Presentazione della ricerca su "La governance locale nei servizi sociali. Risorse, attori, strumenti"

Bene buongiorno tutti
A nome del rettore dell'Università Bocconi
Che mi ha pregato di sostituirlo in questa occasione Dole benvenuto in questo edificio che viene appunto chiamato casa Bocconi perché la residenza dei fondatori dell'università e quindi anche simboli col fatto che abbiamo ho voluto organizzare questo in la presentazione di questa ricerca questo incontro in questa sede potete immaginare gli impegni del rettore di un'università in generale quindi oggi proprio il professor Provasoli si scusa ma non può essere presente mi ha pregato di portare il suo saluto e di
Fare presente l'importanza che l'Università Bocconi da a questi temi importanza che deriva diciamo dal dal contenuto stesso stiamo parlando di servizi sociali quindi parliamo di Società sociale Matta con la sociale e quindi qualcosa che ha a che fare con il buon funzionamento della società intese quindi questo no questa questa accezione di sequestro aggettivo non lo vediamo come a volte purtroppo è visto in contrapposizione a economico o a eccetera o o in contrapposizione al principio di economicità quindi sono è qualcosa che serve per la società nel suo complesso e nell'ambito della società ci stanno anche gli aspetti economici che devono consentire di garantire non solo nel presente ma anche nel futuro
Una qualità elevata di questi servizi per avere non solo la società della ricchezza
Ma per avere anche una società della qualità di vita una società nella quale vi siano risposte reali ai bisogni
Certamente affrontando nell'affrontare i servizi sociali
Si deve affrontare si devono affrontare problemi di organizzazione si devono affrontare problemi di finanziamento si devono affrontare problemi i soggetti che sono intere diciamo che sono coinvolti in questa parte dello personalmente vi do il benvenuto come presidente del Che che sporge se la collega Longo che coordinerà tavolo rotondo che il direttore del CERGAS un centro di ricerca che da quasi trent'anni nell'ambito dell'Università Bocconi ha deciso di affrontare tipologia affrontare l'approfondimento delle tematiche
Che hanno a che fare sopra delle tematiche che hanno a che fare con la qualità di vita delle persone con le persone quindi tutela della salute
Servizi sociali e in generale altri servizi collegati alla persona
Vidor Benvenuto e in queste mie ebree di parole di introduzione vorrei collocare
Questo diciamo questa ricerca perché di ricerca si tratta di presentazione di una ricerca si tratta nell'ambito Della riflessioni più ampie che si sta facendo nel nostro Paese ma direi in tutto il mondo sulla apriti sul ripensamento
Del sistema o dei sistemi di welfare
Ci sono dei sistemi di welfare all'europea e qui noi colleghi che sono attorno a questo tavolo conoscono questa problematica meglio di me
Ma in un certo senso si può parlare quando si parla di sistemi di welfare di solito si fa riferimento ai sistemi di welfare europeo ma in un certo senso tutto il mondo occidentale sistemi di welfare anche quello anche negli Stati Uniti anche paesi cosiddetti orientati alle logiche del mercato o più orientati logica di mercato ambito dei sistemi comunque
Di welfare dei sistemi che garantiscono comunque
Certi certe fasce di popolazione
Non voglio dire deboli certe fasce di popolazione che sono a volte temporaneamente o per lungo periodo diciamo posti in difficoltà rispetto ai Circuiti economici e sociali
Dominanti in quel determinato periodo storico
Ripensamento del welfare vuol dire
Certo vuol dire nel campo del lavoro dare più flessibilità lavoro rafforzando sistema degli ammortizzatori sociali però vuol dire nel campo del welfare certo rimettere
In discussione le modalità e i servizi i ruoli dei diversi soggetti pubblici e privati così come si sono consolidati nel passato proprio perché forse senza forse l'evoluzione delle sue del dei sistemi sociali
è un'evoluzione che spesso diciamo introduce determinate soluzioni al sistema di welfare all'europea e nella prima fase queste soluzioni dando dei risultati positivi poi c'è in qualche modo un processo di Schio lottizzazione a volte di sedime no di di non non adeguamento il cambiamento della società per cui poi diventano in un certo senso Soleti a volte possono perfino ostacolare il raggiungimento degli obiettivi che si propongono
Allora ripensare vuol dire rimettere in discussione le modalità il sistema di offerte agli strumenti che è l'altra parola del titolo del titolo del del del convegno rime rimette in discussione gli strumenti con un'attenzione che siccome in questo caso non stiamo parlando di cambiamento
Che so io di un arredo cambiamento di un'attrezzatura cambiamento di un macchinario per cui si può sospendere bloccare cambiamo macchinario
E bisogna stare estremamente attenti che nel momento in cui si teorizza il passaggio di un sistema di welfare ad un altro bisogna stare bisogna essere assolutamente sicuri
Di aver costruito di avere un'alta probabilità che i nuovi sistemi nuovi meccanismi funzionino prima di abbandonare i vecchi
Perché
In questo caso l'eventuale scelta o l'eventuale diciamo accettazione di fatto dei due tempi prima dobbiamo mettere in discussione il sistema tradizionale che magari anche inefficiente non non sta a me poi la ricerca presenterà i dati ci saranno ampia discussione
E dice prima dobbiamo mettere in discussione questo questo però non siamo ancora dei sicuri che non lo sistemano funzionerà questo lo posso fare ripeto forse quando ha
Quando ho a che fare con oggetti quando che fare con soggetti credo che sia molto importante
Stare molto cioè porre una particolare attenzione non
Che orienta non dichiarata ma nel concreto funzionamento alla fase di passaggio
Proprio per questo io ringrazio partire con un rinvio partirei a questo punto vorrei proprio ringraziare voi per la vostra folta presenza
Non vorrei dirlo perché insomma ci si attende sempre quando si fa qualcosa in cui si crede cv Baccini insomma ci si attende servono risposte ma forse non ci attendevamo una risposta
Così numerosi e così qualificata e quindi vuol dire
Vuol dire che nella società coloro che operano da tempo sul campo avvertono la necessità di cambiare ma avverto la necessità di cambiare con questo senso di responsabilità
E seguendo un metodo che noi abbiamo seguito nella ricerca
Per questo ringrazio anche Spi Cgil per del cintato cioè con la quale abbiamo fatto abbiamo fatto insieme quindi alla ciò intensi
Un lavoro ecco ecco perché salta fuori la parola preferisco di già il venti e dire collaborazione dei salta fuori l'altro parola di base dell'economia e della società canto competizione quella di collaborazione che deve sempre stare quindi ringrazio diciamo per averci consentito di usare un metodo che è importante cioè il metodo di conoscere
Nel concreto partendo dal campo partendo da coloro no dalle dalle situazioni in cui sto domande offerto il Cinco si incontrano in cui sospese definanziamento trovare un determinato equilibrio partendo su un campo partendo da tre distretti in particolare usando il metodo diciamo del di de de dei debiti delle delle situazioni di riferimento per capire a fondo
Quali sono i soggetti che operano e qui abbiamo individuato il problema della frammentazione per capire il tipi di servizi e qui è stato individuato il fatto che ancora prevalgono i trasferimenti finanziari rispetto i servizi reali questo grosso problema
Diciamo che il nostro Paese e fosse un grosso problema su cui si può fare molto impegno
Efficacia e di efficienza
Ecco abbiamo individuato soprattutto i sistemi di uno dei quali quelli che vanno oggi con parole di moda i sistemi di governance no in sostanza cosa vuol dire governare vuol dire riuscire a capire bene
Chi decide base che cosa decide
Chi fa cosa fa come fa
Da dove vengono i finanziamenti
Da dove vengono i finanziamenti perché in una società complessa sia dal lato della domanda perché i i le i bisogni
Di carattere sociale legata alle caratteristiche della società stanno modi si sono modificati stanno modificandosi e si modificheranno rapidamente con la struttura economica e sociale del Paese quindi capire sia da come si modificano i bisogni
Sia da gente da da come viene organizzata la risposta allora siccome il collegamento tra capire il viso evoluzione dei bisogni adattamento dell'Offerta adeguamento dello
Tenendo conto anche delle esigenze di chi degli operatori che devono poi che sono poi coloro i soggetti che a loro volta mettono le loro vite i loro valori le proprie la propria volontà le proprie capacità professionali la propria volontà
In questo caso
Ed è ecco siccome sta diventando sempre più numerosi sempre più complessi governance vuol dire come di uscire
Non solo a fare le cose
Adeguate non voglio chiamare giusto cose più adeguate per il momento
Ma farle anche nel modo adeguato
Cioè coinvolgendo e non lasciando fuori i diversi soggetti e perché nella società moderna
Tende rischia di esserci anche una prospettiva di fare le cose dei guai però con il metodo non adeguato cioè
Con la logica secondo cui qualcuno magari anche anche con anch'e questo magari può anche essere vero qualcuno fa le cose giuste ma le fa
Imponendo le ho avuto quando le da altri Paesi o trasferendo lì sui soggetti ne sappiamo che quando si ha a che fare con le persone
L'importante servire molto importante la qualità dei servizi che ricevano ma anche il modo in cui viene rispettata la loro persone all'ora la società moderna può avere la tentazione di fare le cose giuste occorre teodem Guatemala dimenticando un po'questa esigenza e poi c'è la parte deteriore che c'è qualcuno che ritiene di fare le cose giuste magari non solo anche le cose più corretto dal punto di vista dei servizi sociali
A quel punto non importa se col metodo corretto col metodo sbagliato
Fare servizi dare servizi sociali di qualità inadeguata alle esigenze delle no delle persone siano essi minori anziani non autosufficienti di di no per diverse cause non importa da di contare dei servizi d'ora adeguate comunque diciamo da è la prima cosa da evitare
L'ultima cosa che vorrei sottolineare che mi sta molto a cuore e che nei modelli
Economici o di modelli di me nel cimento recenti recenti insomma da che che che valgono da qualche decennio non può non proprio recenti siamo almeno trenta quarant'anni passato il paradigma della
Informazione quando si è sviluppato un po'alle società dell'informazione inizio o dice coi loro scegliere per decidere meglio raccogliere informazioni per decidere meglio per poi poter agire nella via
Ecco questo è un paradigma molto importante perché sicuramente conoscere per decidere è fondamentale
Credo che in questo campo ma in tutti io sono convinto che anche nel campo
Dell'economia nel campo dell'università nel campo del
De de de de svedese dell'impresa e dei diversi settori nel campo degli intermediari finanziari nel campo in tutti i campi della società nel campo dello sport nel campo dello spettacolo nel capo eccetera
E importo sia molto importante conoscere per decidere bene ma sia altrettanto importante avere chiaro quali sono i valori di riferimento in base a cui si decide
Perché la conoscenza queste Anania
Personale impostazione
Diciamo metodologico di o o di epicità o di epistemologia
E sono convinto che non ci sia la conoscenza neutrale che non ci siano le soluzioni
Al razionalismo
Anche monopolio anche clou ridimensionati ci sono
Le conoscenze che sono legate ai valori che con cui le persone affrontano la realtà e ci sono le soluzioni che devono avere sicuramente una crescente componente di razionalità non altrettanto crescente
Componente di valori che si immettono in ciò che si fa di persone che sono disposte a giocarsi
Perché credono nelle cose che fanno in questo caso persone disposte a giocarsi per avere un sistema di welfare e di servizi sociali
Sicuramente più o adeguato i tempi ma sicuramente non meno significativo di quello del passato vi ringrazio
Adesso se ne non vado errato la parola la dottoressa Bonanno buongiorno a tutti scusate io poi mi devo scusare perché tra un po'dovrò scappare perché o esami in corso in Bocconi il primo dovere è quello di poi ritornerò e quello di esaminare prima no è quello di insomma dare il servizio per cui sia pagarmi ecco mi dico
Primo segno di coerenza
Buongiorno a tutti di nuovo nel corso degli ultimi anni profonde trasformazioni hanno attraversato il sistema della protezione sociale anche in Italia così come avvenuto in gran parte dei Paesi occidentali dagli anni ottanta
Il tempo del liberismo di Ronald Reagan negli USA e di Margaret Thatcher in Inghilterra
Queste politiche hanno posto sempre di più le condizioni per lo sgretolamento del tessuto sociale esaltando la libertà dell'individuo a scapito della dimensione collettiva sono a mio giudizio da collocare lì le radici del progressivo senso di solitudine dell'uomo moderno la sua inquietudine nell'affrontare i giorni dell'era globale
Questo fenomeno naturalmente come ben possiamo intuire colpisce più di altri il mondo degli anziani che noi rappresentiamo
E cerchiamo quotidianamente di tutelare sia sul versante dei diritti sia su quelli del reddito
Anche in Italia due in questi periodi sono stati cardini di questa trasformazione nel sistema sociale il decentramento di poteri all'ambito regionale municipale
E l'affermarsi del concetto della sussidiarietà
In questo contesto gli anni del governo del centrodestra hanno profondamente mutato lo scenario soprattutto in una regione come la Lombardia
Nella quale le politiche delle giunte Formigoni hanno introdotto nuovi principi regole attivi del sistema della protezione sociale
I principali sono alla libertà di scelta il quasi mercato e la valorizzazione del terzo settore
Per queste ragioni il sindacato dei pensionati della CGIL ha inteso promuovere la ricerca che qui sarà presentata in collaborazione con il CERGAS della Bocconi
Per approfondire le questioni in campo per analizzare il sistema di finanziamento fra i vari livelli istituzionali e fra i vari attori locali
Per verificare qual è oggi il grado di risposta ai tanti problemi
Del mondo degli anziani che più di altri
O più di altre generazione necessitano di servizi e di protezione socio assistenziale
Dai modelli analizzati
Nei tre distretti della nostra regione emergono dati significativi in merito al livello di intervento degli attori pubblici e privati locali
Per quanto attiene le risorse messe in campo per il Welfare e per la non autosufficienza in generale
Dati che confermano un molte delle nostre analisi e proposte
Ma che pongono anche nuovi e differenti problemi
Dal punto di vista delle risorse messe in campo nel settore assistenziale avremo modo di vedere la gran parte di queste deriva dal trasferimento proveniente dall'INPS
In questo contesto l'innalzamento dell'età della nostra popolazione sta comportando un incremento del numero di prestazioni erogate
Una per tutte l'assegno di accompagnamento
La Regione e gli enti locali contribuiscono in misura minore al mantenimento del sistema del welfare socio assistenziale i dati presenti nell'analisi dei tre distretti CIN dicano chiaramente la misura dei valori in campo
Le politiche della giunta Formigoni in coerenza con le strategie annunciate del resto hanno comportato da una parte l'incremento del ruolo del terzo settore a cui spesso e volentieri ed è legata la gestione di importanti servizi di assistenza prima gestiti come sappiamo direttamente dagli enti locali e dall'altra parte una nuova centralità del ruolo della famiglia nel sistema del welfare
Con l'utilizzo dei buoni la famiglia si fa carico direttamente o con l'ausilio della figura delle badanti ricordo che è una figura unica nel contesto lavorativo occidentale
Dell'assistenza alla persona anziana presente nel nucleo
In tali strutture quelle delle RSA dove vengono ricoverati i nostri anziani l'età media degli assistiti si aggira attorno ai settantacinque anni spesso si tratta di soggetti prevalentemente donne nove auto sufficienti per queste persone si rende indispensabile il ricovero nella maggior parte dei casi poiché le cure e l'assistenza necessaria non possono essere garantite in altro modo
Il ruolo delle realtà locali non viene meno neanche nell'ottica dei principi della sussidiarietà
Le risposte che stanno emergendo in molte parti della nostra regione una per tutte la nascita di aziende pubbliche nati appunto dall'associazione di Comuni dimostra la sensibilità di questi enti rispetto a tali questioni
Dopo il termine della gestione diretta dei servizi da parte delle ASL ed il ritorno alla titolarità dei servizi ai comuni
La risposta associativa sembra prevalere soprattutto in un'ottica di garantire qualità ed economicità dei servizi anche per i cittadini che vivono
Nelle piccole municipalità
In questo complesso sistema generato da modifiche di compiti e funzioni conseguenti conseguenza del decentramento di poteri funzioni
Non pare adeguata nostro giudizio la funzione regolativa della Regione Lombardia
E poco attuata la pratica di integrazione fra i vari livelli
Dove gli attori pubblici intervengono per quanto riguarda le competenze socio sanitarie ed assistenziali
Rimane poi sullo sfondo il grande tema su cui da anni i sindacati dei pensionati conducono un'importante battaglia ricordo che nella precedente legislatura i sindacati dei pensionati di CGIL CISL e UIL unitariamente hanno presentato al Parlamento una proposta di legge sulla costituzione del fondo nazionale per la non autosufficienza
Nella Finanziaria approvata per il due mila e sette dal Governo Prodi è stata postata un appello una prima seppur modesta cifra a tale scopo è un primo passo noi giudichiamo tale che va però nella direzione giusta nel quadro della riflessione generale dell'utilizzo delle risorse destinate al Welfare nel delicato equilibrio fra le generazioni
In questo contesto il senso di solidarietà di cura e di non abbandono dei nostri anziani rimane un punto cardine della nostra azione
In tal modo saremo in grado di dare una risposta al tema della solitudine tipica del nostro tempo
Di consentire una vita dignitosa e serena sino all'ultimo giorno della propria esistenza dei nostri concittadini che mi pare giusto sottolineare hanno contribuito con il proprio lavoro e con il i propri sacrifici a rendere l'Italia un grande paese negli anni post bellici
Il sindacato dei pensionati della CGIL con le altre organizzazioni sindacali Flp della CISL e la UIL della UIL continuerà nella sua opera di tutela dei diritti delle degli anziani nella nostra regione
Sia con la contrattazione regionale sia quella livello territoriale
Contrattare e tutelare i diritti il livello reddituale della categoria sociale che rappresentiamo
Una migliore organizzazione delle città e dei comuni per permettere agli anziani più sicurezza
Più socialità una migliore qualità della vita
Metterci a disposizione degli anziani per aiutarli a risolvere i tanti problemi quotidiani generati da il complesso sistema di accesso ai servizi e alle prestazioni
Costituisce la principale missione del nostro agire quotidiano
Nel contempo la nostra azione si sviluppa lungo la strada dell'ottenimento di servizi pubblici in cui efficacia ed efficienza siano interni della trasformazione della nostra amministrazione pubblica
E questo un obiettivo fondamentale per realizzare da una parte una società più giusta perché inutili sprechi vanno a danno della possibilità di liberare risorse utili per la realizzazione di servizi pubblici indispensabili alla nostra collettività
Abbiamo sempre ritenuto sbagliato accostare pubblico a sprechi e mal funzionamento per questo motivo e perché riteniamo indispensabile il ruolo del medesimo
Ci battiamo per una migliore qualità di servizi generalizzata nel territorio questa ricerca
Ci consente ci ha già consentito di riflettere e di capire meglio il quadro in cui ci muoviamo nel contesto della nostra regione in tutti i Comuni della Lombardia
Il benessere la salute l'allungamento della vita non solo mette raggiunte per sempre
Quello che oggi sembra acquisito domani può tornare in gioco
In questi giorni tutti noi abbiamo letto con preoccupazione i dati sul fenomeno del nostro pianeta dal punto di vista climatico sappiamo bene
