione completa c'è facciamo oggi la federazione ma facciamola veramente facciamo la vivere diamole un'anima un corpo una missione so che l'obiezione mi fa e mi sono mi si farà e che l'avevamo già deciso non ha funzionato a questo argomento e non condivido perché sappiamo bene che non c'è stata alcuna volontarietà nasce la fede mi verrebbe da dire ha chiuso questo argomento che proprio fallimento la fede dovrebbe fare piste
Lavoriamoci seriamente invece Cozzo solo così costruiremo le fondazioni solide che potranno durare nel tempo e non di sé salsa più terremoto elettorale lavoriamo perché tutto è partito possano trovarsi unito evitiamo separazioni che possono essere separate non allarghiamo i soldi che ci dividono le dittature lunga lavoriamo per costruire una prospettiva di una nuova vittoria grazie
Buona Scalvenzi per la lettura della relazione del Comitato per l'anagrafe sullo stato dell'anagrafe
Se il documento che leggerò è stato costruito unitariamente dalla commissione nazionale dell'anagrafe ed è stato approvato ieri all'unanimità dal Consiglio nazionale dei garanti aperto ai presidenti regionali Delitala
Leggo lo statuto attualmente in vigore prevede che in occasione del Consiglio nazionale che avvio le procedure congressuali il comitato per la gestione dell'anagrafe presenti una relazione sullo stato dell'anagrafe al degli iscritti
Uno strumento la cui istituzione ed il cui funzionamento sono determinanti ai fini dell'esercizio quotidiano della democrazia interna nei congressi l'anagrafe rende tra l'altro praticabili il principio per l'unicità dell'iscritto ed il principio una testa un voto
Quest'ultimo è previsto dallo statuto laddove si norma il rapporto con gli iscritti alla Sinistra giovanile
E dalle Autonomie tematiche che possono all'atto dell'iscrizione alle loro organizzazioni sceglie il resto iscriversi anche al partito
Tra l'altro l'anagrafe rende concrete le possibilità per ogni iscritto di esercitare i propri diritti e per il partito nel suo insieme
Di avere uno strumento in più di conoscenza della propria condizione di rapporto con i propri iscritti
Riscritto può essere messo in condizione di partecipare a pieno il titolo ed effettivamente la vita del partito senza alcuna discriminazione
Nel nostro Paese solo i DS hanno l'anagrafe
Che è stata sperimentata una prima volta con il congresso di Pesaro
E poi perfezionata con l'ultimo congresso che approvando l'attuale statuto lapidata gli organismi di garanzia i quali la gestiscono attraverso appositi comitati costituì ISPI al loro interno
E l'anagrafe è uno degli strumenti che rappresentano bene l'affidabilità organizzativa di un partito e che possono essere un riferimento anche per il futuro la collaborazione prevista dallo statuto tra i Dipartimenti organizzazione e i comitati di gestione dell'anagrafe garantisce tra l'altro un pluralismo organizzativo e politico che è utile mantenere
A questo fine per un adeguato funzionamento dei comitati di gestione dell'anagrafe sulla base dell'esperienza di quest'ultimo periodo si suggerisce di impiegare
Ai fini di una buona gestione dall'anagrafe spessa qualche risorsa in più sia in termini finanziari sia di personale
Oggi quindi l'anagrafe viene costruita attraverso la collaborazione tra gli uffici adesioni di diversi livelli territoriali e i comitati per la gestione dell'anagrafe corrispondenti per livello controllando ai livelli federati iscritto per iscritto con l'ausilio dei cedolini
I comitati territoriali stessi procedono in seguito alla certificazione degli iscritti come prevede il Regolamento approvato dalla direzione nazionale il ventuno ottobre due mila e sei
Lasciando peraltro in approvato però il regolamento per le azioni positive che sarebbe bene approvare prima del congresso
Solo se un iscritto è inserito nell'anagrafe ha il diritto di voto nei congressi
Anagrafe viene custodita in data Basic federali e in una banca dati nazionale nessuno può accedervi senza il consenso di chi la gestisce
Al fine di garantire la privacy di ogni iscritto come stabilisce la legge stessa
è necessario che venga definito ad ogni livello che il responsabile dei dati per eventuali contestazioni o richiesta di una loro cancellazione a questo proposito osti studieranno
Delle procedure che consentano un rapporto non occasionale tra le anagrafi territoriali all'anagrafe nazionale ciò vale per qualsiasi operazione debba essere compiuta
Il regolamento prevede che il Consiglio nazionale dei garanti con il concorso delle federazioni delle Unioni regionali definisca
E a giorni annualmente un programma informatico nazionale che faciliti la costruzione la custodia dell'anagrafe nazionale
In via transitoria è possibile un coordinamento nazionale dei programmi già esistenti sui territori
Unificando le modalità e le procedure di trattamento di trasmissione dei dati dall'anagrafe spesso nazionale è questa la soluzione obbligatoriamente scelta quest'anno ma si continua ad avere l'obiettivo di un programma unico nazionale strumento più idoneo alla costruzione di un partito che abbia contemporaneamente una struttura federale e da Rete
Per avere la possibilità di essere registrato all'anagrafe l'iscritto deve presentare quattro requisiti minimi nome cognome data di nascita ed indirizza ciò permette l'individuazione precisa dell'iscritto i comitati federali per la gestione dell'anagrafe sono tenuti compiendo una certificazione ad esaminare la posizione di ogni iscritto l'impegno che ci si è presi insieme al dipartimento organizzazione è quello di allargare via via gli elementi di conoscenza della situazione di ogni singolo iscritto
Inserendone altri di dati nel corso del tempo a partire dalla data del rilascio delle attese della quota tessera versata
Ma rimane ovviamente per me la decisione regolamentare che la condizione per essere inseriti nell'anagrafe è quella di possedere i quattro requisiti minimi sopra citati
Data la precarietà nella quale operano molti organismi di garanzia si pensava di incontrare molte difficoltà nella costituzione dei Comitati per la gestione dell'anagrafe in seno al Consiglio dei garanti
Indubbiamente qualche difficoltà c'è stato e ritardi che ci hanno spinto a sollecitare più volte le organizzazioni territoriali ci sono stati ma alla fine i comitati sono stati eletti in tutte le federazioni e le Unioni regionali e in tutti i territori come da Statuto e il Regolamento sia avviato una positiva collaborazione tra dipartimenti organizzazione e i comitati per la gestione
Della NATO
Attraverso la presente relazione si intende anche comunicare d'accordo con l'organizzazione che per due mesi nell'estate di quest'anno si è sperimentato a livello nazionale anche il tesseramento on line che ha permesso di raccogliere in pochissimo tempo mille e cinquecento quarantasette richieste richieste di preiscrizione successivamente indirizzate alle federazioni di appartenenza
Provinciali
Oggi per norma statutaria si blocca solo ai fini congressuali tesseramento due mila e sei nel periodo che si apre oggi il Consiglio nazionale bisogna concludere
Che con il Consiglio nazionale dice concludere la verifica la certificazione degli alti delle anagrafi provinciali che peraltro e in uno stadio molto avanzato a tutt'oggi
Ci sono pervenute tramite l'organizzazione dati completi e certificati che riguardano ottantasei federazioni
Dati quasi completi perché manca qualche documento che riguardano ventisette federazioni
Nessun Tatozzi ancora arrivato da tredici federazioni in queste tredici federazioni in particolare si concentrerà anche nei prossimi giorni la nostra attenzione quando si chiuderà la raccolta dei dati si sarà in grado di aprire la somma degli iscritti due mila e cinque e dei nuovi iscritti due mila sei a questo proposito si chiede
