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L'apertura quest'oggi
Parleremo di Medioriente in particolare di Iran ieri abbiamo accennato l'iniziativa diplomatica di Jacques Chirac che vuole aprirà sostanzialmente un dialogo con taglieranno si tratta di un'iniziativa unilaterale potremo dare Fidia come articolo dal titolo il difficile tentativo di Chirac di dialogare con l'Iran per anni si dice pronta a raccogliere un emissario di Parigi ma la controversia che il progetto dell'Eliseo suscitato potrebbe farla cappottare
Scettici circa una parte della comunità internazionale in particolare gli Stati Uniti
Scettico anche il candidato le presidenziali dell'uno in peggio Nicola Sarkozy metodo Chirac criticato dall'Entourage di far così questo il titolo di un articolo i figli ad hoc è scettico anche nel mondo nel suo editoriale di oggi dal titolo agire da solo in in Iran
Prima o poi un'altra questione mediorientale i negoziati informali che ci sono stati tra Israele e la Siria negoziati
Di pace di questo si occupa l'International Herald Tribune di oggi con un editoriale
In cui quotidiano sostanze mente dice che se questi contatti se questi colloqui sono stati non sono stati approvati ufficialmente dovrebbero diventare negoziati ufficiali
Parleremo anche delle elezioni presidenziali americane del due mila e otto meglio
Dell'annunciata candidatura per la nomina dei Democratici di Barack Obama mi proporremo due littoriali primo del Washington post
è in corsa questo il titolo Barack Obama entra e trasforma secondo il quotidiano americano la corsa presidenziale democratica il secondo editoriale dal Financial Times candidato Obama un politico vero che gli elettori bianchi americani potrebbero amare ma partiamo dal Medioriente dall'Iran e dall'iniziativa Disciple anch'con un articolo di ieri di mio figlio o del titolo il difficile tentativo di Chirac di dialogare con l'Iran
Teheran si dice pronta ad accogliere un emissario di Parigi
Ma la controversia che il progetto dell'Eliseo svitato potrebbe a farlo cappottare questo il sommario leggiamo responsabile
In ogni anno della sicurezza nazionale Ali larici anni ha dichiarato che l'Iran è pronto a ricevere un emissario francese per parlare di questioni regionali
Anche se non si tratta di un ministro del ministro degli esteri ma di un semplice funzionario
Martedì il ministero degli esteri francese aveva dichiarato che la Francia pensa di inviare un emissario in Iran per discutere della situazione in Libano iniziativa di Chirac illustra l'accento messo dal capo dello Stato su una regione in cui il suo opposizione a me posizionamento personale dal rifiuto dalla guerra in Iraq in poi è stato sempre più forte in termini di Sforza e di visibilità
E sempre più pagante in termini di notorietà la conferenza sulla ricostruzione del Libano che si terrà a Parigi la prossima settimana deve segnare una nuova tappa di questo impegno del presidente francese
Ma Chirac avrebbe voluto accompagnare questo appuntamento con un'apertura diplomatica nei confronti dell'Iran l'iniziativa però è stata congelata almeno rinvio del ministro degli Esteri
Francese figli giusto Blasi in particolare per l'opposizione internazionale e anche l'invio di e anche rispetto all'invio di un emissario di un semplice immissario resta lo scetticismo del Dipartimento di Stato americano
Non solo scettico anche il candidato presidenziale dell'UE impegni con laser così lo leggiamo in un altro articolo di grafia o dal titolo il metodo Chirac criticato da Sarkozy nell'entourage cambia Twente
Vengono denunciati i rischi l'inefficacia dell'unilateralismo diplomatico tentato dal Presidente della Repubblica
Leggiamo si parte con una citazione gli uomini di Sarkozy la Francia non risolverà da solo i problemi internazionale
Giocare da soli non deve essere un fine a se stesso entourage di far così rifiuto al progetto di Chirac inviare il ministro degli esteri francese Philippe Cousteau Blasi a Teheran per parlare di Libano Secondo gli uomini delle candidature in per prendere questa decisione è un colpo di testa nel momento in cui la comunità internazionale insiste sul fatto che l'Iran non dà garanzie sufficienti
