La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 11 minuti.
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Rubrica
Manifestazione
15:30
10:00, Roma
12:00
15:00 - Camera dei Deputati
10:00 - Roma
12:00 - Roma
11:00 - Torino
14:00 - Milano
15:00 - Milano
15:30 - Milano
Buongiorno agli ascoltatori oggi e domenica ventuno gennaio questa stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale in onda con un'ora di anticipo rispetto al consueto orario domenicale delle nove perché a quell'ora ci collegheremo con e via di Torre Argentina dove si svolgerà penultima giornata dei lavori del Comitato nazionale di Radicali Italiani andiamo anche in onda con qualche problema tecnico con una messa in onda di fortuna speriamo che sia speriamo che sia tutto a posto speriamo di aver anche conferma di essere effettivamente Dino essenzialmente sono due i temi della giornata politica che troviamo sui quotidiani per un verso la politica estera del governo Kabul e vicenza cioè per un verso l'Afghanistan il voto prossimo sulla missione in Afghanistan e per altro verso il sì contrastato dalla sinistra estrema per il governo all'allargamento della base americana in Veneto su tutto questo cioè la discesa in campo clamorosa
Del presidente della Camera Fausto Bertinotti intervistato dal Corriere della Sera vedremo questo e vedremo anche numerosi commenti su tutta questa vicenda
Angelo Panebianco sul Corriere Sergio Soave su Avvenire Eugenio Scalfari su Repubblica Rina Gagliardi su Liberazione
Furio Colombo sull'Unità
In molti di questi editoriali c'è poi anche un riverbero come naturale sulla politica complessiva del governo
L'altro fatto politico della giornata e la rentrée di Silvio Berlusconi che ha parlato a Genova e a Genova ha lanciato la sua sfida al centrosinistra in vista delle prossime elezioni amministrative vedremo la cronaca di Francesco Bay e alcune interpretazioni
Che altro c'è sulla politica interna per un verso l'anticipazione del prossimo libro di Marco Follini e anche una retrospettiva sugli eventi dei mesi passati oltre che una prospettiva sui mesi futuri e poi le difficoltà dei DS in vista del prossimo congresso ieri c'è stata l'Assemblea dei segretari di sezione allo raccontano diversi quotidiani provvederemo Maria Grazia Bruzzone sulla stampa e Giovanna Casadio su pubblici diverse cose anche sull'economia sul un accenno è solo sul Corriere la sera la proposta di Emma Bonino non è che lanciata in occasione del Comitato nazioni radicali italiani di equiparare
L'età pensionabile delle donne a quella degli uomini invece poi una serie di altre cose assai più preoccupanti rispetto alla spinta riformatrice del governo qualche passo indietro del ministro Nicolais sulla questione
Pubblica amministrazione dopo la dura reazione di ieri dei sindacati ancora un leader sindacale come Raffaele Bonanni che dice no alla trattativa sulle pensioni e poi critiche e riserve o comunque perplessità e interrogativi di Alberto Pera sul Messaggero e di Alberto due miliardi sul libero sulla la prossima stagione di liberalizzazioni che però dice il presidente del Consiglio Prodi al Messaggero ci sarà ci sarà senza ancora sull'economia ma con evidenti risvolti sulla realtà complessiva del Paese
Il caso Telecom interviene don Marco Tronchetti Provera lo fa sulla stampa per allontanare da sé e tutte le accuse mentre e ad alzo zero l'attacco di Giuseppe Turani nella sua rubrica bisogna arrivare fino a pagina cinquanta di Repubblica attacco dal suo zero contro il presidente di Confindustria Montezemolo questo un po'il quadro delle cose
Che vi racconteremo per ciò che riguarda i radicali nulla sul comitato nazionale in corso poi vedremo una intervista ad Enrico Boselli sul tempo vedremo che argomenti usa il leader dello SDI rispetto all'esperienza della Rosa nel Pugno e però apriremo con una cosa che ci pare di speciale importanza e davvero anche di speciale e livello il cardinale Carlo Maria Martini che si esprime lo fa
Sulla prima del Supplemento cultura del sole ma la cosa è richiamata anche sulla prima del quotidiano di Confindustria e lo fa per parlare di eutanasia accanimento terapeutico insomma delle situazioni terminali e sia pure con la cautela che si deve a un alto prelato eh clamorosa davvero di lo ripetiamo di speciale rilievo della presa di posizione del cardinale che dice bisogna ascoltare e rispettare la volontà dell'interessato la volontà della persona la volontà del paziente partiremo da qui ma come facciamo molto spesso anziché la facciamo sempre prima di ogni cosa
Il quadro delle aperture apre su Kabul la più parte dei quotidiani e la sulla presa di posizione ministro degli esteri D'Alema che ha detto
Non possiamo andarcene dalla stampa sbagliato lasciare Kabul il virgolettato i D'Alema che dice non rinunciamo al nostro ruolo e lega Forza Italia annunciano aiuterebbe il governo la stessa scelta per Repubblica per la verità
Quindi il titolo di apertura delle proprie su Hillary Clinton che dice mi candido e vincerò ma il titolo in maggiore evidenza a centro pagina D'Alema restare a Kabul
Stessa scelta anche per il Corriere della Sera D'Alema non lasceremo Kabul e per svariati altri quotidiani uno per tutti il mattino D'Alema no al ritiro dall'Afghanistan
Ma la scelgono la politica interna altri quotidiani partiamo da sinistra Liberazione
Irrealistico del governo Prodi tre strade per salvarsi ma una sola e buona
è il titolo della prima che fa anche dal titolo all'intervento di Rina Gagliardi sceglie la politica interna anche il giornale però da un punto di vista diverso come è naturale
La promessa di Berlusconi torno presto il leader della Casa delle Libertà Genova per presentare i candidati alle amministrative dicessi alle liberalizzazioni il rifinanziamento della missione in Afghanistan la CDL avanti di quindici punti grazie a Prodi
Il Governo non fa nulla e distrugge le nostre e riforme
Scelta Now che per il tempo foto di Silvio Berlusconi a tutta pagina titolo non ci fanno votare il leader della CGIL lancia l'allarme l'Unione vuole e rinviare le amministrative invece dà voce al Presidente del Consiglio il Messaggero Prodi e liberalizzazioni ci giochiamo tutto il Presidente del Consiglio assicura avevo promesso manterrò l'impegno ballo la nostra credibilità ci sono anche alcune aperture diversificate su quattro cinque temi ulteriori le vediamo subito avvenire che sceglie il tema della libertà religiosa in Estremo Oriente la lettera del Papa ai cattolici cinesi
Incontri in Vaticano con i rappresentanti dell'episcopato
La volontà di proseguire il cammino del dialogo con Pechino così fa venire invece il Sole ventiquattro Ore alta del Governo alle società per azioni pubbliche sotto tiro la Società nei servizi locali e gli appalti senza gare
Tutt'altro tema cioè il Forum mondiale no-global
Per il manifesto Nairobi capitale libero sceglie invece Tronchetti Provera la caricatura di Benni e poi il titolo gli scheletri di Telecom si stringe la morsa su Tronchetti Provera e si aprono i giochi su TV
E Corriere e infine per l'opinione che ci dà modo anche di ricordare che oggi che questi giorni è caduta
L'altro ieri per l'esattezza diciannove l'anniversario della morte di Bettino Craxi e nell'opinione titola Craxi Daloui bisogna ricominciare e vedremo il commento in prima di Paolo Pillitteri
Questo dunque il quadro delle aperture ma come detto partiamo da questo a questo evento indubbiamente di questo si tratta di intervento del cardinale Martini poi vedremo licenze Afghanistan Berlusconi gli altri fatti della politica italiana ex post
Scivola eremo verso le segnalazioni finali
Rispettare con saggezza la volontà dei malati e i richiami in prima del sole e invece io Welby e la morte è il titolo della prima del supplemento culturale del sole scrive
Il cardinale Martini
Con la festa dell'Epifania due mila sette sono entrato nel ventisettesimo anno di episcopato e sto per entrare a Dio piacendo anche nell'ottantesimo anno di età
Pur essendo vissuto in un periodo storico tanto travagliato si pensi alla seconda guerra mondiale al Concilio post Concilio al terrorismo eccetera non posso non guardare con gratitudine a tutti questi anni e quanti mi hanno aiutato a viverli con sufficiente serenità e fiducia
Tre di essi debbono operare anche i medici e gli infermieri di cui soprattutto a partire da un certo tempo ho avuto bisogno per reggere la fatica quotidiana e per prevenire malanni debilitanti
Di questi medici infermieri ho sempre apprezzato la dedizione la competenza lo spirito di sacrificio
