Intervista ad Antonello Soro sul Partito Democratico e sulle coppie di fatto

Presidente Soro
DS e Margherita sul cammino che porta al Partito Democratico oggi è una delle giornate forse più difficili per il partito della Quercia voi della Margherita state sicuramente percorrendo questo cammino con ci sembra di poter dire non minori dubbie non
Minori interrogativi però forse con meno conflittualità interno addirittura per la Quercia si si parla di scissione si parla di per spezzoni interi che non vorrebbero partecipare al congresso
Questo è il clima giusto per arrivare a quel grande progetto nel quale voi credete
Ma insomma è un clima di tensione
Direi di tensione politica e che coinvolge sempre anche la passione personale dei dirigenti politici che sono che siamo tutti impegnati in un progetto molto ambizioso
Che nella Margherita viene vissuto con una minore
Spinta divisiva perché è alle spalle abbiamo un passaggio di forte discontinuità la Margherita è nata
In segno di discontinuità dall'esperienza del passato
Una discontinuità Nommo non non priva di sofferenze anche di di abbandoni
Nella sinistra dei DS si vive questo passaggio per la prima volta con la consapevolezza che alle porte esiste la opportunità di dare vita a un nuovo soggetto politico che sia nuovo davvero e che non sia il nome nuovo della attuale appartenenza questo naturalmente
è un aspetto che
Non può che che creare tensioni nove le guardiamo con rispetto non astenendoci dal partecipare alla discussione interna
Ai DS qualche anno fa avrei detto che noi non dobbiamo interferire in quel dibattito ma oggi il dibattito dei DS anche il nostro dibattito perché abbiamo nel programma nel progetto un progetto che viene da lontano che ha alle spalle
Più di dodici anni di discussione politica e di progressiva convergenza di obiettivi abbiamo l'idea di fare lo stesso partito quindi è giusto che noi interferiamo la loro di battitura il loro interferiscano nel nostro cosa che peraltro è avvenuta
In più occasioni
Guardiamo con rispetto a questa discussione ma anche con la consapevolezza che il nuovo non nascesse il nonno rimettendosi in discussione sapendo che la storia che andiamo a scrivere è una storia nuova con inesplorata e quindi come tale anche ricca di dubbi di preoccupazioni
Solo se riusciremo a declinare al futuro
Il progetto del Partito Democratico pensandolo tutto nel punto decimo secolo riusciremo a fare una cosa capaci di attrarre
Di interessi la partecipazione anche la passione di molti italiani che oggi non si riconoscono nei nostri partiti
è evidente che non possiamo pensare al Partito Democratico come la fusione di due dirigenze ma io devo dire sinceramente non c'è questo rischio perché i nostri elettori
Da tempo sono più avanti rispetto alle dirigenze e le divisioni che oggi tengono separati
Sì dirigenti dei partiti o nominalmente separati
Da tempo sono superate da parte dei cittadini
Le categorie della politica del ventesimo secolo vivono molto di più dentro il palazzo che fuori nella gente comune ci si interroga sulle sfide di questo tempo non su quelle che hanno segnato
Le divisioni del socialismo del popolarismo e le storie che hanno diviso gli italiani nella costruzione della nostra democrazia nella fase successiva oggi le sfide sono altre su quelle
Ci dovremo mettere in campo e su quelle cercare di attrarre il consenso e di offrire risposte persuasive a queste domande due mila sette sarà segnato dai due congressi di Margherita e DS
Contestuali addirittura si parla si pensa agli stessi giorni Nenni la Quercia però si era prospettata l'ipotesi di un rinvio sarebbe o possiamo dire forte sarebbe stata pericolosa per il cammino del partito democratico questa prospettiva
Noi stiamo andando avanti rispetto a una agenda che abbiamo tracciato già dall'inizio di questa legislatura che ha avuto momenti importanti nel dibattito di Orvieto
Nell'avvio dei congressi congiunti e nella sollecitazione attraverso un documento politico in fase di avanzata elaborazione quello del manifesto del Partito Democratico di un coinvolgimento il più largo possibile
Di tutti gli italiani interessati a questa nuova esperienza i congressi sono un momento ineludibile di coinvolgimento della base
Interna dei nostri partiti per chiedere la conferma per sancire in modo formale la volontà di andare oltre la organizzazione dei nostri partiti andare oltre questa storia e quindi il rinvio del congresso avrebbe significato di interrompere un percorso che invece si è sviluppato con molta determinazione nell'ultimo anno in un anno abbiamo fatto la lista comune alla Camera abbiamo fatto
Gruppi comuni in Parlamento abbiamo attivato un meccanismo di convergenza dei gruppi in tutte le regioni italiane
Stiamo cercando di fare in tutte le elezioni amministrative dei questo anno in tutti i comuni che voteranno alle amministrative nelle province liste comuni
Anche in questa occasione credo che il percorso segnato vada rispettato e l'appuntamento che noi ci siamo dati è l'Assemblea costituente all'inizio del due mila otto
