L'identità e il futuro

Ma riprendere i lavori del pomeriggio se vi accomodate come come sapete ci sono oggi pomeriggio tre relazioni e poi ci saranno una serie di interventi come come stamattina le tre relazioni sono sulla scoperta del liberalismo del professor Renato Christine sulla Berlusca nomi del professor Carlo Secchi sul blocco dei produttori
Di Renato Brunetta poi seguiranno seguirà una serie di interventi do quindi la parola alla professore nato Cristina per la prima delle tre relazioni la scoperta del liberalismo i relatori come già stamattina pronunceranno una relazione di venti minuti che non diciamo sarà quasi una una sintesi della relazione integrare il testo integrale comunque lo trovate come già quelli di stamattina lì al banco della segreteria prego Renato
Grazie Renzo
Allora una breve brevissima premessa che riguarda il
Concetto di berlusconismo io
Credo che il concetto di berlusconismo a prescindere dalla origine che che ha avuto e cioè un'origine
Di sinistra
Con intenti nunc non solo critici ma addirittura denigratori
Debba invece essere ripreso tale e quale dal punto di vista diciamo terminologico proprio per riuscire e questa è la tesi che molti di noi sostengono proprio per riuscire a
Dimostrare come il berlusconismo
Sia oltre che un una piattaforma di carattere politico di carattere certamente culturale anche un movimento un vero e proprio movimento di pensiero
Una corrente di pensiero una scuola di pensiero
Il berlusconismo è un dato di fatto storico con cui la politica italiana deve finalmente confrontarsi in modo autentico e approfondito
Il centrodestra per rafforzare precisare ulteriormente la propria identità il centrosinistra per trasformarsi in forza politica moderata
Come tenta di accreditarsi
Si tratta di un capitolo tutto meno che concluso destinato dunque ad andare molto al di là della presenza politica del suo fondatore
La causa della sua persistenza va rintracciata in molti elementi eterogenei
Ma c'è un principio che lo caratterizza e che ingloba tutti gli altri
E dell'intangibilità della libertà sia individuale sia collettiva e di conseguenza l'affermazione del liberalismo in quanto ambito sia teorico sia pratico in cui la libertà viene difesa sul piano culturale sociale religioso politico ed economico
Con la creazione di Forza Italia e del Polo e con la vittoria elettorale del novantaquattro la latente convinzione che la libertà dovesse essere il faro della prassi politica e il perno delle relazioni sociali
Riuscì finalmente ad emergere come mai in passato aveva potuto a cadere
Nella coscienza collettiva pubblica nei media in tutte le forme di comunicazione civile
In quel momento Berlusconi intuisce un problema interpreta una situazione e agisce coerentemente riesce cioè a dare voce alla maggioranza silenziosa costretta per decenni a tacere
E ad esprimersi soltanto nel migliore dei casi sotto forma di consenso elettorale alla DC ai piccoli partiti liberale riformisti
Inoltre egli scompagina le alleanze storiche già disgregate dalle toghe rosse e da Mani pulite
E finisce pure per sottrarre alla sinistra all'esito di questa operazione
Egli scardina le barriere di classe e unisce sotto un inedito insieme di principi tutto il mondo produttivo
Berlusconi ha dato voce così a un ideale e costruttivo e perciò rassicurante e degno di fiducia
In un momento in cui in un'Italia nella quale la sinistra si apprestava a vincere tutto era delusione incertezza e pessimismo
Possiamo pertanto a buon diritto parlare di scoperta del liberalismo perché in Italia le idee liberali erano state relegate fra gli elementi culturali marginali
E di conseguenza ebbero vita sotterranea
Talvolta clandestina
E spesso molto difficile
Nel novantaquattro Berlusconi apre un orizzonte a questa aspirazione liberale conferendo le finalmente dignità culturale e politica
Dando voce ai suoi sostenitori in tutti gli ambiti della vita del Paese
Vero è che l'Italia a partire dagli anni della crescita economica della media e piccola industria
Era ed è tutt'oggi il più fertile terreno socioculturale su cui far germogliare i concetti e le pratiche di un liberalismo europeo e filo americano
Adeguato alla realtà storico-politica attuale
Alla base di questo innesto c'è la connessione fra spirito imprenditoriale ed esigenza di libertà individuale economica e politica
Un legame che aveva origini profonde ma che non era mai stato messo in pratica
L'Italia in quanto istituzione nazionale e in quanto struttura sociale non ha mai avuto un'autentica cultura della libertà in quanto cultura promossa attraverso un'azione pedagogica diffusa
In quanto cioè religione laica
Che avrebbe potuto essere di grande ausilio proprio al rafforzamento della religione in quanto tale ovvero del cattolicesimo italiano
Tuttavia esisteva una cultura che esprimeva quei valori e quelle aspirazioni sotto forma di cultura della libera impresa
Che apparteneva alla borghesia produttiva mercantile finanziaria innovatrice modernizzatrice a quel ceto produttivo cioè che costituisce l'ossatura della Società italiana
Ma accanto alla scoperta di questa dimensione che Berlusconi appunto svelato e portato alla luce
Egli realizza anche un'invenzione crea cioè un blocco socioculturale molto eterogeneo ma fortemente coeso intorno ai concetti fondamentali di un nuovo e originale liberalismo nel novantaquattro viene dunque avviata una vera e propria rivoluzione politico culturale la rivoluzione liberale che Alitalia era mancata
Da quel momento il liberalismo berlusconiano
Attraversato diverse fasi e diverse forme d'espressione a causa di fattori esterni e pure per ragioni endogene
La prima brevissima fase di governo nel novantaquattro è riuscita ad impostare tuttavia un progetto di rinnovamento in senso liberale indicando alcuni capisaldi teorici e operativi
Nel né Elenco alcuni la necessità di sostituire alla vecchia politica del tergiversare una politica del fare
L'idea che la responsabilità morale dell'individuo sia il perno il centro dell'agire politico
La liberalizzazione dei settori produttivi e di quelli dei servizi la liberalizzazione dell'insegna dell'insegnamento scolastico e universitario
La modernizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo economico
Una rinvigorita politica delle Autonomie locali secondo il principio di sussidiarietà e nel quadro di un federalismo non solo istituzionale ma anche fiscale
Questo che sintesi un fondo un elenco indicativo
Sia nella prima prova dal novantaquattro sia nel secondo governo di centrodestra questo progetto dire innevamento dell'ordinamento economico sociale del Paese ha subito attacchi provenienti da diversi settori e in molti casi anche da settori opposti fra loro
Uniti però tutti dal timore che la rivoluzione liberale potesse intaccare privilegi sine cure consolidati si in decenni di consociativismo
Contro il nuovo liberalismo italiano si sono trovati fianco a fianco poteri che andavano dalla cabina di regia
Del sistema bancario ed economico ai sindacati confederali dei gruppi dominanti della magistratura a quelle dell'università e della scuola dal Banco di comando della grande industria ai vertici delle imprese di Stato
Ciascuno con motivazioni diverse ma tutti con la medesima rabbia verso la coalizione politica che aveva tentato di disgregare l'apparato istituzionale consociativo e al tempo stesso di modificare l'ordine economico statalista
Il denominatore comune di cui gli attacchi concentrici fu dunque la demonizzazione di Berlusconi a demonizzazione del centrodestra dei suoi valori culturali e del suo progetto politico
Avversata dunque da un'inedita e anomala alleanza fra i cosiddetti poteri forti e le sinistre ramificate nella società
La coalizione intorno a Berlusconi traeva la sua forza nonché la sua democratica legittimazione da altrove
Dai milioni di piccoli imprenditori artigiani agricoltori dai molti liberi professionisti che auspicavano un processo di liberalizzazione dello Stato
E dai lavoratori delle nuove professioni che premevano per la modernizzazione del Paese dai pochi intellettuali che non si erano lasciati sedurre dalle lusinghe della sinistra
Dagli strati popolari che rifiutavano la politica intesa come Gerbo elitario e come sfruttamento di privilegi
Ora la sconfitta elettorale della primavera del due mila sei ha costituito una battuta d'arresto per il centrodestra che per l'Italia perché il Progetto del nuovo liberalismo italiano viene non solo congelato nelle sue possibilità operative
Non siamo al governo e quindi non possiamo legiferare o agire istituzionalmente ma anche paralizzato nei suoi effetti culturali la sinistra al governo sta senza molti clamori ma con uno scientifico lavaggio del cervello letteralmente imponendo ai più diversi strati sociali i propri schemi culturali e le proprie concezioni della società
Da questo punto di vista siamo tornati indietro di dodici anni siamo tornati addirittura più indietro ancora forse addirittura sessantotto ora al governo la sinistra a riprova del fatto che al di là della caduta del Muro il comunismo è tutto meno che morto come invece si vorrebbe far credere
La sinistra dicevo agisce negando sistematicamente i principi di libertà e di crescita individuale
Propugnando la redistribuzione della ricchezza a favore di una presunta eguaglianza socio economica e comprimendo la piccola e media impresa a vantaggio di un pericoloso rafforzamento dello statalismo
E infine ribaltando pericolosamente i canoni anche della politica estera
Di fronte a queste evidenze il nostro primo compito deve essere quello di affrontare i danni che l'ideologia neocomunista va producendo nel Paese e anche nella sua immagine all'estero non dimentichiamolo
E porre all'ordine del giorno dell'agenda politica la questione comunista perché il berlusconismo deve continuare a essere senza indugi che senza allentamenti anticomunismo
Oggi l'Italia sta attraversando una fase storica di confusione e di contaminazione fra differenti presupposti culturali e differenti prospettive politiche
Si tratta di un periodo in cui ciascuna posizione rischia di intrecciarsi indistintamente con qualsiasi altra questo non è liberalismo ma caos relativistico
La coalizione di centrosinistra ne è l'esempio più evidente
Ed è anche l'esempio più così sconfortante
Perché in essa si può misurare tutto l'affetto devastante del disordinata mescolanze che la nostra epoca rende possibile
Il governo Prodi è un miscuglio che ha portato al culmine le potenzialità distruttive di quel nichilismo relativistico che ha infettato la politica
Qualsiasi prospettiva e uguale a qualsiasi altra ogni parola e uguale a qualsiasi altra tutte le opzioni sono buone
Purché servano a raggiungere lo scopo
Nell'attuale governo l'opportunismo operativo è il culmine del relativismo metodico
L'esperienza culturale e politica del centrodestra sia al Governo sia l'opposizione si è contraddistinta all'estero come un esempio che i analisti politici seri di tutto il mondo considerano come un esperimento di alto valore politologico
Il centrodestra italiano ha infatti dato vita a un'esperienza politica
Che potrebbe essere di grande utilità per molti Paesi europei ma che all'estero è ancora poco conosciuta come tale e piuttosto fra intesa perché prevalentemente diffusa e giudicata secondi pregiudizi di una disinformazione ideologizzata che la sinistra mondiale ha continuato a esercitare indisturbata anche quando se ne stava all'opposizione
E di conseguenza un nostro compito anche ai fini elettorali nell'impossibilità attualmente di riparare all'errore rappresentato dalla legge sul voto agli italiani all'estero
Un nostro compito dicevo dovrebbe essere proprio quello di rendere noto spiegare il senso storico del centrodestra italiano agli analoghi partiti e all'opinione pubblica di numerosi Paesi ma tal fine bisogna fare un grosso investimento bisogna lavorare a livello politico cioè fra partiti e a livello informativo con i media
Contattando sistematicamente giornalisti e studiosi specialisti lobbisti come si dice con un neologismo
Per spiegare qualità e risultati dell'esperienza della Casa delle Libertà
Ma a tal fine occorre compiere alcuni aggiustamenti di rotta sul piano culturale
Bisogna coniugare ancora una volta dopo l'esaltante tentativo del novantaquattro e dopo il difficile atti attratti controverso quinquennio di governo le premesse teoriche del liberismo economico con i fondamenti dell'economia sociale di mercato
E a questo proposito vorrei citare Giulio Tremonti che pur giustamente sostenendo un turbo liberismo di stampo anglo americano
Conosce bene ed apprezza i fondamenti ecco che i meccanismi dell'economia tedesca economia sociale di mercato e proprio per ciò valorizza un modello culturale prima ancora che economico non semplicistico
Perfettamente tagliato sulla società italiana e al tempo stesso pienamente competitivo sul piano internazionale
Sulla scia di queste esperienze sulla base della peculiarità italiana sopra descritte il modello Berlusconi
Anfuso liberismo anglosassone ed economia di mercato tedesca
Analogamente a come Anfuso liberalismo anglo americano e il liberalismo europeo continentale
Si è trattato di un'impresa ardua ma che ha dato alcuni buoni frutti soprattutto nella legislatura due mila uno due mila e sei
Ma proprio perché siamo consapevoli di aver avuto anche molte incertezze ed esitazioni si tratta ora di imprimere una accelerazione a questo progetto sviluppando e direi portando a compimento la rivoluzione liberale
Il liberalismo che dobbiamo oggi in Italia sostenere diffondere non può essere confuso con sinonimi di derivazione ottocentesca
Con visioni universalistiche che sul versante mio senologico propugna no il relativismo e su quello sociologico un indistinto multiculturalismo
Ne esso può essere equivocato con omologhi concetti che privilegiando istanze meramente qualità Ristich o para socialiste nel Foro diano la comprensione
Favoriscono ibridazioni anomale e legittimano formule politiche altrove inconcepibili come il caso dell'attuale coalizione di governo italiana
Un centro sinistra improponibile in qualsiasi altro Paese occidentale
Bisogna dunque salvaguardare l'originalità dell'esperienza della Casa delle Libertà
E difende nella concettualità dinanzi a forme di para liberalismo o peggio ancora di Pseudo liberalismo che poco hanno a che fare con le esigenze della nostra epoca e con le finalità della nostra azione
In Italia le differenze fra liberalismo e conservatorismo tendono ad assottigliarsi sempre più questa una constatazione
Negli Stati Uniti si è già verificata una non marginale fusione fra posizioni conservatrici liberali e libertaria
In altri paesi europei il percorso e più accidentato ma si registrano concrete convergenze fra partiti di ispirazione cristiano liberale
E movimenti più strettamente conservatori in Germania per esempio dove l'azione deluxe e sec.
Include le posizioni fondamentali del conservatorismo classico tedesco in Spagna altro esempio nel grande bacino del Partido Popular
In Francia nell'ampio movimento centri petto che si sta raccogliendo intorno a Sarkozy
Questo scenario ci mostra come le epoche storiche influiscono sulla determinazione delle idee delle teorie dei concetti operativi e delle strategie della politica
Per quanto concerne gli aspetti di fondo della nostra società quegli ambiti cioè legati alla messa in opera dei valori etico spirituali e culturale pragmatici
L'epoca attuale richiede non solo spinte innovative ma anche recupero della tradizione non si può innovare se non riprendendo i fili della propria identità altrimenti non ci si rinnova bensì ci si snatura
La ripresa aggiornata della tradizione e indispensabile per evolversi restando se stessi ovvero italiani anziché trasformarsi in altro
Evolversi e cosa ben diversa è ben più complessa rispetto al semplice è semplice cambiare si può anche cambiare in peggio evolvere invece è un atto che implica migliorare se stessi
Tuttavia qualsiasi trasformazione in senso migliorativo può avvenire solo a partire da una identità precisa e auto consapevole in questo senso l'obiettivo di salvaguardare la civiltà europea ed occidentale
Recuperando nelle tradizioni culturali e rivitalizzando
Le sue tradizioni radici religiose può essere l'elemento federatore che pur senza cancellare le differenze fra i vari settori della Casa delle Libertà
Valorizza gli aspetti unificante per definire dunque la posizione del centrodestra italiano ma in certa misura anche europeo
Oggi occorre parlare di liberare il conservatorismo qui
Mi limito ad usare l'espressione conservatorismo senza ulteriori specificazioni che pure ci sono e a cui corrispondono diverse opzioni
Sociopolitiche
Il berlusconismo ha dunque introdotto anche questa innovazione nel linguaggio nella prassi politica in questa prospettiva al piano dei principi liberali corrisponde quello dei valori conservatori proprio perché siamo consapevoli di trovarci oggi in mano un'eredità culturale imponente che se non viene adeguatamente valorizzata rischia di farci precipitare non solo in un regresso storico ma anche in una catastrofe di civiltà su questo binomio liberalismo conservatorismo la Casa delle Libertà finora operato informa implicita e su di esso deve continuare a fondarsi ma d'ora in avanti in forme esplicite il rinnovato il futuro assetto del centrodestra
Mi avvio alla conclusione scriveva Hannah Arendt negli anni Cinquanta cito il conservatorismo nel senso della conservazione e l'essenza stessa dell'educazione
Che ha sempre come compito proteggere qualcosa il bambino dal mondo il mondo dal bambino
Il nuovo dal vecchio il vecchio dal nuovo
La stessa ampia responsabilità nei confronti del mondo implica ovviamente un atteggiamento conservatore
Ma questo vale solo nel campo dell'educazione o più esattamente in quello delle relazioni tra bambino e adulto e non in quello della politica dove tutto si svolge tra adulti ed eguali
In politica questo atteggiamento conservatore
Non può condurre che alla distruzione del mondo
Sarebbe in abiti inevitabilmente in balia dell'azione distruttiva del tempo senza l'intervento di esseri umani decisi a modificare il corso delle cose e a creare il nuovo fine della citazione
Ora non condividiamo l'ovviamente la separazione fra educazione politica nella conseguente dicotomia fra conservatorismo nel primo ambito e per dir così progressismo nel secondo tuttavia questa riflessione ci permette di cogliere il nodo politico che abbiamo oggi dinanzi come si possa cioè essere insieme liberali e conservatori sia nell'educazione sia nella politica
Questo perché abbiamo bisogno di conservare il nostro patrimonio di valori culturali religiosi e al tempo stesso di rinnovare e modernizzare il nostro spazio politico
Nelle istituzioni nelle strutture sociali nei processi economici che produttivi c'è necessità cioè di uno sforzo per tenere insieme questi due obiettivi che poiché si tratta di un'operazione Nuova e delicata c'è necessità di chiarezza nei concetti che nella prassi
Abbiamo dunque bisogno di rafforzare il nostro vocabolario concettuale per precisare meglio un'intuizione storico-politica che ha trasformato eri plasmato la società italiana fin nelle sue falde più profonde
Abbiamo bisogno di nuove parole non per lanciare nuovi slogan ma per saldare armonicamente ciò che stiamo pensando con ciò che stiamo facendo per rendere evidenti ed esplicite in primo luogo a noi stessi le modalità e le finalità del nostro progetto
Dobbiamo infatti valorizzare sia terminologica mente sia metodologicamente le acquisizioni del nuovo liberalismo italiano elaborando una strategia di pensiero è un'azione pedagogica di ampio respiro
In questo senso
E che cito l'attualità l'idea berlusconiana di creare una Università del pensiero liberale appare come la migliore risposta a questa duplice esigenza
La nuova università dovrà essere calibrata sulle esigenze che da parecchi anni ormai si sono concentrate intorno al nuovo liberalismo italiano
Nel quale non solo convivono ma cooperano feconda mente le prospettive liberali cristiane
Riformiste e conservatrici tenute insieme da un triplice collante più forte di qualsiasi alleanza elettorale o di qualsiasi patto sociale
L'affermazione dei concetti di libertà e verità come i fari che ci indicano la via nelle turbolenze culturali e geopolitiche della nostra epoca
Il riconoscimento della funzione centrale del cristianesimo nei percorsi della vita individuale e collettiva infine la difesa della cultura occidentale come imprescindibile condizione di possibilità della nostra esistenza storica in quanto individui popoli nazioni di questa Europa grazie
Grazie Renato ora la parola al professor Carlo Secchi che svolgerà la sua relazione sulla Berlusconi Comics
Buongiorno tutte titolo Keo
Ampliato con due punti una breve primavera liberale nella politica economica italiana
E la mia relazione cercherà dei mettere in luce i principi portante
Del modello di politica economica proposto a partire dalla novantaquattro qualche riflessione su che cosa ha funzionato e che cosa non ha funzionato e qualche raccomandazione sul da farsi
E devo essere grato Renato Christine che con la sua relazione
A in un certo senso preparato il terreno ha introdotto alcune concerti utile per la media sono sin d'ora grato Renato Brunetta
Poi sosterrà le sue tesi non necessariamente allineate con le mele
Ma questo è positivo perché credo che dal confronto dialettico posso avere nera meno certamente verrà per me la possibilità di capire meglio questioni non certo semplice
Tutti conosciamo l'origine del programma di governo proposto da Berlusconi e sul finire del novantatré
E già nel suo celebre discorso sulla discesa in campo del ventisei gennaio del novantaquattro indicava l'asse portante della sua formazione
Liberale in politica e liberista in economia eccetto noi crediamo nell'individuo nella famiglia nell'impresa nella competizione nello sviluppo nell'efficienza nel mercato libero
E nella solidarietà figlia della giustizia della libertà
Fine della citazione
E il suo discorso di insediamento dal primo ministro dopo la vittoria elettorale
Diciamo continuo nello sviluppare
Questi concerti con un costante richiamo ai temi della libertà e del liberalismo che nomine ventuno occasione in quel discorso
Di insediamento e dalla novità che gli stessi temi rappresentavano per un paese come il nostro
E cito di nuovo la storia italiana è anche la storia di un liberalismo difficile
I caratteri del nostro Risorgimento e del processo unitario
L'emergenza di un fenomeno politico peculiare come il trasformismo l'incompiutezza del grande disegno giolittiano e la stagione del fascismo non lasciato in eredità
Alla Repubblica
Un liberalismo che ha preso l'aspetto di un gigante culturale tutti ne parlavano ma di un anno dal punto di vista politico e dalla capacità di incidere oggi nel mille novecentonovantaquattro ci sono le condizioni per una svolta vera per dare gambe al grande amore alla passione della libertà che anima da sei colleghi
La nostra più alta e severa cultura politica e civile fine dall'accettazione perché queste citazione altre che troverete
Nel nelle poche pagine che poi saranno messi a disposizione siamo per avere alcune punti di partenza per cercare così con gli strumenti del mestiere dell'economista dei ricostruire appunto come dicevo
I principi importanti di un programma economico che fosse tipico che sia tipico di un partito liberale di massa quale Forza Italia avuto l'ambizione di essere in larga misura è riuscita anche ad essere in un Paese dove tuttavia la storia
Il
Siamo l'eredità culturale materia non era certo favorevole e non lo è neanche oggi
Allo sviluppo di questi Concetta
Punto di partenza dell'analisi dei capisaldi polli economici dal programma
Di Forza Italia ovviamente non può che essere quello che è stato presentato tre alla fine del novantatré al febbraio del novantaquattro articolato in quarantacinque proposte sintetiche ma molto concreta
Contrariamente ovviamente l'abitudine in voga presso altre parti politiche
Cinque obiettivi generale vengono presentate Natale programma
E in attraverso questi denuncia azione di questi cinque obiettivi generali sia inutile alla filosofia di fondo di partito delle libertà
Cui naturalmente Berlusconi né gli altri leader hanno sempre fatto riferimento fin dai loro preme interventi punto primo libertà dei cittadini ne
In un paese cito in cui la massima parte delle decisioni sia affidata a questo l'obiettivo da perseguire alle scelte dei singoli e delle famiglie e delle imprese
Un'Italia in cui fatta salva la necessità di finanziare le attività fondamentale dello Stato la maggior parte del reddito sia utilizzata in base alle scelte di coloro che l'hanno prodotto
Un'Italia in cui tutti siano libere di intraprendere attività produttive commerciali svincolati dalle pastoie burocratiche dagli innumerevoli ostacoli che impediscono la creazione di ricchezza
E quindi tutta una serie di provvedimenti che ricordiamo con un occhio di riguardo soprattutto per la nostra preziosa realtà di piccola e media impresa e che caratterizza il tessuto industriale italiano con a provvedimenti legislativi favorevole allo sviluppo
Di questo tipo di attività oltre che delle attività produttive in generale compresa la ben nota legge del giugno cinquantaquattro nota come legge Tremonti
Punto due libertà nello Stato
Un obiettivo se possibile ancor più rivoluzionario di quello appena citato in quanto si potenti sono stato in cui le imposte siano limitati a ciò che è assolutamente necessario ai grandi obiettivi nazionale
Senza che vi siano segni in bianco firmati e rappresentanti politici
Uno Stato basato sulla delimitazione dei compiti attribuiti all'azione di governo la cui ampiezza deve essere sottratta all'arbitrio dei politici
E definite disciplinata dalla Costituzione quindi non solo sulle m Stealth e come entrato nel gergo ma anche uno stato che si limiti a quelli che sono i suoi compiti fondamentale curando lì al meglio cosa che non sempre avviene e non semplice d'arresto una rivoluzione copernicana
Rispetto al modello di economia pubblica di partecipazione statale cui eravamo abituati con la proposta di un radicale cambiamento compreso in materia fiscale la recisione recepimento dei principi del federalismo fiscale in cui la potestà impositiva divenne
Via via sottratta al potere centrale delegata di enti locali
Che poi saranno questi a contribuire secondo l'impostazione originaria mai realizzato almeno sinora
Al governo centrale attraverso un sistema di quote Zazie ordine per coprire le spese cui questo di cui questo è titolare
Relativamente ad attività di interesse nazionale ben note difesa ordine pubblico eccetera
Si proponeva la riduzione delle aliquote Iva due sole fasce un'aliquota IRPEF con una fascia unica fissata al trentatré per cento quindi una sorta detto antesignano dalla flat Rete di cui poi si è parlato molto e che taluni Paesi hanno nel frattempo adottato e la riduzione delle numerose tasse balzelli che caratterizzano la nostra realtà
Terzo punto solidarietà effettiva e centralità della sussidiarietà qui andrò rapido per no perché il tema non sia importante ma perché però tutti ben morto la rivalutazione del pensiero di don Luigi Sturzo antesignano
Di non solo del concetto di sussidiarietà poi riscoperto anche a livello europeo ma antesignano anche di una visione che è stata poi recepito apporre senza magari conoscere bene il pensiero di don Sturzo anche nella modello tedesco citato da creste Nardi economia sociale di mercato
Il programma di Forza Italia non fa esplicito riferimento al principio di sussidiarietà ma leggendo bene quello che c'è scritto ciò e di cui si tratta
E le proposte a livello di programma elettorale
Formulato per il novantaquattro proposte come il buono scuola o buono sanità che sono volte a garantire la concorrenza tra fornitori privati e fornitori pubblici e di servizio e di servizio del pubblico interesse
Lasciando i singoli la possibilità di scelta vanno chiaramente in questa direzione come pure le proposte originarie in materia di pensione di previdenza integrativa
E così via quindi una modernizzazione dello Stato attraverso e di alcuni suoi compiti è fondamentale
Attraverso il perseguimento di un'effettiva solidarietà coniugata con la responsabilizzazione dei cittadini né e in un'ottica di modello organizzativo di tipo sussidiario
Punto quattro mila Infasil sullo sviluppo ovviamente del quale ricetta fondamentale per riuscire a produrre le risorse
Che non solo
Innanzi Nord benessere generale ma consentano anche di perseguire obiettivi collaterale quindi il problema dello sviluppo opposto al centro
E naturalmente la al centro dell'attenzione vi deve essere quella per tutti coloro che sono attori dello sviluppo e non invece considerati come attività o soggette di tipo peccaminoso e basti ricordare la quello che dice l'articolo primo per la nostra Costituzione come sono considerate le impresa in questo Paese e così via
Discendono da questo obiettivo proposte di programma volte a riformare la pubblica amministrazione
E ha ad attuare quella modernizzazione del Paese nel suo insieme compresa la dotazione infrastrutturale affinché allo Stato crei le premesse per
Diciamo
Perché affinché si inneschi un modello di sviluppo che sia sostenibile e duraturo e di soddisfazione per tutti
Quinto punto l'Italia e l'Europa cioè far ritrovare all'Italia quel ruolo importante che nell'Europa ha sempre avuto fin dei Trattati di Roma di cinquant'anni fa esatti
Con l'obiettivo di farla tornare di far tornare il nostro Paese protagonista nella storia e nel processo di costruzione dell'Europa giocando un ruolo attivo molto più incisivo di quello che si era riusciti a fare soprattutto negli ultimi anni prima di quello che abbiamo come riferimento e naturalmente poi torneremo su questo tema
Con delle novità molto importante in materia di politica estera che vanno nella direzione di un rafforzamento dei rapporti transatlantici e ma che da persone in malafede vedere Inc come in contraddizione con l'obiettivo di un rafforzamento del processo di costruzione europea
E di un'attiva partecipazione in tale contesto come proprio in questi giorni ci ha ricordato anche alla signora Angela Merkel alla presidente di turno punto dell'Unione Europea un programma che a mio giudizio riassumo il resto dalla mia relazione sano prendere troppo tempo
A contiene molti elementi di modernità anche in materia di politiche europeiste che anche se nel novantaquattro
Forse non vi era piena coscienza di ciò né in Italia né da parte degli eletti di Forza Italia al Parlamento europeo tanto è vero che fin dall'inizio aderirono a un gruppo U n con i gollisti francesi al processo di avvicinamento al PPE è stato abbastanza lento parte laborioso perché sono questioni ovviamente non semplice da risolvere
Diciamo sempre utilizzando avendo io ho vissuto in quel processo
Che vi è stata una progressiva scoperta da parte di Forza Italia
Di come la sintonia con i principi importanti del PPE fosse molto molto più stretta di quanto si potesse pensare cioè a mano a mano che ci si conosceva a vicenda tutto ciò è emerso in modo almeno a mio giudizio molto chiaro
Nel quinquennio novantaquattro novantanove alla fine del quale poi vi è stata
La confluenza di Forza Italia nella nel gruppo PPE
Non solo ma a livello di programma
Quello che ho appena
Richiamato in modo molto rapido molti concetti recepite
Come diciamo propri originale originalmente proprio da parte di Forza Italia
Erano ho ampiamente condivisi a livello del programma del PPE o addirittura anticipatore dello stesso
Torniamo alla questione della sussidiarietà riscoperte codificata dal Trattato di Maastricht senza ben sapere di che cosa si trattasse
E rispetto alla quale è stato possibile da parte nostra a dare un contributo anche in termine di meglio ora messo a fuoco
Di un principio di organizzazione politica che era visto come indispensabile soprattutto per bilanciare
Diciamo la il ruolo
Di unico ente sovranazionale materia rappresentato dalla Banca centrale europea rispetto a tutto il resto del sistema del di governo di economia dell'economia
Elementi dell'economia sociale di mercato anticipatore nel programma di Forza Italia Rispetto all'azione di modernizzazione del modello intrapresa già da Dell'Orco suo libro bianco
Del novanta crescita competitività e occupazione
E poi in qualche modo ripresa anche dalla Trattato di Maastricht perciò alla necessità di aggiornare un modello che aveva avuto successo notevole
Al livello tedesco ha destato grande interesse in tutta Europa aggiornarlo all'anno a realtà della globalizzazione dei decenni che nel frattempo era un passate delle nuove problematiche economiche
Un modello di economia che a mio giudizio de fine fare rientrare pienamente nel filone della supply side Economics
Usando cercando di semplificare al massimo la questione certamente con molti distinguo e con molte specificazione ma dove sostanzialmente è l'efficienza che viene ad essere perseguita quale molla dello sviluppo l'efficienza nell'uso delle risorse l'efficienza nei processi produttivi ma la decisione di spesa individuale pubbliche e così via
Piuttosto che il tentativo di usare la spesa pubblica
Qualcuno direbbe in un'ottica che Nese Anna anche se molto potrà colpire attorno l'uso di questo termine per mantenere l'economia e l'attività economica alle belle alle pelli adeguate
Direi che in ciò il programma di Forza Italia cercava di scimmiottare alla signora Thatcher Reagan secondo me
è una sciocchezza direi piuttosto che quello era un po'il clima dei dei tempi da un punto di vista avverrà l'effrazione economica il cercare nuove strade che consentissero
In un'ottica de in una situazione di crescente difficoltà anche a livello internazionale consentissero risultati economici più soddisfacente senza tutte le volte dover pagare attrezzo
Dell'inflazione o di altre ma diciamo di altri effetti negativi di questo tempo e e diciamo in quel clima intellettuale
Di novità in materia economica rispetto a ciò che aveva caratterizzato i decenni precedenti anche chi si è preoccupato del programma di Forza Italia tratto degli stimoli e dei suggerimenti di cui ha fatto buon uso
Cosa non ha funzionato bene non ha funzionato il fatto che va be'nel novantaquattro l'esperienza è stata troppo breve
Nel due mila uno due mila e sei norma a mio giudizio è mancata la determinazione a portare avanti fino in fondo le implicazioni di questi principi di fondo
Potremo star qui ma di sottrarre del tempo e lo sottrarre gli altri relatori cosa che non è giusto fare
Ma sostanzialmente io credo che
Potremmo trovare la colpa di quello che è andato sporto nel peso esercitato dalle corporazione dall'interesse organizzate da un certo modo di fare lobby
è tipico del nostro Paese più che dei sistemi trasparente
Ma dal fatto che
Una vera cultura economica moderna nel nostro paese diffuso in misura molto limitata insomma potremmo trovare tanti argomenti però secondo me il punto chiave è che se dalla
Parte diciamo di chi ha dato la fiducia a Berlusconi nel novantaquattro nel due mila uno e poi tutte le altre lezione seppure non caratterizzate da da successi paragonabili
Se da un lato vi era l'adesione all'intuizione generale da parte dell'elettore di dove si volesse andare a molto meno convinta era l'adesione basata sull'aver effettivamente compreso gli elementi di novità perlomeno in materia economica
E quindi la proposta cui glielo ricordo
Concludendo questo mio intervento e ho saltato altre cose che sono andate storte
L'aver sovvertito l'agenda rispetto a quello sottoposto agli elettori perché altre problema né da affrontare sembravano più urgenti e così via poi che ha interessato lo polemizzare ma sono questioni che che tutti ben conoscete
Però il punto chiave che vorrei sottolineare in conclusione è che in un Paese come questo e mi ripeto do non per fare professore pedante ma perché nessuno convento dove la cultura economica
E molto poco diffusa
E dove parlare di principi liberali in economia vuol dire riferì se a un quindici venti per cento del Parlamento della popolazione perché poi il Parlamento rappresenta la popolazione mettendo insieme tutte dall'estrema destra estrema semestrale
Ciò di cui c'è bisogno è capire bene da parte dei cittadini e degli elettori di che cosa stiamo parlando
E di quali sono i problemi che abbiamo di fronte
Credo che se poco chiara e la percezione che la la conoscenza la consapevolezza di ciò di cui stiamo parlando ancor meno lo è quella relativa ai problemi che abbiamo di fronte
Nel novantadue novantatré di fronte alla
Alla crisi del sistema complessivo
Di quel periodo o più avanti
Di fronte a scadenze puntualmente definite come quelle di Maastricht per l'ingresso nella moneta unica
Era abbastanza facile far capire il problema di fronte al quale ci si trovava l'inevitabilità di certe soluzioni
Oggi il problema se vogliamo ancora più complicato il ruolo dell'Italia nell'economia globale
Però non è caratterizzato da una e lento che si realizza in un giorno preciso con caratteristiche precise
E se le cose vanno storte saranno guai a non fine
E il problema è caratterizzato da una diciamo così come nel campo medico avrà sono delle malattie che adagio adagio adagio adagio insomma ti fanno deperire e quindi quando t'accorgi dalla malattia stessa magari è troppo tardi per per porre rimedio allora io sono convinto che ciò di cui c'è bisogno nel pensare a un futuro programma di governo
In cui si affrontino questi problemi cioè problemi di fondo di un paese come il nostro che sono problemi di equilibrio economico sociale all'interno dei invecchiamento dalla popolazione problemi
Delle grandi voci disperse e così via
E i problemi di collocazione internazionale
Soprattutto quelli non basta dire
La Cina ci minaccia allora introduciamo dei dazi o qualche altro palliativo del genere senza volere fare polemica con nessuno occorre che i nostri concittadini capiscano
Le sfide di vitale importanza dei corpi fronte a cui l'Italia nel contesto
Europeo si trova capiscano che lasciarci andare così a dire ma poi qualcuno qualche santo provvederà ci porta solo alla rovina e quindi condividono un programma di governo che poi non potrà che recuperare i principi portante del novantaquattro su cui mi sono soffermato l'inizio e quindi occorre un lavoro quasi di tipo pedagogico per cui io guardo
Con molto interesse molto soddisfazione al fiorire di varie iniziative in materia
L'accenno che ha fatto professor Kristen prima questo stesso convegno che ci consente di mettere a fuoco di interrogarci e di approfondire e così via
Ma secondo me sarebbe un grave errore
Pensare quando sarà il momento opportuno di proporre all'elettorato come un coniglio che si estrae dal cappello un bel programma elettorale com'era quello della novantaquattro senza avere adeguatamente preparato il terreno ci piaccia o no sembra che il tempo a disposizione per preparare il terreno lo abbiamo
E credo che sia compito del tutto impegnarsi in questa direzione e quindi grazie alla Fondazione Liberal in primis per aver pensato questo convegno grazie
Grazie al professor Carlo Secchi ricordo che il l'integrale della sua relazione egli alla insieme alle altre al banco della segreteria ora la parola all'onorevole Renato Brunetta per la sua relazione sul blocco dei produttori
Io starò qui al tavolo perché normalmente costruiscono dei podi sempre molto alti
Allora ben volentieri
Ho accettato l'invito di Nando Adornato sul berlusconismo
E ben volentieri ho accettato la sua sfida di trasformare se ho ben capito in positivo
La categoria politologico
Storico politologico del berlusconismo che sino ad oggi ha avuto una accezione
Eminentemente totalmente negativa
Capisco Sandro Bondi il Sandro Bondi di questa mattina che rifiutava
Questo gioco questa sfida però io considero questa sfida
Un'operazione fondamentale
Ed anche esaltante
Perché questa sfida pensateci
Rappresenta
In sintesi
L'essenza della nostra contraddizione rappresenta senta il pre data in positivo
L'inizio della fine
Della nostra sudditanza culturale psicologica e in definitiva politica
Se noi riusciamo a trasformare grazie alla nostra intelligenza grazie alla nostra auto coscienza il concetto di berlusconismo è quello che ne viene a cascata
Avremmo risolto anche il paradosso che aleggia anche in questa sala
Del del mugugno
Del non presenza
Dei giornalisti
Del non presenta dalla stampa qualificata ma come se una maggior partito italiano ci sono tra le migliori teste pensanti in cui l'economia in politologi e così via
Nessuno ci degna
Di un di attenzione
Quale maledizione
Che ci colpisce
Per cui abbiamo una valanga di voti
I
Abbiamo pochissima considerazione nomi Dinoi
Oltre che gli altri Gino
Mi è stata data come compito che ho accettato
Come un solo uomo
La trattazione del blocco dei produttori
Non so se Nando quando mi ha assegnato questo compito
Conoscesse l'unico seria indagine
Fatta sulla composizione sociale di Forza Italia
Fatta
Non da forti tagli non dalla Casa delle Libertà ma commissionata sentite sentite
Dall'IRES CGIL cioè dal centro studi della CGIL
Alle segugi per dire il centro di analisi di Trieste molto serio molto molto solido
Vicino
O meglio che i DS normalmente usano per le loro analisi che quindi non è certamente benevolo
Nei con la Casa delle Libertà né Conforti Italia per cui quando si vedono nuovamente i sondaggi curatele segugi è sempre quello che ci dai risultati più bassi quindi di solito si parte dalle segugi per dire
Che ha qualcosa in più benissimo l'IRES CGIL
Bel dire tiento studi benemerito centro studi della CGIL ha commissionato al S. Luigi
Un'indagine
Che noi stessi non abbiamo mai pensato di commissionare su di noi
E questo la dice lunga sul
Sul collasso logico sulla sulla paradosso
Di questo partito
