Presentazione del libro di Edmondo Berselli "Venerati maestri. Operetta immorale sugli intelligenti d'Italia" (editore Mondadori)

E per presentarla e poi i fare intervenire Berselli comincio dalla fine
Comincio dalla fine addirittura dalla fine
Del commento
Perché c'è un testo che è seguito da alcune note a commento del testo stesso
E ad certo punto alla fine A pagina centonovantanove Berselli dice
Avevo cominciato per la verità con l'intenzione di andarci pesante
In queste pagine sottinteso mi sono accorto però che via via che passa il tempo nonostante i miei vent'anni virtuali
Divento più insofferente verso le opere ma assai più tollerante verso gli autori la mia fiducia nel genere umano e nell'intelligenza collettiva e individuale del piccolo paese in cui abitiamo
Mi induce alla speranza che i personaggi verosimili o falsificati di cui ho parlato nelle pagine precedenti
Non si sentono offesi dal modo in cui gli ho trattati sarebbe inutile
Come ho cercato di dire è soltanto un cabaret ecco questa è la prima domanda che poi rivolgerò a Berselli se il cabaret è quello delle sue pagine o è quello della realtà è una domanda evidentemente per arrivare più diciamo affondo della stessa analisi peraltro molto lunga anche di Berselli e poi diciamo che
A pagina centottantotto quindi alla conclusione proprio del testo vero e proprio dice Berselli
Ecco allora sedi vogliamo riconoscere i fin de canzoni romanzi di scrittori le filosofie in cui abbiamo creduto di credere
Aguzzando gli occhi si possono vedere in scena ideologica anta Ultori politologi romanzieri giornalisti registi da Fabrizio De André a Francesco De Gregori
Da Massimo Cacciari e Claudio Magris da Umberto Eco a Bernardo Bertolucci e Dario Fo
Pagina dopo pagina il compresi i risvolti di copertina
è un falò di conformismi complessi di superiorità idee sbagliate revisioni e rischiate pensieri forti divenuti deboli che innesca un fuoco amico sulle religioni perdute
Perché pesa infine l'uomo che guarda e per una volta il suo pensiero può essere quello di tutti noi chi scrive e chi legge
Quando la fede se ne va per evitare le trappole della superstizione non resta che il gesto eccentrico il tocco marginale lo scarto inatteso dell'ironia
Ecco la prima domanda all'ora che vuoi fare Edmondo Berselli proprio
Su questa conclusione per certi aspetti
Amara nel commento più distaccata della conclusione delle pagine vere e proprie del suo saggio e vorrei dire vorrei domandarvi appunto
Quanto di questo cabaret nella realtà realmente al di là dei nomi che recita e dei nomi di cui fa un'analisi molto spregiudicata
La ringrazio
Ali per per la presentazione
Sono contento di essere qui lo Stato era una festa dell'unità sulla neve a Folgaria qualche anno fa
Chiarisco subito le cose che ci ho messo per ridurre il livello dello scontro
Cioè
Quando ho detto che si tratta solo di un cabaret l'ho detto sordomuto scritto soltanto per evitare le querele quindi il libro è tutto vero UE tutto verosimile comunque quando non è vero
Nel senso che prende i un po'di mostri sacri della cultura italiana del cinema della televisione dello spettacolo dell'intrattenimento della letteratura
Del giornalismo
E cerca di riportati sulla terra riportarle sulla terra significa
Talvolta essere rispettoso verso le persone è un po'meno io rispettoso verso le opere che queste persone queste persone
Producono nella loro attività quotidiana nella loro carriera o che hanno prodotto nel corso della loro carriera quindi
Il libro serve soprattutto per dare sfogo a un po'di malumori un po'di malevolenza
Di fronte invece di solito a giudizi che sono particolarmente Conf conformisti e in verrebbe fatto è che il paese è piccolo e ci si incontra dappertutto dal
Tutti incontrano tutti una volta o l'altra
Colui di cui si è parlato male lo si incontra a una festa a una prima una mostra io in un teatro e quindi ormai tutti hanno preso l'abitudine che parevano quasi bene di tutti
Io invece Oppo popolo ho detto mi gioco qualche
Così qualche malumore
Ho parlato quasi male
Di quasi tutti
E infatti inizia così il libro di mondo
Andiamo all'inizio dicevo nei momenti di malumore sempre più frequenti io confesso che non mi piace nulla
Non mi piace un romanzo non è piacevole temi la musica la televisione non mi piace praticamente più niente di quanto viene prodotto in Italia non mi piacciono
