Rapporto 2006 sulla pena di morte nel mondo

Bene benvenute la città di Torino lieta di poter aveva ospitare in primo luogo Nessuno tocchi Caino in secondo luogo presentare oggi questo ulteriore rapporto annuale sulla pena di morte tengo particolarmente emblematica innanzitutto la figura che è stata scelta perché credo che di anni ne hanno la figura di Caino possesso interessato da un personaggio che stanno Sodano sebbene assolutamente no ematica tocca anche a fronte la condanna che egli stesso ha subito ritengo fondamentale il ruolo di quelle della rosa associazione dal momento che solamente la diffusione della conoscenza
Di quanto la pena di morte se ancora attiva presente e lesiva nel mondo possa portare ad una graduale sospensione la storia dice che i Paesi dove la pena di morte gradualmente venuta meno hanno anche avuto un progresso civile istituzionale sociale assolutamente esponenziale quindi nuovamente a Città di Torino e lieta di poter andare il benvenuto ospitava età questa presentazione
E aspettavi per il prossimo
Insomma sono
Comunico
Grazie sono Luigi Bonino solo consigliere Porcu coloro pugno in al Comune di Torino
Avevo già avuto il piacere di ospitare Nessuno tocchi Caino contro lo stesso qualche tempo fa qua prestato la devo dire che insomma
Come iniziativa Consiliare abbiamo presentato assieme ad altri
Altri consiglieri una mozione che sarà discusso in consiglio comunale credo più presto che riguarda proprio si impegna però la città di Torino su questo tema scienziato effettuato dalla pena di morte cioè di dichiararsi ancora una volta contro questa questa barbara usanza sui possono usare questo termine un po'
Senta troppo corretto io credo consiglio
Nella sua complessità approverà questa questa nostra mozione che abbiamo fatto questo lo dico anche a supporto della vostra iniziativa che encomiabile poi noi ci conosciamo da tempo quindi non c'è problema che terza un saluto e un augurio di buon lavoro e da parte nostra su questo tema ci sarà sempre il massimo dell'appoggio perché abbiamo assolutamente ci crediamo fermamente che facilita e lo sviluppo democratico passante attraverso
Al fatto di eliminare queste barbarie
Grazie di questo invito ormai è un davvero un appuntamento annuale questo incontro a Torino per la presentazione del rapporto di Nessuno tocchi Caino sulla pena di morte nel mondo io in maniera davvero molto sintetica cercherò di illustrare quella che è la situazione della pena di morte nel mondo così come si è voluta nel corso dell'ultimo anno innanzitutto si conferma la tendenza alla abolizione
In corso ormai ma i danni sono aumentati ulteriormente i Paesi che hanno a vario titolo deciso di rinunciare alla pratica della pena di morte che sono cento quarantadue
A fronte dei cinquantaquattro Paesi che invece ancora la mantengono e ne fanno ricorso
All'interno dei dei singoli Paesi se questo un dato o positivo come è positivo il fatto che appunto nel nel corso del due mila e cinque poi nel due mila negli ultimi mesi del due mila e sei almeno sei Paesi sono passati dal fronte dei Mantini tori a quello a vario titolo abolizioniste sono il Tagikistan la Liberia
E le Filippine mentre Saint-Vincent Santa Russia il Lesotho sono divenuti abolizionisti di fatto vi sono poi altri due Paesi che da abolizionisti per crimini ordinari sono divenuti abolizionisti per in tutte le circostanze e sono la Grecia e il Messico è proprio questa decisione del Messico di abolire completamente la pena di morte
Non solo per dai codici penali militari ma anche dalla Costituzione insieme anche a delle decisioni rilevanti come quello di ratificare il tribunale internazionale per i crimini contro l'umanità
E l'aver cercato di da promuovere a livello internazionale anche il rafforzamento della di uno delle battaglie del partito radicale nonviolento transnazionale tra spartito che la creazione di una comunità delle democrazie in cui il Messico un progetto su cui il Messico
A dispiegato molte energie ha fatto un lavoro o molto intenso beh queste sono state le ragioni per cui abbiamo deciso quest'anno di dedicare rapporto sulla pena di morte nel mondo al presidente del Messico dissente Fox che Sadat così come di
Dedicargli il premio l'abolizionista
Abolizionista dell'anno un una decisione che
Il Presidente del Messico a accolto favorevolmente anche decidendo di scrivere la prefazione a questo a questo nostro
Il libro se e quindi complessivamente la situazione evolve
In maniera positiva rimane sempre il dato estremamente grave e drammatico del numero delle esecuzioni compiute ogni anno nel mondo che anche per quanto riguarda il due mila e cinque
è stato superiore alle cinque mila esecuzioni e prevalentemente compiute da paesi totalitari e illiberali primi tra tutti la Cina l'Iran e la rabbia
