Welfare to work. Fermare il declino, riforme liberali per lo sviluppo economico e sociale

Poi
Sì
Sostenendo
Buona sera
Benvenuti tutti voi che siete qui per la conferenza di presentazione
Del dodicesimo numero della rivista Diritto e libertà intitolato welfare to work per fermare il declino riforme liberali per lo sviluppo economico e sociale saluto e ringrazio Tito Boeri professore di economia del lavoro Messina di Bo Bocconi
Tra poco ci raggiungerà Emma Bonino ministro delle Politiche europee e del commercio internazionale Daniele Capezzone presidente della Commissione per le attività produttive della Camera
Roberto Cicciomessere già parlamentare radicale gruppo welfare to work Luigi Covatta già parlamentare Benedetto Della Vedova professore penetra vedrò deputato riformatori liberali e in collegamento da Milano con noi abbiamo il professor Pietro Ichino che intanto salutiamo
Ma se la professore
Professore Di Pietro Ichino a pressioni di diritto del lavoro all'estero degli studi di Milano fra Valeria Manieri del gruppo che fa Tuor abbiamo Enzo Mattina già segretario nazionale della Federazione lavoratori metalmeccanici della UIL e già parlamentare Fabio Pammolli professore di economia
Magic mentre il direttore dell'Imt di Lucca del CERM Angelo Piazza già ministro della Funzione pubblica parlamentare della Rosa nel Pugno Salvatore Pirrone dirigente del ministero del lavoro
Questo significativo numero di diritto e libertà e NATO all'indomani delle recenti elezioni politiche del due mila sei e dopo la cocente delusione inferta dal passato Governo Berlusconi alle speranze che si erano accesi attorno alla promessa di riforme mai realizzate
E col fondato e forte il timore è che governo di centrosinistra appena nato non sapesse a sua volta dare una risposta liberale dunque è realmente modernizzatrice quella stessa forte domanda di innovazione che aveva determinato nel due mila uno e ancor prima nel mio novecentonovantaquattro la vittoria di Silvio Berlusconi domanda che appunto il governo della Casa delle Libertà aveva lasciato largamente intensamente
Deluxe
Intrattenne di pochi la convinzione che l'Unione possa riuscire a reggere politicamente ad una situazione che appare già molto fragile nella stessa base elettorale del centrosinistra
Senza punte non risultasse politicamente adeguata e convincente sul terreno di quel cambiamento richiesto e assolutamente ineludibile
Dunque dall'incontro mio personale col gruppo di lavoro quel fatuo che in particolare con Valeria Manieri sì
Di quel gruppo fa parte di cui non solo l'ispiratrice assieme a Roberto Cicciomessere ma di cui e anche una instancabile attivissima animatrice
Nata l'idea di proporre con questo dodicesimo numero di diritto e libertà non solo il punto di vista di ricercatori sindacalisti e politici sui temi del mercato delle politiche del lavoro
Dell'istruzione della formazione del welfare focalizzando l'attenzione e l'analisi su alcuni aspetti dell'economia del Paese in particolar modo quel che riguarda riguardano il costo del lavoro la competitività delle imprese la concorrenza ma offrire in tal modo anche gli spunti come dicono gli autori stessi di questo numero
Per riforme strutturali integrate spesse a costo zero che possano contribuire a rilanciare a rilanciare lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese con il filo conduttore di questo numero
Roberto Cicciomessere Valeria Manieri ci dicono che per evitare il declino economico del nostro Paese
E promuovere la crescita non servono sussidi generalizzati e neppure interventi dirigistiche pretendano di affidare a un funzionario pubblico la scelta di settori nei quali innovare per aumentare la produttività la complicità competitività servono pochi decisi interventi di liberalizzazione e incentivi per favorire la concorrenza per far funzionare i mercati e per restituire a ciascuno dei suoi attori proprio pure le proprie responsabilità trovai dunque molto interessante il lavoro lo studio la ricerca del gruppo Welfare to work
Mosso dall'iniziative della passione politica e di quanti ritengono che i fondamentale importanza la formazione per la crescita di dell'economia e lo sviluppo pieno di ogni singola individualità col dispiegamento dipende proprio talento con l'affermazione del proprio merito all'interno di istituzioni scolastiche universitari di qualità che talento appunto in merito
Ed impegno valorizzino appieno e dunque pensammo che potesse essere particolarmente utile interessante dedicare un numero a questi argomenti così rilevante
Questo numero monografico Diritti e Libertà potrebbe apparire inconsueto per il tema dei temi su cui si incentra e che approfondisce inconsueto sembrerebbero i temi delle dell'attività economica e del lavoro almeno per la storia di molti radicali ma in realtà non solo la volontà ma anche la capacità di azioni politica
In materia economica e in quella del lavoro risalgono ai agli albori del cinquantennio di storia radicale appena trascorse appartengono tanto al tempo del di di Ernesto Rossi quanto ai tempi delle varie ondate referendaria
At capace appunto di proporre e affermare letteralmente obiezioni profondamente riformatrici
In termini di politica economica ecco io con colgo l'occasione per ringraziare Valter Vecellio che nella rubrica le radici nostro futuro quella storia e quelle battaglie continuamente rammenta
Per perché quando nella memoria della loro profonda e percorre Trichet
Carica riformatrice ringrazio ancora quanti hanno collaborato alla stesura
La pubblicazione di questo numero del diritto e libertà e do anche sulla parola a Valeria Manieri
Grazie io ringrazio intanto Mariano perché ci ha dato questa possibilità di fare il punto sui temi economici all'interno del del partito radicale in un periodo così difficile avendo fa la possibilità di pubblicare quelli che sono non solo i nostri pensieri e le nostre ricerche non nonché le nostre proposte in una rivista così così ben fatta come diritti e libertà
Questa rivista come ha detto bene Mariano Giustino si lega ai temi del mercato del lavoro delle politiche del lavoro dell'istruzione e della formazione nel welfare e alcuni appunto tra i più importanti aspetti
Della nostra economia io certo non non posso insieme a questo come dire nucleo di esperti oggi invitate voi invitati che ringrazio appunto dichiararmi come esperta se perché insomma non ne ho non ho ancora la formazione necessari per questo le ho ventidue anni ma credo che il fatto che questo gruppo si animato sia da comunque persone competenti come Roberto Antonella Marsala ed altri e anche da ragazzi
Comunque giovani sia in qualche modo la garanzia sia di ricerche che in qualche modo di un'innovazione di un attenzione particolare rispetto a quei temi che tanto interessano anche i giovani d'oggi come per esempio le pensioni il precariato eccetera in particolare questa nostra attenzione sia focalizzata sul costo del lavoro la competitività e delle nostre imprese la concorrenza io credo che più che portare a parte delle proposte innovative in questa rivista
Sia stato ancor più importante ricordare quelle che sono le ho raccomandato sì ogni che non diciamo certamente noi né io né Roberto né altri ma che sono raccomandazioni fatte dalle maggiori agenzie internazionali
Che ci sottopongono Onicha dire direi quasi quotidianamente gli Andy Capp italiani che la politica attualmente sembra non non ascoltare oppure ascoltare a fasi alterne spesso la nostra realtà d'oggi del mercato del lavoro dell'economia se sembra essere ma anche la politica stessa
Semplicemente un cubo di Rubik irrisolvibile con facce che rappresentano interessi contrapposti mal conciliabili e che no a volte non si incastrano affatto a tutto discapito dell'interesse generale e quindi dell'interesse dei cittadini dei lavoratori insomma del nostro sistema Paese
Invece questa rivista che ha non lo nego qualche aspirazione di divenire il primo tassello di un progetto un po'più vasto una scommessa di portare alla ribalta alcuni temi ribaltando la nostra volta alcune concezioni
Si spiega anche un po'a quello che è stato il lavoro finora ha fatto anche da illustri professori come Pietro Ichino Tito Boeri e molti altri che hanno il merito anche sui maggiori quotidiani di comunque incanalare un un dibattito su su temi che hanno interessano molto
Nella rivista firme illustri hanno contribuito attirare De Filippi a ricordarsi le priorità del nostro paese che vado ad elencarvi brevemente giusto per fare un attimo il punto della situazione prima di dare la parola al professor Ichino che è in collegamento
Insomma interni sono la rigidità del mercato del lavoro e delle relazioni industriali insufficienti i tassi di attività determinati anche dalla vastità del lavoro sommerso la scarsa se flessibilità in assenza di ammortizzatori sociali adeguati la bassa scolarizzazione e di scarsa qualità
Verrebbe da aggiungere qualcosa Perrone farle anche il professor Pan mobili che molto si interessa a questo tema la fuga dei nostri migliori cervelli che altrove trovano molti questi motivazioni professionali
Migliori rispetto alle possibilità che hanno in Italia i modesti investimenti in ricerca l'assenza nei mercati internazionali nonché la scarsa apertura agli investimenti stranieri quindi sempre nostro meno appeal
Rispetto agli investimenti stranieri Emma Bonino che presto ci raggiungerà
Sa bene di che cosa sta parlando non a caso insomma tiene banco in questi giorni la la la Renault arsi della funzione Abertis autostrada A proposito di investimenti
Poi ci sono i servizi che che è un ulteriore capitolo cupo del nostro paese la scarsa concorrenza nei servizi e la presenza di forti rendite monopoliste la dimensione d'impresa troppo piccola per poter competere nel mercato globale
Che si specializza poco eh e ed è a basso contenuto tecnologico
Poi c'è un tema sicuramente molto
Caro ai radicali anche negli ultimi tempi come i costi burocratici e le inefficienze statali e anche al professor Ichino in particolare la lentezza della giustizia civile l'eccessivo peso della spesa pubblica il debito
Insomma questo libro numero di diritto e libertà
In questo numero ci siamo impegnati a sottolineare alcune soluzioni siamo ovviamente aperti
A ad investigare prossimamente insieme e ha insieme a voi tutti oggi possibili strategie da attuare in io sono sicura che da questa giornata
Ne verrà fuori un dibattito interessante e vivace vi ringrazio molto per essere qui
Grazie grazie al Valeria Manieri
Adesso non so se abbiamo in linea abbiamo in linea il professor Pietro Ichino che salutiamo buonasera professore volante
Vorrei sentire la parola
Grazie
Curabili o il tempo molto con devono essere all'incremento e in inoltre come il minimo imposto attenermi oltre un quarto d'ora ma non volevo andarmene un quarto d'ora
Il mi ha premiate
Però professore
Va benissimo
La vorrei brevemente un finché anni sembrano fondamentali per cambiare molto alla a un'Italia ripiegata su se
Fra i capace apparentemente di riaprire al declino
Il il primo è un tema parlo mai ben conosciuto da tutti il che però la politica italiana non ha ancora appunto affrontare e e quindi anche
In una fase iniziale ed è quello
Del
Saggio da un sistema di sicurezza del lavoro centrato
Sul posto di lavoro quindi sul rapporto di lavoro l'inamovibilità
Ha un sistema di sicurezza basato sulla sui servizi
I nel mercato del lavoro sulla fluidità del mercato del lavoro e sulla sostegno del reddito del lavoratore e che interessato a processi di mobilità
La la riforma dei licenziamenti la riforma del rapporto di lavoro
Richiede un collegamento come dire circolare con con una riforma dei servizi al mercato del lavoro che fatta avviata
Con il pacchetto Treu del novantasette e proseguita con la legge Biagi ma e ancora soprattutto per la parte relativa alla degli ammortizzatori sociali e ancora al fallo
Su questo terreno e la sull'agenda politica italiana il modo
Più l'uso il biologico col quale si è svolto il dibattito sulla riforma dei licheni dell'articolo diciotto dello Statuto negli anni passati
Ingombrante pietra un gioco di provocazioni e contro provocazioni tra destra e sinistra che hanno avvelenato questo tema
Occorre dissolvere questa cortina di Grillini che impediscono di parlare che regolarmente di questi di questi temi
Riprendere in mano il discorso
Da arricchendo l'ho detto contributi che sono stati dati da tanti studiosi di cui i cui contributi ci si offrono nel panorama internazionale penso
Per esempio al allo studio e alla proposta al progetto di lasciare Tirol elaborato in in riferimento alla situazione francese che per tanti versi simile a quella italiana e che potrebbe essere ripreso e in qualche modo anche adattato alle caratteristiche dell'ordinamento del mercato del lavoro del tessuto produttivo italiano
Poi c'è un un alto un secondo Pierre Reno sul quale deve collocarsi l'impegno riformatore ed è quello degli rapporti Colletti
Del il sistema delle relazioni industriali
Oggi il sistema delle relazioni industriali in Italia non funzionerà
è sotto gli occhi di tutti
Una situazione gravissima nella quale di contratti collettivi tentano essere rinnovati sovente vengono rinnovati con anni di ritardo qualche volta addirittura vengono rinnovati dopo che è già scaduto il periodo al quale dovrebbero riferirsi quindi contratta guardando all'indietro invece che guardando avanti contratta facendo culto puntiglioso
Quanto si è perso nel corso dell'ultimo periodo per la svalutazione della moneta l'inflazione i e una contrattazione il ricca con la contrattazione che non dà respiro non dà prospettive alle alle nostre aziende alla nostra amministrazione
Qui bisogna veramente voltar pagina il l'anno scorso pubblicato un libro Cuore pone un domanda tranne il suo titolo la domanda a che cosa serve il sindacato
La mia risposta e che il sindacato
L'intelligenza collettiva che consente ai lavoratori di valutare un progetto valutare l'attendibilità di chi lo propone
La sua competenza tecnica la sua trasparenza la sua capacità di mettere le carte in tavola quindi realizzare una vera simmetria informativa tra le parti che negoziano
E la sua affidabilità etica lassù nulla la possibilità di poter di far conto sul fatto che i fatti verranno mantenuti ma ed la valutazione del Progetto e di chi lo porta dell'imprenditore e positiva questo sindacato deve saper scommettere su questo progetto
E la scommessa deve poter essere una scommessa tutto tondo non una scommessa
Il PD bastare i entro i paletti di uno schema rigidamente determinato da un contratto collettivo nazionale
Che oltretutto è sovente un contratto spunti di cui linee i cui contenuti minuziosi sono ancora quelle di trent'anni fa
Come dire ingabbiare LAN contrattazione collettiva nel principio di l'inderogabilità assoluta del contratto collettivo nazionale
Significa chiudere l'economia nazionale titolo mia italiana
All'afflusso dei dei preconcetti stranieri prima ancora che dei capitali stranieri non è un caso che l'Italia così gli altri fanalino di coda nella capacità
Perché a partire va in di coda in Europa dico per capacità di intercettare gli investimenti
E nel mercato globale dei capitali
Il certo ci sono molti altri fattori sono stati menzionati da chi ha parlato prima di me il un costo eccessivo dei servizi una mancanza di cultura delle regole
La criminalità organizzata le infrastrutture che mancano ma io credo che anche la struttura il funzionamento del sistema di relazioni sindacalista abbia un peso in questa difficoltà che l'Italia sta affrontando
Nel libro io faccio un confronto tra la vicenda dell'industria Uto mobili etica italiana e quella britannica da noi negli ultimi vent'anni da noi
Che di solito il campione nazionale
Venduto all'all'Alfa Romeo alla FIAT perché non la comprasse la Ford ci sia chiusi a rischio di fronte alla globalizzazione in Gran Bretagna
Si è lasciato che l'impresa nazionale delle imprese nazionali principali all'intero
E però Palanca apre le porte al meglio che l'industria internazionale offriva
Keaton fatti ponti d'oro alle agli Progetti migliori
Che comparivano all'orizzonte il risultato e che oggi l'industria automobilistica britannica è un'industria fortissima