Lì indiscutibili ecco qua già arriviamo un po'alloggio vera questione gli indiscutibili
Io tra arresto per passione faccio anche il critico d'arte e quello che hai detto tu prima di del fatto che non si può dirlo male più di nessuno si vede anche nelle nell'arte per cui bisogna sempre trovare qualcosa che funziona in tutti senza dire come si diceva invece una volta che tanti anni fa questa è una porcata presente somaro per una degna di essere chiamata arte e poi dice sempre Berselli sinceramente mi ritengo sinceramente relativista
Arricciano il naso quando qualcuno USA la parola identità
Ecco io son d'accordo su soprattutto sul discorso dell'identità ma siccome è una parola che si usa molto anche all'interno diciamo della nostra gente del nostro mondo vorrei che dicessi qualcosa su questo tema dell'identità e di scivoloni che può garantire spesso no io sono davvero
Tendo ad arricciare il naso e a il se potessi a impugnare la pistola ogni volta che qualcuno parla dell'identità soprattutto dell'identità nazionale oppure dell'identità che so
Padana o cose del genere perché
Non è in realtà siamo incroci di identità siamo tutti meticci anche se questo non piaceva all'ex presidente del Senato Marcello Pera
Siamo tutti meticci perché il meticciato è una forma della condizione contemporanea nel senso che noi siamo
Ciò la nostra identità è fatta di ciò che siamo culturalmente è fatta di ciò che siamo sul piano dall'appartenenza a un territorio una realtà locale
è fatta di ciò che siamo in relazione al Paese alla nazione la patria in cui viviamo
Ma questa patria questo Paese poi collocata dentro altre entità che sono la l'Unione europea che sono
E soprattutto la nostra identità è incrociata continuamente da
Dalla produzione di di di simboli dalla produzione di notizie dalla televisione dall'informe dai mezzi d'informazione per cui ogni volta che un po'qualcuno invoca l'identità
Io sospetto che ci sia dietro una fregatura
C'è un grande sociologo contemporaneo che si chiama Sigmund Baumann
L'inventore dell'espressione la società liquida quella società così imprendibile in cui siamo tutti dentro oggi nell'era dell'insicurezza e della precarietà
E Baumann ha detto una volta che l'identità viene evocata
Quando la comunità crolla cioè quando non abbiamo più valori criteri punti di riferimento modalità di mettersi in relazione con gli altri e quindi abbiamo perso qualcosa beh allora viene inventata questa una identità
Che talvolta può essere grottesca come è stata grottesca di identità per come è stata agitata
La che so da Bossi e dalla lega nord e qualche volta invece può essere inquietante quando viene giocata in termini di contrapposizione di civiltà verso altre
Verso altre culture verso altre
Società verso altre religioni verso altre idee per cui America entità piace al massimo della carta d'identità
E non tanto di più
In effetti abbia sentito parlare spesso di identità quando si è entrati in un clima di dittatura di dichiarazioni di guerra di razzismo e tante altre cose insomma per essere
Più diciamo precisi anche no Altieri rispetto ai tempi nostri
Io avevo letto qualche mese fa un bel libretto di Edmondo Berselli dedicato al mondo del calcio
In particolare è un grande campione kart ciò che forse alcuni di voi ricordano Mariolina occorso una grande ala sinistra dell'interno di Soirées eccetera va be e di Helenio Herrera e
Questo libro però era una metafora il gioco del calcio era una metafora della situazione politica italiana o perlomeno la situazione sociale diciamo sulla nostra vita sede la nostra vita sociopolitica chiamiamola così
Ecco devo dire che in questo libro mi aspettavo di più la presenza del calcio come metafora soprattutto dopo quello che è successo nei mesi scorsi nel mondo del calcio cioè anche il vaso di Pandora del calcio è stato scoperchiato e son venuti fuori interessi sono tutti fuori illegalità son venute fuori
Poteri forti e poteri deboli eccetera e devo dire che comunque non è vero del tutto perché Berselli città città humour scettico e tollerante di Luciano Moggi cita la testata di Zinedine Zidane Rienzi i danni e poi ecco Guido Rossi che in paludato nel mondo del pallone
Savi grande e con commercialista diciamo poi gli città
Diciamo Lippi e Cannavaro Tecnimont di Libia e Cannavaro ma anche la dieta di Ronaldo Cassano