Noi che rappresentiamo gli anziani siamo loro vicini come ogni estate assistiamo a migliaia di donne e di uomini che affrontano nella solitudine
Il caldo torrido altre volte assistiamo a tristi episodi dici diciamo all'aggio perpetuati ai danni dei nostri anziani
Vogliamo perché questo a noi non piace una società meno disuguale per questo ogni giorno migliaia di donne e di uomini del nostro sindacato dei pensionati dedicano il loro tempo agli altri
Con uno spirito di profonda solidarietà anche umana
A conclusione di questa breve introduzione
Intendo ringraziare a nome dell'organizzazione che rappresento
Da un lato i ricercatori Roberta Montanelli e alle questure vini che col il loro prezioso lavoro ci offrono uno strumento utile
Hanno voi e a tutti coloro che quotidianamente si occupano del tema dell'UE far sociale nella nostra società
E gli ho Borgonovi e Francesco Longo del CERGAS della Bocconi con cui credo potremmo continuare una proficua collaborazione e infine
Ringrazio tutti gli autorevoli ospiti con cui ci confronteremo nella giornata odierna grazie e buon lavoro
Allora
L'ultimo atto che riesco a fare prima di scappare di dare la parola al professor Ancelotti golosa fu
Prima o poi loro NATO voglio dare anch'io su Striscia la notizia allora previa presentazione del del e già giusto perché qui discutere prima la presentazione della ricerca e poi Emanuele la discussione e della stessa grazie Emilio
Devo andarmene poi
Grazie professore Lara io e Alex Turrini adesso vi presentiamo i risultati i principali risultati della ricerca di questa ricerca che ci ha tenuto impegnati per due anni in quattro cinque ricercatori del del CERGAS
Abbiamo nomi pensato questa mattinata con l'intervento del Sora insorti cosa dopo la nostra presentazione dei risultati in modo da avere indire un ritorno avere una
Gli hanno chiesto di fare da Viscas santa cioè di
Analizzare ulteriormente le Rifle in i dati e le considerazioni che ne diamo sintetizzato in questa in questa presentazione la mattinata poi prosegue invece con una tavola rotonda moderata da Francesco Longo con la partecipazione del ministro Ferrero e con la partecipazione di tutti gli attori
Di tutti i rappresentanti dei livelli istituzionali che mai siamo andati ad analizzare nel ruolo e nel peso economico e finanziario nella nostra nella nostra ricerca quindi l'idea è quella adesso di presentare i risultati di stare sulla partita più tecnica per andare a vedere che cosa ci dicono queste informazioni questi dati per poi passare invece ad una seconda parte in cui troviamo a a fare emergere le implicazioni di Polizzi
Abbiamo qualche problema di messa a fuoco che peraltro insomma è stato anche un po'il problema della ricerca nel senso che
Il prima
Difficoltà quando c'è stato chiesto somma di lavorare sulla ricostruzione del sistema di UL Farrah nel nostro Paese è stata quella punto di focalizzare il nostro il nostro obiettivo sostanzialmente ci siamo concentrati su due
Macro obiettivi
Il primo è stata la ricostruzione dell'impegno finanziario
Di tutti gli attori pubblici che si muovono all'interno dei distretti socio sanitari analisi l'abbiamo svolto in Lombardia abbiamo scelto tre distretti socio sanitari tre distretti
Tre ambiti sociali che coincidono con i distretti sanitari su cui esche sono il distretto di Monza il sarto di Mantova Elisa della Val Trompia su questi tre territori abbiamo provato fatto cento la stesa
Sociale e socio sanitaria e su quelli facciamo vedere la definizione che abbiamo dato di questa spesa sociale ma insomma l'obiettivo è stato fatto cento la spesa l'impegno finanziario di questi attori quanto pesa ciascun attore pubblico all'interno di questo sistema di Welfare locale
Viene usato la dimensione economica finanziaria del livello di spesa per dare un peso relativo ciascun attore all'interno dei distretti socio sanitari
Il secondo obiettivo è stata la ricostruzione Perrella non auto state parlano di sufficienza il confronto tra la spesa pubblica e la spesa privata
Stanziamento e con l'obiettivo di quantificare il ruolo delle famiglie del non proprio nel del non profit nella Compart dura delle bisogno del fabbisogno sociale quindi in questo caso
Fatto cento
Il
Il pallore del bisogno dei non autosufficienti ci siamo chiesti quanto di questo è coperto dal pubblico e quante invece il peso delle famiglie
E del non profit e nella copertura di questo bisogno quindi nella prima parte solo pubblico nella seconda parte abbiamo allargato l'analisi anche
Alla contributo delle delle famiglie
E del non profit
Allora così come abbiamo condotto tutta la ricerca anche la presentazione la dividiamo con con Alex per inizio provando da fissarli meglio le aree che abbiamo analizzato e poi gli passo immediatamente la la parola
Sostanzialmente dicevo nostro oggetto è stato il distretto la l'ambito sociale perché per l'abbiamo individuato come il livello all'interno del quale i comuni si stanno organizzando per collaborare in modo da raggiungere dimensioni
Il rotazione dei servizi che superino i limiti del singolo Comune sappiamo il nostro Paese comuni sono molto molto piccoli spesso non si può riflettere sui servizi da con riferimento al singolo Comune occorre se visto negli anni nel tempo salire di dimensione di bacino d'utenza il distretto sanitario l'ambito sociale sicché coincidono sembrano essere
La diciamo il riferimento territoriale più opportuno terra un'adeguata ricostruzione del sistema di offre Carta quindi preso il distretto ci siamo e d'altra parte per quanto riguarda la sanità il distretto è il livello minimo di decentramento dei servizi e qui è il punto di incontro anche tra sanità sociale
Qui l'altro obiettivo è stato opposto l'attenzione su questo territorio su queste tipologie di territori siamo nostra nostro obiettivo è stato quello di andare a vedere quale inteso
Finanziario degli altri principali attori che si muovono nella partita sociale
E a parità assistenziale che sono i Comuni principali perché titolari della funzione di assistenza sociale
I comuni sono i titolari ma sappiamo che insieme Comune si muovono sulla partita dell'assistenza alle regioni in termini di finanziamento le province e e lo Stato
Quindi siamo partiti dai Comuni ma abbiamo allargato la nostra analisi anche alla sanità perché nostro obiettivo era ricostruire il sistema di welfare socio sanitario
E sulla partita della sanità punti siamo concentrati sull'ASL e su una particolare area di interessa diciamo di di erogazione dei servizi che sono che è l'area del socio sanitario nella nostra regione in Regione Lombardia stanziamenti ci siamo concentrati sul dipartimento assegni delle attività socio sanitarie integrate
Rispetto sempre la definizione di sociale se non a parte abbiamo visto la
Abbiamo tagliato il confine tra sociale
Sanitario guardando a tutti i servizi e gli interventi finanziati dal fondo socio sanitario toccato il fondo
Sociale della regione Lombardia un altro diciamo taglio un altro confine un'altra delimitazione l'abbiamo dovuta fare vi sbatto la previdenza
Sappiamo anche l'ultimo rapporto di monitoraggio del ministero del Welfare le politiche
Sociale dice che per fare questo taglio stabilire un confine capo evidenza previdenza sociale la miglior cosa mignolo che tale che implica che un pizzico cioè andando a elencare quelle che secondo vari dimensioni possono essere considerate possono diventare come interventi per lo più trasferimenti finanziarie
Di tipo sociale
Quindi a non non a prescindere però considerando che tipicamente il sociale viene consiglia né interventi sociali vengono finanziati dalla fiscalità generale mentre interventi previdenziali vengono fino a tappe naturalmente dai contributi tenendo questo come nostro faro come nostra guida abbiamo comunque
Integrato abbiamo considerato come interventi di previdenza sociale solamente alcuni interventi che adesso andiamo a illustrarvi che sono le grosse partite sono quelle naturalmente dell'invalidità civile i soprattutto all'interno del del da interventi di invalidità civile ci sono gli assegni di accompagnamento che come prima si diceva stanno stanno per sono se da sempre
Una grossa partita e stanno per aumentare nel proprio valore e quindi vedete nella slide nel lucido tutti gli altri interventi che abbiamo considerato le pensioni e gli assegni sociali l'integrazione al minimo eccetera eccetera tutte queste tipologie di interventi dato che avevamo solamente i valori a livello nazionale o regionale
Non esiste a livello locale un database che ci permette di andare a misurare quali sono
A livello distrettuale gli interventi dell'IMSA abbiamo dunque ora andare a vedere qual è la dimensione locale qual è l'incidenza di questi interventi sul livello locale abbiamo dovuto fare delle stime delle congetture rispetto agli interventi al valore della di questi interventi a livello nazionale
Detto questo
Un'ulteriore difficoltà ve lo diciamo appunto per la vuol dire condividere anche il processo che accompagnato questa ricerca che
Non è che noi abbiamo sviluppato un ulteriore elemento difficoltà oltre che nel tracciare il confine del sociale
è rappresentato anche dai vari incroci finanziarie che esistono è diverso oggetti che sono attori all'interno del singolo distretto all'interno del settore
Sociale questa slide questo lucido presenta questi presente a questi incroci finanziari presenta questi flussi incrociati di risorse che vengono veicolati magari dal dal livello centrale dallo Stato alle Regioni e quindi all'ASL e quindi ai comuni perdita per definire quelli che quella Telve con livello di intervento pubblico e quindi quella che è la spesa sociale e socio sanitaria
In questo caso a livello locale
Abbiamo siamo nati da tutti gli attori abbiamo cercato di depurare
Tutti questi flussi incrociati nel senso che se c'è un trasferimento che passa dallo stato meglio dalla Regione all'ASL la piuttosto che che per arrivare al Comune abbiamo considerato solamente la spesa finale non l'abbiamo contato insomma talvolta
Alcuni risultati del nostro lavoro come diceva Roberto Montanelli la nostra analisi si è focalizzata su tre distretti socio sanitari che sono quello di Monza di Mantova della Valtrompia
Sono tre distretti che abbiamo scelto perché hanno delle caratteristiche molto differenziate e quindi queste caratteristiche molto differenziate ci permettono di evincere di fare emergere delle tendenze generali cioè data la difficoltà
Nel dicembre del quale la spesa effettiva
E le risorse che vengono ben colate sul singolo distretto non potevamo fare una ricerca su tutti i distretti
Della Lombardia quindi abbiamo scelto tre distretti che per diverse caratteristiche
Che presentavano device caratteristiche caratteristiche molto disomogenei dalla disomogeneità di questi discreto che dall'analisi della spesa in questi distretti abbiamo cercato di fare emergere delle considerazioni delle leggi generale come vedete questo lucido presentasse partiamo dall'analisi della spesa comunale questo lucido presenta il valore totale della spesa dei comuni
Nei distretti di Monza Mantova Valle Trompia in Provincia e di Brescia come vedete c'è una forte disomogeneità distrettuale determinato come dicevo prima dalla disomogeneità dei distretti si va dagli ottantuno euro della Valtrompia centosessantotto euro di Monza come spesa pro capite
Abbiamo visto per tutti i distretti qui presenterò solamente un esempio di un distretto questo è il distretto di Mantova siamo andati all'interno del distretto e abbiamo visto abbiamo siamo andati a valutare la spesa pro-capite del singolo comune all'interno del distretto questo grafico fa vedere come a livello infradistrettuale all'interno
Del distretto
I valori di spesa sociale dei singoli Comuni sono molto eterogenei molto
Frammentate il che può naturalmente stiamo parlando appunto di governance di programmazione distrettuale questo può porre anche degli ostacoli nella messa d'accordo nell'integrazione fra tutti il Comune
Una un'ulteriore analisi che non è un fatto che Sperto sempre alla speso a dei comuni
Nepal per valutare quanto è difficile riuscire a programmare insieme di interventi sulla Techint Orio
è stata quella di valutare l'incidenza della spesa del singolo Comune per il sociale sul totale delle spese corrente
Questo la abbiamo diciamo utilizzato questo indicatore per andare a vedere quante importante all'interno del singolo Comune il sociale dispetto alle altre politiche pubbliche e come vedete anche in questo caso abbiamo dei valori molto differenti si va dal ventitré per cento di spesa sociale sul totale delle spese compra comunali del Comune
Di Lumezzane al quattro per cento della di incidenza della ad esempio del comune di Texas è questo spezzate questo è un esempio che riguarda il distretto della Valtrompia
In questo caso un'ulteriore analisi rispetto alla spesa comunale
Estratto è stata effettuata andando a guardare
Quante diciamo l'incidenza della spesa effettiva del Comune rispetto alle entrate tributarie
Del Comune mi spiego meglio depurando
Tutti i trasferimenti le fonti di finanziamento Esterne il comune utilizzato era finanziare proprie
Interventi sociale quello che rimane sono sostanzialmente le risorse che vengono dalle entrate tributaria lo abbiamo messo a confronto questo valore che noi abbiamo chiamato spesa effettiva che avevano anche risorse proprie
Dei comuni per il sociale che appunto dato da questa differenza tra i trasferimenti a stare nella spesa totale generale con il valore delle entrate tributarie possiamo dire che diciamo questi sono i soldi centotrentasei euro pro-capite ad esempio del distretto di Monza sono i soldi che stimiamo i comuni del distretto prelevano dalle tasche dei cittadini come entrate prendono come entrate tributarie ed investono per il sociale vediamo che anche qui vedendo tutti i distretti abbiamo dei valori omogenee che vanno dal quindici al venti per cento delle entrate tributarie spot
Sempre per quanto riguarda i Comuni abbiamo assodata abbiamo verificato una cosa che è di dominio generale di dominio pubblico nel senso che che è fonte di finanziamento cioè come le modalità attraverso le quali vengono finanziati seguite interventi comunali e sono soprattutto derivano soprattutto dalle imposte dalle entrate tributarie abbiamo valori che vanno dal sessanta nove per cento del distretto di Mantova cioè i servizi vengono affinati interventi comunali vengono finanziati per il sessantanove per cento da risorse comunali da risorse proprie agli ottantuno all'ottantuno per cento del distretto di mo'
Ecco questo è stato un focus spie volevamo presentati rispetto al ai Comuni che appunto rappresentano i titolari soprattutto per quanto riguarda il sociale abbiamo fatto le stesse considerazione per tutti gli attori
Di questi tre
Distretti
Quindi abbiamo valutato entrate uscite e quindi fonti di finanziamento estesa dell'ASL della Regione
Dello stato con particolare differimento come si diceva prima all'INPS abbiamo valutato anche il ruolo di della Provincia e tutti sostanzialmente gli attori comici come vediamo dalla slide è indenne in considerazione sempre ripeto la spesa effettiva quindi depurata da tutti gli incroci finanziarie fra diverse
Attori abbiamo valorizzati strette abbastanza disomogenei che vanno dal distretto di Mantova che vede una spesa pro capite e quindi un livello di intervento pubblico di tutti gli attori di mille venticinque
Euro alla Valtrompia che invece vede un livello l'intervento pubblico misurato come spesa effettiva pro-capite di settecentocinquantacinque
Più interessanti sono poi pesi dei diversi attori in tutti e tre distretti fatto cento l'insieme delle risorse pubblica quindi degli attori pubblici che sostanzialmente si curano bene o male del welfare sociale e socio sanitario del distretto la maggior parte delle risorse sono risorse dell'INPS con dei valori che ci hanno anche stupito nel senso che rappresentano più del qua il settanta per cento abbiamo un penso che va dal settantanove per cento all'ottanta per cento del totale delle risorse che sono a disposizione per la copertura del fabbisogno quindi abbiamo i comuni che sono evidenziati
Nella con la questo colore di ho detto abbiamo il distretto di Monza prevede un intervento comunale che copia il quattordici virgola sette per cento del totale
Della spesa e poi regioni e darsi regione Ganz la per la parte soprattutto socio sanitaria che rappresenta il secondo attore con i valori che sono rappresentati dal colore
Ecco questo per quanto riguarda questo è risultato più interessante rispetto e poi faremo delle considerazioni coperto Montanelli paga delle considerazioni rispetto a questo risultato
Diciamo tutto questo che guarda il livello di intervento
Pubblico
Per tutte il interventi per tutti i servizi del sistema di welfare socio
Assistenziale socio sanitario che ne abbiamo considerato come si diceva in apertura abbiamo fatto un secondo Focus un focus riguardante la non autosufficienza
Anche qui un primo una prima difficoltà è stata data dalla definizione di non autosufficienza qui ci sono molte
Definizione anche i dati e le informazioni capiamo sono proprio per quello che riguarda le risorse la spesa dipendono un po'per la definizione non autosufficiente
Che vogliamo data né cosa abbiamo considerato abbiamo considerato sulla base di un indagine che è stata fatta dall'Istat nel due mila uno abbiamo considerato come non auto sufficienti i disabili che sono confinati a casa quindi che sono Alletto piuttosto che su una sedia a rotelle e che hanno una un tipo di disabilità molto grave
In un certo senso ci siamo fermati ad una segmento della disabilità molto grave e molto dove l'intervento pubblico potrebbe essere più necessario non abbiamo considerato invece disabili generici o disabili con altre appunto individui con altre forme di disabilità secondo le statistiche dell'Istat che sono che noi abbiamo utilizzato che sono riferito al due mila uno
Tali disabili rappresentano due virgola quattordici per cento come evidenziato dal grafico dalla dalla tabella
Il due virgola quattordici per cento della popolazione abbiamo usato questa percentuale per stimare all'interno dei distretti quelli che sono i disabili confinati a casa che rappresentano in Italia circa due milioni i seicento mila persone
Rispetto diciamo alle dimensioni intervento per questa fascia di popolazione
Abbiamo visto appunto come vi dicevo da una parte il livello d'intervento pubblico le risorse pubbliche che vanno a soddisfare questo fabbisogno dall'altra parte il livello di intervento privato le risorse che vengono diciamo stese per questa categoria di persone dalle famiglie dal non profit anche in questo caso sono risorse effettive cioè abbiamo depurato tutti i trasferimenti alle famiglie
Che sono di natura rimangono diciamo anche grazie dall'INPS con solo di natura assistenziale socio sanitario e queste sono risorse che la famiglia prende dalle pensioni cioè dalla previdenza piuttosto che dal proprio reddito personale
La stessa cosa perché non profit in questo caso le risorse proprie del non profit quali sono sono le risorse sostanzialmente
Prese grazie a delle don donazioni piuttosto che d'attività
Commerciali altro che Esterne al settore
Sociale cosa abbiamo scoperta abbiamo scoperto che la situazione indiscreti abbastanza diciamo pagata disomogeneità quel gene tuttavia abbiamo stimato un costo era singolo numero tuffi autosufficiente e quindi un so sto
La cura di questo non autosufficiente che varia dai diciassette mila euro e diciannove mila euro qui abbiamo evidenziato l'esempio di un distretto che vede la spesa per un non autosufficiente pari a diciotto mila euro pro capite
E valutando l'impegno del pubblico rispetto all'impegno del privato
Abbiamo ho constatato come l'intervento pubblico la copertura da parte del pubblico il pubblico nella sua totalità copre il settanta per cento di questo livello di spesa mentre il trenta per cento questa del caso appunto di un altro distretto viene con coperto dalle famiglie dallo
