Intervista a Francesca Sforza, inviata del quotidiano La Stampa a Mosca sulle relazioni tra l'Unione Europea e la Russia

Torniamo ad occuparci dei rapporti tra la Russia di Putin e l'Unione europea lo facciamo con Francesca Sforza
Che inviata del quotidiano la Stampa a Mosca ma che ha seguito anche per molti anni per la stampa invece la politica tedesca perché è stata anche corrispondente della Stampa in Germania
E per questo ci pare particolarmente utile rivolgersi a lei dato che c'è iniziata il nel semestre di presidenza tedesca della Unione europea dato che Angela Merkel la cancelliera Merkel ha avuto rispetto al suo predecessore Schroeder rapporti decisamente diversi diciamo più difficili con il presidente Putin ne parliamo con Francesca Sforza anche perché il suo giornale e quello che ha dato un taglio diciamo più critico in qualche modo sulla digita del presidente del consiglio Prodi nella residenza di soci con con Putin
Putin diciamo apprezza più Prodi di Berlusconi perché perché tutti e due hanno rilanciato diciamo il tema del multilateralismo ed è un momento importante da questo punto di vista
Francesca Sforza le volevo chiedere per l'appunto di farci il punto su come la la cancelliera Merkel intende affronta aree per l'appunto il rapporto con Putin che le tappe diciamo anche lei ha fatto recentemente un'intervista peraltro alla Merkel
Per farci capire diciamo qual è l'impostazione della Merkel
Allora l'imputazione della Merkel innanzitutto di grande distanza con il suo predecessore e questo senz'altro
Anche per motivi di politica interna lei ha una grande coalizione che è assente difficile da governare e per cui posizioni chiare che privilegino la sua parte rispetto a diciamo i socialdemocratici tedeschi e sempre pista bene dall'elettorato tedesco per cui cert'altra anche una ragione di politica interna che ha detto la Merkel ha una storia precisa
La Merkel è cresciuta nella DDR lo ha vissuto che cosa significa vivere nel socialismo reale e poi inedita poi ereditato una politica molto chiara anche quella della Fed è utile il motto culla
Per cui veramente le priorità
Sono quelle ti una famosa frase di colera con Israele e con la Polonia la Germania deve avere sempre una un occhio di riguardo
Quindi che c'è nella nella posizione della Merkel
Una diffidenza per la Russia vogliamo ereditata dalla sua storia personale ma c'è anche la sua storia politica che guarda con grandissima attenzione alle esigenze della Polonia e delle Repubbliche baltiche
E che in questo momento ai e più dalla loro parte che non dalla parte russa
E però che ci sono anche come dire interessi molto forti e la Merkel è una che fa politica agendo per indicare sia una una sicura direi molto pragmatica
Per cui onestà chiedere come dire l'atto emozionale del suo rapporto con la Russia ma proprio veramente quello degli interessi e purché senz'altro la politica di interessi che la Germania intende Atene con la Polonia
Non vuole cioè non non intende come dire come non conosce cedimenti rispetto a quello che può essere il rapporto con la Russia
C'è una preoccupazione che la Merkel in affetti ha sempre avuto per esempio proprio ideale il gasdotto del Baltico il caso sono al Nord che bypassa per l'appunto la Polonia e quindi anche rispetto a questo con la Ru cosa che non è affatto gradita per l'appunto alla Polonia che la Russia ha voluto fortemente e se la ritrova diciamo già fatta questa frittata nello stesso tempo però è comunque la Germania è il primo partner commerciale in Europa della Russia
E per di più si ritrova il ministro degli esteri Stan Meyer che è un po'il continuatore della politica di Schröder quindi anche difficile muoversi infatti è un corridoio delicatissimo quello entro cui la Merkel si muove nei rapporti con la Russia
Perché anche lei assolutamente sensibile alle pressioni dei gruppi forte i tedeschi che hanno invece tutto l'interesse ad investire
In Russia e che ci sia una un un interscambio forte efficiente consistente però il e quindi soltanto perché non mette in discussione quello che ha citato l'operazione del nuovo gasdotto europeo che invece va al grosso detrimento così del della politica polacca e anche delle baltica
Però che perché da una parte la Merkel non rimette in discussione a quell'accordo dall'altra certa nuove prospettive per quello che saranno i futuri accordi ricito a queste due più la Merkel ha rifiutato la proposta di Putin di aumentare l'interscambio sul giacimento Stoccolma non ha ceduto siberiano
E lo ha rifiutato perché dicendo noi vogliamo fare una politica energetica comune in Europa alla indipendentemente dal fatto se questo è vero o no
E perché poi la politica energetica comune non è che l'Europa è una roba difficile da da portare avanti il messaggio che lei ha dato puntine è l'attenzione
E non è che l'offerta bilaterale mette in una situazione di debolezza
E allora siccome poi la politica russa sempre così velatamente solleva delle piccole cose tipo il minacciato
