Dibattito su: "La persona cuore della pace. La responsabilità della politica"

Buonasera a tutti
Buonasera a tutti i presenti
Un saluto mio personale che esprime l'interesse e la gioia per essere qui ad un incontro tanto partecipato
Voglio dimostrarvi la soddisfazione mia personale ma anche quella del sindaco e dell'amministrazione comunale della città di Chiusi
Perché evidentemente se siamo qui in tanti ci sono valori ideali che sono condivisi
C'è una politica che unisce riesce ad appassionare le persone che riempie luoghi dove si discute dove ci si confronta come questa sera
Insieme con Rosi Bindi Walter Veltroni che è in viaggio e sta arrivando chiusi
Con il nostro vescovo monsignor Rodolfo Ceppaloni
Personalità che sanno quanto sia importante per i cittadini poter avere un confronto sui temi che riguardano la nostra vita quotidiana inevitabilmente condizionati da grandi eventi che spesso causano
Spaesamento diffidenza addirittura talvolta paura ci sentiamo quindi spesso inadeguati di fronte a scenari generali
Mondiali vorrei dire che apprendiamo dalle notizie di stampa dalla tv ci sentiamo spesso incapaci di elaborare risposte
Ricercare sentieri che genero la sicurezza la nostra sicurezza di reddito di futuro dell'accesso la scuola la formazione ad una sanità che ci dia risposte celeri efficaci
Ha rapporti anche per scendere nel particolare e una dimensione più piccola e minuta rapporti con i nostri vicini in una società che cambia siamo quindi tutti alla ricerca di una modernità che non ci lasci inadeguati ad affrontare cambiamenti e che lo stesso tempo mantenga inalterato il nostro rapporto con ciò che è locale
Con ciò che fa parte dell'abitudine della nostra vita quotidiana un confronto come quello che sta per iniziare stasera diventa quindi importante ritengo un'occasione per cercare di darci delle risposte
C'è quindi in me in questo senso una vera soddisfazione per essere qui con voi in quest'occasione e c'è anche ormai per chiusi un'abitudine vorrei dire
Perché ogni anno abbiamo avuto la possibilità di interrogarci confrontarci con profondità con il protagonisti di un mondo che in movimento
Fra le iniziative che Rosi Bindi organizzato in questi anni chiusi
Due mi hanno
In particolare lasciato dei ricordi vividi per le parole profonde che ho sentito premonitrice quasi universali
Che mi sento comune ecco nei miei pensieri spesso sono le parole che protagonisti degli incontri trascorsi hanno pronunciato di fronte a questa platea ad una platea attenta come stasera del teatro Mascagni del nostro teatro
Il primo ricordo è legato alla conferenza che pochi anni fatte né padre Alex Zanotelli con tutta la sua carica umana
Una carica frutto dell'esperienza di chi ha toccato con mano l'ingiustizia planetaria in paesi attraversati da profonde e laceranti contraddizioni la povertà la fame la guerra dai DS
La miseria come i suoi ragazzi
Del villaggio di baracche alla periferia di Nairobi in Kenya costretto a nutrirsi dei rifiuti della città dei ricchi
Non dimentichiamo disse allora padre Zanotelli che chi vive nell'opulenza e la difende a denti stretti pone anche una gravissima ipoteca ambientale molteplici studi ci dicono che abbiamo poco più di quarant'anni per cambiare è in ballo la vita del pianeta e quello che abbiamo creato un sistema di morte che ci interpella tutti credenti e non credenti perché mina la vita stessa o cambiamo rotta o cadiamo nel baratro furono quelle parole per me un insegnamento parole per credenti per non credenti come disse lui un riferimento per i cittadini e anche per i grandi della terra che potrebbero sforzarsi di fare qualcosa di più di diverso
Sono passate solo pochi anni da quelle parole da quell'incontro e vediamo quanto ancora sia necessario investire in politica e non siano di distruzione dell'intero pianeta acqua aria solenne regia
Sono le priorità sulle quali governi devono investire per votare la tendenza distruttiva che cambia il clima
Che si riflette sui prodotti dell'agricoltura sulla qualità dell'acqua sul consumo delle scorte energetiche
Se non si punta alla ricerca scientifica e tecnologica per fonti alternative l'altro ricordo è legato invece la presenza sempre qui nel nostro teatro sempre in quelle occasioni che Rosita organizzato di Oscar Luigi Scalfaro il presidente che dopo il suo settennato al Quirinale passato a rappresentare e difendere e promuovere i valori della Costituzione repubblicana
Non ha abbandonato un amore profondo per la politica seria e rigorosa una politica che trova nella costituzione nella libera espressione di cittadini attraverso il proprio pensiero e non tramite il loro patrimonio il loro censo il motivo della partecipazione
Mia partecipazione che sia insieme cittadinanza solidarietà rispetto per l'altro impegno per il bene comune questi scali questi valori Scalfaro li seppe scandire in quell'incontro senza retorica con semplicità
Senza aggettivi superlativi con efficacia affermando quanto fosse importante per ogni comunità il legame il senso di appartenenza che leggo ogni individuo territorio alla cultura che lo caratterizza alla tradizione politica democratica
Ed incentrato il discorso proprio sulla necessità della democrazia repubblicana che per inverarsi ha bisogno di radici
E che quando queste sono assenti si determina disse uno stato di sofferenza grave nella persona
Radici che danno un senso di partecipazione che quando manca demolisce la doverosa umana solidarietà disse
Un discorso che andava a ricercare proprio nella partecipazione democratica dei cittadini la risposta
Ad un sentimento di sfiducia che spesso affiora in superficie come un fiume carsico che determina un senso di allontanamento dal confronto delle istituzioni
E la sfiducia quando diventa profonda non consente di fare quasi niente né di rinnovare le classi dirigenti non permette scatti in avanti perché è un sentimento negativo
Che non può produrre quel di più che ha richiesto in tutte le situazioni di incertezza di cambiamento
Non ricordo queste cose per un senso di pessimismo
E credo che questa sera ho sentito parlare di idee di possibilità avremmo forse una visione più lucida meno negativa sul mondo sulla politica sulla pace perché in ognuno di noi in ogni persona che un grande potenziale e la diciamo grazie chi è venuto chiusi per parlare per ascoltare
Grazie a chi compie questo impegno come uomo di chiesto al nostro vescovo un grazie alla sua presenza in tanti momenti della vita della nostra comunità
Aver portato nella diocesi quell'esperienza pratica cresce di corda che il mondo grande contraddittorio realtà vicino interdipendenti
Che ragazzi di Betlemme dice Rosa lemmi ad esempio sospettano molta la comunità internazionale
Per la soluzione dello storico conflitto che del Medioriente ma apprezzano moltissimo la vicinanza che hanno dimostrato le nostre famiglie in questi anni nel nostro territorio famiglie che nel loro dimostrazioni di solidarietà e accoglienza
Di quei ragazzi nelle loro casse sono riuscito a farmi sentire meno soli
Famiglie che hanno compreso molto di più dalle parole e dagli sguardi quei ragazzi che da tante pubblicazioni e tanti convegni
Grazie a Giovanni Grasso che ci aiuta in questo impegno come operatore professionista dei media che svolgono un ruolo importante nella formazione delle opinioni
E un grazie che ripeterò al sindaco Walter Veltroni che riesce a tenere insieme la crescita della sua città la nostra capitale con la capacità di uno sguardo lucido sul mondo lo sguardo del politico che attraverso il suo lavoro ricerca il cambiamento l'innovazione nell'equità un grazie particolare terrosi grazie perché ha organizzato un incontro come questo la nostra comunità
Questo territorio bisogno di partecipare alla riflessione e discussione e ha bisogno di discutere per interpretare il futuro
La storia dell'impegno delle persone che sono qui la storia
Fatta in diversi ruoli di un'Italia onesta che punta alla crescita per migliorare che lavora che sente importante dire non la pena di morte ad esempio perché è una cultura che comprende perché ha credente che non ci può essere pace senza giustizia e giustizia senza perdono
E per chi non lo è che le scelte che ci portano fuori dalla storia dal progresso
Alimentano solo la spirale di odio di vendetta che le armi le guerre le scelte unilaterali senza diplomazia senza ricerca del consenso per raggiungere la democrazia non riescono insomma
Tutti insieme
Tutti insieme sentiamo davvero la necessità di una pace che genere sicurezza
Che l'Italia e l'Europa siano protagonisti della battaglia politica le Nazioni Unite per la moratoria sulla pena di morte quindi che gli investimenti in mezzi di distruzione siano sostituiti da quelli per lo sviluppo delle aree più deboli più povere del mondo per la costruzione di un posto per l'acqua o l'invio di un vaccino possono cambiare la vita possono dare la vita
A popolazioni sconfitta da poco povertà
Dalla malattia dalla guerra
Per poter affrontare discorsi come questo si deve esprimere sempre una forte unità l'unità delle classi dirigenti si dice spesso
Dei governi ma soprattutto l'unità delle persone che insieme io ci credo possono cambiare la realtà con il loro impegno quotidiano
Con la solidarietà il volontariato quella visione unitaria dei problemi con l'inclusione che la partecipazione vera alle decisioni politiche
Chiunque abbia un ruolo pubblico un incarico di rappresentanza pur piccolo deve interrogarsi su questo perché senza condivisione e consenso anche le migliori
Intuizioni incontrano difficoltà quando non aperta ostilità e sconfitto
Insomma per concludere una visione dove la crescita di una società deve essere sviluppo si dell'impresa
Per creare condizioni di lavoro di sicurezza economica sociale si sviluppo delle infrastrutture si modernità e innovazione ma dove il primo patrimonio il vero capitale sociale
è costituito dalla persona una persona come è stato detto stasera verrà detto una persona cuore della pace appunto grazie
Prima di entrare nel vivo di questo incontro in attesa del sindaco Veltroni che
Qualche minuto fa
Penso che abbia
Si avvicinò insomma al al confine tra l'Umbria e la Toscana
Approfitto anch'io per portare il mio saluto
Per ringraziare il sindaco della città di chiusi di questa accoglienza e per ringraziare tutti voi per essere così numerosi e così fedeli a questo appuntamento annuale
Siamo ormai al sesto incontro voglio dire un grazie particolare
Ai nostri le nostre comunità che ci hanno ospitato in questi anni ma soprattutto voglio dire un grazie al vescovo che è stato l'elemento vero di continuità e di presenza
In questi incontri dedicati ad una riflessione sul tema della pace sempre comunque legati a
Al tema dell'anno che il Papa ogni anno uscì offre e che quest'anno è particolarmente significativo
La persona umana cuore della pace
Anch'io voglio ringraziare Giovanni Grasso che dopo il mio saluto
Prenderà in mano l'incontro e ci aiuterà a riflettere solleciterà anche il dibattito con il nostro vescovo e con il sindaco che sta che sta per arrivare
Io voglio davvero
Ringraziare rinnovare con voi anche quest'anno l'impegno per la pace scambiarci gli auguri di inizio di anno
Siamo al quindici al dodici di gennaio quest'anno perché non è stato facile mettere insieme le disponibilità di tutti anche perché c'abbiamo un vescovo che
Molto molto impegnato per la pace ieri è tornato dalla Terrasanta e stanotte parte per l'India quindi
Siamo riusciti a collocarlo
O è un operatore di pace itinerante quindi però appunto ci regala ci regala la sua presenza sempre in in momenti