In una dimostrato impegni minimi per meritare fiducia così
Tra l'altro sarà le fidiamo riporta avviso l'opinione vincola SAR così ascetico e anche Rimondi oggi nel suo editoriale dal titolo agire da solo in in Iran scrive il quotidiano francese
Lanciandosi in un'apertura diplomatica nei confronti dell'Iran Josh Jacques Chirac che persegue due obiettivi primo assicurarsi che il regime dei Mullah non cercherà di attaccare attraverso il suo intermediario libanese l'Hezbollah i soldati francesi della forza internazionale presente in Libano alla frontiera con Israele
Secondo Obiettivo cercare di guadagnare il sostegno degli iraniani a una stabilizzazione democratica nel Paese dei cedri dove l'opposizione corna volta Hezbollah in strada per rovesciare il governo di Fuad Siniora
Questi obiettivi secondo le Monde sono comprensibili e forse anche lodevoli ma il modo in cui sono perseguiti particolarmente strano la Francia in questo caso agisce da sola
Anche se fino almeno fino adesso aveva strettamente coordinata sua politica libanese con gli Stati Uniti ed era stata all'origine della troika europea
Troika con Germania e Regno Unito che negozia con Teheran sul dossier nucleare iraniano e ancor più strano per le mondi il fatto che proprio nel momento in cui il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Ha imposto l'Iran alcune esenzioni anche seduti tarate su insistenza di Mosca
è un corpo estraneo al fatto che Parigi abbia deciso in questo momento di agire da solo in in Iran la preoccupazione di un ingranaggio di sanzioni che conduca come in Iraq nel due mila e tre a un intervento armato degli Stati Uniti
Può spiegare il fatto che Chirac voglia fare un ultimo tentativo per risolvere attraverso negoziati la questione iraniana
Dopo essere stato un campione della fermezza contro il rischio di proliferazione nucleare il presidente francese ha poi cambiato linguaggio in coincidenza con la guerra in Libano
è stato il primo a proporre formule che avrebbero permesso il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad di conformarsi senza perdere la faccia le esigenze della comunità internazionale ma senza successo
Il mondo allora chiede che cosa si possa offrire sperando in cambio di una nuova operazione in Libano
Forse il riconoscimento dell'Iran come potenza regionale iraniani la cercano ma attendono questo riconoscimento dagli americani e il Presidente della Repubblica francese non è certo in grado di impegnarsi a nome loro
Oppure si potrebbe offrire l'autorizzazione o implicita no proseguire il programma nucleare e in particolare in particolare l'arricchimento dell'uranio contrariamente alle richieste reiterate dal della comunità internazionale
A giudicare dalle dichiarazioni
Dei dirigenti iraniani è proprio questo il prezzo che chiedono in cambio della cooperazione di ballo
Si può pensare per le Monde che questo prezzo non sia troppo elevato
Si può perfino pensare che l'Iran abbia il diritto di sviluppare un'industria nucleare che le potenze che possiedono l'arma nucleare sono mal piazzate per dare lezioni ad altri o che l'arma nucleare un fattore di stabilità che assicura la dissuasione reciproca
Ma conclude le Monde non si possono tenere i discorsi contraddittori a seconda delle circostanze la Francia è stata la Vanguardia minacciare l'Iran con sanzioni in caso di continua violazione delle regole internazionali
Cambiando politica Parigi e Chirac prendono rischio di ipotecare la propria credibilità così le mondo senza dimenticare tutti i bei discorsi chiracchiano e francesi sulla multilateralismo le Nazioni Unite e tanti altri slogan usati durante e dopo la crisi irachena ma questo lo aggiungiamo noi con un po'di malizia rimaniamo in Medioriente vogliamo parlare dei negoziati informali sembrano ci siano stati tra Israele e Siria negoziati
Di pace la domanda contenuta nel titolo dell'International Herald Tribune i negoziati di pace Siro israeliani