Che ha di se stesso bene
Potete trovare tutto questo nel mio Pepe perché viene distribuito
Io vi leggerò semplicemente l'astratta come si fa
E se ci fossero giornalisti salterebbero sulla sedia dalla strada
Che descrive le tabelle
Fatte dall'esserlo oggi su commessa
Dell'IRES CGIL
Il centrodestra ha il doppio di imprenditori artigiani commercianti del centro sinistra e fin qui
E fin qui
Tutto in ordine ha inoltre più liberi professionisti più agricoltori più pensionati più disoccupati più casalinghi
Un terzo un quarto
Per contro il centro sinistra al doppio di insegnanti e docenti
Un terzo in più di pubblici dipendenti di impiegati privati di dirigenti di quadri direttivi e tecnici di studenti
E anche fin qua
Siamo nella norma
Centrodestra pensionati e centrosinistra hanno però tatticamente
Lo stesso numero di operai
E fin qua dette la notizia
Ma come partirà l'area dei padroni erario dei difensori del degli della classe lavoratrice hanno lo stesso numero di voti
Ma non è ancora finito
Fra tutti i partiti
Forza Italia
Non solo ha di gran lunga il maggior numero di artigiani commercianti liberi professionisti
E fin qua non ci piove
Ma anche in maggior numero
Di operai soprattutto al la notizia Forza Italia è il maggior partito operaio del Paese
Se esiste un blocco
Dei produttori in Italia
Questo blocco è maggioritariamente rappresentato dal centrodestra
E in particolare da Forza Italia
Quindi signori al di là
Delle vostre auto definizioni o autoconsiderazione o auto valorizzazioni voi siete qui se siete militanti o se siete ad ascoltare semplicemente sette militanti
O siete simpatizzanti o semplicemente state ascoltando riflessioni sul maggior partito operaio Italia
Forza Italia non lo sapevate
Forse forse
E questa è la premessa son sicuro che domani non ne parlerà nessun giornale
E ne vedremo delle belle inventato ad alternando ma detto a parte il professor Armani che appartiene più alla categoria dei professori quindi lo Scancerle o come politico se lo ska il nome aspetta che le sbatto la battuta
Ma detto Nando vai lungo io ho capito perché perché Idi battitori del dibattito
Non sono mai ancora arrivati quindi non so cosa dibatteranno se non l'anima che ho detto anche perché se molto vivace se se non hanno se non hanno ascoltato ma non importa fa sempre parte della del paradosso della contraddizione viva i professori Armani
In quanto professore di sinistra
Allora
Però dette qua detto tutto ciò facciamo un po'di di cosettine serie analitiche le trovati tutte le Alpi
Una volta fatta questa affermazione il blocco i produttori blocco dei produttori c'è da chiedersi chi sono in Italia oggi i produttori tra
Ho intitolato il mio Petra Forza Italia non solo partite IVA
Anche questo perché abbiamo spesso il vezzo di farci del male
O meglio di auto definirci come ci si definiscono gli altri o auto considerarci come ma debolmente ci considerano gli altri
Allora non ho niente contro le partite IVA io sont
Orario di qualcuna di queste non non è questo il problema
Pieno definire un partito come il partito delle partite Iva
è un po'riduttivo
Quindi Forza Italia alla luce di queste Brady battute statistiche non solo partite il
Allora chi sono però in Italia oggi produttori
Per chi votano i produttori chi li rappresenta
Quella dei produttori ancora una classe
Secondo gli schemi marziani
E ancora possibile ancora senso parlare di blocco dei produttori oggi in Italia perché questa è la domanda Collu di tutta il tema
Queste
Le domande che mi sono posto prima di mettere insieme questo questo petto
L'obiettivo era chiaro
Stilizzati
La composizione politico economico e sociale dell'Italia di oggi e un po'di ieri per dimostrare
Che dopo il novantadue
Nonostante i grandi cambiamenti intervenuti nella politica italiana nei suoi partiti nelle sue classi dirigenti
Il paese si è diviso in due
Pur con molte contraddizioni e sovrapposizioni
Da una parte e questa è la mia tesi molto violenta e molto forza ante molto schematica molto brutale molto sbagliata ma molto vera scusate il paradosso Rossi
Da una parte dicevo quelli che rischiano e si meritano il loro reddito tutti i giorni
Dall'altra quelle che il loro reddito lo percepiscono senza merito e senza rischio la semplificazione la forzatura sono ovviamente volute
Nella realtà non è così ovviamente la realtà tutti rischiano un po'tutti meritano un po'oggi del tutto si sovrappone sopra uno vuol fare chiarezza deve brutalmente
Schematizzare
Semplificare fare delle compressioni semantiche togliere togliere togliere e alla fine esisteva un Paese diviso in due
Quelli che con tutte le contraddizioni
Meritano e rischiano tutti i giorni e quelli che non meritano e non rischiano tutti i giorni
La mia tesi è di dire che questo blocco che la Casa delle Libertà con infinite contraddizioni
E l'area politica che rappresenta i primi e non il secondo e che quindi per complemento
L'altra metà del cielo rappresenta i secondi enorme i primi
Canale
Vi chiedo no no come terzo alla fine semmai
E sempre stato così attenzione
Solo che nel tempo le categorie si sono confuse
Gli schemi politologi ci sono diventati da più complessi i mestieri e le professioni i lavori i fattori della produzione hanno finito in gran parte perdere le loro caratteristiche originari
E adesso vi farò un po'di di salti
Senza voler fare grandi analisi è ormai chiaro questa del Brunetta pensiero quindi prendetelo con tutto beneficio d'inventario
è ormai chiaro
Che il lavoro dipendente è un magma complesso in cui il rischio e il merito sono sempre più legati alla dimensione d'impresa che non all'essere semplicemente operai impiegati
Una volta bastava l'essere opera e impiegati e saperi
Dove stavi
Oggi non basta più
Conta molto di più sapere se sei operaio impiegato della piccola e piccolissima impresa
Per sapere dove devi stare piuttosto che se essere operai ho impiegato
è altresì chiaro
A me
Che ormai il rischio il merito non caratterizzano
E qui sono volutamente violento il lavoro pubblico
Il lavoro pubblico nel lavoro pubblico non c'è nevischio nel merito
O il lavoro di tante burocrazie parassitarie in settori monopolistici o dove la rendita
Sciascia
Ho un brutto vizio quello di di amare attenzione
E e amore
Burocrazia parassitaria i settori monopolistici
O dove la rendita regna sovrana
Mentre rischio in merito sono alla base certamente del lavoro di artigiani
Commercianti piccoli imprenditori pur con tutte le loro le ho chiamate così auto indulgenza fiscali
E qui c'è molta ironia
Ma anche molto amore
Rischia il merito si ritrovano inoltre tra componenti non attive pensionati o momentaneamente non occupate inoccupati disoccupati in ragione delle se Stati produttori
O del voler attivamente diventare attivamente Maurizio Sacconi
Sa cosa vuol dire diventare produttori cioè quelli che si chiamano i disoccupati attivi
E ancora anche qui una variante interessanti rischio in merito a modo mio
Per il retropensiero sono nelle professioni di massa competitive di mercato
Cosa sono le professioni
Di massa competitive di mercato avvocati commercialisti
Consulenti del lavoro cioè quando mi si dice le rendite di posizione quegli infami gli ordini dei e commercialisti degli avvocati quando si parla di categorie di cento centocinquanta mila duecento mila
Studi che a loro volta mettono insieme tre quattro cinque persone eccetera eccetera ecco avranno anche loro mille rogne mille rendite mille tutto ma certamente
Queste persone questi soggetti questa impresa
Vivono il rischio e in merito
E non in quelle però di élite corporativa
Professioni di élite corporativa
Una per tutte anche se è banale dirlo i notai
Anche su questo quindi non basta più direi i professionisti non è vero è un mondo talmente differenziato talmente articolato dove c'è di tutto
Mentre rischio emerito non allignano certamente nel mondo della scuola
O dell'università
E lo dico con cognizione di causa
E qui mi fermo per carità di patria
Tutto questo premesso per dire che cosa
Che quello strano animale
In altre occasioni usato un ossimoro un po'più violento quella meravigliosa schifezza
Partito movimento che Forza Italia
Fin dalla sua nascita soprattutto per animale intuizione del suo fondatore animale
Intuizione del suo fondatore
Ha cercato di mettere insieme
Gli uomini e le donne del rischio e del merito
Quasi una proiezioni disse
Nel bene e nel male con tutti i difetti con tutte le contraddizioni
Parlando a un'Italia in cui queste due categorie dell'agire
Nella cultura politica partitica per non dire filosofica Nando e religiosa queste due categorie rischio emerito sono sempre state largamente minoritaria
Di cui non era bello elegante parlare su cui non era possibile costruire movimenti forze politiche programmi riforme Meglio le utopie delle qualità di Isma'statalista
Sia in salsa marxista marxiana che cattolico sociale entro settimana l'abbiamo visto anche questa mattina
Ebbene
Ed è la tesi di questa mia analisi che voi trovate espansa nelle trenta euro tre cartelle che vi sono state distribuite all'appello di Berlusconi del novantatré novantaquattro hanno risposto in tanti la maggioranza del Paese
Quelle in altri termini che tutti i giorni
Nella sostanza
Pur con tutte le contraddizioni del mondo rischia e merito
Ma che storicamente non viene significativamente rappresentata non conta non ha contato e non conta tuttora quanto dovrebbe maggioranza che prima della discesa in campo di Berlusconi questa è l'altra affermazione forte
Si riconosceva socialmente culturalmente e politicamente soprattutto nel vecchio centro sinistra
Nel vecchio e famigerato pentapartito dissolto violentemente da Tangentopoli e da Mani pulite
Così
I liberi e forti che la citazione voluta
Del rischio e nel merito ci aggiungo io i liberi e forti del rischio che il merito dal novantaquattro sono sempre stati
Maggioranza di elettori
Di popolo
E qui il colpo pugno sullo stomaco
Ma non di governo
Perché in mezzo
A contrastarli non ci sono solo stati i tanti percettori di rendita
Di assistiti di burocrazie le corporazioni ma anche e soprattutto i poteri forti di un capitalismo malato
Immaturo pauroso incapace di competere
Per chiamare le cose con il loro nome giornali banche finanza industria editoriale che sono tutti la stessa cosa sono modi diversi di chiamare tutti la stessa cosa
Tutti insieme
Uniti a bloccare la domanda di modernità
Della metà
E oltre del Paese
Nelle pagine che seguono che ma io non racconto tutto adesso vado per salti
Cercheremo di raccontare questa storia paradossale
Per tanti versi però meravigliosa incredibile
Una storia incredibile
Partendo da queste premesse da queste definizioni e anche da un po'di esperienza di quello che è avvenuto vuole fare solo una battuta al mio amico e maestro Carlo Secchi
Si dice che se i clienti dei ristoranti sapessero come sono organizzate le cucine non andrebbero più al ristorante
Io dico che se
I professori gli economisti
I rettori di grandi mi desta prestigio che sapessero come si confezionano i programmi elettorali
Non rileggere però ed Etienne li commenterà intero ma anche questa che è una battuta
Ha un doppio significato
Che alla fine i programmi Carlo si scrivono da soli
Non li scrive
Una mente illuminato più menti illuminate i programmi si scrivono da soli sulla base delle spinte spesso
Non esplicite
Delle basi che si cerca di rappresentare
E questa è una delle cose meravigliose della politica
Per cui alla fine tu hai ragione
Io mi vergogno a parte novantaquattro non c'ero ma poi mi vergogno dal novantasei in poi quando qualcuno mi fa tutte le analisi comparative di quello che ho scritto ritornano scritto eccetera cioè di Okaka tutte queste cose pensavo perché non le pensava in realtà ero il ricettacolo io e altri che abbiamo fatto queste così ricettacolo
Spesso inconsapevole
Dati i tempi e data la confusione di pulsioni che poi trovavano una bella forma
E che poi venivano portate
All'elettorato
Vado dieci
Non è mai stato facile spiegare
Ai agli stranieri
Quello che è successo in Italia
Io ho una parte di questo Petrarca l'avevo già scritta
Per una rivista famosa degli Stati Uniti che si chiama Dedalus
L'equivalente più nobile del Mulino
Italia
Il suo direttore mi contattò su segnalazione
La persona amica che tuttora amica anche se lei era la la maltratto tutti i giorni tale Tommaso Padoa Schioppa
Perché venisse gelato come un esponente
Come dire non voluto
Di questo movimento berlusconiano
E che quindi poteva essere civilmente contattato perché scrivesse qualcosa su questo fenomeno
Ora questo signore molto americano mi disse ma mi scusi come mai una persona come lei un professore un economista come sta con quella gente
E questa è la domanda che hanno fatto me allora ma che hanno fatto tutti noi
E che è quella cosa
Che ti mette
Se non hai sufficiente consapevolezza dite immediatamente in sudditanza psicologica
Per cui ti difendi nove la mente sia un caso passavo di lì e eccetera eccetera alla questo signore dissi è guardi io sono socialista
Sono socialista riformista lip-dub lombardi hanno così via e mi onoro di essere berlusconiano
Mi onoro di appartenere a questo movimento trascura questo non basta è un po'apodittico passero tutta l'estate a scrivere perché
Lo scritto è uscito oltretutto in inglese uscito poi in un libro a cura di Tommaso Padoa Schioppa edito da Zanichelli mi pare
Parte del Pd perché vi ho dato rappresenta la storia spiegata agli stranieri di come si è arrivati
E ve la faccio breve perché poi non voglio fare della lunga
Hanno
Sì no
Al novantadue novantatré il sistema era molto chiaro
Da un lato
Ci stava la sinistra politica e sindacale che non governare
Dall'altra c'è stata
Il centrosinistra
Che governava
Che cambiava
Ogni anno un governo
Che aveva stabilita
Di quadro politico
Stabilità di base sociale
Aveva
Molta flessibilità
Di composizioni dei governi la sinistra era totalmente deresponsabilizzato ovviamente dal Governo
Godeva di enormi rendite di posizione
Concordava
L'ottanta novanta per cento della spesa pubblica
Sia che essa fosse
Di matrice politica pc sia che essa fosse di matrice sociale sindacale la CGIL
Due sindacati facevano riferimento
Ai partiti di governo CISL e UIL un sindacato faceva riferimento
Al partito di opposizione tutti insieme
Governavano la spesa pubblica
E su questo
Le cose sono note
Nel a cavallo nel Nord dal novanta al novantatré novantaquattro
Due grandi sciocca
Tangentopoli Mani pulite
E cambio della legge elettorale
Questi due choc finiscono per cambiare l'intero panorama politico italiano
Cambiano nome e forma i partiti cambiano le coalizioni cambiano i leader cambia la classe dirigente un po'dappertutto
Tranne che nell'area del PC PDS DS e in quella della destra postfascista di Alleanza Nazionale
Il nuovo nome della messe
Ma paradossalmente ma non troppo
Non cambiano i blocchi sociali di riferimento ai singoli partiti
Semplicemente questi partiti rinnovati nei nomi
Finiscono per recuperare chirurgicamente le antiche constituency Hess
Si rimette in moto tutto
Si definiscono in senso bipolare
Il sistema
Cambiano i nomi
Le constituency sperò le basi sociali ed economiche in blocchi sociali
Di riferimento rimangono chirurgicamente gli stessi
Il nuovo sistema elettorale induce forzosamente la formazione di due volte
Un polo di sinistra un polo di destra e qui diventano le cose divertenti
La gran parte dei cittadini sperava che questo avrebbe portato a semplificazione e chiarezza
Questo non avvenne
Perché il polo di sinistra
Egemonizzato dall'ex partito comunista italiano diventato poi PDS DS dopo la sconfitta del novantaquattro preferisce sorprendentemente autodefinirsi centro sinistra
E quindi implicitamente ed esplicitamente socialista socialdemocratico riformista
Liberale
Per voler stabilire una sorta di ghettizzazione è un trucco del Polo avversario
Occupando così almeno nella terminologia
E nell'immaginario collettivo ma non nella realtà
I i blocchi sociali sono roba seria la gente a naso ma non nella realtà tutta l'area politico culturale sociale che era stata di governo lasciando agli avversari e Nando l'ha detto in mille occasioni in non molto fertili per la cultura e la storia italiana del dopoguerra territori o pascoli della destra
Reazionaria e conservatrice dei padroni della rendita
Come dire
Con un giro di valzer la sinistra
Dopo i due choc si autodefinisce centrosinistra
E
Di pizza o tenta di ghettizzare
L'altra metà del cielo
In realtà l'area che nel novantacinque si autodefinisce impropriamente di centrosinistra è composta e qui faccio il barman
Per due terzi da forze politiche di derivazione diretta o indiretta dell'ex Partito comunista italiano
PDS Rifondazione Comunista verde
E per un altro terzo come se fosse un blog di Mary non so che cosa da forze centriste post democristiane di sinistra
Il Partito Popolare Italiano soprattutto di matrice dossettiani
E poco più
Quindi avrebbe dovuto definirsi semmai sinistra centro
Ma sinistra cento non agganciava l'immaginario collettivo
Conosci ti procuri
Sapete cosa sono i tavoli
I tavoli sono quegli animaletti
Che non avendo una corazza con avendo una conchiglia si infilano normalmente nelle conchiglie morte altrui
Per trovare una loro casa questa è lei era dei lavori
Nell'altro polo
Forza Italia il nuovo partito fondato dall'imprenditore queste Lessico che usavo che spiegare agli americani Silvio Berlusconi raccoglie invece buona parte degli elettori già democristiani socialisti socialdemocratici liberali
Mentre Alleanza Nazionale ha recuperato ricollocando lì nel gioco politico molto buona oggi la la testimonianza dei Ignazio la Russa e dei ricordi
Simili Maurizio che è sparito i post fascisti del movimento sociale italiano cui si aggiungono i post democristiani del CCD
In posizione separata
Anche se nelle vittoriose elezioni del novantaquattro alleata ma non nel novantasei si colloca la lega Partito federalista a insediamento territoriale unicamente nordista fatto di Proni Tarolli di
Cioè di
Ex operai in gran parte diventati artigiani piccoli imprenditori
Aldo Bonomi sociologo via chiamati il proletario e di terapie del mondo delle pedemontane
Con tutte le loro pulsioni sociali economiche origini derivazioni visioni del mondo e così via
Quindi blocco sociale che rischia
Che merita
Ne deriva
Sci
Ne deriva che le due coalizioni
Che dalla metà degli anni novanta ad oggi
Si fronteggiano in Italia non siano propriamente quello che i loro nomi indicano
Il centro sinistra di oggi non è l'erede del centrosinistra che governò l'Italia dei primi anni Sessanta novantatré
Come il centrodestra di oggi non è la destra
Che in Italia non è perso che mai esistito
Ambedue le definizioni sono forzate e false anche se per differenti motivi
Tutto questo per dire che destra e sinistra in Italia non significano più niente occhi
Finisco
Avevano troppo di Roma Nomentano definiscono
Forza Italia apriamo un attimo di Forza Italia fatemi parlare di Forza Italia questa meravigliosa schifezza
Forza Italia negli anni si è sempre più connotata
Come movimento politico che nei fatti nei programmi del consenso elettorale e più riuscito a riprodurre lo spirito riformista del centrosinistra storico il pentapartito
Allargando l'alleanza alla nuova destra di Alleanza Nazionale e nel novantaquattro come nel due mila al federalismo della lega
Quindi non è solo la derivazione del ma è la derivazione è stato detto anche questa mattina con due innesti
Fondamentale importantissimo
La Casa delle Libertà
Si è candidato a governare il Paese sulla base di una piattaforma politico-programmatica
Che si rifà certamente la migliore tradizione del centrosinistra riformista quel latte che centrosinistra originario di anche delle grandi scritte al proprio interno e chiusa parentesi
Rivista e corretta però nel superamento dello statalismo nella vita economica
E sociale Reagan e Thatcher non sono passati invano certamente come nell'affermazione parallela del federalismo e della sussidiarietà vedi secchi
Insomma una sorta di nuova alleanza fortemente innovativa di Blardù
A questo riguardo
Non c'è da stupirsi che la politica economica e sociale di Forza Italia e della casa delle libertà si ispiri
Ai principi dell'economia sociale e di mercato di cui ha parlato Carlo Secchi
Economia sociale di mercato che vogliono dire
Ehrhardt Adenauer ma anche
Il liberale lord Beveridge
L'economia sociale di mercato come insegnava mio maestro Carlo Secchi
No perché sei così vecchio lo faccio per deferenza
Nasce in Inghilterra
Nasce in Inghilterra in ambiente liberale
E Lord Beveridge e quello dell'welfare State quello dalla culla alla bara era un liberale
E questa corrente di pensiero liberale
Passa poi
In Germania
Idee l'impronta della ricca dall'impronta la ricostruzione ma passa anche in Italia negli stessi tempi
Con le stesse caratteristiche
Questo è il quadro che abbiamo di fronte
Arrivo i giorni nostri fatemi dire un po'di cattiveria e se i giorni nostri
L'ambizioso programma di cambiamento con quella casa di Berta vinto le elezioni del due mila e uno
E di fatto come abbiamo detto la prosecuzione del migliore riformismo del centrosinistra
Avendo internalizzato la lezione di Reagan Thatcher nella linea dell'economia sociale
E di mercato
Un filo rosso
Segnala contrari la continuità nei processi tra riforma
Per esempio del mercato del lavoro
Pensate solo non perché sono lavorista di professione ma da questo mercato mercato del lavoro
Passa l'ottanta per cento del reddito nazionale
Passa la gran parte delle relazioni economiche sociali quindi parlare di mercato lavoro non è come parlare mercato della casa al mercato dei capitali è un mercato sensibile perché il fattore lavoro è un fattore sensibile
Lavoro è una merce strana
è una merce che pensa
Che si arrabbia
è una merce che impara
è una merce che fa la rivoluzione
Quindi il mercato in cui si scambia questa merce è un mercato centrale nella vita economica e sociale di un Paese
E per questo prendo il mercato del lavoro come paradigma del filo rosso che unisce
Il vecchio centrosinistra
A come direbbe Berlusconi al centrosinistra di Berlusconi
Ed è
Il riformismo che va da San Valentino in poi per i non perversi decreto di San Valentino
Che nell'ottantaquattro
Bloccò la scala mobile al fine di garantire i salari reali
In regime di alta inflazione avendo dall'altra parte tutta la sinistra conservatrice
CGIL
Piccini
E definendo il blocco sociale dei produttori nel successivo referendum chiesto
Dal pc
E perso dal pc
Quaranta caso con quella maggioranza con quel blocco sociale che io voce roca sto cercando i definire in questa mia relazione quel blocco sociale che dice no alla restituzione di trecento quattrocento mila lire
Che divenivano fare è il blocco sociale di chi capisce la differenza salario reale salario monetario e di chi capisce la differenza cioè rischia e merito e rendita
E posizioni di potere
E quello stesso blocco sociale che allora venne identificato all'interno della vicenda di San Valentino
E che si ritrova poi in maniera riformista con gli accordi di luglio del novantadue novantatré dell'ultimo centro sinistra del migliore freudiano Amato
Ed è quello stesso blocco sociale che si ritrova poi per votare nel novantaquattro
Berlusconi
Nel novantasei sempre Berlusconi fessi Noè del terzo perché abbiamo fatto l'alleanza con la lega e nel due mila uno sempre Berlusconi
Ecco il blocco sociale della legge Biagi
è il blocco sociale della legge Biagi è il blocco sociale che accetta la riforma delle pensioni di Berlusconi del novantaquattro quota cento per i perversi che se ne intendono sanno cosa vuol dire io non ho tempo se non lo rispiego
è quel blocco sociale che veniva
Stimolato
Da Modigliani Prodi Baldassarri
A fare quella riforma previdenziale scritta da tale Dini ministro di Berlusconi
Che se avessimo fatta allora
Ma ci fu impedito
Dall'allora presidente della Repubblica appartenente al blocco avverso
E quello è il filo rosso
Per questo io ricordo oltre che per autobiografia San Valentino
Perché in San Valentino fu anche misurato dal punto di vista
Economico quantitativo
Sociale politologi
E in quest'ottica che va letta anche l'esperienza di governo che dal due mila e uno al due mila sei vissuto la Casa delle Libertà
Se pure in presenza di una forte contraddizione
Un alto tasso di riformismo concreto a fronte però
Di una sostanziale stagnazione economica a livello europeo
La stessa cosiddetta finanza creativa di Giulio Tremonti fondato su cartolarizzazioni privatizzazioni condoni è stata l'unica alternativa
Efficace ma demonizzata Sinistra e dei tanti benpensanti all'aumento della pressione fiscale
Le forti casi ripeto ha dovuto affrontare anche e il collasso cognitivo del changeover
Che ha consentito stai buono professor Armani tali buono un attimo perdo il filo se no
Eh ho capito come da dopo
E lo so siamo la fratelli
E le case libertà nello stesso periodo oltre le vicende internazionali
Ha dovuto affrontare anche
Il changeover
Tra la lira e la nuova moneta europea
Spudoratamente
Amplificato e strumentalizzato adesso ne dico due o tre ai giornalisti per favore perché a me non non posso starmene zitto
Vi ricordate le inchieste di Dario Di vico sull'impoverimento dei ceti medi
Che valsero al bravo giornalista Dario Di vico la vicedirezione anche se porta male la vicedirezione
Del Corriere della Sera
Ora
Fidatevi non lo dico solo io lo dicono anche persone più serie rime dal punto di vista economico
Quegli articoli sul Corriere della Sera
Del giornalista Dario Di vico che occupavano paginate intere
E che poi sono diventate anche un libro eccetera eccetera erano dei falsi
Dei falsi statistici dei falsi economici dei falsi sociologici
Non è esistito in quel periodo
Con evidenze empiriche dimostrabili nessun impoverimento decentramento
Sito a duello statistico economico politologico sociologico Dario Di vico
Su questo punto
Come sua
Eppure i ponti di anno della borghesia
Uso
Di questi argomenti
Per demonizzare il governo del centrodestra
Basando il tutto su
Falsità falsificazioni intossicazione
Thatcher Reagan Blair
Re perché Beveridge era
Pochi nomi
Questa è la sintesi
Culturale e politica
Della Casa delle Libertà
Pensiamo alla legge Biagi
Il terminale di quel filo rosso
Milioni e mezzo di posti di lavoro
Quasi dimezzamento del tasso di disoccupazione aumento mai visto dei tassi di occupazione demonizzata
Fin dal suo apparire
Sulla base di un altro falso
La precarizzazione
Non esiste precarizzazione
Gli atipici nel totale non sono fomentati
E sono i più bassi d'Europa la metà della media europea bene la legge Biagi è diventata anch'essa
Assieme all'impoverimento del ceto medio all'inflazione a due cifre le cifre inflazione percepita eccetera eccetera son diventati i cavalli di battaglia della intossicazione
E falsificazione
Un riformismo quello di Berlusconi
Costantemente ridicolizzato deriso dei media dall'intellighenzia di sinistra
Banalizzato come dicevo in un crescendo di falsificazioni e intossicazioni dei soliti no
Finito entro potrà
Nonostante tutto questo
E non dico perché per come noi arriviamo
Dopo cinque anni di Camel Trophy
Unico coalizione in Europa
E forse nel mondo nello stesso periodo a non perdere
Non è venuto da nessun'altra parte ha quasi vince
E se avessimo avuto un po'più di coraggio a vincere
Che ci manca
E finisco
Abbiamo un popolo
Che abbiamo visto ho cercato di dimostrare maggioritaria
Non solo maggioritaria
Ma anche di qualità migliore
Che è il popolo dei produttori il popolo di produttori
Sempre son pronto
A sostenere qualsiasi sfida statistica economica Polito logica il popolo dei produttori star maggioritariamente con noi
Abbiamo dei partiti
Mediamente migliori dei partiti dell'altra quanto meno più rinnovati più tutti a partire dalla lega
Abbiamo l'Inter scaturito da tutti questa mattina
Che ci manca
Ci manca la classe dirigente no questo mi rifiuto
Perché
Se ci sono i voti per definizione c'è anche la classe dirigente
Non posso pensare ai voti senza classe dirigente che ci manca ci manca i programmi pronto secchi no diciamo di produttori di programmi bravissimo
Che ci manca
Ci manca la consapevolezza di quello che siamo
Sia quando siamo all'opposizione
Come oggi sia e soprattutto quando siamo al Governo
Abbiamo governato
Benissimo
Incostante sudditanza psicologica culturale e porti
Siccome è probabile che torneremo al governo presto
O noi risolviamo
Questo
Contraddizione centrale del nostro essere
Oppure finirà male anche la prossimo nostro giro al prossimo governo
Io ho già fatto un numero quel di Gubbio
Paio d'anni fa
Non lo voglio rifare non lo voglio rifare
Dico solo però dico solo però
Che la provocazione di Nando
Cioè trasformare la categoria negativa del berlusconismo in rivendicazione consapevole orgogliosa
Da classiche ricette
Di forza di governo di moto di governo
Di coalizione di governo
è al centro della nostra rivoluzione culturale politica di oggi grazie
Bravo Renato apriamo la discussione io chiederei a Mario Baldassarri disse viene ad aprire la discussione
Grazie
Non è facile dopo Renato insomma ci provo questa appunto quindi va benissimo
Dunque prima riflessione mentre ascoltavo stamattina in parte adesso
Su questa è la storia berlusconismo cioè non c'è cose eccetera
Probabilmente pochissimi ricorderanno un personaggio l'americano che si chiamava lo spero
Ricordatelo spero ma qualcuno quello ricorda
Come mai non è diventato Berlusconi
Se ha perso subito
Forse era più ricco di Berlusconi probabilmente era più ricco di Berlusconi
Probabilmente operava in un sistema in cui forse la visione della gente comune di un imprenditore più positiva che non nella tradizione
Italiana
E allora vorrei risolvere subito la questione del berlusconismo
In questi termini
Cioè Berlusconi ha successo perché in realtà interpreta ciò che c'è nella società italiana non è andato a sovrapporsi questa storia del partito di plastica del grande leader che attraverso Publitalia i suoi dipendenti organizza un partito e che costruisce il consenso è una balla
Lo hanno detto tutti quelli che mi hanno preceduto nei loro interventi sostanzialmente il centrodestra esiste perché c'è Berlusconi che in quel momento riesce a intuire e a coagulare ma esiste perché esiste
Esistere la storia di questo Paese
Esiste nelle radici
Ente Renato detto che quando è andato a parlare con il giornalista di Dedalus
Quindi diciamo la la un po'radical chic
Nord americana no è un po'meglio del mulino ma insomma anche il Mulino alle sue grandi tradizioni gli ha domandato ma come mai a fare come fai a stare con questi qua
Beh io questa domanda me la son sentita fare
è un amico e un maestro chiamatelo come volete faro che ha guidato pezzi
Della vita di molti economisti italiani che era Franco Modigliani
Il quale mi disse subito ma come fai a stare lì perché
Allora eravamo a Cambridge e a casa sua etico se c'è una mezz'oretta ti metti seduto ci prendiamo qualcosa e ti spiego perché
E spiega il perché
E perché l'Italia vista da fuori non è quella che ti raccontano gli editorialisti del Corriere della Sera o quelli della Repubblica te la racconto io se permetti come la vedo io da dentro
E alla fine di questa breve chiacchierata ovviamente rese però Berlusconi a fine pare una brava persona
E alla fine si è però io so
Qual è il contenuto di quello che magari tu hai in qualche modo contribuire a realizzare il Paese e io francamente sono totalmente d'accordo con te nel contenuto
Quindi ciascuno di noi si è sentito fare questa domanda questioni ma che fai lì che fine ha basta ripercorrere allora rapidamente
Siamo molto attenti perché
Quello che noi leggiamo oggi è un governo di centrosinistra sbilanciato verso la sinistra alternativa e condizionato dalla sinistra alternativa
Cosa assolutamente vera
A guardare gli atti di governo
Ma questa è semplicemente la condizione perché da un'altra parte si realizzi un altro governo
Per esempio le fusioni bancarie per esempio il tentativo di spostare Telecom dentro la cassa depositi e prestiti
E io ho detto tante volte ai miei amici della sinistra alternativa al Senato l'altero lo sa
Un po'provocandole un po'sul serio dico ma voi che siete del popolo ma vi state accorgendo che siete la foglia di fico di cose che avvengono altrove
Gli azionisti di riferimento di questo governo non sono certo Rifondazione Comunisti italiani e quella ovvio per fare i numeri in Parlamento
I danno qualche contentino ma le operazioni vere che avvengono sono le altre
E avvengono tutti i giorni
In ogni atto di governo
Questi hanno tentato di fare un condono dei contributi agricoli dando uno sconto dell'ottanta per cento dicendo che l'INPS incasserà quattro cinquecento milioni su sei miliardi
Di contributi
E la differenza ma Altan sarebbe andata se non fosse emerso alle due banche incaricate di fare la cartolarizzazione
Mentre stiamo discutendo discutevamo della riforma IRPEF quindici euro per famiglia di sgravi oltre che compensati
Dalle addizionali dall'ICI e da quant'altro si stavano spostando miliardi di euro
E allora se il non capiamo questo e rischiamo forse di non avere una lettura precisa
Di chi abbiamo di fronte
E di chi dobbiamo in qualche modo far venire sul tavolo fare emergere perché queste cose
Se spetti a modelli scrivono i grandi giornali italiani dominati da loro giustamente giustamente io mi rendo conto mentre loro pari ma figuriamoci se andiamo a scrivere lo fa un po'libero lo fa un po'al Giornale ma insomma
Voglio dire non è che si possa sempre fare la guerra con le fionde qualche volta è così tutto questo ha un percorso logico
Perché se pensate bene
C'è un passaggio che si può fare rapidamente
Renato ha citato San Valentino mi venivano le lacrime agli occhi
Per la commozione non per po'la commozione un po'la rabbia
La rabbia forte perché dopo San Valentino mille novecentottantaquattro c'è il mille novecentottantacinque e c'è un altro grande amico di sinistra all'epoca Maria enorme onestà intellettuale Ezio Tarantelli ci ha lasciato la pelle
Ed è ovvio che non ha ammazzato la CGIL
Ovvio non s'arrabbino ogni volta che lo dico scattano su come vipere che s'arrabbiano è ovvio
Ma è altrettanto ovvio che in quel momento la CGIL il Partito Comunista rappresentava quel blocco conservatore che gli stessi lavoratori italiani per la prima volta nella storia del mondo chiamati a rispondere ad una domanda semplice
Volete più soldi con la scala mobile o volete meno soldi hanno risposto non ci dovete prendere per i fondelli
Questa è stata la risposta di quel referendum
Loro hanno fatto no noi economisti la distinzione tra salario reale salario nominale loro nell'urna hanno fatta
Ma la cosa che risale a prima
I governi di unità nazionale descritti in precedenza in modo perfetto cioè il consociativismo che si scarica sulla spesa pubblica
Due terzi dell'attuale debito pubblico di cui questi soloni Istra parlano tutti i giorni parrocchia il macigno stalla saltano i mercati se Berlusconi va al governo saltano i mercati finanziari non è credibile
Due terzi di quel debito pubblico nascono durante il Governo di unità nazionale
Basta fare i calcoli vede in termini di valore reale
Perché nel negli anni settanta
Nascondevano con l'alta inflazione e i tassi d'interesse reali negativi quello che era il debito poi arriva Andreatta fa il ma il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia cominciano a salire i tassi ed emerge quel debito che c'era già
Attenzione nel mille novecentosettantotto
A dicembre
Seguite le date a ottobre se non sbaglio viene eletto papa Wojtyla
A dicembre il Partito Comunista esce dal governo di unità nazionale
Con la scusa che non voleva entrare nello SME
Ma nel frattempo l'Unione Sovietica aveva piazzato gli SS venti modificando l'equilibrio
Nel settantanove c'è da fare un governo e nasce un governo Cossiga
Che aveva come unico obiettivo
Sacrosanto
E comincia lì un ruolo internazionale è vero e serio dell'Italia autonomo dal partito comunista
Quando il governo Cossiga fragile debole
Nel dicembre del settantanove primo fra tutti i governi europei autorizzata a base di Comiso permettere i Pershing e Cruise lì comincia la fine dell'Unione Sovietica
Perché il riequilibrio con gli SS venti rispetta i Pershing e Cruise
E costringendoli sovietica ripensare come ricreare una condizione di supremazia arriva Reagan gli fa vedere da lontano l'ipotesi di uno scudo stellare capiscono che lì non ci arrivano più
Poi si diffondono le antenne televisive lì comincia la caduta dell'Unione Sovietica
Questo è il PCC
Che sapendo che l'anno dopo si sarebbe trovato a dover fronteggiare sul piano internazionale
Una scelta di campo forte
Fa finta di uscire sullo SME
Ma esce perché sa che non può partecipare a un governo che dovrà deliberare i Pershing e Cruise
Ricordi lontani nella mia memoria questo testimonio soltanto l'età avanzata
Ma siamo di capo dodici
Siamo da capo a dodici è sempre là
L'Afghanistan il Libano l'aggiustamento
Arabi Israele
La politica estera siamo da Caravaggio di siamo sempre lì sono sempre loro
E allora pervenire
A tempi più recenti nel novantaquattro
Quando Berlusconi propose l'unica seria riforma delle pensioni che se l'avessimo fatta
Se l'avessimo fatta l'Italia avrebbe avuto almeno un punto di crescita in più all'anno dal novantaquattro ad oggi solo perché avrebbe avuto condizioni di equilibrio più solide e non avrebbe dovuto dare tutte le mazzate che sono arrivate dopo
Probabilmente saremmo entrati nell'euro senza fare quella ma gigantesca manovra
Che ha dovuto fare Prodi e che è stato costretto a fare raddoppiando la il ventotto settembre del mille novecento novanta sei
Sei rispetto a quello che aveva detto nel DPF del giugno novantasei
Il governo Prodi uno entra in Parlamento presenta una manovra da fare
Chiaramente fragile insufficiente
Poi va in Spagna pensa di fare sponda con Aznar Aznar gli fa marameo non c'è dubbio noi spagnoli entriamo punto e basta
Torna in Italia il ventotto di settembre e all'improvviso la manovra di trentadue mila cinquecento miliardi di vecchie lire diventa una manovra da sessantacinque mila miliardi di vecchie lire
Quindi chi oggi fa notare a Padoa Schioppa la differenza tra ciò che ha scritto nel DPEF ciò che ha fatto la finanziaria non è una sorpresa
A rovescio stavolta ma sempre con una dominante più tasse quella è uguale
La dominante
E ricordo benissimo
Modigliani Franco Debenedetti sottoscritto quindi parlo di non certamente radici radicate nel berlusconismo nella destro nel centrodestra
Alcuni chiamiamoli intellettuali forse
Che non hanno dato il cervello all'ammasso almeno fino a un certo punto
E becca io Prodi al telefono mentre stava andare al cinema con lavori
Alle dieci di sera e aggiungemmo al Corriere della Sera al telefono la firma di Romano Prodi su quota novanta su quota cento scusate quota novanta era un'altra cosa ma fa parte di un'altra storia più nostra per gli USA e più seria
Dal punto di vista della stabilità finanziaria Pietro Armani ha ragione su quota novanta ecco
Quindi il lo sforzo di far capire perché la Casa delle Libertà Berlusconi hanno vinto perché hanno diritto di essere maggioranza non solo dei voti ma anche nel governo è ora di smetterla non lo dobbiamo più fare
Basta
Non c'è da spiegare nulla
Dobbiamo invece spiegare un'altra cosa
Qual è la differenza tra la Berlusconi uomo X come qualcuno ha detto
E la sinistro nome X
Perché mo'basta discutere sempre di quanto fa stipo la politica economica del governo di centrodestra
Noi abbiamo fatto andiamo a vedere la sinistra Nomis beh c'è una differenza di metodo la differenza di contenuti
A differenza di metodo sotto gli occhi di tutti
Con tutti i limiti con tutti i difetti
La politica economica del centrodestra è basata sulla verità
Dei dati dei numeri non ci siamo mai permessi di truccarmi
Anzi per eccesso di prudenza nel due mila uno quando facemmo la dew diligence al Tesoro
E siccome la feci in prima persona ovviamente insieme a Giulio Tremonti agli altri
Quando vedemmo i numeri che stavamo sopra il tre per cento quindi eravamo fuori da Maastricht
Che spaventano noi stessi
E il fumo più prudenti diciannove ma insomma anche perché uscire con un annuncio del genere
Avendo sopra un debito di cui di quella portata non era
Da non considerare un pizzico responsabili ma lo dicemmo
In questi sei mesi abbiamo vissuto le più clamorose Bugie che siano mai state dette
Hanno raccontato che eravamo allo sbando
E stavamo in sotto il tre per cento nel due mila uno stavamo sopra con un'economia che cresceva con un ciclo economico internazionale ben diverso quest'anno siamo sotto
è continuano a fare il trucco contabile l'altro ieri ma nessuno lo dice adesso il giornale lo scrive nel documento mandato all'Unione Europea la settimana scorsa il Governo ha scritto quattro virgola otto per cento del rapporto deficit PIL del due mila sei
Truccando i numeri perché c'hanno aggiunto uno virgola due della sentenza sull'IVA e uno per cento
Dello spostamento del debito da ISPA allo Stato cioè due debiti pregressi
Ho detto in mille modi queste gente da bocciare la ragioneria uno se non ha ha avuto ed esame da commercialista
Lo hanno scritto nel documento ufficiale che hanno mandato all'Unione Europea
Quindi la verità contro contro le bugie
Ma questo è quello che stare ai fatti
Questo il quadro macro se volete chiudo subito perché ho visto che mi sta guardando da un po'questo è il quadro macro sul piano macroeconomico
Guardiamo il piano micro
Ma stiamo vivendo l'abbiamo vissuto luglio scorso le liberalizzazioni
Lo abbiamo vissuto nella legislazione precedente quando hanno governato loro le privatizzazioni
Ma stiamo scherzando noi abbiamo fatto in Italia le privatizzazioni
Nel periodo novantasei due mila uno
L'ENI e a controllo pubblico
L'ENEL e a controllo pubblico poste ferrovie sono cento per cento l'Alitalia vero di pietà
Vero di pietà
Telecom regalata
Prima nocciolino duro e poi alle varie scalate
E allora io son venuti fuori a fare le liberalizzazioni adesso lei riprendono perché la tecnica da sinistra molto semplice