Importanti come come questo
Io credo che il tema di quest'anno sia
Davvero particolarmente significativo
Perché ci richiama all'essenziale del messaggio della pace
Papà ci dice la persona è il fondamento della pace lo è la sua dignità i suoi diritti
E il fondamento
Di questa sua dignità sta nella sua trascendenza
Ecco io credo che se
Davvero fossimo capaci di ricordare in ogni momento
Che la persona e il valore assoluto assolutamente indisponibile
E che arriva prima della politica prima delle o di Rogge
Il Papa in qualche modo ci dice
Prima di Dio stesso
Perché in nome di Dio non si può fare la guerra e in nome di Dio che è il fondamento della dignità della persona non si possono calpestare i diritti della persona
è un messaggio davvero profondo che al di là delle diversità culturali
Inchioda tutti a questo
A questa verità dalla quale
Non nessuno può scappare che ciascuno di noi Sabelli che
Si riesce a considerare l'altro come un assoluto
Rispetto a tutti gli altri le altre dimensioni della propria esistenza rispetto a tutti gli altri interessi in gioco rispetto a tutti gli altri valori
Forse ha in qualche modo costruttori di pace
E qui messaggio di quest'anno è questo ma sarà il vescovo credo a
Snocciola c'ero in tutte le sue implicazioni io vorrei collocarlo
Un po'nella situazione del mondo che stiamo vivendo
Perché ogni anno
La situazione cambia
Purtroppo non quanto vorremmo
Troppe cose sono uguali allo scorso anno
Come non ricordare ancora una volta
Che l'Iraq e la guerra in Iraq e la situazione in quel Paese continua a dimostrarsi una grande tragedia
Ogni giorno decine centinaia di vittime
E tra queste vittime come ha già fatto bene il sindaco io voglio ricordare anche
L'esecuzione di Saddam Hussein
Che io considero insieme alla guerra in Iraq che un'altra sconfitta della nostra civiltà e del mondo
La guerra in Iraq come l'esecuzione di Saddam Hussein e sono lì a dimostrare il fallimento della politica
Il limite della nostra civiltà e della nostra cultura
Era questa un'occasione l'ennesima occasione alla quale avremmo potuto dimostrare
Che cosa è il cuore della civiltà occidentale appunto il rispetto dei diritti e della dignità della persona
Cuore della pace e del rispetto della vita
E invece noi ogni giorno assistiamo a più terrorismo
E ad un radicamento dell'est di estremismo islamico e comunque il rischio di uno scontro di un vero e proprio scontro di civiltà e di religione
è ancora lì
Questo dramma questa tragedia che ci ha accompagnato negli ultimi anni
Lo stesso possiamo e dobbiamo dire per la questione mediorientale
Credo che l'anno che si è chiuso
Abbia dimostrato che aver fatto cadere nell'oblio la questione mediorientale mentre si faceva la guerra in Iraq
Stai continua a provocare nuovi conflitti nuovi morti nuovi stracci
I bambini di Cana prima di tutto
Ci ricordiamo che qualche mese fa
Il conflitto libanese è iniziato con una strage di bambini
Che ha colpito anche
Un luogo nel quale
Alcune alcune comunità della nostra terra stavano costruendo ironia della sorte un asilo nido
Un centro per l'infanzia e per i bambini
Oggi la questione mediorientale torna al centro delle preoccupazioni della politica internazionale
E ci auguriamo che
Non scompaia
Non non ritorni nell'oblio
Perché come ripetutamente ci è stato ricordato
Noi siamo di fronte
A due popoli che presentano l'uno di fronte all'altro le proprie ragioni i propri diritti
è facile
Capire
Dove sta la ragione dove sta il torto in quasi tutti i conflitti questo non è possibile in Medioriente
Lì ci sono due ragioni forse il torto sta in noi
Sta nell'Europa sta negli Stati Uniti d'America sta nella incapacità della comunità internazionale di risolvere una situazione
Che in qualche modo è stata voluttà e creata dalla stessa comunità internazionale
Però ci sono alcune novità
In questo momento che si sono aggiunte
Una è sicuramente non meno preoccupante di quelle che ho appena ricordato
L'Africa dimenticata torna ad essere al centro dell'attenzione perle la Somalia
Per la sua crescente islamizzazione
Non non sottovalutiamo
Che quel continente così così dimenticato e così disgraziato
Rischia di essere un un luogo di conflitto religioso e di conflitto
Tra
Fondamentalismi
Che tra l'altro si spartiscono la povertà e la miseria
Di fronte a tutto questo
Io voglio però sottolineare un aspetto che credo
Rappresenta una possibilità nuova
L'Occidente tornato ad interrogarsi profondamente
L'Europa è tornata unita
E io credo
Avviare recuperato la sua capacità di stare in piedi nel dialogo
Con gli Stati Uniti d'America
E abbia in qualche modo di creato le condizioni per mostrare il grande limite dell'Unità terrà lirismo che in questi anni ha determinato troppe scelte
O il mondo diventerà davvero multipolare
O ci accorgeremmo dei nuovi Paesi che chiedono di contare di dire la loro parola
O l'Europa sarà
In prima linea impegnata che questo si realizzi
O forse questo
Cambiamento positivo che in atto non potrà
Dare sufficienti frutti ma noi vogliamo vogliamo che questo si realizzi si realizzi fino in fondo
E il messaggio del Papa è lì a ricordarci che ci sono vie obbligate
Perché questo cambiamento della politica
Possa radicarsi e consolidarsi
La via obbligata resta quello della giustizia
Il Papa ricorda molto bene che la differenza l'enorme differenza che ancora sussiste tra chi ha troppo e chi non ha niente era sempre meno che
Si accanisce soprattutto sulle donne sui bambini è la prima e fondamentale origine
Della guerra e della mancanza di pace
Così come aver posto l'accento sul primato della persona
Significa riprendere il dialogo tra le culture tra le religioni
Prima di scrivere questo messaggio il Papa
Ha svolto quel meraviglioso viaggio in Turchia nel quale
Ci ha mostrato che cosa significa di lo dialogare tra cristiani dialogare tra religioni dialogare con tutto il mondo
E dialogare intorno al grande valore della persona
Queste strade sono obbligate vanno percorse da tutti noi
Vanno percorse anche dal nostro Paese
Ecco io vorrei che qui fossimo anche capaci di capire le novità del nostro Paese
Oggi in Iraq che non ci sono più soldati italiani
Oggi il nostro Paese è seriamente impegnato per risolvere la questione mediorientale
Ammette no
Ma io sono
è avvenuto grazie
Molte di queste persone sono qui perché ci sei tema sono qui anche per
Perché le le abbiamo abituate a questo incontro ogni anno per riflettere sul tema della pace e commentare messaggio del Papa
E l'elemento di continuità è rappresentata dal nostro vescovo quindi
Quindi grazie io finisco il mio saluto e poi e poi Giovanni Grasso che credo tu conosca
Guiderà un dialogo tratte Invesco
Dicevo che queste novità che riguardano la politica del nostro Paese
Visto che abbiamo visto messo come sottotitolo la responsabilità e le responsabilità della politica debbano essere
Assolutamente sottolineate
Come dicevo in Iraq che non ci sono più i nostri soldati
E il nostro Paese oggi sta
è seriamente profondamente impegnato per risolvere non soltanto perché ci sono i nostri soldati in Libano ma perché c'è una forte azione politica e diplomatica l'annosa questione mediorientale e anche questa sera
Penso di poterlo dire nell'orario di cambiamento del cambiamento dell'orario di questo nostro incontro a come origine principale il fatto che Walter Veltroni questa sera un incontro con l'ambasciatore di Israele
E quindi così come il vescovo come dicevo prima è appena tornato dalla Terra Santa
Non solo il governo ma appunto ma il nostro paese è impegnato per il Mediterraneo
E per la questione mediorientale
Così come credo che sia finita la fase dell'isolamento dell'Italia della paura dell'Italia nei confronti del resto del mondo
I viaggi in Cina in India in America Latina
La la possibilità di riaprire un dialogo con tutto il mondo
è il segno di una nuova stagione che il nostro paese sta vivendo
Questa vivendo per la pace
Oggi abbiamo approvato in Consiglio dei ministri
Un disegno di legge per la riforma della cooperazione e dello sviluppo che credo sia una delle vie maestre per la costruzione della pace
E quanti operano in questo settore sanno quanto bisogno c'è non solo di finanziamenti
Ma di organizzazione di trasparenza di capacità di coinvolgimento di tutte le grandi energie perché il nostro mondo si metta davvero al servizio dei popoli che hanno meno e che chiedono più giustizia
Ed infine vorrei vorrei che dedicassimo questa giornata ad un impegno per la pace che è quotidiana
Che ci fa guardare a tutto il resto del mondo ma che non ci fa dimenticare
Le nostre relazioni di ogni giorno le nostre famiglie
I nostri rapporti di vicinato perché come ci dice il Papa la pace è un dono ma è anche un compito
Che va realizzato ogni giorno e va realizzato
Ciascuno per la propria responsabilità
E ciascuno si costruisce come persona nella misura in cui assolve anche a questo compito
Perché io credo che non possiamo dimenticare proprio in questi giorni che la violenza è anche tra noi
E nelle famiglie nei rapporti di vicinato se ricordiamo le stragi di Cana
Non possiamo non ricordare anche le stragi di questi giorni
E quali abbiamo assistito ad una violenza che si è consumata laddove invece ci dovrebbero essere relazioni di affetto di pace di mutuo aiuto di solidarietà
Ecco io credo che questo ci richiama quello che è accaduto questi giorni
Quello che è accaduto tra due famiglie che vivevano vicine
Si richiama alla necessità di sconfiggere la violenza
Ovunque si annidi
E che forse la violenza più pericolosa è proprio quella che è più difficile da capire
Quella insospettabile
Che consuma le stragi peggiore
Però quello che è accaduto questi giorni ci dice anche un'altra cosa che non è a caso
Che la violenza si è consumata contro persone
Che appartengono ad un altro Paese che sono di un'altra razza che sono di un'altra religione che sono di un'altra cultura
In un mondo il mondo ci passa dentro non è solo lontano da noi
Non è affidato soltanto
Alle Nazioni Unite all'Europa i rapporti tra gli Stati
Il mondo ormai ci passa dentro e se il nostro Paese non cambia atteggiamento profondamente atteggiamento nei confronti dell'immigrazione
Non sarà un Paese capace di parlare il linguaggio di un mondo sempre più relazioni
Noi usciamo
Da un lungo periodo perché cinque anni rispetto a sfide come queste sono lunghissimo periodo
Nel quale abbiamo avuto paura
Degli immigrati e della sfida dell'immigrazione
è arrivato il tempo di vivere questa come la grande opportunità e la grande possibilità per il nostro Paese
Il vivere questa come la grande sfida del nostro tempo come la grande occasione di dialogo di confronto
Tra le differenze
E in fondo sono la più grande ricchezza dell'umanità
Io credo che qui ci sia la grande sfida per il futuro la persona è cuore della pace se ciascuno di noi sa andare oltre
Oltre le apparenze oltre le difficoltà oltre le diffidenze oltre le Paure
E sa riconoscere che nell'incontro tra persone nel rispetto reciproco della limitata alle persone c'è davvero la possibilità di un mondo nuove di un mondo diverso
Questo è l'impegno che ciascuno di noi per la politica ma anche per la nostra capacità di costruire relazioni nuove grazie a tutti
La buona sera
Ecco io
Interpello subito al vostro Pastore
Brevissima riflessione introduttiva che sempre colpito il Vangelo
Che così sintetico così efficaci nelle beatitudini parla di Beati costruttori di pace cioè non parla non dice Beati pacifici anche perché poco prima dice beati i miti
Ma parla adesso non so esattamente l'esegesi del testo di costruzione della pace