Che la commissione che Rick congresso decida il termine ultimo per il completamento delle anagrafi provinciali e nazionale
Si ricorda a questo proposito nello statuto del partito l'articolo tre prevede che laddove a livello di federazione l'anagrafe degli iscritti non sia stata istituita o non risulti adeguatamente aggiornata in segretario nazionale previo parere del Consiglio nazionale di garanzia
Nomina un commissario ad alta
Ti
No no no allora Piero Fassino per le conclusioni ricordo che Antonini avevano alcune notazioni
Va bene io ringrazio naturalmente tutte le compagne e compagni questa discussione che è stata
Molto intensa e vera
Io lavoro riprenderò soltanto alcune questioni ovviamente interloquendo con gli interventi la prima questione riguarda
Tutto il tema
Del
L'esperienza di governo di questi mesi del
Maturare di un rapporto di difficoltà e di criticità in settori dell'opinione pubblica nei confronti del Governo e in particolare delle scelte compiute con la legge finanziaria
Ora io questa mattina ho
Dei lettori vorrei tornare su questo
Concetto che noi riteniamo che proprio guardando questa esperienza se necessario un cambio di passo un giornalista mi ha prima fermato e talora lei vuole un cambio di rotta sono due cose diverse
Perché la rotta e giusta
Io non ho chiesto un cambio di rotta nel senso che
Io considero corretto giusto l'impostazione che ne abbiamo dato prima nel DPF cui poi abbiamo cercato di informare la Finanziaria e cioè
La missione fondamentale mettere in moto
Un meccanismo di crescita e di espansione dell'accumulazione
Produttiva ed economica del Paese che consente all'Italia di ritrovare tassi di crescita molto più alti di quelli che ha conosciuto negli anni scorsi
E per realizzare questo obiettivo che è condizione fondamentale per portare il Paese fuori dalle secche in cui
Tremonti e la destra lo ha portato
N è corretto perseguire quei tre assi intorno cui è costruita la finanziaria cioè riduzione del deficit
Del debito pubblico per liberare risorse
Maggiori da destinare agli investimenti sostegni o in ogni comparto dalla produzione il servizio di infrastrutture al rilancio di investimenti che siano in grado di mettere in moto appunto
Meccanismi di crescita di accumulazione
Politiche redistributive in funzione di una equità sociale che sia capace anche di sostenere la domanda interna come fattore costitutivo anch'esso e una politica di crescita
Questa rotta che noi abbiamo delineato e che la rotta intorno a cui è stato costruita la finanziaria
Io credo che sia giusta e noi
Pensiamo che corrisponde effettivamente all'esigenza di far uscire il Paese da quella condizione
In cui l'abbiamo trovata quando abbiamo avviato l'opera di governo di questo
Il punto non è quindi la rotta problema è però come si gestisce questa rotta con quale appunto
Come si riesce a condurre
Questa strategia
E segnatamente l'esperienza di questi mesi si dice che ci sono due questioni che noi dobbiamo su cui è necessario appunto un cambio di passo
C'è una questione di metodo
E la questione di metodo è la necessità di costruire intorno a una strategia di questo genere una condivisione nel Paese
Non è semplice stamattina Massimo D'Alema ha detto una cosa molto giusta
Ed è che occorre che facciamo i conti con una società fortemente frammentata in questi anni
Una frammentazione che come ho ricordato anch'io nella relazione introduttiva
Ha trovato un terreno di cultura di fermentazione nel modo con cui nell'astrazione la ideologia del regolativa della destra quella di strategia dei regolati IVA
Della quell'ideologia deregolazione della destra che appunto teso ad enfatizzare e assolutizzare gli interessi particolari
A scapito a danno di qualsiasi considerazione dell'interesse generale
L'idea per cinque anni la destra ha coltivato ad una società di individui
Fondata sostanzialmente su una sorta di darwinismo sociale per cui chi è forte ce la fa e chi non ce la fa a soccombere beh quella quella ideologia ha prodotto guasti profondi e a ricostruire le ragioni di un'appartenenza di un del sentirsi comunità del sentirsi nazioni di una condivisione non è semplicissimo
Soprattutto se lo si deve fare nel momento stesso in cui bisogna adottare riforme anche incisive
Cui abbiam parlato qui tutto il giorno di cui parlavo anche questa mattina Bersani al suo intervistatore pubblica che ovviamente vanno attacca intaccare grandi piccoli interessi posizioni diciamo consolidata
è evidente che costruire condivisione una fase Facci come dire facilmente il radicamento espansiva è una cosa costruire condivisione una fase nella fase nella quale invece l'espansione all'accumulazione bisogna costruirla con politiche di riforma e interventi che incidono
Su assetti consolidati da lungo periodo è molto più difficile quindi chiaro che scontiamo questa difficoltà e ma proprio per questo
Siccome non è eludibile in ogni caso costruire una condivisione perché è condizione per riuscire a realizzare gli obiettivi e
A fargli assumere
Diventa decisivo il rapporto che si stabilisce con il Paese coi suoi interessi con i suoi mondi organizzati coi sui ceti come le sue domande le sue aspettative sapendo
Che domande aspettative sollecitazioni che ti vengono la società non sono tra di loro tutte coerenti e conformi e che non si tratta neanche di fare soltanto la somma aritmetica di tutto ciò che ti viene chiesto perché la somma rimettere tutto ciò dichiarato ti dà in realtà una somma casuale alla fine della quale
Le difficoltà ma certamente non sono non sono e le contraddizioni esattamente non sono risolte e tuttavia se vuoi ricondurre ad una coerenza la tua strategia e intorno a questa coerenza vuoi costruire una condivisione da un rapporto con la società dei pur sempre
Partire
Creando le condizioni perché si costruisca un meccanismo un una relazione tra potere politico istituzionale e società e i suoi interessi che sia fondato su un rapporto di fiducia di affidabilità e di interlocuzione per questo gli ho parlato
E ritorno su questo categoria
Oh oh oh oh evocato il problema del riconoscimento
Io lo dico Nerozzi ma credo che siamo d'accordo quando questa mattina ho nel mio schema di ragionamento fatto riferimento agli artigiani agli operai della FIAT ricercatore dell'Università non ho pensato che fort come dire questi tre mondi forse Romoli genera esprimessero le stesse domande le stesse aspettative e
Richiedessero espressa risposte perché non sfugge a nessuno la enorme difformità di questi tre mondi ma tutt'c'è un filo che lega detto non sono la stessa cosa c'è un filo che
Tutti e tre questi Tremonti nel rapporto tra mondi nel rapporto con il governo del sistema politico istituzionale non si sono sentiti riconosciuto è questo il punto
E se tu non costruisci una come dire un un rapporto di riconoscimento con la Società dalla società non sarà riconosciuto e a quel punto salta qualsiasi possibilità di costruire anche con le migliori politiche anche con le risposte più alte qualsiasi possibilità di condivisione
Io sto facendo questo giro nel Nord e poi a gennaio foro nel Mezzogiorno
E guai a te e questo è chiarissimo
Io ieri ero a a previsione all'Associazione industriali di Treviso discutere con quella che è la società industriale del cuore del Nord Est
E sono stato Verona qualche giorno fa e poi sono stato preso sotto a Bergamo diciamo là dove il cuore batte a destra come si dice è giusto
E ne ho tratto una convinzione che noi di punti di diritti e di cuneo fiscale in meno gliene potevamo dare duecento il problema la nel il rapporto lo avremmo avuto critico lo stesso perché perché il problema che pongono quei settori è che non si sentono riconosciute
