Intervista a Peppino Caldarola sul prossimo vertice dell'Unione a Caserta

Con Peppino Caldarola giornalista parlamentare
Dell'Ulivo vogliamo occuparci della situazione del centrosinistra alla vigilia del l'importante conclave di Caserta Buongiorno Calderone
Vogliono allora oggi i quotidiani ci raccontano di una giornata particolarmente convulsa come tutte quelle che precederlo
Questi importanti appuntamenti un vertice proprio dei ministeri del del suo partito dei DS con il segretario Piero Fassino
Poi una cena dello stesso D'Alema presenta quel vertice con Fassino cena con Rutelli e Prodi a Palazzo Chigi
Per sintetizzare qualcuno dice e in atto un braccio di ferro tra la parte riformista la parte che vuole le riforme che trova ragioni nelle cose che ha detto il segretario della Quercia Fassino
Nelle sue interviste domenica Repubblica e la parte invece più conservatrice sembra che in questo momento però prevalga quella conservatrice nel momento in cui Prodi ha detto quello che ha detto per esempio sulle pensioni il no ai disincentivi nella conferenza stampa di fine anno ma insomma che cosa sta accadendo
Ma guardi in tutta franchezza c'è una straordinaria confusione che io non credo il conclave di Caserta Possa
Vuol risolvere perché vi pare
Un evento molto debitore verso
Diciamo l'effetto mediatico generalmente quando dalle forze politiche hanno bisogno di di raccogliere le idee e di fare delle proposte cercano modi più riservati
Un luogo fisico come una regia e un clamore peraltro accompagnato più da un tintinnare le sciabole che da un anno che da un fermento di idee
Io credo che la sinistra cosiddetta radicale della sinistra radicale sia nel suo ruolo nel proprio ruolo che è quello di diciamo di svolgere compiutamente la propria mission
Quello che vedo meno chiaro e qual è la mission della parte riformista in questo sento di condividere motore le osservazioni critiche bruciante mente critiche di Nicola Rossi il tema non è il braccio di ferro fra l'una e l'altra componente dello schieramento di centrosinistra ma la definizione diciamo elementare di un'agenda che preveda i contenuti ai tempi se non si svolge su questo rischiamo il teatrino
è evidente che segretario dei DS Fassino ma anche scosso e dalle dimissioni dal partito appunto di Nicola Rossi ha aspettato il sì il varo la Finanziaria erano nove poi dire la sua lei ha parlato di un partito che vive un calvario che sembrano trovare fine ci sarà un congresso di scioglimento comunque di confluenza nella il progetto del Partito democratico
Però quello che tu non riusciamo a raccogliere se davvero il si sia arrivati o meno al momenti in cui come avvenne alla vigilia presente nel novantotto non per parlar di complotti per parlare di direi momenti politici
Al momento in cui si dice o si va avanti in questa strada o si cambia strada da parte di quelli che sono i partiti poi più importanti nel centro sinistra c'è questo dato oppure no
Beh guardi notizie otto per quanto riguarda distinguiamo i problemi per quanto riguarda diciamo il tema del partito democratico al quale come lei sa io non sono appassionati entusiasta sostanzialmente critico
Noi dobbiamo registrare che una parte della frontiera dello scontro avviene esattamente fra i due partiti che si dovrebbero fra qualche mese dovrebbero avviare diciamo la fusione non è notizia di oggi
Diciamo l'esistenza dei due progetti di legge sui PACS del di Rosi Bindi della ministra Pollastrini
Ci stiamo avvicinando a uno a uno tornata amministrativa che a differenza dei precedenti tornate elettorali amministrative vedono accrescere la concorrenza fra i DS la Margherita e la Margherita si pensi al caso di Genova si pensi al caso dell'Aquila si pensi al caso di Palermo quindi non siamo in una situazione in cui i due partiti si avviano
Diciamo a a dare a sancire il processo di unificazione
Scambiandoci segnali di pace ma scambiandosi segnali di guerra i media diciamo si può dire che formalmente si va verso il partito democratico ma i fatti dicono tutt'altro
Be tirerebbe Massimo D'Alema una situazione un po'bizzarra come espressione tanto caro abbastanza bizzarro andare verso il partito democratico quando la quotidianità
Ci restituisce tensioni e divisioni abbastanza forti
E allora qui c'è un problema che riguarda i DS Fassino avverte come dire una sofferenza del dei DS perché la sofferenza e di essere stare al tema di fondo il congresso di aprile è un congresso di scioglimento o no
C'è un congresso di scioglimento del tutto evidente che che c'è una parte del partito che lo rifiuta e ci sono delle delle risposte che non possono essere se riferiti differite a data successiva temo dal tenente internazionale
Lo stesso modo con cui si intende affonda affrontare i temi del delle libertà civili dei PACS a ai a tutte le questioni eticamente rilevanti