Questo che cosa significa significa che la pace è un processo non è un qualche cosa che si realizza solo in assenza di guerra ma qualcosa che va appunto costruita e la chiesa negli anni
Ma arricchito specialmente
Nel secolo scorso il concetto di pace c'è una pace che non è appunto solo assenza di conflitto
Non possono ricordare brevissimamente interventi profetici e purtroppo negativi erano portati infruttuoso
Papa Benedetto quattordici prima Nusco libretto quindici prima della prima guerra mondiale l'invito a fermare questi inutile strage mentre per esempio l'Italia si muoveva in questo nazionalismo bellico e poi se qualcuno ha conoscenze di storia sa benissimo per quelle piccole concessioni territoriali che l'Italia ha avuto dopo aver ucciso distrutto una generazione di giovani le avrebbe avute maggiorate se avesse ha fatto seguito la via diplomatica c'era un momento di bellicismo che il Papa non è riuscito a fermare la stessa cosa
Successe nel trentanove
Tanto il Papa disse con la guerra tutto è perduto
Con la pace tutto è possibile
E mi viene in mente drammaticamente papa Wojtyla che ha tentato di fermare
Intervento in Iraq e anche questa è stata una voce profetica ma assolutamente purtroppo inascoltata però per tornare poi alle altre cose la pace Giovanni ventitreesimo nel sessantatré siamo negli anni del Concilio provo poco prima di morire
Da una interpretazione questa enciclica strepitosa straordinarie che la fascia d'interesse e lega la pace alla giustizia ai diritti dell'uomo cioè la pace non è appunto solo la mancanza di guerre di scontri tra due nazioni all'interno delle quali però cioè il dittatore di turno del ti uccide sevizia incarcerati e ho prima no la pace parte dal diritto di ogni persona di vivere liberamente di potersi muovere di potersi esprimere di potere
Avere il proprio credo religioso senza le persecuzione ideologica
Paolo sesto a un passo ancora ulteriore con l'evoluzione dei tempi lega la pace
All'ospite un po'dice lo sviluppo il nuovo volto nuovo nome della pace cioè non si può pensare ad un pianeta Pacifico se c'è
Un ventesimo della popolazione mondiale che divora due terzi delle risorse e l'altro grande parte del pianeta che vive con
Il minimo indispensabile
Non voglio parlare del della del messaggio
Del Papa nuovo perché appunto ne parlerà adesso monsignor Cetrone io volevo ciò che lo farà un'introduzione su questo messaggio io volevo darle magari dopo un piccolo spunto di riflessione che questa come dire dopo nazionalismo che ha portato alla seconda guerra mondiale processato al momento della guerra fredda né questa paura
Questo scontro che sarebbe stata la terza guerra mondiale la guerra atomica tra due grandi blocchi ideologico ecco la frantumazione di questo sistema di due blocchi nell'equilibrio agli altri stanno emergendo di conflitti regionali anche a aspre anche duri e molto spesso questi conflitti sono su base ex mica ho addirittura mio orrore a dirlo su base religiosa
La risposta
Io delle volte faccio delle piccole discussioni con i miei amici anche al giornale insomma e socio questo questo terrore dell'Islam anche giustificato per certi aspetti dell'estremismo
Però
Mi permetto di ricordare che per me è stata una grande sofferenza che e non tanto tempo fa nel luglio del novantacinque cristiani non cattolici ma ortodossi hanno massacrato
In Bosnia nel piccolo villaggio mi sembri Nizza quindi novantacinque sono passati attraverso un'intera comunità di musulmani
Quindi sono stati dagli otto mila e dieci mila persone uccise in un giorno e una notte presi a fucilate Hamas macellati in questo modo
Pulizia etnica totale su base etnica probabilmente ma in quel caso era su chiaramente su base religiosa quindi probabilmente il il fondamentalismo non è una questione come dire soltanto legata a un tipo di religione cioè il rischio anche che questo fondamentalismo sì estenda
Anche su altre regioni la domanda è questa io sento anche parlare mi questa necessità forte di fronte a questo
Questo problema di
Alimentare come dire un'identità forte europea un'identità forte cristiana ecco io
Credo che questo sia giusto dalla parte ma colgo anche dei dei segni di d'equivalenza cioè io ho l'impressione che ci siano un gruppo che che io chiamo cristiani senza amore cioè che fanno dell'Occidente una bandiera quasi guerresca quasi crociata
E dimenticano che però che il messaggio cristiano non è solo a democrazia per carità per l'amor del cielo ma c'è quel qualcosa in più cioè cucce quel dio che muore sulla croce
C'è quel Dio che dice porge l'altra guancia c'è quel Dio che quando quel figlio di Dio quando San Pietro tira fuori la spada
Per difenderlo dice altre rimette l'orecchio alla alla guardia del del Grande Sacerdote ecco grazie
Un'altra riflessione
Che ha fatto il nostro Giovanni Grasso credo è quella occasione che abbiamo stasera ti riflettere un po'insieme su questo
Rischio è sempre voler trovare una risposta immediata cose così ossia pieno che sono diciamo percezioni rischi anche manifestazioni che hanno in contemporanea altre manifestazioni nei giorni scorsi era in Israele dove mi continua a risuonare da le parole del cardinal Martini il quale dice in questa terra ma mi pare un po'dappertutto quando si fa un'affermazione
Bisognerebbe quasi in contemporanea affermare il contrario sentiamo anche problemi che probabilmente le realtà così complesse
Che percepisco io il rischio e ringrazio Dio di queste occasioni che abbiamo ecco perché mi pare che queste iniziative ci servono un po'prima di tutto da noi no
Non ha trova risposte età applicare gli altri a dire perché devono fare gli altri ma sono momenti direi di conoscenza aumenti lo ricordava anche il sindaco
Momenti di emozione forte di incisione di alcune verità e di alcune esperienze che poi ci fanno chiedere ma io da dove sono cioè in questo essere costruttori di pace a esattamente il Vangelo parla di coloro che fanno e poi Ieo quelli che
E poi e l'altra parte del testo Beati costruttori di pace perché saranno chiamati figli di Dio cioè se c'è un un culmine dell'umanità se c'è un livello alto di essere uomini e sempre da da promettere in poi d'essere uguale a dire essere figli di Dio questo passa attraverso il costruire la pace Licata poi alleato perché scusi c'è la pace cosa vi terza si costruisce la pace con la misericordia ecco quindi un grazie per questa iniziativa è un grazie anche alla Rosicky tutta questa stima di coi copre il vescovo che mette sempre un po'non così mi fa piacere per i frutti che possono nascere Manni mi fa sentire proprio come il Signore se serve anche del poco di cui ognuno di noi
Sia per la Terra Santa si accapiglia sia per altre realtà anche Libano c'è qui vicino fanno di una persona con cui stiamo già pensando a qualcosa per il Libano insieme alla Conferenza Episcopale
Italiana ecco queste cose però
Anche come Vesco metà anno quella tre contentezza di vedere come sia a livello di Chiesa sia a livello anche di realtà civili della nostra io scesi queste occasioni di apertura servono ecco mi pare che cresca
Ecco la
La cosa che io vorrei dire prima di passare un attimo proprio veloce alla presentazione del
Del
Messaggio del Papa la persona umana cuore della pace
Mi pare che abbiamo bisogno proprio per tutte le cose a cui accennava anche ferrosi sul finire
L'abbiamo bisogno
Di vedere se la pace è diventata il nostro stile di essere cioè la parlo da vescovo la spiritualità a del nostro modo di essere di pensare di pensarci di pensare ad altro
Di parlare all'altro di ascoltare l'altro di organizzare se stessi e i propri tempi la propria economia ai le proprie iniziative
Se le si
Pensano le si organizzano partendo da che cosa
Talmente a me stesso e ne interessi da negli obiettivi otto
Dall'altro
Ecco quando il Papa Giovanni Paolo secondo all'inizio del terzo millennio dopo l'urto e Mila che sembrava siamo aveva creato anche tante speranze
Dava quei quattro punti per costruire quello che lui chiama in un altro termine la pace la comunione
Dice bisognerebbe avere gli occhi per guardare gli altri come di quarta Dio
Parlo da credente parlo da vescovo ma credo che si capisce cosa voglia dire questo perché in Dio verità e amore sono unici sono la stessa cosa in Dio giustizia e misericordia sono la stessa cosa di verifica
Chiedere quello che sei che ha fatto e anche incoraggiati a farlo dati sempre la forza per farlo
Ecco mi pare che abbiamo tutti e bisogno di crescere in questo in questa cultura in questa spiritualità della pace
E che ci sia molto da lavorare per le cose nuove che ci si propongono ma anche per quelle di Saint
Quelle durezze quelle ferite quelle reazioni quelle violenze che abbiamo sempre in noi
Ecco il messaggio del Papa la persona umana cuore della pace l'ha firmata appunto l'otto dicembre per il primo gennaio di ogni anno
Leggerò alcuni brani perché credo che questo Papa vada letto oltre che ascoltato nel senso che hanno perché le sue espressioni sono sempre così Bradlee chiare
Ma hanno dentro un un lungo un lungo pensiero una ricchezza di pensiero e si rischia un po'di lasciarle lasciarle scorre quindi farò un po'di così di di lezione su questa su questo testo
Il titolo la persona umana cuore della pace
Sono diciassette piccoli punti con alcuni sottotitoli mi pare già illuminanti insieme
La persona umana e la pace dono il compito
Il diritto alla vita e la libertà religiosa
L'uguaglianza di natura di tutte le persone all'interno della quale il Papa fa un
Una mezza pagina sulla condizione femminile in questo poi l'ecologia della pace ecco trasferendo questo tema che normalmente riferiamo al creato alle relazioni avere un'ecologia delle relazioni
Poi alcune visioni riduttive dell'uomo
Che
Sono una minaccia alla pace
E poi passa diritti umani organizzazioni internazionali diritto internazionale umanitario e diritto interno degli Stati e finisce con la Chiesa a tutela della trascendenza della persona umana
Lo fa in uno stile l'ho accennato cioè con un fraseggio Breve chiaro
Ma a molti collegamenti anche le citazioni si vede con e così a cui accennava il nostro giornalista Giovanni sia con Paolo sesto con il da Picano secondo con Giovanni Paolo secondo
Con una grande ampiezza appunto che va dal preoccuparsi del diritto alla vita della singola persona fino lo ha accennato alle relazioni tra gli Stati al diritto internazionale
E questo mi pare un po'caratteristica anche se lo fa in modo Breve però rispetto a al discorso abbastanza abbondante
Appare chiara la linea di Benedetto sedicesimo sul cercare di riproporre un fondo comune a tutti nella legge naturale
Nella coscienza di ogni uomo la chiama grammatica
La grammatica scritta nel cuore di ogni uomo
Poi la ragione come tessuto che può connettere tutto ed è stato il tema anche della sezione dire che lo spurgo
Temi che di continua a proporre c'è tutta teorico da credente e da papà ma perché vede i nessi una base
Alla quale potare l'apporto specifico la nostra visione biblico cristiana
Ecco alcune nostre
Cinque punti ma sarò brevissimo il titolo
In qualche modo motivato dai destinatari verso augurio di pace
Sempre quinta quando comincio il ragiona per la pace
La il messaggio del Papa rivolto ai governanti e responsabili delle nazioni ma c'è un particolare quest'anno lo rivolto in particolare a quanti sono nel dolore e nella sofferenza
A chi vive minacciato dalla violenza e dalla forza delle armi ho calpestato nella sua dignità attende il proprio riscatto umano e sociale
L'ho rivolta ai bambini che con la Rolo innocenza arricchiscono l'umanità di bontà e di speranza e con il loro dolore ci stimolano a farci tutti operatori di giustizia e di pace