Riconosciuti probabilmente le potevamo dove due anziché tre
Il rapporto sarebbe stato diverso
E quando ho detto tacciare
Come sindaco
Ha fatto del Pelanda la manifestazione Pisani non ho voluto dire che quella manifestazione di per sé esprimesse contenuti obiettivi e piattaforme condivisibili
Dico che un sindaco di una città quando c'è un pezzo di quella sua città così significativo come sono quei ceti in quella città manifesta un disagio sta con quella gente che sta lì perché gli riconosce in quel momento ne diviene un interlocutore anche per avere un rapporto critico
Così come Epifani andato dagli operai e quando qualcuno fischiato né che ha preso la valigia se n'è andato è stato lei ha discusso giustamente e ha cercato di spiegargli le ragioni per cui era lì
Cioè questo è un punto guardate perché la sofferenza che noi stiamo che stiamo vivendo in queste settimane e data prima di tutto da queste
E cioè da un rapporto di diciamo punto
Di difficile interlocuzioni difficile dialogo di difficile confronto di incomunicabilità spesso che ha come punto diciamo di maturazione e di fermentazione esattamente un sentimento di nove con il vino richiamo no cimento in quei settori che manifestano questo disagio non si sentono rappresentati
D'altra parte scusate un po'masse
Si fa un accordo tra governo Confindustria CGIL CISL e UIL sul PSR e poi mezz'ora dopo vengono convocati i rappresentanti di tutte le altre organizzazioni di si dice questo è l'accordo che abbiamo fatto riteniamo che vada bene anche per voi
E c'è un problema
Perché è evidente che a quel punto chi va a quella riunione sì con una persona educata dice va bene poi magari valutarne la convenienza di va anche bene ma accetta la convenienza ma non si senta riconosciuto lo stesso
Ma questo è un punto
Siccome io penso che appunto la rotta sia giusto non penso di far cambiare rotta
Però come conducente il convoglio nella rotta è condizione fondamentale perché venga percepito dai naviganti come giusta perché all'obiettivo sempre
E questo problema di costruire le condizioni di una condivisione con il Paese e per questo il problema non è solo di comunicazione la condivisione qualcosa di molto più spesso complesso che la comunicazione
Il prema di costruire delle ragioni di condivisione di una di una politica e oggi il passaggio stretto fondamentale
Su cui io insisto così tanto perché perché qui viene al secondo punto che è quello di sostanza se è vero quello che diciamo tutti
E cioè che la legge finanziaria non esaurisce in sé la polizia come non potrebbe esaurire la la politica economica di un governo e la politica economica di una legislatura
E dunque la legge finanziaria e innesca una politica e la possibilità che questa politica continui e quindi quella rotta fosse dipende dalla capacità nostra subito da gennaio di mettere in campo una serie di riforme provvedimenti che incidono sui fattori struttura sulle fragilità strutturali del Paese quello che abbiamo indicato più volte io Bersani altri
Company
Se pensiamo che quella cosa lì sia decisiva e anzi è così decisiva che pensiamo che l'efficacia della finanziaria delle misure che abbia messo la finanziaria sarà tanto più
Forte e misurabile in quanto si facciano dopo la Finanziaria quelle cose Bema quelle cose a maggior ragione guardate che se non costiamo le condizioni di una condivisione non riusciremo a fare
Il metodo è ancora di più sostanza da questo quindi c'è un rapporto e questo è il tema che sta di fronte un'equa lo dico di fronte a noi vorrei che fosse chiaro non è che io pongo queste questioni al governo pongo queste questioni a noi stessi perché noi siamo la principale forza politica di questa maggioranza di centrosinistra
Sosteniamo con grande determinazione lealtà a questo governo abbiamo in questo governo ministri sottosegretari e viceministri siamo parte integrante ci sentiamo parte integrante
Di tutte le scelte che sono state fatte quindi la riflessione che stiamo facendo qui non è fatta qui per dire a qualcuno come qualcosa a qualcun altro appartengono gli stessi
E come costruiamo le condizioni perché le difficoltà i disagi e le sofferenze che si sono manifestate in questi mesi noi si sia in grado di superarle
E di superarle attento infatti
E per superare in avanti io credo che bisogna appunto misurarsi con queste due grandi questioni una questione di
Il rapporto con il Paese di metodo di costruzione di una condizione di condivisione che
A questo punto noi dobbiamo soprattutto costruire più ancora che sulla Finanziaria che ormai ha la sua partita finale sul sulla strategia di riforme che vogliamo realizzare
Nei prossimi mesi detto in altri termini se vogliamo realizzare quella riforma del mercato del lavoro le liberalizzazioni
Mettere a posto la previdenza affrontare la questa al federalismo fiscale
Abbiamo bisogno di adottare un metodo diverso da quello che abbiamo notato sia se no noi non riusciamo se no non riusciamo a farci
C'è il problema di costruire le ragioni di una condivisione che ci consenta di ricostruire un rapporto di credibilità di fiducia di affidi per affidabilità con il paese a partire da quei settori
Che in questi mesi invece hanno manifestato una sofferenze
Seconda questione qui ci siamo ci sia tornati meno
Perché diciamo introiettato ormai nella nostra elaborazione la nostra proposta però badate che la questione di rimettere in moto da gennaio subito
Una iniziativa politica sul fronte delle riforme istituzionali e costituzionali non è una questione
Diciamo seconda
è parte di una strategia di rilancio dell'azione politica di stabilizzazione del sistema istituzionale
Che
Anche la legge finanziaria
Sì ha fatto vedere di quanta fragilità posso soffrire
E quindi anche da questo punto di vista io penso che qui ci sia un tema forte di
Di azione politica noi dobbiamo riprende la Finanziaria CIA fatto emergere
Un rapporto difficile tra cittadini e sistema politico che va al di là della Finanziaria va al di là delle misure della Finanziaria
è stato abbondantemente analizzato appunto in queste ultime settimane richiamate evocato come dire un sentimento di estraneità che dei cittadini nel nel conforme ai rapporti col sistema politico istituzionale che non è diminuito è cresciuto
E se noi potevamo pensare quando si è alzato resta questo sentimento di estraneità crescesse in funzione di un certo modo di governare il Paese dobbiamo constatare che dopo sei mesi governiamo noi non solo quel sentimento non si riduce ma le ragioni strutturali quel sentimento permangono profondo
E vanno al di là quindi del rapporto sta diciamo immediato con chi governa delle politiche che che fatti i governi c'è un problema più di fondo
I cittadini percepiscono sempre di più di essere di stare in un Paese che è guidato da un sistema politico istituzionale che non lo rappresenta e non ha la capacità di rappresentarlo e di come dire essere in sintonia con le aspettative e le domande le esigenze punto lo specchio si è rotto per usare mai casta metafora che che che è entrata nel dibattito politico giornalistico
Allora il problema è come lo sostituiamo questo specchio specchiarsi uno specchio rotto
Ti offre sono immagine deformata
E se dobbiamo costruire sostituirlo con uno specchio nuovo bisogna farlo e qual è questo e che hanno e come allora riprendiamo in mano il tema del del del di una riforma seria sul fronte istituzionale e costituzionale che si consenta via per dire anche questa contraddizione
Terzo la questione del partito democratico
Va beh io non ritorno sul