E all'avanguardia nel mondo per tecnologia che non ha niente da temere dalla concorrenza internazionale
La Gran Bretagna soprattutto prendere il meglio della globalizzazione
I lavoratori britannici ecco io la metterei così insistono Shankly gli imprenditori migliori
I limiti lavoratori italiani non hanno ancora imparato questo questa capacità che è quella di scegliersi l'imprenditore c'è perché l'imprenditore Cineteca
Aprire delle copie e le categorie mentali prima ancora che le proprie frontiere geografiche amministrative
Alla innovazione che chi chi propone andare anche da fuori del nostro Paese
Valutare i progetti e quando sono buoni quando il portatore di questi progetti affidabile spicca per scommettere su questi progetti anche se questo comporta circostanti fortemente dal dai modelli ebbe contrattuali vecchi che e che previsti dal dal nostro dalla nostra vecchia contrattazione collettiva ecco questo è un passaggio che il
Non richiede tanto più forse richiede anche qualche ritocco legislativo ma richiederebbe soprattutto un cambiamento di mentalità e qui non mi rivolgo solo al sindacato però i sindacati dei lavoratori ma anche al rappresentante degli imprenditori che su questo terreno hanno un secondo me far registrare dei ritardi gravi
Il terzo ultimo Puntorno un un ultimo certo non per importanza che forse il più importante di tutti
è quello che riguarda la riforma dell'amministrazione pubblica e dell'impiego pubblico in particolare
L'Italia non può permettersi finite di restare ancora a lungo inerte
Di fronte a questo problema con una amministrazione pubblica che fa registrare su per gli indici disponibili delle per formare effetti decentemente inferiori rispetto a quelle dei nostri maggiori partners europei
Possiamo guardare tutto il il il la durata dei processi rare il funzionamento della scuola il funzionamento delle Poste
Il funzionamento la risposta burocratica dei ministeri il
Il tutti i nostri livelli di funzionamento del servizi servizi pubblici per l'amministrazione pubblica sono
Spaventosamente indietro a fronte di un costo che invece ai livelli massimi e appesantisce
Il nostro sistema produttivo
Proprio questa mattina Lanfranco Turci alla Camera e Antonio Polito al Senato hanno presentato un proposta di legge che
Disponibile nel suo testo corretto finora all'ultima ora
In base a un dibattito molto serrato che è in corso e disponibile sul sito www la voce punto info
E che sostanzialmente era a il a affermare un principio quello della trasparenza e e della possibilità per la cittadinanza di avere voce nel controllo sulla
Efficienza e produttività della di ogni comparto dell'amministrazione pubblica
Il lottatori indipendente che prevediamo di che venga istituita
Non dovrà certamente controllare ogni meandro dell'amministrazione i neanche lo potrebbe deve essere un organismo molto autorevole ma molto leggero anche chi ha però due grandi compiti evincere che in ciascun comparto dell'amministrazione si attivino dei nuclei di valutazione capaci di svolgere un compito di autovalutazione e porre la pubblicità dei dati la disponibilità di tutti i dati che prima che vengano elaborati dai nuclei di valutazione per chiunque vi abbia interesse e quindi associazioni degli utenti
I giornalisti specializzati ricercatori universitari e no
E la società civile a uniforme capacità di valutazione ed elaborazione controllo che fino a oggi ente rimasta eretto talmente inutilizzata
Lo spalto l'amministrazione pubblica può avvalersi di questo enorme potenziale a costo zero
Basta un principio che non costa nulla fermare il principio della trasparenza e della piena disponibilità dei dati oggi della nostra amministrazione
E funziona si applica di fatto perché il diretto non lo prevede ma si applica di fatto il principio del segreto della non disponibilità dei dati si applica il principio che un tempo nell'antico diritto romano era quello degli arcana imperi gli arcana imperii erano i segreti che proteggevano il sovrano assoluto contro il controllo dei sudditi
Che oggi e gli arcana imperi della nostra amministrazione proteggono
Le rendite piccole e grandi rendite parassitarie che si annidano in ogni comparto delle l'impiego pubblico e e impediscono questo controllo
La cittadinanza deve riprendere e lì hanno questa possibilità e affiancarsi agli organi di di auto-valutazione dei comparti in una sorta di competizione anche che dovrebbe avere nella public review annuale il suo momento culminante ma non l'unico
Quando questo questo cultura della valutazione della misurazione del confronto sarà fatta rimessa in moto
Quella cultura che già chi legge nelle riforme caffè Bassanini degli anni novanta ma che è rimasta il la volta non non attuata a quel punto secondo noi farà possibile
Superare quella indecente generalizzazione che vede tutti i gli impiegati pubblici trattati allo stesso modo
Quelli che lavorano per due quelli che tirano la carretta quelli che tengono in piedi per l'intero ufficio colpa loro lavoro lavorando anche per chi non lavora in quelli che non lavorano quelli che lavorano male quelli che tirano a campare
Ittica a queste proposte hanno presso in questi ultime settimane due metri un grande consenso proprio il persone che operano dentro l'amministrazione che soffrono di questa doppia ingiustizia grave
Essere trattate morale e sul piano retributivo in modo identico a chi non lavora ed essere accomunate a chi non lavora nel discredito generale
Mio libro che è uscito in questi giorni i nullafacenti ho voluto un un sottotitolo che dice perché e come reagire alla più grave ingiustizia della nostra amministrazione pubblica
E questa l'ingiustizia questure egualitarismo
E tratta tutti allo stesso modo che lavorino non lavorino anche i nullafacenti più rimarcati e protervia i quali possono permettersi di dire
Non mi può succedere nulla ecco in questa è un un milione della morale pubblica che si riflette poi sull'economia pubblica sul funzionamento sull'efficienza delle strutture
Perfetto il licenziamento del nullafacente non è la riforma dell'amministrazione pubblica ma il fatto che quei
Pochi clamorosi conclamati nullafacenti possano cominciare ai querelle licenziati come meritano avrà un un valore simbolico
E i rischi che si cominci a differenziare finalmente e per davvero le retribuzioni premiando cominciando a premiare come si deve
Chi fa il suo dovere e anche questo questo non avrà assoluto alone simbolico ma farà il segno di una svolta e l'impegno che l'amministrazione pubblica e finalmente incomincia finalmente a mettere innervata degli incentivi necessari a partire ovviamente dai dirigenti che sono i primi responsabili giù giù fino all'ultimo degli impiegati
Non abbiamo la presunzione che il nostro progetto sia il meglio etiche tanto meno che esso non possono essere migliorato aggiustato magari anche sostituito con un altro ma
Quello che conta è diritti
Aprire l'amministrazione ha questa cultura della valutazione della misurazione perché si possa per davvero voltar pagina dopo decenni di costosissima inerte vi ringrazio della pazienza e dell'attenzione e vi auguro buon lavoro
Grazie
Grazie professore siamo noi che ringraziamo lei grazie per essere stati stato con noi
Il professor Ichino apposto soprattutto l'accento sulle relazioni industriali essi quindi sulle questioni sindacali sul Pubblico impiego sulla riforma della pubblica amministrazione
Facendo spesso riferimento al modello inglese il modello della Gran Bretagna io adesso do la parola al professor Tito Boeri professore di economia del lavoro messa Bocconi prego professore
Ho quindi differenti
Grazie quando Mariano Giustino evitato a questo a questa presentazione devo dire che mi è tornata in mente un documento cui ho collaborato
Per il primo per il consiglio di Lisbona
Un documento che portava il titolo Welfare to work che la battaglia contro la disoccupazione di lunga durata cui avevo lavorato assieme a Richard Leigh arde Steve Wickham
Bene in quel documento noi formulava una serie di proposte per la riforma diciamo la del sistema di protezione sociale in Italia del mercato del lavoro tempo spesso prendendo spunto appunto dall'esperienza inglese del welfare to work
Mi ricordo molto bene nel allora quel documento ebbe una reazione molto forte ci fu proprio una levata di scudi diciamo un molto molto forte da parte del sindacato insomma un Cofferati furioso che protestò con il governo italiano perché questo poi documento fu trasmesso dal governo italiano allora il Presidente del Consiglio era D'Alema al al vertice al vertice spesso come documento in qualche modo prodotto
Da Blair da D'Alema
Diciamo qui ci fu una levata di scudi generalizzata e poi quel documento Band rapidamente messo nella cassetta nessuno so parlare per un po'di questo problema in quel documento noi semplicemente non ci limitavamo a mettere in luce appunto l'anomalia del nostro sistema di protezione sociale il fatto che non garantisce copertura ad una basta settore di persone che appunto fosse un sistema estremamente selettivo e basato su diciamo quelle che erano state delle imposizioni di gruppi di pressione settori maggiormente rappresentati
E poi formulava una serie di proposte anche di revisione del nostro mercato del lavoro accentramento dalla contrattazione introduzione del salario minimo
E così via
Bene allora il clima era talmente negativo che appunto ci fu questa reazione molto forte del sindacato e e lo stesso governo poi dovette fare marcia indietro si noti bene era un documento dia semplicemente riproposta fatto da studiosi nonna impegnata in nessun modo il governo ma c'è un ciononostante fu raccolto in quel modo
Dopodiché il tema è stato un po'derubricato dall'agenda politica
Con nella passata legislatura all'inizio si era cercato di fare qualcosa sulle riforme del mercato del lavoro ma senza affrontare questo nodo cruciale che quello degli ammortizzatori sociali del politiche di protezione di ultima istanza insomma dei dei dei poveri dei veri poveri in Italia
Poi dopo in qualche modo forti pressioni reazioni negative alle prime poi proposte allora formulate dal governo Berlusconi nel Patto per l'Italia venne introdotto una ricca in cui si faceva riferimento ad una riforma degli ammortizzatori sociali
L'idea fondamentale che ne denunciavano in quel documento era che gli ammortizzatori sociali oggi in Italia erano una copertura ad una gruppo molto limitato di lavoratori sono quelli che necessitano di meno di questa copertura perché i lavoratori
Delle piccola impresa dei servizi
Non hanno alcuna copertura contro il rischio di disoccupazione poi soprattutto non c'è o non ci sono ammortizzatori sociali degni del loro nome cioè sistemi che siano in qualche modo universali e selettivi al tempo stesso cioè sistemi che in qualche modo garantiscano un un reddito un reddito minimo riportando al di sopra di questa soglia le persone che cadono in condizioni di indigenza volete un po'la il richiamo la l'utopia tra virgolette di Ernesto Rossi quella di abolire la miseria di lottare contro i veri poveri quelli che ho qui nessuno mai pensa all'interno del nostro Paese bene a quel punto nel patto per l'Italia venne inserito una riga dicendo faremo una riforma di Martin Luther e sociale che poi non c'è stata nella scorsa legislatura
Adesso abbiamo visto questa finanziaria che non parla minimamente di ammortizzatori sociali vuole fare un'operazione di equità io vorrei tanto che nel nostro Paese quando si parla di equità si parlasse di equità solo quando si fanno le cose
è un termine importante Keita che una rete andrebbe usato con molta più attenzione non vedo un granché di equità in questa in questa finanziaria l'unica operazione di equità ma sarà un'operazione che vedremo da quindici anni e quella contro l'evasione fiscale lotta l'evasione fiscale è una lotta di equità ma ci vorranno tempi lunghi perché dia qualche frutto le altre operazioni fatte con questa finanziaria di capitan veramente poco
L'equità la dovremo fare quando davvero ci metteremo a costruire questo sistema di ammortizzatori sociali perché necessari in primis perché abbiamo questa nuova dimensione acquisita dalla povertà in Italia che ha connotati completamente diverso da quelli con cui eravamo abituati in qualche modo ad avere a che fare è una povertà concentrata tra chi non lavora e ed è una povertà che molto forte tra i giovani che nel profilo generazionale molto forte
Tra i giovani c'è anche povertà sul lavoro cioè il fenomeno dei lo pay workers e del così detto precariato così come ne parliamo
Quindi questo tipo di interventi di cui oggi abbiamo bisogno c'è bisogno anche di intervenire perché molti dottori sociale per attuare completare
La il cambiamento strutturale che è necessario perché il nostro Paese esca dal declino economico in cui in qualche modo caduto uscire dal declino vuol dire cambiare specializzazione produttiva vuol dire spostare diciamo risorse lavoro innanzitutto da settori in cui noi non riusciamo a reggere la competizione di nuovi paesi emergenti a settori invece che sono in grado di sfruttare al meglio
Diciamo il nostro capitale umano la nostra anche e tessuto organizzativo il capitale sociale anche del nostro del nostro Paese bene per fare questo dobbiamo fare tante operazioni dobbiamo spostare appunto lavoro
Da settori tradizionali che sono ad alta intensità di lavoro bassa qualità
A settori invece che utilizzano più capitale umano dobbiamo in qualche modo vincere le barriere che impediscono alle piccole imprese di crescere e creare più concorrenza anche tra le piccole imprese quindi vorrà dire
E in qualche modo che ci si dovrà essere più selezione tra le piccole imprese più spinta e per quelle che sopravvivono a crescere
Vuol dire sgonfiare la pubblica amministrazione chiaramente migliorarne l'efficienza anche lungo le linee di cui parlava prima Pietro Ichino bene se questo vuol dire cambiamento strutturale
Ne sappiamo che per fare queste grandi operazioni di cambiamento strutturale c'è bisogno di avere degli ammortizzatori sociali pensiamo all'esempio che sotto gli occhi di tutti dei paesi del Centro Est Europa che sono passati da un'economia pianificata di un'economia di mercato hanno conosciuto nel giro di pochi anni una trasformazione strutturale di dimensioni e che se vogliamo con all'inizio avevano l'ottanta novanta per cento dell'occupazione nel settore pubblico di Stato
E hanno chiaramente rapidamente sviluppato un settore privato che è diventato rapidamente maggioritario hanno
Spostato forza lavoro dal dalla dal dal settore primario dalla grande accumulazione dedita alla produzione di beni d'investimento a
A ai servizi in modo molto consistente hanno sgonfiato l'agricoltura hanno fatto anche operazioni sulla dimensione dell'impresa hanno spezzato grandi imprese in piccole imprese e per farlo hanno dovuto creare degli ammortizzatori sociali paesi che hanno fatto meglio sono quelli che hanno introdotto un sistema di ammortizzatori sociali prima dice i paesi di Visegrad cosiddetti l'hanno fatto e sono stati molto tirati relatore questo cambiamento strutturale invece di paesi come la Russia e molte altre ex repubbliche sovietiche che invece hanno atteso molto prima di creare un sistema di morte quindi a motivazioni sociali servono a fare cambiamento strutturale perché servono proprio a ad attutire i costi sociali e quindi a vincere l'opposizione che cioè altrimenti a cambiamenti di questo portata e quindi ne abbiamo bisogno di questo sistema soprattutto perché quello attuale
Di sistema che ne abbiamo oggi la cassa integrazione guadagni le liste di mobilità e fatto in modo tale da non davvero affrontare
Quelle aree di criticità del nostro sistema economico e produttivo sì dobbiamo spostarci verso lavorazioni a più alto valore aggiunto più alto utilizzo di capitale umano
Abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali per esempio che coprano i lavoratori delle piccole imprese abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali per il Pubblico impiego nel senso che dobbiamo davvero essere in grado di far fare la battaglia sugli esuberi nella nella pit nella nella nella nell'amministrazione nell'amministrazione pubblica porre le persone immobilità nel vero senso della della della parola perché ci sono duplicazioni chiaramente di amministrazione a tutti i livelli e abbiamo anche la necessità di porre un poco di più di pressione sui dipendenti pubblici per far loro guadagnare in efficienza quindi c'è bisogno di cui di questi ammortizzatori sociali proprio per facilitare cambiamento strutturale
Perché si continuano a rimandare perché bisogna essere anche avere i piedi per terra perché si continuano a rimandare le riforme come quella degli ammortizzatori sociali perché sono delle riforme che si fatte fino in fondo hanno dei costi non indifferenti
Abbiamo provato a fare dei calcoli e una riforma seria c'è una che estendesse la copertura dei sussidi di disoccupazione ha razionalizzato e gli altri sussidi esistenti e introducesse un reddito minimo garantito un po'come quello che esiste in altri Paesi dell'Unione Europea quindici ecco un'operazione di questo tipo
Verrebbe a costare a seconda delle simulazioni delle ipotesi però non meno di sette otto miliardi di euro ecco di questi tempi sono certamente risorse di non poco
Conto quindi è chiaro che soprattutto in un Paese in cui
Ne abbiamo avuto la spesa pubblica che e esplosa negli ultimi negli ultimi degli ultimi cinque anni cresciuta di più di due punti e mezzo di PIL e in cui non si vede una tendenza all'arresto di questa crescita
Ecco finanziare
Un programma di questo tipo è qualcosa di non di non facile sono aumentate vero nell'ultimo anno anche le entrate ma io credo che la battaglia che bisogna fare e quella per cercare insomma in qualche modo soprattutto di contenere
La Spesal sommare la l'aumento delle entrate spesso porta con sé e poi successivamente per meccanismi di
Tax pusher lardo conosciamo bene non non solo da noi all'incremento della spesa quindi ci vuole un governo che abbia la forza politica di a ridurre spesa improduttiva e trovare le risorse per finanziare un programma come quello che dicevo sugli ammortizzatori sociali se il Governo non ha questa forza politica cioè non è in grado di del intervenire su comparti di spesa non è in grado di riformare il sistema previdenziale
Completando le riforme che sono in atto da tempo nel nostro paese non è in in grado di intervenire sul Pubblico impiego se non è in grado di contenere gli affetti del federalismo sulla spesa pubblica bene a quel punto allora tanto vale invece proporsi delle riforme che siano a costo zero ma che comunque affrontino alcuni aspetti di criticità uno di questi è il problema del precariato che è stato sollevato in campagna elettorale salvo poi dimenticarsene
Una volta al governo questo è un problema molto serio che a mio giudizio va affrontato proprio rivedendo i meccanismi di ingresso nel mercato del lavoro non si tratta soltanto di intervenire su alcune figure contrattuale o meglio io penso che non sia giusto intervenire per cambiare delle figure contrattuali non ce n'è bisogno
La cosa fondamentale proprio di vedere oliare i meccanismi di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani le donne e chiaramente anche per i lavoratori che hanno più di cinquantacinque anni
Come si può procedere certamente non cadendo nel tranello nell'in passi in cui siamo un po'oggi per cui da una parte abbiamo quelli che chiedono tout cour l'abolizione della legge Biagi è un ritorno indietro al passato dimenticando i grandi risultati che abbiamo raggiunto nel creare posti di lavoro nell'abbassare la disoccupazione giovanile negli ultimi dieci anni e dall'altro invece abbiamo quelli che e si oppongono a qualsiasi tipo di di intervento bene una strada possibile quella di concepire un vero e proprio percorso d'ingresso nel mercato del lavoro abbiamo formulato delle ipotesi in questa direzione sulla voce del Pietro Garibaldi e Dio
L'idea è quella di creare un nuovo contratto permanente c'è un contratto che e chi viene assunto né in questo ambito non ha già una data di scadenza come i beni deperibili alla partenza ma che e in principio un contratto senza limiti di tempo ma che contempla diverse fasi ed una crescita successive graduale delle tutele onde non dissuadere il datore di lavoro dall'assunzione nell'ambito di questa fattispecie contrattuali in particolare ne prevediamo di allungare il periodo di prova
Per un periodo di prova che non che non dura solo tre mesi ma dura sei mesi come già vale per alcune categorie poi dal settimo mese fino al terzo anno avere un periodo di inserimento
In cui il lavoratore ottetto in modo forte il contro il licenziamento discriminatorio ed è protetto dalla tutela indennitaria contro il rischio di licenziamento economico
E poi dal terzo anno in poi si rientra a tutti gli effetti nella fattispecie attuale cioè la tutela forte anche contro il licenziamento economico
Perché a quel punto la tutela forte non è più qualcosa che dissuade il datore di lavoro dalle assunzioni
Non ha paura che questa trasformazione avvenga e quindi non si opporrebbe Accardo ad una lavoratore che continui sul posto di lavoro con delle tutele molto più forti per il semplice motivo che dopo tre anni che il datore di lavoro e lavoratore sono insieme operano insieme nell'azienda
C'è già stato un forte investimento nel capitale umano di quella volatore per cui per il datore di lavoro sarebbe comunque molto costoso separarsi dal lavoratore quindi l'idea è quella di creare sdrammatizzare se volete la protezione dell'impiego far sì che non sia più un deterrente alle assunzioni ma che al tempo al tempo stesso ci siano queste tutele per i lavoratori stato questo percorso d'ingresso dovrebbe valere a tutte le età perché ne avremo bisogno anche di facilitare uscite reingresso nel mercato del lavoro di lavoratori a tutte le età vendiamo e questa è la la la grande risultato dell'innovazione tecnologica di questi anni
Verso un il mondo in cui si vivrà più a lungo ne abbiamo guadagnato circa due anni e mezzo di vita ogni decennio negli ultimi tre decenni e quindi vorrà dire che dovremo lavorare anche che a lungo ha per lavorare più a lungo per esserti produttivi più a lungo avremo anche voglia durante la vita di farci dei periodi in cui andiamo in sabbatico prendiamo delle soste
In cui intende rende stiamo nel nostro capitale umano quindi dobbiamo metterci nelle condizioni di uscire e poi rientrare nel mercato del lavoro
A tutte le età questo chiaramente può essere fatto se non creiamo delle soglie delle del degli ostacoli tali per cui il datore di lavoro ha paura ad assumere qualcuno perché sa che si assume qualcuna terze si rivela poi la persona sbagliata non ha alcuna possibilità successivamente di rimediare
All'errore commesso per questo l'idea del canale d'ingresso di oliare i meccanismi d'ingresso non deve essere un'idea circoscritta quelli che oggi sono i lavoratori precari che sono soprattutto lavoratori giovani ma il principio deve essere estesa a tutti i lavoratori non deve essere una misura e che a un limite dieta in alcun tipo ecco questa è un'operazione che non costa nulla quindi può essere fatta dal punto di vista fiscale domani certo ci vuole il consenso politico per portarla avanti io continuo a sentire dire i vincoli Putin quando quando si fanno delle proposte dimentichi vincoli politici
Dal io penso sia un economista quindi chiaramente non solo politico ma mettendo a pensare che i vincoli politici siano qualcosa di endogena c'è qualcosa che i politici stessi dovrebbero riuscire in qualche modo a smuovere il loro mestiere peraltro a quello di creare
E disfare delle delle alleanze quindi
Non ci sono a mio giudizio molti alibi per non fare almeno questa operazione e per non mettere in cantiere nel giro di uno due anni un'operazione seria sugli ammortizzatori sociali quella sarà costosa però già bisogna muoversi in quella direzione creando le condizioni per spendere il meno possibile e alcune delle proposte che sono contenute in questa rivista per esempio la proposta di sesti tre di Pirrone sull'Agenzia del lavoro
Le proposte che di cui parlava appunto di misure di attivazione anche per contrastare il il sommerso a mio giudizio vanno nella direzione giusta perché ci dicono come sarà possibile fare quell'operazione spendendo relativamente poco ed evitando che si creano delle forme di di dipendenza quindi devo dire contributo di questo di questo numero della rivista è sicuramente importante spero che insomma qualcuno Racca raccoglierà questo messaggio grazie
Grazie grazie davvero allora professore Tito Boeri
è quello che ci auguriamo anche noi
Intanto ringrazio per essere qui con noi Maurizio sor Cioni dirigente di Italia lavoro leopoldo Munda Autori cercatore di tale pure assistente alla Sapienza distinzioni matematiche
E Salvatore Pirrone che dirigente del ministero del lavoro e do la parola a Roberto Cicciomessere già parlamentare radicale del gruppo Uefa fluoro
Come diceva prima Valeria Manieri non le ho tentato di tirare le fila rispetto a una serie di spunti che c'erano diciamo nel dibattito politico
Per tentare di di renderli anche concreti farli divenire proposta politica ti dovevi diceva non c'è un da presunti blocco oggi preoccupa
Non c'è poi una risposta rispetto a queste sollecitazioni quello che noi abbiamo tentato di fare invece dare una risposta
Tito Boeri era appunto Abbundo autore di una proposta di riforma degli ammortizzatori sociali e noi abbiamo approfondito in questa rivista il costo reali di una riforma per capire concretamente quindi siamo diciamo tra le righe lette quasi abbiamo quasi scritto un testo di legge mettendo insieme una serie di tasselli la proposta di Tito Boeri che prevede un sistema di a monte ammortizzatori sociali che duri un al massimo diciotto mesi con un
Tasso di sostituzione l'ultimo stipendio del sessantacinque per cento che scende al cinquantacinque per cento l'abbiamo calcolato
Sulla base dei dati che finalmente abbiamo anche versato un'azione un'opera non non facile per stabilire quanti sono
I beneficiari di ammortizzatori sociali imitare
Se noi consideriamo solo le casse integrazioni la mobilità
L'edile e l'indennità ordinaria di Dooku disoccupazione diciamo la percentuale sul le persone in cerca di lavoro questo calcoli fatti rispetto al due mila e quattro quindi parliamo di poco meno di due milioni di persone incerto in cerca di lavoro le persone coperte da uno di questi ammortizzatori sociali è sull'orlo del ventinove per cento sostanzialmente ed è una cosa che
Credo che faccia una certa impressione rispetto a un'aria qualsiasi del paese dove ci sono cento disoccupati che ne so in campagna abbiamo
Due terzi di questi due occupati che non prende cura leader di ammortizzatori sociali nulla lira
Abbiamo un terzo che prende ammortizzatori in qualche modo è coperto da questo Benefit di cui due terzi sono coperti sostanzialmente dall'invidia ordinaria di di occupazione e quindi il quaranta per cento dello dello stipendio un terzo di questo terzo beneficio invece di una copertura dell'ordine l'ottanta
Per cento questo è il quadro plastico dell'ingiustizia italiano sulla quale intervenire abbiamo calcolato il quanto costerebbe
Applicare il modello di topo di Tito Boeri sostituire tutto al Castello tutto tranne la cassa integrazione ordinaria in cassa straordinaria mobilità in verità
Ordinaria di disoccupazione edile
Con un meccanismo di welfare to work e dopodiché ce ne parla Perrone nel senso di collegare attualmente il beneficiario di un dell'India uno uno di questi indennità di disoccupazione sostanzialmente a un rapporto diretto con links
Il centro d'impiego ammessa assolutamente nulla
Si tratterebbe di collegare sostanzialmente nel gergo si dice per politiche passive
Attive però ne in pratica significa che il lavoratore dovrebbe che richiede che deve beneficiare di un ammortizzazione sociale prima deve passare a un certo in un centro d'impiego
Firmare un patto di servizio nel quale da una parte riceve benefit formazione orientamento già per altre c'è dall'altra parte si impegna a rispettare una serie Diego le che sono sostanzialmente l'accettazione innanzitutto dei posti di lavoro che vengono a fare tutti così come dei piani individuali di orientamento di formazione altrimenti cade il patto e il il disoccupato non perde il beneficio dell'ammortizzatore sociale lo abbiamo calcolato che e quindi la faccio subito Breve che
Se il quaranta per cento
Dei beneficiari di ammortizzatori sociali
Trovasse lavoro dei primi sei mesi cosa che è assolutamente possibile
Il costo totale questo raccolto lato leopoldo ma un davo dopo che nel cioè la spiegazione il racconto di questa analisi il costo di questa riforma
Sarebbe superiore di qualche centinaia di milioni non di miliardi
All'attuale costo sostenuto per gli ammortizzatori sociali che fra l'altro sappiamo benissimo che si auto finanziano il buco nero e quello dell'agricoltura ma questi istituti di cui ho parlato si autofinanziano certo per fare questa politica CD sarebbe necessario
Avere una agenzia che faccia il coordinamento di tutti questi tasselli M sia in grado quindi di mettere insieme politiche attive e politica estera passive e celere poi certo il ce ne parlerà Perrone
E quindi non ci troviamo di fronte alla possibilità di fare una riforma in cui l'obiettivo è coprire una percentuale più vasta
Della popolazione oggi esclusa da qualsiasi ammortizzatore sociale tanto più in una situazione in cui legge Biagi all'aumento della flessibilità deve seguire un ampliamento della platea dei beneficiari che non possono essere soltanto i dipendenti a tempo indeterminato ma anche le altre tipologie di lavoro che abbiamo viste bene questa riforma non è una quindi forma a costo zero per una riforma che ci possiamo permettere dal punto di vista finanziato dal punto di vista dei conti pubblici dove non ci possiamo permettere evidentemente dal punto di vista politico perché si tratta di rompere su privilegi attualmente in capo non dal disoccupato in quanto tale ma al lavoratore che fa parte di categorie di lavoratori
Particolarmente protette con dei privilegi rispetto agli altri
Ma niente arrivo subito alla conclusione quello che io ho cercato di dire in questa nelle mi
Nella ricerca che abbiamo fatto
O grazie allo spunto del del della rivista è una un altro tipo di provocazione
Nel senso che giustamente abbiamo parlato e parliamo continuiamo a parlare dei degli handicap
Che pesa hanno sulla nostra che aumenti e nonché sulla nostra economia gli handicap che peso lo sull'impresa che determinano la sua minore competitività sui mercati
Che determinano i fenomeni che che Novi conosciamo l'eccesso di regolamentazione sostanzialmente e il costo che questo eccesso di regolamentazione a sugli impresso l'impresa il costo delle mancate liberalizzazioni il costo della macchina dello Stato e quindi poi il costo del Welfare le pensioni e tutte le cose che leggiamo e sappiamo
Dai dai giornali però ci sono due cose di cui non non si parla per niente che sono però un terreno che deve essere affrontato e parla liberale non militante di Rifondazione
Comunista
Il costo del lavoro non è un problema italiano chi dice che il costo del lavoro è un problema italiano dice una falsità una bugia
Abbiamo analizzato a partire da tutte le fonti bis disponibili Banca d'Italia Istat eurostat Ocse
Il costo del lavoro nonostante il cuneo significativo adesso ridotto il costo del lavoro in Italia è più basso di nove mila euro all'anno rispetto alla Francia di quattordici mila euro rispetto alla Germania
Quando abbiamo un corso del lavoro così basso ma quale rilievo può avere sul fatto che dal due mila e quattro al due mila e cinque e cresciuto delle zero virgola tre per cento del costo lavoro è il più basso
Esiste quindi un problema salariale nel nostro problema esiste un problema di un impegno di un'impresa che ha e veniamo all'altro problema
Che ha coperto lassù il suo minore valore aggiunto la sua maggiore produttività grazie aste e ha sanato questo handicap strutturale
Dell'impresa italiana con il miglior costo del lavoro il minor costo del lavoro non è soltanto un problema
Sociale che riguarda milioni di persone