Saudita segno questo di quanto la battaglia per l'abolizione della pena di morte coincida
Con la battaglia per l'affermazione dello stato di diritto rispetto dei diritti umani e diciamo la democrazia nel suo insieme
Anche e soprattutto in questi paesi sulla Cina io però vorrei soffermarmi incerto è il paese che maggiormente compie che esecuzioni siano circa cinque mila le esecuzioni compiute ogni anno in questo Paese ma possono essere molte di più forse anche anche il doppio in considerazione del fatto che la pena di morte in Cina è ancora considerata segreto di Stato
Però mai come nell'ultimo anno in Cina noi abbiamo assistito a
Decisioni
Sulla pena di morte ma anche su altre questioni che io non so dire se sono semplicemente dei proclami fatti per cambiare
Il volo cercare di cambiare il volto
A livello internazionale di questo Paese certo è che
Ci sono anche dei dei fatti concreti innanzitutto la decisione che sia la Corte suprema cinese a dove era confermare tutte le condanne a morte finora
Lei con le le sentenze capitali erano decise a livello di corti provinciali
Da adesso i da da dall'inizio del due mila e sette dovranno essere confermate dalla corte suprema questo è evidente che porterà ad una riduzione drastica del numero delle e esecuzioni sarà nostro compito magari cercare di vigilare sull'effettiva esecuzione di questa di questa legge ma è un dato a mio avviso significativo che di cui dobbiamo tenere conto
Così come si sono registrate non anche dalla stessa da parte delle delle stesse autorità alla ci sono denunciate gli abusi per esempio di tortura per estorcere confessioni è la prima volta che si è consentito allora
Rapporteur speciale delle Nazioni Unite di visitare le carceri in Cina l'anno scorso e altri segnali
Di di questo tipo che ripeto mai come nell'ultimo anno sono stati così numerosi e e anche così
Così rilevanti
Questo per dire che forse anche l'apertura
Anche degli scambi commerciali con questo Paese enorme può insieme alle merci forse anche che essere d'aiuto perché entrino principi diritti finora disattesi o o
Sì letteralmente ignorati da parte di questo da parte
Della Cina e e sempre su questo legame tra la battaglia per la moratoria e l'abolizione della pena di morte
E la l'importanza dello sviluppo della democrazia io anche a partire dalla copertina che abbiamo deciso quest'anno di di scegliere
Che ha il volto di Saddam Hussein vorrei ricordare l'iniziativa che ci vede mobilitati in questi dice visti mobilitati in questi ultimi mesi e che è l'appello nessuno tocchi Saddam
Saddam ovviamente il Caino dei nostri giorni
Per la sua vita che ci dobbiamo o mobilitare Nessuno tocchi Saddam non significa assolutamente la sua impunità ma significa l'intangibilità e della sua dignità umana a e anche sulla base di un di un'altra riflessione
Nasce questa nostra mobilitazione che è quella che in realtà salvando la vita di Saddam Hussein noi
Salviamo la possibilità di vita del diritto per il futuro o dell'Iraq è evidente che se non c'è una soluzione di continuità
In questo Paese anche a partire da come verrà trattato la persona che ha oppresso ha martoriato questo Paese se ecco se non ci sarà una soluzione di continuità a partire da da questo caso
Sarà compromesso a mio avviso anche il il futuro spesso un futuro ovviamente che migliore per per l'Iraq serve su questo caso un impegno forte soprattutto della comunità internazionale nostro appello non è rivolto tanto alle autorità irachene
Che possono fino fino a un certo punto
Ma a sopra è rivolto soprattutto al Governo italiano alla comunità internazionale perché attraverso un loro impegno affinché siano rispettati i diritti umani all'interno dei singoli
Dei singoli Paesi e quindi anche dell'Iraq che noi possiamo
Auspicare appunto un un una sorte un destino migliore per Saddam Hussein su questo devo dire c'è quando è stata pronunciata circa un mese fa la condanna a morte di di Saddam un dispiegamento di indignazione per a per questa decisione tutti si sono detti contrari a questa sentenza però poi nei fatti nulla di concreto di minimamente pragmatico è stato fatto per dar seguito a appunto questi che sono semplicemente dei proclami e lo dico rispetto a due
A due fatti il primo è la disponibilità che Marco Pannella aveva offerto al governo italiano per un incarico straordinario proprio per seguire la vicenda della possibile esecuzione di di Saddam Hussein è stata più volte avanzata più volte resa pubblica ma è stata assolutamente ignorata e disattesa già questo un segnale di come dire poca considerazione di quello che si potrebbe concretamente fare la seconda è il modo in cui è stata trattata la proposta