Andando ancora più in profondità rispetto a questo settore l'ultima slide possono poi passo la parola coperta Montanari per delle considerazioni finale questo rappresenta solamente un esempio di quello che abbiamo fatto su tutti vita di strette siamo andati appunto a vedere quali sono i rapporti di forza all'interno dei singoli dischetti per questa partita sulla non autosufficienza
E come possiamo vedere
Si ripropone quello che si diceva prima cioè le famiglie da una parte il privato rappresenta una attore che per un terzo sostanzialmente con delle punte anche forse preoccupante da da un certo punto di vista copre il fabbisogno per questa categoria
Di utenza il secondo contributore
Dato dall'INPS e dai trasferimenti finanziari
E
Sì quindi in sintesi questi i principali risultati che noi abbiamo individuato e da questi abbiamo provato tracciare alcune considerazioni intanto il prima Area di considerazioni fa riferimento al ruolo dei comuni e ho detto i comuni che sono i titolari della funzione di assistenza sociale che pose merger mettendo insigni insieme in coi diciamo il raccordo tutti i risultati che vediamo mostrato sostanzialmente
Emerge
Un impegno significativo dei comuni nel finanziamento della spesa sociale
Per il settanta ottanta per cento della spesa sociale dei Comuni è finanziata con risorse proprie dei degli stessi quindi sono soggetti che
Hanno investito stanno investendo con rispetto all'area del del settore sociale cioè però
Un in basso una bassa possibilità effettiva da parte di questi attori che svolgete
Il ruolo di regia anche se volete i piani di zona ma anche un po'così il tradizione ha voluto assegnare loro
Questa questo ruolo di regia sia espungiamo individuale con riferimento esclusivamente alla rete sociale sia una regia congiunta insieme all'azienda sanitaria locale alla regione
Sulla partita socio sanitaria
Il tutto per la forte presenza dell'INPS e quindi abbiamo dei soggetti che stanno investendo che sono chiamati ha svolti regia individuale qui insieme all'ASL ma che nel farlo sono assolutamente indeboliti dal fatto di avere una presenza la presenza di una grande ingente quantità di trasferimenti da parte dell'INPS che in qualche modo come dire con completa articolare il sistema di offerta che non è assolutamente sotto il controllo e neanche a conoscenza in molti casi da parte delle dei comuni
In questo dalla prima considerazione importante rispetto al peso relativo ai ruoli eseguita all'interno dei distretti
C'è poi un'altra considerazione con riferimento e comunica la forte differenziazione dei livelli di spesa sociale dei Comuni questa è l'informazione che noi già avevamo a disposizione i dati nazionali confermo non è una caratteristica lombarda Cuesta anzi la caratteristica nazionale
Lì la differenza l'altra differenza e livelli di spesa sociale dovuta al fatto che ciascun Comune sostanzialmente essendo autonomo nel finanziare il proprio livello di spesa può decidere quale livello di spesa garantire pari e quindi quale livello di copertura del bisogno sociale garantire questo da un lato rimarca l'autonomia dei dei singoli Comuni dall'altro è una difficoltà lo dicevamo prima nel momento in cui si cerca con i piani di zona di dare una coerenza
Ma se all'assetto di intervento pubblico con riferimento alla partita sociale da parte di dei dei comuni e poi se volete riporta un po'il tema
Ripropone il tema dell'equità
I cittadini di comuni diversi limitrofi possono avere livelli di copertura molto diversa nel loro bisogno dei loro bisogno sociale
E qui mi fermo qua e qualcun altro somma farà riflessioni eventualmente in termini di policy di modifiche eccetera
Un'altra seri e di riflessione l'altro
Tema che si può non è significativo appunto il ruolo dell'intesa
Abbiamo visto è un attore presente molto presente in termini economici in termini finanziari
Attore che trasferisce le risorse alle famiglie direttamente alle famiglie questo attore è assente però fuori nella definizione delle politiche sociali locali che è assente anche in termini di informativa su il quantità di utenti serviti
Sulla quantità di risorse trasferite sui territori
Semplicemente perché Linz a una gestione centralizzata e quindi le informazioni sistema informativo e costruito per avere i dati aggregati una delle difficoltà principale che ne abbiamo avuto è stato proprio ride come dire stimare il valore delle risorse trasferite su base distrettuale ci siamo messi Alex e gli altri colleghi impone i panni dei programmatori locali ci siamo detti ma immaginiamo di provare a chiederci quanto quanto sono eletti i trasferimenti in sé che arrivano sul territorio
Linus all'informativa acuire USA sistema informativo come un sistema di controllo amministrativo e quindi all'informazione di quanti trasferimenti vengono dati sul territorio e non di quanti utenti
Ci sono sul territorio trasferimenti cioè parte
Prestazioni diverso da utenti e non all'informazione
Sul valore distrettuale
E questo come dire indebolisce se volete la funzione di programmazione da parte degli attori che effettivamente poi stanno sulla dimensione locale che sono i comuni e le aziende sanitarie locali aziende regionali
Con riferimento all'INPS questo tema dei trasferimenti ritorna un'altra considerazione invece notano anche rimarchiamo e che
Punto fatte cento le risorse sociali socio sanitarie trasferite sui territori nel nostro Paese sostanzialmente
Il settanta per sono la maggior parte di queste risorse sono trasferimenti e non sono servizi quindi riconfermiamo che la politica sociale e sociosanitaria il nostro Paese è una politica di trasferimenti monetari e
A fronte invece appunto di una
Passa disponibilità o comunque più contenuta disponibilità di servizi e questa una riflessione che forse va tenuta può essere tenuta sullo sfondo nel momento in cui si parla della futura possibile costituzione di un nuovo fondo per la non autosufficienza c'è una delle domande da porsi è se questo fondo sarà un altro fondo un altro trasferimento economico oppure sarà un fondo che finanzierà
Potrà finanziare dei dei servizi
Con riferimento al tema della non autosufficienza
Intanto abbiamo trovato en difficoltà a
A trovare di individuare alla ad assumere una definizione univoca del del di che cosa si dovesse intendere nostro paese per non autosufficienza questo stato una difficoltà della ricerca ma
Di fatto diventa una difficoltà anche in fase di programmazione dei servizi
Definire l'oggetto in oggetto aiuta i programmatori mentire a fermare le riflessioni su quella su quella dimensione e non avere anche questa variabile in in gioco Fini
Nato prima considerazione in questo senso e poi riassumo cose già dette ma mi sembra ci sembrava importante sottolinearle
Avendo allargato lo sguardo con riferimento alla non autosufficienza non so come anche al ruolo delle famiglie il ruolo del del non profit quello che risulta è che nell'assistenza
Sostanzialmente i due attori principali sono la famiglia nell'assistenza ai non autosufficienti
Io poi due ruoli fondamentali sono giocati dalla famiglia e dall'inizio quindi esca trasferisce risorse economiche alle famiglie le famiglie che sostanzialmente aggiungono queste risorse trasferite dall'INPS i loro redditi le loro pensioni piuttosto che il loro tempo
A disposizione
Vestiva mente famiglie Heinze
Da hanno come dire sommano un un peso di che va sul intorno al settanta per cento
Del della copertura del bisogno
Vuol dire che il resto essi nelle mani degli altri programmatori e degli altri titolari quindi è nelle mani dire del dei Comuni che erogano servizi e delle ASL e che con loro contribuiscono a collaborano erogare servizi per
In un'altra sufficienti come dire
Questo in omettendo s'impone panni dei programmatori c'è c'è sembrato una ricostruzione importante per che anche per loro per ampliare lo sguardo per per allargare l'orizzonte di programmazione anche di riflessione
In alcuni casi questi titolari di funzione sociale e socio sanitaria soltanto concentrati nella nelle modalità specifiche di erogazione dei loro servizi
è importante avere un'idea di quant'è il peso relativo di questi servizi sul totale della dell'assistenza per non perdersi in programmazioni
Molto puntuali ma di una partita assolutamente marginale rispetto alla complessi dal complesso delle in degli interventi a copertura dei bisogni sociali
E infine una riflessione sulla non profit ne abbiamo considerato
Come uno dei possibili finanziatori della spesa sociale e socio sanitaria da questo punto di vista ha un ruolo marginale nel senso che non è un un altro
Finanziatore dei servizi non aggiunge il non profit risorse proprie attraverso le raccolte fondi FAS presentò altro non aggiunge ulteriori risorse al sistema pubblico alle risorse delle famiglie nella copertura dei bisogni è sicuramente però può esula da una sua ricerca è sicuramente il principale
Gestore dei servizi insieme al pubblico come dire intermedia le risorse pubbliche e qua attraverso queste risorse garantisce servizi anche di qualità al agli all'utenza ma non è un nuovo finanziatore di disservizi quindi grosso grande ruolo importante ruolo come gestore di servizi come produttori di servizi ma non come finanziatore dei servizi
Infine il tema della governance insomma un po'la nostra preoccupazione ed è nostro interesse era è possibile a livello locale immaginare governo debole ma comunque con un sistema di
Convergenza dei comportamenti di tutti questi attori che si muovono in modo da garantire all'utente un intervento armonico
E qui siamo posti il problema della possibilità di governance cioè DDT orientamento dei comportamenti
Che cosa emerge dai nostri cerca l'abbiamo detto il fitto intreccio delle relazioni interistituzionali istituzionali
Ne abbiamo visto una differenza nei livelli distesa tra la spesa effettiva e la spesa quella lorda del venti per cento vuol dire che c'è un venti per cento di risorse che ruotano che girano tra tra gli attori
E nei abbiamo preso questo venti per cento come il marcatore del intreccio tra gli attori
Perez sono tutte queste risorse continuano a muoversi tra l'attore e l'altro vuol dire che ci sono relazioni mentre Savatteri fitte tra questi tra tutti i soggetti dei piedi stretti che Simone distretti comuni le asole
La Provincia e la Regione eccetera
Questo da un lato una ricchezza dall'atto una complessità in termini di governo dei sistemi
Mettendosi nei panni dell'utenza di fatto l'assistenza effettiva gli utenti ricevono è la risultante delle scelte di attori diversi
Quindi
Comune ASL e Regione Provincia e stato ciascuno per la parte che finanzia decide che tipo di politica realizzare sul territorio e la risultante sul territoriale è l'insieme delle scelte di tutti questi attori
Non sempre le scelte sono coerenti semplicemente perché ciascuno si muovesse con una propria
Un proprio orientamento di di fondo
Gli attori locali che sono chiamati in quanto titolari a cercare di far regia di tutte queste risorse di tutte queste scelte che arrivano sul territorio che sono i Comuni e l'ASL hanno pare il peso sostanzialmente cioè di tutti i Comuni complessivamente il socio sanitario dell'ASL i dipartimenti assi delle ASL hanno pesano dal sei al quindici per cento della spesa sociale non usa un po'come dar per dare il la percentuale della spesa l'abbiamo un po'come peso relativo quindi tutti Comuni insieme il dipartimento anzi pesano pari peso e sono i due rapinatori che dovrebbero fare regia del sistema
Di fatto con un quindici per cento al massimo di ruolo hanno contenute possibilità di svolgere un'effettiva regia di sistema
E qui c'è tutto il tema dell'integrazione socio sanitaria per esempio si potrebbe a Parigi
Infine questa un po'la difficoltà che le auto nella ricerca ma anche la ricchezza che poiché non siamo usciti a produrre secondo noi in questo lavoro c'è una scarsa disponibilità di informazioni
Ricostruite a livello di ambito tra ciascun comune alle sue alle proprie informazioni i piani di zona sono riusciti ad alzare il livello di conoscenza del sistema sicuramente
Le aziende sanitarie locali hanno informazioni
Hanno la disponibilità di informazioni non sempre queste informazioni sono costruite rese disponibili a livello distrettuale in molti casi sono centralizzati a livello di parte del dipartimento e questo la scarsa disponibilità di informazioni sulla spesa sull'utenza su questa dimensione territoriale sul distretto
Rende difficile poi le anche le negoziazioni tra le parti tra i Comuni e le altre perché quelle riflessioni stanno un po'sul e dimensioni di valore non sui dati oggettivi del del sistema
L'altra difficoltà a livello distrettuale ma in generale quella di avere anche dati su tutto quello che non è pubblico vince l'antico e da ricostruire
Intervento pubblico ma anche andare oltre non siamo riusciti a farlo sulla non autosufficienza
Spesati a vedere qual è il peso delle famiglie e degli altri del non profit dal nostro punto di vista rilevante anche per gli attori pubblici per gli attori pubblici che sono chiamati a fare regia avere anche l'informazione detti tutto quello che il pubblico non intercetta non tanto per intervenire in chissà quale modo ma per avere un ordine di grandezza delle dei fenomeni che si stanno muovendo eventualmente anche per decidere di lasciare che le famiglie per esempio si auto gestiscono con le risorse che hanno che hanno a disposizione magari dando supporto in termini di formazione le badanti o altro
Quindi come dire l'importanza dell'informazione per oggettivare i dibattiti nelle e le azioni di programmazione
E davvero infine ne abbiamo fatto otto questa ricostruzione di dati che ci ha impegnato davvero tanto
Abbiamo cercato di utilizzare di lasciare ai territori tutte le informazioni anche molto più analitica e di quelle che vediamo mostrato con l'idea che quello già potesse essere un primo strumento di governance e cioè una una ricchezza del territorio in termini di informazione disposizioni per trasposizione per poi immaginare politiche di prove azione di programmazione e di valutazione dei dei servizi e degli interventi quindi tra gli strumenti queste questa prima ricostruzione dei dati ci è sembrato uno strumento possibile di governo di governance
Nel testo abbiamo fatto lo sforzo anche un po'Zilio
Poté ottico di ma Corriere declinare altri strumenti possibili strumenti che nelle mani del dei registi di sistema possono innalzare il livello di coerenza del sistema di offerta dei servizi a copertura dei bisogni sociali socio sanitari quindi in questa sede non parliamo di strumenti per ritrovato e se volete
Il nel testo abbiamo comunque cercato
I arricchire la l'analisi con la messa a disposizione di chi poi tutti i giorni lì sul territorio cerca di ricomporre sistema di offerto abbiamo cercato di dare indicazione di qualche strumento utilizzabile
Grazie
Verso prego diamo la parola al professor Francesco
Grazie
Io polipo non volevo ringraziare il CERGAS che mai invitato a questo incontro
A commentare può fare alcune riflessioni diciamo sul loro lavoro
Che mi pare
Prima una collaborazione in atto
Anche in un network rivolta agli enti locali che insieme abbiamo promosso in cui avevamo già cominciato fa l'altolà discutere i primi risultati di questo lavoro
Poi voglio anche osservare che
Dicevo prima
Gli ospiti CGIL sta diventando il finanziatore di ricerche affidate a enti indipendenti e Regione Lombardia
Sua funzione importante che sta assumendo prima gli abbiamo presentato un anno fa la nostra ricerca sulla valutazione delle politiche sociali della regione in cui abbiamo anche goduto di una buona collaborazione da parte Regione stessa adesso questa mi pare sia una funzione importante che aveva un certo vuoto
Io dicevo per esempio qualche giorno fa al presidente della Fondazione Cariplo che Fondazione Cariplo
Su questo piano avendo buttato tutta la ricerca sul biomedicale
Non finanzia più ricerca sociale
Proprio in un momento in cui ricerche valutative sarebbero sempre più necessarie e urgenti
Per orientare gli operatori del settore le istituzioni pubbliche eccetera sappiamo che su temi ricerche valutative in Italia
Siamo piuttosto indietro
Questa ricerca bene ultima cosa
Mi fa piacere anche stasera e di essere stato invitato perché nel novanta con Artoni professore della Bocconi è anche collaboratore dell'IRSA vi ha fatto la prima ricerca di ricostruzione
Della spesa sociale in Italia
Sapendo quanto abbiamo faticato allora
So quanto hanno avete faticato voi oggi so che le cose non sono così tanto migliorate in termini di trasparenza dell'informazione delle conoscenze un po'ossia adesso c'è qualche ricerca dell'Istat eccetera sulla spesa locale ma insomma credo c'è ancora molto e molto da fare
La ricerca
Mi pare mostri la difficoltà come dicevo è anche l'inusuale Itta di questi lavori ma anche la possibilità di questi lavori
La possibilità di raccogliere informazioni Sironi e dati sulla spesa sociale e l'attivamente una certa a Spesal proveniente dalle diverse fonti
E come sottolinea nella sua postfazione Francesco Longo qui mi pare oltre che di analizzare c'è stato un ottimo sforzo di rappresentare
Cioè di rendere l'analisi direttamente accessibile anche un pubblico più ampio vasto di utilizzatori con una esposizione è una rappresentazione
Mi pare anche importante che questa ricerca abbia legato l'analisi delle risorse della spesa eccetera con un discorso sulla governance
Che è stato prima chiama cioè questo fa parte mi pare della strategia di rappresentazione rappresentazione perché qualcuno l'utilizzo che valorizzi quindi alcune riflessioni su come si possono nell'attuale contesto utilizzare e valorizzare per sviluppare delle politiche
Naturalmente
Questa fotografia
E chiede di essere moltiplicata
Sappiamo che una fotografia acquisisce
Valore nella misura in cui si succedono più fotografie sia un film quindi una declinazione del tempo
O in cui c'è un allargamento nello spazio e quindi la possibilità di un benchmarking più vasto mangia questo in queste tre aree ci offre molti spunti molto interessanti
Direi anche che la fotografia sulla come impegno
Delle realtà locali la fotografia su questo
Comparto specifico di azione pubblica eccetera va poi collocata in una fotografia grandangolo più complessivo
Che mostri quindi è che ponga in rapporto come del resto viene richiamato
Nel limbo con l'analisi del contesto sociale con l'analisi delle altre politiche convergenti eccetera e quindi l'impegno diventa ancora più alto ma importante averlo cominciata vero cominciato con molto impegno
Da tale
Rappresentazione come è stato detto emergono grande diversità grandi diversità diversità fra gli enti considerati e fa le aree considerate ma entro le aree considerate per i dati che c'erano nel libro altri ovviamente
Più ricchi saranno poi i utilizzabili dagli enti locali come è stato detto da Montanari
Diversità nel livello di spesa generale nella distribuzione della spesa per l'utenza nell'erogazione del nella distribuzione fra erogazioni monetarie servizi nella gestione delegato di retta nelle tipologie degli interventi nella finanziamento della spesa risorse comunali tariffe trasferimenti da terzi accettare queste vengono messe in forte luce sia nelle percentuali cioè l'incidenza di queste spese sulla spesa generale sì all'epoca applicate che sono altrettanto significativi
Questa
Diversità grande diversità nell'incidenza dei diversi attori
Per esempio a parte il blocco INPS settanta ottanta per cento ed è importante però per la contabilizzata
Poi ci tornerò su queste ma anche per esempio peso del fra l'ente locale e la Regione varia a seconda delle situazioni
Sia in termini di quota percentuale sia in termini può capite
La Regione particolarmente significativo ovviamente decreto regionale nella spesa sociosanitaria quindi nella spesa delle ASI ma qui c'è un'alternanza di situazioni
Il così varia notevolmente anche ad andare nei dettagli cento per cento direi
La la partecipazione di utenti quanto viene imposta a carico degli utenti quindi ci sono elementi molto ricchi di riflessione però da questa diversità di configurazione
Riprendo quanto viene osservato anche da Longo nella postfazione è stato accennato anche oggi significa che ci sono margini di autonomia discreta di discrezionalità
Se tutto fosse fermo vincolato eccetera avremmo delle raffigurazioni sostanzialmente analoghe delle rappresentazioni stanziati Tanaro Saint ci sono diversità vuol dire che