Proprio pensando ai bambini specialmente a quelli il cui futuro è compromesso tra lo sfruttamento e dalla cattiveria di adulti senza scrupoli
Ho voluto che in occasione della giornata mondiale della pace la comune attenzione si concentrasse sul tema persona umana cuore della pace
Sono infatti convinto che rispettando la persona si promuova la pace e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale
Allora i motivi della sua di questo titolo di questo tema
Le trova in coloro a cui si rivolge che sono coloro che sono toccati dal dolore dalla sofferenza da chi ha minacciato calpestato da chi attende dall'innocenza e dal dolore dei bambini
Quindi laddove maggiore la debolezza della persona
Lì si può e si deve sottolineare come deve essere difesa custodita la dignità della persona
E questo tema lo riprende il Papa al numero quattro del del suo messaggio
Dove dice della persona non si può disporre a piacimento
Chi gode di maggior potere politico tecnologico economico non può avvalersene per violare i diritti degli altri meno fortunati
Infatti sul rispetto dei diritti di tutti che si fonda la pace
Consapevole di ciò la chiesa si fa paladina dei diritti fondamentali di ogni persona
In particolare essa rivendite risposi vendica il rispetto della vita e della libertà religiosa di ciascuno
Il rispetto del diritto alla vita in ogni sua fase stabilisce un punto fermo di decisiva importanza
La vita un dono di cui il soggetto non alla completa disponibilità
Ugualmente l'affermazione del diritto alla libertà religiosa pone l'essere umano il rapporto con un principio trascendente che lo sottrae all'arbitrio dell'uomo
Anche l'essere credenti cita questo elemento porre l'uomo
In una rapporto che sottrae ogni uomo ogni persona all'arbitro De Donno quanto la fede quanto da religione deve difendere la persona
Un secondo punto d'espressione che ha trovato il Papa cuore della pace
E direi mi pare ci sia una duplice valenza che dice sempre nel primo numero il cuore il centro propulsore
E allora la persona umana rispetto rispettata valorizzata promuove la pace di scelta
Rispettando la persona si promuove la pace
E nello stesso tempo il cuore è il punto di riferimento a cui va l'interesse e l'affetto l'attaccamento
Costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale
Volere il bene dell'uomo volere il suo bene integrale
Quindi la pace come qualcosa che scaturisce dal più profondo dell'uomo dal cuore della persona umana ma anche la pace che da un cuore alla persona umana che da un cuore alla società
Un terzo spunto
La persona umana trova la radice della sua altissima dignità nell'essere creatura di tiglio e qui il credente il Papa
Perché creato ad immagine di Dio l'individuo umano alla dignità di persona ma ecco che cosa ne trae da questo relazione con Dio dall'esser creatura allora la persona non è soltanto qualche cosa
Un numero una massa
Ma qualcuno
Capace di conoscersi di possedere essi di liberamente donarsi e di entrare in comunione con altre persone
E al tempo stesso egli è chiamato ad un'alleanza con il suo creatore Offredi una risposta di fede e di amore che nessun altro può dare al suo posto
Ecco la la dignità e il valore della persona
è un qualcuno ed è chiamato ad essere in relazione in questa mirabile prospettiva si comprende il compito affidato all'essere umano di maturare se stesso nella capacità d'amore di far progredire il mondo rinnovando lo nella giustizia e nella pace
A questo livello Santon poi le altre parti più più specifiche del del diritto e del riflessioni che possono credo più toccare a chi
Impegnato nella politica nel diritto internazionale il pericolo rispetto a questa visione
Abbassare il livello della dignità della persona mette a rischio la pace un'affermazione che ritorna più volte nel messaggio del Papa
Urge nel quadro delle attuali difficoltà e tensioni internazionali impegnarsi per dar vita a un'ecologia umana che favorisca la crescita dell'ambito della pace
Per tentare una simile impresa è necessario lasciarsi guidare da una visione della persona non viziata da pregiudizi ideologici e culturali o da interessi politici ed economici che incide fino all'odio e alla violenza
è comprensibile che le visioni dell'uomo varino nelle varie culture se ne è parlato come di ricchezza
Ciò che invece non si può ammettere che vengano coltivate concezioni antropologiche che arrechino in se stesse il germe della contrapposizione e della violenza
Ugualmente inaccettabili sono concezioni di Dio che stimolino all'insofferenza verso i propri simili qua ricorso alla violenza nei loro confronti
è questo un punto da ribadire con chiarezza una guerra in nome di Dio non è mai accettabile
Quando una certa concezione di all'origine di fatti criminosi è segno che tale concezione c'è già trasformate in una ideologia cioè ha bloccato Dio ha chiuso Dio in un'ideologia ma oltre questo il Papa nota e questo è uno dei suoi insegnamenti mi pare fin da quando si avrà il suo magistero un rischio e anche l'indifferenza
Per ciò che costituisce la vera natura nell'uomo le sta spingendo molto a questo
Una visione debole della persona che lasci spazio anche a uno è il eccentrica concezione solo apparentemente favorisce la pace
In realtà il dialogo autentico in realtà impedisce il dialogo autentico ed apre la strada all'intervento di imposizioni autoritarie finendo così per lasciare al la persona stessa indifesa e costantemente facile preda dell'oppressione della violenza
Per questo questo
Papa in questo messaggio invita davvero a trovare quella profondità te la visione della persona umana su cui appoggiarsi
Finisco con l'appello finale che fa in questa linea
In cui parla della chiesa come chiamata tutelare la trascendenza della persona umana
Un pressante appello al popolo di Dio perché ogni cristiano si sente impegnato e se ritorno alla domanda del giornalista
Ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti
Grato al Signore per averlo chiamato ad appartenere alla sua chiesa che nel mondo e qui citata Gaudium et SPES è segno e tutela della trascendenza della persona umana
Il cristiano non si stancherà di implorare da lui il fondamentale bene della pace che tanta rilevanza nella vita di ciascuno negli inoltre sentita la fierezza
Di servire con generosa dedizione alla causa della pace andando incontro i fratelli specialmente a coloro che oltre a patire provi povertà e privazioni sono anche privi di tale prezioso bene
Gesù ha rivelato che Dio è amore e che la vocazione più grande di ogni persona e l'amore in Cristo noi possiamo trovare le ragioni supreme per farci fermi Paladini della dignità umana e coraggiosi costruttori della pace
Rispondendo un po'a quello che mi chiedeva il giornalista ma rispondendo un po'anche riferendo impressioni recenti
Mi pare che come cristiani ma anche come membri della cultura cristiana di cui siamo nati
Ci sia da riproporre un un antico inno in cui l'esperienza del Cristo viene presentata come colui che non si tiene le proprie ragioni ma si mette sotto i torti degli altri
E in questa maniera riporta agli altri alla dignità e alla pace in questa maniera costruisce una pace quindi l'altro in qualsiasi situazione
Anche colui che ha sbagliato anche colui che è mio nemico io sono chiamato a mettermi al di sotto dei suoi errori
Anche mettere i miei diritti al di sotto di quello perché l'unica strada e credo nella proposta cristiana che deve emergere in maniera nuova
In maniera pulita tradurre certo in questo tempo e vorrei darvi due cresce vita dove mi pare di aver visto in persone questa esperienza
Ho seguito un'intervista di David Grossman che tutti conosciamo questo grande scrittore israeliano che l'ultimo giorno di guerra con il Libano ha perso il suo figlio ha fatto il discorso di commemorazione carrabili
E lui danni lo fa perché da anni è stata è andato nel dall'altra parte dove senza che ci sia il nemico mi pare che in tutta la sua proposta diceva bisogna farsi carico delle ragioni degli altri gli a conoscere
E in qualche modo senza rinunciare alle proprie ma cominciare a farsi carico delle ragioni dell'altro queste la relazione
Persona persona perché persona nella visione cristiana è proprio una visione umana proprio colui che sa risuonare che sa stare davanti no che si impone che sta adesso
E un'altra voce questa di un cristiano il vice sindaco di Betlemme
Il quale si è trovato un paio di anni fa al momento sbagliato con la macchina sbagliata andava fa la stessa
E forse di sicurezza erano informati su una macchina dello stesso colore che aveva dei terroristi per sicurezza hanno sparato contemporaneamente su tutte e due le macchine
Morta la figlia Cristina lui otto pallottole nello stomaco la mamma ferita gravemente
Lui si è salvato ma la bambina bene in un incontro il cui parlavamo di queste cose lui stava vivendo il periodo dell'Avvento e diceva bene cristiano ortodosso è corto Dosso diceva sto pregando e digiuna Ando
Il mercoledì e il venerdì perché questi mali
Sono più forti di noi sono più forti della colpa dell'altro che l'hanno creato alla mia famiglia e nello stesso tempo abbiamo cominciato a incontrarci tra famiglie che hanno avuto morti gli uni dall'altra parte famiglie che si incontrano per elaborare il dolore ma per farsi carico del dolore dell'altro e mi pare che questo si colleghi un po'anche all'inizio del messaggio del Papa dove il dolore delle persone dei bambini cioè l'altra la persona S. momenti di di debolezze ti bisogno tirante allo stimolo a farci operatori di pace
Ecco mi pare che siano degli spunti che tengono dal discorso di Papa Benedetto per questo anno lo ripeto
Va detto va va meritato cercato di trarre alcune tracce spero che visionata la voglia di andare direttamente al testo grazie
Ecco vorrei subito fare una domanda
Al Sindaco Veltroni
Con lui il sindaco di una grande città
Roma la sua grandezza le sue contraddizioni
Ed è un discorso importante che riguarda secondo me
Il ruolo che la politica anche l'amministrazione può venire nel favorire il dialogo
Tre tra i popoli che pone la condizione essenziale per arrivare a una forma vera di pace io noto vivendo a Roma ma credo che
Non conosco questa realtà vostra Toscana tra
Ci sono segni forti
Di insofferenza nei confronti della della presenza straniera cioè sono disegni molto contraddittori
Cioè c'è la persona che magari scrive sui muri via e poi ci sta quello che affitta la casa a quaranta di questi prendendo spunto cifra enorme cioè c'è il doppio aspetto non c'è l'aspetto di e chi dice mandiamoli via magari affitta appunto senza evocare senza niente a decine di immigrati lucrando su questa attività la maniera forte però si percepisce un po'la paura dell'altro molto forte
Una serie di di cosa è quello che mi dispiace per magari se vuole dire qualcosa anche il vescovo io noto anche frequentando Mondo Gatto alla parrocchia che cinque alcuni di questi semi sono entrati anche dei nostri parrocchiani
Prevedo parrocchiani che vedono la Chiesa può rammento la chiusura che che poi magari vanno fuori parlano male
Dell'altro cosa mi ha colpito molto c'è una radicalizzazione anche anche del nostro popolo cosa cosa mi spiace moltissimo
E naturalmente anche lì si parlava di costruire la pace cioè non è che dobbiamo essere soltanto dire guardate questi immigrati le prendeva il Tevere perché dobbiamo essere buoni perché così questo è un discorso che io credo che per un politico sia insufficiente perché bisogna creare invece occasioni strutture politiche leggi regolamenti che aiutarlo alla comprensione altrimenti la politica perde il suo vero ruolo la politica non è enunciare il problema questo spetta forse più a noi giornalisti sociologi la politica e tentare di mettere appunto in atto qualche cosa per cercare di risolverli sapendo anche comunque sommano spetta la politica dalla felicità creare un mondo perfetto ma comunque creare le condizioni