E allora lei non possiamo dire prima facciamo il partito poi troviamo raccordo perché questa è una maniera per diciamo più per scassare ciò che c'è che per costruire poi io credo che vi sia comunque tutta questa discussione una straordinaria
Rivelerebbero autoreferenziale
E qualche modo siamo dentro Mussi insomma spesso i i politici gli anche della sinistra si lamentano del diciamo dei di di quanto i media si occupano delle delle piccole risse pero se stiamo ai fatti la produzione
La produzione fondamentale del centrosinistra in questo momento è la produzione di una rissosità senza precedenti e questo rimanda anche la responsabilità del capo del governo
E a questo proposito si avviano a conclusione
Se le cose stanno come lei fondatamente descrive nei rapporti tra DS Margherita sulla strada che dovrebbe portare al Partito Democratico e se è vero come è vero che Prodi ha sovrapposto il quasi il proprio destino a quello dello stesso Partito democratico
Sarà lui a pagare le conseguenze di questo stato di di crisi di rapporti all'interno dell'Ulivo da un lato e anche della insoddisfazione fortissima manifestata
Dalla parte riformista almeno Fassino nell'intervista di domenica era come dire molto molto netta molto molto chiara ieri sembra che i ministri ieri essendo abbiano un po'frenato ma insomma Prodi partirà fra cinque mesi fra dieci mesi questo stato di cose oppure a suo giudizio la sua scelta strategica di individuare in Rifondazione comunista né in quell'asse quello privilegiato che lo tiene in piedi lo premierà
Guardi in questo letto credo che nessuno né né nel centrosinistra e centrodestra qualche interesse ad una crisi di governo al buio perché sono tutti impreparati alla soluzione successiva sia ad una soluzione elettorale perché tutti sono insoddisfatti di questa legge
Sia una soluzione diciamo ad un dopo Prodi quindi se ne parla tanto ma non non vedo si è chiesto un Vestronia manierismo quindi svolgersi non vedo un interesse specifico né nel centrosinistra che andrebbe incontro al suicidio neppure del centrodestra che del tutto impreparata oggi
Sia formula uno con nuovo posto di legge elettorale sia formulare i termini di una battaglia politica elettorale
Il il problema dei riformisti è un problema come dire da porre a Prodi di modo che poi Prodi scelga scelga quali sono
Le riforme che si ritengono indifferibili riforme di modernizzazione della società perché se poi certosini riformismo
Potrebbe essere anche una parola strata riformismo e trasformazione dell'esistente secondo una gradualità e secondo un meccanismo di consenso ma secondo anche un meccanismo di decisione
Quindi i riformisti sono tali quando indicano alla alla propria coalizione al Paese
I punti di snodo su cui si può aprire una vera battaglia politica andando anche incontro dei rischi politici perché non certo non esiste una politica senza rischi è l'ultima domanda però ammetterà che c'è un
Un vivi è importante perché se se come si dice alle prossime amministrative i DS Margherita separati riprenderanno pochi voti o comunque non avranno risultato che buono mentre buono lo fra Rifondazione Comunista ecco dunque anche insomma se sradicare stando ai sondaggi e poi valgono quello che valgono
A quel punto Rifondazione avrà più ragioni per rivendicare un peso forte nella scelta politica del governo dall'altro però i DS L'Ulivo e la Margherita avranno più ragioni per dire adesso basta occorre una svolta riformista cioè esiste un punto oltre il quale la parte riformista non può sopportare e e e dire a Prodi adesso è ora di cambiare oppure no
Il punto è la propria sopravvivenza politica che non è con non va letta come tema
Diciamo di sopravvivenza di un ceto politico ma come sopravvivenza di una di una linea di alcuni principi guida
Io sono fra quelli che non critica Rifondazione perché penso di fondazione del Tieste attrezzarsi al suo ruolo sesto penso che il tema nasca nel momento in cui il proprio ruolo i riformisti non lo svolgono secondo il giudizio che Nicola Rossi ha dato che io condivido
E quindi il risultato elettorale che io comunque continuo ad augurarmi perché non sono uno specialista tasse sia votivo perché si si cambia meglio quando si ragione di tranquillità che quando si ragionerà fanno il risultato un risultato che fosse spiacevole evidentemente sarebbe una sconfitta di una politica la sconfitta di una scelta strategica sarebbe diciamo porrebbe il tema di un cambiamento profondo nella nella strategia e forse anche nella guida dalla sinistra ed il governo quindi ma il Governo o non abbiamo fatto un governo per governare per trasformare l'abbiamo fatto un governo cioè l'unica cosa che non ci possiamo permettere una strategia Dorotea somma una strategia del quieta non muovere insomma no
Certo la strategia del galleggiamento non ce lo permette il Paese perché il Paese dentro una una vicenda o è una gara internazionale che richiede che richiede scelte scelte molto preciso e quindi galleggiare ciò devo metti cui Paesi possono galleggiare non se galleggiano sforiamo