Rispetto alla come dire alla possibilità che Putin poi bloccasse gli investimenti tedeschi la Merkel ha risposto ha detto
Noi agiamo come investitori in modo diciamo parallelo nel momento in cui Russia fa dei problemi che ci vuole per gli ostacoli metteremo in atto il principio di reparti di reciprocità
Per cui ha fatto capire Putin perché gli affari si fanno però non Tiffany no capito di una politica questo diciamo la difficoltà di trattare con la Russia sostanzialmente per noi Paesi europei è che in Russia coincide in qualche modo il potere politico con il politico ed economico soprattutto parlo di queste economie grado di che riguardano il suo studio genetica mentre invece il calo dei Paesi europei sostanzialmente no almeno non in modo così netto
Per cui chi verifica sempre l'equivoco c'è Putin si muove il cui e Castro tu ottieni rimesso in genere i capi di Stato europei il problema di chi era per noi politicamente a giallo in modo poi certamente i nostri conti
Per quanto ci possa essere un
Un raccordo tesa a una linea comune il principio anticipiamo insieme non siamo le stesse persone ai vertici delle stesse cose
Sì per profondo equivoco che getta cioè che tutte le volte la politica russa getta nella sua contrattazione con l'Europa
Brillare all'offerta peraltro rifiutata se abbiamo capito bene
Aveva proposto Putin è troppo alla Germania di diventare lo snodo diciamo proprio per per lo stoccaggio una specie di Abbe internazionale parità scarica non è una diciamo preceduto di poco conto assolutamente un rifiuto ma è un rifiuto politico
Attenzione un rifiuto politico perché probabilmente non c'erano le condizioni perché questa cosa
E fosse così definita a livello di gruppi industriali da permettere alla Merkel
Cioè da da mettere la Merkel un pochino alle strette su una cosa così importante ma politicamente la la Merkel in qualche modo attento appunti lei si rifiuta di ragionare con lui su questo piano
Cioè gli ha detto io sugli investimenti si Peuterey è un gioco che non ne parlo io disinvestimenti di stoccaggio io sono il il Capo di Stato questo è il messaggio che la Merkel ha mandato Putin
E chiaramente è un messaggio forte questa già forte che Putin capisce molto bene perché è abituato a invece cambiare continuamente il dato politico con quello economico confonderli vediamo anche colto come schermo
Comportato nella crisi col casco l'Ucraina con la Bielorussia con la Georgia cioè
è un continuo scambiare no la la potenza politica con quella economica invece dalla Merkel appunto come dire la paura è stata posta su un altro piano
Angela Merkel ha detto sì che l'investimento c'è un principio di reciprocità seguaci ostacolate ho chiesto copia
L'economia russa e Pino che forte ci sono i petrodollari adesso ma anche l'economia Francine c'è perché poi tutti questi soldi che vengono prodotti dalle dalla vendita delle risorse energetiche non vengono riconvertiti in Russia questo vuol dire infrastrutture scadendo
E alto tasso di miseria qui fino a un certo punto può tirare la corda sulla forza della sua economia
E questa questo porre l'accento da parte della Merkel sul fatto che bisogna avere una politica comune energetica per quanto riguarda l'Europa nei confronti della della Russia e quindi e quindi una sconfessione di accordi bilaterali che lo stesso tempo vanno avanti d'altra parte il caso
E Nicastro ma viene considerato esemplare per certi versi la porrà quindi contrasto
Per l'appunto su queste politiche ogni paese europeo cerca di fare cavaliere solo come si dice cioè si torna infatti questo è un grosso problema proprio durante il mio colloquio con lei
Si è parlato di questo cioè di questa in qualche modo schizofrenia dei rapporti con la Russia per cui da una parte
Chi cerca di fare una politica energetica comune dall'altra di fatto ognuno fa i suoi assistiti laterale però lei a questo perché di nuovo è una pragmatica in questo anche abbastanza abile
E diceva bisogna comunque tenere fermo al fatto che c'è una concorrenza virtuosa tra aziende tra gruppi tra impresa e europee
Che di fatto va a beneficio di tutti lei ha fatto l'esempio non so delle strutture ferroviarie che nel futuro saranno comuni tra Italia Francia Francia Germania
Per quei ci comincia divertimento poi in genere si porta dietro inevitabilmente anche altre strutture europee
Ma il punto che mi sembra importante epilogo anche qui e poi bisogna vedere se cioè sia veramente così perché poi quando si tratta di fare investimenti contratti partecipazioni
E insomma poi è vero che uno gioca in effetti la sua partita però il molto forte su quella perché l'inchiesta è veramente un pochino questa separazione dei ruoli che dice una cosa e la politica una cosa e l'economia belliche dell'economia ci sia una concorrenza virtuosa e che in qualche modo ognuno cerchi di fare di agire secondo il proprio interesse
L'importante è che come Europa noi facciamo sì che questi interessi siano in qualche modo con i privilegi e non pagano a scapito di un oggi un altro stato membro
Bene grazie a Francesca Sforza inviata del quotidiano la Stampa industria