Scrive questo quotidiano il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert che alcuni dei suoi colleghi questa settimana hanno negato che ci sia stato un approvazione formale perfino a conoscenza dei negoziati di pace segreti tra l'ex direttore generale del Ministero degli esteri di Israele
Un americano siriano che ha legami con il regime del presidente Bashar el Assad e mediatori europei e americani
La smentita israeliana sottolinea per l'Herald Tribune le ragioni della segretezza di questi contatti se non portano frutti o se emergono in un momento sconveniente
I negoziati possono comunque essere smentiti i colloqui iniziati nel gennaio due mila e quattro continuati fino al luglio due mila e sei sono stati svelati dal quotidiano israeliano Haaretz
Il giornale scritto che dopo ciascun incontro l'ex direttore generale del ministero degli Esteri inviando un rapporto un alto funzionario dello stesso ministero
Ma l'aspetto più significativo di questi colloqui non sono le discussioni se semmai i contenuti di una bozza tra un accordo di pace che i partecipanti avrebbero prodotto
Il preambolo del documento pubblicato da Arezzo descrive uno sforzo per instaurare relazioni normali e pacifiche tra i governi popoli di Israele e Siria e per firmare un trattato di pace che attesti questo risultato
Questo trattato risolverebbe le quattro questioni relative alla sicurezza l'acqua la normalizzazione alle frontiere
Al centro del documento c'è un compromesso su una striscia cruciale di terra lungo il confine orientale del lago Tiberiade
Questo è stato il punto di rottura dei negoziati israelo siriani del Duemila
Nel documento si dice che la sovranità siriana si applicherebbe al bordo del lago in conformità con le frontiere del quattro giugno mille novecentosessantasette ma che verrebbe creata una zona cuscinetto lungo la frontiera
Delle alture del vuole questo accordo per letto il Tribune permetterebbe di risolvere le preoccupazioni un segnale a proposito delle risorse idriche
Le zone demilitarizzata risolverebbero la questione e la sicurezza funzionari siriani hanno detto i negoziatori non ufficiali
Che una Siryn pace con Israele agirebbe contro il terrorismo e prenderebbe le distanze dall'Iran insomma conclude Herald Tribune se non erano negoziati approvati ufficialmente dovrebbero diventa ci siamo negli Stati Uniti parlare delle elezioni presidenziali americano in del due mila otto meglio della candidatura annunciata di Barack Obama per la nomina dei democratici
Si occupava il Washington post in un editoriale dal titolo è in corsa Barack Obama entrare trasformare la corsa presidenziale democratica leggiamo perché non importa quale sia il vostro orientamento politico e comunque probabile che sentiate un po'di emozione a proposito della decisione del senatore dell'Illinois Barack Obama di competere per la nomina presidenziale democratica come minimo infatti l'ingresso di Obama
Garantisce un s'tra giorno e politica affascinante perché essenzialmente nomina democratica sembrava destinata ad Hillary Clinton oggi ci sono molti candidati credibili Obama si presta come si presenta come parte di una nuova generazione di un nuovo tipo di politici non è solo il fatto che si tratta del di un figlio di un padre keniota di una madre del Kansas un americano del Midwest che ha passato parte della sua infanzia in un villaggio in Indonesia
Il fatto per il poste che Obama promette di superare le frontiere tradizionali degli elettori sia in termini razziali sia in termini di partiti politici l'eccitamento attorno alla candidatura di Obama rivela in parte il desiderio degli americani di credere vero o meno che sia che il Paese è arrivato un punto in cui può superare suo orrenda storie di razzismo e in d'altra parte rivela il desiderio di credere che se Obama può superare che divisioni della politica il Paese può fare passi avanti su molti fronti
Come ha detto Obama i politici sono diventati talmente partigiani talmente condizionati dal denaro e dalle influenze
Che non possiamo risolvere i grandi problemi che richiedono soluzioni immediate questa secondo il posto è una giusta diagnosi