Nel tempo c'è stata autonomia e discrezionalità che è stata esercitata con scelte differenziate
Dalle singole realtà locali dalle singole amministrazioni locali
Quindi entro uno stesso quadro giuridico istituzionale abbastanza rigido dentro una stessa regione prese parte sedici
Analizzassimo territorio fra regioni diverse la cosa sarebbe ulteriormente credo accentuata dentro gli stessi ambiti
Abbiamo delle tendenze che si sono manifestate consolidate nel tempo
Fortemente differenziate e quindi vuol dire che non tutto ai rigidità vincolato come spesso si tende a dire per rifuggire un porta proprie responsabilità di Scelta
Quindi sono certo le le scelte fatte nel tempo si sono accumulate oggi rappresento nei vincoli però sono scelte che se ci sono delle spazi discrezionalità che quotidianamente o annualmente sono usati e sono usati a conferma del passato a revisione delle scelte del passato
Cioè
Dicevamo
I settanta ottanta per cento nelle ricostruzioni abbiam fatto spesa nazionale l'ottantatré per cento estesa nazionale
Che quindi quattro quinti sostanzialmente della spesa sociale sfuggono completamente al governo locale
Sfuggono completamente all'organizzazione dei servizi locale sono erogazioni monetarie e questo contribuisce a quello squilibrio tipico del nostro sistema fa erogazione monetaria e servizi che vengono erogate
Con un accertamento iniziale poi burocratica mente amministrativamente dal livello nazionale allora questo per un certo verso è una sicurezza se volete e di fatti credo che di associazioni di utenti non siano molto
Disponibili a un rapido revisione è un rapido decentramento di questa spesa
Ma io credo che sia anche un elemento su cui bisogna fare profonda attenzione io credo bisogna intervenire in termini di riforma
Francesco Longo fatta ipotesi io sarei contenta anche della più soft se venisse assunta
Non può cessa molto graduale ma io credo che questo problema vada affrontato Sisto da tempo
Per una ragione non solo di valorizzazione dell'autonomia e locali ma per un discorso di appropriatezza
E quindi di efficacia della spesa sociale
Perché gli ha coperte sa perché
Si limita nella cultura dei servizi del sociale emerge sempre più il discorso che occorre un mix di interventi che sia appropriato rispetto allo specifico caso
Quindi una costruzione del mix fa interventi monetari interventi di servizi accompagna mento qualche c'è eccetera appropriata al singolo caso
E appropriato anche ai contesti locali che sono DiVersi
Allora se noi abbiamo l'ottanta per cento della Spesal vincolata a una modalità di erogazione monetaria decisa centralmente al di là delle specificità del caso fatto verificata la soglia per cui ha diritto questa viene sottratto a un uso appropriato è un uso efficace e quindi della spesa
So che il tema è più facile da annunciarsi che poi da praticarsi abbiamo qui il ministro so quante difficoltà incontrerebbero incontrerà se si avvia su questo terreno perché ovviamente c'è una forte spirito di conservazione rispetta gli elementi dati
Anche giustificato in parte quando si muove non si è sicuri da parte dei destinatari anche di come andrà a finire
E quindi ognuno tende a tanta azzerare i rischi a dire va bene quello che viene fatto oggi questo mi garantisce non voglio
Che ci si metta mano che altri soggetti altri attori abbiano la disponibilità
Su queste però io sono anche convinto che se bisogna trovare le forme per rassicurare non solo psicologicamente ma anche materialmente
Gli attuali beneficiari che i loro diritti non verranno lesi questo è indispensabile coach Ale
Senza un ripensamento degli istituti tradizionali non ci può essere una seria riforma del sociale
Questo è un elemento di difficoltà ma che io su cui io insisto non c'è una seria riforma dell'auto sufficiente la non autosufficienza senza rimettere in discussione l'assegno di accompagnamento
Non c'è una seria riforma di reddito minimo senza coinvolge la pensione l'assegno sociale
Così potremmo dire non c'è una seria intervento nei confronti delle famiglie famiglie con figli senza ripensare agli attuali assegni familiari e quante succeduto questo non per scritture
Ma per rende per rendere più efficace la protezione quindi il discorso va fatto proprio così rassicurandoli attuali destinatari interni ci si rivede un istituto per perseguire risultati di maggiore efficacia
Di maggiore equità perché questi strumenti attuali non sono cui per me risulta dei maggiori risultati di appropriatezza e quindi di efficacia
Del resto
Quando se noi facciamo qualche considerazione sulla efficacia su alcuni versanti efficacia nostra spesa sociale
Noi vediamo che la nostra spesa sociale se dividiamo in indecisi
I destinatari in dieci decidi nonché omissiva le famiglie dei tre decide i più poveri va cinquantacinque per cento spesso cioè quarantacinque per cento va mai sette decisi prevalentemente quali centrali ma anche un undici per cento i tre decide le famiglie più ricche allora questo non è totalmente sbagliato e da rifiutarsi in che senso nel senso che se allarghiamo il discorso dell'assistenza
A una politica disservizi nella logica della duo otto cinque tre due otto c'è rispetto all'intervenire su passaggi cruciali della vita
L'adolescenza pensionamento accetta con supporti per affrontare queste criticità nei confronti del Complesso dalla popolazione e quindi passiamo da un discorso assistenzialistica un discorso di politica sociale in senso più ampio
Può anche essere giustificato però io credo comparato con altri paesi che pure fanno queste politiche sociali la che questa distribuzione non è particolarmente qua e andrebbe ripensata
Come se vediamo
Per esempio rispetta il rischio di povertà se noi vediamo qual è il rischio di povertà prima e dopo l'intervento delle nostre politiche sociali vediamo che si riduce dal ventidue al diciannove per cento quando in tutti gli altri Paesi con cui poi ci possiamo confrontare
L'intervento delle politiche sociali e quindi delle misure sociali a bassa molto di più il rischio di povertà cioè c'abbiamo un'efficacia dell'intervento molto maggiore qui sono statistiche
Europea di Eurostat eccetera si possono applicare anche a diverse targhe di popolazione
Ma quello che emerge è sostanzialmente quarto
Qui
L'Inter Olla Dom l'interrogativo il punto specifico del mio
Tema del tema affidatemi ai quali
Guardo il tempo
Quali leve per il governo delle politiche sociali
Allora
Qualche riflessione prima su quali sono i vincoli cioè se questa forte esistenza considerare
Una riforma radicale nel senso che ho detto prima nel senso che bisogna esige c'è l'esigenza di ripensare ai diversi livelli di governo
Dal livello nazionale livelli regionali livelli locali di riprendere in mano gli strumenti attuali per misurarli e per me il caso riformarmi senza darli per scontati
Quelli diritti soggettivi di carattere due otto dava quasi per l'intoccabile o credo che devono essere intrecciati messi in discussione non per ridurre ripeto le tutele ma per rendere più equo e più efficace
Anche aumentando sappiamo la spesa sociale la spesa sociale nostre sotto nei confronti e sotto la spesa sociale di tutti gli altri Paesi a cui possiamo
Ma notevolmente sotto cui possiamo con pagarci
Allora quali vincoli ma io vincoli credo
Che è un po'derivino anche
Da un elemento che questo ricerca come questa tende ad intaccare
Cioè una scarsa che attività una certa pigrizia
Degli operatori operatori politici operatori tecnici ricercatori eccetera nel campo di queste cose socializza anche a noi queste criticità
Bisogna quindi lavori come questi aiuta una problematica Zani l'esistente e a porci in un atteggiamento di riflessione di ricerca di riforma contatti che sono discutibili insomma hanno delle dimensioni di oggettività che sono
Un altro elemento quello che accennavo prima il peso
E la cultura della spesa storica
Vissuta tendenzialmente convincono poco attaccabile
Ma se ci sono se c'è questa discrezionalità
Che la ricerca evidenzia si appone la comparazione trattenete o accertaste Astori che ha un peso non si può versare la spesa storica da un giorno all'altro non siamo
Infantili in questo senso però si può via via corregge la nella misura in cui si esplicitano degli obiettivi
Nei piani di zona dicevo
Con l'avvocato accompagnato valutato USA molti piani di zona quali sono i punti maggio difficoltà quando si dice definite delle strategie
Allora lì entra crisi
Qui definite strategiche né Sensi definire delle priorità fai DiVersi campi di intervento impossibile
La ripartizione fra anziani disabili accetta tendenzialmente data
Egli un'amministrazione un coppo di amministratori o dei tecnici non riesce a a ripensare complessivamente dire ma qui c'abbiamo i difetti allora invece Marche accetta l'aiuta a vedere che in altre situazioni
Gli equilibri fra questi diversi impatti pesa molto diverso e quindi amministratore locale incentivato a
Quindi però questo è un vincolo di partenza
E poi i vincoli sono certamente che sulla spesa attuale ci sono sono costruirci dei rapporti ci sono delle interessa
In gioco
Ci sono delle degli appalti ci sono chi concorre all'erogazione della spesa ci sono delle
C'è un'induzione dell'offerta sulla domanda
Che forti in salita ma è forte anche in questo settore quindi ci sono certamente questi vincoli e
E nelle amministrazioni locali affrontare certi vincoli volti ad affrontare anche degli elementi reazioni critiche da parte di parte dell'opinione pubblica o di parte di portatori di questi interessa
Le difficoltà nei piani nella programmazione di zona per esempio di interagire con il terzo settore
Sono anche date dal fatto che per lo più in molte occasioni terzo settore che partecipavano al terzo settore che concludeva la produzione di servizi e quindi era lì presente in una posizione ambigua di poca ma attore o di beneficiario della programmazione
E
Stentava invece a partecipare quindi va incentivata accettare coinvolta articolazione di quella parte del terzo settore che invece a più direttamente dell'azione di promozione di A Bocca si eccetera
Quindi vediamo come il discorso in realtà è compreso il discorso è aperto ma il Complesso una prospettiva c'è ma è complessa
E quindi si tratta anche io credo da parte dell'amministrazione io credo a tutti i livelli di evitare di aprire una discussione suo segmenti molto specifici perché nel segmento molto nella discussione sul segmento molto specifico non se ne viene fuori il segmento molto specifico dovesse inserito in una visione più complessiva della politica sociale
E allora perché lì si può arrivare a compensazioni riequilibri eccetera che sul segmento molto specifico talvolta è difficile trovare
Quindi cercare di esplicita anche delle strategie più complessive tento qui negoziare riequilibrare la tutela degli interessi delle legittime aspettative anche di chi collaborare una cooperativa deve trovare lavoro eccetera quindi è una legittima aspettativa
Quali possono essere allora nei confronti di questi vincoli riprendendo un attimo il discorso delle leve per il governo
Ma io credo molto proprio a partire da questa ricerca dispone di quadri comparativi con cui analizzare le proprie politiche
A livello nazionale comparativi con altri paesi arriva alla Regione comparazioni fra le diverse regioni a livelli locali comparazione fra i diversi ambiti eccetera
Socializzare queste informazioni
Cioè che siano elementi del dibattito politico a livello locale in possesso di tutti di tutti gli attori
Perché allora tutti vengano responsabilizzati partendo da una base dati analoga
E poi legare ovviamente le analisi
è stato detto è difficile da fare sappiamo che nei piani di zona quel discorso rapporto fra domanda offerto
è tendenzialmente un capitolo tragico
Perché non è semplice legare l'offerta e la domanda
Esplicitare la domanda vedere gara di copertura eccetera
Però bisogna cominciare a fare con ricerca Doc con approfondimenti eccetera sono a quel capiterà un capitolo che ha fatto i due comparti che in realtà non si non interagiscono da una parte si analizza la domanda su dati molto generali
Che sono quelli correnti accetta dall'altra c'è l'analisi dell'offerta come sistema adatto e poi e poi l'offerta continua come ovviamente se non la metto in crisi con la domando con l'efficacia dell'azione offerto alcuna valutazione di efficacia
Dell'azione dell'Offerta
Quindi valutare le proprie politiche azioni e Cuccia le e valutarle in termini comparativi perché la valutazione è un giudizio non essere una
Serie di numero in giudizio e il giudizio lo posso fare nella misura in cui ho degli elementi di confronto confronto con me stesso nel tempo confronto con altri realtà confronto con degli standard
Predeterminati scettico
Un elemento a un secondo elemento mi pare importante
è quello di stabilire una buona collaborazione fa gli amministratori politici e i tecnici
Io credo per esempio che nei piani di zona estremamente importante avete
Degli uffici di Piano o qualcosa di analogo negli altri contesti regionali che sia fatto di tecnici qualificati e riconosciuti nel loro cuore
Questo rapporto fa politici tecnici anche ricercato perché no quando veniamo chiamati è importante insomma è importante perché ciascuno deve essere responsabilizzato il tecnico non può essere semplicemente il gestore dell'esistente
Ho colui che riferisce resistente o che con i vincoli sui conti deve contribuire ad un'analisi critica e fornirle al politico perché il politico ne disponga
Quindi essere istruttore anche poi politico ci metterà ovviamente le sue scelte la sua creatività
Un'altra leva Cuccia alle è stata detta è integrare le proprie politiche verso dimensioni da scusate integrare le politiche interne all'ente
Le politiche dei comuni non sono dello stesso Comune in genere non sono affatto integrate fra loro anche qui sono comparti stretti
E una politica della salute o molti una politica del benessere non si fa con la sola politica sanitario spiega sanitario con la sola politica sociale o spesa socio assistenziale
Perché sono bisogni complesse che richiedono l'in
La connessione di diverso e Poli quindi fissare degli obiettivi strategie connettere le politiche in questa senso e poi valutare quanto le diverse politiche hanno dato i no noti a quegli obiettivi
Poi portare i livelli di governo a un livello adeguato alla frammentazione comunale quindi potenziare il livello di ambito distrettuale Cocciante quello che senti cantare l'effettivo
Non solo poche amatore ma anche gestore dalla programmazione perché a livelli inferiori non c'è la scala adeguata per fare politica articolate e flessibili eccetera si ricade nelle politiche più tradizionali dell'erogazione pagare la retta o del dare il concorso occasionale
Quindi valorizzare i livelli di governo può quegli atti
Aprire il confronto fa quindi le diverse istituzioni ASL province no al Comune nei confronti dell'altra provincia eccetera
Io qui
La zona rossa o qualche critica nel senso che a mio parere la Regione Lombardia
Opera un po'troppo
Utilizza come posso che valorizza un po'troppo lo l'azienda che è un suo braccio operativo quindi capisco che con l'azienda sa quello che vuole porre fine perseguiti però d'azienda secondo me deve essere posta in una
L'atteggiamento di partnership nei confronti dei comuni non di Sopaf ordinamento
E si sta andando in questo in questa direzione dico si sta andando sta migliorando la situazione in questa direzione però secondo me occorre più decisione perché solo nella parte del sedici può essere con la negoziazione alla pari
Per esempio sulle politiche Sasso socio sanitaria visto che ciascuno metta le proprie risorse e quindi ha diritto di essere alla pari oltre che sono bisogni soddisfatti dei propri cittadini rappresentate mo'praticamente rappresentati
E poi il discorso di aprire il confronto col terzo settore con l'associazionismo con i vantaggi e gli svantaggi le criticità e città che ho detto marca cruciale che è indispensabile per una politica di carattere partecipato
Quando diciamo politica partecipata ovviamente non vuol dire solo consultazione a cose fatte
Vuol dire creare soprattutto nelle realtà locali dei processi partecipativi fin dalla individuazione e definizione dei problemi e costruzione delle politiche relativamente quel problema
Altrimenti il discorso nasce troppo riduttivo e anche l'interesse dell'attore sociale a compartecipare viene molto ridimensionato si toglie con il respiro di creatività Letizia spazio di dimensione riformatore che sarebbe essenziale
Nell'ultimo punto e concludo
Nelle lese
Bene le leve questo gli opporrà il discorso dei livelli essenziali è un discorso difficile
è un discorso che non è
Solo
Competenza cioè in termini giuridici ha competenza lo sappiamo che a livello nazionale ma nulla impedisce a un livello locale a un livello regionale di cominciare ad aprire la strada verso i livelli essenziali
Poi c'è un dibattito a livello nazionale i livelli essenziali vanno fatti sui fondi specifici adesso che se si crea al fondo era nostro non autosufficienza su quello o non si potrebbe coinvolge lo stesso fondo sociale nel cominciare a determinare un minimo di livelli essenziali
Io credo che anche a livello nazionale questo discorso ma il discorso nazionale non deve essere credo un alibi è un'impostura impraticabilità per i livelli locali
Naturalmente io credo che la con questo concludo che la finalità dei livelli sia quella di stabilire dei diritti esigibili per le persone che sono in situazione di bisogno
Questo vorrei io sottolineo sembra importante la finalità e quella dei diritti esigibili
Però per arrivare diritti esigibili fanno anche bene sono necessari e anzi con le altre forme
Mentre di mediazione verso i diritti di cammino verso i diritti esigibili di definizione livelli che sono gli standard
Gli standard quantitativi stanti dal qualitativi eccetera che stabilendo agli standard via via che cresceranno di Standa si fanno su più completi e sette era sempre più potremo andare a definire dei diritti come livelli essenziali che si GP
Scusate un portento
Toccando il
Oppure sono poco nobili per statuto come sapete allontanare ringrazio professor Ancelotti cosa
Do l'abbrivio per la seconda parte della mattinata con la tavola rotonda che sarà coordinata da dal direttore del CERGAS Francesco
Giorgio Longo resta
A
Questo glielo farà lavorare
Cinque
Il cambio di scena è servito anche per necessaria pausa la concentrazione di rituale secondo la mamma tedesca facciamo sì che questo seminario riesca a produrre oltre che a contenuti anche puntualità
Quindi l'obiettivo che ci diamo questo tavolo rotondo e di discutere
Con un questi i locutori molto molto qualificati che rappresentano tutti i livelli possibili il governo i contenuti di questa ricerca
All'una come sapete c'è un buffet per tutti quanti siccome la pasta scotta non la vogliamo per la raffica
L'idea di fare tre giri di tavolo a ogni giro di tavolo ogni interlocutore a dei tempi televisivi cinque minuti in quanto l'idea è di dare a ogni giro di tavolo la domanda estremamente puntuale preciso
Da prima domanda ecco il primo giro di tavolo ognuno anche se presente alcuni titoli formali e così esprime anche il punto di vista la prima domanda a che fare con
La condivisione dei dati emersi ricerca o meno
In questa ricerca sostanzialmente in estrema sintesi emerge che
Fatto cento i non autosufficienti gravi
Quaranta non ricevono nulla
Vale a dire pagano l'assistenza in proprio le famiglie oppone esborso monetario pagando Decker di ferro dedicando tempo proprio sessanta ricevano servizi pubblici ma di questi sessanta quarantacinque arresti ricevono soltanto trasferimenti monetari dalla parte assistenziale dell'INPS
Il quindici ricevono
Servizi
Reali per lo più da comuni a sulle quindi fatto cento il totale del bisogno quaranta a otto riproduzione delle famiglie quarantacinque per cento trasferimento da parte dell'INPS il quindici per cento servizi reali
Quindi vuol dire che il tasso di copertura del bisogno grave non è altissimo e del sessanta per cento
Vuol dire che
L'INPS gestisce tre quarti delle risorse
E questo evidentemente mette in pesante difficoltà a chi è chiamato a fare regia di sistema perché evidentemente comuni e ASL messi insieme dovrebbe essere G. stamane quindici per cento delle risorse rispetto al bisogno
