Vivere & Morire, notiziario dedicato all'eutanasia, al testamento biologico e alla libertà terapeutica, a cura di Pietro Yates Moretti

Buongiorno e benvenuti al notiziario vivere morire dedicato ai temi dello tra Masia del testamento biologico della libertà terapeutica studio Petri et Moretti collaborazione redazionale di Rosa marca questa puntata parleremo del caso di un bimbo argentino in stato vegetativo al centro di uno scontro giudiziario fra genitori ospedale
Andremo poi in Canada dove fa discutere la posizione e definita troppo neutra dell'associazione di assistenza hospice
Sull'eutanasia e sul suicidio assistito
Velocemente parleremo di una nuova polemica su di mite assai la clinica svizzera di assistenza al suicidio e concluderemo parlando delle nuove note dell'Agenzia italiana del farmaco l'Aifa sui farmaci antidolorifici
Da molti giudicate un nuovo ostacolo alla terapia del dolore
Ma partiamo con l'Argentina si parla di un bimbo è stato vegetativo permanente dall'aprile del due mila cinque suoi genitori sperano in un miracolo e rifiutano hanno rifiutato la richiesta avanzata dall'ospedale di staccare il ventilatore polmonare che lo mantiene in vita la possibilità di un miracolo c'è sempre me speriamo in questo miracolo ha detto José Andrade il giovane padre
La giustizia sta analizzando si è staccato il ventilatore al bambino ma lui e sua moglie sono contrari parlare d'eutanasia suscita polemica tanto più quando di mezzo c'è un bambino questa è la storia del punto di una famiglia di Puerto matrigne
La cui vita ha subito una brusca svolta il tredici aprile due mila cinque quando un'automobile investiti figlioletto Brian all'incrocio di una dia Time fu ricoverato all'ospedale Andrès isola in stato vegetativo poi il comitato etico del nosocomi aveva chiesto alla giustizia la possibilità di staccarlo dal respiratore
Andrade il padre dice che l'atto disco legare il figlio non lo abbiamo chiesto nei lo abbiamo approvato e aggiunge che la richiesta è partita al pediatra che assiste il figlio fin dall'incidente che gli ha provocato un danno
Gravissimo a livello cerebrale
Il medico legale dell'ospedale conferma che è stata presentata in sede giudiziaria un'istanza affinché si studi la possibilità di staccare il bambino dal respiratore
Richieste partita del servizio pediatrico ed è stata presentata appunto dal comitato etico il quadro e irreversibile ha osservato il medico legale dell'ospedale il bambino una diagnosi di stato vegetativo permanente da più di un anno che il lasso di tempo legato prima di poter fare ricorso alla giustizia
Intervenendo sul caso il ministro della Sanità Ines Consales Garcia aveva diritto che bisognava discutere di pazienti in stato di morte cerebrale mantenuti in vita artificialmente poi chi sarebbe stato il tema medico dei prossimi anni
Va aggiunto che vent'anni fa il bambino sarebbe morto poco dopo il ricovero e non ci sarebbe stata nessuna discussione
Ora e assistito artificialmente de per questo che sopravvive
Ma i responsabili dell'ospedale Andreasi isola di Quarto Magrin hanno successivamente
Solo due giorni fa ritirato l'istanza indirizzata all'autorità giudiziaria staccare il ventilatore polmonare
La decisione di ritirare l'istanza è stata resa nota due giorni dopo che il governatore della provincia Mario das Neves
Aveva garantito ai genitori che avrebbe che avrebbero potuto contare sulle spirato che loro in qualità di maggior responsabile dei beni dello Stato non avrebbe propiziato il distacco del ventilato polmonare
è stata una sorta di sconfessione informale dell'operato di sanitari che avevano chiesto di cambiare le cose per disporre del respiratore in altri casi urgenti
Ma andiamo avanti parliamo del Canada
In un nuovo documento sulla morte medicalmente assistita la Caniglia nostri schiero Association ovvero la associazione canadese sull'assistenza hospice