Descrivere come schifezza la proposta dell'altra coalizione
E nascondere le proprie malefatte facendo il salto della quaglia ogni volta vedere che non parlano più di finanziare hanno tentato di dire
Adesso verranno gli effetti positivi della finanziaria i cittadini capiranno quando si avvicinava il ventisette cioè che arriva la busta paga sul discorso hanno cominciato a non fare ad Obama adesso facciamo le riforme
E non è un caso rispetto a tutto quello che ho detto fino adesso le loro liberalizzazioni
Sono palesemente dirottate e mirate su i padroncini perché debbono nascondere la loro alleanza coi padroni
Le liberalizzazioni sui padroncini noi ci chiediamo ma sono diventati matti vanno a rotoli le scatole
Ai Tassinari ai vezzi Inari ai parrucchieri ai Panettieri e quanta uno dice ma sommati no no perché si parla di liberalizzazioni
Per non parlare di Energia di municipalizzate di gas e di quant'altro
Le liberalizzazioni nel mondo vero sono quest'altre poi ci sarà pure le pompe di benzina tutto quello che volete ma sulle pompe di benzina
Con tutto il rispetto per i benzinai
Metà del prezzo è fatto dalle compagnie metà del prezzo sono tasse e l'incidenza della distribuzione tre centesimi
Al litro
Tre centesimi
Se le facciamo distribuire la benzina dai supermercati
Poiché loro guadagnano sulla spesa e non sulla benzina potremmo risparmiare cinquecentesca
E queste sono le liberalizzazione
Sul condono
Dei
Contributi agricoli ha già detto chiudo su un altro ragionamento
Proprio a seguire un po'il percorso sia di stamattina che di oggi pomeriggio
Io personalmente uso sempre un parametro per capire cosa si fa da una parte e dall'altra ogni decisione
Va da calcolare quanto sposta il confine tra Stato e cittadini
Questo è il mio parametro della libertà
Parametro della libertà
Allora noi quando eravamo al governo ci hanno accusato che abbiamo ridotto poco le tasse
è vero avevamo pensato di poter fare di più
Però credo che ci sia una differenza fra ridurre poco le tasse e aumentare molto le tasse
E questo la gente lo capisce immediatamente in sei mesi con la finanziaria con i provvedimenti Visco Bersani e quant'altro il confine di libertà tra Stato e cittadini sia
Lo stato di due virgola cinque per cento di piloti circa quaranta miliardi di euro si è spostato e loro sono liberali riformisti
Tecnicamente ovviamente più capaci
Francamente avendolo preso prima di loro pc di elementi su questo possiamo anche aprire un tavolo di dibattito
E se mai dovrei essere io a chiedere ad alcuni ma che ci fai tutta quella parte
Con quelle radici culturali
Politiche sociologiche che ci fai tu da quella parte
Cosa che mi sono permesso di scrivere su un giornaletto che si chiama il giornale domanda che ho rivolto a Prodi e Padoa-Schioppa visto che in altri tempi la formazione e la cultura che hanno avuto che esprimevano anni fa mi pare nettamente in contrasto con quanto si sta realizzando o attraverso questo loro però governo
Chiudo con una riflessione più nuda cittadino
Stamattina è stato detto
Quale può essere il Polo
Il faro che guida la coalizione
Uno dei poli almeno per quello che mi riguarda per quello che riguarda anche la mia parte politica all'interno della coalizione
Il bipolarismo
Cosa vuol dire molto banalmente noi dobbiamo imporre al lavoro perché a loro non fa tanto piacere
Perché molto meglio questo potere subdolo trasversale bancocentrico finanza o se intrico
Il bipolarismo la cosa molto semplice
Per Ettore quando mette la croce sulla scheda elettorale decide chi governa e chi sta all'opposizione oppure no
Oppure questa decisione
Viene rimandata ai partiti e l'elettore quando mette la croce sulla Scheda esprime solo un'appartenenza
Poi sarà i suoi saranno i suoi dirigenti che dopo le elezioni decideranno chi governa come così Cochi e quant'altro questo è il bipolarismo
L'elettore sceglie nella scheda il Governo
In sostanza con una battuta da una parte c'è chi pensa di costruire un partito per rivitalizzare ancora la politica dei due forni
Il partito i partiti possono appoggiarsi da una parte o dall'altra
Alternando l'appoggio ma mantenendo permanentemente il potere questa la logica di chi pensa da una parte o dall'altra di ricostruire grandi centri o grandi centrosinistra o quel che sarà
Io penso e perché sono formule fortemente convinto che i due fornici debbono essere ma li sceglie i cittadini
Che i due forni devono essere a disposizione del cittadino non dei partiti
Questa è la l'alternanza al bipolarismo chiamate lo come come come vi pare
Ecco su questo fronte è evidente che
Non è facile
Per un motivo che vorrei aggiungere a quanto diceva Renato prima l'hanno detto c'abbiamo tutto le radici la cultura le tradizioni ha spiegato tutti questi venti anni una classe dirigente siamo pure più bravi
In qualche aspetto pure più carini soprattutto l'aspetto femminile della componente del centrodestra è nettamente migliore di quella del centrosinistra nota insomma basta fare qualche confronto oltre alle presenti in sala ovviamente ciò che ci manca
Ci è mancato e ci manca ci mancherà ancora il gettone telefonico perché non abbiamo avuto il coraggio di coagulare sul piano anche del potere economico finanziario in modo trasparente non subdolo
Quello che invece era come collante un'apparente Governo di centrosinistra che in realtà è un governo oligarchico che si appoggia a sinistra con la convince connivenza di una sinistra che pensa di salvaguardare
La propria parte politica lavoratori gli operai eccetera e non si accorge che con quelle decisioni in realtà chi paga di più
è proprio quella sua classe base politica non si meravigli quindi si è poi nei sondaggi la stragrande maggioranza di quelli che magari si pensava dovesse votare a sinistra risulta invece gli operai per esempio risulta invece votare in maggioranza
Per il centrodestra
Chiudo con una battuta
Ricordate che all'inizio quando Berlusconi tirava fuori sondaggi
Molti anch'io all'inizio tra un po'scettici basso indagini ma insomma si va
è avvenuto anche l'ultima volta
I sondaggi davano tutti perso alla partita al centrodestra di sette otto dieci punti quelli pubblicati dai grandi giornali
Pagato Berlusconi a un certo punto detto non gli ho fatto fare un sondaggio in America sono la cosa più indipendente siamo alla pari
Tenuto giù fino era lesto ad esempio il solido che sparare cose o
Beh ancora una volta credo che la verità abbia prevalso sulla falsità
Della della sinistra
Non vi annoio oltre perché per un economista che sta al Governo per cinque anni e che fatica e che adesso sta al Senato e che ha fatto con nettezza la propria scelta politica di campo non un tecnico prestato ma un politico che vuole
Se è possibile mettere a disposizione quelle quattro cose che sa far di conto
Beh francamente credo che non non dobbiate aspettarvi una finanziaria alternativa da questo convegno di libera ma la verità d'altra parte lo slogan che nel mille novecentosettantasei
Dando una mano all'amico Nino Andreatta mettendo sul suo Dexia la verità niente di più rivoluzionario con una pipa sopra
Allora a quella domanda che ci fai da tutta questa parte a me rivolta nella coalizione di centro destra
Io credo che sia più legittimo da parte mia chiederà tanti di questi signori che cavolo ci state a fare in quest'altra coalizione di centrosinistra voi della sinistra cosiddetta alternativa alleati Colagrande finanza i grandi poteri
E fu e che avete predicato per tanti anni certe cose che all'improvviso ritrovate soltanto ad essere succubi di qualche basolato grazie
Grazie grazie al senatore Mario Baldassarri parla ora il senatore Altero Matteoli per dopo il senatore Maurizio Sacconi
Grazie prima di tutto io voglio ringraziare ancora una volta tornato
Voglio ringraziare perché momento particolare della vita politica italiana
Lui rimette in moto il motore
Per vedere se raggiungiamo certi obiettivi il tavolo anche qui di quest'oggi un tavolo di grande prestigio di analisti politici lo è la dimostrazione dico questo perché altrimenti si rischia nel Paese
Disco entrarci se è giusto o no aggiungere il nome della della moglie il cognome della moglie ai figli si rischia veramente che il dibattito politico sia incentrato su questo
Farlo crescere anche da un punto di vista culturale
Credo che sia opportuno e Adornato ancora una volta dico questo perché lo ha già fatto l'anno scorso in un momento credo che sia fondamentale un uno su un confronto di questo tipo io vorrei partire dal tema del convegno e da quella che è la situazione politica attuale
Noi viviamo un coro un Governo lo hanno detto coloro che mi hanno preceduto Mario Baldassarri eccetera ma con una particolarità
Chi è in Parlamento da tanti anni come me
Non si ricorda un precedente
Di un di un governo e di una politica come quella attuale noi abbiamo un governo che è isolato dalla propria maggioranza
Abbiamo un governo abbiamo un governo che ha un presidente del consiglio isolato all'interno del Consiglio dei ministri stesso
è un fatto incredibile non sarebbe mai accaduto nella Prima Repubblica che un governo con queste caratteristiche restasse in piedi
Eppure resta in piedi e ogni mattina appare questo governo un po'come una nave
In mezzo al mare in tempesta se il vento tira da nord e rischia di dedica di di capovolgersi da una parte se rischia serbo e segue il vento
Viene da sud rischia di capovolse dall'altro
Se Giordano parla rischia di esserci una crisi perché i massimalisti perché la sinistra estrema lo fa cadere quest'oggi i giornali tutti i nessuno escluso ci hanno fatto capire che questa mattina il governo rischia sul lato dei riformisti perché Rutelli dice se queste sono le privatizzazioni non ci sto andiamo a casa perché non ci possono essere le privatizzazioni occupandoci De Barbieri che aprono lunedì e dei benzinai
Questo è è quello che noi viviamo ovviamente larga sintesi non voglio qui questo governo è riuscito a scontentare tutti è riuscito in tre grandi i tre più importanti provvedimenti che ha varato
La il decreto Bersani
Poiché
Il la rete il decreto fiscale infine la finanziaria ha portato in piazza nel Paese anche coloro che mai avevano pensato
Discende dei notai e i farmacisti professionisti un governo che ha scontentato tutti scontentato il ceto medio
Senza nemmeno favorire i meno abbienti e quindi un governo che ha questa caratteristica
Però non possiamo limitarci ecco perché io apprezzo Adornato che ci mette sette che ci mette intorno ad un tavolo che ci costringe a riflettere a parlare tra di noi e non soltanto tra di noi
Non è possibile tornare a vincere
Analizzando e criticando soltanto ciò che far questo governo dobbiamo costruire e dobbiamo rifare un percorso e allora partiamo da questo esiste il berlusconismo perché uno come me con la sua storia politica
Così come
O ha preso dalle parole di Adornato prima che amici come Ignazio la Russa Maurizio Gasparri
Stamane hanno detto alcune cose molto probabilmente dopo di me ora Mario Baldassarri domani altri del mio partito con la nostra storia politica siamo qui perché c'è il berlusconismo no noi siamo qui perché c'è il popolo delle libertà
Noi siamo qui perché c'è il centrodestra perché c'è il popolo delle libertà
E vedete quando torno Indie vedete
In questi ultimi cento anni c'è stato il trasformismo c'è stato il Giolitti Isma'c'è stato il fascismo ma non c'è stato il De Gasperis mo'se noi andiamo a vedere cosa dal dopoguerra dopo il ritorno della democrazia nel nostro Paese
Si può pensare come come vi pare io non sono mai stato né democristiano e socialista ma ci sono stati due personaggi politici che hanno fatto in qualche modo che hanno incarnato in questo dopoguerra
Undici hanno fatto che sono sono stati ai vertici uno è stato De Gasperi e la stessa è stato Craxi ma non c'è stato il De Gasperis beh non c'è stato nemmeno il craxismo ci sono state le linee politiche che sono state portati avanti da De Gasperi prima da Cliff da Craxi dopo quando ha cercato di rompere quel consociativismo che aveva messo insieme democrazia Cristiana che governava
E che un partito comunista che con il sottogoverno si accontentava lo a rompere quel rom molle rompe rompere quelle quei e la pagò cara ma ci proverò da una posizione di grande forza
E allora c'è stato certo noi siamo qui perché c'è il popolo delle libertà
Ma dobbiamo certamente che alla mia storia politica ringraziare Berlusconi e qui io l'ho già fatto un'altra volta ma desidero ricordarlo fatto tante volte perché ho avuto la fortuna
Di
Essere presente nel momento in cui Berlusconi scendeva in crescendo Eva nell'agone politico Luís grande personaggio che non aveva ereditato una fortuna industriale ma che se che l'aveva creata una fortuna industriale
Nel mille novecento alla fine del mille novecentonovantatré inizio nel mille novecentonovantaquattro decide di entrare in politica e lo fa coro una riunione alla quale io
Ho avuto l'onore di partecipare qui da poco a pochi metri dal qui
In via Veneto all'hotel Majestic quando Berlusconi riunisce
Degli amici ovviamente di Forza Italia due o tre amici che riunisce l'UDC che allora era rappresentato che si chiamavano un modo diverso non mi ricordo come
C'era Mastella e c'era
Casini per Alleanza nazionale ancora non nata c'era ancora il movimento sociale italiano anche se il simbolo
Era già uscito nel nome nel novembre del mille novecentonovantatré quando ci furono le elezioni amministrative a Roma
C'era ovviamente Fini compianto Tatarella e il sottoscritto in quell'albergo si cercò di capire se era possibile dar vita
Ad il centrodestra in Italia a fare un accordo che fu allora un accordo elettorale non politico
Negli anni successivi venne fuori l'accordo politico perché allora fu un accordo elettorale tant'è vero ci presentammo nel Paese in tre modi diversi
Al centro nord alleati con la lega al centro sud allegati Forza Italia UDC e da Alleanza Nazionale al centro dove non c'era grandi possibilità anche per il sistema elettorale ognuno andò nelle con come come
Le pareva tanto è vero andammo ognuno per conto nostro e dopo pochi mesi nel mille e il ventotto del venti ventotto ventinove di marzo vinceva il centrodestra allora Cossa
Ripeto ritorno alla mia storia politica la storia degli amici che hanno parlato questa mattina
Noi tentammo più di una volta la destra in Italia tentò più di una volta di uscire
Lo tentò nel nel
Nel luglio del mille novecentosessanta con il congresso
Che indice mo'allora Genova senza successo perché addirittura non ci fu consentito nemmeno di tenerlo quel congresso
Riprova ramo agli inizi degli anni settanta quando demolita la Costituente di destra che ci portò ad un grande successo elettorale ma nel mille novecento settantasei
Ci spacchiamo ci dividemmo in due
E senza riuscire e tutte le volte sia nel mille novecentosessanta sia nel mille novecento settantadue è un'altra volta all'inizio del mille novecento ottanta tutte le volte la destra
Si è richiuso in se stessa e chiuse il chiavistello dal di dentro perché tutto sommato coloro che allora facevano furono i segretari del partito della destra in Italia alla fine per coltivare l'orticello decisero di chiudere il che il il cancello col chiavistello dal di dentro non aprendo il tentativo che fece facemmo nel mille novecentonovantatré che ci portò poi a far nasce Alleanza Nazionale
A primo quel famoso cancello buttammo via le chiavi
Ma lo si poter fare perché Berlusconi scese in campo e ci consentì di poter fare un accordo questo sì
Che dobbiamo dirlo dirlo a mio avviso parlare di berlusconismo a mio avviso si crea un problema prima di ogni altro allo stesso Silvio Berlusconi che a questi meriti
Di avere sdoganato una parte di un partito può e non ci abbiamo messo del nostro ovviamente perché dal cinque per cento a passammo addirittura quindici e nove per cento
Neanche oggi con il dodici e mezzo tredici per cento siamo in condizione di poter partecipare ma lo fa loro lo potremmo fare perché Berlusconi scese in campo
Dette vita da a Forza Italia aprile e coloro che non avevano più casa con avevano più casa perché con la fine della Prima Repubblica non sapevano più dove dove non c'era più il partito socialista non c'era più la Democrazia Cristiana ritrovare hanno una loro casa ritrovarono una loro omogeneità
E all'interno di Forza Italia si ricostituì praticamente quello che prima era una coalizione di governo diventò una coalizione di partito
Questo e quello ma se non ci sono alle basi alla base di tutto questo se non ci sono le idee se non ci sono le proposte se non ci sono i programmi durano poco
A noi siamo dodici anni che viviamo dal mille novecentonovantaquattro e la sconfitta molto probabilmente del due mila sei se ci credevamo tutti come ci ha creduto Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale molto probabilmente l'avevamo perso nemmeno quella consultazione elettorale Lima prescindere da questo oggi
Ecco
Avete fatto caso andando in giro se trovate uno che vi dice di aver votato per Prodi non c'è più nessuno che l'ha votato pure o
Seppur risicata la maggioranza nel Paese c'è
Ma perché questo avviene in un Paese come il nostro politicizzato al massimo la politica debole certo ma alla politica esiste da tutte le parti e ti puoi tutto è politica in questo Paese
Perché non si può stare insieme
Quando ci sono divisioni culturale così profonde come ci sono nel centro sinistra io non dico che nel centro destra non ci siano divisioni ma certamente non c'è che dire come fa a stare insieme
Gerardo Bianco
Conto con Giordano di kimono voi come possono stare insieme
C'è è un è innaturale mettere insieme e poi inevitabilmente io non so chi staccherà la spina ma qualcuno dovrà staccare la spina di questo governo perché insieme non può stare e guardate non la staccherà e non la staccheranno i massimalisti nona staccheranno le stelle la la sinistra sarà il mondo moderato del centrosinistra che staccherà la spina ed allora a maggior ragione ed è il ringraziamento che Vavà Adornato per questo per lo sforzo che sta facendo perché rimette tenta di rimettere insieme
Il centrodestra anche sotto il profilo culturale politico e anche sotto il profilo organizzativo perché se la crisi di questo governo e supposizione moderata la vittoria per il centrodestra è scontata
Esco è nella logica delle cose bisogna solo cercare di accelerare al massimo qua che che qualcuno scatti la rete stacchi la spina la staccherà la chiesa non lo so io
No essendo toscano non ho una grande dimestichezza col mondo della Chiesa perché
Noi insomma non abbiamo una grande frequentazione col Modena chiede non lo so se saranno loro se sarà Confindustria io credo che saranno i moderati che hanno votato per Prodi che chiederanno di di di metter fine a queste attenzione Adornato ve lo dico anche lo dico soprattutto a questo tavolo perché
Io sono reduce da un incontro con e il ministro Chiti per la riforma elettorale come presidente del gruppo UDC è stato un incontro
E abbiamo cercato messe mi pare d'aver capito una cosa c'è un tentativo da parte del governo nord di trovare un accordo solo una legge elettorale ma tentare di mettere all'interno della legge elettorale anche una modifica di ordine costituzionale perché così almeno ci vogliono diciotto mesi o ventiquattro mesi per farla per tenere in piedi questo governo per altri diciotto mesi e ventiquattro mesi
Siccome io avevo il vocabolario adatto per incontrare il ministro Chiti perché toscano come me lo capisco quando parla molto bene e ed è l'ho detto guarda se vuole fare un incontro per fare la legge elettorale va bene
Se vuol fare anche le modifiche di ordine costituzionale benissimo ma si fa si apre un altro tavolo
E magari si discuterà nella prossima legislatura dopo voi che siete andati a casa o con questa legge elettorale o con un'altra quando saremo tornati a votare nel corpo elettorale deciderà che governare questo Paese
Ed allora Popolo delle Libertà
Popolo delle libertà popolo ed è questo che deve riunire il centro destra intorno a questo che dobbiamo
Il due di dicembre c'era il popolo delle libertà in piazza non era non avevamo portato il pool ma certo c'erano anche le federazioni che avevano organizzato in norma manager parte
Era spontanea
La pala la presenze anche quei partiti che non avevano aderito quel partito che non aveva aderito ma i suoi elettori erano in piazza perché erano con noi aveva e questa che questa idea del partito unico questa idea
Ora della Federazione mentre noi parliamo in corso un incontro che spero partorisca almeno la federazione ben nel Paese
La federazione del partito unisce già più di quello che c'è ai vertici dei partiti politici e già nel Paese
E allora con ottimismo ma attenzione la politica non è una cosa che si fa scappatella
La politica è una cosa seria
E per farla bisogna prima di tutto avere la capacità di studiare di analizzare di confrontarci soltanto in questo modo perché sono bravi coloro che hanno la battuta fasci
A approvi gli applausi buchi alla battuta facile riceve immediatamente gli applausi ma poi di solito quando scende dal palco si domandano ma cosa ha detto simpaticissimo ma cosa ha detto io preferisco perché non ci siano ma che ci sì
Quando c'è la possibilità di parlare sì insinui
Nel nel nel nel nel chi ci ascolta la possibilità di analizzare la voglia di analizzare tutto questo and e distinguere e anche tra la politica e la cultura che sono due cose che devono camminare
Ma non necessariamente di pari passo perché l'uomo della culti cultura all'obbligo di seminare incertezze
All'obbligo di di di i dubbi le deve deve
Ma la pole il politico deve dare certezze deve dare risposte non può permettersi di non dare risposte
E si chi sceglie di fare politica deve confrontarsi deve certamente confrontarsi con il mondo della cultura ma poi deve decidere perché dall'uomo politico asse aspetto non solo le decisioni credo che in questo momento il centrodestra debba decidere tutto di ritornare insieme
Senza se e senza ma
Per ritornare a governare questo Paese rimediare acciocché in questi sette otto mesi sono stati capaci di coloro che
Hanno vinto le elezioni e non hanno rispettato nessuno dei programmi elettorale che avevano presentato durante la campagna elettorale grazie
Ne parlerà dopo l'onorevole Benedetto Della Vedova
Rivolgo un sinceri complimenti alla Fondazione Liberal per questa iniziativa che credo sia straordinariamente puntuale nella
Contrapporre in modo non autocelebrativo come hai detto nella tua relazione la nostra esperienza a ciò che essi stanno facendo
E
Io vorrei e penso che sia nella nel fare questa operazione nella nell'essere già in grado di poter esaltare il contrasto a poco tempo dalla al momento del voto
Credo che
Sia impossibile farlo per vari ambiti delle politiche come le relazioni in parte hanno già largamente fatto
Io vorrei aggiungere qualche considerazione a proposito di riformismo e politiche sociali
Il termine riformista è stato riproposto all'attenzione dei più dalle dimissioni di Nicola Rossi dal partito al quale ha sempre appartenuto
Per rimbalzo io credo che mai come ora dobbiamo riappropriarci di quella definizione che ha caratterizzato tanta parte della nostra politica soprattutto come dicevo in ambito sociale
Nei giorni scorsi Berlusconi ha detto una cosa molto bella proposito della di Bettino Craxi ricordandolo nell'occasione del settimo anniversario dalla morte
Ha detto tocca a noi è nostro compito assumere l'eredità del riformismo craxiano
Nel momento in cui
Questa sinistra anche per il peccato che
Il la che ha commesso proprio nei confronti di quell'esperienza di Bettino Craxi non è non appare minimamente in grado di aprire un po'di assumere quell'eredità
Riflettiamo un attimo voglio ritornare su considerazioni fatte da Renato Brunetta a proposito dicevo delle nostre politiche sociali noi siamo partiti dalla convinzione che ci fosse nel Paese un declino non mi riferisco al declino di cui ha parlato il Corriere della Sera che Renato opportunamente ricordava le campagne su un presunto declino economico e sociale prodotto dal Governo Berlusconi ma noi abbiamo senza dubbio ereditato
La propensione al declino della nostra società soprattutto se comparata con le esigenze competitive dell'economia della conoscenza che è un'economia che definiamo tale perché in essa il capitale umano la persona acquisiscono Uma straordinaria rilevanza
Noi abbiamo ha proprio dalla convinzione che potesse che fosse in atto un un declino sociale assunto la visione della società attiva ci siamo preoccupati cioè di invertire
La tradire da cronica condizione che caratterizzava la nostra società in termini di bassi tassi di
Andrò di crescita demografica né in termini di tassi di natalità di scolarità di occupazione di mobilità sociale
Attraverso un complesso di riforme che potremmo definire riforme per il futuro riforme tutte coraggiose perché non destinate per lo più a dare risultati nel breve termine ma
Da noi ritenute necessarie proprio per
Generare nuovi barra nuove nuove capacità competitive nella nostra società prima ancora che la nostra economia proprio in relazione a quei paradigmi che prima ricordavo caratterizzano l'economia della conoscenza
Le riforme in particolare della scuola del lavoro della previdenza hanno avuto questo questo filo conduttore l'idea di una società attiva l'idea cioè di una società nella quale poter anche velocemente invertire il circolo vizioso in un circolo virtuoso destinato ad alzare drasticamente
Il suo riequilibrio demografico i suoi tassi di scolarizzazione i suoi tassi di occupazione i suoi indicatori di mobilità sociale
E non c'è dubbio che le nostre riforme un'inversione di tendenza significativa l'hanno prodotta ci aiutano tutti gli indicatori compresi quelli della natalità e dell'aspettativa di vita
Ma certamente quelli del nord della scuola quelli relativi al grado di scolarizzazione a certamente quelli relativi all'occupazione
I dati esatti se prendiamo la rilevazione statistica di luglio
Per il prende quindi confrontiamo villa secondo trimestre due mila e uno con il secondo semestre due mila e due mila e sei solo addirittura un un milione settecento mila posti di lavoro quale saldo aggiuntivo
Ed è un saldo che si caratterizza soprattutto per un andamento tendenziale straordinariamente positivo che tocca tutte le fasce deboli del mercato del lavoro cioè tocca le donne i giovani i cosiddetti anziani il Mezzogiorno
E
E ancor più significativi dei dati che riguardano il per il quinquennio sono quelli proprio relativi ai due le due ultime rilevazioni trimestrali stato sull'anno precedente cioè appunto la tendenza è straordinariamente positiva luglio su luglio a luglio due mila sei sul Luglio due mila cinque ne abbiamo registrato cinquecentotrentasei mila posti di lavoro in più
E settembre due mila sei su settembre due mila cinque abbiamo registrato quattrocento e trenta mila posti di lavoro in più cioè Chen manifestamente in rapporto all'andamento dell'economia
Un una un tasso di intensità occupazionale della crescita economica straordinariamente positivo perché abbiamo evidentemente
Liberato la possibilità la capacità della nostra economia di
Generare occupazione
Modificando profondamente il tradizionale rapporto che voleva almeno due punti di crescita del PIL perché il mercato del lavoro timidamente reagisse
Ora questa visione della questa visione questa società società attiva si è rivelata già con i segnali che in questo senso abbiamo prodotto una società più giusta e più competitiva certamente più competitiva perché ha un si caratterizza per per una più alta dotazione di capitale umano
Utile a sostenere la transizione verso una economia dei servizi
A più alto contenuto di conoscenza ma anche una società più giusta perché è una società più inclusiva più capace di includere
Innanzitutto approvando contrastando il bisogno con il lavoro
E una società più giusta perché sia apparsa caratterizzata da una maggiore uguaglianza delle opportunità ed è questa la nostra idea di giustizia sociale un'idea che ci fa dire che la libertà viene prima dell'uguaglianza
Un'idea per la quale noi anteponiamo appunto quindi l'uguaglianza delle opportunità al livellamento egualitario
E questo Nuovo riformismo questo riformismo tasso economia della conoscenza che è diverso necessariamente dal riformismo della società industriale della produzione seriale
è un riformismo che ora merita di essere completato
Che ora avrebbe avuto bisogno di essere completato non solo sviluppando le felici intuizioni di Marco Biagi verso lo Statuto dei lavori verso quindi una disciplina complessivamente più evoluta
Capace di dare al lavoro a tutti i lavori garanzia alcune tutele fondamentali ed altre invece
Proporzionate al
Alle effettive esigenze del del lavoratore soprattutto di proteggere il lavoratore più che il posto di lavoro
Questa avremmo ma soprattutto avremmo avuto bisogno di affrontare anche il tema del salario del modo di remunerare il lavoro
Una remunerazione che oggi incide pesantemente sulla poca produttività nel nostro Paese perché è una remunerazione che prescinde totalmente
Dalla dall'apporto del singolo dei gruppi agli incrementi di produttività ed esca anche macro economicamente scollegata dalla produttività
E noi questo significa cambiare il modello contrattuale e questo significa ciò che ne avevamo cercato di di avviare
Significa pensare soprattutto ad una struttura della retribuzione molto più caratterizzato da componenti variabili
Che essi collega non gli incrementi di produttività e che vengono negoziate nel segno di relazioni industriali non conflittuali ma complici nella dimensione in cui naturalmente la complicità si produce maggiormente che la dimensione di impresa
E questa è una risposta che noi possiamo dare al mondo del lavoro che è molto più avanzata di chi si attarda invece a concepire il salario soltanto come una
Soltanto in termini di piatta dinamica nazionale ancorata al collegata al tasso di inflazione
Se noi abbiamo avuto questa impostazione se evidente il percorso ulteriore che noi avremmo potuto realizzare implementando le nostre riforme completando le
Dall'altra parte noi abbiamo già visto nel corso di questi mesi lo ricordava Renato per alcuni aspetti prima
Un anno violenta inversione di tendenza al punto che c'è davvero alle spalle di questo governo non so quanto consapevole ma un'idea opposta quella della società attiva cioè una società piuttosto che si annichilisce
Una società che nella loro idea vede un mercato del lavoro secondo una regola del Meno siamo meglio stiamo
Una una complessiva regressione come se in loro non ci fosse
L'idea del senso del lavoro e e questo è un grave detto per una sinistra di tradizione marxista ma che ha a mio avviso dimenticato anche quel anche quel
Quel che di buono c'era nella loro tradizione una sinistra nichilista davvero sotto tanti profili incluso questo
Questo questo cavalcare le faccio due esempi per dire cosa mi riferisco quando dico una sinistra che non ha il senso del lavoro che non mi riferì mi riferisco non solo ad alcuni profili etici che che dimostrano una insufficiente percezione del senso della vita ma mi riferisco per esempio la retorica sulla precarietà la retorica sulla precarietà significa davvero cavalcare la perdita di senso del lavoro che in alcuni giovani si è disgraziatamente prodotta per Roma per varie ragioni
O dall'altra parte le loro idee e sulla regresso rispetto la nostra riforma previdenziale
Perché di questo sarebbe la prima volta nella storia di un moderno Paese industrializzato almeno da vent'anni a questa parte da che il problema della le emergenze
Dei sistemi previdenziali si apposta
Che si accusi discute di una riforma a regredire in termini di stabili sono stati militare sistema previdenziale
E la prima volta dell'unico Paese industrializzato in cui ciò accade perché tutte le ipotesi di cui essi stanno discutendo sono ipotesi che definì determina una minore
Sostenibilità del sistema ma non solo ma nell'illusione che si vada verso un contributivo puro cosa che non è il la legge Dini non non produce perché il nostro contributivo anche a regime sarà se non contributivo impuro in parte sostenuto dalla fiscalità generale
Come se fossimo indifferenti all'età di pensione che le tessere tali pensione quindi il grado di attività della società e quindi il rapporto fra attive inattivi ci fosse indifferente
Anche per un attimo immaginando cosa che non è che il sistema previdenziale arrivasse ad una perfetta uso sostenibilità
In realtà in loro c'è l'idea proprio che la non c'è l'idea di allungamento della vita lavorativa non c'è l'idea di al di alzare drasticamente tassi di occupazione che ancorché da noi
Un fortemente migliorati rimangono i più bassi d'Europa ricordiamocelo sempre perché abbiamo fatto molto ma molto ancora resterebbe da fare
E quindi tutta la loro tutte le loro ipotesi sono rivolte a contrarre il grado di attività della società
A reintrodurre elementi di rigidità rigidità e di contrazione del dinamismo della vitalità della mobilità sociale nella nostra società
Di loro blocco della riforma del sistema scolastico è in questo senso cioè in termini di contrazione della di quell'impulso che noi avevamo dato in termini di pluralismo dell'offerta educativa e di libertà di scelta delle famiglie
E lo hanno fatto di addirittura arrogantemente in via amministrativa nemmeno con il coraggio di andare in Parlamento a produrre il regresso per la riforma del sistema scolastico
Il i segni
I segnali che danno al mercato sistema universitario non sono certo quelli di cui esso avrebbe bisogno in termini di competitività di dinamismo competitivo al suo interno
Nel mercato del lavoro sta ragionando di toccare proprio i maggiori fattori di successo delle nostre riforme come i contratti a termine e lavoro a tempo parziale
Che perché i quali agiscono sul fattore fondamentale di dinamismo che è l'orario di lavoro perché non passa proprio la fine della e si sono maledettamente inchiodati all'idea fordista dell'orario standard
Non riescono a capire proprio c'è un'intervista oggi di Epifani che dice si può discutere apriamo il tavolo della produttività si può disporre di tutto ma non dell'orario
Che è il cuore invece del cambiamento del lavoro perché nel lavoro non i lavoratori non sono più oltre a tutto non solo perché la la nostra le nostre attività di produzione di beni o di servizi richiedono flessibilità non lavoro più per il magazzino le le fabbriche lei serviti per definizione
Sono flessibili ma anche perché i lavoratori non sono più tutti i maschi di età di mezzo ettaro sessuali di colore bianco eccetera ma sono persone che cercano o Abbadia dalle cercano domandano una
Adattabilità reciproca fra lavoratore impresa
Quindi loro propongono un regresso che riguarda i contratti a termine il lavoro a tempo parziale
La intendono modificare tutte le le norme con i quali abbiamo liberato l'outsourcing e con esso incoraggiato il modello organizzativo Rete nelle attività produttive
Un hanno un'idea di salario garantito rivolto ai più giovani
Che l'opposto di ciò di cui i giovani avrebbero bisogno perché avrebbero bisogno come dire di di canne per pescare non deve e non di pesci e non di pesci perché hanno un'idea di sistema previdenziale
Caricato sulla fiscalità generale e non a caso hanno adottato misure di incentivazione della rottamazione precoce dei cinquantenni non solo come tributo a FIAT con la quale ciò avevano concordato alla vigilia del voto
L'odiosa operazione che noi avevamo rifiutato a FIAT quella di rottamare persone che in questo momento hanno quarantott'anni quarantotto quarantanove anni il pacchetto FIAT ha queste caratteristiche odiose per quello non bastò ciò che noi proponemmo loro
Coerentemente con un'idea di allungamento della
Vita lavorativa del questo non gli bastava perché hanno un'idea di portare non in mobilità ma fuori dal nome di mobilità verso un altro lavoro ma fuori dal mercato del lavoro persone che non hanno nemmeno cinquant'anni in questo momento
E
E e per non dire Chicca conclusiva della cogestione deresponsabilizzante nel lavoro pubblico io ho avuto la ventura di gestire quel ministero di occuparmi di pubblica amministrazione di avere un po'monitorato
In modelli di relazioni industriali nel pubblico impiego mai mai ve lo giuro
Si è raggiunto il punto così basso dell'ultimo memorandum in cui per la prima volta in modo esplicito perfino infatti con il potere di organizzazione
Viene rimesso al negoziato alla contrattazione in potere di organizzazione in tutti i suoi aspetti
Quando ripeto oppure nei vizi della tradizione italiana almeno teoricamente in parte praticamente solo in parte praticamente il potere di organizzazione
Rimaneva nella disponibilità del datore di lavoro come nel settore privato dove mai ci si sognerebbe di rimettere la contrattazione il potere di organizzazione
Quindi
Siamo in presenza di una coalizione che non è nemmeno capace del riformismo di seconda mano non solo non è capace del riformismo primario quello che così bene descrive Nicola Rossi nella sua lettera il riformismo compra
Che si realizza quando con coraggio
Sì determinano cambiamenti riferiti anche al futuro al futuro lungo
Ma non c'è neanche il coraggio del riformismo secondario quello di seconda mano quello che consisterebbe soltanto nel non far regredire le riforme già fatte
Manco manco quello cioè streaming di distrarsi dei cambi andiamo dirò pure Antar sia d'altri tempi di fingere che di fingere che che che che è come dire che non ci sia una priorità a riguardo è così è così magari fa scattare il primo gennaio due mila otto e il nostro Scalone manco quello manco il coraggio della distrazione
C'è il e quindi altro che riformismo riformismo le morto a sinistra perché in questa sinistra non c'è mai stato neanche per un'ora la sinistra riformista è stata assassinata da un colpo di Stato che ha visto protagonista questa sinistra
E né nel Monella
L'ambiente di provenienza cattolica democratico cristiana che si che fa perché è a oggi nell'Unione appartiene alla tradizione riformista io ricordo bene chi c'era nei giorni di San Valentino che era da questa parte chi era dall'altra parte
Il loro mondo voi abbiamo solo commesso un errore e non è piccolo e perché lo dico perché proprio perché non sia un momento autocelebrativo
Noi abbiamo realizzato un grande patto il Patto per l'Italia che ricorda l'accordo di San Valentino perché aveva le stesse caratteristiche di Adele essere stato cioè segnato da una volontà di dialogo sociale
Ma non di accettati ma non di accettazione del veto di alcuno degli attori e nel momento in cui uno degli attori guarda caso sempre quello il nostro attore conservatore ha tentato di opporre un veto l'abbiamo isolato lo isolano
A San Valentino abbiamo isolato con il Patto per l'Italia
Ma non so quanto siamo stati consapevoli che con il Patto per l'Italia si produceva un blocco sociale disponibile alle riforme non un blocco sociale che votava per noi tutto ma un blocco sociale disponibile a ad accompagnare le riforme
Non deve quindi non solo un giorno non solo un momento non solo una firma ma un metodo un metodo che meritava di
Piena attuazione degli impegni assunti e che meritava manutenzione cioè continua gestione del metodo stesso
Questa piena consapevolezza e non c'è stata nel momento in cui celebriamo la differenza profonda fra noi e loro
Non possiamo non riprende anche quel percorso riprendere anche quel metodo non porci l'obiettivo cioè dividi riassumere le il metodo del dialogo con i corpi intermedi anche se molto spesso questi ci appaiono viziati da odiose burocrazie autoreferenziali
Chi mi conosce sa quanto io stimi l'attuale vertice di Confindustria per fare un esempio ma chi crede nei corner ma questa deve essere una ragione in più per occuparcene
E vicenza fu un atto di fiducia nei corpi intermedi da parte di Silvio Berlusconi il fatto di esserci andato
Di avere parlato in quel modo e di avere spezzato in quel modo
L'incrostazione della burocrazia autoreferenziale di Confindustria trovando riscontro in una base non genericamente di imprenditori ma di imprenditori associati al sistema confindustriale
Ho le statistiche che ci dicono che metà degli iscritti alla CISL metà degli iscritti alla UIL perfino il venti per cento degli iscritti alla CGIL avrebbero votato per noi
Ci dice che noi non possiamo regalare questi corpi intermedi alle burocrazie autoreferenziale che si accomodano per fatti loro e non per interessi degli associati con il con il governo attuale con l'Unione che sa coltivare i vizi delle burocrazie autoreferenziali
Noi dobbiamo occuparci di questi corpi intermedi ho finito davvero e questo è il come dire il lascito che ci dà a quell'esperienza per poterla quanto prima riprendere non solo da una posizione di governo anche da una posizione di opposizione è possibile lavorare con i corpi intermedi incalzarlo in modo tale che entro ti essi si sprigiona Rino tutte quelle energie che per loro sono comprese dalle burocrazie come dicevo prima autoreferenziali
Grazie grazie Sacconi ha ora la parola Benedetto Della Vedova dopo di lui parlerà Antonio Martino dopo Antonio Martino parlare Gianfranco Rotondi
Grazie
Anch'io comincio ringraziando Nando Adornato in particolare
Gli amici la fondazione Liberal innanzitutto per avermi invitato darmi questa occasione di parlare ma poi anche e parto da dove chiudeva Brunetta per questa rivendicazione anche semantica
Prima di questo convegno per alla voce Berlusconi nomi s'su Google
Risultavano trentotto link
Poi ce ne sono due che si sono aggiunti parlando delle cose di oggi
E in ognuno di questi link il termine aveva utilizzato come sinonimo di Bugia fallimento sfascio
Probabilmente oggi li chiamo
Ecco io credo che sia importante rivendicare anche semanticamente