E discorsi libri di Obama non lasciano dubbi sul fatto che abbia colto la complessità dei problemi che l'America di fronte Obama ha dimostrato la capacità di vedere tutti i risvolti di qualsiasi questione la sua determinazione nel cercare di comprendere invece che limitarsi ad attaccare gli argomenti dall'altra parte e ammirevole
Ma sottolinea ancora il quotidiano americano la sua capacità di compiere scelte sagge non ancora approvata e non bastano due anni al Senato
Allo stesso modo non è dimostrata la sua abilità nell'affrontare una corsa presidenziale dopotutto si tratta di un uomo che non si è trovato di fronte ad una sulla contestazione nella sua campagna elettorale per il Senato ad ogni modo visto su su talento e soprattutto il crescente numero di candidati presidenziali
Secondo il posto non eccessivo sperare in un dibattito più profondo più approfondito e meno scontato del solito
La pensa così anche il Financial Times in un editoriale il suo secondo di ieri dal titolo candidato Obama un politico nero che gli elettori bianchi americani possono amare
Scrive il quotidiano della city immaginato un candidato americano per le presidenziali che combina la PIL interculturale di Tiger Woods il famoso giocatore di golf con il carisma giovanile di John Kenny entità e risultato Barack Obama
C'è qualcosa senatore Obama che provoca in modo irresistibile paragoni con l'Hull imputa la vita politica americana come due fratelli Candy Bill Clinton e perfino però non Reagan in media lo avevano e molti bianchi americani piace l'idea di potare
Per un uomo di colore rispetto al quale non si sentono colpevoli annunciando di aver formato un comitato per raccogliere fondi per la campagna del due mila otto
Obama promesso un diverso tipo di politica indipendentemente dal fatto che questo sia sufficiente per portarlo alla nomina presidenziale democratica contro avversari formidabili come Hillary Clinton e John Edwards
Molto resta aperto insomma ha possibilità di farcela secondo un recente sondaggio un terzo dei democratici degli elettori indipendenti
Dicono di avere un'impressione favorevole di Obama anche se quasi la metà degli elettori dice di non aver sentito abbastanza su di lui per avere un'opinione chiara
Quando inizieranno a prestare più attenzione
Anche questi elettori potrebbero perdere la testa per umana ma potrebbero anche cominciare a interrogarsi sulla sua ammissione a proposito dell'uso di droghe sulla sua mancanza di esperienza o su qualche altro segreto che potrebbe emergere che i suoi avversari hanno cominciato a cercare come minimo però scrive fra certa insomma ma porto una boccata di Arafat aria fresca nella politica e nella competizione presidenziale americana si tratta di un politico che non è non sembra come gli altri
Un candidato che può essere trasversale che promette di trascendere le divisioni razziali politiche sociali americane alcuni neri potrebbero pensare che troppo bianco alcuni bianchi probabilmente penseranno che troppo nero
Ma per molti nel mezzo Obama potrebbe avere un curioso e potente appena tuttavia il semplice fatto con un candidato quasi sconosciuto Possa sollevare tante aspettative politiche in così poco tempo
Dimostra soprattutto lo stato della politica americana
La prossima campagna presidenziale che comincerà davvero solo in primavera diciotto mesi dal voto
Potrebbe diventare il secondo il Financial Times un momento di ridefinizione ideologica per l'America perché la rivoluzione conservatrice è finita e per ora nei Democratici tradizionali
Mi repubblicani sembrano avere la minima idea di cosa debba sostituirla
Un vuoto politico di questo tipo virtualmente fa pensare a qualcosa di completamente diverso dal solito
La campagna presidenziale del due mila otto totalmente aperta a questo punto e comunque molto di più di quelle di recente memoria e la decisione di Obama di entrare nella competizione rende le cose sempre più interessanti
Così fra le sostanze che abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
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