Inoltre altro dato che è emerso grande eterogeneità
Tra i comuni ecco prima domanda
Se
Gli interlocutori
Condividono questa diagnosi
O hanno dal loro osservatorio come dire dei dati empirici diverso
Partirei per dottor Minoia
Provincia di Milano
Buongiorno a tutti rappresentano Ottone in questo momento e trattenuto in giunta ma rispetto questa domanda secca direi
La una premessa di trenta secondi i dati tengono conto di una di una fase e di un movimento nella programmazione locale alla fotografia del due mila e cinque alcune cose
Erano meno definite di adesso ruolo delle Province ad esempio province Milano ma anche altrove
Abbiamo partecipato alla fase puoi concreta di programmazione di attuazione qualche dato quindi potrebbe essere aggiornato positivamente a favore dell'intervento pubblico
Dall'altra parte è marginale io ruolo delle funzioni assistenziali e sociali dipende da cosa Force contestare il concetto di marginalità un'idea alcuni dei maggiori d'età
Preoccupasse è percepita come tale dai cittadini
Preoccuperebbe ecco noi abbiamo la sensazione che non ci sia questa percezione sul sul fronte dei cittadini che i dati economici siano questi è indiscutibile
Obiettivamente nella costruzione dell'intervento nei confronti dei singoli delle famiglie
Una visione complessiva a trecentosessanta gradi il livello locale il livello comunale c'è la c'è la nella collocazione nella relazione di retta con il singolo
Con il singolo utente e la difficoltà ma lo vedremo poi in altri punti del vostro deposto percorso la difficoltà vera e trovare una forma equilibrata di ampia rappresentanza una forma equilibrata di erogazione di servizi tra i diversi territori incerto che il ruolo centrale INPS è un ruolo dal punto di vista pesante dal punto di vista finanziario nome poi percepito non è tradotto da questo punto di vista non ha un'influenza sull'erogazione dei servizi servizi vivono attraverso quell'altro venti per cento questo oggettivamente impedisce una forma di sviluppo della della della programmazione locale perché se tutte le società hanno altro perché è facile comprendere che si ha poca sì a poca flessibilità
Direi che è il tema che a noi preoccupa il più a livello di governo territoriale e la differenziazione locale
Delle regole innanzitutto diritti diversi in luoghi diversi
E diciamo che condividiamo l'approccio che che che emerge dalla ricerca sul fatto che il coinvolgimento delle famiglie sia
Diciamo così significativo purtroppo però lo leggiamo con un abbandono dell'utente alla famiglia come una famiglia che rimane sola
Ecco poi rispetto all'intreccio istituzionale magari facciamo un secondo giro quindi lei condivide i dati province il percepito tutto sommato degli utenti e di maggiore centralità del due attori che dovrebbero far regia anche se poi hanno il quindici per cento delle risorse
Sentiamo il punto di vista del il dottor Fazzone in Regione Lombardia
Ma innanzitutto
Un primo problema anche mettere in evidenza rispetto alla ricerca e il tema della non autosufficienza cosa intendiamo per minuto sufficienza perché lì si apre una discussione un difficile da completare in questa ricerca detto tra l'altro i dati differenziati anche rispetto tre distretti considerati quindi bisogna capirsi su questo tema qua
Ha sicuramente pesato
E quindi mi diventa facile ad esempio se dico che il peso fondamentale
Per intervento impressione ha un carattere dimensionale così come voi avete posto che a noi ha provocato solo problemi tra l'altro un senso che nostro
Percorso è stato quello di a rendere più efficiente la macchina per consentire che la risposta monetaria parte l'INPS vaste rapidamente
Cosa diventa sempre complessa noi riduciamo i tempi ma non
I tempi non
Si mantengono lunghi ma sicuramente la copertura quest'aria di di risorse grandemente significativa
Sul podio uso si può discutere all'infinito credo che però affrontare un tema di questa natura
In un dibattito il cinque minuti sia vicenda complessa
Allora per ritornare al punto centrale per me si tratta di ragionare su che cosa si intende per Mutu sufficienza che tipo di risposta al di là dell'intervento dell'INPS che
Le caratteristiche dette si possa organizzare il peggior carico delle famiglie sicuramente significativo nonostante tutto l'intervento compiuto a livello regionale perché io verso del porto gli ultimi dati ormai se mammelle trecento milioni di euro spesi nel due mila sei per quanto riguarda la non autosufficienza sostanzialmente prendendo poi si tratta di andarci capire bene sul termine autosufficienza vorrei rimarcare che lo regione Lombardia è andata a fare uno sforzo incredibile per definire da creando sia a livello del lungo assistenza per anziani insieme alle per un'assistenza per disabili anche dalla fase domiciliare un tentativo di individuare quali sono le il termine con cui si può impostare un discorso di reale non-autosufficienza
Abbiamo classificato gli ospiti abbiamo cercato di fare una valutazione di appropriatezza di risposta
Le risorse che abbiamo a disposizione distribuito tutte cioè non risulta che ci tratteniamo
Quindi
Sì dovessi fare una ragionamento sua necessario va be cerchiamo di capire che cos'erano autosufficienza perché si può sostenere molto efficienza di natura
Fisco psichica di natura sociale possono altre molti elementi
E non si può secondo me mettere insieme al socio sanitario e sociale così tambur bisogna fare un ragionamento differenziato rispetto al livello di intervento
Betty leone Spi Cgil
Naturalmente credo che la fotografia che qui c'è è una fotografia del tutto condivisibile
Noi abbiamo a livello nazionale un osservatorio sulla spesa sociale dei Comuni e sostanzialmente le cose che noi vediamo con la collaborazione del professor Montemurro a livello nazionale corrispondono alle questioni che voi qui avete sottolineato a livello della Lombardia sia sia per la questione della disomogeneità fortissima tra comune e comune nella spesa sociale sia poi per la questione di quanto i comuni investono nella spesa sociale delle proprie risorse quindi il dato è sostanzialmente un dato che si rileva a tutti i livelli
Editalia con qualche differenza che potete immaginare nel Mezzogiorno ma che sostanzialmente anche lì però va perso questa tendenza quindi il dato sicuramente è questo
Ora dentro questa vostra fotografia io mi sentirei di sottolineare rapidamente sono due cose che quei approfondisco negli altri giri la prima è la questione del non profit
Voi giustamente sottolineato una cosa che noi da tempo denunciamo cioè che in realtà il non profit non è servito in Italia a per fare questa virtù rossa mix tra risorse pubbliche risorse private
E stato piuttosto in Italia un elemento dell'esternalizzazione della lavoro pubblico e dell'utilizzo un intermediario dell'utilizzo delle risorse pubbliche
In maniera un po'meno costosa per i per diciamo gli attori pubblici quindi i Comuni e le Regioni e anche le ASL e a scapito della questione lavoro
Questo è stato questa fotografia voglio dire forse bisognerebbe riflettere di più perché invece il tema di come mettere insieme risorse pubbliche risorse private io lo considero un tema importante
Per il futuro del welfare italiano
Il tema quindi secondo me all'ordine del giorno lo strumento che pensavamo non è quello o per lo meno forse andrebbe rivisto tutta la discussione con le fondazioni eccetera
Seconda questione che mi pare la questione centrale anche dalla discussione che è stata fatta qui che viene posta ed è la prevalenza dell'INPS tutte la questione delle riforme assistenziali
Se lire intanto chiarendo un equivoco che ci può essere che questo dibattito che voi oggi fate non ha nessuna attinenza con il dibattito sulle pensioni differenze separazione tra previdenza e assistenza perché come sappiamo comunque Lipsa bilanci
Separati quindi stiamo discutendo di altro questo per evitare un equivoco perché è un tema caldo nella nostra discussione stavo discutendo di a ora detto questo si è vero che l'INPS a una prevalenza perché naturalmente c'è una prevalenza dei gli emolumenti monetari nel nostro uguali far allora links ha costituito però in questi anni l'unico elemento di omogeneità del diritto nazionale
Perché ha stabilito dei car dei criteri e questi criteri si applicano in tutto il territorio nazionale con molte disomogeneità per carità poi come vengono fatte sappiamo la questione del nord e sud come nel Sud o questo strumento sia stato utilizzato anche per sostenere il reddito non solo per contrastare però c'è questo elemento
Ora mettere in discussione questo elemento in assenza dei livelli essenziali di assistenza in assenza di una regia più chiara
è utile o no io metterei un punto di domanda nella diciamo invece assertività della ricerca che dice bisogna passare da lì ecco io avrei qualche dubbio che poi nella seconda tornata esplicito Mario
Grazie mille
Dare la parola all'Anci per lasciare poi persino chi rappresenta l'istituzione nazionale un po'sempre la conclusione originalità
Approvazione
Non è una cosa molto interessante quello che ho visto mi dispiace che non lo tutta la legge
E l'ovvia era in altre parti e non sapevo neanche delle domande a dire la verità inizia il sentiero facciamo il professore universitario prima questo professore che è meglio fare domande prego apertura credo neanche io ritengo che il discorso è un discorso molto interessante stupendo secondo me Lanzi ne approfitterà di questo di questo nuovo fatto che è molto utile
Le materie
Bisogna partire quando nel due mila è venuto fuori la tre due otto
Caro professore che prima i comuni avevano sempre delegato Lease oggi i Comuni stanno riportando nel loro tutti i piani pizzaiola
Io ritengo che il percorso è ancora lungo ma ho una grande fiducia nei comuni
L'unica cosa che ho visto nei lettere nelle tre indagini che avete fatto sul discorso dei costi e ai costi bisogna andare a vedere anche incerto e poi vince dove ci sono i contratti sociali
Perché è sulle RSA andate a verificare che trovate una differenza è un po'un discorso a trecentosessanta gradi sarebbe bello che la Regione
Quello che per quello che compete a me come anzi stiamo lavorando abbastanza bene litigando ma come TAP lavorando a livello nazionale avendo anche un ruolo nazionale
Con il ministro Ferrero con tutti gli altri ministeri penso che la strada la si possa fare insieme se tutti dico tutti mettiamo al centro la persona se non ci sono scavalcamento istituzione sono percorse io son convinto comuni province regioni
è governo la strada la possiamo fare insieme e andare avanti insieme per poter portare la mia grande preoccupazione e chiudo avendo un'esperienza avendo un incarico nazionale
Sono le altre regioni io non lo so come farà il ministro
Col fondo da un lato sufficienza perché io sono uno di quelli che dice
L'ho detto anche in Anci nazionale
Che in questa finanziaria ritengo molto molto molto positivo tutte quei fondi che sono stati messi fa la famiglia perché questo governo ha messo al cento la famiglia mi dispiace che questo messaggio non passa io non capisco
Perché questo messaggio non venga non non si passi che per la prima volta c'è il fondo dall'amato a sufficienza
Per la prima volta ci sono i duecento milioni della al ministero dalla famiglia sui fondi leggiamo però mi fermo qui grazie grazie il ministro Ferrero
Dieci minuti in cui c'è qualcosa più virtuosi gli altri interlocutori no no no
A me a me basta che quello che i risparmi sulla prima domanda ma lo posso tenere per le multe Matteo essendo io
Non figlio di tedeschi ma calvinista cioè
Allora sulla sulla foto
La Fia a me pare che la fotografia sia sia corretta
Anch'io però diciamo dopo un valore diverso alla fotografia
Nel senso che dal mio punto di vista
Il
Putin si indubbiamente ha garantito in questi anni che ci fosse un un minimo di trasferimenti anche in quelle regioni del Paese in cui il livello dei servizi sotto zero
E questo ha un e questo ha un valore positivo
E quindi io non penso che come dire
Sia risolutiva questa condizione però non l'avete mai nemmeno come una condizione drammatica perché in assenza dell'INPS con la stesso livello dispensa se diviso tra le regioni con i gradi di efficienza e di efficacia che ci sono di utilizzo della spesa tra le diverse regioni eviteremmo una situazione dal mio punto di vista peggiore di quella attuale
La seconda considerazione
E che io ritengo che sia possibile discutere di una modifica
Dei pesi relativi che quindi anche della questione dei trasferimenti all'INPS solo in presenza di un significativo aumento di risorse
Le nozze coi fichi secchi sostanzialmente non si fanno
E essendo che la diciamo questo ambito d'intervento deve servire a ridurre l'insicurezza sociale
Io considererei delinquenziale mettersi a dare dei messaggi che hanno l'unico effetto di produrre un enorme aumento di insicurezza sociale
Perché ci sono migliaia e migliaia di persone che in qualche modo con questi trasferimenti monetari
Diciamo così che arrivano a fine mese decentemente riescono a corso riescono a coprire i i costi di un assistente domiciliare perché poi di questo si tratta
E quindi secondo me il segnale che va dato è per intanto sul versante dei trasferimenti monetari non si tocca nulla
Ma qui arrivo dopo nella misura in cui c'è un aumento significativo di risorse che permette chiaramente di far percepire che non c'è un grande polverone
Al cui termine c'è un peggioramento della situazione ma nella misura in cui è che era un percorso credo che si possa discutere
Ma appunto in questo contesto per adesso secondo me siamo nel campo nel nello spazio nel diciamo nel nel campo di azione politica in cui questi otto miliardi di trasferimenti monetari rimangono tali
E discutiamo cosa ci si aggiunge e e comici Sergio finisco con una
Una una un ulteriore elemento diciamo che accettando l'analisi impone un elemento di di considerazione
Ma siamo proprio sicuri che la scarsità di risorse maneggiate dai Comuni determini totalmente una scarsa capacità di incidenza dei comuni
Nella gestione
Perché secondo me le due cose non sono totalmente coincidenti evidente che se uno gestisce novanta per cento della spesa sarà in grado di Padovano e Giare
Molto se gestisce il dieci per cento padroneggia meno
Però secondo me deve far riflettere che banalmente noi abbiamo assistito ad una capacità del mercato
Di rispondere ai bisogni sociali di un mercato complicato come quello dell'immigrazione clandestina legata all'offerta di lavoro di un certo tipo perché di questo si tratta noi abbiamo assistito alla capacità del mercato di un mercato complicato di rispondere a dei bisogni sociali
E senza che il pubblico in qualche modo riuscisse ad intercettare questo quasi per nulla come fornitore di servizi allora io pongo lo dico solo per dire che forse c'era una domanda sociale solvibile
Che nessuno è stato in grado da parte del pubblico di tematizzare
E forse quindi il fatto che i comuni
Maneggi non solo il dieci per cento delle risorse o poco più poco meno
Pone un problema indubbiamente bisogna aumentare questa quantità di risorse però secondo me non non non dice non dice del perché non sia intercettato quasi nulla
Nella domanda sociale perché fosse invece qualche ricerca su salto in più e qualche capacità in più di di di relazioni sociali avrebbe permesso una qualche capacità più di gestione anche perché lo si vede
Nelle differenze relative significative che ci sono tra i comuni e che non sono solo tra i Comuni del Nord e del Sud Italia sono tra i Comuni dentro le stesse regioni il che vuol dire che anche con risorse scarse se c'è una capacità di gestione politica si possono fare delle cose significative
Punto
Non rispettato
Introduco la seconda domanda facendo un parallelo tra il nostro sistema sanitario e il nostro sistema di tutela sociale il nostro sistema sanitario considerato nel ranking l'Organizzazione mondiale sanità un lavoro del due mila e uno
Quindi già fatte
Autorevole istituzione il secondo migliore al mondo
Dopo i francesi considerati gli americani sono al trentasettesimo posto
Il nostro sistema sanitario che spende relativamente poco sei virgola sei del prodotto interno lordo la spesa pubblica con dei buoni risultati in termini di appropriatezza ovviamente tante cose non vanno però a quanto pare gli altri Paesi le cose che non vanno
Sono molto di più che da noi
Quali sono le caratteristiche di fondo del sistema sanitario
Uno no c'è un grande protagonismo delle regioni
Ma la governance vede un focus prevalente da parte un attore locale che si chiama azienda sanitaria
Quindi come dire abbiamo due polarità forte la Regione le trecento aziende sanitarie pubbliche
è un sistema che dovuto avere buoni dati complessivo si stima che tipo nel senso che c'è sostanzialmente un livello di spesa
E quando il Paese poi purtroppo
Differenza di efficacia ci sono
Quando il complesso sistema al contrario il sistema sociale
Si trova a livello nazionale con caratteristiche esattamente opposto
Allora formalmente c'è una titolarità primaria da parte del regioni
Ma gestendo lo Stato centrale quattro quinti delle risorse o tre quarti evidentemente queste titolarità formale e formale nel senso vero del termine nel senso che non è sostanziale
Inoltre le agenzie locali chiamati a fare
Azione di regia comuni parte con il supporto delle ASL questa azione di regia la esercitano appunto se il quindici per cento di risorse a me spesso piange il cuore ricordo ne ho fatto un lavoro come ho contato le riunioni fatti nel cui territorio per fare i piani di zona
Trecentoventi centocinquanta centottanta centottanta riunione per programmare il quindici per cento adesso sul territorio evidentemente perché so che la programmazione
Quindi il sistema che formalmente vorrebbe essere decentrato ma così sostanzialmente accentrato risultati netti contrariamente al sistema sanitario forte iniquità del sistema grandissimi differenziali
Va dove la sanità invece grazie delle agenzie decentrate reciterà sistema sostanze dette e buone risultati a livello internazionale il nostro il sistema sociale altrettanto non poteva in questa ricerca sostanzialmente né conferma un po'questi dati e divenne il confronto internazionale ci ricordo lo diceva prima anche il professore Ancelotti cosa nel suo Paese che spende
In media europeo per la sanità un po'di più per la previdenza e quel po'di più che spendiamo per la previdenza spendiamo in meno sul sociale questo affronti una spesa pubblica complessivamente in media con i grandi parchi europee quindi Francia e Germania
La domanda
L'ho fatta lunga però la preoccupa Rai cinque minuti
L'ho fatta lunga la domanda
Voi
Visto che avete tu sosto su tutto sommato tutti quanti detto siamo d'accordo sulla fotografia se pur dandogli per un'accezione un po'diverse da quelle sono secondo voi i motivi profondi per cui il nostro sistema sociale oggi così
Vediamo se la titolarità formale delle regioni propone sostanzialmente gestiscono solo un quarto un quinto delle forse questo può aver avuto per cinque anni il ministro del welfare leghista dice lunga sulla difficoltà rendere protagonisti alle regioni
Cui i Comuni che hanno che fa l'estrazione di regia ma che in queste azioni regia evidentemente gestisco una quantità di risorse non così importante quello mandare perché così quali sono i motivi storici visto che la storia del fratello gemello il sistema sanitario opposto nel nostro Paese
Quindi non è vero che non siamo capaci a quello di sottrarre
Ma ecco mi vien da dire che la la si parte da da dalla storia cioè da una frammentazione e da una storia più radicata sul territorio degli interventi del sociale rispetto all'organizzazione regionali sanitari da questo punto di vista ricomporre la frammentazione più difficile farlo di frammentazione non di articolazione perché l'articolazione in quanto tale non è negativa
Significa posizionare su diversi livelli
Diciamo così ruoli e compiti assistiamo a una frammentazione invece a una difficoltà di fare governance a livello territoriale qui mi tocca toccano due parole sulle Province in Lombardia province hanno un ruolo ahimè defilato non per loro scelta nella programmazione di questi di questi di questi interventi in questi settori più volte abbiamo cercato di di