Mi rendo conto però con qualche vergogna e imbarazzo che non a tutti è stata concessa la stessa prontezza e completezza nelle cure
Mentre si parla giustamente di evitare ogni forma di accanimento terapeutico mi pare che in Italia siamo ancora non di rado il contrario cioè una sorta di negligenza terapeutica e di troppo lunghe attese terapeuti
Si tratta in particolare di quei casi in cui le persone devono attendere troppo lungo primarie un esame che pure sarebbe necessario abbastanza urgente oppure gli altri casi in cui le persone non vengono accolte negli ospedali per mancanza di posto o vengono comunque trascurata
è un aspetto specifico di quella che viene talvolta definita come mala sanità e che segnala una discriminazione nell'accesso ai servizi sanitari che per legge devono essere a disposizione di tutti allo stesso modo
Poiché come ho detto sopra infermieri e medici fanno spesso il loro dovere con grande dedizione cortesia
Si tratta perciò probabilmente di problemi di strutture di sistemi organizzativi sarebbe quindi importante trovare assetti enti istituzionali svincolati dalle sulle dinamiche del mercato
Che spingono la sanità privilegiare gli interventi medici più remunerativi e non quelli più necessari per i pazienti scrive il cardinale
Che consentano di accelerare le azioni terapeutiche come pure l'esecuzione degli esami necessari
Tutto questo ci aiuta orientarci rispetto a recenti casi di cronaca che hanno attirato la nostra attenzione
Sulla crescente difficoltà che accompagna le decisioni da prendere al termine di una malattia grave
Il recente caso di Piergiorgio Welby che con lucidità e chiesto la sospensione delle terapie di sostegno respiratori costituite negli ultimi nove anni da una tracheotomia e da un ventilatore automatico senza alcuna possibilità di miglioramento ha avuto una particolare risonanza
Questo in particolare per l'evidente intenzione di alcune parti politiche di esercitare una pressione in vista di una legge a favore dell'eutanasia
La situazioni simili saranno sempre più frequenti
E la Chiesa stessa dovrà darvi più attenta considerazione anche pastorale
La crescente capacità terapeutica della medicina consente di protrarre la vita pure in condizioni un tempo impensabili
Senz'altro il progresso medico è assai positivo ma nello stesso tempo le nuove tecnologie che permettono interventi sempre più efficaci sul corpo umano richiedono un supplemento di saggezza per non prolungare i trattamenti quando ormai non giovano più alla persona
E di grandissima importanza in questo contesto distinguere tra eutanasia e astensione dall'accanimento terapeutico due termini spesso confusi
La prima si riferisce a un gesto che intende abbreviare la vita causando positivamente la morte
La seconda consiste nella virgolette rinuncia all'utilizzo di procedure mediche sproporzionate essenza ragionevole speranza di esito positivo chiuso virgolette e la citazione del Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica
Evitando l'accanimento terapeutico non si vuole procurare la morte si accetta di non poterla impedire è un'altra citazione del catechismo assumendo così i limiti propri della condizione umana mortale
Il punto delicato e che per stabilire se un intervento medico è appropriato non ci si può richiamare una regola generale quasi matematica da cui dedurre il comportamento adeguato
Ma occorre un attento discernimento che consideri le condizioni concreta alle circostanze e le intenzioni dei soggetti coinvolti
In particolare non può essere trascurata la volontà del malato in quanto lui compete anche dal punto di vista giuridico salvo eccezioni ben definita di valutare se le cure che gli vengono proposte in tali casi di eccezionale gravità sono effettivamente proporzionata
Del resto questo non deve equivalere a lasciare il malato in condizione di isolamento nelle sue valutazioni nelle sue decisioni secondo una concezione del principio di autonomia che tende erroneamente a considerarla come assoluto
Anzi responsabilità di tutti accompagnare chi soffre soprattutto quando il momento della morte si avvicina
Forse sarebbe più corretto parlare non di sospensione dei trattamenti e ancor meno di staccare la spina ma di limitazione dei trattamenti
Risulterebbe così più chiaro che l'assistenza deve continuare commisurando sì alle effettive esigenze della persona assicurando per esempio la situazione di dolore e le cure infermieristiche
Proprio in questa linea si muove la medicina palliativa che riveste quindi una grande importanza
Dal punto di vista giuridico rimane aperta l'esigenza di elaborare una normativa che da una parte consenta di riconoscere la possibilità del rifiuto informato delle cure e dall'altra protegga il medico detenuto agli accusati come omicidio del consenziente l'aiuto al suicidio
Senza che questo implichi in alcun modo la legalizzazione dell'eutanasia
Un'impresa difficile ma non impossibile mi dicono che ad esempio la recente legge francese in questa materia sembri aver trovato un equilibrio se non perfetto almeno capace di realizzare un sufficiente consenso in una società pluralista
L'insistenza sull'accanimento da evitare su temi affini
Che hanno un alto impatto emotivo anche perché riguardano la grande questione di come dire in modo umano la morte non deve però lasciare nell'ombra il primo problema che ho voluto sottolineare anche in riferimento alla mia esperienza personale
E cioè è soltanto guardando più in alto e più oltre che è possibile valutare l'insieme della nostra esistenza
Scusate e di giudicarla alla luce non di criteri puramente terreni
Bensì sotto il mistero della misericordia di Dio e della promessa della vita e tre così il cardinale Carlo Maria Martini oggi sulla prima del supplemento cultura del sole
Come vedete ce c'è un pezzo un intervento che ci auguriamo farà discutere sarà ripreso e che ha anche il pregio di provare a conciliare alcune esigenze con quello che sta scritto nel Catechismo della Chiesa cattolica e quindi anche un intervento che essi che è diretto all'interno del perimetro della della Chiesa e e anche delle sue gerarchie vedremo se e quale
Risposta ci sarà ci rendiamo conto che da da questo grande tema arrivare ai fatti della politica quotidiana
Insomma c'è un salto grande ma ma lo facciamo usiamo come l'inchiostro un'altra cosa nell'unica altre che possiamo ricollegare alle iniziativa politica dei radicali in questo caso cosa dice di loro e cosa dice del progetto della rosa nel pugno il segretario dello SDI Boselli che viene sentito dal tempo e Fabrizio dell'orefice a intervistarlo il titolo e con Casini solo dialogo il vero freno sono DS e dietro il mi scusi Boselli nella domanda ma anche la convivenza tra laici e laici non è facile basta vedere quello che accade nella Rosa nel Pugno
La risposta ma la nostra divisione non è sui tempi sui modi
Il giornalista domanda sui modi e Boselli sui modi di fare politica noi radicali abbiamo opinioni diverse
Ma il progetto è morto mi auguro di no risponde Boselli spero si possa recuperare
Intanto Casini corteggia dice Dell'orefice e Boselli ci corteggia
E il tempo ci sono stati contatti con voi e con De Michelis per un centro più largo una sorta di partito dei moderati e Boselli contatti con noi no
E il giornalista insiste ma Baccini due giorni fa alla commemorazione di Craxi ha teso la mano la sinistra moderata si riferiva ai socialisti e Boselli senta qui bisogna intendersi se per dialogo come viene proposto dall'UDC si intende quello che si è visto negli ultimi due giorni allora vattene
Che cosa vuol dire per essere più chiaro risponde Boselli se il dialogo è un'intesa per la modernizzazione del Paese può andar bene se si pensa di scardinare una delle grandi conquiste degli ultimi anni cioè il bipolarismo non ci siamo
Ma la fine di questo bipolarismo è la pregiudiziale di Casini dice Dell'orefice e Boselli appunto
E il tempo insiste ma l'UDC apre anche a De Michelis ritiene possibile un accordo e Boselli ma chieda De Michelis il Nuovo PSI ha deciso di uscire dal centrodestra ludici no
Non mi pare molto più probabile che possano realizzarsi un'intesa di De Michelis con noi anzi mi sembra molto vicino così
Boselli annuncia qua vicina intesa tra il Nuovo PSI di De Michelis e il suo SDI siamo a pagina quattro del e diciamo assolto l'obbligo
Piacevole di dare conto del dell'evento del dell'evento e dell'intervento del cardinale Martini e assolto invece l'altro obbligo di dare conto di questa dichiarazione di Boselli veniamo al ai fatti diciamo che occupano le prime pagine dei giornali la questione Afghanistan e
