Come esserci. I credenti nella nuova fase della politica secolarizzata

Se parlato non si
Pallottole non so niente da dal malgrado freccia grazie
Siamo cerchiamo di
Lei
Domani
Fighters coniuge inserito saluto di
Pubblico due due cibo va
Be'va
Aveva vai vai vai
Chiuso
Tutti
Sì ci sono regionali
Ci sono c'è la bisogna televisione riservato dei nuovi nuove
Pensa
La parte più delicata
Va mai di qualcosa nei paesi non OCSE per l'ordine pubblico
Valutarla
Abbiamo cominciano grazie se vi accomodate così cominciamo grazie
Grazie buona sera a tutti ringrazio Pierluigi Castagnetti per questo invito io mi presento mi chiamo Chiara Geloni sono una giornalista
Lavora al quotidiano Europa quotidiano della Margherita e non solo
Quotidiano che segue
Tutta l'area del Partito Democratico presente e il futuro
Dovrei presentare le persone che sono qui al tavolo anche se non ce ne sarebbe bisogno di presentare il presidente del Senato Franco Marini segretario dei DS Fassino
E Pierluigi Castagnetti che insieme a Savino Pezzotta tra ha scritto questo questo libero frutto di una serie di dialoghi
Che si sono svolti durante e dopo l'ultima campagna elettorale per le politiche questo libro intitolato più come esserci è una riflessione
Sul ruolo dei cattolici nella politica
Che
Si si muove un po'come un come una sorta di pellegrinaggio ideale tra quattro luoghi dell'Italia che ricordano quattro personaggi Ermanno Gorrieri Alcide De Gasperi Aldo Moro e Amintore Fanfani poi lo dirà meglio lui cosa dice il libro io volevo cominciare questa chiacchierata
Ricordando poi se la se la racconto male il segretario la racconterà sicuramente meglio di come farò io
Raccontando a Castagnetti
Un'impressione che io ho avuto
All'ultimo Consiglio nazionale dei DS
Fassino aveva fatto una relazione molto importante oltre che su varie altre cose
Sul tema del rapporto coi cattolici aveva detto Fassino che
Che le forze democratiche in questo Paese non hanno mai concluso realizzato cose significative per l'Italia se non in un rapporto di dialogo e di e di cooperazione con i cattolici e allora come detto al suo partito guardate che stiamo attenti a dire no accumulatore che è un po'attraversa i DS
Quando si dice che che non è possibile questo rapporto che che diventa un ostacolo alla realizzazione del dell'obiettivo del partito democratico l'impossibilità
Di avere un dialogo con i cattolici ecco a questo discorso del segretario nel dibattito
Non tutti ma molti dei di quelli che intervenivano replicano dicendo sì segretario tu avresti ragione ma dove sono i cattolici quelli del Concilio quelli che hanno fatto tutta quella strada comuni quelli con cui è facile mettersi in dialogo
Ecco naturalmente a chi l'ha scritto un libro intitolato come esserci e solo per provocazione che io giro questa domanda e chiedo Castagnetti
Se questa impressione che i cattolici
Con cui la sinistra riesce riusciva a confrontarsi non ci siano più frutto di una di una distorsione frutto di un'incomprensione
E da cosa pensa che derivi questa impressione
I cattolici ai tempi in cui Togliatti e Berlinguer assumevano un dialogo appunto con questa componente erano soprattutto un partito oggi non sono più un partito e quindi è difficile
Incontrarli come forza politica strutturata organizzata ma i cattolici ci sono ancora in politica
E quelli che stanno nel centrosinistra hanno l'aspirazione di è ad essere i rappresentanti di questa tradizione che noi definiamo cattolicesimo democratico
I cattolici democratici che sono quelli sostanzialmente che da Sturzo in poi
Assumono la politica come luogo della responsabilità laica che i cristiani debbono appunto gestire agire
Io debbo dire però che questa osservazione del degli interlocutori del segretario Fassino nel consiglio nazionale dei DS è un'osservazione fondata appunto perché il fatto che non ci sia più un partito in cui è che si riconosca che si riconosca
Che abbia un riferimento ideale culturale insomma ecco ha una tradizione religiosa sta creando difficoltà e crea disagio anche ai cattolici in politica che si sentono come dire un po'spaesati
Presenti e spaesati
Presenti e non organizzati queste il senso anche della del Giro che abbiamo fatto in quelle quattro tappe assieme insieme a Savino Pezzotta ci siamo messi in giro per per significare una nostra nostro affetto un nostro legame a quattro maestri del pensiero cattolico democratico per e per vedere se da quel pensiero c'è ancora materiale utile per oggi
Ma approfitto di questa occasione per interloquire intanto innanzitutto per ringraziare il presidente del Senato perché non è consueto per uno che ha scritto ma neanche un le insomma io non voglio passare per un autore insomma ecco ma un politico che ha messo su carta cose che è andato dicendo non è consueto e credo che presidente Marini l'abbia fatto soprattutto per amicizia
Personale perché il suo ruolo gli gli compete anche di stare un po'riparato rispetto a iniziative di questo genere
E ringrazio il segretario del maggior partito italiano Piero Fassino e credo anche lui l'abbia fatto per amicizia ma credo anche per interesse a continuare un dialogo su questi temi appunto che Fassino sta affrontando allora io approfitto all'inizio per dire
Per sintetizzare è uno stato d'animo che presente in molti dei presenti
Cioè il disagio e la difficoltà la fatica dei cattolici in politica perché non sempre riusciamo a trasmetterla ai laici cioè i cattolici i cattolici in politica sono si sentono come appartenenti nonno rappresentanti appartenenti contemporaneamente a due comunità
La comunità dei dei credenti dei fedeli della stessa chiesa la comunità ecclesiale e la comunità statuale
Ecco e la loro fatica e non di conciliare solo due pensieri ma di conciliare due appartenenze
E quindi quando sento sottovalutare il peso il ruolo e la fatica dei cattolici vorrei richiamare gli interlocutori laici a capire a farsi carico di questa difficoltà noi siamo qui e non nonostante ma perché vogliamo realizzare questa questa forma di di di fedeltà addio e accesa
E vogliamo essere
Utili perché pensiamo che se per il cristiano impegnati in politica c'è il problema di conciliare queste due appartenenze con Dio e con Cesare in capitolo intitolato così terre Cesa re e soprattutto perizia esame italiano per lo Stato c'è il problema di definire un rapporto con Pietro
Perché l'Italia non è un Paese commediante agli altri paesi non si può prescindere dalla storia e neppure dalla geografia
E quindi la mia dopo la mia domanda è questa la domanda che ci siamo posti
Il cattolici credenti in politica possono aiutare e Cesar e a trovare un rapporto di equilibrio corretto con Pietro perché non possiamo pretendere che i non credenti si pongono il problema di un rapporto con Dio ma con Pietro
E cioè con il rappresentante di una religione che in questo Paese è la religione della maggioranza dei cittadini e quindi lo Stato non può Cesar non può prescindere a questo dato
Lo voglio dire adesso voglio qui riferire un dato