Proporre
Una governance che a livello territoriale prevedesse una maggiore presenza provinciale d'altra parte però invece una sottolineatura positiva e ottimista perché il secondo giro dei piani di zona è un pericolo diverso dal primo pensiamo che la centralità qui anche Lombardia del della programmazione comunale in generale del del Comune vada ulteriormente sostenuta c'è una competizione impari
Con l'Asia una tendenza al mio punto vista teorico si è sviluppata e scritta vediamo se poi si si manifesta oggi è chiaro che i piani di zona contro l'ASL perdono due zero come minimo occorre capire se con il consenso di tutti nessuno escluso
Sì posso invertire questa tendenza Eric rimmel rimettere al centro non soltanto dista formale ma sostanziale una programmazione locale che sappia sfruttare le risorse di tutti anche quelle delle province ovviamente prima citazione che riguarda le le province Milano in particolare che qui rappresento ma un investimento autonomo
Delle delle province i dati Milano dicono che dei nostri diciassette diciotto milioni di euro investiti annualmente nella sociale il sessantatré per cento va nella programmazione locale cioè nel sostegno alla programmazione locale finanziamento i piani di zona per la quota parte modesta comunque
In alcuni casi significativa per altre cose invece di Area Vasta di cui parliamo poi parlando di interverremo cui parlando di policy sul su una aspetto specifico di livello non solo locale asili nido
Non parliamo di anziani questo in questo in questo momento un bando nostro recente per l'aiuto ai comuni per la redazione di Nuovi asili nido per la misurazione dei vigilini lo ha portato domande fino a una quarantina di milioni di Euro
Quindi mettendo avendo messo la la Provincia a disposizione quindici milioni di euro propri con chiedendo un cofinanziamento cinquanta per cento i Comuni quindi questa percezione il bisogno cioè piuttosto marcata sul territorio il luogo giusto dalla governance facilmente identificabili nel livello territoriale chiediamo che vengono considerate qui la parte la maglietta che indossa in questo momento diversamente le province d'ora in avanti
Sono
Ma prima dei rispondete a queste domande volevo richiamare un aspetto che non avevo ripreso una prima domanda che secondo me è fondamentale cruciale soprattutto in un bar di via
Ecco non si può trattare il tema del no profit e così come tratto nella ricerca nel senso che o parliamo Dino profit in ottica di responsabilità sociale d'impresa il terzo Fondazione CR e Mec in cioè disponibilità a erogare risorse
O parliamo del no profit chi esercita una funzione programmatoria e produttiva
Nel nostro sistema diversi dobbiamo fare tu il giuramento dovremmo andare a vedere fino in fondo queste risorse impiegate al no profit che valore hanno anche in termini ti
Risorse trasformare lavoro risorse umane rispetto all'impegno all'appalto forse dei ragionamenti anche di natura economica riteniamo fuori tratto bisognerebbe chiedersi come mai Lombardia
Quando ha deciso di passare al trasformazione delle istituzioni pubbliche Appiah a livello territoriale deciso per il settanta per cento di trasformarle in fondazioni di diritto privato senza scopo di lucro
Così come molte delle innovazione esso spento all'anno prassi io vorrei correre per tutti che uno dei temi cruciali affrontati
Anche la ricerca che è il problema di operare perché l'utente non autosufficiente trovi delle risoluzioni del disposti al di là di inventarsi drammatici marchingegni
Burocratici che consentono forse i sei mesi ci hanno risposto che si può dare in tre giorni
Ricordare ad esempio l'operazione che abbiamo fatto senza buttar via quattrini
Di realizzare un perché a un call center per gli anziani che ormai diffuso su tutto il territorio lombardo che è gestito dall'associazione di volontariato che fanno capo fino ad Auser
E che sta dando una serie di risposte significative per quanto riguarda la alla possibilità di orientare anzianotto sufficiente rispetto ai propri bisogni
Quindi attenzione ad affrontare il tema profit così una confronto nella ricerca o facciamo un discorso di
Responsabili di coloro che possono distribuire risorse economiche faccia un discorso di coloro che hanno una presenza forte nel territorio e sono in grado di essere sensori significativi
Della risposta che danno nelle migliori condizioni possibili
Per quanto riguarda il perché curiosa la vicenda perché vorrei ricordare che
E io spero che non venga in mente qualche analoghi riforme arrivare a una nuova riforma perché non se ne può più
E quindi bisogna dare stabilità le forme che si fa no poi vorrei ricordare che materia sociale materie riservate alle Regione per cui interventi istituzionali che vanno a intromettersi in sede regionale avranno le risposte che si sono state sempre sviluppate dalla Regione
In materia di competenze in tutte le sedi passate il suo saranno anche nel presente
Allora la curiosità è che il tema del sociale profondamente agganciato vorrei che lungo ricordasse alla all'azienda sanitaria locale e si chiamava all'epoca
Azienda dei servizi socio sanitari e sociali cultura L'Unità sanitaria e socio soffre cioè al vento i la connotazione sociale
Fatta questa operazione ad affidarsi ha detto trecentoventotto suddetto riportare tutto ai Comuni ok
E la Regione Lombardia credo che sia stata una delle pene comunque quella con un maggiore impegno diffusione delle trasferimento diffuso sul territorio ha trasferito tutto ormai comune e per quanto riguarda il sociale
Prendo atto che costruire però una governance che avesse dei riferimenti certi e quindi abbiamo negoziato e siamo arrivati ai distretti società distretti sociali socio sanitari che hanno la stessa identità dal punto di vista della composizione socio demografica non eravamo soddisfatti e qui lo trovate gli elementi li li vi verificate
Ovviamente subito perché pensavamo a una dimensione più ampia sovradistrettuale perché ovviamente le differenze si possono ricomporre più facilmente ma abbiamo detto questa cioè che i comuni fanno perseguiamo questa scelta il raccordo con loro accompagniamo nei vorrei sempre più ricorreva il professor run certi cosa che l'accordo di programma in questa fase sempre più preceduto da un lavoro abbiamo anche modificato l'organizzazione sulla da un lavoro di sostegno affinché si arrivi a un accordo
Di partnership di fatto
Pulendo il sistema nel senso che da una parte detto fino in fondo per cercare di fare in modo che la Cavallo venga scusate l'espressione un casino organizzativo abbiamo detto va bene anzi socio sanitario
Con armi sociale dopo poi è momenti di confronto attraverso gli strumenti che sono a disposizione per giunta abbiamo rafforzato anche il tema della programmazione sanitaria locale
Perché ci sono questi documenti che devono essere confrontati
Sia esso vi programmazione sanitarie Crispi Mazzone socio sanitarie livello di aziende sette euro
Dobbiamo lavorare su queste strade lasciando poi l'autonomia gli anni di comunali per trovare le soluzioni migliori sul piano della gestione dei servizi anche se le continuiamo a spingere sul fatto che ci sia un intervento
Si è in grado di mettere in piedi una filiera i servizi di prestazioni vorrei ricordare per tutti che il fatto di bloccare
Fatto anche conosciuto duello su questa questione unica Nefertari sul sociale ha stabilito le presenta autorizzativi e criteri
Di accreditamento non requisite legamento per almeno due filiere indispensabili minori o disabili
Spetta adesso il Comune produrre concreta attuazione dare concreta attuazione di questo percorso
Abbiamo articolato le filiere non ci siamo per esempio sulla nemmeno all'epoca ci sono sull'asilo nido abbiam dato guardate che ci sono più possibilità di unità d'offerta che vanno col proprio territorio nell'infermeria micronidi
Nidi aziendali asili nido in modo che ci sia un'articolazione rispetto il prigioniero pronto però secondo me dobbiamo dare la giusta strada cioè a ricambiare un'altra volta è un disastro allora abbiamo scelto questa strada stiamo perseguendo questo percorso dobbiamo sostenere questa governance locale deve essere il più caro possibili referenti di governance ASL e distretti governo associato governo associato il tema di fondo che poi distretto diventi un momento quello che c'è il problema della fatto che il tecnico cioè abbiamo sì o no riconosciuti dai politici a livello locale eterologa lo verifichiamo tutte le volte che noi monitoriamo il monitoraggio è costante da parte della Regione sui Piani di Zona
Vediamo questo divario molte volte e c'è una diversità anche i gruppi opzione
Tra l'assemblea dei sindaci di distretto uffici piano quindi bisogna lavorare perché queste cose
Sì costruiscono in uno unità di di riferimento
Dopodiché
Io faccio un'ultima considerazione secondo me anche nella grande lombardi
E sociale a al secondo il reato
Delle diversità
Cross diversità figuriamoci a livello nazionale
Ed è evidente che è molto difficile trovare delle soluzioni unione anche per il territorio nazionale io non ho dubbi
Ma anche univoca a livello della Regione Lombardia sono aree gli stretti
Storie culture che sono diverso ci vuole tempo bisogna fare in modo che questa governance si allargava che entri concretamente sono d'accordo
Nella soluzione definizioni persona cosa che uno dei temi riuscire a sta
Trovare degli standard per i servizi
Per poter fare in modo che ci sia il servizio e che abbiano standard che hanno un riferimento territoriale regionale
E questo lavoro abbiamo fatto che contro quello sforzo che vi ho detto per quanto riguarda consegnando il Comune
Che abbiamo fatto sulle multe Dossetto sociale minori disabili è stato un lavoro complesso che comunque abbiamo consigliato del sospetto allo cioè ciascuno la propria responsabilità sapendo che il livello
Avendo ben presente che materia riservata competenza regionale e che la Regione ha trasferita intanto alla responsabilità del Comune facendo un'operazione di sostegno e di collaborazione che credo sia evidentissima
Grazie Betty leone Spi Cgil
Sì innanzitutto vorrei dire che quando che io invece condivido diciamo il taglio che è stato detto e dato nella ricerca sulla questione del non profit perché qui verteva sulla questione delle risorse e quindi è giusto che venga evidenziato come una degli obiettivi che c'erano sulla questione le risorse in realtà non ha funzionato
La ricerca non non parla di tutto quello che invece è
Il valore del non profit e la difesa della cittadinanza attiva cosa della quale siamo tutti convinti tant'è vero che abbiamo come sindacato promosso una associazione di volontariato che l'Auser quindi ma sono due
Due campi Diversi mi sembra diciamo coerente invece la discussione così come è stata fatta nella ricerca che verteva
Come possiamo utilizzare le risorse il mix risorse pubbliche risorse private la conclusione a cui si arriva mi sembra oggettiva e ci dobbiamo riflettere ecco perché ovviamente non è questo il canale
Storicamente in Italia l'abbiamo sempre detto il non profit
Aggiunge e è più forte dove è più forte la spesa pubblica sociale e così bisogna analizzare questo bisogna verificare come si fa invece a mettere in moto un meccanismo più virtuoso non so so che c'è tutto questo diciamo questo movimento sulle fondazioni questa crescita del valore delle fondazioni sarà interessante per esempio cosa succede della relazione della fondazione sud
Belvedere questo cosa succede su questa famosa fondazione sud che dovrebbe servire a finanziare attraverso i fondi del del appunto di solidarietà delle fondazioni una parte delle politiche sociali del Sud quelle veramente un campo importante per capire se questo modello Fondazione no profit perché poi ne nei consigli amministrazione c'è pure il no profit
Funzionerà quindi c'abbiamo anche un campo nuovo oggi osservazione che che può valere che può valere per tutti
Per venire alla domanda
Io penso che c'è un problema veramente di che risale alla storia perché storicamente in Italia è stata molto forte l'idea di un sistema sanitario a diffusione nazionale anche prima del sistema sanitario nazionale
Pensiamo a cosa ha significato nella storia l'articolazione della funzione pubblica del medico condotto
E poi di altre strutturazioni tipo la medicina scolastica nel dopoguerra è stata la medicina scolastica che ha fatto la politica sociale verso i bambini verso l'infanzia per esempio
E c'è una storia che appunto al visto Sempre nella cultura italiana molto forte la presenza di questo sistema diffuso anche nelle politiche sociali
Non solo nella vecchia idea che il medico condotto era il diciamo il confessore della comunità quindi aveva un ruolo
Ma proprio perché l'Italia ha una forte tradizione di medicina sociale molto più forte di quella di altri Paesi
E questo ha condizionato lo sviluppo del sociale la la sanità ha sempre in qualche modo assorbito il sociale e negli anni noi non abbiamo mai fatto fino al due mila due mila uno una diciamo una riforma di strutture dei servizi sociali l'abbiamo affidata anche nella mitica discussione della dell'assist della socio sanitario diciamo della delle aste il o prima ancora dei Consorzi sanitari di zona sopra io allora di Lombardia vi ricordo tutto tutto il percorso cui anche allora partecipai
Ecco questa cultura in realtà una cultura che poi ha fatto in qualche modo inglobare tutto nella sanità e il sociale italiano fa i conti con questo e probabilmente questo è anche uno degli elementi che poi ha prodotto una diciamo un protagonismo più forte poi ci torno anche del della del trasferimento monetario
Perché non c'era una cultura diffusa
Ed era affidata ai Comuni oggi perciò ritorno ai comuni la regia del sociale
Che era la risposta al bisogno immediato quindi non c'era un Progetto sull'assistenza sociale cioè l'assistenza dei comuni al bisognoso è stata così storicamente
Cioè abbiamo cominciato a ragionare molto più tardi dell'organizzazione dei servizi dei servizi sociali di un sistema di servizi sociali e soprattutto di diritti sociali
E anche qui secondo me paghiamo una confusione
Che non discriminiamo mai le politiche di contrasto alla povertà che rispondono a quella tradizione dell'assistenza comunale vecchia la sanità risposta al bisogno dalle politiche sociali di diritto di cittadinanza
Che sono due cose diverse giustamente la ricerca quando di quando fa a quali valori ci si riferisce dice due cose universalismo ed equità
E universalismo significa appunto l'aspetto da dei diritti di cittadinanza che non sempre sono legati al recto
è un'altra cosa sono le politiche di contrasto alla povertà
Noi ancora distinguiamo poco questo questo vale anche nell'approccio sulla discussione della non autosufficienza anche se lì proprio lo stato di non autosufficienza mette al centro la difesa della dignità
Viene a persone e quindi potrebbe rendere
Meglio diciamo meno difficile ancor più difficile scusate questa confusione tra contrasto alla povertà e diritto di cittadinanza potrebbe essere veramente un terreno importante interessante di distinzione
Il che ci aiuterebbe a ricomporre la questione
Emolumento monetario o servizi
Purtroppo però la cultura di questi ultimi anni e chiudo così brevissimamente non va verso questa questo filone che io condivido cioè parliamo molto di servizi e diritti di cittadinanza e e invece i trasferimenti monetari come politica di contrasto alla povertà noi stiamo facendo tutt'altro ovviamente la storia dei voucher
La storia ma persino la storia
Delle finanziarie di questi ultimi anni che io chiamo la via fiscale allo stato sociale che ragiona sempre di detrazioni e deduzioni anche nella cosiddetta politica della famiglia piuttosto che servizi quindi
La tendenza mi pare opposta a quella che noi vorremmo proporre anche nella politica attuale
Bazzoni per lanci
Allora io Opera Pia li devo dire allora che esattamente non so a trenta giorni fa abbiamo consegnato al Presidente del Consiglio regionale
La modifica che l'anzi ha proposto sulla legge Trento noi abbiano deciso come ANCI
Di affidare ad ai professionisti
Proprio un mese fa l'abbiamo consegnata
L'attuale presidente del consiglio regionale una settimana fa abbiamo avuto l'incontro con l'assessore Cè con presente tutti i presidenti delle Conferenze del sì intensi anche la responsabile del Comune di Milano perché vogliamo può seguire portando queste modifiche specialmente su tutto il discorso che sta venendo avanti a livello nazionale e a livello regionale a livello nazionale
Abbiamo tutto il discorso dalla non autosufficienza noi ci troviamo di fronte a in buona fede quello che dico perché noi abbiamo chiesto la modifica dalla trentuno
Perché
Vogliamo che i sindaci entrano nella programmazione non nella gestione la gestione alla faccia il direttore generale noi non vogliamo entrare nel discorso dell'azione
Però nella programmazione aboliamo giocare anche nel ruolo perché perché da una parte effettivamente l'Assessorato alla famiglia c'è tutta la massima disponibilità di collaborazione effettivamente si sta trasferendo tutto ai Comuni promettete vinte resta che sono scene anni che abbiamo iniziato i piani di zona quando abbiam fatto vent'anni che abbia e comunità negavano tutto se deve riportare tutto a casa
Allora il nostro discorso proprio di vedere io non lo so che cosa succederà per carità
Il Consiglio è sopra il Consiglio regionale però noi riteniamo che i comuni abbiano un ruolo di programmazione perché la dismissione
Lo dico l'ho letto ieri sul sfuggente l'intervista di Veronesi io ho avuto la fortuna quand'era ministro di collaborare con Lori il discorso della dismissione precoce
Dall'ospedale cadono tutti e soli i comuni non c'è altro santo che viene ragazzi quei i Comuni stanno diventando il centro di tutto sì io vi elenco quello che è successo nel due mila e sei
Prevale Eritrea rifugi pullover rifugiati politici
Famiglie numerose disabile
Qui è una marea di cose che io non son più da che parte voi i problemi ci sono tutti i giorni che venga effettivamente un discorso della Provincia via C come qualcuno mi accusa
Come anzi di essere conto le polizze non è ognuno abbia il suo ruolo noi nella proposta di riforma che abbiamo portato a torno a ripetere al presidente del consiglio regionale abbiamo ritenuto che le province abbiano un ruolo perché amo tutta la competenza dei trasporti non trasporti è tutto questo è quello che noi vogliamo portare avanti
è insieme dobbiamo mettendo un discorso che l'ospedale è solo un passaggio
Tutto viene portato dopo show i comuni questo discorso non è giusto noi stiamo facendo degli incontri con le RSA
Qui lo dico al mio amico direttore generale dell'assessorato Moggia ha chiesto un incontro non è giusto che lei avesse a si facciano carico di un numero di costi che doveva essere dall'ospedale
Questo è sbagliato
Allora lo spera si faccia carico anche lui de una parte di DRG che venga dirottato cioè il discorso di supporto che c'è nelle RSA o in negli istituti io qui davanti a me Angelo Rossi che è stato commesso spiega potrebbe dire tantissime cose di questo ecco la questo è il punto che noi vorremmo portare avanti
Da parte dell'assessore c'è c'è stato la massima disponibilità però dopo c'è la politica la politica è un'altra cosa grazie
Grazie il ministro Ferrero
Ma sul
Sulle cause di di
Dell'articolazione del sistema
In questo modo realmente
Diciamo credo che vadano ma rese da distante in qualche modo nel senso che
Banalmente abbiamo avuto le guerre e le indennità
Agli invalidi di querce e lecci ci sono dei meccanismi che hanno sempre avuto due due pilastri diciamo quello centrale statale monetario
E poi l'assistenza che era a volte comunale a volte aziendale a volte aziendale perché poi di questo si
Il punto e che non si è secondo me no non si è mai addivenuti ad una cosa e che modificasse qualitativamente perché non si sono mai messe una quantità di risorse tali che permettesse di ridisegnare il sistema per cui
Io credo che il il punto fondamentale sia quello che quando tue redditi delle cose o cioè delle risorse che ti permettono di fare un'operazione di modifica oppure no
No no non fai moltissimo
Detto questo però quindi qui si risparmiando dei minuti per dopo