Che diciamo il principale che con nota principalmente Nessuno tocchi Caino che è quella di una moratoria universale delle esecuzioni capitali stabilita dall'assemblea generale delle Nazioni Unite ovviamente una moratoria universale servirebbe a Saddam Hussein che o in questo momento sotto i riflettori del
Di
Di tutto il mondo ma servirebbe soprattutto a quelle migliaia di persone che sono i i dimenticati della pena di morte e che sono appunto i condannati a morte nei paesi totalitari
E e i liberali beh su questo ma poi saggio degli anni interverrà con maggior puntualità nonostante la Camera dei deputati proprio su sua iniziativa
Abbia per due volte all'unanimità impegnato il governo a presentare
Quest'anno all'Assemblea generale in corso a New York e che si stava concludendo tra pochi giorni una risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali Lino uno
All'assemblea generale dicevo dove esistono da anni danni tutte le condizioni per vincere su questo su questa iniziativa ecco nonostante due pronunciamenti unanimi prima la Commissione la Camera dei deputati
In luglio e poi la Commissione esteri in ottobre e beh il Governo italiano ha assolutamente disatteso ignorato anzi
Io io dico governo ma forse dovrei dire Farnesina in quanto apparato burocratico che in realtà fa la politica estera secondo logiche che potete ben immaginare ispirate più al realismo che ha un minimo di di di di divisione di
Di di di niente
Impegno politico su su alcuni questioni qualificanti
E anzi appunto dicevo hanno definito questi atti di impegno politico appelli alla mobilitazione
Stimoli utili insomma usando una terminologia che di per sé da il senso di quanto ci sia davvero uno squilibrio gravissimo tra potere del Parlamento e poi appunto il potere burocratico e ministeriale è vero che anziché presentare la la risoluzione l'Italia a come compromesso rispetto ai partner europei poi deciso di presentare semplicemente una dichiarazione che non ha nessun valore formale
Minimamente vincolante da un punto di vista politico nessuno peraltro accettando una posizione così debole è evidente che queste la manifestazione di una mancanza di di convinzione che inevitabilmente porterà si sta chiudendo in questi giorni anche a raccogliere poche firme su questa dichiarazione è una cosa che ci aspettavamo che aspettiamo appunto di vedere il risultato finale ma immaginiamo sia questo e questo fornirà ulteriormente alibi soprattutto all'interno dell'Unione Europea per dire vedete non ci sono i numeri non ci sono le condizioni
Ci state chiedendo di fare una cosa che non fattibile e non è praticabile né sappiamo benissimo che non è così
è anche vero che il ministro D'Alema alcune occasioni ha detto che il suo impegno è per presentare la dissoluzione nel due mila e sette il nostro augurio è che questo sia sia vero noi non finiremo mai di fare ed è fiducia a chi
Dice di volersi impegnare su questo nostro obiettivo che ci vede impegnati giorno e notte da oltre tredici anni e
Ma nel nell'augurarsi che quello che ha detto D'Alema sia vero vorremmo anche dire che forse sarebbe opportuno che cercasse di uscire dai vincoli dell'Unione europea in cui incardinata questa iniziativa perché la l'Italia facesse uno sforzo per creare una coalizione mondiale di governi rappresentativi di tutti i continenti
Per presentare come coalizione promo che si faccia promotrice di questa risoluzione all'Assemblea generale anche perché ormai il movimento abolizionista non è più una prerogativa europea in qualcosa che ormai riguarda e coinvolge paesi di tutti i continenti dall'America lattine dall'America del Sud dell'America centrale con il Messico all'Africa con il senegalese cento emette anche l'ansia
Con America del nord è vero
E e laser dicevo con la decisione delle Filippine di abolire completamente la pena di morte da questo punto di vista ovviamente
Noi anche nel due mila e sette saremmo impegnati pienamente per cercare di assicurare la dovuta e giusta conclusione di di questa battaglia
E rispetto anche a quello che è stato detto
Dagli interventi che mi hanno preceduta io mi auguro che ci sia ancora quel sostegno per noi importantissimo e fondamentale delle amministrazioni locali a partire dal
Dalla città di Torino ma speriamo anche dalla Provincia e soprattutto dalla Regione che da alcuni anni
è un pochino latitante grazie
Aprendo le vesti del padrone di casa perché l'assessore Michele Dell'Utri che ha introdotto la conferenza stampa e il capogruppo Gian Luigi Bonino ci hanno lasciati per una riunione che sapevamo essere purtroppo concomitante a questa conferenza stampa per dare semplicemente la parola al nostro graditissimo ospite che ci onora davvero deve ha colto l'invito il console onorario del Messico Giampiero Giani che e qui proprio per rappresentare il Messico