Ragioni e le motivazioni perché nella relazione che ho fatto oggi credo di averle ampiamente illustrate d'altra parte reazione di oggi viene al termine di molti momenti di discussione sia dei nostri organismi dirigenti sia del dibattito politico in cui io ho avuto modo di scrivere direi esprimere illustra
Quello che diciamo su cui vorrei ritornare sullo alcune questioni che sono emerse che nel dibatto intanto
C'è un punto che io considero molto importante
Poi naturalmente questo non non non consente ancora una unità
Nostra di proposta politica ma c'è una uniti c'è un punto su cui siamo tutti uniti noi avvertiamo
A partire proprio da i problemi che si sono manifestati in questi mesi e non solo
Che c'è la necessità di una grande innovazione politica e che questa innovazione politica non si può manifestare soltanto in quelli che una volta si sarebbe detti i contenuti
Ma che l'innovazione politica investe forme dell'organizzazione politica e istituzionale del fatto le soggettività politica il sistema dei partiti e della rappresentanza
Tutti avvertiamo che c'è questo problema
Lo dico perché questo dovrebbe togliere dal campo una dialettica nel nostro dibattito che sarebbe falsa cioè tra chi
Scommettendo sul Partito democratico come dire
Valutati bisogna andare oltre l'attuale sistema politico istituzionale e chi invece no condividendo questa prospettiva potrebbe essere interpretato come difensore cultore di un sistema politico istituzionale dato non è così e questo io lo considero importante tutti avvertiamo che le cose così non è e che abbiamo bisogno di produrre un fatto di grande innovazione politica che investa la la soggettività della politica i partiti lesto e e e le forme della rappresentanza
Lo dobbiamo fare del secondo punto di unità seppure questo ognuno lo dice con il suo linguaggio quei suoi accenti non mi pare che anche questo sia un punto di unità
Lo dobbiamo fare perché tutti avvertiamo che l'Italia è di fronte a un passaggio cruciale della sua storia poi c'è chi ci mette un po'di più chi ci mette un po'di meno chiusa certe parole ti news altre ma non siamo di fronte a una situazione che ordina
Per essere ancora più chiaro non è che battuto Berlusconi consideriamo che quei cinque anni sono stati un infelice parentesi della vita del Paese si torna una sana e ordinata gestione del Paese come era prima e abbiamo risolto il problema sappiamo tutti che le cose non stanno sappiamo tutti che cinque anni di Berlusconi hanno prodotto contraddizioni guasti fratture cesure profonde
Peraltro che questi cinque anni quali l'Italia ero guidata in quel modo devastante sono cinque anni nei quali il mondo ha continuato a garantire nel mondo sono accadute tante cose
E il risultato tutto questo che l'Italia è un di fronte a
Un passaggio cruciale della sua storia nel senso che ha bisogno di ridefinire se ne va collocazione europea internazionale ha bisogno di ridefinire il suo sistema produttivo del rapporto tra questo e la divisione internazionale del lavoro ha bisogno di ritrovare ricorso ricostruire
Fattori di coesione sociale che in questi cinque anni sono state fortemente indeboliti ha bisogno di ritrovare un senso di identità nazionale di appartenenza che
In questi anni
è stato fortemente affievolito incrinato
Ha bisogno di come dir ridefinire il senso di sé suo futuro sudisti
è un'operazione di questo genere richiede come dire una forza politica che abbia la visione la progettualità la classe dirigente in grado di guidare diciamo un passaggio di fase di quest'anno
Anche su questo mi pare che siamo c'è un punto di dove ci diciamo si divide nostro dibattito è appunto sullo stop
Io penso
Un punto it per tutte le ragioni
Che il Partito Democratico nasce la proposta prerogativa un senso un significato in quanto esprima corrisponde a quelle esigenze
Sia quella forza politica progressista democratica e riformista in grado di guidare il Paese in questo passaggio di fase ho anche indicato
Diciamo ho semplificato altre vicende storiche di altri paesi di analogo diciamo livello per segnare per illustrare che cosa volevo
A questo si son fatte delle obiezioni allora io voglio riprendere le
Rapidamente le cinque obiezioni che sono state fatte non solo oggi che percorrono storico allora questa questione del PSI
Allora risulta evidente che un partito democratico che voglia agire nel mondo non può pensare se spesso soltanto una dimensione nazionale
Si deve pensare la dimensione europea internazionale e se si pensa alla dimensione europea internazionale il campo riformista europea internazionale è segnato per la storia
Da una certa configurazione caratterizza sia in Europa
In quasi tutti i Paesi la principale forza riformista è un partito socialista e socialdemocratico e nel mondo dove invece la varietà è molto più grande e quella varietà molto più grande poi però quando detto deve trovare un forum per riunirsi la riprova nella internazionale socio
Noi siamo partiti qui e continuiamo
Diciamo nella nostra nel nel della discussione con gli amici della Margherita come altri a partire da questo
Noi non chiediamo una adesione ideologica
E non poniamo un problema ideologico e pone un problema di campo politico chiama così diverso
Ora si diceva bene ma
Benissimo è giusto parla così bravissimi a Oporto avete anche acquisito un consenso in favore della famiglia socialista che rende più forte questa frase ma la Margherita dice di e quindi tentiamo quali allora le cose in politica non sono così sei
E compagno spinti e anche oggi l'ha già fatto altre volte ha rivendicato del due mila tre di essere stato ed è vero il promotore dell'iniziativa per scrivere Partito del socialismo europeo nel simbolo dei DS ha aderito ai DS nel novantotto
E ci ha messo cinque anni per convincerci che non è che nel novantotto quando gli han detto no perché non ha proposto novantotto ha detto la moglie
E io non la stessa pazienza di Spini nei confronti di
In che senso inchieste nel senso che il dibattito produce poi dagli spostamenti e intanto uno spostamento noi l'abbiamo già prodotto
Perché cosa siamo adesso dice dicembre a settembre quindi o a luglio se volete ma sette
Nel dibattito tra nella Margherita no eravamo uno stadio che non è quello di oggi perché per una certa fase la Margherita ha tenuto in vita due ipotesi di collocazione internazionale del partito democratico
Una ipotesi era quella Rio primi prioritaria queste la prima che è quello democratico non poteva stare in nessuna famiglia di quelle esistenti e che doveva anzi essere il capofila della costruzione di una nuova famiglia democratica che si affiancasse ad altre famiglie avesse l'ambizione di superare le storie di altre famiglie
Poi nel dibattito politico si è reso evidente che questa diciamo ipotesi era un'ipotesi di scuola ma non è corrispondeva alla realtà
In primo luogo perché non c'erano le soggettività politiche sufficienti in Europa per costruire una famiglia europea
E questa ipotesi tre mesi dopo non c'è più
Perché nelle due mozioni al Congresso la Margherita come ha detto Bettini giustamente
Quando si parla della collocazione si fa riferimento al se non si fa più riferimento l'altra ipotesi se non avesse voluto chiudere il dibattito tre mesi fa come si chiede qualcuno il titolo adesso questo spostamento pronto la politica fatta anche in queste siam
I dirigenti Polizzi ma da quando in qua la politica si interpreta nell'andare da uno di beach allora è così prendere o lasciare
Quello è un negozio commerciale vado in un posto dice ce l'hai quanto costa nodi conviene mi conviene lo comprano conferma la politica ma è fatta così
Politica fatta di confronto e discussione di creazione di condizioni nuove della maturazione di una posizione e io penso io penso che Oporto costituisce un passo in avanti notevolissimo