C'è un'analisi fatta sulla base dei dati della Banca d'Italia sul reddito da lavoro dipendente negli ultimi quindici anni il reddito da lavoro dipendente in Italia in tempi in termini reali e cult calato del dieci per cento di questo stiamo parlando
Cioè il potere d'acquisto
Della muratore meglio ancorché astratto quasi analizziamo andiamo entriamo vediamo per settore vediamo per dimensione di impresa è certo che la grande impresa sono più alti il problema siccome sempre la piccola impresa dove ci sono i costi più bassi in termini di costo di di di lavoro minore tutta lì questo è un problema
Sicuramente non si risolve con la contrattazione
Sindacale col il contratti nazionale e qui entra io sono perfettamente d'accordo sottoscrivo quello che dice
Lino
è necessaria una un diverso tipo di contrattazione capace
Che poi sostanzialmente significa puntare sull'è rischiare sulla parte variabile c'è quindi rischiare sull'impresa ma questo problema il problema del costo lavoro è un problema reale in cui prima o poi bisogna farà fare il il affrontare perché ripeto non è solo un problema sociale è un problema che stimolare e questo lo dicono
Tutte le fonti di analisi e le agenzie internazionali che hanno analizzato il sistema produttivo italiano che stimolano
Verso attività approdo produttive orientata al lavoro grazie appunto al basso costo lavoro piuttosto che agli investimenti innovazione tecnologica e così via l'ultimo
Problema è quella della produttività sappiamo benissimo che ci sono molti fattori che determinano
La crescita o meno della produttività di un in di un di un impresa vi sono sicuramente dei fattori sta che l'abbiamo organizzata i discussi una cosa che non ho fatto ma una ricerca interessantissimo che ha fatto l'Istat che andato a a calcolare
Quanto costa in termini percentuali di PIL i ritardi nel processo civile relativamente soltanto alle al alle procedure di fallimento ha calcolato che il il costo dei ritardi per questa attività processuale vale uno virgola due per cento di PIL qui stiamo parlando di un peso sull'economia e sull'impresa
Gravoso
Però chissà affatto impresa sa perfettamente che sicuramente questi fattori incidono
I fattori di successo di impresa dipendono tutti dall'imprenditore dal suo dalla sua governance dalla sua capacità di gestire di scegliere
Le produzioni maggiormente competitivi di innovare di innovare fare innovazioni di processo fare innovazioni di prodotto eccetera eccetera
E che sta lì e in Italia quindi sul banco degli imputati sicuramente classe politica manca mancata liberalizzazione tutto quello chi che vi pare
E però non possiamo non prendere atto che esiste un problema strutturale dell'impresa italiana di inefficienza dell'impresa italiana che oggi è coperto dal basso costo del lavoro e che quindi sicuramente la politica poco può fare rispetto a scelte a politiche che sono il Peter ma già mettere al centro il problema della produttività credo che sia un problema fondamentale e poi vengo e finisco Montezemolo dice dobbiamo costruire il tavolo della
In cui si affronta il problema della produttività
Boh io non non non non non so cosa vuol dire
Perché non capisco le parti sociali cosa c'entrano sulla priorità all'impresa Enzo Mattina che prima di essere sempre stato tra il sindacalista
E poi
Collega al Parlamento europeo oggi è imprenditore
Bottiglie chiedo lumi ma che centrano le parti sociali si può discutere un po'del maggiore flessibilità e così via poca probabilità di Bagrat le scelte scelte fatte in termini innovazioni in termini ai modello di business e tutto quello che ci pare che lo intervista all'interno della tua azienda che discuti con tre collaboratori
E e basta
Non vorrei e con questo chiuso veramente che questo discorso
Sulla pur produttività ritorni all'unico cosa che ha da offrire il sindacato
E quello appunto della moderazione salariale perché se altrimenti non capisco
Questo tavolo che quale essa dovrebbe essere il contributo del sindacato a questa tavolo della Conte qui della competitività grazie
Grazie
Grazie Roberto Cicciomessere
E intanto ringrazio
è che di essere qui con noi Antonella Massara dirigente di Italia lavoro che ha collaborato alla realizzazione anche con assaggiati sin questo numero Nicola Salerno del chairman Cassina Pammolli professor Pammolli si è occupato della riforma delle pensioni ed è qui con noi adesso anche la ministra delle Politiche europee del commercio internazionale la Bonino che salutiamo e ringraziamo per essere qui intanto do la parola Daniele Capezzone presidente la commissione della chitarra richiede la carne
Grazie io tra l'altro mi scuso perché tra poco dovrò lasciarvi però perché tornava finanziaria
Nella nella mia Commissione comincio con dire grazie e complimenti per questo numero e per il lavoro di qualcos'turca complimenti a Roberto Cicciomessere a Fabio Pammolli a Valeria Manieri a tutti quanti hanno curato collaborato a questo numero e quindi a questo ma loro se volete questo lavoro e quindi a questo numero di diritto e libertà e grazie Mariano Giustino per questa occasione di parlarne
Ammette intanto convince una cosa
Oltre a una serie di questioni di merito
A me convince l'approccio di metodo cioè convince l'idea di tenere insieme le cose
Questo è un Paese in cui troppo spesso il dibattito ad esempio sulle pensioni avviene in modo separato dal dibattito sul Welfare
Questo è un paese in cui troppe volte si tengono separati aspetti che invece andrebbero visti in modo contestuale con una lettura comune voi avete il merito di dire avete fatto in modo molto netto in particolare in questo ultimo semestre che le cose stanno insieme troppa parte della spesa sociale e ad esempio mangiata sul piano della sua dell'attuale assetto pensionistico e chi su questo altare non sacrifichiamo la possibilità di un sistema adeguato di ammortizzatori sociali questo a mio avviso le cose che diceva un istante fa Cicciomessere le cose che diceva il professor Boeri poco prima è anche una base per un confronto politico serrato
Visto anche con gli occhi di chi vuole
Scrivere il cammino di una sinistra innovatrice
Oltre che poi di una destra innovatrice ci verrò ma stiamo viene quasi da dire chi è più di sinistra
Chi è che difende meglio i più deboli chi difende l'assetto attuale
E quindi come dire un sistema in cui a beneficiare gli ammortizzatori sociali sono così pochi chi invece anche attraverso una riforma pensionistica creerebbe le condizioni per una Rete
Più estesa per una rete usiamo la parola più giusta
E anche più elastica io credo che le cose che voi avete detto le cose scritte in questi mesi da Pammolli da Boeri dedichino da voi
Ci riportino allo spirito e alla lettera anche del rapporto Biaggi
Poi tutti ricordiamo la criminalizzazione della legge Biagi ma fu criminalizzato anche il rapporto Biaggi che pure teneva insieme le due cose teneva insieme anche il capitolo degli ammortizzatori sociali pure
L'attuale sindaco di Bologna che ora viene attaccato da sinistra ieri il vecchio meglio ha ragione c'è sempre un puro più puro che chi è pura no uno dovrebbe ricordare ma è Cofferati parlò a suo tempo del libro bianco limacciose le cose si tengono insieme
Credo siano stati gli amici
Di critica sociale il merito va loro forse di avere un po'per primi in Italia ha parlato per esempio dell'Hamilton Project
Del rapporto della Brookings Institution su questo all'idea a mio avviso funziona anche come chiave occorre una rete fatta appunto di trampolini e non diamo anche occorre no un meccanismo che ti consenta di entrare con più facilità nel nel nel mercato nel mercato del lavoro ma voglio restare proprio per brevità su pochissimi punti intanto questa cosa dei più deboli che è una chiave possibile per le cose che diceva un istante fa Cicciomessere
Per una cosa che ha detto ancora lui in questi mesi e che è stata ripresa con accenti a mio avviso anche convincenti dal leader della UIL Angeletti la questione dei salari in cui troppo poco si parla in questo Paese nessun problema vero che c'è
E la questione su cui molte volte insistito il professor Giavazzi e così chiudiamo il cerchio di come si scrive oggi una politica a favore dei più deboli di quelli che non hanno altro tipo di protezione occhio perché è vero che una società centrata sul merito lascerebbe qualcun indietro
Ma se tu non fai quel tipo di discriminazione lì ti tiene la discriminazione fondata sul censo mi è capitato di citare recentemente una ricerca in via francamente impressionato negli Stati Uniti che vediamo
Sempre come il ruolo delle disuguaglianze un giovane di famiglia ricca ai doppio delle probabilità di un giovane di famiglia povera di completare i suoi studi uno dice Carpi dall'ingiustizia qui in Italia il rapporto non è due a uno ma sette a uno
Allora mettiamo insieme le cose gli ammortizzatori sociali a così pochi
La possibilità di completare il percorso di studi eccetera la questione dei salari così bassi se ci aggiungiamo poi il tema dell'accesso alle professioni noi vediamo che questo è un paese questo è un punto d'incontro in cui una politica liberale e liberista anche incontra le esigenze sociali
E anche quelle socialiste
Di allargamento del perimetro della possibilità di una opportunità di una opportunità per tanti non fare le riforme oggi significa creare una situazione in cui o per censo o per protezione corporativa qualcuno al caldo già ci sta
Il problema sono gli altri pochi altri spunti
Questa diciamo il terreno dove si incontrano le cose dette da tutti voi e anche dal professor Ichino su queste qui diciamo una riscrittura del tema degli ammortizzatori sociali ci portano anche al cuore di un'altra
Di un altro dramma italiano che è quello della non legalità
Perché è evidente che se tu ragioni
Su un modello diciamo blairiano ma pure se ragionasse su modello danese
Non puoi farlo in un sistema che in un colabrodo
Di Quino fa voi lo raccontate bene nel
Nella rivista anche il racconto di come funziona de il fatto che tu sul tuo onore firmi il patto che è stato ricordato anche un istante fa da Boeri e poi da Ciccio messe ciascuno capisce che con livelli di non legalità di non controllo della pubblica amministrazione italiana la cosa difficilmente potrebbe funzionare ecco perché abbiamo bisogno anche di quel tipo di di quel tipo di asticella questo vale scusate vado veloce ma proprio per andare per flash anche per l'altra questione
Si tratta Delfino nel suo intervento
Chi si fa un giro per Roma in questi giorni trova una città incartata dai Comunisti italiani
Ma il timbro con scritto assunti
E passa anche l'esegesi ma insomma assunti un bel timbro trecento mila precari poi qualcuno rialza le cifre insomma
Dice lei chi non conta nei singoli
E qui contano davvero i singoli nel senso che poi se uno va a spulciare Azzi
I mille trecentocinquanta commi del maxiemendamento la copertura per quei trecento Bellanova trova quindi delle due l'una o è una truffa in un sala ciascuno può farsi la sede ma facciamo per un momento
Il calcolo che invece quella cosa si fa
Si farà più un concorso a questo Cuccia e chi si metterà nell'ordine lei mi faccio un mazzo tanto per sei mesi per sette mesi per otto mesi per studiare due mila pagine tre mila pagine cinque mila pagine perché questo è anche un sarei per dire che anche questa è una domanda di sinistra
Se accettiamo lo schema che non è il mio ma per il quale chiedi sinistra difende
Sia un'opportunità di meno
Chiudo con alcune cose che si ricollegano a quello che diceva Cicciomessere da ultimo produttività eccetera
Io sono colpito dal fatto che
Il dibattito in questo momento soprattutto sul piano politico e ancora un dibattito con approcci che lingua cifre
Risentiamo parla non non è solo Sesto San Giovanni con quella fotografia
Con imprenditori che sono ormai ex imprese pubbliche o un certo tipo di privato ciò ma ancora il fatto che la chiave che ci sia quella triangolazione grande impresa grande sindacato fatto che ancora si ragioni per blocchi sociali che ancora qualcuno non pochi e Titti parla di antinomia tra capitale e lavoro io vorrei che si entrasse
In una logica diverso oggi il tema è quello flussi territori
Il tema è quello di capire come un territorio si rende attraente rispetto ai flussi che devono atterrare e
Io lo vado dicendo che ma
è pane quotidiano per voi che queste cose le che studia quando in Polonia per avere un'impresa dieci giorni e regime fiscale al diciannove per cento
Quando in Estonia passa piatto al ventiquattro per cento scenderà ancora e sviluppo all'undici quando l'Austria
Venticinque per cento per le imprese che arrivano
Se il nostro schema intermedi mercato del lavoro e quello che in termini di ammortizzatori e quello che in termini di tasse è quello che e di non semplificazione Broke
E difficile capire a cosa ci aggrappiamo chiudo con l'ultimissima cosa che a me importa perché è stata giustamente secondo me evocata dal professor Ichino che evocava le grandi trasformazioni nell'Est europeo no al passaggio da imprese pubbliche imprese private impresa e divise
Via dimagrimento dal settore agricolo e passaggio da altri settori
Il tema anche qui del nanismo delle nostre imprese qui siamo al paradosso perché da una parte non si fa nulla pure si stanno ormai una mensola di libri sull'animismo per affrontare il problema per aiutarle a crescere
Non c'è quasi più nessuno che ponga il tema delle norme dello Statuto dei lavoratori che creano difficoltà per le imprese che crescono
Non si vede nulla da x legislatura nonostante le promesse sulle misure promozionali per l'aggregazione di imprese perfino in termini di TFR sia adottata una misura quella della soglia dei cinquanta per cui chi sta sotto si tiene sotto e chi sta sopra magari prova scene quindi già ho fatto tre esempi bene non fa nulla per
Quindi ti tengo piccolo e una volta che ritengo piccolo chi tratto pure male
Lo la realtà italiana delle microimprese
è una realtà tutta da chiarire le imprese sotto i venti dipendenti sono il novantotto per cento delle imprese italiane e ci sta dentro tutto ci sta dentro il negozio ma ci sta dentro anche l'impresa
Più innovativa che rischia eccetera novantotto per cento per impedire sessanta per cento degli occupati quaranta per cento del lavoro del valore aggiunto
Se uno non da diciamo non si pone nell'ordine di idee di dare una risposta a questa realtà con per le cose che voi dite e anche con ammortizzatori per i lavoratori quel pezzo ma e anche invece sul lato dell'imprenditore con meno tasse più semplificazione ecco perché le cose stanno insieme a voi che avete giustamente tenuto insieme se non si dà una risposta di questo tipo io ho paura che poi non sarà diciamo una sconfitta per il centrosinistra una sconfitta per cento versa una sconfitta per il sistema Paese per questo dico e chiudo ringraziandovi ci sono questi cantieri aperti cioè il governo che ora a questa sfida speriamo positiva io credo che le parole di ieri di Prodi vadano prese come dato positivo vediamo
Fase due ci sia anche troppo esercitati sul nomi però ora gennaio è un momento
C'è il centrodestra che deve capire come fa opposizione all'opposizione una grande occasione di darsi una strategia qual è la strategia è quella per cui si spinge il Governo uno sì incalza per fare di più
Ho
Ci si mette sulle barricate alla prima a a a al primo intervento che appaia riformatore vale anche per gli altri cantieri centrali i centristi che devono misurarsi con questo dico una cosa io trovo interessanti molte delle cose che oggi
Sento dire anche nel cantiere di centro però e per stare alle cose che ci diceva presso Ichino e l'ultimo contratto al Pubblico impiego ha fatto il ministro Baccini
Questa questa è questo è un interrogativo
Per il centrodestra ecco quindi ci sono contraddizioni positive e negative c'è un mix di opportunità e invece di gravami negli attivi per il cantiere di centrosinistra per il cantiere di centrodestra per il cantiere di cento credo che sia diciamo interesse di tutti
Lavorare per il tanto meglio tanto meglio e non prima tanto peggio tanto meglio e provare a incalzare ciascuno dei tre cantine cominciarono di governo che ovviamente il più rilevante per il Paese a fare un passo in avanti