Il bacio di Totti e alcune altre figure più significative anche per metà polista simbolico il grande allenatore del Cagliari Scopigno e che portò il Cagliari uno scudetto nazionale e il grande campione del Real Madrid Distefano che
Con la sua pelata continuava assegnare fino a tarda età però ecco mi sarei al sequestro tutte citazioni che dimostrano e grande amore comunque l'interesse Chiapperin caccia Edmondo Berselli ma mi sarei aspettato magari che dentro questi personaggi in qualche modo da distruggere o per lo meno derogare ci fossero anche personaggi del calcio
No io sul calcio sono per soggetti aveva già compiuto la mia opera beluga se depressione abbiamo già dato che
è diventata molto popolare
Però
Fatto un libretto sul calcio non è che nel board possa riempire le altre opere di elementi calcistici
Sempre anche perché ripeto sul caso mi ha cambiato la vita nel senso che
Per molti sono diventato un esperto ho una rubrica per radio tutti i lunedì
A un certo punto devo con la cominciato una collaborazione anche alla Gazzetta dello Sport
Dopodiché sono passato repubblicano più potuto farla era molto divertente
Però come possiamo dire era uno scarto laterale rispetto all'attività che faccio di solito questo un libretto scritto in una moto rapidamente
Per
S'Focardi un po'
Per
Dare
Spazia un po'di malevolenza un po'di ironia un po'talvolta un po'di sarcasmo
Quindi se il calcio non c'è mi dispiace è un libro molto questo molto informale dopo posso anche chiarire perché informale
Anzio che Visco subito racconta un episodio perché così ci capiamo meglio
Quando venne in Italia
Lui scarmigliata Louis cavigliera un allenatore di quelli vecchio stampo un argentino che capace di giocarsi la moglie a poker con i giocatori
Durante le notti
Di andare a letto le sei del mattino e poi portare al i giocatori ad allenarsi nel pomeriggio
Dopo aver allenato la Lazio mi sembra e la Juventus venne al Bologna nel mille novecentosessantasette
Nel sessantasette il Bologna e ancora un uno squadrone che tremare il mondo fa
Aveva vinto Allo spareggio nel nel sessantaquattro lo scudetto contro l'Inter all'olimpico
E quindi è una squadra di primissima fila l'attacco era per anni Bulgarelli Nielsen alle ARPA Scotti ed era una squadra di primissima fascia viene carni gli ha
E Cavriglia infida una
Serie deludente di partite le prime sette otto partite un pareggio uno zero zero una sconfitta Tina una vittoria è tutta roba da poco
Finché arriva finalmente l'incontro di l'incontro di grande cartello facciamo che fosse l'Inter il Milan la Juve
E finalmente grande conferenza stampa indetta
Indetta da Carnica con gli inviati della stampa nazionale
E a un certo punto si sono trovate idee ricorda uno dei giornalisti con aria un po'
Annoiata come succede Isard giornalisti sportivi e finalmente ho detto allora Luis come quest'anno il Bologna la squadra come e cartoleria con l'aria cinica del vecchio trafficante di campionati
Ha sollevato un sopracciglio e ha detto
Informale o para la Prensa cioè per la stampa
I formale o per la stampa
E allora i giornalisti per voi siamo una stampa para la Prensa Louis Gallois Luis ha detto Caviglia
Parola può entra Prensa poi oddio non è che le espone chi può Mui Fuerte che grazie alle sferza economico del presidente da presidente a può ed è facilmente gran Canard cioè vincere il campionato
Allora questi sono tutti guardati negli occhi
Perché fino allora il Bologna aveva fatto praticamente schifo
Allora uno Stato che dovette oscuro Louis e informale una mia totale
Allora questo libro è il tentativo di parlare di cose importanti non parla la Prensa ma in modo informale questo era la filosofia del tutto
Bene io ho provato a fare dopo aver letto il libro e aver l'ho riletto a ritroso ho provato vedere le i personaggi contro i quali non Tiscali ma che sono nominati concerto amore diciamo no dentro queste pagine allora dimmi se sbaglio alla fine dell'Elenco
Perché io ho segnato questi io non sono molti nel sette Federico Fellini Stefano Benni
Ennio Flaiano
Con il punto di domanda nel senso che andrebbe approfondito Pier Paolo Pasolini
Alberto Arbasino o mezzo
Poiché appena citati ma si vede con certo interesse Carlo Emilio Gadda Gianni Brera Francesco Guccini Michele Serra
Luigi Meneghello nostro scrittore vicentino
Giovanni Sartori
Nicola Matteucci
E Barbara Spinelli