Io se dovessi descrivere il servizio sei linfa ad un parallelo tra il servizio sanitario nazionale e la quantità del sociale
Io però non descriverei come l'ha descritta lei
Nel senso che sostanzialmente la descrizione era servizio sanitario nazionale molto decentrato
E servizio diciamo il prezzo sociale molto centralizzato
E in parte è vero che così sui trasferimenti monetari così
Non è così sul versante di quello che la soddisfazione diciamo così
E la produzione dei servizi non è così ma soprattutto me pare che il punto vero di differenza sia che uno ai livelli essenziali di assistenza e l'altro no
E questo determina la
La vera diciamo il il vero cambio di paradigma tra l'uno e l'altro
Perché in un caso
Diciamo all'inizio già uniti il pezzo dell'intervento del pezzo dopo insomma secondo me il nodo degli interni dei livelli essenziali di assistenza
Non è solo che come giustamente veniva detto da gran certi cosa determina un diritto esigibile per i soggetti
Ma pongono anche il problema Allo stato di come si risparmia perché essendo che garantire i livelli essenziali di assistenza chiede un bel po'di risorse anche in campo sanitario ne chiede tante questo pone immediatamente il problema di come la spesa viene razionalizzata e quindi di come si riesce a governare i flussi di spesa in ordine in un certo modo
Oggi viceversa il fatto che non esistano i livelli essenziali di assistenza in campo sociale
Fa sì che la spesa non sempre governata dall'efficacia diciamo della medesima a tutti i livelli
A tutti i livelli
E quindi ma anche un po'un principio di realtà da questo punto di vista perché essendo che poi alla fine c'è quello che c'è
E nessun cittadino può diciamo così andare in un tribunale e chiedere il rispetto di un diritto che non è ad oggi sancito fino in fondo
C'è un po'più questo questa situazione un po'più diciamo in pasticciata allora in questo senso io credo che il punto fondamentale per tentare di far sì che che il sistema del del sociale
Abbia degli elementi di efficacia simile a quelli del servizio sanitario nazionale secondo me il punto fondamentale è quello della definizione dei livelli essenziali di assistenza
E da lì credo ne verranno cascata se siamo in grado di farlo tutta una serie di di questioni di cui provo a parlare nel nel giro successivo
Preciso un attimo
Il mio pensiero
Io sostengo che il sistema sanitario è governato dal livello intermedio regioni più aziende che operano su base provinciale
Ma soprattutto essere sanitario a un assetto di governance molto chiaro contrariamente al sistema sociale che invece un po'schizofrenico permettetemi il termine in senso che esiste un grosso ruolo del centro
E un ruolo dell'estrema periferia frammentata
E in questo modello è difficile se non impossibile costruire un assetto di governance che in qualche modo mette in equilibrio i meccanismi di responsabilità
Tengo l'ultima domanda in cui sono sicuro che i nostri procuratori daranno il meglio di sé ovvero domanda libera
Parli di quello che vuole
Cioè
Quali sono le policy che i nostri interlocutori propongono dal loro osservatorio per il nostro sistema sociale alla domanda libera metto sullo due paletti
Se imboccano una generica aumenta le risorse devono dichiarare volevano prendere
Il secondo paletto se imboccano i LEA posto che di la spesa più bassa e nei comuni calabresi venticinque euro per abitante quella più alta a Bolzano quattrocento euro
Per abitante quindi differenziali fate voi i conti non credo che sia mille cinquecento per mille ecco come si fa a parlare a cosa uniforme a fronte di Ferento di questo tipo ovviamente sono inversamente correlate ai bisogni nel senso di chiaramente a Bolzano di bisogni ce n'è molto meno
Potrebbe citare i trasferimenti dell'INPS tra Bolzano Cosenza dicono di un capacità equitativa finisce allora devono rientrare in gioco mille benissimo
Sul tema libero escludendo cosa ho fatto nelle vacanze non credo che interesserà invece entrando più nel merito ovviamente noi partiamo da una cosa che è successa due giorni fa cioè la presentazione
Del del disegno di legge sulla sul riforma complessiva
Dell'ordinamento degli enti locali in particolare l'idea concreta che provincia di Milano ma non solo ha fortemente voluto delle aree metropolitane quello è lo scenario istituzionale nel quale noi crediamo come provincia di Milano e le Province in generale hanno trovato una sottolineatura di una della necessità di un disegno di ruolo
Sempre con la maglietta provincia tornando però al discorso più generale senza pubblicità particolare
Mi sembra importante voglio dire solo una cosa che è stata fatta da alcune Province e cioè il tentativo di montagna di modificare la tabella d'erogazione monetaria in servizi tentativo difficile molto costoso ovviamente non l'abbiamo fatto
Con i disabili sensoriali cui davamo una mancia in sostanza per prendersi delle figure con gli assistenti alla comunicazione figure invero tra virgolette presa dalle famiglie una situazione che non è dissimile oggettivamente a quella delle badanti
Ovviamente unitamente diretto una competenza istituzionale ci ha consentito di trasferire delle risorse provinciali proprie agli enti locali organizzati in aziende che hanno assunto parte o tutti di questi assistenti alla comunicazione lo sforzo fatto in maniera congrua e anche molto costoso va da sé lo facciamo con efficacia i numeri sono contenuti governiamo questo questo percorso questo processo tuttora categorie molto protetta come come è noto
Altrove invece il ruolo che ci siamo ritagliati come dicevo prima un ruolo di supporto ai piani di zona di azioni dirette di secondo livello e di sostegno al terzo settore sul terzo settore però va va detto una cosa cioè noi non possiamo parlare in generale di terzo settore se non però differenziamo
Che cosa vogliamo questo terzo settore vogliamo se un fornitore c'è un fornitore non lo trattiamo da fornitore
All'interno del Piano di zona non cita delle indicazioni programmatiche ci dice quanto appalti vuole portare a casa no ecco questa natura duplice non è una colpa del terzo settore o dalla cooperativa sociale è un modo intendere la relazione con il con il no-profit
Venendo invece al tema Flood diciamo così di questo terzo giro cioè dei livelli essenziale allora piacerebbe cominciare a sperimentare
La discussione ammesso che siamo al partito in maniera scientifica
E cominciare a trovare un i posti perché noi in Lombardia perché non a Milano dove su alcuni temi cominciamo a vedere che cosa vuol dire cercare di sottrarre risorse
Ai bolzanini
Per darle ai milanesi e non ai cosentini ecco verso e ancorati a approviamo a siamo siamo difesi siamo difesi nelle mura locali al di là delle battute cioè troviamo un luogo dove proviamo a sperimentare qualcosa di cui stiamo parlando a tempo e siano essi minore piuttosto che Disario cioè terreni piuttosto arati qua nel nell'organizzazione dei servizi per capire se un certo limite Militello di livelli attuali non essenziali attuali
Non è vicino in alcuna medio mediana
A quello che
Effettivamente ci possiamo immaginare con questa con questa con questa idea dei livelli essenziali grazie
Fazzone
Ma io c'ero posso esprimere un desiderio un sogno e che ci lascino lavorare diversi scocche no ci lasci lavorare nel senso che alcune cose sono definite cioè andare a prendere in mano tutta la partita dei piani di zona
E ipotizzare un'ulteriore contribuente io sarei a o mi sparo sarei abbastanza d'accordo sulla l'eccitazione dell'invalido sovradistrettuale però ci si deve arrivare nel tempo
La nostra provocazione fondamentale che
Quanto è stato definito
Nelle sedi nazionali
E nelle sedi regionali
Possa avere un suo percorso concreto nel tempo ci vuole tempo per far crescere
Determinate risposte
Non questo non volevo dire ci lascino Ernest a parte il manovratore perché tasso la diretta a discutere come vari tavoli
A livello regionale
Sindacati pensionati sindacati e enti locali quindi debbano posti al diritto abbiamo posti anche a livello territoriale questa esigenza di confronto continuo sulle politiche sulla programmazione ci
Con questo voglio dire che sia mantenuto chiare fermo il principio che queste è una materia riservata a livello regionale
E che tutti gli interventi che si fanno per depauperare questa responsabilità e la realtà sono non elementi che producono solo conflitti e danni
Io non sono appassionato dei li conosce
Però son pronti a discutere perché non sono appassionato dei livelli essenziali di assistenza sociale perché credo molto difficile
Costruire nel sociale conferma che percorrono che vada da Bolzano fino a Mazara del Vallo per le caratteristiche creando diversità delle problematiche sociali esistenti in questo Paese poi ci vogliamo solo cimentare ma figuriamoci la Lombardia non si che ormai netto su questo terreno abbiamo una lunga esperienza su quelli che sono le tematiche sociali adesso tra l'altro presenta alle tra breve discussione in consiglio il
La legge di riforma dei servizi sociali della regione del Governo dalla Rete Servizi sociali socialiste che Ray comprenderà tutti gli aspetti
Tutto il primo può determinatosi in questi anni sul sistema dei servizi e quindi figuriamoci questo bisogna però sapere che quando si affronta il livello degli il tema dei livelli assistita si essenziali nel sociale
Trovare una linea comune sul territorio nazionale sarà elemento molto problematico
Secondo me questo comporta dei costi
Dopodiché vediamo
Noi abbiamo sempre soprattutto sulle materie riservate sostenuto l'esigenza che si attivasse prima o poi è una forma di federalismo fiscale
Non è possibile andare avanti in questa maniera qua anche perché non riesco a capire per esempio
Come non si possono attivare
Soluzione che tengono conto in
Fino al fondo conto del livello di responsabilità
Del governo regionale rispetto quello nazionale in ordine ai terreni e alle Marche
Si fosse fatto questo passaggio forse saremmo più avanti in un'ottica di federalismo
Fiscale solidale nel senso che non abbiamo mai pensato un'operazione
Brutale
Presidente Formigoni mai parlato in questi termini
Allora così come qui molto quando con il parliamo di fondo per la non autosufficienza tutte le volte il terreno è l'andare a definire quella quota di compartecipazione dell'utente in modo che non ricada sul tetto
Ci sarebbero dei sistemi molto semplici perché qui tutto l'operazione andare a ricercare a livello nazionale dei finanziamenti che abbiamo cercato per istituire a livello regionale per coprire questa spesa
Va bene ma perché non partire anche sul terreno la detrazione fiscale tout court
Ma perché
Allora le possibilità sono tante dopodiché
Sappiamo tutto che affrontare il tema della fondo lungoassistenza la vicenda complessa
Cento milioni di Euro
Va be'un segnale ma modestissimo nel senso che l'abbiano fatto una valutazione complessiva per dare una risposta sull'area anziani
Di fondo per la non autosufficiente ci valgono per la Lombardia quattrocentocinquanta cinquecento milioni di euro
Per la Lombardia se parliamo Lippi risposte se parliamo ammette di di bruscolini che devono cascare per terra un'altra Europa segnali
Tenendo presente che poi questo significa dove vado a trovarla sciolse e lì ci sono alcune risposte obbligate bisogna che poi la politica sia in grado di affrontare fino in fondo
Allora che cosa spero
Spero che sicuramente questo settore richiede un impegno maggiore di risorse
Beh innanzitutto chi deve considerare che questo settore ha una
Ma trova nella regione il livello massimo anche responsabilità come come gli enti locali nelle forme e nei modi che in quella regione Regioni e Comuni trovano dopo di che
Sicuramente andare a individuare
Delle soluzioni che tengono conto impossibile quindi nel sistema duale nazionale
Ma per carità
Crediamo difficile ma ci siamo qua pronti a trovare insieme queste soluzioni visto che la competenza nazionale ricordo che ci fu una discussione all'epoca professore il ciclo si ricorderà
Che probabilmente il modello di costruzione dei livelli essenziali di assistenza sociale doveva essere molto più partecipato tra governo e ragioni di quanto non lo fosse il tema dei livelli essenziali di assistenza nella sanità
Dopo le discussioni infinite
Non so cosa fare questa discussione se si può fare questo discorso copro
Però credo che
E poi cosa ci interessa
Vogliono che sia chiaro a tutti che il quale è il livello di responsabilità sociale che mia responsabilità che sta in casa maniera esclusiva la Regione
Fatto salvo determinazione
Che quei parametri nazionali
Secondo che quel sesto in tutti questi fatti per togliere risorse per fare operazioni azionarie spesso sono
No in tutto qualsiasi governo presenti sono fallaci perché la realtà del sociale è un'esperienza tipica di ciascuna regione
E le diversità sono grandiosa
Terza cosa che
E chiaro che questo è un settore che richiede
Se mettiamo insieme sociale e socio sanitario
Perché noi stiamo alle definizioni nomina tutti stare definizione sanitario e socio sanitario e sociale queste una storia che ha
Sempre rappresentato il terreno su cui si sono mosse poi
Definizione di normative risposte economiche eccetera eccetera benissimo allora
Se poi torniamo insieme sociale con il socio sanitario come fatto delle ricerche che gli al pittore tutte le risorse cresce pista di risorse cresce
Tenendo presente che la Lombardia interni aggiunga assoluti su questo piano il fondo sanitario regionale lo impiega pesantemente nell'aria è successo in Italia dovrà percorrere il dato il numero questo perché serve dell'eresia che vengono citati cinquecento esso sedici sono cinquantaquattro mila posti letto
Che vengono compartecipati in Regione Lombardia
Per lungo assistenza
Che sono quasi la metà dell'intero complesso di posti letto esistenti in Italia che hanno requisiti strutturali e organizzativi
Gestione rispetto strutturali e organizzativi che sono stati tradotte in atti come standard qualitativi parliamo di cose ben precise non parliamo di cose impreciso
Allora
Cioè qua abbiamo tutto il cerchio questo richiede più risorse come discutiamo
Va bene
Grazie
Betty leone punto di vista Spi Cgil
Sì beh innanzitutto io invece sono favorevole che a ricondurre il discorso alla questione dei livelli essenziali di assistenza mi sembra il punto
Da cui partire per garantire una risposta più omogenea non soltanto tra vari livelli dell'Italia ma come abbiamo visto qui addirittura tra i diversi comuni della ricca Lombardia quindi esiste la necessità di definire quali sono questi servizi che rispondono alla esigibilità dei diritti sociali di cittadinanza questo è secondo me un punto ineludibile e questo spetta sì allo Stato
Io vedo ora cioè l'insistenza con cui il dottor Fazio lei ripete sono le regioni che esclusiva mente hanno la competenza sociale
Io ho una visione un po'più articolata perché penso che i diritti sociali sono diritti costituzionali e quindi vanno comunque garantiti su tutto il territorio nazionale devono vedere un protagonismo quindi nazionale non indifferente
Ma abbiamo diverse abbiamo diverse situazioni questo vale anche per il sistema sanitario il diritto alla salute
è uguale di cittadinanza ma sappiamo che non è lo stesso ammalarsi a Milano o ammalarsi a Palermo per tantissimi problemi
Allora non nella c'è un punto in più nel sociale che sono diverse anche l'organizzazione alla risposta proprio per le tradizioni di Berzo il protagonismo dei Comuni nel tempo
Allora io devo dire con uno slogan che i diritti devono essere non possono essere differenziati le politiche si e i livelli essenziali di assistenza devono dire la tendenza uguale per tutti cioè qual è il punto a cui tutti bisogna attendere le politiche per arrivare a quell'obiettivo possono essere differenziate
Penso per esempio che per il Sud serve non soltanto un fondo perequativo che abbia caratteristiche un po'diverso da quello che viene visto nel Titolo quinto della Costituzione la revisione
E che però accanto al fondo perequativo per il Sud anche per il sociale sarebbe necessaria una politica di infrastrutturazione cioè una politica di investimenti
Allora bisogna fare una politica diversa differenziata il diritto però è uguale le strade per arrivare possono essere strade che ConcertiAmo diversamente assecondare l'obiettivo a cui vogliamo arrivare
Per esempio io visto positivamente una dichiarazione del ministro quando ci furono i famosi cento milioni di euro per il fondo sociale cosa anche per noi molto diciamo ovviamente una cosa
Simboliche simboli pal contano specialmente in politica quindi io non lo sottovaluto però certo simbolica
Il ministro dichiarò illustreremo per mettere i comuni in condizione di recepire la legge che poi faremo quindi anche un impegno
Ecco questa è un è è un problema no cioè
Bisogna spendere qualcosa per l'infrastrutturazione sociale
Per mettere tutti a livello politico poter fare i Progetti questo è un altro punto necessari con quali risorse cerchiamo di capire come orientiamo meglio le le risorse come non legge come non le disperdiamo
Utilizzando risorse che oggi sono prevalentemente sui trasferimenti monetari
Querelate io ho molti dubbi su questo ve l'ho detto prima perché la situazione politica che abbiamo è tale che questa è l'unica forma di garanzia di diritto uguale su tutto
Su tutto il paese c'è questa confusione che ribadisco tra contrasto alla povertà ha diritto di cittadinanza
Questo però non significa che non si possa gradualmente come dice il professor orti cosa cominciati a pensare e a capire quali sono gli ambiti sui quali si può intervenire
Io penso per esempio che noi abbiamo trattato Sempre la questione della assegno di accompagnamento nella tradizione culturale come una questione risarcitoria di diritto tanto che staccata dal reddito quindi non è tanto un sostegno al reddito è un risarcimento siccome comunque tu avrai più spese per avere una vita uguale agli altri che tu sia disabile o non autosufficiente non facciamo gradazioni
Ti spetta questo risarcimento
Che è un diritto di cittadinanza che non viene quindi che non è sottoposto alla prova dei mezzi
Ecco questo principio vale ancora oggi
Si potrebbe ridiscutere nell'ambito di quell'appunto fatti salvi i diritti acquisiti quindi quello che c'è oggi perché questo rende le politiche più graduali e quindi ovviamente meno visibili e apparentemente meno efficaci
Ma siccome nelle politiche sociali quello che conta il consenso se no non fu non le politiche non funzionano l'abbiamo visto più volte
La costruzione del consenso non è indifferente dentro le politiche sociali quindi la gradualità apparentemente ci fa perdere più tempo probabilmente ci fa raggiungere l'obiettivo che se no non si raggiungerà neanche dieci anni quindi voglio dire forse alcune cose si possono cominciare almeno a mettere i puntelli per ragionare e per quindi rendere poi più fruibile la la questione dei livelli essenziali però io non metterei queste cose insieme cioè penso che mentre ci deve essere gradualità nel reperimento delle risorse nella discussione di come facciamo come sapete la mia organizzazione per esempio rispetto al fondo di non altro suo non-autosufficienza
Non è neanche contrarie alla tassa di scopo certo non si può pensare che i cittadini si mettono quattro tasse di scopo cioè ci vorrebbe una scelta politica che dice si usa la tassa di scopo si usa per quello se però poi invece la tassa di scopo comunità devono usare per le infrastrutture
La Regione per un'altra cittadino non può sopportare quattro tasse di scopo quindi noi non siamo contrari neanche a questo
Però ci vuole un'assunzione di responsabilità politica che dica la priorità di questo Paese questa questa è l'unica tassa di scopo perché altrimenti cioè bisognerebbe appunto qui ragionati di priorità e di strategie su questo concordo
Concordo assolutamente quindi per quello che riguarda che riguarda come come
Compone
Tacchi rispetto alla difficoltà dell'Ilves ripeto secondo melina se vanno definiti vanno definiti come l'obiettivo comune di tutto il Paese poi si possono stabilire politiche differenziate
Come si fanno le politiche differenziate naturalmente non solo attraverso la responsabilità della Regione che nessuno vuole negare dentro questo ambito appunto di criteri e di livelli essenziali