Rispetto a tutte le cose che voi avete inseriti in questo bel volume grazie
Grazie grazie
Daniele Capezzone e do la parola adesso alla professor Fabio Pammolli che in pratica curato una intera sezione si sulla pubblica amministrazione sulle pensioni e sanità
Intanto grazie io cercherò di toccare alcuni punti
Etnici rubando pochissimi minuti ma prima di avventurarmi in alcune considerazioni più direttamente legata al mercato del lavoro
Vorrei richiamare alcuni punti che sono stati evocati dall'intervento di Capezzone ma anche dagli interventi precedenti in particolare pensando a produttività e crescita
La prima considerazione parlando di politica economica e che una riflessione
Noi ci troviamo una legge di Bilancio con due articoli un articolo che dice che si parla della legge di Bilancio e con un articolo che pare fatto di circa mille quattrocento
Commi
E questa mi pare la prima anomalia da tenere in considerazione per il futuro già l'anno scorso c'era stato un richiamo del Presidente da Repubblica
Rispetto diciamo allo stravolgimento di ogni principio serio di contabilità pubblica di di articolazione della legge di bilancio forse se si recuperasse visione sistematicità almeno nella formulazione della legge di bilancio si avrebbe la possibilità di far politica economica perché altrimenti
Vedo difficoltà già questo livello
Secondo punto è la difficoltà
Del dibattito del del quindi anche nostra di parlare e di portare a compimento soprattutto perché parlare se ne parla abbastanza ma portare a compimento riforme strutturali qui il focus è stato su riforme strutturali che riguardano il mercato del lavoro la previdenza del Welfare
Queste riforme strutturali
Sono diventate urgenti e forse capire il perché sono urgenti quali sono gli ostacoli che sono poi ostacoli politici perché giustamente Tito Boeri diceva
Una delle difficoltà che ci sentiamo sollevare ma non hai tenuto conto del vincolo politico che abbiamo ora nel sollevare nell'affrontare le riforme strutturali ma i vincoli politici molte volte sono endogeni cioè sono indotti dalla politica non sono i vincoli che sono imposti alla politica
E l'importanza di fare riforme strutturali presto
è indotta da una considerazione banalissima proprio l'andamento demografico farà sì che le tabelle dell'elettore mediano
Cresca molto rapidamente nel tempo e che alcuni snodi di riforma strutturale saranno ancora più difficili da toccare nel momento in cui la maggioranza dell'elettorato avrà una fascia di età ancora più alte
Perché andremo a toccare delle riforme che costano ad esempio il trasferimento da pensioni a altri oneri previdenziali e al consolidamento degli oneri legati alla famiglia
E alla parte legata agli ammortizzatori sociali andrà a toccare a quel punto è già lo fa interessi diretti questa conflitto di interessi intergenerazionale rischia di a cui essi la finestra temporale demografia la mano e da ora al due mila dodici
Non abbiamo più tempo di di continuare a dire che abbiamo bisogno di riforme strutturali intanto le introduciamo perché ormai mancano cinque anni al due mila dodici
Un un dato demografico il secondo dato anche se non è il mio mestiere è un dato politico
Perché una situazione di ritardo nell'introduzione di riforme strutturali di una situazione quindi di continuo perpetuarsi dell'insicurezza ad esempio pensiamo alle fasce di lavoratori che prima venivano ricordare da Roberto Cicciomessere
Aggiungono in sicurezza di insicurezza e purtroppo
Detto da da un laico e detto da un liberale
E chi fa l'economista
Purtroppo danno spazio per discorsi politici che sono di estrema conservazione che cavalcano questo stato di insicurezza mi spiego
In sicurezza che deriva da tre grandi Trend un trend demografico appunto di percezione di consapevolezza dell'invecchiamento della popolazione
Un trend di differenziali di crescita sappiamo che non stiamo crescendo e che anche se stiamo crescendo facemmo molto meno tutti gli altri Paesi europei anche le ultime previsioni ci danno all'uno e sette già con un dato ottimistico
Ma se poi lo confrontiamo a quello che accadrà in Francia in Germania scopriamo che siamo oltre il mezzo punto percentuale di crescita del PIL pro capite in meno
Qui c'è un'insicurezza legata alla consapevolezza che stiamo crescendo poco
C'è poi un'insicurezza del derivante dalla percezione della minaccia geopolitica che è particolarmente forte per l'Italia
Queste tre fonti di insicurezza si saldano nel determinare uno spazio per la conservazione per la protezione dai dazi
Al fatto che dobbiamo boicottare Ikea perché non commercializza i precetti al fatto che abbiamo una e si ed è una saldatura che dal punto di vista della difficoltà di introdurre riforme strutturali le la amplifica
Purtroppo questa è una storia nota nella storia economica di molti Paesi perché ci sono fasi nella vita di un Paese astraendo da noi stessi e in cui domina una cultura della stagnazione
In cui si entra in una cultura della stagnazione
In cui il nesso di causa azione tra identità interesse nazionale crescita viene affrontato unicamente nel verso che ho appena descritto cioè si pensa che tutelando interessi nazionali e opposizioni si faciliti la crescita si guarda invece l'altro nesso cosa accade quando la liberalizzazione quando le riforme strutturali liberano la crescita e cosa accade quindi in termini di apertura
E qui arrivo ai punti sul sul capitale con col capitale umano la produttività del capitale sociale
Il problema dell'Italia non è il costo del lavoro sicuramente c'è un problema legato alle basse retribuzioni non quindi all'alto costo del lavoro casomai c'è un Prati basse retribuzioni
Basse retribuzioni legate al modello di specializzazione settoriale e al modello di business che entro quel modello di specializzazione settoriale le imprese italiane hanno messi in campo
Come mai troviamo un punto it li voglio essere provocatorio solamente a Lisbona il caffè non è neanche tanto buono invece troviamo Stahl box a Tokyo in maniera capillare quella un problema di modello di business
Quindi dentro il portafoglio settori non siamo neppure in grado di realizzare a livello Paese un'evoluzione dei modelli imprenditoriali è certo che poi gli oneri si scaricano non sui profitti perché se guardiamo l'andamento degli utili nel tempo questi utili sono stati positivi
Ma sull'andamento del costo del lavoro e sulle remunerazioni fatto salvo il cuneo elevato
Allora cosa fare il problema dell'Italia quindi non è tanto quello del costo del lavoro se guardiamo i dati prevale la produttività totale dei fattori quindi bassa innovazione tecnologica organizzativa bassa accumulazione di capitale abbia investito troppo poco
E specializzazione settoriale
Come rinnovare il tessuto produttivo dell'Italia primo problema legato al mercato del lavoro a un segmento particolare del mercato del lavoro
Noi sappiamo che oggi senza inserirsi spesi che non riescono a inserirsi in un circuito di mobilità del capitale umano a livello internazionale sono Paesi penalizzati
Da un lato non stiamo valorizzando una vera e propria diaspora italiana in varie fasi storiche e a vari livelli per riportare e valorizzare una rete estesa di contatti che sono di soggetti italiani usciti dall'Italia
E che in realtà possono contribuire da un altro lato non stiamo a Trento giovani a lavorare a studiare in Italia
Il trenta per cento degli amministratori delegati delle imprese localizzate nella Silicon Valley eh indiano sono indiani che sono andati a studiare nelle università di quel Paese
E difficile avere un rinnovamento del tessuto produttivo senza avere un rinnovamento del capitale umano e se non ha traiamo nuovi Soggetti difficilmente avremo nuove attività
E da questo punto di vista come documentiamo in una serie di lavori con il chairman il sistema universitario italiano è il sistema che a livello di paesi OCSE quello che ha il minor numero di studenti fatto salva la Turchia stranieri e il minor numero di ricercatori stranieri impiegati presso le nostre università senza una capacità attrattiva di nuova linfa difficilmente riusciremo a parlare di rinnovamento dei modelli di business
E di incrementi di produttività
Ultimi punti
E da questo punto di vista quindi capitale umano e capitale sociale sono legati ma di capitale sociale vorrei sentir parlare come capitale sociale internazionale
Le reti dei mercanti sono state nobili e importanti in tutte le fasi storiche è forse il caso di riscoprire il ruolo di queste reti di queste diaspore per sostenere la crescita
Altro punto e vengo ad alcune considerazioni tecniche molto brevemente noi abbiamo criticato la finanziaria come chairman con Nicola Salerno
Perché come è stata disegnata la manovra sul cuneo e per come è stata disegnata la manovra sul trattamento di fine rapporto il per come non sono state collegate le due manovre tra di loro
Il cuneo lato impresa è stato e quindi diciamo la riduzione del cuneo a a carico delle imprese
è stata finanziata di fatto con la fiscalità generale andando ad aumentare la deducibilità sulla base imponibile IRAP
Di fatto potremmo pensare a uno strumento che neppure dal punto di vista politico a nostro avviso è stato efficace perché ha contrapposto due soggetti
Attori due attori nella fiscalità generale le imprese e la famiglia
Per cui voglio dire la percezione diffusa di un aumento del carico fiscale
Ha fatto sia più che compensato i benefici politici derivanti dalla riduzione del cuneo ma questo è un aspetto politico dal punto vista concettuale ci troviamo con una misura che non ha un finanziamento strutturale
E con un'altra misura che è quella del lo smobilizzo del trattamento di fine rapporto che a propria volta nona una copertura strutturale in termini di finanziamento e nel frattempo abbiamo avuto una scommessa del governo sul mancato decollo dei fondi privati quindi della previdenza privata
Se per il futuro vogliamo pensare ai tassi di sostituzione delle pensioni per le generazioni nuove saranno inferiori al quaranta per cento in alcuni casi tra l'ultima retribuzione e nel primo anno di pensione
Dobbiamo risolvere un dilemma che come a vere pensioni più alte spendendo meno per le pensioni a carico dello Stato risposta aumentando il peso delle pensioni privata la componente privata
Allora l'unico modo che vediamo serio per legare Cuneo il trattamento di fine rapporto in un disegno organico di riforma della previdenza e degli ammortizzatori sociali e quello di eliminare tutta la pletora
Di incentivi di deduzioni di detrazioni che vanno a caratterizzare l'attuale copertura del trattamento di dello smobilizzo del trattamento di fine rapporto lo smobilizzo del trattamento di fine rapporto per compensare le imprese
E invece di andare a prevedere per il datore di lavoro una soglia di decontribuzione quindi la possibilità di contribuire dalla dalla dal dal dalle pensioni pubblico impiego del fondo presso l'INPS
E liberando risorse che il lavoratore potrà allocare per una quota che stimiamo essere sufficiente
Nell'ordine del quattro per cento della retribuzione annua lorda che il lavoratore potrà allocare a fondi privati questo perché perché statisticamente si dimostra ed è dimostrato che la remunerazione per il lavoratore il ritorno in termini economici più alto rispetto all'allocazione prevista
Attualmente quindi rispetto al trattamento di fine rapporto perché si faciliterebbe in modo strutturale il decollo del del pilastro privato perché si potrebbero introdurre vantaggi fiscali disegnare bene i vantaggi fiscali per la previdenza privata rimuovendo quelle differenziazioni artificiose di area geografica o di tipologia di lavoratori tra lavoratore dipendente lavoratore indipendente tre lavoratore dipendente a tempo indeterminato e lavoratore tipo dipendente a tempo determinato che stanno caratterizzando la pletora di interventi sul mercato del lavoro
Io mi fermo qui sicuramente una politica per la crescita deve basarsi sull'attrazione di capitale umano ed investimenti dall'estero da questo punto di vista il capitolo delle liberalizzazioni va di pari passo con quello delle riforme strutturali
Difficilmente avremo investitori nei settori idrico polisti si purtroppo in molti casi sono segnati dalla mafia pubblica
Ad esempio in tutti i servizi locali di pubblica utilità
Sì avremo ancora gli ostacoli che ci pone ad esempio l'attuale formulazione del titolo quinto dove le regioni e i Comuni hanno la possibilità di fatto di porre dei di diritti di veto a investimenti di operatori multinazionali e dove è stato difficilissimo partorire un decreto Lanzillotta che poi di fatto si è dovuto già rimangiare alcuni passaggi nell'assegnati ma che rappresenta comunque un elemento positivo
Quindi apertura e creazione di capitale sociale ed economico internazionale come strumento per uscire dal declino mi sembra l'unico l'unico concetto che vorrei sottolineare grazie
Grazie grazie davvero al professore Fabio Pammolli ed ora la do la parola al nostro ministro delle Politiche europee la Bonino
Io ho fatto io ho fatto presto per nasce
Non sono io che non so parlare tra caramello
No io volevo
A parte quello che ho detto in questo
Saggio insomma in questo libro
Volevo affrontare la la questione ad adiuvandum partendo da dove l'ha lasciata favole cioè l'attrazione di capitali esteri
L'internazionalizzazione più o meno la frazione del capitale umano che sono
Può elementi meno sotto i riflettori premetto
Non mi appassiona molto se siamo alla fase due a quella uno a quella trentadue la mia impressione
è che già sarebbe molto se fossimo alla fase zero o comunque se ci fosse un accordo sostanzialmente non tanto sulle riforme in generale sua ma nel merito nella priorità delle stesse che punto poiché quello stamattina a Roma come Confindustria primo ancora la Farnesina un tavolo se il Paese del Golfo
E dei rapporti tra i Paesi del gruppo
E in realtà
E c'è da chiedersi perché mai diciamo tutti le stesse cose da circa dieci anni e poi non succede nulla perché è questo il punto della situazione
Allora il problema a me sembra risiede nel tipo di frammentazione politica o di volontà politica perché ci sarà pure un motivo per cui
è stato difficile quasi impossibile o impossibile fare le riforme persino nei cinque anni precedenti con un governo almeno più più come dire definito da questo punto di vista e con una maggioranza ben più confortevole
Allora c'è qualcosa in più per non che non funzioni
Allora perché
A tutti così convegni dove io Wanda ci possono essere opinioni diverse ma che bisogna mettere mano che ne so alla pubblica amministrazione in termini di meritocrazia e certamente a parte i comunisti italiani o i Verdi che invece sono su posizioni diverse
E oppure che alla semplificazione oppure nella previdenza oppure la lista è sempre quella e devo dire che il prossimo le ipotesi di soluzione sostanzialmente non si distanzia non alla valorizzazione del capitale umano brividi Chirivì già sta diventando una litania
Rispetto alla quale qualora onde perché non si fanno
E non si fanno perché ovviamente tutte queste riforme possono dare
Risultati positivi a medio termine nell'immediato nell'immediato vasti settori che si sono
Seduti o non seduti sullo stato Squaw
Ne vendono solo e che sono più organizzati e di altri per intenderci anche elettoralmente e che hanno poteri di veto importante non solo nella società ma tanto per gradire anche al Senato
Ma pongono dei dei dei problemi reale e allora il problema di capire sento questa fase zero o comunque la vogliamo chiamare
Esisterà la possibilità all'interno del governo ma non solo all'interno del Parlamento ma non solo di spingere perché a Presidente del Consiglio
Assumo a una leadership di mediazione la politica quello due perché questo livello di mediazione sia in più come dire alto possibile nel senso più servizio a pagina liberale russi
Questo è mi sembra allora a me interesserebbe molto più discuterà aldilà del merito del di come facciamo perché i due milioni in piazza per esempio di due settimane fa non sia non solo contro le tasse o che il prossimo in piazza non siano solo i sindacati piuttosto che non non so che altro ma vada in piazza o se non è la piazza che cos'altro è che conto è quali sono i rapporti di forza perché nei prossimi giorni o nelle prossime settimane