Poi con il punto di domanda ancora perché rivela anche tante cose discutibili tante cose critiche Indro Montanelli cioè è scavato diciamo molto di più che di quanto si faccia oggi i fratelli Vanzina che conosciamo tutti evidentemente per i film che vediamo ancora e Pietro Citati infine questi mi sembra che via i citati
Citati citati
Con una certa diciamo vicinanza non so come dire
Mentre ti sei scatenato a più riprese su altri su molti ma su altri particolare fermiamo seguono ecco l'avvocato come stiamo facendo buoni
Allora i buoni sono alcune di loro sono i miei maestri quelli con cui ho studiato o sui cui libri ho studiato mi sono divertito certamente Meneghello è uno dei più grandi scrittori italiani
E Libera nos a malo un libro da consigliare a chiunque voglia sapere
Qualcosa della vita nella provincia profonda dell'Italia degli anni Trenta
E rivela proprio la ma la la
Come era come è stato il nostro passato e come siamo cresciuti dentro questa Italia e come l'Italia è cambiata rispetto all'ora
Giovanni Sartori è un un politologo è il più grande politologo italiano conosciuto a livello mondiale quando ricevuto questo libro
Io dovevo fare un po'un programma in televisione con lui non sapevo come avrebbe reagito mi ha abbracciato il maghetto Before rotolato perché sia talmente divertito perché essendo fiorentino
Contiene dentro di sé parecchia cattiveria e quindi è contento di trovare spiriti che in qualche misura assomigli no
Ma la cui cattiveria assomiglia alla sua cattiveria
Alberto Arbasino è il più grande no no è più grande è il più bravo scrittore italiano dell'ultimo mezzo secolo
Il quale appena ricevuto il libro mi ha mandato un biglietto all'Espresso con una battuta per dimostrare complicità anche se io lo tratto in modo un po'ironico però lo dico che il più bravo scrittore italiano contemporaneo
Lottato in modo ironico perché lo chiamo Alberto Arbasino nel senso che assomiglia molto a un fantasista brasiliano
Interessato più alla finta e al gioco di prestigio col pallone piuttosto che al gol
Se non conclude mai in sostanza stessa mai dove la battuta che cosa sta pensando veramente Arbasino pose questo anche un modo per poter durare senza fissarsi in posizioni predefinite
Dico allora chi sono i maestri allora
Questo libro si chiama venerati maestri perché Arbasino proprio una volta ha creato lo schema fondamentale di umana di interpretazione paradigma di interpretazione della scena culturale italiana e ha detto
Che si comincia tutti cominciano come brillanti promesse c'era brillante promessa
A un certo punto però dannatamente la brillante promessa che frequenta tutti va dappertutto nei salotti al cinema in televisione
Si trasforma improvvisamente in un momento drammatico nel solito stronzio
E soltanto ad alcuni
Perché li assiste la salute per di assistere età perché non dipendono in con gli uniscono durante l'avere la vecchiaia e perché continua ad avere una dedizione fortissima al proprio lavoro
Diventano questi venerati maestri
Allora
Per me i venerati maestri non sono quelli che puntano all'arte
All'assoluto al sublime al superiore all'incomprensibile all'incorreggibile allegro alla alla all'ineffabile all'impagabile ma quelli che fanno bene il loro lavoro
Allora racconto sempreché quando
è venuto l'anno scorso nella mia città moderna Dino Risi quasi novantenne
E abbiamo mostrato alcuni spezzoni dei suoi film più famosi in particolare i mostri e sorpasso
Alla fine io gli ho chiesto ma quando tu hai
Girato questi film sapevi che stavi facendo un capolavoro
Oppure no Duetto noi non sapevo niente io sapevo che stavo facendo come ho sempre fatto una commedia di costume all'italiana
Dopodiché allora perché è un film di genere come si dice diventa una pietra miliare nella Cina una cinematografia italiana
Beh perché funziona tutto perché è stato realizzato un oggetto di artigianato non un'opera d'arte
Quelli che puntano all'opera d'arte fanno dei film che talvolta possono risultare imbarazzanti quelli che fanno un buon prodotto delle volte si limitano queste opere essere un buon prodotto talvolta diventano invece davvero un capolavoro
Ecco allora per me
Alberto Arbasino che scrive un libro la barba da aveva trentatré anni quando pubblica Fratelli d'Italia nel sessantatré e lo pubblica da Feltrinelli ed è di quattrocentocinquanta pagine
Lo ripubblica nel settantasei è diventato di settecento pagine quasi e l'Ulivo infine qualche anno fa lo edita lo pubblica con Adelphi di mille trecentosettantuno pagine