La Berlusconi nomi ex come tentativo di riportare Meglio di impiantare per non c'era mai stata in Italia la cultura dall'asta Plast saprai Said economi
Quella per capirci di Reagan poi se parla poi il professor Martino
Meglio di me potrà dire questo e lo dico dal mio punto di vista che
è quello se vogliamo di un liberista scolastico
E che è quello di chi e mi riferisco ad esempio la relazione del mio professore in senso letterale perché ho avuto l'occasione e la fortuna di essere stato di avere avuto secchi come professore
Di chi pensa che l'economia sociale di mercato
Non sia il nostro modello non sia il modello ispiratore della Berlusconi Momix nelle sue linee essenziali che io cercherò di definire soprattutto in una sua linea essenziale che è quella che quella fiscale che è quella delle tasse
Ovviamente per Berlusconi Amex non dobbiamo intendere i risultati la politica economica del governo è importante parlarne rivendica dei meriti come fatto Sacconi poi poc'anzi eccetera io diciamo più in generale più in teoria tra virgolette io credo che dobbiamo riferirci un po'alla parlare di dottrina sarebbe sbagliato ma la visione che la Berlusconi Momix evocava
E che ha comunque guidato in parte l'attività del governo probabilmente avremmo potremmo discutere sulla Berlusconi uomo X come fatto accaduto se Berlusconi fosse stato Presidente
Come negli Stati Uniti o almeno premier come in Gran Bretagna non semplice Presidente del Consiglio primus inter pares in un governo di in un governo di coalizione
Credo se posso fare un riferimento più generale questa
Questo suite sulla sabbia assai ed economiche in realtà a un un fondamento consapevole o no poco importa molto importante proprio dal punto di vista del delle delle cose che si mettono in gioco cioè si passa fondamentalmente dal livello macro per cui si discute di economie di politica economica solo considerando i grandi aggregati a livello micro
Al singolo imprenditore a quello che muove il singolo operatore economico quello che nuove il singolo consumatore quindi è è un passaggio anche culturale e politico molto
Molto importante che in una chiave
Liberale ha un valore di assoluta rottura con il passato in particolare in un po'in un paese come l'Italia che non aveva mai conosciuto neanche culturalmente
Questo tipo di impostazione e la Berlusconi no mi disse
Condivide con la lega nomi xe
E già in parte lo lo accettava Mario Baldassarri prima il sospetto e la diffidenza degli addetti lavori se vi ricordate o comunque quando Reagan cominciò a vincere le elezioni sulla base delle sue ricette soprattutto sulle tasse
Gli osservatori anche quelli americani parlavano di Voodoo nomi s'dall'economia vudù
Dopodiché ha avuto ragione lui hanno avuto ragione anche in termini accademici eccetera quelli a cui Reagan anche qui con molto naso probabilmente più che molte letture si ispirava e quella non era una vudù Economics era magari l'economia che in qualche modo si ispirava a dai ecco Friedman piuttosto che per banalizzare Kenzo Cambrai
In termini non molto diverso i licenziati
Italiani ma lo diceva Mario Baldassarri si sono adoperati per dire che tutto questo era era la politica di plastica del partito di plastica che era il responsabile perché la realtà è sempre più complessa perché non si può andare con l'accetta perché ci sono i diritti acquisiti eccetera eccetera
Ecco quindi io credo che sia importante
E non lo dico io in modo in termini rituali l'appuntamento di oggi è anche il titolo che Nando ha voluto dare io dico Berlusconi no mix come declinazione sul fronte del politico non mi capisca del berlusconismo
Dovendo spedisce gli era un filo per essere breve
Credo che la cosa importante e anche qui un po'palingenetiche o dalla politica italiana sia il fatto che Berlusconi ha uno direbbe riportato no ha portato il tema della tassazione al centro del dibattito politico
Martino che fu tra quelli che
Ispirarono anche poi in termini programmatici di di di definizione dei programmi la prima pagina berlusconiana nel novantaquattro sa che quella era un dato assolutamente nuovo estraneo in termini anche proprio di cultura politica diffusa
Il tema della tassazione per un per un liberale
è un intimamente collegato anche ai principi morali di uno Stato
Non è più l'idea che il fisco debba semplicemente rispondere a una domanda di quanto ha bisogno lo Stato punto di domanda risposta e poi ci si muove di conseguenza
E c'è in parte c'è ancora l'idea che comunque lo Stato sia un distributore di di di di di ricchezza e di di di prebende di interventi di Investimenti ma e quindi può il fisco segue ecco il la forza di quel meno tasse per tutti non è solo dico una banalità ma non è solo nella forza dello slogan mi io sono convinto che la forza di quel meno tasse per tutti derivasse dal fatto che dietro c'era un in un'impostazione con profondi Issime radici culturali politiche
E teoriche
Nel senso che l'economia
Punto di Hayek di Friedman in particolare sul ruolo delle tasse sul ruolo delle tasse insisteva
E io credo che ma poi ci vengo in conclusione che non saranno tornate conclusioni che non saranno tra molto è sulla issue delle tasse che Berlusconi a quasi vinto poi ne discuteremo ancora per tanti mesi le ultime elezioni
E non solo per la cosa della dell'ICI dell'ultima settimana che pure cinque sicuramente inciso e che si sarebbe potuta fare senza grandi sconquassi anche senza prevedere l'aumento di gettito
Perché lui ha ha scelto così come aveva scelto grosso modo dall'UE nel novantaquattro poi nel novantaquattro c'era tutto dentro Tangentopoli eccetera
Ma ha scelto di giocare la propria partita individuando quello come spartiacque e questo punto lo dirò alla fine della grande o uno degli elementi rivoluzionari
In Italia della politica berlusconiana perché la Berlusconi uomo X ha detto agli italiani
Una cosa che loro sicuramente sapevano erano pronti a cogliere come anche una bandiera politica
Cioè che lo Stato il governo poi in particolare non ha un diritto limitato i guadagni degli individui delle loro proprietà
Semplicissimo ma una cosa che non è che era uno era una cosa che ha suscitato un sentimento che era già presente
Quindi l'idea delle tasse anche quando Berlusconi dice dobbiamo puntare alle tasse al trentatré per cento
Fa una scelta molto pratica scegliamo una convenzione l'elemento convenzionale ma con un messaggio fortissimo dice beh no allora quello che è giusto tra virgolette un terzo del reddito di più
Di più no e questi sono gli interrogativi e le risposte che la Berlusconi Amex ha dato e non ha dato fino in fondo nell'attività di governo e per certi versi all'attività di governo non ha dato ma
L'altra l'altra lascio anche il tema delle vivo delle liberalizzazioni
Ma questo ha evocato
Ad esempio sicuramente nella pratica il governo per nel governo di cinque anni si è mancato su uno degli aspetti fondamentali
Perché questo possa avere una caduta in termini concreti che la riduzione della spesa pubblica su questo il governo
è drammaticamente mancato uno potrebbe dire che anche Reagan in realtà ha fatto la lega nome X in deficit ma in un contesto completamente diverso
Professor Martino mi dice che non è vero
La vulgata facciamo le spese militari quelli il deficit è un'altra cosa ma
No no simili non non voglio aprire però
Gli analisti
L'analisi che gli analisti propongono è quella comunque nei primi anni di un deficit che ha aveva altra natura ma che comunque già politicamente non era il suo ma c'era poi uno può dire che se non fosse stato per quell'ora come sarà andata cantava in Italia questo non si poteva fare e questo io credo il
Le l'errore la mancanza più grave di questi di questi anni restando la spesa pubblica
L'emergenza vera in questo Paese per la quantità e per la qualità e per l'efficienza siccome io credo che occuparsi di questi ultimi due aspetti la qualità e l'efficienza dalla spesa pubblica
Sia in Italia un'opera impossibile al meglio una tela di Penelope per cui non posso Ifa ma poi viene tutto disfatto credo che in realtà ci si dovesse concentrare sul primo aspetto
Parte di questa politica poi nella sua concretizzazione da parte del ministro Tremonti
Io apro una parentesi su questo io continuo a pensare lo dico anche a lui che in realtà le cose che Tremonti ha fatto siano molto più virgolette liberiste e virgolette mercatista di quanto lui piacerebbe quando dice che non si sente né liberista né mercatista in particolare
L'idea della riduzione della riduzione delle tasse e tante altre cose che sono state fatte
I condoni gli scudi fiscali sono stati un elemento importante su questo forse già prima già prima è stato detto qualche
Cosa
Io su questo credo che si debba apertis verbis e e senza remore o sudditanza psicologica e dire che queste cose qua anche tornando indietro in quel dato contesto andavano fatte rivendicando non tanto il metodo in generale del condono perché il condono a una serie di a una serie di di di di difetti sei si si generano aspettative di altri condoni e cioè ma rivendicando i risultati
Che questi strumenti dentro un contesto un po'più ampio hanno hanno garantito sono stati i risultati risultati positivi si espande la base imponibile
Perché se tu condoni a un certo livello l'anno dopo difficilmente poi denunciare a un livello a un livello inferiore casomai e poi l'elemento di sintesi finale
Che è accaduto che accade per tante cose sicuramente però in questo senso Tremonti che ha liberista senza anche senza volerlo ammettere dice una cosa
Su cui credo che anche il professor Martino sarebbe d'accordo anzi ne dice due che l'economia la fa l'economia e che ero stato oggi può fare probabilmente molto poco per l'economia ma può fare molti danni
Ecco suoi sulla su quello che poi alla fine è successo è successo che attraverso quel meccanismo che era fondamentalmente un meccanismo di riduzione delle tasse
C'è stato un aumento del gettito c'è stato un aumento della base imponibile e io credo che se ci fosse stata la forza di portare in fondo la vera Berlusconi ohm x anche nel contesto che c'era senza cadere nei veti piuttosto ideologici di chi dentro la coalizione non li voleva e si andava fino in fondo sulle tasse io credo che questo effetto a cui oggi assistiamo di cui purtroppo godono coloro che ne stanno facendo scempio in termini di politica fiscale quell'effetto sarebbe stato moltiplicato e noi
Probabilmente si sarebbe visto qualcosa prima avremmo vinto le elezioni ma sicuramente avremmo avuto una dinamica la stessa dinamica cui assistiamo oggi moltiplicata
Magari per due o per tre in termini di aumento della base imponibile questo quando Berlusconi dice questa cosa che citavo prima cioè arrivando al punto da giustificare senza remore moralistiche umorali
Che giustificare in qualche modo l'evasione e questa è l'accusa che gli è stata fatta ecco quando lui dice no fissiamo un parametro le tasse al trentatré per cento
Io credo che dico una cosa che ha avrebbe una valenza pratica formidabile perché credo che se questo fosse stato il patto fatto Patto con gli italiani e mantenuto fino in fondo gli italiani avrebbero risposto già rispondono
Per una serie di strumenti tecnici ma anche perché le aliquote sono state sono state abbassate
E e dico questo perché mi serve per la mia conclusione quello a cui assistiamo oggi in realtà è il rovesciamento di questa impostazione
A sinistra molto più teorizzato molto più patinato molto più meditato magari l'intuizione della Berlusconi uomo X
Vs la teorizzazione dottrinaria manualistica
Di Visco o di Padoa Schioppa
Ma il
Come dire la scena è mutata radicalmente
Si parla di riduzione dell'evasione fiscale come obiettivo e non come conseguenza di altre politiche si inventano strumenti che dovrebbero servire direttamente per colpire l'evasione fiscale di cui secondo me
Nella dimensione macro non si colgono le cause vere che risiedono innanzitutto nelle tasse troppo elevate e nell'incentivo enorme che c'è a rischiare l'evasione quando il costo della tassa legale alto o altissimo e si sceglie di combattere l'evasione fiscale come si sta facendo in accompagnandola con aumento delle aliquote e io sono pronto a scommettere che come dicono gli economisti depurati gli F se de pure Remo gli affetti dal ciclo gli effetti saranno negativi quelli in termini di gettito in termini di gettito fiscale
Berlusconi coglie il segno su questo perché anche qui istinto istintivamente cogliere quello che gli italiani avvertono anche qui
Credo che ci sia molto di liberale in questo molto oserei dire di Keanu metodologicamente se noi scendiamo nell'analisi micro ancora
E andiamo a vedere qual è la pressione fiscale in Italia non nel suo aggregato ma sulla famiglia concreta
Noi vediamo che la pressione fiscale oggi in Italia sulla famiglia concreta che paga le tasse e considerando i dati Istat di consumo quindi per calcolare l'Iva la tassa sul carburante eccetera eccetera
Del reddito disponibile di ciascuna famiglia italiana intendendo come reddito distribuibili disponibile reddito lordo più contributi previdenziali naturalmente perché anche negli aggregati i contributi previdenziali sono pressione fiscale
La pressione fiscale va per uno che guadagna venti mila euro
Capo famiglia di una famiglia monoreddito con due figli a carico va dal sessanta per cento cioè quel signore lavora il sessanta per cento del suo reddito disponibile finisce in tasse e contributi e lì resta quaranta per cento se arriviamo a uno che guadagna cento mila euro il livello sale oltre il settanta per cento questa da questo non ti Schio oggi
L'idea del diretta se al trentatré per cento è un messaggio che arriva diretto alle che arriva diretto alle persone che ha una carica rivoluzionaria non perché è roboante ma perché
Assolutamente aderente assolutamente aderente a quello che gli italiani percepiscono faccio sombrero esempio c'è anche un aneddoto
Un esempio forse meglio la questione dalla ricarica Vettel dei cellulari sulla terra in questi giorni ciò questa fissa
Bersani ha detto faccio quest'operazione arrivo con la mia spada taglio di impedire il costo dalla ricarica sui cellulari così faccio un favore i consumatori a tutti quelli che ci hanno il telefonino in Italia ci hanno tutti la ricarica
Gli faccia un regalo
E mi del mio e di mia represso iniziale stato beneficato insomma è una cosa che sicuramente fa risparmiare un sacco di soldi
Però dall'altra parte giro però questa è una cosa assolutamente dirigista intollerabile eccetera se uno poiché come abbiamo fatto noi siamo andati a guardare dopo tutta la relazione dell'Antitrust si scopre che ha al foie alla radice di questa anomalia della ricarica sui telefonini
C'è proprio un esempio da manuale una ingiustificata tassa di Stato che è quella sugli abbonamenti telefonici chi ha l'abbonamento telefonico in Italia è solo in Italia paga una tassa che è quella dalla concessione governativa sul telefonino
La messa nel novantatré perché il telefonino un bene di lusso un po'cafone come oggi su e quindi ci tassiamo spendiamo un sacco di soldi Antitrust dimostra che oggi se uno a parità di traffico telefonico l'utente medio cioè calcolato quei dati reali stipula un contratto d'abbonamento telefonico come succede in tutto il resto del mondo
A una Gladio superiore a quello a cui è sottoposto oggi dal balzo col balzello di Stato a quello a cui è sottoposto oggi col balzello privato
Della costo sulle cariche su cui l'azienda ci lucrano ma c'è una rendita talmente grossa determinata dalla sta distorsione provocata dalla tassa
Che ci campano benissimo gli utenti che ci risparmiano le aziende che ci lucrano quindi quello che io dico a Bersani se vuoi fare una cosa liberale davvero liberalizzatore toglie la tassa e la bolla della ricarica si sgonfierà senza bisogno di interventi
Dirigisti
Ecco io credo che in sintesi
Possiamo da un punto di vista dobbiamo dire che sul piano economico i Berlusconi peggiore cioè quello della Berlusconi Mieszko I trentotto link intesa come la cosa peggiore al mondo che poteva succedere cioè il Berlusconi peggiore per la sinistra e a mio avviso quello migliore che quello neoliberista
Quello privatista
E istintivamente diffidente nei confronti dello Stato quello che spinge il proprio scarso stato centrismo lo Stato idolatria fino arrivare ai limiti della giustificazione ma con quelle ragioni molto concrete della evasione fiscale
Quello che tenta di tagliare le tasse poi non ci riesce fino in fondo quello che attacca Confindustria in nome degli imprenditori
Quello che ostenta il proprio ruolo di outsider provvisori Vespro market in un Paese in cui gli unici imprenditori che piacciono all'establishment cioè alla sinistra perché di questo si tratta
Sono quelli che sono ricchi almeno da tre generazioni possibilmente grazie aiuti
Di qualsiasi natura spesso anche finanziariamente diretti dello Stato
Che magari si sono rifugiati nel Monopoli
Quello che contribuisce anche questo un passaggio che se mai ci sarà uno storico per l'economia italiana dovrà sottolineare quello che contribuisce al salvataggio della FIAT facendo la cosa più banale scontata ma anche più in Italia rivoluzionaria mai niente su più scontata mente liberale
Sono andati a bussare ad Arcore in in corteo convinti che probabilmente la risposta sarebbe stata la solita ha detto la fase più banalmente liberale
Senta un'azienda io sono lo Stato siamo un Paese liberale
Arrangiatevi magari noi possiamo anche fare qualcosa se se se ci saranno venti mila disoccupati magari che ne so possente ma soldi all'azienda rottamazioni niente la crisi FIAT caso almeno voglio dire al posto approfitterò ma la crisi FIAT si acuisce in modo drammatico quando arriva Prodi e come primo provvedimento fa liberalizzazioni banalmente a parte l'Alfa Romeo e quindi la mancanza di concorrenza in Italia
Sottolineo che in Gran Bretagna l'occupazione nel settore automobilistico continua a crescere perché la Toyota diventa il primo player globale
Per il mercato europeo le Toyota le producono in Gran Bretagna continuando assumere gente
A avere essendosi grazie alla Thatcher dimenticati dell'industria nazionale che è fallita li hanno più occupazione più tecnologia più uno a uno sulla produzione turisti quanto avevano prima
Quindi Berlusconi dice questa cosa qua la famiglia si guarda intorno e e succede il miracolo
Cioè che in in un anno e mezzo io continuo a sperare che sia vero incrocio le dita perché non nel suo interesse a che la FIAT nonostante i suoi le sue appendici varie che la FIAT la da piccola FIAT si texana perché
Venuta a mancare quello che in Italia c'è sempre stato l'aiuto dello Stato se ho guardati negli occhi e nelle topi o facciamo bene a nostro avviso pure salviamo e questa credo che sia nella storia economica dell'economia industriale italiana un un piccolo miracolo berlusconiano che è consistito esattamente in quello che un liberale scolastico Ono che lo sappia o no fa cioè non fare nulla
Ecco visto che non siamo visto che non siamo in una sede così storica geografica ovviamente
Quella è la Berlusconi Momix con le sue vocazioni e la sua forza poi di fatto ci sono state tutte le cose
Concrete che sono state compiute e soprattutto quelle che non sono state compiute e proprio perché tante cose non sono state compiute
Credo che la riflessione di oggi
Sia una riflessione sul futuro su quello che resta da fare
Dal mio punto di vista sullo scongiurare che venga perduto quel filo che venga perduta quella visione magari il nome in nome di qualcos'altro verso la campagna elettorale francese
Si sta giocando innanzitutto su questo sulla Ségolène Royal
E la sua proposta di aumentare le tasse per coloro che guadagnano più di quattro mila euro e Sarkozy che rilancia dall'altra parte su questo chiudo
Io non o tema di smentita
Nemmeno io sul fatto che le cose che ho detto siano la cifra della Berlusconi Amex dell'essenza della Berlusconi Momix come innovazione liberale
Di innovazione liberale che c'è stato in questo Paese poi son tante altre cose sindacato eccetera ma abbiamo preso ho preso il filone
Il filone delle tasse ecco io credo che questa debba essere
E debba continuare a essere l'impostazione centrale e che non debba venire in alcun modo Phil bollette corrotta
Perché credo faccio l'esempio francese credo che le ultime elezioni e le prossime elezioni su questo innanzitutto si giocheranno credo che la rivoluzione anche politica concreta di Berlusconi sia stato di aver messo questo discrimine quello fiscale quello dello statalismo
A
Articolare centrodestra centrosinistra in Italia
Sugli altri su tutte le altre questioni fortemente politiche che appassionano la politica
A mio avviso Berlusconi ha fatto benissimo anche lo dico in modo sommario perché voglio chiudere anche nell'ultima campagna elettorale e farà benissimo secondo me se proseguirà su questo
A
Consentire promuovere dentro il proprio scopo schieramento un'articolazione di posizioni lo dico
Sui temi eticamente sensibili e ci capiamo perché questa è la natura dello scontro politico che sceglie un discrimine netto che è quello su cui Berlusconi a mio avviso è stato è e sarà vincente che innanzitutto quello della Berlusconi uomo X come Scelta antistatalista che essi esemplifica proprio nell'attacco alle tasse in quel meno tasse per tutti poi tradotto come il mio obiettivo arrivare alle tasse al trentatré per cento grazie
Grazie a Benedetto Della Vedova ha ora la parola il professor Antonio Martino dopo di lui parlerà l'onorevole Gianfranco Rotondi
Non avendo niente da dire temo che non mi riuscirà di essere breve
Quindi se dovessi abusare della vostra pazienza vi prego di cacciarlo
Io vorrei
Introdurre
La considerazione che ho intenzione di svolgere guardando indietro nel tempo
Ho cominciato a interessarmi di politica nel mille novecentosessantatré perché nel mille nelle elezioni del mille novecentosessantatré ci fu un effettivo dibattito ideale
Fra i fautori della svolta a sinistra e viceversa i fautori dell'alternativa liberale i primi sostenevano idee stataliste i secondi sostenevano idee liberali
Per dare un'idea del clima politico soltanto le persone più anziane possono ricordo ricordarlo Francesco De Martino
Socialista
Alla domanda che gli venne posta ma insomma se andaste al potere che cosa nazionalizzare insiste
Rispose praticamente tutto tranne i negozi di barbiere non ho mai capito se questa fosse una manifestazione di simpatia per i barbieri viceversa di antipatia perché gli stessi gli anni sessanta settanta e ottanta sono stati dominati da una serie di miti statalisti dei quali tutti ricordiamo
La programmazione economica ci voleva un gruppetto di per superiori intelligenze che decidesse che cosa
I milioni di cittadini dovessero fare del loro tempo del loro lavoro in modo da orientare queste risorse verso lo sviluppo economico le nazionalizzazioni ho appena detto e il deficit spending
Mario Baldassarri gli appartiene da un punto di vista accademico all'altra scuola perché ha perso il suo tempo a studiare con uno che di economia non capiva niente che era Franco Modigliani
Sa benissimo che io sono sempre stato
Intransigente mente antiche ne siano e mi sono opposto a quanti sostenevano che la piena occupazione lo sviluppo economico della felicità
Si potessero realizzare facilmente manipolando il saldo del bilancio pubblico in particolare con la finanza allegra quanto più si spendeva in deficit tanto meglio era
Un governatore della Banca d'Italia ha preso dalla frenesia sei euro keynesiana di cui sto dicendo nella relazione del mille novecentosessantatré ebbe l'impudenza di dichiarare che il principio dell'articolo ottantuno della Costituzione voluto da Luigi Einaudi come rigoroso baluardo dalla solvibilità finanziaria dello Stato era un principio arcaico perché il pareggio del bilancio era un principio arcaico
Bene gli stessi che hanno blaterato di deficit spending per trent'anni ora pratico non ha più bigotta ortodossia del pareggio del bilancio e accusa non è di esserlo spendaccione
Non vi ricorderete io lo ricordo benissimo che ci veniva detto che l'unico vero motore dello sviluppo e dall'inflazione che si poteva avere supplì sviluppo un po'più di sviluppo economico soltanto se si aveva un po'più l'inflazione infrazione non era un fatto negativo era un fatto benefico
La stabilità monetaria non era un valore un disvalore io ancora una lettera del professor Federico Caffé
In cui fa una ramanzina per avere sostenuto l'importanza della stabilità monetaria oggi sono diventati talmente ortodossi in patto di stabilità monetaria che considerano pericolosi tassi di inflazione che siano dello zero virgola uno zero virgola due maggiori rispetto a quelli programmati
Chiunque abbia una minima dimestichezza con le sigle cifre sa che la misurazione esatta del potere d'acquisto per usare le parole di Alfred Marshall
Non è soltanto impossibile addirittura impensabile
Credevo nella fiscalità di confisca ma voi direte rendete conto di che cosa significa fiscalità di confisca nel mille novecentosessanta non nell'Unione Sovietica ma negli Stati Uniti d'America
Già antigelo alchene di fece la prima riforma fiscale tagliando l'aliquota marginale massima sul reddito delle persone fisiche dal novanta al settanta per cento cioè in America era il novanta per cento
E lui l'ha ridotto al settanta per cento confermando quello che diceva poc'anzi Benedetto Della vedi alla davvero grazie a quella riduzione aumento il gettito aumento la percentuale il gettito pagata dalle famiglie più ricche
E si ebbero conseguenze positive
Enormemente maggiori si ebbero
Nel mille novecentottantuno ottantadue quando con la maggioranza democratica al Congresso
Ronald Reagan taglio l'aliquota marginale massima che Kennedy ha ridotto al settanta per cento dal settanta al ventotto per cento in dieci anni
Il gettito dell'imposta sul reddito dei pass persone fisiche passò da cinquecentoquarantotto miliardi di dollari a mille e cento miliardi di dollari
Il deficit che si realizzò fu dovuto al fatto che la maggioranza democratica al Congresso
Faceva aumentare la spesa sociale Reagan avrebbe avuto un modo semplicissimo per impedire che si dirà se il deficit tagliare le spese militari abbiamo tutti un debito di gratitudine nei confronti di questo cowboy
Che non ha tagliato le spese militari anzi le ha cresciute perché questo ha fatto crollare l'Unione Sovietica
Tutti credevano in quei trent'anni nella politica dei redditi dove per politiche ridere di si intendeva che la distribuzione del reddito dovesse essere decisa da esperti possibilmente strapagati
I quali stabilivano quanto era giusto che l'uno ricevesse
Questa è un'idea totalmente abbandonata anch'essa e che dire la cosiddetta curva di Phillips il fatto al con un po'più l'inflazione si poteva avere un po'meno di disoccupazione anche questa è una cosa largamente accettata insegnate in tutti i libri di Le sull'economia
Io mi sono laureato nel mille nove centosessantaquattro io ho fatto tutto
Troppo presto spero che l'ultima cosa la faccia in ritardo avevo ventuno anni
Una mia compagna di corso fecero discuteva una tesi bellissima sulla disciplina europea della concorrenza
Incrinati Trina ricevuti statalisti
Della facoltà di giurisprudenza alla parola concorrenza ebbero una reazione pavloviano ma non c'è solo la concorrenza c'è anche la programmazione Cao centrasse codici pin europea la concorrenza non si è capito mai ma questo il clima politico
Ricordo ancora
Erano gli anni Settanta
Una volta in cui mira il campo a Stoccolma Imerio e ci trovammo sullo stesso aereo Sergio ricorso Domenico da Empoli ed io e Sergio ricorsa disse non lo facciamo più perché se cade l'aereo il liberalismo italiano e finito
Liberismo ed il liberalismo italiano
Aveva una certa rappresentanza politica in un partito che si diceva liberale ma anche con tre altari liberalismo aveva solo dosi omeopatiche
Bene questo partito ebbe il suo più grande successo sessantatré conquistando trentanove deputati e diciannove senatori
Io ci vado in giro per l'Italia e se il dieci per cento delle persone che mi dicono io Bottaro sempre liberale avesse davvero votato liberale avremmo fatto un governo monocolore
Perché parlo dico queste cose a proposito di Berlusconi perché la mia il mio rapporto con Berlusconi
E perché partito dal fatto che lui è stata la prima persona che alle mie tesi considerate etiche provocatoria e così via
Ha dato retta
Le ha preso sul serio erano le cose in cui lui credeva
Berlusconi è stato il primo che gli abbia incontrare il primo personaggio di un certo spicco in Italia chi gli abbia incontrato a prendere sul serio il liberalismo del resto se andate a vedere i suoi discorsi ieri come di oggi la parola che ricorre di più e libertà e l'aggettivo che ricorre di più e liberale
Berlusconi e queste la mia tesi al fondo è una persona profondamente genuinamente liberale il fatto che non sempre
Quando siamo stati al governo si sia riusciti a realizzare fino in fondo una politica liberale non deve stupire nessuno perché come io più volte ripetuto fra dieci anni
Reagan e la Thatcher verranno considerati dei moderati socialisti
Perché il mondo muove con una tale rapidità nella direzione della libertà economica che in futuro
Un esempio
Una volta lezione un ragazzo mi disse ma lei è un anarchico dico guardi che entro vent'anni qualcuno mi accuserà di essere statalista
E accaduto Fabio Mussi ha avuto l'impudenza due legislature fa dire a dirmi Boy statalisti TLC tubo affetto ma non se la passa
Bene che cos'è essere liberale e voi lo sapete ma vorrei ricordarle liberale e uno che crede che la libertà economica
Il TAR non e uno che crede che la libertà sia il valore più importante perché in assenza di libertà nulla ha valore
Parole come pace senza libertà non hanno senso il Gulag era pacifico democrazia giustizia senza libertà non hanno senso
Il liberale crede anche che la libertà economica sia non solo enormemente superiore alle alternative nel produrre beni e servizi nel creare sviluppo occupazione e così via
Ma si è anche componente essenziale della libertà tout-court non si può distinguere la libertà economica dalle altre libertà
Se è un Paese mi impedisce di andare all'estero perché non mi dà il passaporto violo la mia libertà politica
Ma se mi impedisce di andare all'estero perché non mi rende la la valuta dia la mia libertà economica ma il risultato in tutti e due i casi che non posso andare all'estero che differenza c'è fra libertà economica libertà politica
E poi mi sapere citare un caso uno di un Paese in cui siano state negate libertà economiche garantite le libertà politiche non ce n'è neanche uno
C'è stata qualche rara eccezione i Paesi autoritari che concede con una certa libertà economica ma il contrario non è accaduto mai chi nega la libertà economica nega anche la libertà politica e l'esempio più eclatante più clamoroso
Della collegamento che lega la libertà economica la libertà tout-court e quella cui accennava Benedetto Della Vedova che fra l'altro ringrazio perché hanno fatto uno studio sull'influenza
Del fisco l'incidenza del fisco a livello microeconomico e proprio rappresentato dalle tasse
Se io devo pagare il quaranta per cento di tasse questo significa che dovevo per il quaranta per cento del mio tempo lavorare gratis per lo Stato
Significa che per il quaranta per cento io sono schiavo dello Stato
Chi non ci crede cerchi di chi a capire quale sarebbe il significato della libertà se la tassazione assorbisse il cento per cento del reddito
Se assorbisse ma guarda vedi neanche nell'Unione Sovietica neanche nell'Unione Sovietica semper il cento per cento il regolare per lavorare per lo Stato sono per il cento per cento schiavo ora queste un punto
Che Berlusconi ha capito
E ha sempre combattuto le battaglie contro il fisco in nome della libertà e che a sinistra non hanno capito
Le tasse non sono soltanto un problema di quattrini sono un problema enormemente più importante di libertà
Le alte aliquote d'imposta non vanno ridotte
Perché sono controproducenti sono certamente pronto controproducenti immaginate un signore che ha di fronte a sé una di quelle d'imposta marginale del cinquanta per cento
Se produce un milione il resta cinquecento mila sei luglio un milione di resta un milione quindi per lui eludere vale il doppio che produrre dedicherà il doppio del suo tempo eludere anziché a produrre
Ora siccome l'elusione costa non è un caso quindi tutte tutte le Province italiane i redditi più alti vengano dichiarati da notai e avvocati tributaristi
Delusione costa
Se noi riduciamo l'aliquota marginale massima d'imposta
L'incentivo a eludere si riduce perché il costo è rimasto lo stesso il beneficio si è ridotto lui deluderà di meno ed è per questo che in tutte le riforme fiscali come quella di Kennedy
Come quella di Reagan come quelle fatte in Irlanda
Al ridursi delle aliquote aumenta il gettito
Aumenta la percentuale di gettito pagata dai più ricchi se volete fare pagare le tasse ai ricchi dovete ridurre l'elusione per ridurre l'evasione c'è un solo modo ridurre le aliquote marginali massimi questa alcuni dei nostri alleati al governo non l'ha capito
Non eravamo non è solo la sinistra non avere capito
Io però vorrei dire una cosa il centro destra
Nell'intera storia della Repubblica italiana ha vinto soltanto due volte nel mille novecentonovantaquattro e nel due mila e uno
E in tutti e due i casi ha vinto
Promettendo una riduzione delle tasse
Gli italiani sono enormemente più liberale di quanto sappiano ed infinitamente più liberali della loro classe politica hanno capito che l'impedenza della politica delle loro vite il costo dello Stato va combattuto e che il modo migliore per combatterlo
E quello di ridurre le tasse
Allora che cos'è il berlusconismo che cos'è Forza Italia
Noi consentitemi di dire noi perché quel giorno
Agli inizi del novantaquattro nella stanza da pranzo della casa di via dell'anima quando il notaio ci portò l'ossatura fermare io ero uno dei fondatori uno dei firmatari noi siamo il partito della libertà personale di individuale
E ci opponiamo allo strapotere dello stato e all'invadenza della politica nelle nostre vite
Forza Italia il partito dell'alternativa liberale alla pressione statalisti Ca'dei comunisti dei cattocomunisti e degli stato ladri di ogni genere
Il partito unico che verrà perché verrà avrà successo se e soltanto se saprà interpretare e dare voce alla domanda di libertà che sale dal Paese
Rispetto a quei trent'anni sessanta settanta ottanta di cui dicevo il clima è cambiato
Nessuno crede più alle nazionalizzazioni e la programmazione economica al deficit spending all'inflazione con motori di sviluppo alla fiscalità di confisca alla politica dei redditi al fatto che l'inflazione cura la disoccupazione a questi miti del passato non crede più nessuno
Stanno scoprendo anche se solo a parole il valore della libertà economica
Si muovono con cautela
Come se stessero esplorando un continente vergine ma non è pericoloso alcuni di noi hanno vissuto lì da sempre molto comodamente grazie
Grazie ad Antonio Martino ha ora la parola al Gianfranco Rotondi dopo Gianfranco Rotondi ci sarà l'ultimo intervento di Raffaele Fitto
Gentili amici devo innanzitutto
Ringraziare dell'invito l'amico Adornato che seguo con amicizia nelle sue scorribande politiche e viceversa con grande attenzione e un filo di deferenza di letture nelle sue analisi più mature
Politicamente degli ultimi anni e cioè nella proposta di in qualcosa di nuovo nel centrodestra
Che diciamo semplificazione ma nella vita di chi fa politica fosse una complicazione tant'è che non riesce a decollare con la facilità che Nando auspica e che noi condividiamo
E vengo al tema politico perché non avendo un repertorio ricco di ricordi le naturalmente è un merito relativo essendo detto che è partito prima il professor Martino e di profonde valutazioni che io condivido come Della Vedova ecco Sacconi per stare agli interventi più ascoltato
Posso darle solo il contributo pragmatico di uno che dirige un partito modesto
E anche discusso
Per la ragione sociale che ostenta perché io devo dirvi che avendo il privilegio di detenere il diritto di usare questo nome Democrazia Cristiana
Quando o deciso di dar vita a un'iniziativa politica e ho usato questo nome ho detto beh sarò l'unico matto
Ma mal che vada nessuno minuta a disgrazie più grande non è che i qualcuno mi ha votato ma che sono stati in tanti acconsente almeno e da ultimo un signore che io immaginavo il più lontano
Dalla idea di resuscitare la Democrazia cristiana e cioè il suo principale assassino e cioè il professor Romano Prodi
Perché Angelo Sanza che in prima fila ricorda
Che l'ultima esperienza unitaria della democrazia cristiana cioè il Partito Popolare guardavo Sanza ma c'è anche Fitto non cito più nessuno se non si scopre che siamo maggioranza in sala
Ma l'ultima esperienza unitaria della Democrazia Cristiana è stata sabotata dal professor Prodi
Che d'accordo con i capigruppo di allora Andreatta e Mancino
Notifica o al professor Buttiglione segretario di quel partito che il suo partito non esisteva più perché a Parma in una piazza ridente
Il professor Prodi aveva annunciato che scendeva in campo
E così cominciò un'avventura che desta naturalmente in me sincera e non ironica ammirazione perché in un distinto signore che alla sua cattedra senza avere nessun seguito
Almeno elettorale espropriato quattro-cinque partiti delle proprie quote di sovranità e si lancia due volte in una corsa vincente per Palazzo Chigi al di là di tutte le ironie merita rispetto ma chi pagò il prezzo più alto
Non fu chi perse la corsa con lui Fanfulla Democrazia Cristiana che in seguito della discesa in campo di Prodi declino e si dissolse
Bene per essere pratici
Quando si dice facciamo un partito nuovo e si immagina di fondere i partiti vecchi di prima si parte per la via sbagliata
Io ho lavorato nella fonderia più impegnata di questo paese che è stata quella diretta dai democristiani del centrodestra che hanno tritato nel decennio quattro o cinque sigle CCD cd un mescolate
Rimesse insieme rivisitò UDR Udeur le Pasque con Lando per tutto quello che ha prodotto la transizione
Ma di buon non è venuto nulla
Perché sommando le sigle
Sono venuti partiti senz'anima io credo che sia giusto riflettere sull'opportunità di dar vita qualcosa di nuovo
Che parta ovviamente da quello che esista che esiste ma che non si ponga il problema
Di sommarie nomenclature o di mettere d'accordo quelli che a torto o a ragione parlo naturalmente di mi in qualche modo minano la danza in un territorio elettorale che può essere più o meno vasto se la novità c'è ed io convengo col vostro titolo che la novità nel Paese ci sia perché un popolo delle libertà accetti
Se questa novità cioè si tratta di declinarla di interpretarla di mandarla avanti
E come c'è il Popolo della Libertà e qui è secondo complimento non retorico che faccio andando c'è un fenomeno politico consolidato e Lodi anche rispettato che è il berlusconismo
Per avere io ho detto una volta non rivendico Copyright in un dibattito con un senatore diessino
Che il berlusconismo sta all'Italia come il gollismo alla Francia non protetti più parlare perché gli insulti sovrastano e fu impossibile continuai a parlare perché
Il solo dubbio
Che quello che
Per un decennio è stato sulle loro bocche dalle loro tribune un insulto berlusconismo di potesse tornare indietro
Non già come un insulto ma al contrario come il rilancio di una identità politica
Che ha affermato la sinistra cattiva di questo Paese con l'aiuto anche della sinistra buona perché c'è tanta sinistra buona che vedo anche qui vedo Brunetta vedo tanti uomini di sinistra Sacconi
Che cito con parsimonia perché questa è una giornata che già è cominciata sporta perché avete letto
Le polemiche sul quarantenne che Berlusconi si è Scary beh per Palazzo Chigi pensate e chi come me è stata quaranta e cinquant'anni comincia la giornata scoprendo che non c'è più niente da fare perché bisogna andare da quarant'anni in giù
Arriva qui assente Sacconi che parla della rottamazione dei cinquantenni è una giornata da cancellare quindi fatta questa premessa io dico che Noemi politicamente siamo non definibili come liberali o cattolico sociali di sinistra certezza di destra ma non lo voglio rovinare
Faccio finta di non avete sentito
Ma politicamente se ci sforziamo di definire con un aggettivo quello che è avvenuto dal novantaquattro ad oggi
E quello che deve avvenire da oggi a molti anni ancora perché per restare nella metafora del quarantenne quando del famigerato colloquio Berlusconi ha detto ciò pronto il quarantenne
E e e gli osservatori guardavano io ho detto sì confermo il logo Nusco ma frequenta il terzo liceo classico cioè c'avrà quarant'anni tra ventidue anni
Abbiamo ancora da dire e da fare molto il berlusconismo non è una stagione che volge al termine
Per due ragioni
Primo perché i cinquantenni sono da rottamare è come sempre nella vita dopo un po'uno non vuol dire più sono giovane ma è questione solo di aspettare perché dopo i sessanta si torna giovanili
E quindi il berlusconismo va avanti non solo perché settant'anni oggi non sono un'età che è una soglia
Ma perché non coincide e non si esaurisce come il gollismo con la persona che l'ha fondato
E allora il berlusconismo a da definirsi fuori degli aggettivi del repertorio ottocentesco sui quali ancora ci attardiamo
Come un modo di far politica ma anche un sistema di valori di idee di principi che riassume e identifica una capacità del Paese di ritrovarsi come un tempo si ritrovava nella Democrazia cristiana e dei suoi alleati dopo la DC si è ritrovato in Berlusconi
Vedete
Non è che poi ci vogliono saggi complicati
Gli elettori sono gli stessi il pentapartito ancora vincente nel novantadue dato due anni dopo a Berlusconi una vittoria più o meno proporzionalmente politicamente con gli stessi numeri e quelli che hanno riassunto la storia della Democrazia Cristiana io non è che vi voglio affliggere con le memorie della mia parrocchia ma intanto e poco conosciuta la verità della DC perché tra uno scherzo e l'altro sono dodici tredici anni che non c'è più e quindi la cronaca è occupata più che dai democristiani