Perché il rapporto come diceva Elisabetta Zamparutti curatrice del del rapporto è stato quest'anno dedicato a dissente Fox presidente del Messico che nella suo mandato a operato in modo puntuale e preciso e determinato nel superare gratis legislazione precedente rispetto alla pena di morte quindi do la parola a Giampiero Giani che davvero ringraziandolo per la cortesia del raccolto l'invito
Io no
Va bene anche
Il Messico di fatto abolizionista dal mille novecentosessantuno
Comunque il ventinove giugno del due mila cinque è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Federazione messicana la riforma del Codice di giustizia militare che elimina la pena di morte nell'ambito della giustizia militare e il nove dicembre del due mila cinque è stata pubblicata la riforma costituzionale con la quale la pena reca capitale e formalmente abolita in Messico
Me ne metterò a Leggere due parole dal presidente Fox a questo proposito il quale dice in nome del popolo e del governo messicano esprimo il più vivo ringraziamento per una nuova dell'organizzazione Nessuno tocchi Caino che mi ha conferito nominandomi abolizionista dell'anno e dedicando mi presenterà apporto questo riconoscimento dato degli sforzi che tutte le classi sociali del Messico hanno compiuto per abolire la pena di morte nel mio Paese
In particolare voglio evidenziare l'impegnativo lavoro svolto dal nostro Parlamento che ha saputo recepire il comune sentire della sua città messicana sulla
Della sua sulla riforma costituzionale approvata appunto nel dicembre due mila sei
E con il quale si è trasmesso un chiaro messaggio contro la pena capitale
Quello che finora abbiamo conseguito per la colazione della ma di Marte non ho non è poco ma certamente il cammino da percorrere è ancora lungo ed è per questo che dobbiamo lottare con tenace convinzione perché la pena di morte sia sradicato in tutti i Paesi il Messico continuerà a lavorare con costanza e fermezza Nicola uguali
Sommando i suoi sforzi all'obiettivi che persegue nessun atto segreto che Karima cercando di raggiungere un una moratoria all'esecuzione e a lungo termine dove sradicamento della pena di morte in tutto il mondo
Mi sembra che più chiaro di così avrebbe potuto essere
Grazie
Grazie davvero al console onorario del Messico ma anche perché appunto la vicenda del Messico come ci ricordava con le parole di Di Sante forze rappresentano poco il paradigma di un'iniziativa politica che Nessuno tocchi Caino sta conducendo da anni
E ci sono Paesi che sono abolizionisti di fatto che da anni non applicano la pena di morte ci sono altri che potrebbero con la l'istituzione di una moratoria sospendere intanto le condanne a morte e nel processo che si costruisce avendo salvato delle vite
Arrivare poi definitivamente all'abolizione il percorso
Che ha fatto il Messico è un percorso che sta in questa vicenda politica e il riconoscimento l'attenzione che ne sotto di Perino ha voluto accendere sulla vicenda
Pena di morte in Messico e poco paradigmatica di una battaglia politica che dalla moratoria tenta di conquistare nuove abolizioni e quindi in qualche modo in prospettiva la scomparsa definitiva della pena di morte dalla faccia della terra do adesso la parola Sergio D'Elia che appunto è il segretario non soltanto di Caino nonché ovviamente il mio collega
Alla Camera i deputati come parlamentare della Rosa nel Pugno Sergio D'Elia
Grazie
Bruno grazie ancora la città di Torino per aver voluto ospitare credo che sia terzo il quarto anno consecutivo una presentazione qui
Questa città del rapporto annuale di Nessuno tocchi Caino che un po'anche l'occasione per fare il punto di una campagna ricordata Elisabetta Zamparutti
Che ormai oltre tredici anni Nessuno tocchi Caino è nato nel mille novecento novantatré proprio con l'obiettivo di arrivare ad un pronunciamento della massima Assemblea mondiale
Che probabilmente va riformata parliamo delle Nazioni Unite ma comunque un punto di riferimento importante della comunità internazionale là dove si discutono temi cruciali
Come quelli relativi ai diritti umani bene un pronunciamento di questa Assemblea
Per una moratoria universale delle esecuzioni capitato
La moratoria è un compromesso che evidentemente
Con la pena di morte
Nel mondo in realtà quelli che si stanno confrontando sulle strategie per giungere all'abolizione
Sono soltanto diciamo due organizzazioni la nostra ci chiede di giungere all'abolizione attraverso una moratoria questo
E aggiungo apparente compromesso con la pena di morte perché con la moratoria si fermano le secrezioni
Non si abolisce evidentemente la pena di morte