Questo testimonia
Una
Dedizione impresso impressionante al proprio lavoro e una concezione del proprio lavoro davvero come pazienza come l'opera l'opera di un ebanista di un artigiano che lavora sulla propria
Produzione con assistita assiduità con amo con amore con affetto con pazienza ed è questo che la fine fra i capolavori rende maestri i maestri
C'è una battuta che mi è piaciuta molto su Fellini nel senso che quando tu quelli della tua generazione del tuo Cicci della tua della tua cicerchia avete visto il film amarcord
Insomma vi sembrava troppo provinciale e dopo vi siete ricreduti c'è per esempio Fellini
Che importanza ha avuto in questo discorso vanno ben oltre lei non è il uno dei registi che mi facciano impazzire di
Nella loro produzione trent'anni fa quando vidi per la prima volta mi pare nel settanta tre settantaquattro
Amarcord mi sembra una sciocchezzuola provinciale rivisto dopo trent'anni mi è sembrato un capolavoro grandissimo pessimo perché prende una scheggia
Di Italia negli anni trenta e lo trasforma in un ritratto che parla al mondo intero e quando uno riesce a fare
Queste
Opere di questo genere
Be'quell'opera è un
Un qualcosa che è destinato a rimanere e rivista anche a distanza di tanto tempo assume altri significati altri riverberi altre aloni
Un altro film perché Bramati a me piace il Fellini non quello che Felline già mi piace il Fellini
Un po'tragico il Fellini tragico di Casanova di Fellini
Duro il Fellini in meno meno Felline gente che ci siano quello che fa girare una giostra con i clown delle bolle le scatole sono
Quello del cartone come si chiama
I vitelloni sì no I vitelloni non è sull'ormai Annoni si vitelli vitelloni vitellone è un
Fare un
Forse lo ricorderete perché c'è la scena famoso di lavoratori Tho alle cinque dalle alle sette di mattina metri vitelloni tornano da una notte brava lavoratori invece lavorano e Sordi fa il gesto
Dell'ombrello lavoratori tutto
Però
Ma è certamente offrendo tegole però Casanova e amarcord sono due film grandissimi
Proprio altri film di Fellini io non sono a quel livello gli ultimi soprattutto Ginger e Fred oppure può e vacue ma della luna convegno sono fin non riusciti
Le cose che riescono sono quelle che si fanno con passione con amore
Come si dice adesso come dicono i ragazzini senza tirar sera
Perché quelli che se la tirano poi dopo
Producono cose talvolta imbarazzanti la cosa più imbarazzante di tutte
Il film di Benigni
La tigre e la neve che ho fin tremendo
Portato in America
Dicevo prima in Italia ci si conosce tutti quindi non si dice la verità
Quindi per cercare la stroncatura del film di Benigni bionda Valeria devo andare a leggere fra le righe gli americani invece che hanno un Paese più grande
E da costa a costa ci sono tre ore di differenza
Di fuso orario
Possono parlare come gli pare e quindi ha detto del film di Fellini di di Benigni delle cose tremende
Ma perché sono dicono cose tremende perché è un comico notevole capace di fare
Ma sua comicità molto fisica molto materiale che a un certo punto si è messo in mente di fare opere d'arte
Probabilmente avesse fatto dei film comici l'opera d'arte poteva venire fuori per conto suo fare l'opera d'arte invece puntando l'opera d'arte fa venir fuori del dei fallimenti
E quindi ed è meglio apprezzare chi è modesto chi lavora con
Nell'ombra chi chi non hanno non puntano al successo
O appunto all'arte lo e all'assoluto piuttosto che quelli invece che vogliono comunicarci il loro la loro profondità di pensiero
Sì di Benigni allora passando a quelli criticati
Di Benigni hai già detto ma ce ne sono alcuni che proprio trendy a sberle insomma nel senso che vai giù durissimo
Non so lo stesso Magris non è che si faccia una grande figura della Loggia ancora peggio
Ecco così così Moretti mi pare che insomma su Moretti se abbastanza mordace i due sui quali ti scateni di più solo Baricco e Ferrara allora
Ferrara un talento comico Baricco invece uno scrittore bravissimo scrittore nel fare dei prodotti
Fa un romanzo che è un prodotto destinato al pubblico per renderlo e lo mentre e lo vende di solito Luti comica Pato ma insomma
Baricco però sa benissimo vive un suo dramma Baricco un ex giovane
è noto perché quando era allora collaborava alla cronaca torinese della stampa ogni tanto lo mandavano a seguire un concerto perché lui è un conoscitore di musica