Zapatero Zapatero è stato citato molte volte a proposito degli interventi dei primi interventi che ha fatto sulle tematiche che sono oggetto di polemiche fra credenti e non credenti quando a Zapatero ha cominciato ad ascoltare la componente cristiana del PSOE
E l'ha ascoltata molto perché a un certo momento pur essendo diverso alla storicamente las la Spagna dall'Italia anche la Spagna ha dovuto fare i conti con questo problema
Io ho servito molto l'aiuto dei cristiani presenti nel so eh per assumere posizioni
Più adeguate ad affrontare questo problema e oggi non lo si dice ma Zapatero ha rinunciato a mettere in discussione gli accordi fra Stato e Chiesa del mille novecentosettantanove che era pure uno dei propositi che aveva denunciato
Zapatero ha rinunciato all'idea di togliere i finanziamenti pubblici alla Chiesa cattolica anzi è passata dallo zero cinquantadue per dell'IRPEF allo zero e sette dell'intero gettito tributario
Zapatero ha rinunciato a cancellare l'insegnamento della Regione alle scuole anzi a confermato il fatto che l'insegnamento della religione viene valutato ai fini della della della definizione appunto dalla maturità dello studente
Lo voglio dire perché si può anche prescindere dall'apporto che i cattolici democratici possono dare a Cesare per assumere posizioni adeguate ma poi arriva il momento in cui bisogna ascoltarlo
Questa è la prima Regione a seconda ragione poi chiudo perché non voglio essere inospitale siamo qua per ascoltare soprattutto marini e Fassino
C'è una serie di tematiche una serie di tematiche insomma che ci dicono
Perché insomma stiamo vivendo momenti di cambiamento molto molto importante basterebbe ricordale riflessioni che è un laico di sinistra come Aldo Schiavone va facendo su questo tema ovvero quelle super citate di Habermas
Anche noi l'abbiamo citato nel nostro testo insomma no che che che che che che che dice che le religioni devono riciclare Ytzhak Rabin civilizzare la modernità
O a quella di borchie un forte un grande costituzionalista tedesco che dice che lo Stato liberale vive di presupposti che non può garantire quindi lo Stato liberale deve porsi un problema di rapporto con l'etica
Ma voglio riferire invece un pensiero anche qua di corsa
Di una psicanalista francese la Bakken una moneta che anche dice il sapere non si limita più a registrare la struttura della natura
E a coadiuvarlo nei processi riproduttivi ma arriva alla fabbricazione di una nuova natura il cui confine con l'artificiale scompare
Questa è una delle sfide allora nel nostro libretto
Mi pare di essere stato io io ho citato o una intervento di Benedetto sedicesimo fatto esattamente un anno fa ai parlamentari europei del PPE
E in cui dice
A proposito dei principi non negoziabili
Dice
Non lo sono principi non negoziabili perché siano verità di fede perché non sono verità di fede quelli di cui parliamo
Non sono verità difesa
Dice sono verità
A nostro avviso a mio avviso non negoziabili perché rispondono a un diritto di natura allora
O per appena citato questa psicanalista che dice che la scienza sta cambiando la natura possiamo scegliere il terreno della natura e del diritto di natura come un terreno di dialogo fra credenti e non credenti e abbandonare abbandonare le polemiche che sono polemiche di due secoli fa sono polemiche qualche volta quando sento le polemiche fra clericali e anticlericali vengono in mente
I conflitti di di di due secoli fa e Crazy l'enfant dove non leghi infame era la chiesa hanno diceva Voltaire e dall'altra parte quelli che pensavano che la separazione fra lo Stato e la Chiesa alludesse a un insulto a un'aggressione a Dio insomma basta con questa roba
Il terreno dei diritti natura può essere può essere il terreno su cui si sviluppa un dialogo opportuno necessario per affrontare una serie di tematiche che sono tematiche che ci accompagneranno nei prossimi anni
Il senso di questa nostra iniziativa di mia e di Pezzotta scuso Pezzotta che purtroppo è trattenuto in Puglia dal nuovo incarico che ha ma ci ha mandato una lettera che distribuiamo tutti i presenti
Ecco è sceso dalla sua iniziativa da queste insomma per cercare di spostare sul tema della ragionamento della riflessione della razionalità
E del dibattito civile insomma ecco un discorso che purtroppo spesso sentiamo fare con dei fondamentalismi e dei radicalismi che non aiutano sicuramente
La politica e il Paese a trovare un punto di equilibrio che il punto di equilibrio a cui ci invita il Presidente Napolitano e ci ha fatto l'ho fatto anche ieri con questo intervento opportuno grazie
Segretario di domande ne ha ne ha già fatte tante Castagnetti
Io così giro solo la domanda che avevo fatto a Luís naturalmente rovesciando la e cioè
Se
Se non c'è il rischio che anche i cattolici democratici
A volte non trovino
Un in nella sinistra l'interlocutore a cui erano abituati cioè se non c'è il rischio che questo concentrarsi su sui temi dei diritti dei diritti civili dei diritti individuali
Netta un po'in ombra
Quel terreno invece più solitari Istat più personalista sul quale è più facile magari
è stato storicamente più facile e probabilmente continua a essere più facile l'incontro tra tra le culture dei cattolici è qui e quelle della sinistra
Va bene la ringrazio io
Pierluigi Castagnetti Savino Pezzotta per aver voluto invitarmi a questa presentazione di questo libro ringrazio trent'
Il presidente Marini che con noi
Per ragioni che ci sta intervistando
Ma
Io penso questo penso che il rapporto tra
Il mondo cattolico la presenza cattolica
E
La politica italiana sia una costante in realtà che poi corre
Nel corso di ormai quasi un secolo e mezzo la storia del Paese
Che non si può diciamo riflesse non si può ignorare che quella che Gramsci chiamava con il suo linguaggio la questione vaticana in realtà è una questione che si è posta via via nel tempo
E che correttamente oggi sarebbe è giusto chiamare la questione del rapporto tra la presenza dei cattolici in Italia e la politica
Prima della prima guerra mondiale per questo gran usciva chiama questioni vaticane il rapporto tra la presenza dei cattolici e la politica verteva intorno al nodo del rapporto tra Stato e Chiesa
Lei vicende che sappiamo hanno caratterizzato il rapporto tra il Vaticano e lo Stato italiano dall'Unità d'Italia dalla presa di Porta Pia fino alla a cavallo del secolo
Dopo la sera della prima guerra mondiale con l'avvento del fascismo quella questione
In realtà Siria proposte si è riproposta con una dialettica dentro cattolici italiani su quale rapporto stabilire con il fascismo
Una dialettica che ha visto una presenza cattolica antifascista è una presenza cattolica invece ne ha presi
E
Dopo la
Seconda guerra mondiale con la mascella Costituzione della Repubblica
Il tema si è posto in termini nuovi compra formazione della democrazia cristiana di un grande partito interclassista di massa che
Stava al centro guardando a sinistra per utilizzare ma espressione degasperiana di un partito che ha fatto o una