Che intanto andrebbe apprezzata oggi qui tutti l'hanno presa nei giorni scorsi mica tanto
Anzi per qualche compagno persino infastidito
Qualche compagno non non più di due mesi fa
Venne da me autorevole a dirmi che
Tutta la famiglia socialista era incassato insieme con noi perché noi stavamo mettendo in discussione la famiglia socialista non era vero ma per dire qual era il sentimento
Non era vero
Perché per storia personale e poi in quel mondo un rapporto forse più intenso di altri e quindi è facile che verificano constata
Ma occorre in ogni caso le cose son state chiarissime
A Oporto il il l'il Partito socialista europeo ha fatto un'operazione politica non di cortesia
Ha detto e portano nasce per caso perché primo di Oporto c'è tutta un'attività di istruzione abbia avuto c'è stato il viaggio di Rasmussen in Italia l'incontro con Prodi e l'incontro con Rutelli
I miei viaggi in Germania in altresì tali conto di un Prodi con Back eccetera eccetera è opportuno sia comincia come dire si è fatto si è portato si è fatto un primo punto di di sintesi di un lavoro che abbiamo costruito in questi mesi
Di cui erano consapevoli anche Rutelli e Prodi e cioè ricostruire le condizioni per aprire un'interlocuzione un confronto una discussione che intanto consentisse di uscire da un rapporto puramente diplomatico e forma
E cominciasse a creare le condizioni di un'interlocuzione di un confronto di un dialogo per verificare il grado
Di reciproca
Apertura di reciproca disponibilità
Di incontro
E noi opportuno usciamo con un punto importante
La famiglia socialista europea dice a il progetto del Partito Democratico non lo consideriamo importante giusto lo consigli secondo lo consideriamo importante giusto per l'Italia ma non solo per l'Italia per l'euro
Pensiamo che quel progetto è un progetto che va in una direzione
Che deve essere incoraggiata noi siamo pronti ad accompagnare questo progetto e siamo pronti ad aprire le porte al nostro partito a questo progetto
Metto una di poco conto
Qual era la discussione cui oggi
Se opportuno si fosse detto esattamente il contrario
Se ho torto forse avete avessero detti ma un progetto che non capiamo anzi lo guardiamo con diffidenza se smettete forse meglio discussione qui e non altrove
E quello che è successo al porto è la dimostrazione
Che chi crede come noi del partito democratico non lo vive e non lo pratica come la separazione dalla fine dalla famiglia socialista come come dire
La cesura la rottura con una storia e un'esperienza della quale abbiamo collocato il nostro partito negli ultimi quindici anni
Ma partirà invece da riconfermare questa nostra collocazione in quella famiglia
Vogliamo costruire un progetto politico in Italia che contribuendo alla ad un allargamento del campo riformista anche in Europa lo faccia in seno alla famiglia socialista
E quindi per noi questo è un punto fermo
E non c'è nessuna ragione per cui si debba considerare che noi stiamo mettendo in discussione il nostro rapporto con la famiglia socialista perché non lo pensano i dirigenti socialisti europei non capisco perché dovremmo pensarlo uno
E naturalmente continueremo a discutere
C'è perché la politica una delle metodologie della politica è quella di tutti ricercare il consenso confrontandosi discutendo approfondendo creando le condizioni favorevoli via di questo passo
Secondo tema che viene viene evocato la questione della configurazione della
Del Partito Democratico noi abbiamo sempre sostenuto una configurazione anti
Fin dall'inizio non sera relazione mia non c'è discorso non c'è intervista mia e di alti dirigenti naturalmente che non abbiano detto e marcato sempre a questo punto che noi non abbiamo mai considerato esaustiva un rapporto tra nella Margherita come condizione risolutiva della
Della formazione del partito democratico abbiamo sempre considerato che il rapporto tra via S. Margherita è condizione necessaria senza quel rapporto
I pareo democratico non nasce ma non è condizione sufficiente perché è necessario che ci siano altri soggetti
Anche qui noi abbiamo ritrovato non la stessa determinazione nei nostri partner in questo e anche qui noi continuiamo ragiona a discutere insiste a lavorare con le forze politiche che che
Sono interessati
E io penso che è arrivato il punto di stringere per questo questa mattina ho detto una cosa che qui ribadisco
Che noi pensiamo che a questo punto è necessario che la configurazione di questo processo
Conosca una apertura
Che deve essere guidate condotte in primo luogo da chi ha la responsabilità di essere il leader dell'Ulivo e quindi noi chiediamo a Romano Prodi di mettere in essere in tempi
Più brevi possibile
Quelle sedi quegli appuntamenti che ci consentano di associare
Allora dibattito sul Partito democratico al dibattito e siamo in una fase di dibattito ma di associare al dibattito e al confronto sulla costruzione al Partito Democratico
Tutte le forze che sul fronte politico sociale e culturale manifesta un interesse a essere parte di questo
Terza questione
La questione
Bella
Della forma partito io qui francamente Company
Chiederei come dire onestà intellettuale Torino
Io ringrazio Massimo Brutti per espressioni di cortesia che ha avuto verso di me e anche per aver annunciato che quale che sia la mozione sosterrà si deve votare un segretario distinto non se ne potrà farsi almeno uno che lo adotta sappiamo già che c'è e questo non è
Però chiederei a Massimo Brutti di tenere conto di quello che nel dibattito se invece perché sulla forma partito e non siamo più all'assalto
Professori che lavorano con Massa perché quella questione qui l'abbiamo risolta già ora
E pare che da allora in poi noi abbiamo detto oggi io sono stato chiarissimo diciamo e sosterrò già stato chiarissimo nella direzione ero già stato chiarissimo dal Consiglio nazionale dell'Ulivo
Noi non pensiamo che un partito democratico possa essere una movimento di opinione non non pensiamo che possa essere un partito leggero come si dice nella politologi a non pensiamo che possa essere un una somma di comitati eletto
Pensiamo che debba essere un partito e ho detto anche mille volte cosa significa un partito un partito vuol dire centinaia di aderenti vuol dire un radicamento sul territorio tutti gli otto mila comuni italiani vuol dire un partito che abbia un'attività permanente sono le campagne elettorali perché i problemi cittadini li hanno tutto l'anno e Sempre un partito che seleziona una classe dirigente che promuove Cese
Quello che ho sempre considerato il continuo a considerare
Del tutto astratto dilemma falso e credo che noi dovremmo tutti su questo punto di unità perché l'esperienza nostra dice quello che sto per dire
Ecco il rappresentare tutto questo come contraddittorio inibitorio qualsiasi forma di partecipazione democratica una stasi perché tutta l'esperienza si dimostra che per fare questo per fare per mettere in essere meccanismi partecipativi
O c'è una la politica ha come dire una organizzazione un radicamento largo forte sulla meccanismi partecipativi non si mettono l'esempio a parte le primarie del del del due mila cinque ma c'è un esempio che ci riguarda più da vicino
Giustamente Maggiulli stamattina ricordava che il partito avvocato esista poi non è uguale in tutta Italia e con una qualche orgoglio del tutto legittimo rivendicava che cos'è il partito in Toscana beh partito per di asset toscana
Per usare sempre le categorie della polizia è un partito pesante non regge o no migliaia di iscritti sezioni dappertutto Case del popolo circoli Arci cioè e quel particolari che ha portato centosessantacinque mila cittadini toscani votare nelle primarie per scegliere i candidati delle liste alle elezioni regionali