Rispetto alle cose necessarie da fare
Il Presidente del Consiglio assuma la posizione di mediazione più liberale forse
Finora anzi non è così insomma non la proposta
Sulle professioni cito l'ultima che è arrivata al Consiglio dei ministri per essere ben chiara stavo in Duomo tutti gli altri chi più chi meno hanno accettato una impostazione che manteneva l'impianto degli ordini con
Qualche miglioramento ma all'interno
Dico dico allora
Vengono al pettine e quindi la cosa avremmo dovuto fare dieci anni fa
Non l'abbiamo fatti dieci anni fa non le ho fatte ma anche cinque anni fa
Impraticabile a sette oggi la forza perché nulla è necessario
O comunque presi in
Nel due mila quattro è chiaro che anche per ragioni internazionali la nostra crescita zero nel due mila cinque ha cominciato a muoversi oggi chiudiamo alla fine del due mila sei al traino di una ripresa economica altrui ma con una crescita dell'uno virgola
Allora certe seduti al tavolino uno dice a Larry forma si fanno esattamente quando l'economia va meglio
Benissimo si fanno anche all'inizio della legislatura per ovvi motivi
E tutto questo ce lo raccontiamo
No
Dopodiché
Il problema è che come a volte non basta avere ragione ma bisogna anche avere i dubbi della ragione
I numeri ed è la ragione io che non sia una strada tutta in salita nel mio neanche detto perché ce lo si fa
Questa è un po'il punto della dal punto di vista politico
Nel merito voglio solo aggiungere due considerazione al di là delle cambiamenti e riforme
Di stampo diciamo più più interno barra italiota solamente inserire due elementi di
Diciamo di di commercio internazionale di cui o di internazionalizzazione di cui mi mi occupo
La prima questione che io penso che non c'è consapevolezza sufficiente che noi stiamo assistendo da anni a questa parte viene a maturazione sotto i nostri occhi un vero e proprio tsunami geopolitico il cono
Non l'abbiamo visto venire
Chi l'ha visto venire se n'è impaurito per cui le invasioni ma non perché non ci fossero ma il problema di andare a capire perché se dopo che c'è che è una coazione a ripetere nel guardare il mondo uno continua chiamarli Paesi emergenti l'altro giorno uno di questi signori ma fermate militante emergente sarà lei che io veramente sono emersi ormai sani e fresco al dieci per cento me da un posto all'emergente sono José emergente forse le fosse luogo l'edizione è una visione non solo italiano centri calma anche loro Europol centra il cavo o comunque che non riesce a capire e a trarre le conseguenze che gli preferisce non guardare che l'equilibrio economico e quindi poi geopolitico sia spostato
A est diciamo con conseguenze non irrilevanti
Adesso non tocco le le conseguenze diciamo più di di di politica estera di tipo tradizionale e questi gentili signori
Possono avere ma ci metto anche per altri versi valuti eccetera eccetera perché poi questo loro sviluppo sposta allora crescita si mantiene solo con evidentemente dei flussi energetici che glielo consentano che se non si ferma e quindi sono diventati come dire acquirenti famelici il che vuol dire dare per esempio hanno Russia nonché all'Iran un potere non solo finanziario ma politico straordinarie per cui le in più tutti questi gentili signori che peraltro sono un mercato di tre miliardi di persone più a possono avere degli interessi in qualche modo in Europa o ma non hanno bisogno dell'Europa punto fondamentale e che l'amico di qualcuno puntina può avere degli interessi più o meno in Europa ma non ne ha bisogno perché acquirenti famelici
Ne trova ad ogni fine Pietro al sequestro al nuovo mondo che peraltro sta arrivando da circa dieci anni ma che in qualche modo non abbiamo voluto vedere come ci si colloca questo nostro Paese
Si colloca con degli elementi positivi ma certamente anche con delle criticità importanti e quindi poi le cose da fare in realtà raggiungono quello che voi avete appena detto anche se vista da questo punto di vista io aggiungo due questioni
La prima attrarre capitali né caro ragazzo che se continuiamo a dare segnali chiediamoglielo devo trovare uno che viene investire in Italia perché
Al
Prese ACEGAS un best per tre anni a Brindisi caccia duecento milioni di euro riesce ad avere tutti i via bollini i corsi l'accidenti è del tutto quello che c'è dopo tre anni
Una improbabile alleanza Mendola Mennitti
Dichiara il gassificatore di Brindisi un crimine contro l'umanità
E quindi io credo che deferire Remo British Gas alla Corte dell'Aja e lei e quindi chiuso in tutto ha fatto il giro ovviamente dell'intero mondo
Va in Qatar sceicco dice senta signori no abbiamo tanto per l'accordo col milione di tonnellate di gas aromi gassificatore ma lo fate o non lo fa in ogni caso
Noi vi aspettiamo fino al due mila otto e poi sia chiaro che vendiamo da qualche altra parte
Bene
Incontra il ministro svizzero vige senta che fine ha fatto l'investimento che abbiamo fatto la centrale elettrica di Santis vero che non si vede
A
Tralascio
Altri allora
Che che come dire l'intero
Un Paese sostanzialmente all'insegna dell'italianità
Ritenga che come è finita la vicenda Autostrade Abertis sia una vittoria di Di Pietro una disfatta della Bonino prete fosse solo quello non gliene frega niente a nessuno salvo forse alla Bonino che gli dispiace insomma
Ma il problema è che ha perso il Paese
Ma questo è il punto bisogna mettersi in testa perché gli investitori stranieri oltre che il Corriere della Sera che leggono poco leggono invece dal Financial Times al Wall Street Journal all'Herald Tribune chi volete i quali altro hanno detto perché se uno allora come attrarre e noi siamo in una situazione
Lei diceva c'è una molteplicità dei centri decisionali
Una non garanzia definire Nord iniziale di finire alle opere in termini contrattuali
Una tassazione molto
Una complessità burocratica notevole e alla fine la gente viene in Italia ovviamente per vacanza
E siccome anche i capitali vivono in un mercato competitivo se voi prego prendete per esempio l'Arabia Saudita chiuso al netto con centocinquantatré miliardi di dollari
C'è una tendenza oggi anche un interessa vestire in Europa però se queste sono le condizioni già molto flusso va verso l'India e la Cina continuerà da
In una situazione in cui noi investimenti e capitali non fosse altro che per le infrastrutture obiettivamente se voi vedete siamo il trentaquattresimo siamo al trentaquattresimo posto
In termini di attrazione di capitali sta e questo non è dovuto a un complotto antitaliano cioè in realtà poi chiamano tutti non c'abbiamo manco una storia coloniale da farci perdonare non ci abbiamo neppure come dire
Velleità anche non so impervia resistente giustamente non ci attribuisce nessuno per ovvie ragioni
La qualità della vita italiana piace a tutti in Italia pure ci vengono in vacanza e poi però investono in Inghilterra in Olanda in Francia o da qualche altra parte allora
Non è un complotto diciamo cioè il mondo c'ha da fare non è che
Cioè proprio il tempo di svegliarsi una mattina dire adesso come faccio il complotto contro l'Italia francamente non non mi pare che si svegli non così
Quelli però il problema è tutto nostro e e raggiunge anche sulla parte internazionalizzazione
Gli stessi problemi per cui le riforme col cambiamenti che si possono fare in Italia sono pro utile propedeutici anche a quest'altro settore di crescita su cui voglio dire solo tre da
Finora sia molto pensato almeno dei dati che io leggo e studio che agli internati l'export con l'internalizzazione fosse una parte un elemento di sviluppo economico del Paese non dico marginale ma insomma sette azione se non cinque anni
E peccato che non è così perché i dati di oggi sono che Altran abbiamo una crescita dell'uno e sette
Che i consumi interni sono cresciuti dell'uno per cento
E che l'export annetto ovviamente della bilancia della bolletta energetica che quella ma è cresciuto al sette per cento il che vuol dire che nonostante tutto nonostante tutti questi handicap che abbiamo elencato
In realtà c'è una ripresa di export imposta
E che quindi questo vuol dire che questo è un settore che potrebbe essere sviluppato molto di più ma che ha bisogno per essere agguerrito esattamente dei cambiamenti che sono stati dati il nanismo delle imprese saggiare poco utile sul territorio italiano
Evidentemente sì che per esempio anche la promozione del made in Italy dove e qui termino per made in Italy e io intendo anche la meccanica le nanotecnologie cioè la made in Italy
Benissimo la giacca il cibo e cioè non va tutto bene ma il made in Italy ce lo spirito di Leonardo è quello spesso dei freni Brembo ma piuttosto che delle nanotecnologie nella meccanica di punta eccetera eccetera eccetera
Ora e il problema è che
Se già il nanismo delle imprese poco utile sul territorio italiano voi vi immaginate come penetrazione su un mercato cinese piuttosto che inviano piuttosto che paesi del golfo
Ma vi assicuro che riuscirà a far consorziare piccola e media impresa non fosse altro per sulla logistica sulla promozione che ne so sull'assistenza legale
Su queste cose una lotta quasi in pari e non perché non ci siano sufficienti incentivi ma perché c'è un click culturale che deve passare dal noto piccolo è bello
A dire certa piccolo sarà anche bello ma poco utile diciamo nel mondo in cui viviamo
Infine io penso anche che per quanto mi riguarda può rubare un contributo in questo senso su due ordini di di piani il primo l'accompagnamento alle piccole e medie imprese
Nei mercati internazionali e nell'internazionalizzazione voi ricorderete che c'era tutta quella cosa che dello coalizzare era del frodare il dei lavoratori imita veramente
Chi della volti che hanno delocalizzato l'hanno fatto perché era l'unico modo per sopravvivere francamente se non semplicemente chiudevano per essere chiari ma internazionalizzare un concetto un po'diverso
E la comunque la prima cercare di accompagnare e quindi ristrutturare diciamo la rete estera INCE nonna posizionata come adesso seguendo un po'lo schema della Farnesina nel mondo che fu
Il piccolo e medio imprenditore si spera che a Madrid ci va da solo senza tanti
Ma e se non si vaneggia inutile il venticinque proviamo a
Cioè se non c'è la fase dovuto Barcellona inutile che proviamo a sostenerlo insomma
Ma
Spostarlo sui Paesi di nuova frontiera molto più compiti complessi e complicati dalla Cina all'India Paesi del Golfo ma dirette a Zac che stanno altre va anche a tutti i Paesi emergenti Lecce
Non sarà facile perché spostare un funzionario pubblico da Parigi
A Alma Ata
Insomma
Va bene però è in una situazione di pubblica amministrazione di cui dicevamo prima ferrovia inamovibili sostanzialmente
La seconda e trovare anche dei dati promozione diversi perché guardate è inutile conteniamo promuovere il made in Italy in media inglese promosso da sei
Il problema è che non arrivano i prodotti
Da una parte allora tu fai tutto una promozione di made in Italy caffè caffè caffè caffè poi ne usufruisce sta roba
No compaiono Pizza Pizza Pizza e Zac e poi trovano solo pinzati allora
C'è quindi un problema di di di un'occasione persa che non so quanto si possa neanche a raccattare che è quella della distribuzione e produrre in blocco ma non per delocalizzare rinviarsi prodotti ma per penetrare
Dei mercati locali
E secondariamente vedere quale formula un po'più in nove Novati vacche sostituisca mie le catene di grande distribuzione su cui abbiamo perso il treno infine c'è un problema
Per esempio fare un accordo con del del nostro settore produttivo che tanto flessibile tanto bello di alta qualità una magnificenza vecchia però per esempio anche se tu fai una contratto di distribuzione di Carrefour
Come è stato tentato il sistema diciamo agroalimentare italiano non è in grado di garantire nelle quantità nei tempi che una grande catena di distribuzione
Perché ognuno produce perse e alla fine non fa quantità e nessuno è in grado di rispettare i tempi che è un contratto ti richiede salvo premialità
Grande quindi
Quindi infine e quindi per concludere sta solo a noi il mondo non ci vuole male ci vuole anzi venne e il problema è che spingere in qualche modo perché almeno tre o quattro delle cose prioritarie che non sono state fatte negli ultimi dieci anni
Il riadeguamento al paese a dove va il mondo si trovano il coraggio di fare ci proveremo sarà facile non mi pare
Tutto in salita
Meno
Tanto più che non è dietro l'angolo crollo neanche la bancarotta fraudolenta
Questo è un po'il punto della situazione quindi lo spirito un po'a della conservazione
Rischia certamente di di prevalere
Vi ho fatto un quadro non troppo ottimistico a ma io penso che sia quello più realistico e quindi penso che
è stata liberalità non è mai stato semplice particolare quando lo diventano tutti anche più complicato però il problema è che
Ci vuole coraggio a a a dire dei no e anche a dire dei sì
Poiché non c'è vincolo esterno Bettolo imponga
Immediato l'immediato
Riuscire a sormontare questo tentazione al tentazione alla conservazione e io credo che sarà la sfida dei prossimi mesi ma che è una sfida tutta da giocare e non è neanche detto a mio avviso che ci si riesca
Grazie
Piccola folla sul capitale umano perché anche lei è tra le riforme liberali non solo si tocca mai
C'è una riforma che dobbiamo fare adesso smettendo le barricate sulla Bossi-Fini
Ragazzi se no non riusciamo a trarre nessuno
Ne studenti né imprenditori insomma l'altro giorno abbiamo riso stato risolta in modo rocambolesco
Un imprenditore cinese peraltro proprietario di un'azienda in Italia
Non riesce ad avere il visto
Alla fine se l'è riuscito ad averlo come parasubordinato no scusate adesso
C'è e e allora al di là di tutto qua con scene tragicomiche non sotto inviti uno l'imprenditore cento dice no guardi
Primo deve andare di persona al consolato due aveva lasciare una fideiussione prende quello vice senta ma io c'ho da fare adesso scusi comunque vada a Francoforte e tanti saluti se poi c'è tempo veri se no vado a Francoforte
Ma questo è un dato che dovremmo porre sul tappeto non tanto e non solo per gli imprenditori ma soprattutto per gli studenti
Per due elementi primo
Oggi gli immigrati legali e non in Italia sono il sei per cento del PIL
E sono quindi cominciamo a chiarire di che cosa parliamo ma non stiamo parlando né di carità medico sono il sei per cento del due Liedholm un unico dato per dire come puoi internazionalizzare stabilire dei rapporti eccetera in Irlanda studiano sessanta mila cinesi sessanta mila
Che poi tornano
Can da noi qualche centinaio e sembra che abbiamo fatto chissà quale rivoluzione
Per cui ci sono una serie di settori e di cosiddette viene appunto riforme
Liberare perché appunto il capitale attrazione di capitale umano non solo l'utilizzo come dire più serio di quello che c'è ma anche l'attrazione di quello che
Sessanta mila in irlandese non ci volevo credere sessanta mila da non poche centinaia e poi dici insomma chi legge al Financial Times ogni tanto sabato c'era tutto un
Un lunghissimo reportage che dimostrava ad esempio che il Canada paese più multietnico eccetera eccetera a Roma in un sistema anche bancario per esempio il più alto che rende meglio di tutti perché
Evidentemente un impiegato indù che parla indù in India
è un valore aggiunto impensabile per qualunque impresa voglia andare in India per esempio
Allora e quindi hanno fatto della multietnicità in qualche modo delle diverse
Professionalità non so l'uso linguistico per esempio cioè di chi parla sette otto di quelle lingue sconosciute che noi poco parliamo
E diventato esattamente la Monna dell'esplosione del reddito e di tutto il sistema bancario e non solo bancario canadese
Questo è un una un grandissima questione che noi non affrontiamo siamo sempre lì spaventatissimo che arrivi qualcuno che si chiama in un modo strano
Il quale non solo già c'è basta vedere i dati della piccola e media impresa a Milano sono più in Mohammed di qualunque Marco Rossi in giro
E io credo che questo è un altro grande settore ma grande cantiere che abbiamo paura ad aprire proprio per paura e che invece rischia di diventare un freno davvero di non potenziamento di quelle che ha già abbiamo di non attrazione del capitale umano che quello indispensabile per l'economia dell'oggi e del domani grazie