Che ha fatto diciamo
Dell'anticomunismo democratico come lo chiama Scoppola nel suo bel libro uno degli assi fondamentali nella sua nella sua caratterizzazione politica
E se noi guardiamo alla vita della Repubblica nel periodo che va dal quarantasei all'inizio degli anni novanta fino a quando la DC non esplode sotto l'incalzare dei processi politici l'inizio degli anni Novanta
Noi vediamo che tutte le formule le stagioni tutte le stagioni politiche
Che hanno segnato la vita della Repubblica sono vissuto intorno al rapporto tra la democrazia cristiana come l'espressione dell'unità politica dei cattolici e le forze della sinistra che via via diciamo stavano sulla scena
Nella fase del centrismo e il rapporto tra democrazia cristiana i socialdemocratici repubblicani la moda la sinistra più diciamo socialdemocratica liberale poi cominciando si sta il rapporto tra DC e PSI nelle due versioni tre tre anni settanta post anni settanta
E poi nelle a Breve esperienza del compromesso storico al rapporto tra democrazia cristiana e il Partito comunista italiano e quindi la vita della Prima Repubblica ruota intorno
Al rapporto tra il mondo cattolico organizzato nella democrazia cristiana come un soggetto che esprime l'unità politica dei cattolici e
La sinistra democratica e riformista nelle sue varie articolazioni e nelle sue dinamiche politiche
Ora questo è lo scenario nel quale siamo tutti cresciuti nel quale abbiamo condotto pratica politica esperienze capacità di relazione costruzione di interlocuzione e di dialogo e azione comune
Questo scenario è radicalmente mutato
A partire dagli anni Novanta ed è radicalmente mutato quando la democrazia cristiana ha conosciuto diciamo
Resta sulle sull'esclusione politica che organizzativa del dell'inizio degli anni novanta e si è conclusa l'esperienza dell'unità politica dei cattolici
Ora l'esperienza l'unità politica dei cattolici
Che tra l'altro ha avuto un riflesso enorme in Europa
Quasi mai vallo valutato in Italia
Perché il Partito Popolare Europeo per alcuni decenni è stato il partito dei partiti democristiani europee e l'architrave di questo partito erano la DC tedesche la DC italiana le due grandi democrazie cristiane
E quando si è prodotta la crisi della DC italiana si è prodotta L'Unità poi la crisi l'unità politica dei cattolici e non solo in Italia ma in Europa
Perché col rimasto solo nel senso di non avere più grande partito di riferimento e di interlocuzione ha fatto l'unica scelta che chiunque di noi avrebbe fatto il suo posto cioè di andare a cercare interlocutori in Francia in Spagna
In Inghilterra e in Germania e i in in Italia
Più sul versante dei partiti conservatori che non dei partiti caratterizzati come partiti cristiani trasformando il PPE in un'altra cosa ma a parte questo che ripeto è una questione che spesso in Italia non è una cosa su cui mai si è riflettuto perché diciamo dal senso di quanto la democrazia che sta italiana sia stata un partito importante nella vita dell'Europa molto di più di quanto in genere non è non riconosciamo
La crisi dell'unità politica dei cattolici in Italia è coincisa con all'indomani della caduta del muro di Berlino
Un processo di ridefinizione di scomposizione delle forze politiche che non ha investito solo amici
E che ha investito per in modo diverso quelli che nella Prima Repubblica erano stato nelle varie stagioni gli interlocutori del
Perché la crisi del sistema politico della Prima Repubblica ha visto l'esplosione del Partito Socialista Italiano dei repubblicani socialdemocratici che sono partiti che via via si sono diciamo o usciti dalla scena o comunque molto marginalizzati
E il Partito comunista italiano si è trovato di fronte al di al grande tema di un salto di un cambiamento di un mutamento prodotto comma
La trasformazione del PC PDS ora questo processo politico non è stato soltanto un processo politico
Diciamo che ha avuto riflessi nell'immediatezza dello scenario in cui agire in cui si producevano quei fenomeni questa evidente
Ma in realtà la crisi dell'unità politica dei cattolici da un lato la crisi della DC e la trasformazione del PC
Hanno prodotto le condizioni insieme naturalmente al mutamento delle leggi elettorali e all'introduzione in Italia di un sistema bipolare
Hanno prodotto le condizioni perché nascesse l'unico noi l'Ulivo non avremmo mai potuto fondano prima della caduta del muro di Berlino
Noi l'Ulivo l'abbiamo fondato dopo la caduta del muro di Berlino perché la crisi dell'unità politica dei cattolici ha ricollocato il riformismo di matrice popolare cristiano democratica cristiano sociale dentro lo schema bipolare in un'area di centro sinistra la trasformazione del PC in PDS ha fatto approdare il principale partito
Della sinistra italiana ad una arriva definitivamente riformista e socialdemocratica e
Lo scenario bipolare con i vincoli che il bipolarismo determina nella collocazione delle forze politiche ha creato le condizioni per cui quei riformismi
Che nel corso del Novecento si erano a lungo come dire contrapposti o comunque avevano collaborato come dire
In formule di alleanze politica tra partiti si ritrovassero dentro una nuova soggettività che l'Ulivo che fin dall'inizio non è mai stata concepita soltanto come un'alleanza elettorale
Ma fin dall'inizio novantacinque novantasei ricordo alcuni articoli diretti una persona che purtroppo da molti anni non non può più essere con noi
Tutti credo dobbiamo molta gratitudine molto affetto come Nino Andreatta che fu uno dei teorici
Nella Mascia dell'Ulivo ci sono alcuni scritti del novantacinque novantasei di Nino che appunto già preconizza hanno l'Ulivo non soltanto un'alleanza elettorale ma come un soggetto politico in divenire capace di costruire all'incontro il riconoscimento reciproco la contaminazione
Delle diverse storie e culture riformiste in funzione di costruire una lettura comune della Società italiana per un progetto comune per la Società Italia
Perché ho fatto questa lunga digressione perché il re il ragiona
Dibattito che stiamo facendo e le sollecitazioni che ha fatto Pier Luigi nel suo la sua introduzione
Beh non le dobbiamo vedere dentro questo scenario
Perché nel momento in cui non c'è più l'unità politica dei cattolici noi abbiamo cattolici che esprimono la loro tensione all'impegno civile politiche naturali del pietà di partiti di centrosinistra e di centrodestra tra l'altro nel centrosinistra una pluralità
Un recente sondaggio
Fatto fare commissionato dei cristiano sociali rivela che
Su cento cittadini che dichiara di andare a messa tutte le domeniche da intanto venti votano DS
Dimostrazione che appunto c'è una allocazione diciamo dei cattolici in una pluralità di forze politiche a Margherita e DS altre eccetera non c'è più l'identificazione tra un'appartenenza politica e il proprio credo rapporto tra punto Dio e Cesare si è articolato di più nella nella collocazione le rappresentanze
Però nel momento in cui c'è stata questa ricca riarticolazione