Il no a a ritiro pronunciato dal ministro degli esteri D'Alema a pagina due del Corriere della Sera cominciamo dei fatti Lorenzo Salvia D'Alema niente ritiro
Bossi dice sia a Kabul anche con la fiducia
Nessun ritiro a differenza di quanto è avvenuto in Iraq e questo è un punto fermo prima sulla missione in Afghanistan la maggioranza stringe i tempi per trovare qualche segnale di quella discontinuità chiesta da Rifondazione Comunisti italiani e Verdi
Per votare sì al decreto di rifinanziamento che la settimana prossima arriverà in Consiglio dei ministri
Un compromesso giudicato necessario dopo la frattura consumata con gli stessi tre partiti sulla costruzione della nuova base USA a vicenza e dall'opposizione arriva l'annuncio di Berlusconi virgoletta
Siamo persone serie daremo il nostro appoggio al rifinanziamento della missione il nostro voto scontato già abbiamo fatto la figura scappando dall'Iraq chiuse virgolette
Forse anche per questo motivo e per evitare rischi al governo
Che è è è anche per questo che il ministro per i Rapporti col Parlamento Chiti esclude l'ipotesi della fiducia non ci pensiamo proprio cercheremo la massima convergenza possibile come per il Libano ed è Massimo D'Alema far capire fin dove si può arrivare virgolettato
Andare via dall'Afghanistan dove c'è l'ONU dove c'è l'Unione europea e dove nessun Paese sostiene che le forze internazionali debbano andarsene non è un atto politico ma sarebbe una rinuncia a esercitare il nostro ruolo politico e Cisolla letta
Parole condivise dal segretario dei DS Fassino andare via sarebbe una scelta non compresa dalla comunità internazionale ma è sempre D'Alema spiegare che non si resta fermi virgolettati
La pacificazione ha bisogno di impegno politico e umanitario
Noi siamo in prima fila per chiedere un cambio di strategia poi un altro segnale distensivo non è drammatico che la coalizione discuta e sono convinto che sinistre riformiste Sinistra Radicale possano governare insieme
Proseguì salde ma quale potrebbe essere la quadratura del cerchio sono tre le possibili strade per il consenso della sinistra radicale
La prima e la richiesta di organizzare una conferenza di pace internazionale che dovrebbe riguardare tutta l'area e coinvolgere anche l'Iran
Un'ipotesi caldeggiata soprattutto da Rifondazione anche se difficilmente realizzabile visto che il sì degli Stati Uniti appare difficile
Il secondo punto è il potenziamento dell'aspetto civile umanitario della missione oggi civili italiani sono solo poche unità potrebbero aumentare coinvolgendo anche le organizzazioni non governative
Allo stesso tempo i due mila militari italiani in Afghanistan cambierebbero in parte ruolo sarebbe impiegati di più nell'addestramento di militari polizia afgana nella prospettiva un giorno di far camminare il paese sulle sue gambe
E spostarsi in parte da Kabul aerea zona dove già adesso la componente umanitarie più forte il terzo punto il più delicato nessuno la chiama apertamente strategico perché la formula sarebbe piuttosto diluita fu la progressiva diminuzione del contingente richiederebbe non mesi ma anni e sarebbe comunque vincolata all'effettivo miglioramento delle condizioni del Paese
Nell'Unione tutti negano che questo accordo sia necessaria anche per bilanciare la sconfitta della sinistra radicale sulla base USA ma leggere le due vicende in parallelo aiuta a capire così
Lorenzo Salvia ma aiuta anche di più a capire che aria tira quello che trovate sulla pagina a fianco del Corriere della Sera con massima evidenza con grande richiamo in prima l'intervista al Presidente della Camera Fausto Bertinotti chi si esprime lo aveva già fatto se al suo posto il presidente del senato quindi nel metodo siamo sullo stesso punto ma insomma di tutta evidenza qui abbiamo la terza carica dello Stato che si occupa di politica estera Bertinotti assolutamente contro l'allargamento della base USA Marco Cianca che lo intervista
Il Presidente la Camera dice come presidente della Camera ho l'obbligo di non entrare nel merito delle questioni sarebbe incompatibile con la funzione di imparzialità di garanzie di rispetto del pluralismo che debbono assolvere credo invece sia un dovere prendere parte alla discussione sul terreno della cultura politica questa è la premessa e Cianca domande allora che può dire su vicenza
E presidente risponde che le due questioni la prima e la pace l'Italia sta facendo dei passi importanti per restituire all'Europa protagoniste autonomia vanno in questa direzione l'intervento in Libano e l'uscita dal drammatico e inquietante teatro iracheno scelte così importanti non sembrano aveva il necessario rilievo e come se il grande movimento per la pace raggiunto un obiettivo sia stato un resources lenta
Domani il Corriere avrebbe voluto cortei per festeggiare il ritiro dall'Iraq e Bertinotti avrei voluto una più grande densità della politica nel farsi carico del significato alto di quelle scelte
Eccome se quanto avvenuto forse sfuggito dalle mani in un deficit di passione e di coinvolgimento anche motivo nel dispiegarsi della costruzione della pace
Se il processo fosse andato avanti l'ascolto del popolo di vicenza sarebbe stato diverso
Il secondo problema e il rapporto con le comunità tema molto impegnative controverso che non può essere interpretato con formule irridenti che leggono questi fenomeni come manifestazioni egoistiche e contrastanti con l'interesse generale
Domanda il presidente del Senato Marini così come Rutelli dice che gli impegni vanno rispettati e quindi a una risposta chiara
Il presidente Marini dice Bertinotti che stimo e del quale sono molto amico ha espresso la sua posizione a favore dell'allargamento della base con la stessa sincerità io posso dichiarare la mia assoluta contrarietà
Questa dialettica e che vede impegnate personalità che hanno incarichi istituzionali
Quando avviene nell'assoluto rispetto dell'imparzialità del ruolo nei confronti del procedimento legislativo costituisce un arricchimento del dibattito perché ne aumenta la trasparenza e c'è anche eppure Prodi ha derubricato viceversa questione urbanistica e allora dice Bertinotti ci sono gli strumenti della politica urbanistica e della consultazione dei cittadini domanda favorevole al referendum risposta favorevole a tutte le forme di partecipazione
Altra domanda Prodi oltre a derubricare ha detto che è una decisione prese che non si torna indietro
Risposta in generale l'assurdità della politica una risposta che attiva perché così si alza un muro tra la stessa politica e la comunità altra domanda L'Unità scrive che lei non può indossare l'eskimo nella grisaglia
E invece sì risponde Bertinotti è una concezione sbagliata l'idea della fissità dei ruoli questo è il tempo della mescolanza e delle contaminazioni non delle separazioni e dell'albagia c'è bisogno dell'eskimo e della grisaglia così
Il Presidente della Camera in questa intervista che immaginiamo
Farà discutere anche il presidente Marini si era espresso che abbiamo la seconda e la terza carica dello Stato che entrano
Gamba tesa nel dibattito nelle prerogative del governo e delle forze politiche e questo è addirittura accentuato da un retroscena pagina sette di cioè pubblica che è Umberto Rosso che scrive dà conto delle reazioni di Rifondazione sull'altro aspetto collegato quello di Kabul Rifondazione non chiude la porta e poi ma insomma io Bertinotti e i suoi virgolette
Preferisco vincere sui temi sociali e vediamo cosa vuol dire questo virgolettato scrive
Umberto russo proprio attraverso il ministro degli esteri è passato e passa il canale principale di comunicazione di Rifondazione sull'affaire Afghanistan la soluzione del luglio scorso con la mozione la fiducia che ha scongiurato la rottura fu mediata appunto da D'Alema insieme a Prodi
E al titolare della Farnesina lo stato maggiore di Rifondazione ha sempre riservato uno speciale apprezzamento per la svolta in chiave europea della politica estera perciò un no tanto secco ritiro dall'Afghanistan anche qualche modo sorpreso Rifondazione
Che mettendo in fila gli ultimi fatti Tanzi alla base di vicenza alla questione del viaggio negli Stati Uniti Prodi comincia a parlare di una contrazione della svolta uno stop nella linea nuovo lanciata da me
E tuttavia appunto fatta la tara dell'atto dovuto nelle parole del leader DS intravvedono l'avvio della fase del negoziato
Dietro lo scontro tra Ulivo e sinistre l'Unione dunque c'è la voglia di trovare una soluzione del caso Kabul facile non è ma in questa direzione stavo lavorando anche il presidente della Camera che pure si guarda bene dal comparire sulla scena delle trattati