Da quelli che hanno preso il posto della democrazia cristiana e quindi ricordo virginale del modo in cui facevamo politica si è un po'dimenticato di di ogni tanto la rinfrescato e poi chi prenota la metà del campo che sta contro questa sinistra o fa i conti con l'eredità democristiano a sbattere perché la democrazia cristiana
Nel Paese è stata oltre che questa stessa metà del campo elettoralmente la forza che ha riassunto la maggioranza degli italiani ma soprattutto si è identificata con l'Italia
Non a caso i suoi storici più avveduti la definiscono non il partito dei cattolici come di moda dire ancora oggi ma come il partito italiano è stato il partito dell'Italia tout-court
Come il berlusconismo è un fenomeno politico che sia identificato per certi aspetti ancor più della democrazia cristiana con l'Italia
E ed è una cosa difficilissima in questo Paese perché
Io ricordo una delle ultime interviste di Mitterrand
Che ormai declinante Luisi malato provato
Disse delle cose molto belle
Un certo punto il giornalista lo incalzava come vorrebbe essere ricordato cosa vorrebbe che direi si dicesse
E Luino a un certo punto disse beh cosa sognerei io devoluto Mitterrand la Francia
è un francese che parla del suo Paese e compassione integra se stesso
Un avversario un pezzo di storia opposta alla sua poi non potete certo immaginare un giorno dall'Emma che dica io immagino Berlusconi D'Alema l'Italia
Perché è questo il punto di crisi del sistema politico italiano
E allora io credo che al di là dei buoni propositi
Sia giusto mandare avanti questo progetto attraverso le strutture e gli strumenti che ci hanno creduto fin da principio
E i partiti che ci sono oggi non è che muoiono se il Progetto avanza
Quando io ho fondato la democrazia cristiana né che ho immaginato che a breve potesse tornarmi la maggioranza relativa che era delle ultime prove elettorali in cui c'era stata evidentemente richiamavo
Una identità e una mobilitazione elettorale
Che tuttavia può avanzare ed esprimersi nelle istituzioni nel Paese con gli strumenti che la contingenza ad oggi da per cui uno può essere
Un Democrazia Cristiana che si fa partito in marcia da solo la Democrazia Cristiana che si fa comunità dentro una comunità più vasta che il popolo delle libertà che si dà uno strumento politico nuovo
Dopodiché le idee sono quelle che debbono contare debbano pesare
E su questo devo dirvi che lo smarcamento della democrazia cristiana da me guidata
Dalle torri che prevalenti nel cattolicesimo politico d'oggi è uno smarcamento non velleitario nessun hobbistico ma di assoluta rivendicazione di uno stile politico
Che fa del democristiano un prodotto diverso
Da un prodotto abbondante nella politica di oggi che come viene giornalisticamente definito il cattolico impegnato nella Margherita o in Forza Italia o nell'UDC
Non ci siamo quando siamo entrati in politica e vale per tutti da Sanza me al giovanissimo Fitto che non è in terzo liceo ma con qualche recupero può stare ancora filo filo ma noi non siamo entrati in politica come cattolici né nella Democrazia cristiana ci hanno mai detto che il nostro compito era quello di parlare con le Courrier ciascuno al proprio livello e tappare le posizioni del partito o trattare le dazioni elettorali in funzione di posizioni di principio
Noi ci hanno spiegato tutta una serie di altre cose che data la volontà di essere conciso il brevissimo
Non vi voglio raccontare qui ma fra produciamo un'occasione in cui le ricordiamo assieme non voglio citare il solito mio amico Donald attende che diceva si va a messa alle sette di sera quando nessuno ti vede
Ma la Democrazia Cristiana non avrebbe mai fatto
La legge sulla fecondazione assistita che io ho votato per disciplina di coalizione ma diciamo con franchezza che noi abbiamo fatto una legge
Per cui
Una signora che si impianta un ovulo non può fare la diagnosi pre impianto cioè sapere se si impianta una creatura sana o la creatura che sana non è perché abbiamo fatto una legge che mette
Fuori legge questa ipotesi può invece tre mesi dopo abortire
Sì che nell'attuale ordinamento italiano
Con benedizione
Di cattolici eminenti non dico eminenze noi abbiamo una legislazione che incoraggia l'apporto nei casi in cui noi abbiamo interdetto la diagnosi pre impianto
E venendo sino a questa vicenda colorita dei PACS
Che obbediscono a due sole esigenze di due parlamentari dammi stimati ed ammirati e tutti e due di Bologna che sono Casini e Grillini ognuno dei due vive la vicenda dei PACS
Come una ragione sociale di sopravvivenza perché uno viene eletto perché siede lì
L'altro alimenta il suo partito per opporvisi e conclusione il giorno in cui si facesse una legge sui PACS sarebbe una sconfitta per tutti e due
Io dico con estrema franchezza che una disciplina delle diverse convivenze non è un attentato ai valori della famiglia e può essere accettato anche da una forza politica di ispirazione cristiana
Questo non significa che dobbiamo alimentare l'idea che si possono sovrapporre le diverse convivenze
Alla famiglia perché si tratta di ordini valoriali diversi e suppongo che sia venuto il momento su questo di assumere una posizione che non è rivoluzionaria ma è la posizione del Partito popolare europeo e la posizione della sede un tedesca
è la posizione che avrebbe assunto sicuramente la Democrazia Cristiana storica
Se fosse sopravvissuta e sì non entrasse nella cronaca politica solo per gli effetti spettacolari delle miniature che siamo riusciti attenere ancora in campo che non dico è una gloria ma nemmeno una vergogna perché ognuno dà quel che può e quel che ha questo è stato il contributo che negli anni difficili della transizione siamo stati capaci di dare e spero naturalmente entrando con ottimismo in questa importante occasione
Di dibattito spero che le cose che diremo in questi giorni siano prodromica di qualcosa di più serio di più duraturo
Per il sistema politico italiano e ha ovviamente per le speranze della metà e molto più che metà del Paese che ancora avuta per noi grazie
Grazie Rotondi ora l'ultimo intervento della giornata e dell'onorevole Raffaele Fitto ricordo che domani mattina i nostri lavori cominceranno alle nove e trenta con la sessione dedicata ai valori prego grazie
Ma anche io cercherò in questo breve intervento perché non mi sfugge nell'ultimo intervento deve avere il merito e la capacità di comprendere che il livello di attenzione comincia a scendere e quindi bisogna andare all'essenziale di fare qualche considerazione più di carattere politico rispetto alle indicazioni emerse non senza però e lo voglio dire non formalmente perché lo sa bene Nando e lo sa bene anche sanno bene coloro i quali collaborano con lui dovrà esprimere la mia piena soddisfazione per questo sforzo importante di questa tre giorni
Ho avuto modo di approfondire di leggere anche le diverse relazioni di grande livello culturale che sono alla base di questo incontro di questi giorni
Ho letto per non aveva potuto essere presente degli impegni parlamentari di oggi la relazione anche che Ferdinando questa mattina ha indicato come base di lavoro di confronto e devo dire che penso la strada indicata sia quella sulla quale necessariamente dobbiamo avviare un confronto molto importante però io questa sera vorrei non ascoltato gli altri interventi però non vorrei associarmi ad un coro nel quale noi oggi rappresentiamo una serie di volontà condividiamo il quadro diciamo che questa è la prospettiva salvo poi sapere che invece tutto questo diventa molto più complicato nel passaggio dalla teoria alla pratica dalle parole ai fatti
Io vorrei anche inserire qualche elemento di criticità nella valutazione perché penso che sia giusto e doveroso nel momento in cui cominciamo ad avere occasioni come queste questo penso che sia il principale merito di questo incontro
Cioè luoghi nei quali poterci confrontare poter arricchire anche le nostre conoscenze e quindi anche avere possibilità di portare le proprie esperienze da quei valutazioni però anche inserire alcuni elementi di criticità rispetto a situazioni politica tatticismi a problemi che compromettono che rischiano di compromettere un percorso di un'evoluzione al quale invece guardiamo tutti con grande attenzione per la quale però ognuno di noi non deve solamente esprime la sua disponibilità ma debbo di fatto compiere gesti concreti perché ciò si realizzi non mi dilungo perché penso che sia stato fatto molto meglio di quanto potrei fare io e molto approfonditamente sull'analisi di carattere culturale programmatico e politico di ciò che ha rappresentato il berlusconismo la nasceva di Forza Italia
Del centrodestra le vittorie elettorali le analisi collegate al novantaquattro la fine della democrazia cristiana che sono presenti anche nelle relazioni dice come ricordava Gianfranco Rotondi
Fanno tornare chi più chi meno anche indietro con dei ricordi però penso che anche qui si è importante cogliere un aspetto lo dico nonostante la giovane età e le battute io sono stato impegnato anche l'interno democrazia cristiana ha fatto il consigliere regionale e ho conosciuto quell'esperienza e la sua fase finale
Ma dobbiamo però tutti avere un approccio diverso secondo me al problema di cui ne parliamo
Dobbiamo mettere fuori dalla porta il nostro essere stati ex di qualcosa
Perché se ne facciamo una sommatoria di ex rischiamo di non riuscire a mettere insieme nulla che possa essere di prospettiva siccome il tema dell'iniziativa mi convince molto identità e futuro io penso che sia molto importante costruire una adeguata identità nella quale sulla quale confrontarci
Sui punti di riferimento ai quali tra facciamo riferimento ma anche soprattutto cercare sulla base di questo di immaginare un futuro che possa essere una reale prospettiva nella quale amalgamare queste diverse sensibilità partendo da un dato che citavi tu nella tua relazione Nando che è quello della differenza che c'è ed è un primo punto essenziale fra i due schieramenti
Le differenze che ci sono nell'ambito del campo avverso dell'attuale maggioranza sono in alcuni casi invalicabili
Cioè sono punti di differenza insostenibili insuperabili fra Rifondazione Comunista la Margherita
L'esempio che l'elettore di Rifondazione comunista o dei Comuni Soriani non potrà mai votare avrebbe votato per un partito come la Margherita un dato evidente invece al nostro interno abbiamo una sfida differenza molto
Più leggera ma abbiamo soprattutto una possibilità di individuare anche una mobilità interna e quindi una maggiore disponibilità qui abbiamo il punto centrale per essere anche concreti rapidi operativi che quello della manifestazione del due dicembre
Noi oggi la mia analisi e che abbiamo una classe dirigente ma chiaramente non rivolgo una critica generica mi ci metto io per primo a livello regionale locale abbiamo una classe dirigente che è stata superata
Dal popolo del due dicembre
Cioè il due dicembre in piazza secondo me a Roma si respirava un'aria una volontà un'indicazione una scelta che va oltre i tatticismi che stanno apporto portando avanti
Il nell'ambito del dibattito politico le forze politiche del centrodestra ognuno di noi rispetto a questa o quella collocazione a questa quella prevalenza e io penso che questo sia il dato importante recuperando due concetti di fondo che fanno parte degli obiettivi della discussione di di questi giorni e che sicuramente come al solito il presidente Berlusconi ha avuto la capacità di lanciare nei giorni scorsi perché alla ripresa indicato con le iniziative alle quali ha fatto riferimento il problema di fondo la necessità di accelerare un processo che possa rilanciare una nuova classe dirigente che quindi possa rinnovare all'interno del partito questo dobbiamo dircelo perché se noi rimaniamo chiusi arroccati convinti che la inamovibilità di ognuno di noi sia un punto centrale della costruzione di un percorso politico
E che tutto questo si possa realizzare con la chiusura delle attuali sigle politiche senza immaginare cogliere quello che sta accadendo nel Paese noi compiamo un grosso errore per due ragioni perché non capiamo quello che è accaduto nell'ultima campagna elettorale
E non capiamo il messaggio che oggi ci viene da quella piazza del due dicembre Edward elementi sono collegati è stato ricordato anche in altri interventi ma penso che quello che è accaduto durante la campagna elettorale chi credeva nel recupero di Berlusconi il giorno dopo elezioni tutti sì io ero convinto che la recuperavamo e non sapevamo di andare incontro a una campagna elettorale disastrosa e che il clima era un clima assolutamente impraticabile per il centrodestra e invece è accaduto qualcosa di strepitoso
Quello stesso sensazione quella stessa motivazione di fondo è che poi ha caratterizzato anche i mesi successivi il recupero pieno e il fatto che oggi il centro destra se si dovesse votare sarebbe tranquillamente maggioranza in questo Paese il problema quale che oggi non si vota
E probabilmente non si voterà da qui per molti mesi per qualche anno
E quindi non possiamo solamente avere la consapevolezza di essere oggi maggioranza nel Paese che è un fatto importante perché vuol dire cominciare ad accordarsi con una serie di soggetto alita della nostra società civile importanti con le quali costruire questo percorso politico
Abbiamo bisogno quindi di poter lavorare in questa direzione avendo dei riferimenti il primo penso che su questo non ci siano punti di divergenza quello del richiamo al Partito Popolare Europeo
Noi abbiamo una grande anomalia nel nostro Paese che poi si riporta negativamente sulle grandi questioni che devono essere affrontate per il rilancio di del sistema Paese non sto qui ad elencare indicarle
Però è chiaro che noi oggi abbiamo un quadro politico così frastagliato e così incoerente rispetto al resto degli schemi europeo internazionali che certamente questo pone un limite di fondo evidente
A quelli che sono gli obiettivi anche le accelerazioni sulle grandi questioni che devono essere portati avanti quindi il primo punto fondamentale il richiamo a livello europeo quindi alla grande casa devo quella europei la seconda questione è quella che puntualmente ritorna che è quello della formazione che è quello di una classe dirigente adeguata questo convegno questa tre giorni di incontro e importantissima le relazioni io non le ho lette tutte ma le completerò perché sono veramente interessante danno anche degli spaccati importanti anche diciamo delle possibilità di approfondimento ulteriore che sicuramente sono molto utili per ognuno di noi perché danno anche una dimensione molto più ampia danno anche una visione più ampia
Dei punti di riferimento delle questioni da affrontare però noi abbiamo al tempo stesso una necessità da rappresentare anche qui un po'di autocritica va fatta stato predicava fatta rispetto all'esperienza di governo che ci lasciamo alle spalle
Non solamente perché giustamente viene sottolineato che alcuni degli obiettivi
Prettamente liberali prettamente coerenti con le cose che diciamo non sono stati realizzati perché al nostro interno avvierà un'articolata maggioranza che qualche volta visto un'opera da parte di qualche partito di qualche componente di freno rispetto ad alcuni temi ma anche perché noi le tematiche stiamo cercando di porre oggi come punto essenziale ed è questo
Il merito che dobbiamo dare a Nando che personalmente do penso sia un punto essenziale
Non abbiamo posto all'inizio l'esperienza di governo perché c'è sempre una sorta di convinzione che il momento nel quale questo non vale solo per il livello nazionale
Io lo dico per quanto mi riguarda a livello e di governo locale perché non cambia la sostanza momento nel quale noi vinciamo una campagna elettorale governiamo siamo convinti che il punto sia l'azione di governo e che quindi la parte politica debba essere messa da parte lasciata in sonno perché non non interessa a nessuno e non serve e invece no in quel momento avremmo dovuto iniziare questo tipo di ragionamento
Oggi siamo di fronte ad uno scenario nel quale secondo me davo da compiere un lavoro molto complicato
Perché la riorganizzazione merita anche degli elementi di riflessione che siano di carattere organizzativo quel richiamo Nando che fai tu e la tua relazione
Agli a la necessità di avere un punto di riferimento comune dal punto di vista culturale mediatico un punto essenziale
Le cose che ci diciamo noi qui importanti
Le relazioni di grande livello che stanno accompagnando questa tre giorni come facciamo a far arrivare in periferia
Questo è il punto che oggi noi dobbiamo indicare come uno dei punti centrali non è solamente un aspetto organizzativo e quello stare insieme al quale si fa riferimento quello stare insieme a quale tu hai fatto riferimento io penso che sia utile ricordarlo quando in un'altra occasione
Recente nella quale ci siamo incontrati cioè a Todi abbiamo opposto un punto centrale che io voglio recuperare perché è essenziale non dobbiamo attardarci rispetto a questo dibattito inutile
Sul ruolo di Berlusconi che qualcuno vuol cercare di portare avanti
Le dare alla successione che fare che non fare noi oggi abbiamo una grande opportunità
Abbiamo un leader che riesce a coprire questo dato abbiamo lì delle che riesce a rappresentare al meglio quest'aria ma questo grande punto di forza rischia di diventare una punta e debolezza se noi non recuperiamo quello spirito al quale spesso facciamo riferimento iniziamo cioè a parlarci fra di noi
Cosa manca oggi all'interno di questa nostra dimensione il fatto che ci sono tante buone ottime esperienze ed espressioni singole ma non si riesce ad avere un luogo all'interno del quale queste possono dialogare discutere confrontarsi costruire c'è quella proposta politica che deve essere alla base del nuovo soggetto unico
Cioè di quel partito al quale facciamo riferimento che ha bisogno innanzitutto di una base culturale e programmatica di riferimento che è quella che sicuramente già nel lavoro che abbiamo fatto nel mese scorso è stato fatto con il manifesto dei cento che un lavoro ottimo ha dei punti di riferimento fondamentale che va integrato con quello che stiamo facendo che emerge da questi tre giorni ma abbiamo anche però la necessità di far sì che questo sia poi ha mai Damato all'interno di un contesto nel quale come dicevo all'inizio ognuno di noi mette da parte il suo essere ex si punti in modo concreto invece ad un luogo all'interno e qua
L'esperienza che ognuno può portare con sé sia un punto qualificante
Di peculiarità all'interno di una dimensione più complessiva che possa costruire questo impegno del nuovo soggetto politico su questo io penso che noi saremo chiamati a svolgere un'azione è un ruolo per questo c'è bisogno anche di far sì che questo messaggio possa essere veicolato abbiamo bisogno di parlarci perché se no ci contrapponiamo
E con il popolo del due dicembre ci contrapponiamo a tutto quello che rappresenta questa sinistra oggi
La dobbiamo però dirci una cosa scontata ovvia che trova esempi in ogni momento ma l'abbiamo di fronte un blocco che rappresenta la comunicazione
I media i giornali che rappresenta le istituzioni principali del Paese
L'ultimo esempio che non è una difesa specifica e quello che accaduto ieri la Corte costituzionale che viene eletta con indicazioni di fatto politiche
Affida al ministro del governo Prodi
La relazione sul tema della inappellabilità dei precede processi dalla legge varata dalla legge Pecorella e quindi boccia questo tipo di legge
Ora evidente che esiste un blocco all'interno del quale all'interno della sinistra ci si c'è una capacità di muoversi con ruoli differenti sempre all'interno stesso contesto per avviare una fase nella quale una contesto che minoranza in questo Paese riesce però a guidare un processo che talvolta come le ultime elezioni riesce può determinare tutto questo alloggino abbiamo bisogno sì di partire
Da quelle analisi che ho letto ascoltato e condivido dagli errori pure che era la Democrazia Cristiana compiuto quando abbandonato o non ha dedicato attenzione alla formazione culturale del nostro Paese
Ai mezzi di comunicazione ad alcuni passaggi essenziali al mondo dell'università della ricerca che sicuramente rappresenta per noi un punto lontano per certi versi perché lo rappresenta ma non vuol dire che dobbiamo abdicare ne possiamo continuare a svolge nei confronti di queste realtà
Una critica settica senza fare nulla da parte nostra per costruire un percorso alternativo allora questo è il tema sul quale oggi noi dobbiamo impegnarci e dobbiamo farlo
Sulla base di quelle indicazioni che penso possano sfociare
In quel percorso unico abbiamo un appuntamento elettorale
A quale fare riferimento che quello delle elezioni europee perché sono poi rischiamo di parlare come dicevo all'inizio molto dal punto di vista della Teoria e poco di quello che c'è da fare abbiamo un appuntamento lettura che con le elezioni europee
Abbiamo la necessità di costruire questo percorso per giungere a quell'appuntamento avendo la possibilità di sperimentare per la prima volta questa esperienza
Per mettere insieme questo progetto politico e parlare all'Italia in questa direzione col mettere in piedi una classe dirigente che sia in grado di poter crescere sulla base di queste prospettive
Non è facile è molto complicato dobbiamo cercare di farlo creando diverse occasioni come queste cercando di comprendere che talvolta e molto più importante partecipare confrontarsi anche sul tesi differenti anche anziché magari tatticamente cercare di marcare la differenza ed evitare che ci possano essere lo dire confronto per continuare con liturgie che non fanno bene a nessuno che non ci servono io
Voglio inserire questi elementi che per alcuni versi possono aprire anche un po'critici perché
Perché penso che da qui dobbiamo partire dobbiamo dirci le cose come stanno dobbiamo evitare
Cioè di trovarci in occasioni come queste per rappresentare la parte positiva che tutti vorremmo che si realizzasse senza analizzare i problemi che sono alla base di questo e magari poi in tutti gli incontri occasionali durante i colleghi
Ci rappresentiamo le difficoltà i dubbi problemi no dobbiamo avere un luogo l'interno del quale cominciare a parlare liberamente di questa questione e cominciare a indicare quali sono gli obiettivi e le priorità e io ritengo che su questo ci sia un buon percorso da compiere e ci siano tutte le possibilità per iniziare quel dialogo comune al nostro interno che poi fatto anche di scelte di carattere programmatico che fatto anche di differenziazione su alcune tematiche che ci porta anche a svolge una battaglia in Parlamento che cerchi di rappresentare al meglio questo perché è chiaro che anche su alcuni temi abbiamo bisogno di sviluppare un'azione comune e c'è bisogno di compiere forse quel primo passo al quale fa riferimento a Berlusconi la federazione
Dei gruppi parlamentari può essere un primo momento importante per cercare di avere una strategia comune sulle questioni a cominciare a parlare sui singoli temi in modo univoco anche rispetto al Paese perché se no
Diventa difficile provare a costruire un percorso comune nel mentre lanciamo messaggi singoli differenti fra le differenti sigle di partito che oggi compongono la Casa delle Libertà e poi chiudo con un dato che condivido
L'opposizione rigenerata
Non è un dramma è un fatto positivo chi la vive come un dramma forse nella fase iniziale può apparire questo qua diventa stimolante e penso che sia utile e di importante cominciare a prendere questi aspetti positivi a cominciare a far sì che questo ruolo di opposizione possa
Far sì che ci sia molto più tempo da dedicare alla formazione l'approfondimento culturale la conoscenza delle questioni alla costruzione di questa base di riferimento sulla quale poter far crescere questo partito
Come punto essenziale dobbiamo cercare di farlo in questi mesi in questi anni in questo modo
Recuperando anche uno spirito adeguato sono convinto che ci possono essere utile condizioni
Per ottenere questi ambiziosi risultati concludo dicendo che
Nell'occasione di questa di questi incontri di questa tre giorni un'occasione utile ed importante abbiamo però
Bisogno di
Veicolare
Sempre di più queste questioni sul territorio ha bisogno di strumenti ne abbiamo già parlato in altra sede che possono essere in grado di far sì che il semplice consigliere comunale del più piccolo comune possa sapere che si sta pur mettendo in atto questo percorso perché diversamente rischiamo di e compiere un percorso utile ed importante molto elitario molto di vertice senza immaginare o comprendere ovvero la capacità di trasferirlo in periferia e su questo penso che il lavoro da compiere sia lavoro politico organizzativo e anche qui culturale quindi non mancano gli obiettivi non mancano le strategie non manca il lavoro che abbiamo di fronte io sono convinto che va dato merito e atto all'amico Nando Adornato tutti coloro i quali hanno contribuito a realizzare questo momento di incontro che
La strada è quella giusta dobbiamo insieme cercare di portarla avanti grazie
Cari amici Bongiorno benvenuti al convegno dalla Fondazione Liberal
Dal titolo il berlusconismo prima di iniziare i lavori
Diamo la parola Adalberto calciolo presidente del dei club liberale di Roma e del Lazio per un saluto introduttivo prego Alberto
Buongiorno
A nome dei club de dell'azione do il benvenuto e i relatori agli ospiti che interverranno agli amici decrebbe delle altre regioni tre giorni sul berlusconismo significa fare le l'esame l'analisi gli ultimi dieci anni la politica italiana
Dare forza e vigore ha un progetto
Che è quello del partito unico del centrodestra
Aderente al PPE con quello che significa era presente
Noi a questo progetto abbiamo creduto nel passato ci vediamo ancora oggi intendiamo riannodare Queen o di quei fili che in qualche modo si sono allentati dopo la costituzionale costituenti prima delle elezioni ultimo credo che quindi io questi tre giorni possiamo ridare vigore forza a questa nostra iniziativa certo oggi si parla anche di federazione tra i partiti questo non può essere la fine di un processo come dice Silvio Berlusconi
Il mezzo tutto deve arrivare finalmente al partito unico grazie
Il programma
Dei lavori di questa mattina prevede l'apertura in apertura il discorso introduttivo la relazione introduttiva dell'onorevole Ferdinando Adornato presidente della Fondazione Liberal prego Ferdinando
Amiche e cari amici Buongiorno grazie di essere qui s'puntuali o quasi puntuale
La sala si riempirà nel corso del tempo ma abbiamo voluto cominciare puntuali per non togliere a nessuno il tempo necessario per poter svolgere il proprio intervento
Vorrei ringraziare in modo particolare tutti i relatori
E gli amici che hanno accettato di intervenire i relatori per il lavoro che hanno fatto vano la relazione a braccio ma hanno preparato per tempo relazioni che resteranno credo nella storia del nostro dibattito politico e culturale che poi pubblicheremo
Sulla rivista liberal ma forse anche accogliendo la proposta dell'amico Renato Brunetta in uno dei libri
Di Libero quindi il nostro dibattito interventi tutti resteranno nella storia
Nella riflessione del centrodestra e credo di poter dire che in questa forma è la prima volta che si svolge una riflessione
Generale organica su quello che noi siamo stati negli ultimi nell'ultimo decennio quello che siamo
Io anch'io ho preparato la mia relazione che poi verrà distribuita ma
Nell'aprire i lavori ho pensato di sintetizzare in alcuni punti anche di aggiungere qualche altro ragionamento che non troverete ovviamente nella relazione
è la prima volta che riflettiamo a tutto tondo della nostra storia
E come abbiamo visto è bastata la parola berlusconismo per suscitare dei già prima dell'inizio dei lavori del convegno un po'di curiosità anche di stupore anche qualche scandalo
Abbiamo scelto di usare questa parola lo sapevamo l'abbiamo fatto apposta ovviamente veniva sorpresa non ci non ci sorprende
Vogliamo solo riflettere che in questa sorpresa come in qualche scandalo sollevato c'è già il senso del nostro convegno cioè il tabù
Di cui poi parlerò che accompagnato la nostra storia politica
Si dice addirittura veltronismo
Si dice dalle mie smog
Perfino di pietismo lo leggiamo
Quotidianamente non vedo quale sorpresa si possa essere se usiamo la parola berlusconismo cioè il concetto che racchiude la nascita del più grande fenomeno politico degli ultimi decente
Non vedo quale sorpresa
Fenomeno politico che ha portato a costruire il primo partito italiano
E una coalizione di governo oramai sperimentale
C'è stato poi lo scandalo ma c'è stato un articolo in prima pagina dell'Unità del solito Marco Travaglio
E io vi confesso che sono stato dieci minuti per cercare una risposta
E non lo trova
E allora mi è venuto in mente un aforisma di Cal Klaus
Dedicato per la verità a un mascalzone di ben altro calibro del ventesimo secolo
E ho detto che eccola lì la risposta
Sta proprio in quella fuori parafrasando lo dedicandola travaglio
E l'aforisma parafrasato è così su Travaglio non mi viene in mente proprio niente
E credo che sia la la risposta più adatta se poi Travaglio non sa chi è Charterhouse sono disposto a spiegarglielo in cambio però di un ciclo di lezioni sul pensiero filosofico di Di Pietro credo che il compito se più difficile per loro
Cos'è questo nostro convegno
è
Un'operazione a un convegno di revisionismo storico
Solo che è un convegno di revisionismo storico indiretto
Noi abbiamo
Passato cinquant'anni a sessant'anni per poter smentire le bugie che la sinistra raccontato sulla storia d'Italia dal quarantacinque a oggi
Prima grande Moro abbattuto da De Felice fino agli ultimi lavori di Giampaolo Pansa e anche di Sandro Fontana
Ebbene cosa significa revisionismo storico indirette che non vogliamo aspettare altri sessant'anni per smentire le bugie che sono state dette su Berlusconi sul berlusconismo e sui nostri movimenti politici e culturali
E quindi facciamo revisionismo storico indirette
Precisando che il berlusconismo non è per noi un'ideologia
Ma è il vocabolo che può racchiude le identità politico-culturale che è venuta formandosi in questi anni nel popolo che chiamavamo Popolo delle Libertà che oggi chiamiamo popolo libertà proprio in conseguenza di questa storia politica e cultura
è il bello della diretta si potrebbe dire
Di solito quest'operazione si fanno
Posto letto mo'quando il protagonista è uscito di scena ma siccome non siamo sepolcri imbiancati lo facciamo quando il protagonista e scene quando il protagonista è ancora il leader del nostro dalla nostra area politica rompiamo questa retorica
Perché
Perché vogliamo con Berlusconi leader costruire le condizioni di una lunga durata
E quindi facciamo un'operazione dirigismo storico indiretta a questo fine
Per costruire per il berlusconismo l'impianto politico e culturale la consapevolezza che Dinoi stesse per poter costruire una lunga durata di questo grande fenomeno italiano
Il berlusconismo è un termine del resto per la prima volta usato dalla sinistra
Ma sotto la voce leggi tramonto del
Noi usiamo berlusconismo al contrario per dire vita del futuro bello
Perché non riteniamo che ci sia alcun tramonto cui non debba esserci al controllo
Lo facciamo verso la sinistra ovviamente
Perché la lettura che è stata data di questo fenomeno è molto chiara
Nella migliore delle ipotesi il populismo una nuova forma di populismo quasi sudamericano
E non è ipotesi più edulcorata l'antipolitica l'emergere dell'antipolitica sulla scena italiana
Nelle peggiore delle ipotesi magnate il te con il corrotto il mafioso e fino al Caimano che una parte della sinistra interpreta come appunto la figura meglio rappresentarmi perché può rappresentare meglio del presidente Berlusconi
Teniamo e si tratti di Rory
Riteniamo che si tratti di superficialità di analisi riteniamo che si tratti di miopia riteniamo che si tratti di un grave errore politico perché impedisce il riconoscimento
E se una democrazia bipolare si basa sul reciproco riconoscimento possiamo dire che la sinistra non conosce e non riconosce l'altra parte politica ma lo facciamo anche verso una parte di noi
Questa è una come io politico quindi non è che dobbiamo assumere posizioni politiche ma culturalmente lo facciamo anche verso la parte di noi perché anche nel centrodestra c'è stato che ha interpretato il berlusconismo come una parentesi per esempio ha detto Marco Follini
E comunque c'è chi lo interpreta come un fenomeno al per il quale la Pro me prima arriva la parola tramonto è meglio è meglio che
Se si resta dentro questo gioco dei totem e dei tabù o delle incomprensioni
Se non ci si rende conto di quello che è successo in questi ultimi quindici anni è chiaro che la e la democrazia italiana che ne soffrono non noi che noi cresciamo uguale è la democrazia italiana che ne so
Se non si capisce perché è nato il più grande fenomeno politico degli ultimi decenni della storia d'Italia
Appunto tanto Grand Vito al più grande partito italiano è chiaro che l'intera democrazia che ne so
Quindi questa nostra operazione di revisionismo storico indiretta è fatta anche per favorire l'evoluzione normale della democrazia italiana e quindi favorire un reciproco riconoscimento se si sa chi siamo
E chiediamo dopo questo convegno aiuto ad altre parti culturali atto attacca contribuire a questa riflessione da parte nostra cerchiamo di dire
Di riflettere tra noi su chi sia
Radici storia e identità del nostro movimento
Se è un convegno di revisionismo storico io voglio all'inizio attenermi ai dati storici quindi non introdurre alcun elemento di valutazione politica cioè fare una riflessione che possa essere il più possibile obiettiva di quello che è chiaro agli occhi di tutti non solo ai nostri
Con il berlusconismo nasce la democrazia dell'alternanza è un dato storico
Siccome questa democrazia non a tutti i siti ma piace alla maggioranza degli italiani e anche delle forze politiche occorre cominciare a riconoscere questa democrazia dall'alternanza modernità politica nasce con la nascita di Forza Italia poi della coalizione
E della Casa delle Libertà senza non sarebbe nata
Secondo per contribuire alla democrazia dell'alternanza e farla nascere nasce per la prima volta nella storia Italia un soggetto politico di centro destra non era mai esistito nella storia del del nostro Paese
Le due cose si leggono insieme le due cose insieme fondano la modernità politica di quella che viene chiamata forse un po'superficialmente Seconda Repubblica
Terzo punto
Berlusconi riesce l'abbiamo discusso già altre volte di questo in un'operazione storico-politica clamorosa cioè quella di riuscire a rappresentare il nuovo di cui parola che all'inizio dei Novanta
Circolava
Con grande furia
E quindi la necessità che il popolo italiano sentiva di un rinnovamento della classe politica
E nello stesso tempo fondando Forza Italia e poi la coalizione a rappresentare il vecchio
Ma non il vecchio che andava superato
L'antico il grande antico cioè le grandi tradizioni politico-culturali della storia italiana molte del tradizioni ispirazione cristiana democristiano ispirazione socialista liberale repubblicana son democratica liberale
In senso proprio
Un capolavoro politico perché riuscirà a fare le due cose insieme cioè a rappresentare la spinta della società civile che voleva cambiare essere simbolo degli elettori orfani di quei partiti che la Mani pulite la magistratura voleva buttare via insieme all'acqua sporca
Anche il bambino il bambino erano le tradizioni politiche l'acqua sporca c'era ma la il giustizialismo voleva buttare anche il bambino ebbe meteora presentato sia l'antico
Che era il la grande democrazia italiana sia il nuovo che
Che si riteneva necessario operazione storico-politica
Di grande levatura altro che antipolitica
Altro che antipolitica il contrario perché è un'operazione politica che riesce a saldare la continuità e la discontinuità che poi è il tema della relazione che o proposta Gaetano Quagliariello che farà oggi
Ancora
C'è una una grande operazione di bipolarismo inclusivo di inclusione della democrazia perché con il berlusconismo vengono chiamate entrare nel sistema politico masse di elettori che prima erano emarginata dato costituzionale Movimento Sociale
E viene favorita l'inclusione la democrazia di queste aree di elettorato fino a un'evoluzione storico-politica che quella di oggi di Alleanza Nazionale che ha portato finestre ministro degli Este anche questa una grande operazione politica
La democrazia italiana era incompiuta dal quarantacinque
La democrazia italiana diventa compiuta dopo l'ottantanove e in specie dopo a causa di ottantanove ma nella rappresentanza politica nell'offerta politica proposta da Silvio Berlusconi e dal suo movimento
Andando ancora avanti
Siamo al sesto punto
E grazie alla nascita di Forza Italia che l'antica contrapposizione laici cattolici può sciogliersi non essendo più vissuta in barricate opposte ma
Sia da una parte che dall'altra vissuta secondo i valori in cui si crede da una parte la centralità la persona dall'altra la centralità dello Stato ci sono cattolici pedonale centrale dello Stato esterno restano a sinistra
Di qua quante volte l'abbiamo discusso anche con Sandro Bondi Fabrizio Cicchitto Gubbio e via dicendo questo è il punto centrale di una via che e supera Porta Pia
La cultura i Capuleti che deve aver afferma portavi ancora un po'lo è perché questo è un processo appena cominciato ma era ferma lì oggi a acts è è cominciato un cammino nuovo che mette quasi in soffitta i termini laici e cattolici
E comunque comincia a introdurre delle differenziazioni laicisti o laici cattolici integralisti o cattolici liberali insomma il mondo della mente sia aperto e quindi anche quello che la politica
Prima dell'avvento del berlusconismo la parola liberale non si poteva pronunciare era la rappresentanza di un piccolo partito di minoranza si usava in quel caso e si usava cosa pensava la il discorso pubblico italiano dà la parola liberale
Che era o la rappresentazione dell'ideologia proprietaria di alcune borghesi del nord oppure il portato di una anticlericalismo risorgimentale
E così era intesa la parola liberale prima
Dopo e nato la diffusione di massa tutti si dicono liberali anche a sproposito ma meglio così
E e la e e la parola liberale è stata inserita nell'alveo del liberalismo storico politico culturale del del del dell'Occidente non nella piccola rappresentazione italiana
E quindi
La più grande tra una delle più grandi tradizioni italiane che addirittura può segnare un arco che va ad Amanda Dante Manzoni Jones
Gioberti e Rosmini poi Sturzo De Gasperi tanti nomi potrebbero esser messi è stato tirato fuori dagli dagli archivi da De Gasperi era negli archivi inutile e poi si fa la polemica se Berlusconi parla di Vega sperano degasperiana negli archivi
A chiunque appartengano a parte l'Alitalia nessuno il suo pensiero politico era comunque negativi ed è stato ritirato fuori da questa grande operazione di recupero liberale di de un'operazione subacquea di archeologia subacquea di ritirare fuori quelle in quei grandi patrimoni che erano stati buttati nel fondo del mare
La difesa dei valori del della civiltà occidentale
E questa non è una battaglia culturale che prima esisteva
Certo il mondo è cambiato alla guerra fredda l'ottantanove do per scontato diciamo la cornice che precede la nascita del berlusconismo è però è chiaro
Che anche rispetto all'atlantismo s'è fatto un passo avanti perché prima Panebianco
Lo ha scritto qualche giorno fa con grande precisione certamente l'Italia restata dentro le sue alleanze atlantiche ma un tempo l'Alleanza Atlantica Revista
Quasi come un obbligo appunto una costrizione della guerra fredda poi infatti era accompagnata da diffidenza culturale
Da polemiche contro la filosofia pubblica americana quel senso di superiorità che no non c'è solo l'Italia ma anche in Francia
E in altri Paesi
Di alcune classi dirigenti europee si sentono aristocratici di fronte ai texani cowboy americani b questo questo universo anche solo mitologico è stato spezzato perché è evidente che è nata non solo la continuità nella politica estera ma anche un qualcosa di più una condivisione di valori culturali
E di valori pubblici che fanno riferimento alle grandi tradizioni occidentali che la democrazia americana rappresenta
Questa è una è una novità l'antiamericanismo Street ne parlerò dopo più avanti strisciante c'era anche
E non solo nell'opposizione della sinistra ma anche né nei partiti di centro e in qualche modo covava in certi settori del mondo del mondo cattolico
E qui c'è stato una novità clamorosa anche la politica estera non solo più subalternità rispetto a Parigi ma muoversi col nostro governo lungo lo scenario geopolitico diverso che vede Gerusalemme Roma Londra Washington come
Un asse geopolitico su sul sul quale si può impostare l'Alleanza delle democrazie nella battaglia nuova della sfida al terrorismo vera sfida che il terrorismo c'ha lanciato infine la new economy
Thatcher e Reagan l'avevano insegnato a tutti mai Paesi continentali non economica capito Alitalia soprattutto non l'aveva capito
Se se chiudiamo gli occhi e torniamo con la testa prima del berlusconismo e alzi la mano chi si ricorda di qualcuno pensava che si potesse essere una politica economica di riduzione delle tasse ma non se ne parla proprio
Non se ne parla proprio non era una ricetta cui compresa una ricetta possibile
O di riduzione della spesa ma è chiaro che Thatcher Reagan avevano impostato una la nuova era post keynesiana e che prima o poi avrebbe potrò dovuto e potuto per forza espandersi in tutti i governi delle società occidentali