Come ricorderete fece anche un programma televisivo che si chiamava l'amore è un dardo dedicato alla melodramma l'opera lirica
E a un certo punto lo mandavano ma seguire che son concerto di Pollini grande pianista che faceva un concerto su dedica di di
Di Beethoven ritornava scriveva quattro cartelle dicendo quanto era bravo detto non Pollini e allora
Lui
è
Un diabolico nel costruire oggetti per il pubblico
Ai critici suoi romanzi non piacciono
Le sue opere non piacciono
Allora se è stato un caso molto carino
Perché
A un certo punto Baricco si scoccia
E scrive al a a Repubblica
L'occasione era data dal fatto che due grandi critici
Pietro Citati ferro e Giulio Ferroni avevano furbo
Mentre parlavano dato come prescrivevano d'altro aveva messo dentro del del degli incisi delle parentesi in cui si diceva a
E c'era un clima straordinario si stava benissimo un primo così bello che non era guastato neanche da un libro di Baricco
Neanche dalla presenza non sarebbe nato guastato neanche dalla presenza di panico da Baricco si infuria scrive un lenzuolata su Repubblica dicendo se volete parlare male di me
Di struggente criticamente i miei romanzi
Non fate queste cose
Fastidiose per cui mentre parlate d'altro mi ritrovo una parentesi in cui Miren mi riempite di insolenze no
Allora essendo citati o autore notissimo grande scrittore grande critico al collaboratore
Preziosissimo di Repubblica io ho pensato adesso assisteremo alla vendetta
Di Citati
Il quale citati invece pace non risponde
E immagino sempre qui scorrerà il sangue fra i romanzieri critico verremo che ci davvero scorrerà il sangue invece che cosa succede succede che passano i mesi
E soltanto nell'agosto dell'anno scorso fra il diciassette e il diciotto e il venti di agosto
Citati prende la macchina per scrivere
Il computer e pubblica un articolo sui pomodori
E dice
Non ci sono più i pomodori di una volta
Quei pomodori che erano così su corsi così
Profumati che avevano in sé il sapore del Mediterraneo
A marzo se ci fossero ancora quei pomodori che i contadini tiravano su dall'esterno pariglie dalle pietraie con la fatica portandoci d'acqua per centinaia di metri ci fossero ancora qui pomodori lì
Io sono convinto io pagherei anche venti venticinque euro Aikido per mangiarle di nuovo per riassaporare quel gusto del Mediterraneo
Ma io sarei anche convinto che quei pomodori avrebbero un mercato
E avrebbero un mercato non inferiore ai libri di Baricco
E allora io ho pensato non
Non scorre sangue fra critici e scrittori era sugo di pomodoro era così certo modo si risolleva
Perché sappiamo che sono baruffe
Un povero un po'finte ma alla fine innocue
E Giuliano Ferrara
Le hanno Ferrara è uno che io attribuisco al paradigma delle troppe Madonna cioè quelli che nella loro vita sono andati
All'oratorio in chiesa
Sanno che c'è una Madonna sola si fa la beata la processione della Beata Vergine dopo uno o ci crede o non ci crede più non importa ha visto la Madonna si è accontentato Giuliano Ferrara e alcuni come lui invece vedono continuamente madonne nel senso che hanno visto prima sono stati comunisti
Poco comune composta di visti poi sono diventati intorno agli anni Ottanta craxiani socialisti craxiani poiché è diventato lui berlusconiano sfegatato alla fine adesso diventato ratzingeriano
Duro ci aspettiamo la prossima Madonna vediamo che cosa succede anche se questo non deve impedirci di pensare che un nuovo così spregiudicato è comunque un'intelligenza molto molto forte all'intelligenza capace di provocare e quando uno riesce a provocare vuol dire che assume posizioni piacciono non piacciono va be'di quello che scrive Giuliano Ferrara non piace quasi nulla ma sono costretto a farci fonte perché è un'intelligenza al lavoro
Io volevo leggervi una cosa che mi pare esilarante a pagina settantadue settantatré settantadue
Da il nostro libero
E in questo modo possiamo anche concludere magari dopo qualche battuta del nostro autore
Dunque
Ah ecco su magrissime tutti noi conosciamo Madrid perché è un intellettuale che scrive molto sul Corriere della Sera ma viene intervistato anche dagli altri giornali e
A un certo punto a pagina settantatré dice Magris e sottolineo S si fosse chiamato Madrid senza quella dannata consonante terminale poteva al massimo fare l'estremista sfitti di sinistra uno di quelli che sono sempre stati molto a a abbronzatissimo e pettine attivissimi