Smentisce contatti con Prodi sull'argomento ritiro ma condensato in una battuta con i suoi collaboratori il suo punto di vista virgoletta non sempre si può vincere e io preferisco vincere sul sociale chiuse virgolette tradotto
Non si può rischiare una crisi di governo su Kabul mentre c'è da portare avanti l'operazione equità che Bertinotti si aspetta dall'esecutivo Prodi e così il cerchio si chiude e come ci auguriamo che anche qui si discuta
Con il Presidente della Camera che viene oggi descritto dei giornali descritto anche da se stesso con l'intervista al Corriere e poi da Umberto russo o su Repubblica come un leader politico che continua ad agire a tutto campo dalla politica economica alla politica estera alla tessitura dei rapporti tra partiti e tra partiti e Governo e questa è un'anomalia non nuova per carità sarebbe sarebbe scorretto attribuire diciamo la novità a a Bertinotti e Marini però è un'anomalia che si conferma tutta intera e il momento di vedere alcuni commenti i primi che vedremo partono
Dalle questioni strettamente di politica estera gli altri ci accompagneranno ai riverberi diciamo così sulla e politica interna cominciamo da Angelo Panebianco siamo sulla prima del Corriere della Sera
L'inevitabile è resa dei conti e il titolo il pezzo nell'occhiello i dilemmi della politica estera italiana
L'ipotizzata saldatura tra la questione dell'ampliamento della base americana di vicenza il rifinanziamento della presenza in Afghanistan forse non si verificherà
Si troverà probabilmente un compromesso sulla missione militare in grado di salvare la capra del nostro impegno nell'alleanza occidentale e i cavoli dell'antiamericanismo della sinistra massimalista ma la politica estera ma si conferma il treno più infido per la stabilità del governo molto più dei temi detti etici PACS eccetera sui quali si accapigliano laici e cattolici
La differenza e che mentre sui temi etici l'agenda politica può essere più facilmente controllate manipolata dei leader per esempio rinviando le decisioni nel caso della politica estera l'agenda dettata da scadenze eventi imposti dall'esterno dall'ambiente internazionale
Ci si può chiedere fino a quando la strategia tutto sommato brillante messa in campo dagli architetti della nostra attuale politica estera al fine di impedire che la politica dell'identità della sinistra massimalista travolga l'esecutivo posso dura ciò dipenderà dall'evoluzione del quadro internazionale
è lecito per certi versi definire neo andreottiana la politica estera del governo Prodi
Ma a patto di non perdere di vista le differenze con Lande ottimismo diciamo così storico col termine Andreotti lo si suole definire quello che fu per un lungo tratto della storia repubblicana il modo singolare attracchi efficace con cui l'Italia Concilio presenza internazionale e peculiarità nazionali in una fase della guerra fredda
Se Giulio Andreotti ovviamente ne fu il massimo interprete molti altri concorsi prima e dopo di lui a rendere possibile quella politica consistette nel mantenere l'Italia nel campo occidentale ma forzando le per così dire Lucy con Fini
Significò ad esempio mettere sullo sfondo la dimensione militare del nostro impegno occidentale
Strizzando l'occhio al liberismo della sinistra democristiana che al filo sovietico dei comunisti e mantenere un atteggiamento di cautela e talvolta di distacco di fronte alle posture più dura che l'America via via assumeva nel confronto della guerra fredda
Significò anche collocarsi come Paese cerniera
Tra l'alleanza occidentale quel mondo arabo una parte del quale subiva subiva all'epoca l'influenza sovietica ma con cui era utile per l'Italia a fare giri di valzer salvaguardando gli interessi economici italiani in Medioriente mantenendosi in sintonia con le preoccupazioni della Chiesa
E assicurandosi sul piano interno la tacita connivenza del Partito comunista nel Medioriente un aspetto di quella politica fu la scelta filopalestinese dell'Italia
E nella sostanza non nella forma antisraeliana
E ora meniamo le differenze la principale e che Landi ottimismo aveva un punto di forza che oggi manca
Il suo spazio di manovra era reso possibile dalla saldezza al di là delle contingenti frizioni del legame fra Italia e Stati Uniti
Nel gioco della guerra fredda l'Italia per la sua posizione geopolitica neanche a causa del suo forte partito comunista aveva agli occhi degli americani in grande valore strategico Italia poteva dunque sfruttare una rendita di posizione
Finita la guerra fredda da un lato si è ridimensionato agli occhi degli Stati Uniti il valore dell'Italia e dall'altro l'alleanza con gli Stati Uniti si è trasformata da necessità inscì
Politiche apparentemente simili a quelle dei tempi della guerra fredda possono assumere nel nuovo contesto significati assai diverso in una fase e per giunta in cui anche la carta alternativa gli Stati Uniti su cui puntava il centrosinistra c'è l'Europa e debolissima
La differenza rispetto al passato è che la politica estera italiana se si esclude il rapporto col potere gollista ormai al tramonto a Parigi non ha più reti di protezione e un paese come l'Italia non può farne a meno
Conterà comunque alla fine ciò che accadrà nella pur sfila certissimi Europa
A differenza del suo predecessore cancelliere tedesco Angela Merkel appuntato sul riavvicinamento agli Stati Uniti
L'Italia per una trattiene il fiato aspettando le presidenziali francesi primavere
Se vincerà Ségolène Royale il Governo Prodi riceverà per un altro po'rossiccio
Se vincerà sarà così la Francia seguirà verosimilmente le orme della Germania l'Italia sarà costretto ad accodarsi e la resa dei conti con la sinistra massimalista diventerà inevitabile così
Angelo Panebianco sulla prima del Corriere della Sera
Vediamo come la mette e Sergio Soave siamo in questo caso a pagina
A pagina due figli avvenire in politica estera il caso è serio alla decisione di Romano Prodi non opporsi all'ampliamento della base americana di vicenza ha messo in moto le reazioni dell'estrema sinistra la quale per tutta risposta
Questa ora creando difficoltà per il rinnovo del finanziamento di quella missione militare in Afghanistan che aveva accettato a denti stretti sei mesi fa e che ora appare non più disposto a sostenere forse la questione vicentina solo un pretesto l'occasione che consenta Comunisti italiani Verdi Rifondazione Comunista di dare una risposta pressioni che vengono dall'interno della galassia del movimento i quali fatica ad attenersi a qualsiasi galateo di maggioranza
Non è un problema nuovo Prodi in un'intervista di Azzariti subito dopo la sua elezione a premier aveva definito folcloristici innocui proposi della sinistra antagonista ma forse aveva preso male le misure
è vero che nel programma dell'Unione è scritto che l'Italia mantiene le alleanze internazionali e si sente un motore dell'Unione Europea
Ma queste coordinate degasperiana e non sono mai state considerate più di un compromesso verbale dagli antagonisti di governo un mezzo tradimento da quelli di piazza
Per mantenere aperto un canale di dialogo con questi movimenti gli antagonisti di governo devono offrire prove i risultati dell'un impegno che si fatica a non definire antiamericana
Dopo avere cantato il ritiro dall'Iraq hanno presentato in modo unilaterale forzato la missione in Libano come equidistante tra Israele ed Hezbollah ma ora resta loro poca merce da vendere
I rapporti tra l'Italia e l'America possono essere interpretati in modo diverso dalle maggioranze che si alterna al Governo a Roma come a Washington ma rappresentano una costante alla cui sostanziale continuità nessuno dalle due sponde dell'Atlantico e disposto deroga il Parlamento la missione in Afghanistan è stata finora sostenuta durante il governo di centrodestra durante quelli centrosinistra da una le disse a maggioranza che esiste tuttora il tema politico però non è su una questione di numeri se un atto rilevante di politica estera fosse approvato dalla maggioranza diversa da quella che sostiene il governo si porrebbe un problema di qualità della coalizione
Era già accaduto durante la guerra del Kosovo e perfino per l'invio di una missione in Albania durante il primo governo Prodi e quello di Massimo D'Alema che i voti dell'opposizione di centrodestra fossero determinanti per questioni di politica estremità
E quei governi peraltro sopravvissero pochi mesi a quei voti