Doveva poteva ma l'abbiamo fatto noi lo ha fatto
Berlusconi e il berlusconismo anche in questa nuova politica economica la il cuore della sua de uno dei cuori della sua essenza mi fermo potrei continuare
Sono tre tre sei due otto credo di aver accettato cose come ho detto storicamente determinate non frutto di una mia interpretazione la sinistra che cos'è rispetto a questo la sinistra o resta ferma gli stereotipi ideologici dei secoli scorsi
Oppure nella sua parte cosiddetta migliore non pochi scimmiottare queste cose qui
Confusamente cioè dolosamente sempre braccata dalla sinistra antagonista ma quando Rutelli Fassino fase due
Fase tre penso Bersani pensa una questo cosa fanno scimmiottano poi magari non l'abbiamo fatto Marotta al governo non c'entra questo scimmiottano le le le le idee chiave del berlusconismo
E tant'è che vengono messi in croce quando D'Alema anni fa parlò di riforma delle pensioni vi ricordate quello che successe
A questo proposito la piccola osservazione ma dovete consentire siccome è stato reso più volte pubblico e quando io nel novantuno scrisse un libro che si chiamava oltre la sinistra D'Alema
Mi manda un bigliettino dove c'era scritto Carlo Ferdinando oltre a sinistra c'è la destra
E vedo che sedici anni dopo D'Alema
Con l'andare oltre a sinistra Bondi Cicchitto e vedere se troppo richiede richiede la tessera ma
Credo che che che questa cosa mera dovevo è un sassolino che dovrà tirarne fuori aspettato sedici anni ma adesso propone alla sinistra di andare oltre la seta quando non c'è più tempo perché oramai ci sono incartati dentro un'altra
Immaginazione politica
Tutto questo ha dato luogo al Popolo delle Libertà quelli che stavano in due dicembre aprivano la bocca Collodi stupore perché non hanno riflettuto su quello che è venuto in questi quindici anni perché a furia di l'antipolitica populismo il tycoon il magnate il Caimano
Non hanno registrato quello che succedeva nella società italiana rispetto a questi a questi punti di valore politico non antipolitici
E quindi se Dio vuole noi aiutiamo questa
Questa evoluzione
Tutto questo
Elfi è figlio di due grandi rotture culturali che il berlusconismo realizza nella storia italiana
E su questo bisogna riflettere la prima è una grande rottura culturale
Controllasse Dossetti Gramsci
Che era las sulla quale si era costruita l'egemonia delle sinistre in Italia
Diciamo di più su sul quale si era colta l'ideologia italiana
L'ideologia italiana cioè l'involucro dei pensieri comuni condivisi del paese era costruito lungo l'asse prima del berlusconismo lungo l'asse Dossetti Gramsci
Quando diciamo egemonia della sinistra sbagliamo diciamo egemonie di dovremmo dire egemonia delle sinistre
E se no non avrebbe vinto in quella maniera sinistra dossettiani a Cattolica la sinistra azioniste la sinistra gramsciana non solo quella gramsciana
Tutte e tre queste sinistri
Tant'è che quando nasce l'Ulivo
Contro la destra contro Berlusconi queste tre sinistra che prima erano unite solo culturalmente non politicamente come voi sapete
Si uniscono anche politicamente
E non possono non farlo perché era la base culturale che le univa anche prima e che poi li trasforma in soggetti di alleanza politica
Altrimenti come avrebbero potuto persone che va andavano vanno da Cossutta a Scalfaro a De Mita Mancino a Giuliano Amato al Manifesto Rifondazione Comunista e Verdi come facevano a stare insieme
Perché avevano dei delle delle basi culturali che precedevano
Se molto velocemente
L'arretratezza italiana
Essa non era vista dal lasse Dossetti Gramsci come un ritardo da colmare
Ma al contrario come l'occasione per fare dell'Italia il laboratorio di inedite ipotesi politiche sociali
Due la terza via questo laboratorio doveva servire a immaginare attraverso un fatidico ve lo ricordate il nuovo modello di sviluppo che univa
Quei pensieri come il superamento sia del regime capitalistico
Sia delle contraddizioni del socialismo
C'è stata questa utopia perenne in Italia di poter superare insieme il capitalismo e il socialismo
La componente cattolica e quella marxista trovavano la loro simbiosi ma la denuncia dello spirito capitalistico come mediatore dalla promozione umana il mercato ecco qui tutte le polemiche
Che ancora oggi stanno in questo Paese arretrato sul mercato e quant'altro polemiche che non ci sarebbe nessun altro paese occidentale
Infine importante il giudizio sugli italiani
Qui dettava in la linea la scuola sionista Gobetti rintocchi rintracciava come sapete l'origine tutti i mali del Paese Risorgimento fallito il fascismo come autobiografia della nazione proprio nello spirito degli italiani che sarebbe stato conformista esservi
E qui che il berlusconismo crea anche una svolta perché chiama l'ottimismo un popolo in cui crede non un popolo codardo e oltraggioso nei confronti dei reo dei potenti
Come interpretava Gobetti
Oltraggioso ma pronto a servirlo
Perché questa era duplicità del carattere italiano descritto chiedo scusa alle signore ma non sono parole mie come popolo femmina giovane popolo disposto facilmente a innamorarsi del capo e se voi ricordate questi concetti capite anche alcuni dei motivi delle polemiche contro Berlusconi
Sul plebiscito arrivismo sul populismo perché vengono da lì
Ed è per questo che in gran parte del nostro establishment culturale penso al titolo per esempio di una rubrica di Giorgio Bocca sull'Espresso caso unico in tutti i Paesi occidentali molti si facevano vanto di dichiararsi anti italiani
Ma non siamo italiani
Umberto Eco Giorgio Bocca scattanti si può fare nomi ma non erano i singoli era una certa cultura che proprio i partendo da quella cosa che gli italiani erano conformisti servire pronti a innamorarsi del primo plebiscitario che arrivava portavo molti a dire io non sono italiano agli italiani italiani da sempre sono i i maggiori fustigatori di se stessi
Questa ideologia italiana cosa ha creato di fatto politicamente
Un cronico deficit di riformismo perché nella perenne ricerca di un modello sociale alternativo riformismo era fuori gioco
La debolezza della società civile
E di conseguenza della borghesia del capitalismo perché in un pensiero in cui si corrode sempre anche i i valori fondanti del capitalismo è evidente che
Non solo storicamente è nata così l'Italia ma la nostra borghesia non non ha mai sviluppato uno spirito nazionale capace di farla classe dirigente veramente
E perciò che Berlusconi anche un outsider nella classe dirigente borghese proprio per queste e infine la residenza verso il popolo i cittadini italiani conseguenza di quello che ho detto sono stati trattati come i fanti da pedagogisti sale un gregge al quale bisognava impedire di ripetere l'errore di innamorarsi del capo assoluto ecco perché il richiamo alla sovranità popolare che sarà tema di una delle relazioni
è centrale del berlusconismo
Proprio per rompere questo camicia di forza costruita sul Paese
Il problema
è la resistenza all'attacco delle destre per la sinistra
Perché se queste sinistre che opera per unite prima culturalmente si possono unire anche politicamente il nome solo di questa resistenza perché perché l'ideologia italiana di cui ho parlato inteso per destre in realtà tutta la non sinistri
Cioè l'insieme dei mondi che non corrispondevano ai dogmi che sopra ho richiamato
Ciò dal conto perché Craxi fosse di destra
Ciò dà conto perché anche tematiche come quella del presidenzialismo tematiche normali per una discussione istituzionale venivano vengono considerati resta se non fasciste
Mario Segni all'inizio riguardante considerato un fascista al momento del referendum perché richiamava la sovranità popolare
Calamandrei tanti saluti a Calamandrei a Valiani
Emarginati da quel punto di vista ma anche a Clint non ammetterà perché se uno che presidenzialista che lei considera rivestono fascista ma perché questa veniva per via dell'asse Dossetti Gramsci perché tutto ciò che non corrispondeva ai dogmi che ho richiamato era di destra
Perché perché l'ideologia Dossetti gramsciana era considerata lì il fondamento stesso della democrazia pluralista
Distanziarsi e ne allora significava collocarsi tout-court su un piano eversivo
Di qui l'equazione che ha imperato per decenni in Italia a destra uguale antidemocrazia
E di qui anche l'estrema difficoltà di riportare l'Italia sul terreno del liberalismo occidentale raggiungendo la reciproca legittimazione tra centrodestra e centrosinistra
Perché se tutto quello che non corrisponde a questi dogmi ed estrae eversione
Chiunque si opponga questa ideologia eversivo
Io sono il re questa ideologia R e chiunque si oppone quesito regia da mettere in galera dico metaforicamente diamo è fuori
Fin qui in qualche caso non non metaforicamente
Il berlusconismo ha rotto questo schema
Ecco perché il suo riconoscimento identitario importante
Non solo per noi ma per tutta la democrazia italiana non c'è allarme democratico
Non c'è antipolitica o populismo c'è semplicemente un'altra idea di Stato di società di diritto
Un'idea che per il semplice fatto che non c'era mai stata in Italia non è un buon motivo per ritenere che non ci debba Mayes un'idea che fonda la democrazia bipolare
Un'idea che crea lo spazio di un grande movimento liberale di massa liberale nazionale popolare
Questa è il senso di questo convento
Ma
Va be'tagli un po'perché sono parlo troppo
C'è una seconda grande rottura
Che il berlusconismo pone con le ideologie degli anni sessanta
Noi l'abbiamo detto prima di Sarkozy che il sessantotto è un è un è un punto uno snodo importante da questo punto di vista ideologia è cresciuta nel grembo del Dossetti Isma'gran fascismo ma anche portatrice di nuovi inganni
Vado velocemente
Indiani sia politici che civile
Vado velocemente ricordando per titoli alcune di queste ideologia la teoria del doppio Stato
Il terzomondismo
L'amore per per i dittatori di tutto il mondo
La per la causa dei martiri suicidi o addirittura la vergognosa convinzione che lo mise teme sia trattato di una strage di Stato della CIA
Doppio Stato Imperia antimperialismo terzo perso montismo sono ideologiche sull'assetto sentiamo che lasciano però hanno costruito nuove generazioni di
Di intellettuali
Infine il ribelle assistito
Altra ideologia che ancora pesa
La sfilata pretesa partiva il ciclo di otto sociali del sessantanove poi passando per il settantasette che lo Stato debba essere una grande madre erogatrice gratuita di cibo e protezione
Questa ideologia se facciamo entrata in tanti studenti giovani universitari intatti i ceti di di proletari italiani e e per viene e viene gestita dalle grandi centrali sindacali mica da da dal manifesto o da o la liberazione
Un appartamento cocaina non salario variabile dipendente un meccanismo di rivalutazione automatica delle retribuzioni una sanità completamente gratuita per ogni tipo di intervento e di farmi consisteva pensionistico oltre i limiti della sostenibilità
Tutte queste cose che ritornano poi anche le nostre battaglie sulle leggi per il mercato del lavoro
Ma anche nel civile
Sono entrate questa ideologia negli anni Sessanta il giovanilismo
On the road le che lei easy cavalcate o mamme Pruzzi che proponeva una generazione eterno mito di Peter Pan sentimenti old school Giovane Holden su cui Renzo Foa scritto un bellissimo saggio il simbolo dello snobismo del narcisismo dell'auto presenze referenzialità di un'intera generazione sentimenti guarda caso poi ritroviamo nel cinema di Nanni Moretti per esempio
Cinema una dimensione
Alla perenne ricerca vera identità la propria identità di autori e spettatori di se stessi autoreferenziale appunto perfino nel simpatico no il dibattito no ve lo ricordate si avverte l'eco di una generazione un po'gaglioffo che preferisce agire prima di pensare
Oggi quell'epopea resiste solo come decadente replica Anza rubo un pensiero Giampiero ombra Giampiero Mughini e si può concludere qui liceali che occupo ne riducono a brandelli le scuole che per questo vengono coccolati da genitori giornali ebbe ti sono la riduzione a macchietta di quel vecchio mito
Di un vecchio mito conclude dice Mughini che non è certo sommare nessuno dei suoi adepti in gesti
Si passa anche per la coppia aperta vi ricordate Simonte Bois Gian posata lasciarli per esempio l'attacco all'idea della famiglia l'idea che la famiglia vada superata come organismo storicamente determinato
Ebbene la faccio corta il berlusconismo rompe anche con questa seconda minore figlia della prima grande ideologia italiana che è andata negli anni Sessanta la sinistra non a caso invece e piena di persone che vengono da quell'esperienza
In modo protagonista
C'è un carattere positivo degli anni Sessanta ovviamente della rivoluzione degli anni sessanta la Società per carattere positivo sta nell'inizio del delle rivoluzioni degli anni sessanta la rivolta dei baby boomers la rottura che baby boomers fanno con un vecchio apparato sindacale gerarchi Rizzato
Politico e statale
Ma l'ideologia degli anni sessanta della sinistra gli anni sessanta ricco riportò questo grande movimento Cocco strinse questo gran movimento verso un'idea di società chiuse tornando all'ENEL qua ma non ha un futuro
Di di di di di evoluzione di società per
E da lì noi anche siamo in qualche modo le di figlia risata ma di quell'inizio degli anni Sessanta cioè del mito di una società aperta che nasceva in quegli anni mentre la sinistra costrinse gli anni sessanta sessantotto dentro i miti delle società chiusa
Confondendo lette B
Che fa parte della prima parte con l'Internazionale e Lennon colleghi
Questa fu la confusione che ruppe quella positiva rivoluzione la condusse verso il massacro delle ideologie comuniste non stiamo con le terribili e non con internazionale stiamo Coleman e non colleghi e Toto qua
Visto che prima abbiamo richiamato il veltronismo si nutre dell'idea di poter lasciare insieme Lennon nel si nutre dell'idea di poter essere insieme i paladini di una società aperta e i portatori delle logiche di una società chiusa di poter mettere insieme questi due mondi cioè di non realizzare la rottura che invece il berlusconismo ha operato andare in una sorta di continuità con gli scenari culturali che fanno dell'Italia un Paese ancora arretrato
Oggi c'è un nuovo vento
Noi possiamo dire se quel che ho detto a un qualche raziocinio che quell'egemonia delle sinistre è finito
Perché non produce più innovazione creatività idee come ho detto o ripetono stereotipi ideologici o scimmiottano le nostre quindi non c'è più innovazione
E il nuovo vento della cultura eh la bandiera dell'innovazione nostro in tutto il mondo da Thatcher Reagan e forse anche passando per il pontificato di Wojtyla si è aperto una nuova fase della politica mondiale
Che assegna alle idee liberali
All'idea della Società avverte il primato indiscusso
Quindi e nostra se vogliamo sa queste parole che a me non piace la dell'egemonia diciamo la prevalenza del del il vento culturale nelle nostre idee
Però l'Italia che succede che la sinistra
Vive ancora nel potere degli apparati il potere degli apparati culturali e tutto dalla sinistra il vento delle idee nuove il nostro alle nostre mani ma il potere degli apparati culturali e dentro la sinistra perciò occorre radicare il berlusconismo
Costruire articolazioni nel nella cultura del paese scuola università case editrici media
Devono diventare a mio avviso i fronti in cui noi facciamo entrare le nostre idee in un modo
E qui cominciamo una battaglia degli apparati
Credo che l'idea lanciata presidente del West dell'Università del pensiero liberale stia dentro questo schema
Ovviamente non risolve ma comincia a creare istituzioni del berlusconismo comincia a creare sedi società oltre le fondazioni centri studi che abbiamo tantissime molti più che la sinistra molto più in gamba i nostri di quelli da sinistra
Ma ci vuole anche che i partiti
Si accingono a questa impresa
Lavorando a costruire questa rete nella società e poi cosa che non abbiamo fatto nel due mila e uno mettendo come priorità dell'agenda di governo scuola università ricerca formazione case editoria Rai
Abbiamo lavorato poco su questo quindi poi non ci possiamo neanche troppo lamentare se poco peschiamo negli operatori o ne degli insegnanti per esempio alto perché deve diventare non solo Veronica ha spostato la Moratti o di Valentina Aprea ma un insieme di di comunità che lavorano in quella direzione anche costruendo nuovi strumenti
Secondo obiettivo chiudo davvero qua Rizzo l'intento radicale il berlusconismo anche politicamente
Quindi questa secondo me sono le operazioni che noi vorremmo suggerire
Modestamente da questo da questo convegno ma la seconda e già noto a tutti regge materie discussione
Io continuare a raccontarvi la mia impressione che ovviamente può essere sbagliata o si fa il partito di libertà
O noi rischiamo la diaspora
La diaspora rischiamo la frammentazione lo sto parlando di domani dico della storia italiana
Io la penso così poiché
E spero di sbagliarmi ovviamente perché io credo comunque che dobbiamo all'obiettivo di radicare anche istituzionalmente e politicamente Berlusconi che tutte quelle cose che ora ho cantato prima quindi non è AN Forza Italia UDC
Se se se posso peccare un po'di orgoglio di partito alone più Forza Italia perché e e il traino che che che ha che ha cominciato questa a costruire questa carovana ma appunto non è questione di di sigle ripartire questione dei valori in cui ci riconosciamo che oggi sono i valori che ci accomunano del popolo e libertà
Questo processo sia un po'interrotto diciamo la verità
C'era stato il periodo pre elezioni in cui a partire da Sandro Bondi sempre creduto molto in questo sarà stato un'accelerazione palco anche noi abbiamo dato il nostro il nostro contributo di sia un po'fermato
Da questo punto di vista io penso che la federazione
Che è un passo debba essere però considerata tutti noi come Berlusconi ha detto un un punto di partenza non un punto d'arrivo
Un punto di partenza che non smette neanche per un momento di indicare la via la via decisiva la via definitiva cioè quello del partito Libertà a questo proposito devo ridire
Da quello che ho detto non ebbe non è necessario che sia un partito unico
O un partito unitario
La dobbiamo costruire il partito prevalente di questa e e e mettere insieme tutti quelli che si riconoscono in questo i nei punti se sono giusti che poi i punti che poi vedremo alla fine del comma di tutti insieme le punte che io ho richiamato in altri che richiama avete voi
Cioè a mettere insieme tutti coloro che si riconoscono in questo grande movimento politico e culturale
E dice l'UDC ma non c'è da litigare o da polemizzare l'UDC deve dire
Non politicamente ma nella riflessione comune sei punti che in questo convegno stati richiamati su un ponte che fanno parte anche della loro identità loro storia per quanto nel mi pare a me mi pare di sì
Specie se questo grande partito sta ma ne parleremo l'ultima giornata col presidente nette Peak
Però voglio dire la discussione aperta ormai bisogna costringere nessuno io dico solo una cosa che tutti le masse critiche le forze politiche le idee che si riconoscono in questa storia hanno il dovere di costruire la lunga durata istituzionale e politica
Stanno solo dentro Forza Italia ci penserà forse per
Stanno anche negli altri partiti ci dovremmo pensare insieme ma non perdendo tempo perché credo che questa nostra classe dirigente verrà giudicata da quel popolo che rimpiazza due dicembre anche da questo anche da questo punto di vista ho concluso vi ringrazio ancora di essere qui credo e spero che i punti che abbiamo richiamato i punti che anche voi porterete all'attenzione del dibattito dei media del giornalista di Repubblica possano non dico vincere la battaglia perché mi sembra forse troppo presto ma mettere una pietra miliare importante nella nostra riflessione politica e culturale e rivendicare il berlusconismo una parola che si può e si deve usare non come ideologia ma come simbolo
Corpo di quell'anima che i valori la storia vera dice la cultura del grande Popolo delle Libertà gran
Grazie presidente
Il programma prevede prevedeva la relazione di don Gianni Baget Bozzo
Il quale però ha avuto un piccolo incidente e non è qui in questo momento con noi ci ha inviato una una lettera breve messaggio che vorrei leggervi
Caro Ferdinando cari amici un piccolo incidente una banale caduta mi impedisce di camminare e quindi di potere essere presente al convegno della Fondazione Liberal
Per il quale ho preparato la relazione
In essa ho cercato di spiegare le ragioni per cui è nato un popolo diverso dei partiti della Prima Repubblica dopo che essi erano stati rovesciati da un golpe bianco
Il problema che il convegno si pone e quello di mostrare il modo in cui un uomo ha saputo dare parole a una maggioranza che sarebbe stata costretta senza di lui al silenzio e alla passività
Berlusconismo è stata una definizione riduttiva creata dalla sinistra per assegnare all'opera di Berlusconi limiti di tempo e di contenuto
Perché la sinistra riteneva che fosse chiuso il tempo di Berlusconi
Le elezioni politiche hanno dimostrato il contrario che vi è cioè una grande forza di ispirazione cristiana liberale occidentale riformista
E che essa vede in Berlusconi il volto che la in persona e le dà forza i circoli liberal che tu Ferdinando dirigi danno un contributo importante alla presa di coscienza delle ragioni che hanno motivato il fenomeno storico unico di un'opposizione di popolo ai poteri istituzionali
E di fatto che condizionano il nostro Paese mi scuso della mia assenza e vi saluto con affetto Gianni Baget Bozzo
La parola ora al senatore professore Gaetano Quagliariello per la relazione dal titolo la Prima Repubblica continuità e discontinuità
Sì cari amici permettetemi due brevi premesse la prima sono ringraziamenti non diritto alla Fondazione libera da Ferdinando Adornato deve la presiede
Io credo che come sapete tra io sono impegnato in una fondazione che ha grosso modo lo stesso orizzonte anch'esse sede
Di della Fondazione Liberal la Fondazione Magna Carta
E credo sinceramente che la collaborazione che c'è stata tra queste due fondazioni che naturaliter avrebbero potuto essere competitive
Un esempio di come si può costruire una classe dirigente abbiamo sempre cercato di collaborare
Aiutandoci piuttosto che ostacolando ci e credo che qui anche la mia presenza qui sia un altro tassello in questo bel rapporto al quale tengo in modo particolare poi dei complimenti sinceri per la tematica Scelta
Perché con buona pace di Travaglio solamente se si guarda all'editoria degli ultimi due mesi ci si accorgerà che è uscito un libro di Laterza di Marc Lazar sul berlusconismo supponente come solamente un intellettuale di sinistra francese riesce ad essere e poi un libro del Molino di una giovane ricercatrice che si chiama per l'appunto l'antipolitica
Dedicato a De Gaulle Reagan e Berlusconi devo dire che personalmente avendo scritto un libro sud del gol
Quando ero a Napoli
Mi sentivo tranquillo solo quando vedevo la portaerei al largo del Golfo
E poi essendo berlusconiano da tredici anni pensavo di aver trovato la pietra filosofare
Ho letto il libro ora sono stato deluso è una cosa estremamente modesta e probabilmente appunto dare una mano a queste riflessioni anche con questo convegno può essere è importante importante anche per i nostri avversari
Infine la seconda premessa brevissima ho scritto una lunga relazione perché ritenevo che il tema meritasse un impegno nelle girò una piccolissima parte un estratto mi porterebbe mi perdonerete di alcune schematizzazione e di alcune superficialità che poi appunto nel testo che credo venga per distribuito avranno diciamo una giusta ricompensa una giusta messa a punto
Comunque credo che anche dopo quanto ha detto Ferdinando nella relazione introduttiva si Possa proporre una prima approssimazione
Una prima approssimativa definizione del berlusconismo almeno dal punto di vista ideale
Esso si presenta come una forma di politicizzazione dei ceti medi e popolari
Attraverso il legame carismatico con una personalità estranea alla politica ufficiale e sulla base di un orizzonte ideologico di liberalismo popolare
Se questa definizione ha un fondamento il berlusconismo deve considerarsi una rilevante novità non soltanto rispetto all'orizzonte della storia repubblicana ma persino rispetto a quello dell'Italia del Novecento
Per intendere questa novità in tutta la sua portata si deve però ripercorre l'evoluzione politica di quel settore della società che corrisponde alla definizione di centimetri
Questi avrebbero dovuto essere gli interlocutori naturali di una politica liberale mentre in Italia il liberalismo ha dimostrato un'endemica incapacità di legarsi ai ceti medi abbandonando l'originaria dimensione elitaria e alto borghese
Se si vuole rintracciare la genesi di questo distacco bisogna spingersi indietro nel tempo fino al momento del formarsi di una politica di massa nel nostro paese nel corso dell'età giolittiana
Giolitti in particolare interpretando il suo ruolo innanzitutto come ricerca continua di mediazione fra interessi costituiti
Aveva ritenuto di dover puntare sul perfezionamento dei tradizionali strumenti di controllo prefetti apparato burocratico sistema elettorale maggioritario con collegio uninominale secondo alcuni Mazzieri al sud
Per questo si era mostrato politicamente poco interessato a stabilire un collegamento organico proprio con i ceti medi non organizzati questi strati sociali però la cui presenza nella società il cui peso politico andavano inevitabilmente crescendo con l'inizio del secolo non si rassegnarono a giocare un ruolo solo ancillare essi alla ricerca di una propria autonomia politica Borta loro le spalle all'élite liberali e furono piuttosto attratti dal movimento nazionalista prima e da quello fascista poi in Italia per questo la politicizzazione dei ceti medi come ha spiegato De Felice non è avvenuta tramite un moderno partito liberale è una cultura liberaldemocratica di massa
Bensì attraverso la miscela di nazionalismo e anti parlamentarismo sfociata nell'adesione più o meno attiva al regime fascista
All'indomani della sconfitta della fine dello Stato monarchico essi questi ceti espressero la loro inquietudine il proprio disagio rispetto all'affermarsi della cosiddetta repubblica dei partiti
In un primo tempo concedendo forza al fenomeno il qualunquismo all'interno del quale al di là di tutto non si può ignorare la presenza di una componente di liberalismo popolare
Per poi confluire nel mille novecentoquarantotto nella in massima parte della DC
L'anticomunismo fu uno degli elementi di fondo di questa collocazione
Il che fa capire come fra il quarantasei e il quarantotto in Italia si gioca una partita decisiva fra la democrazia cristiana e l'Uomo qualunque proprio sul monopolio dell'anticomunismo
La vinse la DC di De Gasperi trasformandosi così da partito cattolico un partito della borghesia italiana
Ed esse ereditò per questo anche una dose di anti antifascismo presente nell'elettorato dell'Uomo qualunque
Ovvero una di Fai Denza radicata verso la nuova mitologia resistenziale la pedagogia antifascista e la sensazione che la realtà vissuta nel ventennio precedente non corrispondesse alla vulgata che si stava diffondendo
La frana azionista e poi quella liberale fra il quarantasei e il quarantotto derivarono dunque innanzi tutto da questo mancato incontro con le proprie forze sociali di riferimento
E furono all'origine della crisi della cultura politica liberale impedì odori repubblicano perché ne costituirono al tempo spesso il sintomo rivelatore e il fattore scatenante
L'Italia della fine degli anni quaranta sia beninteso era ancora un partito un paese prevalentemente rurale
Mentre le masse urbane esprimevano una naturale insofferenza nei confronti della politica che si traduceva in diffidenza verso i partiti e che il più delle volte finirà per investire la stessa dimensione parlamentare
Al cospetto di tale realtà un movimento liberale maturo avrebbe dovuto votarsi a una paziente opera di recupero politico non rompendo i ponti con le sue masse di riferimento
La parte migliore della cultura liberale invece si pensi ad esempio l'esperienza del mondo di Mario Pannunzio preferì auto conflitti confina arsi in un ruolo minoritario
Non sopportando lo iato che esisteva fra i forti richiami alla razionalità e all'equilibrio degli interessi di cui si diceva portatrice
E la realtà di quella parte del Paese alla quale naturaliter avrebbe dovuto rivolgersi
In quelle analisi sia ben chiaro c'era più di qualche elemento di verità
Ma esisteva anche in quel liberalismo una vocazione minoritaria Hristo pratica che gli derivava da alcuni elementi di fondo della sua forma mentis
Al cospetto delle due italie costrette a una forzosa convivenza e Carrà presentavano la realtà anche drammatica del Paese nel tempo della guerra fredda
Il mondo liberale restava sovente terzo oltremodo soddisfatto della sua terzietà
La sua supponente superiorità quell'anticlericalismo gustoso raffinato e composto al quale non intendeva rinunziare
Producevano un complessivo spaesamento rispetto alla realtà italiana avvertita come frutto di arretratezza antica e di corruzione nuova
Il liberalismo elitario della prima fase della Repubblica insomma non riusciva a intercettare il Paese e non riusciva a comprenderne le potenzialità di sviluppo
Per esso l'Italia restava sempre e prevede e premere ampiamente quella alle vongole
Questi atteggiamenti non facevano solo corre il rischio di un grave difetto di percezione delle dinamiche e dei fermenti che percorrevano la società italiana
Essi nel lungo periodo avrebbero potuto comportare anche una conseguenza magari involontaria non scontata mai scritta in questo orizzonte e cioè la fine dell'anticomunismo
Come era accaduto dopo la guerra quando una parte rilevante dell'intellettualità crociana illiberale era entrata nell'orbita comunista appunto in nome della il cinismo
Così a partire dai tardi anni Sessanta la visione sconfortante della realtà nazionale rischio di indebolire le ragioni dell'alleanza fra cattolici socialisti e liberali
è conseguentemente di offrire una chance all'opposizione comunista
Percepita non più come alternativa radicale alla democrazia liberale ma come reazione alle ragioni di scandalo di tensione presenti nella società italiana
Non casualmente anche incassati liberali dei comunisti si cominciò allora ad apprezzare la serietà la dedizione alla politica il disinteresse
Sono le dinamiche che trovarono uno sbocco esemplare nell'impasto politico culturale che anima la Repubblica di Eugenio Scalfari solo che seguendo tale percorso alle fine degli anni Settanta il vecchio liberalismo elitario si trasforma geneticamente in snobismo liberale di massa
Non vi è dubbio che nel corso di questo percorso i ceti moderati abbiano subito un'erosione basti pensare al destino di alcune grandi città come Roma e Napoli un tempo roccaforte della destra
Il trapasso del generone romano dallo scatto nazionalismo degli anni Cinquanta all'edonismo democratico è acculturato dei tempi di Niccolini rappresenta in tal senso un dato emblematico
Ma in questo quadro la nascita del berlusconismo si presenta come una reazione alla smobilitazione
Che insieme coglie il rinnovamento del ceto medio prodotto sia a causa delle trasformazioni che nel frattempo hanno investito il mondo del lavoro e quello dell'industria in particolare e fa ammenda di alcune colpe storiche del liberalismo politico italiano
Nell'assolvere questo compito il berlusconismo è stato certamente aiutato dalla contingenza storica nel quale si è prodotta la sua nascita
Esso aveva alle spalle l'esempio dell'esperienza thatcheriana e reaganiana che sebbene risalente al decennio precedente acquisivano sul continente una rinnovata centralità a causa dei processi epocali messo in moto dall'implosione dell'impero sovietico
In Italia in particolare ciò significa che il modello consociativo fino allora vigente si rivela da allora in poi insostenibile dal punto di vista finanziario
Perché gli elevati costi connessi al raggiungimento di un ampio consenso determinano inevitabilmente una spesa pubblica è un deficit pubblico insostenibili
Nel drammatico mutamento di prospettiva che caratterizza questa transizione il berlusconismo sin dalla sua nascita è stato portatore di una nuova cultura politica
Forza Italia avuto l'indubbio merito di imporre un nuovo linguaggio in campo economico
Si è affermata in primo luogo la convinzione che l'imposizione fiscale rappresenta il nodo più sensibile delle politiche mentre in precedenza era invece diffuso l'approccio secondo il quale il livello di imposizione fiscale
Da un lato sarebbe stato condizionato da finalità redistributive e dall'altro sarebbe consistito in una sorta di conseguenza contabile delle decisioni di spesa
A partire dal mille novecentonovantaquattro sì e dice messa imposta una inedita sensibilità che rileva innanzitutto nell'imposizione fiscale una riduzione della libertà personale
Che come tale dovrebbe essere ridotta al livello minimo indispensabile
Si trattò di una vera e propria rivoluzione copernicana che giunta a far riconoscere erga omnes
Quanto meno per la durata delle campagne elettorali salvo poi smentirsi e per questo essere effigiati con il naso lungo come quello di Pinocchio
Che politiche di sviluppo e di crescita economica siano inevitabilmente associate a una riduzione della fiscalità
Nello stesso solco e in questo caso sulla scorta di quanto avviato si già negli ultimi anni del primo periodo repubblicano anche termini come privatizzazioni e liberalizzazioni trovano una definitiva legittimazione anche se come si dirà in sede di conclusione su questi terreni lo iato fra le enunciazioni teoriche le realizzazioni pratiche si presenta forse più significativo
Le conseguenze ideali di queste innovazioni culturali non si sono però arrestate solo all'ambito della politica economica
La rivalutazione complessiva del modello anglosassone infatti e in particolare la declinazione dell'esempio americano come esempio positivo sono certamente dipese dalla ispirazione atlantica che la politica estera avuta nel governo della destra
E se però sono state anche alimentate dalla volontà di trovare ispirazione in una precisa cultura politica
E di politica economica in particolare la quale al cospetto delle difficoltà continentali crescenti dimostra in ogni caso di saper rispondere meglio alle sfide poste dagli esordi del terzo millennio Resta da analizzare come il berlusconismo abbia superato i limiti che per ciò che rivela leva la mia analisi il liberalismo politico aveva dimostrato nella prima fase del periodo repubblicana a me pare che questo compito sia stato assolto particolarmente bene in due ambiti che si presentano non privi di connessioni e rimandi
Il rapporto con il mondo cattolico la proposizione di un anticomunismo che sebbene postumo ha saputo recuperare un vigore che andava disperdendosi
Forza Italia lo ha detto Ferdinando Adornato e il primo grande partito italiano che supera del tutto nel suo seno la frattura storica fra cattolici e laici
Questa forse e tra tutte l'eredità più importante che il berlusconismo ha ricevuto dall'ancien régime
E la deve in primo luogo al suo prospettarsi come uscita di sicurezza pertanto i democristiani innanzitutto e poi socialisti repubblicani liberali che non intendevano andare a sinistra ne hanno inteso
Darla vinta alla sinistra
Queste eredità però del mille novecentonovantaquattro non è rimasta inoperosa essa interagendo con precise realtà e situazioni storiche con il tempo è stata messa a frutto
In questa prospettiva la linea del pontificato di Giovanni Paolo secondo ha rappresentato il vero punto di rottura nel rapporto fra cattolici e politici in Italia
Nell'orizzonte della Chiesa diluitivo infatti lo spazio per salvare la democrazia cristiana fu per forza di cose limitato
Come avrebbe annunziato al Convegno ecclesiale di Loreto e poi ribadito a Palermo la sua voleva essere una pastorale e culturale che getta le basi affinché i cattolici siano prima di tutto dei credenti
E sulla base di alcuni principi inderogabili compilò poi le proprie scelte politiche in autonomia
Allora per i cattolici italiani cambio definitivamente la modalità di rapportarsi alla vita politica
Se la Chiesa accresce la propria presenza dal pulpito e fuori quanto resta della vecchia Democrazia cristiana finisce per gravitare a destra a sinistra
Rispolverando il riferimento ai due grandi filoni del cattolicesimo liberale e del cattolicesimo democratico
E tuttavia pur ridotte ai margini le proprie percentuali elettorali i cattolici continuano a pensare come forza di pressione sociale identitaria e non gravità più in un partito unico
E che se deve scegliere decide nella maggioranza dei casi di scegliere Forza Italia
Anche in questo caso dunque il berlusconismo si è trovato intercettare processi di più lunga durata per troppo tempo rimasti inespressi che una crisi improvvisa porta a maturazione
Senza dubbio il berlusconismo sconta presso il mondo cattolico agli esordi l'immagine di movimento secolare alla ricerca del benessere individuale del successo mondano anche a scapito della solidarietà
In tal senso l'omelia del pronunziata dal cardinale di Milano Carlo Maria Martini nel dicembre del novantacinque un attacco a tutto tondo senza mai pronunciare il nome di Berlusconi in occasione della festa di Sant'Ambrogio
Resta un documento terribilmente emblematica
Ma con il passare del tempo e in particolare dopo la svolta epocale del settembre del due mila uno
Quel secolarismo ha saputo combinarsi con una sempre più avvertita esigenza di recupero
Di una tradizione identitaria realizzando in tal modo un ulteriore aggancio pone alcune correnti di cattolicesimo popolare innanzitutto ma non solo lombarde ebbene il contributo che in tal senso derivato dalla riflessione svolta da Marcello Pera assieme allora cardinale Joseph Ratzinger assolto in tal senso un ruolo importante
Mentre nello stesso tempo la sinistra impegnata a mediare tra la corrente di cattolicesimo democratico presente nelle sue file
E la componente di radicalismo relativista e di massa divenuta sempre più importante dopo il crollo delle ideologie tradizionali
Si è trovata costretta al più a impostare il rapporto in termini concordatari non potendo riconoscere che ci sono dei valori sui quali un cattolico non tratta
Forza Italia dunque anche per lo specifico contributo portato in tal senso
Dal suo coordinatore nazionale odierno Sandro Bondi da partito nel quale laici e cattolici convivono si sta grado ha talmente trasformando impartito nel quale la distinzione fra questi due mondi perde senso politico
Essendovi principi e valori della tradizione cristiana su cui si fondano le libertà e rispetto per la persona
Che lo Stato laico in Occidente è stato sin qui in grado di garantire e che per questo rappresentano un terreno di impegno comune e condiviso
Anche l'ammenda del brusco Nismo nei confronti del l'anticomunismo liberale deve essere colta e può essere tolta alla confluenza di una continuità e di un tempo nuovo
Per quanto fin qui sostenuto non ex necessario soffermarsi più di tanto a ribadire l'esistenza di un deposito storico profondo fatto di sensibilità pulsioni istintuale di umori che hanno generato quello che si potrebbe definire un anticomunismo insiste esistenziale
Di volta in volta ribattezzato Zona grigia a destra sommersa maggioranza silenziosa
Questo atteggiamento ha incarnato una versione tanto profonda quanto spontanea
Di tanta gente comune per lo stravolgimento violento della naturalità sociale e delle esigenze più lenti mentali della vita pratica che si intuiva essi temeva nel comunismo bolscevico e più in generale in ogni forma di costruttivismo sociale
Con l'irrompere della guerra fredda però questo anticomunismo esistenziale fu in larga parte incorporato nell'ambito della funzione di stabilizzazione moderata
Del sistema che la Democrazia cristiana si è trovata a svolgere in modo sempre più incisivo sindaci dalla crisi del governo Parri
Per ragioni sistemiche per ragioni sa politiche dunque l'anticomunismo istituzionale della democrazia cristiana ha finito con l'assorbire
Garantendo l'ho ma in certo senso anche soffocando lo l'espressione dell'anticomunismo esistenziale
Questa dinamica non ha subito mutamenti sostanziali sino al crollo della Prima Repubblica
Fino al punto da determinare una simmetria sempre più evidente tra un anticomunismo funzionale alla gestione di delicati equilibri interni esterni al partito di maggioranza relativa
Ma in grado altresì di raccogliere l'opinione di quel sommerso moderato che negli anni Settanta avrebbe alimentato il Turia Mocci il naso e la prassi e le prassi consociativa dell'incipiente repubblica conciliare sorrette ormai da una robusta pregiudiziale favorevole al Partito Comunista
La reazione nei confronti di questa simmetria
E di questa profonda trasformazione non si è prodotta però innanzitutto in casa democristiana
Essa soprattutto è stato merito di un gruppo di intellettuali don Gianni neo se ne è un esempio radunati sotto le insegne del PSI di Bettino Craxi si trattò del recupero di un anticomunismo certamente culturalmente più sofisticato rispetto a quello esistenziale
Ma non di meno fu un anticomunismo esplicito per questo ricorderete come fu messo nel mirino della delegittimazione dall'allora Partito Comunista e fu questa esplicazione del discorso anticomunista
Che più di ogni altra cosa ha messo in contatto il craxismo con il bel corrusco Nismo consentendo il passaggio di tanti dirigenti ed elettori del PSI nelle file di Forza Italia
Vista in quest'ottica dunque il discorso anticomunista di Berlusconi non può essere ridotto come si tende a fare ha una componente della sua Zarate gira di comunicazione politica ha una forma nevrotica costo