L'Ulivo cioè il soggetto politico che nel centrosinistra costituito in una prima fase addirittura il contenitore di tutto il centrosinistra prima esperienza dell'Ulivo novantacinque due mila uno
E oggi l'Ulivo come luogo di incontro
Delle culture riformiste in funzione della costruzione di una soggettività comune che il partito democratico e ritrova al proprio interno quella dialettica che invece in un'altra fase della vita del Paese si esprimeva in altre forme e quindi il rapporto tra
Diciamo un punto di vista politico che tiene conto della fede e un punto di vista politico che invece discende da altri presupposti o filosofici o culturale o semplicemente pragmatici
è questione che sta comunque di fronte a noi cioè
Nulla di più sbagliato che credere che il rapporto con il mondo cattolico in politica non si ci sia più perché non c'è l'unità politica dei cattolici una lettura di questo gene o lettura sciocca semplificata che non coglie le dinamiche ma la persistenza su sotto la pelle di dinamica che abbiamo cambiato profili scenari soggetti di un problema che c'è
L'Ulivo nasce anche per questo e il partito democratico nasce anche per questo
Nasce per come luogo di incontro di storie e culture ed esperienze
Che tra le tra le tante contaminazioni che produce produce anche una contaminazione un incontro riconoscimento reciproco tra credenti e non credenti in funzione di costruire una lettura è una progettualità politica comune
Detto questo e quindi io penso che una delle ragioni
Culturalmente politicamente più felice più feconde per cui l'Ulivo è stata un'esperienza importante e il partito democratico a maggior ragione lo sarà è proprio questo
I non disperdere un'esperienza politica che ha consentito di fare incontrare in una in un disegno comune chi diciamo appunto credente chi non lo è quindi con diversi approcci ai problemi del Paese diverse letture della Società italiana si può invece costruire una percorso comune
Questo questo ragionamento che ho fatto porta un'ultima considerazione poi
Finisco
Nell'agenda politica italiana i temi dei diritti della persona o i temi eticamente sensibili e uso queste due stazioni perché troppo spesso si usa per eticamente sensibile
Sì ricomprendono eticamente sensibile anche le questioni che attengono inizia dedite a persona qualche volta questi due temi si sovrappongono altre volte no comunque
I temi dei diritti e la persona i temi eticamente sensibili
Sono divenute nell'agenda politica italiana più pregnanti e più importanti di quanto non lo fossero in altre fasi della vita del Paese non è questo stupefacente è un fenomeno che sta accadendo in tutte le società
C'è una maggiore
Diciamo sensibilità nelle soprattutto nelle società opulente intorno a tutto il tema dei diritti individuale dei diritti della persona e d'altra parte siamo in una fase diciamo della vita
Del mondo e degli individui che tocca frontiere nuove
La vita e la morte non dipendono solo il suo più dal destino a vita e la morte dipendono sempre di più anche da come l'uomo interviene sull'esistenza degli individui che con la scienza la tecnologia e via di questo passo determina un mutamento
Dei tempi di vita delle sue modalità del rapporto tra gli individui eccetera
Ora io penso questo proprio perché questi temi hanno una pregnanza così grande
E c'è su di essi una grande sensibilità
Io penso che questi temi devono essere affrontati
E non paia
Ovvio quello che dico cioè affrontati vuol dire no esaurire il governo di questi problemi appellandosi soltanto la libertà di coscienza
Perché la libertà di coscienza è un dato incomprimibile di ogni individuo ma la politica ha il dovere di andare al di là della libertà di coscienza la politica le istituzioni hanno il dovere di governare fenomeni processi
Quindi affrontare questi problemi a non avere paura di affronta
E affrontarli assumendo il criterio della condivisione come un criterio ispiratore della costruzione delle soluzioni normative
Io uso spesso queste espressioni usate conti in USA nel dibattito perché io penso che quando si taxi parla di temi che attengono alla riproduzione della vita
Come la fecondazione assistita
O al grande tema del rapporto tra l'uomo e la morte come l'accanimento terapeutico e testamento biologico
Oppure temi diciamo delicati sul piano del rapporto tra gli individui le persone come le coppie di fatto eccetera eccetera su questi temi è bene cercare una larga condivisione per una ragione
Di sostanza
E la ragione di sostanze che sono temi di una tale complessità e delicatezza
Che la possibilità di legiferare normare su queste questioni senza lacerare una società e senza che i diversi approcci etici e culturali diventano ragioni di conflitto sta nella ricerca re soluzioni condivise
Noi abbiamo aspramente rimproverato il centrodestra di aver voluto fare una legge sulla fecondazione assistita da solo
E difatti è stata fonte di tanti guai una brutta legge ci ha costretto un referendum che ha lacerato il Paese
Nessun problema si è risolto e via di questo passo
Mentre abbiamo negli anni molte esperienze di legislazioni su temi o dei diritti della persona o eticamente sensibili di larga condivisione la legge contro la pedofilia legge delicata per tantissimi aspetti fu votata all'unanimità
La lei nuova legislazione sulle adozioni e sulle adozioni internazionali tema altrettanto delicato fu votato quasi all'unanimità
La legge sull'affido l'affidamento infine della legislatura scorsa con governando il centrodestra è stata votata da uno schieramento largo
Cioè temi di questa natura se non e io io mi auguro che sull'accanimento terapeutico sulle coppie di fatto sul testamento biologico si persegue lo stesso criterio e cioè la necessità di costruire soluzioni che su cui sia comporsi mila una condivisione larga come condizione perché quelle soluzioni siano condivisa dalla società e vissute da società non come un fatto lacerante di contrapposizione culturale o etico
Quindi ho voluto precisare perché naturalmente siccome la madre dei sessi è sempre incinta
Tutte le volte uno dice questo c'è sempre quello che dice Fassino c'ha il problema di conquistarsi un cardinale o un altro cambia non è questo il problema
Il problema è quello che ho posto la larga condivisione non è finalizzata a legittimarsi agli occhi di qualcuno a larga condivisione finalizzata a governare secondo una logica non conflittuale una società su temi cruciali della vita degli individui delle persone e dei sessi
Questo è il tema e queste a loro e finito propone due questioni di gestione politica uno è come l'Ulivo è capace di costruire una sintesi su questi temi che non sia la c'era
E dunque come a partire da una sintesi che noi siamo cacce capace di costruire dentro di noi siamo capaci ricostruito anche fuori di noi anche copia
Io penso in queste questioni sono questioni che ci ripropongono quindi su un terreno nuovo
Ma non meno decisivo di quanto non lo sia stato negli anni sessanta settanta ottanta il rapporto tra diciamo la politica e la presenza cattolica potente nella politica italiana grazie