Emma Bonino
E diritto e libertà ospita un importante interessante ed ampia conversazione con il gruppo fa turco col professor Fabio Pammolli il ministro Bonino appunto affronta in questa intervista alcuni temi di stretta attualità come la competitività dell'industria del sistema produttivo italiano la difficile sfida con la Cina
Grazie ancora ministro Emma Bonino do adesso la parola a Enzo mattina già segretario
Della nazionale della Federazione lavoratori metalmeccanici della UIL e già parlamentare tra l'altro Enzo mattina autore di una interessante conversazione conversando sul sindacato in questo numero della rivista di riferita si è corso appunto del suo dialogo immaginario con un sindacalista
X sottolinea l'inadeguatezza del modello storico dell'operaio massa e contesta sindacato gli aveva di fatto è tollerato i precari soprattutto nei call center le società appaltatrici la parola insomma
Ma io
Prendo poco tempo per il mio intervento io sono per natura
Quindi o abbiamo ascoltato interventi di studiosi in larga misura peraltro da me condivisi
Quindi io parla da operatore io sono un signore che oggi amministra un'agenzia per il lavoro quello che o si chiamavano fino al due mila e tre Società di fornitura di lavoro temporaneo Chioggia una delle funzioni più ampie
E e quindi parlo di fatti vissuti della mia esperienza personale nella gestione di questa attività
Ah va primo punto grande dibattito italiano sulla precarietà debbo dire non c'è nulla di più confuso e di più inadeguato di questo dibattito con del delle eccezioni che evidentemente sono l'eccezione delle analisi che fanno gli studiosi ma ai quali studiosi non sempre hanno poi purtroppo la possibilità di far sentire ad un vasto pubblico i loro punti di vista
In campo giornalistico siamo a livello dell'ignoranza totale se mediamente i giornalisti italiani che oggi si occupano di lavoro
Ma credo che non arrivano a tre quelle che sanno esattamente che cosa stanno parlando il resto per la verità copia non le agenzie dicono più o meno delle cose
Generiche allora
Il comparto di cui mi occupo io e quello dei lavoratori che vengono assunti da un agenzia di riconosciuta iscritte in un albo ministeriale
E che poi vengono inviati in missione presso un'azienda utilizzatrice queste
Quante persone occupiamo in un anno all'incirca hanno dei contratti di lavoro tramite queste agenzia all'incirca un cinquecento CV
Cinquecento cinquecento cinquanta mila persone forse il due mila e sei chiuderemo con cinquecentosettanta cinquecentottanta milioni
Rappresentiamo quindi al di sotto dell'uno per cento del mercato del lavoro ma noi siamo odiatissimo
Ne siamo di altissimi del Dino Risi parla con una veramente una ostilità che veramente non riesce a capire cioè se uno sente che ne so
Rinaldini serata FIOM personaggi assolutamente
Con la testa sana ecco
Se gli parli di questo tipo di lavoro lente di cella precarizzazione del lavoro
è bello parliamo un po'e altri
Carissimi amici che che e che io conosco benissimo ad altri miei trascorsi
Il quale né barra CEE da rappresentiamo meno dell'uno per cento
Ho in Italia di scioperi contro il lavoro nero non ce n'è mai stato uno
Mai cioè solo recentemente c'è stata qualche piccola iniziativa
Io vorrei vedere un o un solo imprenditore che occupa lavoratori in nero che abbia problemi di sicurezza personale
Non c'è nessuno
Noi che operiamo in questo settore me per primo pirata Depp avanti per anni con una scorta Graziadio ciò più
E speriamo non c'era niente che voglio campare allungamento tre nipoti quindi insomma
Ho ci sono intere schiere di parasubordinati non inventati dal povero Biagio c'erano prima
Io a diciannove anni ero precario a diciannove anni quindi vedendo sessantasei parliamo del cinquantanove
Cosa possiamo dire che avrebbe dato a Biaggi il precariato
Quindi siamo a parlare di cose che non sanno madri che stiamo parlando
Allora nell'ambito del lavoro precario quelli al lavoro instabile
L'unico lavoro l'unico a tipologia contrattuale che dà delle garanzie reale è il lavoro somministrato vires chiamavi interinale
Perché obbliga le l'impresa ad applicare il contratto di lavoro Iren essere nell'azienda dove lavora duro va a lavorare
Bisogna pagare laico le contribuzione per intero e in più c'è l'obbligo di versare delle contribuzioni sia per la formazione che per le tutele aggiuntive a questi lavoratori allora
Riprende degli spunti che gli sono stati già lanciati qui e che sono negli articoli
In un Paese dove si volesse combattere davvero la precarietà e il lavoro irregolare si debba essere partiamo da questa buona pratica
E l'andiamo ad applicare due fatti è inutile dire scandalizzarsi perché ci sta il parasubordinato perché chi lavora per i contratti sono a tempo determinato e cioè andiamo a caricare tutti questi contratti di alcuni punti gli avvocati di alcuni contenuti e il primo
Parità retributiva
A quel punto è un principio
Contribuzione benissimo possiamo decidere che per qualcuno la contribuzione non è il trenta per cento ma è leggermente al di sotto
Mettiamo a tutti il quattro per cento per formazione è obblighiamo a fare il quattro per cento per formazione in Francia c'è un sistema che si chiama Train or pay cioè o fare la formazione o calci soldi naturalmente legati sempre i soldi come impresa però io poi destinare a migliorare la qualità delle persone che lavorano Cordevole voi
Versare evidentemente a Rossana
Ferri su queste sono le condizioni beh tutto questo non se ne parla l'unico dibattito che sento fare adesso anche mi dispiace che non c'è mamma Emma sa benissimo
Ma come si può sostenere
Che la i punti fermi della riforma del lavoro che dovrebbe essere varata nei prossimi mesi sono l'eliminazione del job sharing che non è stato usato da nessuna parte e che ammesso e non concesso che fosse usata vi garantisco che sarebbe una conferma brutalmente insignificante da non avere nessun effetto sul mercato del lavoro
La pubblicazione della vite sono azienda cretina bombe può mettere in cantiere una cosa è certa e dovrebbe assumere due persone per gestirne altre due
L'altra è il job on call A B a parte il fatto che vi lavora chiamati ridare ce n'è quanto ne volete basta aggirarsi attorno e però lo dobbiamo cancella e scritti membri poi siccome l'altra cosa in inglese era staff leasing che pure dà fastidio togliamo staffa dici allora vi dico ve la leggo una bellissima quindi non è che dico fesserie
E vado a chiudere Irle giorno cinque
Per mia scelta perché io non mi dimentico da dove vengo è lo scopo Miglio è continuare a occuparmi di lavoro e a fare qualcosa per il lavoro
Benissimo decidiamo di assumere diciotto ingegnere aeronautici a tempo indeterminato noi come Agenzia
Faccio campare fianchi il pay of dell'azienda di chi amministra che si chiama quanta sotto ci fa prescrivere posto stabile impiego flessibile
Lavoro stabile impiego flessibile
Cioè di viabilità posta a tempi indeterminato però con un impiego flessibile
Non serba stessa scrivania per trent'anni che è una delle cose più tristi dava vita uno che entra a vent'anni in un posto e ne dovrebbe uscire secondo certi uomini che dovrebbero difendo la classe operaia devo uscirà sessanta
Perché lui è come dire invecchiato ha perduto tutto gli stimoli tutto lì dentro con per sembra lo stesso posto sembra fa stessa così una roba di una veramente tragica della sua i diciamo continuità cioè benissimo nascerà diciotto ingegneri
Progettisti
Siccome non è che si può progettare ogni giorno quegli ingegneri oggi progettano gli aerei in un'azienda Pomigliano o a Torino o a ma a Foggia
Finisce quell'aereo e passerà un'altra progettazione e questi ingegneri la più grande felicità loro perché non l'abbiamo come dire consultati uno per uno
Ci dicono baci mandasse pure America ci mandasse Burj in Russia
Allora noi stiamo ragionando per organizzare dei percorsi per cui questi ingegneri possono poi andare in America e Russia in Germania perché hanno pure in Cina al punto tale da organizzare i corsi linguistici di moda ad aiutarlo
I papaveri sapere quale e che stiamo parlando dice gli che si sono laureati in cinque anni
Cinque anni mando un minuto in più
Che parlano inglese
Che hanno avuto buoni voti
E che hanno pure studiato qualche programma oltre oltre la buona conoscenza di Outlook
è dei programmi bordo Wind dove via dicendo che non bastano più perché quelli a livello di sbarre tatoo viso usare pure io
Cadendo sessantasei anni il problema dei programmi è molto più evoluti
Arciere qual è perché non va bene questo non va bene per due motivi uno perché restiamo facendo un discorso di merito
Ma non è che bisogna lo il merito è solo dell'ingegnere sia ben chiaro
Perché per esempio abbiamo assunto a tempo indeterminato dei ragazzi che avevano certi particolari qualità nell'ambito delle cantine dei McDonald
Erano quelli che potevano fare una sorta di carriera all'interno
Abbiamo assunti e temi indeterminato periti industriali periti industriali erano di quelli eccellente
Quindi Anna in merito è è qualcosa che tu trovi in tante attività anche se uno caso mai si è laureato con una laurea debole un'altra laurea sarà pure
Debole secondo questa incredibile accezione che oggi abbiamo però se poi la persona ci ha messo vicino altre cose altri studi alti approfondimento eguagliò auree diventata forte perché deve dalla porta la competenza la persona beh io mi ritrovo
Il volantino per questi diciotto assunti che dice testualmente
Quasi ovunque non può sostenere l'idea che in un gruppo non ci nel gruppo ci siano lavoratori precari a vita e per questo chiedo alla società di recedere dall'applicazione d'Aosta Frisi
Non conosco neanche la vittima deve non abbiamo fatto con lo staff leasing l'abbiamo fatto con la legge Treu esattamente con la stessa normativa dallo stesso a leggere
La quale genere un consentiva di poter assumere le persone o a tempo determinato a tempo indeterminato voi abbiamo applicato né più e né meno
La legge tre quindi stiamo di fronte ad un fatto che è puramente ideologico e non ha nulla a che vedere con la questione
In materia di lavoro
Chiedo allora vicende invitando questo gruppo che sta studiando al quale ecco mi mi associo Roberto se se voi se voi
Per portare le esperienze che stiamo vivendo sul campo per portare delle esperienze serie una sola battuta quella ma quella attesi e di cui oggi gettando parlante o
Sapete come sono arrivate co.co.pro.
Perché quell'inciso arrivati sulla base di un accordo sindacale Madison Riva che per caso
Io non do giudizi messo il signor Tripi né su altri nessuno a Cossutta Eroli hanno fatto un accordo sindacale
Prima dell'accordo sindacale atei sia aveva proposto che siccome era stata approvata la legge trenta e successivamente il decreto legislativo due sette sei
Si potesse fare lo Stato rischi tant'è vero che eravamo stati consultati una diecina di aziende perché nessuno di noi siamo serviva di prendere due trecento persone a carico silicea facciamo a piccoli gruppi è ce ce ne prendiamo ognuno ha un certo numero a tempo indeterminato ci fu una durissima opposizione sindacale cioè si è preferito il discorso del parasubordinato
Ad un rapporto di lavoro stabile
Ancorché in testa ha delle agenzie per il lavoro il problema è e qui pomolo definite questo è solamente un fatto puramente ideologico rispetto a quale
è difficile discutere il frontale ideologia ecco matricola puri rifiutare perché ne tiene un'altra ma non voi certamente metterti discute degli spazi sono per lavorare io vi ringrazio per questo lavoro che avete fatto che trovo straordinario volevo dire tre cose mi sono allungato un poco di più ma perché stimolato
Da da dai discorsi di grande interesse con la sentite anche dal fatto che veicolo che c'era la volontà di proseguire speriamo che
A livello di governo ci sia qualcuno che si occupi di questi problemi
Perché allo stato delle cose pur essendo io sembro uno
Continuerà a votare sempre vincere se fosse cadere il mondo io voterò sembra quella parte che non succede nulla
E però sa veramente sia un poco scoraggiate in materia di proprio in base in materia di mercato da lavori ma in materia di lavoro cioè mi sarei atteso qualche cosa di più e mi attenderei qualcosa di più e ho l'impressione che non succederà proprio nulla perché alla fine dopo la vice per esempio dopo aver visto per televisione
Il servizio di report sulle cooperative che operano nel campo dalla sanità io mi sarei atteso che il giorno appresso il ministero del lavoro
Prendesse cento ispettore di mandasse nei politici clinici che esiste la leva ma docente ce ne servivano avvicinamenti
E in quei posti facesse finalmente giusti non è successo niente
A questo punto la cosa non mi piace spero solo che ci sia qualche magistrato che faccio qualcosa che perché dopo che una visto queste grigia
Non ne può uscire se non con una di saggia anche civile perché non è ammissibile che ci sia delle cooperative che fanno capo guarda caso solo ed esclusivamente a certi filoni politici ed economici
Che fanno quello che vogliono è bello e cattivo tempo nel Policlinico di Roma la stessa cosa nel Policlinico di Milano allora parliamo di quella di Napoli e così via dicendo
Non è successo nulla a questo punto l'unica
Speranza che ci sia qualcuno che intervenga avendone il potere istituzionale eppure l'intende siamo allo sfruttamento delle persone altro però questa cosa non crea nessun disturbo perché danno le cooperative sono una cosa bella bella perché ci ricorda una storia del passato nobilissima era nobilissima oggi secondo me di nobiltà almeno per certi settori mi ha molto poco
Grazie
Vero anche stamattina anche per la vivacità delle assolute
Adesso do la parola a sabato le Pilone che è dirigente del il ministero del lavoro perché assieme a Paolo Sesti da dirigente della Banca d'Italia
Allora affrontato in questo numero della rivista Diritto e libertà
Un
Insomma settore molto specifico per quanto riguarda i servizi per l'impiego negli ultimi dieci anni con l'apertura agli operatori
Privati e il decentramento e collette interattivo di passare ad un compito meramente burocratico notarile alla fornitura di servizi a lavoratori
Se avete l'editore se io faccio
Un salto indietro un attimo condanna la questione della riforma degli ammortizzatori sociali
Che è stato il primo argomento che ho sentito entrando in sala e che credo che sia uno degli argomenti principali di questa rivista
Per dire che la riforma degli ammortizzatori sociali è una cosa di cui si parla di da una decina d'anni perché se ne va da una decina d'anni io mi ricordo
Un articolo della di una legge al novantanove la centoquarantaquattro in cui si dava dei lega per la riforma degli ammortizzatori sociali poi legislatore vinte evidentemente però si ricorda
E ogni volta che fa un piccolissimo intervento sull'indennità di disoccupazione Dina e dice inattesa della riforma degli ammortizzatori sociali la ma insomma quasi otto anni aveva il viso là dove non ha perduto memoria
Di questa cosa
Io perché si parla da così tanto tempo in questa riforma perché è parte di
Gli ammortizzatori sociali sono parte di un complesso di politica del lavoro necessariamente si bevono intrecciare lo scorso Consiglio di primavera adottato una parola bohémien qualche misura che riassume tutto questo mix di politiche è la parola d'ordine flexicurity
Flexicurity sta per flex sibili ti Security ossia
Un mix di politiche devono tendere a una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro quindi flessibilità anche per i lavoratori flessibilità interna all'interno dell'azienda possibilità di muoversi
All'interno all'azienda stessa sia dal punto di vista retributivo che dal punto di vista dei lavori flessibilità esterna quindi una maggiore facilità di assumere e licenziare
Perché tutto ciò aumenta il turnover o mentale opportunità per i lavoratori ma soprattutto nel momento in cui si aumenta questa flessibilità soprattutto in uscita c'è bisogno di solide tutele come si dice nel mercato non tutela del posto di lavoro