E ossessiva di demonizzazione dell'avversario o nel migliore dei casi a una ripetitiva figura retorica di propaganda strumentale alla drammatizzazione dello scontro
Si è trattato invece del recupero di una moltiplicità di profili intellettuali immorali antropologici istituzionali che hanno percorso il nostro Paese e Della loro attualizzazione a partire da un elementare postulato che la fine storica di un fenomeno non coincide con il venir meno di una mentalità diffusa
Da tutto ciò è possibile giungere a delle conclusioni essenziali
A me pare che la vera forza del berlusconismo
Sia consistita nell'aver saputo intercettare esigenze politiche che hanno attraversato come un fiume carsico tutto il periodo repubblicano
E di avergli dato voce sostanza passione allorquando le mutate condizioni storiche avevano creato le condizioni affinché esse finalmente si manifestasse
Da qui innanzi tutto è derivato il suo subitaneo Successo quell'affermazione incredibile in soli tre mesi
Ma da tale caratteristica sono derivate anche altre conseguenze
Qualora infatti si accolga un'interpretazione tocco Biljana della transizione italiana e cioè di un fenomeno di lunga durata che poi finalmente maturato
Per la fine di alcuni Dean Colli storici si dovrà constatare come tra la sua parabola quella del berlusconismo si è stabilito un perfetto parallelismo
Al punto che si deve considerare il berlusconismo come una struttura portante della transizione italiana
E difficile immaginare questa senza quello si pensi ad esempio al bipolarismo ovvero all'influenza esercitata dal modello di partito di Forza Italia su gli altri partiti attuali
Questa così profonda compenetrazione del berlusconismo con un processo di rivolgimento storico aiuta anche a comprendere alcune ragioni delle sue persistenti indeterminatezza
Non si tratta tanto di sottolineare la mancanza di strutture di classe dirigente inevitabile per un fenomeno politico che ha avuto una genesi così repentina
Ancor di più ha contato la circostanza che per il berlusconismo a differenza di altri fenomeni europei che hanno segnato trasformazioni così profonde si pensi al gollismo
Sia mancato un momento di legittimazione istituzionale e dunque di conferma nazionale
In tal senso ha certamente pesato una nostra sottovalutazione
Ancor più però e pesata l'illusione dei suoi avversari e in parte dei suoi stessi alleati di avere a che fare con un fenomeno transitorio e riassorbibile
Legato per lo più all'irripetibile Epifania di un uomo
Da cui sono derivate anche le campagne di delegittimazione personale nei confronti di Berlusconi con gli inevitabili corollari giudiziario
Da qui derivano tutt'oggi le campagne attendiste di alcuni alleati tese a trovare l'espediente che possono accelerare la fuoriuscita del Demone
Assai più che consolidare quanto di nuovo e di buono il berlusconismo ha portato nella politica italiana
Anche a causa di tali dinamiche dunque il berlusconismo si è trovato a determinare conseguenze assai più profonde in ambito sociale e del costume che in ambito politico istituzionale
Sul primo terreno esso è all'origine di alcuni processi epocali
Una maggiore mobilitazione politica dei ceti medi innanzitutto
Il luogo dell'adesione silenziosa e un po'obbligata degli anni democristiani
Si inizia a determinare cioè la fine di ogni complesso di inferiorità verso le culture e il popolo di sinistra si risponde a muso duro anche sui treni o fra la gente si polemizza ci si fa vedere in piazza
E poi si è attivato un processo di acquisizione di un consapevole sfondo politico culturale di liberalismo popolare che si va strutturando come senso comune fatto di adesione alla meritocrazia
Di diffidenza anti ideologica di propensione per il mercato di filo americanismo e di persistenza dell'anticomunismo
Questa preminente caratteristica sociale
Se da un lato ha portato a radicare nel corpo dell'elettorato alcune novità dall'altro anche maggiormente esposto il berlusconismo alle contaminazioni con il passato
Soprattutto per quel che riguarda i quadri intermedi
Ciò aiuta a spiegare il divario fra il piano delle enunciazioni è quello delle realizzazioni che si è manifestato anche se questa è un'ovvietà soprattutto durante le fasi di governo va detto però che qualora si consideri il berlusconismo nell'intero arco della sua storia si potrà constatare come il divario tra intenzioni e realizzazioni sia andato graduata mente attenuando sì
Come se da ogni sconfitta
E in questi tredici anni ve ne sono state diverse
Piuttosto che il crollo ipotizzato sia derivato un rilancio della sfida un livello più alto e più concreto in grado di assorbire una parte dell'originaria distanza tra ciò che è auspicabile e ciò che è realizzabile
Dall'essere agli esordi un'uscita di sicurezza in senso si sognano il bello il berlusconismo si è gradatamente gradualmente trasformato in una sfida verso un futuro che è per definizione e aperti
Ed è questo il tratto che ne fa per quanti in varie parti in vario modo di partecipano ancora dopo tredici anni un'appassionante avventura grazie
Grazie Gaetano anche per essere rimasto nei tempi nel quadro degli interventi programmati di questa mattina prenderanno la parola ora nell'ordine Ignazio la Russa Claudio Scajola Carlo Giovanardi
Maurizio Gasparri e chiuderà la sessione di questa mattina Sandro Bondi coordinatore nazionale di Forza Italia invito a prendere la parola è ad avvicinarsi al al podio l'onorevole Ignazio la Russa prego
Grazie della cortesia dell'invito e anche della possibilità di parlare prima di un impegno non fissato da me col ministro Chiti che è relativo
Alle ipotesi di cambiamento della legge elettorale che nel nostro sistema politico sono cicliche ormai ogni ogni non vorrei dire Storm il di fronte ma insomma ogni inizio legislatura si parla subito di cambiare le leggi elettorali che ci siamo dati e che non hanno una grande durata e la mia non è una relazione quindi quasi chiedo scusa terra e il diverso tono il diverso spessore il diverso livello rispetto ai dotti interventi che mi hanno preceduto ma al contrario
Un tempo di spero non oltre i dieci minuti e il mio vuole essere un modesto contributo a un tema che sicuramente molto stimolante
Perché il berlusconismo è che cos'è appunto
E qualcosa che ancora oggi
Può avere cento mille definizione che probabilmente ha bisogna come tutti i fenomeni storici perché sicuramente è un fenomeno storico e tale sala qualificato
Ha bisogno di tempo
Sarà il tempo a definirlo a inquadrarlo a classificarlo
Ha in qualche modo inserirlo in un processo continuo dei fenomeni politici e culturali
E per cui pertanto credo che
Se do per me difficile dare una definizione secca di che cos'è il berlusconismo
Possa io invece contribuire per esempio a parlare della della nascita di questo fenomeno
Voi sapete che si è molto parlato di sdoganamento della destra politica ad opera di di Berlusconi è uno come me che sicuramente di destra che c'era prima di Berlusconi e che quindi è testimone di quella fase
E che molte volte sui giornali insieme a Maurizio Gasparri che parlerà questa mattina viene tacciato usiamo questo verbo
Di berluscones è che finalmente oggi trovo una platea con cui si può vantare di essere tale perché ho capito
Nel senso negativo questo termine
Può ricordare che lo sdoganamento effettivamente ci fu non vi è dubbio che l'influenza della scesa in campo di Berlusconi
Propongo uno sto cadendo una facilitazione del passaggio dell'MSI
Alla alla fase di una destra moderna democratica nella quale confluivano gli spezzoni nazionali spezzoni della destra cattolica
Spezzoni sociali per dar vita poi a quella che oggi tutti conoscete come Alleanza nazionale quello che forse non è stato sufficientemente sottolineato e che io mi sono permesso di
Enunciare ricordare dire in occasione del decennale di Alleanza Nazionale un paio di anni fa
E che a mio avviso lo sdoganamento fur reciproco
Nel senso che senza Berlusconi la destra avrebbe avuto grande difficoltà a fare il passaggio verso una destra europea e moderna ma probabilmente senza il successo di Fini nel mille novecento novantatré contrapposto allora ve lo ricordate guarda un po'a Rutelli
Nella scelta nella candidatura a sindaco di Roma senza quel successo senza quella vantata allora ancora come messe in ricordiamolo probabilmente Berlusconi non avrebbe trovato chissà illa convincendo la convinzione per scendere in campo
C'è una data precisa Berlusconi stava inaugurando mi pare una una sede della Standa o qualcosa del Genoa un supermercato comunque e gli chiesero
Come si sarebbe atteggiato se avesse dovuto votare a Roma tra
Fini
E appunto Rutelli e i giornali diedero con grandissimo risalto la sua risposta perché fece scalpore
Io voterei Fini in quel momento
Nasceva la possibilità
Di creare un partito
Che potesse riprodurre in qualche modo sistema bipolare francese di due partiti forti a sinistra e due partiti forti a destra senza eguali
Non ce l'avrebbe potuta fare Berlusconi a vincere nel mille novecento novantaquattro e se non fosse sceso in campo Berlusconi non avremmo avuto non solo un sistema bipolare
Perché forse quello nasceva già con la col sistema elettorale che la NATO ma non avremmo avuto un possibilità di scelta tra centrodestra e centrosinistra perché in campo sarebbero scese due sinistre
O perlomeno due centrosinistra
Uno quella di Occhetto con la Bindi e quant'altro
E l'altra quella disegni con Martinazzoli sicuramente un uomo di sinistra erano due centrosinistra
Che si sarebbero confrontati e che in qualche modo erano nella mente di chi aveva fatto una legge elettorale che non pensava alla possibilità della nascita
Di Forza Italia e neanche di Alleanza Nazionale men che meno alla possibilità di alleanza tra queste tre forse e allora subito mi viene in mente
Un'altra caratteristica della
Del berlusconismo quello di essere un movimento che interpreta una società Poste ideologica e interclassista cioè una possibilità di affrontare la politica maniera easy in maniera non troppo ancorata agli agganci
Veder ideologiche neanche ideologici senza aggettivazioni
Senta questa interpretazione della politica senza questo modo nuovo di superare i punti di riferimento che ancora esistevano in quel momento sarebbe stato impossibile per chiunque se non per Berlusconi
Mettere insieme quello schieramento dare vita alla grande operazione di fantasia politica l'unica forse di questo scorcio di a cavallo tra i due secoli
Unendo AN partito nazionalista addirittura con la lega che in quel momento era lo spauracchio sembrava quasi l'antitesi era quella che voleva addirittura distruggere la nazione solo una capacità di interpretare in maniera ISI la politica di valorizzare ciò che unisce rispetto a ciò che divide
Ha consentito quel passaggio ed è esso stesso una caratteristica secondo me importante
Ma a volte per capire bene
Un fenomeno che ci piace del quale facciamo parte bisogna leggerlo con gli occhi degli altri
A me è capitato son riuscito per puro caso lo dico francamente che avrei voluto preparare meglio questa relazione Malo l'ho fatta pochi
In pochi minuti mamma in quei pochi minuti mi è capitato di trovare
Un un vecchio articolo delle Monte che forse a qualcuno non è sfuggito quand'è uscito un paio di anni fa in cui il quotidiano parigino faceva un lungo approfondimento sul berlusconismo
Un modello inedito di populismo moderno si interrogava in realtà l'analisi non risolveva il dubbio considerando ancora aperta la questione sul sistema e la dottrina dell'ascesa politica
Del Cavaliere le Monde in ogni caso individuava tre pilastri principali alla base del successo di Berlusconi Forza Italia i media e lo stesso Berlusconi
Dieci anni dopo la creazione Forza Italia diceva messo radice e permette all'uomo d'affari di restare in presa diretta con la popolazione Loconte siderale Monte
Vedete la differenza a volte quando si guarda un po'fuori un vero movimento la struttura pari piramidale sotto il controllo totale del suo fondatore direi che una fotografia due anni fa assolutamente accettabile l'altro pilastro sempre secondo le Monde è rappresentato dai mezzi di comunicazione il terzo il più interessante secondo me
E la capacità innata istintiva di Berlusconi di essere in fase cioè in sintonia con quei suoi compatrioti che non si riconoscono nel nell'aristocrazia della finanza
Né in quella delle idee grazie al suo lato italiano medio
Capacità che dopo l'ascesa al potere si è tradotta in modo istintivo di governare incentrato dice le monde sul paternalismo e sull'estrema personalizzazione del potere e ancora sul berlusconismo le Monsin chiede se non si ha l'arte di rinascere appoggiandosi ad una frangia di elettorato refrattari alle formazioni politiche classiche o ancora un populismo moderno vuoto di ogni ideologia che gioca con abilità e non poca demagogia
Sulle frustrazioni di un Paese ha sottomesso a così tante crisi da esigere d'ora in poi qualcos'altro il quotidiano francese arriva a definirlo una sorta di fascismo moderno o di pragmatismo di culto del concreto
In opposizione alle ideologie astratte
Queste ultime considerazioni danno il destro per intavolare secondo me
Un discorso sul rapporto tra sinistra e berlusconismo perché vedete
Secondo il centrosinistra
Il berlusconismo è il nemico ma che cos'è il centrosinistra se non la somma dei movimenti antiberlusconiani
E senza Berlusconi Isma'fosse un sistema come vedete non ho commentato le monde che ovviamente non sono d'accordo con tutto quello che ho letto ma importante avere un riferimento Esterno per potere noi capire meglio
E se davvero il berlusconismo è un sistema la sinistra è dentro o fuori questo sistema
Se il berlusconismo fosse un sistema destinato a combaciare temporalmente con la nascita e la fine politica di Berlusconi
Beh devo dire che la sinistra vi sarebbe dentro fino al collo sarebbe fino al collo perché
Prima di tutto
Dal punto di vista proprio statistico vediamo che la sinistra avanza quando c'è un appannamento di Berlusconi la sinistra perde quando Berlusconi
Galvanizzati suo elettorato l'abbiamo visto abbiamo visto anche nella scorsa legislatura
Quando c'era un appannamento della coalizione dettata anche da un appannamento da un passo indietro vi ricordate non scese in campo durante le regionali da parte di Berlusconi a sinistra avanza
Quando Berlusconi scende in campo in prima persona con i suoi con i suoi colleghi di centrodestra confini con Casini e in prima persona galvanizza l'intero elettorato beh in quel caso la sinistra
Retrocede e addirittura perde un rischia di perdere come avvenuta come avvenuto nelle nelle elezioni politiche ma soprattutto
è stata o no contagiata la sinistra dalla dal sistema berlusconiana pensate solo nella prima elezione novantaquattro ha messo in campo contro Berlusconi perché non se l'aspettava
Un un uomo d'apparato politico come Occhetto
Nelle altre occasioni è stata costretta a schierare
Persone che non avessero dietro né neanche un partito per cercare di essere l'interfaccia il il competitor di un Berlusconi si è dovuto al inventare
Un Prodi senza partito per cercare di dare la possibilità una coalizione che aveva la ragion d'essere che ha la ragion d'essere solo nell'antiberlusconismo di stare insieme di stare unita in nome di che cosa
Il nome del no a Berlusconi
Simul stabunt eccetera eccetera
Significa che se finisse se fosse vero che il sistema
Berlusconiano dura tanto quanto dura Berlusconi anche questa sinistra morirebbe con la fine della sistema berlusconiano nel quale completamente
Inserita
Mi
Dopo un passaggio che anche questo importante perché la domanda finale e cosa resterà invece
Quando l'arco temporale della vita politica di Berlusconi come tutto nel mondo cesserà
Beh innanzitutto a sinistra
Questo arco temporale avrebbe fatto finire chissà da quando è continuamente continua a immaginare che stia per finire o che sia finito che ricordo per esempio che il sedici luglio del due mila e cinque
Il professor Sartori Giovanni Sartori vaticina va bevendo come come imminente
Anzi lo dava già per compiuto e diceva testualmente me lo sono appuntato se finito il berlusconismo due anni fa
In parte sì psicologicamente si certo è finito poi basta guardarlo
Berlusconi non ha più il volto radioso di quarantaquattro denti il sorriso vincitore e cupo
E questo importante per il personaggio la sicurezza e la Jolie del vincere è un buon data anno dopo come tutti sappiamo Berlusconi ha trascinato il centrodestra in una straordinaria rimonta che ci ha portato
Pochissimi voti dell'editoria politica quindi stiano tranquilli l'arco di tempo
Ma Ticino pure quel che vogliono e ancora lungo ma cosa resterà dopo
I giornali si interrogano sempre su sì sì sarà doppio il gioco è chi viene dopo Berlusconi
Che è un gioco banale che un gioco da giornalismo di serie B che purtroppo rischia di sopravanzare un giornalismo serio che pure esiste in Italia il gioco del gossip
Trasportato
Nella nell'aria politica importante ma invece il cosa resterà a me sembra rilevante assai rilevante resterà una cosa devi arrestare una cosa ci batteremo perché presto una cosa prima di tutto il bipolarismo
Berlusconi è innanzitutto e della definizione che più mi piace il padre del bipolarismo italiano
Senza Berlusconi
Non ci sarebbe stata concretamente al di là delle leggi elettorali la possibilità di essere bipolari
E il bipolarismo significa offrire come è stata offerta comunque in questi anni ai cittadini la possibilità di partecipare di contare di decidere rete prima
I partiti scendevano in campo
Facevo la campagna elettorale raccoglievano messe di voti penso alla Democrazia Cristiana dopo l'indomani in conventicole
In cellule parrocchie te si riunivano
E decidevano
Chi era che dovesse guidare l'Italia
Quale programma dovesse seguire che poi durava sei mesi perché ogni sei mesi si doveva comunque ridiscutere tutto
E quale fosse la coalizione che governa ci sono stati molti lati positivi e negativi in questi anni ma dal novantaquattro un dato costante Check i cittadini quando vanno a votare per le elezioni politiche si trovano comunque di fronte ad una scelta precisa tra due leader tra due coalizioni tra due programmi diverso è se poi sistema consente a questi programmi a questi leader a questa Equality ogni il volgere appieno il loro ruolo ma la fase della scelta è molto chiara e questo
Deve può e vogliamo che rimanga
Comunque sempre e chi lo minaccia
Vedete quando si parla del post Berlusconi
Ripeto si parla più delle persone
A me non interessa in questo momento parlare di quello anche perché io sono uno di parte
Io sono uomo di Alleanza Nazionale
E se dovessi puntare
Su una
Su su su un all'otto su chi sarà il dopo Berlusconi la risposta ve la immaginate in maniera così logica è così evidente che è del tutto superfluo
Che io che io la sottoscriva la facciata e Nunzi la dica
Ma invece
Voglio ed è l'ultimo argomento sottolineare una differenza un dato negativo se ci sono leader e ci sono che pensano a un dopo Berlusconi come un passo indietro
Come un ritorno una rinascita
Di un partito come la Democrazia Cristiana non i valori nome ai valori
Sui quali discutiamo in maniera laica
Possiamo largamente ecumenica
Ma nel modo di interpretare la società un largo partito di ispirazione confessionale
Se c'è qualcuno che poppa ancora pensare
Che si possa costituire un grande centro
In grado di essere sembra governo
Perché con un sistema politico Kennedy il bipolarismo più grande centro potrà una volta allearsi a destra una volta allearsi a sinistra
Potrà guardare come modello elettorale a quello tedesco facendo finta di non sapere che in Italia un sbarramento superiore al due per cento non ha possibilità di passare mai in una legge elettorale potrà dire che in quel modo si avrà una maggiore governabilità stabilità e quant'altro ma in realtà maschere RAI disegno di far fare un passo indietro al nostro sistema politico
Quello sì un desiderio di cancellare ciò che di estremamente positivo il periodo politico in cui Berlusconi ad un domina la scena politica ha prodotto allora io da questo punto di vista
Non ho remore non ho dubbi
Credo che la scelta
Sia una scelta
Sicuramente
Chiara precisa ed è una scelta e concludo
Che va
In una direzione molto chiaro molto precisa ritmi ripeto
Il centrodestra grazie alla fase che viviamo
E in cui Berlusconi ha dato il percorso nel bene e nel male perché naturalmente come tutti gli uomini
Non può e non deve essere una parente noi dobbiamo lavorare Berlusconi lavora e deve lavorare
Per un centrodestra che duri non dico mille anni come strumenti altrimenti assomigliare a a
A frasi che non non hanno non hanno spazio nella storia ma deve durare decenni cent'anni ecco diciamo un centrodestra per cento anni è un centrodestra per cento anni come avviene in altri Paesi europei
Significa che non mi può e non vi deve essere ne scandalo
Ne chi sa che cosa nell'immaginare che dopo Berlusconi
Vi sarà ancora il centrodestra vi saranno altri leader e che cioè non stiamo vivendo una fase nata col berlusconismo destinata a finire dopo un arco temporale ma stiamo vivendo una fase di apertura
Di un periodo in cui l'Italia con un sistema bipolare
Abbia una coalizione di centrodestra ispirata ai valori cristiani ai valori liberali ai valori nazionali ai valori sociali destinata a guidare il nostro Paese mi auguro in forma magari qualche volta alternata con altre coalizioni ma nei prossimi decenni vi ringrazio
Grazie onorevole la Russa
Invita a parlare l'onorevole Claudio Scajola prego
Cari amici
Berlusconismo è il titolo di questo convegno
è giusto
Ne sono convinto
Che questa espressione che finora testata utilizzata come già ricordato
Soprattutto dei nostri critici
O dei nostri avversari venga ora acquisita da noi come rivendicazione orgogliosa di una sintesi di valori e di scelte positive
Questa espressione
Mi suggerisce subito un paragone
Persino scontato sul piano lessicale
Con un altro fenomeno politico che ha avuto grande importanza
In Europa e che è rimasto fortemente legato al nome del suo fondatore
Mi riferisco al gollismo in Francia
Come tutti i paragoni a evidentemente dei limiti
Legati all'epoca storica
Al contesto nazionale
Alla diversa diversissima personalità
Dei protagonisti
Ma tuttavia credo
Di poter dire che molte delle caratteristiche della leadership di Berlusconi
Del suo ruolo nella storia nel futuro della politica italiana si colgono proprio ricordando il precedente francese
Non a caso quando si parla di gollismo non si intende una fedeltà a critica ottusa ad un Caf
Ma piuttosto di una visione complessiva
Profondamente radicata nella società francese
Così il berlusconismo di cui parla il titolo del convegno
Riassume un sistema di valori diffusi dei quali Berlusconi e al tempo stesso la sintesi e il garante il simbolo potremmo dire e il promotore
In verità gli elementi per azzardare un parallelismo tra Silvio del Berlusconi cresciamo del gol non mancano
Sono entrati entrambi nella scena politica
Sulla scorta del prestigio personale conquistato in campi diversi
Militare per del gol imprenditoriale per Berlusconi
Entrambi hanno rappresentato un elemento di fortissima discontinuità rispetto ad un sistema politico che era entrato in crisi
L'Algeria per la Francia Tangentopoli per l'Italia
Entrambi hanno trasformato il sistema politico dei rispettivi Paesi
Aggregando un polo moderato alternativo alla sinistra
Entrambi hanno creato un partito fortemente identificato con il leader tanto è vero che nessuno di noi ricorda
Il nome ufficiale di quella formazione politica siamo tutti abituati sempre a dire partito gollista gollismo tradizione gollista
Entrambi hanno fortemente accentuato il richiamo alla identità e all'orgoglio del proprio Paese
Già la scelta del nome Forza Italia nella nascita del partito di Berlusconi era fortemente programmatica
Naturalmente il paragone finisce qui
La storia di due gol è completamente diverso
Ma c'è ancora un aspetto che credo vada evidenziato
Il carattere stabile
Permanente
Duraturo di una costruzione politica nata in circostanze così particolari
Lo schema bipolare della politica francese nata con De Gaulle è ancora quello di oggi
A cinquant'anni di distanza
Lo si troverà persino nel prossimo Duello dei prossimi mesi all'elezioni presidenziali di primavera fra Sarkozy e la Royal
Nello stesso modo
La riaggregazione della politica italiana determinatesi nel novantaquattro di cui hanno parlato già chi mi ha preceduto non è stata un fenomeno occasionale
Come molti si attendevano
E forse qualche illuso sperava e qualche illuso spera ancora oggi
Ma si è rivelata una svolta di sistema durata del tempo
è un fenomeno indubbiamente eccezionale
A ben vedere tranne l'eccezione appunto francese gollista
In tutte le dell'ombra che democrazie europee ed occidentali dal quarantacinque ad oggi lo scenario politico è rimasto sostanzialmente immutato
Cambiano i ruoli di maggioranza e opposizione per carità forse con maggiore celerità negli ultimi decenni ma i principali attori dello scenario politico sono sempre gli stessi partiti
Così in Gran Bretagna così in Germania
E così anche nei paesi di media grandezza come l'Austria e il Belgio l'Olanda
E così anche
Per la Spagna
Nessun nuovo soggetto politico nato in Europa nel dopoguerra avuto un successo duraturo
E i pochi che sono riusciti a sopravvivere ce ne ricordiamo alcuni sono attestati poi supposizioni estremamente marginali
Questa premessa non breve
Porta ad alcune conseguenze logiche che considero importanti
La prima
è che il centrodestra in Italia non può prescindere da Berlusconi
Dalla sua naturale leadership la definisco naturale
Non tanto per la Regione sia pur validissima
Che essa è stata confermata più volte
Dal successo elettorale personale
Che si è dimostrato anche la ricordava prima Ignazio alle ultime elezioni politiche come un formidabile moltiplicatore di consensi
Ma perché direi piuttosto essa è la sintesi di una visione della società ne ha parlato Ferdinando nella sua introduzione
Di una sintesi della visione dell'economia della politica un comun denominatore nel quale le diverse culture
Tradizioni sensibilità appartenenze che esistono nel centro e nella destra si ritrovano senza perdere nessuna nulla della propria identità
Berlusconi l'ho detto tante altre volte non è un ideologo
Come d'altra parte non lo era del gol visto che ho fatto il paragone nell'introduzione
è un politico nel senso più alto di questa parola la politica con la P maiuscola che non c'era più in questo Paese
Non ha creato una dottrina
Ha trovato una sintesi su un progetto politico fra culture tradizioni distinte anche se non necessariamente alternative tra di loro
La seconda conseguenza
E che se tutto questo non è effimero
Allora diventa ancor più importante
Discutere di come organizzare il nostro futuro
Di come immaginare il polo moderato di un po'di Pollari Isma'ormai eletto a sistema che è consolidato nelle coscienze degli italiani più che nei protagonisti della politica
Che è ancora sappiamo profondamente imperfetto
Ma che va consolidato verso assetti più maturi nei quali la contrapposizione abbia un carattere meno drammatico
Nel quale esistono valori condivisi un comune senso dello Stato
Nel quale l'alternanza sia un fenomeno fisiologico nel sistema e non sia percepita invece come un cambio del sistema
In tutte le nostre campagne elettorali negli ultimi anni abbiamo sempre parlato di scelta decisiva
Non era soltanto una è infatti Zazie ione propagandistica
In Italia il confronto fra le due coalizioni di governo è ancora oggi ahimè una scelta drammatica
Che mette in gioco ogni volta i valori fondanti della nostra società
Lo dimostra anche l'esperienza di questi ultimi mesi
Il successo elettorale
Per quanto fortuito
Risicato e discutibile
Della sinistra delle sinistre
Nell'aprile due mila sei ha introdotto nel governo del Paese elementi profondamente estranei in questi pochi mesi alla cultura liberale
Cristiana riformista
Ha portato un profondo cambiamento della collocazione internazionale del nostro Paese
Ha creato condizioni per politiche liberticide come quelle di questi ultime ore
In materia televisiva sul conflitto di interessi o addirittura disgregata Ricci molto preoccupanti degli elementi fondanti della nostra società e penso alle politiche dalla famiglia
Sulla bioetica
Sulla droga
Una riflessione quindi sulla necessità di far maturare il bipolarismo italiano non può essere un tema propagandistico
Essa riguarda e va detto con estrema franchezza entrambi gli schieramenti politici che si confrontano nel Paese
E uno sforzo di maturazione ulteriore e necessario quindi anche da parte nostra
E per arrivarci credo che convegni come questo siano estremamente utile
Ma con la stessa serenità
Con la stessa credo obiettività devo dire altre due cose
La prima è che è una maturazione del bipolarismo e cosa diversa da un superamento del bipolarismo
Chi pensa che sia possibile lo ha detto molto bene Ignazio
Costruire oggi un centro alternativo alla sinistra
Ma disgiunto dalla destra
Fa un ragionamento tutto politologico
Che non tiene conto della storia
Né della realtà del nostro Paese
Lo spazio mediatico che queste posizioni possono ottenere
Non corrisponde assolutamente a uno spazio negletto orale né politico
Chi come me
Ha lavorato per molti anni con i sondaggi di opinione
Sa benissimo che si vanno interpretati e Mai sopravvalutati servono a capire le tendenza
Non a fotografare la realtà
Ma se c'è una tendenza univoca
Che dai sondaggi emerge è la voglia di polarizzazione dell'elettorato
La stessa altissima percentuale
Alle ultime elezioni politiche dimostra che gli italiani per quanto dista affezionati dalla politica
Hanno voglia di scegliere il loro futuro in modo netto e chiaro
Una evoluzione dello scenario politico anche attraverso la legge elettorale che priva se gli italiani di questa facoltà e di questo diritto e stiamo molto attenti in queste settimane
Sarebbe percepita come estranea dalla gran parte dell'opinione pubblica
E allontanerebbe non avvicinare ebbe l'Italia dall'Europa
E dalla e dall'Occidente stesso
La stessa nostra appartenenza
Troppo volte sottaciuta
Di molti di noi al partito popolare europeo ci colloca in uno scenario chiaramente bipolare
La seconda considerazione e mi avvio a concludere
è che nulla a.d. propongo un distico
è che la necessità di far maturare il bipolarismo
è un onere che riguarda entrambi gli schieramenti
Le responsabilità del fatto che questo non sia ancora avvenuto però
Non sono affatto equivalenti
Come ha osservato molto bene Ferdinando
Nella sua relazione introduttiva
La coalizione costruita da Berlusconi è proiettata nel futuro
Nel ventunesimo secolo
La sinistra è ancora prigioniera
Delle ideologia del passato e lo vediamo tutti i giorni ancora oggi quando Berlusconi parla di comunismo e di comunisti
Viene regolarmente il riso talvolta nuota anche alcuni di noi hanno un sorriso
Non si capisce perché tanta ironia
Dal momento che nella coalizione e bisogna ricordarlo sempre che oggi ci governa ci sono almeno due partiti importanti
Che continuano a definirsi orgogliosamente comunisti e che tanti altri uomini della sinistra a cominciare dalla massima carica dello Stato
Hanno dovuto pronunciare dolorose e sofferte autocritica
A loro
E prima di tutto al Presidente della Repubblica va tutto il nostro rispetto
Non solo istituzionale ma anche formale
Ma nessuno nessuno
Può mai cancellare la propria biografia
Il dato innegabile
è che Berlusconi e il berlusconismo uso ancora una volta questa espressione del vostro titolo
Costituiscono a tutt'oggi il fenomeno politico più moderno più avanzato più proiettato verso il futuro che esiste in Italia e credo non soltanto nel nostro Paese
Per questo
Quando ragioniamo del nostro futuro
Lo facciamo pensando ad un ipotetico
Dopo Berlusconi
Tema questo
Che appassiona solo i politologi
Oppure i cultori del pettegolezzo o del senza azionismo politico
Ma al contrario ad un futuro del quale Silvio Berlusconi è il protagonista
Su questo non c'è motivo di discutere in realtà
Proprio per lo strettissimo rapporto che c'è che vediamo ogni giorno consolidato tra la sua persona e il progetto politico del quale stiamo ragionamento
Eppure molti parlano con sorpresa
Alcuni con costernazione
Del ritorno di Berlusconi all'iniziativa politica e nel futuro al governo del paese
Chi si stupisce
Non conosce Silvio Berlusconi come lo conosciamo noi
Non è conosce la determinazione
La capacità di spendersi fino in fondo per le cose nelle quali crede e per i progetti che costruisce
L'errore imperdonabile della sinistra
E dobbiamo dirlo M anche di qualche nostro amico un po'troppo tiepido
E quello di non saper leggere la realtà del nostro Paese
Di non aver capito il legame fortissimo che esiste
Fra Berlusconi e una parte importante maggioritaria della pubblica opinione
E se forse lo avesse capito
Nell'ultimo scorcio della campagna elettorale oggi saremmo ancora al governo del paese
è un apporto anche umano quello di Berlusconi
Caldo di affetto che si coglie in ogni manifestazione pubblica ancora qualche giorno fa nella fredda Genova della Rossa Genova
Ma non dobbiamo mai commettere noi
L'errore di ridurlo in caricatura
Il rapporto di Berlusconi con la gente non è semplicemente carismatico
Non è il culto della personalità quasi di visti con se la gente crede in Berlusconi è perché in Italia riconosce in lui i propri valori i propri interessi
Le proprie aspirazione
Berlusconi è riuscito come nessuno mai prima di lui a fare una sintesi e nessuno certamente ancora oggi
Nel centrodestra nel centro sinistra
Riesce a fare
Tutto questo mette però a nudo il problema ancora irrisolto del centrodestra
Abbiamo un leader abbiamo un popolo
Ma non abbiamo in mezzo una classe dirigente
O meglio
La classe dirigente c'è
E anche di ottima qualità
Ma è ancora frammentata con lodevoli eccezioni s'intende e questo convegno ne è una prova
è chiusa
Soprattutto a livello locale in particolarismi non solo di partito ahimè ma anche di fazione all'interno dei singoli partiti
Forse non tutti hanno compreso
Una cosa essenziale
Lo sviluppo di un processo unitario non è antagonista
Anzi va pari passo
Con il consolidamento della organizzazione territoriale del radicamento del rapporto con la gente da parte di ciascuna delle singole forze politiche della coalizione
Devo dare atto per quanto riguarda Forza Italia
A Sandro Bondi e a Fabrizio Cicchitto
Che stanno operando positivamente con estrema difficoltà proprio in questo senso
Nello stesso tempo e ho concluso
Deve essere chiaro a tutti noi
Che le sollecitazioni dal basso
I movimenti
I circoli
Le associazioni spontanee o comunque trasversali di cittadini che sono fondamentali vanno considerate però complementari e non antagoniste ai partiti in questo processo
Sarebbe un errore molto grave
Se si sviluppasse ero antagonismi
Tra protagonisti della stessa iniziativa politica
Che però hanno o ruoli compiti ben distinti che devono essere sempre venti chiari
Anche per questo
è importante ragionare insieme
Come si farà in questi tre giorni
E dobbiamo essere grati
Alla costanza di Nando
Che da molto tempo persegue
Con ostinata determinazione la strada di un processo unitario
Definendone i presupposti intellettuali e le ragioni culturali
Chi vi parla come sapete è molto attento alle ragioni e alle necessità per una forza politica della organizzazione della struttura
Dell'articolazione sul territorio
Nel caso del partito della libertà
Questi sono problemi importanti e complesse
Anche perché si tratta come accennavo
Di fare avanzare questo processo di pari passo a un consolidamento e non a un indebolimento della presenza organizzata dei nostri rispettivi partiti su un territorio
Ma naturalmente parlare di organizzazione di strumenti è inutile o almeno insufficiente
Se non abbiamo maturato prima la consapevolezza culturale delle ragioni e delle necessità di quello che stiamo facendo
è una consapevolezza che già esiste
Direi in maniera istintiva e la percepiamo nell'opinione pubblica
Ma che noi abbiamo il dovere di e lavorare
Di mettere a sistema di definire con assoluta chiarezza
Ma la dorsalmente
Ancora oggi in Italia
La sinistra esercita
Quella egemonia culturale che ha su punto costruire all'epoca del Partito Comunista Italiano
E che non è mai venuta meno nonostante il crollo ideologico prima ancora che politico delle loro dottrine di riferimento
Le nostre culture esprimono idee molto più innovative analisi molto più avanzate
Eppure nel dibattito di idee
Innegabilmente siamo ancora fortemente minoritari
Iniziative come quella di oggi servono anche a compensare questo vuoto
E quindi sono un passo importante
Sulla strada di un processo
Sicuramente lungo ma fondamentale per il nostro futuro
Per il futuro del nostro Paese ma direi soprattutto per il futuro della democrazia italiana vi ringrazio
Grazie Claudio Scajola la parola all'onorevole Carlo Giovanardi prego
Sì cara tornato a me dispiace molto venga tanto dell'invito di dover dire più o meno le cose che ho detto due anni fa perché
Non ho cambiato idea d'allora
E non ho cambiato la mia opinione su quello che dal dopoguerra in avanti è il nostro Paese nelle sue fondamentali componenti politiche certo poi apre il giornale stamattina
E ho la conferma che molte
Le cose cambiano in peggio oggi di nuovo abbiamo reinventato la figura dell'imputata vita
Abbiamo riscoperto che una persona un cittadino può essere assolti in nome del popolo italiano poi due anni dopo in nome del popolo italiano può essere condannato per lo stesso fatto
E magari una cosa sola e lo so per il nuovo per lo stesso fatto per cui è stato condannato e io non ho ancora capito qualche quali Dio Latteria statalista
Sia alla base di questa decisione secondo la quale un pubblico ministero lo Stato la pubblica accusa o il meccanismo
Sia paritario dalla parte Carlo Giovanardi dall'altro lo Stato le procure tutto il il marchingegno che pur vedendolo assolto da un giudice terzo in rovina la vita perché il
La la il percorso del processo già di per sé stesso come diceva Cambellotti è una pena ma a parte le amarezze quotidiane
Io credo che l'Italia da quaranta tira avanti non sia cambiata
Quantità del referendum sulla legge quaranta
Un anno e mezzo fa ho telefonato in Prefettura moderna che la mia città perché ero curioso di sapere qual era la percentuale fra astensioni e coloro che erano nate a votare avevano quattro dati Frassinoro alta montagna modenese un comune della base due comuni vicino alla città
Ma detto avrà sinora votato il dieci per cento degli elettori a Bon Port Nonantola il cinquantacinque per cento a Finale Emilia il quaranta per cento
Io gli ho dato sono quarantotto i Comuni del modenese che dovrebbe dico io gli altri quarantaquattro risultati
Io presi tutti sì ma come fa a saperlo e io ho in testa da sempre i risultati Nania provincia del mille novecentoquarantotto
I rapporti in tutti i Comuni del modenese fare il voto politico le quarantotto cioè fra Partito comunista e gli altri partiti
E il risultato del referendum fra astensione e chi è andato a votare corrispondevano perfettamente la montagna bianca ha votato il dieci per cento i Comuni rossi ha votato quasi sessanta per cento quelli che erano a metà via votati quaranta per cento
Sono passati sessant'anni e quando io parto dal basso il popolo del centrodestra ma da Treviso Padova a Vicenza a Varese
Ma anche a Roma anche a Palermo e vada a vedere il risultato elettorale di Forza Italia della Lega dell'UDC di Alleanza Nazionale
Presento nelle valli bergamasche ne corre che dove la DC e i suoi alleati aveva il sessanta per cento dei voti la casa e la libertà il sessanta per cento nello dove come a Modena la sinistra aveva il sessanta per cento di voti gli altri mettevano assieme il quaranta per cento gli altri oggi mi tracce di quaranta per cento dice ma è cambiato tutto certo non c'è più la democrazia cristiana è nata la lega c'è Forza Italia nato con Berlusconi
C'è Alleanza Nazionale che ha avuto questo processo di evoluzione ma gli elettori ma gli elettori sono quelli
Di don Camillo di Peppone di chi vedeva l'Occidente gli Stati Uniti e l'unità europea la libertà di mercato di chi vedeva stare in Unione Sovietica il comunismo
E allora quali sono i filoni culturali di fondo che mi fanno oggi essere qui
In Italia ha vinto la quarantotto in avanti una coalizione fondato su cosa
E sulla tradizione
Liberale
Einaudi su quella socialista socialista democratica Saragat poi Craxi quella degasperiana cattolica liberale diciamo così
Che fino al novantaquattro hanno governato il Paese questa è la realtà
Dall'altra parte sono rimasti minoritari fino al mille novecento novantaquattro fino alla caduta del della prima Repubblica
La la comunista diciamo così che faceva riferimento ai sistemi comunisti sovietici i cosiddetti dossettiani cioè i cattolici di sinistra alcuni dei quali rende nettamente
Confluite nel periodo comunista altri stavano alla frontiera ma nei decenni si capiva che erano più diva che di qua
E che ancora oggi sono le colture che ispirano L'Ulivo c'era la contusione comunisti ci sono i cattolici di sinistra
Che raschiando il barile mettendo assieme anche altre colture alcune delle quali secondo me incompatibili con il nostro progetto come quelle dei radicali gli hanno dato una risicata maggioranza
Allora qual è il problema secondo me politico di fondo
E che questo popolo del centrodestra che ha queste caratteristiche
Così accentuate di continuità che ha questo radicamento così grande in tutt'Italia deve anche trovare un espressione in un grande partito dei moderati
Non unitaria ecco duetto anche Berlusconi il termine unitario
è brutto ricorda esperienza del passato abbiamo già dato con il partito unico e pedoni Como deve niente un partito non è unico partito è un partito che come il Partito popolare di Aznar