Non compromesso che nella storia recente dell'abolizionismo della pena di morte c'è tanto da essere vero
Creativo positivo perché dalle muratori si va verso l'abolizione non si torna indietro la pratica dell'esecuzione c'è quindi questa nostra strategia di Nessuno tocchi Caino quindi pragmatica non proibizioni Istica ne possiamo anche scrivere a caratteri cubitali e abolita la pena di morte è vietata la pena di morte
Non per questo poi gli abolizionisti ci sono le esecuzioni non si si affrettò invece molti paesi
Che devono fare i conti con le proprie opinioni pubbliche che devono fare i conti con la propria storia e proprie tradizioni alcuni casi addirittura con diciamo richiami fortissimi
Di radici culturali o addirittura insomma prevista per il religiose possono accettare un discorso della sospensione delle esecuzioni capitali mentre rigettare ebbero con
Fierezza anche con fermezza
Quello di un'abolizione tout-court l'altra strategia e quella diciamo Amnesty International la coalizione mondiale contro la pena di morte che si è costituita sette otto anni fa e che noi abbiamo contribuito a costituire che abbiamo abbandonato nel momento in cui loro cioè questa coalizione ha abbandonato l'idea dell'anno la proposta della moratoria e agitando soltanto la bandiera dell'abolizionismo
Tout-court della pena di morte sono un po'i fondamentalisti della dell'abolizionismo che dicono no alla moratoria perché è poca cosa
Mentre
Ci vuole tutto e subito l'abolizione
L'abolizione o niente senza che alternativa all'abolizione o è una moratoria non sono le esecuzioni
Che vengono che vengono effettuati
Ed è una storia che ci riporta anche all'attualità
Il governo italiano
In questi immensi ha deciso di non
Fare quello che la Camera dei deputati gli ha detto a più riprese di fare certo di consultare i partner europei per informarli innanzitutto della decisione in base all'impegno che il parlamento di chiedeva di portare comunque le Nazioni Unite in questa Assemblea generale una proposta
Divoratori quindi consultazione informazione eccetera
Ma non vincolarsi al Parreira un animo dell'Unione Europea riguardo al fatto se questo passo si poi doveva doveva compiere è successo esattamente il contrario di quanto veniva disposto dalla Camera dei deputati
Il nostro governo ha consultato i partner europei
Ovviamente c'è questo meccanismo dell'Unione Europea che sta paralizzando il processi politici decisionali per cui tutto quello che si decide di politica estera anche sulle cose più spicce o è approvato
All'unanimità oppure non può avere nessun effetto per cui in Europa si sono sollevati i fondamentalisti
Dell'abolizionismo ma guardate è una copertura è un alibi quello appunto o l'abolizione o niente OLAF ciò l'abolizione contro la moratoria perché l'accumulatore sarebbe poca cosa
In realtà dietro questo essere mostrarsi duri e puri contro la pena di morte si nascondono le cose molto più terrene molto più materiali molto più relativa alla alla politica
Internazionale quindi alla Realpolitik for profonda getta
Allora Amnesty International sede a Londra
Il governo inglese che ha
La sua Farnesina
Sistema nostra la Farnesina
Diceva Elisabetta quindi
Questo potere dell'amministrazione sulla politica estera che vince permane i governi cambiano l'amministrazione rimane la stessa e vince sulla politica quindi sul Parlamento sulle responsabilità del governo e del suo ministro degli Este
Come ci sono nella Farnesina italiana nella Farnesina inglese ci sono quelli della Realpolitik
Sì sì della Farnesina inglese infatti non non hanno la Farnesina nella
Che ha del Foreign Office
Nella prima ci sono nordico Farnesina inglese perché la linea della Farnesina
Non del ministro ma dell'amministrazione delle varie direzioni generali
E quella che poi in realtà
Pervade tutte le amministrazioni della politica estera compresa quella inglese beh di ci sono funzionari della al Foreign Office sì che sono ex militanti di Amnesty International ex dirigente di Amnesty International e che hanno due interessi in questo caso
Quello di far fallire l'iniziativa internazionale per la moratoria ma banalmente perché non è loro perché loro non l'hanno promossa non l'hanno condivisa
Perché è un'iniziativa di Nessuno tocchi Caino che sono noti riconosciuto nel mondo perché l'organizzazione che lotta per una moratoria voluta ed esecuzioni capitali come passo
Strumento per arrivare poi all'abolizione della la storia di Amnesty International storia
Di di abolizione della pena di morte tout-court eccetera a dall'altro c'è un conto che devono fare
Il governo inglese dove nel mese fa parte del Commonwealth nel Como perché ci sono molti paesi che ancora mantengono la pena di morte praticano la pena di morte