Ora la situazione è diversa nessuno delle formazioni di estrema sinistra minaccia la stabilità del governo ma nel contempo teme che si formino le condizioni perché l'opposizione di sinistra riesca avversione espressione politica che potrebbe attrarre già ora qualche parlamentare
Prodi cercherà di dare qualche spazio ai suoi alleati perché possano reggere a questa spinta ma non può d'altra parte prestare il fianco all'accusa di antiamericanismo del capo del maggior partito di opposizione
Entro questi vincoli che tendono a stringersi che si cercherà di manovrare nelle prossime settimane e se il problema era già arduo sei mesi fa ora è divenuto un vero e proprio rompicapo Sergio Soave
Pagina due di Avvenire andiamo a vedere come la mette Eugenio Scalfari se Prodi cadrà la sinistra scomparirà
E scrive Scalfari l'ampliamento della base militare USA a Vicenza sembrava una cosa piccola su una beghe di cortile
Invece con una reazione a catena sta provocando un parapiglia Rifondazione Verdi comunista e pacifisti sciolti a pacchetti pretendono quasi come ritorsione
Che l'Italia si ritiri dall'Afghanistan dove il nostro contingente sta da cinque anni sotto le bandiere della NATO in quanto Paese membro della NATO e star sotto le bandiere dell'ONU in quanto Paese membro dell'ONU
Il rischio di una crisi di governo si profila il rifinanziamento della missione si farà con decreto ma poi entro marzo il decreto deve essere convertito in legge
Il rischio che almeno al Senato la conversione si è respinta esiste ed è decisamente elevato sono sei o sette dissidenti dell'estrema sinistra e decisi a votare contro anche a dispetto dei rispettivi partiti e non pare allo stato dei fatti che valga a recuperarli qualche solenne promessa di ridiscutere con gli alleati
Gli obiettivi e la natura della missione e neppure la blindatura del voto di fiducia
La verità e che la loro dissidenza non è controllabile dei partiti di appartenenza di provocare la caduta del governo se ne infischia si direbbe anziché l'auspicio
L'errore fu di averli portati in Parlamento pur conoscendone il carattere e l'ideologia del tanto peggio tanto meglio che alligna in quelle teste pseudo rivoluzionarie
E allora prosegue Scalfari ci sono tre possibili alternative a questi ipotetici accadimenti la prima e di riuscire a convincerli in Pro Patria
La seconda e appunto di blindare il voto con la richiesta di fiducia esito molto incerto Laterza è una votazione non blindata con il soccorso bianco ma determinante da parte dell'UDC e forse perfino di Forza Italia
Che però potrebbe determinare a quel punto non la semplice dissidenza di una manciata di cani sciolti ma di interi partiti della sinistra massimalista e uno spettacolare cambio di maggioranza
Se questa terza ipotesi diventasse realtà
Il capo dello Stato dovrebbe rinviare il governo alle Camere prima di accettare le dimissioni
Si potrebbe allora verificare che la maggioranza di centrosinistra cui Prodi dovrebbe rivolgersi per ottenere la riconferma della fiducia villa votasse riconfermando in carica e archiviando per altri sei mesi la questione afgana l'ipotesi non è del tutto irreale ma è evidente che si balla sul filo del rasoio e si producono ulteriori fenomeni distacco e disincanto nella Pubblica umili opinione eppure eppure negli ultimi dieci giorni le cose avevano preso una diversa piega sembrava ad ascoltare la tv e a leggere i resoconti dei giornali e i commenti di gran parte degli osservatori che la riunione di Caserta avesse messo in evidenza l'impotenza decisionale di Prodi alla débâcle dei riformisti la netta supremazia della sinistra radicale
Anche l'agenda delle priorità che il governo si proponeva di affrontare entro il due mila sette era stato immediatamente definita li affitta ma i fatti sono invece andati in modo alquanto diverso
Mercoledì scorso Governo e sindacati hanno approvato all'unanimità documento di riforma del pubblico impiego basato sui principi dell'efficienza della meritocrazia della mobilità dice entusiasta Scalfaro
Il ministro Bersani ha ricevuto nel frattempo il via libera dal governo di presentare entro il corrente mese di gennaio la lista dei provvedimenti di liberalizzazione dei preparati
Prodi dal canto suo ha preso la decisione di consentire l'ampliamento della base militare USA a Vicenza in quegli stessi dieci giorni dopo Caserta il ministro degli Esteri ha compiuto l'ennesimo viaggio in Medioriente
Tra Arabia Saudita Egitto e Palestina ribadendo i cardini della linea politica del nostro governo ancora
Il Governo ha convocato il primo incontro con i sindacati per iniziare l'esame delle questioni che regola il nuovo assetto delle previdenze sociali naturalmente ciascuna di queste iniziative ha provocato reazioni positive e negative
Tutto ciò lo ripeto è avvenuto nei dieci giorni da Caserta oggi fatti alla mano dice Scalfari non mi pare che si possono accusare il Governo Bignami a passività impotenza galleggiamento
Molte alte critici anche acerbe gli possono essere rivolte quindi sono infatti state rivolte senza risparmi ma queste no
Sta procedendo speditamente sulla strada che si era prefissa e sulla quale ha avuto il voto degli elettori così entusiasta Scalfari che però vede i media ostili
La dominante nella maggior parte dei media italiani per fortuna con qualche rilevante eccezione tende verso forme di neo centrismo
Gli attori politici ed economici conoscono benissimo questa inclinazione mediatica infatti l'agenda neo centrista viene adottata da gran parte dei giornali telegiornali
è stato così con il governo Berlusconi e lo è con il governo Prodi come differenza notevole
Berlusconi possiede l'età dell'universo mediatico nazionale Prodi no Berlusconi disponeva di una maggioranza di centro deputati e cinquanta senatori mentre Prodi ha un solo senatori di maggioranza che sulla questione Afghanistan probabilmente neppure quel mi domando che cosa potrebbe accadere dopo
Dopo se la crisi non sarà in nessun caso evitabile ci sarà un governo di transizione con il compito di approvare alcuni provvedimenti economici urgenti della riforma della legge elettorale
Sarà un governo del Presidente della Repubblica come sempre avviene nei governi transitori con compiti tempi ben delimitati
Credo che a quel punto il partito democratico nascerà veramente dettato non solo dall'opportunità ma anche dalla necessità credo anche che di Solti ormai le coalizioni la legge elettorale sarà mirata all'interno se non escluderebbe in tutti i partiti che si sono dimostrati ribelli o incapacità Emilia freno le loro frange estreme
Infine si andrà a votare in autunno al massimo nella primavera due mila otto
Fare previsioni ora per allora impossibile cesto il baricentro politico si sarà spostato e non certo verso sinistra che avrà seminato vento raccoglie la tempesta commenta tornerà a casa con le classi tiepide nel classico Sacco così
Scalfari che avvisa diciamo la sinistra estrema dicendo guardate che viva meglio così rispetto alla prospettiva che rischiate di determinare questa è diciamo la sintesi brutale che possiamo fare del pezzo di Scalfari e vediamo come la prende la
Ad esempio il giornale di Rifondazione comunista Liberazione il pezzo d'apertura è firmato da Rina Gagliardi
Se non fosse in ballo questioni molto serie difficili
Potremmo perfino dire che la politica attuale la politica del governo Prodi assomiglia ad una sorta di Risiko delle città Caserta vicenza Kabul
Un viaggio difficile perché ogni singola tappa fa storia a sé e propone risultati e propositi di natura diversa una navigazione a vista di contraddizioni giacché come tutti sanno la politica è tutto fuorché una scienza esatta appunto
Mentre sul treno delle strategie economiche o sociali sembra per ora fugato il rischio mortale di una svolta riformista contro le pensioni
Mentre si annunciano liberalizzazioni che puntano ad abbattere privilegi corporativi piuttosto che la natura pubblica dei servizi
Sulla politica estera invece si vanno addensando nuvole minacciose non una crisi certo ma un passaggio duro che di nuovo metterà prova la tenuta dell'Unione la sua capacità cioè di essere ciò che il popolo elettore ha scelto disperato
Proviamo a ragionare spassionatamente proprio come fanno i politologi di professione per capire che è successo e ciò che può succedere prima
La vicenda di Ederle due si va rivelando un autogol oltre che un errore tattico e politico il piglio decisionista dicono strato stavolta da Prodi
Non solo non ha evitato la divisione e la maggioranza ma cresciuto alla distanza tra governo centrale e territorio in nome della subalternità non agli impegni presi ma gli interessi della massima superpotenza del mondo si ferisce una comunità intera