Probabilmente non fosse stato così pesante centosessantacinque mila persone non le porta
E quindi francamente su questa cosa non seguisse sopra di noi smettiamo di dire no dico adesso perché vorrei evitare che fa ci facciamo tutti i congressi andando a spiegare nel complesso i nostri compagni sanzione che c'è qualcuno che non vuole più le sezioni vuole più questo venga non esista
Possiamo ad essere d'accordo noi sia giusto no fa il partito democratico ma chi vuole parliamo cattura un partito è un partito un partito dal punto di vista delle sue radici della sua struttura della sua forza di rappresentanza nella società
Un partito che questa gente non c'è nessuna ragione perché non debba essere un partito capace di praticare non sperimentare pratica
Come regole definite nel suo statuto e quindi statutariamente normate e vincolanti forme partecipative
La Bandoli dice ma ne parliamo sempre non si fanno ma appartengo ma il meccanismo delle primarie largamente invalso
Rabbia mica fatto solo nell'ottobre del due mila cinque la quantità di comune in cui avevo fatto primario in questi anni la vasta il quattro di febbraio faremo le primarie in tutti i Comuni le Province che vanno a votare per il per imprimere ecco nelle
Si poteva fare di più è come è noto un anno e mezzo fa se vi ricordate
Poca cosa mi fu fatta di mangiare
Io avevo proposto all'inizio del dibattito sulla prospettiva dell'Ulivo la sua trasformazione di chiedere il voto referendario gli scritti che cosa ne pensa o no
Fu in omaggio ricorda la madre si chiede come mai non faccia queste cose fu in omaggio a tutta una teorizzazione sul fatto che non bisogna concedere al Mode plebiscitaria referendaria eccetera invece si vuole il dibattito politico che si disse che dice non bisogna più fare
Cioè con la vittoria in nome della metodologia classica meno democratica di quanto adesso si può pure tre
E io sono per sperimentarlo queste cose solo per far
Sarebbe interessante nelle prossimità esempio nei prossimi mesi
Di fronte ad alcune di quelle riforme strutturali che vogliamo fare
Chiedere agli elettori cosa ne pensa o vogliamo fare io son per far
No quindi anche qui questo problema tra formare l'organizzazione e partecipazione dipenda dalla determinata dalla volontà
Con cui lo si vuole fare
Io penso che un partito che voglia essere il nuovo e che voglia rappresentare l'innovazione dalla politica io penso credo democratico con un taglio che deve rinnovare la politica
Deve avere la capacità di tenere insieme un forte radicamento
E l'apertura a tutte le forme massime di partecipazione questo non mi sembra un punto dibattito chiederei davvero da questo Consiglio nazionale di non farne più un elemento di caratterizzazione delle mozioni perché non credo ci sia differenza provino e su questo
Quarta questione
La questione
Della laicità questione complessa dovremmo ragionare discutere
Io penso tra l'altro che sia opportuno che noi ci dotiamo
Sì un gruppo di lavoro della violazione del partito che associando i compagni che hanno responsabilità nel governo delle presidenze delle commissioni parlamentari o come responsabili dei gruppi parlamentari delle commissioni parlamentari di competenza diventi una sede nella quale affrontiamo tutte respinte
Perché credo che sia una materia che deve essere delle molto delicata le essere istruita e gestita con uno sforzo di elaborazione comune di condivisione forte da in in primo luogo tra di noi
Anche qui
A me pare che le cose siano sia io penso
Grande determinazione non ho dubbio a questo proposito che la laicità è un valore fondante del partito democratico recita un valore fondante dei Democratici sinistra come lo è stato
Dei partiti da cui veniamo che lo ha che hanno preceduto Democracy sinistro a maggior ragione un valore fondante del patriarcato su questo io non ho minimo dunque sondato d'accordissimo con motore turbo si stampi
La laicità di quelle parole che non hanno bisogno di oggetti
Gli aggettivi spesso anziché arricchire diminuiscono
Questo è un classico caso laicità età ogni aggettivo che gli metti di fianco anziché allargarne significato lo riduce quindi usando appunto
Sono contrario formule come sana laicità come prudente laicità come corretta la città laici
Era lecita cosa significa significa tante cose da discutere ma certamente la capacità di
Riconoscere il pluralismo culturale etico religioso che si manifesta in una società
Consentire a quel pluralismo di manifestarsi nel modo più pieno e sono d'accordo con Mussi
Che ha detto giustamente
Che in omaggio questo principio del tutto insensato comunque infondato ogni volta che un'autorità della Chiesa dice qualche cosa diciamo chiedere il Silenzio denunciare l'ingerenza inibire una posizione una cultura democratica e liberale non chiede mai nessuno opinioni grazie da chiunque
Quindi
Laicità e riconoscere il pluralismo etnico culturale e religioso
Laicità e sapere che il pluralismo culturale etico e religioso va riconosciuto rispettato ma la funzione dello Stato è diversa
E la funzione dello Stato non più la funzione lo Stato non può risolversi nell'identificarsi con uno degli approcci letizia culturali e religiosi che si manifestano su questo quella questi
Ma al contrario funzione di uno Stato laico e quello di creare le condizioni per tenere insieme
Alcuni valori fondanti una comunità
La tutela delle scelte individuali di vita delle persone
L'uguaglianza dei diritti
La capacità di far vivere la libertà di mettere ciascuno nelle condizioni di vivere la propria libertà nella responsabilità
E la costruzione
Delle condizioni per cui queste scelte possano essere vissute da una società nella coesione nome la lacerazione
Questo è quello che dobbiamo cercare
Per fare questo in un Paese che ha una storia
Perché nessuno concetto neanche con la laicità e metà storico poi lo ha fatto vivere dentro la una società concreta che ha una storia
Fare vivere questi valori in Italia e in questo Paese con la storia che ha e come le presenze che ha e quindi come la pregnanza
E la pervasività che ha nella storia della cultura e dell'identità di questo Paese il mondo cattolico e i suoi valori significa creare cercare di costruire le ragioni di una condivisione possibile
E creare le condizioni di una condivisione non significa ridurre la pensione
Laica e neanche inibire in una qualche forma la sovranità dello Stato
Io son d'accordo pare Massimo altre anche Violante ha detto noi dobbiamo cercare il massimo di condivisione senza che questo possa rappresentare il riconoscimento di un diritto di veto a questo sappia
Io ho detto nella mia relazione una maggioranza ha il diritto e il dovere con la sua autosufficienza di decidere e rivendichiamo questo diritto anche per il centrosinistra anche sui temi etici
Ma il diritto e il dovere di praticare una decisione non esclude non inibisce che fino a che è possibile sì ricerche un consenso più vasto sulla decisione che viene che bisogna su
Che ragioni politiche culturali portano a dire che su questi temi noi dobbiamo cercare una condivisione largo poi se questa condivisione larga
Non si realizza per la sordità la miopia l'indisponibilità la cecità degli interlocutori a cui ci rivolgiamo con ci assumeremo la responsabilità di decidere questo mi pare evidente
Questa è l'estrema ratio e la conclusione di un processo non è l'inizio di un processo
Anche perché
La possibilità di portare in porto una maggioranza autosufficiente anche da soli decisioni su queste materie etiche così delicate e più facile se il percorso ha dimostrato che si ricercato fino all'ultimo la condivisione più la e che quella previsione più larga non si è raggiunta perché altri non l'hanno voluto