Una vecchia Acate
Dopo non si sa più quale presunto colpo autoritario della democrazia cristiana mostarda mostrava il madri Lucio su una sedia a sdraio in un albergo di Cortina d'Ampezzo con la didascalia che gli attribuiva la storica recriminazione post resistenziale
L'avevo detto io che era ora di tornare in montagna
Mentre la S solitaria in finale di Magris eso tipizza straniera proietta nel cielo freddo delle divinità germaniche Magris e senti la Mitteleuropa accanto a te il Walhalla dentro di te la Cripta dei Cappuccini a un passo da tre ottimi antipasti di pesce fra l'altro e sai cosa mangi Magris e sai cosa leggi
è una paragone tra un menu culinario e un menu intellettuale ma un'altra un'altra pagina sulla quale volevo chiedere qualcosa ancora Edmondo Berselli riguarda Francesco Guccini siccome se ne parla parecchio di Francesco Guccini in questo libro anche in contrapposizione
A ce lo fai parlare in contrapposizione a De André e a De Gregori ecco questo molto interessante e curiosa parlo più volentieri di Guccini che dimagriscono che ma che sia un professore
Di germanistica molto colto molto studio di studioso che ha pubblicato come con eccellente libro che si chiamava Danubio sulla Mitteleuropa quindi
Mentre Guccini io
Cucine mezzo modenese mezzo bolognese e mezzo
Papà Nese fa male ha scritto un libretto che si chiamava croniche IPA Fanny che io consiglio a tutti perché è una specie di Meneghello minore e racconta la sua infanzia alla sua vita
Nella sull'Appennino tosco emiliano
Io l'ho sempre trattato a un certo punto dopo i primi anni quando faceva le canzoni come Dio è morto noi non ci saremo le canzoni per i nomadi lo serve pensato che fosse una cantautore un po'macchinoso
Una specie di Carducci della
Del cantautorato italiano
Nel senso che questi veri abbraccia dentro un po'troppa cultura un un po'troppo consapevolezza sembravano un armadio a quattro ante un po'cigolante un po'scricchiolante
Dopodiché però mi è capitato qualche tempo fa che ha sentito
Per radio in macchina una canzone
Non sono neanche entrato in garage per paura di perdere era in incontro una canzone di una Long Playing come si diceva allora del mille novecentosettantatré
Intitolato radici che famosissima che dice correndo l'incontrai su per le scale
Quasi niente trovare ritrova è cambiato il il ed è una storia struggente scritta benissimo cantato a Como voci otto il plico di Gucci però
Un capolavoro
E allora
Mi sono detto perché è un capolavoro è perché Puccini ha sempre raccontato storie
Raccontare storie vuol dire che fare canzoni come la locomotiva quella del ferroviere anarchico
Che tenta di deviare il treno contro
La il treno dei dei dei ricchi no
Però
Ripristinare una giustizia negata dall'ingiustizia nella società
Mentre gli altri cantautori non raccontano quasi mai storie quando raccontano storie sono storie o incomprensibili come la storia di Marinella di
Di De André che la storia
Dunque di André prende una ragazza la fa uscire per andare a un incontro amoroso con un principe variopinto dopodiché non si sa per quali motivi la
Punisce e la fa scivolare chissà come nel fiume sembra quasi direbbe Guccini che dopo averlo fatto prove ci farà un congresso carnale
Mai la polenta pulita era fan uscì volare nel fiume per allegarla altrimenti invece altri come bravo cantautore certamente come De Gregori ha sempre
Mi spezzo ma non mi spiego insomma no non ha canzoni che fin dall'inizio quando era veramente ispirato
Non ci hanno mai lasciato comprendere niente e ora le tue labbra poi spedirle a un indirizzo nuova nuovo oppure il suo amico
Puro di gomma famoso meccanico e quando finalmente ha dovuto spiegare qualche cosa di sede la propria poetica del proprio modo di comporre canzoni che cosa ha scritto Guccini e non c'è niente da capire
Beh allora ce lo schermo e delle da capire ce lo poteva dire subito in modo che abitava a mo'di fare ottica sedicente De Gregori
De Gregorio fatto questa cosa quindi a me piacciono quelle che raccontano storie non quelli che raccontano favole di solito i cantautori italiani tendono a raccontare molte favole invece cucce di no con cene
Che adesso a la bellezza di sessanta quasi sette anni sessantasette anni va ancora in giro ed è apprezzabile per questo a fare quattro concerti al mese
Con i palasport pieni e se magari gente che quando sette