La Sea derubrica mero suddito ci si rifiuta a priori di ascoltarci e questa l'immagine dell'Unione cioè dei suoi principali leader che rischia di risultare dominante
Una questione quindi non semplicemente di politica estrema di democrazia
Di voglia o volontà di proseguire nella strada tanto legittimamente esaltata delle primarie della partecipazione diretta dell'inclusione piena tra le soggettività politiche che pesa no delle aggregazioni comunitaria
Prodi e Rutelli hanno sottovalutato la portata generale simbolica di una scelta secondo l'Afghanistan cioè il senso della missione italiana in quel disgraziato Paese
E lì esplode nel dibattito in grazie ad una evidente connessione di clima politico dopo vicenza non la sinistra radicale ma la sinistra tout-court avverte il pericolo di una fase due sulla strategia internazionale dell'Italia
Una svolta filo americana tanto più ingiustificata nei confronti di un'amministrazione come quella Bush più ormai gode di sostanziale discredito in patria e fuori
Nascono tutti qui i problemi sul rifinanziamento della missione che il suo già discutibile carattere tecnico ora non è più sostenibile ed è difficilissimo da accettare
Terzo dentro la durezza di questo passaggio non poteva non esserci refrain del neo centrismo della nuova maggioranza delle sirene gli chiesi delle sfide pelose di Montezemolo e via cantando
L'abbiamo detto e ridetto siamo costretti a ripeterlo oggi la prima precipuo vittima di questi disegni più o meno realistici più o meno fantapolitica e Romano Prodi e Prodi certamente mossa così l'editoriale che sa anche di avvertimento di Rina Gagliardi su Liberazione e provate a mettere in fila voi che avete avuto la pazienza di ascoltare questa rassegna stampa l'intervista di Fausto Bertinotti sul Corriere il retroscena di Umberto Rosso su Repubblica
Il pezzo di livello miliardi su Liberazione e avete diciamo una specie di triangolo delle Bermude nove messo in piedi dalla sinistra che viene definita radicale e che invece il caso di chiamare
Come sinistra comunista e che sembra diciamo così accerchiare il Governo ha ammesso che il Governo abbia volontà
Riformatrici
Completiamo il quadro dei commenti citando Furio Colombo
Anch'egli molto critico rispetto a quello che è accaduto
Intorno a a vicenza il pezzo è molto lungo la rete isoliamo solo qualche passaggio penso per forza alla solitudine della gente di vicenza che si domanda
Perché nessuno ha parlato con me che vivo qui
Che cosa c'entra la politica internazionale il rapporto tra grandi Potenza il legame tra leali alleati con il traffico i blocchi le misure di sicurezza intorno alla casa in cui abito al percorso tra casa e lavoro
Da quando è Sinistra Radicale domandarsi quanto tempo ci vorrà Du Pont per portare i bambini a scuola
E allora le conclusioni torniamo insieme alla realtà fuori dalla televisione dove ci aspettano i cittadini che hanno ancora fiducia che pensano nuovo partito se ci sarà come a una festa non come la selezione dei tipi più adatti
Dove ci aspettano persone che contano comunque sul partito che c'è col quale milioni hanno dato il voto e tanti anni investito attese speranze identità vita
Torniamo per le strade dove c'è la gente che il più delle volte cerco una spiegazione un punto di riferimento per capire più che la voglia di inscenare una protesta perché non tornare a un civile fratello punto di partenza dell'Unione
La nostra strada comincia dove finisce il mondo di abuso di illegalità
Leggi porcata di protesi alla giustizia di cifre false di conti truccati che per cinque anni hanno deformato l'immagine dell'Italia
Non c'è niente di by partisan nel nostro lavoro non adesso non fino al ripristino della normalità umana politica e giuridica che abbiamo promesso così
Furio Colombo sulla prima dell'Unità e allora abbiamo compiuto buona parte del percorso e abbiamo anche consumato buona parte della rassegna stampa per la verità non è che ci sia tantissimo altro di politica c'è però l'altra cosa
Importante è l'altra l'altra metà dall'altra l'altra faccia della moneta il centrodestra e ieri non c'è dubbio a dominare la scena è stato Silvio Berlusconi con la sua rentrée a Genova qualunque sia il generale e il gestionale che sceglierete di acquistare troverete ampie cronache
Noi abbiamo scelto per voi la cronaca di Francesco Bay siamo a pagina dieci di Repubblica Berlusconi e rivincita nei comuni ricomincia da dove era partito dei Magazzini del cotone di Genova nella stessa sala dove cinque anni fa attende la conferenza stampa finale del suo primo G otto
Allora non gli porto fortuna
Ma evidentemente il Cavaliere non teme la superstizione e torna proprio qui alla sua prima uscita pubblica dopo l'operazione al cuore
Per proclamare cingendo la spalla del giovane candidato sindaco Enrico Musso la certezza nella vittoria alle prossime amministrative virgolette
Sono intimamente sicuro che diventerà il sindaco e io non ho mai sbagliato una previsione
Senatore forzista Grillo seduto in prima fila più prudente ammette a bassa voce che il centrodestra parti svantaggio perché questa è la città più a sinistra d'Italia ma possiamo contare sullo scontento del governo Prodi
Berlusconi ci spera e lancia Musso prepara su Tours e Renata Oliveri alla presidenza della Provincia
Siamo davanti alla sinistra i quindici punti e la distanza tra i leader dell'opposizione che sono ancora ai e il Presidente del Consiglio è abissale addirittura ventotto punti
Se solo il ventisette per cento degli italiani dà un giudizio positivo il governo vuol dire che anche per Genova è la volta buona
E poi a margine dirà che tuttavia la sinistra farà di tutto per ritardare l'appuntamento elettorale per guadagnare tempo cercando di recuperare consenso
Il problema prosegue bene che le amministrative sono da sempre interno erettile per il centrodestra e l'unica strategia per portare i moderati al voto e quella di drammatizzare politicizzare lo scontro in questo il Cavaliere maestro virgolette
Dobbiamo prepararci a sostituire la sinistra il più presto possibile di queste amministrative devono essere il secondo step dopo le Regionali in Molise perché vanno al voto undici mila italiani
Genova è la città più importante che andrà alle urne o volutamente scelto di aprire qui la campagna elettorale per dare a questa amministrativi un forte e intenso significato politico
In sala ci saranno migliaia di persone gli organizzatori sono soddisfatti e così Musso scusate inizia a crederci davvero
E il candidato sindaco dice recuperiamo mille voti al giorno ci togliamo la sinistra ritorno pazienza se nel due mila e uno definiti come erano Berlusconi una iattura
Per il Cavaliere acqua passato riletto le sue dichiarazioni allora fece bene a dire che avevo torto è in gran forma l'ex premier
Prendendo di petto gli ostacoli del cuore virgolette volevo rassicurarvi sono andato per armi a Cleveland per esaudire un desiderio dei miei figli non ne avevo bisogno un cuore di atleta sono bradicardico
Sono ancora giovane prestante un cuore che di notte batte trenta volte al minuto
Solo che quando pensa proprio Bertinotti i poveri un'extrasistole allora mi hanno alzato il minimo da trenta a quarantadue battiti così gli otto sono ancora più asilo anzi se qualche Signoressa lavoro lasciar il suo cellulare sono pronto a innamorarmi
Dopo lo show la politica con un repertorio fatto di Coop rosse che sono Metastasio attacchi alla sinistra che pensa solo a distruggere nostra riforma
E approdi che ancora sotto shock perché Bertinotti nel novantotto lo mando a casa per questa ragione mossa e qui a e asseconda la sinistra radicale così tra l'altro Francesco Bay nel suo racconto di quello che è avvenuto a Genova chi vuole fare
Anche un'analisi di quello che accade
Cioè Liguria le cose che possono spostarsi poco utilmente vedere il pezzo a pagina due del tempo di Gianfranco Ferroni spostiamoci verso il centro dello schieramento politico c'è un partito che ha deciso di chiamarsi Italia di mezzo più centro di così non si può Marco Follini e sta per uscire un libro di Follini scritto insieme al Carlo punica ne parla re Francesco Verderami siamo a pagina dieci del Corriere
Follini la storia di uno contro tutti Casini baratto la leadership io lasciai e poi sogno un esecutivo dei volenterosi così Marco Follini dice di essere legato dà un'idea un po'algida della politica ma in realtà nel suo ultimo libro Follini appare come un visionario