Pur non considerando l'eutanasia e il suicidio assistito parte di un'assistenza di qualità non biasima quei pazienti che vi ricorrono il documento approvato lo scorso ventidue novembre due mila sei dice che un piccolo numero di canadesi può scegliere di avere il controllo della propria morte
Come palliativisti rispettiamo il loro diritto di scegliere e non li abbandoneremo
Continueremo a fornire quell'assistenza umana a questi individui e le loro famiglie abbiamo anche il diritto a scegliere di non partecipare non possiamo essere obbligati ad assistere in quei tentativi di accelerare intenzionalmente la morte
Questa posizione punto abbiamo appena letto questo documento a attratto numerose critiche da parte di organizzazioni in particolar modo organizzazioni religiose
Alexander Berger direttore dell'associazione contro l'eutanasia e camicia Prevention Collision ha espresso sconcerto per le posizioni assunte dall'associazione canadesi e l'assistenza degli hospice secondo Sandberg il documento per redatto con l'intenzione di non prendere una posizione chiara sull'eutanasia e sul suicidio assistito
L'associazione hospice ha quindi rivisto sua opposizione in una posizione neutra
Sostiene il direttore della coalizione contro l'eutanasia ma la cosa più grave dice ancora scende in B e che l'associazione canadese degli hospice ha fatto proprio il linguaggio della lobby abortista in particolare usa espressioni quali diritto di scelta
Tutto procioni disse come fanno appunto i sostenitori della legalizzazione dell'aborto
In ogni caso l'associazione hospice annunciato che vi esaminerà il documento fra due anni dopo aver ricevuto commenti ai propri associati velocemente ci spostiamo in Svizzera qui parliamo della dei kamikaze la la clinica Svizzera che sostiene di aver assistito più di seicento malati gravi e togliersi la vita che è di nuovo al centro delle polemiche dopo che la donna tedesca secondo alcune fonti avrebbe sofferto nel tentativo di togliersi la vita
Quotidiani Zurigo Sontag Zeitung a riportato che una donna tedesca di quarantatré anni affetta da tumore al cervello ha urlato per diversi minuti dolore dopo avere ingerito i farmaci forniti dalla ditta Unitas lo scorso novembre secondo gli amici che hanno assistito alla alla sua morte la donna ha urlato sta bruciando sto bruciando e poi entrata in coma ci sono voluti altri trentotto minuti prima che fosse dichiarato morta
Il presidente della divinità sui mutui di Minelli ha detto di non essere al corrente dell'accaduto ma anche qualora vi siano casi in cui la morte non sopraggiunge immediatamente molto rari c'è chi sostiene che si è comunque un'alternativa migliore la sofferenza
Della Morte chi di aspettava comunque
Già nell'agosto del due mila quattro si è verificato un caso simile quando un altro paziente tedesco è rimasto in coma per tre giorni prima in modo
Dopo appunto aver ingerito i farmaci prescritti gli da un medico della di Caritas
E concludiamo parlando di Italia in particolare di terapia del dolore
Sono state pubblicate infatti sono entrati in vigore dal primo gennaio le nuove note dell'AIFA Agenzia italiana del farmaco per l'appropriatezza della prescrizione dei farmaci
E nuove notti dice l'AIFA sono state redatte attraverso un lungo e documentato percorso di condivisione di trasparenza e coinvolto i rappresentanti della medicina generale dei medici ospedalieri delle Regioni e degli operatori del settore
Per quanto riguarda in particolare l'uso dei farmaci per per la terapia del dolore l'hai fa rileva che importante precisa
Che attualmente il servizio sanitario nazionale garantisce la piena rimborsi beh rimborsabilità di tutti i medicinali di tutte le terapie farmacologiche indicate nella terapia del dolore
Sia esso di natura oncologica degenerativa neuropatico ostio articolare analgesici fans oppiacei antidepressivi antineve neuropatie
La pur perseguendo l'obiettivo di assicurare un impiego appropriato vi è stato quindi un ampliamento della disponibilità dei farmaci per la terapia del dolore fin qui la posizione dell'Aifa