Per una convivenza molto più forte allora Walter lo può chiedere praticamente cosa si posso fare a partire dal territorio per costruire una cultura di pace
Ma io guarda intanto Giovanni devo dire sinceramente che sono un po'più ottimista
Non solo perché in generale penso che ci fa il il mio lavoro ha il dovere di essere ottimista perché il pessimismo e diciamo in materia sulla quale si può costruire una ricognizione della realtà ma meno un intervento attivo sulla realtà
Ma poi sono più ottimista proprio sulla base della mia esperienza di vita la mia esperienza in questo meraviglioso mestiere che mi è capitato di fare e e governando una città gigantesca come Roma
Una città nella quale vivono e lavorano
Più di trecentocinquanta mila immigrati
Che è una cifra paragonabile alla città di Bologna messa dentro Roma
La città nella quale ogni giorno arrivano tanti immigrati che vengono da tante parti del mondo diverse
La città nera qualcuna la quale ci sono centocinquantasette nazionalità diverse di bambini nelle scuole
E mi ricordo quando andavo a scuola io se c'era uno delle Marche faceva notizia
Adesso sono centocinquantasette nazionalità di bambini che però un po'anche per la storia dalla città per la caratteristica vera citate il fatto che Roma è la città che in sostanza è nata per dare ospitalità agli stranieri
Prima ancora di avere il proprio popolo Roma è nata esattamente con questa vocazione quando
Romolo e Remo porremo lo asseconda diciamo dei punti di vista a a hanno costruito Roma hanno voluto che fosse il luogo nel quale si potessero ritrovare
Persone che già venivano da esperienze diverse e Roma ha sempre avuto dentro di sé questa caratteristica questa caratteristica poi ha mantenuto nel tempo
E
L'occasione di questo incontro per il quale voglio ringraziare molto Rosi che mi ha chiamato io sono diciamo Bindi dipendente quando lei mi dà degli ordini eseguo mi ha detto devi venire questo giorno
Arrivata
E poi il sindaco il mio collega di di Chiusi
E naturalmente sua Eccellenza per per la opportunità di di di incrociare la ragione cosa che non è frequentissima di questo tempo e quella meravigliosa quel meraviglioso alimento nella vita di ciascuno di noi che è la riflessione
Che il pensiero che il dubbio sono dei meravigliosi motori anche quando questo dubbio è alla fine sistemato organizzato e e razionalizzato dà una risposta di vario tipo naturalmente la più dura più alta la più grande quella capace di dare risposte anche i dubbi più profondi e quella racchiusa in un'esperienza di fede
Qui testimoniata evidentemente con tanta autorevolezza e anche con tanta ricchezza di di di argomentazione nella lettura della lettera del Papa da sua Eccellenza
Però io dicevo che sono ottimista proprio perché
Mi sembra invece di
Di vedere in una condizione del tutto originale nella storia delle nostre società perché non è mai capitato
Nelle nostre comunità che sono comunità che hanno fornito i migranti non hanno fornito non hanno accolto immigrati hanno fornito emigranti
Vedere il grado di capacità di accoglienza che c'è che non è scontato non è scontato
Perché io mi rendo conto facendo questo lavoro ci si rende conto che tra le cose che si dicono e quelle che accadono concretamente
C'è spesso un
Un confine che non è una linea di matita
Questo confine deriva dal fatto che quando tu in quartiere arriva per esempio un campo nomadi
Non è una cosa così semplice
Si può fare appello al al dovere dell'accoglienza
Ma spesso si deve sapere che questo viene avvertito dalla comunità nella quale questo arriva come qualcosa che li introduce degli elementi turbative all'ora per cominciare a rispondere a domande che ha fatto Giovanni
Allora per esempio l'amministrazione deve fare una doppia operazione che è quella che noi facciamo un abbiamo migliaia di presenze di persone
Di questo tipo deve fare una doppia operazione da un lato deve accogliere queste persone cercando di organizzare per loro le condizioni più umane di vita
Ristrutturare i campi
Noi abbiamo chiuso molti campi nomadi nel corso di questi anni abbiamo trasferiti l'abbiamo messo in condizioni migliori
Campi che stavano lì da trentasette anni c'era un campo che io ricordo quando andavo a scuola che vedevo dalla finestra della mia scuola che è diventato sindaco ho ritrovato lì quindi qualche anno passato
E abbiamo spostato riorganizzato facendo anche appello alla loro autorganizzazione
Scolari zia mi bambini abbiamo raddoppiato il numero di bambini rom che vanno a scuola e però e però al tempo stesso dobbiamo affermare dei principi che sono di principi di umanità che non possono mai essere violati
Da nessuno e neanche in ragione di condizioni sociali
Quali che esse possano essere faccio un esempio concreto mi sono trovato con il caso di una scuola Roma
Mi hanno scritto i ragazzi son venuti a trovarmi abbiamo parlato di ragazzi assolutamente accoglienti culturalmente aperti i quali però si trovavano con alcune presenze del campo nomadi che era vicino alla scuola che creava un elemento di pericolo per loro
E allora li chiede
Ecco perché una bussola di valori per un mestiere come quello che noi facciamo è una guida fondamentale per decidere in ogni momento la scelta che tu devi fare
Io in questo senso sono veramente innamorato del mio lavoro perché
La dimensione nella quale la mia vita mie maggiormente capitato di poter cimentare il mio sistema di valori con la concretezza di una decisione volta per volta giorno per giorno ora per ora allora di fronte al conflitto che sia
Tra uno spirito di accoglienza
Quello che fa sì che è una città non consideri queste presenze un oggetto da cancellare anche perché a questo aveva già pensato il nazismo il quale aveva riempito i campi di sterminio delle comunità nomadi
E l'esigenza di un gruppo di ragazzi che hanno il diritto di andare a scuola come tutti gli altri chi dei due in quel momento il più debole con chi dei due si deve schierare l'amministrazione io non ho avuto dubbio schierarmi con i ragazzi ma schierarsi con i ragazzi ha significato per me mandare l'assessore che si occupa di questi problemi a fare un'assemblea nel campo nomadi e a parlare a spiegare
E poi a fare una serie di interventi e quando la ragione non riesce a persuadere del fatto che in questa circostanza specifica i più deboli sono quelli che subiscono un'intimidazione un condizionamento e allora bisogna esercitare anche
L'affermazione di questo diritto attraverso la invocazione e la realizzazione del rispetto delle regole
Ma in generale io posso dire che
Che non ci stiamo abituando ad essere una società multietnica
Multietnica e l'unica definizione giusta non esiste quando anche diciamo per comodità di linguaggio si dice noi viviamo una società multirazziale si dice una cosa sbagliata
Perché nella società esistono tante mie Marazza e una sola della razza umana non ci sono più spazi
Ma
Ma ci stiamo piano piano abituando a questo
Non è facile
Per molti io conosco comunità analoghe per dimensione a quella di Chiusi comunità coesa e comunità che nascono da storie contadine che poi si sono fatti industria
Di persone che sono cresciute nei campi e poiché
In fabbrica
E che all'improvviso si sono trovati nella condizione di vedere pezzi dell'Order loro comune occupato da comunità che parlava un'altra lingua talvolta professavano un'altra religione
Tra il dire nelle nostre parole e sono parole alle quali ma che siamo qui crediamo che c'è e il dovere dell'accoglienza e la pratica quotidiana di questa coesistenza c'è un confine
E questo confine è un confine che chi fa il nostro lavoro deve costruire quotidianamente attraversando
Un buon modo per fare questo è il processo formativo delle nuove generazioni
Io sono convinto che la cosa fondamentale per costruire dei cittadini della multiculturalità sia lavorare sulla meravigliosa
Apertura e coscienza dei bambini e dei ragazzi
Il lavoro che si fa nelle scuole perlomeno il lavoro che noi facciamo nelle scuole è un lavoro volto proprio a questo
Volta insegnare non è facile una società come la nostra che c'è costantemente assieme al dovere di crescere una prospettiva della propria esistenza anche il dovere di relazione con l'altro
E tanto più quest'altro è debole smarrito e tanto più ha bisogno di tempo
E che questo non è solamente giusto perché chiama in causa le ragioni sentimenti e valori migliori ma è anche giusto perché la principale garanzia di serenità e di sicurezza di una comunità
Si può anche pensare che la soluzione del problema della convivenza sia un sistema di separazione fisiche sociali
Prendo gli immigrati di sbatto le periferie dalla città faccio finta che non esistano e ho risolto il problema perché il problema non si vede ma i problemi che non si vedono quando sono problemi poi alla fine bussano in maniera rumorosa alle porte di chi
Le ha fermate davanti al problema stesse a quello che è accaduto per esempio con le bambine in Francia e quello che è accaduto in tante altre realtà
Oppure
Io consento che tu sia qui ma tu devi diventare come me
Accetto che tu ci sia ma ti chiedo di diventare me
Cioè ti chiedo di ridurre ad uno
La tua storia la tua identità i tuoi linguaggi la tua cultura
E anche questa è una soluzione che non è praticabile ma solo sbagliata le cose possono essere sbagliate ma praticabile questa è sbagliata e impraticabile
Ma non è sbagliata solo perché impraticabile sbagliata in sé
è sbagliata per l'idea che c'è dietro che all'idea della superiorità
Ci si accorge la superiora qualche
E la cosa spesso paradossale che noi occidentali
Siamo ci siamo auto convinti di una nostra superiorità
Ora noi occidentali
Siamo quelli che hanno fatto
Un paio di guerre mondiali nel secolo che abbiamo dietro le spalle
Che hanno fatto
I campi di sterminio
Che hanno fatto i gulag staliniani
Che hanno tolto molto per tanti anni la libertà a tanti milioni di persone i quali non potevano dire le loro opinioni
Mi organizzare i loro partiti e lo sindacati me stampare i loro giornali e talvolta neanche credere nel Dio nel quale credeva
Non potevano essere ebrei
Perché venivano cacciati dalle scuole
O talvolta venivano rinchiusi nei gulag
Questo è stato l'Occidente
E se noi oggi siamo arrivati fin qui
Siamo arrivati a a ad acquisire qualcosa che sicuramente la forma più elevate e ci tornerò tra un attimo della convivenza umana ci siamo arrivati passando per milioni di morti
Ci siamo arrivati passando per l'inferno
Noi ogni anno portiamo i ragazzi del nostro scuole ad Auschwitz ogni anno centinaia di ragazzi vengono e i ragazzi che vengono lì come quelli che vengono in Africa ma ne parlerò tra un attimo
Hanno dentro di sé una sorta di
Di segno
Che non li abbandona per tutta la vita
Vedono l'inferno noi per fortuna abbiamo l'opportunità di andare
Con i testimoni sopravvissuti sono delle persone che sono sopravvissute e che sono e che tornano ogni anno con noi nel campo di sterminio e raccontano ai ragazzi nel luogo dove è accaduto il loro loro tragedia
Io lo raccontano e quelle lacrime che i bambini ragazzi anzi mandami essa ragazzi del liceo i ragazzi versano ascoltando quelle storie sono lacrime che vanno via come tutte le gocce che che che si rispetti non ma che restano che restano nel cuore di questi ragazzi e io che li ho seguiti ormai da tanti anni so che non se ne è perso uno di questi ragazzi