Presidente Marini
è stato certamente insieme ad altri insieme a Castagnetti ad altri
Un protagonista di una fase
Pionieri Istica dei cattolici in politica
Cioè prima della fase in cui
è finita la stagione dell'unità politica come ricordava anche Fassino adesso e dopo di un'altra fase in cui è finito anche diciamo la la la presenza di un partito di ispirazione cristiana cioè Marini e poi Castagnetti sono stati segretari del Partito popolare e poi hanno foto contribuito determinato la scelta di dar vita alla Margherita ecco le chiedo oggi che siamo alle soglie in un certo senso di un compimento di questo cammino ormai più che decennale cioè siamo alle soglie del partito democratico
Questa questo rapporto con con i laici come con la sinistra in particolare naturalmente
Non le sembra che sia invece di diventare più facile gli enti più complicato
Ma io brevemente
Come necessario risponderò a questa domanda Cosima mette in mente bene dimentico più facile più difficile
Malgrado l'esperienza ormai decennale
Di un lavoro comune di un'alleanza
Prima però voglio dire voglio risponderà questa cosa che ha detto Castagnetti dice ma forse siete venuti
A me in particolare ovviamente ma anche a Fassino per amicizia
Ma perché l'amicizia certamente
Ma
Io non sono sorpreso perché tra ieri sera e stamattina Colletto questo vostro lavoro
Ed è di un estremo interesse poi c'è un approccio diciamo così originale
E Castagnetti è un uomo politico che ha una profonda cultura della esperienza cattolica nella vita del nostro paese lo ritrovo qua dentro
Questa corsa originale tocca intanto secondo me non lo so se nulla pensato ma penso e credo di sì io comunque quanto Colletto
Mi son fatto questa idea prima del come viene ovviamente l'esserci
E Castagnetti
Naturalmente c'è anche Pezzotta ne parlo dopo
Per sottolineare con forza questo esserci
Di una classe dirigente di formazione cattolica
Di virtù laiche pure che insomma poi la politica e l'AICA pure per i cattolici così l'ho sempre vista io
Poi la formazione è un'altra cosa la religione un'altra cosa lei la formazione dipesa anche nelle scelte che fare la politica laicamente
E ha risolto questo problema dell'esserci con molta forza
Per dire in questo dopoguerra
Per la presenza politica dei cattolici è stata assolutamente determinante
Ci sono anche gli altri ovviamente
Ma determinante nel ricostruire e nell'aprire una strada di modernizzazione al Paese
La seconda industrializzazione degli anni Sessanta questa si leva alle scelte
Di personalità politiche di profonda formazione religiosa
Che militavano nel partito allora unitario della Democrazia Cristiana
C'era una giustificazione
Perché ci fosse l'unità dei cattolici
L'Europa veniva da una fase drammatica
C'era ancora il discorso della tenuta della libertà
Libertà economica dei gruppi sociali delle persone c'era
Che c'era questa realizzazione di una parte dei due rami della grande idea socialista in Europa quella realizzata nell'Europa dell'Est che mostrava limiti e contraddizioni inaccettabili questa fu anche la ragione di questa tenuto
E in questo esserci Castagnetti fa un'operazione efficacissima
Perché ha scelto quattro personalità
A modo suo che a modo loro sono emblematiche
Di questo profondo cambiamento del Paese ma straordinario per chi lo guarda ora
Quindi queste quattro personalità ore e dentro queste quattro personalità secondo me
C'è anche il germe
Di una scelta politica che poi dentro la crisi dopo la fine dell'unità politica noi abbiamo scelto
Noi quelli che stiamo qua
L'alleanza ecco di centrosinistra poiché si è sviluppata Giuriola col Partito Democratico Hero i quattro sono De Gasperi
E Castagnetti indica qua e De Gasperi
E la personalità
Che insomma
Ha guidato con lucidità e con coraggio
Le riforme che hanno caratterizzato lo sviluppo italiano nel dopoguerra la trasformazione profonda del Paese la riforma agraria e la Cassa per il Mezzogiorno che negli anni Cinquanta fu un'esperienza dal cinquanta al sessanta straordinaria
Come efficacia il piano siderurgico di Sinigaglia il rilancio dell'IRI il sostegno alla politica petrolifera di Mattei
Il poderoso programma di infrastrutture il piano Vanoni piani sociali di Fanfani ebbero dietro la forza la capacità di guida politica ad una personalità come questa
Che dinanzi a qualcuno nel partito ieri in proverò il milione di voti persi
Per la riforma agraria uscì con queste parole
Che valgono anche oggi sono attualissime
Siamo pronti a perderne anche di più del milione
Un preciso impegno che abbiamo preso con il nostro popolo
Le riforme non si promettono soltanto si fanno
Che periodo vi diamo ora oggi c'è bisogno di alcune riforme forti
Con un Paese che è lì forti sviluppato tenuto che però è in bilico a delle opportunità ma deve cambiare la struttura del nostro Paese perché tutto oggi cambia attorno e questo insegnamento di De Gasperi che ha perso un milione di voti è attualissimo
Parliamoci chiaro
Quando per continuare a crescere punire i mercati c'è bisogno di cambiamenti se non li fai va in crisi non valgono
Ragionamenti di opportunità del breve o medio periodo c'è bisogno di bisogna trovare il coraggio anche in questi nostri ora abbiamo trovato poi c'è stato Fanfani
Un uomo che non ha perso il rapporto tra sviluppo e preoccupazioni sociali
C'è stato Moro
A cui Baget Bozzo ha fatto un un bellissimo comprimendo quando dice carattere tratteggiando la figura di morte è un uomo con uno squilibrio
Ha avuto uno squilibrio tra la sua immensa autorevolezza e lo scarso potere e chiavi
Forse è vero
Ma nuovo è quello capace di intuire la necessità della politica di non restare dietro ai cambiamenti di scegliere per cercare di guidarli
Dell'uomo ma Mauro che si Autorobot utilizzava l'esperienza socialista
Quella del filone positivo del ramo positivo quello delle grandi socialdemocrazie vuole il centrosinistra vuole di più
Nel momento in cui poi scomparve nel modo che tutti sappiamo
E poi da Emiliano ci ha messo una bella cosa accanto a questi tre protagonisti della presenza cattolica nella politica italiana determinante
Per lo sviluppo c'ha messo un personaggio nostrano che io conosco benissimo perché mi ricordo come segretario della CISL e di Modena e come amico ed ispiratore anche delle idee di pastore faceva parte del ristrettissimo gruppo
Io ragazzino lavoravo con Pastore li vedevo quando pastori incontrava alcuni veneti
Segretari di Verona di Vicenza e Gorrieri
Un uomo emblematico per la capacità di tenere assieme il valore della libertà
Il valore della giustizia sociale
L'uomo delle indagini sulla povertà le di parti di uguali tra disuguali che non servono il ministro del lavoro che abbiamo conosciuto
Tutte e quattro queste figure Oja nella filosofia della loro politica mettevano assieme la difesa della libertà che gli aveva fatto contrapporre al alle aree del socialismo realizzato e invece attenti alle esperienze delle grandi socialdemocrazie