Alfiere di un centro autonomo che non c'è sostenitore di un governo dei volenterosi che non esista desideroso di una riforma della legge elettorale sul modello francese o su quello tedesco che non si farà
Propugnatore di un ricambio che da Prodi a Berlusconi salti la mia generazione quella dei cinquantenni flagellazione del muro e punti sui quarantenni la generazione del mouse
Già il titolo del volume Uno contro tutti dall'idea di un solitario che annunciò la fine di un bipolarismo non più utile e si sente alla vigilia di un nuovo novantadue poi così alcune retrospettive io racconto nel suo rapporto con Berlusconi e delle diverse e criticate da Follini scelte di Casini il racconto anche del rapporto alcuno
Personale recuperato con Berlusconi con Berlusconi usa accenti meno rudi rispetto al passato rivela di averlo visto a cena di avergli detto che non ha più alcuna possibilità di tornare alla testa del Paese credo che anche lui le abbia la consapevolezza e poi le conclusioni che vestiranno interesse Follini non mancherà di destare scalpore nel Palazzo come forse anche Oltretevere
Se è vero che nel capitolo dedicato ai temi etici e religiosi sostiene che il relativismo è un limite ma anche una risorsa
Così un libro molto probabilmente da leggere Francesco Verderami ne parla pagina dieci del Corriere
Allora da destra siamo passati al centro spostiamoci a sinistra
Come pausa ci prendiamo Chiappori che
Fa una delle sue vignette sul Corriere arriva il congresso della Quercia difficile difficile come far passare il cammello per la cruna di un ago dice un personaggio all'altro ma no ma no Fassino ci passa benissimo così
Chiappori a pagina trenta del Corriere e vediamo come intanto Fassino ha passato la giornata di ieri ce lo racconta Maria Grazia Bruzzone e siamo a pagina dieci della stampa
Fassino e Mussi Meccia anticipato il leader si commuove
Ovazione in piedi per Massimo D'Alema replicata ancora più a lungo per Fassino tra le note del cielo è sempre più blu
Ma applausi anche per Mussi che alla fine stringe la mano al segretario commosso se con questa Assemblea di oltre tre mila dei sei mila segretari di sezione venuti a tutti Italia parla sui connessi all'Eur
Non lo stato maggiore dei DS voleva dimostrare al mondo che il partito non sta affatto evaporando ma è ben saldo l'immagine che questa kermesse rimanda appare appropriata
E con la totalità di interventi a favore del costruendo Partito Democratico eccezion fatta per Mussi sia pure non esenti da critiche e suggerimenti sulla democrazia interna è un buon viatico al congresso che si avvia e sulla nuova formazione da decidere
Non importa se Mussi sibila virgolette i pugili si stringono sempre la mano sul ring prima che il match cominci e non nasconde di voler fermare il processo verso il partito democratico
Ne che il vicepresidente del Senato Angius autore della terza mozione congressuale non sia stato neppure invitato forse per semplificare la partita per non frammentare ulteriormente il quadro anche se Angius risentito non di morte anzi
Davanti ai segretari che si accingono i connessi sezione Mussi appare l'unico oppositore lo sfidante nient'affatto interessato a guidare un'eventuale scissione non mettiamo il carro davanti ai buoi intanto voglio vincere la battaglia al congresso dice ai cronisti
Neanche il voto segreto sulle mozioni che è riuscito a imporre può aiuta la sfida sulla sinistra c'è stato una stagione in cui il socialismo era considerato un cane morto ora invece il mondo chi ad un nuovo socialismo scandisce dal palco
Fassino dice mai fuori dal socialismo europeo la media no Fassino dice mai fuori dal socialista europeo la Margherita invece mai dentro e Mussi o è una cosa quell'altra
Ed è qui che scroscio di applausi più convinti
Ma applaudita neanche la sfida che lancio a Luca di Montezemolo e Confindustria caro Luca vogliamo sfidare Cigole erano premi suo impegno gli industriali si impegna a investire una quota di profitti in innovazione e ricerca
Se Mussi e il gusto del socialismo D'Alema consuma definitivamente lo strappo affermando che nel vasto campo di forze progressiste che vogliamo costruire il socialismo è uno dei filoni ed è una parola molto europea
Ma c'è bisogno di nuove sintesi non so quali nomi o bandiere deve avere questo campo di forze di progresso ma è evidente che quelle che ci sono non bastano più e bisogna andare oltre
E si appella agli amici della Margherita perché capiscano il senso dell'atteggiamento del PSI che non guarda al partito democratico nella prospettiva di un assorbimento
Quanto a Fassino cita il new deal di Roosevelt la Francia di Dego l'uscita dalla decolonizzazione e la Spagna postfranchista per esemplificare il momento cruciale che vide l'Italia
Che deve ridefinire la sua identità internazionale produttiva sociale e compiere la transizione istituzionale
Il partito democratico non lo facciamo per sistemare una nomenklatura un apparato politico abbiamo l'ambizione di costruire una grande forza per guidare il processo di ridefinizione di cui l'Italia ha bisogno una forza capace di parlare a milioni italiani
Vi siete voi i protagonisti voi dovete costruito e in questo processo voglio che ci sia la sinistra con i suoi valori nelle sue speranze e scatta l'ovazione mentre il segretario commosso recita
Fischia il vento urla la bufera Eppur bisogna andare così
Maria Grazia Bruzzone siamo a pagina dieci della stampa rubiamo ancora qualche minuto e siamo partiti il ritardo e ancora qualche minuto ce lo prendiamo prima di dare la parola altrove a Torre Argentina per il Comitato nazionale di Radicali Italiani ricordiamo che oggi questa rassegna stampa è andata in onda con un'ora d'anticipo rispetto al tradizionale orario domenicale delle nove e sull'economia un po'di cose da segnalare ci sono intanto in una cosa detta
Da Emma Bonino siamo a pagina otto del Corriere della Sera è un piccolo box ma visibile pensioni stessa età uno donna basta con il privilegio delle donne che possono andare in pensione se dipendenti pubbliche
Cinque anni prima dei colleghi uomini lo propone Emma Bonino ministro per le politiche e il Commercio Estero così
Pagina otto del corriere è pur vero che però oggi invece sul fronte del governo le notizie non sono affatto positive restiamo sul Corriere della Sera pagina
Otto statali stop dei sindacati sulla mobilità e Nikolais ci ripensa
Scrive Enrico Mario Luigi Nicolais fa marcia indietro precisa che la mobilità dei dipendenti pubblici sarà concordata con i sindacati attraverso i contratti il ministro è stato spinto a dettare ieri questa dichiarazione all'ANSA ieri pomeriggio
Dopo l'ondata di protesta di CGIL CISL e UIL per le cose che lo stesso Nicolais aveva detto nell'intervista al Corriere di ieri
Nel testo Nicolais dice che non è vero che la mobilità e solo volontaria in caso di riorganizzazione dell'amministrazione verrà fatta secondo i criteri stabiliti sì nella contrattazione ma automaticamente senza bisogno di chiedere il permesso a nessuno
E alla successiva domanda aveva risposto si potrà fare si potrà spostare un dipendente da Bari a Milano senza chiedere il permesso ai sindacati certo tenendo conto di cosa significa questo trasferimento
Ieri mattina alla lettura dei passaggi di questa intervista i sindacati si sono scatenati speriamo di aver capito male altrimenti ritiriamo la firma dal memorandum tuonava il segretario della funzione pubblica CGIL Carlo Podda non siamo per le deportazioni deportazioni tagliava corto Paolo Pirani della UIL
è una cosa inaccettabile improponibile spero che nelle prossime ore il ministro e chiarisca giungeva Paolo Baratta per la CISL
Intanto dal governo interveniva il viceministro per lo Sviluppo D'Antoni questi processi si fanno con il consenso del pubblico come nel privato e nel pomeriggio la precisazione Nikolais i criteri e le modalità della mobilità saranno oggetto di contrattazione collettiva la rettifica del ministro è stata accolta con soddisfazione dei sindacati Niccolai se un galantuomo detto Bonanni
Mi ritengo soddisfatto ha aggiunto Podda che però ha aperto un altro fronte il governo deve sciogliere l'ambiguità venutasi a creare dopo che un'autorevolissima rappresentanza che lo sostiene
Ha deciso di presentare una proposta di legge sulla Costituzione minuto rigide per quanto mi riguarda lei compatibile sul memorandum
La CGIL insomma chiede di bloccare la proposta di Kim fatta propria dal vertice dell'Ulivo al Senato e che ha riscosso consensi by partisan alla Camera e quindi come vedete c'è questo