Se invece parte dall'idea che tutti Blendi e quale che sia il punto di vista altrui sulla base del fatto che il voto in più
Vai a testa bassa decide da solo il rischio che non saprei
Se poi penso che al Senato abbiamo due voti di maggioranza
Ho l'impressione che se noi non abbiamo una mettere
Che è capace di tenere insieme i principi conto
Le condizioni di fattibilità alla fine i principi saranno sappi che si sacrificati in condizioni di fattibilità ci costringeranno recedere e io non voglio Rachel io la legge sulle coppie di fatto la voglio fare la voglio fare per omosessuali eterosessuali
Tranquillizzo compagno bene dico io non sono in varia imbarazzato a usare la parola omosessuale sono il primo segretario di un partito del nostro partito che l'ha messo in una relazione al congresso
Prima si usavano formule un po'più
Come dire agli usi e anche oggi ho detto noi siamo per una legge sulle coppie di fatto eterosessuale che omosessuale perché mi pare assolutamente evidente che per quello che ci riguarda questa non c'è nessuna possibilità di introdurre fattori distintivi su questo piano
Ma quella legge la voglio fare e per farla io credo noi dobbiamo lavorare a creare le condizioni di una condivisione larga Massimo quanto più riusciremo a realizzare queste regioni condivisione tanto più quella legge sarà a portata di mano
Quanto più quella condizione sarà difficile questo non ci porterà a recedere dal fare la legge ci renderà più difficile il percorso bisogna esserne consapevoli e quindi bisogna attrezzarsi per gestirla
Anche nelle difficoltà e questo vale anche per tante altre questioni
Quelli che ho citato alla mia relazione dalle cellule staminali alla alla alla questione tossicodipendenze alla questione
Alla
Il testamento biologico la legge sull'accanimento terapeutico e tutte queste cose qui che son tutte questioni che secondo me
Vanno affrontate perché è vero ho richiamato chiave siano richiama Cuperlo c'è oggi una sensibilità una centralità di questi temi nella vita della società enormemente superiore al passato intorno a queste questioni si gioca l'identità
Di una società intorno a valori di libertà di liberazione di riconoscimento della dignità della persona dei diritti
Abbiamo il dovere naturalmente di vedere tutto questo di assumerlo con molta forza nella nostra politica in questione c'è un elemento di innovazione
Non era così nella storia tradizionali della sinistra storica che su questi temi era molto più prudente molto più prudente
E non ci siamo arrivati con l'evoluzione culturale politica che ci ha portato
Adattata fa ad assumere questi temi con una pregnanza molto più forte io penso che dobbiamo continuare la formazione del Partito Democratico non deve ridurre la pregnanza di questi temi anzi io a questo gioco proprio con me
Guardate che ho l'impressione che sia più facile affrontare questi temi
Cercando di costruire il partito democratico che non costruendo
Perché se
Lo dico siccome ho già parlato troppo voglio essere verrà tre
Se lo schema di ragionamento e siccome abbiamo delle difficoltà su questi temi con Baba la Binetti e qualcun altro questo dimostra che non si può fare il partito democratico è meglio che stia
Ciascuno a casa sua una delle conseguenze di questo schema e che la blindatura nei reciproci campi su quei temi diventerà ancora più stringente
Non è che diventa più facile al confronto
Perché se i rifiuti il terreno del confronto ciascuno torna a casa sua esibendo ancora di più come solo che fosse chiaro chi pensa che se non facciamolo avvocati che è più facile fare una legge sulle coppie di fatto si convinca che fosse il contrario
Che forse tra ammesso che ci sia una relazione così diretto tra le due cose
Infine la questione della transizione
Io ho detto una cosa molto chiara
Noi vogliamo costruire un partito questo partito però nasce come filiazione di un processo politico che viene messo in essere da un atto di generazione di partiti e altri e quindi questo va costruito in una processualità in una gradualità che faccia incontrare le storie le culture e le organizzazioni per dar vita a un soggetto nuovo e tutto questo richiede una transizione nella transizione
Se è una gradualità una processualità che non è soltanto temporale anche di forme
Non è una cosa che dico oggi perché devo venire incontro ad Angius piuttosto che un altro che son pur sempre letture un po'l'ho detto a Orvieto questa cosa bicchier Orvieto si ricordò che io intervenni intervenendo fece un riferimento metaforico
All'Unione Europea
E dei siccome si è costruita l'Unione europea negli anni si è costruita a doppia matrice
E cioè una Unione Europea che cresceva attraverso la dimensione dell'intergovernativi pazzo è un'arma una una matrice pattizia di relazione tra gli Stati che decidevano di costruire una soggettività nuova nell'Unione
E attraverso progressivamente politiche di comunitarizzazione che trasferivano all'Unione una soggetti una sovranità è una soggettività proprio
Ho detto Orvieto
Questo schema doppia matrice di una trame Masi transizione graduale e progressiva
E e nelle cose e può trovare mille forme avesse non voglio disegnare nelle forme ma già un compagno qui ha fatto dei riferimenti l'altro giorno un interlocutore di questo dibattito nostro
Dei movimenti associativi che credo il presidente ora presa un po'urtavo cioè non so del dell'associazione per il Partito Democratico GP ha detto ma se
Rimangono DS Margherita e chi altro e io voglio schierato democratico
Dove mi scrivo
Che tessera prendo non voglio parlare di essere voglio per la Margherita ma se c'è solo quello allora
Se uno vuole nel nella transizione la risposta a questa domanda c'è
E Cesare Damiano la può spiegare bene perché è stato dirigente per tanti anni delle falene che aveva un tesseramento in cui ogni lavoratore si presteranno alle il me e sulla tessera poteva esprimere l'opzione dalla FIOM per lavori per la firma o non esprimere opzione
La soluzione c'è cessione
Il sindacato ha avuto per anni i delegati dei consigli di fabbrica che erano eletti come il principio che piaccia passando una testa è un voto su scheda bianca fossero o non fossero iscritti al sindacato e contemporaneamente le stesse fabbriche c'erano le Rsu che ero lì rappresentante dell'organizzazione che al
E convivevano le due dimensioni come forma dell'organizzazione del sindacato
Si potrebbe fare altre cose nel partito laburista inglese se è stato per lungo periodo una doppia modalità di affiliazione c'era l'affiliazione individuale e l'affiliazione collettiva per tramandare un grande partito socialdemocratico europeo e avanti di questo passo quindi le forme di una transizione che sia capace di far coesistere l'attività dei soggetti fondatori e costituenti con la costruzione di un nuovo soggetto si sono già e se ci mettiamo le dieci spie variamo se ne mettiamo anche di nuovi perché come dire è una delle poche cose che sappiamo fare
No quindi non è questo il tema il tema è sapere qual è l'approdo finale allora qui l'approdo finale io non ho capito bene devo dire ragionamento lo dico onestamente perché vedo una contraddizione siccome stiamo in una fase ancora
Non è presentazione mozioni vorrei capire io ho seguito attentamente il ragionamento del compagno Angius e poi anche con il compagno brutti e mi pare di vedere una contraddizione tra il punto d'inizio l'approdo finale
Perché Angius di
Sia ben chiaro e mi dispiace mi rammarico detto Angius che ci sia stato questo equivoco noi non siamo contro la necessità di costruire un nuovo partito Bettio considera molto importante questo questo chiarimento
Quindi Angius Brutti gli altri compagni che hanno sottoscritto quel documento pensano che sia giusto costruire un party il Partito Democratico