De Gasperi che guardava incerto
A Adenauer con questa sua intuizione europeista
Fantastica per gli anni cinquanta in Italia
Ma guardava anche assumano
Che era un cattolico ma anche socialdemocratico
E ce ne sono
Questo non è che risolve un problema
E fondamento
E problemi alla libertà se no non si cresce
E però
Un principio rivendicato dalla politica il mercato anche quando viene rispettato non risolve gli squilibri che la crescita che rispetta la libertà del mercato pone quello lo fa la politica
E la politica di centrosinistra è caratterizzata da questo
Allora se non la faccio troppo lunga perché voglio dire una cosa anche mi ha colpito di Pezzotta
Io dico questo quando entrati in crisi l'unità politica dei cattolici
Probabilmente chi studierà dopo Dinoi la ragione la vedrà in quello che ha detto anche Fassino insomma ci sono stati altri episodi contingenti
La crisi strumentalizzazioni tutto quello che volete
Però è arrivato un momento in cui da una parte la politica non era stato si era esaurita
Non guidava più le trasformazioni età all'altra questa drammatica divisione dell'Europa che nel settantasei sembrava dovesse veder prevalere il modello sovietico
Cambio con il crollo di quel sistema e con l'affermarsi della ramo positivo del pensiero socialista che è quello delle grandi socialdemocrazie
Finita era naturale che finisse io capisco pure io ho sofferto di questo molti amici che guardano a quella esperienza così straordinaria come l'ho richiamata velocemente pure io però no può tornare perché non ci sono in quelle condizioni oggi la politica in Europa si divide rispetto ai problemi dello sviluppo
E dei rapporti sociali nell'Europa di oggi in due filoni fondamentali
Che quando è seria il filone seriamente conservatore
è un filone riformista chiamatelo come volete che mette assieme quei due valori fondamentali quella invece più conservatrice che nell'alternanza che un bene fondamentale della democrazia
L'alternanza dei gruppi al governo del paese la democrazia non sopporta quarant'anni di stesse facce al governo si logorano
Pendola bisogno di questo ricambio fisiologico e allora la posizione seriamente conservatrice serve a questo equilibrio che poi si ricompone se vanno gli altri al potere io faccio fatica la Thatcher è stata dura coi sindacati ed è stata dura
Con la politica sociale che gli inglesi erano costruite una certa fase ma non c'è dubbio che detto uno scossone che rilette linfa alla ripresa dell'industria inglese con i cambiamenti che impose
Poi sono tornati i laburisti hanno recuperato un principio di maggiore giustizia sociale cosa dovevano fare i cattolici allora c'erano come ha ricordato da stagni ma ci sono oggi non ci sono i cattolici né alla politica italiana
Ma ci siamo ciò fuori dai denti stanno nei due schieramenti
è contate di tutti i cattolici protagonisti della vita politica italiana nei due schieramenti come si fa a dire non ci sono i cattolici
E quindi
Mi aiuta a Pezzotta
Naturalmente o Pezzotta parlo un amico oggi ma ha detto ma così netto
Così netto su questa cosa io perché ecco io mi ritrovo due tre
Allora
E partendo da queste riflessioni e dalla constatazione della Nourrit proponibilità dell'unità politica dei cattolici che ho maturato la convinzione che il bipolarismo sia un fatto provvidenziale
Io non mi stanco mai sogni io non l'ho detto provvidenziale
Ma io credo che nella nuova realtà italiana dopo la crisi e la fine dell'unità politica dei cattolici l'Italia la democrazia italiana se vuole avere la freschezza del ricambio fisiologico
Dei gruppi dirigenti al potere che è un bene per la democrazia
Non deve guardare male questo bipolarismo che ha limiti che ce lo fanno criticare io sono molto amico irrispettoso
E lo rimarrò di personalità politiche cattoliche che invece si battono per superare il bipolarismo
Che qualche volta mi è capitato di incontrare ma hanno guardato un po'sorpresi di questa mia decisione no io invece credo che al di là la parola proprio questo sia lo strumento e la legge elettorale che dobbiamo fare in qualche modo barba fatta non voglio entrarci perché proprio togliere potere di scelta al cittadino non può reggere questa cosa piove io la la vedrei bene bipolare
Che assicuri questo ricambio normale e perché questo perché poi c'è ma allora
Voi mi potreste dire finisco Massa nove ho preso una via un po'ampia ma allora i cattolici debbono disperdersi come capacità di proposta
No
C'è uno spazio
Quando non ci sono pericoli per la democrazia c'è io ricordo che mi vedo accennai ad un incontro di cattolici quanto è stato l'estate scorso a al al Meeting di Rimini mi invitarono andai livello la dissi questa cosa Pezzotta dice una nuova presenza dei cattolici in politica e per garantire una significativa presenza all'interno degli schieramenti
Ha bisogno che esista un associazionismo cristiano che punti col chiarezze con chiarezza sulla sua autonomia e sull'autonomia del sociale nei confronti del politico
Allora chi l'ha detto
Che i cristiani non possono ritrovarsi cattolici
I l'organizzazione che non sono i partiti politici dove la formazione l'impegno la riflessione su un pensiero politico che quello sociale della Chiesa che dalla fine dell'Ottocento è presente che è fresco oggi più di prima
Perché mette assieme quei due valori che sono fondamentali per un'azione politica
E allora questo sì età lei si alimenta una presenza che poi possiamo contare quanti voti sono qua
Io non ho mai soffermo debbo confessare perché posso sembrare presuntuoso io non ho sofferto a questa condizione nostra di scelta del centrosinistra
Dialogo cori ai nostri amici anche da un'altra parte
Ma mi è sembrato naturale
Prima come segretario del Partito popolare come poi come dirigente della Margherita
Che insomma una posizione riformista trovasse anche una parte di noi perché la Democrazia cristiana in quella fase storica
Ha messo assieme attorno a valori fondamentali che prescindevano anche dalle scelte immediate politiche una coalizione di cattolici che una volta risolto il problema del rischio in Europa
Di scivolare verso posizioni inaccettabili sul piano della liberta la gente trovava il suo spazio naturale
E ci si divide non sui grandi principi ma sulle scelte che fa la politica corsi noi oggi siamo
E allora io ritengo che il nostro ruolo nel partito democratico che può essere l'approdo di un'alleanza che c'è da dieci anni noi siamo alleati con la sinistra democratica da dieci anni abbiamo fatto tante cose assieme
Siamo abbiamo fatti gruppi unitari
E e dentro questa schieramento io io personalmente ci sto perché quei due valori mi sembrano riescono a stare assieme a conciliarsi bene quindi non sono né ottimista né pessimista dico che oggi per noi è una condizione naturale e questa chiave che da Pezzotta
Nel momento in cui sceglie il bipolarismo ma dice ci ritroviamo dei momenti della formazione dei momenti dalla discussione dei grandi valori dalla vita dalla prospettiva dell'uomo legge ritroviamo e le scelte politiche le facciamo all'interno se possibile di una situazione di bipolarismo che si confronta sui contenuti che si sceglie e che assicura quel diritto fondamentale ad un ricambio dei gruppi dirigenti che