E quindi è chiaro che l'intero Regno Unito a si trova in difficoltà nel promuovere alle Nazioni Unite
Una proposta una iniziativa per la moratoria un'esecuzione capitale perché la prima obiezione che diverrebbe fatta dai Paesi mantenuto Orietta voi non siete riusciti a fare le moratorie o le abolizioni nella vostra piccola ma grande comunità ora ci proponete che sia amo nove che noi facciamo parte di Debbie Quercia la serie mettete prima ordine nella vostra incassa prima di proporci parole d'ordine
Che impegno la nostra realtà nazionale
Eccetera quindi quello che sta accadendo è questo l'Europa e diventato un ostacolo nella lotta mondiale all'appena Mimmo è un ostacolo che al poi ci sono i vari altri interessi la Cina è campione di esecuzioni nel mondo la Cina è il mercato più promettente più più potente in prospettiva
Del mondo e quindi bisogna fare i conti con la Cina e si ritiene che i conti si facciano meglio
Se si dismettono le proprie convinzioni se non si sollevano le questioni
In realtà i cinesi hanno dimostrato di apprezzare soprattutto in quei Paesi quei governi e quei leader politici internazionali si sono recati in Cina e che non hanno come dire nascosto
In un anno nascosto le loro riserve su cosa avviene in Cina in termini di libertà religiosa di rispetto diritti umani di democrazia
Eccetera insomma vicine si fanno gli affari nel migliori con il con chi è credibile
Ed è un paese è credibile se nello recarsi nel trattare con i cinesi lo fa dall'alto della propria delle proprie convinzioni della propria
Denunce
E quindi voglio dire un può essere più realisti del re pensando che non si propone all'ONU una moratoria delle esecuzioni perché se no sì guastano i rapporti di altra natura che siano politici commerciali cooperazione
Con facile anche perché va proposta di moratoria vale per tutti i Paesi non c'ha dei Paesi target vale per tutti i Paesi che ancora praticano la pena di morte l'Europa si sta comportando in maniera tale da
Veramente impedire
Questo passaggio fondamentale che il laboratorio ed esecuzioni capitali e quindi obiettivi obiettivamente quella che più tiene bordone ai Paesi che ancora praticano
La pena di morte quindi coalizione mondiale celeri Sabetta questa è la nostra proposta l'Italia si deve porre al come avvenuto peraltro nelle novantaquattro nel novantasette
E novantaquattro l'Italia va alle Nazioni Unite per la prima volta proporre una risoluzione sulla moratoria
Il governo Berlusconi quella proposta fu battuta vero
Otto voti ma era il novantaquattro ciò era quarantacinque Paesi in più Camp ancora stavano sul fronte dalla parte dei mantelli topi della pena
Ora abbiamo quarantacinque in meno quindi non è paragonabile davvero non ci sono dubbi sul fatto che una proposta di moratoria all'ONU oggi ma non solo oggi ma già nel due mila tre quando l'abbiamo riproposta al governo Berlusconi
Frattini allora ministro inglese si è fatto appunto convincere perché non convinto lui per primo dei partner europei che questa iniziativa non sa
Non si doveva fare si doveva riproporre all'Assemblea
Generale ma nel novantaquattro siamo andati soli come Governo italiano e con quelli che ci stanno c'erano quarantacinque Paesi che l'avevano co-sponsor Rizzato nel novantaquattro
E abbiamo perso
Nel novantasette invece Hamas è una Commissione per i diritti umani di Ginevra il Governo italiano ancora da solo il governo Prodi allora
Avanzo introdusse nella Commissione diritti umani la proposta di moratoria
Sia visivamente contrari
Al quelli di oggi ancor più fieramente contrario allora
Sì rispetto all'iniziativa italiana ma di governo decise comunque di presentare abbiamo vinto nel novantasette e poi di nuovo nel momento del novantotto con la contrarietà dei paesi membri dell'Unione europea che poi una volta introdotta la risoluzione hanno dovuto sponsorizzava votarla e cioè noi proponiamo un meccanismo dello stesso tipo si ritorna da lei ma ora si è impegnato per il due mila sei
Riproporremo gli atti di indirizzo del governo perché questo impegno nel Parlamento perché s'impegna sia mantenuto
Da qui a un anno praticamente l'Assemblea inizia a settembre si finisce a dicembre abbiamo un anno di tempo per costruire una coalizione di Paesi
Promo ratto Oria o meno che abbiamo in tutti i continenti
Davvero non è un'esclusiva dell'Unione Europea cioè nel
Sudamerica ci sono Paesi hanno abolito la pena di morte non nel secolo scorso ma addirittura nell'altro si siamo nel mille ottocento
Novanta nella denuncia siamo
Paesi il Venezuela primo Paese abolizionista e altri Paesi del cioè l'ultima esecuzione in Brasile del mille novecento
E così vino centocinque insomma altre Costa Rica volevo Uruguay insomma ci sono Paesi abolizionisti
Dato oltre un secolo nel
Abbiamo paesi