Cantare della fiaccola della Turchia si commuove ancora pensando al proprio passato anche se adesso vota per Forza Italia non Guccini quelli che vanno a trovarlo a cui di loro almeno
E siccome siamo alla festa era nazionale dell'Unità sulla neve e appunto parliamo non solo di un giornale ma anche di un popolo diciamo che si trova anche in questa occasione per discutere per divertirsi per
Ritrovarsi e ha sempre l'ambizione diciamo non la fede quella no ma l'ambizione di cambiare qualcosa in questa Italia
Questa Italia un po'appunto stiracchiata come appare dal tuo libro
Volevo leggere e concludo concludiamo poi con la tua risposta
A pagina centosessanta un ritratto impietoso diciamo dell'Italia di oggi per certi aspetti è evidentemente
Perché il mondo di Dagospia sarebbe D'Agostino
è un teatro dove Marchionne ribattezzato Marchionne gioca certe sue indecifrabili strategia all'interno dalla famiglia Agnelli
E potendo dà un colpo Intino di Comito una cupi Tata Montezemolo mentre Bazoli con l'aiuto di Passera muove le pedine della finanza cattolica contro la finanza laica che fu di Enrico Cuccia
E alla fine dello spettacolo salta fuori una soubrette che il sistema mediaticamente tutti grazie all'aiuto interessantissimi interessantissimo di un portavoce politico e guadagna il proscenio
E alla fine sposerà un calciatore un finanziere o un imprenditore un immobiliarista oppure chissà si butta in politica e anche con un certo successo perché la politica non è più quella di una volta
Quando c'erano le Frattocchie e l'Azione cattolica ma è quella di oggi dove ciò che serve
E l'immagine la presenza
Un zanzare interesse ci minore ma irresistibile
Ecco di fronte a questo panorama
Un evidentemente c'è da mettersi le mani nei capelli se vogliamo cambiare qualcosa sì
Però con con la
Non lo si mette le mani nei capelli però deve sempre considerare
Che uno dei più grandi economisti ancora viventi che si chiama Albert Speer Shipman ha detto
E ha ispirato tutta la sua vita e la sua opera a un solo principio e cioè che in ogni condizione
C'è una riforma possibile cioè le cose si possono sempre migliorare alla certo non proveniente peggioriamo sec. siamo peggiorati a una velocità tale per cui
Le riforme possono essere cotte puramente o facili o difficili perché peggio di così è difficile
Ma a difficile perché si tratta di ripristinare condizioni che sono state
Particolarmente degradate
Quello che ho cercato di spiegare in certi passaggi di questo libro e in alcuni passaggi di un libro precedente che si chiamava posti italiani che la crisi della politica e dei partiti negli anni novanta ha messo allo scoperto comportamenti che prima erano
Mediati dalla politica erano trattati dalla politica nel momento in cui la politica si è indebolita sono venute fuori modo fuori il potere il i soldi la ricchezza economica la possibilità di condizionamento
Il l'aspetto proprietario della vita pubblica è venuto fuori Berlusconi è venuto fuori chi poteva direttamente entrare nella gioco del potere senza essere nel condizionato né fermato da
Ma dalla presenza dei partiti i partiti avevano molti difetti ma comunque di uno di ognuno di loro
Proponeva una visione della vita una concezione della società
In un modo o nell'altro mentre quando è venuto meno questa questo anche questo controllo diciamo sulla società
Tutto si è è diventato molto più materiale molto più duro molto più pesante
E talvolta anche più comico perché abbiamo visto
Figure molto interessanti come come come Stefano Ricucci per esempio Stefano Ricucci passa alla storia per aver detto quella frase non solo quella sui furbetti del quartierino
Ma anche quella formidabile son buoni tutti deve fare i froci Curcurù degli altre che è un otto
Grande modo di interpretare la realtà italiana dove c'è sempre qualcuno che fa i soldi con i soldi degli altri che controlla grandi realtà era imprenditoriali con l'uno e mezzo per cento
E tutte queste cose qua a cui l'arretrato e della politica ha consentito di guadagnare la la scena
Ecco io credo che
Noi abbiamo bisogno di di di più politica non perché abbiamo bisogno di del potere dei partiti sulla società ma abbiamo bisogno di politica per sterilizzare questi aspetti più brutale in cui il potere l'economia i soldi anche il sesso l'immagine si esprimono questo è il senso di tutto grazie speriamo di avere il fatto ingolosire
Per leggere il libro il voto Berselli buon appetito a tutti