Poi a giudizio Carosi è sbagliata nella metodologia benissimo Orvieto a andrebbe cancellato andrebbe azzerato
Perché a Orvieto si è già deciso Orvieto non si è deciso di costituire per gli avvocati poi via via che si è avviato sia impostato una discussione su come dire i riferimenti ideali culturali e politici
Se facciamo non facciamo per le democratiche l'oggetto che sottoponiamo al congresso e c'è una maggioranza del partito che ha una proposta la proposta è quella che al pub congresso si decida che i DS
Concorrono alla costruzione del Partito Democratico ma un caso a parte
Cesariano Orvieto
Costruiamo le condizioni di un campo più largo
Poi Angius dice
Però l'esperienza di questi mesi cosa si dice
Che tra noi e la Margherita ci sono una serie di
Differenza diversità in termini di valori di memoria condivisa di storia di qui e di là non facilmente componibile che dimostrano che non si può fare proprio il se ma io dico questo
Se non si può fare per la Margherita per tutte queste ragioni si allarga molto il campo non è che le quel problema si risolverà meglio sarà più complessa e tant'è vero che è anche coerentemente dice alla fine
E difatti è meglio fare la federazione ma il punto di approdo non è il punto di partenza
Perché se
La segnalazione e la conclusione della presa d'atto della inconciliabilità delle storie delle culture dei valori allora non è vero che il punto di partenza bisogna costino delibera c'è una contraddizione non risolto lo dico perché dovendo scrivere la mozione
Chiedo che sia sciolta questo questo incontro
No perché non mi mi pare che ci sia una contraddizione perché se siamo d'accordo sul Partito democratico e io credo che sia vero prendo comitato sincero che brutti Angeletti pensano che ci vuole per la democrazia
E io vi propongo una transizione nella costruzione che processuale graduale non smarrisce nella costruzione la gradualità la funzione e il ruolo del nostro partito nel costo del Palio democratico dove
La differenza tale che motivo una mozione
Nove
A meno che
Di far prevalere alla fine la scelta di una federazione che però contraddice allora lascia legittimo naturalmente però di dire siamo anche d'accordo per tutti
Due cose c'è un c'è un corto circuito fra dico subito proprio per chiarezza di dibattito proprio perché ho seguito la discussione e credo per questo credo anche che sia utile questa discussione credo che valga la pena di approfondire tra di noi questo tema in ogni caso detto scusatemi la lunghezza otto davvero finto
Io penso che noi ci sono le condizioni sulla base di questa discussione di fare un congresso vero naturalmente come tutti i nostri congressi e noi siamo un'organizzazione di donne e uomini liberi siamo abituati a fare le cose davvero
Ma credo anche essere
Se riusciamo a trasmetterà al partito il senso del dibattito la discussione che abbiamo avuto qui
Cioè senza inutile astiosità senza inutili asprezze senza inutili cattiverie voglio dire a Fabio fino alla fine del suo intervento a dire
Drammatizzato impone soltanto questa questione ci sono io non ho mica piove poco fatto un appello a come dire accantonare qualsiasi dei o suggestione di separazione
Detto fatto come ha ricordato D'Alema non perché mi sia inventato questo tema perché all'inizio di qualche di questo dibattito e qualche mese fa non io ma qualcun altro ha detto sedi se si va lì noi non ci saremo
E quindi preoccupato di un approccio di questo genere come segretario del partito non solo come espressione di una maggioranza mi sento il dovere di appellarmi a tutti i compagni dire non siamo un partito di uomini donne liberi discutiamo apertamente e liberamente sarà mense nella mente ognuno sia messa nelle condizioni di conoscere le posizioni di tutti valutare e votare per chi vuole
Ma per stare insieme e non per dividersi per separarsi anche perché mi son permesso di dire se guardiamo a cento anni di storia che abbiamo alle spalle la storia ci dimostra che tutte le volte che ci siamo separati siamo sono diventati più deboli nessuno dei problemi Omo davanti li abbiamo risolto me
E ogni qual volta siamo stati capaci di governare le nostre distinzioni riconducendo le però una comune condivisione una comune responsabilità la nostra forza è giusto riconoscimento perché il riconoscimento del nostro ruolo è stato maggiore e io credo chiedo che questa
Considerazione sia valutata da tutti
Non per inibire l'articolazione del nostro dibattito
Ma perché l'articolazione nostro dibattito ci conduca ad un congresso partecipato democratico vero libro con regole certe come chiede Salvi per tutti che alla fine ci porti alle decisioni che la maggioranza dei nostri iscritti decideranno per costruire dopo il congresso tutti gli appuntamenti successivi insieme Forti appunto
Del fatto che questa comunità di donne e di uomini a cui apparteniamo non è solo un'organizzazione non è solo neanche il suo programma un suo progetto
Non è neanche soltanto diciamo le idealità i principi che la ispirano
è anche fatto di
Un forte vincolo di solidarietà umana e politica che ci lega che è fondato sulla consapevolezza dell'essere tutti impegnati in un'impresa comune per un destino comune grazie
Momento compagnie dobbiamo votare e fra l'altro dobbiamo nominare la commissione per il congresso quindi un secondo
Abbiamo due ordini del giorno un ordine del giorno presentato dal compagno Pizzetti ed altri
Che reca il Consiglio nazionale dei Democratici di sinistra riunito il tredici dicembre due mila sei approva la relazione del segretario nazionale Piero Fassino
Chi è favorevole a questo ordine del giorno
Basta
Chi è contrario
Chi si astiene
è approvato a maggioranza
Poi abbiamo un ordine del giorno
Diciamo così unitario
Nel senso di firmato dai nonni dai rappresentanti delle diverse come si dice attivo diveniva corrente articolazione a fare una parola politically correct articolazione sensibilità
Di cui do lettura il Consiglio nazionale dei Democratici di sinistra riunito il tredici dicembre due mila sei convoca il quarto congresso nazionale dei DS per la primavera due mila sette
Delega direzione nazionale a fissare la data di svolgimento del congresso nazionale tenendo conto delle scadenze elettorali e istituzionali e ad approvare il Regolamento per il congresso di assumere ogni altro adempimento necessario utile allo svolgimento del congresso
Approva come base degli aventi diritto al voto nei congressi gli iscritti ai DS nel due mila cinque che rinnoveranno l'adesione entro la data di svolgimento dei loro congressi di sezione
I nuovi iscritti due mila sei che risultano alle federazioni di appartenenza
Entro la data di oggi tredici dicembre due mila sei nomina la Commissione per il congresso così composta
Silva Barbieri Franco Benaglia Romana Bianchi Antonello Cabras Ernesto Fay Marco Fumagalli
Emilio Gabba aglio Michele Gentile Sergio Gentili
Fernando Giarrusso Maria Fortuna Incostante Nicola Latorre Roberta Lisi Andrea Manchu li Giorgio Mele Maurizio Migliavacca Roberto Montanari
Alessandro Naccarato Alberto Nigra Andrea Orlando Luciano Pettinari Erminio Quartiani Marina Sereni Fabrizio Vigni
La commissione per il Congresso ha il compito di elaborare una proposta di Regolamento per il congresso che sarà sottoposta all'approvazione della direzione da nazionale e di sovraintendere allo svolgimento del congresso spesso
L'ordine del giorno è firmato da
Da una parte di quelli che stiamo nomina membri della compissimo conosciute
Bene metto ai voti l'ordine del giorno è la commissione del Congresso chi è favorevole alzi la mano grazie contrari astenuti
La Commissione è eletta e dunque è convocando il quarto congresso nazionale dei Democratici di sinistra
Tra
A