E che quell'esperienza è un'esperienza che insegnerà loro che non c'è mai la superiorità assoluta di nessuno su nessun altro
E quei ragazzi ebrei che erano
I sopravvissuti quando loro erano
Quindicenni e sedicenni
Diventano un riferimento per loro
Io cerco sempre di dire loro
Fate un ordine ai nostri ragazzi fate uno sforzo di medesima azione
Non vi pensate oggi sedicenni di Roma del quartiere Parioli o di quello dell'Eur
Pensate mi sedicenni perché può capitare la vita che marci prima o che nasce da un'altra parte
Pensate che i sedicenni ebrei la notte del sedici ottobre del quarantatré a Roma
Quando arriva qualcuno bussa alla porta e siccome siete di una virgolette razza diversa vi dà un foglietto di carta in cui dice che in venti minuti dovete mettere tutta la vostra vita in una valigia
E partire per un viaggio dal quale non ci ha detto
Provate a pensare che questo è accaduto perché la politica ha fatto questo
E provate a pensare se la soluzione a questo rischio all'indifferenza
è divisa e non solo lui
Diceva che c'è una sola cosa da odiare nella vita perché l'odio è un sentimento in generale stupido e che porta sempre a tragedie come quelle alle quali Rosi ha fatto riferimento è anche questo voglio
Voglio
Su questo voglio aggiungere una cosa dopo
L'unica cosa bisogna odiare l'indifferenza perché l'indifferenza che genera le mostruosità della storia
Perché in questo Paese nel nostro Paese
I nonni di molti di noi non dico fisicamente ma intendo dire quella generazione
Quando in una classe di una scuola
Un bambino spariva perché era ebreo
Facevano finta di non vedere
E qualcuno è andato a piazza Venezia ad applaudire il dieci giugno mille centoquaranta
Quando si è dichiarato l'ingresso in guerra
è successo è successo nella vita concreta di una comunità che potesse apparire normale che un ebreo non poteva salire sull'autobus insieme ad uno che è ebreo non era è successo
Le Follie sono accadute vengono col nuovo in questo viaggio che facciamo la memoria due signore meraviglioso che si chiamano Tatiana e Andrea Bucci che avevano quattro e sei anni quando sono entrata nel campo di Auschwitz quattro e sei anni
E raccontano la loro storia
E la raccontano col senso di colpa di essere uscite vive come tutti i sopravvissuti hanno il senso di colpa di essere usciti vivi
Siamo stati noi ci dentale a fare questo possiamo considerarci superiori c'è una cosa superiore che non abbiamo conquistato
E che il valore della libertà
La libertà
La libertà di riunirsi di parlare di discutere di mostrare il proprio volto di professare la propria religione la libertà quella meraviglia
Non ci sono altre forme per garantire la convivenza umana se non la libertà la piena libertà
Però noi non possiamo in panca Arci
Nel ruolo di
Di autorità in materia se non alimentando questa idea della libertà anche della umile consapevolezza delle differenze
E per questo che i valori come la libertà è come la democrazia è l'altro grande valore che con la libertà
Ci consente di immaginare che un mondo sia fatto in una condizione da quali compagnie che hanno una loro dinamica e non sono regolati da da dalla forza
Tutto questo deve fare i conti con
Con la capacità di riconoscere le diversità
Le diversità che sono di per sé una ricchezza
Il tema di oggi il tema dalla pace ma ci sono tre
Temi che riguardano la pace
Cioè la pace tra gli esseri umani
La pace tra gli esseri umani è l'assenza della guerra
Quante guerre ci sono nel mondo in questo momento
Se questa domanda ci facessimo che potessimo risponderci un dialogo
Ciascuno di noi mi direbbe molto meno di quelle che realmente ci sono
Perché le guerre non sono tutte uguali per noi occidentali
Le guerre sono gravi se ci riguardano e meno gravi se non ci riguarda
Io sono stato in viaggio con i ragazzi in Ruanda quest'anno
Siamo stati ad aprire una scuola
Ruanda è un Paese
Di otto milioni di abitanti
Nel quale dieci anni fa poco più c'è stata una guerra che ha fatto un milione di morti
Un milione su otto milioni di abitanti
Provate a fare il raffronto che cosa sarebbe nel nostro Paese
C'è stato uno sterminio fatto tra due e niente gli hutu e i tutsi
Ma queste due etnie non sono due sono due gruppi sociali che gli occupatori
Di quella di quella terra hanno trasformato in conflitto
Si chiamava hutu che aveva più di dodici vacche si chiamava tutsi chi ne aveva meno viceversa se non mi ricordo
L'effetto è stata una guerra
Spaventosa col indotta a colpi di machete
C'è un Museo del genocidio a Kigali che è una cosa vantare che diciamo visitare la quale veramente un'esperienza umana molto dura
Bene nel cuore in questo conflitto a un certo punto arriva la notizia che l'Occidente finalmente si è mosso
Che arriveranno gli aerei dell'Occidente dalla comunità internazionale con l'espressione che viene evocata a seconda della
Delle opportunità e dei bisogni arriva la linea degli aerei della comunità internazionale atterrano
Che fanno salire a bordo soli bianchi
Io ho sentito i racconti di donne ruandesi
Che sono che hanno visto la seguente sequenza
Persone bianche che cercavano di portare in salvo dei bambini ruandesi sono state molte vittime tra i bambini e i soldati tra cui tante nazionale prendevano i bambini ruandesi e rimettevano giù
Però hanno fatto salire sull'aereo il cane e non sto scherzando dell'ambasciatore di un Paese occidentale
Allora se sono neri
Se sono africani o se sono indiani o di altre parti a noi interessa nondimeno allora quando facciamo i discorsi sulla superiorità di voi stessi ricordiamoci anche che dovremmo
Per essere superiori guardare al mondo come se fosse tutto uguale invece lo misuriamo a seconda del grado di vicinanza con come siamo noi
Ci sono tante guerre e non tutte le guerre vengono affrontate lo stesso modo
Ci sono delle guerre che devono essere fatte finire con la pace
è lo strumento che la pace il negoziato
E la costruzione di una di un dialogo
Per esempio la Comunità di Sant'Egidio a Roma è stata quella che ha fatto fare la pace in Mozambico dove si stavano sterminando
Lavorato ha costruito pace Beati costruttori di pace e la pace si è fatta
Ci sono situazioni per esempio in Bosnia dove è stato necessario usare la forza
E l'uso tra Forza limitata e espressione di una volontà codificata della comunità internazionale ha portato alla fine di un conflitto
Ci sono casi nei quali c'è
C'è la pulizia etnica e la pulizia etnica deve finire e se necessario usare la forza per farla finire si deve usare la forza
I grandi pacifisti non sono
E tra questi grandi pacifisti ci metto comma ovviamente proporzioni diverse
Persone come Alex Lang ero persone come Vittorio Foa
Ma ci metto anche la meravigliosa
Capacità di promuovere pace di un uomo come Giovanni Paolo secondo e parlo in tutte persone che ciascuno a partire dalla sua cultura ad un certo punto è arrivato alla conclusione che vi possono essere momenti nei quali per salvaguardare la vita degli esseri umani è necessario usare la forza
Ma devono essere momenti limitati
Finalizzati puntuali
Decisi da una comunità internazionale
Non è così nella soluzione di molti conflitti compreso quelli che stanno svolgendo
E francamente l'idea che
Qualche anno dopo l'intervento in Iraq l'effetto sia la vittoria di Hamas in Palestina
La vittoria di Ahmadinejād in Iran
E centinaia di morti che ci sono ogni giorno e anche la pessima figura che ha fatto l'Occidente con la tortura e anche con l'aver accettato
Un'impiccagione
O più impiccagioni poi quella è finita barbaramente sui mezzi di comunicazione di tutto il mondo ma chissà quanto altro c'è stato
Tutto questo non è la costruzione di una prospettiva di pace
Io penso che per esempio ma qui porta responsabilità tanti compreso Yasser Arafat
Che porta una grande responsabilità per questo se a Camden ride secondo Camden Rita alla fine della presidenza di Clinton se avesse avuto il coraggio di fare la pace perché fare la pace e più difficile che fare la guerra fare la guerra
Tanto la fanno gli altri
Fare la pace significa che quella firma è un atto di responsabilità Ytzhak Rabin ha firmato la pace ci ha rimesso la vita
Bisogna avere il coraggio di rapaci
E bisogna avere il coraggio di costruire la pace
Se si fosse fatta la pace in quella circostanza ci saremmo risparmiati molto di quello che è accaduto perché il cuore sono entrato mentre Rosi lo diceva il cuore del problema di quell'area del mondo che è l'area più complessa esattamente il conflitto israelo palestinese
E David Grossman che l'eccellenza citato che non abbiamo
Quale abbiamo dato il premio Nobel per la pace a Roma dieci giorni fa
Ha esattamente detto sempre questo quanto diavolo ci vuole a capire che non è che è uno di quei casi in cui ci sono diciotto soluzioni c'è una sola soluzione
La sicurezza di Israele e riconoscimento lo Stato di Palestina
Quanto sangue deve scorrere ancora perché si arrivi a questa conclusione
E perché chi ha la possibilità di farlo non favorisce e costruisce le condizioni per le quali Israele e Palestina si possano sedere attorno a un tavolo e arrivare a questo approdo il più rapidamente possibile
Ecco la la la pace la capacità di sanare i conti
Va oltre
Oltre alla pace tra gli esseri umani c'è anche la pace degli esseri umani
E non c'è pace uso qui un'espressione proprio Giovanni Paolo secondo
Non c'è pace
Se non c'è la possibilità di vivere in un mondo che non abbia conflitti così esasperati come quelli che esistono oggi tra ricchezza e povertà
Guardate siamo alla radice del problema della nostra convivenza
Il fondo del problema del nuovo millennio è il fatto che viviamo in un mondo in cui c'è troppa differenza tra chi ha e chi non ha c'è tra le diverse parti del mondo c'è dentro le diverse parti del mondo
Questo conflitto alla fine inevitabilmente tenderà esplode
Io sono innamorato di un continente che l'Africa
Sono innamorato della sua meravigliosa cultura della sua storia
Della sua meravigliosa umanità si tratta
Parla il patois dell'Africa subsahariana si tratta di persone
Per le quali vale quella che Pasolini chiamava la disperata vitalità
Chi è stato in un Paese africano e
Per fortuna cresce il numero delle persone che che vanno a vedere cosa all'Africa
E ci vanno a fare le vacanze al mare anche se vuole ma insomma sessuale capire l'Africa bisogna andare dove c'è
Dove c'è la vita reale di esseri umani come noi che però hanno verso il girone di andata della lotteria della vita
E si trovano magari a quindici anni a vivere come abbiamo mostrato ai nostri ragazzi abbiamo portato giù a vivere dentro una discarica
Io no non so come sia l'inferno so che assomiglia sicuramente ad Auschwitz
Anzi a Birkenau più precisamente e assomiglia a quelle discariche dove io ho visto ragazzini di quindici anni andare a cercare le cose da mangiare la cosa da vendere assomiglia persino proprio all'iconografia dell'inferno di fumo che sale
Una condizione
Veramente di totale disumanità
A me è capitato di vedere un bambino morire davanti ai miei occhi un bambino di dodici mesi in ospedale al Ruanda in Angola
E quella
Quella vicenda per me ma anche per persone che sono come che quel giorno loro sono agenti di polizia ed erano con majors
Persone quindi abituate ad una certa insomma
Affrontare ma per nessuno di noi
Quel bambino morto di dissenteria cioè di una cosa che qui sicura in ventiquattro minuti
è scomparso
Trenta mila bambini muoiono ogni giorno di fame ma anche di questi all'Occidente non importa nulla
Esistono sui giornali di vedete se ne parla e se morissi ogni giorno trecento bambini di famiglie Europa