A questo si aggiunge quello che è previsto nella Finanziaria del governo ovvero che sia vietato l'uso dei farmaci o flebo ovvero dei l'uso di farmaci impiegati per patologie che non sono state ancora sperimentate e autorizzati dall'Aifa dal ministero
Della salute
Quindi il governo con la Finanziaria ma lo stesso ministero salutano se sai fa con le sue note su alcuni farmaci antidolorifici hanno ristretto in maniera abbastanza seria la somministrazione
Biella della terapia del dolore e quindi hanno ristretto la discrezionalità scienza e coscienza del medico e contro questo provvedimento sono invece espresse diverse associazioni tra cui le Associazioni italiana per lo studio del dolore
Il cui presidente Giustino varrà assi afferma o limitare l'uso dei farmaci analgesici è veramente una cattiveria nei confronti di persone che devono fare i conti e con il dolore cronico in Italia circa tre-quattro milioni malati che saranno penalizzati da questa nota
Ancora barra si sostiene che dopo queste note mi troverò sempre più spesso a dover dire a un paziente afflitto dal dolore che esistono i farmaci per la nebbia lo Malisse li deve pagare di tasca propria questo perché il suo dolore non rientra nelle notti che mi permettono la rimborsabilità
Dura anche la reazione dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano
Il rischio e di trovarci le mani legate nel curare i malati sulla base dell'evidenza scientifica cioè con terapie non inserite nelle registrazioni ministeriali ha detto Alessandro Rampa direttore sanitario dell'istituto
E Callisto Bravi direttore sanitario del Sacco
Ha spiegato ci prendiamo cura di cento bambini con Lights i farmaci autorizzati sono solo due noi né somministriamo almeno dieci registrati per l'età adulta
Secondo una ricerca dell'Istituto Mario Negri bambini curati in Italia con farmaci o flebo cioè
Farmaci prescritti per patologie non previsti dalla stessa autorizzazione ministeriale sono il diciassette per cento
Insomma di questo un nostro commento sembrano poche in Italia lottando Lore non sia presa sempre sul serio
Da moltissimo tempo siamo ultimi in Europa paesi occidentali ecco fra i Paesi occidentali per l'uso di farmaci antidolorifici oppioidi per la terapia del dolore
Quindi se da una parte il ministro della salute Livia Turco ha giustamente semplificato le procedure per la registrazione e sopra tutto per la prescrizione dei farmaci oppioidi dall'altra l'AIFA con queste note
E di governo con la sua finanziaria ha pensato bene di aggirare ecco di
Gli effetti benefici di queste provvedimenti
E quindi nell'immediato c'è il rischio che gran parte dei pazienti che soffrono non potranno più permettersi di soffrire meno sempre che non siano ciò benestanti ecco che non abbiano abbastanza soldi per potersi comprare questi farmaci che sono notevolmente
Costosi cosa resa ancora più grave poi dal balzello dei dieci euro su tutte le ricette mediche su ogni ricetta medica è stata introdotta in Finanziaria
Quindi da una parte cioè questo crescente divario fra e quindi che si possono permettere le cure e quelli che non se lo possono più permette
Dall'altro però c'è anche discorso che riguarda l'eutanasia
Un rischio che paventato anche dal ma rassicura quando spiega che o si migliora la qualità della vita dei pazienti terminali o si accorcia in maniera significativa la loro vita e questa cosa quest'ultima cosa inaccettabile
Come non capire che il dolore cronico in particolar modo quello appunto potrà spingere alcuni malati non
Potranno da qui in avanti per mettersi
I farmaci antidolorifici efficaci presente a chiedere proprio medici coi propri cari una
Morire insomma niente male per un Governo che in fondo continua a dichiarare di ambire ad una maggiore equità e solidarietà e continua a dichiararsi contrari all'eutanasia
Ben termina qui il notiziario vivere morire a risentirci a domenica prossima per radio radicale Pietro il timore