Del mondo islamico del mondo arabo che hanno abolito la pena di morte contro anche il luogo comune
Che dice che no siccome scritta nel Corano Occhio per occhio insomma legge del taglione cedeva noi non possiamo farlo perché c'è un precetto coranico cioè non è vero ci sono Senegal a cui abbiamo dedicato il rapporto dell'anno scorso beh il Senegal un paese al novantotto virgola cinque per cento popolazione di religione musulmana che ha deciso un anno e mezzo fa due anni fa dia attratto decidendo di farlo nella giornata del dieci dicembre aggiornata internazionale sui diritti umani di abolire la pena di morte così altri Turchia Gibuti
Quanto riguarda Tor cosa più vicino a noi in Bosnia in Asia che il continente dove si pratica la quasi totalità della pena di morte nel mondo in Africa in Asia
Sono Paesi che possono con sponsorizzare perché lo hanno già fatto a Ginevra nella Commissione diritti umani una risoluzione
Per la moratoria con le Filippine che abolito la pena di morte
Un un paio di mesi fa ed è candidato la presidente Gloria
Arroyo a probabilmente al premio l'abolizionista dell'anno del due mila sette
Promuoveremo come stiamo facendo da tre anni a questa parte quindi questa della realtà coalizione mondiale con Paesi di tutti i continenti che si costituiscono nel
Presentare una risoluzione l'Assemblea generale dell'ONU del due mila sette chiudo con una nota di attualità sugli Stati Uniti
Questo è quello che è avvenuto
Allora che sulle pagine dei giornali di questi giorni
Lo diceva Elisabetta e la realtà della pena di morte è una realtà molto legato strettamente
Connessa contestualizzata Paesi Paesi che leggano soltanto la vita dei condannati ma anche la vita del diritto
Il rispetto i principi fondamentali diritti umani fondamentale laddove manca libertà democrazia
Rispetto
Del principi basilare su cui si regge i patti internazionali sui diritti umani diritti civili e politici e molto più probabile
Che lì ci sia anche una pratica massiccia della della pena di morte il novantotto virgola nove per cento delle esecuzioni avvengono in Paesi totalitari élites liberali poi ci sono distratti
La più antica la più solida
La critica sì tecnica ma anche più solida e anche più recente spetti
Democrazia del mondo dove ancora si pratica si pratica per primo ci sono sessanta esecuzione media ogni anno a fronte del cinque dieci mila che ci sono
E in Cina anche se poi nella comunicazione e nell'informazione nel sistema dei media dell'informazione anche sulla pena di morte sembra che tutto avviene negli Stati Uniti sul fronte su questo fronte delle delle dell'esecuzione
Non è assolutamente scontato che un paese democratico di per sé no sia portato col abbia
Possibilità di abolire la pena di morte anche perché poi ci sono nelle democrazie
Quelle Tribunale insomma rappresentato dall'opinione pubblica che poi giudica
E decide quindi siccome lì l'opinione pubblica conta davvero mi Stati Uniti c'è questo peso di opinione pubblica ancora anche se di anno in anno noi verifichiamo un venir meno del favore popolare alla pena di morte anche anche negli Stati Uniti
C'è una cultura una tradizione le esecuzioni praticamente sì
Riferiscono gli Stati Uniti ad una fascia
Sud delle della federazione del
Dell'America che coincide con la fascia della Bibbia insomma fascia della morte la la
Detto Hubert la Pai bollo bene
E quindi c'è questo richiamo fortissimo dell'Antico Testamento
Che ancora permea la cultura
Pensiero soprattutto la politica americana di quella dove avvengono l'ottanta novanta per cento delle esecuzioni tutti gli Stati Uniti
Mentre la parte nord nord orientare in sede culture più di migrazione di Vivienne influenza anglosassone di si è invece con decisioni anche recente o state gli orco di non praticare esecuzioni capitali dopo la sua introduzione dal governatore Pataki una decina di anni fa
E c'è questa cosa della pena di morte negli Stati Uniti
L'altro giorno un detenuto
In Florida
Siamo nella fascia della Bibbia e della pena di morte
Viene giustiziato
Con l'iniezione letale
Iniezione letale è stata
In qualche modo presentata come il modo civile il metodo umano indolore
Per eseguire
Le sentenze capitale
Questo detenuto di azioni che è morto dopo trentaquattro minuti da quando è iniziata la pratica della iniezione letale
è un'ipocrisia
Non è così non è vero che ci sia un modo civile umano indolore per praticare la pena di morte
E l'atto finale quel un'esecuzione anche tramite iniezione letale di un procedimento che già a parer mio dovrebbe configurare una violazione di un diritto umano fondamentale che quello non
Insomma essere torturati