Se a Parigi o a Roma o a Londra o a Berlino ci fossero tre mila bambini che muoiono di fame e di che cosa parlerebbe dei giornali
Ma siccome sono neri bambini africani
E come se non esistesse
è questa la cosa che non è non solo è inaccettabile e moralmente
è inaccettabile per il futuro dell'umanità
Alla fine questa contraddizione esploderà
E dobbiamo ringraziare il cielo se questi milioni di esseri umani che si trova una condizione di povertà che non sanno se domani diranno che vivono in media la metà di quanto viviamo noi
Perché in media in questi Paesi africani si vive quarant'anni
E poi ci si meraviglia se vengono qui
Vorrei capire chi dovendo guardare al suo futuro e capendo che se sta qui vive quarant'anni si stabilì quindi ottanta
Non attraversa il mare per andare dove si vive ottant'anni
Quando questi milioni di persone dovessero decidere
Che è venuto il momento di dire all'Occidente che caricava i cani degli ambasciatori
La sua rabbia per noi sarebbe un momento molto duro dobbiamo ringraziare il cielo ringraziare queste persone una per una sequestro non avviene ma quanto può durare
Quanto può durare
Prendete un caso l'AIDS no è la Yesser abbiamo curato in Occidente più o meno insomma sembra all'inizio sembrava che fosse la peste ma in Occidente ormai l'abbiamo messo sotto regola da medicinali
Lì fa
Niente generazioni interessano Paesi dove il venticinque per cento tra popolazione uccisa dall'AIDS dove le scuole sono chiuse
Dove non c'è famiglia dove non ci sia stato un morto di AIDS
Perché perché non hanno i soldi per prendere in meno medicinali antiretrovirali che possono combattere questa malattia
E con potrei continuare
Dunque c'è una pace degli uomini che non è la pace tra gli esseri umani ma è la pace degli esseri umani che è la pace che deriva dal fatto di poter avere delle chance di vita delle opportunità
E poi concludo sono faccio troppo lunga c'è una terza pace che la pace negli esseri umani
Rosi giustamente ha richiamato questa vicenda di Erba
Che credo abbia scioccato come poche ciascuno di noi
Cioè
C'è un conflitto condominiale
C'è una richiesta di risarcimento di tre mila e cinquecento euro
E su questa base sì
Si fa uno sterminio compreso un bambino di tre anni
Sgozzato
Cosa sta succedendo
All'inizio è stato facile
Di che etnia sono questi andiamola a cercare ricordate a Novi Ligure quando quella mamma fu uccisa per giorni io ricordo le interrogazioni parlamentari si andò a caccia degli slavi
Poi si scoprì che invece era
Emarginati
Cosa sta succedendo dentro di noi cosa sta succedendo nella nostra
Società nella superiore società occidentale
Sta succedendo che non c'è più la giusta relazione trasse e gli altri
Io ieri sera ho avuto la possibilità di vedere questo film che consiglio di andare a vedere
Girato da un regista italiano interpretato da Will Smith che è un film veramente meraviglioso
Vi consiglio di andare a vedere perché è un film che racconta come può essere spietata la condizione di vita in una società nella quale ci sono molte opportunità ma non ci sono molte e tutte
E oggi è venuto a trovarmi qui smette abbiamo parlato esattamente di questo io gli ho raccontato siccome c'era con lui anche il protagonista reale della storia che questo film racconta che la storia di un uomo che precipita
è rimasto un solo con suo figlio precipita da una condizione sociale ad un'altra e finisce a dormire nei dormitori e di come poi riesce a rialzarsi perché parla sudamericana e anche per fortuna città che da molte opportunità
Però io gli ho raccontato la storia di un barbone romano che è una pessima espressione barbone perché già quella un'espressione di discriminazione comunque di un barbone in questo caso è vero che aveva una lunga barba che ha trovato alla stazione Termini un portafoglio
Aperto questo portafoglio ha trovato il numero di telefono del proprietario ha telefonato dal centro Caritas al proprietario e ha restituito il portafoglio
Questo ha fatto grande notizia allora
Io ho fatto venire in Campidoglio avvenuto e gli ho detto mi racconti la sua storia
E oggi lo raccontata lui smetterà questo protagonista del film dunque questo è un un immigrato siciliano signore colto intelligente
Assolutamente aperto il quale andato in Francia in Francia si è stabilito ha lavorato poi un giorno ha preso un treno
Ha lasciato la sua valigia lo scompartimento per andare al bagno tornato ha trovato la valigia aperta esclude le cose sparite ha cominciato a litigare corso vicino scompartimento sono finiti a fare a pugni le autorità francesi l'hanno preso l'hanno tenuto dentro
I giorni una specie centro accoglienza e poi l'hanno fatto rimpatriare in Italia è tornato in Italia ha fatto l'esperienza i lavori in Piemonte che è andata male
E la sua vita arrotolata
La famiglia si è allontanata ed è rimasto da solo ha definito a dormire la stazione Termini
E però questa persona alla quale poi adesso abbiamo trovato un lavoro e
Che insomma spero che come protagonista del film possa ripartire questa posizione ma detto ma se io vedo questo tutti agitati mi son venuti mi hanno intervistato e ceci ma che ho fatto
Ha trovato un portafoglio e l'ho restituito
E ho detto sì lei ha ragione lei non ha fatto nulla di particolare ma si deve rendere conto che vive in una società nella quale questo è considerato ormai strano
E d'altra parte questa interessante perché quando si parla degli ultimi che è un'espressione che quella che non mi piace come barboni perché
Un'espressione che ha naturalmente origini grandissime ma che aveva un'accezione una un significato diverso da quello che poi si è attribuito
Si deve sapere che vi è una società in cui manager della Enron che guadagnano
Millanta miliardi si rubano i soldi è un clochard che trova un portafoglio telefona proprio dare glielo restituisce
Questa società
è una società che ha dentro di sé i germi dalla distruzione ma anche le possibilità della sua ricostruzione a condizione che ci sia una cultura diffusa che insegna il valore della relazione trasse e l'altro
Il valore la parola solidarietà della parola comunità che una parola ancora più bella di solidarietà e comunque insegna a non pensare la vita solo con la parola io
Che è una parola dalla quale non dico che dobbiamo liberarci perché per fortuna abbiamo capito che non bisogna mai liberarsi dalla parolaio ma che dobbiamo mettere una giusta relazione con la parola noi perché solo se ci sentiremo un pochino di più nuovi potremmo evitare di essere travolti da una condizione nella quale il mondo contemporaneo rischia di trovarci ritrovarsi cioè una specie di cavallo tirato specie di essere umano Khaled tirato in quattro direzioni da cavalli che muovono ciascuno dalla sua parte
E da una parte il conflitto religioso dall'altra il conflitto sociale i conflitti etnici e l'egoismo ed indifferenza
Se non riusciamo a rimontare tutto questo c'è ampia possibilità di farlo per questo concludo con un iniziato sono ottimista i rischi sono molto maggiori di quanto siano le possibilità ma come dice un ideogramma cinese dell'ideogramma cinese la parola crisi
Quando la si scrive
A questo doppio significato
Rischio ma anche opportunità
E noi dobbiamo cogliere questa dimensione di opportunità per affermare una cultura di pace nel senso pieno nel senso largo che anche l'eccellenza ci richiamava prima grazie
Brevemente dalla corte pensava una cosa mentre sentivo il sindaco Veltroni
Perché poi anche le parole hanno loro forte significato cioè lo scivolamento semantico della parola extracomunitario
Cioè extracomunitario vuol dire fuori della comunità europea realtà oggi è usato per dire delinquente c'è questo è la riprova di quanta difficoltà
C'è ancora da noi nell'accettare l'altra la cosa divertente è che fino all'altro ieri i rumeni erano considerati extracomunitari esso ci ritroviamo dentro il suo agente dicemmo che faccia come
Lotto curiosato parlo io perché mio figlio è passato davanti a una piazza
Porti sono un quartiere un po'così insomma delle presenze un po'inquietanti comunque e c'era scritto rumeno t'ammazzo e siccome lui ha una tata rumena con le benissimo cioè sette anni è tornata a casa inferocito perché diceva come si permettono il signor schiere Stella
Volevo chiedere brevemente perché so che poi socio verso l'andar via lei appena tornato da un viaggio in Medioriente
Che cosa ha visto che speranze ci sono
Ho visto poco perché ripeto il mondo è tanto Complesso però visto più preoccupazione di qualche tempo fa
Preoccupazione per la situazione tra le due realtà Israele né Palestina e preoccupazione interna alla Palestina specialmente per la situazione di casa
Dove realmente quello che diceva sindaco Veltroni si sta quotidiano sta scoppiando su una situazione così Teder queste tutto questo crea nella gente
Il senso del non c'è niente da fare
Questo è l'elemento diciamo che percepisce di più ma canta questo percepisce ed elemento delle persone cioè persone che tartari cross Manasse al Sophie
Voi giovani che hanno che sono stati qua qua gente che davvero lavora per la pace
Però davvero sono piccoli segnali di fronte a un uragano che che molto molto pesante
E che non è possibile che venga risolto all'interno o le cose vengono prese in mano i decise da da chi può decidere questa realtà questi rapporti sezioni fa Massetti fa perché la situazione del blocco dei degli aiuti dell'embargo perché Hamas abbiamo voluto ci fossero delle elezioni democratiche ci sono state ecco questa è una situazione ne sta diventando più pesante
Tutto questo poi ha delle ripercussioni nella mancanza del lavoro specialmente nella situazione dei territori chiusi
La situazione della mancanza di respiro cioè ne viene sempre a mente un pochino la situazione degli ebrei in Egitto in cui si diceva il Papa non riusciva più a respirare ecco un po'questa respirare futura respirare speranza questa è la situazione per cui nel piccolo dobbiamo ancora di più farci vivi
Andare conoscere invitare io ero con un gruppo di Poggio a Caiano con l'animazione il gruppo si è movimentato per dire vogliamo portare danno i quindici giorni l'anno prossimo come il fatto che a Chiusi che ragazzi israeliani e palestinesi che stiano insieme
Sono
Non sono soluzioni però impediscono a meno che la rabbia scoppio diventi o di queste mi pare
La descrizione dicevamo la prima descrizione che si percepisce la descrizione più profonda sempre la speranza di lei l'ottimismo il traffico la fiducia che bene e che la pace la fine vince altrimenti l'alternativa la la distruzione generale
E quindi la percezione anche da ogni parte che sempre di più anche se non si sa da stata Bunica stata chiusi percepisce questa della pace mi pare anche chi incontri recenti tra Olmert e Abu Mazen data né in questa direzione questo mi pare
Walter so che stasera vedere appunto il sindaco l'ambasciatore israeliano
Sbaglio Rosi ha detto così passi cioè presto su finora se ha detto che dovesse essere ecco ecco ma vogliamo sapere ovviamente cose riservate ma cosa pensi di dirgli
No ma guarda io penso che insomma
Noi facciamo un grande lavoro cerchiamo di fare un grande lavoro per creare occasioni opportunità d'incontro abbiamo abbiamo organizzato cerchiamo di organizzare da Bacardi abbiamo fatto fare un cartone animato ragazzi israeliani e palestinesi insieme
Abbiamo organizzato manifestazioni proprio nel momento più aspro l'intifada tra israeliani e palestinesi insieme abbiamo fatto dare la mano a Shimon Peres a un ministro di Arafat nel momento in cui c'era il conflitto più più aspro
Abbiamo ospitato a Roma trattative segrete che poi si sono concluse