Ma poi ancora utilizzando Titti io Wall interna ed istituzionali io per esempio
In questa discussione su i piani di zona intervento della Provincia sarei meno rigida perché è vero che oggi sui Piani di Zona C abbastanza protagonismo paga anche questo disomogeneo guardate
Non dappertutto c'è il piano di zona come era pensato nella nella riforma trecentoventotto che doveva servire anche a costruire un altro modello di governance
Sarebbe interessante capire come dove funziona eccetera quindi un altro modello di governance era quello non è stato sempre vissuto così è stato vissuto come un'ulteriore diciamo scalino burocratico lari la ricerca sottolinea molto questo che qualunque
Problema di riorganizzazione della governance deve tenere conto che non può essere un altro livello burocratico
Allora però in questo il fare dei piani di zona uno strumento vero e poi a vere una diciamo un ruolo provinciale che è proprio quello di coordinare questa differenziazione territoriale così fuori dal mondo
Io non lo so c'è una gru loro lunghi discussione molto forte sul ruolo delle Province io penso che in una società complessa come la nostra
Enti sovracomunali sono importanti si assumono questo ruolo e credo anche nelle politiche sociali onestamente che ci sarebbe bisogno di un referente
Infine e chiudo dicendo della governance fa parte anche l'utenza organizzata che qui non è stata presa in considerazione che noi ci consideriamo anche rappresentanti dell'utenza organizzata in quanto sindacato dei pensionati questo non è un problema indifferente noi per esempio ora stiamo facendo una ricerca per il bilancio sociale che vuole verificare se c'è una differenza
Di politiche sociali a seconda della nostra capacità contrattuale questo potrebbe essere un'implementazione del sistema di governance
Grazie mille Bazzoni punto di vista dell'ANCI allora
Sul discorso dei LIVEAS io vi devo dire che a livello nazionale
è stato approvato un documento
Stavo dicendo adesso al ministro mercoledì abbiamo l'esecutivo nazionale nel dopoguerra spedito al al ministro l'abbiamo già mandato ma comunque avverte noi ci crediamo moltissimo ai LIVEAS io ho dei grossi dubbi che si facciano regionali perché c'è già una grande differenza tra il sociale tra regione e regione però se c'è la discussione nonno niente ai contratti
Perché ci credo molto al discorso dei LIVEAS perché per la prima volta grazie anche a voi ai sindacati si è creato il fondo tra l'altro l'efficienza erano sei anni cinque anni che si batteva per questo discorso
Sono cento milioni per me è già una grande cosa
Perché tali siffatte e si va avanti
Sono duecento nel due mila otto duecento nel due mila e nove mio amico dei cioè io sono un uomo invece pellicce perché per la prima volta si è pensato a questo problema ritengo che questo è stato un grande passo avanti
Abbiamo dall'altra parte che non bisogna mai dimenticarsi l'altra parte del ministero dalla famiglia
Che secondo me non ci puoi Solana io non ero composto Laccoto con queste divisioni anzi come antinazionale avevamo fatto un documento che sono duecentodieci milioni due mila e sette due mila otto due mila nove
Abbiamo
Centoventi milioni per i giovani abbiamo il problema delle famiglie numerose io voglio dire che questa finanziaria parlo del sociale socio sanitario né dall'altra parte quello che seguì io a livello nazionale
Secondo me ci sono dei punti
Stupendi meravigliosi bisogna avere la capacità di portarli avanti a livello regionale
Io lo dico con grande sincerità io credo nei miei comuni credo nei distretti
Credo né ai presidenti delle Conferenze dei Sindaci che stanno dando lavoro la strada è ancora lunga per carità c'è sempre da imparare no no niente al contrario del ruolo delle Province ma ognuno faccia il suo io non voglio che si faccia un'altra confusione
So che la Regione alla massima parlo dalla Regione Lombardia
Ha la massima disponibilità quando noi daremmo la tesoreria dei nostri comuni a loro per parte il giro dei soldi
Se la massima collaborazione io lo dicono no nessun nessun problema sapete chi lo sa che sono dalla Margherita ma non mi interessa Herbert
Però ritengo che la collaborazione che stiamo facendo con la regione Lombardia litigando perché mi Cobelli kilowattora e ti canto però insieme si può fare un percorso se tutto questo lo mettiamo al centro della persona io dico tutti dico tutti dai sindacati terzo settore e tutti se non cedeva
Se riusciamo a migliorare perché c'è ancora strada da fare sui piani di isola a migliorare fortemente che dobbiamo migliorare ancora tenendo sempre presente il discorso che va fatto nella riforma che abbiamo chiesto della trentuno perché se voi andate è una analizzare bene la dismissione dall'ospedale vedete che quello che ha fatto l'Anci sul discorso delle RSA che stiamo facendo e che abbia chiesto il tavolo a alla Regione
Di vedere questo discorso secondo me sarà una grande conquista che diamo una risposta ai nostri cittadini grazie
Bene ministro Ferrero per lui tema obbligato visto che lui definitore della polis
Ma diciamo così
Tanto colgo anch'io qualche accento di un regionalismo così spinto da risultare quasi centrano ante
Ma ministro si facciano i livelli essenziali ci sediamo subito il tavolo preoccupa
Otto anni sei anni che riscontriamo forse sì
Detto questo
Io credo che siano necessarie risorse in più come condizione per una discussione sulla domanda dove si prendono mi sono variamente esercitato in questi mesi indica delle strade
Tenderei a dirne diciamo così come le ho dette brutalmente qualche volta
E che il punto principale che basterebbe in questo Paese far grosso modo pagare le tasse a chi guadagna di più questo sarebbe sufficiente il lo dico adesso se mi si permette una battuta perché i diversi sistema di tassazione a seconda del come viene prodotto lo credito
Determinano in questo Paese una cosa un po'
Terribile cioè che
Non è vero che c'è una progressività sulle sulle aliquote così come la Costituzione richiederebbe banalmente perché redditi da lavoro sono tassati progressivamente mentre altre forme di reddito non sono tassate progressivamente hanno grandi margini di evasione
E tendenzialmente son passati un po'meno della metà diffidavo
Quindi diciamo così
Intanto bisognerebbe approvare in Parlamento le il collegato alla Finanziaria che prevede l'uniformazione della tassazione delle rendite Fininvest iniziare al venti per cento essendo che si stanno allungando le audizioni su questa materia non vorrei che si facesse audizioni per mesi senza arrivare ad approvare la norma
Sulle tasse di scopo io io non non è che su un contrario penso che semplicemente la fiscalità alla fine fiscalità generale quindi diciamo no
è un è un messaggio politico quello di dire una tassa di scopo in realtà poi nel punto aveva di dire
E e di e di determinare nei confronti dell'opinione pubblica al fatto di capire che le tasse che si pagano servono a qualcosa di utile diciamo così e non finiscono in un tritacarne indistinto ma insomma
Detto questo e quindi che penso che serva un più risorse che vanno prese
Sul versante diciamo di chi ha di più e che la le risorse in più devono servire anche per evitare che tutta la discussione sui servizi e in genere
Sul suo sul sociale avvenga come rischia di avvenire come
Forma di guerra tra i poveri
Cioè già la discussione sulle pensioni una discussione che qualcuno imposta come guerra tra le generazioni se poi ci mettiamo anche a fare la guerra tra Cosenza e Bolzano diciamo così sulla sulle risorse che che finiscono credo che non ne usciamo più penso che il problema è esattamente di sapere che ci vogliono risorse maggiori per un fatto banale
Che la la la crisi sociale in cui stiamo vivendo
La frantumazione delle forme del produrre la precarietà del lavoro e tutto quanto determinano elementi di disgregazione sociale molto maggiore che no il il modello di produzione di quarant'anni fa
Questa cosa qua richiede un di più di spesa sociale banalmente partner assieme
La società adesso non mi voglio dilungare su questo ma c'è poco un punto di
Di necessità per tentare di equilibrare come equilibrare né qui arrivo la risposta
Ovviamente l'ho già detto penso che il problema è fissare i livelli essenziali di assistenza sul sociale e definirne gradualmente la attuazione
Io penso che vadano fissati a partire dalla non autosufficienza che non ne la totalità nelle questioni ovviamente che riguardano i livelli ma di provare su un punto
La la non autosufficienza di fissare quali sono i livelli essenziali che definiamo e dissi stabilire la gradualità del dell'entrata diciamo in vigore
Sottolinea la gradualità perché non sfugge a nessuno che la quantità di risorse messe in finanziaria quest'anno e del tutto insufficiente a fare un ragionamento a regime sui livelli essenziali di assistenza per cui gradualità
Nella graduale
Sottolineo però la necessità di poter
Decide centralmente questo in accordo con le regioni con Comuni e con tutti gli altri soggetti ma centralmente
Perché o si riescono a fissare i livelli essenziali di assistenza declinati poi nella loro gradualità centralmente oppure le disparità tra Cosenza e Bolzano sono destinate ad aumentare non a diminuire
E quindi io penso che c'è una funzione
Progressista dello Stato centrale
Che va sottolineata
Perché altrimenti le differenze interne al paese tendono a crescere invece che ridursi e quindi la ed è anche per questo per dirla chiara che in finanziaria il fondo sulle non autosufficienza
E scritto che o c'è una legge sui livelli essenziali di assistenza oppure non si spende
Cioè che sia chiaro che non è che non facciamo i livelli essenziali di assistenza si ripartiscono e Risorse ugualmente e si va avanti tanta no quei soldi servono se si fanno i livelli essenziali nel se no non ci sono
E penso che sia giusto cioè esserci posti Houghton porti un vincolo sul fatto che si facciano sul serio
Come come attuare la gradualità perché questo è il punto vero sul piano della politica
A me pare che nel due mila sette il punto essenziale sia la cosa che già mi chiamava Betty leone e cioè mettere tutti i Comuni italiani in condizioni di
Riconoscere la domanda e prendere in carico gli utenti
Soggetti perché noi siamo in una condizione in cui
Ci sono due tipi di problemi
Che nei comuni dove ci sono i servizi
Difficilmente il Comune ha un solo punto di presa in carico degli utenti ma invece c'è uno spezzettamento
Del povero utente che si deve che invece di essere appunto preso in carico deve rivolgersi in cinque punti diversi e magari cinque punti non dialogano tra di loro allora c'è un problema diciamo di di costo e quello che si chiamava anche segretariato sociale
O come si vuole ma insomma un punto di presa in carico
E c'è un problema di far sì che questo venga fatto lì dove non c'è
Perché molti comuni
Questo semplicemente non esiste
E quindi io credo che il primo diciamo sì potrei dire la così il primo livello essenziale di assistenza del fatto che i Comuni si dotino della capacità di prendere in carico
Il cittadino non autosufficiente
Il secondo passaggio
E la gradazione
Di che cosa si da perché a questo punto arriviamo andare non solo più diciamo lo strutturale sul piano
E io credo che per forza di cose
Una legge sui livelli essenziali di assistenza non debba regolare unicamente che cosa come si spende il fondo per la non autosufficienza
Ma essendo che ereditiamo una situazione in cui ci sono vari tipi di spezza su questo terreno dai trasferimenti monetari dell'INPS a che cosa spende lo stesso sistema sanitario nazionale
A che cosa spendono i Comuni avanti
Il il problema di una norma su questo sia
Senza mettersi a modificare ogni singolo capitolo
Determinerebbe appunto un polverone da cui non se ne esce di
Assumere quel tipo di trasferimenti
E di vedere
Che cosa si mette in più per garantire un determinato livello
Cioè l'unica strada che vedo è una norma una legge che non sia solo come si spende i cento milioni o i duecento e i cinquecento del fondo del per la non autosufficienza
Ma che sia
A ogni singolo cittadino deve essere garantito X
Nel vedere che cosa ci deve essere mettere lo Stato per garantire quell'X bisogna conteggiare quanto quel singolo cittadino a
Di trasferimenti monetari che lì che gli arrivano oggi indipendentemente dal reddito che cosa ci mette il fondo sanitario nazionale che cosa ci mette del pool ed alla composizione di questo si arriva alla alla definizione
E cioè penso che il punto delicato e difficile oltre a quello della quantità delle risorse che sono significative da me da dimettere in aggiunta e come si riesce a tenere assieme le fonti di finanziamento dire se che per forza di cose devono rimanere diverse per una fase
Perché se solo ci mettiamo a toccarle l'unico risultato che otteniamo che con gran putiferio da cui non ne uscirà nulla
Quindi il punto delicato
E fare questo
Se riusciamo a fare questo e questo richiede una grande capacità di lavoro con le regioni col comune con tutti i soggetti se riusciamo a fare questo penso che si possa quel punto
Discutere ad esempio la cosa che diceva Betty leone in trasferimenti monetari debbono essere totalmente svincolati dalla detto della persona ovviamente si si si può cominciare a discutere
Ma quando sia chiaro al corpo sociale non so come definirla interamente che stiamo facendo un'operazione in aumento dei diritti e nomi in sostituzione
Perché se invece non è non è chiaro queste si pensa che con le stesse risorse da qualcuno piglia qualcuno dai tuttora in più che sostituisce trasferimenti monetari che hanno un'unica che hanno un vantaggio enorme di essere un equivalente generale che arriva a tutti i mezzi
Lo sostituisce con dei servizi che
Ci sono non ci sono funziona bene funziona male secondo me ci mettemmo su una strada da cui non riusciamo e quindi io credo che la cosa che dobbiamo fare nel due mila sette queste
Diciamo con quelle risorse che ci son per il due mila sette infrastrutturazione sociale
E fare la legge
Che gradualmente incorporando i diversi trasferimenti arrivi in una nel lasso di tempo non troppo lungo possono esaltare a cioè insomma non non è che
Possono essere cinquant'anni perché se no non si fanno più le cose che durante cinquant'anni devono avere i tempi per riuscire a farlo ma non troppo lungo arriverà alla definì diciamo al al raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale
E giusto per complessi ficcare Murdoch semplicemente conto delle difficoltà che stiamo avendo a tentare di produrla una norma da confrontare con i vari soggetti che abbia queste carte
C'è un altro elemento che nel frattempo le famiglie hanno risposto individualmente a questa questione mettendo risorse proprie
Tra l'altro tenderei ad evitare ecco questo forse un rilievo a monte eviterei di mettere assieme la spesa che fa le famiglie in trasferimenti monetari delle famiglie all'INPS
Perché in realtà sommiamo due cose che invece il sovente sono una sola
Perché lì si trasferisce e la famiglia con quei soldi paga non è
Ma insomma adesso non non voglio entrarci dentro su su questa cosa qua
Il punto è che dovremmo tentare attraverso la legge sui livelli essenziali di assistenza anche di entrare in dialogo con questo fenomeno che è avvenuto
E che coinvolge una milionata di persone cioè che di gran lunga la cosa che riguarda più persone rispetto a case di riposo tuttora assistenze domiciliari qua
Peraltro punto non sempre i numeri sulle case di riposo sono l'unico parametro se perché se poi diminuiscono le assistenze domiciliari
Non non non andiamo non miglioriamo la cosa anzi io penso che dobbiamo oltre a spingere sull'assistenza domiciliare ma
Il punto e di vedere anche come riusciamo a interagire con questo fenomeno che oramai ha un carattere di massa e quindi un vero e proprio fenomeno sociale
Cioè sapendo che in parte la spesa delle famiglie sulle assistenti domiciliari
Molto bassa per le assistenti domiciliari cioè si pagano so salari la fame diciamo così numero di ore mai molto alta
Ma il numero di ore a disposizione della famiglia sovente maggiore del numero di effettivo necessità cioè il fatto che l'unico modo è che tu abbia una persona in casa determina una rigidità anche in basso cioè che
Magari invece basterebbero tre ore al giorno non è necessario che debba essere la totale allora l'altro problema con cui ci stiamo misurando
E oltre alla disparità che ci sono tra i livelli regionali e comunali
Oltre alla diversità di finanziamenti pubblici che ci sono su questo terreno di vedere se si riesce a interagire anche con questo fenomeno che però c'è quindi ci deve fare i conti tentando
Come dire di di di di portare anche questo dentro la discussione
Se riusciamo a risolvere questa equazione con queste cinque o sei variabili dovremmo riuscire nel giro di qualche mese al suo dove una legge sui livelli essenziali di assistenza che confrontiamo con tutti
Che però e qua finisco l'ho già detto in tante altre sedi io preferisco definire dei livelli essenziale di assistenza bruttini
Ho usato altri aggettivi più pesanti
Altre volte piuttosto che non definirei nulla
Perché io preferisco che un cittadino italiano possa litigare con me Stato italiano o col Comune o con una regione o con chi vuole
A partire dal fatto che una Ko che un diritto cela
Che non una situazione paludosa dove nessuno dei diritti certi e quindi tutto è sempre affidato a che cosa succede ai bilanci comunali quanta che cosa facciano e sulla finanza io preferite
Nel senso che penso che fissare dei diritti dei livelli essenziali anche bassi anche bassi sia una condizione per migliorarli e per finalmente uscire da questa situazione che viene descritta sull'assist
Sul sociale sull'assistenza viceversa se non si fissano dei livelli di nessun tipo continua comportano quattrocento ecco senza e quindi io penso che questo sia un punto decisivo
Grazie mille
Io
Un attimo
Due conclude due riflessioni di sintesi
Io credo che
Come dire nessuno possa essere contro un processo che porta defezione dei LEA
Credo che però quando
Chi infine dei livelli essenziali di prestazioni però io credo che quando inizieremo a fare questo lavoro troveremo delle sorprese
Nel nostro Paese il tasso di copertura e il bisogno di asili nido del tre per cento il tasso di copertura dell'alcol dipendenze attorno al quattro cinque per cento tasso di copertura supplementare attorno al trenta per cento
Io credo che più che
Decidere di definire il può o in quei classica adesso voglio usare che il problema se definire un metodo per iniziare a a misurare quello che c'è oggi sul terreno in B un metodo
Per decidere
Come definire gli obiettivi che difficilmente possono essere medi perché quello medio è insignificante perché troppo sopra e irraggiungibile perché troppo sotto
Quindi qua il problema soprattutto di metodo di lavoro rispetto a livelli senza le prestazioni e credo che questa ricerca né voluto dare un contributo in questo senso direzione
Secondo credo che chiunque abbia
A cuore il sociale non posso anche essere con cento
Ma di un arrivo di risorse aggiuntive
Però dall'altra parte credo che le operazioni dei fondi unici debbono anche soprattutto essere operazioni in cui rifacciamo ordine era lui utilizziamo tutte le risorse già oggi sul tappeto spesso troppo disperse in troppi rivoli
Frammentate tra di loro del resto anche in tedesco non ho fatto profonda prima cosa che hanno fatto vanno forte tramonto su vicenza hanno fatto ordine su tutti i fondi esistenti rimettendo tutto insieme l'unico contenitore ultimissima o credo che il giorno in cui li mettessimo tutte l'unico contenitore il vero problema per i LEA e la governance delle chi deve comandare
Posto che pezzo dei soldi arrivano dai arriverebbero dai Comuni pezzo arriverebbero dalla Regione gruppetto rimarrebbero lo Stato centrale
Ecco il vero problema è quale l'assetto di accountability di responsabilità istituzionale su una partita oggi così frammentata frammentazione che verrebbe fuori del tutto
Rimettendo insieme le varie forme
Ringrazio gli interlocutori
Ancelotti contrasto Fazzone Leone Mazzoni nel e il ministro Ferrero e soprattutto per lo stile lavoro che hanno avuto credo che siamo stati sul pezzo i miei tempi programma buona giornata
Angelo
Al
Processo
Dove
Da
Va
Quattro
Sì
No