Trentaquattro minuti prima della morte tramite iniezione letale equivale a un tempo che quello proprio della tortura e quindicenne la pena di morte anche praticata in questo modo una pratica anche della della tortura non esistono metto di umani indolori per praticare all'esecuzione capitale è un'ipocrisia perché
Perché non si vede il sangue non c'è
Non c'è il colpo alla nuca
E quindi si pensa che non sia crudele io credo che la prossima frontiera diciamo nuova frontiera dell'abolizionismo della pena di morte o quanto meno della moratoria queste quindi sarà quella proprio riferita il metodo di esecuzione ormai
Fatto con l'impiccagione hanno provato con la sedia elettrica con la camera a gas a via via ritenute dalla Corte suprema americana metodi
Rutelli e inusuali per eseguire sentenze capitali ora vi è rimasta l'iniezione letale io credo che finirà sotto accusa anche questo metodo e lì sarà finita secondo me poi la storia della pena di morte
Negli Stati Uniti quando riferimento l'ottavo emendamento
Pene crudeli e non sua che sono
Vietato tant'è che c'è stata una finestra di abolizionismo negli Stati Uniti proprio a partire dal settantadue quando la Corte Suprema decise che il metro con cui veniva eseguite le sentenze allora tramite
Camere a gas eccetera era appunto metodo che violava la Costituzione
Beh ora siamo al punto arriviamo al punto in cui dovrà essere considerato altrettanto crudele inusuale
Praticare l'iniezione nel letale e quindi crudele inusuale il sistema in sé della pena della pena di morte che non c'è un'altra frontiera dopo diverse iniezione letale mi pare
Per giustificare una pratica febbre non corrisponde secondo me
Siamo in una dimensione anacronistica insomma fare ancora giustizia e cancellando dalla faccia da terra anche il più assassino degli assassini credo che questo non è sia più concepibile quindi un nuovo diritto umano che si afferma anche che noi vogliamo conquistare aiutati dalle Nazioni Unite
Noi perderemmo
Decenni certo si arriverebbe comunque l'abolizione per abbiamo pulito tortura una schiavitù eccetera e nell'orizzonte dei pastori abolizione anche della pena
Della pena capitale si tratta di accelerare questo processo che non sia di dimensioni storiche ma sia di di la portata della politica che della attualità per renderlo attuale e non storico
Noi chiediamo che sia possiamo andare paese per paese che sia l'assemblea generale dell'ONU che dice fermate ed esecuzioni in attesa dell'abolizione questo il senso della nostra iniziativa
Non sarà un decreto quello alla Roma la risoluzione approvata dalla dall'ONU ma sarà un atto di indirizzo fortissimo potentissimo non sono più gli abolizionisti che chiedono i singoli Paesi
Fermate l'esecuzione mal assemblea generale del Nord quindi sarebbe un documento potentissimo
Quarantacinque abolizione o moratoria di questi ultimi tredici anni sono frutto anche della Commissione diritti umani delle prese di posizione in questi anni commissioni immaginate questa invece a partire da una pronuncia dell'assemblea generale
Dello questo siamo impegnati abbiamo un anno di amanti davvero difficile ma forse spero speranza qui ho e nutrita di impegno non non è una speranza
Così
Pata
O auspica campata in aria vostri semplicemente non siamo a farci gli auguri Poli auspici per impegno e lotta politica ne abbiamo un anno davanti da fare per arrivare a concludere questa campagna
Che è giusto che sia conclusa ecco con una pronunciamento della assemblea generale dello grazie
Ma io il compito di chiudere appunto ringraziare come è già stato fatto da Elisabetta il Comune di Torino
Che con l'assessore Michele Dell'Utri ma con una l'attenzione del sindaco Chiamparino che oggi era occupato ma forse riusciamo ad incontrare uscendo da questa nostra conferenza stampa ricordare che abbiamo anche incontrato Roberto Placido vicepresidente del consiglio regionale del Piemonte che si è personalmente impegnato di fare da ambasciatore rispetto alla Giunta regionale per una nuova adesione della Regione Piemonte rispetto a Nessuno tocchi Caino e infine dobbiamo ringraziare lo faccio convintamente il console onorario
Del Messico per la sua presenza qui oggi proprio per le problematicità dell'iniziativa del Messico all'interno di una campagna che ha bisogno di questi testimonial di queste iniziative accanto all'impegno
Dei comuni del delle istituzioni locali anche la possibilità di poter rappresentare un mondo che ha tante storie variopinte e diverse ma che possono confluire in una battaglia comune che ci può vedere ancora impegnati nel prossimo fanno nell'anno che che si apre per ottenere una decisione livello ONU per dare anche all'ONU quella dignità e quella valore che noi vorremmo vere nella organizzazione del delle delle Nazioni Unite grazie tante grazie a Sergio D'Elia se per la zampa utile se sta di qua Torino oggi