Come la democrazia cristiana tedesca come nell'esperienza francese raccoglie su una piattaforma politica
I cattolici i liberali i socialisti democratici ci metto anche il federalismo da resti federalismo bossiano avvolta parlavo con Gava ma più che da Sturzo la lezione dell'autonomia ed è fatalismo dove viene cioè base c'è arrivato ma non è che nella tradizione politica italiana da Milano
Fino a Sturzo al tempo del Risorgimento non ci sia stata anche questa corrente che esortava l'autonomia rispetto Hallo statalismo allora un partito che faccia perno su queste identità che storicamente sono ravvisabili nel nostro Paese e attenzione attenzione ai coatti radicali no
E perché ho un partito lo si connota con visioni di fondo della Società qual è la mia preoccupazione di questo Governo Prodi che spero se ne vada il prima possibile
è che o per legge
Operato un amministrativo o attraverso le Regioni questa fede quando si dice che quando la frittata è fatta e difficile rimettere assieme luogo ora sui grandi temi dell'immigrazione delle nostre identità cristiana del rapporto familiare
Rischiamo che venga scardinato e disgregato
Una assetto della società e dopo difficilissimo tornare indietro a ricostruirlo così come noi vogliamo i cha fa un discorso da cattolico ma è stato Marcello Pera
E scrive un libro con Ratzinger insieme ma quale abbiamo fatto il referendum ho visto persone non credente come Giuliano Ferrara come per che si sono unite cattolici in difesa di che cosa
Di cui elementi che per esempio sottolineano i diritti Macchi dovere
Che i capricci
Di là se non alla sfera del privato e non fanno assurgere al capriccio dimensione pubblica danneggiando indirettamente chi invece oltre i delitti esercita anche dove l'attualità di un dibattito che oggi abbiamo in Parlamento per esempio sui PACS allora
Io credo che appunto questi convegni debbono confermare la piattaforma politica culturale su cui costruire questo grande partito tutto il resto viene dopo compresi il nominalismo il perché
Amici miei c'è stato De Gasperi stato Fanfani c'è sotto Morse Berlusconi nella politica italiana ne ha avuto tantissimi leader il vero problema è pensare che un grande partito dei moderati
Nasca e Possa continuare nel tempo anche a prescindere dai grandi meriti del leader pro-tempore questa cosa non la possono fare i grandi leader che sono impegnati nel momento storico ad esercitare la loro attività o in maggioranza l'opposizione
Però lo può fare quel grande popolo del centrodestra che dal mille novecentoquarantotto ad oggi ha sempre tenuto un comportamento culturale politico ed elettorale omogenei
Grazie
Onorevole Giovanardi terre e il suo contributo e invito a prendere la parola non era Maurizio Gasparri
E nemici il titolo del convegno fa quasi pensare a una valutazione quasi retrospettive storica ma anche il taglio delle relazioni e le cose che ha detto
Nando Adornato perché nei giorni scorsi ho già avuto modo di leggere di approfondire dimostrano che non è una storicizzazione del berlusconismo perché appunto del titolo potrebbe quasi far pensare in maniera maligna questo ma è anche una verifica
E tutti l'avete già fatta su come ha cambiato i linguaggi della politica i processi di aggregazione e perfino la natura e il modo di unirsi degli avversari
E quindi anche nella prospettiva che lo stesso Berlusconi in prima persona e tutto ciò che lui ha delegato dovrà svolgerà in maniera quindi attiva e non da analisi storica verrà anche quel tempo ma mi pare che sia ancora lontano
Prima Ignazio la Russa uguale condividiamo all'interno di Alleanza Nazionale
Posizioni che abbiamo sempre espresso con chiarezza appunto fatto con l'affermazione che condivido qui finalmente un posto dove i cosiddetti berluscones possono non come dire
Dolersi di una definizione giornalistica che è stata utilizzata in maniera malevola quindi parlando del berlusconismo i berluscones possono rivendicare e potrei dire
Hic sunt berluscones quindi io farò d'oggi mio questo motore quindi siamo anche un po'leonesse e quindi in qualche modo quindi bere il Tibet Fusco leonesse BOT ma anche innovare in maniera futurista ed io
Credo che a volte anche l'informazione di sinistra condiziona il dibattito all'interno del centrodestra
Per cui c'è una sorta di sindrome del politicamente corretto nel centrodestra per cui chi poi lavora per la omogeneità e cerca di riconoscere un ruolo di leadership di burro scorie al di fuori di Forza Italia
No logo del convincimento ma è più o meno un venduto onze micro questa è l'interpretazione del termine berluscones
Che alcuni usano da sinistra lo si sottintende ma quelli sono più o meno collusi pur essendoci molte inchieste giudiziarie un concorso esterno o interno non lo so io non so in quale reato e quindi una sorta in questo caso il berlusconismo di accezione una via giudiziaria politica a fare questo tipo di lavoro a volte lo dicevo sottovoce prima anche con Nando Adornato in questi anni chi lavora per le ragioni della coesione del centro destra ha creato una sorta di SISDE
Nella libertà cioè dobbiamo lavorare quasi nascosta adultero perché poi la dichiarazione troppo unitaria
Può anche succedere questi forse dare inerme certamente successo
E sembra quasi un'intelligenza non collimi con intelligenza con l'amico altro tipo di neo reato quei germi intelligenza col nemico tradimento invece la coalizione talvolta c'è il tradimento con l'intelligenza con l'amico
E quindi a volte dobbiamo fare un'azione quasi clandestina di unità della coalizione perché altrimenti si è Berlusconi esso pure si alimenta un berlusconismo l'accezione negativa
Siccome siamo tutte persone maggiorenni e vaccinati e con varie esperienze la politica poi facciamo anche convegni abbiamo fatto e Nando ne è stato infaticabile promotore attori APO al comitato di Todi con tanti amici perfino una costituente
Alla quale hanno partecipato anche soggetti politici che si sono poi allontanati da questo percorso ma non dal centrodestra non da una posizione alternativa alla sinistra abbiamo votato
Un atto politico importante denso di contenuti contenuti che poi anche hanno già ripreso in parte la la relazione come inevitabile contenuti ed è quello che sono
E quindi siamo passati a volte dall'azione clandestina unitaria del centrodestra un'azione pavese con atti politici presenze politiche votazione di documenti e atti che noi rivendichiamo tutti ogni tanto bisogna entrare in clandestinità e quindi qualche volta oggi non è non è un buon giorno per la unità del centrodestra causa perché c'è sui giornali perché le Berlusconi gli hanno attribuito che ha detto non so Fini
Altezzoso non saluta la gente il dramma del centro destra di questa mattina perché non lo sa però comunico e che Minzolini che scrive inventa viene è già stato smentito poi il riso è sempre quello mentre riscrive alle dieci la mattina viene smentito restavano una ditta c'erano lei che dobbiamo costruire il futuro dell'Italia a volte dobbiamo inseguire lo poi si dà la colpa ai giornalisti paranza poi dice la multa insomma no
E allora diciamo oggi mentre si fa un convegno altra importante buona cronaca quotidiana e rompono con la cronaca verrà superata quindi proseguiamo il lavoro importante allora se come dicevo prima dando il presunto berluscones rinvio diciamo utilizzato questa frase giocando sull'aspetto che prima anche la Russa evocava
Dobbiamo prendere atto di una serie di considerazioni quando Berlusconi ha fatto irruzione sulla scena politica
Non ci si era resi conti molti anche dei presenti anche molti esponenti dobbiamo di Forza Italia o alcuni che in quella fase non erano ancora esponenti locali così da della portata del consenso parlo del novantaquattro ricordo quando facemmo le liste ero già Laurent esponente importante nel mese diventava N noi utilizziamo un metodo per cui chiara nel proporzionale prendeva un collegio più diciamo scarso in modo che aveva la garanzia dell'elezione si andava cimentare in zone rischiose c'era un collegio
Buonomanno pensiamo che nessuno fosse buono della verità
Non prendere proporzionale Dio andai in un collegio essendo nel proporzionale una posizione che assicura la conferma l'ho già stato eletto deputato con le preferenze quindi non sono stato nominato ci sono arrivato nel Parlamento con tutti i tipi di leggi elettorali con le preferenze voi con leggi Co questa ultima che era meno avvincente delle leggi elettorali
E quindi avere un collegio di periferia
Di Roma do pensavo di può fare una battaglia dico tanto sorretto proporzionale e faccio porto acqua al mulino mai pensando che ci sarebbe stata l'ondata che precede di che Puma letti tutti anche nei collegi i peggiori d'Italia
Delle periferie di Mirafiori ricordo il caso allora
C'era vogliamo proprio fare anche adesso la televisione che Foletto al Meluzzi che Foletto a Mirafiori e tutti si interrogarono Carmelo Porcu che sconfisse segni a Sassari Dairago Laterza RIS io anche fu e ci fu un fenomeno che non amo nemmeno compreso mentre facevamo le liste
C'è quindi uno dei mesi di Marisa si fanno alla vigilia dell'elezione ci fu l'esplosione di consenso e torna Berlusconi in un contesto anomalo allora l'alleanza era anche un po'spuria al nord Alleanza nazionale che ancora non si chiama tale timore nostro congresso
Venne qualche mese dopo non era alleata Forza Italia sennò con la lega al sud non c'era la lega fu una situazione talmente matematica e rivoluzionaria questa eruzione del berlusconismo che durò sei mesi
Perché naturalmente improvvisamente che il primo governo Berlusconi del quale ed è anche l'ora di far parte durò sei mesi per le varie rotture può adesso Scalfaro e compagnia bella però comunque la verità e che fu troppo improvvisa l'irruzione sulla scena troppo affrettata la compagine
Disuguale perché appunto
Al sud in alcune zone del Sud alcuni nostri dirigenti non si volevano alleare con i democristiani e quindi ebbero Peppino Gargani alcuni zone della Campania non ci avevamo condanno Pera Enzo una cosa compra durò sei mesi parla cosa ripreso per fortuna la traversata del deserto
E poi abbiamo vinto o perso oggi c'è un centrodestra consolidato
Prendere atto che Berlusconi è stato quello che in quella fase ho citato con la fase storica per dire che non si era ben compreso cosa sarebbe accaduto Lord un altro metodo nel novantatré un nostro dirigente allora della MSI
Mi disse erano pochi mesi prima nella discesa in campo di Berlusconi si votano la vera novantaquattro io lavorava Publitalia c'hanno convocata una riunione fanno un partito e vi si fanno partire sì ci hanno le cravatte le penne la valigetta che devo fare era stato chiamato perché lavorando quell'azienda era uno che era già consigliere comunale
Ad Ascoli Piceno tavolo convocato di questo faccia politica per campare lavorava in quell'azienda quindi cosa assolutamente plausibile normale io dissi va attivare fanno un po'a Berlusconi con le cravatte con le pene con le matite tutte donne e politica tradizionale ancora sì qualche televisione ma poche locali volantini insomma computer erano apparsi da poco sulla scena c'era ancora qualche ciclostile ripensare questi che si rovinò Publitalia con le granate cioè di sì ma tu vai a fare riunioni tanto più vuoi che sia
All'idea di promuova Publitalia
E fare vedere che sei d'accordo farei carriera e poi la dichiarazione a favore i fini che fu un atto politico di Berlusconi celato da la Russa e tutto il resto quindi berlusconismo è stato sottovalutato fin dalla sua irruzione
Poi per i dodici anni successivi si è detto tanto mosse nera tanto è una cosa transitoria quanto volete che duri voi politici non parlo di me
Altri noi politici di professione nove torneremo adesso a guidare la scena questo tornerà c'ha le barche le case le televisioni che volete che fa è un road somiglia impreparato
E quindi siamo ancora qui a parlare di questa cosa la prendiamone atto ecco che non è una parentesi della storia apre mutuare
Come dire dibattiti dedica grata Sormano vorrei fare similitudini sono dico anche come nel mondo che Berlusconi fascismo del dopoguerra
E nel turismo c'è ha condizionato tante cose
Il processo unitario del centrodestra specularmente riflesso dall'altra parte io che credo nel partito tra libertà adesso il Progetto stampo lì vedremo la Federazione speriamo che nonostante Minzolini si faccia almeno quella insomma ecco
Credo che insomma si debba andare avanti su quelle strade a sinistra hanno intrapreso una strada Nardone
Dicevo ieri alcuni esponenti dei DS che si aggiravano la Camera presentando le mozioni AN in questo momento sta prima dei congressi mi pare anche Forza Italia provinciali e non fa puro nazionale
Perché non sapendo dove va a parare il processo della Federazione del partito delle libertà ebbene oggi un congresso nazionale di Forza Italia tiene di che dovrebbe parlare
Di chi è il leader del rispettivo partito no perché non ci sono credo su questo dubbio alcuni che Fini sia il presidente di AN che Berlusconi sia il presidente ricorsi darete molte altre cose
I i essi hanno fatto un errore fare un congresso prego s'hanno fatto un congresso che si divide su un Partito Democratico che forse non ci sarà che la cosa più surreale quindi il partito democratico non lo so se c'è già c'è Veltroni De Benedetti per la tratta comunque oggi partiamo radio non si sa se c'è loro hanno fatto il congresso nazionale
Ogni tanto qualcuno se ne ma solo perché avevamo messo al governo
Perché sta storia che Nicola Rossi è un grande economista liberale
Nicola Rossi Olanda dal Governo non ce l'hanno messo e aspettato Natale come Pannella per andare sui giornali quando ci sono meno notizie e una vecchia tecnica della politica Pannella e con il mostro di Loch Ness a Natale a Ferragosto quando ci sono meno notizie appare lui
Solo quindici giorni fa e di Pannella si sono perse le tracce avete notato perché è bravo Marco lo sa alla vostra Natale c'è un po'meno notizia uno va in vacanza e quindi allora Nicola Rossi aspettava il ventidue dicembre perché non l'hanno messa al governo e poi ci sono fior di liberali e di economisti eccetera l'economia italiana può sopravvivere al fatto che Nicola Rossi non sia impegnato in prima linea
E la chiese fa nove noi facciamo bene non fare come DS congressi intempestività e politiche Remo su cose che faremo non faremo ma inutile litigare alla facciamo almeno questa analisi per una convergenza e allora per non essere troppo lungo
Rivoluzione fu sottovalutata non sottovalutiamo la prosecuzione e non escludiamo il percorso futuro voglio dire addio alle anagrafi sappiamo tutti gli anni compleanni che ciascuno celebra ma voglio dire
L'età media si allunga e quindi anche in politica non è detto che si è arrivati a settanta anni chiude un ciclo
Ci sono stati però dei danni del berlusconismo voglio dire non è nella politica tradizionale cos'è accaduto
Berlusconi un leader anomalo non abituato alla vita politica tradizionale qui ci sono amici anche di Forza Italia che vengono da esperienze politiche tradizionale quindi riti delle riunioni dei partiti dei documenti
Che si correggo sono cose normali politica se non è non è non è una cosa spiacevole no anche Nando credo diverse cose sia ad uso e pratico Berlusconi dell'altra storia quindi questo tipo di rito non lo fa
Forza Italia partito che più di altri ha un leader ridere quindi anche gli organi interni non si capisce se ci sono se non ci sono è un dibattito che anche vada all'Inter non voglio entrare in cose di casa altrui allora quelli che criticano anche nel centrodestra Berlusconi
Talvolta vorrebbero averne i pregi perché Berlusconi accanto a questa insofferenza derivi dalla politica anche il pregio di essere un grande catalizzatore di opinione ha una grande capacità intuitiva altri leader del centro destra
Vorrebbero i raggi di Berlusconi ma intanto ne seguono i difetti il difetto di non amare il dibattito dalla normale politica quindi oggi ne abbiamo negli altri parti del centro destra più o meno tutti la tendenza a diventare sì in questo caso Berlusconi esso con Berlusconi di alcuni leader che dicono Berlusconi dica discute troppo tardi forse dare decide prende posizione lo faccio pure io io invece penso che al berlusconismo bisogna aggiungere un po'di politica
Quando facemmo le riunioni promosse anche veneta Nando Adornato dal comitato di Todi una all'Étoile ci fu un'interruzione di Tabacci
Qualcuno la ricorderà che e disse ci fu uno scambio di idee tra Tabacci Berlusconi facciamo il partito di Bersani se da baci ma con le regole
Berlusconi disse certo con le regole già capire una cosa intendesse come regola
E Tabacci intendeva essendo anche un politico diciamo classico un partito si vota a sfavore iscrizioni Pai chiaro che abbiano retto ridere quelli che sono i temi del già dall'opinione pubblica ma insomma o qualche regola in più non è che fa male ed anche il risultato non cambierebbe
Ecco allora io credo che dal berlusconismo i partiti tradizionali o i partiti nuovi che sono nati al centrodestra dall'esperienza di partito dizionari hanno un po'subito questa tendenza liederistica ma uno di loro sul piano dell'analisi non c'è intento polemico
Che soffoca la discussione all'interno dei partiti che è un rito necessario quindi io proporrei che nella prosecuzione dell'esperienza del berlusconismo si abbinasse ad un po'di politica normale con le regole con le riunioni tanto il leader del centro destra quei tre o quattro sono il leader con più consenso del centrodestra eh vita notizia incredibile un sondaggio ci rivela che Silvio Berlusconi e quello che ha più consenso nel centrodestra e in assoluto
è assodato perfino quelli che avevo qualche dubbio
Abbiamo fatto le tre punto tre quattro punti accentuata a dire quello è venuto il risultato sul la puoi girare come ti pare quindi assodato che si sa che è così facciamo un po'di regole un po'di discussione tra di noi siamo alla Federazione ciò facciamo il metadone dalla politica
Ma ci inventiamo il comico su berlusconismo il convitato di Todi
Le riunioni dei partiti che hanno le componenti rare non ce l'abbiamo ancora le mozioni sul tema della famiglia atipico Dinoi si può permettere il lusso di raccogliere qualche firma in Parlamento e autodeterminare qualche posizione e Magna Charta in libera
Riportiamo nelle istituzioni dopo io le regole tanto il risultato diciamo non cambierebbe quello finale e ciascuno di noi può avere al massimo la pretesa di dare un idea un contributo ritagliarsi sono meritava un ruolo e sono fa niente insomma
Quindi io propongo che si combattano i difetti del berlusconismo mutuati dagli altri partiti classici che si introducono un po'di regole se che non è un attentato alla non è lesa maestà nei confronti di nessuno perché ognuno di noi almeno io del metal alla consapevolezza dei ruoli dei limiti e sono ampiamente soddisfatto del dei ruoli degli incarichi che nella mia intensa attività politica ho raggiunto e che non sono stati a causa della mia piccola discesa in campo da ragazzo nelle file della destra non per andare al Governo fare il ministro
Per quanto riguarda altre cose non dico cose già dette quanto il berlusconismo almeno abbia cambiato linguaggi lo stile degli altri partiti l'ultima cosa che voglio dire
Bisogna dare continuità al progetto questa è la verità
Il grande successo e lo dice anche Berlusconi se stesso sarà quello di consolidare il bipolarismo di fare sì che questa basta aria moderata nel solco del popolarismo
Europeo di baci abbiamo fatto in altre occasione anche rendevano Dio bisogna difendere unità della CDL a sono berluscones adesso tutti i documenti viene c'è una rincorsa
Io sono scavalcato da Berlusconi S Irene che non si sa più come farsi riconoscere per diciamo dire guardate che sta cosa l'abbiamo detta per anni c'è una rincorsa a volte acritica io senno anche Amico a titolo gratuito di Berlusconi quando c'è qualcosa che non sono d'accordo
Il tema dico insomma non farci comunicati stampa per alimentare di situazioni non telefona Minzolini come qualcuno appena esce dalla da qualche incontro perché questo voi succede osserva
Ecco io credo che noi dovremmo garantire la continuità di questa esperienza che non vuol dire l'avvicendamento nella leadership io ho fatto sempre viva Scajola a diciamo parlato di De Gaulle no facendo un paragone tra Berlusconi adesso non voglio fare paragoni per io faccio un paragone politico il gollismo
E ho qui come tanti convegni viene che periodicamente organizza alcuni di voi hanno partecipato sono stati invitati ho fatto l'uno uno videoclip dicendo continuità nel bipolarismo mettendo anch'io faccio afona poi televisione nel mio piccolo abbiamo fatto un DVD
Con le immagini in cui si va a vedere Nixon poi Bush padre e Bush figlio e poi la Thatcher e poi si arriva fino a Cameron e poi del golpe Pompidou Giscard estende Chirac Sarkozy e come dobbiamo dare un una continuità poi tra cento mila anni qualcuno fra il di Putin e ci sarà Berlusconi non lo so chi viene dopo o meglio le statistiche ci dicono che fine quello che ha più numeri pirata ma anche qui dico una cosa scontata e banali vedremo quando ma dobbiamo lavorare per questo e quindi la vera sfida del berlusconismo e far sì che tra cento mila anni qualcuno parli del berlusconismo come oggi si vara le bullismo e dei gol non c'è più l'onore però il gollismo c'è oggi la sfida il gollista Sarkozy eccetera
Quindi questo è l'obiettivo politico per far questo occorre coesione occorre qualche regola in più i leader i campioni il campionissimo in questa fase ce l'abbiamo e come dire costo d'essere tacciato di Berlusconi Silvio ci hanno dato nessuno ce lo tocchi il tempo degli altri verrà quando i tempi dalla politica dei numeri lo scandiranno non è che c'è
Un timing preciso in politica però dobbiamo convincerci tutti dal primo Berlusconi e che sono quattrocento mila diranno fu una parentesi
L'ho detto che non lo è però nel di fronte ai cento mila neanche dieci quindici anni sono apre lo fece perché poi ce l'ha i suoi interessi c'erano le leggi e anche lì io sarò processato per concorso esterno con collegi varie che sono state fatte invece deve essere il fondatore di un bipolarismo di un'aria moderata
Di un'aria che si inserisce nel solco del popolarismo europeo dicono che abbiamo detto che il perfino votato e approvato qualche volta con qualche regola nelle costituente dei comitati promotori questo deve essere il vero obiettivo politico far sì che ci sia come c'è il gollismo dell'ultimo se popolosi offendere ma anche tra mille anni ci sarà questa denominazione
Tre mila anni io non non conto di esserci però non sarebbe per me berluscones per molti anni motivo di sofferenza l'importante
E costruire un vasto e continuativo Progetto politico questa è la vera sfida che oggi abbiamo sul tema sul termine del berlusconismo grazie
Grazie all'onorevole Gasparri i lavori di questa prima sessione del nostro convegno verranno conclusi dall'onorevole Sandro Bondi
Di segnarlo che alla conclusione alla fine del discorso dell'onorevole Bondi e previsto
Per tutti gli ospiti un cioè al primo piano dell'hotel
L'onorevole Sandro Bondi coordinatore nazionale di Forza Italia prego Sandro
Carlo Ferdinando
Mi hai messo in serio imbarazzo
A chiedermi di parlare della berlusconismo
Al di là di questo io credo che mentre noi oggi
Parliamo
Di Berlusconi
E del berlusconismo per merito della lucidità intellettuale della passione politica
E della generosità personale amico Ferdinando Adornato e ne parliamo giustamente
Ancora una volta non il berlusconismo ma Berlusconi in persona
Aggredito
Per ciò che rappresenta
Proprio in questi giorni
Sappiamo tutti ciò a cui mi riferisco è un attacco personale un attacco politico
Nei confronti del leader dell'opposizione in questo Paese
Nei confronti del leader che rappresenta oggi la maggioranza dei cittadini del nostro Paese
Allo stesso modo
Del periodo successivo al mille novecentonovantasei Carlo Ferdinando quando
Anche allora
Non si accontentarono di vincere le elezioni
Non si accontentarono di conquistare il potere ma vollero anche allora distruggere personalmente e politicamente il leader dell'opposizione così Acate anche oggi allo stesso modo
Perché vogliono distruggere Berlusconi che vogliono dividere indebolire di conseguenza l'opposizione nel suo complesso
Innanzitutto credo perché Berlusconi è stato detto resta
Resta l'unica speranza del Popolo delle Libertà
Che qui qualcuno ha sorriso ma è la pura e semplice verità
Quando si dice che se non ci fosse oggi oggi più che nel novantaquattro Berlusconi il popolo delle libertà come è scritto anche in questo invito
Cadrebbe nella disperazione
E nell'assenza di speranza
In un futuro diverso di questo Paese
In secondo luogo perché Berlusconi rappresenta l'unica guida oggi possibile
Dell'opposizione
Capace non soltanto di tenere unità
L'opposizione stessa
Ma soprattutto capace di rappresentare di dare voce a tutto il popolo dei moderati nel nostro Paese avendo come riferimento non il populismo ma la democrazia
Avendo come riferimento e come ancoraggio solito
Forte non l'antipolitica come detto Ferdinando ma la politica vera nobile
Che traccia
Le prospettive del futuro del Paese
Infine perché Berlusconi
A questo questa capacità di mettere a nudo di mettere allo scoperto
E questo fa male
Di mettere a nudo la vecchiezza impressionante
L'arretratezza spaventosa di questa sinistra che abbiamo in Italia
Di una sinistra e di un ceto politico che
Non cambiano mai
Che sono capaci soltanto di inventare delle formule
Sempre più stucchevoli e sempre più vuote di significato
E siccome questa sinistra
Questo ceto politico non comprende l'italiano
Non comprende l'Italia
Allora per questa classe politica per questo ceto politico per questa sinistra che non conosce gli italiani perché non ha gli strumenti culturali prima ancora che politici per comprendere l'Italia che cambia allora per loro l'Italia è un Paese impazzito
Siccome non la capiscono non capiscono italiane italiani per loro non possono che essere impazziti
Ma lo specchio rotto della Società italiana di cui parla Giuliano Amato non è lo specchio rotto della Società italiana è lo specchio lotto di questo governo di questa maggioranza di governo
E sarebbe l'ora che ci dice che sarebbe loro sarebbero ora che aprissero una riflessione e che Giuliano Amato aiutasse li aiutasse ad aprire una discussione seria su questo piuttosto che baloccarsi su delle formule astratte
E alla fine inconcludenti
Chi di noi l'ha detto anche molto bene Claudio Scajola
Che Dinoi
Anch'io compreso
Non ha in qualche momento di questi ultimi anni sorriso con la condiscendenza
Di fronte alle accuse
Di Berlusconi alla sinistra di essere una sinistra ancora comunista
Di cambiare nome ma non dica ma ma non di un cambiare mai di rimanere sempre la stessa che Dinoi non ha sorriso qualche volta di fronte a queste accuse
Alla sinistra di essere ancora comunista e invece aveva ragione
E aveva ragione non per eccesso aveva ragione per difetto
Perché il panorama che si spalanca dico di fronte a noi oggi della sinistra da pienamente ragione a Berlusconi
Che non a caso era stato compreso dal popolo italiano su questa come su altre questioni e non compreso tra ceto politico italiano anche da una parte del ceto politico che pure aveva ed ha seguito Berlusconi
Se dovessi dire io oggi
Che cos'è il berlusconismo
Io direi che il berlusconismo
è diventato il marketing e la sinistra italiana
Una sinistra che come ha detto molto bene Ferdinando
Scimmie ottavo malamente
Declina malamente Berlusconi
Ma senza un'anima
Senta una prospettiva politica
Senza un'identità senza coraggio senza convinzioni senza purezza
La polizia intellettuale e politica
Guardate Veltroni
Veltroni l'esempio più eclatante di questo fenomeno
Del berlusconismo come marketing la sinistra
Uno che senza imbarazzo uno che senza imbarazzo alcuno sale sul palco di un teatro
Per una turni di spettacoli
Per rappresentare
Per diventare attore della bella politica
Uno che fa una cerimonia per
Dedicare ad un Papa tanto amato dal nostro popolo una stazione come quella di Roma e poi si rimangia tutto senza vergognarsene
Questa non è la bella politica questa la politica più brutte ipocrita
Che si possa fare del nostro Paese
Questo è il berlusconismo come marketing appunto non è
è un berlusconismo senza Berlusconi
Per l'appunto
Senza
La politica di Berlusconi senza l'amore per la verità e la libertà di Berlusconi senza il cuore di Berlusconi
E qui però ha preso in giro naturalmente in abbondanza
Perché Berlusconi è una cosa seria
Berlusconi è una persona seria
Berlusconi si identifica con una cosa seria
Che è un progetto di modernizzazione del nostro Paese questo è se si vuole il significato più profondo della politica di Berlusconi modernizzare questo Paese
E noi e Berlusconi ci ha provato a modernizzare questo Paese contanti risultati
E purtroppo noi oggi per ventiquattro mila maledetti voti siamo Ringhio siamo ripiombati in una
Pericolosa per il Paese restaurazione politica che ha interrotto drammaticamente il cammino delle riforme del cambiamento del rinnovamento della modernizzazione dell'Italia che era necessaria per questo Paese
Berlusconi ha fatto delle cose serie non ha fatto del marketing
Ti dice che nel novantaquattro Berlusconi abbia fatto un miracolo fra virgolette
Certo che ha fatto miracoli
Fra virgolette
Che cos'è se non un miracolo il fatto che un uomo politico un uomo un imprenditore
In pochi mesi dà vita ad un partito partecipa alle lezioni vince le elezioni diventa capo del governo in mezzo all'ironia come è stato anche ammesso del ceto politico italiano che cos'è
Che cos'è questo se non un vero e proprio miracolo nel senso di un fatto straordinario
Legato all'intuizione politica di Berlusconi
Che aveva che ha compreso che aveva compreso la necessità di dare di fornire una casa una nuova casa agli elettori moderati orfani
Dei loro partiti di riferimento in Italia spazzati via
Da Tangentopoli
Ma un uomo che non aveva avuto soltanto l'intuizione politica ma il coraggio il coraggio qui è più importante ancora dell'intuizione politica cioè che ha avuto il coraggio
Di mettersi di traverso rispetto alla gioiosa macchina da guerra della sinistra nessuno ha avuto questo coraggio in Italia se non Berlusconi e questo è un merito che nessuno gli potrà togliere mai
Nella storia di questo Paese il coraggio di impedire agli eredi del Partito comunista di conquistare il potere non per meriti propri ma semplicemente perché non c'erano più avversari sulla loro strada essendo stati cancellati dalle indagini di Mani pulite
E questo paradossalmente è stato un danno anche per la sinistra
Perché un'altra volta
La sinistra ha avuto l'illusione
Che non sarebbe stato necessario fare i conti con la propria storia un'altra volta la sinistra italiana ha avuto l'illusione che potesse imboccare una facile scorciatoia al potere senza fare mai pronti con la propria storia
E questa è stata un'altra occasione sprecata della sinistra che ha impedito alla sinistra di diventare la sinistra autenticamente riformista
Ma io sono convinto che il vero miracolo Berlusconi non abbia fatto nel novantaquattro
Io sono convinto lo dico da tempo che il vero miracolo Berlusconi lo abbia fatto dopo il novantasei
E io credo di aver avuto questo privilegio nella mia vita personale
Di poter vivere questi momenti politici storici
Nella vita politica italiana
Dopo il novantasei dopo la sconfitta elettorale del novantasei anche allora noi non perdemmo
Nel maggio non per non per demone proporzionale che abbiamo nel maggioritario dove anche al novantasei
Vincemmo le elezioni avremo la maggioranza dei cittadini italiani dalla nostra parte per demone collegi maggioritari a causa anche della desistenza tra l'alleanza di Prodi e Rifondazione Comunista
Ma tuttavia perdemmo le elezioni e Prodi si insediò a Palazzo Chigi io ricordo quei giorni come tutti voi
Mi ricordo però potendo vivere da vicino la vita anche di Berlusconi e ricordo l'articolo Sempre del Corriere della Sera
Di Francesco Merlo intitolato De profundis
Anche le novantasei de profundis titola un articolo di fondo Francesco Merlo sul Corriere della Sera che era la dichiarazione di morte politica e non soltanto di Berlusconi di Forza Italia e della Casa delle Libertà non c'era più speranza per il futuro
E lo ricordo soltanto una sconfitta politica ricordo la persecuzione giudiziaria
Giunsero persino a minacciare di commissariare tutto il suo gruppo economico tutte le sue società
Allora in quei mesi
Per questo dico che non si accontentarono neppure nel novantasei della vittoria politica volevano distruggere annullare Berlusconi come persona
Giunsero a minacciare di Comiso dare tutte le sue società e lì in quei giorni in quei mesi toccò lattice il culmine una delle persecuzioni giudiziarie più violente più drammatiche che si ricordino nella storia di un Paese democratico dell'Occidente ce lo ricordiamo questo
Ma non basta una sconfitta politica e la persecuzione giudiziaria
Qualche anno più tardi Berlusconi rivelò di essere in quei giorni stato gravemente ammalato
E qui si cumulava la sconfitta politica la persecuzione giudiziaria perfino la malattia
Ecco perché dico che allora Berlusconi fece il miracolo più grande
Della sua vita come politico e come uomo perché io credo e allora io vidi che nessun altro uomo politico avrebbe potuto trovare dentro di sé le energie le forze spirituali per reagire a questa situazione drammatica
Di allora e lui dentro di sé trovò
Le ragioni morali ideale per andare avanti
Per resistere in quelle situazioni drammatiche e per ricostruire passo dopo passo
Mattone dopo mattone la rivincita la traversata nel deserto
La vittoria d'elezione l'ingresso nel Partito popolare europeo che fu un caposaldo nera strategia politica di Berlusconi
La vittoria europea e la vittoria le regionali e poi la vittoria alle elezioni politiche
E poi il lungo e faticoso periodo di governo a cinque anni di governo
Con una opposizione dico soltanto questo che la sinistra ha condotto al governo Berlusconi che è un'opposizione moralmente prima che politicamente ripugnanti
Hanno condotto cinque anni di opposizione al governo Berlusconi fondata sulle falsità sulle menzogne su una opposizione
Totalmente irresponsabile hanno dipinto un Paese sull'orlo del baratro del declino dell'impoverimento cioè su delle falsità assoluti
E infine la prova che Berlusconi ha dimostrato in campagna elettorale è stato detto
Se tutti avessero avuto la sua generosità
Se tutti avessero creduto come ha creduto lui se tutti avessero avuto la sua tempra di combattente durante la campagna elettorale è stato detto noi le elezioni politiche certamente le avremmo vinte e non l'avremmo persa
Ma quanti miracoli deve fare questo uomo
Io sono convinto che gli storici
Quando scriveranno la storia di questi ultimi dodici anni io sono convinto di questo Ferdinando dentro di me che quando gli storici scriveranno la storia di questi ultimi tredici anni
Diranno e certificherà nato in questi nel corso di questi ultimi dodici anni nella vita politica italiana
Vi sono state chi due colpi di Palazzo
Che hanno deviato il corso della storia politica del nostro Paese rispetto alla volontà del popolo italiano
Nel novantacinque nel novantasei
Io penso che questo gli storici lo scriveranno
Oggi siamo nuovamente in una situazione di rischio per la democrazia
Quando chi vince per venti mila voti del modo in cui ha vinto e non vogliamo tornarci sopra
Occupa tutte le istituzioni del Paese
Governa con i soli voti dei senatori a vita
Smantella tutte le leggi approvate dal governo precedente
Promuove una legge contro il capo dell'opposizione cosa deve ancora accadere in questo Paese
Per suonare l'allarme sulle sorti della nostra democrazia che cosa deve ancora cadere
Io penso che sia venuto il momento per ciascuno di noi di dare una testimonianza una testimonianza forte di valori in cui crediamo e della preoccupazione per il futuro del nostro Paese
Ma per questo noi dobbiamo sapere che oggi più che mai abbiamo bisogno di più politica
Come impegno come servizio come passione come intelligenza
Come cultura e abbiamo bisogno di più partiti
Che abbiano una visione dei problemi del Paese
Ed è il futuro del nostro paese
Io penso che il tema di fronte al quale noi ci troviamo oggi non è tanto il problema di Forza Italia degli altri partiti della Casa delle Libertà
Noi oggi siamo di fronte al problema
Della mancanza di una vera e propria classe dirigente del nostro Paese
Questo è il punto fondamentale
Io sono stato nelle regioni del Sud anche pochi giorni fa e nessuno questo è ancora più nel Sud questo ancora più clamoroso ancora più evidente
Dopo Tangentopoli la vecchia classe politica del meridione del Mezzogiorno pur con tanti limiti e difetti ombre e luci
Che aveva però saputo assicurare lo sviluppo economico e la democrazia dopo la sparizione della classe politica
Della cosiddetta Prima Repubblica nelle regioni del Sud non è più un'alta una nuova classe politica dirigenti e questo vuoto è stato riempito da un personale politico in gran parte legato alla criminalità organizzata
Questo il punto fondamentale
Questo riguarda le regioni del Sud del Mezzogiorno ma la mancanza di una vera e propria classe politica dirigente di questo Paese è un problema che interpella tutte le forze politiche del Paese le non potremo assicurare
La modernizzazione dell'Italia le riforme il cambiamento di cui abbiamo bisogno la sconfitta della criminalità organizzata
Ve lo potremo mettere mano nessuna riforma dobbiamo saperlo se non vi sarà una classe politica dirigente degna di questo nome nel nostro Paese che non c'è perché se ci fosse stata dopo le elezioni di aprile una classe dirigente degna di questo nome non avrebbero fatto quello che hanno fatto
Perché se ci fosse stata una classe dirigente politica degna di questo nome dopo le elezioni di aprile
Con un Paese spaccato in due una classe politica avrebbe cercato delle soluzioni politiche istituzionali per riconoscere questa realtà politica del Paese
E non far finta di niente e non fare forzature e non andare avanti in questo modo
Una Turandot le istituzioni
Abbiamo siamo al punto che abbiamo un presidente io dal primo giorno les Bleus denunciato inascoltato ho fatto un discorso alla Camera nel nulla
Ma non non rinuncerò mai a denunciarlo con tutta la simpatia umana che io abbiamo un presidente della Camera che fa il segretario di un partito politico non era mai accaduto neanche quando Ingrao era presidente della Camera
Questo è un grave snaturamento delle nostre istituzioni democratiche di cui tutti devono avvertire il rischio e la pericolosità per il futuro dell'Italia
Il silenzio dimostra che siamo in una situazione in cui nessuno più alla consapevolezza di questi drammi
Di queste storture nella vita di della vita democratica del nostro Paese
Ecco vedete
Noi come Forza Italia siamo impegnati in questo processo con tutti i nostri limiti i nostri difetti che consegna di quel pezzo sapendo però una cosa che senza Forza Italia
Non vi è alcuna possibili no alcuna possibilità di vero cambiamento di vero rinnovamento del nostro Paese pur con tutti i nostri difetti senza Forza Italia non vi è alcuna prospettiva vera di cambiamento nel nostro Paese
Noi siamo impegnati
In questo processo ho detto Claudio fa posso parlare come di Fabrizio certamente I tutti non gli amici di Forza Italia siamo impegnati in questo processo perché Forza Italia ha una classe dirigente
Che non è inferiore a nessun'altra classe dirigente di nessun altro partito anzi forse migliore sono di questa classe dirigente ha bisogno di riconoscersi come tali
Ecco perché noi pensiamo io ritengo che la nascita di una direzione politica di Forza Italia è la leva
Rivoluzionaria per dimostrare e per valorizzare una classe politica di Forza Italia che all'altezza delle sue responsabilità di aiutare di sostenere Berlusconi nelle sfide che abbiamo davanti a noi per non lasciarlo solo
Ma sapendo anche che un leader non può essere autosufficiente rispetto ai partiti
E rispetto la classe dirigente di un partito
Noi siamo impegnati come diceva Ferdinando a radicare politicamente il berlusconismo nella vita politica italiana
E siamo impegnati in un progetto in grado di tramandare non il berlusconismo
è una parola che non mi piace il berlusconismo
Ma di passare il testimone dei valori dei programmi della novità politica di Berlusconi è una nuova classe dirigente di questo Paese rinnovata nuova quando sarà il tempo ma dobbiamo farlo oggi però perché il tempo scade
Ecco la mia conclusione cari amici scusate se ho rubato troppo tempo
La mia conclusione in questo convegno dedicato al berlusconismo è che il berlusconismo termine coniato anni fa da Bertinotti per disprezzare
La rivoluzione liberale in realtà non esiste
Esiste invece la politica di Berlusconi una politica concreta che ha rinnovato la politica tradizionale aprendo le nuovi orizzonti e permettendo all'Italia di imboccare la strada delle democrazie più moderne
Ed esiste purtroppo l'antiberlusconismo questo sì quel micidiale collante ideologico politico che deriva direttamente dall'oggi o per l'avversario
Inoculato da leninismo e dal comunismo che consente la sinistra dire Tare di restare fittiziamente unità in una perversa logica di potere
Ma Berlusconi non il berlusconismo è il futuro
Mentre tutti gli ismi retaggi ideologici del secolo passato sono destinati a scomparire inesorabilmente
Sotto la spinta della modernità incarnata da Berlusconi che troverà lì infatti vigore nelle nuove generazioni nate e cresciute sotto il segno della politica di Berlusconi senza avere in testa le divisioni
Le nostalgiche gli schematismi della guerra fredda
Berlusconi è l'innovazione la modernità e l'antiberlusconismo è destinato a finire in archivio come uno dei tanti errori storici della sinistra italiana grazie
Direttore