Il partito interamente nuovo costruito prima delle elezioni europee
Presidente ieri le ha rilasciato un'intervista nella quale due dichiarazioni ci hanno particolarmente colpito su parliamo intervista all'Unità sulle unioni civili ha detto da un lato rivolgendo sia ma suoi compagni di partito amici di partito come Bobba la Binetti senatori tra Margherita che la Margherita è un partito laico e poi che le unioni civili
Non possono essere non considerati
Come un fatto non privatistico
Le vicende al riconoscimento di diritti alle coppie non è mai di diritti dunque non è mai un fatto privatistico sotto questo aspetto ci può spiegare meglio perché è molto importante si gioca molto sulle parole sono scritte nel programma
Della unione per capire quale sarà il punto di caduta poi concreta lei anche forte di un'esperienza come dire giuridica e cosa ne pensa
Noi abbiamo preso l'impegno di fare una legge quando si fa una legge naturalmente
Sì introduce una norma che non non è più un fatto privato d'altra parte
Le unioni civili le coppie di fatto le confidenze more uxorio tutte le altre forme di di convivenza nel rapporto privato esistono già
La legge vuole riconoscere deve riconoscere diritti ai cittadini che vivono in queste condizioni
A me non sembra questo Congo fatto di
Straordinaria novità nel nostro ordinamento c'è forse una carica
Nella discussione di
Partecipazione emotiva maggiore non lo so io
Credo che dobbiamo tenere nettamente separato la discussione intorno ai valori
Alla idea del bene e del male che ognuno di noi a non solo per convinzione religiosa ma anche
Per una scelta di vita che ognuno di noi ritiene il proprio progetto di vita che ognuno di noi ritiene di tracciare
Perché la scelta sui valori e difficilmente per sua natura riconducibile a una mediazione
E dobbiamo temere la distinta dal terreno dell'attività legislativa che invece per sua natura il punto di compromesso
Nella nostra Costituzione la legge
Dello stato è un momento di compromesso
Perché intende
Tutelare intende tutelare riconoscere diritti dei cittadini anche di quelli che la pensano diversamente dalla maggioranza dei cittadini nelle democrazie liberali
Nommo sì sì non esiste la possibilità di riconoscere diritti tutelarle soltanto alle maggioranze si riconosce tutti editi diritto di cittadinanza anzi va allargato nel nostro sistema
Le sì di gli spazi di libertà e di autonomia devono progressivamente essere allargati questa è una costante della
Cultura democratica senza aggettivi
E quindi nella fattispecie noi abbiamo in Italia
Una convinzione generale su un sentimento molto diffuso che quello dell'idea perché la famiglia nel fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna con l'obiettivo della fu condita come dà atto costitutivo questo sentimento
Ripeto non discende solo dal fatto che la Costituzione questo prevede come matrimonio come famiglia ma perché sentimento più diffuso nel nostro Paese per questo io sono convinto io come me tantissimi che la famiglia
Con quelle caratteristiche sia il centro l'architrave della nostra società
Ma prendo atto che una parte gli italiani sicuramente una minoranza ma questo è irrilevante da questo punto di vista ha un'altra idea della convivenza
E io devo fare una legge che riconosca
Ai cittadini che hanno un'altra idea della convivenza che non coltivano come me
L'idea del matrimonio come il baricentro di una società solidale ma che pensano che la convivenza posso articolarsi con forme differenti devo riconoscere alcuni diritti in una logica di relazione fra obblighi
Opportunità impegno diritti che deve essere naturalmente deve essere naturalmente
Elaborata con molto pragmatismo questo è il lavoro al quale si stanno applicando in queste ore il ministro Pollastrini e il ministro Bindi credo che lo stiano facendo corno senso o della necessario pragmatismo e della ricerca di un compromesso come in tutte le leggi e questo io credo che noi lo faremo nei tempi più brevi possibili perché un impegno
Di governo perché l'impegno che abbiamo assunto con gli elettori ma perché è una necessità dalla Società italiana quando c'è da riconoscere diritti
A cittadini che non ne hanno noi dobbiamo sentire questo come un impegno non eludibile e non lo dobbiamo fare in senso elevando barriere ideologiche ancora meno confessionali io ho richiamato un punto decisivo della nostra mozione congressuali unitaria ma che è un richiamo in qualche modo non indispensabile non ce n'era bisogno l'abbiamo voluto ribadire la nostra mozione che la laicità dello Stato è il punto o fondamentale di una visione che sa distinguere fra il campo delle convinzioni religiose è quello dell'impegno
Nelle istituzioni dei compiti che ognuno di noi ha nell'istituzione che sono due temi diversi non necessariamente inconciliabili possono e dobbiamo tutte le volte che possiamo rendere conciliabili ma sono due campi differenti