Insomma è il sale anche della nostra democrazia
A proposito di Pezzotta
Uscendo c'è ci sono le copie della della lettera che lui ha mandato scusandosi per non essere qui ma non è finita
Se se se riusciamo proprio te gruppo più velocemente di come abbiamo fatto prima io volevo chiedere ancora due cose a Marini Fassino prima di affidare a a Castagnetti che c'ha invitato di tirare qualche conclusione
Due due cose rapidissime
Però importanti perché sono le le cose di cui si si discute in questi giorni
Siamo segretario di fronte a un siamo siamo stati i testimoni in queste ore di uno scambio abbastanza anche irrituale
Una una dichiarazione del capo dello Stato con una replica quasi immediata della Conferenza episcopale a proposito della possibilità o meno di
Di fare una legge che regoli le unioni civili in parte ne ne ne è già parlato ma
Davvero non è non è un po'strano che anche il richiamo di Napolitano all'articolo sette della Costituzione
Che dovrebbe essere quel terreno comune che non si discute neanche dovrebbe essere un richiamo scontato invece diventi in entrambe le direzioni
Sia da chi lo contesta diciamo no dal fronte laico chiede a chi lo critica sul fronte cattolico un argomento di discussione
Cioè se non c'è più neanche il terreno su su sul quale ci si confronta non diventa un po'difficile poi confrontarsi
Ma io devo dire anch'io sono stato sorpreso della dei commenti che si sono avuti intona dichiara delle parole del Presidente da Repubblica
E anche la reazione la Conferenza episcopale per una ragione perché a me sono sembrate le parole del presidente Repubblica come e consuetudine presidente napoletana estremamente precise e misura
Che faccio riferimento alla visita significativa importante che il presidente ne pone Napolitano fece in quanto presenta Repubblica al Pontefice
In quell'occasione sia nel discorso che il presidente fece
Davanti al Pontefice sia nelle dichiarazioni all'uscita di quel importante visita Napolitano sottolineo la necessità di affrontare le questioni eticamente sensibili ai diritti a persona
Con il dialogo con la capacità di ascolto con la ricerca di soluzioni condivise e lady le parole che ha usato negli ultimi giorni il vanno nella stessa direzione
Ha auspicato che si arrivi a una soluzione legislativa capace di fare incontrare approcci punti di vista
Culturali etici e politici diversi e che con il metodo del dialogo e della condivisione si possa evitare qualsiasi forma di
Inopportuna con aspra conflittualità
Per cui francamente non capisco che cosa si possa rimproverare al presidente Napolitano
Dico che mi colpisce anche
Diciamo la il commento dalla Conferenza Episcopale per un'altra ragione
Perché la Conferenza episcopale italiana ha sempre rivendicato il diritto di dire di esprimere manifestare la propria opinione su ogni argomento che
Riguardi la vita del paese
Io sono tra quelli esponenti politici che considera che questa riscrive indicazione della Chiesa sia del tutto legittimo
I fatti non sono di quelli che quando la Conferenza episcopale dichiara ovunque un esponente del mondo cattolico e della Chiesa italiana dichiara
Uso la parola ingerenza o chiedo di tacere perché
Mi pare che sia contrario intanto intanto un sano principio liberale chiedere a qualcuno di tacere le sue opinioni e poi sarebbe del tutto sciocco pensare che su temi delicati e difficili la Chiesa non abbia un'opinione non abdica
Ma appunto se la Conferenza episcopale rivendica la piena legittimità e ce la di esprimere il suo punto di vista su tutto ho visto che il cardinale Ruini
Nell'ultimo discorso che ha fatto alla Conferenza Episcopale anche definito la legge finanziaria preoccupante inquietante forse il cardinal Ruini non si è accorto che in quella legge finanziaria c'è per la prima volta un piano pluriennale per la costruzione di mille asili nido nei prossimi cinque anni in Italia c'è il fondo nazionale per le persone non auto
Sufficienti dice il Fondo nazionale per l'integrazione delle persone immigrate tutte cose a cui sulla base di principi di carità e solidarietà la Conferenza episcopale dovrebbe essere attenta ma
Se il carrello viene ritiene di dover esprimersi anche sulla finanziaria e lo fa e nessuno glielo contesta semmai
è discutibile il giudizio di merito che ha dato non vedo come possa Conferenza Episcopale considerare delle parole del presidente Repubblica per di più ispirate a sollecitare dialogo e confronto come qualcosa di preoccupante quindi
Ho l'impressione che tutti abbiamo bisogno di cercare di abbassare un po'la temperatura perché se
Vogliamo affrontare questi temi diciamo come
L'equilibro e la prudenza di questi temi richiedono bisogna che tutti chi fa politica e chi agisce nella società
Chi diciamo e credente che non è credente si sforza di ascoltare le ragioni altrui e impronte i propri comportamenti propri giudizi alla ricerca di soluzioni più che a marcare delle distinzioni
Presidente Marini è d'accordo
Sì io no non sono d'accordo con la riflessione
Il fascino sulle parole del Presidente della Repubblica il paese della Repubblica sta mostrando un'attenzione e debbo dire una capacità seria di rapportarsi con la Società italiana che non può essere sottovalutata
Sul tema sul quale ultimamente si è espresso
E sul quale adesso insomma io voglio dire non prudente ma poiché si tratta di materie che arriverà
Con proposta alle Camere
Voglio parlare un pochino più in generale ma mi esprimo io vi dico come la penso senza ambiguità
Si sta discutendo si sta portando avanti un lavoro che nasce dal fatto che il Governo ritiro un emendamento
Alla finanziaria che toccava questi problemi delle convivenze
E
Diciamo così lo schieramento che sostiene il governo
Prese l'impegno di una disegno di legge che i partiti avrebbero o il Governo avrebbero preso importata alle Camere
Io credo che sia legittimo lavorare dopo l'impegno formale che è stato preso a questa definizione
E se io capisco bene dal dibattito che c'è dai contatti che ho
La ipotesi su cui si lavora
E concettualmente lontana dai PACS
E dai
Similmente Riboni insomma una specie di matrimoni allontana da questo
Mi pare che si stia lavorando ad un'ipotesi che rispetta la concezione della famiglia fissata dalla nostra costituzione che per me fondamentale
Affronta però il problema dei diritti essenziali delle persone che non possono essere discriminati questo è un problema da risolvere
In certi casi riguarda pure i figli nati dalle unioni di fatto e riguarda comunque le persone che hanno una situazione di vita di quel gesto quindi porre con forza la necessità di dare risposta positiva ai diritti di queste persone che dichiarano la loro convivenza questo un fatto di civiltà per il nostro Paese
Con le premesse che ho fatto perché matrimonio per noi quello previsto dalla Costituzione