Grave stop e sindacati che parlano di e deportazione appesa quella mobilità che esiste in tutti i Paesi occidentali insomma la settimana scorsa rivedere i coefficienti stava definita da Angeletti una carognata
Adesso la mobilità una deportazione ma purtroppo non finisce qui perché
A pagina sette
Della stampa
Intervistato sul tema delle pensioni il leader della CISL Bonanni dice e riforma delle pensioni non è ancora ora non c'è nessuna trattativa
Non parleremo di pensioni con un governo che hanno una una proposta chiara e condivisa al suo interno quando essi ce l'avrà ce la farà sapere
E quindi stasera con Prodi non parlerete di pensioni perché stasera è prevista una cena di Prodi con Epifani Angeletti e Bonanni stesso Bonanni risponde con Epifani Angeletti andrò a cena con Prodi ma non per parlare di previdenza
Non ha nessun senso parlare di previdenza se non all'interno di un discorso più generale sullo sviluppo ecco io credo che di questo che dovremo parlare stasera
Sviluppo crescita del Paese eventualmente dell'UE nel far più in generale così il sindacato che detta l'agenda al governo
Il governo oggi non riscuote diciamo
Sostegno ma osservazioni critiche e perplessità sia da Alberto Mingardi sul libero sia da Alberto Pera sul Messaggero a proposito del piano sulle liberalizzazioni ritenuto troppo poco ambizioso e in particolare Alberto Pera dice meglio la parte sulla semplificazione amministrativa il Messaggero dà conto della proposta di legge sui sette giorni per aprire un'impresa Romano Prodi dal canto suo dice sul Messaggero comunque andremo avanti
Sulle questioni economiche però ce ne sono altri due aspetti che non possiamo non segnalare prima di passare alle segnalazioni conclusive della rassegna stampa intanto il Duro attacco di
Giuseppe Turani nella sua rubrica su Repubblica a
Per Luca di Montezemolo e provate a fare la somma tra l'attacco alle derive neo centriste vere e presunte fatte da ha fatto da Scalfaro
Con il commento di Turani e avete oggi diciamo così una una impostazione possibile di Repubblica poi molto spesso invece leggendo il direttore Mauro Massimo Giannini sia l'impressione di una impostazione vivesse di due in lire e basterà dire abbiamo solo il tempo di citare Turani che basterà citare il titolo è partito l'autunno rimonta Zemo poi un'analisi tutta cupa della stagione di Montezemolo presidente di Confindustria e le conclusioni insomma nel due mila e quattro Montezemolo avuto il pregio di impedire a un altro D'Amato di sedersi al vertice della Confindustria ma tutto è finito lì un po'poco così
La durissima
Non sapremmo dire quanto motivata non sembra
Abbastanza poco motivate in questi termini l'attacco di Turani
Al vertice di Confindustria sicuramente più interessante e e e tutto da capire Marco Tronchetti Provera che interviene sulla prima della stampa dopo che in tutti questi giorni la vicenda Telecom non si è non si è spenta ansie riaccesa io Telecom e i lussi avvelenati Caro direttore
Faccio l'imprenditore da più di trent'anni ho messo nel lavoro tutta la passione e l'entusiasmo di cui sono capace mai nella mia vita e nel corso della mia attività professionale ho agito violando la legge né direttamente né dando disposizioni fa voglio dirlo con forza voglio dirlo ai lettori alle donne agli uomini Telecom alle persone della Pirelli che da tanto tempo lavorano con me
Che mi hanno dato la loro fiducia e che insieme a me hanno speso intelligenza ed energie per realizzare sogni e progetti diventati nel corso degli anni esempi spesso brillanti di quello che il nostro Paese capace di fa
Per me costruire tutto questo senza stare alle regole del gioco non avrebbe avuto senso non avrebbe avuto per il modo che ho di concepire la vita e i rapporti tra le persone prima ancora che il fare impresa
Si può vincere o perdere certamente ma barare mai così
Tra l'altro Tronchetti Provera che conclude da tempo rappresento Pirelli nel sindacato azionisti del Corriere
Nelle diverse vicende che hanno riguardato la proprietà ho sempre cercato non essendo né il maggiore nei più influente azionista di costituire un elemento di raccordo tra i soci per assicurare quella stabilità e pluralità di azionariato che garanzie di indipendenza del Corriere che considero una istituzione del Paese
Questo mio comportamento gli azionisti del Corriere sono testimoni
Ed è quindi ragioni di ulteriore grande sdegno che proprio a presunte azioni illecite nei confronti di giornalisti e dirigenti del Corriere venga collegato il mio nome
E per concludere sono certo che presto potrò rivolgermi nuovamente a lei ai suoi elettori quando questa vicenda sarà finita per una riflessione serena su tutti gli aspetti di questa vicenda così Marco Tronchetti Provera non ho mai ordinato a chi illegali
Il titolo che viene scelto all'interno oggi anche un giorno di
Di lutto perizia conosciuto e stimato un economista come un economista come
Riccardo Faini economista generoso ci sono tanti ricordi di questa di questa personalità dell'economia che ha anche collaborato con Padoa Schioppa il ricordo anche personale che di segnaliamo è quello di Francesco Giavazzi siamo a pagina otto del Corriere della Sera
Per
è finito il tempo sta finendo anche la voce poche segnalazioni sulla giustizia ieri l'appuntamento dei penalisti sulla separazione delle carriere e il Corriere della Sera vi racconta della accoglienza molto generosa ricevuta dalla jeep Clementina Forleo
Invece sulla politica estera libertà religiosa in Cina il richiamo del Papa avvenire apre su questo ma su diversi quotidiani trovate
Spazio per tutto questo altre questioni di politica internazionale il Forum no global e l'apertura del manifesto ma
è il Corriere della Sera con Massimo Alberizzi a darci la utilizza che anche politicamente
E rilevante sulla direzione di marcia del governo gli italiani guidano il Forum no global il nostro è il Paese che ha contribuito di più trecento mila euro un quarto del Budget
E a Nairobi con la sottosegretaria Sentinelli di chi è partito ditelo voi di Rifondazione comunista sono qui per imparare
Dice la sentimenti
Negli Stati Uniti avanza la candidatura di Hillary annunciata sul suo
Sito personale i sondaggisti non sono proprio entusiasti viene sentito franchi opportuna mitico direttore di Gallup che dice
La Clinton può vincere le primarie è arrivata prima nei nostri sondaggi nell'ultimo al ventinove per cento dei voti contro il diciotto di Obama il tredici di Adua sull'undici di Gore
Non bisogna dimenticare che nel novantuno in questa fase del processo elettorale suo marito Bill era all'undicesimo posto in classifica domanda eccome se la caverebbe la Clinton con i favoriti repubblicani Giuliani e avanti a McCain dice
Io porto trentuno contro ventisette per cento Hillary è un po'in svantaggio rispetto al loro ma con una differenza statistica non rilevanti il fattore decisivo sarà
Il clima politico e allora siamo davvero arrivati alla fine tre segnalazioni finali la vicenda
Mambro Fioravanti oggi c'è un fatto importante sul giornale un
Giornalista di sinistra Andrea Colombo già militante di potere operaio a lungo firma del manifesto oggi portavoce di Rifondazione al Senato dice Mambro e Fioravanti sono innocenti ma la sinistra non supera questo tabù
Tutti sanno anche i compagni che l'accusa non regge siamo a pagina nove
Del giornata
Ancora l'anniversario della morte di Bettino Craxi l'altro ieri diciannove gennaio nelle commemorazioni in Italia e anche ad Hammamet e vi segnaliamo in questo caso non osiamo riassumerlo perché
Molto bello molto lungo e molto intenso il pezzo di Paolo Pillitteri sulla prima dell'opinione chiudiamo con qualcosa che illustra i grandi ordinari italiani il caso Italia e anche questo pagina quattordici del Corriere la sera ma un po'tutti i giornali che acquista erette blackout in sala operatoria sedicenne in coma alla studentessa era stata ricoverata nell'ospedale di Vibo Valentia per un'appendicite durante l'intervento è mancata l'elettricità
Resta dodici minuti senza ossigeno i medici dicono è molto grave e questa la realtà
Italiana con cui i cittadini devono confrontarsi spesso tanto lontana tanto lontana dalla politica dei palazzi finisce così la puntata di oggi di stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale che andate in onda
Con un'ora d'anticipo rispetto al tradizionale orario domenicale delle nove andate in onda anche con voce precaria e con mezzi tecnici precari di tutto questo ci
Scusiamo tra poco la la giornata finale dei lavori del Comitato nazionale di radicali italiani
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