Con la firma di un accordo tra Shimon Peres e Abu Ala nel due mila e uno e insomma abbiamo un grande impegno abbiamo un ufficio a Gerusalemme che si occupa di di queste quindi abbiamo un grande impegno per favorire la pace
E quindi vi parlerò di questo ma per quello che ho potuto sentire ambasciatori sorelle molto attento e e molto disponibile da questo punto di vista ma vedi la cosa abbastanza impressionante che sua Eccellenza abbia avuto
La stessa impressione che quest'odio veramente irrazionale
C'è un odio che non ha dici sei dobbiamo far la guerra perché io voglio conquistare tutti si rendono conto che non c'è altra prospettiva che la convivenza ma non c'è nessuno dall'esterno
Che riesca a trovare il bandolo Della matassa io una delle cose più emozionanti che ho vissuto in vita mia
Fu il momento in cui Arafat e Rabin
Firmarono a Campbell in dopo che under ventuno firmarono con Clinton immetteva le braccia attorno perché quell'immagine era
Di due uomini che avevano avuto il coraggio e la pace di un terzo uomo Clinton che aveva avuto il coraggio di cercare la pace di fare il mestiere che un grande leader occidentale deve fare che non è quello di
Risolvere il problema attraverso la soluzione che che poi non risolve il problema come si è visto ma attraverso la costruzione di quel tessuto di diplomazia di intervento economico chiedo la forma attraverso la quale un conflitto si può risolvere
Ecco io spero che
L'Italia sta facendo una parte importante in questo in questo lavoro l'Europa deve svolge una funzione più importante di quella che svolge ma speriamo anche presto che possa tornare ad essere la politica
A diciamo dare le carte di e a spingere e a favorire tutte le posizioni più moderate oggi si è creata una situazione da quali sono favorite le spinte più estremiste e le spinte più estremiste finiscono fare la guerra
Anche appunto molto importante questo intervento questa terzietà perché un ente se uno va a Gerusalemme mi è capitato spesso anche per lavoro
Cioè parte
Questa cosa è risolta cosa per gli ebrei nelle sinagoghe non c'è la presenza di Dio perché la presenza del dio era solo nel Tempio di Gerusalemme il cosiddetto Muro del Pianto realtà sono le fondamenta
Del tempio dove Dio si manifestava in persona ecco sopra quel quella
Quelle cose c'è una delle più importanti moschee arabe e c'è lì un cordone di forze del fa paura spaventoso e c'è una pietra sul piazzale da cui i cristiani ed ebrei pensano del sia
Il punto dove Abramo stava per fare il sacrificio di Isacco
è venuto lancia gli ha detto non lo fare importantissima anche voi anche per la fascia di Sciara volge alla fine del sacrificio umano
E su quella pietra signori Maometto ha preso il volo per andare dalla cioè voi capite come difficile districare
Devo dire Bonsignore Cos concerto da cattolico allo sono entrato nel grande sepolcro vedere le litigate quasi alle mani tra ortodossi cappuccine ecco cioè la difficoltà cioè Gerusalemme veramente
La speranza
E l'inferno del mondo ma andare lì e vedete stare prima nella parte tornare a Gerusalemme vedere i bambini terrore bambini ebrei terrorizzanti io parlo con degli amici e di lì e mi dicono io mando mio figlio a scuola
Scuola braghe non sapendo all'una alle due se mi ritorna a casa vivo
Abbaia ristorante ragazzi vanno in discoteca tenere non sanno se torneranno a casa
Passi dall'altra parte attraverso il confine vai a Gerico che io avevo visitato anni fa il momento di pace che era un giardino di frutta la vittima con ristoranti chiusi alberghi chiusi i posti di blocco
Io sono andato mi sono un bucato nel pellegrinaggio dei dei dei politici quindici amo una delegazione con venti deputati un paio di ministri della scorsa legislatura è arrivato il soldato con il mitra spianato e il caricatore cioè con il con la sicura tolta dentro un pullman
Ha fatto il finimondo perché stavamo andando nella zona palestinese cioè quindi è e allora un ragazzo che da lì per andarsi a per tornarsene a Gerusalemme ci mette sei ore per passare questi ragazzo palestinese che speranze può avere tese non c'è veramente come diceva l'altro intervento fortissimo della comunità internazionale cioè qualcuno di terzo
Lì non se ne esce perché i i risentimenti rancori è una spirale che si continua ad alimentare volevo chiedere a Rossi che conclude credo c'è un cambiamento forte di linea del Governo
Rispetto alla politica estera
Cambiamento personalmente mi dà speranza
Ecco vogliamo approfondire un attimo questo ottobre somministro anche se ministri come sapete non hanno solo responsabilità e loro dicastero ma hanno ancora responsabilità collegiale della politica
Complessivo italiano ecco da questo punto di vista che che novità che speranze ci possiamo aspettare
Insomma con come dicevo all'inizio io credo che questo sia assolutamente percepibile reale
è stato primo segnale in fondo che abbiamo dato è stato prima decisione di fatto che appesta il governo è stato il rientro la decisione di far rientrare
I nostri soldati dall'Iraq ecco e credo che aver completato questo in pochissimi mesi il due dicembre in fondo è tornata la nostra bandiera
Abbiamo dimostrato che che che non scherziamo su questo questo non significa far venir meno il nostro aiuto al popolo iracheno ma con azioni civili con azioni di ricostruzione di cooperazione non più con azioni militari perché abbiamo sempre sostenuto quando eravamo all'opposizione che era molto ma molto difficile poter partecipare ad azioni di pace nel momento in cui
Ci si in qualche modo ci si univa alle forze che avevano avevano fatto la guerra in Iraq ecco quindi questo è un segnale molto molto forte che abbiamo dato su quale credo si possa dimostrare sì è facile dimostrare che abbiamo preso una decisione l'abbiamo immediatamente e abbiamo dato immediatamente corso
Così come credo la prontezza con la quale abbiamo reagito alla situazione del Libano
L'impegno che ci siamo assunti anche in un momento difficile del bilancio dello Stato dal punto di vista economico finanziario
Qualcuno arrivando qua mi chiedeva ma insomma perché sono aumentate anche Despenser per per le missioni di pace
Sono aumentate le spese per le missioni di pace esattamente perché riteniamo che in quelle situazioni non si possa che intervenire
Come stiamo intervenendo ecco senza dimenticare che siamo anche molte guerre dimenticate grazie a Dio nostri soldati sono anche molti posti del mondo che di cui non parla nessuno sono lì a fare
Operazioni di pace che nessun altro potrebbe fare e che anzi i cooperatori possono fare perché ci sono ci sono anche i soldati in qualche modo no
E e poi credo con iniziativa forte che che che che la politica estera del Presidente del Consiglio del ministro degli Esteri nel ministro della difesa
Fatto sì io credo che il nostro Paese abbia più voce in Europa e ce l'abbia nel senso giusto
Cambiamento e dell'Europa è stato fonte
Certo è iniziato con la Spagna e poi ha continuato Cocco col con il nostro governo oggi l'Europa è tornata unita insomma la pole nostra posizione che è stata assunta sulla pena di morte è stata evidente insomma evidente a tutti
E e anche come appunto ricordavo prima l'Italia fuori dall'isolamento nel quale in fondo si era andata a ficcare negli ultimi anni
Io credo che questi siano tutti i segnali molto importanti i spero che noi continueremo su questa strada
Spero che riusciremo a mettere molte più risorse nella cooperazione nello sviluppo
Spero ma appunto che che siano sempre di più missioni di pace questo questo è è il nostro impegno
Si apre un periodo nel quale l'Italia sarà dentro il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite lo dobbiamo spendere al meglio questa occasione abbiamo una responsabilità molto importante in questo momento
E poi credo che dobbiamo anche armonizzare lesto
Migliaia di iniziative di pace e di cooperazione che ci sono in questo Paese perché oggi guardate
Quando si pensa all'impegno dell'Italia per la pace qui stasera c'è un sindaco qui
E perché perché i nostri comuni perché le nostre regioni perché le nostre associazioni perché le nostre parrocchie è un un'opera immensa che che che ogni giorno viene svolta con con grande spirito di cooperazione e io credo che spetti a un governo anche dare impulso a tutto questo
Poi visto che mi hai richiamato in gioco io volevo volevo anche dire una cosa che alla quale stiamo lavorando qui tra noi stasera ci dovrebbe essere Franco Vaccari che da molti di voi e conosciute o comunque responsabili di quella bellissima esperienza della di Rondinelli questa comunità dove studiano insieme ai ragazzi dei paesi che sono in guerra tra loro che il vescovo conosce molto bene una Scuola di Pace concreta nel quale Israele palestinesi studiano insieme in russi con i ceceni e che in questi anni ha formato classe dirigente di paesi che sono in guerra tra loro e questi ragazzi tornando a casa ed essendo essendo stati abituati a studiare insieme
A ai propri coetanei dei paesi dell'altro Paese considerato nemico credo che possano essere grandi operatori di pace sicuramente lo sono già stati ma proprio il giorno in cui è tornata la bandiera dall'Iraq
Noi abbiamo lanciato un'iniziativa che vorremmo
Avesse prendesse corpo proprio nella cittadella di rondine in provincia di Arezzo
Nostro vescovo non è geloso perché appunto conosce bene questa esperienza
Noi vorremmo fare un concilio di famiglie di famiglia ferite dalla guerra
Perché
Quando c'è una guerra
Sia gli aggressori che gli aggrediti anche se sappiamo come dicevo prima che a parte Israele e Palestina
Di solito c'è chi ha torto e chi ha ragione
Ma insomma quando poi uno ha subito una vittima quando è morto il figlio di un americano perché Bush ha voluto fare la guerra in Iraq che ho è morto il figlio di un'uscita di un suo novità o è morto l'israeliano un palestinese ecco la morte rende poi alla fine tutti uguali le persone le famiglie
Allora non vorremmo fare un concilio di tutte le famiglie che hanno toccato nella propria pelle di che cosa vuol dire la tragedia della guerra
Di che cosa è subire una perdita per che si fa la guerra e quindi primo che ci fossero gli italiani riusciti sunniti gli ebrei israeliani gli spagnoli gli americani inglesi Remo fare un consiglio della famiglia perché le famiglie
Che hanno toccato con mano questa grande tragedia tra loro e sì accogliessero sitter donassero eco riuscissero in qualche modo soprattutto attraverso le madri attraverso le donne
Mandare un messaggio ai potenti della terra
Dicendo appunto mai più la guerra perché con la guerra non solo è perduto il proprio figlio del proprio marito il proprio fratello
Ma è perduta la vita è proibito ogni possibilità mentre con la pace che si riporre costruita attraverso la famiglia e attraverso rapporti di amore e di amicizia tra di noi si aprono grandi possibilità per tutt'ecco io credo che che sia si possa dare col contributo di tutti a questa iniziativa un un po'del nostro impegno per rendere anche visibile simbolico non solo l'impegno degli eserciti e dei ministri de di governi ma anche l'impegno del delle persone comuni per la pace nel mondo
Mi resta che ringraziare che ringraziare tutti quanti per questa partecipazione molto molto caro Rosa gli oratori ma anche un pubblico
Voglio dire
Io che sono di Roma partecipò ogni tanto a qualche dibattito cioè partecipa a dibattiti con venti dodici diciassette persone come dire però molto positivamente impressionato dalla dalla vostra vivacità grazie
Grazie davvero tu
Il saluto ai nostri ospiti per le cose che hanno detto perché sono state mantenute le premesse con le quali avevamo iniziato il dibattito e grazie a voi tutti un saluto