Ma tutele nel mercato ossia garantire ai lavoratori che vengono espulsi momentaneamente al processo evolutivo quella possibilità di contare comunque su un sostegno del reddito per trovare con calma una alta occupazione
E però di questa flexicurity flexicurity fa parte anche un altra componente
Le
I sussidi di disoccupazione sia la sicurezza nel mercato a queste
Provato anche implica mente anche un problema
Nel senso che i soggetti che ricevono dei sussidi tengono
In assenza di altre politiche a cercare meno attivamente un lavoro quindi a sedersi un pochino
Quello che diceva bene Capezzone con la figura dei lui diceva ci vogliono trampolini e non ha mai che è una cosa molto
Figurativamente illuminante
Nel senso che chi riceve un sussidio se non Nisi fannulloni si erogano altre politiche se non si danno alle contromisure tende a stenda segnala manca piuttosto che cerca un trampolino
E allora
Se diciamo i in italiano molto spesso si vedono le politiche invece Monia molto segmentata dal dal novantasette ed è cominciata un po'di flessibilità al margine come si dice ossia lasciate intatte le tutele dei soggetti che stanno
Né i posti di lavoro più tutelati quelli a tempo indeterminato alle aziende Melograni quelli tutelati dallo Statuto dei lavoratori
Si è creata flessibilità per altri lavoratori quelli cui parlare un po'Enzo Mattina poco fa i lavoratori interinali ma anche i collaboratori lavora a termine su cui comunque la legge del del due mila uno ha un po'ampliato
Le possibilità
Adesso si parla negli ammortizzatori non vorrei che questi aspettasse altri dieci anni per parlare di un'altra componente che è essenziale cioè quella dell'attivazione
Che cosa vuol dire attivazione attivazione vuol dire cercare di seguire soprattutto i soggetti che forniscono di sussidi cercando di stimolarli a cercare una nuova occupazione
Cercando di richiedergli qualcosa in cambio
Ossia appunto questo impegno cercammo di seguirli ed evitando che si spendano l ma che di cui si diceva prima
Qual è la situazione oggi in Italia sia dal punto di vista degli ammortizzatori sociali che dal punto di vista del
Della combinazione fra politiche passive come si suole dire politiche di attive o di attivazione un sistema un po'particolare
Ci si c'è un settore che è quello del i soggetti espulsi diciamo dal processo produttivo licenziati con con licenziamenti collettivi da aziende medio-grandi che
Diciamo a scarsa flessibilità ma anche tantissima sicurezza
Perché coperto alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria
Dall'indennità di mobilità un'indennità che può durare fino a sei anni al Mezzogiorno
Che copre dall'ottanta al sessantaquattro per cento del dell'ultima retribuzione
E poi invece ci sono a che sono decisamente meno tutelate il la l'indennità di disoccupazione ordinaria
Diciamo quella che vale per tutti gli altri settori è stata lungamente ancorata al trenta per cento della retribuzione nel due mila uno è diventato il quaranta adesso due mila cinque due mila sei e questa Finanziaria sarebbe diciamo il rinnovo di questa misura sale al cinquanta per cento per i primi sei mesi e poi si prevede un décalage
E soprattutto
Vengono lasciati un po'da parte i lavoratori discontinui del tutto privi di una copertura contro i rischi di disoccupazione sono i soliti i parasubordinati per esempio
E anche per i lavoratori discontinui in generale
C'è una tutela peculiare che quella è l'indennità con requisiti ridotti
Quindi si tratta un po'di sistemare queste questioni
E poi questo dal punto di vista delle politiche passive dal punto di vista delle politiche attive la situazione odierna è che
Gran parte dei soldi spesi in politiche attive sono spesi in sgravi contributivi
Con la peculiarità che quindi la spesa per politiche attive e prociclica si spende di più quando le cose vanno bene si spende di meno quando le cose vanno male un po'il contrario di quello che si fa in tutto il resto del mondo
Perché bah supportare i soggetti che diventano occupati le nuove occupazioni e quindi alta peculiarità ma più nel Nord che non nel Mezzogiorno ad esempio
Poco invece si fa per quanto riguarda i servizi veri e propri
I servizi per l'impiego
La cui principale occupazione dovrebbe essere quella di cura i soggetti che non trovano lavoro tramite che non riesco a trovare lavoro da soli per il tramite quelle agenzie di cui parla la mattina per esempio ma che hanno bisogno di un sostegno più importante cui l'altro
Pezzo importante lavoro sarebbe quello di stimolare i soggetti che fruiscono i benefici
Affinché cerchino attivamente lavoro
In questo momento chi evoca i sussidi Linux è totalmente scollegato da chi invece dovrebbe svolgere queste politiche di attivazione andare a controllare anche il cosa fanno i soggetti disoccupati sono i servizi per l'impiego dal novantasette per decreto legislativo quei dal novantanove di fatto sono decentrati alle Province
Con l'aggravante che a seguito della riforma costituzionale del due mila uno
Anche le competenze legislative c'è una competenza legislativa concorrente delle Regioni in materia di politica attiva
Cosa che
è una una peculiarità diciamo
A livello mondiale molti paesi la maggior parte dei Paesi realmente federale molto più federali dal del nostro mantengono abbastanza salda a livello centrale la competenza in materia di politiche attive la Germania per esempio che è una tradizione federalista molto
Più avanzata della nostra
E dicevo c'è questo problema dello scollamento fra politiche attive politiche passive quello che segnalavamo gli e Paolo Sestito in questo articolo appunto nella rivista ma forse più
Maniva più completa in un volume uscito la scorsa primavera
Quale
Qual è la la soluzione di questo problema quale la la soluzione per certe di fare in modo che un'eventuale riforma più generosa e gli ammortizzatori sociali non significhi una riduzione dell'offerta di lavoro un sedersi uno stendersi alle ma anche da parte dei lavoratori
Quello che si fa in tutta Europa e punto cercare di far confluire queste due parti all'interno di uffici comuni One stop shop si dice
In cui il soggetto disoccupato si recava riceve l'indennità ma dove trova anche altri tipi di servizi anche altri stimoli
Purtroppo la situazione da noi è un po'resta difficile da questo scollamento diciamo fa politiche evocate da un ente centralizzato e altre invece evocate a livello molto decentralizzato la proposta
Che noi facevamo qui fosse non tenendo conto neanche di quello che diceva
Borelli all'inizio quando sono arrivato sia c'è il problema della fattibilità politica di queste cose
Diciamo noi abbiamo curato un po'la fattibilità tecnica dal nostro punto di vista forse se c'è il buonsenso se si trova buonsenso nella proposta e se c'è la fattibilità tecnica fosse anche la fattibilità politica si può trovare e la proposta è quella di creare un'agenzia un'agenzia che può essere un ente misto regioni stato che è posta
Gestire far convergere al proprio interno politiche attive politiche passive cercare appunto di chiudere questo cerchio della flexicurity tra flessibilità ammortizzatori sociali ma anche attivazione non lasciarlo
Aperto
Questa per l'appunto è una era la proposta in realtà fosse un po'di cose si stanno muovendo
Adesso vedevo l'altro giorno in realtà fosse esso sorgendo dal basso all'INPS per esempio ha emanato una circolare con cui simili identifica un protocollo d'intesa tipo tra per la stipula appunto i protocolli intesa specifici tra le proprie sedi territoriali ai centri per l'impiego di servizi per l'impiego
Chissà fosse c'hanno letto forse
La stessa idea è venuta diciamo più dal basso alle amministrazioni regionali più illuminate
E comunque questo può essere un primo passo certo che però è una questione che va in qualche maniera governata
Evitando che come spesso succede si proceda in
Aggio mentre a maglia dire con
Problemi di solito e leale con pubblica amministrazione un po'più debole il Mezzogiorno
Tutto
Grazie
Ed ora do la parola Maurizio soluzioni sociologo dirigente di Italia lavoro
Che
Anche autore di un ampio articolato saggio sulle politiche attive come strumento per prevenire il lavoro irregolare
Dice occorre evitare che i lunghi periodi di mobilità di cassintegrazione si trasformi in un'occasione di lavoro nero
Maurizio sul c'è un
Grazie io cercherò di essere molto breve
Le cose che che sono state dette quest'oggi sono di centrale importanza a per lo sviluppo e per la modernizzazione del mercato del lavoro
Per me che sono un tecnico alcune cose concordo pienamente con quello che diceva la mattina prima a proposito della enorme difficoltà che abbiamo nel comunicare le questioni di fondo a i ritardi di fondo del nostro mercato del lavoro è un tema su cui io ho cercato di approfondire la riflessione è quello del rapporto tra politiche del lavoro e lavoro irregolare come sapete in Italia
Siamo a tre milioni e duecentosessantanove mila unità di lavoro irregolari che tradotto significa un lavoratore tipo di otto ore full-time equivalente quindi le teste sono molte di più
Di quanto non siano le unità di lavoro irregolare
Si parla di circa quattro milioni di lavoratori irregolari
Ed c'è un fenomeno diciamo così drammatico in alcune aree lavoro nero si manifesta in forme addirittura violente in alcuni contesti
Imbragaggio rammento che ho cercato di sviluppare io nella mia riflessione che è contenuta nella la rivista è proprio quello di valutare in che termini quale sia il rapporto ad esempio tra a l'organizzazione del mercato del lavoro il lavoro irregolare ed in particolare quale sia il rapporto tra l'uso attuale
Degli ammortizzatori sociali il lavoro irregolare come sanno tutti non c'è bisogno di fare degli studi approfonditi semmai il tema è quello di misurare questi fenomeni c'è una sovrapposizione di sistematica
Del lavoro irregolare con l'aiuto in corso agli ammortizzatori sociali
Siamo certi che per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria per i lavoratori in mobilità ma anche per il lavoratori
Che usufruiscono dell'indennità di disoccupazione in agricoltura ci sia una sovrapposizione sistematica tra ricorsi a questi ammortizzatori il lavoro irregolare
Poco analizzando il quadro europeo lo accennava questa mattina Boveri viene fuori invece che in altri Paesi dove il sistema appunto dell'indennità dei benefici è stato in qualche modo riformato
Questi funzionano da calmiere per il lavoro irregolare se uno guarda i dati oggi disponibili
Ci si accorge che la platea dei lavoratori che quando c'è un sistema di tutele nel mercato come accennava adesso Pirrone ma come è stato il più volte ripetuto nel corso tutta la giornata
C'è una con diciamo c'è una dimensione fisiologica del lavoro irregolare Paesi come il Regno Unito Paesi come l'Olanda la Francia la Germania hanno un livello di il lavoro irregolare
Il leggera crescita ma a nemmeno con mensurale abile con il fenomeno in Italia
Una riforma degli ammortizzatori sociali probabilmente permetterebbe di intervenire a due livelli innanzitutto creando delle condizioni di mercato a per cui un lavoratore
Sia disposto in qualche modo ad accertare una bassissima retribuzione regolare per svolgere un'attività e quindi c'è per alcune fasce di lavoratori in particolare per i lavoratori più svantaggiati questa condizione di ricatto sostanzialmente che che avviene
E poi c'è una secondo elemento il fatto di utilizzare l'ammortizzatore sociale proprio per evitare che il lavoratore finisca nella trappola del lavoro irregolare e quindi di utilizzarlo come strumento di provata di promozione
Di quella condizione proattiva a cui faceva riferimento sia Pirrone ma a cui hanno fatto riferimento un po'tutti
Quindi lavoro nero riformare gli ammortizzatori sociali non non sono temi disgiunti assolutamente lo diceva prima Capezzone l'idea è quella di ragionare insieme su questi temi cioè di mettere insieme queste tematiche di costruire
Diciamo programmi che abbiano come dire un'integrazione forte fra i diversi elementi
Che li compongono
E quindi io credo che tutto sommato la possibilità di mettere mano alla riforma gli ammortizzatori sociali anche un'opportunità importantissima forse storica per cercare di intervenire anche sul versante su questo fenomeno assolutamente insostenibile del lavoro irregolare
Bisogna tenere presente che è Ugo ormai si sta manifestando come un freno
Incredibile allo sviluppo dell'economia meridionali lavori regolare cioè stadi sta si sta dimostrando uno dei nemici della modernizzazione e dello sviluppo di alcune zone del Mezzogiorno in particolare
Quindi c'è la necessità di prendere il toro per le corna di affrontare finalmente questo che questo fenomeno che danni
Non è più quel motore di sviluppo che è stato per i primi fino alla metà degli anni Settanta forse fino alla fine degli anni settanta ma che oggi è veramente un freno
Molto molto forte nei confronti dello sviluppo dell'economia
Teniamo presente che
Nella realizzazione di una riforma degli ammortizzatori sociali è possibile introdurre quello che prima Roberto Cicciomessere chiamava il cosiddetto patto di servizio fra il disoccupato
Che beneficia di un ammortizzatore e l'agenzia che glielo offre non ci auguriamo la proposta di Pirrone di sessi dove sicuramente una delle proposte più interessanti sul tappeto anche se se ne parla da molti anni non è un'idea particolarmente originale nel senso si discute da molto tempo
Ecco la possibilità di costituire un'agenzia ma ci sono delle resistenze
Enormi perché ormai il sistema ha assunto un assetto completamente diverso certo è che questo è un tema all'ordine del giorno ma il punto di fondo è proprio questo la possibilità che il lavoratore che beneficia di un ammortizzatore sociale
Possa in qualche modo atti accettare un patto di servizio con l'agenzia Cagliero ero cavillo impegni come prima come prima cosa a non a non fare lavoro hanno svolge lavoro irregolare pena la perdita dell'ammortizzatore
E questo è un questo è uno degli elementi deboli bisogna chiarire quali sono gli elementi di questi patti sono dei veri e propri contratti
Che intendiamo un lavoratore in senso pieno esattamente come qualunque altra forma di regola cioè all'interno di un contratto di lavoro in questo caso i lavoratori si impegna a seguire un percorso che
Li permette appunto di montare su dimmi salire su quel trampolino a cui si faceva riferimento prima ma anche di evitare di non
In qualche modo di non partecipare a forme di lavoro irregolare pena appunto la perdita dell'ammortizzatore con questo strumento in alcuni Paesi una parte del lavoro irregolare è stata a sostanzialmente
Sconfitta soprattutto ripeto quella e si rivolge alle fasce più deboli grazie
Grazie Maurizio soluzioni e siamo arrivati alla conclusione di questa conferenza di presentazione io intanto ringrazio voi che avete che resistito fino a a questura per circa tre ore a questa questa interessante dibattito sulle sui temi oggetto della rivista l'elenco delle persone da ringraziare sarebbe lungo quindi mi limito però vorrei fare un particolare ringraziamento anche al professore Domenico Corradini che ci ha
Con permesso di pubblicare un suo saggio di in nella rubrica dietro le sbarre in questo saggio il professor Domenico Corradini in bocca la riforma che tenga conto non solo della funzione rieducativa della pena
Ma anche ed il libero sviluppo della personalità del detenuto
Ringrazio davvero tutti ringrazio Radio Radicale per aver
Mandato in onda questo evento ringrazio la Presidenza del senato che ci ha messo a disposizione questa splendida sala della sua biblioteca ringrazio anche il personale che a permesso la realizzazione la conduzione di questa di questo di questa conferenza e ancora tutti coloro che hanno reso possibile questa o dodicesimo numero di diritto e libertà che potete trovare in liberi nelle migliori librerie e potete anche ritirare qui una copia
E ho e riempire un modulo per la sottoscrizione dell'abbonamento era la rivista che sicuramente mi ha bisogno visto dalla mole di lavoro
Che sta dietro a ogni numero della di diritti e libertà ringrazio ancora il gruppo di lavoro quel fatto Uork Valeria Manieri Roberto Cicciomessere a cui tutti alla prossima al prossimo appuntamento