Ecco io mi limito a dire che due cose
Che il lavoro per come emerge che su questi punti stanno facendo due persone voi che sono di estrazione culturale totalmente diverso e dentro la coalizione come la Bindi e la Pollastrini
Ma da come appare dalle notizie che abbiamo a me appare un lavoro serio
Perché tiene fermi quei punti che ho richiamato via di matrimonio però affronta il problema dei diritti
Dette queste convivenze anzi
E non mi prendete per un ottimista perché in fondo non lo sono perché qualche volta dico questa cosa pure nelle condizioni complicato insomma nelle condizioni di una camera quella che presiedo che insomma dove c'è una maggioranza e una minoranza ma è sostanzialmente divisa a metà sostanzialmente metà
Beh io ho l'ambizione mi pare che Fassino questo loro accennasse
Che perfino su una materia come questa guardando anche il dibattito nel nei due schieramenti
Sì possiamo fare uno sforzo per arrivare a definire questi diritti con una maggioranza che sia molto più larga di uno schieramento sono secondo me se si ha la pazienza la capacità di stare ai problemi
E depurare il dibattito da schematismi legata posizioni precostituite
E invece ci si confronta con i dati reali si può pensare anche a soluzioni che verranno nelle camere un coinvolgimento largo nel risolvere questo problema
Concludo dicendo che insomma mi pare che ci siano situazioni di fatto in Italia che richiedano
Qualche regola più precisa perché è un problema del quale si sta parlando molto da molto tempo e anche lo schieramento con il quale mi presentai io alle elezioni nel nelle elezioni scorse insomma alcune impegna con indicazioni rabbia da
Mi tolgo mitragliette due curiosità con due risposte telegrafiche
Se diciamo tra un anno o due no
Ti invitassero a una riunione del partito democratico in una sede della margherita che magari è stata una sede del PPI prima e della DC prima ancora vi sentireste a disagio andarci preferire estive si svolgesse in una casa nuova
No io ho visto che la Bindi ha questa di idiosincrasia diciamo nei confronti
Ma mi pare mi pare come dire un
Un fatto poco comprensibile perché io penso che se noi facciamo un partito insieme e io sto lavorando per quello
Beh
E io voglio costruire e mi pare che il con Castagnetti De Marini su questo siamo d'accordo non un partito democratico come somma di comitati elettorali e neanche come un movimento di opinione è labile e incerto ma come un partito fortemente strutturato presente negli otto mila comuni italiani con forte rappresentatività conforterà dici un partito come sono i partiti in tutto il mondo
Ma non per una ragione ideologica perché un partito rappresentativo di una realtà se quella realtà la organizza e la vive se no rischia di non rappresentarlo
E aggiungo perché anche questo mi faccio questa breve digressione è un altro dei topos della dei topos falsi del dibattito politico italiano per cui tutte le volte che qualcuno di noi dice che vogliamo costerà un paio democratico che abbia radici fondamento radicamento struttura c'è un partito che sia capace di essere un soggetto politico vero nella vita della società
C'è sempre qualcuno che ti dice allora non volete i cittadini no io penso che un partito radicato possano essere benissimo un partito che innova le forme della che si passione si apre cittadini personalmente sono favorevole a che nello statuto del partito democratico si scriva per norma statutaria
Che tutti i candidati che dovranno essere candidati a livelli istituzionali si scelgano con le primarie
Sono favorevole ai termini di mandato come ci sono già nel movimento sindacale in altre organizzazioni per rinnovare le classi dirigenti sono favorevole al voto segreto per garantire la maggiore trasparenza se le la selezione delle classi dirigenti
Sono favorevole a che altra che ci siano
Forme referendarie di consultazione dei cittadini periodiche in quando il partito democratico dovrà decidere come orientarsi su una grande questione interroga i suoi elettori gli chiede cosa deve fare e via di questo passo
Cioè non c'è la contrapposizione tra stazione Gazebo
Anche perché gazebo per per passatemi la battuta è la versione un po'più tecnologicamente moderna dei dei banchetti che io nella mia vita ho fatto da quando ho cominciato a fare politica quindi diciamo non
Non mi pare che si sia questa contrapposizione allora in un partito che facciamo così
Le sedi della della Margherita dei DS e delle altre organizzazioni degli altri soggetti che vorranno concorre diventeranno le sedi del partito democratico
Sapete qual è il vero problema non è entra nella sede dovremmo metterci d'accordo non è un piccolo aspetto quali quadri ci sono in quella sede l'iconografia perché ciascuno di noi se ne porta una diversa e anche questo sarà interessante costruire un'iconografia comune
Né mai mi lei non lo si fa nel nuovo governo debbo dire che mi stimola di più
Un'altra affermazione della sua domanda oltre questa che a cui quando dice ma se fate i congressi e decidete di fare il Partial Mokai e tra un anno o due
Richiamato in una sede io ho una convinzione che possa esprimere con assoluta chiarezza per il fatto che non ho più responsabilità di partito
L'ho avuto per tanto tempo mite mi piaceva quel ruolo più politico non cielo e allora da semplice diciamo così militante di
Ma secondo me è se i congressi della Margherita e dei DS che so convocati attorno al venti aprile
Più o meno assieme mi pare assieme esilio decidono
Ma è la forza della politica darà un'accelerazione a questo processo
Volta deciso parte la fase costituente
Lo si dica almeno partita la fase costituente parte una fasi in cui va be'chi dirige deve tirare le reti e chiudere questa fase di passare
Quindi quella cosa che dice lei probabilmente ci capiterà toracica bisogna prima
Lo dico proprio perché sono convinto di questo e poi sulle sedi ragione farsi insomma le sedie dei nostri partiti
Ma io sto ma e dove accoglieremmo anche largamente
Associazioni
Pezzi di società che arrivano i corsi saranno le sedi di tutti i nostri e di quelle che ha aderiranno al Partito Democratico
Grazie allora N e lo ringrazio ancora una volta per quest'anno impronte non è lascia la parola al presidente Castagnetti no proprio niente io sono grato a Marini a Fassino non solo perché
Sono hanno voluto partecipare a questa presentazione la perché dai loro interventi
Emerso quanto quanto ormai il tessuto il modo di ragionare in modo di riflettere
Fra esponenti politici che vengono da storie diverse sia largamente convergente io personalmente ma credo la maggior parte dei presenti mi sono ritrovato in tutte le cose che ho ascoltato oggi pomeriggio aziende se questa presentazione è stata un'occasione che ha consentito ancora una volta una volta di più per per manifestare questo quindi sono particolarmente grato
Mi piaceva intervenire sui PACS ormai l'abbiamo già superato il tema quindi è meglio meglio lo teniamo per un'altra volta ringrazio tutti per la presenza
L'ingresso